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trentanovesimo
agosto-settembre
2010
empi di fraternit
numero
ISSN 1126-2710
empi di fraternit
tempi di fraternit
donne
donne ee uomini
uomini in
in
ricerca
ricerca ee confronto
confronto
comunitario
comunitario
QUANDO SI FA IL GIORNALE
chiusura
ottobre 8-9 ore 20:30
chiusura
novembre 6-10 ore 20:30
Il numero, stampato in 646 copie, stato
chiuso in tipografia il 12.07.2010 e spedito il
19.07.2010. Chi riscontrasse ritardi
postali pregato di segnalarlo ai
numeri di telefono sopra indicati.
Questa rivista associata alla
UNIONE ST
AMP
A PERIODICA IT
ALIAN
A
STAMP
AMPA
ITALIAN
ALIANA
in questo numero
EDITORIALE
R. La Valle - Laltro Israele .................................................. pag.
RACCONTI DAFRICA
G. Bianchi - T e gombo ..................................................... pag.
CULTURE E RELIGIONI
Ortensio da Spinetoli - Lopera lucana ............................... pag.
M. Arnoldi - La Chiesa cristiana una possibile? .................. pag.
P. Macina - XX Settembre (10) ............................................ pag.
PAGINE APERTE
M. Cavallone - Osservatorio ................................................ pag.
S. Platone - Un convegno secondo natura .................... pag.
R. Orizzonti - Far "entrare" il carcere a scuola ..................... pag.
L. Tussi - Intercultura e immigrazione ................................. pag.
G. Bianchi - Nel mare ci sono i coccodrilli ........................... pag.
D. Dal Bon - Unesperienza particolare... ............................ pag.
D. Pelanda - Finalmente a casa... ........................................ pag.
B. Dalla Valle - Un prete da non dimenticare ...................... pag.
G. Monaca - Elogio della follia ............................................. pag.
AGENDA ........................................................................... pag.
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Ricordo
Bisogna vedere quel che non si visto, vedere di
nuovo quel che si gi visto, vedere in primavera
quel che si era visto in estate, vedere di giorno quel
che si era visto di notte, con il sole dove la prima
volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo,
la pietra che ha cambiato posto, lombra che non
cera.
Bisogna ritornare sui passi gi dati, per ripeterli, e
per tracciarvi a fianco nuovi cammini.
Bisogna ricominciare il viaggio.
Sempre.
Jos Saramago
Il periodico Tempi di Fraternit in regime di copyleft: ci significa che gli scritti (solo
testo) possono essere liberamente riprodotti a condizione di non apportare tagli o modifiche,
di citare lautore, di indicare il nome della testata e di inviarne copia alla redazione.
Questo periodico aperto a quanti desiderino collaborarvi ai sensi dellart. 21 della Costituzione
della Repubblica italiana. La pubblicazione degli scritti subordinata allinsindacabile giudizio
della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con la testata e,
quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito.
Il materiale inviato alla redazione, anche se non pubblicato, non verr restituito.
Limmagine di copertina di
tratta
Riccardo
da http://www.infopal.it.
Cedolin
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EDITORIALE
Laltro Israele
di Raniero
La Valle
re quella fattane da Ges e da Paolo; ma nella stessa tradizione ebraica c una lettura del
giudaismo realizzato che sarebbe una meraviglia per il mondo intero.
Se ne trova lultima espressione in una relazione fatta allassemblea plenaria dellUnione Internazionale delle Superiori generali
delle religiose cattoliche dal rabbino Arthur
Green di Boston, un maestro di maestri per
aver dedicato la sua vita alla formazione di
rabbini; di ispirazione neo-hassidica egli si
rif alla tradizione mistica ebraica secondo
cui Dio si pu incontrare in qualsiasi luogo
e in ogni istante. In forza di una teologia che
gli chiama dell empatia, dichiara che non
esiste una fede in Dio che sia autentica, che
non stimoli a prendere cura e a fare qualcosa
per le creature di Dio pi bisognose.
Ma il fondamento di questa affermazione
non etico, ontologico. Green lo dice raccontando una famosa controversia tra il rabbino Akiva e il rabbino Ben Azzai su quale
fosse il principio fondamentale della Torah
su cui si regge tutto il giudaismo. Diceva
Rabbi Akiva che il precetto di amare il
prossimo come se stessi. Per Rabbi Ben
Azzai sta invece nel fatto che Dio cre gli
esseri umani a somiglianza sua. Lamore
un piedistallo troppo instabile per fondarci
sopra tutta la Torah. Alcuni li ami di pi, altri di meno. Per tutti devono essere trattati
come immagini di Dio. Forse, dice il rabbino Green, Ben Azzai vedeva che il principio di Akiva poteva essere ristretto, concepito solo in relazione alla propria comunit.
Dopo tutto il vostro prossimo potrebbe
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EDITORIALE
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designare semplicemente il vostro correligionario ebreo, o quello cattolico. E lo
sconosciuto, il peccatore, il vostro nemico?
Il principio di Ben Azzai invece non ammetteva eccezioni, poich risale alla creazione stessa. Non solo la tua gente, ma
tutti gli esseri umani sono stati creati a immagine di Dio.
Dunque questo il principio su cui tutto
deve essere misurato, e ogni forma di
giudaismo che se ne allontani una deformazione della religione.
Se la Torah proibisce le immagini perch, come dice il maestro Abraham
Heschel, limmagine di Dio siete voi, il
resto idolatria. Voi non potete fabbricare unimmagine di Dio, solamente potete
essere questa immagine.
Nel cristianesimo, dice il rabbino Green,
c limmagine potente del Corpo di Cristo. Ma questa espressione include solo gli
appartenenti alla Chiesa, o abbraccia il mon-
do intero? Quanto a noi ebrei - aggiunge siamo una entit etnica, ma anche una comunit di fede. E allora in che misura siamo
esclusivi? Quando preghiamo per tutto il
popolo dIsraele preghiamo solo per noi?
E il resto dellumanit? Noi non vogliamo
che tutti diventino ebrei, ma crediamo che
ogni persona sulla terra porta in s limmagine di Dio. La lotta contro lesclusivismo
la grande sfida del giudaismo oggi.
E lOlocausto? La sua memoria, si chiede
Green, come intercetta questa sfida? Molti
ebrei pensano che il messaggio chiaro: Mai
pi! Non permetteremo mai pi che gli ebrei
siano vittime. Ma i migliori dei sopravvissuti, come Heschel, come Wiesel, hanno capito
che mai pi significa che non permetteremo mai un altro genocidio nella nostra unica
famiglia umana, che prenderemo la difesa di
tutti quelli che soffrono.
Rabbi Green non lha detto, ma tutti vuol
dire anche i palestinesi.
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OSSERVATORIO
a cura di
Minny Cavallone
minny.cavallone
@tempidifraternita.it
Quando TdF giunger ai lettori, lestate volger quasi al termine e ci si accinger a ricominciare
le attivit normali della vita quotidiana, quali che esse siano. Nel frattempo molte cose saranno
accadute: sviluppi (positivi?) di problemi aperti o novit, comunque partiamo da quello che
attuale al momento di scrivere. Particolarmente viva e sentita in Italia e nel mondo la questione
del lavoro e della diminuzione delle spese per i servizi sociali (scuola, sanit ecc.), non mancano
poi le preoccupazioni per la vita democratica e per il rispetto (mancato o compromesso) dei
diritti umani, per la legalit calpestata dalle mafie e dagli scandali politico-finanziari. Infine non
si possono dimenticare i drammi connessi con i conflitti, i danni ambientali ed il razzismo.
Questa volta vorrei partire dalle questioni ambientali ed ecologiche.
Lassociazione Manos de Mujer, nata nel 2001 a Natagaima in Colombia, comprende 1.100
contadine native delletnia Pijao. Nella loro regione il deserto avanza dell1,5% ogni anno a
causa dei mutamenti climatici e della deforestazione. Queste donne si impegnano a contrastarne
lavanzata praticando agricoltura compatibile e riforestazione. Nellarticolo sono riportate le
esperienze di alcune di loro. Claudine coltiva biologicamente ortaggi e meloni. Elcy si occupa
dello smaltimento dei rifiuti, rilevando che non facile attuarlo senza bruciarli, in mancanza
dellaiuto governativo. Yolanda Villavivencia, ispano-colombiana, attraverso lONG AESCO,
riuscita a finanziare un acquedotto iniziato nel 1999 e terminato nel 2008; i fondi avanzati vengono
usati per sostenere 400 famiglie in difficolt. LAssociazione ha ripiantato 600.000 alberi ottenendo
qualche miglioramento climatico: la temperatura che aveva raggiunto i 40 gradi si sta abbassando.
