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codice deontologico e
leutanasia. I motivi di un no
articolo
Paolo Girolami
Professore
Ordinario, Facolt
di Bioetica, Ateneo
Pontificio Regina
Apostolorum,
Roma
1. Introduzione
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zione dei rapporti sociali (in ci apparentandosi alle regole del costume), mentre la regola morale le azioni rivolte a se stessi.
Quindi la norma morale sarebbe caratterizzata dalla unilateralit, mentre quella giuridica dalla bilateralit o intersoggettivit.
Scopo del diritto sarebbe poi quello della
pacifica convivenza civile (ordine), concetto
questo che richiama lidea della coercizione
come momento necessario dellattuazione
del diritto. Per quanto attiene la natura del
soggetto che pone la norma e quella del
soggetto che la riceve, prevale il principio
che le norme giuridiche sono quelle che
provengono dal potere sovrano dello stato
(sovranit), richiedono unadesione puramente esterna del destinatario (legalit), e
non intima come le norme morali. La
norma giuridica richiede inoltre che venga
eseguita con convinzione della sua obbligatoriet, altrimenti ci troveremmo di fronte
ad una regola non del diritto ma del costume. Un ulteriore elemento di distinzione
tra regola del diritto, della morale e del costume sarebbe rappresentato dalla natura
della sanzione in caso di violazione: sanzione
interna (rimorso) per la violazione di una
regola morale, sanzione esterna non codificata per la violazione di una regola del costume (dalla riprovazione al linciaggio),
sanzione esterna codificata per la violazione
della norma giuridica.
Ma anche una minuziosa analisi dei pi appariscenti connotati della norma giuridica
non ci permette di definire con precisione
la norma deontologica in ambito medico,
la quale incarna, a ben vedere, ora i caratteri della norma giuridica, ora di quella del
costume, ora di quella morale. Non si pu
pensare infatti alla norma deontologica
senza ritenere, tra laltro, che essa venga
eseguita con intimo convincimento interiore da parte del professionista, che il
mancato adempimento non provochi rimorso da parte di questultimo e al tempo
stesso che essa sia caratterizzata dalla intersoggettivit e dalla coercibilit tipica di una
norma giuridica, o che incarni delle procedure da secoli consolidate come regole
del costume.
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nale dei poteri dei due interlocutori collocando la relazione stessa in una forte dimensione deontologica. In base a questultima
impostazione, che quella che ha goduto
maggior credito fino a tempi assai recenti, la
deontologia medica verrebbe quindi ad assumere la funzione strumentale di ammortizzatore del potere medico, compensando
il deficit di reciprocabilit dei rispettivi
ruoli.
Questa ricostruzione non risulta tuttavia
esaustiva poich risente di una interpretazione delle relazioni interpersonali tutta
centrata su rapporti di forza tra antagonisti,
impermeabile allidea che alla socialit non
sia estranea unistanza di riconoscimento
della persona e che il riconoscere se stesso
nel volto dellaltro sofferente possa costituire
di per s il giusto antidoto ad ogni tentazione di prevaricazione. Guardando poi alla
medicina, evidente che, seppure in ruoli
diversi, medico e paziente condividono lo
status di esseri umani, cui lesperienza della
sofferenza, se non altro come dato esistenziale, non certo estranea (anche il medico
si ammala, vive lesperienza della malattia dei
propri cari, tocca con mano il dolore dei
propri simili).
5. La deontologia, hardware dellagire medico
Alla luce di tali considerazioni sembra pi
corretto pensare alla deontologia medica
come allhardware dellagire medico, allinsieme di valori da cui prende forma la professione, (professione, come gi detto, nel
senso di professare principi, cui la medicina
stessa deve necessariamente attenersi a costo
di perdere la sua ragion dessere), ad una coscienza critica della medicina assunta a
norma di condotta, piuttosto che ad una
moderna carta di garanzie offerte al paziente
per placare ogni sospetto di abuso di potere
e di sopraffazione.
