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genitori

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genitori

adolescenza e
comportamenti
a rischio

Questa pubblicazione nasce dallesigenza delle famiglie di avere a disposizione


alcune indicazioni utili al mestiere di genitore, frutto di un confronto decennale tra operatori e genitori, degli interrogativi emersi e delle riessioni elaborate:
un modello di intervento nalizzato a incrementare i fattori protettivi familiari.

Ladolescenza
Ladolescenza un periodo della crescita, che inizia solitamente con lingresso
alla scuola media inferiore, nel quale avvengono molti cambiamenti non solo nel
sico e nella psiche dei ragazzi, ma anche nelle relazioni con la famiglia, nelle
abitudini, negli interessi, nelle amicizie. una fase della vita che mette a dura
prova lintero nucleo familiare al ne di creare un diverso equilibrio.
La parola crisi deriva dal greco krsis che signica separazione, scelta. Nella
lingua cinese la combinazione di due ideogrammi che indicano pericolo e
opportunit. Se da un lato la crisi adolescenziale comporta tensioni, a volte
rotture, nuovi adattamenti, dallaltro ricca di potenziale evolutivo sia per i gli
sia per i genitori. In questo periodo anche le modalit comunicative si trasformano, ne un esempio questo scambio verbale:
Come andata oggi a scuola? (tentativo/desiderio di allacciare un dialogo)
Solito! (risposta laconica con la quale si fa intendere che non si vuole continuare a parlare).
Tali cambiamenti di per s complessi sono notevolmente inuenzati dallambiente culturale, economico e sociale di appartenenza e spesso i genitori non
sanno come arontarli, si trovano disorientati e cercano di mantenere la rotta
educativa navigando a vista.

dipartimento per le
dipendenze Sert terraferma
unit operativa
Prevenzione dipendenze
uoprevenzione@ulss12.ve.it

via Don Tosatto 147


30174 Mestre, Venezia
041 2608808
041 2608809
041 2608056 fax

Daniela Orlandini
psicologa e psicoterapeuta,
responsabile unit operativa
Prevenzione dipendenze

Cosa ci si deve aspettare?


E Uno spostamento delladolescente verso il mondo esterno: nuovi amici, nuovi interessi sociali e aettivi,
nuove attivit sportive o culturali.
E Maggiore richiesta di autonomia sia di movimento (andare a scuola da soli, trovarsi al pomeriggio
con gli amici lontano da casa, andare a mangiare la pizza senza i genitori) sia di pensiero (sostenere
con forza le proprie idee, condividere le opinioni del gruppo dei pari piuttosto che quello dei genitori,
mettere in discussione le regole familiari).
E Aermazione di nuovi bisogni come appartenere a un gruppo di coetanei, sentirsi pi grandi, mettersi
alla prova, dierenziarsi, rapportarsi con chi diverso da s e quindi anche con laltro sesso.
E Focalizzazione sul presente: i gli danno importanza a quello che accade nel qui e ora, fanno fatica
ad ascoltare ci che riguarda il passato e non riescono a prospettarsi nel futuro.
E Modi di comunicare e di relazionarsi che sono diversi da quelli familiari. La comunicazione diventa dicoltosa,
a volte si interrompe, pu essere aggressiva, gergale, la disponibilit al confronto viene messa alla prova.

Lucia Marchiori

Fabio Frascone

progetto graco e redazione

psicologa e psicoterapeuta,
consulente per i progetti
scuola dell unit operativa
Prevenzione dipendenze

assistente sociale dellunit operativa


Prevenzione dipendenze

Studio Scibilia

nito di stampare
nel mese di settembre 2006
dalle Arti Grache Venete

illustrazioni

Matteo Alemanno

azienda Ulss 12 veneziana

arontare i cambiamenti
Come arontare ladolescenza?

E Regolando la distanza con i gli per creare un rapporto pi essibile, a seconda delle necessit e del contesto. Il genitore si trova a sperimentare momenti
di vicinanza e momenti di lontananza grazie ai quali possibile lo svincolo
del glio. La modalit con la quale ladolescente si separer dalla famiglia gli
servir da modello per regolare e modulare la distanza interpersonale con gli
estranei.

Diventare grandi
I compiti di sviluppo sono le capacit che una
persona si trova a dover maturare nelle fasi
signicative della vita: alcuni sono universali, altri
sono presenti solo in alcune societ o culture.
Nelladolescenza il giovane si trova ad arontare:
E le nuove relazioni con i pari
E le modicazioni della pubert
E il risveglio delle pulsioni sessuali con
lacquisizione del ruolo maschile/femminile
E il processo di svincolo emotivo
E le relazioni signicative di tipo amicale e aettivo
E la scelta di un percorso di studi e di lavoro
E lo sviluppo di unindipendenza economica
E lacquisizione di regole sociali di convivenza
nonch del rispetto delle leggi
E la gestione della quotidianit per
raggiungere una maggiore autonomia
E la responsabilit di scelte e decisioni proprie.

