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LA PRIMA LEGGE DI NEWTON: LA LEGGE DI INERZIA Ogni corpo rimane nel suo stato di quiete, o di movimento rettilineo uniforme,

fino a quando una forza esercitata sullo stesso lo obbliga a cambiare stato. Vx = costante Oppure Dove: se Fx = 0 Fx = 0 se Vx = costante

v = velocit istantanea; F = forza netta.

Immaginate di tenere in mano un manubrio di 10 libbre. Verticalmente la forza di gravit esercita una spinta verso il basso uguale al peso del manubrio, 10 libbre. La vostra mano esercita sul manubrio una forza di reazione verso lalto. Secondo la prima legge di Newton un oggetto permane nello stato di quiete solo se non ci sono forze esterne che agiscono sullo stesso o se la forza netta esterna che agisce su di esso pari a zero. Fino a quando il manubrio fermo (non si muove) la forza netta esterna che agisce su di esso deve essere pari a zero. La prima legge di Newton pu essere interpretata in diversi modi: 1. Se un oggetto fermo e la forza netta esterna esercitata sullo stesso pari a zero, loggetto deve rimanere fermo; 2. Se un oggetto in movimento e la forza netta esterna esercitata sullo stesso pari a zero, loggetto deve continuare a muoversi in modo rettilineo e a velocit costante; 3. Se un oggetto fermo, la forza netta esterna esercitata sullo stesso deve essere pari a zero; 4. Se un oggetto in movimento rettilineo a velocit costante la forza netta esterna esercitata sullo stesso deve essere pari a zero. La prima legge di Newton si applica al moto (movimento) risultante di un oggetto e alle componenti del moto risultante. Dato che forza e velocit sono vettori la prima legge di Newton pu essere applicata a qualunque moto o direzione. Se nessuna forza esterna agisce o se il risultato netto delle forze esterne agenti in una determinata direzione pari a zero non c movimento delloggetto in questa direzione oppure la velocit di movimento in questa direzione costante.

Il momento lineare o quantit di moto un vettore la cui intensit il prodotto tra la massa di un oggetto e la sua velocit lineare. Pi un oggetto si muove velocemente, maggiore il suo momento. Maggiore la massa di un oggetto in movimento, maggiore il suo momento. Quindi, il momento una maniera per quantificare il movimento e linerzia in un'unica unit di misura. Il momento lineare definito: L = mv dove: L = momento lineare; m = massa; v = velocit istantanea.

Se la velocit di un oggetto costante, allora anche il suo momento costante, finch la massa delloggetto non cambi. Il momento costante se la forza netta esterna pari a zero.

Lx = costante

se Fx = 0

dove: Lx = momento lineare; Fx = forza esterna netta.

Il momento totale di un sistema di oggetti costante se la forza netta esterna che agisce sullo stesso pari a zero.

dove: Li = momento lineare iniziale; Lf = momento lineare finale; m = massa di parte del sistema; u = velocit iniziale; v = velocit finale. Il principio di conservazione del momento particolarmente utile nellanalisi delle collisioni.

COLLISIONE ELASTICA Quando due oggetti hanno una collisione frontale il loro momento combinato conservato. Possiamo utilizzare questo principio per prevedere i movimenti post-collisione degli oggetti in determinate circostanze allorch conosciamo le loro masse e le velocit pre-collisione. Per la collisione tra due monete che collidono, lequazione 3.11 si semplifica come segue:

E diventa:

maua + mbub = mava + mbvb

COLLISIONE ANELASTICA In una collisione perfettamente anelastica il momento viene ancora conservato ma anzich rimbalzare i due oggetti restano uniti dopo limpatto e si muovono alla stessa velocit (es. football americano). Sia nel caso di collisione elastica che anelastica iniziamo con lequazione 3.12 che descrive la conservazione del momento nella collisione di due oggetti.

In una collisione perfettamente anelastica: v1 = v2 = v = velocit finale Quindi: m1u1 + m2u2 = (m1 + m2)v

Il coefficiente di restituzione definito come il valore assoluto del rapporto tra la velocit di allontanamento e la velocit di avvicinamento. La velocit di allontanamento la differenza tra la velocit di due oggetti dopo limpatto. Descrive quanto velocemente i due oggetti si allontanano luno dallaltro. La velocit di avvicinamento la differenza tra la velocit di due oggetti prima dellimpatto. Descrive quanto velocemente i due oggetti si muovono luno verso laltro. Il coefficiente di restituzione viene normalmente abbreviato con la lettera e. Matematicamente

Dove:

e = coefficiente di restituzione; v1,v2 = velocit post-collisione dei due oggetti; u1,u2 = velocit pre-collisione dei due oggetti.

