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Italia
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Disambiguazione Se stai cercando altri significati, vedi Italia (disambigua).

Repubblica Italiana

(dettagli)

(dettagli)

Dati amministrativi
Nome Repubblica Italiana
completo
Nome Repubblica Italiana
ufficiale
Lingue italiano[1]
ufficiali
Altre lingue bilinguismo a livello regionale o
locale, vedi lista
Capitale Roma

(2 864 047 ab. / 31-07-2015)

Politica
Forma di repubblica parlamentare
governo
Presidente Sergio Mattarella
della
Repubblica
Presidente Matteo Renzi
del
Consiglio
Proclamazi Regno d'Italia: 17 marzo 1861
one Repubblica Italiana: 2
giugno 1946
Ingresso 14 dicembre 1955
nell'ONU
Ingresso 25 marzo 1957
nell'UE

(membro fondatore)

Superficie
Totale 301 340 km (72)
% delle 2,4 %
acque
Popolazione
Totale 60 690 345 ab. (31-07-15) (23)
Densit 201,40 ab./km (42)
Tasso di -0,171% (gennaio-luglio 2015)
crescita
Nome degli Italiani
abitanti
Geografia

Continente Europa
Confini San Marino, Citt del
Vaticano,Francia, Svizzera, Austri
a e Slovenia
Fuso orario UTC+1 (CET)
UTC+2 (CEST) in ora legale

Economia
Valuta Euro[2]
PIL (nomin 2 174 382[3] milioni di $ (2014)
ale) (8)
PIL pro 34 960 $ (2014) (26)
capite(nomi
nale)
PIL (PPA) 2 054 571 milioni di $ (2014)
(10)
PIL pro 33 770 $ (2014) (28)
capite(PPA)
ISU (2013) 0,872 (molto alto) (26)
Fecondit 1,4 (2014)[4]
Varie
Codici ISO IT, ITA, 380
3166
TLD .it, .eu
Prefisso tel. +39[5]
Sigla I
autom.
Inno Il Canto degli Italiani
nazionale

MENU
0:00

Festa 2 giugno
nazionale

Evoluzione storica
Stato

Regno d'Italia

precedente

Coordinate:

43N 12E (Mappa)

Il bel paese / ch'Appennin parte, e 'l mar circonda et l'Alpe


(Francesco Petrarca, Rerum Vulgarium Fragmenta, s. CXLVI)

L'Italia (IPA: [italja][6] Ascolta[?info]), ufficialmente Repubblica Italiana[7], una repubblica parlamentare
situata nell'Europa meridionale, con una popolazione di 60,7 milioni di abitanti. La sua capitale Roma.
Delimitata dall'arco alpino confina a nord, da ovest a est, con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia; il
resto del territorio, circondato dai mari Ligure, Tirreno, Ionio e Adriatico, si protende nel mar
Mediterraneo, occupando la penisola italiana e numerose isole (le maggiori sono Sicilia e Sardegna),
per un totale di 301 340 km[8]. Gli Stati della Citt del Vaticano e diSan Marino sono enclavi della
Repubblica. Roma, che fu capitale dell'Impero romano, stata per secoli il centro politico e culturale
della civilt occidentale.
Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, l'Italia medievale fu soggetta a invasioni e dominazioni
di popolazionigermaniche, come gli Ostrogoti, i Longobardi e i Normanni. Ci non imped alla Penisola,
con la rinascita commerciale deicomuni medievali, di divenire la culla del capitalismo[9][10]. Nel XV
secolo, con la diffusione del Rinascimento, ridivenne il centro culturale del mondo occidentale, ma dopo

le guerre d'Italia del XVI secolo ricadde sotto l'egemonia delle potenze straniere, quali Francia, Spagna
e Austria. Durante il Risorgimento combatt per l'indipendenza e per l'unit finch nel 1861 fu
proclamato il Regno d'Italia. La dittatura fascista, iniziata nel 1922, termin con la sconfitta
nella seconda guerra mondiale e la guerra di Liberazione. Nel 1946, a seguito di un referendum
istituzionale, lo Stato italiano divenne unarepubblica parlamentare regolata dalla Costituzione del 1948.
Nel 2013 l'Italia, ottava potenza economica mondiale e quarta a livello europeo, un paese con un alto
standard di vita: l'indice di sviluppo umano molto alto, 0,872, e la speranza di vita di 82,4 anni[11].
membro fondatore dell'Unione europea, della NATO, del Consiglio d'Europa e dell'OCSE; aderisce
all'ONU e al trattato di Schengen. inoltre membro del G7, G8 e G20, partecipa al progetto
di condivisione nucleare della NATO, una grande potenza regionale europea[12], in grado di esercitare
influenza politica anche su scelte e decisioni di ordine extra-europeo e globale [13][14][15][16][17], e si colloca
in nona posizione nel mondo per spese militari. L'Italia vanta il maggior numero di siti
dichiarati patrimonio dell'umanit dall'UNESCO[18] ed il quinto paese pi visitato del mondo.
Indice
[nascondi]