E Ritrovando la dimensione sia di coppia sia personale in modo tale da non investire eccessivamente
sul glio, lasciandogli il compito di realizzare i
suoi sogni, desideri e aspirazioni.
E Sostenendo la sua paura di crescere, riconoscendo
le dicolt ma anche il suo coraggio e i successi.
E Promuovendo la dierenziazione nei modi di
pensare e di fare per favorire la sua autorealizzazione e, allo stesso tempo, limitare i rischi dellomologazione.
E Aiutando il glio a sviluppare competenze relazionali e sociali che gli permettano di aermare
se stesso nei confronti dei coetanei e degli adulti.
E Riconoscendo anche il lato positivo dellaggressivit delladolescente: contestare o criticare fa parte del confronto e ore loccasione per sperimentare la forza del proprio punto di vista. Pertanto,
importante che il genitore stimoli lespressione
del pensiero e delle opinioni del glio.

Cosa devo pensare se mio glio parla poco?


Ladolescente in una fase nella quale sta cercando di capire chi e con quali
parole raccontarsi. Il suo silenzio non sempre reticenza, necessit di prendersi
il tempo per trovare le parole adatte al momento e al luogo, serve a capire meglio
cosa gli sta succedendo a livello corporeo, emotivo, mentale. Il pi delle volte
non una dicolt a parlare, ma la necessit di creare un vuoto per sentire e far
nascere la propria parola.
Perch il rapporto delladolescente con ladulto risulta essere uno
scontro piuttosto che un incontro?
I rapporti di forza esprimono la lotta nei confronti dellautorit e il bisogno di
indipendenza (non faccio pi quello che dici tu, faccio quello che voglio io!);
il confronto, a volte anche aspro, serve a ridenire i legami parentali (passaggio
dallidealizzazione delladulto alla realt della sua nitezza).
Nellodierna societ occidentale sono meno evidenti i riti di passaggio e, quindi,
ladolescente deve trovare altri modi per dimostrare ci che e ci che vale.
Attraverso lazione e la trasgressione egli sperimenta se stesso, scopre i limiti
propri e quelli esterni. Paradossalmente bisogna trasgredire per diventare capaci
di nuove regole.
Negoziare il conitto
Durante ladolescenza, in famiglia, le situazioni di conitto diventano molto
frequenti, ma occorre trasformarle in occasioni di contrattazione. Lemergere
del conitto evidenzia che avvenuto o sta avvenendo qualcosa di diverso da
ci che ci si aspettava. Quello di cui si discute non riguarda solo loggetto del
contendere, ma anche la relazione in s e per questo risulta dicile. Il conitto
ha anche degli aspetti positivi, ad esempio stimola la capacit di argomentare,
comprendere, chiarire; aiuta ad approfondire il rapporto, a vericare che la relazione pu essere mantenuta anche sotto stress; evidenzia il problema da risolvere
e ore loccasione di trovare soluzioni costruttive (C p. 6-7): sono tutte abilit
sociali (C p. 5) che aiutano a crescere e a stare con gli altri.
Quali abilit sono necessarie al genitore?
Diverse: disponibilit a superare la situazione conittuale, capacit di individuare i motivi che la creano, di ragionare sui rispettivi bisogni, di essere pronti a
discutere sui comportamenti, di comprendere e rispettare i sentimenti e le emozioni, di considerare gli elementi che dierenziano e quelli che accomunano, di
trovare un accordo.
Genitori e gli non sono sullo stesso piano, il ruolo educativo del genitore implica lo sviluppo di queste e altre abilit. Dunque, anche se faticoso, con i gli
necessario negoziare perch ci funzionale alla loro crescita, sviluppa autonomia di pensiero e permette di trasformare le regole della famiglia in regole
personali con le quali vivere.
Quali sono le discussioni pi frequenti?
Di solito riguardano la scuola, le buone maniere, gli amici, i vestiti, i soldi,
il tempo libero. Ci che conta, per, non tanto il contenuto della discussione quanto il modo in cui si aronta largomento e si giunge alla conclusione.
Le eventuali tensioni che emergono allenano la capacit di relazionarsi, costringono a esprimere le proprie ragioni, ad ascoltare quelle altrui, a trovare una
mediazione tra i diversi bisogni.
Monitorare lo sviluppo
I genitori che hanno un glio adolescente tendono a oscillare tra un controllo
autoritario, restrittivo e una guida minima, permissiva. Ci che conta essere
presenti, partecipare a ci che accade, cercare di comprendere i problemi e i bisogni che emergono, soprattutto occorre porre attenzione ai comportamenti, evidenziare sia i punti di forza che quelli di debolezza, cercare insieme i signicati
delle azioni. In altre parole si tratta di monitorare lo sviluppo delladolescente,
osservare in modo sistematico le sue diverse attivit per raccogliere informazioni
sulla sua crescita culturale, aettiva, sociale, in modo da pregurare e orientare
il suo percorso evolutivo. Tale monitoraggio riveste un ruolo fortemente protettivo anche rispetto al rischio, ad esempio, di venire a contatto con droghe
illegali (studi a livello nazionale hanno evidenziato che il 45% dei ragazzi non
monitorati dalla famiglia fanno uso di sostanze illecite).

