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Ambiente, il grande infermo

Notiziario informativo delle provincie di Cremona,


Mantova, Piacenza, Parma e Reggio Emilia
Marzo 2016

SOMMARIO
CAMBIAMENTI CLIMATICI ........ 2
Ministri UE divisi sugli obiettivi
per clima e FER ..................... 2
Clima e FER, le opportunit
dopo la COP21 di Parigi ........ 2
Elezioni USA, programmi elettorali su clima e energia ......... 2
ENERGIA - REFERENDUM ........ 3
Il referendum sia una sveglia
per il governo (G.Silvestrini) . 3
Le bufale contro il referendum
del 17 aprile .......................... 3
Rapporto Greenpeace su trivelle: fuorilegge ......................... 3
ENERGIA - OGGI ..................... 4
FV con accumulo, in Germania lo
offrono le utility ........................ 4
Rapporti Libia-Italia, il peso
politico del gas e del petrolio 4
Biometano. Il pieno che ti d una
mano ..................................... 4
ENERGIA - DOMANI ................. 5
2020: il FV off-grid dar energia
a 100 milioni di famiglie ........... 5
BNEF: dal 2022 lauto elettrica
sar meno cara di quella a benzina ............................................. 5
Arriva la batteria che si mangia la
CO2 .......................................... 5
ENERGIA - NOVIT .................. 6
Bike to work. In Francia parte
lincentivo a km ........................ 6
Lazio, bonus da 150 per
acquisto bici e sconto 50% per
abbonamento treno+bici ....... 6

n 5/71

Referendum: il vecchio treno lobbista delle fossili allopera. Al prof. Cl


risponde il prof. Balzani
Partendo dalla critica ad un articolo di Alberto Cl che paventa, in caso di vittoria dei "S",
la distruzione di unintera industria, Vincenzo Balzani dell'Universit di Bologna spiega perch sia necessario, partendo dal referendum sulle trivellazioni, dedicare tutte le nostre
forze per salire sul treno giusto, quello delle rinnovabili. Con lavvicinarsi del referendum
sulle trivellazioni, la lobby del petrolio si fatta sentire con un apocalittico articolo delprofessor Alberto Cl su formiche.net, intitolato Ecco gli effetti nefasti del NO alle trivelle.
Cl parte da lontano. Sostiene che la vittoria del NO al rientro dellItalia nel nucleare ha
causato la distruzione di unintera industria quella elettromeccanica che contava decine e decine di migliaia di occupati, un gran numero di ingegneri, eccellenti capacit manifatturiere, un sapere scientifico e accademico tra i primi al mondo. E aggiunge: Con la
vittoria dei NO-TRIV avremmo il medesimo risultato: la distruzione di unaltra industria
italiana. vero, la storia si ripete, ma le conseguenze sono state, sono e saranno ben diverse da quelle indicate da Cl. Nel giugno 2011, dopo il referendum sul nucleare, importanti esponenti politici e le lobby interessate sostennero, come ripete oggi Cl, che lItalia
aveva perso il treno. Per contro, il NO al nucleare ha reso possibile il decollo delle energie
rinnovabili: il fotovoltaico produce oggi una quantit di energia paragonabile a quella che
avrebbero generata due reattori nucleari che, nella migliore delle ipotesi, sarebbero stati
pronti nel 2025.

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Milano, sabato 2 aprile: ISDE Italia invita


lambientalismo impegnato sul fronte
delleconomia circolare per trovare assieme
sinergie e e collaborazioni

DI IERI (ARPA LOMBARDIA)

Sabato 2 aprile, con inizio alle ore 10, a Milano, presso la sala messa a disposizione di ISDE
Lombardia dalla Fondazione Legambiente in via Vida 7 (MM Linea Rossa fermata Turro),
diverse realt lombarde (Rete rifiuti zero Lombardia, ISDE Lombardia, le associazioni cremonesi Circolo culturale AmbienteScienze, il Coordinamento CreaFuturo ed altre, comitati locali, ecc.) si incontreranno per trovare tutte insieme le strategie pi efficaci, potendo tra laltro contare per la prima volta in modo organico sulla consulenza e sul supporto di
associazioni come ISDE Itali e Aspo Italia, per opporsi alla cultura dellincenerimento dei
rifiuti e per chiedere, come alternativa, impegni concreti per laffermazione dell economia circolare. Infatti, in queste ultimissime settimane ISDE Italia e Aspo Italia si sono dichiarate disponibili a stabilire un rapporto con il volontariato interessato allambiente, che
possibile definire di consulenza scientifica, finalizzato alla costruzione di una incisiva opposizione nei confronti delle "scorciatoie" riduzioniste che in genere caratterizzano le soluzioni dei problemi che la politica in genere sceglie e che, guarda caso, l'economia in genera
apprezza, ignorando per lo pi i costi per la salute e per lambiente.