A proposito di deforestazione in genere va notato con piacere che essa leggermente diminuita in
Brasile e in Indonesia e che in USA e in Cina sono in atto dei piccoli programmi di riforestazione.
In Nicaragua recentemente stata approvata una buona legge (la 705) per il controllo e la
regolazione degli ogm. Nata dalla Campagna Semi di identitche ha raccolto 6.800 firme,
stata approvata in Parlamento e presto diventer operativa. La campagna si proponeva due finalit:
1) conservazione e utilizzo sostenibile della diversit biologica,
2) prevenzione dei rischi provenienti da organismi vivi modificati per mezzo della biotecnologia
molecolare. La 705 riguarda solo il secondo punto, ma si spera nellapprovazione di unaltra
legge che si occupi anche del primo (dal Notiziario NICARAHUAC-maggio/agosto 2010).
La raccolta firme sui tre quesiti del Referendum contro la privatizzazione dellacqua e per una
gestione pubblico/partecipata di questo bene in Italia ha gi superato il milione di adesioni e c
da ben sperare per il buon risultato del referendum che probabilmente si terr nella prossima
primavera. Per bisogna anche notare con dispiacere che nel PD sorto un comitato a favore del
mantenimento e/o estensione della privatizzazione. Il dibattito allinterno resta aperto.
La Corte Costituzionale ha rigettato i ricorsi di dieci regioni contro la legge, varata dallattuale
governo, che prevede la costruzione di nuove centrali nucleari. La raccolta firme, indetta dallItalia
dei Valori per il Referendum abrogativo della suddetta legge, prosegue insieme a quella contro il
legittimo impedimento (cfr. Osservatorio N6).
La marea nera continua ad inquinare le coste del Golfo del Messico e alla fine di giugno c stato
un nuovo incidente che ha fatto saltare il tappo che impediva (parzialmente) la terribile fuoriuscita
di petrolio, incidente che ha causato la morte di due operai. Intanto Tyrone Benton, lavoratore
sopravvissuto al primo disastroso incidente, ha denunciato che la BP sapeva che cerano falle nel
sistema di sicurezza della piattaforma gi alcune settimane prima che questa esplodesse. Obama e
la stessa Borsa sembrano voler severamente punire la Company sul piano economico, ma difficile
che queste lezioni vengano apprese da chi persegue rapidi profitti nellera della globalizzazione!
La Turchia stata coinvolta nel sanguinoso attacco alla nave Mavi Marmara che con altre navi di
pacifisti tentava di portare aiuti alla popolazione di Gaza vittima dellembargo israeliano e, a mio
parere, in quel caso, ha svolto un ruolo positivo, ma nello stesso tempo si rifiuta di portare avanti
un costruttivo processo di pace con i Kurdi. Nel Paese poi ci sono problemi conflittuali
apparentemente religiosi. Il vescovo Luigi Padovese, capo della chiesa locale e uomo di dialogo
stato ucciso in circostanze non chiare. Si dice che sia colpevole il suo autista non sano di mente,
ma sembra proprio che non sia cos. Il corpo del presule arrivato alla Malpensa su un aereo
cargo ed stato accolto solo dal vice- provinciale dei cappuccini. Questo fatto stato commentato
piuttosto negativamente dal suo possibile successore Ruggero Franceschini.
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OSSERVATORIO
Sulle sofferenze dei Palestinesi e sulla violazione dei loro diritti pi elementari ci sarebbe molto
da dire cos come sul trattamento riservato dal governo israeliano ai pacifisti delle navi che tentavano
di raggiungere il porto di Gaza (tra gli altri la nosta Angela Lano che al ritorno ha raccontato la
sua esperienza durante una manifestazione a Torino, intervistata su questo numero a pag. 32 ).
Tanto ci sarebbe da dire sullinvoluzione della politica e della societ israeliana, che non si mostrano
disponibili ad accogliere i richiami internazionali e che promettono di addolcire(?) lembargo
di Gaza, ma non si sognano di toglierlo. Di ci per si parla in altri articoli di TdF.
In Afghanistan, Iran,
Kyrgyzstan
SullAfghanistan mi limito a ricordare i pericoli che corrono i militari, le stragi di vario tipo
subite dalla popolazione civile e il fatto che in quel territorio sono stati trovati litio, oro ed altri
minerali per un valore di milioni di dollari e questo non giover di certo alla causa della pace.
In Iran la lotta dellonda verde continua, ma la repressione molto dura, il regista Panahi stato
liberato anche per le pressioni di altri famosi cineasti, ma tanti altri oppositori restano in prigione.
In Kyrgyzstan, ad Osh ed in altre localit, ci sono stati scontri tra Uzbeki e Kirghisi che hanno
provocato in pochi giorni pi di 100 morti ed un gran numero di profughi; le notizie sono state
fugaci nei nostri media ed difficile comprendere le cause di questa situazione.
In Belgio e in Libia
Vorrei accennare anche ad altri due Paesi molto diversi tra loro: il Belgio e la Libia. Il Belgio perch
anche l c un conflitto etnico seppure per fortuna non sanguinoso e alle ultime elezioni gli
indipendentisti fiamminghi hanno vinto conquistando circa un voto su tre, mentre al Sud hanno
vinto i socialisti. Forse non c un immediato pericolo di secessione, ma il sintomo non rassicurante.
In Libia lufficio dellUNHCR (Commissariato ONU per i rifugiati) stato chiuso. In tal modo
nessuno potr vagliare le richieste di asilo che i migranti reclusi nei centri di detenzione potrebbero
presentare. In questa situazione coinvolta anche lItalia che ha stipulato accordi con la Libia
concedendo anche finanziamenti allo scopo di respingere chi avrebbe bisogno di aiuto. LUNHCR,
in un recente rapporto, ha fatto presente che i profughi nel mondo sono purtroppo in aumento e sono
pi di 43 milioni. LItalia ne ospita molti di meno rispetto alla Germania, alla Francia ecc.
Giustizia tardiva
Infine una riflessione sulla giustizia tardiva. In Irlanda del Nord, finalmente, la Commissione
del governo inglese ha riconosciuto che nella domenica di sangue del 1972(!), in cui rimasero
uccisi 14 civili che manifestavano pacificamente, furono i soldati britannici a sparare. La tenacia
dei familiari ha ottenuto questa tardiva vittoria della verit e della giustizia resa possibile dalla
buona riuscita del processo di pace del 1998 (forse unico gesto positivo del governo Blair!). In
Sudafrica tutti onorano ora Mandela e molti sono andati a visitare la prigione in cui stato rinchiuso
per pi di 20 anni. Giusto, ma perch non si pensa prima che chi accusato di terrorismo solo
perch Basco, Curdo, Saharawi ecc. potrebbe essere innocente e potrebbe avere diritto al sostegno
della societ civile internazionale e anche delle istituzioni?
In Palestina
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OSSERVATORIO
e della creativit. Come ci scrive Peppino Coscione della Cdb di Oregina, riassumendo il manifesto
di convocazione: I partecipanti hanno inteso testimoniare la loro preoccupazione e il loro allarme
per la deriva sociale e culturale che da tempo imprigiona il nostro Paese dove cresce il razzismo,
cos come larroganza, la prepotenza, la repressione, il malaffare, il maschilismo, la diffusa cultura
mafiosa, la mancanza di risposte per il mondo del lavoro, sempre pi subalterno e sempre pi
precario mentre aumenta la cultura del disinteresse per il bene comune. I partecipanti per intendono
provare a reagire convinti che vi siano migliaia di esperienze di resistenza e di buone pratiche da
sostenere. La sera del 26 si svolta una grande festa ri-costituente al porto antico ed il 27 si
sono animate nel centro storico cinque piazze tematiche dedicate ai seguenti temi: diritto alla
dignita del lavoro - diritto alla differenza - diritto al sapere e alla bellezza - diritto alla pace
-diritto alla cura dellambiente e al futuro. Auguriamoci che liniziativa abbia una continuit e
non resti un fatto isolato!
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RACCONTI
DAFRICA
empi di fraternit
T E GOMBO
di Giorgio
Bianchi
giorgio.bianchi
@tempidifraternita.it
rare il bestiame, ma anche per gli usi domestici, come bere e cucinare, per questo motivo le malattie portate da parassiti intestinali
mietevano vittime specialmente tra i bambini. Occorreva scavare pozzi pi profondi per
raggiungere una falda che si trovava oltre i
venti metri ed era questo che si proponeva
di realizzare il nostro progetto.