1Etimologia del nome Italia

2Storia
o

2.1Preistoria e protostoria

2.2Colonizzazione fenicia e greca

2.3L'et romana

2.4Il Medioevo

2.5L'et moderna

2.6L'Unificazione

2.7Il Regno d'Italia

2.8Il fascismo

2.9L'Italia repubblicana

3Geografia
o

3.1Geologia

3.2Idrografia

3.3Clima

4Popolazione
o

4.1Demografia

4.2Religione

4.3Lingue

5Ordinamento dello Stato


o

5.1Suddivisioni amministrative

5.2Simboli

5.3Istituzioni

6Criminalit

7Media e libert d'informazione

8Politica
8.1Cittadinanza italiana

9Economia
o

9.1Struttura economica

9.2Settore primario

9.3Industria

9.4Settore terziario

9.5Divario Nord-Sud

10Ambiente
o

10.1Aree protette

10.2Biodiversit e minacce

11Arte
o

11.1Architettura

11.2Pittura e scultura

11.3Letteratura

11.4Musica

11.5Cinema

12Scienza
o

12.1Scienze matematiche, fisiche e naturali

12.2Medicina

12.3Scienze umane

12.4Altre scienze

13Sport

14Tradizioni

15Gastronomia

16Festivit

17Note

18Bibliografia
o

18.1Storia

18.2Ambiente

18.3Arte

18.4Architettura

18.5Letteratura

18.6Linguistica

18.7Geografia

18.8Geologia

18.9Varie

18.10Enciclopedie

19Voci correlate
o

19.1Storia

19.2Istituzioni

19.3Gastronomia

19.4Geografia

19.5Luoghi

20Altri progetti

21Collegamenti esterni

Etimologia del nome Italia[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Etimologia del nome Italia.

Il nome proprio "Italia" nasce come toponimo. La sua origine, oggetto di studi sia da parte di linguisti sia
di storici, controversa. Non sempre, tuttavia, sono suggerite etimologiein senso stretto, bens ipotesi
che poggiano su considerazioni estranee alla specifica ricostruzione linguistica del nome oppure che
sono riferite a tradizioni non dimostrate (come l'esistenza del re Italo)[19] o poco verosimili (come la
correlazione del nome con la vite)[20].

Storia[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Storia d'Italia.

Preistoria e protostoria[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Italia preistorica e protostorica e Popoli dell'Italia antica.

Il popolamento del territorio italiano risale alla preistoria, epoca di cui sono state ritrovate importanti
testimonianze archeologiche. L'Italia stata abitata a partire dal paleolitico, periodo di cui conserva
numerosi siti archeologici come la grotta dell'Addaura, i Balzi Rossi, Monte Poggiolo, il ponte di Veja,
la Grotta Guattari, Gravina in Puglia, Altamura eCeprano.[21]
Numerosi ritrovamenti documentano anche il periodo neolitico (cultura della ceramica cardiale e cultura
dei vasi a bocca quadrata), l'et del rame (cultura di Remedello, cultura del Rinaldone, cultura del
Gaudo), l'et del bronzo (incisioni rupestri della Val Camonica, cultura dei castellieri, cultura
appenninica, civilt nuragica, cultura delle terramare,cultura protovillanoviana).

Espansione della civilt etrusca dall'VIII al VI secolo a.C.

Per ci che riguarda l'et del ferro, che in Italia coincide con il periodo preromano, si ricordano la civilt
villanoviana e i popoli indoeuropeitrasferitisi in Italia dall'Europa orientale e centrale in varie ondate
migratorie; essi si mescolano alle etnie preesistenti nel territorio, assorbendole, o stabilendo una forma
di convivenza pacifica con esse; si delinea in tal modo fin da quest'epoca la suddivisione regionale del
territorio italiano.
Nell'Italia Settentrionale, accanto ai Celti (comunemente chiamati Galli), vi sono i Liguri (originariamente
non indoeuropei poi fusisi con i Celti), mentre nell'Italia nord-orientale vivono i Paleoveneti, di origine
incerta, forse italica o illirica o, secondo alcune fonti, provenienti dall'Asia Minore.[22][23]
Nell'Italia peninsulare, accanto agli Etruschi convivono popoli di origine indoeuropea definiti italici, fra
cui Umbri, Latini, Sabini, Falisci, Volsci, Equi,Piceni, Sanniti, Apuli, Messapi, Lucani, Bruzi e Siculi. Altri
popoli non indoeuropei, autoctoni, erano presenti in Sicilia (Elimi e Sicani) e inSardegna, abitata fin dal
II millennio a.C. da varie etnie nuragiche, forse identificabili con l'antico popolo degli Shardana.[24]

Colonizzazione fenicia e greca[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Colonie nell'antichit e Siti archeologici dell'Italia antica.

