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ESERCIZI DI MATEMATICA: SCHEDA n.

1 su derivate: la definzione
Classe 5B Sc.Soc. Data: xxxxxx

Teoria in sintesi.
Data una funzione y = f (x) denita intorno ad x0 (ovverosia il dominio contiene un intervallo aperto I contenente x0 )
e assegnato l'incremento convenzionalmente positivo h R della variabile indipendente (sucientemente piccolo anch
x0 + h I ) si chiama rapporto incrementale di punto iniziale x0 e incremento h il rapporto:

yQ yP y f (x0 + h) f (x0 )
mx0 (h) = = = .
xQ xP x h
tale rapporto incrementale (che dipende da x0 e h oltre che dalla specica funzione f) un numero che rappresenta la
pendenza (= il coeciente angolare) della retta secante il graco della funzione e passante per i punti del graco di f aventi
di ascissa x0 e x0 + h, cio P (x0 , f (x0 )) e Q(x0 + h, f (x0 + h)).

f (x0 + h) f (x0 )
Se l'incremento h viene lasciato generico, il rapporto incrementale mx0 (h) = una funzione di h (denita
h
in un intorno di 0, zero escluso); ha senso pertanto provare a calcolare:
f (x0 + h) f (x0 )
lim mx0 (h), cio lim .
h0 h0 h
Se tale limite esiste ed nito esso si chiama derivata della funzione in x0 e si indica con f (x0 ) (si tratta quindi di un
numero) e quindi:

f (x0 + h) f (x0 )
f (x0 ) = lim .
h0 h
Le derivata della funzione in x0 rappresenta la pendenza (= il coeciente angolare) della retta tangente tx0 al graco della
funzione nel punto di ascissa x0 , cio in P (x0 , f (x0 )).
Tale retta ha dunque equazione:

tx0 : y f (x0 ) = f (x0 ) (x x0 ) .

Esercizio 1: Scrivi il rapporto incrementale mx0 (h) della funzione y = f (x) assegnata relativo al punto iniziale x0
assegnato e all'incremento h indicato della variabile indipendente; negli esercizi contrassegnati con determina anche
l'equazione della retta secante il graco della funzione, passante per i punti P (x0 , f (x0 ) e Q(x0 + h, f (x0 + h)).

(1) f (x) = x2 1; x0 = 1; h=2 R1 (2) = 4; retta secante y = 4x 4

1

(2) f (x) = x 2; x0 = 4; h = 1 R4 (1) = 21

1
(3) f (x) = ; x0 = 2; h=3 2 ; retta
R2 (3) = 55 secante y = 55
2 x+ 3
11
2x + 1

(4) f (x) = 23x4 ; x0 = 1; h = 2 63


R1 (2) = 256

Esercizio 2: Scrivi il rapporto incrementale mx0 (h) della funzione y = f (x) assegnata relativo al punto iniziale x0
assegnato e all'incremento h (h = 0) generico della variabile indipendente.

(1) f (x) = x2 1; x0 = 1 R1 (h) = h + 2


(2) f (x) = 3x 1; x0 = 1 R1 (h) = 3h+2
h
2

x2
(3) f (x) = ; x0 = 2 R2 (h) = 1
(h+2)2
x2

(4) f (x) = log3 (x2 1); x0 = 2 R2 (h) =


log3 (h2 +4h+3)1
h

Esercizio 3: Mediante l'uso diretto della denizione, calcola il valore della derivata f (x0 ) delle seguenti funzioni nel
punto x0 assegnato.
(1) f (x) = x2 1; x0 = 1 f (1) = 2

x
(2) f (x) = ; x0 = 1 f (1) = 2
x2

(3) f (x) = x; x0 = 4 f (4) = 1
4

(4) f (x) = 2x3 + x2 4x 1; x0 = 0 f (0) = 4

Esercizio 4: Determina l'equazione della retta tangente tx0 al graco della funzione y = f (x) nel suo punto di ascissa
x0 .(si tratta delle stesse funzioni e dello stesso punto x0 del gruppo di esercizi precedenti).
(1) f (x) = x 1;
2
x0 = 1 t1 : y = 2x 2

x
(2) f (x) = ; x0 = 1 t1 : y = 2x + 1
x2

(3) f (x) = x; x0 = 4 t4 : y = 1
4
x+1

(4) f (x) = 2x3 + x2 4x 1; x0 = 0 t0 : y = 4x 1


ESERCIZI DI MATEMATICA: SCHEDA n.2 su derivate

Il calcolo della funzione derivata mediante le regole di derivazione: funzioni elementari

