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Storia della musica 3, Quinta Lezione

Neoclassicismo, terzo settore dopo lespressionismo e la


dodecafonia astrattistica. Il Novecento artistico non pu essere
diviso per autori ( perch quasi tutti hanno attraversato pi di una
fase stilistica), ma per settori espressivi.
Crisi, collasso e stravolgimento della tonalit o i vari settori del
neoclassicismo. Mentre il settore della crisi della tonalit diviso
tra lespressionismo percussivo (Fauves), lespressionismo urbano e
quello atonale (del primo Schoenberg), il neoclassicismo diviso
per nazioni. La scissione dentro o fuori della tonalit.
Le avanguardie storiche, divise in espressionismo (fauve, urbano,
atonale), astrattismo dodecafonico, e neoclassicismo, quello pi
densamente popolato e occupato da quegli autori e scuole che sono
stati dentro la tonalit (in un modo sovrastimolato); questo mondo
ha un tipo di sollecitazione della tonalit che spesso sconfina nella
politonalit. Nellimmaginario collettivo la dodecafonia lemblema
delle avanguardie storiche: in realt rappresenta soltanto la
corrente pi avanzata, il neoclassicismo avrebbe la netta
maggioranza.
Stravinsky, dopo la fase Fauves e la fase espressionistica grottesca
(tumultuoso, virulento e politonale), stup il mondo facendo una
virata stilistica, con ragioni molto chiare (dal 1921 al 1951), e
cominci a scrivere in stile neoclassico. In seguito, ispirato dal
puntillismo di Webern, abbracci anche la dodecafonia.
Il neoclassicismo un recupero del modello settecentesco usato a
guisa di polemica nei confronti della retorica romantica: un
elemento che tutte le avanguardie storiche hanno in comune la
polemica antiromantica; le avanguardie sono sempre state eversive
e di sinistra (politicamente) e in genere hanno sempre visto nel
romanticismo una mistificazione borghese e sentimentale, che il
Novecento contesta tornando alloggettivismo settecentesco. La
dodecafonia contesta fuori dalla tonalit, ma usando il contrappunto
fiammingo: un oggettivismo di impianto concettuale ma composto

della materia della dissonanza emancipata, che uneredit dello


psichismo umorale tardo romantico. I neoclassici, invece,
recuperano la limpidezza del fraseggio neoclassico come
contestazione.
Stravinsky, in particolare, aveva un intento polemico nei confronti
dellimpegno ideologico e profetico della dodecafonia (lui era molto
alieno da queste implicazioni ideologiche).
- Pulcinella, una suite. Tomasini, a Roma, ha mischiato alcune
sonate di Scarlatti, creando un balletto. Allora Stravinsky prese
alcune sonate di Pergolesi, le trascrisse usandole per le varie
fasi di Pulcinella alterando la divisione ritmica, acciaccando
larmonia e cambiando lorchestrazione (trombone o
contrabbasso alcune parti solistiche). Viene fuori una sorta di
decostruzione surreale ma palesemente vicina al modello
melodico del settecento. unoperazione molto vicina al
surrealismo di Magritte (oggetti assolutamente realistici in un
contesto prospettico e ambientale assurdo): un atto di
recupero nostalgico dissimulato attraverso il paradosso, un
gesto di affettuoso sberleffo ma comunque un rimpianto.
Edipus Rex un melodramma neoclassico ispirato a soggetto
greco, la sinfonia dei salmi un oratorio dove recupera il
contrappunto fiammingo, piano ragtime, il famoso ebony
concert (concerto per clarinetto, e ci sono anche sassofoni)
che scrisse per Woody Herman (elementi jazzistici dentro una
struttura di un concerto grosso di stampo barocco). una
decostruzione fantastica e parodistica ma, allo stesso tempo,
nostalgica.

