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ERBA GIOVANNI ANTONIO

!ante 1466-Parma 1507/1508!


Figlio di Gasparino. Ingegnerio communis fin dal 1466, come riferisce il Testi
(1918, p. 184) sulla scorta dello Scarabelli Zunti, lErba fu eletto perito
estimatore della misura della casa dellOspedale di S. Bovo nel 1483,
unitamente a maestro Gherardo Fatuli. Si trattava di un edificio ruinoso,
posto presso la chiesa di San Sepolcro e che i rettori dellospedale Rodolfo
Tanzi volevano alienare (Scarabelli Zunti, II, c. 153). Con bolla del 4 dicembre
1471 (pubblicata solo nel 1482) fu infatti concessa da papa Sisto IV lunione
degli ospedali minori di Parma e del contado. La fabbrica del nuovo
ospedale, intitolato a Rodolfo Tanzi, nel XIII secolo fondatore di un luogo di
cura in alcune case di Borgo Taschieri a Parma, fu avviata nel 1476, mentre
si procedeva ancora alla unificazione degli altri ospedali. Non sono molte le
notizie di cui si dispone sulla costruzione delledificio, con ingresso su Strada
Santa Croce. Il Canali (1975) osserva che lErba, magistro a muro et
lignamine come viene indicato in un rogito del 6 ottobre 1481 (cfr. Salmi,
1918, p. 110 n. 71), dovette progettare un disegno di grandi dimensioni.
Nellaprile 1476 lErba ricevette un pagamento per lo designo de lo ospitale
(cfr. Parma, Biblioteca Palatina, ms. Liber, c. VII, citato in Banzola, 1980, p.
109 n. 70). Assai verosimilmente lErba non realizz un modellino in cartone
della fabbrica, come indicato inizialmente dal Testi (1905), bens un disegno
in carta incollata su cartone per maggiore resistenza e di grandi dimensioni
(Testi, 1918, p. 171; Canali, 1975). La presenza dellErba nel cantiere
dellospedale parmense si sarebbe protratta, secondo il Testi (1918, p. 185
n. 4) e il Falconi (1965, p. 13), fino alla morte, avvenuta sul volgere del 1507 o
allinizio del 1508. Riguardo alla fabbrica sorta su progetto dellErba, il Salmi
(1918, p. 97) asseriva che di questa non si conservano tracce, a eccezione di
un loggiato esterno e di un chiostro interno. In realt limpianto a T del
complesso, con fronte principale a sud, costituiva lospedale ideato dallErba
(si cfr. anche Adorni, 1979, p. 44 s., 78, 85 n. 72; non cos Quintavalle, 1973,
p. 45). Studi successivi hanno tuttavia sottolineato che quanto realizzato
possa essere una parte di una pi complessa idea progettuale dellErba: in
tale caso anche lasimmetricit del prospetto sulla strada potrebbe essere
dovuto alla necessit di conservare nel corso dei lavori, che si protrassero
per circa trentanni, i locali a ponente per il ricovero degli infermi (Banzola,
1980, p. 116). LErba rimase dunque nel cantiere dellOspedale Tanzi fino
alla morte e la presenza di G. Fatuli, cui si accennato, non signific una sua
sostituzione (Banzola, 1967, p. 39): proprio negli ultimi anni ebbe come
collaboratore un fratello minore, Giovanni Giacomo (Scarabelli Zunti, II, c.
150; Pezzana, 1859, p. 194 n. 3; Testi, 1918, p. 184 n. 1). Non escluso