rischiare
Quando un glio entra nellet delladolescenza i genitori si preoccupano dei
pericoli cui andr incontro e si chiedono se sapr arontarli in modo adeguato e
senza farsi condizionare dai coetanei.
Lo sviluppo delladolescente non quasi mai lineare, presenta discontinuit varie che possono produrre del disagio. La spinta a crescere molto forte e ladolescente pu trovarsi in situazioni dicili tali da fargli assumere comportamenti
a rischio che possono compromettere il suo stesso benessere sico-psicologicosociale. Diverse sono le azioni rischiose che pu mettere in atto, tutte, per,
rappresentano un tentativo di padroneggiare le dicolt della crescita.
Linuenza degli amici
Il rapporto con gli amici molto importante per un adolescente perch facilita
il distacco dalla famiglia. Le relazioni amicali si sviluppano su due piani, uno
pi ristretto e intimo (lamico del cuore) laltro pi allargato e diversicato (la
compagnia). Il gruppo dei pari funge da laboratorio sociale nel quale il ragazzo si esercita ad arontare i compiti evolutivi, ad acquisire nuove modalit
dessere e nuovi linguaggi, a mettere alla prova la capacit di stare con gli altri, a
sperimentare nuove appartenenze. Tutte esperienze che gli forniranno una base
per regolare le relazioni anche in et adulta.
I genitori comprendono il bisogno sociale delladolescente, ma temono che il
glio non sia in grado di discriminare e selezionare gli stimoli provenienti dal
mondo esterno lasciandosi condizionare negativamente. Quando un adolescente
adotta dei comportamenti rischiosi non detto che questi siano patologici. Pi
facilmente rappresentano disagi che fanno parte del normale processo evolutivo
e sono, quindi, transitori. Inoltre ladolescente un soggetto attivo, pu quindi
scegliere di frequentare un altro tipo di amici, oppure pu proporre attivit alternative a quelle rischiose.
La famiglia e gli amici sono due realt che devono coesistere ed equilibrarsi. Numerosi studi hanno evidenziato che il gruppo dei pari ha uninuenza maggiore
laddove carente o conittuale la relazione con i genitori.

Contatto con le droghe


Fumo Il primo tiro di sigaretta avviene intorno ai 12 anni (12,4 anni i maschi, 13 le femmine). A 13 anni circa
il 40% dei giovani ha provato; a 15 anni il 60% ha fumato almeno una sigaretta. Labitudine riguarda un numero limitato di studenti delle medie inferiori, ma coinvolge quasi un quarto dei quindicenni (maschi 24,4%,
femmine 20,5%).
Alcol La maggioranza dei ragazzi ha provato a bere prima dei 15 anni. Solo il 21% dei quindicenni maschi ed il
35% delle femmine dichiara di non avere mai bevuto alcolici. Let desordio del consumo di alcol si situa intorno
ai 12 anni, let della prima ubriacatura verso i 13 anni. Tra gli studenti italiani di 15-16 anni troviamo che ben il 34%
ha abusato di alcol nellultimo mese.
Altre sostanze Il contatto con la marijuana avviene verso i 14 anni e mezzo. la droga illegale pi utilizzata tra
i quindicenni. Il 34% dei maschi e il 22% delle femmine ha fumato spinelli e la maggioranza di questi ne ha fatto
uso pi di tre volte. Si segnala anche un uso occasionale di psicofarmaci non prescritti dal proprio medico nella
fascia det dei 15 anni (12,8% dei maschi e 13,6% delle femmine); seguono colle e solventi (6,8% dei maschi e
5,5% delle femmine). Negli ultimi anni vi un incremento del consumo di psicostimolanti come la cocaina: il
4,8% degli studenti delle scuole superiori ha provato cocaina una o pi volte nella vita, in particolare i pi giovani (2% dei sedicenni). Altre droghe molto in uso in passato stanno avendo, invece, una forte essione tanto
che si assiste a una riduzione di coloro che si espongono alleroina (2%) e agli anfetamino-derivati (1,2% per i
quindicenni e 2% per i sedicenni).
Per approfondire:

E Secondo rapporto sullo stato di salute e gli stili di vita dei giovani veneti in et scolare HBSC: si tratta di una ricerca
eettuata fra gli studenti veneti di 11, 13 e 15 anni che comprende anche le abitudini al fumo, allalcol e alle droghe
illegali (http://www.regione.veneto.it/Servizi+alla+Persona/Sanita/Documenti/2rapporto_HBSC.htm).

E Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia nel


el 2004 dove si trovano i dati
della ricerca ESPAD relativi agli studenti delle scuole superiori (http://www.politicheantidroga.it/site/it-IT/).

E Relazione annuale 2005: evoluzione del fenomeno della droga in Europa che ore un quadro generale
sul fenomeno della droga in 29 paesi europei (http://ar2005.emcdda.eu.int/it/home-it.html).

Le droghe
Nella vita di relazione ladolescente pu entrare in contatto con sostanze di diverso tipo: tabacco, alcol, psicofarmaci, droghe illegali (cannabis, ecstasy, cocaina, LSD, eroina, ecc.).
Luso di sostanze non pu essere ipotizzato solo in base alla frequentazione di
certi luoghi (parco, discoteca), allappartenenza a certi gruppi sociali, ad aspetti
di personalit o a componenti biologiche. necessario pensare quale signicato ha un determinato consumo; ad esempio luso dellalcol e degli spinelli
pu sciogliere le inibizioni, favorire lintimit, facilitare la conoscenza reciproca, provare sensazioni forti, ottenere il riconoscimento degli amici, distinguersi,
sdare. Inoltre la facile reperibilit, il basso costo e la molteplicit di occasioni
favoriscono la fruizione delle droghe, incentivata anche dalle continue oerte
del mercato.
La contiguit con varie sostanze aumenta la probabilit di mix con pi droghe
durante il ne settimana o nei momenti di divertimento. In genere i genitori si
allarmano per le droghe illegali, ma tendono a sottostimare i rischi connessi al
consumo delle droghe legali (tabacco, alcol, psicofarmaci).