Rientrando dal nostro giro, Gnimbi mi
aveva presentato tutta la sua famiglia: lanziano suo padre vestito con una palandrana
viola, le sue cinque mogli, alcuni fratelli,
cognate e una moltitudine di bambini. Era
quella che viene chiamata Une grande famille, una grande famiglia composta da una
cinquantina di elementi, tutti solidali tra loro.
Mentre ce ne stavamo seduti in attesa della cena, Gnimbi mi raccontava delle sue vicissitudini familiari. Aveva una moglie e tre
figli che vivevano nella capitale. La moglie
da mussulmana si era fatta cristiana. Faccia un po lei quel che le pare mi aveva detto Gnimbi e da questo avevo capito come
lIslam, in quelle regioni, era vissuto in modo
pi sportivo che altrove.
Il problema era la grande famille che
viveva nel villaggio. Lui era direttore del
centro di formazione professionale che aveva sede nella capitale. Percepiva un discreto
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RACCONTI
DAFRICA
stipendio, ma per questo fatto tutta la famiglia si considerava a suo carico e lui, come
prescrive la tradizione, non poteva sottrarsi
a questobbligo. Che fosse per lui un problema lavevo dedotto io, lui in verit pareva trovare la cosa del tutto naturale.
Finalmente una donna anziana ci port la
cena. Arriv con un paiolo fumante e con
un recipiente colmo di qualcosa che la penombra non mi permise di individuare bene.
Pos il tutto sul pavimento e se ne and.
Gnimbi emise un grugnito e molto soddisfatto si accinse a mangiare. Mi insegn che
quello che si trovava nel paiolo era t, una
specie di polenta di miglio. Occorreva prendere con le mani una piccola porzione di t
e intingerlo nella salsa, chiamata gombo, che
si trovava nel recipiente e portarlo alla bocca senza lintermediazione di qualcosa che
assomigliasse a posate. Seguendo i suoi consigli, provai a fare quanto lui mi suggeriva,
ma rimasi un po sorpreso quando, sollevando il pezzo di t dal recipiente con il gombo, vidi scendere dei lunghi filamenti.
Non riuscivo a vedere dentro il recipiente
per controllare quale fosse laspetto di quella specie di salsa, potevo solamente constatare che aveva una certa limacciosa consistenza, tanto da lasciare pendere filamenti
ogni volta che si intingeva un boccone di t.
Gnimbi mi disse ridendo che loro avevano soprannominato quella salsa telegrafo
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SERVIZIO BIBLICO
Lopera lucana
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b) Il caso di Filippo.
Il primo, emblematico, protagonista di questa vicenda Filippo, uno dei sette diaconi dispersi in Samaria.
Il suo apostolato, la sua predicazione sono efficaci ma
inconcludenti (Simon Mago, una conversione dubbia)
finch non arrivano da Gerusalemme Pietro e Giacomo
che confermano la sua opera imponendo le mani sui
battezzati, facendo scendere su di loro lo Spirito Santo;
Filippo, al contrario, non lo aveva invocato, non perch, come si sempre creduto, non ne avesse la facolt
essendo un semplice diacono, ma perch non ne aveva
ancora ben compreso la funzione che aveva questo misterioso, segreto realizzatore dellopera di Dio.
Ora un misterioso messaggero (langelo del Signore: 8,26) lo toglie dalla sua confusione indirizzandolo
verso Gaza (di fatto al momento deserta, dopo la distruzione subita nel 100 a.C., 8,26) e lo Spirito lo invita
a raggiungere il carro su cui era seduto un eunuco, funzionario della regina Candace dEtiopia. Verosimilmente
questo era di stirpe giudaica, e pur sapendo che in quanto tale (eunuco) non poteva accedere al tempio, era
ugualmente venuto a Gerusalemme pensando che il
messia avesse portato qualche cambiamento a tale proibizione ed era rimasto deluso, dato che il presunto inviato di Dio era finito in croce. Ora se ne va seduto su
un carro che era il simbolo della cattedra degli ebrei
eterodossi e cerca di comprendere il testo di Is 56,3 ma
non lo capisce sin tanto che non gli si sieda accanto un
catechista pi qualificato, capace di informarlo pi esattamente sulla buona novella di Ges (8,35).
Il seguito chiaro: leunuco battezzato, confermato
nella fede in Ges, Filippo abilitato come missionario
di Cristo, capace di annunziarlo e sigillare ladesione
dei credenti con leffusione dello Spirito Santo (8,39);
con questa abilitazione giunge a Cesarea Marittima e
qui si stabilisce (8,40): Paolo lo incontrer con le quattro figlie profetesse poco pi a nord (At 21,8).
Il giudeo, per diventare cristiano, doveva lasciarsi
prendere e guidare dalla forza dello Spirito cio dalla
carit stessa di Dio.
c) Il secondo quadro ritrae il travaglio interioredi Pietro, che a Giaffa venuto a trovarsi in casa di Simone,
conciatore di pelli, capo di una comunit cristiana irregolare (impura). Vi si trattiene alcuni giorni (9,43) ma
si guarda bene dal condividere il cibo con la sua famiglia, per di pi qui lo raggiunge un messo del centurione
di Cesarea, Cornelio, che lo invita a venire a casa sua,
quella di un pagano.
Non si rifiuta ma dentro di s irrequieto e, prima di
arrivare in citt, preso da fame e mentre gli preparano
il pranzo sale sulla terrazza a pregare. Era quasi mezzogiorno. Ma qui ha una visione che rivoluzioner la
sua vita. Una grande tovaglia che racchiudeva ogni genere di animali, persino quelli vietati dalla legge e una
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NELLE RISTRETTEZZE
DELLE GALERE
Rubrica a cura di
Ristretti Orizzonti
Direttore:
Ornella Favero
Redazione:
Centro Studi di
Ristretti Orizzonti
Via Citolo da
Perugia n. 35 35138 - Padova
e-mail: redazione
@ristretti.it
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NELLE
RISTRETTEZZE
DELLE GALERE
Alla pagina
seguente
una breve
presentazione
del libro
SPEZZARE
LA CATENA
DEL MALE
edito da
Ristretti
Orizzonti
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Intercultura e immigrazione
Dallintegrazione allinterazione
di Laura
Tussi
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umane non sono omogenee e separate, ma differenziate e caratterizzate da confini permeabili,
allora le identit delle persone e dei gruppi non
si prospettano come recinti da difendere dalla
cattiva influenza dellesterno e dellestraneo, ma
diventano ambiti di scambio, di dialogo e
interazione.
Le persone non hanno diverse identit, ma le
costruiscono nelle relazioni quotidiane con gli
altri, usando vari strumenti con cui interagiscono con lambiente fisico e sociale, come il
loro corpo, gli oggetti, le conversazioni, i discorsi e le narrazioni, in un approccio discorsivo, dialettico e dialogico, dove la narrazione
non vista come una produzione mentale individuale, ma come creativit sociale, dialogica,
come strumento per riflettere collaborativamente sulle situazioni.
Lidentit prodotta dalle narrazioni plurale,
ma non necessariamente coerente, perch gli
eventi narrati possono essere dolorosi e difficili
da riferire, in quanto i migranti che hanno vissuto esperienze traumatiche producono narrazioni
frammentarie, lacunose, confuse e fondate su
esperienze contrastanti, in incoerenze e silenzi
tipici delle identit delle diaspore.
Leducazione interculturale pone come condizione la rinuncia alletnocentrismo occidentale e la ricerca multiculturale evidenzia le differenze tra comunit, gruppi e categorie sociali,
apprezzando le diversit, senza renderle delle
barriere impenetrabili, in cui si cerca di osservare come funzionano gli scambi tra persone e
gruppi differenti.
La contrapposizione tra autoctoni e migranti consueta, in quanto sufficiente imparare dai mass
media a ragionare per stereotipi e pregiudizi, dimenticando la storia e gli scambi continui nella
vita quotidiana, dove fare intercultura significa
superare la visione delle differenze morali come
compartimenti separati.
Lapproccio interculturale indica come non cristallizzare le differenze, in una prospettiva pedagogica che assuma la dimensione internazionale del
sapere, in unottica relazionale e dinamica nelle teorie e nelle prassi formative, studiando laltro nelle
interazioni tra scambi pacifici e conflitti violenti.
