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Musica di Bari
N.Piccinni
Titolo
evento:
Echi
lontani.
Giorgio Mazza
Echi Lontani.
Tipo di evento: Lezione- concerto.
Responsabile del progetto: Giorgio Mazza
Destinatari: pubblico eterogeneo, con particolare riferimento ad
allievi e docenti del Conservatorio di Musica N. Piccinni.
Finalit:
- Espandere le conoscenze del pubblico in merito alla storia
della musica;
- Permettere al pubblico di conoscere un nuovo linguaggio
musicale;
- Informare il pubblico in merito alle tecniche desecuzione
degli strumenti delle prime civilt;
- Informare il pubblico interessato in merito alla liuteria
dellantichit.
Obiettivi:
- Informare circa il ruolo della musica e del musicista nelle
prime civilt, e la sua evoluzione nella storia;
- Permettere lascolto di alcuni brani di musica mesopotamica,
in maniera tale da analizzare il primo linguaggio musicale
mai scritto, nella sua componente semiografica, estetica e
armonica;
- Spiegare la costruzione e la tecnica del Kinnor, una sorta di
antica lira a 10 corde.
Conferenza stampa.
Relazione:
Si ritiene, alla luce delle scoperte pi recenti, che alcune delle
civilt pi antiche siano quelle sviluppatesi nella Mesopotamia, la
regione compresa tra il Tigri e l'Eufrate, dove una societ urbana e
una forma di scrittura sembrano precedere, sia pure di poco, la
fioritura della civilt egizia. Originariamente abitata da trib
semitiche, la Mesopotamia fu occupata, prima del 4000 a. C., dai
Sumeri, popolo di origine ignota ma gi in possesso di una propria
cultura consolidata e avanzata. Tutta la storia della regione, con
l'avvicendarsi successivo di genti e denominazioni diverse ognuna
con lingua, religione e tradizioni proprie stata fortemente
influenzata dalla civilt sumerica.
La musica della Mesopotamia segu le diverse tradizioni artistiche
dei popoli che abitarono le terre fra il Tigri e l'Eufrate, fra questi i
Sumeri, gli Accadi, gli Assiri e gli Ittiti. Gli strumenti in
Mesopotamia includevano arpe, lire, liuti, flauti e tamburi. Molti
di questi erano molto comuni alle culture limitrofe. Le lire
dell'Africa orientale e i liuti dell'Africa occidentale databili allo
stesso periodo conservano effettivamente alcune caratteristiche
degli strumenti mesopotamici.
Gli scavi del cimitero reale di Ur, citt sumerica, e l'iconografia
musicale con cui riccamente decorata l'architettura della prima
Mesopotamia storica lasciano intendere che la musica era
probabilmente molto importante nelle forme rituali tipiche della
civilt sumera. Esemplari di bassorilievo del Louvre, provenienti
da Lagash, mostrano ad esempio strumenti cordofoni simili
all'arpa.
Nei Testi Sacri dell'Ebraismo si accenna per la prima volta alla
musica (in un riferimento che sembra alludere a un'e-poca attorno
Yarikh, colui che tra le altre cose faceva in modo che durante la
notte si formasse la rugiada, quella preziosa umidit che bagna il
deserto nelle ore notturne rendendo feconde le piante, soprattutto
facendo fiorire i frutteti. Probabilmente vi era una festa a lei
dedicata in estate, quando iniziava la raccolta della frutta dagli
alberi.
Anche se i nomi di alcuni altri compositori di tavolette semidistrutte sono noti e sono Tapihuni, Puhiya(na), Urhiya e Ammiya,
il nome dell'autore della tavoletta "H.6" ignoto, rendendo l'antica
melodia una composizione sostanzialmente anonima.