- Tre passi di Pulcinella: il preludio (sembra musica del


settecento barocca), la toccata (prende la toccata barocca con
la tromba) e un duetto per trombone e contrabbasso. La
musica tratta da una sonata in trio di Pergolesi.
In altri casi, invece, c una frequentazione di moduli del passato
decostruiti in un meccanismo modernistico. Lanno in cui

Schoenberg muore e termina il Mos e Aronne (opera dodecafonica


sul tema dellindicibilit dellassoluto), Stravinsky scrive La carriera
di un libertino, unopera in stile settecentesco, con i recitativi e il
clavicembalo, ma con un uso della tonalit di tipo modernistico. Il
soggetto sta a met tra Don Giovanni e Faust e la storia narra le
peripezie del protagonista, che viene portato da una sorta di figura
mefistofelica alla distruzione morale, il tutto in una Londra
settecentesca. Lui alla fine dice il vero libertino sono io, che ho
flirtato con gli stili di tutte le epoche: Stravinsky era un esule
volontario e quindi ha dovuto ricostruire la sua filogenesi identitaria.
I due massimi compositori del Novecento, Schoenberg e Stravinsky,
sono stati entrambi degli esuli: uno per ragioni politiche e razziali
(ebreo, austriaco e artista degenerato perch modernista) e uno per
scelta ideologica ed esistenziale.
- 1937: lui fu per un breve periodo negli Stati Uniti ed era
ospitato da amici; quando stava per ripartire gli amici gli
chiesero di scrivere qualcosa per ricordare la sua permanenza
e lui rispose che avrebbe scritto qualcosa nello spirito e
leconomia concertante del concerto grosso, del quarto
brandeburghese. Primo movimento del Concerto in tre
movimenti, Dumbarton Oaks. Questo un neoclassicismo
serio, senza surreale parodia affettuosa.
Schoenberg e Stravinsky erano uomini cos diversi per avevano in
comune una cosa: una grande ammirazione per il modello
bachiano.
Tutto ci avveniva a Parigi. Latteggiamento neoclassico come
ritorno ad unoggettivit settecentesca a Parigi aveva un altro
stimolo: nei primi decenni del Novecento si era creata una sorta di
antinomia tra Parigi, razionalistica e apollinea (con richiamo
allordine e limpidezza oggettiva) e Vienna, sede della scuola
dodecafonica vicina ad un travaglio esistenziale dionisiaco. A Parigi
cera stato Debussy, di lontana derivazione wagneriana ma un
modale (scale limpide, aperte e luminose) e un amico di Debussy,
Satie, che scrisse le Gymnopedie, composizioni sognanti che
richiamano alle danze greche, e Debussy le orchestr. Le due vie, in
seguito, si separarono: Debussy rimase a comporre musica

evocativa e contemplativa, e Sati incominci a fare la musica


darredamento. Lui, in musica, fu il dadaista: la decostruzione
provocatoria che si rif anchessa ad una secchezza oggettiva. Fu il
punto di riferimento del gruppo dei sei, la grande scuola neoclassica
francese. Sati scrisse composizioni provocatorie, alle soglie col
cabaret: Tre pezzi in forma di pera, risposta polemica agli
accademici che accusavano lamico Debussy di non avere una
costruzione formale. Dissonanze sempre in contesto oggettivo. Poi
scrisse una composizione scandalosa, dove c la prima
manifestazione di musica concreta (rumori e suoni): Parade
(1917, durante la Guerra), un pezzo dove collabor Picasso per la
coreografia, pieno surrealismo, ed unimmagine dellavvento del
nuovo mondo e delle nuove modo (la segretaria che batte a
macchina, ruota della lotteria, pistola), un documentario.
LAcademie de France aveva appoggiato la grande Guerra e le
avanguardie laccusarono di essere dei promotori di retorica e
nazionalismo.
- Il primo dei tre pezzi in forma di pera, per pianoforte. (1903)
Dopo le composizioni giovanili, di tipo evocativo estatico, scrisse
derivando sul minimalismo dadaista.

Poulenc ha scritto musica di grande limpidezza concertante. Ha


scritto unopera, il dialogo delle Carmelitane, su testo di George
Bernanos (uno scrittore cattolico, ma drammatico ed esistenziale),
con una vena intimistico esistenziale.
- Concerto campestre per clavicembalo e orchestra (1928), con
citazioni di sonate di Scarlatti, can can, citazione dalla danza
del ventre. Esempio di neoclassicismo gioioso e vitalistico, che
non vuole essere parodistico.

