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Universal Audio
UAD VSM-3
EQ serie 500
Kush Audio
Electra
Microfono
Neumann
TLM 107
Cuffia DJ
Philips
A5Pro
Studio Lounge
Assistenti di studio
Non solo caff
Andrea Benassai
Levoluzione dello studio
Orchestra virtuale
Sequencing
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TEST SOFTWARE
32 ORCHESTRA VIRTUALE
SEQUENCING
INTERVISTA
36 ANDREA BENASSAI
LEVOLUZIONE
DELLO STUDIO
STUDIO LOUNGE
06 ASSISTENTI DI STUDIO
NON SOLO CAFF
24 SONOKINETIC GROSSO
27 EIOSIS AIREQ PREMIUM
30 UNIVERSAL AUDIO UAD VSM-3
TEST HARDWARE
44 MOTU 8M
FEBBRAIO 2015
16
12
36
19
RUBRICHE
42 TECH TALK
MICHAEL STOCKDALE
PORTICO 517
60 LIBRI
61 AES ITALIA
54 KUSH AUDIO
ELECTRA SERIE 500
56 NEUMANN TLM 107
59 PHILIPS A5-PRO
27
48
54
FEBBRAIO 2015
44
INCHIESTA
STUDIO LOUNGE di Stefano Pinzi
Referente tecnico
Officine Meccaniche
GIUSEPPE SALVADORI
FEBBRAIO 2015
Assistente di Studio
Pino Pischetola
Assistente di studio
Luciano Luisi/Ligabue
FEDERICO GALAZZO
APPROFONDIAMO
LE COMPETENZE DI
UN RUOLO DI CUI SI
PARLA, SI CONOSCE
E SI CAPISCE POCO,
MA DI IMPORTANZA
FONDAMENTALE
E SPESSO
DESCRITTO IN MODO
SUPERFICIALE
Assistenti di studio
Non solo
caff
a cosidetta gavetta
universalmente riconosciuta come
uno dei passaggi fondamentali
nellapprendimento di qualsiasi
professione. Anche chi proviene
da un percorso di studi che ha
permesso di conoscere le teorie
e le tecnologie che regolano le
convenzionali procedure lavorative,
deve essere cosciente del fatto
che lesperienza sul campo possa
in moltissime situazioni rivelarsi
determinante. Quello del fonico senza dubbio
un ruolo che richiede preparazione e competenza,
ma che al tempo stesso necessita di doti creative,
attenzione ai dettagli, capacit di valutazione
e soprattutto di una certa attitudine a sapersi
relazionare con le persone con le quali si opera. Doti
che non si studiano sui libri e che non si imparano
sui banchi di scuola, ma solo vivendo in prima
persona un certo genere di situazioni e osservando
attentamente i comportamenti di chi quel lavoro lo
svolge da pi tempo. Ci che vogliamo raccontare
sono tre esperienze personali e professionali per
certi versi molto diverse tra loro: quella di Federico
Galazzo, assistente nel team di produzione di
Ligabue, quella di Patrizio Pat Simonini, che da molti
anni opera al fianco di Pino Pischetola e infine quella
di Giuseppe Salvadori, il quale riuscito col tempo
a ritagliarsi un ruolo di responsabilit in una delle
grandi (e ormai poche rimaste) recording facilities di
FEDERICO GALAZZO
Il percorso professionale del giovane Federico
Galazzo lo ha condotto a collaborare come assistente
nelle pi recenti fatiche di Luciano Ligabue, sia
nellambito della produzione discografica in studio,
sia nelle sue lunghe tournee dal vivo. A dirla tutta, il
nostro incontro con lui si svolto proprio alla vigilia
della sua partenza per il tour mondiale del Liga
nazionale, che approder in Italia nella prossima
primavera. Un periodo denso di impegni per
Federico che ci ha gentilmente dedicato un po del
suo tempo per raccontare in prima persona la sua
avventura.
CMS: Che idea ti sei fatto in questi anni del ruolo dellassistente?
Quali conoscenze sono secondo te fondamentali?
FG: Al di fuori delle competenze tecniche, che certamente ci
devono essere, ci che mi ha colpito molto di questo ruolo
riguarda i rapporti umani. Lassistente una sorta di spugna
che deve assorbire tutto quello che arriva dal produttore, dai
musicisti, dal fonico, dallartista. La realizzazione di un album
in generale un momento molto delicato, dove tutto viene messo
in discussione e per questa ragione altrettanto delicati sono gli
equilibri nei rapporti tra le persone che ne prendono parte. Dal
punto di vista tecnico, un bravo assistente dovrebbe essere in
grado di capire le esigenze del fonico. Quindi importante che
abbia delle nozioni sulle tecniche di ripresa microfonica, sui
cablaggi e sul routing dei segnali allinterno dello studio. Forse
per la qualit principale oggi il saper fare editing, perch pu
far guadagnare davvero molto tempo alla produzione.
CMS: Come hai vissuto il passaggio dallambiente formativo a
quello lavorativo?
FG: Quando esci dal corso ti sembra di sapere tutto, ma poi
LASSISTENTE UNA
SORTA DI SPUGNA CHE
DEVE ASSORBIRE TUTTO
QUELLO CHE ARRIVA DAL
PRODUTTORE, DAI MUSICISTI,
DAL FONICO, DALLARTISTA
scopri che ci sono tanti piccolo dettagli che puoi imparare solo
quando ci sei dentro. Non sono segreti, perch poi in fin dei
conti sono le stesse cose studiate a scuola, per puoi far vedere
la stessa operazione in moltissimi modi diversi e questo ti apre
un mondo nuovo. La prima impressione nel ruolo di assistente
piuttosto spiazzante, pi che altro perch non sai che cosa ti
verr richiesto: conosci un sacco di nozioni e di teorie ma non
hai idea di come metterle in pratica. Poi per con il tempo si
impara e non si finisce mai di imparare.
CMS: Ci sono secondo te delle doti anche caratteriali che un
bravo assistente dovrebbe avere?
FG: Una volta mi trovai a fare da assistente a un fonico al quale
non piaceva lo studio nel quale lavorava. Era un free-lance,
chiamato dalla produzione per realizzare il disco e per settimane
mi sommerse con le richieste pi assurde. Il proprietario dello
studio mi chiedeva di assecondarlo in tutto, mentre il produttore
non voleva saperne nulla, lunica cosa che contava erano i
risultati. Alla luce di quellesperienza penso di poter dire che
la qualit pi importante per un assistente sia la pazienza
bisogna essere di gomma.
CMS: Oggi principalmente per questioni di budget, la figura
dellassistente spesso la prima a cui si decide di rinunciare.
Quanto pu cambiare una produzione?
FG: prima di tutto una questione di concentrazione
dellenergia. Se la stessa persona deve occuparsi di fare il
FEBBRAIO 2015
INCHIESTA
STUDIO LOUNGE
QUANDO ESCI DAL
CORSO TI SEMBRA DI
SAPERE TUTTO, MA POI
SCOPRI CHE CI SONO
TANTI PICCOLI DETTAGLI
CHE PUOI IMPARARE
SOLO QUANDO CI SEI
DENTRO
FEBBRAIO 2015
OGNI GIORNO
UN RIMETTERSI IN
DISCUSSIONE CHE TI
PORTA NEL TEMPO
AD ACCUMULARE
ESPERIENZA
DEVI ESSERE
ATTENTO ALLE
NECESSIT
DI CHI TI
CIRCONDA,
CERCANDO
POSSIBILMENTE
DI PREVENIRE
LE RICHIESTE
FEBBRAIO 2015
INCHIESTA
STUDIO LOUNGE
GIUSEPPE SALVADORI
Le Officine Meccaniche di Mauro Pagani sono una delle poche
realt ancora vive e presenti in Italia che si ricordano di un bel
periodo nel quale gli studi di registrazione erano grandi strutture
con tre o pi regie, enormi sale di ripresa e unincredibile
dotazione tecnica. Oggi purtroppo di luoghi come questo non
ne esistono molti e questo probabilmente contribuisce ancora
di pi a rendere magica latmosfera che vi si respira. Giuseppe
Salvadori entra a far parte dello staff di assistenti delle Officine
circa dieci anni fa e da allora si fatto strada fino a essere oggi
il referente tecnico principale della struttura, e a occuparsi
in prima persona di molte delle produzioni che vengono qui
realizzate. Unesperienza lunga e importante, dunque, grazie
alla quale cercheremo di definire le
prerogative e di evidenziare limportanza
che pu avere il ruolo di assistente in un
contesto di questo genere.
FEBBRAIO 2015
UN ASSISTENTE IN
GRADO DI EFFETTUARE
RIPARAZIONI SU UN
MIXER O INTERVENTI DI
LIUTERIA, PIUTTOSTO CHE
DI GESTIONE TECNICA
DI AMPLIFICATORI O
BATTERIE, PU ESSERE
UN VALORE AGGIUNTO
MOLTO IMPORTANTE
PER LO STUDIO
10
TU MAGARI
TI PRESENTI CON
UN CD CON LE TUE
REGISTRAZIONI E I
TUOI MIX, MA IN UNA
SITUAZIONE LAVORATIVA
DI QUESTO GENERE
NON SONO QUELLE LE
INFORMAZIONI CHE
INTERESSANO
RIPRODUZIONE RISERVATA
TEST
di Mauro Abbatiello
NUOVISSIMA VERSIONE
DEL SOFTWARE
STEINBERG. CUBASE
PRO 8 RIUSCIR A
BISSARE IL SUCCESSO
DELLA PRECEDENTE
RELEASE?
