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Capitolo IX

A LTRE CARTE DI CONTROLLO


1. Carte per misure individuali
In alcuni processi produttivi pu capitare che la produzione, molto lenta, non consente di
estrarre campioni sufficientemente numerosi e che possano ritenersi tutti prodotti nelle stesse
condizioni oppure che per lomogeneit del prodotto (per esempio si vuole controllare il pH di una
soluzione omogenea) priva di valore lestrazione di campioni di numerosit maggiore di uno. In
tali casi si utilizza una carta per misure individuali e cio i campioni sono formati da un singolo
pezzo. Abbiamo sempre bisogno di una carta per la variabilit ed essa si costruisce calcolando il
Range mobile utilizzando gli ultimi n dati; in pratica per calcolare il Range si utilizzano spesso gli
ultimi due dati e quindi esso dato dalla differenza, in valore assoluto, tra lultimo ed il penultimo
dato rilevato.
Cos procedendo per il calcolo del Range ogni dato sar utilizzato due volte e quindi i valori
ottenuti non sono indipendenti (sono correlati).
Per mostrare come si procede svilupperemo un esempio; supponiamo quindi di avere estratto i
venticinque campioni riportati nella Tab. 9-1.

0.5

LSC

0.4
0.3
0.2

LM

0.1
0
0

10

15

20

25

m 30
Fig. 9-1

Eseguendo le differenze tra i valori di x si ottengono i valori di R riportati in tabella [il primo
valore di R vale: 0.018-(-0.153) =0.171];
evidentemente otteniamo 24 valori di R. Si calcola quindi:

R = R 24 = 0.1369
LSC = D4 R = 3.268 R = 0.4474
LIC = 0
(3.268 il valore di D4 corrispondente ad una numerosit due del campione) e si riportano i dati
sulla carta (Fig. 9-1).
Questa mostra che tutti i punti sono in controllo. Il fatto che i valori di R sono correlati non
consente di applicare i test sulle sequenze.
Si pu quindi passare alla carta x i cui limiti di controllo si possono calcolare stimando lo
scarto quadratico medio con R /d2 essendo d2=1.128 (per campioni di numerosit due). Si
ottiene:

x = x 25 = 0.0171

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x = R / d2 = 0.1214
LSC = x + 3x = 0.3813
LIC = x + 3x = - 0.3641
Stiamo supponendo che la variabile x distribuita normalmente. La carta di controllo, Fig. 9-2,
mostra che i dati sono in controllo.
Sempre nellipotesi che la distribuzione sia normale, la capacit del processo stimata da:
6x = 0.7283
0.5

0.4
LSC

0.3
0.2
0.1

LM

0
-0.1
-0.2
LIC

-0.3
-0.4
-0.5
0

10

15

20

25

30
Fig. 9-2

2. Carte di controllo di gruppo


Quando sono utilizzate pi linee o quando un solo prodotto ha pi caratteristiche necessario
utilizzare una carta di controllo per linea o caratteristica.
Se le diverse linee operano tutte nelle identiche condizioni o se le caratteristiche sono tutte
uguali (per esempio i diametro dei perni in uno stesso albero a gomito o diversi pezzi ottenuti in
uno stampo multiplo) possibile utilizzare ununica carta detta Carta di controllo per gruppi.
Supponiamo di dover controllare i diametri dei cinque perni di banco di un albero motore.
Preleviamo venti campioni di numerosit quattro ed eseguiamo su ciascun albero le misure dei
perni; i dati relativi ai primi tre campioni sono riportati nella Tab. 9-2; nella Tab. 9-3 sono riportati i
soli valori di Range e media.
Utilizzando tutti i dati disponibili, e cio i cento Range (venti campioni e cinque perni),
calcoliamo i limiti di controllo della carta R. Con i dati delle tabelle si ha:

R = R i 100 = 2.087
Pertanto i limiti di controllo valgono (n=4):
LSC = 2.282 R = 4.762

LIC = 0

Nella carta di controllo del Range riportiamo il valore massimo del Range di ogni campione e
cio 2.90 per il primo, 3.61 per il secondo e cos via (i valori massimi del Range sono sottolineati
nella tabella) aggiungendo un indice che consenta di individuare a chi si riferisce il dato. Cos
procedendo se i dati sono in controllo, lo saranno per tutti i perni; se, al contrario un dato fuori
controllo allora occorrer esaminare i dati relativi a tutti i perni. La carta di controllo, Fig. 9-3,
mostra che il quarto punto fuori controllo e che il dato corrisponde al perno c. I valori dei Range
relativi agli altri quattro perni sono tutti inferiori al limite di controllo; si conclude pertanto che i
problemi riguardano solo il perno c. I dati relativi a tale perno, quarto campione, sono:
-4.17, -0.58, 1.29, -0.78 (x = -1.06 R=5.46).
Essi mostrano che il primo dato (-4.17) si discosta molto non solo dagli altri tre dati del
campione, ma anche rispetto ai valori delle misure degli altri perni ( il pi piccolo dei cento dati
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LSC