Classe 5B Sc.Soc. Data: XXXXXXXXXXXXX


Teoria in sintesi.
derivate delle funzioni elementari: -

funzione y = f (x) funzione derivata y = f (x)

funzione potenza y = xn y = nxn1

1
funzione logaritmica y = logb x y =
x ln b

funzione esponenziale y = ax y = ax ln a

casi particolari: -

funzione y = f (x) funzione derivata y = f (x)

funzione costante y=k y = 0

funzione prima potenza y=x y = 1

funzione seconda potenza y = x2 y = 2x

funzione terza potenza y = x3 y = 3x2

1
funzione radice quadrata y= x y =
2 x

1
funzione logaritmo naturale y = ln x y =
x

funzione esponenziale, base e y = ex y = ex


regole di derivazioni funzioni e operazioni: -

funzione funzione derivata

moltiplicazione per una costante y = k f (x) y = k f (x)

somma di funzioni y = f (x) + g(x) y = f (x) + g (x)

prodotto di funzioni y = f (x) g(x) y = f (x) g(x) + f (x) g (x)

f (x) f (x) g(x) f (x) g (x)


quoziente di funzioni y= y = 2
g(x) [g(x)]

Nota e = 2.718281828 . . . un numero irrazionale; i logaritmi in base e sono detti logaritmi naturali ed indicati semplicemente
con ln anzich loge ; la funzione esponenziale con base e non ha un nome particolare, ma spesso, soprattutto in ambito
x
informatico spesso indicata con y = exp(x) anzich con y = e .
ESERCIZI DI MATEMATICA: SCHEDA n.3 su derivate: la definzione
Classe 5B Sc.Soc. Data:

Teoria in sintesi.
Data una funzione y = f (x) denita intorno ad x0 (ovverosia il dominio contiene un intervallo aperto I contenente x0 ) e
assegnato l'incremento h R della variabile indipendente (sucientemente piccolo anch x0 + h I ) si chiama rapporto
incrementale di punto iniziale x0 e incremento h il rapporto
yQ yP y f (x0 + h) f (x0 )
mx0 (h) = = = .
xQ xP x h
Tale rapporto incrementale (che dipende da x0 e h oltre che dalla specica funzione f ) un numero che rappresenta la
pendenza (= il coeciente angolare) della retta secante il graco della funzione e passante per i punti del graco di f aventi
di ascissa x0 e x0 + h, cio P (x0 , f (x0 )) e Q(x0 + h, f (x0 + h)).

Se l'incremento h viene lasciato generico, il rapporto incrementale:


f (x0 + h) f (x0 )
mx0 (h) =
h
una funzione di h (denita in un intorno di 0, zero escluso); ha senso pertanto provare a calcolare:
f (x0 + h) f (x0 )
lim mx0 (h) = lim .
h0 h0 h

Se tale limite esiste ed nito esso si chiama derivata della funzione in x0 e si indica con f (x0 ) (si tratta quindi di un
numero) e quindi:

f (x0 + h) f (x0 )
f (x0 ) = lim
h0 h
se tale limite esiste nito.
Le derivata della funzione in x0 rappresenta la pendenza (= il coeciente angolare) della retta tangente t x0 al graco della
funzione nel punto di ascissa x0 , cio in P (x0 , f (x0 )).
Tale retta ha dunque equazione:

tx0 : y f (x0 ) = f (x0 ) (x x0 )


Esercizio 1: USO DIRETTO DELLA DEFINIZIONE: Mediante l'uso diretto della denizione, calcola il valore della
derivata f (x0 ) delle seguenti funzioni nel punto x0 assegnato; determina anche l'equazione della retta tangente t al
graco della funzione y = f (x) nel punti di ascissa x0 .
(1) f (x) = 2x + x 3; x0 = 1
2

x2
(2) f (x) = ; x0 = 3
x2

(3) f (x) = x 3 + 2; x0 = 7

Esercizio 2: USO DIRETTO DELLA DEFINIZIONE TEORIA: Mediante l'uso diretto della denizione, calcola il
valore della derivata
f (x0 ) delle seguenti funzioni nel punto x0 generico.
(1) f (x) = x