Azioni rischiose
I genitori manifestano preoccupazione per diversi
tipi di azioni rischiose, a seconda del sesso e della
fascia det del glio. Di solito un comportamento rischioso non si manifesta in modo isolato, bens come
un insieme di condotte a rischio allinterno delle quali luso delle sostanze un facilitatore di altri comportamenti: una bevuta pu facilitare una rissa o una
guida spericolata.

Nellet della scuola media inferiore:

Nellet delle scuole medie superiori:

E consumo di tabacco e uso/abuso di alcol

E consumo di droghe legali e illegali

E guida pericolosa di bicicletta, non rispetto della


segnaletica
E guida pericolosa e velocit elevata di scooters, non
rispetto del codice della strada, manovre azzardate,
guida senza casco o con casco slacciato
E rapporti sessuali precoci e non protetti
E piccoli furti
E atti di vandalismo
E violenza verbale e sica verso i coetanei.

E utilizzo di mezzi motorizzati in condizioni di scarsa sicurezza,


contravvenendo al codice della strada, senza rispettare le norme
di sicurezza, guidando in stato di ebbrezza, facendo gare di velocit
E rapporti sessuali senza protezione con il rischio di contrarre malattie
sessualmente trasmissibili e andare incontro a gravidanza indesiderata
E doping
E gioco dazzardo
E alimentazione sregolata
E atti di violenza
E risse.

prevenire
Dare lesempio
Lesempio dei genitori incide fortemente sui futuri comportamenti del glio.
Un giovane che in casa vive con fumatori ha maggiore probabilit di divenirlo
a sua volta. Anche per quanto riguarda labuso di alcol, la famiglia gioca un
ruolo fondamentale. I genitori possono prevenire tale rischio adottando alcuni
comportamenti:
E moderare luso di bevande alcoliche;
E non trasmettere il messaggio che lalcol una sostanza che aiuta ad allontanare i problemi. Quando un genitore rientra stanco dal lavoro e si concede
un drink invia il messaggio che lalcol rilassa ma ci sono tanti altri modi per
allentare la tensione: ascoltare musica, parlare con il partner o un amico, fare
una corsa, fare una doccia;
E evitare di associare lalcol a qualcosa di divertente, buo, aascinante;
E non guidare lauto se si bevuto;
E limitare la disponibilit di bevande alcoliche in casa e bere solo a pasto anche
quando sinvitano gli amici.
necessario ritardare il pi possibile laccostamento
alle sostanze psicoattive, legali e illegali. Molti studi
Perch i giovani si drogano?
hanno evidenziato che tanto pi questo contatto
In adolescenza luso di sostanze psicoattive pu avere
precoce tanto prima si instaura labuso e leventuadiverse motivazioni, ad esempio:
le dipendenza. Fumare e abusare di alcol, specie in
E alterare lo stato di coscienza
giovanissima et, un fattore di rischio per il pasE ricercare nuove sensazioni
saggio agli spinelli e ad altre droghe.
I genitori hanno il potere di controbilanciare i fatE anticipare comportamenti considerati signicativi
dello status di adulto
tori di rischio incrementando quelli di protezione
(C p. 5). Una relazione col glio impostata sul soE aermare lautonomia e lindipendenza
stegno, la disponibilit, il dialogo e la supervisione
E dierenziarsi dagli adulti
delle attivit che svolge, sia dentro sia fuori le mura
E mettersi alla prova

E vericare la propria invulnerabilit


E sperimentare il controllo sulle azioni
E evitare le dicolt personali e relazionali
E facilitare la comunicazione con gli altri
E ottenere riconoscimento dal gruppo
E far parte del gruppo aderendo al rito del consumo
E provocare le reazioni delladulto
E trasgredire le regole.

domestiche, sono fattori protettivi che i genitori


possono mettere in atto.