Il tempio della Concordia adAgrigento

I primi colonizzatori stranieri sono i Fenici che fondano inizialmente vari empori sulle coste
della Sicilia e della Sardegna. Alcuni di questi diventano in breve piccoli centri urbani e si sviluppano
parallelamente alle colonie greche; tra i principali centri vi sono le citt di Mozia, Zyz, Kfra in Sicilia
e Nora, Sulki, Tharros in Sardegna.[25]
Dopo l'VIII secolo a.C., colonizzatori provenienti dalla Grecia si stabiliscono sulle coste del sud Italia
(dando vita alla Magna Grecia) e su quelle della Sicilia. Coloni
ionici fondano Elaia, Kyme, Rhegion, Parthenope, Naxos, Zankles, Hymera e Katane. Coloni
dorici fondanoTaras, Syrakousai, Megara Hyblaia, Leontinoi, Akragas, Ghelas; i siracusani
fondarono Ankon e Adria. Gli Achei fondano Sybaris,Poseidonia, Kroton, Lokroi
Epizephyrioi e Metapontion; tarantini e thurioti fondano Herakleia.
La colonizzazione greca pone i popoli italici a contatto con forme di governo democratiche e con
espressioni artistiche e culturali elevate.[26]

L'et romana[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Storia romana e Italia romana.

Massima espansione dell'Impero romano, 117 d.C.

La regione geografica italiana viene unita politicamente per la prima volta con la Repubblica
romana (509-27 a.C.), ma il carattere imperiale delle conquiste effettuate nei secoli seguenti da Roma
snatura il carattere nazionale che questa regione stava acquisendo sul finire del I secolo a.C. [27]
Giunta all'apice dello sviluppo politico, economico e sociale, Roma imperiale, con la sua organizzazione
socio-politica, lascia un segno indelebile nella storia dell'umanit. In tutti i territori dell'impero, i Romani
costruiscono citt, strade, ponti, acquedotti e fortificazioni, esportando ovunque il loro modello di
civilt e al contempo integrando le popolazioni e civilt assoggettate, in un processo cos profondo che
per secoli, ancora dopo la fine dell'impero, queste genti continueranno a definirsi romane. La civilt
nata sulle rive del Tevere, cresciuta in epoca repubblicana e infine sviluppatasi in et imperiale, alla
base dell'attuale civilt occidentale.
Dei confini dell'Italia parlava gi Antioco di Siracusa (V secolo a.C.) nella sua opera Sull'Italia.[28] Egli
andava a identificarla con l'anticaEnotria, estendendosi dallo stretto di Sicilia, fino al golfo di Taranto e
al golfo di Posidonia.[29] In seguito, con la conquista romana dei secoli successivi, il termine Italia venne
identificato con i territori compresi fino alle Alpi, inclusa la Liguria (fino al fiume Varo) e l'Istria fino
a Pola.[29] Di fatto tutti i suoi abitanti furono considerati Italici e Romani.[29]

L'Impero romano d'Occidente cade nel 476 quando Odoacre, ultimo di una schiera di condottieri
germanici che nel periodo di decadenza dell'Impero romano d'Occidente avevano condotto le proprie
orde in territorio italico, depone l'ultimo imperatore d'Occidente, Romolo Augusto.[30]

Il Medioevo[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Italia medievale.

La Corona Ferrea, simbolo dei re d'Italia

Odoacre governa l'Italia fino al 493, quando viene deposto e ucciso, dopo una guerra di cinque anni,
dagli Ostrogoti di Teodorico. Comincia allora il regno ostrogoto, un dominio che rappresenta un periodo
di pace e stabilit e che s'interrompe nel 535 quando il territorio italiano diventa teatro della guerra
gotica, che vede l'imperatore d'Oriente Giustiniano I contrapporsi al regno ostrogoto. Nel 553, dopo
quasi un ventennio, l'impero bizantino riesce a sconfiggere gli Ostrogoti e ad annettere l'Italia. Il conflitto
devasta l'intero territorio, portando a una grave crisi demografica, economica, politica e sociale.
[31]
Centro del potere bizantino in Italia diviene Ravenna. Gli anni della dominazione bizantina vedono
l'aggravarsi delle condizioni di vita dei contadini a causa della forte pressione fiscale e di una
terribile pestilenza che spopola ulteriormente il territorio tra il 559 e il 562. L'Italia, indebolita e
impoverita, non ha la forza di opporsi a una nuova invasione germanica, quella
dei Longobardicapeggiati da Alboino.

L'Italia nell'anno 1084

Tra il 568 e il 569 la penisola perde l'unit politica: i Longobardi, entrando dal Friuli, conquistano gran
parte dell'Italia centro-settentrionale, chiamata Langobardia Maior, e poi dell'Italia meridionale,
la Langobardia Minor.[32] Le tre capitali dell'Italia longobarda furono Milano, Pavia e Lucca. La
Langobardia Maior, con capitale Pavia, cade dopo circa due secoli, a seguito della sconfitta subita per
opera di Carlo Magno nel 774,[32] quella Minor sopravvive fino all'XI secolo, quando viene conquistata
dai Normanni. I successivi tentativi di costituire un Regno d'Italia autonomo dal Sacro Romano Impero,
ad opera in particolare di Berengario del Friuli e diArduino d'Ivrea,[33] non hanno successo.