La gigantesca ibridazione di popoli e culture ha
provocato la diffusione di societ composite, in cui
convivono gruppi umani di diversa provenienza,
dove si cerca faticosamente di trovare un equilibrio tra la condivisione di valori comuni e le diverse appartenenze sociali e culturali.
Il multiculturalismo vorrebbe suggerire una prospettiva di interazione dinamica tra comunit dif-
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RECENSIONE
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di un lavoro per sopravvivere, per rimborsare i trafficanti
di uomini che lo trasportavano da un paese allaltro, alla
ricerca di un luogo dove potersi fermare e ricominciare a
vivere. Fece tutti i mestieri, dal venditore di merendine in
Pakistan, al muratore in Iran a Teheran, dove lavor mesi e
mesi senza poter uscire dal cantiere per non essere preso
dalla polizia. Pareva che in Turchia ci fosse meno sorveglianza, cos decise di ripartire. Fu un viaggio allucinante.
Con un gruppo di clandestini, guidati da mercanti di uomini, marciarono per quasi un mese tra aspre montagne, gelo
e neve. Molti morirono lungo il cammino. Incontrarono
cadaveri congelati abbandonati sul ciglio della strada. Lui
rub le scarpe ad un morto perch le sue erano sfondate.
... Gli ho tolto le scarpe e me le sono provate, mi andavano bene. Ho fatto un cenno con la mano per ringraziarlo.
Ogni tanto lo sogno.
Scesi dalle montagne il viaggio per Istanbul era ancora lungo, un viaggio compiuto con una ventina di compagni pigiati nel doppio fondo di un camion che trasportava ghiaia, in uno spazio non pi alto di cinquanta centimetri, con due bottiglie, una piena dacqua ed una vuota
per pisciare, con laggiunta di un pugno di riso scotto.
Tre giorni dur il viaggio, tre giorni senza mai uscire...
Da un certo momento in poi, ho smesso di esistere ...
piangevano i pensieri e i muscoli, piangevano il torpore e le ossa. Odori. Ricordo gli odori, piscio e sudore. Urla, di tanto in tanto e voci nel buio... Ho sentito
qualcuno lamentarsi in modo orrendo... quella voce
rauca fusa al rombo del motore, diceva: acqua. Solo
quello: acqua....
A Istanbul non cera lavoro. Dormiva in un parco cittadino e al mattino presto si recava, con altri come lui, in un
bazar, dove passavano quelli che reclutavano le persone
per lavori saltuari, ma niente di pi. Ud altri ragazzi che
parlavano di andare in Grecia e si un a loro.
Trovarono un trafficante che dietro compenso forn loro
un gommone gonfiabile dicendo: la Grecia da quella parte. La meta era lisola di Metilene poco distante, ma, per
dei ragazzi poco pratici di mare, si rivel unimpresa terribile. Pagaiando in un mare agitato, tra le onde, uno di loro
casc in acqua, lo chiamarono a gran voce disperati, ma
non riuscirono pi a trovarlo. Giunsero finalmente affranti
sulla spiaggia di Metilene dove si divisero, ognuno per proprio conto. Qui, vagando lungo la spiaggia affamato e lacero, venne raccolto da una signora anziana che lo sfam,
gli diede degli abiti e gli diede anche i soldi per imbarcarsi
per Atene.
Ad Atene era lanno delle olimpiadi e non gli fu difficile
trovare lavoro, nero naturalmente. Lavor duramente per
parecchi mesi, ma finite le olimpiadi, fin anche il lavoro.
Sapeva che in Italia, da qualche parte, si trovava un afghano
del suo villaggio di nome Payam, cos decise di tentare la
sorte in Italia. Gli avevano detto che bisognava andare a
Roma perch l cera un parco con una piramide, dove si
trovavano gli afgani.
Giunse a Roma passando da Venezia, dove era arrivato
clandestino a bordo di un tir caricato su di una nave e qui
trov, tra la comunit degli afgani, uno che conosceva questo Payam perch era stato con lui in un centro di accoglienza, di lui conosceva anche il numero del suo cellulare.
Grazie a lui scopr che Payam lavorava a Torino. Fu cos
che Enaiatollah prese quel treno dove casualmente incontr Anna che lo aiut a rintracciare il suo amico.
A Torino venne ospitato per qualche tempo in una comunit. Poi un giorno conobbe una signora italiana che lavora
nei servizi sociali e che si offr di ospitarlo provvisoriamente. La signora abitava poco fuori Torino, aveva una
casa, un marito e due figli. Prese subito a benvolere il ragazzo, tanto che quel provvisoriamente sfoci, ben presto,
in un affido e cos Enaiatollah, ormai quindicenne, trov
finalmente una nuova famiglia e lo stato di rifugiato politico, che gli permise di iniziare gli studi. Dopo aver conseguito la licenza media, ora studia da operatore dei servizi
sociali.
Ma la storia di Enaiatollah non pu finire cos. Lui non
aveva dimenticato la sua terra, i suoi fratelli e la sua vera
madre, che per un estremo gesto damore aveva dovuto abbandonarlo. Si ricordava di un amico di famiglia che era
rimasto in Afganistan e del quale aveva conservato il numero di telefono. Lo chiam e dal padre seppe che la sua
famiglia si era trasferita definitivamente in Pakistan e che
comunque avrebbe fatto di tutto per rintracciarla. Dopo parecchio tempo, quando ormai aveva perso ogni speranza,
una sera ricevette una telefonata: era il padre del suo amico
afgano che gli comunicava di aver ritrovato sua madre.
... Poi ha detto: aspetta. Voleva passarmi al telefono
qualcuno, ed io capii subito chi era quel qualcuno e a me
si sono riempiti gli occhi di lacrime: Ho detto: mamma.
Dallaltra parte non arrivata nessuna risposta. Ho ripetuto: mamma. E dalla cornetta uscito solo un respiro, ma
lieve e umido e salato. Allora ho capito che stava piangendo anche lei.
Cos finisce la storia di Enaiatollah, bambino afghano di
dieci anni, abbandonato in Pakistan e che dopo mille peripezie, durate cinque anni, riuscito a giungere in Italia,
dove ha trovato chi lo ha accolto come un figlio, dove ha
trovato una casa, una famiglia, dove ha potuto riprendere a
studiare e progettare una vita.
Se la sua storia ha avuto un lieto fine, non si pu fare a
meno di pensare a tutti i suoi compagni di viaggio finiti
tragicamente lungo la via, non si pu fare ameno di ricordare le migliaia di clandestini che continuano a condurre
una vita disumana, in condizioni disumane, nella paura
continua di venire scoperti e rimpatriati, di venire
schiavizzati da gente senza scrupoli a cui importa solamente
il guadagno.
Oggi nelle nostre piazze, sorgono monumenti ai deportati, ai martiri, ai caduti in guerra. Mi chiedo se un giorno
nelle stesse piazze, troveremo la statua che ricordi le migliaia di morti mentre cercavano di fuggire dalla guerra,
dalla miseria estrema, dalla prigione, dalla tortura, mentre
cercavano di raggiungere un luogo che li accogliesse come
esseri umani.
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CENTENARIO DELLECUMENISMO
di Mario
Arnoldi
mario.arnoldi
@tempidifraternita.it
Celebrazioni ecumeniche
a Sibiu, Romania, nel 2007
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essere uniti nellessenziale cristiano pur essendo
diversi nelle forme del culto, delle strutture ecclesiali e della piet. Oggi la visione protestante dellunit si pu riassumere in due affermazioni: la
prima diversit riconciliata, la seconda
sinodalit, cio comunione conciliare di Chiese locali.
Oscar Cullmann, luterano, presentato allAmbrosianeum dal teologo valdese Paolo Ricca, ha dato lavvio a diversi aspetti della concezione protestante di unit. Egli percorre con
la sua vita tutto il Novecento, professore di
Nuovo Testamento e Storia della Chiesa antica
prima a Strasburgo, sua citt natale, poi a
Basilea, quindi a Parigi e in altre universit, tra
le quali la Facolt Teologica Valdese di Roma.
Uno dei suoi libri pi significativi sui problemi
ecumenici Lunit attraverso la diversit,
Queriniana, Brescia 1987, 23.
Cullmann prende spunto dalla prima lettera di
Paolo ai Corinti (1 Cor 12,3) che afferma la diversit dei carismi cio dei doni dello Spirito, sia
tra i singoli credenti sia tra le diverse Chiese cristiane. E a ciascuno data una manifestazione
particolare dello Spirito per lutilit comune: a uno
viene concesso il linguaggio della sapienza; a un
altro invece il linguaggio della scienza; a uno la
fede; a un altro il dono di far guarigioni, ecc..
