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IMPARIAMO LA TECNICA

Creare un metodo di allenamento per sviluppare le abilit tecniche necessarie ai


giovani calciatori e adulti. Dividere il percorso formativo in diverse fasi:

spiegare la finalit di ogni singolo gesto tecnico, rispetto allapplicazione


in partita (messa in situazione);

mostrare , tramite esempi concreti (con pi allievi), lapplicazione del


gesto in situazione;

dimostrare il gesto a velocit normale (per stimolare limitazione);

osservazione dei giocatori da parte del maestro;

correzione da parte del maestro;

nuova dimostrazione scomponendo i diversi elementi che compongono il


gesto tecnico (per aiutare chi in difficolt e favorire lapprendimento);

osservazione da parte del maestro;

feedback di ritorno e confronto sui risultati raggiunti.

Lobiettivo quello di ricercare leccellenza tecnica in ogni singolo giocatore, al


di l del ruolo che ricoprir in campo. Questo perch nel calcio odierno, con
meno spazi e pi densit, si richiede in qualunque ruolo una maggior velocit
di pensiero e di azione. Di conseguenza, il calciatore deve acquisire una tecnica
efficace grazie alla capacit di applicarla nellimpianto di gioco creato
dallallenatore.
Il metodo lavora sulla scomposizione degli innumerevoli gesti tecnici per poi, in
un secondo momento, ricomporre il movimento nel suo complesso. Il giocatore
diventa pi concreto grazie a precisi punti di riferimento che gli consentono di
interagire sempre pi efficacemente in situazione, disponendo delle risorse
necessarie per risolvere i problemi che il calcio pone costantemente nel corso
di una partita.

IL TRATTAMENTO PALLA A TERRA

Il metodo prevede che si inizi con esercitazioni di trattamento della palla a


terra, la prima delle sei abilit fondamentali sulle quali si basa il possesso palla
individuale.
Queste proposte iniziali hanno due obiettivi fondamentali. Il primo esercitare la
sensibilit e la capacit di dominio della palla tramite numerosi e articolati
contatti con tutte le superfici del piede. Il secondo acquisire ritmicit
nellesecuzione dei gesti. Si tratta di esercitazioni che andrebbero
somministrate a partire dal primo anno di scuola calcio ma in giuste dosi
perch, in verit, tendenti a essere monotone. I i miglioramenti dellallievo
dipendono dalla qualit e dalladeguatezza degli esercizi proposti, in base al
livello tecnico di partenza dei giovani calciatori, e dalla capacit dellistruttore
di saper spiegare e correggere.

IL LAVORO STATICO SUL POSTO


Il lavoro statico sul posto primo dei cinque step del trattamento palla a terra,
trattandosi di esercizi statici possono risultare, come detto in precedenza, un
po noiosi. Il tecnico deve essere in grado di sollecitare lattenzione degli allievi
con stimoli che possono essere rappresentati, facciamo un esempio, da giochi
di velocit di reazione (I giocatori eseguono un qualsiasi gesto tecnico e al
segnale dellistruttore (un battito di mani) si gioca una mini sfida a chi per
primo riesce a: 1) sedersi sul pallone; 2) rubare il pallone a un compagno; 3)
appoggiare la testa sulla palla e cos via).
I gesti tecnici da eseguire sono tutti quelli che prevedono il contatto palla
piede. Per gli allievi che sono agli inizi dellattivit opportuno
scomporli (rullate di collo e di suola, tip tap di interno piede, tocco interno -
esterno, rientro di tacco) e solo successivamente, una volta automatizzati e
acquisiti, esercitarli in combinazione. Non sottovalutate questo lavoro,
fondamentale per il prosieguo dellattivit e del percorso formativo, privilegiate
inoltre intensit e ripetizioni del gesto e incentivate gli allievi a esercitarsi
anche a casa.

TEMPI DI LAVORO E PRINCIPI CORRETTIVI


Questo genere di esercizi sono pensati specificatamente per allievi che vanno
dai sei ai dodici anni e vanno proposti in tutti gli allenamenti per almeno otto
dieci minuti a seduta. Curate la corretta esecuzione della gestualit e la ricerca
dellequilibrio monopodalico con laiuto fondamentale delle braccia che devono
stare larghe. Inizialmente il piede dappoggio va usato staticamente, in un
secondo momento il giocatore dovr essere in grado di effettuare un saltello
prima che il pallone entri in contatto collaltro piede, in modo da stimolare la
ritmicit.