Localizzazione e antichi stemmi delle repubbliche marinare

I primi secoli dopo l'800 vedono l'affermarsi delle repubbliche marinare (le pi conosciute
sono Amalfi,Genova, Pisa e Venezia, meno note Ancona, Gaeta, Noli), che controllarono il commercio
tra l'Europa cristiana ed il Medio Oriente arabo, e poi dei liberi comuni medievali, spesso in conflitto tra
loro ma accomunati dal ricordo dell'antica grandezza romana, perpetuata idealmente da quella
cristiana, nonch da un forte desiderio di autonomia, che li porter a schierarsi, nella contesa tra
Papato e Impero, in due opposte fazioni, rispettivamente Guelfi e Ghibellini.[34]
La vittoria della Lega Lombarda contro l'imperatore Federico Barbarossa nella battaglia di
Legnano(1176), e la rivolta dei Vespri siciliani contro il tentativo del fratello del re di Francia Carlo I
d'Angi di assoggettare la Sicilia (1282), saranno assunte dalla retorica romantica ottocentesca come i
simboli del primo ridestarsi di una coscienza di patria.[35] Questi sono i segnali di un cambiamento che,
consolidandosi e accompagnato dal risveglio religioso che si ha nel Duecento con Gioacchino da
Fiore e Francesco d'Assisi, portano al Rinascimento.[36]
Con l'uscita di scena degli imperatori di Germania, il fervore della civilt comunale raggiunge infine il
suo apogeo economico, spirituale, artistico, alimentato dagli ideali di numerosi poeti, tra cui Dante
Alighieri, e dall'esigenza, fatta propria da Cola di Rienzo, della rinascita dell'unit d'Italia.[37]

L'et moderna[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Italia rinascimentale.

L'Italia nel 1494

Diversi fattori impediscono tuttavia la nascita di uno Stato unitario come avviene nel resto d'Europa: al
timore del Papato di veder sorgere una potenza statale in grado di compromettere la sua autonomia, si
aggiunge la suddivisione in tanti piccoli Comuni, che lentamente si tramutano inSignorie, rette da
importanti famiglie, come i Medici a Firenze, i Visconti e gli Sforza a Milano, i Della Scala a Verona e
gli Este a Ferrara. I capi politici italiani devono supplire con l'intelligenza strategica alla superiorit di
forze degli stati nazionali europei. Un esempio Cosimo de' Medici, tra i maggiori artefici

del Rinascimento fiorentino, la cui politica estera sapr individuare nella concordia italiana l'elemento
chiave per impedire agli stati stranieri di intervenire in Italia approfittando delle sue divisioni. [38]
La strategia di Cosimo, proseguita dal suo successore Lorenzo il Magnifico, non viene compresa dagli
altri prncipi italiani, e si conclude con la morte di Lorenzo nel 1492. Da allora l'Italia diventa il teatro
di numerose invasioni straniere: dapprima da parte francese per opera di Carlo VIIIe Luigi XII, poi delle
truppe spagnole di Carlo V. L'inizio della dominazione straniera si deve quindi al ritardo del processo
politico di unificazione, ma fa anche registrare episodi di patriottismo, come il gesto di Ettore
Fieramosca nella disfida di Barletta.[39]

Fortificazione all'italiana

L'et Moderna anche il periodo dell'evoluzione bellica, con la comparsa della polvere da sparo e di
nuovi mezzi militari (cannoni, moschetti ecc.). Ci modific anche la faccia di molte citt italiane,
costrette a evolvere le proprie difese militari: nasce la Fortificazione alla moderna, detta anche
"Fortificazione all'italiana", proprio perch i primi esempi di mura moderne compaiono nelle citt italiane
(classico esempio quello delleMura di Lucca).

Cosimo de' Medici,Pater Patriae. (Galleria degli Uffizi)

Nella seconda met del Cinquecento comincia il tramonto della vitalit rinascimentale, indebolita anche
dalle nuove tensioni religiose dovute all'avvento della riforma protestante in Europa, che avevano
portato a episodi luttuosi come ilsacco di Roma del 1527 a opera dei Lanzichenecchi. Soltanto
la repubblica di Venezia manterr una certa prosperit e autonomia politica. Il Seicento invece un
secolo di crisi per tutto il paese: la Chiesa, che ha subto la perdita dell'unit cristiana dei fedeli, cerca
con la controriforma di rafforzare la sua presenza nei paesi rimasti cattolici, sia con iniziative educative
e assistenziali, sia isolandoli dall'influsso degli stati protestanti. L'Italia viene cos salvaguardata
dai conflitti religiosi che si accendono in Europa, ma soggetta ugualmente a carestie, spesso seguite
da epidemie.[40] Scoppiano perci numerose rivolte contro la dominazione spagnola, di cui la pi nota
avviene a Napoli nel 1647 per opera diMasaniello, ma non portano a nessun cambiamento.
All'inizio del Settecento finisce il periodo di pace e di torpore: a seguito dei trattati di Utrecht e Rastatt,
gli Asburgo d'Austria si impossessano di vari domini italiani subentrando agli spagnoli. [38] Tornata la
pace in tutta la penisola, dalla seconda met del secolo, la diffusione dell'illuminismo fa s che anche
l'Italia venga investita da importanti riforme, che coinvolgono in particolare il Ducato di
Milano sotto Maria Teresa d'Austria e Giuseppe II d'Asburgo, il Granducato di Toscana sotto Pietro