Unit della salvezza, quindi, nella diversit dei
carismi o dei doni dati alle diverse Confessioni.
Per i singoli e per le Chiese cristiane, afferma
Cullmann, non la diversit dei carismi che
divide, quanto piuttosto le deformazioni dei
carismi. Nel Protestantesimo i carismi e i doni
sono la concentrazione sulla Bibbia e la libert
cristiana, le deformazioni dei carismi sono la
sottolineatura dellautorit della Bibbia che ha
eclissato nella coscienza dei fedeli e dei pastori
la necessit di un magistero e ha determinato una
deriva verso lanarchia e il settarismo. Nel Cattolicesimo i carismi sono luniversalismo e lesaltazione dellistituzione, le deformazioni sono il
ritenersi lunico depositario delluniversalit e
della pienezza della grazia e considerare listituzione papale di origine divina, per cui egli tende
a sacrificare ad esse le persone che hanno, ad
esempio, subito dei torti. NellOrtodossia i
carismi sono la teologia dello Spirito e la sensibilit liturgica, mentre le deformazioni sono un
certo irrigidimento e formalismo.
necessario cercare, rispettare e valorizzare nelle altre tradizioni cristiane non il deficit ma i
carismi dello Spirito, che possono essere uno o
pi, e porsi, da parte delle Chiese, in stato di
autocritica continua. Nella storia della Chiesa si
sono commessi molti peccati contro lunit, ma
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La sua visione della Chiesa ununit di comunione. Fondamentale il suo testo dal titolo Chiesa di Chiese,
lecclesiologia di comunione, Queriniana, Brescia,1987.
Come ogni singola Chiesa al suo interno costituita dalla
comunione di singole comunit in relazione tra di loro, nella
relazione del Dio trinitario, cos il rapporto tra le diverse Chiese cristiane sar una comunione di comunioni, una Chiesa di
Chiese. Chiesa locale come comunione e Chiesa universale
come comunione di Chiese.
Il dialogo ecumenico di Tillard apre grandi prospettive nel
mondo cattolico per il futuro.
stolica dei primi cristiani, di quella dei primi secoli, di quella indivisa del primo millennio, difficile per lei concepire ununit cristiana che non avvenga nel quadro dellOrtodossia.
Proveniente da una famiglia repubblicana e agnostica, Olivier
Clment, nato in Francia nel 1921, partecipe alla resistenza
francese durante loccupazione nazista, storico di professione,
dallateismo si converte al Cristianesimo ortodosso sotto linfluenza di Dostoevskji, Lossky, Berdjaev, alcuni teologi della
diaspora russa in Francia a causa della rivoluzione. quindi
battezzato nella Chiesa russa a Parigi allet di trentanni. La
conversione per Clment non un avvenimento realizzato una
sola volta, ma si attua continuamente nella vita. Continui sono
lAmor ergo sum, sono amato dunque esisto, e lAmo ergo
sum, amo quindi esisto. Clment in Francia e in Occidente
stato uno dei pochi ortodossi che riuscito a creare uno spazio, anche se ancora limitato, di un vero dialogo spirituale. Ha
regalato al Cristianesimo occidentale, e in parte al mondo intero, unaltra visione, un altro sole, quello che sorge in Oriente, ma d luce in Occidente e nelluniverso, perch si tratta
dello stesso sole. Il luogo di questo dialogo il Volto interiore
delluomo in cui si riflettono tutte le cose e si rispecchia il Volto di Dio. Le icone ortodosse sono lespressione di questi
volti. Un dialogo dunque orizzontale con ogni realt creata,
discendente dalla divinit creatrice che ama, ascendente dallinteriore volto delluomo alle creature e a Dio.
Se con le Chiese cristiane, dice Clment, non possiamo ipotizzare ununione reale, frequentiamo il dialogo spirituale,
che crea legami tra i Cristianesimi e il mondo intero. Clment
ha percorso, come gli altri maestri, tutto il secolo, sempre alla
ricerca di un oltre non ancora scoperto e raggiunto. Il cammino dellunit la mai conclusa conversione a Cristo, fonte
dellunit.
Unit e divisioni
Una riflessione conclusiva, tratta nuovamente da Paolo Ricca. Forse la divisione maggiore ancora unaltra: quella
che separa la Chiesa e i cristiani da Colui di cui portano il
nome, Ges Cristo. La separazione da lui la madre di tutte
le divisioni. Superando questa grande divisione potremo superare anche le altre che dilacerano il mondo. Non solo le
divisioni tra i cristiani, ma tra cristiani ed ebrei, tra credenti e
non credenti, tra Chiesa e umanit. E poi ancora, in seno allumanit, la divisione, lacerante tra ricchi e poveri, tra Nord
e Sud del mondo, tra razze ed etnie, tra culture e religioni, tra
uomini e donne, vecchi e giovani, ecc.
In questo quadro lunit cristiana attraversare con Cristo
tutte le divisioni e cercare di superarle per dar vita a unumanit fraterna, pacifica e solidale. Lunit dei cristiani non c
ancora, anzi, sul piano dei rapporti tra le istituzioni ecclesiali, molto lontana. C per, nascosta ma reale, ununit
trasversale tra cristiani di diverse Chiese e Confessioni che
gi ora sperimentano la comunione ecumenica, della quale
fanno anche parte uomini e donne che, fuori dalle Chiese,
fanno la volont di Dio pur non dicendo Signore, Signore
(Mt 7, 21).
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Unit dItalia: i bersaglieri della breccia di Porta Pia hanno salvato il Paese
e la Chiesa dal Concilio Vaticano I (che non prometteva niente di buono)
di Raniero La Valle
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UNESPERIENZA PARTICOLARE...
di Daniele
Dal Bon
danieledalbon
@yahoo.it
Cari amici,
... sono partito marted 13 aprile 2010 alle 8 di
mattina da Caselle e sono arrivato alle 18 dello
stesso giorno a San Salvador dove venuta a prendermi Isabel, coordinatrice del Movimento
Salvadoregno delle Donne. Ho alloggiato da
Sonia alla Clementina, una huespedes familiare in cui ci si sente come a casa propria. Una
bella casa accogliente in una zona tranquilla, pulita, con giardino, arredata in modo antico da sua
mamma come il mio Ciabot; infatti ho scritto su
una vecchia scrivania, vicino ad un vecchio telefono ed alcune macchine da cucire Singer.
Claudia mi ha portato il cellulare dellAssociazione per i vagabondi della solidariet. Isabel
ed io ci siamo dati lappuntamento per lindomani mattina, mercoled, alle 9. Ci sono otto ore di
differenza di fuso orario: abbastanza per addormentarsi senza ninna nanna.
Al mattino lalba alle 5.30, con i galli che cantano e i bus che viaggiano. Aspetto che Sonia mi
prepari la colazione e mentre scrivo sta piovendo: linverno che anticipa di un mese. Il tempo
strampalato anche in Salvador, linverno dovrebbe essere da maggio ad ottobre. Sonia mi
chiama per mangiare: pane tostato con marmellata, succo darancia, caff.
Alle 9, puntuale, venuto a prendermi con lauto Mario (un collaboratore di Isabel) con Matilde
e mi hanno accompagnato alla UCA (Universit
Centro Americana); ci sono due universit, una
gesuita e laltra salesiana: entrambe sono care,
ma quella salesiana costa quattro volte di pi. Tanti anni fa un salesiano della LDC mi disse: Lo
sappiamo che i salesiani in America Latina hanno fatto la scelta dei ricchi. Ho visitato il centro:
la Cattedrale stata ricostruita e ridipinta ed allinterno vi la tomba di mons. Oscar Romero;
anche la sua casa stata rimessa a nuovo e adibita a museo: il cucinino piccolino, perch lui andava spesso a mangiare dalle suore.
Ho visitato il mercato, il Palazzo Nazionale (costruito tra il 1866 ed il 1871), e dopo ho pranzato
nella sede del Movimento delle Donne: pollo,
riso e papaia. Mi sono incontrato con Isabel Lopez,
la coordinatrice, e le altre oltre trenta donne che ci
lavorano. Alla sera Isabel mi ha accompagnato a
casa con una sua figlia, Nancy; ci siamo fermati in
un bellissimo locale in centro dove abbiamo cenato con una pizza e la sopa. Nancy lavora per
una ditta americana in San Salvador, tra laltro
proprio davanti al locale dove abbiamo cenato:
in tre abbiamo speso dieci dollari.