Cera anche la febbrile adesione alla velocit, che era stata prima
dei futuristi: Honnegger scrisse un famoso pezzo, Pacific 831
(ispirato ad una locomotiva), e anche un pezzo intitolato Rugby,

che voleva essere una contrapposizione coloristica dello scontro tra


le due squadre.
Sempre negli anni 20, Milhaud. Milhaud era stato un medico ed era
fuggito dallEuropa prima dello scoppio della Grande Guerra e torn
in Europa, dopo la Guerra, portando un ricordo edemico del Brasile,
che negli anni 20 era molto arretrato. Scrisse composizioni sulla
nostalgia del Brasile ma anche il bue sul tetto (titolo di una
canzone brasiliana), la musica per una pantomima su soggetto di
Cocteau che era fortemente iconoclastica: si inquadrava un bar
tipico del proibizionismo dove cerano tutte le figure classiche
dellepoca gangeristica (gangster, pugile, la dark lady) e quando
arriva un poliziotto il bar si trasforma in una latteria e il ventilatore
sul soffitto decapita il poliziotto. Pantomima sfottente nei confronti
della borghesia benpensante e della retorica nazionalistica: la
borghesia francese fu, probabilmente, la pi gretta, che non ha
avuto eguali nelle altre nazioni, e che gli artisti davanguardia
hanno stigmatizzato. Dal punto di vista musicale un incrocio di
rhumba brasiliana per concertato sullo schema del concerto
barocco.

Questo clima neoclassico di Parigi influenz anche un compositore


italiano: la musica strumentale italiana si risvegli con la
generazione dell80 e alcuni rimasero strettamente decadenti
(come Respighi e Pizzetti) e altri, sia per lambiente culturale dove
vissero (Parigi) sia per la longevit, andarono pi verso le
avanguardie.
Casella, che visse a Parigi fin da piccolo, ader completamente
allidea neoclassica e diede vita ad un movimento interessante,
poich fond lidea della luminosit mediterranea (cio la musica
del barocco italiano). Da un punto di vista ideologico non dispiacque
al fascismo, essendo esaltazione della patria e rivalutazione di un
elemento della tradizione. Scrisse le musiche di scena per La
Giara di Pirandello, dove era presente il tema della luce
mediterranea.

- La scarlattiana per pianoforte (1926) (sonate di scarlatti) di


Casella probabile che abbia ispirato Poulenc per il concerto
campestre: prendere elementi della tradizione cembalistica e
concertarli in modo moderno. Non ci sono n contaminazioni
n levento deformante.

Elementi Fauves e Neoclassici si alternano nellEst Europeo, come


nella poetica di Bela Bartok. Compositore ungherese, ritenuto da
alcuni unipotetica terza via come orizzonte formale (rispetto a
Stravinsky e Schoenberg). Insieme allamico Kodaly degli studi di
etnomusicologia, canti popolari contadini e anche verso altre
tradizioni etniche (come il Nord Africa). La sua ricerca formale era
quella di andare a prendere aggregati armonici modali, non di
origine medievale ma dalle tradizioni e dalle scale dei paesi visitati:
cercare cellule di rinnovamento linguistico nella tradizione popolare,
che non veniva sentita come una realt folklorica ma come una
materica origine del linguaggio musicale. Ha scritto un concerto per
orchestra, concerti per pianoforte e musica da camera (sei quartetti
distribuiti lungo larco della sua vita) e la musica per archi, celesta e
percussioni. Dovette emigrare negli Stati Uniti quando lUngheria si
alle con il Terzo Reicht, pur non essendo ebreo.
- Lui usa elementi Fauves nellorchestrazione (aveva amato
Debussy e Strauss), quindi orchestrazione densa di grande
spessore cromatico e di colore per ha anche una tendenza ad
una secchezza della struttura, tipica del Neoclassicismo. Sta
tra lespressionismo percussivo e il neoclassicismo. Secondo
tempo della musica per archi, celesta e percussione (1937):
ci sono sincopati presi dal jazz ecc.
In Russia, invece, Prokofiev fu un precocissimo musicista ed
esecutore; quando si afferm la Rivoluzione Russa era gi
conosciuto. Scrisse nel 1916 la Sinfonia Classica, che un
monumento al Neoclassicismo (riferimento al modello di Haydn) e
dove c una palese continuit ideologica: il settecento illuministico
la remota matrice giacobina della visione marxistica, la filogenesi
dei giacobini si trasforma nella lotta dei socialisti. Ader, quindi, alla
Rivoluzione e riusc a stabilire con il regime un rapporto piuttosto