Leopoldo di Lorena, che nel 1786 con il codice leopoldino abolisce, per la prima volta nella storia, la
pena di morte e il Regno di Napoli, animato dal vivace dibattito dei pensatori. Di rilievo le figure degli
intellettuali Giambattista Vico, Gaetano Filangieri, Cesare Beccaria, Mario Pagano, Alessandro e Pietro
Verri[41].

L'Unificazione[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Risorgimento.

L'Italia nel 1843

La campagna d'Italia e la nascita del regno napoleonico nel 1805 risvegliano il sentimento nazionale,
[42]
richiamato nel proclama di Rimini,[43]con cui Gioacchino Murat, durante la guerra austro-napoletana,
si rivolge agli italiani affinch si uniscano per salvare il regno di Napoli. l'inizio del Risorgimento, il
periodo della storia d'Italia che porta all'unit politica e all'indipendenza della nazione e che occupa un
arco temporale di vari decenni, concludendosi solo nel 1861 con la nascita del Regno d'Italia retto
da Casa Savoia.
Esso vede i primi patrioti aderire inizialmente alla societ segreta della Carboneria, cui seguono i moti
del 1820-1821, duramente repressi dagli austriaci. All'affermazione della Carboneria segue quella
della Giovine Italia e altri tentativi insurrezionali, tra cui quello dei fratelli Bandiera(1844).

Garibaldi

I moti del 1848 portano alla prima guerra d'indipendenza contro gli austriaci, che vede coinvolte le
popolazioni cittadine, in particolare durante le cinque giornate di Milano, le dieci giornate di Brescia,
la Repubblica Romana e la spedizione nel 1857 di Carlo Pisacane nel Regno delle Due Sicilie.[44] N la
guerra, n gli altri tentativi sono per coronati da successo.
Nel 1859, con la seconda guerra d'indipendenza prima e con la spedizione dei Mille poi, s'innesca il
definitivo processo di unificazione, che porta in breve alla conquista e all'annessione di varie regioni e
del Regno delle Due Sicilie: pochi mesi dopo, nel 1861, a Torino viene proclamato il Regno d'Italia, che
non comprende ancora il Veneto, il Lazio, il Trentino-Alto Adige e la Venezia Giulia.
Tra i maggiori artefici del processo spiccano Mazzini, fondatore della Giovine Italia e figura eminente
del movimento liberale repubblicano italiano ed europeo, Garibaldi, repubblicano e di simpatie

socialiste, Cavour, statista in grado di muoversi sulla scena europea per ottenere sostegni, anche
finanziari, all'espansione del regno di Sardegna e Vittorio Emanuele II, abile a concretizzare il contesto
favorevole con la costituzione del Regno d'Italia. [45]

Il Regno d'Italia[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Regno d'Italia (1861-1946) e Storia d'Italia (1861-oggi).

Grande stemma delRegno d'Italia dal 27 novembre 1890 al 27 marzo 1927

Al Regno d'Italia vengono quindi annessi il Veneto, al termine della terza guerra d'indipendenza e, dopo
la presa di Roma, che nel 1871 diviene capitale d'Italia, il Lazio. Gi nei primi anni dopo la riunificazione
d'Italia le forti disparit socioeconomiche fra il settentrione e il meridione del paese determinano
l'insorgere della questione meridionale legata al brigantaggio, fenomeno da cui emersero temuti
capibanda come Carmine Crocco,Luigi Alonzi e Pasquale Romano.[46]
A Vittorio Emanuele II succedono Umberto I (1878-1900), ucciso a Monza dall'anarchico Gaetano
Bresci, e Vittorio Emanuele III (1900-1946); gli anni a cavallo del secolo vedono l'Italia impegnata in
una serie di guerre di espansione coloniale in Somalia, Eritrea e Libia mentre il periodo prebellico,
dominato dalla figura di Giovanni Giolitti, caratterizzato dalla modernizzazione economica, industriale
e politico-culturale della societ italiana.
Durante la grande guerra l'Italia, inizialmente neutrale, a seguito della stipula di un trattato segreto che
le accorda cospicui compensi territoriali, si allea alla triplice intesa contro gli Imperi centrali. Dopo due
anni di guerra di trincea, il 24 ottobre 1917 l'esercito italiano, subita la disfatta di Caporetto, si
riorganizza e contrattacca sulla linea del Piave pervenendo, sotto il comando di Armando Diaz e con
l'apporto di giovani leve, alla vittoria finale nella battaglia di Vittorio Veneto (4 novembre).
Vinta la guerra, l'Italia completa la riunificazione nazionale acquisendo il Trentino-Alto Adige, la Venezia
Giulia, l'Istria e alcuni territori del Friuliancora irredenti, ma non ottenendo la cessione di tutti i territori
promessi col patto di Londra, vede diffondersi l'insoddisfazione per la cosiddettavittoria mutilata.