che lErba, dallo Zani (1794) ricordato anche come pittore, possa essere
intervenuto nel cantiere del monastero di San Giovanni Evangelista a Parma.
Sulle responsabilit progettuali dellabbazia Adorni (1979, pp. 78, 82 nn. 1, 2)
propone, seppure con scarsa convinzione, lErba, sostenendo che il progetto
dellOspedale pu essere servito come modello distributivo per il monastero
di S. Giovanni, pur esso impostato su una grande crociera.!FONTI E BIBL.: M.
Lopez, 43; P. Zani, Enciclopedia metodica di belle arti, VIII, 1821, 101; G.B.
Janelli, Dizionario biografico dei Parmigiani, 1877, 140; E. Scarabelli Zunti,
Documenti e Memorie di Belle Arti parmigiane, II, 150 e 154; A.M. Bessone,
Scultori e architetti, 1947, 203; P.L. DallAglio-C. Trombara, Cenni storici
bibliografici sullantico ospedale di Parma, Parma 1956, 13; E. Falconi, Note
storiche sullospedale vecchio oggi sede dellarchivio di stato, in Parma
Economica luglio 1965, 13; V. Banzola, Il centro storico di Parma, in
Quaderni del Centro studi urbanistici di Parma, II (1967), 39, 42 ss.; A.C.
Quintavalle, La ragione culturale. Ipotesi di un modello insediativo per
luniversit di Parma, Milano, 1973, 45; G. Canali, Lospedale vecchio. Otto
secoli di storia, a cura della Cattedra di storia dellarchitettura e
dellurbanistica dellUniversit di Parma, in Parma Realt, 18 dicembre 1975,
11; B. Adorni, Parma rinascimentale e barocca, in Parma la citt storica, a
cura di V. Banzola, Milano, 1978, 179, 190; B. Adorni, in Labbazia
benedettina di S. Giovanni Evangelista a Parma, Milano, 1979, 44 s., 78, 82
nn. 1, 2, 85 n. 72; Dizionario architettura e urbanistica, II, 1968, 269; M.O.
Banzola, Lospedale vecchio di Parma, 1980, 110-111; A. Coccioli
Mastroviti, in Dizionario biografico degli Italiani, XLIII, 1993, 52-53.
ERBA GIOVANNI GIACOMO!
Parma seconda met del XV secolo-Parma post 1508!
Fu architetto et ingegnere peritissimo et eccellente, secondo il cronista
Angelo Mario Edoari da Erba. Lavor nel 1492 nellOspedale della
Misericordia di Parma col fratello Giovanni Antonio. Collabor con Bernardino
Zaccagni.!FONTI E BIBL.: A.M. Bessone, Scultori e architetti, 1947, 203; E.
Scarabelli Zunti, Documenti e Memorie di Belle Arti parmigiane, II, 152.

ERBA GASPARINO!
Parma-ante 1463!
Figlio di Antonio. Maestro da muro, ebbe due figli architetti, Giovanni Antonio
e Angelo, che insieme con Giorgio, attivo a partire dal 1510 circa, furono le
personalit di spicco della famiglia.!FONTI E BIBL.: E. Scarabelli Zunti,
Documenti e Memorie di Belle Arti parmigiane, 148 e 150v; A.M. Bessone,
Scultori e architetti, 1947, 203; Dizionario biografico degli Italiani, XLIII, 1993,
52.

ERBA GIORGIO!
Parma ultimi anni del XV secolo-Parma post 1540!
Figlio di Giovanni Giacomo, menzionato dallo Smagliati (p. 106: fu
probabilmete anche laiuto di Giovanni Antonio) tra gli autori del bastione di
porta Nuova a Parma. DellErba documentata una prima attivit allinizio del
Cinquecento. A lui si deve infatti la direzione dei lavori di ristrutturazione,
datati tra il 1510 e il 1514, dellappartamento privato della badessa Giovanna
da Piacenza, ricavato allinterno del monastero di San Paolo a Parma. Al
secondo decennio del Cinquecento risale il progetto per la chiesa cittadina di
San Michele eretta sullomonima strada. Essa fu ricostruita nei pressi del pi
antico edificio demolito a seguito dellallargamento dellasse viario voluto da
monsignor Giovanni Gozzadini (U. Benassi, Storia di Parma, II, Parma, 1899,
p. 95). poco chiara lattivit svolta dallErba nel settore del restauro, ambito
del quale si ricorda un intervento (1523) alla cupola del Duomo. Eletto
ingegnere del Comune di Parma, nel 1526 lErba esegu una mappa
planimetrica della citt, che costituisce unimportante documentazione
cartografica, dalla quale si evincono sia la realt architettonica del tempo sia
ladamento delle infrastrutture urbane. Nella pianta dellErba compaiono
infatti solo tre ponti (Caprazucca, Pietra e di Galleria) e sei porte. Tra queste
non risulta porta San Barnaba, indicata invece in una precedente restituzione
grafica del 1460 circa e che, secondo quanto riferito dallAdorni, dovette
rimanere chiusa pi delle altre nel tardo Quattrocento e nel primo
Cinquecento per le beghe fra le fazioni (1978, p. 190). Lattivit dellErba nel
settore delledilizia religiosa prosegu con la costruzione, variamente riferita al
1533-1534 o al 1540 (Pelicelli, 1937, p. 127; Farinelli-Mendogni, 1981, p.
77), della chiesa di San Marcellino su strada al collegio Santa Caterina, voluta
da monsignor Gabriele Lalatta, come recita uniscrizione apposta in facciata
sullingresso principale, arricchita di dignit abaziale nel 1563 da Antonio
Lalatta (cfr. Pelicelli, 1937, pp. 127 s.). Concordemente ascrittagli dagli storici
locali e menzionata nelle guide della citt (Donati, 1824; Pelicelli, 1937, p.
127; Banzola, 1967, p. 43; Farinelli-Mendogni, 1981, p. 77), non gli viene
attribuita nella Guida del Malaspina (1851, p. 100) e dallo Janelli (1877).
AllErba stato infine attribuito il progetto del palazzett Eucherio Sanvitale,
eretto allinterno del giardino ducale di Parma. Si tratta di una fabbrica a
impianto ad H conclusa da quattro torri angolari, con loggia su cinque arcate
aperta nel fronte principale (L. Fornari Schianchi, An Parmigianino
rediscovered in the palazzetto Eucherio Sanvitale, in The Burlington Magazine
CXX 1978, p. 581; Farinelli-Mendogni, 1981, p. 122). Non sono invece chiari
gli interventi e le opere di fortificazione eseguiti per papa Clemente VII