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Parte Build Upon, il pi grande


progetto per ridurre le emissioni
degli edifici ............................. 6
INQUINAMENTO .................... 7
Arriva il batterio mangiaplastica .................................... 7
Forse sar una speranza. Ma il
futuro riciclare ...................... 7
Smog: i calciatori giocano male?
Colpa delle polveri sottili! ........ 7

QUALIT DELLARIA

CAMBIAMENTI
CLIMATICI

Ambiente, il grande infermo

Pagina 2

Ministri UE divisi sugli obiettivi per clima e


rinnovabili
Alla luce dellaccordo raggiunto alla
COP21 di Parigi, Austria, Belgio, Francia,
Germania, Portogallo, Regno Unito e
Svezia chiedono alla Commissione EU
obiettivi pi ambiziosi per la diminuzione
delle emissioni climalteranti, le rinnovabili e lefficienza. L'Italia si accoda alla
Polonia e ai membri meno propositivi.
Nel corso dellultimo Consiglio fra i Ministri europei dello Ambiente, lUE si
dimostrata divisa sugli obiettivi al 2030
in tema di difesa del clima. Mentre alcuni paesi hanno criticato la proposta della
Commissione Europea per i target al
2030, chiedendo obiettivi pi ambiziosi

alla luce dell'accordo della Conferenza di


Parigi, un gruppo di altri Paesi, capeggiati dalla Polonia e di cui fa parte anche
lItalia, ha approvato la bozza di proposta. La Commissione aveva fissato i
target al 2030 di una riduzione delle
emissioni di CO2 del 40%, una quota di
rinnovabili nel mix energetico del 27% e
un incremento dell efficienza energetica
del 27%, considerando un limite
allaumento della temperatura del globo
terrestre di 2C.
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Clima e FER, le opportunit dopo la


COP21 di Parigi
Ogni anno le risorse
che sono investite nel
settore energetico a
livello mondiale
raggiungono gli 89
trilioni di
dollari (89.000 miliardi
di dollari).

Leconomista inglese Paul Ekins,


direttore dellInstitute for Sustainable Resources allUniversity College
London, ha spiegato a Milano quali
sono le opportunit di investimento
nelle tecnologie low carbon dopo la
CoP 21. Indispensabili politiche forti
per orientare i comportamenti del
mondo finanziario. In che modo la
finanza pu aiutare la battaglia iniziata a Parigi per affrontare i cambiamenti climatici e come pu contribuire a promuovere lo sviluppo delle

tecnologie a basso contenuto di carbonio in unottica di uscita dalle fonti


fossili. Questi i temi affrontati ieri
mattina dalleconomista inglesePaul
Ekins, Direttore dellInstitute for Sustainable Resources allUniversity
College London (UCL), in un intervento
allUniversit Bocconi di Milanonell'ambito del convegno Post COP21 Scenarios.
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Elezioni USA, programmi elettorali sul


clima ed energia
Mentre Donald Trump e i repubblicani
negano il problema climatico e difendono le fossili, nel programma politico
di Hillary Clinton ci sono varie misure
per l'energia pulita. Ma il suo rivale
democratico Bernie Sandres a esprimersi con pi chiarezza per la fine
dellepoca di nucleare e petrolio. Sono
tante le questioni di carattere energetico che il prossimo presidente degli
Stati Uniti dovr gestire. Si va dalle
politiche per il rispetto degli impegni
presi alla COP21 di Parigi, alle richieste
della lobby petrolifera per una veloce

approvazione di nuove perforazioni che potrebbero avere un impatto


ambientale incalcolabile, fino allo sviluppo della mobilit elettrica e delle rinnovabili come risposta a un prezzo del petrolio che, secondo numerosi
analisti, non potr rimanere ancora a
lungo ai valori di questi mesi. E c poi
la questione del Clean Power Plan, il
contestatissimo piano della amministrazione Obama per porre dei limiti
alle emissioni di gas serra
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a cura del Circolo culturale AmbienteScienze