1
(2) f (x) =
x

(3) f (x) = 5x2


Esercizio 3: USO DELLE REGOLE DI DERIVAZIONE E DELLA CONOSCENZA DELLA FUNZIONE DERIVATA
DI FUNZIONI ELEMENTARI: utilizzando non la denizione, ma le regole di derivazione e la tabella delle derivate

delle funzioni elementari, determina la funzione derivata y = f (x) delle seguenti funzioni.

(1) f (x) = 4 x + 2x 1
2

(2) f (x) = ex + ln x 3x4

(3) f (x) = 2 4x + 4 log2 x 2x 3

(4) f (x) = 6x3 3x2 x + 3

ESERCIZI DI MATEMATICA: SCHEDA n.4 su derivate:


calcolo della derivata del prodotto/quoziente di funzioni; applicazione alla ricerca degli intervalli di
monotonia e dei punti di massimo e minimo relativo
Classe 5B Sc.Soc. Data:

Teoria in sintesi:
(1) la (funzione) derivata del prodotto di due funzioni: (f (x) g(x)) = f (x) g(x) + f (x) g (x)
( )
f (x) f (x) g(x) f (x) g (x)
(2) la (funzione) derivata del quoziente di due funzioni: =
g(x) g 2 (x)

Denizione di punto stazionario (o punto a tangente orizzontale): data una funzione y = f (x), ogni punto x0
del domino della funzione in cui la derivata esiste e vale zero, cio f (x0 ) = 0, detto punto stazionario (o punto a
tangente orizzontale).
Denizione di punto di massimo relativo (interno) e di massimo relativo: sia x0 un punto del dominio
interno al dominio di una funzione (cio non un estremo del dominio) ; se vale f (x) f (x0 ) per tutti i valori
di x intorno ad x0 (cio per tutti gli x appartenenti ad un intervallino aperto contente x0 ) allora x0 detto
punto di massimo relativo; il valore f (x0 ) che la funzione assume in x0 detto massimo relativo.

Denizione di punto di minimo relativo (interno) e di minimo relativo: sia x0 un punto del dominio interno
al dominio di una funzione (cio non un estremo del dominio) ; se vale f (x) f (x0 ) per tutti i valori di x intorno ad x0
(cio per tutti gli x appartenenti ad un intervallino aperto contente x0 ) allora x0 detto punto di minimo relativo;
il valore f (x0 ) che la funzione assume in x0 detto minimo relativo.

In generale i punti di massimo/minimo relativi sono detti estremanti relativi (interni); i massimi e i mininimi relativi
sono detti estremi relativi.

(1) Teorema: punti stazionari ed estremanti relativi: se x0 estremante relativo (interno) e la funzione derivabile
in x0 , allora f (x0 ) = 0, cio x0 un punto stazionario.

Nota: non vale il viceversa: esistono punti stazionari che non sono estremanti relativi: essi sono detti punti di esso
a tangente orizzontale.
Nota: un punto pu essere un estremante relativo ma in esso pu non esistere la derivata.

(2) Teorema: Intervalli di monotonia e segno della derivata: se una funzione derivabile in tutti i punti di
un intervallo aperto I e si ha f (x) > 0 per tutti gli x I, allora su tale intervallo la funzione crescente, cio
x1 > x2 f (x1 ) > f (x2 ).
(3) Teorema: Intervalli di monotonia e segno della derivata: se una funzione derivabile in tutti i punti di
un intervallo aperto I e si ha f (x) < 0 per tutti gli x I, allora su tale intervallo la funzione decrescente, cio
x1 > x2 f (x1 ) < f (x2 ).

Nota: non vale il viceversa: ad esempio esistono funzioni che sono crescenti su un intervallo, ma che non hanno la
derivata positiva su tutti i punti di tale intervallo (la derivata al pi pu essere nulla in qualche punto, nei punti di
esso a tangente orizzontale) e comunque un funzione potrebbe essere crescente/decrescente su tutti i punti di un
intervallo, ma la derivata su alcuni punti potrebbe non esistere (punti di non derivabilit).