Conoscere e osservare
importante che i genitori si informino e osservino il comportamento dei propri gli. Quando un ragazzo consuma sostanze vi sono, di solito, dei segnali
dallarme: maglie odoranti di tabacco, accendini in tasca, cartine nello zaino,
richiesta di soldi, cambiamenti nelle abitudini alimentari (le ragazze, a volte,
fumano per contrastare lo stimolo della fame; chi spinella ha la cosiddetta fame
chimica che porta ad abbuarsi), variazioni emotive (un abuso alcolico fa sprofondare in uno stato depressivo temporaneo; lo spinello altera lumore, favorisce
forme di logorrea, crea disturbi dellattenzione). Sotto leetto della cannabis o
dopo una bevuta si riscontrano dicolt a concentrarsi, a terminare un compito, a ricordare le cose a breve termine.
Questi segnali vanno presi in considerazione allinterno di un quadro pi generale di comportamento. A tal ne importante stare in contatto con gli adulti
signicativi che fanno parte dellentourage del ragazzo (insegnanti, animatori,
allenatori) per avere la possibilit di un confronto, per ascoltare diversi punti di
vista, valutare la situazione e decidere come arontarla.
Alcol e tabacco sono pi dicili da contrastare perch socialmente e culturalmente accettati. Luso ripetuto di bevande alcoliche, incentivato anche dalla
pubblicit e in modo occulto dai mass media, pu trasformarsi in abuso senza
che la famiglia se ne accorga o ne percepisca la pericolosit. quindi opportuno
considerare il tipo di rapporto che il proprio glio sta stabilendo con queste
sostanze, distinguendo tra:
E uso sperimentale il provare una sigaretta o un drink una o due volte;
E uso occasionale il comportamento si ripete in talune circostanze (una festa,
una vacanza, alla ne dellanno scolastico, in gita) assumendo per lo pi valenza sociale e ricreativa;
E uso abituale il consumo ripetuto (ad esempio nei ne settimana) che diventa
parte di uno stile di vita consolidato, nasconde spesso problematiche adolescenziali di tipo psicologico, relazionale o sociale.
Parlare (C p. 6-7)
Se si ha il sospetto che il glio abbia usato qualcosa, occorre parlare direttamente, esprimere i propri dubbi, domandare con calma com la situazione, cercare di capire il signicato di tale comportamento senza giusticare o
accusare. Diversamente da quanto si crede, i gli hanno bisogno di sapere
qual lopinione dei genitori su questi argomenti. Leventuale silenzio del genitore viene spesso vissuto come indierenza e interpretato come: Non gliene
frega niente di me!.
I genitori possono sondare insieme al glio leventuale contiguit con sostanze
psicoattive tramite la conoscenza gergale, la frequentazione di luoghi o di gruppi nei quali prevale un atteggiamento favorevole al consumo, nonch esplorare
le motivazioni del comportamento duso. Ci serve a conoscere la funzione di
questo specico comportamento a rischio e a cercare delle alternative. Ad esempio, se la sigaretta utilizzata per sentirsi grandi, si pu discutere sulle tante
possibilit di sentirsi adulti.
I genitori devono esplicitare chiaramente la non accettazione delluso delle droghe legali e illegali, stabilire delle regole e delle conseguenze per i comportamenti inappropriati.

Abilit sociali
Sono capacit speciche di relazionarsi con gli altri
che si acquisiscono attraverso lesperienza diretta
di situazioni sociali come:
E la capacit di esprimere i sentimenti, le emozioni
e le opinioni in modo adeguato al contesto

Contrastare

Un modello educativo carente o incoerente pu

Unazione preventiva ecace prevede anche di contrastare una cultura


di accettazione e tolleranza del consumo di sostanze.

aggravare la presenza di comportamenti antiE labilit ad usare il linguaggio verbale e non verbale
sociali nellinfanzia e nelladolescenza. Nello
a seconda dellinterlocutore e della situazione
specico, il consumo di sostanze connesso
E la capacit di fare o respingere richieste,
allassenza o allinconsistenza di disciplina gedi manifestare accordo o disaccordo
nitoriale; vi sono meno probabilit di consumo
quando vengono stabilite regole chiare e quan- E la capacit di riconoscere il problema, individuare
la soluzione ecace e di metterla in atto
do vengono valorizzati i comportamenti positivi. Risulta essere un fattore di protezione molto E la capacit di prendere posizione o fare scelte
alternative a quelle del gruppo rispetto
importante rispetto alluso/abuso di sostanze il
ai comportamenti a rischio.
monitoraggio genitoriale, che permette di conoscere e informarsi sulle attivit che il glio
intraprende e sulle relazioni che intreccia col mondo esterno. Incide positivamente anche latteggiamento dei genitori e degli altri familiari di non tolleranza.
Relazioni positive e reciprocamente rinforzanti fra genitore e glio fanno diminuire il rischio di consumo.

E Non normalizzare luso di sostanze: attribuire alla maggioranza


unazione che, in realt, di una minoranza non corretto dato che
non assolutamente vero che tutti fumano o spinellano

E Stimolare lanticonformismo. Quando il gruppo incoraggia il consumo,


occorre ricordare al ragazzo che, se da un lato sentirsi uguale agli altri
d un senso di appartenenza, dallaltro necessario valorizzare la propria
individualit imparando ad avere unopinione personale, a esprimere
il disaccordo, a dire no.
E Incrementare la capacit critica smontando i messaggi pubblicitari
dei mass media.

E Parlare degli eetti sia piacevoli sia spiacevoli delle varie sostanze
e delle conseguenze a livello sico, psicologico e sociale, nonch legale.

E Aprire la casa agli amici del glio e discutere di come possibile divertirsi
e ottenere un clima di allegria senza alcol e droghe.
E Coinvolgere il glio in attivit costruttive perch meno probabile
luso di droghe quando impegnato in attivit culturali e sociali.
E Trascorrere del tempo insieme e interessarsi alla sua vita:
conoscere dove va, cosa fa, chi frequenta.
E Dialogare sui problemi personali e relazionali.

Incrementare i fattori di protezione


I fattori di protezione (C in questa pagina) sono le risorse personali e ambientali che consentono di fronteggiare le situazioni dicili. Il singolo fattore
negativo non porta necessariamente alla comparsa di un comportamento duso/
abuso di sostanze che risulta, invece, condizionato dalla compresenza di pi
fattori di rischio e dalla carenza di elementi protettivi. Incrementare i fattori di
protezione serve a controbilanciare quelli negativi e a ridurre la probabilit di
assumere condotte rischiose. Alcuni fattori sono fondamentali per una crescita
armoniosa e sono anche genericamente protettivi rispetto al disagio psico-relazionale, ad esempio:
E abilit di tipo sociale, come essibilit, empatia,
capacit comunicativa e di humor (C in questa pagina)
E capacit di trovare soluzioni ai problemi che si presentano nella vita quotidiana

E senso della propria identit


E possibilit di esercitare un controllo sullambiente
E visione positiva del futuro.
Oltre a questi, risultano cruciali anche:
E lautoecacia, cio la percezione e la valutazione
che la persona fa delle proprie capacit di arontare la realt
E leducazione, le regole, il tipo di legame parentale,
le modalit comunicative che la famiglia adotta.