fluido: era libero di andare allestero, ad esempio, e lui li ripagava


con grandi composizioni musicali. La Fiaba di Pierino e il Lupo ne
un esempio, particolarmente amata dal regime in quanto musica
educativa per le masse. Prokofiev esprime nel mondo russo
sovietico laspetto pi luminoso. Morir lo stesso giorno di Stalin,
quindi la sua morte pass in secondo piano per ovvie ragioni. una
musica diversa da Bartok ma c una forte aliquota neoclassica (pi
cospicua che in Bartok): il gioco dei piani sonori, la secchezza delle
contrapposizioni e lintensit febbrile di carattere ritmico
(motorismo di prokofiev): Prokofiev ci ricorda che il pianoforte uno
strumento a percussione. In alternativa ha dei momenti di languida
riflessione tardo romantica, dove sembra avvicinarsi addirittura a
Brahms. C unoscillazione tra la vitalit ritmica e vitrea del
neoclassicismo, lelemento tardo romantico e (nellorchestra) un
uso molto denso della tavolozza dei colori dellorchestra (pi
elemento Fauves): ecco un caso in cui Fauves e Neoclassicismo si
mescolano.
- Sonate per pianoforte: la sesta, la settima e lottava sono dette
del tempo di Guerra. Dalla sonata numero 7 (1943) inizio del
primo tempo, dove si avverte il motorismo ritmico di Prokofiev
e una cangevolezza ritmica, metafora di un mondo che ha
perso i suoi punti di riferimento (la Russia venne invasa nel
1941, pur essendoci il patto di non aggressione). Asciuttezza
vitrea del fraseggio di stampo neoclassico. Armonie dilatate
che derivano probabilmente dalla lezione di Debussy.
- Incipit della sonata numero 8: molto riflessivo e meditativo. La
sonata venne scritta in buona parte nel 1939 ma venne
completata nel 1944, e lispirazione gli venne dopo una
passeggiata nei boschi con la moglie. Echi decadenti
(musicalmente bipolare)
- Andante sognando, secondo movimento: chiaramente c
unevocazione di carattere neoclassico lirico di quella che la
musica del tardo settecento

Shostakovic stato il compositore ufficiale dellUnione Sovietica ed


ebbe un rapporto molto complicato e problematico con il regime

che, soprattutto nel periodo staliniano e, quindi, nella


preoccupazione conservativa (pi che nella spinta rivoluzionaria),
voleva che larte promuovesse uneducazione esortativa ai valori
che fossero in linea a quelli della mentalit sovietica e vedeva con
estrema diffidenza le operazioni di avanguardia. Le sperimentazioni
davanguardia venivano bollate con la locuzione di individualismo
borghese, cio come ricerche fine a se stesse di uno
sperimentalismo intellettualistico. La preoccupazione era che le
grandi masse non fossero in grado di comprendere un discorso
modernistico di avanguardia (il che confermato dal fatto che le
avanguardie non riscossero grandissimo consenso di pubblico).
Larte doveva esortare i valori civili, morali e anche patriottici (ma
senza eccedere nel nazionalismo, visto che il socialismo ha una
matrice internazionalistica). Il regime aveva chiesto a Shostakovic
di scrivere con un linguaggio che stesse tra Tchaikovsky e Mahler:
solo che uno era lespressione di una russa zarista (quindi antitetico
a ci che voleva il mondo sovietico) e laltro era lespressione della
crisi della tonalit (eco della crisi mitteleuropea); loro volevano
qualcosa che fosse in linea con dei codici ai quali la sensibilit del
pubblico era abituata; in realt, Mahler e Tchaikovsky non hanno
elementi di carattere affine alla visione socialistica. In linea teorica,
il modernismo di Prokofiev andava bene con la fase rivoluzionaria di
slancio ideale; quando si tratt di gestire un regime (che era uno
zarismo di stato) il modernismo poteva essere destabilizzante.
La produzione di Shostakovic divisa in due versanti. Scrisse
composizioni, in vari momenti della vita, che sarebbero andati bene
al regime e us un linguaggio facendo riferimento a valori che
fossero ampiamente condivisi; quando questo veniva assecondato,
loro chiudevano un occhio sulle altre composizioni, per lo pi
cameristiche: una sorta di compromesso che, per, non gli
risparmi momenti difficili.
Lui universalmente noto per le sue sinfonie, che sono quattordici;
nel mondo sinfonico prevale il discorso patriottico esortativo,
soprattutto in quelle degli anni di Guerra, come quella dedicata
allassedio di Leningrado, ma in genere il linguaggio sinfonico fa
appello ai grandi valori corali della sensibilit sovietica (tranne in un