Abbiamo avuto un primo approccio ed Isabel
ha iniziato a raccontarmi la sua storia: vedova
da sette anni, nel 1993 durante la guerra scappata in Nicaragua con le figlie piccole, delle quali una aveva due anni. Mi disse: ... per dare lidea
della vita, il colon (la vecchia valuta) non esiste
pi da sette anni, per due anni stato affiancato
dal dollaro e ora stato sostituito interamente.
Per la gente stato un dramma, peggio che da
voi con leuro, perch non stata neppure minimamente preparata, e i commercianti ci hanno guadagnato alla grande sulla povera gente...
Un tempo un dollaro valeva 8,71 colones. Il salario di un insegnante e lavoratore medio era di
900 colones circa (105 $). Ora lo stipendio di un
operaio di buon livello di due salari minimi.
Un salario minimo sono duecento dollari.
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Laffitto e la vendita di una casa dipendono dalla pericolosit del quartiere. Una bella villa in
zona residenziale non costa meno di duecentocinquantamila dollari.
La delinquenza molta, ma in questo anno
diminuita, per il controllo della polizia locale. Basta stare attenti e usare le precauzioni necessarie; noi siamo qui perch dobbiamo lavorare convivendoci... Lautobus costa trenta centesimi,
meglio non telefonare sul bus perch possono
strapparti violentemente il cellulare....
Ci siamo salutati dandoci appuntamento per il
pomeriggio successivo, gioved, nella sede del
Movimento. Incomincio ad essere stanco, ed
solo il primo giorno, mi addormento presto...
Lindomani ho voluto provare la colazione
salvadoregna: fagioli, uova strapazzate, caff,
succo di papaia.
venuta ad accompagnarmi Claudia Guzman.
stata molto gentile a farmi da guida turistica,
caricarmi il cellulare dellAssociazione Marianella Garcia e fare alcuni acquisti di cui avevo
bisogno.
Sono poi ritornato alla UCA a comprare alcuni
libri per don Piero Nota (che fu missionario per
molti anni in Guatemala) ed ho visitato il museo
dedicato ai gesuiti uccisi nel 1989: hanno riordinato tutti i loro averi: i documenti e gli stessi vestiti che indossavano quando sono stati assassinati; infatti si vedono ancora i segni di sangue e
dei proiettili che li hanno colpiti direttamente al
cuore. Erano nelle loro camere, li hanno spinti
fuori in un prato di rose e hanno loro sparato;
nello stesso punto hanno messo una lapide, proprio davanti alle rose che sono state coltivate da
un contadino fino alla propria morte.
Dopo siamo andati alla parrocchia Santa Anita,
di padre Benito Tobar, collaboratore di Oscar
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DIARIO DI
VIAGGIO
Un lavoratore al mercato
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DIARIO DI
VIAGGIO
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COMUNICATO STAMPA
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e culturale, di collaborazione o di progetti congiunti con le istituzioni israeliane; sostenere un
boicottaggio globale delle istituzioni israeliane a
livello nazionale e internazionale, inclusa la sospensione di tutte le forme di finanziamento e di
sussidi a queste istituzioni; promuovere il
disinvestimento da Israele da parte delle istituzioni accademiche internazionali; lavorare per la
condanna delle politiche israeliane, promuovendo ladozione di risoluzioni da parte di associazioni e organizzazioni accademiche, professionali
e culturali; infine sostenere direttamente le istituzioni accademiche e culturali palestinesi senza
chiedere loro di essere partner con controparti
israeliane.
Gli accademici italiani, in appoggio al documento dei palestinesi, a causa delle connivenze
tra governo italiano e Stato di Israele, hanno stilato un loro Appello, il documento ICACBI 2010,
sottolineando la situazione politico territoriale a
monte delle prese di posizione accademiche. A
63 anni dalla risoluzione dellONU di partizione
della Palestina e a 43 dalloccupazione della
Cisgiordania, compresa Gerusalemme est, della
Striscia di Gaza e delle alture siriane del Golan,
Israele prosegue nel progetto di pulizia etnica del
popolo palestinese, iniziato nel 1947. Decine di
risoluzioni delle Nazioni Unite, che dal 1948 hanno condannato le politiche coloniali e razziste di
Israele, non sono mai state rispettate. (...)
Dopo le elezioni palestinesi del 2006, vinte in
modo regolare dal partito Change and Reform
(Hamas), lo Stato di Israele ha messo in atto, con
la complicit del mondo occidentale, un assedio
feroce della Striscia di Gaza, riducendo 1 milione e 500.000 persone alla nuda vita, nel quadro
di una politica genocidaria che ha portato a gennaio del 2009 al massacro di oltre 1400 palestinesi. Lesercito israeliano ha usato armi di ogni
tipo, come le bombe al fosforo bianco, ma ha anche sperimentato nuove armi devastanti, come denunciato dalle organizzazioni ONU. Allinterno
dello Stato di Israele si sta inoltre rafforzando
unodiosa legislazione di discriminazione razziale
nei confronti dei palestinesi cittadini di Israele. A
seguito di questa situazione, i docenti, ricercatori/trici, e studenti/studentesse delle universit italiane si uniscono alla campagna del boicottaggio
dei prodotti in generale e al boicottaggio accademico dei colleghi palestinesi.
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Finalmente a casa...
... ma con il cuore a Gaza
di Davide
Pelanda
davide.pelanda
@tempidifraternita.it
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Ma ora che sei rientrata in Italia dopo la brutta avventura nelle prigioni israeliane, ti sei ripresa bene?
S, mi sono ripresa bene, anche se sono stata
bombardata da interviste e richieste varie. Ho ricevuto tantissime lettere, sms, messaggi su Facebook, di solidariet. Ma anche qualche attacco e
minaccia. Soprattutto, due personaggi del mondo della solidariet con la Palestina hanno diffamato lagenzia di cui sono direttore, Infopal, e
me, accusandoci di essere antisemiti. Ovviamente si tratta di una menzogna e di una manipolazione ai danni del nostro lavoro.
Come vivi ora qui in Italia a distanza la tragedia del popolo palestinese? Che cosa possiamo
fare noi da qui per aiutarli?
Continuo a lavorare a Infopal, a partecipare a
serate e a progetti e a fare informazione, perch
proprio di questo che c un gran bisogno, poich i grandi e i piccoli mainstream del giornalismo italiano sono per lo pi pro-Israele e, quando
passano le notizie su ci che avviene in Palestina, tendono a manipolare fatti e situazioni.
Ti si pu definire una giornalista fuori dalle
righe, una giornalista coraggiosa e pacifista?
Per il popolo palestinese sei diventata una sorta di eroina?
Secondo me fare il giornalista significa esporsi,
andare sul posto, testimoniare i fatti.
Il fatto che io mi sia trasformata in giornalista
coraggiosa la dice lunga sullo stato del mestiere, in Italia. Gli inviati e i corrispondenti delle
grandi testate, infatti, sono per lo pi embedded
con gli eserciti, con i governi, con i pi forti, in-
somma. Spesso comodamente in attesa delle veline dei politici o dei militari di turno, seduti nelle terrazze dei mega-hotel. Beh, questo per me
non giornalismo... Il mio modello Terzani,
tuttaltro che embedded con i potenti....
Indubbiamente la vostra disavventura ha scosso lopinione pubblica internazionale e da pi
parti, infatti, stato chiesto la fine dellembargo ai palestinesi, cos come lo ha chiesto anche
il papa.
Solo solo parole o in questo periodo vedi una
svolta? E quale svolta tu auspichi?
Il papa ha avuto il coraggio di dire le cose come
stanno, ma la Chiesa Romana tenuta spesso sotto
minaccia di ritorsioni varie da parte del governo
israeliano, dunque non sempre libera di esprimersi chiaramente.
Comunque, sono sicura che la Freedom Flotilla e le sue vittime stanno vincendo una battaglia
politica e mediatica: il mondo ora sa di che cosa
sia capace Israele quando qualcuno lo sfida, sia
pure una flottiglia umanitaria che vuole rompere
un ingiusto e illegale assedio a 1,5 milioni di persone nella Striscia di Gaza. Si pu ben immaginare che cosa accada giornalmente ai palestinesi
sotto occupazione.