12
INFO
FEBBRAIO 2015
STEINBERG
www.steinberg.net
SEMPRE PI PRO
INTERFACCIA GRAFICA
UN MIXER ANCORA
PI POTENTE
Davvero molte le novit sul fronte
mixing. La prima di cui parliamo
riguarda i VCA Fader, che altro non
sono che dei fader che permettono
il controllo di una serie di canali.
Messa in questo modo, qualcuno
potrebbe obbiettare che in fondo,
con la funzione Link Selected
Channel e con lutilizzo delle tracce
gruppo si pu ottenere lo stesso
risultato, ma le cose sono molto
diverse e i VCA Faders aiutano
lutente soprattutto in progetti
complessi. Un VCA Fader per default
pu controllare Volume, Mute, Solo,
Listen, Monitor e registrazione dei
canali a esso associati, canali che
sono a tutti gli effetti linkati tra loro. Per gestire i canali collegati possiamo
accedere a una finestra di impostazioni chiamata Link Group Settings, molto
simile alla Control Link Group di Cubase 7.5. Da qui possiamo decidere quali
altri controlli dobbiamo eventualmente collegare: pan, equalizzatore, channel
strip, mandate e routing.
Mettendo ad esempio il flag su equalizzatore, ogni volta che muoveremo
un qualsiasi parametro dello stesso su un qualsiasi canale collegato,
questi settaggi saranno duplicati e riproposti esattamente su tutti i canali
linkati. Altra caratteristica fondamentale lautomazione sul VCA Fader a
tutti i canali collegati; mediante la funzione Combine Automation of VCA
Linked Channel, trasformeremo le automazioni del VCA Fader in normali
automazioni sui singoli canali. Altra funzione nuova e utilissima in sede di
mixaggio il pannello Direct Routing che troviamo nellInspector o nel Racks
del mixer. Mediante questa funzione, ereditata da Nuendo, si pu inviare il
segnale di un canale a unuscita fisica o a un bus interno di Cubase (Tracce
FX, Gruppi).
Il pannello Direct Routing costituito da otto slot, i quali possono essere
assegnati ad altrettante destinazioni in modalit esclusiva (la nuova
destinazione disabilita quella utilizzata precedentemente) o summing
(pi destinazioni contemporaneamente). Notevoli le novit introdotte
allequalizzatore di Cubase Pro 8. I filtri Low Cut e Hi Cut hanno ora una
incisivit di tutto rispetto perch dispongono di uno Slope variabile fino
a 48 dB per ottava. Sempre dal punto di vista grafico, selezionando una
frequenza, lequalizzatore ci fornir anche la nota corrispondente; facendo
doppio clic sul potenziometro relativo alla frequenza, possiamo scrivere
direttamente la nota (notazione anglosassone o italiana indifferente) e,
automaticamente, il parametrico si posizioner sulla relativa frequenza. Altra
funzionalit ereditata da Nuendo la possibilit di visualizzare la posizione
Figura 1 - La
finestra Workspaces
organizer e
un esempio di
area di lavoro
personalizzata.
FEBBRAIO 2015
personalizzare la visualizzazione
dei tool installati e riorganizzarli in
cartelle personalizzate a seconda
delle esigenze.
Quando si carica un plug-in o un
instrument, possiamo decidere la
visualizzazione di default o una
personalizzata chiamata Collection.
13
Figura 2 - Il Meter
Bridge in modalit
Wave
WORKFLOW
Render in-place, funzione utilissima
e anche attesissima, converte
immediatamente in audio una
qualsiasi traccia. Per effettuare il
rendering di una clip MIDI, baster
FEBBRAIO 2015
Groove Agent SE
14
i dati di automazione nei punti in cui sono state fatte, lasciando quindi tutto il
resto della traccia, libera di poter essere modificata a piacimento. Sul fronte
MIDI, c una piccola ma importante novit: Tempo Detection fa in modo che
Cubase adatti alla griglia una parte MIDI eseguita non a click.
Figura 3 - Il plug-in
Quadrafuzz V2
PLUG-IN
Quadrafuzz v2 un distorsore multibanda col quale possiamo decidere
di saturare o distorcere uno strumento agendo non sullintera banda di
FEBBRAIO 2015
15
FEBBRAIO 2015
Figura 4 - Il
pannello Chord Pad
e Chord Assistance
16
IN PROVA
Dal punto di vista grafico, sono
stati fatti molti passi avanti,
lorganizzazione dei plug-in e i
Workspaces sono molto utili e
velocizzano enormemente il lavoro;
anche la modalit Wave del Meter
Bridge (se si supera lo scoglio
della visualizzazione verticale)
comodissima e ci aiuta a non passare
continuamente dal Project Windows
al Mixer e viceversa. Steinberg ritiene
che il tempo di caricamento dei
progetti sia addirittura quattro volte
inferiore a quello di Cubase 7.5,
noi abbiamo notato invece solo un
lieve miglioramento. A questo punto
abbiamo voluto anche verificare
loccupazione CPU visto che sul sito
Steinberg si sottolinea che Cubase
Pro 8 il software pi performante
del mercato; rispetto a Cubase 7.5
c un notevole miglioramento, si
parla di una percentuale di risorse
in pi che pu variare a seconda dei
plug-in e del sistema da un 20% a
un 30% (Figura 5).
Confrontato con altre famose DAW,
a parit di buffer size, Cubase Pro
8 risultato sempre il pi leggero,
con risultati anche piuttosto eclatanti
a seconda dei plug-in caricati.
Passando alle nuove funzioni,
i VCA Fader sono utili se non
fondamentali in diversi scenari. Con
Figura 5 Differenza di
occupazione CPU
tra Cubase 7.5 e
Cubase 8 su un
Mac Book Pro 2.5
GHz Intel Core i5
FEBBRAIO 2015
17
Cubase Pro 8
ottimizzato per
la superficie di
controllo Yamaha
Nuage
PI
Ottime performance
Plug-in professionali
Mixer versatile
MENO
Niente Undo nel Mixer
Problemi con Vienna
Ensemble Pro 5
SECONDO NOI
Rapporto
Qualit/Prezzo
Suono
FEBBRAIO 2015
Facilit duso
18
CONFRONTATO CON
ALTRE FAMOSE DAW,
A PARIT DI BUFFER
SIZE, CUBASE PRO 8
RISULTATO SEMPRE
IL PI LEGGERO, CON
RISULTATI ANCHE
PIUTTOSTO ECLATANTI
A SECONDA DEI
PLUG-IN CARICATI
molto comoda la
possibilit di usare
le note al posto delle
frequenze: provate a
pensare alla comodit
di poter equalizzare o
tagliare con un Low Cut
una parte di chitarra
ragionando sulle note
eseguite e non sulle
frequenze.
Sul fronte plug-in non
possiamo lamentarci:
Quadrafuzz V2 pu diventare uno
strumento indispensabile e la
modalit Tape offre una leggera
distorsione armonica, che potrebbe
essere utile su qualsiasi traccia
anche perch il plug-in non
pesante. La possibilit di usarlo
su bande differenti lo rende uno
strumento potentissimo sia in fase di
mixing che in fase di sound design.
Il nuovo DeEsser ai livelli dei pi
blasonati plug-in di terze parti, c un
abisso con il modesto DeEsser delle
versioni precedenti
di Cubase: qualitativamente un
ottimo strumento ma linterfaccia
grafica che lo rende davvero potente
e facile da usare. Un altro plug-in
molto utile il Multiband Envelope
Shaper, che ci permette di modificare
lattacco o la coda di un suono ad
esempio una cassa, con facilit e
rapidit.
CONCLUSIONI
Steinberg con Cubase Pro 8, ha fatto un altro centro: ha realizzato una DAW
che pi leggera della versione precedente che, in termini pratici, significa
poter lavorare a latenze pi basse, aprire pi plug-in, evitare il freeze delle
tracce e di conseguenza velocizzare notevolmente il workflow, caratteristica
che, da sola, vale sicuramente la spesa di un upgrade.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Arturia V-Collection 4
V PER VINCENTE
NOVITA
Per quanto riguarda i virtual instrument, ne sono stati inseriti quattro di cui due
(Vox Continental e Spark 2.0) lanciati nella prima met del 2014 e altri due inediti,
presentati per la prima volta lo scorso dicembre insieme a V-Collection: Solina
V e Matrix-12 V. Grazie a queste aggiunte, il parco suoni disponibile aumenta
ulteriormente arrivando a ben 6000 differenti suoni di tastiera (tra synth, organ,
electric piano) e 170 drum kit. Non meno importante il fatto che le registrazioni
dei prodotti non si effettuano pi con e-licenser ma tramite il nuovo Arturia Software
Center, addio quindi alle licenze su ingombranti chiavette perch si effettua tutto
tramite la rete. Gli altri strumenti virtuali inclusi nel bundle (Analog Lab, mini V,
Modular V, CS-80 V, ARP 2600 V, Jupiter 8-V, Wurlitzer-V, Prophet V2, Oberheim
SEM V) derivano dalle precedenti versioni e sono ora tutti nativi 64 bit; Arturia provvede
allaggiornamento costante di ogni prodotto per garantire la piena compatibilit con i pi recenti sistemi
operativi e le principali DAW sul mercato.