In tal senso sembra pronunciarsi Platone9 allorch riconosce uno statuto morale intrinseco alla medicina, estraneo ad ogni logica
di potere:
Forse che la medicina manca di qualcosa?
Possiamo affermare in generale che unarte
richiede una determinata qualit cos come La deontologia non rappresenterebbe quindi
gli occhi la vista o le orecchie ludito, e che il correttivo dello strapotere medico, bens
pertanto a loro volta tali organi necessitano la prassi medica che nellincontro con laltro
di unarte che riconosca e procuri loro il ne- si fa agire morale.
cessario per vedere e per udire? E in questa Daltra parte, cos come non soddisfa la colstessa arte possibile riconoscere un qualche locazione della deontologia in un ruolo
difetto? E se essa un po difettosa, occorre esclusivamente strumentale, altrettanto pu
unaltra arte per cercare ci che manca alla dirsi dellinquadramento del rapporto meprecedente, e cos via allinfinito?... Oppure dico-paziente nellistituto contrattuale.
ogni arte basta a s se stessa per rimediare Al riguardo giova ancora citare DAgoalle sue imperfezioni, poich, nessun arte stino10 il quale rileva che il diritto, in quanto
reca tracce n di difetti n di imperfezioni e sistema normativo che si basa sul principio
non deve ricercare niente altro al di fuori di della reciprocit, non in grado di gestire
ci che vantaggioso al
relazioni asimmetriche,
suo oggetto, ed, in ef- evidente che, seppure in come quelle che caratfetti, se veramente di
terizzano il rapporto
ruoli diversi, medico e
arte si tratta essa rimane
medico-paziente. Per
paziente condividono lo poter sindacare su tale
incorruttibile e pura
finch resta rigorosa- status di esseri umani, cui rapporto il diritto comente conforme alla
stretto a ridurlo ad un
lesperienza
della
sofferenza,
sua natura?... Dunque la
contratto, che, tenuto
medicina non guarda al
se non altro come dato conto dellasimmetria
proprio vantaggio bens
di fondo, non pu che
esistenziale,
non
certo
a quello del corpo
essere classificato come
Dunque
nessuna
sui
generis11 Daltra
estranea
scienza ricerca o imparte, come rileva lo
pone il vantaggio del pi forte, ma del pi stesso DAgostino12, nulla pi lontano
debole tra i soggetti che le sono sottoposti. dalla mente del paziente di entrare in una
Egualmente non forse vero che il me- relazione giuridica con il medico, n quedico, in quanto medico, non cerca n pre- stultimo considera la propria professione in
scrive ci che torna a proprio vantaggio, ma termini strettamente normativi e contratci che risulta vantaggioso per il malato? tuali. Latteggiamento tipico del paziente, nei
Abbiamo in effetti convenuto che il medico, confronti del medico che ha bene operato,
nel senso vero del termine, governa i corpi quello del ringraziamento, e latteggiae non affatto un uomo daffari (Rep. mento del medico, di fronte al risultato della
I,342).
guarigione del paziente, quello della graAllidea platonica del medico che non pre- tificazione. La dinamica del ringraziamento
scrive ci che torna a proprio vantaggio (al pari della gratificazione) non appartiene
bens ci che risulta vantaggioso per il ma- allesperienza giuridica, ma appartiene allato attinge lintero retaggio valoriale su cui lesperienza morale.
si fonda la medicina e che trova nel precetto Le considerazioni fin qui svolte e ricondudel primum non nocere lespressione pi cibili fondamentalmente allidea che il rimecompiuta. Si tratta di un precetto che muove dio allasimmetria medico e paziente non
da un atteggiamento di rispetto nei con- debba essere ricercato nella deontologia o
fronti dellaltro, ed identificando nellalterit nel diritto bens nella medicina stessa, trola ragion dessere e la prima misura morale vano pi precisa formulazione nel pensiero
di ogni atto medico implicitamente am- di Paul Ricur13. Lintenzionalit etica (vise
mette un atteggiamento di reciprocit nella thique) del curante, che si pone inizialmente
forma riflessiva e speculare del noli me tan- nel segno dellasimmetria, cerca di ristabilire
il poter-essere del paziente, restaurando la
gere.