ENERGIA
REFERENDUM

Ambiente, il grande infermo

Pagina 3

Il referendum sia una svegli per il


governo (G. Silvestrini)
Con i bassi prezzi di petrolio e gas, il
contenzioso sulle trivellazioni anche
in Italia sta scemando. Tuttavia il referendum del 17 aprile sar importante per proporre un'altra politica
energetica per il Paese e innalzare
lattenzione di cittadini e governo su
rinnovabili, efficienza e mobilit sostenibile. Per diversi anni il mondo
degli idrocarburi ha premuto sul governo italiano per ottenere facilitazioni nelle attivit di esplorazione e trivellazione. Con prezzi del greggio
sopra i 100 dollari al barile e con ele-

vate quotazioni per il metano,


lattivit lobbystica, che ha portato a
concreti risultati in termini normativi,
era comprensibile. Ma, con il petrolio
a 30 $ e il calo del prezzo del gas, la
situazione attuale decisamente mutata. Gli investimenti mondiali in questo comparto sono calati del 20% nel
2015 e si prevede una riduzione di
1.800 miliardi $ nel periodo 2015-20.
Tutto ci si traduce nellabbandono di
molti progetti.
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Le bufale contro il referendum del


17 Aprile

se il quesito dovesse
passare, alla scadenza
delle concessioni nelle
aree ora vietate, le
piattaforme e i pozzi
ancora attivi dovranno
cessare le attivit.

Innanzitutto va chiarito che, contrariamente a quanto si crede, non sono


coinvolte le nuoveperforazioni,
bens le sole concessioni marine gi
in essere. Per capire cosa prevede, si
deve fare un passo indietro, al periodo 2010-2013, quando tre distinti
decreti hanno ridotto drasticamente
le aree marine aperte a nuove perforazioni, vietando nuove concessioni
marine entro le 12 miglia dalla costa
e dalle aree protette e aprendo
ununica nuova area nel mar Baleari-

co, contigua ad analoghe aree spagnole e francesi (zona E). [1] In figura
1, si pu osservare la variazione intervenuta. Tali divieti si applicano solo
alle richieste di concessioni successive al 20/6/2010. Per tutte le concessioni richieste prima di questa data,
possibile ottenere proroghe alla loro
scadenza sino a quando il giacimento
non sia esaurito.
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Rapporto Greenpeace su trivelle:


fuorilegge
Non abbiamo indizi, ma prove: le piattaforme in Adriatico inquinano oltre i
limiti di legge. Sostanze chimiche pericolose, con un forte impatto sullo
ambiente e sugli esseri viventi, si ritrovano abitualmente nei sedimenti e
nelle cozze che vivono vicino alle piattaforme offshore in Adriatico. Spesso
in concentrazioni al di sopra dei limiti
previsti per legge. quanto emerge
dal nostro rapporto Trivelle fuorilegge in cui vengono resi pubblici i dati

ministeriali relativi allo inquinamento generato da oltre trenta trivelle


operanti nei nostri mari. Le concentrazioni di queste sostanze sono per lo
pi oltre i limiti di legge. I dati mostrano una contaminazione da idrocarburi
policiclici aromatici e metalli pesanti,
molte di queste sostanze sono in grado di risalire la catena alimentare fino
a raggiungere gli esseri umani.
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a cura del Circolo culturale AmbienteScienze

Pagina 4

Ambiente, il grande infermo

ENERGIA
OGGI

FV con accumulo, in Germania lo


offrono anche le utility
E.On da aprile inizier ad offrire ai
propri clienti kit fotovoltaico+storage.
Anche RWE guarda con interesse agli
accumuli lato utente. In Germania le
societ elettriche hanno capito che
per non essere danneggiate dal fenomeno "prosumer" devono integrarlo
nei loro business model. chiaro ormai da almeno un paio d'anni che le
grandi compagnie elettriche non possono pi ignorare il nuovo "attore"
che ha fatto irruzione nel sistema
elettrico: la generazione distribuita
dei prosumer, cio i consumatori che
sono anche produttori di energia, e in