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INFO
19
SOLINA V
FEBBRAIO 2015
Figura 2 - Il nuovo
Service Center
permette di
gestire attivazioni
ed aggiornamenti
dei prodotti
Arturia acquistati
slegando dallo
scomodo utilizzo
delle licenze su
chiavetta USB
20
MATRIX-12 V
Figura 3 - Il nuovo
Solina V in modalit
Open, nella parte
inferiore si scelgono
gli strumenti,
mentre nella met
superiore gli effetti
e modulazioni
Figura 4 linterfaccia di
Matrix-12 V nella
pagina Main, la
grafica richiama i
colori e le dotazioni
del modello originale
Oberheim
FEBBRAIO 2015
21
FEBBRAIO 2015
22
IN PROVA
V-Collection 4 frutto di anni di duro
lavoro immediatamente apprezzabili
dagli affezionati utenti, ma anche da
coloro che per la prima volta hanno a
che fare con questo bundle. La cura
dei dettagli estetici nel riprodurre le
macchine originali come sempre
maniacale e il suono non da
meno. Una volta finito il processo
di installazione e attivazione di
V-Collection 4 in modo agile e veloce,
vi sorger sicuramente la fatidica
domanda: da quale dei 13 instrument
incominciare? La risposta vostra,
CONCLUSIONI
La filosofia Arturia si conferma sempre
vincente, le esigenze degli utenti e lo
studio del mercato discografico vanno
a pari passo proponendo sempre il
prodotto giusto nel momento (musicale)
giusto. V-Collection 4 un bundle come
pochi, che vola verso la perfezione della
sintesi virtuale; le emulazioni aggiunte
estendono gli orizzonti di uno studio di
produzione virtuale davvero di pregio, a
cominciare dal groove designer Spark
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ESEMPI AUDIO
ARTURIA V-COLLECTION 4
PI
Arturia Software Center
Fedelt ai modelli
originali
Midi Control Assign
MENO
Manca un restyling
globale
Riverbero a convoluzione
Visuale scomoda per
schermi inferiori a 17
SECONDO NOI
Rapporto
Qualit/Prezzo
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Facilit duso
FEBBRAIO 2015
IL NUOVO SERVICE
CENTER PERMETTE DI
GESTIRE CON FACILIT
TUTTE LE LICENZE
ARTURIA E IL FATTO
DI AVERE DISPONIBILE
UNA PORTA USB IN PI
UNA LIBERAZIONE
NON DA POCO
23
TEST
di Mauro Abbatiello
Sonokinetic Grosso
UNORCHESTRA ALLA
PORTATA DI TUTTI
SONOKINETIC
STA CAMBIANDO
LE CARTE IN
TAVOLA NELLA
ORCHESTRAZIONE
VIRTUALE,
PRODUCENDO
PRINCIPALMENTE
PHRASES SAMPLE
LIBRARY, CIO
LIBRERIE DI
FRASI MUSICALI
CAMPIONATE.
GROSSO
DEDICATA AGLI
ENSEMBLE
ORCHESTRALI
24
INFO
FEBBRAIO 2015
SONOKINETIC
www.sonokinetic.net
rosso una libreria per Kontakt e Kontakt Player, che conta 36000 samples
in formato 16 bit e 24 bit per un peso totale di circa 35 GB su hard disk.
Le frasi orchestrali sono state registrate da un ensemble composta da 52
archi, 12 legni, 15 ottoni, 6 percussioni, 6 taiko e 40 coristi utilizzando
quattro tipi di microfonazioni differenti (ravvicinata, decca tree, wide e una
dalla balconata) che ci consentono conseguentemente di gestire il tipo di
ambiente.
INTERFACCIA
Linterfaccia di Grosso, molto diversa da quella delle librerie Kontakt a cui
siamo abituati, formata da tre righe orizzontali che potremmo paragonare
a tre tracce audio di un qualsiasi sequencer audio-MIDI. Ogni traccia
associata a frasi campionate; nel caso della patch Strings potrebbero
essere viste come la suddivisione delle varie
sezioni (violini, viole, violoncelli e
contrabbassi). I tasti da C1 a G2
sono usati per il riconoscimento
degli accordi: si possono suonare
solo accordi minori o maggiori
anche se mediante lopzione
Harmonic Shift si riescono a
creare situazioni armoniche pi
varie. In pratica suonando un
accordo, sentiremo una frase
complessa e contenente tutta
la sezione degli archi, e queste
tre tracce sono generalmente
suddivise in base allottava di
esecuzione. Ogni traccia, pu
essere messa in mute premendo
lapposito tasto, tramite i
keyswitch o utilizzando valori di
velocity minori di 84.
Premendo la lettera I nellangolo
in basso a destra, possiamo
visualizzare unimmagine
che mostra la tastiera con le
assegnazioni dei keyswitch.
Nella schermata Fields (Figura
1) troviamo oltre al tasto
IN PROVA
Abbiamo provato una semplice
progressione di accordi e ci siamo
subito accorti di un problema
sugli attacchi degli archi durante il
passaggio tra un accordo e un altro,
dovuto al fatto che di default Grosso
impostato in modo da chiudere gli
accordi sempre in battere, funzione
utile nel caso di uno stop ma non nel
caso di accordi legati.
Per facilitare e rendere pi omogenea
la transizione da un accordo a
GRAZIE AD
HARMONIC SHIFT,
GIOCANDO SULLE TRE
TRACCE SI POSSONO
CREARE SOLUZIONI
PI COMPLESSE
DELLE SOLITE TRIADI
MAGGIORI O MINORI
FEBBRAIO 2015
25
PI
Interfaccia semplice
Buona variet di frasi
Transition Builder
Prezzo
MENO
Loop percussivi
incompleti
One shot percussivi
qualitativamente scarsi
SECONDO NOI
Rapporto
Qualit/Prezzo
Costruzione
FEBBRAIO 2015
Facilit duso
26
vi rimandiamo ai
tutorial presenti sul sito
Sonokinetic. La patch
Strings ha molti preset
neutri (ovvero senza
terze) che si adattano
benissimo allutilizzo di
Harmonic Shift per la
creazione di variazioni
melodiche.
Come mood la maggior
parte dei preset di archi
dedicata a score di tipo
thriller, epic o fantasy,
stesso identico discorso
vale ovviamente per le
altre patch Woodwinds
e Brass. Le percussioni
sono un po deludenti, ne mancano
di profonde con un attacco definito,
non sono state incluse rullate di
timpani e di piatti, i loop sono troppo
corti e risultano poco reali perch
troppo ripetitivi. I cori sono basati
su un totale di sei frasi in latino,
decisamente poche per giustificarne
la presenza in pi di due brani, molto
pi interessanti invece gli effetti tipo
cluster, che sono sempre utili. Infine
la patch Transition Builder utile per
creare degli accordi in crescendo di
legni o ottoni, si possono scegliere
diversi preset che visualizzano gli
intervalli partendo da un semplice
I-VIII (tonica, ottava) ad accordi
pi complessi che includono quarte,
settime, none, tredicesime. La
lunghezza del crescendo o meglio
la suddivisione ritmica dellaccordo
pu essere definita direttamente
dallinterfaccia e le note possono
essere quindi distanziate di un ottavo
puntato, un quarto o un quarto
puntato. Gli accordi riconoscibili
sono maggiori, minori, settima di
La registrazione in 12/8
Tutte le frasi musicali di Grosso sono
state registrate in 12/8 a 135 BPM.
Anche se molte frasi sono adattabili
facilmente anche al tempo di 4/4
(ovviamente possiamo considerare
i fraseggi come terzine di ottavi),
sarebbe meglio per chi intendesse
comprare Grosso prendere in
considerazione questa particolarit
del software. Per capire bene le
possibilit espressive del software,
vi consigliamo di ascoltare con molta
attenzione le demo sul sito della
Sonokinetic, in particolar modo
MEADOWS OF ETHELDEEN e LE
AVVENTURA GROSSO.
CONCLUSIONI
Se tralasciamo i suoni percussivi
che non sono un punto di forza
di questo progetto, Grosso una
libreria che consigliamo di aggiungere
allarsenale di chi produce musiche
per fiction, pubblicit, video games e
sigle televisive. Non semplicissima
da utilizzare, bisogna spendere un
paio di giorni a studiare bene le varie
soluzioni per capire cosa si pu e
cosa non si pu fare, ma questa non
una nota negativa perch la prassi
per qualsiasi virtual instrument di tipo
orchestrale, soprattutto, se si desidera
utilizzarlo per ottenere risultati
professionali.