Il fascismo[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'Italia fascista.

Due popoli, una guerra. Francobollo da 10 c. in celebrazione dell'Asse italo-tedesco (1941).

Nel contesto dei moti popolari del biennio rosso nasce lo squadrismo che reprime, con intimidazioni e
attacchi alle sedi delle organizzazioni socialiste, i moti operai e contadini. Nel 1919 Benito
Mussolini fonda a Milano il primo fascio di combattimento, confluito poi nel Partito Nazionale Fascista, e
il 30 ottobre 1922, dopo la marcia su Roma, sale al potere.
Nelle elezioni politiche italiane del 1924 Mussolini ottiene il 64,9% dei voti[47] e, come stabilito
dalla legge Acerbo, i due terzi dei seggi, assegnati alla lista di maggioranza relativa che abbia raccolto
almeno il 25% dei voti.[48] La denuncia, da parte di Giacomo Matteotti, dell'irregolarit delle elezioni,
seguita qualche giorno dopo dal suo rapimento e uccisione.[47] Nel 1925, dopo un discorso in
Parlamento, Mussolini si dichiara dittatore.
Nel biennio 1925-1926 vengono emanate le cosiddette leggi fascistissime, che avviano la
trasformazione del Regno in uno stato autoritario, mediante l'istituzione del Tribunale Speciale Fascista,
del confino politico per gli antifascisti e della polizia segreta, l'OVRA. Nel 1929 vengono firmati i Patti
Lateranensi, chiudendo la questione romana e nel 1938 vengono emanate le leggi razziali,
principalmente, ma non solo, nei confronti degli ebrei, seguendo il modello del "Manifesto della razza".

Mussolini con Hitler

Dal 1935 Mussolini accentua la sua politica estera aggressiva: conquista l'Etiopia, proclama l'Impero
coloniale italiano, interviene nella guerra civile spagnola e occupa l'Albania. Nel maggio 1939 firma
il patto d'Acciaio che sancisce l'alleanza alla Germania nazista di Adolf Hitler al cui fianco l'Italia entrer
in guerra, dopo un iniziale periodo di non belligeranza, il 10 giugno 1940 contro Francia e Regno Unito.
Nel 1941 viene dichiarata guerra anche all'Unione Sovietica e, con l'Impero giapponese, agli Stati Uniti.
Le sconfitte militari su tutti i teatri bellici (si ricordano in particolare quella di El Alamein in Nord Africa e
quella sul fiume Don sul Fronte russo) e soprattutto lo sbarco alleato in Sicilia,
indeboliscono Mussolini che, il 24 luglio 1943, in una riunione del Gran Consiglio del Fascismo, viene
sfiduciato. Il giorno seguente viene fatto arrestare dal re Vittorio Emanuele e sostituito a capo del
governo con Pietro Badoglio; poche settimane dopo viene firmata la resa, mentre la Germania scatena
l'operazione Achse e occupa militarmente le regioni centro-settentrionali della penisola, Roma
compresa. La campagna d'Italia, condotta dagli Alleati con l'apporto della Resistenza italiana, si
conclude nell'aprile del 1945 con la liberazione dei territori occupati, la capitolazione delle forze
tedesche e la disgregazione della Repubblica Sociale Italiana, la struttura di governo collaborazionista
organizzata da Mussolini dopo l'8 settembre. Il Duce, catturato mentre tenta di fuggire, viene ucciso
dai partigiani il 28 aprile 1945.
A guerra finita l'Italia in condizioni critiche: i combattimenti e i bombardamenti aerei hanno raso al
suolo molti centri abitati, e le principali vie di comunicazione sono interrotte. [49] Il numero di italiani
morti stimato tra 415 000 (330 000 militari e 85 000 civili)[50] e 443 000 unit.
Sul piano geopolitico, con i trattati di Parigi del 1947 l'Italia cede parte del suo territorio a Francia
e Jugoslavia, il Dodecaneso alla Grecia, perde tutte le colonie africane e restituisce l'indipendenza
all'Albania, che entra nell'area d'influenza dell'URSS. Oltre il 90% degli italiani residenti nelle terre
assegnate alla Jugoslavia, gi colpiti dai massacri delle foibe, abbandon la propria terra e affront
l'esilio in Italia e nel resto del mondo.[51] Oltre 100.000 furono gli italiani rimpatriati dai possedimenti
coloniali in Libia ed Etiopia.

