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Complottismo: Breve Analisi

BREVE ANALISI SUL FENOMENO DEL COMPLOTTISMO


SUL WEB
Angioni Roberta, Ricci Luca | 06/01/2017
"Culto maniacale dell'atavica ignoranza estremizzata convergente nell'osannazione del delirio cronico
persecutorio, ottenuto tramite adorazione mistica dell'idiozia appresa, accettata e re-diffusa attraverso
variegate sequenze random di abnormi MINCHIATE; false e tendenziose, xenofobe, social-mediaticamente
pericolose, stupide ed illogiche, prive di fondamento alcuno, con scopi ultimi oscurantistici, distrattistici, e/o
di lucro, e/o di esaltazione dell'ego personale, e/o di mera condivisione ed esaltazione delle proprie turbe. Il
tutto operativizzato tramite proselitismo messianico di tipo settario camuffato da altruistico buonismo,
proposto con tecniche retorico-ammaliatrici e pseudo parvenze di attendibilit, razionalit, buon senso,
logica e validit"

Tabella dei Contenuti:

1) Introduzione e Varianti di Complottismo.


2) Descrizione dettagliata dei fenomeni di complottismo:
3)
4)
5)
6)

11 settembre 2001
Scie chimiche ed Haarp
Nibiru, 2012 ed Invasioni Aliene
Flat Earth Society

7) Analisi Approfondita del Complottismo


8) Comportamenti Complottistici
9) Come creare un Complotto
10) Contraddizioni Complottistiche
11) Perplessit Complottistiche
12) Stupidit e Complottismo
13) Il complottista non vuole smettere di credere

14) Critica della ragione cospirazionista


15) Al di l del ragionevole dubbio
16) Leterno insoddisfatto
17) Nessuna alternativa coerente
18) Il Principio di Carit ed il Rasoio di Occam
19) Il Cospirazionista Nemico di S stesso
20) Il credo ideologico
21) La Testa nella Sabbia

22) Un complottista pu produrre pi bufale di quanto tu non possa


sbugiardarne
23) Ricapitolando i punti essenziali
24) Le cospirazioni segrete sbandieriate ovunque
25) Particolari definizioni di Complottismo

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Introduzione e varianti di complottismo


Siamo nel 2017. Incredibile vero? Festeggiamo i 40 anni della missione Voyager 1 il 5
settembre, e i 48 anni dellApollo 11.
Ciononostante, ci di cui vogliamo parlare in questo breve saggio non la missione
Voyager 1 oppure delluomo sulla Luna, bens di un fenomeno nato sul web allincirca
agli albori della diffusione dello stesso: il complottismo.
Il fenomeno del complottismo si presenta, come il nome stesso suggerisce, come la
nascita di correnti di pensiero che hanno al centro una teoria del complotto.
Che sia l11 settembre 2001, che sia lallunaggio del 69 (ed i successivi), che sia
addirittura la forma della Terra stessa, tutte le teorie del complotto hanno al fulcro
una caratteristica in comune: il riuscire a soggiogare le menti con dubbi,
convincendole della veridicit delle suddetta teoria.
Io e la mia collega Roberta Angioni abbiamo analizzato, per quasi un anno, il
fenomeno del complottismo, lo abbiamo visto crescere, abbiamo tentato di ritardare
la sua avanzata (purtroppo senza alcun risultato, e spiegheremo pi avanti in questo
documento la motivazione) e infine, abbiamo deciso di stilare questo breve saggio ad
memoriam degli sforzi di noi poveri matti che ci mettiamo contro altri matti in una
mitica crociata contro dei mulini a vento che si travestono da commenti sul web.
Per cominciare, desideriamo stilare una breve lista delle maggiori teorie del
complotto reperibili in rete:

11 settembre 2001.
Il centro delluniverso complottistico, da cui ha preso il via il fenomeno del
complottismo sul web.

Fenomeno delle Scie Chimiche ed Haarp.


In seguito alla nascita del complotto delle Torri Gemelle, nato il complotto
delle Scie Chimiche, ovvero dei metodi con cui controllare la mente ed
eliminare la popolazione tramite le scie di condensazione degli aerei.

Nibiru, 2012 ed Invasioni Aliene.


Okay, lo ammettiamo. Abbiamo raggruppato tre diverse teorie del complotto
in una sola grande categoria. Gli dedicheremo un paragrafo a parte pi avanti.

Flat Earth Society.


Ebbene s. C ancora gente che afferma che il Globo Terrestre sia piatto. Il
tutto per controllare la popolazione.

Descrizione dettagliata dei fenomeni di complottismo


Qui in seguito, descriveremo le teorie del complottismo pi accreditate. Ovviamente
debunkandole (n.b. termine tecnico. Debunking = azione di sfatare le teorie del
complotto).

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Tuttavia, non ci soffermeremo sull11 settembre in quanto sembra che sia sparita di
moda questa teoria del complotto (ma i suoi effetti sono ancora visibili, quindi gli
dedicheremo una piccola sezione).
[Luca Ricci e Roberta Angioni]
11 settembre 2001:
Questa teoria del complotto prevede, in parole povere, che lattentato alle Torri
Gemelle del 2001 non sia altro che un false-flag, ovvero un avvenimento fittizio creato
dal governo degli Stati Uniti per generare il caos, che servirebbe agli agenti governativi
di una cosiddetto New World Order per controllarci tutti. Questo complotto quello
che ha generato poi la paura e sfiducia in qualsiasi forma di governo, che sia essa degli
USA o di qualsiasi altro stato nel mondo.
[Luca Ricci]
Scie Chimiche ed Haarp:
La teoria del complotto sulle scie chimiche- in inglese chemtrails conspiracy theorysostiene che alcune scie di condensazione visibili nell'atmosfera terrestre create dagli
aerei non siano formate da vapore acqueo ma siano composte anche da agenti chimici
dannosi pe luomo e per la natura (ad esempio il bario), spruzzati in volo per mezzo di
apparecchiature apposite montate sui velivoli al fine di condurre a varie catastrofi quali
il controllo dei governi sul popolo, lavvelenamento del popolo o addirittura lo
sterminio del genere umano per elevare ancor di pi i potenti.
La HAARP- High Frequency Active Auroral Research Program- unistituzione civile e
militare sviluppata negli Stati Uniti, il quale impianto spesso accusato da chi si
schiera a favore di questa teoria di influire sullambiente e di aver qualcosa a che fare
persino con le presunte scie chimiche, con il cambiamento climatico e persino il
programma stesso della HAARP secondo gli esperti del complotto sarebbe un progetto
creato per danneggiare luomo.
[Roberta Angioni]
Nibiru, 2012 ed Invasioni Aliene:
La seguente teoria complottista divisa fondamentalmente in due varianti, di cui una
fu eliminata in seguito al fatto che stranamente non si verificata (Ovviamente si
parla del 21 dicembre 2012), della stessa matrice: UFO ed Alieni.
La prima, Nibiru, concentrata su un ipotetica catastrofe causata dallo schianto di un
pianeta, chiamato appunto Nibiru.
Si troverebbe in un'orbita distante 3.600 anni luce. Stando alle ultime notizie dovrebbe
entrare a breve in rotta di collisione col nostro Sistema solare, causando una catastrofe
immane. Tale pianeta sarebbe stato scoperto dagli antichi popoli mesopotamici, lo
avrebbero conosciuto anche i Maya, associandolo alla fine del Mondo prevista per il
dicembre 2012. Evidentemente qualcosa dev'essere andato "storto". Astronomi e
scienziati di tutto il Mondo sarebbero sulle sue tracce, ma non ce lo dicono; questa
cospirazione a livello mondiale servirebbe anche per evitare di seminare il panico. I
teorici del complotto prevedettero anche un avvistamento per il 2009, ma Nibiru di

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nuovo gioc coi loro sentimenti, mancando all'appuntamento. Anche in quel caso ci
avrebbe raggiunti da Sud.
Ma da dove nasce questa strana teoria? Come gi detto in precedenza, sembra nascese
da profezie di antichi popoli provenienti dalla Mesopotamia (Sumeri) e dai Maya. In
realt tutto si fonda su una interpretazione dilettantesca degli scritti sumeri. I teorici
del complotto concordano nel considerare Nibiru come avente un diametro tre volte
pi grande della Terra e si avvicinerebbe con la sua orbita al nostro Sistema una volta
ogni 3600 anni. Tutte speculazioni che non si basano su dati reali.
L'ennesima fine del Mondo stata quindi annunciata dal teorico del complotto David
Meade, il quale descrive sul suo libro il sedicente "Pianeta X". Una stella gemella del
Sole nell'ambito di un sistema binario con esso collider da Sud contro il nostro
Sistema. La stella porter con s "sette corpi orbitanti", tra questi Nibiru: il grande
pianeta blu raccontato nei libri di Zecharia Sitchin.
Stando al teorico della cospirazione Meade, ci sarebbero delle prove addirittura nelle
Sacre Scritture del Cristianesimo: "Dio l'ha detto nella Bibbia".
Effettivamente, con una semplice ricerca per parole chiave su Google, possibile
trovare i versetti dei Salmi dove secondo diversi credenti si troverebbero riferimenti a
Nibiru. Almeno secondo loro. Quello che si avvicina maggiormente potrebbe essere il
seguente:
Il suo andare via dalla fine del cielo, e il suo circuito fino alle estremit di esso: e niente
nascosto al suo calore, (Salmo 19:06).
Analisi contestuale del Salmo 19. Il termine "circuito" viene associato da questi credenti
al "ciclo dei pianeti". Ma il collegamento con Nibiru (ammesso e non concesso che
l'interpretazione sia corretta), a noi ottusi sfugge. Ad ogni modo ecco il Salmo 19:06
come dovrebbe essere tradotto in maniera corretta:
Da un'estremit dei cieli la sua uscita, e il suo giro [completo] fino alle loro [altre]
estremit; e non c' nulla di nascosto al suo calore
Ma il contesto del Salmo 19 riguarda il ciclo del Sole. Tutto qui.
Per quanto riguarda invece il concetto di Invasioni Aliene, si parla di diverse teorie. La
pi accreditata quella del Professor Corrado Malanga, il quale asserisce che diverse
razze aliene siano in contatto con i nostri governi per condurre degli esperimenti su di
noi, per scoprire il segreto di come ottenere unanima, che a quanto pare solamente
noi possediamo.
Il professor Corrado Malanga, ricercatore e docente di Chimica Organica presso
lUniversit di Pisa dal 1983, si interessa dellesplorazione nel campo degli U.F.O.
(oggetti volanti non identificati) da circa quarantanni, durante i quali ha dapprima
organizzato la ricerca per il CUN (Centro Ufologico Nazionale) come responsabile del
Comitato Tecnico Scientifico, continuando poi il suo lavoro come fondatore del
Gruppo Stargate Toscana.Corrado Malanga stato columnist di importanti riviste di
settore quali Ufo Network, Notiziario Ufo, Stargate, Stargate Magazine, Dossier Alieni,
Area 51, nonch collaboratore di due opere enciclopediche sugli UFO, ed stato a pi
riprese invitato dai principali network radio televisivi italiani per dibattere il tema degli
alieni. Fra le pi importanti ricerche effettuate da Corrado Malanga ricordiamo gli
studi sulle analisi al suolo di tracce di presunti atterraggi UFO e gli studi sul fenomeno
dei Cerchi nel Grano(Crop Circle). autore de I fenomeni BVM (Mondadori) con R.
Pinotti e Gli Ufo nella mente (Bompiani). Corrado Malanga non ama essere definito

