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IL FUORICLASSE

Anno XVIII - Numero 5 www. icscorbetta.it GIUGNO 2010


El Rincón del curioso
Dalla Toscana con furore... Curiosidades del Español
Il giorno 13 maggio, alle ore 6.45 la classe III E, in compagnia delle
altre sezioni A e B, ha lasciato Corbetta, tra decine e decine di ge- ¡ Hola chicos!
nitori fradici, ma incuranti della pioggia battente, Sabías que en español a menudo se
che circondavano il pullman. Fra i tanti ragazzi seduti, precisamen- rachazan las palabras de otros idiomas?
te nella prima fila del secondo piano, mi trovavo io, emozionato En lenguas como el italiano, por ejemplo, es
come o forse più degli altri, con una dirompente impazienza di par- normal oír palabras extranjeras en el habla
tire. Dopo alcune ore di viaggio, abbiamo intravisto le mura di Luc- de todos los días, pero en español esto no
ca e, dopo essere scesi dal pullman, attraverso Porta S. Maria sia- pasa.
mo entrati nel centro storico della città. Appena arrivati, ci siamo Una palabra extranjera puede:
divisi a piccoli gruppi per godere al meglio del prezioso tempo libe- Traducirse literalmente;
ro gentilmente concessoci dai professori. In questo arco di tempo, Españolizarse en la pronunciación y
si sono susseguite diverse vicende: … durante la visita libera abbia- ortografía;
mo perso di vista due componenti della spedizione (M.G., D.A.) Aceptarse (en casos raros y recientes).
che avevano in precedenza con me e S.M. condiviso la fuga da A seguir unos ejemplos:
una persona poco raccomandabile, che ci ha seguiti per alcune Traducirse literalmente:
Perritos calientes (Hot Dogs); 
vie della città, conclusasi nel mercato del Carmine, un’immensa
Ratón (Mouse);
struttura in legno, dove siamo stati vittime di ingiustificati sguardi
Disco Duro (Hard-Disk);
poco amichevoli. Dopo l’una circa è incominciata la visita guidata
Baloncesto (Basketball);
al centro storico di Lucca, che, con l’ausilio della guida, ci ha per- Balonmano (Handball).
messo di giungere e di salire sulla torre Guinigi, un tempo in posses- Españolizarse en la pronunciación y
so della famiglia omonima, sulla quale sono tuttora presenti gli origi- ortografía:
nali storici lecci a suo tempo piantati dai Guinigi. Dall’alto della Champù (Shampo);
torre si gode un magnifico panorama impreziosito dalla presenza Vóleibol (Volleyball);
dei lecci, che creano, in collaborazione al sole, dei giochi di luci e Béisbol (Baseball);
ombre. Inoltre, abbiamo visitato piazza S. Michele con l’annessa Fùtbol (Football);
cattedrale, sulla cui facciata, in cima, è posta la statua di S. Miche- Líder (leader);
le, che, infilza un drago sotto i suoi piedi e tiene con la mano sinistra Güisqui (Whisky);
la terra, sulla quale è posto un crocifisso. La guida è stata fonda- Còctel (Cocktail);
mentale nella spiegazione delle torri che furono in passato distrutte Capuchino (Cappuccino);
per ricavarne mattoni e altri materiali edili, utilizzati successivamen- Espaguetis (Spaghetti).
te nella costruzione di edifici ad uso abitativo. Come ultima meta Aceptarse (en casos raros y recientes).
della città, abbiamo attraversato e visitato i negozi di piazza Anfite- Mail;
Internet;
atro. Tra il centro storico ed il pullman, che ci attendeva fuori dalle
Además, en español, muchas veces se puede
mura, io e alcuni miei amici abbiamo trasportato sulle spalle il no-
llamar un producto por el nombre de la
stro compagno Fernando, tristemente infortunato qualche giorno
primera marca que lo impuso, ejemplo: un
prima, che nell’occasione sognava di diventare il sovrano della Kleenex por un pañuelo de papel, un Chupa
città. Questo tragitto è stato accompagnato da continue esorta- -Chups por un caramelo con palito.
zioni alla popolazione locale ad inchinarsi al passaggio del nuovo ¡Bien! Ahora ten cuidado!
monarca. Alle 18.00 circa, giunti a Montecatini Terme abbiamo tro- Si te encuentras en una ciudad española,
vato posto nelle stanze dell’albergo Touring Intercontinentale, do- tienes que pedir un perro
ve, dopo aver cenato ed essere usciti, abbiamo usufruito fino a
mezzanotte della possibilità di vagare per i corridoi, riunirci e orga- caliente y no un
nizzare tornei di poker, saloni da parrucchiere improvvisati, sale gio-
chi e altra attività. Dopo mezzanotte, purtroppo, ci siamo trovati hot-dog!...
ognuno nelle rispettive stanze a pianificare tentativi di fuga regolar-
y que aproveche!!!
mente sventati dai professori (nell’occasione nel ruolo di sentinelle),
che presidiavano ogni corridoio. Ma anche in camera, in compa-
gnia dei compagni precedentemente stabiliti, non ci siamo per
Continua a pag 4... Prof. Boreale Katia
Pagina 2 Il fuoriclasse