GESTIAMO LA PALLA COME I CAMPIONI

Il passaggio successivo, non appena gli allievi hanno acquisito gli automatismi
con il pallone e le gestualit che avete proposto e insegnato, consiste
nel rendere il lavoro pi dinamico per poi avvicinarlo alle situazioni di gara.

REATTIVIT, AVANZAMENTI E CAMBI DI DIREZIONE


Uno dei principi del metodo che il gesto tecnico, il trattamento della palla
nelle sue diverse forme, pu essere inserito nella maggior parte delle attivit
che normalmente vengono somministrate ai giovani calciatori. Ecco allora tre
tipi di proposte che prevedono labbinamento della tecnica rispettivamente
con:

lallenamento della velocit di reazione a uno stimolo (cinesino con un


colore chiamato dallallenatore);

la corsa in forma lineare;

il cambio di direzione (in questo caso a 90).

TEMPI DI LAVORO E PRINCIPI CORRETTIVI


Io consiglio di far eseguire questi esercizi allinizio della seduta di allenamento,
per dieci, quindici minuti. Possono essere inseriti in sostituzione della parte di
allenamento dedicata alla rapidit e alla coordinazione motoria,
eseguite spesso a secco. Il calciatore deve essere ben bilanciato, sciolto, col
corpo in avanti (non indietro!) e le ginocchia leggermente flesse, poggiato sugli
avampiedi e non sui talloni. Si tratta di posture di base fondamentali da
insegnare ai giovani perch sono i requisiti che servono per ricevere e calciare
meglio la palla. quindi indispensabile correggere quindi chi troppo irrigidito
(gambe troppo tese) e coloro che tendono a cadere indietro eseguendo
lesercizio da seduti. Infine quando possibile concludete lesercitazione con
un tiro in porta libero, col portiere o con delle porticine da centrare. In questo
modo alleniamo anche quel fondamentale e rendiamo lesercitazione pi
divertente e stimolante.

IL TRATTAMENTO PALLA NEL CALCIO

Eseguire gli esercizi inerenti il trattamento palla allinterno di percorsi delimitati


da cinesini. Cos facendo, si inizia a richiedere al giocatore sempre pi
precisione esecutiva nei gesti e lo si stimola a ripeterli numerose volte al fine di
acquisirne la completa padronanza. Si tratta di attivit che portano a
interiorizzare movimenti fondamentali del calcio si pensi ai cambi di direzione
necessari in partita per crearsi spazio e hanno importanti finalit dal punto di
vista coordinativo. Il calciatore migliora la flessibilit, lagilit e la coordinazione
sia a livello degli arti inferiori sia degli arti superiori e si costruisce i prerequisiti
tecnici coordinativi per apprendere in un secondo momento con maggior
facilit le tecniche del ricevere e calciare.

FATELI CALCIARE IN PORTA


Inserire, alla fine del percorso, un gesto tecnico, in questo caso la conclusione
in porta. Le varianti possono essere diverse. Un esempio? Un secondo tiro
seguente a un passaggio di un compagno posto sullesterno che gioca palla a
terra o aerea (alleniamo in questo modo anche il primo controllo). Un elemento
attraente e fortemente motivante per i vostri calciatori pu essere dividere la
porta in settori e assegnare punteggi differenti a seconda dei settori colpiti col
tiro in porta. Organizzate delle sfide! La soglia di attenzione dei vostri giocatori,
nonostante le parte strettamente tecnica rischi di essere un po ripetitiva e
noiosa, rimarr sempre molto alta.

MEGLIO ALLINIZIO DELLA SEDUTA


Consigliamo di proporre questo tipo di esercitazioni allinizio dellallenamento,
mente e fisico freschi, ben predisposti a carichi cognitivi e coordinativi
importanti. Il lavoro non si deve protrarre pi di dieci quindici minuti, se lo
abbiniamo a sfide sui tiri in porta possiamo allungare un po i tempi. Unipotesi
plausibile per carichi esterni equilibrati, corretti e congrui allesercizio sono due
stazioni di lavoro con otto giocatori per stazione. Le difficolt che pi
frequentemente vi troverete a dover affrontare stanno nella memorizzazione,
da parte dei giovani calciatori, della combinazione dei gesti.