Lasciamo Angela al suo lavoro, a dirigere la sua
creatura, lagenzia Infopal (www.infopal.it), una
interessante rarit nel mondo giornalistico italiano. Un importante lavoro di indagine sulla sempre
pi triste realt palestinese, molto spesso, ci si passi
il termine, oscurata dai grandi mass media italiani
ed internazionali. Che normalmente ci descrivono
quelle vicende dalla parte del pi forte.
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na della capitale Cuiab, 1100 km, 250 km dalla
Prefettura di Juina, citt nata da pochi anni, in
via si costruzione dai pionieri della deforestazione. La zona in grande fermento e piena di
contrasti sociali, la foresta appena abbattuta una
landa desolata: il terreno ottimo, quasi tutto pianeggiante, arrivano poveri emigranti in cerca di
lavoro, sono sfruttati, mal pagati, e alla fine licenziati, e senza diritti. Per gli Indio anche peggio: quelli che non sono stati uccisi, devono scappare nella foresta, braccati come animali da abbattere, come la foresta, dalle compagnie multinazionali autorizzate dal governo dittatoriale dellepoca. P. Duilio trova subito pane per i suoi
denti: sacerdote e missionario, sposa con passione la causa dei poveri e dei diseredati, il vangelo la sua forza, giustizia ed evangelizzazione
il suo programma. Ha un cuore grande ma pochi
mezzi, anche la legge contraria ai suoi principi
evangelici di giustizia, di difesa dei pi deboli, di
amore per i poveri, deriso dalle autorit, minacciato di morte dalle compagnie multinazionali e
dai fazenderos.
Per i funzionari del governo un pericolo pubblico, sfuggir a sei attentati alla sua vita, braccato
da una banda di pistoleros assoldati dai ricchi proprietari. In uno di questi attentati, muore assassinato un giovane sacerdote Comboniano, P.
Ezechiele Ramin, con 105 colpi, a Rondolandia, il
24-07-1985, solo perch si era fatto intermediario.
Il processo contro gli assassini non ancora
concluso. Ma lui un gigante, uno che non arretra, non ha paura, un Davide contro Golia, ma
senza fionda.
La sua forza la fede nel vangelo, tutta la sua
vita nelle mani di Dio. In Aripuan, scoppia una
rivolta dei campesinos contro il Governatore, un
losco figuro senza scrupoli, che aveva ridotto la
popolazione alla fame, truffandoli di tutti i loro
risparmi. Oltre 3.000 persone avevano assediato
il palazzo del Governatore, volevano i loro soldi.
P. Duilio si offre per fare da intermediario, forma
una piccola delegazione, e tenta di andare a parlare con il Governatore, il quale rifiuta ogni trattativa e fa spianare le mitraglatrici contro la popolazione inerme. La situazione sta per precipitare in una carneficina, P. Duilio affronta da solo
il governatore, il quale sembra impazzito, non
sente ragione, rifiuta di farlo telegrafare al Prefetto di Cuiab, anzi d un ultimatum: sei ore di
tempo per sgomberare, o far fuoco su tutti.
Cuiab distante 1100 km, sei ore di tempo e poi
quel pazzo avrebbe fatto fuoco. C solo un piccolo aereo postale che collega Aripuan con la
capitale, per ci sono due ostacoli da superare:
primo, la partenza la d il Governatore, il secondo i soldi del biglietto, che non ci sono...
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XX Settembre (10)
VATICANO S.p.A. (seconda parte)
di PaoloMacina
a cura di Gianfranco Monaca
gianfranco.monaca@tempidifraternita.it
nalizziamo il rapporto tra finanza etica e mondo cattolico effettuando una panoramica sul suo ente pi grande,
pi prestigioso e riconosciuto al mondo: lo Stato di
Citt del Vaticano, sede del Papato e di diversi enti religiosi.
Le sue piccole dimensioni (44 ettari di ampiezza) non impediscono di far transitare in esso capitali enormi: diverse agenzie
internazionali segnalano il Vaticano allottavo posto tra i paesi
dove si pratica il money-washing 1, dove cio il denaro proveniente da traffici illeciti viene introdotto nei circuiti finanziari
dopo essere stato ripulito di ogni traccia compromettente (gli
USA sono al primo posto e lItalia al quarto). Ogni richiesta di
rogatoria internazionale deve partire dal Ministero degli Esteri del paese richiedente e finora nessuna rogatoria mai stata
concessa dalla Citt del Vaticano, che non aderisce ad alcun
organismo internazionale di controllo antiriciclaggio. singolare inoltre che le esigenze pastorali della Santa Sede abbiano portato a scorporare le Isole Cayman, riconosciuto paradiso fiscale, dalla naturale diocesi giamaicana di Kingston, per
proclamarle missio sui iuris alle sue dirette dipendenze e
affidarle al cardinale Adam Joseph Maida, membro del collegio dello Ior, uno degli istituti che amministra i pi ingenti
patrimoni dello stato.
Listituto che gestisce i beni immobiliari, artistici ed architettonici di propriet del Vaticano, destinati a fornire fondi necessari alladempimento delle funzioni della Curia Romana, la
Prefettura degli affari economici, che a sua volta controlla lAmministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA).
LAmministrazione prese avvio con i Patti Lateranensi, quando
lindennizzo versato dallo Stato italiano per chiudere la questione romana afflu nella amministrazione dei beni della Santa
Sede, e che dal 1967 divenne la sezione ordinaria dellAPSA.
diretto da un segretario generale, con la supervisione di una commissione di sette cardinali. LAPSA anche la banca di emissione del Vaticano e per la sua attivit in ogni parte del mondo
ha il riconoscimento del Fondo Monetario Internazionale. Nel
1998 lUnione Europea ha autorizzato lAPSA ad emettere ogni
anno banconote per 670.000 euro, pi altre emissioni per alcuni
eventi straordinari, quali lapertura di un Concilio ecumenico o
di un Anno Santo. Il valore effettivo delle monete coniate dal-
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Il 38% del gettito viene destinato a stipendiare i 39.000 preti
presenti nelle 26.000 parrocchie italiane; gli stipendi percepiti
dal clero variano dagli 850 euro netti al mese per un sacerdote
appena ordinato, ai 1.300 netti di un vescovo ai limiti della
pensione (dati 2006). Il 26% viene poi utilizzato nelledilizia
per chiese e conventi, il 13% al restauro dei beni architettonici
ed il 19% a spese di carit, tra le quali sono comprese le opere
nel terzo mondo.
In genere le opere, seppur finanziate da meno di un
quinto della somma disponibile, sono meritorie e destinate effettivamente allassistenza dei pi bisognosi, ma
sembrano lontani i tempi (ottobre 2000) in cui il direttore della Caritas, don Elvio Damoli, comunicava che
la CEI aveva versato 200 milioni di lire per un progetto
che vedeva coinvolti 30 obiettori di coscienza in missione internazionale, come caschi bianchi. Tale collaborazione non ebbe pi seguito negli anni seguenti.
L1% del gettito, che sono pur sempre 10 milioni di euro, infine utilizzato a scopi pubblicitari. La campagna del 2002, dopo
una dura protesta di numerose associazioni che vedevano strumentalizzate le persone Down in alcuni spot pubblicitari,
stata in seguito ritirata dalla programmazione televisiva.
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PROFILO DELLAUTORE
Agosto-Settembre 2010
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www.losbarco.org
o avuto lopportunit di fare il viaggio con liniziativa La E sopratnave dei diritti di Andrea De Lotto e Grazia, due italiani tutto, senche lavorano a Barcellona, amici di Lina, della Scuola Popo- za perdere
lare La Ghiaia: eravamo circa 500 persone del gruppo, in pi la memoaltrettanti che facevano la traversata normale: gente che erano ria che ci hanno lasciato i nostri genitori: lasciare il mondo
andati a trovare la famiglia e che ritornano a lavorare.
migliore di come labbiamo trovato.
... Per capire meglio, confrontarci, quindi provare a reagire.
stato anche un modo di sensibilizzare la gente che ci stava
Siamo convinti che ci siano migliaia di esperienze di resisten- attorno... Infatti ci chiedevano che cosa facevamo, perch lo faza, di salvaguardia del territorio, di difesa dei diritti, della cevamo e da chi eravamo pagati: autofinanziati, abbiamo detto!
salute, di servizi pubblici di qualit. E che vadano sostenute.