Esercizi:
Esercizio 1: CALCOLO DELLA (FUNZIONE) DERIVATA DI UN PRODOTTO/QUOZIENTE: calcola la deriva-
ta delle seguenti funzioni (ove compaiono il prodotto/quoziente di funzioni elementari (o della somma di funzioni
elementari)
(1) y = x ln x

4 x
(2) y= x
e

2x2 + 1
(3) y=
x3

(4) y = (log x + 3x2 ) 2x

x2 + ex
(5) y=
x ln x

x3 ln x
(6) y=
2x 3
3x + 1
(7) y=
2x 1

Esercizio 2: RICERCA DEI PUNTI STAZIONARI: determina tutti i punti stazionari delle seguenti funzioni.
RICERCA DEGLI INTERVALLI DI MONOTONIA: determina gli intervalli di monotonia delle seguenti funzioni
funzioni (prima occorre trovare il dominio).

2 3 3 2
(1) y= x + x 2x + 9 f (1) = 2
3 2

(2) y = x2 ex f (1) = 2

(3) y = 8 ln x x2 f (1) = 2

x+4
(4) y= f (1) = 2
2x 3
x+1
(5) y= f (1) = 2
x2 2

SCHEDA n.5 su derivate:


ESERCIZI PER VERIFICA APRILE: le derivate
Classe 5B Sc.Soc. Data:

Esercizi:

Esercizio 1: LA DEFINIZIONE DI DERIVATA: calcola mediante la denizione la derivata delle seguenti funzioni nel
punto x0 indicato; determina l'equazione esplicita della retta tangente t al graco della funzione nel punto P di
ascissa x0 .


a) f (x) =x2 + 3; x0 = 1  f (1) = 1
2
f t : y = 1x
2
+ 3
2
x2
b) f (x) = ; x0 = 2  f (1) = 1  t: y= 1 x 1
x2 4 4 2

Esercizio 2: LA DERIVATA DELLA FUNZIONE COMPOSTA: ricordando che la derivata della funzione di funzione

y = f (g(x)) data da y = f (g(x)) g (x) e in particolare
funzione elementare derivata funzione elementare funzione composta derivata funzione composta
( )
y = f (x) y = f (x) y = f (g(x)) y = f (g(x)) = f (g(x)) g (x)
( )
y = xn y = n xn1 y = (g(x))n y = (g(x))n = n (g(x))n1 g (x)
( )
y = x2 y = 2 x y = (g(x))2 y = (g(x))2 = 2 g(x) g (x)
( )
y = x3 y = 3 x2 y = (g(x))3 y = (g(x))3 = 3 (g(x))2 g (x)
( )
y= x y = 1

2 x
y= g(x) y = g(x) = 1 g (x)
2 g(x)
( )
y = logb x y = 1
x ln b y = logb (g(x)) y = logb (g(x)) = 1
g(x) ln b g (x)
( )
y = ln x y = 1
x y = ln(g(x)) y = ln(g(x)) = 1
g(x) g (x)
( )
y = ax y = ax ln a y = ag(x) y = ag(x) = ag(x) ln a g (x)
( )
y = ex y = ex y = eg(x) y = eg(x) = eg(x) g (x)

Esercizio 3: determina la funzione derivata delle seguenti funzioni composte:


(1) y= x2 + 1 y = x
x2 +1

(2) y = ln(2x 3x + 1)
2
y = 4x3
2x2 3x+1

2x1 2x1
(3) y=e x y = e x 12
x

(4) y = x ln(x2 + 1) y = ln(x2 + 1) + 2x


2
2
x +1

(5) y = ln(3x 2) + 2 y = 3
2
1
ln(3x2)+2
1
3x2


(6) y = ex x
y = 3
2
ex x x

(7) y = x(1 ex ) y = ex (x 1) + 1

Esercizio 4: PUNTI STAZIONARI E INTERVALLI DI MONOTONIA; PUNTI ESTREMANTI RELATIVI; ESTRE-


MI RELATIVI: dopo aver determinato il dominio D delle funzioni assegnate, determina punti stazionari ed intervalli
di monotonia; determina i punti di max e min relativo e i max e min relativi.
x
(1) y=
x2 +1
D = R, punti staz.= {1, +1}, f 1 < x < 1, f x < 1 x > 1; x = 1 punto di minimo relativo; y = 1
2
minimo relativo; x=1 punto
di massimo relativo; y = 21 massimo relativo;