caso). Mentre la musica da camera cerca altre contaminazioni, che


in lui sono pi modernistiche.
- Due passi da due sinfonie antitetiche: una la quinta, uno dei
suoi pi grandi successi, che gli valse anche una decorazione
al merito da parte del regime, (1937, aveva poco pi di
trentanni), che calza perfettamente sugli ideali ottimistico
severi del mondo sovietico (lui disse che la sinfonia laveva
scritta pensando alla genesi e alla formazione esistenziale di
un uomo), i primi minuti portano una drammaticit e una
mobilizzazione di tipo eroico, mentre il finale lieto e sereno,
perch la formazione dellindividuo secondo i valori salutari di
unetica socialistica si compiuta. La sinfonia 9 gli cre,
invece, qualche problema. Il linguaggio severo si rif ad alcuni
elementi mahleriani ma senza il cromatismo grottesco che
talvolta c in Mahler, indice di disgregazione dellidentit della
mitteleuropa (che non potevano essere ammessi nellUnione
Sovietica): ci doveva essere un linguaggio ottimista pur con la
drammaticit severa di certi contesti.
Shostakovic fu un compositore molto eclettico: quando scriveva le
cose per gusto suo oscillava tra neoclassicismo e, talvolta, vicino
latonalit. Mentre i grandi lavori sinfonici avevano un afflato epico
lirico, spesso drammatico.
- Un caso opposto e comunque pregevole riguarda la sinfonia
numero 9, che gli fu chiesta per celebrare la vittoria ma lui
pens che la vittoria fosse una gioia di una spensieratezza e
un ritorno alla vita: quindi scrisse una sinfonia neoclassica,
limpida, di palese riferimento ad Haydn. Il regime non grad
assolutamente, perch dopo aver dato venti milioni di morti,
loro volevano una sorta di inno ai caduti. Era unidea troppo
slegata dalle aspettative del regime. (Forma sonata,
riferimento al settecentismo)
I linguaggi delle due sinfonie sono nettamente diversi, difficile
ritenere le due composizioni dello stesso autore. In alcune
composizioni il richiamo neoclassico molto evidente ma molto
mitigato dallomaggio di un grande del passato: nel 1950 incorse il
secondo centenario della morte di Bach, in Germania dellEst, a

Lipsia, fecero un grande festival pianistico e lui venne chiamato in


giuria. Lui rimase tanto colpito dalle doti di una giovane pianista,
Nikolajeva, alla quale dedic una meditazione bachiana,
ventiquattro preludi e fughe, dove i brani si susseguono secondo il
circolo delle quinte (in modo maggiore e minore). Essendo in
omaggio ad un grande del passato, quellopera and bene per il
regime, pur non essendo musica di immediata fruizione epico
emotiva per il popolo.