Alle 13 ci siamo trovati tutti sul ponte per la commemora la nave dei diritti, che ricorder la nostra Costituzione e zione dei caduti in mare e per ricordare le vittime del Mediterla sua origine, laica e pluralista, la centralit della libert e raneo che sono morte in questi anni durante la traversata: un
della democrazia vera, partecipata, trasparente: dai luoghi di minuto di silenzio introdotto da Andrea e concluso simbolicalavoro alle scuole, ai quartieri, ai servizi, al territorio.
mente gettando dei fiori in mare. Una pausa per il pranzo, chi
un grido di aiuto e solidariet, che vogliamo unisca chi sta un panino al bar, chi con la borsa del picnic e poi bambini ed
assistendo da fuori a un imbarbarimento pericoloso a coloro adulti a dipingere Colorare lo sbarco, i vari striscioni per il
che gi stanno resistendo e non devono essere lasciati/e soli/e. corteo di quando saremmo arrivati a Genova..
La nave partita alle due e mezza ed ha impiegato circa 18
Poi alle 17 tutti sul ponte per fare un minimo di assemblea
ore: tutta una vita sulla nave con il bar/ristorante, la discote- durante la quale ci sono stati i vari ringraziamenti da parte di
ca, i negozi, la cappellina e la moschea dove i musulmani si Andrea ed alcuni interventi. Una testimonianza per far capire
fermano a pregare cinque volte al giorno.
che possibile cambiare questo mondo, ed in questo caso lItaLa Nave dei diritti uniniziativa che ha dimostrato che lia... unesperienza nata e realizzata da amici, che dimostra
un mondo diverso possibile: laica e autofinanziata tra perso- che ci si pu organizzare, che tutto possibile... In Italia ora
ne amiche, credenti e no, e questo bello perch vuol dire che esiste un tumore con le sue varie cellule cancerogene che possi pu fare qualcosa anche fuori dagli stessi recinti. Un sito sono espandersi in altri paesi e poi non ci sar pi nessun
internet ha amplificato liniziativa. Bello lo slogan: Abbiamo paese immune... siamo noi che possiamo cambiare con la nobisogno di noi! vedo, sento, parlo, resisto.
stra conoscenza... per una memoria, ci che i nostri padri
Quasi tutti i partecipanti hanno conosciuto Andrea perso- hanno fatto e che abbiamo il dovere di non perdere, per mannalmente, quindi la strada questa, quella dellimpegno per- tenere questa memoria storica... ai nostri figli che magari non
sonale, la pi lunga e la pi difficile ma non ci sono alternative: si ricorderanno neanche pi questi due giorni... A questo sco... la solidariet si fa tra la gente, tra i popoli, incontrandosi, po si racconter lesperienza e la storia di questi italiani che
viaggiando e tessendo relazioni per continuare nello stesso vogliono unItalia migliore in un libro. Il gruppo di Bruxelles
impegno in paesi diversi e capire che non siamo soli...
ne curer il coordinamento. I volti e le voci: il racconto e le
Durante il viaggio unassociazione toscana ha intrattenuto i immagini di questa impresa avventurosa divenuta possibile.
bambini e gli ospiti della nave con alcuni giochi. In una delle
E queste esperienze dimostrano ai pi anziani che il loro imsale si sono svolti il dibattito sullacqua e quello sullimmigra- pegno di tanti anni positivo... Verso le 20 siamo sbarcati dalla
zione. Contemporaneamente, nella sala proiezione veniva pre- nave con un fazzoletto rosso, per ricordare lo sbarco dei Mille
sentato un ciclo di video realizzati
Garibaldini ed alcuni avevano un ceda varie persone. In sala discoteca
rotto sulla bocca (legge bavaglio).
un concerto e scene di teatro contisuonata la caratteristica sirena.
nue. In una sala un cantautore toriHo preso il treno per Torino e ho
nese che venuto a Barcellona in
incontrato una coppia, che lavora a
bicicletta, impiegando sei giorni, ha
Barcellona ed venuta a Torino a
detto che il viaggio deve essere assatrovare la famiglia con la scusa delporato: non importante quanto temlo sbarco: facciamo tutti cos, mepo ci si impiega, ma come lo si imdiamo, ci mettiamo insieme, andare
piega, quali incontri si fanno lungo la
di comune accordo... dimostrando
strada, ecc. Si creato un buon clima
che un mondo diverso possibile!
Daniele Dal Bon
tra tutti, affiatati, attenti agli altri e
danieledalbon@yahoo.it
con voglia di fare delle cose insieme.
Due immagini dello sbarco a Genova
Agosto-Settembre 2010
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empi di fraternit
AGENDA
23-28 agosto
Durante la settimana biblica affrontiamo sempre temi attuali, cercando di focalizzarli con laiuto della Parola.
Questanno ci soffermeremo su due aspetti che non lasciano indifferenti i dibattiti ecclesiali e quelli della societ
civile: la laicit e la gratuit. Info: Cinzia Landi: Tel. 333 9583831; www.ilconvento.it
Bressanone (BZ)
22-30 agosto
22-26 agosto - La lettera ai Romani - Docenti: Alessandro Sacchi, Facolt Teologica del PIME, Piero Stefani,
Facolt Teologica Italia Settentrionale, con il pastore luterano Martin Burgenmeister (Merano) - 26-30 agosto Genesi 1-11 - Docenti: Alexander Rof, emerito Universit Ebraica di Gerusalemme - Jean Louis Ska, Pontificio
Istituto Biblico, Roma. Info: Biblia - Settimello (FI) - tel. 0558825055 - e-mail: biblia@dada.it - sito: www.biblia.org
a
Collevecchio (RI)
Roncegno (TN)
25-29 agosto
tempo di passioni e pensieri forti - "Solo nel fuoco si semina il fuoco" (Olga Sedakova)
Per informazioni ed aggiornamenti consultare il sito www.rosabianca.org
Napoli
17-19 settembre
uno spazio libero di comunione, confronto e ricerca sinodale. Nel terzo incontro, a Napoli, il 17-19 settembre
2010, rifletteremo assieme sulle parole di Bonhoeffer: Pregare e fare ci che giusto fra gli uomini.
Tutte le informazioni (lettera invito, programma,contributi preparatori) sul sito www.statusecclesiae.net
Torino
Corso biblico
24 settembre
Venerd 24 settembre ore 17,45 come oramai da pi di 30 anni, inizier con cadenza quindicinale, il corso
biblico guidato da Franco Barbero, nei locali della Claudiana in Via S.Pio V. Il corso aperto a tutti quelli che
desiderano approfondire i due Testamenti liberi da vincoli istituzionali e aperti ai risultati pi recenti della ricerca
biblica. Per informazioni: Maria ZUANON 3497206529 - Anna CAMPORA 3487236965.
Castel San
Pietro (BO)
XVIII incontro nazionale dei Gruppi donne delle Comunit cristiane di base
9-10 ottobre
Lincontro, organizzato coi Gruppi donne in ricerca di Padova, Ravenna, Verona, Donne in Cerchio, Il GraalItalia, Thea teologia al femminile ha come titolo: Il tempo delle narrazioni dal margine. Le sapienze del
vivere, la gaia follia del trascendere e si terr il 9-10 ottobre. Tutte le informazioni sul sito www.cdbitalia.it
Torino
16 ottobre
La redazione di TdF invita gli amici e i lettori ad un incontro per programmare i temi e le iniziative del
prossimo anno. Vuole essere un confrontro schietto, che metta in evidenza le difficolt che incontriamo ma
anche i germi di speranza che stentiamo a intravedere. Lincontro si terr sabato 16 ottobre alle ore 15.00
presso il Centro Studi Sereno Regis, via Garibaldi 13, Torino. Info: Danilo, 0119573272, Giorgio 3474341767.
Borgaro (TO)
dal 30 ottobre
al 1o novembre
Il tema dellincontro : In un tempo di sopraffazione e di precariet... date ragione della speranza che
in voi. In una societ dominata dal pessimismo le Comunit di base con il loro Convegno, che si svolger a
Borgaro Torinese (TO), Hotel Atlantic, via Lanzo 163, dal 30 ottobre al 1 novembre, non esprimono solo il bisogno
di speranza, ma mettono a disposizione uno spazio di socializzazione e di emersione di reali percorsi di speranza.
Info e prenotazioni: http://incontrocdb2010.viottoli.it, e-mail: incontrocdb2010@gmail.com, tel. 370 1115649
MARGINALIA
Raccolta di poesie di Franco luigi Carena
Agosto-Settembre 2010
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empi di fraternit
LA VIGNETTA DI TDF
gianfranco.monaca@tempidifraternita.it
Agosto-Settembre 2010