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simmetria iniziale: da un lato, la richiesta uccisione di un essere umano, perch sopdaiuto, che un mettersi in causa da parte primere laltro, (il paziente, il malato), signidel malato, dallaltro, lutilizzo da parte del fica privarsi di quella relazionalit che
medico di quegli strumenti che danno la costituisce la moralit stessa della medicina,
possibilit a chi soffre di restaurare il proprio incarnata dalla deontologia e, con essa, perpoter-essere. Tale intenzionalit etica non dere la propria ragion dessere. Il medico
pu concretizzarsi se non passando per il se- non pu impunemente trasformarsi nel
taccio della norma, ovvero il passaggio at- boia, anche invocando ragioni umanitarie,
traverso il momento deontologico, il quale perch il boia non realizza la propria opera
garantisce che il rapporto con laltro si rea- in una relazione, bens nellabolizione della
lizzi nel segno della giustizia. Il momento capacit di relazione.
deontologico riveste tre funzioni:
Si parlato finora della deontologia come
- una funzione di universalizzazione dei pre- di un principio o ideale etico che assurge a
cetti che reggono il
rango di norma di conpatto fondato sulla fi- Stabilito il primato storico dotta e, in quanto tale,
ducia: lelevazione di
nel segno
ed ontologico delletica sulla sidellacolloca
questo patto al rango di
giustizia, o meglio
norma costituisce il
dellequit, cio diviene
prassi possibile
momento deontolostrumento di parit tra
argomentare circa
gico dellagire medico;
i soggetti, medico e pa- una funzione di conziente, in relazione tra
limpossibilit per la
nessione, che permette
loro. Resta ancora da
medicina di ammettere la stabilire in quale modo
di armonizzare le
norme mediche con le deliberata uccisione di un la norma si sia cristallizaltre norme sociali e
zata in un codice opeessere
umano
politiche;
rativo, il codice di
- una funzione di composizione dei conflitti deontologia medica.
che possono apparire su due fronti:
1) il primo fronte si colloca laddove letica 7. Il codice di deontologia medica e la tutela dei
medica che guarda alla clinica incontra valori deontologici
letica che guarda alla ricerca. I conflitti
compaiono lungo una frontiera comune, a. Cenni storici
rappresentata dallinvestigazione sui corpi
umani a fini diagnostici, terapeutici o speri- Dal punto di vista storico, il codice di dementali;
ontologia medica rappresenta il frutto di
2) il secondo fronte generatore di conflitti quel progressivo processo di aggregazione
si colloca laddove si confrontano lidea del dei medici che condusse alla costituzione
benessere personale del paziente e quella del nel 1862 dellAssociazione medica italiana14.
benessere collettivo.
Alla base di tale processo si riconoscono differenti fattori, tra i quali il progressivo processo di professionalizzazione della
6. Medicina, relazionalit ed eutanasia
medicina, anche dovuto ad un miglioraUna volta stabilito il primato storico ed on- mento e ad una crescente uniformit della
tologico delletica sulla prassi, proprio della formazione universitaria. Fino allunit
medicina, e accertato che la deontologia dItalia linsegnamento della medicina nelle
rappresenta la trasformazione di una inten- varie universit italiane si presentava fortezionalit etica in norma, nel segno della mente disomogeneo ed era estremamente
universalit ed in funzione della giustizia, diffuso il fenomeno dellabusivismo. Un
possibile argomentare circa limpossibilit altro importante fattore di aggregazione fu
per la medicina di ammettere la deliberata rappresentato dal tentativo di accredita-
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a questo genere di doveri, la deontologia diventa etica professionale, ovvero unetica cui
si devono attenere gli esercenti una professione, non solo perch essa ne garantisce
lintegrit, ma soprattutto perch essa preserva gli interessi e i diritti di coloro che vi
sono coinvolti.