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ufologo volendo prendere le dovute distanze da quellufologia che fa perno


sullignoranza e sulla collusione coi poteri forti. Dal 1989 i suoi interessi sono rivolti
principalmente alla problematiche legate ai Rapimenti Alieni (abduction), da lui
ridefiniti Interferenza Aliena, che studia mediante tecniche di Ipnosi Regressiva e PNL
(Programmazione Neuro Linguistica).
La tesi centrale di Malanga che esistono molte pi persone che sono state rapite
abdotte dagli alieni di quanto comunemente si creda. Infatti la maggioranza degli
abdotti non ricorda il rapimento, pur portandone talora tracce fisiche sotto forma di
cicatrici che rimandano a operazioni e impianti chirurgici praticati dagli alieni, e
recupera questa memoria solo attraverso luso di strumenti come lipnosi regressiva e
la programmazione neuro-linguistica, utilizzate da Malanga con una metodologia
particolare che dovrebbe permettere di distinguere le vere dalle false memorie di
abduzione. Malanga ha messo a punto anche un primo test di autovalutazione, che si
pu compilare anche online e che dovrebbe permettere di auto-identificarsi come
abdotti. Il fatto che per la grande maggioranza di coloro che lo compilano il test dia
esito positivo mostra secondo Malanga che, nonostante gli sforzi degli alieni, qualche
ricordo nelle persone abdotte comunque permane.
Con le abduzioni dei terrestri ciascuna razza persegue scopi parzialmente diversi, ma
nella sostanza tutte si servono degli umani per ricevere energia vitale e perseguire una
vita molto pi lunga della nostra o addirittura limmortalit. A questo scopo
depositano nel cervello degli abdotti con varie procedure le loro memorie, che
potranno poi recuperare, oppure separano temporaneamente lanima dellabdotto dal
suo corpo e la inseriscono nel corpo dellalieno assorbendone lenergia vitale, o ancora
entrano nella mente degli abdotti con un fenomeno che assomiglia alla possessione.
Nella loro corsa allimmortalit gli alieni non rapiscono chiunque, ma solo quegli
umani che sono dotati di anima, di cui dispone non pi del venti per cento
dellumanit. Labduzione anche un fatto generazionale: un abdotto ha in genere un
genitore che stato abdotto e i suoi figli saranno probabilmente rapiti a loro volta. Gli
alieni, per, nonostante le loro avanzate tecniche di rapimento non sono infallibili:
alcuni, anche senza rendersene conto, possono resistere ai tentativi di abduzione
sperimentando per vari disturbi e fenomeni paranormali fino al caso estremo della
combustione umana spontanea a causa dellenorme dispendio di energia messo in
atto per resistere allassalto alieno.
Le tecniche proposte da Malanga affermano di poter porre rimedio a un gran numero
di disturbi che possono apparire di origine fisica o psichica ma che in realt derivano
dai ricordi inconsci e dalle conseguenze dellabduzione aliena. Malanga ha risposto a
chi vede in queste procedure somiglianze con lauditing della Chiesa di Scientology che
laccostamento di Scientology anche ai fenomeni extraterrestri del tutto limitato e
superficiale. Nel corso delle procedure di Malanga possibile interagire con gli alieni
presenti nelle menti degli abdotti rivolgendosi a loro come fa lesorcista con il
Demonio nei casi di possessione, e ultimamente liberare labdotto da queste presenze e
dalle loro conseguenze. Il riferimento alla possessione non implica che Malanga dia un
giudizio positivo sulle religioni. precisamente il contrario. Da una parte, la teoria di
Malanga afferma di poter fornire una spiegazione scientifica a fenomeni interpretati
grossolanamente dalle religioni: cos, per esempio, la glossolalia o meglio
lalloglossia, il parlare in lingue sconosciute e le presunte memorie di vite passate
derivano dallaccesso dellabdotto a memorie degli alieni o a memorie di altre persone

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abdotte dagli stessi alieni, dal momento che tutte queste memorie si mescolano
quando il cervello umano usato a fini di stoccaggio o deposito. Dallaltra, le grandi
religioni come la grande politica e i complotti per un nuovo ordine mondiale sono
al servizio degli alieni, quando non sono trucchi inventati da loro, per convincere gli
umani a lasciare assorbire dagli extraterrestri le loro energie psichiche senza troppo
protestare. Malanga sostiene che le apparizioni mariane, in particolare, sono inscenate
dagli alieni per questi scopi, e si esprime in termini molto severi nei confronti delle
religioni. Gli alieni spiega in unintervista travestiti da preti frati suore dei e papi ci
rincoglioniscono e ci impauriscono promettendoci pene severe per il nostro futuro se
non facciamo come vogliono loro. Si tratta quindi di rifiutare la religione,
convincendosi al contrario che Dio dentro di noi perch noi siamo Dio. Nel corso di
una conferenza del settembre 2009 Malanga afferma di avere raggiunto una nuova
consapevolezza che lo spinge ad approfondire la conoscenza della psiche umana e a
mettere a punto tecniche specifiche per ottenere lacquisizione di Coscienza e
conoscenza da parte degli addotti e la loro successiva liberazione autonoma. Ci si
otterrebbe grazie allipnosi regressiva eseguita non pi in modo tradizionale, ma
avvalendosi delluso della Programmazione Neurolinguistica (PNL) e del suo sistema
di ncore visive, uditive e cenestesiche, che permettono di rivivere un ricordo con
estrema facilit e come fosse al tempo presente. Ovviamente la teoria molto pi
complessa di quanto riportato in questo breve resoconto, ma ricordiamo che pi
complesso non significa per forza vero.
[Luca Ricci]
Flat Earth Society:
La Flat Earth Society- Associazione della Terra Piatta- una associazione nata in
Inghilterra che sostiene l'ipotesi che la Terra possa essere piatta o a forma di disco
invece che geoidale o, per i profani, sferica. I sostenitori moderni pi conosciuti di
questa teoria sono William Carpenter (1830 1896), Wilbur Glenn Voliva e Sir Samuel
Birley Rowbotham (1816 1884), i quali sostenitori di questultimo fondarono
unassociazione per continuare a combattere per questa teoria alla morte di
Rowbotham, ma nellepoca della Prima Guerra Mondiale ebbe un lento declino.
Ancora pi recenti, ci sono Samuel Shenton che fond proprio la Flat Earth Society e
Charles Kenneth Johnson (1924 2001).
Andando a spasso sulla superficie del pianeta, si guarda e si vede tutto piatto (o
almeno agli occhi dei complottari, perch con unattenta analisi dellorizzonte per
esempio ben visibile il fatto che non sia completamente piatto), perci ritengono di
avere tutte le prove valide per incriminare la scienza ufficiale considerata come una
casta ed esercitare crudelt contro chi dalla parte della verit scientifica, prove come
ad esempio le foto satellitari della Terra che mostrano chiaramente come il pianeta sia
un geoide, ma per loro la questione della Terra per come descritta nei libri e per
come mostrata nelle foto frutto di una "cospirazione della Terra tonda" organizzata
a tavolino dalla NASA ed altre agenzie governative. Questo tipo di persone credono
che la Terra sia un disco con il Circolo Polare Artico nel centro e che in Antartide ci sia
un muro di ghiaccio alto 150 piedi circa che fa da bordo. La NASA custodirebbe
segretamente questo muro di ghiaccio per impedire alle persone di salire sopra e

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cadere gi nel nulla. Notte e giorno della Terra sono spiegati postulando che il Sole e la
Luna sino sfere di misura di 32 miglia che si muovono in cerchi di 3000 miglia sopra il
piano del pianeta e ne illuminano diverse porzioni in un ciclo di 24 ore. I terrapiattari
in alcuni casi credono che ci debba essere anche un invisibile "Antiluna" che oscura la
Luna durante le eclissi lunari. Inoltre, la gravit terrestre un'illusione a quanto pare.
Il disco della Terra accelererebbe a 32 metri al secondo quadrato (9.8 metri al secondo
quadrato), spinta da una forza misteriosa. Attualmente, vi disaccordo tra terrapiattari
sul fatto che la teoria della relativit permetta alla Terra di accelerare verso l'alto senza
che il pianeta alla fine superi la velocit della luce. Per altri ancora, Einstein solo un
fannullone.
[Roberta Angioni]

Analisi Approfondita del Complottismo


Come creare un complotto
La psicologia del complotto nasce spesso dal fatto che le spiegazioni pi evidenti di
molti fatti preoccupanti non ci soddisfano, e spesso non ci soddisfano perch ci fa male
accettarle.
L'interpretazione sospettosa in un certo senso ci assolve dalle nostre responsabilit
perch ci fa pensare che dietro a ci che ci preoccupa si celi un segreto, e che
l'occultamento di questo segreto costituisca un complotto ai nostri danni.
Il bello che, nella vita quotidiana, non vi nulla di pi trasparente del complotto e
del segreto. Un complotto, se efficace, prima o poi crea i propri risultati e diventa
evidente. E cos dicasi del segreto, che non solo viene di solito svelato da una serie di
'gole profonde' ma, a qualunque cosa si riferisca, se importante (sia la formula di una
sostanza prodigiosa o una manovra politica) prima o poi viene alla luce.
Complotti e segreti, se non arrivano in superficie, o erano complotti inabili, o segreti
vuoti. La forza di chi annuncia di possedere un segreto non di celare qualcosa, di far
credere che ci sia un segreto.
Una conseguenza paradossale del complottismo che dietro ogni falso complotto,
forse si cela sempre il complotto di qualcuno che ha interesse a presentarcelo come
vero. Inventare e far diffondere un complotto molto semplice, dato che molte
persone sono disposte a credere anche in cose molto gravi senza fare alcuna verifica: di
conseguenza, basta fornire informazioni false o manipolate per creare un complotto di
successo, soprattutto se si usano meccanismi psicologici oramai collaudati. Ad
esempio, come l'ABC della bufala ci insegna, se si vuole creare un complotto di
successo bisogna far leva sui sentimenti, sui pregiudizi, sugli odi, le paure. Oppure, si
afferma l'esistenza di una data "verit nascosta" (un fatto) e si svincola sull'esistenza di
gruppi di potere (i cattivi) che non vogliono che tu sappia che esistono queste cose
(cospirazione) ma a questo punto tu ,anche se sei piccolo, sai la verit! In questo modo
passa qualsiasi cosa, ed il fatto non viene pi verificato correttamente, la maggioranza
delle persone non chieder neanche le prove, figuriamoci controllarle. La cosa
interessante che funziona con qualunque affermazione! Spesso in un complotto non

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necessario neanche creare prove false o manipolate, cio non occorre pi far finta di
provare ci che si afferma: basta l'esistenza del complotto, che vale anche come jolly.
Non ci sono prove dell'affermazione? Le ha nascoste il complotto. Ci sono delle prove
che smentiscono l'affermazione? Le ha create il complotto. E cos via: il complotto si
auto-dimostra e dimostra qualunque affermazione. Il problema che queste bufale
non sono innocue e, al di l degli aspetti secondari, il complottismo trascina le persone
in un mondo distante dalla realt, con degli effetti preoccupanti sulla salute mentale
di chi davvero crede nelle falsit del complotto. Ma andiamo per ordine. Ci sono
persone che per denaro, per fama, per stupidit, per paranoia e per creare
disinformazione, diffondono e creano complotti di ogni tipo, che vengono molto
seguiti.
Il complottismo (o cospirazionismo) uno schema mentale applicabile a qualunque
evento, che pu per avere risvolti patologici, ed seguito da molte persone che
vogliono trovare un complotto o un mistero dietro ad ogni cosa. Di fatto possibile
inventare un complotto su qualsiasi cosa, ed una operazione ancora pi agevole se si
falsificano le informazioni proposte, senza contare che quanto pi ridicolo sar il
complotto, ad esempio perch inventa le informazioni facenti parti del complotto,
tanto meno ci saranno persone disposte ad intervenire per smentire quello che
ritengono deliri di pazzi o di ciarlatani, poich considerano tempo perso fare simile
cose. Una delle caratteristiche comuni a tutti i complotti che chi si pone come
capo/divulgatore di un complotto sempre in malafede, cio mente sapendo di
mentire, e questo stato dimostrato per tutti i capi sostenitori di tutti i complotti.
Invece, non lo stesso per i seguaci di questi personaggi, che nella quasi totalit dei
casi sono "a loro modo" in buona fede, seguendo un preoccupante schema psicologico
che li fa cadere in una gabbia da dove difficile uscire. Molti sono i blocchi mentali
che causa il complottismo, si va dall'impossibilit di ammettere che il proprio pensiero
sia sbagliato all'impossibilit di ammettere di non essere pi intelligenti e furbi degli
altri. A molti complottisti se viene tolta la convinzione della loro paranoia non gli resta
nulla: "la mia vita va male per colpa di altri" una scusa perfetta per non dover
ammettere le responsabilit, non possono mettersi in discussione rischiando di aver
torto, devono aver ragione e accettano solo chi non li mette in dubbio.
Comportamenti complottistici
Ad alimentare il complottismo la mancanza di fiducia, altrimenti detta scetticismo,
nei confronti dei media, dei governi e delle autorit e in genere di qualunque fonte
riconosciuta dal mainstream, scienza compresa. Lo scettico e sfiduciato partendo da
queste premesse va poi poco lontano e gli studi dimostrano che di solito chi crede a un
complotto in genere predisposto ad accoglierne anche altri.
La sfiducia nellautorit delle fonti e scetticismo finiscono per alimentare non gi una
richiesta di rigore da parte delle fonti dinformazione, ma il loro rigetto in favore di
storie costruite su misura per soddisfare e gratificare chi crede di saperla lunga e
guarda il resto del mondo come a degli ipnotizzati da qualche mago o da qualche
Matrix. Uno degli aspetti pi inquietanti del complottismo che di solito fa cadere le
persone nella paranoia patologica pi pura.
Ad esempio, definito l'assurdo assunto che a far crollare il world trade center sia stato
un gruppo di americani o sionisti, il resto delle macchinazioni viene da se, in un