dallErba (Scarabelli Zunti, II, c. 148), di cui non si hanno pi notizie dopo il
1538.!FONTI E BIBL.: L. Smagliati, Cronaca parmense (1494-1518), a cura di
S. Di Noto, Parma, 1970, 106, 108, 117; Parma, Biblioteca Palatina, ms.
420, Compendio copiosissimo in met anno 1572 (estratto dalle raccolte di
A.M. Edoari Erba), ms. Parmense 1599, I. Aff, Miscellanea, c. 115; I. Aff,
Memorie degli scrittori e letterati parmigiani, Parma, 1789, 172; Parma,
Biblioteca della Soprintendenza ai beni artistici e storici di Parma a Piacenza,
E. Scarabelli Zunti, Documenti e Memorie di Belle Arti parmigiane, ms., II, cc.
148-154 (sub voce Da Erba); P. Zani, Enciclopedia metodico criticoragionata delle belle arti, Parma, 1824, III, 101; P. Donati, Nuova descrizione
della citt di Parma, Parma, 1824, 95; C. Malaspina, Guida del forestiere ai
principali monumenti di belle arti della citt di Parma, Parma, 1851, 70; A.
Pezzana, Storia della citt di Parma, V, Parma, 1859, 161-168, 194 n. 3;
G.B. Janelli, Dizionario biografico dei parmigiani illustri, Genova, 1877, 139 s.;
L. Testi, Parma, Bergamo, 1905, 133 s.; M. Salmi, Bernardino Zaccagni e
larchitettura del Rinascimento a Parma, in Bollettino dArte XII 1918, 85-168
(recensione di L. Testi, in Archivio Storico per le Province Parmensi XVIII
1918, 171, 173, 178-181, 184 s., 188); N. Pelicelli, Parma monumentale,
Parma, 1937, 9, 100 s., 127, 131; A.M. Bessone Aurelj, Dizionario degli
scultori ed architetti italiani, Genova-Roma-Napoli, 1947, 203; P.L. DallAglioC. Trombara, Cenni storici e bibliografici sullantico ospedale di Parma,
Parma, 1956, 13; E. Falconi, Note storiche sullOspedale vecchio oggi sede
dellArchivio di Stato, in Parma Economica luglio 1965, 13; V. Banzola, Il
centro storico di Parma, in Quaderni del Centro studi urbanistici di Parma, II,
1967, 39, 42 ss.; A.C. Quintavalle, La ragione culturale. Ipotesi di un modello
insediativo per luniversit di Parma, Milano, 1973, 45; G. Canali, Lospedale
vecchio. Otto secoli di storia, a cura della Cattedra di storia dellarchitettura e
dellurbanistica dellUniversit di Parma, in Parma Realt 18 dicembre 1975,
11; B. Adorni, Parma rinascimentale e barocca, in Parma la citt storica, a
cura di V. Banzola, Milano, 1978, 179, 190; B. Adorni, in Labbazia
benedettina di San Giovanni Evangelista a Parma, Milano, 1979, 44 s., 78,
82, 85; F. Calzolari, Architettura minore parmense: S. Michele dellArco, in
Parma nellArte 2, 1979, 86; M.O. Banzola, LOspedale vecchio di Parma,
Parma, 1980, ad Indicem; L. Farinelli-P.P. Mendogni, Guida di Parma,
Parma, 1981, 46, 77, 80, 122, 124, 130; M.C. Alfieri-R. Cattani-S. Colla,
Parma. Storia, arte e monumenti, Bologna, 1987, 58, 80, 82; U. Thieme-F.
Becker, Knstler-Lexikon, X, 589; U. Benassi, Storia di Parma, V, 1906, 328329; Dizionario architettura e urbanistica, II, 1968, 269; A. Coccioli Mastroviti,
in Dizionario biografico degli Italiani, XLIII, 1993, 53-54.

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