particolare il tandemfotovoltaicosistemi di accumulo, che consente


agli utenti di ridurre di netto i prelievi o addirittura di staccarsi dalla rete.
Davanti a questo nuovo protagonista
le utility hanno due alternative: cercare dicontrastarlo, magari con attivit di lobbying che portino a norme
che penalizzino l'autoconsumo, oppure integrare la generazione
distribuita nel proprio business
model.
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Rapporti Libia-Italia, il peso politico


del gas e del petrolio
Tra le molte controindicazioni dell'energia da
fonti fossili ci sono le
complicazioni che genera a livello geopolitico
procurarsi i combustibili.
Un po' di dati sul ruolo
delle commodity fossili
nei rapporti commerciali
con il Paese nordafricano e su quanto dipendiamo dalla Libia per gas
e petrolio importati. Le
fonti rinnovabili hanno
molti punti di forza ri-

spetto alle fossili e su


queste pagine non ci
stanchiamo mai di metterli in evidenza. Oltre
ad avere impatti praticamente nulli per clima,
eolico, fotovoltaico e le
altre, non dipendono
dall'importazione di
combustibili dall'estero,
mentre sappiamo che le
riserve di gas e petrolio
sono in gran parte localizzate in zone geopoliticamente calde quando

non addirittura in fiamme. L'acuirsi della crisi


libica, con il nostro Paese sulla soglia di un conflitto armato, ci d l'occasione di ricordare
quanto le fonti fossili
pesino nella economia
libica e nei rapporti
commerciali tra Italia e
la Libia.
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Biometano. Il pieno ti d una


mano
Il pieno (di gas) dai rifiuti? Non il
sogno di qualche ecologista, ma una
realt gi tecnicamente possibile. Sono infatti 1.500 gli impianti in Italia
che trasformano in biogas i rifiuti organici, quelli zootecnici e le biomasse: e
visto che il biogas composto dal 65%
di metano e il resto anidride carbonica e poco altro, con poche modifiche
da tali strutture si potrebbe ricavare
metano puro al 99%, lo stesso che
alimenta le caldaie di casa o che rifor-

nisce le vetture a gas naturale. Secondo FCA, che ha organizzato a


Torino una giornata
sul biometano e ha una gamma
completa di vetture e veicoli commerciali a metano, tale potenziale
capacit produttiva sarebbe sufficiente ad alimentare ben due milioni di vetture.
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L'Italia cui destinato


oltre il 30% delle esportazioni libiche
il primo importatore
di greggio libico, seguita da Germania e
Francia.

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Ambiente, il grande infermo

ENERGIA
DOMANI

2020: il FV off-grid dar energia a 100


milioni di famiglie
La Banca Mondiale e Bloomberg New Energy Finance (BNEF) prevedono che entro il 2020 gli investimenti nel mercato mondiale dei prodotti solari non connessi
alla rete potrebbe arrivare a 3,1 mld di $. Gi oggi 89 milioni di persone usano
prodotti pico-solari, con potenze fino a 10 W. Entro il 2020, lenergia solare potrebbe garantire il fabbisogno di pi di 100 milioni di famiglie che vivono nei Paesi in sviluppo e non hanno accesso alla rete elettrica. Questo uno dei dati principali del rapporto realizzato dal programma Lighting Globlal della BM in collaborazione con BNEF. Nel mondo, circa 1,2 miliardi di persone non hanno accesso
allenergia elettrica e un altro miliardo connesso a reti elettriche instabili.
Il 95% di queste persone vivono nellAfrica sub-sahariana e in Asia, regioni in cui
il solare off-grid si sta dimostrando una soluzione a portata di mano e affidabile.
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BNEF: dal 2022 lauto elettrica sar meno


cara di quelle a benzina
Continueranno le riduzioni dei prezzi
delle batterie e questo porter il costo totale di propriet dei veicoli elettrici al di sotto di quelli convenzionali
a combustione interna entro il 2025.
Nel caso di prezzi del barile del petrolio intorno ai 20 dollari, questa data
si sposter intorno al 2030. Una nuova ricerca realizzata da Bloomberg
New Energy Finance (BNEF) giunge
alla conclusione che gi nel periodo
tra 2020-2030 le auto 100% elettriche (BEV-Battery Electric Vehicle)
diventeranno unopzione meno costosa rispetto alle auto a benzina o