Le favole della I B
Il pescatore…vincente
( di Davide Governo 1 B)
C’ era una volta un pescatore , Steven, che non riusciva mai a pescare abbastanza per mantenere la sua famigliola. Un giorno
decise di allontanarsi dal suo villaggio, alla ricerca di un mare più pescoso. Salutò tutti, piangendo, ma promise che sarebbe
tornato appena fosse riuscito a fare fortuna.
Prese con sé qualche provvista e la sua canna da pesca e partì. Cammina e cammina, durante il viaggio incontrò un anziano si-
gnore, che aveva tanta fame e gli chiese del cibo. Steven si fermò a mangiare con lui quel poco pesce essiccato che si era porta-
to. L’anziano, per ringraziarlo, gli donò una strana canna da pesca. Steven non sapeva di aver incontrato il re di tutti i mari…
Egli salutò il buon vecchio e proseguì il viaggio, finchè non incontrò Ugo, un bravissimo cuoco, rimasto disoccupato, dopo che
il ristorante in cui lavorava era stato chiuso. I due si unirono nel viaggio alla ricerca di fortuna. Si diressero in un altro villaggio,
dove seppero che si svolgeva una gara di pesca: c’era in palio un bel gruzzolo di denaro! Steven partecipò e, arrivato in finale, si
scontrò con Vincenzo, che era da tutti soprannominato “l’imbroglione”. Quest’ultimo tentò infatti di ostacolare con un inganno
Steven, ma Ugo se ne accorse, così l’amico riuscì a vincere. I due ripresero il cammino, andando di villaggio in villaggio, ad
affrontare nuove gare. Grazie alle numerose vittorie, Steven ottenne i soldi sufficienti per acquistare l’occorrente per partecipare
ai mondiali di pesca. Egli riuscì ad arrivare in finale e si ritrovò come temibile avversario proprio Vincenzo. Quest’ultimo, du-
rante la notte, gli sabotò la barca, gli ruppe la canna da pesca e le reti: Steven non avrebbe più potuto gareggiare …ma si ricordò
della strana canna da pesca che gli era stata regalata, quel giorno, e che lui non aveva ancora avuto l’occasione di usare.
Da riva lanciò la lenza che raggiunse il mare aperto e i pesci abboccarono in gran quantità. Con l’aiuto di Ugo raccolse tutti i
pesci e … vinse la gara. Guadagnò talmente tanto da aprire un ristorante nel suo paese. Ugo divenne il capo-cuoco e i guadagni
permisero ad entrambi di vivere decorosamente con la propria famiglia. Ma un giorno si presentò Vincenzo, che volle la rivinci-
ta : in palio il ristorante. Steven, convinto di vincere, accettò. Ma Vincenzo assoldò un bandito di professione che rubò la canna
“magica” a Steven. Poco prima della gara, Steven incontrò il buon vecchio, che gli aveva regalato quella canna da pesca , che
lo rassicurò : la canna da pesca esercitava il suo potere magico solo in mano ad uomo onesto. Infatti Vincenzo non riuscì a pe-
scare nemmeno un pesce e, rassegnato, restituì la canna da pesca a Steven e se ne andò per sempre.