Il coefficiente di restituzione non pu superare lunit. Nelle collisioni perfettamente elastiche assume il suo valore massimo di 1,0. Nelle collisioni perfettamente anelastiche assume il suo valore minimo pari a 0. Il coefficiente di restituzione di due oggetti in una collisione elastica, assieme allequazione di conservazione del momento, ci fornisce le informazioni necessarie per determinare la velocit post-collisione dei due oggetti. Il coefficiente di restituzione condizionato dalla natura dei due oggetti coinvolti nellimpatto. Nel caso di palle sportive, la misurazione agevolata nel caso in cui loggetto che impatta contro la palla fermo e immobile. In questo caso basta misurare la velocit pre e post-impatto della palla. Infatti se la palla viene lanciata da una determinata altezza su una superficie piana laltezza del rimbalzo e laltezza del lancio forniscono le informazioni sufficienti a calcolare il coefficiente di restituzione e = (altezza di rimbalzo / altezza di caduta) Il coefficiente di restituzione una misura critica nella maggior parte degli sport con la palla dato che il rimbalzo di una palla sulla superficie di gioco colpita determina spesso il risultato di una gara. Maggiore il coefficiente di restituzione di una mazza da baseball maggiore sar il numero, di fuori campo battuti ( e maggiore sar il numero di lanciatori eliminati).

LA SECONDA LEGGE DI NEWTON: LA LEGGE DELLACCELERAZIONE Il cambio di moto di un oggetto proporzionale alla forza impressa e avviene in direzione rettilinea rispetto alla direzione della forza impressa. La seconda legge di Newton dice che se su un oggetto agisce una forza netta esterna loggetto accelera nella stessa direzione della forza e la sua accelerazione sar direttamente proporzionale alla forza netta esterna e inversamente proporzionale alla sua massa. Questo concetto pu essere espresso matematicamente: Fx = max Anche questa una equazione vettoriale in quanto forza e accelerazione sono vettoriali. La seconda legge di Newton quindi si pu applicare anche alle componenti della forza e dellaccelerazione. Ogni volta che un oggetto inizia a muoversi, si ferma, va pi veloce, rallenta o cambia direzione sta accelerando e una forza netta esterna sta agendo sullo stesso determinando questa accelerazione. Per imprimere unaccelerazione verso lalto ad un oggetto, bisogna esercitare una forza verso lalto superiore al peso delloggetto. Mentre, per determinare unaccelerazione orizzontale di un oggetto serve una forza molto inferiore rispetto a quella necessaria per imprimere unaccelerazione verticale. Serve una forza netta anche per cambiare la direzione, perch laccelerazione determinata da una forza netta e il cambio di direzione un caso di accelerazione, quindi anche per determinare un cambio di direzione serve una forza netta. Quando si corre in curva cambia la tua direzione di moto, per questo stai accelerando. Una forza netta deve essere applicata in direzione orizzontale per determinare questa accelerazione, lattrito. La formula della seconda legge di newton Fx = max ci dice solo ci che succede in un istante, perch laccelerazione causata da una forza esterna netta unaccelerazione istantanea. Se la forza netta cambia, di conseguenza cambier anche laccelerazione. Fx = max Dato che Questa formula considera la forza netta media e laccelerazione media. a = v/t avremo

Fx = m(v/t) Fx * t = m * v Fx * t = m * (vf - vi) dove:

F = forza netta media impressa alloggetto; t = intervallo di tempo durante il quale la forza agisce; m = massa delloggetto; vf = velocit finale delloggetto; vi = velocit iniziale delloggetto. Questa la relazione tra impulso e momento (ricordiamo che il momento viene anche definito come quantit di moto).

Limpulso un vettore la cui intensit il prodotto tra la forza e il tempo durante il quale essa agisce. Se le forza non costante, limpulso il prodotto tra la forza media e la sua durata media. Limpulso prodotto da una forza netta che agisce per un determinato tempo determina un cambiamento del momento di un oggetto per tutto il tempo in cui la forza netta agisce. Per avere un cambiamento del momento di un oggetto, devono cambiare o la sua massa o la sua velocit. La forza netta media che agisce in un certo intervallo di tempo su un oggetto ne determina il cambiamento di momento. USO DELLIMPULSO PER AUMENTARE IL MOMENTO Un maggior cambiamento nella velocit pu essere determinato da un maggior forza netta media impressa o da periodo di tempo pi lungo. Oggetti leggeri possono essere lanciati pi lontano se, grazie al miglioramento della tecnica di lancio, si riesce a trasferire la maggior quantit di forza nel minor tempo possibile. Oggetti pesanti possono essere lanciati pi lontano se miglioriamo la forza e, di conseguenza, il tempo di applicazione della forza. La forza netta media (F) nellimpulso un vettore, come lo sono le velocit, vf e vi, nel momento. Un impulso determiner un cambio del momento e quindi della velocit nella direzione della forza. Se vuoi cambiare la velocit di un oggetto in una determinata direzione, la forza da imprimere, o alcune delle sue componenti, devono essere in quella determinata direzione. In molte situazioni sportive lobiettivo imprimere unalta velocit ad un oggetto. La velocit iniziale dello stesso zero a quella finale elevata,quindi vogliamo aumentare il suo momento. Ci si ottiene esercitando una grande forza sulloggetto per la maggior durata possibile (esercitando un grande impulso). Le tecniche di sport quali il lanci o i salti sono ampiamente basate sullaumento del tempo di applicazione della forza per ottenere un grande impulso. USO DELLIMPULSO PER DIMINUIRE IL MOMENTO Es. quando si atterra dopo un salto, Bisogna aumentare il tempo dimpatto t e diminuire la forza netta media (F) Oppure Bisogna diminuire il tempo dimpatto t ed aumentare la forza netta media (F)

La terza legge di NEWTON: la legge di azione e reazione Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria: ovvero la reciproca azione di due oggetti tra di loro sempre uguale e diretta verso laltro oggetto.

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