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URL :http://www.nationalgeographic.it/
PAESE :Italia
TYPE :Web Grand Public
nationalgeographic.
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unagronomia seria i cui protocolli sono verificabili. un approccio che, quanto meno, sta in
piedi. Lo dimostra il fatto che grandi aziende agricole, che esportano nel mondo, ottengono
prodotti di eccellenza senza neanche usare il rame. l'organizzazione agronomica che fa la
differenza, i preparati sono solo un elemento tra tanti. Senza quel contesto non servirebbero a
nulla. Gran parte dei principi della biodinamica sono stati inventati di sana pianta da Steiner
continua Bressanini parlando a National Geographic e i pochi studi controllati che sono stati
condotti su questo metodo non hanno mai dimostrato alcun effetto. Certo che c' differenza tra
agricoltura convenzionale e biodinamica, il problema che non mai emersa una differenza con
il biologico, e questo fondamentale perch i 'preparati' sono obbligatori per poter ottenere la
certificazione biodinamica e sono l'unico elemento che li distingue dal normale biologico. Uno
studio pubblicato nel 2013 su Journal of Microbiology and Biotechnology conclude che il
preparato 500 (il cosiddetto cornoletame) migliora la qualit del suolo e che i livelli di
materia organica e biodiversit microbica del suolo analizzato erano significativamente pi alti
nel sistema biodinamico in confronto al sistema biologico. Non l'unico, altre pubblicazioni
evidenziano come i preparati arricchiscano il terreno di microganismi. Tuttavia, una review dei
pi recenti studi sul biodinamico (compreso quello appena citato), conclude che data la scarsit
di letteratura scientifica e l'assenza di dati certi a supporto dell'efficacia dei preparati, non si pu
distinguere in modo misurabile l'agricoltura biodinamica da quella biologica e non dovrebbe
essere raccomandata come pratica supportata da basi scientifiche. Secondo l'autrice della
review, gli errori pi comuni degli studi a difesa del biodinamico sono due: non aver calcolato
attentamente l'errore statistico ed essersi concentrati sui risultati positivi, dando meno risalto al
resto. Il cosiddetto cherry-picking. Chi sostiene il biodinamico il primo a chiedere pi
supporto dal mondo accademico", spiega ancora Carlo Triarico a National Geographic.
"Mettiamo in conto che possano esserci errori o limiti nel nostro metodo, ma vorremmo che fosse
la scienza a stabilirlo. Laccademia italiana ha, del resto, tutti gli anticorpi per riconoscere una
bufala e difendersi, se questo fosse. Il dibattito ancora aperto.