5
c
d

e
b

d
b

2
1
0
0

10

15

20

25

Fig. 9-3
rilevati); ci ha provocato sia un aumento del Range che una diminuzione della media. Si decide di
indagare ulteriormente sul processo relativo a tale perno; per il momento, non avendo trovato la
causa dellanomalia, si includer tale valore nella stima del valore dello scarto quadratico medio,
necessaria per determinare i limiti di controllo della carta x .
La carta mostra che non si hanno lunghe sequenze dello stesso indice; il verificarsi di lunghe
sequenze dello stesso indice una indicazione di un possibile fuori controllo per il corrispondente
perno.
Xmed

1.5
1

c c

0.5
0

d
a

-1

d
b

b
b

c
b

e
c

-1.5

LM

e
a

LSC

e
a

e
a c

-0.5

LIC

-2
0

10

15

20

25
Fig. 9-4

Per tracciare la carta x occorre determinare la linea centrale (valore medio) ed i limiti di
controllo.
Il valore medio ottenuto dalla media di tutti i dati, mentre la deviazione standard si stima dal
valore medio del Range. Si ha:
x=

100

x i 100 = -0.109

i =1

LSC = x + A2 R = 1.412
LIC = x - A2 R = -1.630
La numerosit del campione quella della variabile xi e quindi A2 relativo a n = 4.
Nella carta (Fig. 9.4) troviamo due punti fuori controllo il settimo (perno d) e il diciottesimo
(perno a). Si rileva che le medie relative agli altri perni sono interni alla fascia di controllo; si

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conclude che i problemi riguardano solo i perni d ed a. Anche in questo caso non si hanno lunghe
sequenze dello stesso indice.

3. Carte di controllo di accettazione


Nel discutere le carte di controllo per la media si tacitamente ammesso che i limiti imposti
dalle specifiche fossero molto prossimi al valore a cui il processo sotto controllo; pertanto un
piccolo slittamento della media provocherebbe un aumento della frazione di difettosi.
Spesso la dispersione naturale di un processo molto pi piccola di quella richiesta dalle
specifiche e possiamo tollerare ampie variazione della media senza produrre pezzi difettosi.
In tal caso si possono utilizzare carte di controllo basate sui limiti delle specifiche piuttosto
che su valori standard imposti alla media del processo.
Evidentemente non pretendiamo che la media del processo si mantenga stabile; essa pu
variare ampiamente ed in modo non random, e quindi il processo essere fuori controllo, senza
per che ci sia interesse a correggere tali variazioni finch non provocano un aumento
indesiderabile della frazione di difettosi.
Tali carte prendono il nome di carte di controllo di accettazione e hanno lobiettivo di verificare
sia che il processo sia capace di rispettare le specifiche sia il suo stato di controllo.
Per la progettazione di tali carte, fissati i limiti inferiore LTL e superiore UTL della specifica e
supposto noto lo scarto quadratico medio del processo , dobbiamo determinare quanto si devono
discostare da LTL e UTL i limiti di controllo. Per far ci fissiamo la frazione massima di difettosi
che possiamo tollerare RPL (Rejectable Process Level) e la probabilit di ritenere accettabile un
processo che d una frazione di difettosi pari ad RPL.
In tali condizioni i limiti di controllo di accettazione, indicando con zx il valore della Var. Norm.
St. che lascia alla sinistra unarea x, valgono:
UACL = UTL z (1 RPL) z 1

LACL = LTL + z (1 RPL) + z 1

RPL

LSCA
A

UTL
x2

x1
Fig. 9-5

Infatti, Fig. 9-5, se la media del processo pari a (UTL - z (1-RPL) ) la frazione di difettosi
pari a RPL ed in tali condizioni la probabilit che la media del campione non superi
UACL = UTL z (1 RPL) z 1

Se supponiamo che sia =0.1, RPL=0.02 (n fissato), i limiti di controllo sono:


UACL = UTL - 2.06 - 1.282 n
LACL = LTL + 2.06 + 1.282 n
[x 1=z (1-RPL)
x 2=z 1- /n].

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La carta si pu anche progettare fissando un livello accettabile del processo APL (Acceptable
Process Level) e la probabilit di rigettare il processo quando la sua media tale che la frazione
di difettosi proprio APL.
Se assumiamo ancora che n sia fissato, la procedura identica a quella prima vista.
In questo caso i limiti di controllo di accettazione valgono:
UACL = UTL z1 APL + z1
LACL = LTL + z1 APL z1

n
n

Supponiamo che sia APL=0.01 e =0.005.