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crescendo parossistico che si nutre di se stesso. Se la guerra del terrorismo inventata,


allora tutto il resto un invenzione Ci che accade, allora, che la posizione viziata
da un errore di prospettiva comincia a divergere sempre di pi dalla realt, rileggendo
la realt stessa secondo una lente interpretativa prestabilita.
In sostanza, il complottismo finisce sempre per sfociare in deliri di complottisti, e
quando uno ha un delirio, anche tutto il resto della realt piano piano viene reinterpretato per sostenere il delirio.
La cura migliore per questi personaggi un bagno di realt. Fino ad allora, qualsiasi
appello alla ragione sar respinto; perch non con la ragione che sono arrivati alle
loro conclusione, e quindi non sar la ragione a riportarli alla realt.
di fatto impossibile convincere i complottisti con argomenti razionali, confutando
una ad una le loro argomentazioni: in primo luogo perch si tratta di un compito
improbo, che richiede enormi competenze a tempo pieno; in secondo luogo perch i
complottisti riescono sempre a reinterpretare ogni fatto in modo da renderlo
compatibile con il loro schema delirante. Fermo restando che gli studiosi ed i
ricercatori seri generalmente si rifiutano di scrivere qualcosa per screditare le teorie
complottistiche perch vengono considerate troppo stupide per perderci dietro del
tempo. I complottisti respingono ogni dimostrazione della falsit delle credenze
complottiste: ci viene considerato da loro come parte di una ulteriore cospirazione
volta a nascondere "la verit". Siamo di fronte ai classici meccanismi di difesa della
visione paranoica: quando emerge un fatto che mette a repentaglio l'integrit della
visione, invece di porsi il dubbio di essersi sbagliati si inventa un'ulteriore cospirazione
che isoli e neutralizzi il fatto pericoloso. E in questo modo la cospirazione, e il numero
degli organizzatori e persecutori, aumenta sempre pi, a dismisura. I complottisti
osservano e scovano (a loro parere) contraddizioni ovunque nella tesi "avversaria", ma
non si accorgono delle contraddizioni e delle assurdit delle proprie tesi: questi sono
sintomi tipici della paranoia delirante.
Spesso il complottismo si basa sul tararsi su un bersaglio, che si considera come il male
a prescindere. Ci si indirizza verso dei bersagli da abbattere a tutti i costi. questo che
rende i complottisti attraenti, soprattutto alla massa (ma non solo), che sempre alla
ricerca di un colpevole o di una causa ultima definitiva dei guai del mondo, eliminati i
quali tutto si risolve. E se non si risolve, allora vuol dire che "qualcuno di quelli" deve
essere ancora in giro da qualche parte e l'eliminazione non riuscita bene.
Tra l'altro, da un punto di vista razionale, questi grandiosi complotti dovrebbero essere
tanto pi facilmente scopribili, quanto pi numerose sono le persone coinvolte. Alla
lunga, qualcosa dovrebbe saltar fuori. impossibile che non lascino tracce per decenni
o secoli. Invece, ci si fa caso, di nessuno dei tanti vasti complotti della storia in cui
credono i cospirazionisti (quello massonico, quello mondialista, quello delle
multinazionali, quello dell'Opus Dei, quello giudaico, ecc.) mai saltato fuori uno
straccio di prova: una confessione circostanziata, un documento scritto o qualcosa del
genere. Tutto ci incompatibile con le secolari esperienze accumulate nel campo
dell'investigazione poliziesca e giudiziaria....
Il complottismo assolve ad un bisogno umano importante. Quando la realt
contraddice platealmente le proprie convinzioni pi radicate (ad esempio, che gli
imperialisti americani e i sionisti ebrei siano la causa di tutti i problemi del mondo),
allora non rimane che costruirsi una propria realt parallela in cui tutti i fatti "veri"
sono segreti e nascosti ai pi.

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In America la Societ psichiatrica americana ad un passo dall'includere nel novero


delle patologie psichiatriche, come paranoia, l'idea complottista-cospirativa della storia
e della politica, quella che insomma dubita delle verit ufficiali (tipo quelle fornite dal
governo sull'11 settembre) e vede il mondo governato da una lite che sta dietro le
quinte.
Non a caso il mondo dei complottisti per lo pi composto da gente che va in cerca di
occulti manovratori e complotti, come malata e bisognosa di psicofarmaci.
Ed ovviamente ci sono anche tantissimi furbi. Il complottismo paga, perch ad
esempio permette di guadagnare su libri, gadget, banner e DVD, e appaga, perch crea
seguaci; si diventa guru. E diventa chiaro perch questo tipo di bufale persistono: sono
un business.
Ma perch ci sono anche persone che spacciano fatti falsi per reali senza guadagnarci
un euro? Perch il prestigio (e il potere) che si ottiene convincendo gli altri di certe
bugie mirate forse ancora maggiore di quello che si pu avere col denaro.
Le persone che non sono paranoiche non hanno dubbio che il complottismo di fatto
sta spostando l'attenzione lontano dai veri problemi e dai veri complotti: una cosa che
pi dannosa di quanto si possa pensare. Tuttavia, quella dei complottisti la tipica
strategia di invenzione notizie per mantenere un clima di paura e terrore, di influenza
mentale su persone pi deboli anche solo per gratificare la sua malsana necessit di
apparire, di non sentirsi un signor nessuno.
Contraddizioni complottistiche
molto significativo sottolineare che i complotti riguardano degli argomenti cos
importanti che se fossero veri ne parlerebbero tutte le televisioni e tutti i giornali,
nonch tutti gli specialisti in grado di riconoscere gli elementi del complotto. Se non
ne parlano vuol dire che il complotto non esiste, molto semplice! Secondo i
complottisti, ci sono due giustificazioni molto stupide al fatto che non ne parlano. La
prima giustificazione dice che I giornalisti e gli esperti sono cos stupidi o ignoranti che
non sono in grado di capire l'esistenza del complotto. In realt, i giornalisti e gli esperti
sono decine di migliaia, cercano continuamente nuove notizie da dare ma verificano
l'attendibilit delle cose prima di parlarne, e chiaramente se una cosa falsa non
possono pubblicarla perch questo distruggerebbe la loro carriera e la loro attendibilit
di giornalisti o esperti. Inoltre, gli esperti hanno una grande preparazione in materia,
infinitamente maggiore di quella dei complottisti, e sanno a buon ragione che certe
cose non esistono e quindi giustamente non ne parlano. E poi i complotti puntano
sempre su cose sensazionali, che se fossero state vere sarebbero per forza maggiore
esse state rilevate dagli esperti e dai giornalisti di tutto il mondo. Pensare che i
giornalisti e gli esperti di tutto il mondo siano stupidi e incompetenti da pazzi.
Un'altra giustificazione dei complottisti sul fatto che non ne parlano che i giornalisti
e gli esperti di tutto il mondo non possono parlare di certe cose perch i potenti
interessati nel complotto impediscono loro di farlo. Questa forse ancora pi stupida
delle precedente, perch tutti sanno che in una societ globalizzata come la nostra
chiunque pu diffondere le prove di qualsiasi complotto senza che nessuno lo possa
impedire, ad esempio tramite internet. ovvio che se si tratta di prove false i
giornalisti e gli esperti non daranno peso a queste cose! Ma non solo: la realt dimostra
che i giornalisti e gli esperti sono liberi di dire quello che vogliono, ed infatti sono

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frequenti attacchi diretti, accuse anche pesantissime verso le persone pi potenti della
nazione o del pianeta. E spesso si tratta persino di attacchi ingiustificati frutto di
opinioni personali o di cose basate su indizi Per non parlare di pericoli quasi inesistenti
che vengono ingigantiti al massimo! Veramente pi di cos non si pu! Quindi,
figuriamoci se non si getterebbero a capofitto su un complotto se ci fosse un qualcosa
di minimamente reale sotto, e figuriamoci se non se ne potrebbe parlare liberamente,
visto tutto quello che si pubblica. Ovviamente le cospirazioni false sono talmente prive
di qualsiasi prova veritiera da non meritare l'attenzione dei giornalisti e degli esperti,
tantomeno dei media, che invece sarebbero felicissimi di sfruttare cose del genere per
attirare lettori, guadagni e popolarit. Conosco personalmente l'ambiente giornalistico,
puoi pubblicare qualsiasi cosa, nessuno te lo impedisce, poi per paghi le conseguenze
se hai scritto cose false, e sono conseguenze molto pesanti da pagare. Differentemente
dai misteri o dalla religione, un complotto implica un rischio o un danno verso
numerose persone, e quindi giornalisti, media o esperti hanno un fortissimo interesse
ad occuparsi seriamente del complotto. Non si tratta di curiosit o di cose di scarso
interesse per la gente, ma di minacce. Non si tratta di cose che riguardano UFO o
teorie scientifiche o la religione ma eventi drammatici di cronaca, il sistema militare ed
economico, la politica e la sicurezza dei cittadini. In sostanza, la realt dimostra che le
decine di migliaia di giornalisti ed esperti esistenti non parlano delle sensazionali
affermazioni complottistiche semplicemente perch non c' nulla di vero in questi
complotti. Oggi viviamo in un mondo dove chiunque pu dimostrare qualsiasi
complotto al mondo intero, basta che porti prove veritiere e verificabili: non storie
inventate, patetici falsi o interpretazioni distorte dei fatti.
Ma ai complottisti non interessano n le prove veritiere e n i pareri dei veri esperti in
materia.
Emerge insomma la pretesa di cogliere la verit per intuizione, senza dover essere
preparati sulla materia. Anzi, essere preparati pericoloso: sintomo di lavaggio del
cervello e di collusione con il nemico. Un modo di pensare comune a tante credenze
parapsicologiche, nelle quali chi ha studiato fa parte della "scienza ufficiale", legato
mani e piedi dal "sistema" e quindi inaffidabile. Solo i dilettanti hanno la purezza
necessaria per cogliere "la Verit".
I complottisti non si fidano degli esperti e ritengono di essere loro sufficientemente
esperti per fare le analisi. Sono autorit di se stessi. Di nuovo, insomma, un concetto
centrale dei cospirazionismi: non servono gli esperti, basta la saggezza del popolo, che
suprema. questo uno dei pilastri principali delle bufale pi assurde che circolano da
anni. E non solo, i sostenitori dei complotti, non raccolgono mai vere prove, questo il
problema di fondo del cospirazionismo: tante parole, tante congetture, ma fatti zero.
Loro sparano la loro teoria e poi si aspettano che siano gli altri a sbattersi per
sbugiardarla.
Per i sostenitori dei complotti non servono per forza le prove, basta l'intuito. L'intuito
quella bella cosa che per secoli ha fatto dire che la Terra era piatta e che la volta
celeste era una struttura solida (donde il nome).
Di conseguenza, tutti coloro che studiano approfonditamente una materia invece di
affidarsi sublimemente all'intuito sono considerati da loro come cialtroni o
partecipanti al complotto cattivone per nascondere la verit. E secondo i complottisti,