NellEst europeo il neoclassicismo stato presente. In genere, per


neoclassico, si intende quellaspetto di limpida secchezza e
oggettivit tipico di Parigi. Un compositore che, in senso lato, pu
essere definito il neoclassico per eccellenza ma non in senso
parigino, ma in senso organico e sistematico: Hindemith, tedesco,
mor nel 1963. Lui era un assertore radicale del valore ontologico,
cosmico, della tonalit: ebbe un lungo rapporto epistolare con
Webern, al quale scriveva che secondo lui la tonalit era una legge
cosmica, infatti tra le opere scrive Larmonia del mondo.
Hindemith ha scritto una sonata per ogni strumento dellorchestra e
pianoforte e, essendo lui un violista, ne scrisse pi di una per la
viola.
Composizione basata su una densa struttura polifonica. Come
filogenesi viene dallasse Reger e Busoni, oggettivismo
parabachiano. Grande densit contrappuntistica: negli anni di
Weimar fece parte della tendenza della nuova oggettivit dove
loggettivit era intesa come recupero del modello bachiano in una
prospettiva modernistica: lui e alcuni suoi colleghi pensavano di
scrivere musica che un giorno gli operai avrebbero potuto ascoltare
nelle fabbriche, in questa utopia modernistica in cui la modernit
del lavoro accompagnata dalla modernit del linguaggio (in realt
gli operai sognano di diventare borghesi, attraverso un
miglioramento delle loro condizioni economiche) insomma unutopia
intellettuale.
Lui dovette emigrare, essendo artista degenerato, in Svizzera, negli
Stati Uniti e anche ministro della cultura in Turchia. stato un
assertore radicale della tonalit. Aveva un concezione della teoria

del suono generatore: secondo lui la tonalit aveva una sua


oggettivit legata alla dimensione dei suoni armonici; parzialmente
vero, ma la tonalit non una legge di natura, ma una scelta di
stato umanistico e platonico, composta nel cinquecento, alla luce
dei valori del neoplatonismo. Schoenberg, infatti, disse che non
aveva senso nel clima del novecento scrivere nel linguaggio di
carattere umanistico.
La tonalit non ha un valore in senso acustico ma in senso
antropologico, basata sulla dialettica tensione e distensione,
insita nella nostra fisiologia e anche nellimmaginario archetipico
(Iliade e Odissea).
Webern, nelle lettere, rispose che era cos convinto che avesse
ragione che lo estendeva al suo contrario (la tonalit non pu
esistere senza la dissonanza).
Hindemith da ricordare come un grande oggettivista: parlare di lui
come neoclassico in senso parigino non esatto, essendo lui serio,
sistematico e rigoroso, senza alcuna componente surreale o
provocatoria nella sua musica. Ha una componente sistematica. Ha
messo in musica in forma liederistica la vita di Maria Vergine.
- Una composizione molto emblematica della sua posizione il
Ludus Tonalis, per pianoforte. Durante la Guerra, mosso
dallidea di dire al mondo che la Germania non fosse il
nazismo, ha ripercorso come Shostakovic (solo che lui lo fece
nel 1950 e Hindemith nel 1943, in piena guerra) la struttura
del clavicembalo ben temperato: ha scritto dodici interludi e
dodici fughe seguendo la sua teoria delle tonalit. La teoria del
suono generatore abolisce la sua teoria, nella differenza tra
minore e maggiore: quindi lui utilizza dodici tonalit. Questa
serie incorniciata da un preludio e un post ludio (inversione
speculare del preludio). Due fughe, la seconda e la quinta:
tutte a tre voci. La seconda ha il tema con la nota ribattuta. La
quinta in ritmo di giga.
Bach, Brahms, Reger, Busoni e Hindemith. Loggettivismo della
densit contrappuntistica lo mette nella prospettiva
neoclassica, ma non nel senso parigino. un neoclassico nel

senso sistematico e ontologico. Oltretutto tedesco, mentre


gli atonali erano austriaci ed ebrei. LAustria, essendo di
religione cattolica, era pi volta alla contemplazione mentre la
Germania, essendo protestante, aveva una concezione pi
pratica e sistematica.
Per avanguardie storiche si intendono gli autori che operano
tra le due Guerre e i pi giovani (come Hindemith, o Britten in
Inghilterre). Le avanguardie storiche hanno in comune quello
di far parte della crisi della cultura e c una sintesi tra le arti,
linguaggio e pensiero. Vanno ricordati, in questa prospettiva,
Britten, il pi importante compositore inglese del Novecento:
particolarmente versato nella musica cantata, nel teatro. Nella
sua produzione melodrammatica vanno ricordati Peter
Grymes (1945), dramma a sfondo marinaresco (in un villaggio
di pescatori un pescatore viene accusato di omicidio e poi,
disperato, si suicida); negli anni 50 , il giro di vita, su
soggetto di Henry James; War Requiem, nel 1962, per la
riconsacrazione della cattedrale di Coventry, che era stata rasa
al suolo (era uno dei centri meccanici e industriali
dellInghilterra) e lopera ha la struttura del Dies Irae e si
interpolano dei testi poetici di un poeta contemporaneo, quindi
la morte vista dal punto di vista di Dio e dal punto di vista dello
sgomento umano.
Importantissime le avanguardie storiche italiane. Petrassi e
Dalla Piccola, entrambi nati nel 1904 (Shostakovic era del
1906). Si sono divisi i ruoli che in Europa avevano avuto
Stravinsky Bartok e Schoenberg. Dalla Piccola, istriano quindi
vicino al mondo Mitteleuropeo, ed ebreo laico, ha conosciuto la
Dodecafonia e ha scritto pagine di astrazione dodecafonica,
come il quaderno musicale di Anna libera, che ripercorre il
quaderno di Anna Magdalena Bach, ma scritto con
contrappunti di stile dodecafonico che si rif a Webern. Le
parole di San Paolo (1965), dove il mito di Ulisse (poco
frequentato nel mondo della musica) viene letto in linguaggio
dodecafonico: Ulisse, nelle sue peripezie, trova una rivelazione
divina.