Fattori di rischio
e di protezione specici

Fattori di rischio

Elaborati dallistituto americano NIDA (National Institute on Drug


Abuse) riguardo luso/abuso di sostanze.

E ambiente
mbiente familiare disordinato, in particolare
quando i familiari abusano di sostanze
o sorono di disturbi mentali

Fattori di protezione

E genitorialit
enitorialit inecace , in particolare
nei confronti di bambini con dicolt
caratteriali e problemi comportamentali

E legami familiari forti e positivi


E monitoraggio da parte dei genitori dei
comportamenti dei gli e delle attivit che
conducono con i pari

E mancanza
ancanza del legame di attaccamento
fra genitore e glio

E regole di condotta chiare che la famiglia


fa rispettare

E comportamento
omportamento in classe inappropriato
in quanto timido o aggressivo

E coinvolgimento dei genitori nella vita


dei loro gli

E ffallimento scolastico

E successo scolastico
E forte
f
legame con le istituzioni, come ad esempio la
scuola e le organizzazioni religiose
E ricorso a norme convenzionali sulluso
di sostanze.

E scarse abilit sociali


E aliazione con pari caratterizzati
da comportamenti devianti
E percezione che in ambito familiare,
scolastico, dei pari e della comunit vi sia
approvazione nei confronti del consumo.

comunicare
Parlare il primo passo per un rapporto con i gli. Pu sembrare scontato, ma

Il glio adolescente ha bisogno di esplorare lorizzonte delle sue possibilit, ne-

non lo . Quando si chiede ai genitori se in casa parlano delle droghe, si raccolgono risposte diverse: chi ha dicolt a trattare questo argomento, chi evita di
discuterne e chi, invece, coglie loccasione di un fatto di cronaca per esprimere
il proprio punto di vista.
Per arontare questo tema necessario un buon livello di comunicazione in casa
e unadeguata relazione genitori-gli. Per a volte la conversazione con un adolescente non facile. Pu risultare unimpresa davvero ardua trovare il momento o
le modalit pi adatte. Capita che il glio dica le cose pi importanti allultimo
minuto, quando abbiamo poco tempo a disposizione o quando non possiamo rispondere perch la situazione poco appropriata. Ma spetta a noi trovare occasioni
di dialogo: mentre facciamo la spesa, quando si in cucina, negli spostamenti in
auto, durante i ne settimana. Quando la discussione familiare si fa pi dicile
o la tensione sale tanto da farci venire la voglia di troncare, occorre aspettare loccasione giusta per rilanciare la conversazione. Lobiettivo non deve essere quello di
cambiare laltro, non deve prevedere un vincitore, n tanto meno insegnare qualcosa; cerchiamo di ascoltare attivamente e senza interrompere, poniamo domande
aperte e stimoliamo lespressione di tutti i vari punti di vista.

cessita di tempo per costruirsi una rappresentazione dellambiente che lo circonda e non dobbiamo essere noi a denirgli frettolosamente la realt. Pertanto,
indispensabile dialogare nella quotidianit per aiutarlo a crescere e a sviluppare
senso critico e ci vale anche per la questione delle droghe. Non serve conoscere
in modo approfondito questo argomento per cercare il confronto col glio ed
esprimere unopinione. Secondo una ricerca condotta nel Veneto, anche se la
maggior parte dei genitori dispone di un discreto livello di conoscenze, essi non
si sentono allaltezza di parlare di droghe con i propri gli. Paradossalmente,
avere pi informazioni pu risultare controproducente perch favorisce un atteggiamento del tipo io sono quello che sa e ti dico cosa devi fare. I genitori
possono fare molto per prevenire un comportamento a rischio. Educare richiede
la realizzazione di una relazione biunivoca, basata sullo scambio di un messaggio il cui signicato costruito da quello che ciascuno mette di proprio. Ogni
messaggio, oltre al contenuto esplicito e/o implicito, rivela qualcosa di s (volontariamente o no) e della relazione (come vedo laltro/a, cosa penso di lui/lei,
come considero il nostro rapporto) e contiene un appello (verbale e non verbale),
ossia quello che voglio provocare o indurti a fare. I disturbi di comunicazione
avvengono quando si percepisce laltro in maniera molto diversa da come lui si
percepisce.
La comunicazione, quindi, evidenzia gli aspetti relazionali. Spesso chi ascolta
reagisce non tanto a quello che gli si dice ma a come glielo si dice e a come viene
trattato: la persona si denisce anche in base a come laltro si pone nei suoi confronti. Per costruire una relazione interpersonale positiva necessario:

Che cosa vuol dire comunicare


Signica rendere partecipi gli altri del proprio modo di vedere la realt, di percepire le emozioni e i sentimenti, di
costruire pensieri e immagini. In altre parole, la comunicazione uno scambio di mondi personali che richiede la
capacit di saper ascoltare, di rendersi conto che non esiste un solo punto di vista, di comprendere e rispettare
anche laltro.
Il modo di cogliere la realt essenzialmente soggettivo. Bisogna, quindi, imparare a descrivere ci che accade
senza preconcetti o interferenze emotive (il letto ancora sfatto e i vestiti sono tutti buttati sulla sedia: descrizione dei fatti) distinguendo il mondo dellesperienza personale che , invece, costituito da idee, sentimenti,

E descrivere invece di valutare/giudicare (C in questa pagina)

E orientarsi sulla comprensione e soluzione del problema piuttosto che dare


risposte gi denite

percezioni, ricordi, azioni (mi d fastidio questo disordine: rappresentazione della realt). importante trovare

E manifestare ci che si , senza nascondere le proprie idee e i propri sentimenti

il modo di esprimere autenticamente lo stato danimo specicando quando, dove, come, perch (ad esempio:

E mostrare interesse e coinvolgimento

Mi infurio quando tu perdi le chiavi di casa) e valutare il momento pi adeguato per dirlo.
Reprimere o distorcere il proprio stato emotivo fa perdere il contatto con s e con gli altri e, di conseguenza, la comunicazione si impoverisce; mentre quando si manifesta quello che si prova, pensa, percepisce attraverso i sensi,
lo scambio comunicativo risulta pregnante, interessante e permette di conoscere meglio la realt personale.

E cercare uninterazione partecipata basata sulla ducia e sul rispetto


E riconoscere le diverse competenze e i diversi ruoli
E essere essibili mettendo in discussione i propri atteggiamenti, le proprie idee
e cercando di essere aperti ad altri modi di porsi e di pensare.

Ricapitolando
Ricordiamo ancora che ladolescenza un momento di intenso cambiamento per il ragazzo e per tutta la famiglia. Ladolescente sente il bisogno di confrontarsi con il mondo direttamente, senza il ltro dei genitori e per
questo ne mette in discussione lautorit. La comunicazione tra genitori e gli pu diventare quindi pi conittuale o dicoltosa.

Comunicazione ed educazione

In particolare, oltre alla famiglia, cominciano a essere importanti altre realt di relazione: il gruppo di amici e altri

Quando il glio dice qualcosa che non si vorrebbe sentire si deve controllare la
nostra reazione, darsi dei sentimenti che si provano e utilizzare le sensazioni
per orientare la discussione. Ladolescente, anche quando non sembra interessato, in realt, ha ancora bisogno di sapere come la pensa il genitore: tollera di pi
il disaccordo che il silenzio o lindierenza. Dimostriamogli il nostro interesse
per il suo mondo, dandogli la possibilit di parlare onestamente, senza pretendere che ci dica ci che noi ci aspettiamo di sentire.
Nellattuale contesto storico-culturale, il ruolo dei genitori meno normativo
e pi aettivo, a volte anche fraterno o amicale. Dal punto di vista educativo
importante denire i conni generazionali e le regole di convivenza che riguardano gli spazi della casa, i tempi personali e familiari, i rapporti dentro e
fuori le mura domestiche, ecc. I genitori hanno una responsabilit educativa che
necessariamente si deve trasformare in base al percorso evolutivo del glio, ma
anche in base ai cambiamenti sociali, culturali ed economici.
possibile mantenere un rapporto signicativo con il glio attraverso:

adulti come insegnanti e allenatori.

E la pianicazione della vita familiare: orari, uso della casa, visite degli amici,
soldi, uso del telefono, pasti, vacanze, lavori domestici
E lesplicitazione e il chiarimento delle aspettative reciproche
E laccordo sulle conseguenze nel caso non vengano rispettate le regole relative
ai rientri, allordine della casa, allo svolgimento dei compiti scolastici
E la condivisione di alcune attivit come un giro in bici, la preparazione della
cena, il lavaggio dellauto
E il trascorrere delle ore insieme
E il riconoscimento dellimportanza degli spazi personali
E il rispetto dellautonomia decisionale
E lapprezzamento degli sforzi reciproci
E la presenza nei momenti critici

In questo confrontarsi con il mondo il ragazzo pu mettersi in situazioni a rischio, cio pu trovarsi ad adottare
comportamenti pericolosi (piccoli furti, vandalismi, rapporti sessuali non protetti ecc.) o pu avere a che fare
con sostanze (tabacco, alcol, droghe).
Rispetto a queste ultime i genitori possono mettere in atto delle strategie di prevenzione. Ad esempio non si
deve dare limpressione di usare lalcol come scacciapensieri o accettare, rispetto allo spinello, la solita frase lo
fanno tutti. Inoltre utile conoscere il mondo del proprio glio e le sue frequentazioni.
La comunicazione si deve basare sulla franchezza non giudicando e imponendo il proprio punto di vista ma
cercando di capire le necessit delladolescente.