RIPRODUZIONE RISERVATA
TEST
di Luca Pilla
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EIOSIS
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Prezzo: $ 149,00
FEBBRAIO 2015
INFO
irEq un plug-in in
versione AAX32/64,
VST3/2, AU, RTAS a 32
o 64 bit con protezione
su iLok 2. La struttura
ha il suo centro in
cinque bande, ognuna
con escursione da 10
Hz a 30 kHz, con Q
da 0,10 a 7 e gain da
+/-18 dB, e permette di
assegnare a ogni banda
una curva Bell o Step Bell, con laggiunta di una
terza curva Shelf per la prima e quinta banda da
attivare con un pulsante dedicato. La selezione
della curva, lassegnazione della banda al segnale
stereo, Left, Right, Mid o Side e il comportamento
dei controlli Character e Strenght, si raggiungono
con il pulsante destro del mouse sul pulsante di
attivazione della banda. Sono previsti anche due
filtri Low e High Cut, associabili a Strength, con
27
Figura 1 - Un
esempio di
equalizzazione in
Mid Side
FEBBRAIO 2015
Impostare Strenght
28
PROGRAMMAZIONE
Linterfaccia grafica, molto curata,
mostra un analizzatore di spettro in
tempo reale per il segnale in ingresso
o per quello di uscita (disabilitabili e
con tempi di decadimento e di attacco
variabili tra due valori), le curve dei
singoli canali di equalizzazione e
leventuale curva finale che ne deriva.
possibile anche spostare verticalmente
lanalizzatore di spettro. Il metering
diviso tra quello di ingresso e quello
di uscita: per lingresso possibile
scegliere la visualizzazione del livello o
la differenza RMS tra segnale originale
ed equalizzato e la scala tra dBFS, K-12,
14, 20; per quello di uscita disponibile
solo la scelta della scala.
Alla base del plug-in si trovano i due
controlli per utilizzare leq in stereo
o Mid Side, per i quali sono previsti
rispettivamente anche il monitoraggio
dei singoli canali Left, Right, Mid e Side
in base alla modalit scelta.
Tutta la parte superiore della
visualizzazione in tempo reale pu
essere nascosta.Diverse sono le
funzioni per la programmazione
dellequalizzatore: si parte con la
possibilit di convertire i valori delle
frequenze in note, stabilendo anche
il valore in Hz relativo alla nota A4. La
funzione Frequency Finder e Band Solo
consentono, muovendo il knob Freq con
il pulsante shift premuto, di spazzolare
IN PROVA
AirEQ uno di quei pochi plug-in che
non passano inosservati. Linterfaccia
grafica ha le giuste dimensioni ed
facilmente leggibile, sebbene non
TALMENTE
INTERESSANTE, NELLA
SUA TRASPARENZA
MAI ASETTICA,
DA RENDERLO
IMMEDIATAMENTE
UNA DELLE MIGLIORI
SCELTE IN MASTERING
E POST PRODUZIONE
CONCLUSIONI
La nuova versione di AirEq un plugin ridisegnato nellalgoritmo e nelle
possibilit di programmazione, con un
suono di altissimo livello, superiore a
molti altri equalizzatori software anche
pi blasonati o mitizzati.
Considerato il prezzo, AirEQ nella
versione Premium merita di essere
installato nella DAW, con una forte
probabilit di diventare il plug-in
di equalizzazione pi usato in mix,
mastering e post pro. Finalmente
qualcosa di realmente nuovo!
PI
Flessibilit
Trasparenza
Strenght e Character
Suono di alto livello
MENO
Equalizzatore
non modificabile
graficamente
Uso di tastiera per
richiamare funzioni
importanti
RIPRODUZIONE RISERVATA
SECONDO NOI
www.compmusic.it
ESEMPI AUDIO
EOISIS AIREQ PREMIUM
Esempi audio originali realizzati
da Mattia Panzarini a Effettonte
www.effettonote.com
0215EA01 chitarra originale
0215EA02 chitarra
equalizzata
0215EA03 basso originale
0215EA04 basso equalizzato
0215EA05 mix stereo non
processato
0215EA06 mix stereo
equalizzato in mid side
Rapporto
Qualit/Prezzo
Costruzione
Facilit duso
FEBBRAIO 2015
29
TEST
di Luca Pilla
www.compmusic.it
IL CUORE DELLA
DISTORSIONE
SVILUPPATO DA
BRAINWORX SUL
MODELLO ORIGINALE
VSM-2 DELLA
TEDESCA VERTIGO
SOUND, VSM-3
LEMULAZIONE CON
VARIAZIONI SUL
TEMA DI UNO DEGLI
OUTBOARD PI
ORIGINALI E COSTOSI
DEGLI ANNI RECENTI,
NATO PER PRODURRE
E CONTROLLARE
I DETTAGLI DELLA
DISTORSIONE
ARMONICA
30
INFO
FEBBRAIO 2015
UNIVERSAL AUDIO
www.uaudio.com
Prezzo: $ 299,00
SM-2, lanciato da
qualche mese sul sito
di Universal Audio,
diventato presto uno
dei plug-in pi venduti
e interessanti per la
piattaforma UAD. Il
concetto di VSM-3 parte
dallemulazione del
generatore di distorsione
armonica VSM-2 (CMS
ottobre 2012), un
outboard stereo dotato di due Insert, un generatore
di seconda armonica basato su circuiti FET seguito
da un altro generatore di terza armonica, questa
volta Zener, che ha la possibilit di usare una
matrice interna Mid Side per applicare i generatori
alla parte Mid o Side, a piacere. Lhardware,
intorno ai 6.000 Euro, la quintessenza della
distorsione armonica ma richiede un elevato
grado di conoscenza delloperativit perch alcuni
percorsi interni modificano i livelli in automatico
rendendo poco prevedibile il risultato. Il limite di
VSM-2 risiede anche nellimpossibilit di decidere
come posizionare i due moduli di distorsione,
sempre fissi in serie tra loro. E da qui noi partiamo:
VSM-3 una versione semplificata di VSM-2
(mancano i due Insert) ma anche potenziata
grazie alla possibilit di definire il percorso in
serie o in parallelo dei due moduli di distorsione,
allinserimento del controllo THD Mixer (assente in
I CONTROLLI
Il layout richiama la versione hardware: da sinistra
si parte con il controllo di Input (+/-10 dB, 0
dBFS = +22 dBU) con peak metering e switch
di bypass globale. Il modulo per la generazione
della seconda armonica, nato per emulare uno
stadio valvolare in Classe A, offre gli stessi controlli
di VSM-2: switch di bypass, Drive per impostare
la soglia di azione del distorsione con LED che
indicano la presenza di segnale sopra soglia, Input
Filter per selezionare il range di frequenze a cui
sar applicato il distorsore, con opzione Track
per lintero segnale che disabilita il controllo di
THD Mixer, selettore per assegnare il generatore
ai canali LR, Mid o Side, Shape come filtro High
Cut per le armoniche generate (non per il segnale
originale), THD Mix per bilanciare tra segnale
sorgente e trattato, Level per compensare il
livello in uscita dal modulo quando si applica a
solo un range di frequenze e, infine, uno switch
per selezionare tra Soft e Hard che, idealmente,
emula le caratteristiche di un compressore con
soft o hard knee. Il secondo modulo di distorsione
armonica dedicato alla terza armonica e ha
identici controlli al primo.
Figura 1 - Le impostazioni
utilizzate per lesempio
audio del mix stereo
processato in Mid Side con
moduli in parallelo
IN PROVA
Laspetto grafico di VSM-3 non
entusiasmante e la scelta dei font,
pur rispettando loriginale che gi
dava qualche problema di lettura,
discutibile, con caratteri piccoli. La
lettura del manuale necessaria per
navigare nel display ma non sufficiente.
Come nelloriginale VSM-2, anche
in VSM-3 ritroviamo un approccio
quasi sperimentale, dove necessario
avere unidea di cosa si sta facendo.
Il plug-in, per, molto pi facile da
domare e pi prevedibile nei risultati.
La sezione Monitoring necessaria per
controllare cosa si sta producendo:
possibile combinare lascolto in Solo dei
PU CAMBIARE
I DESTINI DI UN
PEZZO MUSICALE,
RENDENDOLO
DUN SOL COLPO
TREMENDAMENTE
ATTRAENTE
ALLASCOLTO
CONCLUSIONI
VSM-3 parte dallemulazione di un
outboard per pochi privilegiati ma
con immense possibilit, elimina
alcune funzioni non indispensabili e
migliora la flessibilit e la semplicit
di programmazione. I risultati sono
eccellenti e per chiunque ami il
suono colorato e voglia entrare nel
mondo della distorsione armonica,
mantenendone il controllo, non c
niente di meglio di VSM-3 nel catalogo
UAD. Vincente ma riservato a pochi
lhardware, e vincente il plug-in ora
per tutti.