L'Italia repubblicana[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Italia repubblicana.

Giulio Andreotti, sette volte Presidente del Consiglio

Il 2 giugno 1946 un referendum sancisce la fine della monarchia e la nascita della Repubblica. Il 1
luglio Enrico De Nicola viene nominato primopresidente della Repubblica Italiana, Alcide De Gasperi
il primo presidente del Consiglio e il 1 gennaio 1948 entra in vigore la nuova Costituzione della
Repubblica Italiana.[52] Sono gli anni del miracolo economico, favoriti da un'elevata disponibilit
di manodopera, dovuta a un forte flusso migratorio dalle campagne alle citt e dal sud verso il nord. La
crescita media del PIL del 6,3% tra il 1958 e il 1963[53] consente la riduzione del divario storico con
paesi quali Regno Unito, Germania e Francia.

Via Fani, il giorno del rapimento di Aldo Moro

Negli anni settanta e ottanta attivit di gruppi terroristici, sia di estrema destra sia di estrema sinistra,
portano prima alla strategia della tensione,[54] segnata da numerosi attentati come la strage di piazza
Fontana, la strage di piazza della Loggia e la strage di Bologna, e poi agli anni di piombo, connotati da
attentati a esponenti del mondo sociale, imprenditoriale e istituzionale, culminati nell'agguato di via
Fani e nel sequestro e assassinio di Aldo Moro, l'apice dell'attacco brigatista allo Stato democratico.[55]
Gli anni novanta sono invece segnati dalla lotta alla mafia che nonostante importanti successi delle
istituzioni costata la vita a numerosi magistrati e uomini dello Stato, come Giovanni Falcone e Paolo
Borsellino.
Nel 1992 le indagini di mani pulite sul fenomeno dilagante delle tangenti coinvolgono esponenti politici,
principalmente del pentapartito, determinando la fine della prima Repubblica. Dopo lo scandalo
nascono nuovi partiti, come la Lega Norde Forza Italia. In questa fase, definita seconda Repubblica,
nuove coalizioni politiche prendono il posto dei precedenti partiti di massa dando vita a un sistema
parzialmente bipolare; alcuni esponenti del centrosinistra, in particolare Romano Prodi, si alternano
nella guida del paese a Silvio Berlusconi, leader delcentrodestra che segna quegli anni e il cui modello
di pensiero e azione, definito berlusconismo, identifica un fenomeno sociale e di costume.[56] La crisi del
debito sovrano europeo colpisce anche l'Italia nel 2011 e alla guida del paese s'insediano prima
un governo tecnico guidato da Mario Monti e poi, dopo nuove elezioni, governi di coalizione "di larghe
intese" presieduti da Enrico Letta prima e da Matteo Renzi poi.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia dell'Italia.

Carta fisica muta d'Italia

La regione geografica italiana, suddivisa in Italia continentale, peninsulare e insulare, unita


al continente europeo dalla catena delle Alpi. Grazie alla sua posizione, costituisce idealmente un
ponte di passaggio verso l'Asia e l'Africa.[57]
L'Italia separa, inoltre, il bacino occidentale del mar Mediterraneo da quello centrale, ossia
il Tirreno dallo Ionio. A nord del Salento si spinge l'insenatura lunga e stretta del mare Adriatico. Le isole
di Sardegna e di Corsica dividono poi il mar Tirreno dal mar di Sardegna; le coste italianesi sviluppano
su 7 456 km e presentano svariate forme (falesie, sabbiose, pietrose ecc.).[58]

Le zone altimetriche d'Italia.

Il suolo italiano, fortemente antropizzato, ha varie caratteristiche (vulcanico, endolagunare, calcareo


ecc.);[59] le zone collinari sono prevalenti rispetto alle zone montuose e a quelle pianeggianti,
l'altitudinemedia del territorio di circa 337 m s.l.m.
Le catene montuose si estendono per buona parte della nazione. Appartiene all'Italia una gran parte del
versante meridionale del sistema alpino, per una lunghezza di circa 1 000 km. Le vette pi elevate si
trovano nelle Alpi Occidentali, dove sono numerose le cime che superano i 4 000 m tra cui
il Cervino(4 478 m), il Monte Rosa (4 634 m) e il Monte Bianco (4 810 m), la montagna pi alta
d'Europa. La catena degli Appennini percorre tutta la penisola, dalla Liguria alla Sicilia, fino
alle Madone; il Gran Sasso (2 912 m), situato in Abruzzo, la sua vetta pi alta.

Il Monte Bianco

Solo un quarto del territorio italiano costituito da pianure; la Pianura padana, una distesa alluvionale
formata dal fiume Po e dai suoi affluenti, la pi estesa di tutte. Seguono, per dimensioni, il Tavoliere
delle Puglie e la pianura salentina, due pianure di sollevamento, e ilCampidano, un'altra pianura
alluvionale.[60] Il punto meno elevato d'Italia situato nella frazione di Contane, in provincia di Ferrara(3,44 m).
Le isole maggiori sono la Sicilia e la Sardegna; molte sono le isole minori, in gran parte raccolte
in arcipelaghi,[61] come l'arcipelago Toscano, cui appartiene l'isola d'Elba, l'arcipelago della Maddalena,
l'arcipelago Campano, comprendente Ischia e Capri, le isole Ponziane, le Pelagie, le Eolie, le Egadi e
le Tremiti.