I limiti di controllo valgono:
UACL = UTL - 2.326 + 2.575 /n
LACL = LTL + 2.326 - 2.575 / n
In quel che precede si supposto che n sia fissato. Se si pu variare allora possibile
progettare la carta in base ai quattro parametri RPL, , APL, e determinare, oltre ai limiti di
controllo di accettazione, anche la numerosit dei campioni.
Uguagliando, per esempio, i due valori di UACL si ottiene:
UACL = UTL z (1 RPL) z 1
da cui si ottiene:

z1 + z1
n=
z
1 APL z1 RPL

n = UTL z1APL + z1

Con i dati dellesempio, APL = 0.01, RPL = 0.02, = 0.005 e = 0.1, si ha:

2. 575 + 1 .282
n=
= 210
2. 326 2. 060

4. Carte per il controllo della variabilit


4.1. Carta R
Se la numerosit dei campioni elevata il Range perde rapidamente di efficienza; in tal caso
meglio suddividere il campione in sottocampioni ed utilizzare una carta R . Se si hanno g
sottocampioni di numerosit n la linea centrale, sulla carta R , per lo studio di dati passati, il
valore medio degli R dei precedenti campioni, mentre i limiti 3 sigma cadono nei punti

[1 3 d 3 ( d 2 g ) ] R con d

e d 3 dati dalla T 2-2.

Se invece si prefissato un valore standard


valgono d 2 3 d 3

, la linea centrale d 2

ed i limiti di controllo

g .

La divisione di un grande campione in sottocampioni e la conseguente perdita in gradi di


libert, fa s che la carta R sia meno efficiente rispetto ad altre carte che usano tutte le
informazioni contenute nel campione.

4.2. Carta s
Supponiamo di avere m campioni di numerosit n. Calcoliamo la scarto quadratico medio
allinterno di ogni campione con lespressione:

s = ni = 0 x i x

)2

( n 1)

La media s degli m valori s la linea centrale della carta.


Per determinare i limiti di controllo occorre conoscere la deviazione standard di s.
In piccoli campioni prelevati da una popolazione normale il valore della deviazione standard
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campionaria e la deviazione standard di s valgono rispettivamente:


E[s]=

2 [(n 2 ) 2 ]!

= c 4 s
n 1 [(n 3 ) 2 ]!

s =

1 c24 . s

Ne segue che s / c4 una stima non distorta di e pertanto 3 s stimato da:


3 s = 3 c4 1 c24 s
In definitiva, quindi, per calcolare LIC e LSC si utilizzano le espressioni:
LIC= B3 s

LSC = B4 s

con:
B3 = 1 3 c 4 1 c24

B4 = 1 + 3 c4 1 c24

I valori di c4, B3 e B4 sono riportati nella T 2-2.


Se fissato uno standard allora la linea centrale della carta, valore medio, c4 ed i limiti
si calcolano con le espressioni:
LIC = B5

LSC = B6

i valori di B5 = c4 B3 e B6 = c4 B4 sono dati dalla stessa T 2-2.

5. Carte di controllo con prescrizione


Le carte che abbiamo illustrato sono chiamate carte senza prescrizione in quanto linea media
e limiti di controllo sono ricavati dai dati.
Nelle carte di controllo dette con prescrizione i limiti di controllo (per la media, per il Range, la
frazione di difettosi, etc.) sono calcolati dai valori di prescrizione intendendo per prescrizione il
campo di tolleranza prescritto a disegno, a norma, capitolato, etc.
Tuttavia cos procedendo i limiti, non essendo ricavati da un processo produttivo correttamente
messo a punto (capace, centrato e in controllo), rappresentano dei vincoli prestabiliti e, se il
processo difficilmente centrabile, risulta problematica la gestione di una tale carta i cui limiti
sono perfettamente centrati.
Le carte di controllo con prescrizione hanno comunque il vantaggio di una maggiore semplicit
specialmente quando non si ha alcuna informazione sul processo produttivo anche se il voler
applicare una carta di controllo con limiti pre-definiti ad un processo di cui non si conosce la
capacit, la centratura e la normalit dei dati non solo metodologicamente poco corretto, ma
anche di scarsa utilit non potendo giudicare se il sistema o meno in controllo.
Se un processo non in controllo praticamente nulla la possibilit di prevederne il
comportamento futuro.
Vediamo come possano calcolarsi i limiti di tali carte.