RIPRODUZIONE RISERVATA
www.compmusic.it
ESEMPI AUDIO
UAD VSM-3
Esempi audio originali realizzati
da Mattia Panzarini a Effettonte
www.effettonote.com
0215UV01 chitarra non
processata
0215UV02 chitarra
processata con VSM-3
0215UV03 basso non
processato
0215UV04 basso processato
con moduli in serie
0215UV05 basso processato
con moduli in parallelo
0215UV06 mix stereo non
processato
0215UV07 mix stereo
processato in mid side con
moduli in parallelo
0215UV08 mix stereo
processato in mid side con
moduli in serie
Input Filter
Low 10 Hz 120 Hz
Mid 120 Hz 1.5 k
HiMid 800 Hz 4 k
High 4 k 20 k
Full 120 20 k
Track 10 Hz 20 k
PI
Colorazione del suono
Modalit parallela
Monitoring
THD Mixer
Matrice Mid Side
MENO
Modalit in serie fissa
Grafica poco leggibile
SECONDO NOI
Rapporto
Qualit/Prezzo
Costruzione
Facilit duso
FEBBRAIO 2015
31
di Andrea Pejrolo
www.compmusic.it
Orchestra virtuale
SEQUENCING
FEBBRAIO 2015
La sala di ripresa
degli East West
Studios a Los Angeles
32
artiamo con il
consiglio spassionato
di cercate di suonare
tutte le parti in
tempo reale, senza
usare altre tecniche
dinserimento dati,
come la matita
della vostra DAW o
i file MIDI importati
da MakeMusic
Finale o Avid
Sibelius. Il nostro scopo quello di
ricreare unorchestra virtuale, fatta
di musicisti virtuali che suonano,
pensano e reagiscono alle note come
entit individuali. Usando tecniche
molto meccaniche come quelle che ho
elencato, sar praticamente impossibile
ottenere risultati che si avvicinano al
feeling di unorchestra reale. Anche
se ci sono parti allunisono suonate da
sezioni o strumenti diversi, cercate di
ESSERE IN CONTROLLO
EXPRESSION
Figura 3 - Il MIDI
controller creato
da Andrea Pejrolo
per iPad creato in
TouchOSC
Figura 4 Relazione tra CC 7
(Volume) e CC 11
(Expression)
FEBBRAIO 2015
VOLUME
SAMPLE SWITCHING
33
????? ????
SPECIALE
ORCHESTRA VIRTUALE
ARTICOLAZIONI
Per cambiare articolazione di solito si usano i key switches
(KS), ovvero note del controller dedicate ognuna a una
diversa articolazione (Figura 7). Questi tasti sono solitamente
localizzati al di fuori del range dello strumento che si sta
registrando. Per esempio per la tuba i KS si trovano sopra la
nota MIDI C 5, mentre per il violino al di sotto del C 1. In figura
8 potete vedere un esempio di come questi quattro controlli
sono assegnati nel VSL Instrument Pro (Figura 8).
FEBBRAIO 2015
34
ARCHI
Per una tipica sezioni di archi con
violini, viole, violoncelli e contrabbassi
vi consiglio di registrare dalle tre alle
cinque tracce in overdub per violini,
viole e violoncelli. Questo significa
registrare dalle tre alle cinque take
dello stesso musicista e combinarle in
fase di missaggio alle tracce MIDI. Per
aggiungere ulteriore realismo, ogni take
deve essere registrata, se possibile, con
microfoni e posizionamenti differenti.
Questo consentir di minimizzare i
problemi di fase. Se non possibile fare
overdub di tutti i tre gli archi (violino,
viola, cello), bene registrare solo il
violino ed eventualmente anche la viola.
In generale le voci pi alte della sezione
sono le pi importanti per questa
tecnica. Per una comparazione tra una
traccia prodotta con soli strumenti MIDI
e una con laggiunta di violini acustici
rimandiamo agli esempi Audio 3 e 4.
flauto e clarinetto MIDI con quelli registrati dal vivo. Anche in questo caso valido
il principio per il quale la voce pi importante da sostituire con uno strumento
quella timbricamente pi alta della sezione, con la variazione di rimpiazzare
non loboe ma il clarinetto, creando cos un effetto sandwich per mascherare
ulteriormente le sonorit MIDI.
OTTONI
Figura 8 - I controlli
principali del
software VSL
Instrument Pro
Figura 9 - Una
parte di violini con
KS, CC 11 e CC 1
Un simile approccio viene utilizzato per gli ottoni. In una tipica sezione formata da
quattro corni, due trombe, tre tromboni e tuba, consiglio di sostituire il primo corno
e la prima tromba con strumenti reali. Se il budget ve lo consente, sostituite anche
il primo trombone.
CODA
Come potete vedere ci sono davvero molte cose che si possono fare per rendere
le nostre produzioni orchestrali pi realistiche. Ogni piccolo accorgimento ha un
impatto sulla qualit del prodotto finale. Se spendete due sole ore a lavorare sul
vostro pezzo, la vostra produzione sar di un livello passabile ma non professionale,
se ne spendete dieci il prodotto finale sar di qualit esponenzialmente pi alta.
Sfortunatamente non ci sono scorciatoie, questo un tipo di produzioni dove
la qualit del prodotto finale proporzionale al tempo speso per realizzarla. Se
avete tempo di lavorare su queste tecniche mandatemi le vostre produzioni,
sono molto interessato a sentire i vostri prodotti orchestrali. Mi potete raggiungere
al sito www.apejrolo.com. Nel prossimo numero affronteremo il tema del
missaggio dellorchestra virtuale. Per approfondire maggiormente largomento
dellorchestrazione MIDI potete consultare il libro Acoustic and MIDI Orchestration
for the Contemporary Composer edito da Focal Press e disponibile su Amazon.
RIPRODUZIONE RISERVATA
www.compmusic.it
ESEMPI AUDIO
0215OV01 Insieme di legni registrato tramite Control Change 11
0215OV02 Insieme di legni registrato senza lutilizzo di Control Change 11
0215OV03 Traccia realizzata con soli strumenti MIDI
0215OV04 Traccia realizzata con strumenti MIDI associati a
strumenti reali
FEBBRAIO 2015
LEGNI
35
IL PERSONAGGIO
di Luca Pilla
Andrea
Benassai
FEBBRAIO 2015
36
CMS: Come si inserisce lattuale stato della produzione discografica italiana nella scelta
di optare per un banco SSL?
Andrea Benassai: La scelta stata suggerita dal mutamento strutturale nel modo di
produrre musica, che ormai sotto gli occhi di tutti. In passato la produzione era
affidata a strutture essenzialmente artigianali: grandi case discografiche si appoggiavano
a produttori spesso solitari, che impiegavano per mesi consecutivi gli studi commerciali,
con tempi larghi e ampi budget a disposizione. Ormai la musica diventata una vera
e propria industria. I prodotti, sempre pi standardizzati, sono (che piaccia o no)
Plug-in
Testo
Portfolio
Il lavoro di Andrea si manifesta leggende una breve lista di credit,
FEBBRAIO 2015
37
IL PERSONAGGIO
ANDREA BENASSAI
FEBBRAIO 2015
Fig. 1 - La consolle
SSL 9000J
recentemente
installata allo
studio Sonoria
38
COMMERCIALMENTE
LA QUALIT DEI
PRODOTTI NON
RILEVANTE QUANTO
LA LORO VENDIBILIT
FEBBRAIO 2015
39
IL PERSONAGGIO
ANDREA BENASSAI
FEBBRAIO 2015
Fig. 3 - Lo studio
B ospita ora la
consolle DDA DCM
40
15 18. 4. 2015
MEDIA SYSTEMS
Tecnologia multimediale
e sistemi integrati
USO MOLTO
DI PI GLI
EQUALIZZATORI
NOTCH PER FARE
SPAZIO NEL MIX
E ASSAI MENO LE
COMPRESSIONI,
CHE DEMANDO AL
MONDO HARDWARE
TECH TALK
MICHAEL STOCKDALE
FEBBRAIO 2015
LSSL DI ANDREA
BENASSAI STATO
ACQUISTATO DA
AES PRO AUDIO.
ABBIAMO CHIESTO
A MICHAEL ALCUNE
CONSIDERAZIONI SUL
MERCATO ATTUALE E
FUTURO.
42
TEST
di Giacomo Dalla
Motu 8M
UN NUOVO CAPITOLO
MOTU DA TEMPO IMPEGNATA NEL MONDO DELLAUDIO E DEL VIDEO, CON UNA
PRESENZA IMPORTANTE NELLA POST PRODUZIONE CINEMATOGRAFICA, GRAZIE
ALLA DAW DIGITAL PERFORMER E ALLHARDWARE DEDICATO. LA NUOVA SERIE AVB
RACCOGLIE I FRUTTI DI QUESTA ESPERIENZA.
44
INFO
FEBBRAIO 2015
BACKLINE
www.backline.it
email: info@backline.it
Prezzo: 1.269,67 + IVA
Motu 1248 (insieme a 8M) lunica linterfaccia audio della linea AVB ad
avere ingressi analogici con potenziometro di gain dedicato (quattro ingressi
microfonici e due ingressi ad alta impedenza), conta inoltre otto ingressi
analogici TRS, 16 ingressi ottici ADAT, ingresso stereo su S/PDIF 24 bit fino
a 96 kHz. Le uscite sono 34: otto analogiche su TRS, 16 ottiche su ADAT,
stereo main out e stereo monitor out su TRS, stereo out S/PDIF e due uscite
stereo per le cuffie.
