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Conservatorio di

Musica di Bari
N.Piccinni
Titolo
evento:
Echi
lontani.

Giorgio Mazza

Tecniche della comunicazione


Relazione

Echi Lontani.
Tipo di evento: Lezione- concerto.
Responsabile del progetto: Giorgio Mazza
Destinatari: pubblico eterogeneo, con particolare riferimento ad
allievi e docenti del Conservatorio di Musica N. Piccinni.
Finalit:
- Espandere le conoscenze del pubblico in merito alla storia
della musica;
- Permettere al pubblico di conoscere un nuovo linguaggio
musicale;
- Informare il pubblico in merito alle tecniche desecuzione
degli strumenti delle prime civilt;
- Informare il pubblico interessato in merito alla liuteria
dellantichit.
Obiettivi:
- Informare circa il ruolo della musica e del musicista nelle
prime civilt, e la sua evoluzione nella storia;
- Permettere lascolto di alcuni brani di musica mesopotamica,
in maniera tale da analizzare il primo linguaggio musicale
mai scritto, nella sua componente semiografica, estetica e
armonica;
- Spiegare la costruzione e la tecnica del Kinnor, una sorta di
antica lira a 10 corde.

Referente: Micheal Levy, polistrumentista e compositore prolifico,


dal 2006 si focalizzato su unintensa ricerca e riproduzione delle
antiche tecniche di esecuzione della lira dellantichit. Basandosi
sulle illustrazioni di antichi reperti e ai retaggi tecnici degli
strumenti affini alla lira, attualmente presenti in Africa, ha
prodotto in maniera indipendente ben 30 album di musica per lira
sola dal 2008. Dal 2014 collabora attivamente con Luthieros, un
gruppo di liutai di Tessalonia (Grecia) specializzati nella fedele
replica di strumenti dellantichit.
Metodologie
- Introduzione sul ruolo della musica e del musicista nelle
civilt;
- Analisi compositivo-armonica dei brani in scaletta;
- Esecuzione di diversi brani per lira sola, tra cui il primo
brano musicale mai scritto, lInno Hurrita n. 6 secondo
linterpretazione di Richard Dumbrill.
Brani in scaletta:
- Hurrian Hymn n 6;
- Shadow of the Ziggurat, antico brano Assiro (1000 a.C.);
- Ashir Shirim (brano babilonese eseguito durante i matrimoni
dellepoca;
- Danza del re Davide;
- Ancient Vibrazions (composizione del maestro Micheal
Levy);
- La Lira dei Leviti (brano basato su unantica melodia
ebraica)
Sede: Conservatorio di Musica di Bari N. Piccinni.

Costi: evento ad ingresso gratuito.


Comunicato stampa:
Il giorno 4 novembre 2016, presso il Conservatorio di Musica di
Bari N.Piccinni (aula 310) alle ore 18.00, si terr la lezioneconcerto Echi Lontani, su musiche dellantichit. Relatore e
interprete: Micheal Levy.
Info: 3488587937,
Responsabile del progetto:
Giorgio Mazza

Conferenza stampa.

Venerd 4 novembre 2016 alle ore 18.00 si terr al Conservatorio di Musica N.


Piccinni di Bari la lezione-concerto intitolata Echi Lontani.
Il fine dellevento quello di informare in merito al ruolo della musica e del
musicista in una societ ormai molto lontana. Sar possibile osservare le tecniche
esecutive relative al Kinnor, unantico antenato dellattuale arpa, e il
relatore/interprete ne mostrer le caratteristiche organologiche. Lascoltatore sar
avvolto dalle atmosfere suggestive ed esotiche dellepoca, attraverso un linguaggio
musicale antico ed oggi quasi sconosciuto anche ai musicisti professionisti, che verr
analizzato nella sua componente armonico-strutturale.
La lezione-concerto sar tenuta da Micheal Levy, polistrumentista e compositore
prolifico, che dal 2006 si focalizzato su unintensa ricerca e riproduzione delle
antiche tecniche di esecuzione della lira dellantichit. Basandosi sulle illustrazioni di
antichi reperti e sui retaggi tecnici degli strumenti affini alla lira, attualmente presenti
in Africa, ha prodotto in maniera indipendente ben 30 album di musica per lira sola
dal 2008.
Levento comincer con unintroduzione del maestro Levy circa il ruolo della musica
e del musicista nelle antiche civilt, con particolare riferimento alla musica
mesopotamica. I musicisti dellepoca rappresentavano una classe protetta e
privilegiata, in quanto la musica era vista nella sua concezione evocativa delle forze
sovrumane della natura.
Dopo la relazione, il musicista suoner alcuni brani di musica dellantichit, tra i
quali lInno Hurrita n6, probabilmente il primo esempio di musica scritta pervenutaci,
Shadow of the Ziggurat, antico brano Assiro (1000 a.C.), e Ancient Vibrazions
(composizione del maestro Micheal Levy nello stile sumero-babilonese.)