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la libert di espressione funziona nel modo seguente, come ci ricordano gli specialisti
in materia di perle complottistiche.
Loro sono liberi di insultare, diffamare e calunniare chiunque. Scrivono, parlano,
realizzano film per sostenere che gli astronauti sono bugiardi truffatori, che le forze di
polizia mettono le bombe per inventarsi la minaccia terroristica, che i piloti civili
avvelenano la nostra atmosfera irrorandola di scie chimiche, che i magistrati sono
complici del grande complotto e quindi coprono ogni misfatto, e cos via.
Se per provate a criticare un complottista o a ridere delle sue buffonate, tosto si
inalberano e vi contestano che non potete farlo e minacciano di querelarvi o
denunciarvi. La libert di espressione per voi non vale.
Insomma, il complottista - sicuro di compiere una missione profetica che gli assicurer
un posto nella storia dell'umanit - ha il diritto di dire ci che gli pare e nega a
chiunque altro la stessa possibilit.
E guai se lo censurate: siete certamente complici del Grande Complotto.
Perplessit complottistiche
I paranoici ci sono sempre stati, anche nel passato. anche vero che in passato non
c'era Internet: se un tempo un paranoico gridava di deliri, normalmente veniva
liquidato come svitato e finiva l. Oggi, per, i paranoici del caso possono comunicare
fra loro indipendentemente dalle distanze e organizzarsi in gruppi, il che d loro una
certa autocoscienza distorta ( si pensano cose come: vedi, siamo in tanti, quindi non
sono io che deliro), e questa organizzazione d loro anche una sorta di autorevolezza
(l'uomo della strada vede decine di persone che commentano la tesi e pensa che se cos
tanti ne parlano qualcosa di vero ci deve essere). Il tutto insomma fa anche capo al
fatto che non siamo ancora abituati a gestire un mezzo di comunicazione potente e
universale come Internet, non siamo ancora in grado di valutarne la scala, e spesso
abbiamo una versione distorta delle informazioni che vi attingiamo. Fortunatamente la
situazione non ancora degenerata ma siamo (ancora) nella fase in cui la credenza nei
complotti riservata a pochi paranoici e non si impone come credenza generale.
Anche se la tendenza della gente cosiddetta "comune" (il classico uomo della strada) a
rivelarsi possibilista nei confronti di queste teorie dovrebbe farci preoccupare. Le
tecniche delle bufale complottistiche sono sempre le stesse, e puntano ad un target di
creduloni ignoranti in materia, sempre considerando il fatto che qualsiasi cavolata
minimamente ben costruita trover sempre un discreto numero di persone disposte a
crederci, non importa quanto sia assurda. Qual il modo migliore per sparare una
cazzata? Anzitutto rimanere in ambito "tecnico", in modo da poter fare leva sull'altrui
ignoranza. Poi, prendersela con un bersaglio facile, di quelli che stanno sulle palle un
po' a tutti. Infine, spararla pi grossa che si pu. Punto fondamentale, perch se la
sparate davvero grossa la gente reagir con un "oh mio Dio!" piuttosto che con un "ma
che minchia sta dicendo questo?"
Per non parlare di tutte le persone che cadono nelle bufala complottistiche vittime di
un meccanismo mentale che tende a semplificare la realt per poter spiegare
facilmente ci che non va (o che si pensa che non vada) con una monocausa,
attribuendo ad essa l'origine di tutti i problemi (" tutta colpa di X").
Tra l'altro, non sorprende il fatto che dietro a molti complotti ci sia la presenza di
personaggi dell'estrema destra. La ricerca del nemico, tipica dellestrema destra, si

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concentra di volta in volta su quello considerato pi pericoloso, al quale viene


conferito lo status di capro espiatorio. Come al solito, pi facile dare la colpa al
grande complotto per fregarci, contro il quale non possiamo far niente, che impegnarsi
a fare qualcosa di concreto nella realt. Se il mondo controllato da potenti che
agiscono nell'ombra, diventa inutile cercare di cambiare il mondo: il cospirazionismo,
insomma, un'ottima scusa per non fare nulla e dare la colpa agli altri.
Rimangono comunque estreme perplessit su come la gente che crede nei complotti
non arrivi a pensare anche alle cose pi ovvie, cio che se fossero veri sarebbero
avallati dalle decine di migliaia di esperti esistenti e ne parlerebbero tutti i media.
D'altronde sarebbe impossibile far tacere tutti, sono troppi e la stessa censura si
verrebbe a sapere pubblicamente causando scandali mondiali.
Cos come incredibile che questa gente non pensi al fatto che i complottisti fanno
centinaia di filmati, articoli e siti dove parlano di questi incredibili complotti, ne
svelano i meccanismi e fanno persino nomi, per nessuno gli dice nulla, anzi
continuano indisturbati coi loro siti e coi loro video, quando sarebbe facilissimo
censurarli tramite intimidazioni o attacchi hacker o meccanismi banali. Ad esempio,
una persona chiunque pu far censurare un video su youtube sfruttando un
meccanismo basato su violazioni si copyright che si attiva anche se non esiste questa
violazione, ed anzi porta a volte anche alla cancellazione dell'utente stesso su youtube.
Ma invece nessuno censura nulla: per forza, sono cospirazioni inesistenti, i nemici a
cui si riferiscono non esistono...
Ma esistono le vere cospirazioni? Se esistono noi non ne sappiamo nulla! Figuriamoci
se farebbero trapelare qualcosa, tantomeno sarebbe impossibile che le persone
potrebbero tranquillamente fare conferenze, scrivere articoli, fare video su questi
complotti reali. Tanto pi che bloccarli, anzi censurarli, sarebbe facilissimo, e bisogna
pensare che in caso di veri complotti nella storia, si sempre avuto a che fare con
persone disposte anche ad uccidere pur di non fare scoprire nulla. Insomma, i veri
segreti sui veri complotti non vengono praticamente mai a galla, e tantomeno si
trovano su siti internet o su YouTube.
Un'altra importante nota: non bisogna credere che un complotto sia vero perch
nessuno si abbassa a smentirlo: spesso i complotti sono storie fantasiose basate su
informazioni inventate, ed a chi competente in materia il complotto non pu che
apparire come un delirio ridicolo, pertanto le persone competenti non si abbassano a
rispondere ed a smontare queste fesserie complottistiche. Questo se per certi versi un
errore, in quanto c' gente che crede a qualsiasi complotto se non smentito, per altri
versi c' da dire che impossibile andare dietro alle tantissime idiozie complottistiche
che nascono in continuazione. Tanto pi che molte persone che credono nei complotti
non possono essere convinte in alcun modo, niente e nessuno potr far cambiare loro
idea, perch credono al complotto come in un dogma.

inutile discutere con questa gente, sono incapaci di accettare la realt ed anche
quando smonti le loro "prove" ne tirano fuori delle altre che terranno fino alla
prossima smentita, e cos via in un gioco che continua fino allo sfinimento. E se c'
anche malafede da parte dei complottisti allora ignoreranno di proposito qualsiasi
prova che smonta le loro affermazioni.

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Fanno notare sbugiardatori come Attivissimo che si pu scegliere un altro approccio:


guardare chi fa queste asserzioni e vedere se qualificato per farle o sa almeno portare
fonti qualificate che le supportino. Perch se le teorie sono presentate da incompetenti
e senza pezze dappoggio, abbastanza superfluo andare a verificarle una per una: se il
mio salumiere afferma di aver scoperto un modo per produrre energia nucleare pulita e
dice che Einstein e Newton hanno sbagliato tutto, quanto tempo devo dedicare ai
dettagli delle sue teorie?
Stupidit e complottismo
I cospiratori sono come i bambini che si inventano gli amici immaginari, vivono in un
loro mondo fatato dove solo loro sono i depositari della verit assoluta. Il ruolo del
debunker, di fronte a questi elementi, molto difficile. Bisogna far capire a chi non
vuole capire, bisogna chiedere attenzione a chi non vuole prestare attenzione e
soprattutto si dovrebbe far dire "ho torto" da chi crede di essere il portatore della
verit.
In sostanza, interessante come l'atteggiamento dei complottisti sia sempre uguale, in
pratica loro sarebbero gli unici che hanno capito come va il mondo, mentre gli altri
sono solo dei boccaloni che credono ciecamente in tutto quello che gli dicono. Il fatto
che siano loro a sbagliare non minimamente contemplato da questi strani
personaggi, che sono infarciti di nozioni deliranti prese a casaccio di qua e di l,
soprattutto da fonti non affidabili.
Paradossalmente non si rendono conto di essere loro, i boccaloni, che pendono dalle
labbra di personaggi che quando va bene puoi solo definirli bizzarri, quando invece
non sono dei completi idioti con manie di grandezza e con la voglia di creare una
nuova religione per giocare a fare Ges. Accettano qualunque cosa, basta che sia
alternativa e che non coincida con la "versione ufficiale", e questo li fa sentire speciali,
degli eletti che hanno cognizioni superiori. Inoltre li rende clienti ideali per qualunque
ciarlatano voglia vendere la sua robaccia, ed ecco che nascono bufale di ogni tipo ed
anche programmi e siti idioti che ne parlano.
Le teorie complottistiche sono in giro da anni su internet, e durante questo periodo
hanno attratto la loro buona dose di idioti. Certo, non tutti coloro che credono nei
complotti sono idioti, ma tante persone stupide ci credono perch sono stupide, per la
semplice ragione che credere molto pi facile che pensare: serve molto pi tempo e
sforzo per acquisire conoscenza, mentre qualsiasi scemo pu credere in una cosa
istantaneamente e senza fatica.
Se richiedesse fatica, a molte persone non fregherebbe proprio. Ecco perch si tratta di
pigrizia, sottomissione, arresa, non fare domande, lasciare che le cose ti siano date su
un piatto, come un bambino.
Lasciare che l'ignoranza diventi la tua virt suprema cosicch ogni elemento di verit
razionale o di senso comune che arrivi diventi un test per le tue credenze, e che pi
resisti e pi diventi virtuoso.
Lasciare che le credenze si gonfino nella tua testa come un airbag, spingendo fuori
tutto il resto, e allora le tue domande riceveranno risposta.
Non questo rassicurante? Non mi stupisce che il complottismo sia cos popolare.
Quand' che l'imbracciare una teoria complottistica diventer l'equivalente di farsi fare
un'operazione per abbassarsi il livello di QI?