Finalmente …il sole!


( di Sara Peri 1 B)
C‘era una volta un re, che viveva in un maestoso palazzo, nel Paese “Senzasole”, dove ogni giorno piove.
Egli avrebbe fatto qualunque cosa pur di vedere contenta sua figlia, che era da tutti chiamata “Principessa senza sorriso” pro-
prio perché nessuno l’aveva mai vista sorridere. Per il compimento del suo diciottesimo anno, il re pensò di regalarle il suo
primo sorriso ; così partì alla ricerca di qualcuno in grado di far sorridere la figlia. Cammina e cammina, arrivò ad un castello,
dove trovò un’anziana donna che gli chiese:” Cosa ti porta dalla Fata Carina?”
“ Sono in cerca di qualcuno che possa far sorridere mia figlia”-rispose il re.
“Ti aiuterò”- disse la Fata - ed andò a prendere tre monete; le consegnò al re dicendogli: “ Continua il tuo cammino e , se ti tro-
vassi in difficoltà, lancia in aria una moneta ed esprimi un desiderio, che si realizzerà”
Il re si incamminò di nuovo e vide un orticello dal quale prese degli ortaggi come provviste per il viaggio, ma subito dopo ap-
parve il Mago Zagar che con una spaventosa risata gli disse “Dall’orto hai rubato, nell’orto sarai imprigionato”.
Il re lanciò in aria la sua prima moneta, dicendo: “ Aiutami Fata, fammi uscire dall’orto!” e in due secondi si trovò fuori con il
doppio delle provviste che era riuscito a racimolare da solo.
Riprese il cammino e vide una fontana; assetato cominciò a bere , ma, quando ebbe finito, apparve il Mago Zagar che con una
spaventosa risata gli disse: “Dalla fontana hai bevuto, lì sarai trattenuto”; e se ne andò.
Così il re lanciò un’altra moneta e disse “ Aiutami Fata, perché andarmene da qui non posso”
Anche questa volta la Fata lo liberò. Cammina, cammina, il re vide passare per la foresta un bellissimo principe dal maestoso
cavallo bianco, così gli chiese: “Stai cercando una principessa?” e senza lasciargli il tempo di rispondere, lo portò al castello,
convinto di aver trovato la soluzione che cercava.
…Ma la principessa non ne volle sapere ed il principe, deluso, se ne andò.
Il re tornò, disperato, dalla fata:”Non riesco a trovare nessuno in grado di far sorridere mia figlia!”
La Fata chiese: “ Piove ancora nel tuo paese?...Forse un po’ di sole farà tornare il sorriso alla principessa!” Il re si incamminò e
quando arrivò al suo castello, lanciò in aria la sua ultima moneta e disse: “Vorrei che il sole rischiarasse il mio Regno”
E subito tutto brillò di nuova luce.
Arrivato alle stanze della figlia il re vide la principessa che, contenta, sorrideva guardando dalla finestra.
“Cosa vedi che ti fa sorridere?”- chiese il padre rasserenato.
“ Ho visto finalmente il sole, che mi ha riscaldato il cuore!” rispose con un sorriso la principessa.
Da quel giorno il sole brillò sul regno e nei cuori … e tutti vissero felici e contenti.
Il fuoriclasse Pagina 3