Figura 1 - il retro di 8M in cui trovano posto tutte le connessioni (eccetto le cuffie) con
ingressi e uscite analogiche, ottiche, USB, Thunderbolt, Ethernet e il clock
FEBBRAIO 2015
45
TEST MOTU 8M
Figura 2 - Per
stabilire il routing
delle interfacce
audio collegate, Motu
AVB Control utilizza
un sistema a matrici
in cui gli ingressi
sono situati nella
colonna orizzontale
e le uscite in quella
vertical
FEBBRAIO 2015
46
Per connettere tra loro due prodotti della serie AVB basta
avere a disposizione un cavo CAT5: collegate lunit master
al computer tramite connessione Thunderbolt o USB e
le altre periferiche col cavo Ethernet, il software Motu
AVB Control riconosce quale fornisce il clock e quale lo
riceve. Nel caso in cui le apparecchiature da collegare
siano di numero superiore a due, necessario fornirsi di
un dispositivo ad hoc. Motu ha realizzato un modello di
hub proprietario chiamato AVB Switch; ogni hub permette
di collegare fino a un massimo di cinque processori che
possono essere interfacce AVB Motu o di terze parti, altri
AVB Switch proprietari o di terze parti, device Ethernet,
router Wi-fi o reti Ethernet.
PRESET
8M in grado di assolvere diverse
funzioni, chiamati Preset, richiamabili
dal menu della macchina o
dallapplicazione; questo modello
e il 1248, essendo dotati di
preamplificatori, sono quelli che
ne contano di pi: sette preset
modificabili ai quali aggiungerne dei
nuovi a seconda delle esigenze. Audio
IN PROVA
La confezione di 8M include un unico
cavo USB e, per uninterfaccia con
connessioni Thunderbolt e Ethernet,
un po poco. Una volta collegata, la
prima accensione non delle pi veloci,
dovendo impostare la connessione
Ethernet, e sono necessari un paio
di minuti, ma le volte successive
in pochi secondi 8M operativa.
Laggiornamento firmware si pu
effettuare in automatico o in manuale,
via Ethernet o tramite AVB Control.
Grazie ai preset ci si muove piuttosto
Avb Networking
Technology
Audio Video Bridging (AVB)
unestensione della tecnologia
Ethernet standard, progettata
dallIEEE (Institute of Electrical
and Electronic Engineers)
specificatamente per il settore
audio e video per ottimizzare la
velocit di trasmissione dati. Motu ha
implementato la tecnologia IEEE 802.1
AVB per la nuova linea di prodotti,
totalmente compatibili con device AVB
di terze parti. Motu AVB garantisce
ottime prestazioni in ambito di
velocit (0,6 ms di latenza di rete
contro 2 ms AVB standard), permette
di gestire fino a 256 canali per ogni
interfaccia (128 input, 128 output) e
riesce a supportare pi computer host
mettendoli in sync tra loro.
di saturazione digitale di
9 dB tramite la funzione
V-Limit va utilizzata solo in
caso di estrema necessit,
con la consapevolezza che
un eventuale registratore
andr tarato di conseguenza
per evitare di riprendere
un segnale gi digitalmente
al limite. Per il monitoring
in cuffia comodo avere
la connessione frontale,
ma la troppa vicinanza del
potenziometro di volume
alluscita fisica compromette
la manovrabilit dello stesso.
Tra le novit, la pi apprezzata
per un live engineer
sicuramente la possibilit
di comandare 8M tramite
applicazione anche da tablet
o smartphone Mac, Windows,
Linux, iOS o Android (in
modalit stand-alone mixer,
interface + mixer e stage I/O).
Col fatto che lapplicazione
utilizza un browser dovrete
rinunciare a scrivere comandi
tramite shortcut, ma un
appunto minimale che non
compromette minimamente
il lavoro. Per essere nel
2015, lo schermo LCD ha
Figura 4 - Lequalizzatore
a quattro bande tra i
processori che si possono
inserire nel percorso di
segnale, insieme a ltri,
gate, compressori e leveler.
CONCLUSIONI
Motu 8M linterfaccia
giusta per chi cerca otto
canali di preamplificazione
e uninterfaccia audio pura,
con una qualit audio
allaltezza di qualsiasi
lavoro. La scelta di Motu di
integrare la connessione
Ethernet la dice lunga
sul prossimo futuro che
ci aspetta e, comunque,
premia soprattutto lutenza
cinematografica e di post
produzione, abituata da anni
a lavorare in network.
Per lo studio di registrazione
le connessioni Thunderbolt
e USB 3 sono una garanzia
per i prossimi dieci anni,
mentre Ethernet e le
possibilit di aggiornamento
firmware sono la carta
vincente per poter utilizzare
per altrettanti molti anni tutta
la nuova serie. Motu non
ha inseguito i concorrenti
storici nel suo segmento
ma li ha spiazzati con AVB,
traghettando le interfacce
audio nel prossimo futuro.
Flessibilit e qualit garantite.
PI
Adattabilit
Precisione potenziometri
Connettivit
MENO
Schermo LCD
Manuale
Accessori
SECONDO NOI
Rapporto
Qualit/Prezzo
Costruzione
Suono
Facilit duso
FEBBRAIO 2015
RIPRODUZIONE RISERVATA
47
TEST
di Luca Pilla
www.compmusic.it
MONITOR CONTROLLER
IL PRIMO PRODOTTO
ANALOGICO DI
ANTELOPE AUDIO,
RICONOSCIUTA
NEL MONDO PRO
PER LECCELLENZA
NELLA
CONVERSIONE,
UN MONITOR
CONTROLLER CHE
DELLA QUALIT E
TRASPARENZA FA
UNA MISSIONE
48
INFO
FEBBRAIO 2015
ANTELOPE AUDIO
micheles@antelopeaudio.com
Prezzo: 1143,44 +IVA
CONNESSIONI
Il pannello posteriore occupato
dalle connessioni Neutrik. La prima
coppia di ingressi su XLR, le tre
successive sono realizzate con
connessioni jack bilanciate TRS,
le ultime quattro coppie sono su
DB25 (otto canali mono): sono quelle
che possono essere sommate dal
sommatore interno, che costituisce
quindi una nona sorgente stereo.
Lingresso D-Sub per i canali stereo
5-8 automaticamente reinviato
alluscita Dsub 25 5-8 Thru, cos
da non chiudere questi ingressi e
lasciarli liberi di proseguire verso altre
catene audio. Le uscite per i monitor
sono fornite con la prima coppia in
XLR e le altre in jack bilanciato
TRS. Il sommatore ha due uscite TRS
indipendenti. Sul retro trova posto
lingresso per microfono dinamico
per la funzione Talkback, luscita
LFE per un subwoofer dedicato il
cui segnale prelevato dalla coppia
di monitor al momento selezionata,
sommato in mono e filtrato da un
HPF a 110 Hz, e infine due uscite
Figura 1 - Le connessioni
posteriori
Figura 2 - Il pannello
di controllo di Satori,
con il fader per il livello
del sommatore, la
sezione delle coppie di
ingressi e di monitor, e
la programmazione delle
cuffie
IL CONTROLLO
HARDWARE
Oltre al pulsante di accensione o
standbay, otto pulsanti retroilluminati
consentono di selezionare la sorgente
da destinare alla coppia di monitor,
con un encoder rotativo con ghiera
di led che controlla il volume. Lo
stesso encoder, premuto, consente
di selezionare una delle due uscite
cuffie anteriori, grazie ai led sopra
IL CONTROLLO
SOFTWARE
Lapplicazione Satori la chiave
per programmare velocemente il
SATORI UN PRODOTTO
MATURO DAL PUNTO
DI VISTA HARDWARE E
SOFTWARE
FEBBRAIO 2015
49
SECONDO NOI
Rapporto
Qualit/Prezzo
IN PROVA
PI
Circuito audio eccellente
Dinamica
Trasparenza
Sommatore
MENO
USB solo per controllo
Talkback solo per uscite
cuffie
Costruzione
Suono
FEBBRAIO 2015
Facilit duso
50
LA SCELTA DI
ANTELOPE STATA
DI PRIVILEGIARE IL
PERCORSO AUDIO
ANALOGICO
Satori un prodotto
maturo dal punto
di vista hardware e
software. Linstallazione dellupgrade
firmware non ha complicazioni in
riavvio, come abbiamo riscontrato
su precedenti prodotti Antelope. Il
pannello di controllo ha le dimensioni
adatte a essere facilmente
programmato, anche se la scelta
del font per i menu a tendina e
per i valori poteva essere migliore.
Linstallazione filata via liscia.
La gestione hardware e software
segue i canoni classici di qualsiasi
monitor controller, con alcune
intuizioni felici come il controllo
indipendente delle quattro uscite
CONCLUSIONI
Scegliere Satori come monitor
controller un atto di rispetto per il
suono: la sua trasparenza, lelevata
dinamica, la coerenza eccellente
della stereofonia a qualsiasi livello
audio lo rendono una grande scelta
in questo settore.