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Il ragionamento delle persone che credono nei complotti si pu spesso sintetizzare in


un "internet l'ha detto. Io ci credo. Va bene cos." una dichiarazione designata per
essere indossata come una targhetta d'ottone sulla testa con scritto:
"Questa mente ha cessato l'attivit. Al momento non accettiamo alcuna nuova idea,
grazie per il vostro interesse, perch internet l'ha detto. Noi ci crediamo. Va bene cos."
Il complottismo purtroppo non potr (forse) mai essere debellato, perch si fonda su
un atto di fede. Il punto di vista dei complottisti (anzi, il loro stesso universo) si basa
essenzialmente su due premesse:
1) Qualsiasi informazione proveniente da una fonte ufficiale, specie se governativa,
potrebbe essere falsa (e quindi, per il complottista, ** falsa di default)
2) Noi cercatori di verit (perch i complottisti si vergognano a farsi chiamare
complottisti) siamo i pi furbi e i pi fighi di tutti, perch soltanto noi abbiamo capito
come stanno realmente le cose.
Ed ovviamente, i personaggi del mondo del complottismo fanno presa perch chi li
segue generalmente pi ignorante di loro.
proprio l'ignoranza in una data materia ad essere la chiave del complottismo, non a
caso l'analisi dei complotti pi diffusi dimostra come le basi dei complottisti, quando
non c' malattia mentale o malafede, siano sempre ignoranza dei fatti e incompetenza
tecnica.
Internet piena di cretini che diffondono idiozie complottistiche. Contro i cretini che
la fanno da padroni, lunica salvezza avere un minimo di conoscenze, per cui
STUDIATE e vi renderete quasi immuni ed indipendenti dalle FESSERIE
complottistiche.
Tuttavia, molte persone non potranno mai essere dissuase dal credere in un complotto,
per i seguenti motivi:
- Alcuni credono nei complotti cos come si crede in modo fanatico in una religione, ed
impossibile smontare con le prove e con la razionalit la fede religiosa di un fanatico.
- Altri credono nei complotti perch la spiegazione di come stanno le cose troppo
complessa per essere capita dalle loro menti e quindi accettano la semplificazione
offerta dalla bufala complottistica in quanto l'unica che riescono a capire, ed anche
la strada pi semplice perch cos evitano di dover studiare seriamente una cosa.
- Ci sono anche coloro che ritengono noiosa la spiegazione reale e quindi preferiscono
credere in una pi stimolante e fantasiosa bufala complottistica.
- Molte persone vogliono credere in una complotto perch il suo contenuto rispecchia
il personale modo di pensare o comunque i propri pregiudizi.
- Immancabili sono poi quelle persone che vogliono assolutamente credere in un
complotto perch in questo modo si sentono speciali o comunque pi intelligenti di
chi non ci crede.

Fare una discussione costruttiva con un complottista praticamente impossibile,


affiorano sempre le stesse tecniche dialettiche tipicamente complottiste (copia-incolla
a raffica, minestroni di argomenti diversi, riproposizione delle stesse domande
ignorando le risposte, ecc...) e poi, messo di nuovo di fronte all'idiozia delle proprie
affermazioni, il complottista ripiega sull'attacco personale e sulle insinuazioni.
Questa gente non cambier mai il proprio modo di pensare, qualsiasi sbugiardamento

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non sar mai sufficiente ad fare accettare la verit a discapito della bufala complottista.

Il complottista non vuole smettere di credere


Le credenze complottistiche sono ignoranza unita ad una tendenza umana
profondamente radicata, che porta a credere sempre ci in cui si vuole, a dispetto di
tutte le prove e le argomentazioni che vengono proposte di contro. Diversi studi
dimostrano che anche chi cambia idea lo fa perch predisposto in quella direzione.
Ecco perch importante diffondere spiegazioni anti bufala, bisogna arrivare prima
che le persone inizino a credere nella bufala perch molto probabilmente dopo non
riusciranno pi a cambiare idea nonostante gli si presentino gli sbugiardamenti delle
loro credenze o, addirittura, inizieranno a mettere in opera attivit di contrasto contro
chi sbugiarda le falsit in cui credono.
Quindi, far accettare uno sbugiardamento ad un credente nelle bufale non semplice
perch non solo i credenti nelle bufale si rifiutano di prendere in considerazione i
semplici fatti, ma pretendono che nessuno si azzardi a diffonderli.
Si pu riassumere il tutto dicendo che il mondo del complottismo popolato da
persone che fondano le proprie credenze sull'ignoranza in una materia ed hanno in
comune l'incapacit di accettare gli sbugiardamenti delle proprie credenze
complottistiche. Si trovano sempre cinque tipi di complottisti:
- i pazzi in preda a deliri paranoici;
- il ciarlatano, cio il complottista che mente sapendo di mentire, tipica figura
associabile ai nomi famosi del complottismo, i quali hanno avuto modo di leggere
materiale che sbugiarda le loro teorie ma hanno appositamente fatto finta di nulla,
oltre ad essere stati colti ad inventare cose false;
- i seguaci di un ciarlatano, che ripetono a pappagallo e difendono oltre qualsiasi
evidenza le affermazioni del ciarlatano, sono ridotti come le persone che fanno tifo
fanatico per una determinata squadra;
- le persone che, pur non seguendo uno specifico ciarlatano, hanno dei dubbi e delle
credenze complottistiche ma di fatto rifiutano categoricamente di chiarirli leggendo gli
sbugiardamenti delle loro credenze, ed infatti essi non vogliono le risposte che
ipoteticamente avrebbero bisogno, ma vogliono solo avere "fede" nelle loro credenze
complottistiche e guai a chi le tocca;
- i tantissimi individui che pur avendo grandi dubbi complottistici, ponendosi
domande a cui cercano risposte, sono totalmente incapaci di andare ad informarsi

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presso fonti dove vengono spiegati i loro dubbi e dove possibile informarsi in
materia: possibile fare qualsiasi spiegazione completa e sbatterla in faccia di questa
gente ma non la legger mai nonostante sia in cerca delle risposte e nonostante
apparentemente sia in buona fede.
Ecco, questo dovrebbe far riflettere su come sia realisticamente impossibile tentare di
far capire ad un complottista che il complotto in cui crede una bufala, che ci sono
sbugiardamenti mirati che lo dimostrano, e soprattutto che esiste della
documentazione che permette di informarsi seriamente in materia e chiarire una volta
e per tutte che il complotto non esiste: un complottista non la legger quasi mai e se
arriva a leggerla non sar in grado di comprenderla, perch coscientemente o
inconsciamente NON VUOLE FARLO.
Credere in qualcosa di falso oltre qualsiasi evidenza, questo il complottismo nell'era
dell'informazione, dove invece qualsiasi individuo normale, con un minimo di voglia,
pu documentarsi seriamente invece di auto-flaggellarsi in paranoie, paure, rabbie
inesistenti come fanno i complottisti.
ora di rendersi conto che i comportamenti dei complottisti non possono definirsi
normali, n possibile definire una persona sana di mente chi ha un atteggiamento
come quello dei complottisti.
In effetti in psicologia i complottisti sono descritti molto bene quando si parla delle
malattie associate agli stati alterati di coscienza, come i deliri. Traiamo da qui qualche
considerazione in merito.
Il delirio una convinzione non oggettiva che non pu essere modificata n dai fatti
n dalla logica, una forma di stato modificato della coscienza.
Anche ladesione ad una ideologia rende predisposti ad una modificazione artificiale
della realt circostante che pu, in nome della percezione di verit assoluta di una
idea, indurre anche verso atteggiamenti aggressivi e/o violenti, ma ritenuti giusti.
Un pensiero ideologico , il pi delle volte, fondato dal nulla sulla base di una
intuizione spesso delirante, paranoica o, in tempi pi moderni, complottistica, dove
tutto interpretato sulla base di trame nascoste, interessi occulti, e che spinge ad
atteggiamenti rivolti a smantellare tali dinamiche segrete.
Al pari del delirio, lideologia complottistica non pu essere modificata n dai fatti n
dalla logica poich ogni argomentazione contraria sempre percepita come un
tentativo sottile di celare il vero, pericoloso ed occulto interesse di fondo.
Anche una credenza radicata o un profondo desiderio pu indurre ad uno stato non
ordinario della coscienza al punto tale da indurre a credere di vedere (allucinare)
loggetto del proprio credo (come le prove di un complotto).
Gli stati non ordinari della coscienza non sempre sono riconoscibili da chi ne soffre
ma, il pi delle volte, sono la conseguenza di concettualizzazioni estremistiche, idee
radicali che possono indurre verso gesti eclatanti, o rappresentano lo stadio finale di
bisogni emotivi e desideri intensi in cui la realt oggettiva deformata o addirittura
sostituita da una realt virtuale.
Tutto ci, purtroppo, rende inutile usare contro i complottisti gli sbugiardamenti, le
guide, le inchieste volte a far capire che una data cosa una bufala e volte a fare
informazione in una data materia oggetto del complottismo, serviranno solo a farli
arrabbiare casomai si sforzino di guardarli. Sono utili sono alle persone normali che

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non soffrono di tutti questi disturbi tipici dei complottisti e quindi vogliono capire
anzich credere, ma soprattutto la corretta informazione in materia serve a quelle
persone che, da gente sana di mente, quando ha dei dubbi felice di leggere le
spiegazioni proposte pure di risolverli, anche se si tratta di leggere molto.

I complottisti credono in un complotto perch pi confortante. Infatti, la verit sul


mondo che caotico. La verit non che siamo sotto il controllo di un complotto
governativo, europeo, americano, massonico, ebraico, alieno, ecc.. La verit pi
spaventosa, nessun alla guida. Il mondo alla deriva e nessuno ne detiene il
controllo. C' chi ha paura di questa situazione ed inventa complotti, tutto qui.
[Fonte: http://ceifan.org/cospirazioni_complotti.htm]

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Critica della ragione cospirazionista


Al di l del ragionevole dubbio
Chiunque abbia studiato anche un poco di filosofia della scienza sa che c una cosa
che bisogna riconoscere anche al cospirazionista pi sfegatato e fantasioso, una cosa
riguardo la quale non si pu dire che abbia torto: niente mai provato in maniera
definitiva, e di tutto possibile dubitare, anche di quello che oggi ci appare pi certo
ed evidente.
Potrebbe sembrare, quindi, che il cospirazionista, nel mettere continuamente in
dubbio i risultati delle indagini ufficiali su qualsivoglia argomento, non faccia altro
che tradurre nella propria pratica di vita e di ricerca quello che uno dei risultati
maggiormente acquisiti dellepistemologia dellultimo secolo, ovvero la lezione dello
scetticismo, e la natura sfuggente e inattingibile della verit ultima.
Detto questo, per, occorre precisare meglio la portata e i limiti delle precedenti
affermazioni. Innanzitutto potrebbe essere utile una distinzione fra certezza
epistemica e certezza morale: infatti vero che non abbiamo certezze epistemiche, ma
abbiamo alcune certezze morali. La distinzione, in parole povere, fra quando mi
diverto a mettere in dubbio qualcosa solo per un puro passatempo intellettuale e
quella mancanza di certezza che rende davvero difficoltoso passare allazione.
Per esempio: niente potr mai darmi la certezza assoluta che il fungo che sto per
mangiare non velenoso, neppure le analisi chimiche pi approfondite. Eppure tutti
noi mettiamo periodicamente a repentaglio le nostre stesse vite mettendoci a mangiare
funghi quando ne abbiamo voglia, il che significa avere la certezza morale che quel
fungo mangereccio.
Solo un filosofo potrebbe dubitare della realt del mondo esterno, o delle altre menti,
solo una persona incredibilmente tenace potrebbe continuare a credere, oggi, che il
Sole giri intorno alla Terra, solo un pazzo pu pensare che due pi due non faccia
effettivamente quattro, e solo un cospirazionista pu credere che lo sbarco sulla Luna
fosse una messinscena cinematografica.
Siamo quindi gi in grado di indicare un primo difetto del modo di pensare
cospirazionista, ovvero la mancata distinzione tra la mancanza di certezza morale e la
mancanza di certezza epistemica, quella distinzione che anche adombrata nel
principio giuridico della presunzione dinnocenza, nella formula ognuno innocente
finch non sia provata la sua colpevolezza al di l di ogni ragionevole dubbio. Non
ogni dubbio possibile e immaginabile: ogni dubbio ragionevole.
L'eterno insoddisfatto
Il cospirazionista si distingue dunque per non essere mai soddisfatto da nessuna prova
gli si presenti e per trovare appigli sempre pi improbabili per sostenere che le cose
potrebbero essere andate diversamente da come pensa il volgo. Certo, ci sono decine
di testimoni che affermano di aver visto un aereo andare addosso al Pentagono, ma chi
ha controllato che i testimoni non fossero tutti miopi e quel giorno non avessero
lasciato gli occhiali a casa?

