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IL ROMANZO AMANTEANO ALLE SOGLIE DELLULTIMO GIORNO TRA

LE ECCELLENZE CALABRESI SELEZIONATE DA BRUTIA LIBERA


PER LA RASSEGNA COSENTINA POMERIGGI DAUTORE

LASSOCIAZIONE CULTURALE BRUTIA LIBERA E ANIMATA DA QUATTRO DONNE


IMPEGNATE ATTIVAMENTE NEL PANORAMA ARTISTICO CULTURALE DI COSENZA:
RITA MANTUANO Presidente (artista, iconografa, scrittrice, poetessa)
ANNA CANE vice presidente (Bibliotecaria)
MARIA ANTONIETTA GULLO tesoriere (Artista, poetessa)
MONICA CAPIZZANO segretario (Criminologa, artista, poetessa)

Il romanzo Alle soglie dellultimo giorno, di Sergio Ruggiero, edito da Franco Mannarino, stato
presentato alla Biblioteca Civica di Cosenza nel pomeriggio di Gioved 26. Con la rassegna
Pomeriggi dautore, Bruzia libera ha inteso selezionare per gli appassionati cosentini opere che
le socie hanno definito eccellenze calabresi di notevole interesse letterario.

Perch stato selezionato il romanzo di Sergio Ruggiero.


Mi fa piacere apprendere dei successi letterari dellautore amanteano, perch esporta in tutta Italia limmagine
di una Calabria ricca di storia e tradizioni competendo degnamente ad altissimi livelli. Devo dire che non mi
meraviglia perch questo libro veramente forte, bello, travolgente. (Cinzia Altomare)

Cinzia Altomare, archivista-storica (Cosenza)

Di Cinzia Altomare
Alle soglie dellultimo giorno, quarto romanzo di Sergio Ruggiero, a parere di appassionata lettrice
il pi bello e completo che lo scrittore abbia redatto.
Un romanzo storico in cui si possono trovare tutti gli elementi della narrazione di genere: storia,
guerra, intrigo, amore, filosofia, religione. Tutti mescolati sapientemente e ben sviluppati, tengono
bene la narrazione e lattenzione del lettore, lo avvolgono in un tempo perduto e lo spingono ad andare
avanti nella lettura, stimolano la curiosit di sapere, pagina dopo pagina fino alla inevitabile ultima
parola. Insomma non ti staccheresti mai di leggere.
Questo autore ha una pecca, quella di essere nato in una regione come la nostra, una regione che non
ama i suoi figli come essi amano lei, un romanzo del genere in un altro contesto sarebbe al top delle
classifiche dei libri pi letti. Ma proprio la Calabria che d ispirazione a Ruggiero, la storia ricca e
sconosciuta di una terra di conquista e di passaggio, una regione dove hanno attecchito tante culture:
gli originari Bretti, i conquistatori Greci, i Longobardi, gli Arabi, i Franchi e tanti altri, solo per citare i
protagonisti del libro, che con le loro credenze, usi e costumi hanno fatto la storia della Calabria di
oggi. E di questo ne testimonianza ancora la nostra lingua che ha attinto da tutti gli idiomi e li ha fatti
suoi. Ma questo libro non tratta lo stereotipo del solito calabrese, non si parla di briganti, non si tratta
del solo rozzo popolano, ma anche e soprattutto di uomini di cultura e illuminati, alla ricerca della
divina conoscenza, uomini in attesa di un segno come il greco Eurone che crede fermamente nella sua
mistica missione, unica cosa che ha colmato il vuoto della perdita del figlio; uomini come Pancrazio,
mitica e mistica figura religiosa al di fuori di ogni malevolo intrigo, vera ancora di salvezza per i
cosentini; Arslan, faqih desideroso di attingere anche lui alla conoscenza degli angeli tanto da portarlo
a scegliere di salvare chi viene ritenuto nemico e sobillatore.
Tutto questo e altro sono gli elementi cardini di una parte della storia della Calabria che si persa,
ambientata nelle nebbie dellalto medioevo che non si studia quasi pi, ma sapientemente descritta in
questo romanzo.
Altro elemento, il riferimento ad Alarico e al suo tesoro. Dove stato sepolto? Questa
storia/leggenda cara ai cosentini, porta il lettore ad immaginare luoghi e posti di un mondo ormai
scomparso, in una dimensione quasi fantastica che si mescola con le mistiche credenze medievali, che
spingono gli illuminati a cercare il vero tesoro scomparso, lilluminazione per la vita eterna in attesa
del giorno del Giudizio finale, la ricerca della fede. Gli altri, i carnefici, mirano al fantastico tesoro
sepolto per crescere in potenza.
E per finire il fulcro di tutto il romanzo: gli angeli, quelli celesti, come quello mummificato in spalla al
greco Eurone, che per la sua sola inquietante presenza capace di coinvolgere le folle o di impaurire i
malvagi; e gli angeli terreni, i bambini, anime innocenti protetti da Pancrazio, unico a vedere in loro il
futuro dellumanit, circondati da un mondo crudele che non risparmia loro atrocit e miseria. Gli
angeli guidano e innescano meccanismi e vicende sino alla fine.

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