CONSIGLI E SUGGERIMENTI
Se il ragazzo o la ragazza faticano, incoraggiateli ugualmente, prendeteli da
parte, scomponete il movimento e fateglielo ripetere analiticamente con la
palla ferma. Una volta ripresi i meccanismi coordinativi e motori riprovate. Il
calciatore deve essere ben bilanciato, sciolto, col corpo in avanti (non indietro!)
e le ginocchia leggermente flesse, poggiato sugli avampiedi e non sui talloni.
Non trascurate, inoltre, di far esercitare i giocatori su ambedue i lati e non
solamente su quello del piede forte.

IL TRATTAMENTO PALLA DALLESTERNO ALLINTERNO

Allenata la ripetizione del gesto tecnico in direzione frontale rispetto alla porta,
il passaggio successivo e consequenziale per affinare il trattamento della palla
e renderlo pi efficace in situazione quello di applicare gli stessi principi in
linea orizzontale: dallesterno allinterno (o in prossimit) dellarea di rigore.
Attraverso queste proposte si inizia a lavorare sulle situazioni, in termini di
direzione di conduzione palla, che avvengono pi frequentemente in gara
quando la porta ci viene chiusa frontalmente da un difensore in pressione.

CONSIGLI E SUGGERIMENTI
Inserite queste proposte allinizio dellallenamento perch il carico cognitivo
piuttosto importante e occorrono concentrazione e freschezza atletica. Se i
vostri giocatori faticano a eseguire o memorizzare le sequenze dei gesti
scomponetele e, comunque, esortate il gruppo di lavoro a concentrarsi sulla
qualit dellesecuzione prima che sulla velocit della stessa. Essere rapidi e
veloci nelleseguire gesti tecnici combinati conseguenza naturale di averli
assimilati prima in forma ritmica e ordinata. Se dovete allenare un elevato
numero di giocatori divideteli in gruppi. Supposto ne abbiate a disposizione
venti potete utilizzare due porte affiancate, a debita distanza, e organizzare
quattro stazioni da cinque giocatori ciascuna, distribuite a lato delle due porte
(con variazione di lato alla fine della singola ripetuta o di un numero di ripetute
prestabilite dal mister). Il gesto tecnico finale, il tiro in porta, fortemente
consigliato perch rende pi divertente lesercizio e si presta anche a stimolanti
sfide che in genere divertono giovani e adulti. Dividete inoltre in settori lo
specchio della porta, assegnando punteggi diversi e premiando la precisione
della conclusione finale. Esercitazioni di questo tipo, badate bene, sono anche
allenanti da un punto di vista condizionale. Se effettuate con i giusti ritmi,
infatti, comportano un intenso lavoro fisico.

CAMBIO DIREZIONE E DIFESA PALLA


La capacit di trattare nel modo pi opportuno il pallone nelle situazioni di uno
contro uno sono alla base delle qualit di un buon calciatore, qualsiasi sia il
ruolo che interpreta allinterno della sua squadra.
Il secondo macro argomento da allenare e sviluppare il miglioramento della
gestione del pallone in situazioni di duello. Ai giocatori vengono quindi proposte
esercitazioni finalizzate ad allenare diversi movimenti tratti dal gioco reale. Le
prime prevedono una conduzione di palla rettilinea seguita, allaltezza di un
riferimento, da un cambio di senso. Il cambio di direzione viene eseguito
mediante un gesto tecnico a scelta fra quelli acquisiti dal giocatore oppure
predeterminato su richiesta dellistruttore.

INDICAZIONI

Al momento del cambio di senso, flettersi il pi vicino possibile alla palla.

Effettuare un primo tocco un po pi lungo.

Accelerare per recuperare la posizione sul pallone

Allungare sempre il braccio opposto alla nuova direzione scelta a mo di


protezione da un ipotetico avversario.

Si tratta di esercizi che possono essere somministrati anche a bambini o


bambine giovani (dai sei anni in su). Come di consueto consiglio di avere
pazienza e, almeno inizialmente, curare molto la qualit del gesto (piuttosto
che la rapidit) da un punto di vista degli appoggi e coordinativo. Quando (pur
se lenta) lesecuzione verr automatizzata, arriver in modo naturale anche la
velocit desecuzione.