Se potete fare a meno di un
controller hardware esterno e
lassenza di connessioni digitali non
sono un problema, Satori destinato
a diventare lanello indispensabile
del vostro setup tra convertitori e
monitor.
Lultima considerazione nasce dal
sommatore interno, la cui qualit
elevata e pu costituire un plus
non indifferente per project studio.
Costruzione eccellente, suono
eccellente, nel pieno rispetto
dellelettronica analogica.
RIPRODUZIONE RISERVATA
IL RINNOVAMENTO
CONTINUO
SCONTATO RIPETERE CHE RUPERT NEVE HA
DETERMINATO LA TECNOLOGIA AUDIO DEGLI
ULTIMI SETTANTANNI E OLTRE, MA STUPISCE
LATTUALITA DI QUESTO GURU DELLAUDIO
CHE ANCHE NEL DECLINARE LENNESIMO
PRE MICROFONICO RIESCE SEMPRE A ESSERE
INNOVATIVO.
RND Portico 517 potrebbe essere il classico pre microfonico con annesso
ingresso ad alta impedenza ma, tralasciando la qualit che segno
distintivo di questa casa, la sua peculiarit interessante la possibilit
di effettuare lallineamento di fase, grazie al comando Vari-Phase,
dellingresso Hi-Z con quello microfonico con in pi lopzione di poterli
mixare in uscita. A ci si aggiunge anche un compressore ottico e il
circuito di Silk, il tutto in uno slot per serie 500.
SEMPLICIT ED ESSENZIALIT
proaudio@midiware.com
Prezzo: 810,00 +IVA
FEBBRAIO 2015
MIDIWARE
www.midiwarepro.com
INFO
Linterfaccia utente sobria e di facile lettura. Dallalto in basso sono distinguibili tre sezioni: la prima
dedicata ai controlli del pre microfonico, lintermedia focalizzata al controllo della timbrica e della dinamica e
lultima per lingresso ad alta impedenza, comprensiva del controllo di allineamento Vari-Phase.
Nel dettaglio nella prima sezione troviamo il controllo di guadagno e gli switch per lattivazione
dellalimentazione a 48 V e linversione di polarit. La seconda include la soglia del compressore (con
ratio di 2:1 e tempo di attacco e rilascio selezionabili tramite jumper interno) e un LED che ne monitora
lattivit, il controllo di Blend per bilanciare il segnale microfonico rispetto quello instrument e lo switch Silk
che attiva un filtro che aggiunge un sapore vintage al suono. Lultima ha lingresso instrument su jack TS
51
ANALISI
FEBBRAIO 2015
52
IN PROVA
Il Portico 517 ha confermato rapidamente
il livello alto a cui si ascrive la casa madre
PI
Suono
Miscelazione dei segnali
Prezzo
Phase sposta le problematiche di fase
verso le frequenze pi grevi asciugando
parzialmente il suono e dando un timbro
originale al tutto. Troviamo opportuno
sottolineare in questa sede che sarebbe
stato quanto meno improbabile che un
semplice controllo potesse risolvere, a
bacchetta magica, tutte le problematiche
di fase inerenti due segnali che,
nonostante la sorgente sia unica, risultano
diversi e con sfasature difficilmente
correlabili. In ultimo il compressore che
svolge il suo compito in modo sobrio, pur
nella spartana disponibilit dei controlli,
aiutando ad ottimizzare la ripresa ed il
controllo Silk che ha dato quel piccolo
CONCLUSIONI
Per Rupert Neve Design il 517 un
altro asso calato nel piatto del mercato,
sempre pi fiorente, delloutboard
analogico. Ottima costruzione e con
parecchie features, che vanno ben oltre
il semplice preamplificatore inst/mic, il
Portico 517 pu entrare a ben diritto nella
lista dei desiderata sia del project studio
che di quello professionale.
MENO
Assenza di due uscite
dedicate
Meter di Gain Reduction
assente
SECONDO NOI
Rapporto
Qualit/Prezzo
Costruzione
RIPRODUZIONE RISERVATA
Suono
www.compmusic.it
Facilit duso
FEBBRAIO 2015
53
TEST
di Luca Pilla
www.compmusic.it
TRASPARENTE
CON STILE
E
54
www.digilandsrl.it
INFO
FEBBRAIO 2015
DIGILAND
mario@digilandsrl.it
Prezzo: 501,00 +IVA
ANALISI
Mai come in questo caso lanalisi aiuta a capire
perch Electra un equalizzatore che tende
sempre a suonare bene e a non stravolgere il
suono. Il segreto, se cos vogliamo chiamarlo,
nelluso di un Q sempre basso, anche con
gain al massimo sia in positivo che negativo.
Ne deriva che le curve sono molto ampie in
frequenza e tendono facilmente a sovrapporsi
e interagire tra loro. Una seconda conseguenza
importante riguarda la correlazione di fase, che
rimane entro limiti sufficienti per mantenere la
monocompatibilit in un segnale stereo. In altre
parole, Electra un equalizzatore trasparente,
con curve ampie in frequenza e con picchi dolci,
lontani da filtri notch o da parametrici con Q
molto elevato.
IN PROVA
Occorre un minimo di tempo per abituarsi alla
logica operativa di Electra per serie 500: non ci
sono indicazioni su pannello circa la frequenza
e il livello di gain, se escludiamo lindicazione
dellescursione e i due punti di gain minimo e
massimo.
Lassenza di riferimenti
voluta per costringere a usare
a orecchio lequalizzatore,
ma ci pone anche dei
problemi per eventuali recall.
Fin dalle prime battute,
Electra dimostra di avere
ELECTRA DIMOSTRA
DI AVERE UN SUONO
MOLTO PIACEVOLE,
SEMPRE DOLCE
E SENZA DUBBIO
MUSICALE
PI
CONCLUSIONI
Electra una tipologia nuova nel vasto
mondo degli equalizzatori. La scelta
di lavorare a orecchio, invece che
sui valori dei parametri, puramente
filosofica e condivisibile in fase di mix.
La sua qualit audio lo candiderebbe
anche per la fase di mastering, ma
lassenza di indicazioni pone qualche
limite. Non esiste, al momento, un
equalizzatore trasparente per serie
500 che possa rivaleggiare con
Electra, sia per la qualit del suono
che per la scelta delle curve. Kush
Audio prosegue lungo la strada di
prodotti innovativi senza abbandonare
il solco dellanalogico di classe.
RIPRODUZIONE RISERVATA
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Suono naturale
Curve a prova di errore
Due bande sovrapposte
Risposta in fase
MENO
Switch interno
Assenza di indicazioni
sui valori
SECONDO NOI
Rapporto
Qualit/Prezzo
Costruzione
Suono
Facilit duso
FEBBRAIO 2015
55
TEST
di Lorenzo Alberti
www.compmusic.it
MICROFONI AL TOP
CRESCONO (ANCORA!)
INUTILE
NASCONDERSI
DIETRO IL
PROVERBIALE
DITO, NEUMANN
UNO STANDARD
MONDIALE DEI
MICROFONI E
QUANDO DECIDE
DI ALZARE
ULTERIORMENTE
LASTICELLA SI
SICURI DI UN NUOVO
RECORD. IL NEONATO
TLM 107 INTEGRA
TRADIZIONE,
FLESSIBILIT ED
INNOVAZIONE.
56
INFO
FEBBRAIO 2015
EXHIBO S.P.A.
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Prezzo: 1.210,00 +IVA
edele alla tradizione della ripresa microfonica vocale con trasduttori a membrana
larga la Neumann introduce il TLM 107, microfono allo stato solido dotato di
una nuova capsula ottimizzata nella risposta in frequenza e con uninnovativa
gestione del pad e del filtro.
TRADIZIONE ED INNOVAZIONE
Navigando sul sito dedicato a questo microfono, tlm107.neumann.com,
disponibile un video che, introducendo il nuovo modello, mostra in pochi
secondi levoluzione del design dei microfoni da studio Neumann. Con un
piacevole uso delleffetto di morphing delle immagini, si passano in rassegna
i capisaldi della tradizione Neumann: leccezionale U47, protagonista di una
magnifica riedizione
limitata, il classico U87ai ed il modello
M149; chiudendo, quindi, il dfile con
un immaginario passaggio di testimone
al TLM 107.
Di questo colpisce molto la linea
estremamente morbida della griglia che
sovrasta il corpo massiccio e che gli
dona laspetto di un oggetto leggero ma
robusto e con un aspetto decisamente
accattivante.
La serie TLM, presentata
per la prima volta nel 1983
alla convention dellAES ad
Amsterdam ed il cui acronimo
significa Trasformer Less
Microphone, caratterizzata
dallassenza del trasformatore
duscita a favore di una maggiore
linerit della risposta in frequenza e,
quindi, ad una minore colorazione del
suono.
La capsula microfonica a doppia
membrana del TLM 107 si ispira
al modello D-01, primo microfono
con conversione A/D incorporata,
mantenendone leccezionale fedelt.