diesel in gran parte del globo. Lanno


del tipping point individuato dal
rapporto, cio il momento in cui i
costi complessivi di propriet delle
due tecnologie saranno confrontabili,
il 2022, anche senza incentivi per le
auto elettriche. Le stime di BNEF si
basano sulla previsione di un prezzo
del barile di petrolio che si dovrebbe
attestare a breve intorno ai 50 dollari per poi raggiungere e probabilmente superare i 70 dollari entro il 2040
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Arriva la batteria che si mangia la CO2


Dai laboratori di due universit americane un metodo economicamente
conveniente e alimentato interamente
ad energia rinnovabile per sottrarre
anidride carbonica dall'atmosfera.
Alimentato da energia solare, il processo consente anche di produrre batterie pi efficienti. Una soluzione molto interessante. Immaginate un'auto
elettrica che non solo si muove a emissioni zero, ma che sottrae gas climalteranti dall'atmosfera. Presto potrebbe essere realt grazie ad un nuo-

vo processo interamente alimentato


da energia solare che riesce a sottrarre l'anidride carbonica dall'atmosfera e ad usarla in batterie sia agli
ioni di litio che al sodio. Chiave della
nuova tecnologia la conversione
della CO2 in nanotubi di carbonio,
che possono essere usati oltre che
per produrre batterie, come prezioso materiale resistente e leggero.

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Nel 2040 le auto


elettriche potrebbero
rappresentare un
terzo di tutte le auto
in circolazione, per
un consumo elettrico
di circa 1.900 TWh al
giorno, circa l8% del
consumo di elettricit
nel 2015.

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ENERGIA
NOVIT

Ambiente, il grande infermo

Bike to work. In Francia parte


lincentivo a km
Il Governo francese ha emanato il
decreto legge che introduce un incentivo al km per i lavoratori che usano
bicicletta per il tragitto casa-lavoro.
Lincentivo, pari a 0,25 euro per chilometro percorso, riguarda unicamente
le aziende private, che hanno due
possibilit per renderlo disponibile ai
propri lavoratori: tramite un accordo
tra il datore di lavoro e i sindacati
rappresentati in azienda o con una
decisione unilaterale del datore di
lavoro, previa consultazione con il
consiglio di fabbrica o i rappresentanti del personale. Affinch un lavorato-

re possa accedere allo incentivo, devono essere rispettate alcune condizioni piuttosto rigorose: non ci deve
essere nessun mezzo di trasporto
pubblico in grado di coprire lo stesso
percorso, la bicicletta deve essere tra
la fermata dei mezzi pubblici pi vicina e la sede di lavoro o la abitazione,
la distanza presa in considerazione
la pi breve tra la fermata del mezzo
pubblico e l'abitazione o il luogo di
lavoro.
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Lazio, bonus da 150 per acquisto bici e


sconto 50% per abbonamento treno+bici
A breve un contributo per l'acquisto di
una bici per gli abbonati del trasporto
pubblico. La delibera con i nuovi sconti e
le agevolazioni per gli abbonamenti dei
treni e del trasporto pubblico locale. Nel
Lazio sta per arrivare un contributo pubblico fino a 150 euro per lacquisto di una
bicicletta pieghevole per chi ha un abbonamento al trasporto pubblico. Inoltre
per chi far labbonamento "bici pi treno", istituito dalla Regione Lazio a dicembre, ci sar uno sconto del 50%, si pagher dunque 60 anzich 120. Le misure

sono previste in una osservazione


approvata in Commissione Ambiente
nella delibera di Giunta relativa alle
agevolazioni per il trasporto pubblico
locale. Tra le altre agevolazioni previste
anche uno sconto del 30% sugli abbonamenti al TPL per tutti i cittadini con
reddito Isee inferiore ai 25.000 euro e di
un altro 20% per quelli sotto ai 10mila
euro o determinati requisiti .