Mettiamo in campo tutte le risorse disponibili per accompagnare ladolescente


nella delicata fase di transizione verso il mondo adulto. impossibile proteggerlo costantemente dai rischi, anzi, sarebbe controproducente in quanto si eserciterebbe un eccessivo controllo che paralizzerebbe il suo sviluppo. Entrando
nello specico delluso/abuso delle droghe, lobiettivo educativo dei genitori
quello di favorire nel glio la consapevolezza di s e delle proprie azioni e incrementare la capacit critica rispetto alle sostanze psicoattive. altres importante
che ladolescente divenga soggetto attivo, responsabile personalmente delle scelte che fa.
Una maggiore competenza comunicativa dovrebbe essere acquisita non solo dai
genitori, ma anche dagli adulti che entrano a vario titolo in contatto con i giovani: genitori degli amici, insegnanti, allenatori sportivi, animatori parrocchiali,
operatori dei vari servizi, ecc. Essi svolgono unimportante funzione formativa
di sostegno alla crescita e favoriscono inserimento delladolescente nella societ.
Tutto ci pu contribuire a formare una cultura della vita libera dalle droghe.

E la disponibilit a risolvere i problemi insieme.

come comportarsi
Cosa fare per avere un buon rapporto col glio?
E parlare anche quando sembra che il glio non ascolti
E intervenire di fronte alle situazioni che richiedono dei chiarimenti
E comunicare il proprio interesse a comprendere
E essere congruenti rispetto a ci che si fa e ci che si dice
E vericare come usa il denaro
E partecipare a occasioni formali e informali con altri genitori o adulti
signicativi come insegnanti, allenatori, educatori, animatori, operatori
E dare e trasmettere ducia
E non arrendersi di fronte agli atteggiamenti di ostilit o distacco del glio
E cogliere il momento opportuno per parlare

Cosa fare per venirsi incontro?


Ecco alcuni suggerimenti che genitori
e gli possono mettere in pratica:
E ascoltarsi
E riconoscere le dicolt di ciascuno

E evitare latteggiamento sospettoso e parlare chiaramente

E trovare compromessi negoziando in modo


responsabile

E non viverlo come un fallimento della propria azione educativa


ma adoperarsi per trovare ogni possibile soluzione

E valorizzare la critica costruttiva

E individuare un modo diverso di comunicare che consenta


di comprendere senza per questo giusticare

E evitare le generalizzazioni e specicare cosa,


chi, quando, dove, perch

E imparare ad accettare gli errori dellaltro.

E stimolare la sua capacit critica

E non isolarsi e parlare con altri genitori e adulti signicativi


E ricercare insieme il signicato del comportamento
duso e proporre delle alternative

E non giudicare

E riconoscere e valorizzare le capacit del glio

E non nascondere il problema

E accettare i diversi punti di vista

E discutere i valori di riferimento

E restare disponibili al dialogo

Cosa fare quando c consumo di droga?

E concordare tra i due genitori una linea educativa e mantenerla


E evitare la normalizzazione delluso delle droghe e incrementare
la capacit critica per quanto riguarda i messaggi sociali
e culturali a favore del consumo
E cercare aiuto presso i servizi territoriali di competenza.

E educare al rispetto dei valori familiari e sociali


E dare regole adeguate allet
E ffavorire lespressione delle opinioni e dei sentimenti
E stimolare la ricerca di comportamenti alternativi a quelli rischiosi
E ffare delle cose insieme dando valore alla cooperazione
E conoscere chi frequenta e aprire la casa agli amici
E sapere cosa fa, dove va e con chi sta
E saper sostenere i no fornendo le motivazioni e restando
disponibili al confronto
E raorzare lalleanza madre-padre indipendentemente
dal rapporto marito-moglie
E dare responsabilit e ducia adeguate allet
E dare sostegno nei momenti di fragilit.

Quali sono le reazioni pi frequenti dei genitori alluso di alcol e altre droghe?
fase

pensieri frequenti

sentimenti comuni

azioni inutili

azioni utili

uso sperimentale

non riguarda mio glio

ansiet

frugare nella stanza

parlare direttamente

lo fanno tutti

incredulit

cercare ossessivamente prove

porgli delle domande in modo calmo

leggere gli sms o la sua posta elettronica

spiegare i motivi di queste richieste

come posso aiutarlo?

prepararsi a uneventuale risposta aermativa

uso occasionale

una fase passeggera

dubitare di s

chi gliela fornisce?

rabbia

devo fermarlo
non posso mettermi contro
cosa posso fare?

senso di inadeguatezza
preoccupazione
imbarazzo

chiamare gli esperti pensando


che lintervento esterno sia risolutivo
limitare la libert
mettere in atto delle punizioni

cercare di capire e di esprimere i sentimenti


cercare insieme i signicati delluso
discutere e intraprendere strade alternative

condannare/perdonare luso delle droghe

parlare degli eetti spiacevoli


e piacevoli delle droghe

come ha iniziato?
dove nir?
uso abituale

ho fallito

senso di colpa

negare il problema

essere coerenti

come far e chi mi aiuter


a controllarlo?

disorientamento

nascondere il consumo alla famiglia e agli amici

trascorrere del tempo insieme

rabbia

prestare denaro

ricercare la comunicazione

senso di impotenza

trovare giusticazioni

discutere e intraprendere strade alternative

paura perch la situazione


sfuggita di mano e/o delle
conseguenze per la salute

credere che sia vero tutto quello che il glio


racconta e non vericare ci che dice

incoraggiare la responsabilit delle azioni


e delle conseguenze

come mi giudicheranno
i miei parenti/amici?

Questa pubblicazione stata realizzata grazie al contributo


dellAssessorato
dell
Assessorato alle politiche sociali, programmazione

socio-sanitaria, volontariato e non prot

cercare laiuto di professionisti collaborando


attivamente per arontare il problema

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