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CAPITOLO 1
Nel 1916 David Sarnoff, futuro direttore della RCA e allora impiegato della
American Marconi, indirizz ai suoi superiori un memorandum:
Ho in mente un piano che potrebbe fare della radio uno strumento domestico, come il
grammofono e il pianoforte. Il ricevitore sar progettato nella forma di una scatola radiofonica
musicale, () tenuta in salotto, con la quale si potranno ascoltare eventi dimportanza
nazionale, musica, conferenze, concerti.
Una idea geniale con la quale Sarnoff immagin per primo un nuovo tipo di
radiofonia, anzi la radiofonia, visto che allepoca la radio era usata esclusivamente
come radiotelegrafia, e cio per un tipo di comunicazione punto a punto (dove il
mittente elabora un messaggio e lo invia ad uno o pi destinatari ben definiti).
Si era per in piena guerra mondiale e cos i dirigenti della societ accantonarono
lidea.
La guerra fu comunque importante: la produzione delle industrie, durante la guerra,
aument considerevolmente (enormi erano le richieste di apparecchi che giungevano
dal fronte) tanto che, a conflitto finito, queste si trovarono con linee di produzione
efficienti ma con una domanda prossima allo zero. Decisero quindi che era
(convenientemente) giunto il momento di commercializzare su vasta scala i
ricevitori per uso domestico.
Fu cos grazie allintuizione di Sarnoff , al progresso tecnologico (che permise, con
linvenzione del triodo nel 1906, di trasmettere anche la voce umana e non solo
radio
del
periodo
classico.
Generi,
questi,
di
natura
allora
perch
quello
alla
fine
dellottocento
esistevano
solo
due
forme
di
forma,
quella
della
riproduzione
di
un
evento
verso
quali
repertori
discografici
dovettero
dominati
da
voci
da
strumenti
particolarmente
sonori
mediosi .
Dunque la logica della brevit da imputarsi innanzitutto al disco.
Sorprendentemente per il successo della radio non erode, anzi
consolida, il formato standard della canzone, sia in Europa che
nelle americhe, anche se la radio doveva sottostare a molte meno
limitazioni fisiologiche rispetto al disco. Come mai?
La risposta probabilmente duplice. Da un lato il supporto che
ospita il prodotto musicale rimane comunque il disco che continua
perci ad esercitare la sua influenza (mentre la radio viene
utilizzata semplicemente per la diffusione dei brani); dallaltro
limpostazione assolutamente commerciale della radiofonia USA si
riveler del tutto complementare alla logica della brevit espressa
dal disco: con la radiofonia commerciale USA nasce cio lidea che
una veloce e ben controllata variet di brani possa far desistere
lascoltatore dallintenzione di cambiare stazione, se quello che sta
ascoltando non gli piace6.
Con questa convinzione, non solo la radio USA permette alla logica
della brevit di rafforzarsi, ma introduce anche la logica della nonvariet, perch una variet ben controllata finisce inevitabilmente
per variare poco.
Queste logiche furono (e sono tuttora) tanto forti da impedire quei
cambiamenti che, con la nascita della radiofonia, sembravano
quasi inevitabili, viste le maggiori possibilit espressive della radio
rispetto al disco.
E in questo senso che Franco Fabbri afferma che la radio non
mantiene la sua promessa: e vero che le onde radio non hanno
confini, e che lo strumento in s sarebbe capace di avvicinare agli
ascoltatori
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qualsiasi
musica,
ma
il
carattere
centralistico,