Per informazioni contattare il responsabile Giorgio Mazza al numero 3488587937 o


per mail allindirizzo giorgiomazza92@hotmail.it

Relazione:
Si ritiene, alla luce delle scoperte pi recenti, che alcune delle
civilt pi antiche siano quelle sviluppatesi nella Mesopotamia, la
regione compresa tra il Tigri e l'Eufrate, dove una societ urbana e
una forma di scrittura sembrano precedere, sia pure di poco, la
fioritura della civilt egizia. Originariamente abitata da trib
semitiche, la Mesopotamia fu occupata, prima del 4000 a. C., dai
Sumeri, popolo di origine ignota ma gi in possesso di una propria
cultura consolidata e avanzata. Tutta la storia della regione, con
l'avvicendarsi successivo di genti e denominazioni diverse ognuna
con lingua, religione e tradizioni proprie stata fortemente
influenzata dalla civilt sumerica.
La musica della Mesopotamia segu le diverse tradizioni artistiche
dei popoli che abitarono le terre fra il Tigri e l'Eufrate, fra questi i
Sumeri, gli Accadi, gli Assiri e gli Ittiti. Gli strumenti in
Mesopotamia includevano arpe, lire, liuti, flauti e tamburi. Molti
di questi erano molto comuni alle culture limitrofe. Le lire
dell'Africa orientale e i liuti dell'Africa occidentale databili allo
stesso periodo conservano effettivamente alcune caratteristiche
degli strumenti mesopotamici.
Gli scavi del cimitero reale di Ur, citt sumerica, e l'iconografia
musicale con cui riccamente decorata l'architettura della prima
Mesopotamia storica lasciano intendere che la musica era
probabilmente molto importante nelle forme rituali tipiche della
civilt sumera. Esemplari di bassorilievo del Louvre, provenienti
da Lagash, mostrano ad esempio strumenti cordofoni simili
all'arpa.
Nei Testi Sacri dell'Ebraismo si accenna per la prima volta alla
musica (in un riferimento che sembra alludere a un'e-poca attorno

al 3300/3200 a.C.), quando si parla di Iubal o Jubal, figlio di


Lamec e di Ada, del quale viene detto che:
... fu il padre di tutti quelli che suonano la cetra (o chitarra,
ebraico kinnor) il flauto (ebraico ugab). (Genesi 4,21)
Gi nel IV millennio a. C., in tutte le citt della Mesopotamia si
ergevano edifici grandiosi dove sacerdoti, matematici, astrologi
indagavano i misteri dell'universo e tramandavano i tesori del
sapere. La musica, componente essenziale della liturgia e della
vita di corte, era particolarmente coltivata: il semplice suono,
ritenuto lanima di ogni fenomeno, aveva infatti il potere di
evocare, nel bene e nel male, le forze sovrumane della natura. Per
questo i musicisti rappresentavano una classe protetta e
privilegiata al punto che il cantore di corte era secondo di rango
soltanto al sovrano.

Ci sono giunti i testi di alcuni inni e preghiere che venivano


cantati durante i servizi del tempio. Inoltre i reperti degli scavi,
alcuni bassorilievi graffiti, la stessa Bibbia (Daniele, 3,5,7,10,15)
nonch scritti di autori greci recano notizie di strumenti musicali
di ogni genere: a percussione (cembali, timpani, tamburi), a fiato
(flauti semplici e doppi, trombe), a corda (arpe, cetre e persino un
prototipo di liuto a due corde).

Recentemente, per, gli studiosi dell'Universit della California a


Berkeley hanno ricreato il brano pi antico del mondo, composto
3400 anni fa. Il progetto stato realizzato dopo la decifrazione e
lo studio di una serie di antichi testi cuneiformi. La musica
riprodotta trasporta l'ascoltatore in atmosfere antiche e suggestive.
Prima della scoperta delle tavolette avvenuta nei primi anni '50
nell'antica citt di Ugarit, nulla si sapeva della musica sumero
babilonese, a parte gli strumenti musicali illustrati nei bassorilievi
e ritrovati nei siti archeologici.