(2) y = ln(x2 + x + 1)
( )
D = R, punti staz.= { 21 }, f x > 1
2
, f x < 21 ; x = 12 punto di minimo relativo; y = ln 3
4

= 0.29 minimo relativo

x
(3) y = e x2
D = R \ {2}, f mai, f x < 2 x > 2;

Esercizio 5: determina per quali valori del parametro reale m la seguente funzione cubica y = x3 +mx2 +(2m+9)x+3
decrescente su tutto R (e non presenta punti stazionari).

3 < m < 9

Esercizio 6: RICERCA DEI PUNTI STAZIONARI: determina tutti i punti stazionari delle seguenti funzioni e deter-
mina gli intervalli di monotonia delle seguenti funzioni funzioni (prima occorre trovare il dominio).

2 3 3 2
(1) y= x + x 2x + 9
3 2

(2) y = x2 ex

(3) y = 8 ln x x2

x+4
(4) y=
2x 3
x+1
(5) y=
x2 2
SCHEDA n.6 su (applicazioni delle) derivate:
ESERCIZI PER VERIFICA/SIMULAZIONE III PROVA DI APRILE
Classe 5B Sc.Soc. Data:

Teoria: il teorema degli zeri delle funzioni continue: sia f una funzione reale di variabile reale denita sull'inter-
vallo [a, b] e ivi continua; se f (a) > 0 e f (b) < 0 (o viceversa f (a) < 0 e f (b) > 0) allora esiste c ]a, b[ tale che f (c) = 0 (un
tale valore del dominio detto zero della funzione; il teorema pertanto ci d una condizione suciente (ma non necessaria,
perch?) per l'esistenza di uno zero di una funzione continua).

Teoria: il teorema degli zeri delle funzioni continue: caso particolare: sia f una funzione reale di variabile
reale denita su R e continua; se lim f (x) = + e lim f (x) = (o viceversa lim f (x) = e lim f (x) = +)
x+ x x+ x
allora esiste cR tale che f (c) = 0.

ESERCIZI: LO STUDIO COMPLETO DI FUNZIONE: studia le seguenti funzioni determinando

dominio
segno ed eventuali intersezioni con asse x
eventuale intersezione con asse y
limiti agli estremi del dominio (punti disc., asintoti verticali e orizzontali)
derivata
zeri e segno della derivata (punti stazionari, intervalli di monotonia, punti di max e min relativo, max e min relativi)
codominio

Esercizio 1: y = (x + 3) ex
Informazione assegnata (che non saresti in grado di ottenere senza l'utilizzo del Teorema di De L'Hopital
lim f (x) = [+ 0] = [F I] = 0
x+

alcune risposte: f (x) > 0 x > 3, f (x) < 0 x < 3; f (x) = (x 2)ex ; x = 2 punto stazionario e max relativo e assoluto; y = e2
= 7.4 max
relativo e assoluto; f crescente su ] , 2[.
Domanda extra: si stabilisca al variare di kR quante soluzioni ha l'equazione (x + 3) ex = k

Esercizio 2: y = x3 3x + 7
Nota: si salti lo studio del segno della funzione.
alcune risposte: punti stazionari x = 1; x=1

Domanda extra: si stabilisca al variare di kR quante soluzioni ha l'equazione x3 3x + 7 = k


Domanda extra: si dimostri che esiste uno zero c per f e lo si approssimi a meno di un'unit. Utilizzando questo
valore cosa diresti ora relativamente allo studio del segno?