LABORATORIO DI
IL MIO FUMETTO PREFERITO POESIA MULTIMEDIALE

A
me piace molto legge- rivoluzione e le rivendicazioni. Voi ch'ascoltate in rime sparse il
re i fumetti. Soprattutto Non le piacciono le persone suono sapete che la Poesia può es-
quelli del libro: “Tutto complicate. Monolito, di 6 anni, sere un'esperienza coinvolgente,
Mafalda”. Ha circa 600 ha l’anima del commerciante. capace di amplificare sensazioni ed
emozioni. Per avvicinare i ragazzi
pagine, tutte riempite dalle sue av- Ama i registratori di cassa, i fur-
“born digital” a questa interpretazio-
venture stravaganti. Sulla copertina goni della banca, i Beatles e Su- ne creativa e personale dei testi poe-
del libro c’è disegnata Mafalda che sanita. Susanita, di 6 anni, ama i tici, è stato realizzato per le classi
palleggia con il mondo. Nelle pri- matrimoni, soprattutto il suo. seconde il laboratorio opzionale di
me e nelle ultime pagine del libro Non ha nessuna simpatia per i “Poesia multimediale”.
ci sono dei fumetti scritti in diverse poveri, per le idee scomode, per i Di che cosa si tratta? Semplice…
lingue: italiano, inglese, france- divorzi e per Monolito. Migueli- L’idea base è quella di approfondire
se… to, di 5 anni, ama il jazz, i discor- il rapporto parola-immagine-suono,
Nelle pagine ci sono la Quinotera- si astratti. Non sopporta il passa- partendo da testi poetici e accostan-
pia e la biografia dello scrittore re inosservato e avere l’età che do ad essi immagini e suoni oppor-
Quino, Joaquìn Salvador Levado ha. Poi c’è la storia della nascita tuni. Per tale lavoro diventa mezzo
privilegiato l’uso del computer che
Tejòn. Poi, ci sono le descrizioni di di Mafalda. Infine, cominciano le
supporta e integra media diversi,
tutti i personaggi: Mafalda, una sue avventure: sono molto diver- permettendo all’alunno di costruire
bambina di 6 anni, con i capelli tenti e le consiglio a tutte le per- la sua poesia multimediale mentre
neri e un fiocco sulla testa; nella sone che adorano i fumetti. Ci consolida le proprie abilità nell’uso
copertina indossa un vestitino rosa sono tre episodi di questo libro del pc, in particolare di un software
con il colletto bianco, un paio di che mi sono piaciuti molto: dato in genere poco conosciuto dai ra-
calze bianche e delle scarpe nere. che Mafalda abita a sud gazzi come Movie Maker.
E’ una bambina curiosa. dell’Equatore, pensa che loro Lavorando a coppie o individual-
Il papà, di 37 anni, ama le piante, stiano a testa in giù e, per rime- mente, i ragazzi hanno realizzato
odia il costo della vita e la fine del diare, attacca il mappamondo presentazioni in cui il testo è arric-
mese. Legge sempre i giornali e sottosopra per far tornare tutto chito con altri elementi poetici, co-
guarda la tv per tenersi informato. normale. Quando, per il laborato- me la fotografia (attimo poetico im-
presso sulla pellicola), musiche e
Quando Mafalda gli fa delle do- rio di pittura, porta a scuola un suoni: elementi che interagiscono
mande a cui lui non sa rispondere tubetto di dentifricio al posto di tra loro con legami semplici o emo-
si addormenta di botto. La mam- quello per la pittura, crea tantissi- tivi. L’immaginazione dei ragazzi
ma, come il marito, odia il costo ma schiuma. ha dato suono e forma a testi poetici
della vita, la fine del mese e cuci- Suo papà, invece, si ritrova a la- talvolta poco conosciuti, ma in mag-
nare qualcosa di diverso dalla mi- varsi i denti con la pittura! Oppu- gioranza universalmente noti come
nestra; infatti, la cucina anche in re, quando parla con il suo orset- l’Infinito, A Zacinto, La pioggia nel
estate. Ama il Nervocalm. to, gli fa vedere il mappamondo pineto e diversi altri. La scelta di
Le sue risposte alle domande di dicendogli che è bello perché è immagini, musiche, caratteri ed ef-
Mafalda sono fatte più di una riproduzione, mentre quello fetti ha dato vita a presentazioni
estremamente varie dello stesso te-
“dunque”, “insomma” e “perché” vero è un disastro. Questo libro
sto, da cui il fruitore può desumere
che di risposte vere e proprie. Nan- mi piace perché Mafalda e i suoi il gusto e talvolta la personalità dei
do, il fratellino di Mafalda, ama gli amici fanno cose bizzarre e an- creatori.I risultati di questa espe-
scarabocchi e il suo ciuccio. E’ che perché tutti hanno caratteri e rienza possono dirsi quindi soddi-
molto curioso e sveglio. Il libro poi pensieri diversi; quindi, sono tut- sfacenti, soprattutto perché i ragazzi
presenta gli amici di Mafalda. Il ti speciali. Inoltre, è divertentissi- hanno via via acquisito maggiore
primo, Felipe, di 7 anni è con molti mo e mi piacerebbe che fosse autonomia nell’approccio al testo e
timori, ama i fumetti e il cavaliere infinito. nell’utilizzo degli strumenti infor-
solitario. Odia la scuola, alzarsi la Fagnani Ilaria classe 1 F matici. Un ulteriore passo avanti
mattina e in particolare fare i com- potrebbe essere la creazione delle
piti. Libertà ha più anni di quelli poesie da parte dei ragazzi… sicura-
mente un passo da giganti!
che dimostra, ama la cultura, la
Prof. Chiara Milani
Pagina 4 Il fuoriclasse