COMBINIAMO I GESTI TECNICI


Cominciamo, in progressione, ad avvicinarci allallenamento di situazioni di
gioco il pi possibile vicine a quelle reali. Seguendo gli stessi criteri enunciati
nel precedente post, in questo vi mostro una semplice progressione di lavoro
che parte dal gesto tecnico allenato in precedenza utilizzando gli stessi
strumenti e spazi. Lidea quella di continuare a interiorizzare il gesto tecnico
esercitandolo per in combinazione con altri elementi che sono alla base della
crescita tecnica del calciatore, soprattutto dei giovani.
Possiamo inserire nellesercizio una ricezione palla, poi una ricezione e una
trasmissione fino ad arrivare a un doppio scambio. Sta allistruttore in questi
casi, con un minimo di fantasia, costruire la sua mini sequenza in funzione delle
abilit dei calciatori di cui dispone.
Obiettivo alzare il livello di difficolt ogniqualvolta un gesto o un esercizio viene
perfettamente appreso in modo da proseguire costantemente nella
crescita tecnica.

TECNICA E SOSTEGNO IN ZONA LUCE


Lesercitazione di base di una nuova sequenza di proposte grazie alla quale il
giocatore comincia a sperimentare lapplicazione di gesti tecnici uniti a principi
elementari di tattica individuale che sono alla base di ci che accade in partita.
Nei primi due esercizi alleniamo il cambio di direzione finalizzato alla
protezione della palla:

unito a un doppio scambio per allenare trasmissione, smarcamento e uno


due;

con linserimento della pressione di un avversario in forma semiattiva.

MOVIMENTO IN ZONA LUCE E SOSTEGNO


La terza proposta introduce, in forma semplificata ma gi vicina alle esigenze
reali di partita, il movimento in zona luce a sostegno. Si tratta di un
importantissimo elemento di tattica individuale necessario per lo sviluppo della
manovra in fase di possesso, in questo caso eseguito a supportare un
compagno che ha compiuto un cambio di senso e a dare sfogo alla manovra
liberandosi per ricevere. Il giocatore che esegue il cambio di direzione prosegue
con un appoggio su un compagno che, inizialmente in attesa dietro a un
cinesino di riferimento, si smarca staccandosi dalla posizione di partenza per
farsi trovare in zona luce, riceve il passaggio, scambia palla in uno due e
riparte a sua volta con la sequenza. Il movimento a smarcarsi deve essere
effettuato non appena stato eseguito il cambio di direzione, non prima e non
eccessivamente dopo: il gesto tecnico detta i tempi del movimento senza palla
del compagno di squadra.
Si tratta di esercizi che sono indicati per giovani calciatori che vanno dagli otto
ai dodici (anche quattordici) anni e presuppongono che i giocatori abbiano gi
cominciato a interiorizzare la padronanza del gesto tecnico e dei tempi di gioco
in collaborazione a due giocatori, elemento, questultimo, che con questo tipo
di esercitazione viene ulteriormente allenato e perfezionato.
TECNICA, SCAMBIO E MI MUOVO
Con questo post vi propongo due varianti, pensate sempre in progressione,
delle esercitazioni nelle quali alleniamo e mettiamo in pratica i gesti tecnici - in
precedenza imparati ed automatizzati in forma analitica - in un contesto vicino
alla realt della partita. Trasmissione, controllo e cambio di direzione (o di
senso), vengono unite a semplici spostamenti a smarcarsi e alla ricerca dello
scambio uno due fondamentale per liberarsi della marcatura avversaria e
guadagnare spazio e campo nella fase di possesso palla.

TEMPI DI SMARCAMENTO E FASCE DET


La proposta si presenta ancora in forma semplificata e si presta anche
numerose varianti per la presenza di tre giocatori che lavorano su quattro
cinesini posti a formare un quadrilatero. Il riferimento vuoto viene utilizzato per
lo smarcamento sul medio e la rotazione ad attaccare sempre uno spazio
vuoto, i cinesini possono essere utilizzati anche come riferimenti per diversi tipi
di smarcamento sul breve (corto lungo, lungo corto). Anche in questo caso
quello che importante insegnare ai calciatori il tempo dello smarcamento. Il
movimento a smarcarsi deve essere effettuato non appena stato eseguito il
cambio di direzione, non prima e non eccessivamente dopo: il gesto tecnico
detta i tempi del movimento senza palla del compagno di squadra.
Valgono le indicazioni che vi ho fornito nel precedente post si tratta di
esercizi che sono indicati per giovani calciatori che vanno dagli otto ai dodici
(anche quattordici) anni e presuppongono che i giocatori abbiano gi
cominciato a interiorizzare la padronanza del gesto tecnico e dei tempi di gioco
in collaborazione a due giocatori, elemento, questultimo, che con questo tipo
di esercitazione viene ulteriormente allenato e perfezionato.

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