Petrassi, invece, che era romano, stato lerede ideale della


tradizione barocca romana ripensata con la visione neoclassica
del novecento: grande spessore timbrico, grossa sostanza
sonora. stato neoclassico nel senso di un oggettivit
luminosa e mediterranea. Ha scritto concerti per orchestra,
come la Partita per orchestra e, quando lItalia entr in
Guerra, music il coro dei morti dallOperetta morale di
Leopardi Dialogo di Federico.
Petrassi e Dalla Piccola sono figure importanti, del calibro di
Prokofiev, di grande rilievo umanistico. Sono coevi e
consentanei delle nostre avanguardie storico letterarie,
Montale, Gadda, Quasimondo.
Una figura francese, che per ragioni generazionali stato
lanello di congiunzione tra le avanguardie storiche e le post
avanguardie del secondo Dopo Guerra, stato Messien. Ha
avuto molti elementi di provenienza da Debussy (che si
avvertono nei suoi preludi pianistici) ed celebre per un
Quartetto, le Visioni dellAmen per due pianoforti. La sua
idea quella della serializzazione integrale: non solo i
parametri intervallari ma anche ritmici e timbrici. Stochausen
e Boulez, della scuola di Damstadt, negli anni 50, la
praticarono. Loro la chiamavano la nuova musica: Boulez
aveva detto che Schoenberg era morto e il punto di riferimento
era Webern. Il problema delle post avanguardie stato
dolorosamente enunciato da filosofo marxista che disse che
loro avevano ereditato la tecnica di Webern senza aver
ereditato la dialettica della coscienza: per un marxista la
dialettica della coscienza la relazione tra i presupposti
creativi e la cultura del tessuto socio culturale che ti circonda.
Adorno sostiene che sia una musica che si stacca da quello che
un rapporto con la coscienza collettiva e vive
artificiosamente in un mondo di sperimentazione pura.
Nel Secondo Dopo Guerra lo spazio immaginifico dellopera
darte, che da una lettura profetico simbolica della vita
delluomo, si ridotto nascendo la televisione: la visione della

realt mimetica ha prosciugato molto dello spazio


dellimmaginario. Da un lato la coscienza sociale ha aderito
alla visione massmediatica e dallaltro le avanguardie si sono
chiuse in una sorta di laboratorio sperimentalistico. La musica
rappresentativa del secondo Novecento non la musica
sperimentale, ma il pop e il rock: il sentire collettivo delle
coscienze sono i Beatles, piuttosto che Berio.
Insieme alla nuova musica, soprattutto dallAmerica con Cage,
fanno il loro ingresso prima gli strumenti elettronici e poi i
rumori, chiamati musica concreta, che segna la fine della
metafora simbolico umanistica e inizio della matericit della
vita.
Il minimalismo lultima scuola. Arvo Part, uno dei compositori
pi stimati, un estone, che allorgano e con la musica sacra
recupera sonorit misteriose nei cori, come a ritornare alle
origini luminose della musica.
La musica delle avanguardie cre reazioni violente tra il
pubblico, sintomo di scambio tra gli autori e gli ascoltatori.
Le avanguardie attuali vivono alimentate da un pubblico
elitario.

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