La poesia La Ragazza Drago

della natura I — L’eredità di Thuban … dalla Toscana


Cimentarsi nella creazione poetica può Autrice: Licia Troisi ... Continua dalla prima pagina
risultare un’impresa assai ardua a 11 an-Editore: Mondadori
ni… Così i ragazzi della 1^A hanno pro- Genere: fantasy
vato ad affrontare la sfida in piccoli grup- niente annoiati. Le luci sono state
Trama: Sofia vive, da quando è nata, in
pi, per condividere lo sforzo e moltiplica- spente alle 3 passate, dopo una
un orfanotrofio di Roma e un giorno,
re le idee. quando ha già tredici anni e nessuna serata di musica, televisione, lettu-
A partire dall’immagine di una comune speranza, viene adottata dal professore ra di giornali tipici e tanto diverti-
cartolina postale, ricevuta o acquistata in
Georg Schafen. mento. L’ultimo giorno dell’uscita
vacanza, hanno abbozzato, limato e raffi-
Nello stesso tempo Mattia, un ragazzo l’abbiamo trascorso a Firenze, do-
nato le loro “poesie della natura”. La ve in mattinata abbiamo visitato il
cicciottello che viene deriso da tutti,
forma prescelta è stata quella dell’haiku.
incontra una “fata” sul fiume di nome museo degli Uffizi, luogo nel quale
Che cos’è? Semplice a dirsi, molto più
che a farsi… Un haiku è un componi- Nida, seguace di Nidhoggr, che gli dà abbiamo avuto il piacere di assiste-
un piccolo ragnetto dicendo che sareb-
mento poetico di tre versi brevi originario re alla spiegazione di alcune opere
del Giappone. È una poesia dai toni sem- be diventato magro se lo avesse messo di fama mondiale, firmate da artisti
sul collo.
plici, basata principalmente su metafore e come Giotto, Raffaello, Botticelli,
similitudini, che trae la sua forza dalleMattia se lo mette, ma diventa una spe- ecc. L’osservazione del museo è
cie di Assoggettato, che è una persona
suggestioni della natura e le sue stagioni terminata a mezzogiorno, quando
senza poteri del proprio corpo, che è in
e richiede una grande sintesi di pensiero e ci siamo diretti in un fast-food per
d'immagine. Soggetto dell'haiku sono potere di Nidhoggr.
pranzare. La visita della città è pro-
scene rapide ed intense che rappresenta- Nidhoggr è una viverna, che al tempo
no, in genere, la natura e le emozioni che
seguita nel pomeriggio quando
dei draghi aveva distrutto l’Albero del
esse lasciano nell'animo dell'haijin (il Mondo e ucciso Thuban. abbiamo raggiunto la cattedrale
poeta). Gli haiku tradizionali non hanno Thuban, un drago buono, prima di mo- di S. Maria Novella, la chiesa di S.
alcun titolo. In Giappone si calcola che rire aveva lasciato la sua anima Croce ed il duomo della città, con
più di dieci milioni di persone (circa ilall’amico fedele Lung, che sarebbe la sua colossale cupola costruita