Caratteristica di rilievo la disponibilit
Figura 1 - Il
Neumann TLM 107
INTERFACCIA UTENTE
Decisamente curioso parlare di un
interfaccia utente per un microfono
ma, effettivamente, il TLM 107
necessita anche di questo approccio.
Lo switch elettronico posto al centro
della parte posteriore del corpo
assolve allimpostazione dei cinque
diversi diagrammi polari, delle due
attenuazioni (-6dB e -12dB) e dei due
tagli del filtro taglia basso (40Hz e
100Hz @ -3dB/oct).
Questi parametri sono visibili grazie
a cinque icone rappresentanti
le rispettive impronte polari ed
ai led posti di fianco alle relative
serigrafie del pad e del filtro HPF.
La semplice pressione dello switch
attiva lilluminazione delle icone e dei
ANALISI
Il TLM 107 ci decisamente piaciuto.
La linea essenziale, lo switch singolo
per il controllo delle features del
microfono e, soprattutto, il suono
assolutamente fedele e senza fronzoli
ci hanno conquistato.
Figura 2 - Vista
posteriore, in
evidenza lo switch
elettronico e le
icone.
FEBBRAIO 2015
57
PI
Versatilit
Pasta sonora
Prezzo
MENO
Sospensione elastica
opzionale
SECONDO NOI
Rapporto
Qualit/Prezzo
Costruzione
Suono
FEBBRAIO 2015
Facilit duso
58
IN PROVA
Per le sessioni di test ci siamo
avvalsi di alcuni collaboratori, sia per
realizzare riprese di strumentazione
sia di tracce vocali. Questo sempre
con il confronto diretto con il classico
U87ai disponibile nel set-up del
nostro studio. (Figura 4)
Prima registrazione, la ripresa di una
chitarra classica durante lesecuzione
di alcuni brani rinascimentali e
moderni. (Figura 5)
Timbrica presente, vellutata,
con le armoniche ben evidenti e
morbide. Il TLM 107 restituisce
i transienti dattacco con una
solida corposit senza eccessi in
zona medie ed evitando, quindi,
impastamenti ed asprezze. Notevole.
CONCLUSIONI
Il blind test delle diverse tracce
non lascia spazio a dubbi,
lultimo nato di casa Neumann
sposta avanti, o volendo in alto,
la qualit. Come dichiarato dal
produttore il TLM 107 affonda le
sue radici nella tradizione e nel
classico suono Neumann ma
rinnovandolo e, aggiungiamo noi,
ridefinendolo.
Considerata la maggiore
versatilit ed il minore costo
indubbiamente un prodotto molto
ghiotto, sia per lhome recording
avanzato che per lambito
professionale. Vale sicuramente
la pena di valutarlo come
alternativa al classico U87ai
per la ripresa vocale e
strumentale.
RIPRODUZIONE RISERVATA
www.compmusic.it
TEST
di Andrea Maio
Philips A5-PRO
CUFFIE PER DJ
ACCESSORI
I cuscinetti in dotazione con le cuffie sono da 93
mm, ma sono intercambiabili con altri due modelli:
uno da 80 mm, pi aperto, dedicato ad un ascolto
in ambienti poco rumorosi e uno da 110 mm
dedicato allascolto in studio e in ambienti molto
rumorosi acquistabili separatamente.
IN PROVA
PI
Dettaglio sulle basse
frequenze
Suono chiaro anche a
volumi elevati
Cavo collegabile ad
entrambi gli auricolari
MENO
Cuscinetti da 80 mm e
110 mm non in dotazione
PHILIPS
www.philips.it
FEBBRAIO 2015
INFO
COSTRUZIONE
59
TEST
SECONDO NOI
Rapporto
Qualit/Prezzo
Costruzione
Suono
Facilit duso
LIBRI
Figura 1 - Cuscinetti
intercambiabili per mezzo di un
aggancio meccanico a rotazione.
Sono disponibili varie misure
di cuscinetti da acquistare
separatamente
PHILIPS A5-PRO
CONCLUSIONI
Le A5 PRO sono indubbiamente un
prodotto di qualit. Lesperienza di chi
di Luca Pilla
FEBBRAIO 2015
60
Parlare di tecniche microfoniche sempre utile, se poi si organizzano in modo organico il trattato diventa
ancora pi utile. Dopo una breve introduzione sulle basi dellaudio e le qualit oggettive e soggettive del
suono di qualit, si passa allo studio della tecnologia dei microfoni e della risposta alleffetto di prossimit,
alla risposta fuori asse e ad altre caratteristiche tecniche degli stessi. Lequalizzazione e limmagine stereo
hanno un capitolo dedicato, seguiti dai diversi modelli di array stereo con considerazioni sul posizionamento e su cosa aspettarsi come risultati. Gli effetti della posizione dei microfoni e lambiente di registrazione
sono seguiti dalla registrazione delle voci, dalla ripresa della batteria, dalle chitarre e bassi, dalle tastiere,
dagli archi, ottoni e percussioni. Terminata la prima infarinatura, si passa a capitoli pi approfonditi circa il comb filter, il posizionamento e la
scelta dei microfoni secondo il numero di elementi della band, la registrazione di ensemble grandi affrontando anche il problema dellallineamento tra i microfoni. Lultimo capitolo riguarda il mix, a cui sono riservate poche pagine. Il testo si chiude con sei interviste a professionisti
del settore. Lintera opera scritta chiaramente con numerose immagini circa la posizione. Gli argomenti pi dibattuti sono sempre presi
in considerazione, con consigli utili soprattutto a chi sta imparando questa arte. Si apprezza sempre lesperienza dellautore, che non lesina
dettagli precisi su angolazioni e distanze. Lunico problema, se vogliamo, che il testo non fa riferimento a microfoni in particolare, lasciando al lettore la sensazione di un testo teorico che per non fornisce consigli su marchi e prodotti. Se troviamo spiegate praticamente tutte
le tecniche, anche le pi esoteriche, manca questo aspetto pratico che forse largomento pi discutibile quando si parla di microfoni. Da
consigliare a chi inizia, a chi ha gi un po di esperienza e a qualsiasi corso di tecnico del suono che voglia seriamente approfondire la teoria
della ripresa microfonica. Su internet presente anche il sito con numerosi esempi audio. www.focalpress.com/cw/corbett/
www.aesitalia.org
Gli altoparlanti sono trasduttori estremamente inefficienti: negli altoparlanti a radiazione diretta, il 95-99%
della potenza che li alimenta si dissipa in calore nella bobina mobile (voice-coil). La riduzione delle dimensioni
dei trasduttori per lutilizzo nei telefoni cellulari ha comportato non solo una diminuzione del livello di
pressione sonora, ma anche il peggioramento dellefficienza dei meccanismi di dissipazione del calore. Una
delle principali cause di guasto irreversibile degli altoparlanti il surriscaldamento della bobina; subito dopo
viene leccessiva escursione del diaframma. La tecnologia AHC active heat control consiste nel modificare
il guadagno di amplificazione del segnale in funzione della temperatura della bobina mobile. Lapproccio
tradizionale a questa tecnologia soffre generalmente della latenza dovuta al lungo tempo di integrazione
ed al lento aggiornamento dei sistemi di monitoraggio della temperatura della bobina mobile. Questa
latenza, in contrapposizione con la veloce dinamica del processo termico e meccanico, genera un generale
smorzamento del sistema e il manifestarsi di artefatti nel segnale. La misura diretta della temperatura della
bobina non possibile, per cui tradizionalmente si risale alla sua temperatura attraverso una stima indiretta
della variazione della resistenza in continua Re, indiretta perch difficile operare con segnali in continua
con i convertitori A/D sigma delta, per cui necessario risalire ad Re dalla misura dellimpedenza Z ad una
frequenza nota, oppure dal confronto degli spettrogrammi della tensione e della corrente. La stima di Re
serve a modulare il guadagno oppure il grado di compressione (DRC dynamic range control) del segnale
allaltoparlante; in questo ultimo caso il guadagno del segnale dipende dalla stima della temperatura della
bobina e dallinviluppo del segnale stesso.Lalgoritmo AHC proposto dagli autori consiste nella valutazione
indiretta della temperatura della bobina sulla base della temperatura del magnete e della potenza del segnale
in ingresso allaltoparlante. Lalgoritmo si basa su una semplificazione del modello di Zuccatti-Button per la
Schema a blocchi dellalgoritmo AHC
parte relativa alla stima della temperatura
della bobina, mentre la misura della potenza
istantanea effettuata indirettamente
valutando limpedenza del sistema alla
frequenza di risonanza la misura diretta
della potenza del segnale implicherebbe
luso di un circuito di feedback e quindi
lintroduzione di latenze intollerabili. Il
controllo termico e la protezione dal
surriscaldamento sono effettuati attraverso
un algoritmo di DRC a soglia variabile. Il
vantaggio dellalgoritmo AHC proposto dagli
autori consiste nellavere una latenza fissa,
quindi un comportamento deterministico e
di essere facilmente implementabile in un
micro-controller.
RIPRODUZIONE RISERVATA
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FEBBRAIO 2015
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