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I debunker sono spesso meravigliati dalla capacit del cospirazionista di arrampicarsi


sugli specchi e di rifiutare come conclusiva ogni evidenza gli portino, ma la cosa cessa
di essere cos strana una volta compreso che il cospirazionista non pu accontentarsi
di una semplice certezza morale: quello che vuole la certezza epistemica, e questa
purtroppo non qualcosa cui un essere umano possa aspirare.
Unaltra precisazione da fare questa: vero che possiamo dubitare di qualsiasi cosa,
ma questo significa che possiamo dubitare di tutto? Le due cose non sono, come
sembra, equivalenti. Come disse Abramo Lincoln, possiamo ingannare tutti una volta
sola, oppure ingannare uno solo ogni volta, ma non possiamo ingannare tutti ogni
volta. Parafrasando, ogni nostra singola credenza potrebbe un giorno rivelarsi falsa, ma
possono tutte le nostre credenze essere false?
In realt, sembra di no, perch in questo caso perderebbe completamente di senso la
stessa distinzione tra il vero e il falso, e i nostri giudizi perderebbero il loro contenuto.
Una bugia, infatti, pu esistere ed essere compresa solo in un largo sfondo di verit
condivise.
Immaginate di andare in un paese straniero e di doverne imparare la lingua.
Immaginate anche di non potervi assolutamente fidare degli aborigeni, che sono dei
noti bugiardi: qualunque cosa vi dicano o sentiate dalla loro bocca sicuramente una
menzogna. Riuscireste in queste condizioni ad assegnare un contenuto ai loro
enunciati?
In realt, non potreste neanche assicurarvi che gli aborigeni stiano effettivamente
dicendo qualcosa, tanto incomprensibile ed enigmatico apparirebbe il loro
comportamento linguistico: per poter interpretare le parole e i pensieri delle altre
persone occorre quindi applicare quelli che i filosofi chiamano principio di carit (la
totale idiozia o la mendacia dellinterlocutore sono meno probabili di un mio errore di
traduzione). Lesistenza del linguaggio, e del pensiero che ne viene espresso,
presuppone dunque che quel che pensiamo ed esprimiamo sia in larga parte vero.
Ora, non credo che ci siano molte persone di buon senso disposte a giurare sul fatto
che la versione ufficiale fornita dalle autorit americane riguardo ai fatti dell11
settembre sia esatta in ogni suo dettaglio. In qualche caso potrebbero esserci degli
errori, in altri casi delle omissioni, in altri casi ancora delle vere e proprie menzogne.
Non ci sarebbe neanche molto da stupirsi: in fondo il lavoro dei servizi segreti consiste
proprio nel mantenere segreto ci che non deve essere rivelato per motivi di sicurezza
di Stato (e ricordiamoci che il Pentagono ad essere stato colpito).
Ma il cospirazionista va molto oltre queste ovviet: egli convinto che tutti mentano,
sempre, su tutto. Uno degli argomenti dei cospirazionisti, per esempio, che i
dirottatori non avrebbero mai potuto avere le capacit tecniche di pilotare degli aerei
di linea e condurli fino allobiettivo colpito: a chi gli fa notare che in realt avevano
seguito dei corsi e conseguito dei certificati che affermano lesatto contrario, replicano
candidamente che tali certificati sono stati falsificati (unipotesi di complotto che ne
sostiene unaltra).
anche inutile dire a un cospirazionista che ci sono dei testimoni che hanno visto
laereo dirigersi sul Pentagono, o che stato analizzato il DNA dei resti dei passeggeri:
semplicemente, non pu esserci unaffermazione in grado di confermare o confutare
unaltra affermazione, perch tutte le affermazioni sono ugualmente false o non
attendibili. In questo modo il cospirazionista si garantisce in un certo senso contro

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laccusa di incoerenza (non si pu dire che abbia delle credenze fra loro in conflitto)
ma al caro prezzo di non sapere pi, in modo chiaro, che cosa egli creda o di cosa
effettivamente dubiti.
Nessuna alternativa coerente
A conferma di quanto detto, se si analizzano i discorsi dei cospirazionisti si pu notare
come essi non abbiano in realt una ipotesi alternativa a quella ufficiale che tenti
almeno di rendere conto della totalit delle osservazioni riguardanti quel fatidico 11
settembre: tutto quel che dicono, ripetutamente, di contrastare quella che chiamano
la Versione Ufficiale degli avvenimenti (da loro abbreviata in VU).
Ma che cos la versione ufficiale? Non una singola proposizione, o una teoria le cui
parti sono sistematicamente connesse, in modo che se ne salta una si porta dietro tutto
il resto: una molteplicit di affermazioni e di ipotesi spesso anche slegate fra di loro.
Alcune di queste affermazioni ed ipotesi potrebbero benissimo rivelarsi false senza che
ci intacchi in maniera sostanziale il succo del discorso.
Il cospirazionista ha invece una visione olistica estrema, in cui ogni particolare inesatto
concorre a confermare la sua teoria secondo cui tutto falso.
Facciamo un esempio testuale concreto: in questo acceso dialogo sullattentato al
Pentagono, che ho tratto dal sito "911 subito", il debunker Paolo Attivissimo ha appena
detto a un certo Jack, che difende le tesi cospirazioniste, che probabilmente laereo
quando ha impattato contro il Pentagono non volava perfettamente radente al suolo,
ma con una leggera pendenza.
- Jack: Questo il top. Hai toccato il fondo. Stai stravolgendo completamente la
versione ufficiale che vorresti difendere, paradossalmente rendendola pi logica e
verosimile di quanto non sia. [...]
Ormai lo sanno anche i sassi. Uno dei punti pi discussi dell'intera faccenda proprio
che secondo la versione ufficiale, e ti sfido a negarlo stavolta, l'aereo ha si avvicinato
al Pentagono in linea perfettamente retta, senza la bench minima pendenza. IN
LINEA PERFETTAMENTE RETTA.
- Attivissimo: Ehm... chi ti ha detto che io voglio difendere a tutti i costi la versione
ufficiale?
- Jack: Questo un giochetto che fai spesso. Ogni tanto salti su a dire: Ma io non
difendo la versione ufficiale al millimetro, in modo da poterti salvare in extremis
quando si dimostra senza possibilit di errore che alcuni aspetti della versione ufficiale
sono assolutamente impossibili. [...]. Difendi la posizione che vuoi. A me basta provare
che quello che dice il governo USA a proposito dell'attentato falso. Di provare che
quello che dice attivissimo falso non mi frega nulla, a meno che attivissimo non
voglia difendere alcuni aspetti della versione ufficiale. In quel caso smentendo
attivissimo smentisco anche la versione ufficiale. Capisci? Non sei il fine, sei il mezzo.
Lo scambio significativo perch Attivissimo sta dicendo che un aereo andato a
sbattere contro il Pentagono, che in fondo la stessa cosa che dice il governo
americano; quel che disposto a discutere sono le modalit con cui ci potrebbe essere
avvenuto, ma a quanto pare non questo ad interessare Jack: non minimamente
interessato a verificare o confutare una singola affermazione di natura empirica.
Quello che dice di volere provare che quello che dice il governo USA a proposito

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dell'attentato falso, qualunque cosa significhi e senza spiegare cosa questo


esattamente comporti. in effetti impossibile confutare simili ragionamenti, per il
semplice motivo che non affermano e non negano nulla, sono assolutamente privi di
contenuto. Si dice che qualcosa falso, anzi, tutto lo , ma si evita accuratamente di
specificare il cosa.

Non si tratta di malafede: che il mondo del cospirazionista davvero un incubo in cui
non vi nessun punto fermo, nulla di saldo a cui aggrapparsi, la cui stessa realt
ontologica messa continuamente in discussione (non a caso molti cospirazionisti
sono cultori del film Matrix). In queste condizioni, quasi sgarbato chiedergli di
mantenere fermo il punto di una qualsiasi questione, o cosa vogliano dimostrare
esattamente.
Altro esempio: una tesi cospirazionista che le Torri Gemelle non sono crollate a causa
dellimpatto con gli aerei, ma sono state fatte crollare nellambito di una demolizione
controllata. Forse cos (per amor di discussione)... ma come esattamente? Beh, in uno
dei cento modi diversi ipotizzati dai cospirazionisti (con esplosivi convenzionali, con
lutilizzo di un materiale chiamato termite in grado di sciogliere lacciaio, con miniesplosivi nucleari, con raggi provenienti dallo spazio...). Si presentano indizi che
potrebbero andare in direzione di una o dellaltra ipotesi (trascurando, per, ogni
evidenza contraria): la presenza, peraltro non dimostrata, di pozze di metallo fuso alla
base delle macerie potrebbe essere un segno delluso della termite, mentre gli sbuffi di
fumo che fuoriescono dalle torri nei piani sottostanti quelli che stanno crollando
rivelerebbero la presenza di detonazioni.
Il problema che tutte queste teorie sono in conflitto tra loro, quindi gli indizi a favore
di una teoria confuterebbero non solo la VU, ma anche laltra teoria concorrente. Ma il
cospirazionista non si preoccupa di fortificare o rendere coerente la sua ipotesi
spiegando levidenza contraria, perch in realt non ha nessuna vera ipotesi. Egli
accetta e usa tutti gli indizi, perch nella sua visione valgono ciascuno come prova
contro la VU, e questo gli basta. Se abbiamo cento teorie in conflitto tra loro, ma che
contrastano la VU, e se ognuna di queste teorie supportata da una singola
osservazione, allora abbiamo ben cento osservazioni diverse che smentiscono la VU. Si
potrebbe dire che le ipotesi di complotto sono come il maiale: non si butta via niente.
Principio di carit e rasoio di Occam
Ci che si detto prima a proposito del principio di carit, secondo cui non possibile
che tutto quanto crediamo sia falso ma dobbiamo necessariamente nutrire un vasto
corpus di credenze vere (condizione stessa per poter credere qualcosa), ha un
importantissimo corollario per quanto riguarda la ricerca scientifica, che anche noto
col nome di rasoio di Occam.
Il principio di carit, cio, pu servire a dare un significato operativo pi preciso alla
massima secondo la quale, di due spiegazioni concorrenti del medesimo fenomeno,
bisogna scegliere quella pi semplice: quando dobbiamo spiegare qualcosa che non si
adatta al resto delle nostre credenze, la strada migliore da seguire fare gli
aggiustamenti minimi che si rendono necessari, piuttosto che rivoluzionare lintero
nostro sistema concettuale (le rivoluzioni concettuali, o cambiamenti di paradigma,

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sono talvolta necessari, ma solo quando gli aggiustamenti che dobbiamo fare
cominciano ad essere in numero talmente imbarazzante da non essere poi cos
economici).
Esempio: dopo che due aerei sono andati a sbattere a New York contro le Torri
Gemelle, un terzo aereo a Washington fa perdere le proprie tracce. Viene visto da
decine di testimoni sbattere contro una delle facciate del Pentagono. Vengono trovati
rottami di aereo sul prato antistante. In seguito viene raccolta la scatola nera, mentre
su ci che rimane dei passeggeri vengono fatte le analisi del DNA per permettere
lidentificazione.
Tutto insomma concorre verso ununica spiegazione dei fatti, ma ci sarebbe un
problema: quella breccia sul Pentagono strana, sembrerebbe troppo piccola per
essere causata da un aereo di quelle dimensioni. Una persona di buon senso, messa di
fronte a questo dilemma, penserebbe: Uhmm, interessante; cerchiamo di capire com
possibile che un aereo cos grande possa lasciare un buco in apparenza cos piccolo,
ammesso che lo sia.
Ecco invece come pensa il cospirazionista: Stupefacente! Occorre capire quale oggetto
abbia colpito il Pentagono, per quale motivo i testimoni mentano e chi li abbia
costretti a farlo, chi abbia sparpagliato finti rottami di aereo sul prato, dove sia finito
laereo scomparso e in che modo siano stati eliminati i suoi passeggeri, e inoltre chi
abbia falsificato i dati della scatola nera e le analisi del DNA. Il cospirazionista non
in grado di applicare il rasoio di Occam, perch non ha un corpus di credenze che
ritiene pi centrali e pi affidabili di altre, ma per lui tutto egualmente sacrificabile.
Non solo sospetta di tutto, ma non crede a niente, in maniera letterale, nel senso che
non ha credenze di sorta.
Ma si potrebbe anche dire, senza reale contraddizione, che invece crede a qualsiasi
cosa. Proprio la totale indifferenza nei confronti della verit lo rende al tempo stesso
sia profondamente scettico (nei confronti di ci che spesso pi che ragionevole) sia
incredibilmente ingenuo (nei confronti delle pi strampalate affermazioni). solo in
questo modo che possono trovare giustificazione sillogismi apparentemente assurdi
quali C qualcosa che non mi convince nella ricostruzione ufficiale, penso mi stiano
mentendo e non mi fido di nessuno, quindi ho deciso di credere ciecamente nelle
teorie del sedicente professor X, che afferma che gli aerei erano telecomandati, e di
considerarle come verbo. Chiunque tenti di dimostrare linesattezza delle supposizioni
del professor X sicuramente al soldo della CIA.
Nel caso in cui qualche circostanza davvero dirompente riesca a far cambiare idea al
cospirazionista, egli allora afferma: Non importa se la teoria del professor X
sbagliata. Io so che il governo mente, quindi se gli aerei non erano telecomandati vuol
dire che in realt erano degli ologrammi, come afferma lingegner Y, che gode della
mia totale fiducia.
Il cospirazionista nemico di se stesso
Si capisce quindi come il peggior nemico per la credibilit del cospirazionista spesso
il cospirazionista stesso: egli infatti non si accontenta quasi mai di unipotesi di
complotto, ma immemore della frase di Lincoln posta in epigrafe a questo articolo,
desidera strafare e vede complotti ovunque.
Cos, se anche per caso avesse qualcosa da dire a proposito dellomicidio di Kennedy,