10% della popolazione) si diletta a scri-stata posseduta anche dai suoi discen- da Brunelleschi, al quale è stato
vere haiku e pressoché ogni giornale nip-denti fino a quando Nidhoggr si fosse dedicato un monumento, che lo
ponico ha una sezione riservata agli hai-risvegliato. ritrae mentre osserva quest’ultima,
ku. Così, abbiamo pensato di proporvene
Sofia era erede dell’anima di Thuban, e con il suo magnifico campanile
alcuni, scritti dai ragazzi. Mentre li leg-
gete, provate ad immaginare quale pae-
per questo il professore l’aveva progettato da Giotto. Durante il
saggio reale li può aver ispirati…
adottata: per distruggere Nidhoggr che tempo libero, io ed alcuni miei
si stava risvegliando. compagni, abbiamo visitato Ponte
Il prof era discendente di un Custode Vecchio, dal quale abbiamo go-
P.S.: L’ultimo haiku, un po’ atipico in
verità è ispirato ad un attore mooolto
dell’Albero del Mondo e Sofia e Lidja duto di un magnifico panorama e
avevano rispettivamente l’anima di
famoso. Indovinate chi è? la Biblioteca Nazionale, sul Lungar-
Thuban e di Rastaban.
no. La visita si è conclusa con la
Le ragazze imparano a evocare il loro
Nella limpidezza dell’alba
drago. Un giorno Lidja ha una visione spiegazione della composizione
è un mare di diamanti
di un lago così vanno ad esplorare il della città nei diversi quartieri, co-
l’azzurro dei tuoi occhi. me Santa Croce, l’Oltrarno,ecc.
lago vicino alla casa del prof.
In fondo al lago c’è una bolla d’aria Durante la gita, mi sono divertito
Veloce scorre tra le valli
nella quale è contenuta Draconia, la moltissimo e devo dire che a parte
il fiume che ha rapito
la spuma candida delle cime. città dei draghi. le poche ore di pioggia che non ci
Anche Nida è lì e lottano. Sofia e Lidja hanno per niente rallentato la ta-
Colossale si erge l’arena: vincono e portano a casa un frutto bella di marcia, il tempo è stato
i gradini cotti dal sole dell’albero. Fuori dal lago c’è Mattia, favorevole. Pur avendo già visto
infuocano l’aria dell’estate. l’Assoggettato, che sta per morire, così entrambe le città, ho scoperto e
gli tolgono il ragnetto e lo portano a imparato elementi e particolari
Miraggi di fresche oasi casa sua. Giudizio personale: il libro mi che, senza l’aiuto di una guida, sa-
appaiono ai viandanti nel deserto, è piaciuto tantissimo. Da 1 a 10, gli rebbero stati difficilissimi da identifi-
darei 10. E’ fantastico il mondo fanta-
immenso mare di sabbia. care.
stico inventato dalla Troisi.
Solare chioma e sguardo glaciale, L’autrice è stata meravigliosa. Sa pro-
sul rosso tappeto incede regale, prio centrare l’obiettivo di non far stac- Davide Bisi III E
fugace visione celestiale. care il lettore dal libro.
Dalla II B Martina Perina 2A

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