5.1 Carta x
La linea media, LM, il centro del campo di tolleranza. Per determinare i limiti superiore ed
inferiore, simmetrici rispetto alla linea media, conveniente fissare lindice di capacit Cp che si
ritiene ottimale per il processo.
La differenza tra LSC e LIC vale:
LSP LIP
LSC LIC =
= 6/n
Cp n
Da cui:
LIC = x A
LSC = x + A

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5.2 Carta R
Linea media, limite superiore ed inferiore di controllo valgono rispettivamente:
LSP LIP
LM = d 2
= d2
6 Cp
LSP LIP
LSC = D 2
= D2
6 Cp
LIC = D1

5.3 Carta p
La linea media il valore prescritto p0.
I limiti di controllo valgono rispettivamente:
LIC = p 0 3 p 0 (1 p 0 ) n

LSC = p 0 + 3 p 0 (1 p 0 ) n

5.4 Carta s
La linea centrale posta a c4
I limiti di controllo valgono:
LIC = B5

LSC = B6

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pag 7

Nr 1
x -.153
R
Nr 14
x -.033
R .132

2
3
4
5
6
7
8
9
10 11 12 13
.018-.144-.060 .024 -.043 .034 .062 .057 .057 .054-.171 .099
.171 .162 .084 .084 .067 .077 .028 .050 .000 .030 .225 .270
15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25
.140 .040 .022-.032 .002 .201-.120 .178 -.046 .227 .015
.173 .100 .018 .054 .034 .199 .321 .298 .224 .273 .212

xa
xb
xc
xd
xe

x1
-0,82
-0,24
+0,25
+0,20
-0,16

x2
-2,13
+0,13
+1,43
+0,51
-0,21

x3
+0,12
-1,92
-0,39
-0,60
-0,29

x4
0,28
+0,97
+0,07
+0,87
1,61

x
-0,64
-0,27
+0,34
+0,25
-0,57

R
2,41
2,90
1,82
1,47
1,45

xa
xb
xc
xd
xe

+2,12
+0,84
+0,89
+0,66
+1,49

-1,15
1,40
-0,17
+0,88
-1,13

-1,14
-0,36
0,26
-1,64
-2,12

-0,03
-0,48
1,45
-0,69
1,04

-0,05
0,35
0,61
-0,19
-0,18

3,27
1,87
1,62
2,51
3,61

xa
xb
xc
xd
xe

-0,37
+0,21
-2,78
-0,39
-0,86

-1,12
-1,13
+1,60
+1,72
-1,79

-1,42
-1,81
-1,19
+0,63
-0,20

-0,90
+0,43
+0,03
+0,52
+0,68

-0,95
-0,58
-0,59
+0,62
-0,54

1,05
2,23
4,38
2,11
2,47

Tab. 9-1

Tab. 9-2
Nr
xa
xb
xc
xd
xe
Ra

1
-0.64
-0.27
0.34
0.25
-0.57
2.41

2
-0.05
0.35
0.61
-0.19
-0.18
3.27

3
-0.95
-058
-0.59
0.62
-0.54
1.05

4
-0.12
0.13
-1.06
0.16
-0.05
3.11

5
0.13
-0.46
0.15
-0.87
-0.04
1.26

6
-0.77
0.62
0.26
-0.40
-0.52
2.17

7
0.40
0.05
-0.91
-1.52
0.30
1.65

8
-0.48
0.60
0.00
0.83
0.45
1.93

9
0.15
-0.72
0.59
-0.07
0.02
1.90

10
-0.24
0.37
-0.93
0.57
0.06
1.96

Rb
Rc

2.90 1.87 2.23 1.72 2.42 2.11 1.50 2.12 1.24 2.82

Rd
Re

1.47 2.51 2.11 2.34 2.63 0.62 2.41 1.30 1.47 1.59

Nr
xa
xb
xc
xd
xe
Ra

11
0.51
-0.36
-0.12
-0.05
0.52
2.58

Rb
Rc

3.54 1.71 1.23 1.43 3.41 0.96 2.43 1.89 1.40 2.22

Rd
Re

1.02 2.34 0.75 3.94 3.01 2.44 1.73 0.66 3.09 1.70

1.82 1.62 4.38 5.46 1.95 3.60 2.02 1.11 1.32 1.73
1.45 3.61 2.47 1.66 2.62 2.76 1.36 1.73 3.30 0.79
12
-0.67
-0.24
-0.41
-0.18
0.12
1.77

13
-0.31
-1.29
0.34
-0.44
-0.07
1.50

14
-0.16
0.14
-0.39
0.45
-0.72
1.97

15
0.40
0.34
-0.21
0.19
-0.13
1.63

16
-0.03
0.01
-1.04
-0.29
-0.29
3.22

17
-0.43
-0.13
-0.13
-0.46
0.88
1.19

18
-1.44
0.25
-0.18
0.61
0.01
1.70

19
-0.40
0.03
-0.40
0.53
0.24
2.10

20
0.15
-0.10
-0.04
0.19
-0.01
2.72

2.32 1.54 2.02 3.12 1.36 1.35 2.17 2.08 1.23 2.42
1.51 1.88 3.18 1.49 1.11 3.15 1.55 3.10 1.19 2.79

Tab. 9-3

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