Gli studiosi erano completamente all'oscuro circa la teoria e la


pratica di quella che era considerata un'arte divina, il cui patrono
era il dio Enki/Ea, portatore della regalit, della magia, delle arti e
dei mestieri.
Le musiche ritrovate (ben 36) sono state chiamate, quindi, canzoni
Hurrite, o meglio Inni Hurriti, e sono una collezione di tavolette
scritte in caratteri cuneiformi ritrovate nell'antica citt di Ugarit, in
Siria, e risalenti circa al 1.400 avanti Cristo. Una di queste
tavolette, quasi completa, contiene l'inno dedicato alla dea Nikkal,
la pi antica melodia musicale completa al mondo. La divinit era
legata alla fecondit della natura, in particolare quella dei frutteti,
tanto che appunto il suo nome completo Nikkal-wa-Ib significa
Grande Signora e feconda. Nikkal era la sposa del dio lunare

Yarikh, colui che tra le altre cose faceva in modo che durante la
notte si formasse la rugiada, quella preziosa umidit che bagna il
deserto nelle ore notturne rendendo feconde le piante, soprattutto
facendo fiorire i frutteti. Probabilmente vi era una festa a lei
dedicata in estate, quando iniziava la raccolta della frutta dagli
alberi.
Anche se i nomi di alcuni altri compositori di tavolette semidistrutte sono noti e sono Tapihuni, Puhiya(na), Urhiya e Ammiya,
il nome dell'autore della tavoletta "H.6" ignoto, rendendo l'antica
melodia una composizione sostanzialmente anonima.

Il resoconto completo dei frammenti ritrovati fu pubblicato da


Emmanuel Laroche, che identific come parti di un'unica tavoletta
di argilla i tre frammenti catalogati come RS 15.30, 15.49 e
17,387. Il testo completo dell'inno fu pubblicato nel 1975
Il pezzo, scrive Richard Fink in un articolo del 1988 su
Archeologia Musicalis, conferma una teoria che "la scala diatonica
di 7 note esistesse gi oltre 3.400 anni fa. Questo va contro molte
teorie dei musicologi che affermano come la scala diatonica fosse
impossibile da suonare sino almeno agli antichi greci".

La tavoletta fa parte della collezione permanente del Museo


Nazionale di Damasco, e sotto possibile vedere l'immagine con i
caratteri cuneiformi
Tuttavia, la straordinaria scoperta ha gettato luce sull'ampia
gamma di attivit scientifico-sapienziali degli antichi Sumeri e
Hurriti. Come riporta Ancient Origins, all'interno della collezione
sono stati trovai quattro testi cuneiformi singoli, pi una tavoletta
che riporta la complessa notazione musicale di un inno sacro
hurrita suonato pi di 3400 anni fa, il canto pi antico mai
scoperto.
Da questi brani si evince che il sistema musicale sumerobabilonese, e delle successive popolazioni mediorientali, si basava
una scala eptatonica, formata da cinque toni e due semitoni, capaci
di costituire differenti modi, ognuno di questi dotato di un
carattere diverso da un punto di vista dinfluenza sullanimo
umano. Un sistema musicale simile a quello dellantica Grecia. Il
tritono era considerato un intervallo dissonante ed impuro,
capace di influenzare negativamente lo stato danimo
dellascoltatore.
Lo strumento sul quale venivano eseguite queste musiche quasi
certamente il Kinnor, una sorta di lira a 10 corde, uno strumento
simile allattuale arpa. L'identificazione dello strumento stata
abbastanza discussa, ma, dal punto di vista della storia degli
strumenti musicali, il peso delle prove in favore dell'idea che
il kinnor semitico sia la kithara greca. A sua volta, oramai
accertato che il kinnor sia null'altro che la dizione ebraicizzata del
kinnaru cananeo, di utilizzo ben pi antico del mondo biblico.
Questo strumento era gi usato prima del 2000 a.C., vale a dire tra
i gruppi etnici semiti, e pertanto probabilmente lo strumento sul
quale vennero eseguiti gli accompagnamenti e le melodie degli
Inni Hurriti.

A causa delle difficolt interpretative del linguaggio hurrita, il


significato del testo non del tutto chiaro.
Ecco la traduzione in italiano di una delle versioni del canto
tradotta in inglese dalla lingua originale:
Verr sotto il piede destro del trono divino,
e sar purificato e cambier.
Una volta che i peccati sono perdonati, non dovranno pi essere
modificati,
mi sento bene dopo aver compiuto il sacrificio.
Ho fatto amare la dea e lei mi ama nel suo cuore,
lofferta che porto pu coprire interamente il mio peccato,
con timore, ti porto olio di sesamo per mio conto.
La sterile pu diventare fertile,
il grano pu essere portato via,
lei, la moglie, si far carico al padre (dei bambini).
Ella pu dare figli a chi ancora non li ha avuti.

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