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Pagina 2 Il fuoriclasse

Le favole della I B
Il pescatore…vincente
( di Davide Governo 1 B)
C’ era una volta un pescatore , Steven, che non riusciva mai a pescare abbastanza per mantenere la sua famigliola. Un giorno
decise di allontanarsi dal suo villaggio, alla ricerca di un mare più pescoso. Salutò tutti, piangendo, ma promise che sarebbe
tornato appena fosse riuscito a fare fortuna.
Prese con sé qualche provvista e la sua canna da pesca e partì. Cammina e cammina, durante il viaggio incontrò un anziano si-
gnore, che aveva tanta fame e gli chiese del cibo. Steven si fermò a mangiare con lui quel poco pesce essiccato che si era porta-
to. L’anziano, per ringraziarlo, gli donò una strana canna da pesca. Steven non sapeva di aver incontrato il re di tutti i mari…
Egli salutò il buon vecchio e proseguì il viaggio, finchè non incontrò Ugo, un bravissimo cuoco, rimasto disoccupato, dopo che
il ristorante in cui lavorava era stato chiuso. I due si unirono nel viaggio alla ricerca di fortuna. Si diressero in un altro villaggio,
dove seppero che si svolgeva una gara di pesca: c’era in palio un bel gruzzolo di denaro! Steven partecipò e, arrivato in finale, si
scontrò con Vincenzo, che era da tutti soprannominato “l’imbroglione”. Quest’ultimo tentò infatti di ostacolare con un inganno
Steven, ma Ugo se ne accorse, così l’amico riuscì a vincere. I due ripresero il cammino, andando di villaggio in villaggio, ad
affrontare nuove gare. Grazie alle numerose vittorie, Steven ottenne i soldi sufficienti per acquistare l’occorrente per partecipare
ai mondiali di pesca. Egli riuscì ad arrivare in finale e si ritrovò come temibile avversario proprio Vincenzo. Quest’ultimo, du-
rante la notte, gli sabotò la barca, gli ruppe la canna da pesca e le reti: Steven non avrebbe più potuto gareggiare …ma si ricordò
della strana canna da pesca che gli era stata regalata, quel giorno, e che lui non aveva ancora avuto l’occasione di usare.
Da riva lanciò la lenza che raggiunse il mare aperto e i pesci abboccarono in gran quantità. Con l’aiuto di Ugo raccolse tutti i
pesci e … vinse la gara. Guadagnò talmente tanto da aprire un ristorante nel suo paese. Ugo divenne il capo-cuoco e i guadagni
permisero ad entrambi di vivere decorosamente con la propria famiglia. Ma un giorno si presentò Vincenzo, che volle la rivinci-
ta : in palio il ristorante. Steven, convinto di vincere, accettò. Ma Vincenzo assoldò un bandito di professione che rubò la canna
“magica” a Steven. Poco prima della gara, Steven incontrò il buon vecchio, che gli aveva regalato quella canna da pesca , che
lo rassicurò : la canna da pesca esercitava il suo potere magico solo in mano ad uomo onesto. Infatti Vincenzo non riuscì a pe-
scare nemmeno un pesce e, rassegnato, restituì la canna da pesca a Steven e se ne andò per sempre.

Finalmente …il sole!


( di Sara Peri 1 B)
C‘era una volta un re, che viveva in un maestoso palazzo, nel Paese “Senzasole”, dove ogni giorno piove.
Egli avrebbe fatto qualunque cosa pur di vedere contenta sua figlia, che era da tutti chiamata “Principessa senza sorriso” pro-
prio perché nessuno l’aveva mai vista sorridere. Per il compimento del suo diciottesimo anno, il re pensò di regalarle il suo
primo sorriso ; così partì alla ricerca di qualcuno in grado di far sorridere la figlia. Cammina e cammina, arrivò ad un castello,
dove trovò un’anziana donna che gli chiese:” Cosa ti porta dalla Fata Carina?”
“ Sono in cerca di qualcuno che possa far sorridere mia figlia”-rispose il re.
“Ti aiuterò”- disse la Fata - ed andò a prendere tre monete; le consegnò al re dicendogli: “ Continua il tuo cammino e , se ti tro-
vassi in difficoltà, lancia in aria una moneta ed esprimi un desiderio, che si realizzerà”
Il re si incamminò di nuovo e vide un orticello dal quale prese degli ortaggi come provviste per il viaggio, ma subito dopo ap-
parve il Mago Zagar che con una spaventosa risata gli disse “Dall’orto hai rubato, nell’orto sarai imprigionato”.
Il re lanciò in aria la sua prima moneta, dicendo: “ Aiutami Fata, fammi uscire dall’orto!” e in due secondi si trovò fuori con il
doppio delle provviste che era riuscito a racimolare da solo.
Riprese il cammino e vide una fontana; assetato cominciò a bere , ma, quando ebbe finito, apparve il Mago Zagar che con una
spaventosa risata gli disse: “Dalla fontana hai bevuto, lì sarai trattenuto”; e se ne andò.
Così il re lanciò un’altra moneta e disse “ Aiutami Fata, perché andarmene da qui non posso”
Anche questa volta la Fata lo liberò. Cammina, cammina, il re vide passare per la foresta un bellissimo principe dal maestoso
cavallo bianco, così gli chiese: “Stai cercando una principessa?” e senza lasciargli il tempo di rispondere, lo portò al castello,
convinto di aver trovato la soluzione che cercava.
…Ma la principessa non ne volle sapere ed il principe, deluso, se ne andò.
Il re tornò, disperato, dalla fata:”Non riesco a trovare nessuno in grado di far sorridere mia figlia!”
La Fata chiese: “ Piove ancora nel tuo paese?...Forse un po’ di sole farà tornare il sorriso alla principessa!” Il re si incamminò e
quando arrivò al suo castello, lanciò in aria la sua ultima moneta e disse: “Vorrei che il sole rischiarasse il mio Regno”
E subito tutto brillò di nuova luce.
Arrivato alle stanze della figlia il re vide la principessa che, contenta, sorrideva guardando dalla finestra.
“Cosa vedi che ti fa sorridere?”- chiese il padre rasserenato.
“ Ho visto finalmente il sole, che mi ha riscaldato il cuore!” rispose con un sorriso la principessa.
Da quel giorno il sole brillò sul regno e nei cuori … e tutti vissero felici e contenti.

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