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non viene ascoltato, perch al tempo stesso afferma che lArea 51 pullula di alieni. Fra i
pi noti sostenitori delle verit alternative riguardo l11 settembre, vi ad esempio
David Icke, il quale si dice anche convinto dellesistenza di una specie aliena di rettili
(in grado di nascondersi fra gli umani) che manovra i destini dellumanit.
Per restare nel nostro paese, il sito che il principale punto di riferimento per i
cospirazionisti italiani (Luogocomune.net, gestito da Massimo Mazzucco) fra le varie
cose ospita discussioni sullo sbarco sulla Luna come messinscena cinematografica,
sulla cospirazione che ha portato alluccisione di Kennedy, sulle scie chimiche (ultima
moda del cospirazionismo), sugli UFO, sul ruolo della massoneria e delle sette segrete
nella storia degli Stati Uniti (e linstaurazione del Nuovo Ordine Mondiale), e sul
creazionismo come valida alternativa alla selezione naturale darwiniana. Cosa ancora
pi deprecabile, fra i cospirazionisti si annidano a volte anche sostenitori di teorie
meno innocue dal punto di vista ideologico e politico, come il negazionismo e
lantisemitismo.
Se il cospirazionista non interessato alla verit, a cosa interessato? Probabilmente
alla sincerit che tuttaltra cosa, essendo un attributo delle persone e non delle
affermazioni. Il che significa che ci che interessa nel dire una cosa soprattutto
fornire una rappresentazione di se stessi come aderenti alla giusta causa e come
persone di un certo tipo.
Laccettazione di una frase come La neve bianca, non dipende quindi dalla sua
verit (dalla bianchezza della neve) ma dalle implicazioni di tale accettazione sul mio
modo di concepire me stesso e sul modo in cui voglio apparire al resto del mondo. Il
che un altro modo, in fondo, per dire che lideologia ha il sopravvento su qualsiasi
considerazione di natura critica e razionale. Ma anche un modo elegante per dire che
i cospirazionisti raccontano stronzate, nel senso messo magistralmente in luce dal
filosofo americano Harry Frankfurt nel suo celebre saggio On Bullshit, di cui
riportiamo alcuni passaggi:
[...] dire bugie non inficia la capacit di dire la verit quanto invece il raccontare
stronzate. A causa di un eccessivo indulgere a questultima attivit, che implica il fare
asserzioni senza prestare attenzione ad alcunch, tranne che a ci che fa comodo al
proprio discorso, la normale abitudini di badare a come stanno le cose pu attenuarsi o
perdersi. Uno che mente e uno che dice la verit giocano in campi opposti, per cos
dire, ma allo stesso gioco. [...]. Chi racconta stronzate ignora completamente tali
esigenze, Non rifiuta lautorit della verit, come fa il bugiardo, e non si oppone ad
essa. Non le presta attenzione alcuna. A causa di ci, le stronzate sono un nemico pi
pericoloso delle menzogne.
chiaro che:
Le stronzate sono inevitabili ogni volta che le circostanze obbligano qualcuno a parlare
senza sapere di cosa sta parlando. Pertanto la produzione di stronzate stimolata
ogniqualvolta gli obblighi o le opportunit di parlare di un certo argomento eccedono
le conoscenze che il parlante ha dei fatti rilevanti attorno a quellargomento. Questa
discrepanza comune nella vita pubblica, in cui le persone sono spesso spinte vuoi
dalle proprie inclinazioni, vuoi dalle richieste altrui a parlare in lungo e in largo di
materie delle quali sono, in grado maggiore o minore, ignoranti.
Ma soprattutto:
La contemporanea proliferazione delle stronzate ha origini anche pi profonde in

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svariate forme di scetticismo, secondo le quali noi non abbiamo alcun accesso
affidabile a una realt oggettiva, e pertanto non possiamo conoscere la vera realt delle
cose. [] Le conseguenze di questa perdita di fiducia sono state labbandono dalla
disciplina richiesta dalla fedelt allideale dellesattezza e ladozione di una disciplina di
genere del tutto diverso, imposta dal perseguimento dellideale alternativo della
sincerit. [] come se [una persona] decidesse che dato che non ha senso cercare di
essere fedeli ai fatti, allora dovr invece tentare di essere fedele a se stesso.

Credo ideologico
Lideale della fedelt a se stessi, e al proprio credo ideologico, sono a mio avviso il
principale motore della cultura cospirazionista. Pu una persona con certi ideali e con
una certa immagine di s presentarsi al mondo come un ingenuo che crede a quello
che vede scritto nei giornali, che segue ciecamente il gregge nelle sue opinioni, e che si
fa mansuetamente manipolare la coscienza dai giornalisti asserviti al potere?
Certamente no, anche al costo di dire qualche stronzata, o persino al costo di non
dire altro.
Mai dare unarma in mano al nemico: mai sospettare anche solo per un attimo che il
governo americano, che allorigine di tutti mali del mondo, possa essere stato la
vittima di un attentato terroristico di matrice islamica, perch ci significherebbe
schierarsi dalla parte di una grande potenza militare imperialistica, e contro i deboli e i
derelitti del Sud del mondo.
Mai credere a una fonte di informazione ufficiale, se non si soddisfatti dello status
quo, perch tale fonte non pu che essere un riflesso e una propaganda in favore di chi
quello status vuole mantenere, ma sempre schierarsi con chi fa contro-informazione,
a prescindere da quel che dice. Limportante, infatti, non quel che dice, ma quale
causa serve, e come ci si sente a difendere questa causa.
I discorsi cospirazionisti contengono innumerevoli esempi di aria fritta (altro modo
in cui possibile tradurre il colorito termine inglese), e c solo limbarazzo della
scelta: a chi obietta che non ha molto senso far sparire un aereo di linea per poi non
utilizzarlo come arma e sostituirlo di nascosto con un missile contro il Pentagono
(soprattutto in considerazione che gi sono stati usati due aerei contro le Torri), il
cospirazionista pu replicare che non tenuto a rispondere a queste domande, e che
casomai lorganizzatore del complotto che tenuto a spiegare come e perch ha agito
in quel modo.
A chi fa precise obiezioni di natura tecnica, si pu rispondere con considerazioni
intorno al quadro generale della situazione geopolitica dinizio ventunesimo secolo
(in altre parole Bush cattivo e tutto quel che puoi dire non pu smuovere le mie
convinzioni). Oppure, dopo lennesima smentita, si pu uscire con una frase come
ma noi non proponiamo teorie alternative, ci limitiamo a porre questioni sui punti
oscuri riguardanti l11 settembre, salvo smentirsi immediatamente dopo con un nuovo
volo pindarico di fantasia e nuove pesantissime accuse nei confronti di ogni persona
che lavora per il governo Usa.

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Ancora, dopo aver presentato una prova incontrovertibile di complotto che viene poi
ridimensionata, il cospirazionista pu dire va bene, ma non era quella la prova
incontrovertibile di cui parlavo, in realt era questaltra, e cos via finch non si
ritorna nuovamente alla strategia del quadro generale (cfr. la diatriba
seven/salamino su Luogocomune).
La testa nella sabbia
In conclusione, quindi, giusto sottolineare come il cospirazionismo non abbia nulla a
che vedere con latteggiamento del sano scetticismo scientifico, di cui si parlava
allinizio di questo intervento, il quale in fondo lispiratore delle grandi innovazioni
teoriche e delle conquiste tecnologiche dellumanit. Lo scetticismo scientifico infatti
concepito dalle menti critiche non come una negazione della verit tout court, ma anzi
come uno strumento che serve a evitare di credere, troppo facilmente, in cose che
potrebbero rivelarsi false, e quindi come uno strumento che serve allallargamento
della nostra conoscenza.
Il tipo di scetticismo adottato dai cospirazionisti assomiglia pi a un mettere la testa
sotto la sabbia, serve a evitare di credere e basta. Non in vista, cio, di una teoria
migliore che potrebbe essere pi serenamente accettata da tutti (sia dai cospirazionisti
che dalla comunit scientifica). Il cospirazionista infatti condannato a restare in
minoranza perch questa la missione che si scelto.
Se una teoria cospirazionista diventasse mainstream, il cospirazionista molto
probabilmente smetterebbe di sostenerla, e anzi, troverebbe alquanto sospetta la
circostanza (Che sta succedendo? Qui gatta ci cova. Se mi hanno dato ragione,
perch evidentemente vogliono darmi uno zuccherino, in quanto sperano di
distogliere la mia attenzione da quelle sono le loro reali malefatte. Ma io sono pi
furbo di loro, non credano di fregarmi). Non la verit che conta, conta solo la
propria persona e il proprio sentire. Il mondo esterno si dissolto, da tempo, in una
cartesiana macchinazione contro lessere umano, e lessere umano si difende,
cartesianamente, ripiegandosi su se stesso in un atto di onanismo mentale perpetuo.
[Fonte: http://ceifan.org/critica_ragione_cospirazionista.htm ]