evidente peraltro che se si accoglie la definizione precedentemente riportata di deontologia, come coscienza critica della
medicina assunta a norma di condotta, cade
la necessit di distinguere un atteggiamento
deontologico da un atteggiamento etico, in
quanto luno e laltro si sovrappongono.
Resta tuttavia da verificare in quale maniera
il codice deontologico, come sistema normativo, si collochi oggettivamente allinterno dellordinamento.
In via di principio, il codice deontologico
non pu contenere delle norme che siano
in contrasto con la legge, e ci non tanto per
il primato della legge, che promana dalla sovranit dello Stato, quanto piuttosto perch
la norma deontologica si colloca in un settore dellordinamento nel quale la norma
giuridica, come si detto, non in grado di
intervenire efficacemente e che di fatto
viene riservato alla norma deontologica20.
Si potrebbe cos affermare che laddove interviene la norma deontologica in difesa di
un valore necessario allespletamento di
unattivit professionale, lordinamento non
pu far altro che recepirla.
Restando sempre nelle linee di principio, si
pu citare il caso della tutela del segreto
professionale, che rappresenta uno dei fondamentali doveri del medico, dovere sancito
dalla norma deontologica e recepito dal diritto quale bene penalmente protetto.
Tuttavia quando si passa dalla visione teorica
allesame della situazione concreta, attraverso
la lettura del codice deontologico, facile
rilevare quanto sia ampio il condizionamento della legge sulla codificazione deontologica e come questultima sia costretta ad
un perenne inseguimento del legislatore nel
tentativo di rendere conforme il codice deontologico alla legge (da qui la nutrita serie
di edizioni del codice cui si assistito in Italia nellultimo cinquantennio).
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NOTE
P. GIROLAMI, Medicina, etica e diritto, Centro Scientifico Editore, Torino 2009; P. GIROLAMI, La salute e
le regole, Edi-Med, Milano 2010.
2
F. DAGOSTINO, Deontologia ed etica. La prassi e i valori, Relazione al Congresso Nazionale Salute, scienza e
professione. La deontologia per gli anni 2000, Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi
e Odontoiatri, Torino 1995, testo non pubblicato.
3
N. BOBBIO, voce: Diritto, in Novissimo Digesto Italiano, V, Utet, Torino 1968. Per una sintetica ed aggiornata ricognizione sul concetto di diritto vedi P.
GROSSI, Prima lezione di diritto, Laterza, Bari 2007. Sul
tema del rapporto tra Bioetica e diritto vedi anche P.
GIROLAMI, Bioetica e diritto, in E. LARGHERO, G.
ZEPPEGNO (a cura di), Dalla parte della vita. Itinerari di
bioetica, I, Effat Ed., Cantalupa 2007, 133 ss.
4
BENEDETTO XVI, Lettera Enciclica Deus Caritas est,
Libreria Editrice Vaticana, Citt del Vaticano 2005.
5
Vedi P. GIROLAMI, Alcune considerazioni in tema
di consenso al trattamento sanitario con particolare
riguardo allambito psichiatrico, in Riv. It. Med. Leg.,
(1997), 287- 311.
6
Vedi per tutti S. SPINANTI, Bioetica in sanit, Carocci,
Firenze 1993, 31-32.
7
P. RICUR, Soi-mme comme un autre, Seuil, Paris
1990, 254 ss.
8
Vedi sul punto P. GIROLAMI, La giurificazione della
medicina, antiche radici e nuovi germogli, in Riv. It.
Med. Leg., (2005), 61-87.
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