Per lincentivo
da 150 per gli abbonati che acquistano la bici pieghevole,
per la quale non serve un abbonamento
speciale n un bi-

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Parte Build Upon, il pi grande progetto


per ridurre le emissioni degli edifici
Il progetto, contenente
impegni per 2,35 milioni
di euro, finanziato dal
programma di ricerca e
innovazione Horizon
2020 dell'UE, coinvolge i
Green Building Council
di 13 Paesi. Ci sar una
piattaforma online per
caricare iniziative reali e
80 eventi nelle capitali
dei Paesi coinvolti. Il pi
grande progetto colla-

borativo al mondo sulla


riqualificazione degli
edifici stato lanciato
ieri ufficialmente in Europa, nel tentativo di
affrontare una delle pi
grandi sfide del clima del
vecchio continente: i
suoi edifici esistenti.
Dopo pi di un anno di
preparativi, il progetto BUILD UPON lancia
una serie di 80 eventi

europei che mirano a


coinvolgere pi di 1.000
organizzazioni in uno
sforzo organizzato per
ridurre le emissioni degli
edifici. Le emissioni
provenienti da edifici
esistenti rappresentano
il 36% delle emissioni
totali di CO2 dell'UE.
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INQUINAMENTO

Ambiente, il grande infermo

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Arriva il batterio mangia-plastica


Lo hanno isolato alcuni scienziati
giapponesi: in grado di degradare e
assimilare la plastica. Potr essere
usato per migliorare la salute dei nostri oceani: 311 di tonnellate prodotte ogni anno. Di cui tra 4,9 e 12,7
milioni finiscono nei mari e negli oceani. Gli esseri umani sfornano (e abbandonano) tanta, tantissima plastica. E, stando alle stime dei ricercatori
della Sea Education Association, pubblicate lo scorso anno sulla rivista Science, lo scenario destinato a

peggiorare: se non si interverr quanto prima per migliorare lo smaltimento dei rifiuti nelle zone costiere e adottare sistemi di riciclo pi efficienti,
la quantit di plastica nei nostri mari
potrebbe aumentare di dieci volte
entro il 2025. Ma, fortunatamente,
in arrivo anche qualche timida buona
notizia. Un'quipe di scienziati del
Kyoto Institute of Technology e di
altri istituti di ricerca giapponesi,
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Forse sar una speranza. Ma il futuro


riciclare

La via maestra per


trattare il Pet non
distruggerlo:
riciclarlo. Non si tratta
solo di un buon
consiglio ambientale.

UN BATTERIO che mangia il Pet, una


plastica molto resistente. E' la notizia
che arriva dal Giappone. Una buona
notizia? Se immaginiamo un aereo
che sorvola il Pacifico e libera
l'oceano dall'enorme isola di plastica
nata per il gioco delle correnti tra le
Hawaii e la California utilizzando
questo strumento di igiene marina, si
tratta di una splendida notizia. Se
immaginiamo lo scenario descritto da
Michael Crichton in Andromeda, con
un microrganismo che arriva dallo
spazio e muta struttura fino ad

assumere le sembianze letali di un


killer della plastica che attacca ogni
oggetto composto con questo
materiale, entriamo in un mondo di
incubi. La cronaca finora ha indicato
la prima opzione. Esistono gi vari
microrganismi che attaccano la
plastica, compreso un fungo, e finora
i tubi che portano l'acqua in molte
delle nostre case non sono stati
aggrediti.
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Smog: i calciatori giocano male? Colpa delle


polveri sottili!
I ricercatori dell'Institute for the
Study of Labour di Bonn hanno preso
in esame le prestazioni atletiche nella
Bundesliga, l'equivalente tedesco
della nostra Serie A, scoprendo una
correlazione tra la forma fisica dei
campioni misurata con il numero di
passaggi di palla e lo smog fuori dallo
stadio. Prendiamocela con le polveri
sottili. Non con l'allenatore o con la
preparazione atletica, il campo, il
tempo, gli infortuni. Non con l'arbitro.
Se la squadra del cuore perde potreb-

be essere colpa dell'inquinamento


dell'aria. L'ipotesi avanzata da uno
studio dell'Institute for the Study of
Labour di Bonn. I ricercatori hanno
preso in esame le prestazioni atletiche nella Bundesliga tra il 1999 e il
2011, e hanno scoperto una correlazione tra la forma fisica dei campioni
- misurata con il numero di passaggi
di palla - e l'inquinamento atmosferico fuori dallo stadio.
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a cura del Circolo culturale AmbienteScienze

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