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Un complottista pu produrre pi bufale di quanto tu non


possa sbugiardarne
Vi confesso che sono sempre pi a disagio nello scrivere qui dentro. Per via della
compagnia che si aggiunta nel tempo: complottisti dell11 settembre, antivaccinisti
[...] Io ci metto settimane o mesi a leggermi la letteratura scientifica originale e a scrivere
un articolo, mentre a scrivere una cazzata con un copia e incolla ci si mette mezzora.
Dario Bressanini, docente all'Universit dell'Insubria e noto divulgatore
scientifico
Dato che inventare bufale molto pi semplice che sbugiardarle, e dato che parlare
di cose false molto pi semplice che parlare di cose serie, accade praticamente che
un complottista pu produrre pi bufale di quanto tu non possa sbugiardarle.
Inoltre dimostrare la falsit di affermazioni tecniche richiede molto tempo ed una
competenza molto elevata nel settore specifico, il che limita di molto le possibilit di
sbugiardamento di una affermazione di tal genere. Senza contare che i ciarlatani sanno
bene questa cosa e ci giocano molto, l'uomo della strada non avr mai la competenza
per dimostrare la bufala, e se qualcuno avesse tale competenza viene ulteriormente
bloccato da una tipica strategia dei ciarlatani: vengono introdotte ulteriori complessit
nella bufala che richiedono ulteriori competenze per poterle sbugiardarle.
In pratica, alla fine ci vorr un intero team di esperti per contraddire il ciarlatano, e
radunare la suddetta squadra coster uno sforzo immenso rispetto a quello che costa al
cialtrone affermare falsit.
In pratica , economicamente parlando vinceranno sempre i ciarlatani, perch la
competenza costa pi dell'incompetenza.
Ma il punto davvero interessante un altro: il fatto che queste persone siano
arrabbiate per insoddisfazione sullo stile di vita che fanno, sono e si sentono degli
sfigati irrealizzati, dei falliti.
La rabbia per loro una condizione permanente: la tal cosa vera nella misura in cui
pensarla sostiene la mia rabbia.
Poich delle verit che sono passate alla storia sono state inizialmente scomode, queste
persone ritengono che ogni affermazione che suscita rabbia sia scomoda, ergo vera.
Il problema che esse non suscitano una vera e propria rabbia, e non sono nella media
nemmeno "scomode": si tratta quasi esclusivamente di affermazioni fastidiose.
Fastidiose perch il ciarlatano si ostina ad ammorbare la gente con il suo pensiero.
La strategia di queste persone di ammorbare la vita alla gente con la propaganda
delle loro idiozie. Poich ad un certo punto ricevono una reazione di fastidio,
deducono che la loro "verit" sia "scomoda anzich capire che il problema sta nella loro
fastidiosa presenza, e non nella loro scomoda verit.
Lo scopo quello di arrivare ad uno scontro, appunto, rabbioso. E questo dovuto
molto semplicemente al fatto che , come ho gi scritto, la rabbia la loro condizione
esistenziale: rabbia perch si sentono dei falliti, rabbia perch impotenti di fronte a
banche e multinazionali, rabbia perch non riescono a realizzarsi, rabbia perch si
sentono maltrattati dalla societ, eccetera.
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La colpa di tutto questo, ovvero delle loro disgrazie ultime, sta proprio nelle leggende,
nei mulini a vento che combattono; e verso i quali rivolgono la loro rabbia. Ma il fatto
che la rabbia sia la loro condizione ontologica fa si che essa non sia l'effetto dei mulini
a vento, ma la causa.
La loro condizione esistenziale e' di essere arrabbiati, soprattutto, prima di ogni cosa
ed a prescindere. Di fatto questi individui si sono aggirati per il mondo , digrignando
bile e vomitando odio astioso, con una vocina dentro che chiedeva loro "perch tanto
odio?", "perch tanta ingiustificata rabbia"?
Improvvisamente arriva il ciarlatano e gli dice: ecco qui, puoi scegliere tra "sono
arrabbiato perch mi nascondono la verit sull'11 settembre", "sono arrabbiato perch
ci stanno uccidendo con le scie chimiche", "sono arrabbiato perch quella data cosa
viene nascosta al mondo dai Governi o dai Militari", eccetera.
In altre parole, le teorie cospirazioniste sono solo un vestito, una copertura che serve a
dare una motivazione apparente per una rabbia che altrimenti non si spiega; un
determinato ciarlatano arrabbiato perch nel suo mestiere un fallito, perch non ha
credito in alcun ambiente serio, denunciare un grande complotto gli serve perch dire
"sono arrabbiato perch la mia vita un fallimento" suona male, mentre "sono
arrabbiato perch gli ebrei o gli USA dominano il mondo e vogliono schiavizzarci"
suona meglio: non contiene un'ammissione di implicito fallimento esistenziale.
Ora, qual'e' la realizzazione massima della rabbia? Contrariamente a quanto si pensa,
la massima realizzazione la sua stessa diffusione; perch ogni volta che l'arrabbiato
vede che qualcuno si arrabbia con lui trae conferma del fatto che fa bene ad
arrabbiarsi, e quando qualcuno si arrabbia contro di lui, ha conferma del fatto che le
sue teorie sono scomode (quando invece la sua presenza ad essere fastidiosa).
Come noto in psicologia, "il nevrotico trover nella propria nevrosi le energie per
sostenere la nevrosi stessa, per quante ne siano necessarie".
O, in altre parole, essi produrranno sempre pi rabbia di quanta ne possiate
sopportare; pi provocazioni di quanto possiate mantenere la calma, pi fastidio di
quanto possiate tollerare: l'energia libidica a loro disposizione, la grandezza della forza
che li spinge in questo processo infinita.
C' un solo modo di neutralizzare questa gente: stabilito che lo scopo principe di
queste persone sia di perpetuare e di diffondere lo stato di rabbia "a priori" che
produce il loro stato esistenziale , il solo modo di fermarli di evitare i contatti con
loro.
Essi sono profondamente malati di una malattia invisibile che si chiama rabbia. Lo
scopo ultimo di questa malattia il contagio, e nient'altro che il contagio; in molti casi
non cambierebbe nulla nell'esistenza materiale di queste persone se si scoprisse che la
CIA ha demolito le torri gemelle, n se si scoprisse che gli USA hanno falsificato lo
sbarco sulla Luna, in entrambi i casi la nostra italianissima esistenza ne sarebbe
inficiata assai poco, ne sarebbero inficiati poco i nostri successi ed insuccessi personali,
eccetera.
Lo scopo ultimo della rabbia propagarsi.
E la sua sconfitta il fatto che gli altri abbiano una vita serena, gioiosa, per nulla
arrabbiata.
Tutto ci, ovviamente, applicabile anche a tutte le persone che, essenzialmente, sono
solite "rompere le scatole".

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A tutto ci c' da aggiungere che il ciarlatano solitamente mente sapendo di mentire,


lui non ci crede nelle bufale che divulga, magari ci ha creduto solo all'inizio ma
inevitabilmente, con le ricerche e i ragionamenti sulla questione, il cialtrone stesso si
reso conto che si tratta solo di una misera bufala. Certo, a volte oltre all'essere
ciarlatani c' anche una buona dose di pazzia, ma nella maggior parte dei casi si agisce
solo per raggirare la gente.

Ricapitolando i punti essenziali:


1) A sparare bufale non ci vuole niente, tutti sono in grado di farlo e di fatto a farlo
sono in tantissimi;
2) a smontare le bufale ci vuole tempo, impegno e competenza perch occorre cercare,
selezionare, organizzare e redigere le prove che dimostrano l'infondatezza della
cazzata in questione;
3) la bufala semplice, veloce da leggere e colpisce la gente in quanto suscita reazioni
emotive (solitamente rabbia), mentre verificarne la veridicit lungo, noioso e richiede
un minimo di applicazione cerebrale.

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Le cospirazioni segrete sbandieriate ovunque


Se la "cospirazione" segreta, tu complottista come sei arrivato a saperlo?
Al solito questi cospiratori riescono a programmare eventi con anni di preparazione e
poi sono cos "stolti" da lasciar trapelare informazioni proprio a te e a gente come te....
In realt pare di aver a che fare con una serie di idioti cospiratori che si tirano le
zappate sui piedi tutte le sacrosante volte!
E, visto che sono idioti e visto che non sono cos "segreti", temo che siano poco efficaci
con le loro pianificazioni.
Se sono cos potenti, nascondono verit terribili o stanno mettendo in atto piani a
danni delle persone, perch tu complottista sei ancora vivo??
E ci sono altri come te che fanno di tutto per pubblicizzarsi, vendono libri ed articoli,
fanno conferenze e numerose apparizioni pubbliche: eppure... sono ancora l.
Allora le conclusioni sono:
a) non siete cos pericolosi (e questa la dice lunga... ma su di voi!)
b) non esiste una cospirazione come quella che descrivete
c) siete tutti cazzari
d) una qualunque combinazione delle risposte precedenti.
Io dico sempre ai complottisti come te: LEGGI PORCA MISERIA!!!! Ma non leggere su
internet, leggi i libri e le riviste specialistiche. Leggi le milioni di pagine che sono state
scritte sugli eventi che tu riduci ad una "cospirazione mondiale". Prova a capire la
complessit e l'immensa serie di variabili ed eventi casuali che producono gli sviluppi
storici e poi vediamo se secondo te tutto si esaurisce ad un complotto di una elite
supersegreta che fa pubblicare i suoi segreti su internet.
E poi altro che cospirazione segreta, internet praticamente invasa dal complottismo!
Infatti, vale la pena di far notare come il complottismo abbia pesantemente inquinato
il mondo dell'informazione on-line, al punto che le tesi complottistiche sembrano
diventate quasi la "verit ufficiale", in quanto nelle ricerche su internet esce da tempo
una gran quantit di materiale complottista, a volte nettamente superiore a quello non
cospirazionista, alla faccia della mega-cospirazione segreta.
Ad esempio, se si cercano informazioni sugli attentati dell'11 settembre si verr invasi
da materiale complottista, e l'utente medio ne verr inevitabilmente attratto.
Particolari definizioni di complottismo
Esistono varie definizioni di "complottismo" e molte sono state elencate ne
aggiungiamo qualcun'altra.
Ad esempio c' chi ha definito i complottisti come coloro cio che tendono ad
interpretare la realt non sulla base dellevidenza, bens sulla base di narrative
immaginarie e non falsificabili in cui ogni attivit il prodotto di un piano cospirativo
segreto condotto da autori misteriosi ma caratterizzati da grande potere economico.
Ma c' chi ha provato a dare questa definizione di complottismo/cospirazionismo che
decisamente ben riuscita:

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"Culto maniacale dell'atavica ignoranza estremizzata convergente nell'osannazione del


delirio cronico persecutorio, ottenuto tramite adorazione mistica dell'idiozia appresa,
accettata e re-diffusa attraverso variegate sequenze random di abnormi MINCHIATE;
false e tendenziose, xenofobe, social-mediaticamente pericolose, stupide ed illogiche,
prive di fondamento alcuno, con scopi ultimi oscurantistici, distrattistici, e/o di lucro,
e/o di esaltazione dell'ego personale, e/o di mera condivisione ed esaltazione delle proprie
turbe. Il tutto operativizzato tramite proselitismo messianico di tipo settario camuffato
da altruistico buonismo, proposto con tecniche retorico-ammaliatrici e pseudo parvenze
di attendibilit, razionalit, buon senso, logica e validit".
Cos come ben riuscita questa definizione di complottista: IGNORANZA +
SUPERFICIALITA' + CREDULITA' elevato al cubo grazie alla rete = COMPLOTTISTI

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Note e Ringraziamenti:
Io Luca Ricci e Roberta Angioni vogliamo ringraziare sentitamente diverse persone che
hanno ispirato questa breve ricerca sul fenomeno del complottismo:
Ringraziamo il team del CICAP che lavora sempre sul debunking delle bufale;
ringraziamo inoltre Bufale.Net per il loro lavoro di sbugiardamento sempre in ambito
bufale; Ringraziamo il CEIFAN per gli articoli sulla analisi del complottismo;
Ringraziamo le istituzioni come WikiPedia per le informazioni da sempre utilizzate nel
debunking; Ringraziamo i membri di Perle Complottare per fornirci ogni giorno
materiale su cui ridere (e roderci il fegato); Ringraziamo tutti i siti sia complottistici
che non da cui abbiamo preso il materiale per la scrittura della ricerca; Ovviamente i
siti complottistici dovrebbero essere censurati.
Nota da Roberta Angioni:
La gente dovrebbe imparare a non cercare troppo le risposte, anche dove gi ci sono
come nella Terra Piatta ed in qualsiasi altro complotto che cerca risposte alternative che
sostituiscano la pura e (pi o meno) semplice verit scientifica, bens dovrebbe porsi le
domande giuste. (Faccina felice)
Nota da Luca Ricci:
Ogni complotto nasce da un dubbio, che sia esso su eventi storici o su verit scientifiche,
ma a permettere al dubbio di crescere la sempre pi travolgente mole di informazioni
(non sempre corrette) a cui siamo sottoposti ogni giorno. Il 2016 fu lanno della PostVerit, ovvero della verit che coinvolge emotivamente e non propriamente vera, e lo
saranno tanti altri anni a venire se non si smetter di comportarsi da persone svogliate e
non si comincer a cercare sfruttando i miliardi di dati presenti non solo in rete, ma
anche nella biblioteca vicino a casa. Insomma, svegliatevi e abbiate le p**le di cercare un
libro decente che non sia della sezione Complotti ed Esoterismo della libreria del centro
commerciale!

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