1
Esercizio 3: y = ln(x) x2
2
Nota: si salti inizialmente lo studio del segno della funzione.

Informazione assegnata (che non saresti in grado di ottenere senza l'utilizzo del Teorema di De L'Hopital
lim f (x) = [+ ] = [F I] =
x+

alcune risposte: punto di max x = 1


Domanda extra: si dimostri f (x) < 0 per tutti i valori di x del dominio della funzione.

x2 x + 1
Esercizio 4: y=
x2 + x + 1
alcune risposte: punti stazionari x = 1; x=1
SIMULAZIONE 1 DELLA TERZA PROVA Classe 5B Sc.Soc.
Scheda 3 Mercoled 10 giugno 2009

(1) QUESITO 1: Dopo aver ricordato (teoria) . . . , il candidato consideri le tre seguenti funzioni; tutte e tre sono denite
intorno al punto x = 1, ma x = 1 non fa parte del dominio naturale di nessuna di esse; utilizzando lo spazio a
disposizione, il candidato classichi il punto di discontinuit x = 1.
3x2 x 2
(a) f (x) =
x1
1
(b) g(x) = 2 1x

log2 (x + 7) se x>1
(c) h(x) = 8
se x<1
x3

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y = ex
2
(2) QUESITO 2: Dopo aver ricordato (teoria) . . . , il candidato consideri la funzione
+4x
avente R come dominio
naturale; di essa si chiede di determinare, utilizzando lo spazio a disposizione

(a) la funzione derivata prima;

(b) l'equazione della retta tangente t nel punto P del graco della funzione di ascissa x = 0;

(c) gli intervalli di monotonia della funzione;

(d) i punti estremanti relativi e gli estremi relativi.

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Cognome:
VERIFICA DI MATEMATICA
Classe 5B Sc.Soc. Data: venerd 17 aprile 2009
Cognome:

NORME: consentito l'uso della calcolatrice; non saltate troppi passaggi per evitare malintesi. Non consentito uscire dall'aula durante la prova (a meno di aver
consegnato denitivamente la verica).
Punteggi: massimo 10+2

(1) ESERCIZIO 0: [Punti 1.00] Riporta la denizione di derivata di una funzione in un punto (a parole e in simboli);
nota non hon chiesto il signicato geometrico o altro, ma semplicemente la denizione.

(2) ESERCIZIO 1: Mediante l'uso diretto della denizione, calcola il valore della derivata f (x0 ) delle seguenti funzioni
nel punto x0 assegnato; determina anche l'equazione della retta tangente t al graco della funzione y = f (x) nel
punti di ascissa x0 .

(a) [Punti 1.50] f (x) = 1 x2 ; x0 = 2



(b) [Punti 1.50] f (x) = x + 3; x0 = 1

(3) ESERCIZIO 2: USO DELLE REGOLE DI DERIVAZIONE: utilizzando non la denizione, ma le regole di derivazione

e la tabella delle derivate delle funzioni elementari, determina la funzione derivata y = f (x) delle seguenti funzioni.

ln x
(a) [Punti 1.50] f (x) = x2 1 +
x
(4) ESERCIZIO 3: RICERCA DEI PUNTI STAZIONARI E DEGLI INTERVALLI DI MONOTONIA: determina tutti
i punti stazionari delle seguenti funzioni (stabilisci se sono punti di massimo o minimo relativo o altro; non richiesto
il calcolo del max/min relativo) e determina gli intervalli di monotonia delle seguenti funzioni funzioni (tieni conto
del fatto che che per le prime due funzioni il dominio D=R laddove per la terza esso D = {x R|x > 0} ).

(a) [Punti 1.50] y = x 3x


3 2

(b) [Punti 1.50] y = (2x 1) ex

(c) [Punti 1.50] y = x 2 ln x

(5) ESERCIZIO EXTRA: [Punti 2.00] dopo aver rapidamente disegnato un graco qualitativo della funzione y = x3 3x2
determina al variare di k R quante soluzioni ha l'equazione x 3x ).
3 2

Nota: per disegnare un graco qualitativo della funzione y = x3 3x2 sfrutterai le informazioni trovate nell'eser-
cizio precedente, (ma dovrai anche calcolare i max e min relativi) oltre a dominio e ai limiti (istantanei) agli estremi
del dominio; invece, pur essendo non dicili da trovare, puoi evitare di trovare intersezioni con l'asse x e segno visto
che non sono necessari per lo svolgimento dell'esercizio.

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