Geologia[modifica | modifica wikitesto]

Carta geologica generale del territorio italiano. Sono visibili i principali elementi e domini strutturali. A nord, la
catena alpina, suddivisa in senso est-ovest dalla Linea Insubrica nel dominio alpino propriamente detto e
nel Dominio Sudalpino; la catenaappenninica, suddivisa in due parti all'altezza della linea tettonicaAncona-Anzio;
l'area dell'avampaese apulo, relativamente indisturbata; l'arco calabro-peloritano, di pertinenza alpina; laSicilia,
appartenente prevalentemente al dominio africano e in continuit con esso. Il blocco sardo-corso invece un
elemento distaccatosi dal margine continentale europeo franco-spagnolo e colliso con il margine africanoappenninico. Sono visibili inoltre le estese coperture di depositi vulcanici e i massicci intrusivi la cui messa in posto
ha accompagnato i complessi eventi geodinamiciche hanno portato all'attuale assetto geologico dell'Italia.

Interazione tra placche tettoniche.

La geologia dell'Italia molto complessa: l'assetto fisiografico e geologico attuale dell'area comprensiva
della penisola italiana, delle sue isole e dei bacini marini adiacenti, il risultato di numerosi eventi
geodinamici successivi riconducibili, in estrema sintesi, all'interazione tra due placche litosferiche,
la placca africana e quella europea a partire dal Cretacico superiore, periodo nel quale inizi la
progressiva chiusura del paleo-oceano dellaTetide. Il margine meridionale africano, frammentandosi
durante l'avvicinamento al continente settentrionale europeo, ha originato una serie di microplacche
interposte la cui successiva accrezione ha dato luogo nel corso del Cenozoico all'attuale territorio
peninsulare e siciliano.
In questo assetto si riconoscono due domini paleogeografici fondamentali, separati dalla linea
Insubrica (Alpi centrali):

un dominio europeo, dato dal margine meridionale della placca europea, che include il blocco
sardo-corso e parte del mar Tirreno, l'arco Calabro Peloritano, il bacino del Mediterraneo
occidentale, il sistema di falde alpine a vergenza europea, costituite principalmente da rocce
metamorfiche e intrusioni di batoliti che testimoniano il regime di compressione derivato dal
movimento della placca africana verso nord e dalla collisione con la placca continentale europea;

un dominio africano (in senso lato) costituito dall'insieme del Dominio Sudalpino e dei domini
adriatico e apulo, che rappresentano l'insieme di microplacche accrezionate appartenenti al
margine del continente meridionale.

Il Dominio Sudalpino formato da un sistema di falde a vergenza adriatica, costituite principalmente da


sequenze carbonatiche e miste che si prolungano a est nelle Dinaridi.[62] Nella catena appenninica, la
linea tettonica "Ancona-Anzio" separa l'Appennino settentrionale, principalmente costituito
da flysch terrigeni, dall'Appennino meridionale ove le formazioni carbonatiche sono pi frequenti.
L'assetto strutturale appenninico caratterizzato nel suo insieme da un sistema di falde che
sovrascorre sull'avampaese apulo. Questo sistema di falde, che costituisce la parte affiorante
della placca adriatica, si estende dal mar Ionio fino all'estremit occidentale della val Padana e
rappresentava in origine una sorta di "promontorio" settentrionale della placca africana. L'avampaese
apulo (costituito sostanzialmente dal territorio pugliese), rappresenta un dominio di piattaforma
carbonaticastabile, persistente dal Mesozoico al Miocene e successivamente emerso, coinvolto solo
marginalmente nell'orogenesi appenninica. La Sicilia formata nella parte centro-orientale da rocce
carbonatiche e silicoclastiche appartenenti al margine convergente africano deformato ("unit
maghrebidi"), mentre nella sua parte nord-orientale (Monti Peloritani) di pertinenza europea ("unit

peloritane"); le unit "sicilidi" e "numidiche" interposte rappresentano la copertura sedimentaria del


dominio oceanico tetideo, in gran parte di natura flyschoide, scollata dal substrato originario di crosta
oceanica (non conosciuto) e sovrascorsa sul margine africano.
Il blocco sardo-corso costituisce un elemento strutturale appartenente al continente europeo,
originariamente solidale al margine meridionale franco-spagnolo e distaccatosi in et oligo-miocenica,
ruotando in senso antiorario fino a collidere con il margine continentale africano. Nel quadro tardo e
post-collisionale dell'area si inserisce il processo di espansione oceanica in corso del Mar Tirreno. Il
mar Tirreno ha una crosta oceanica neogenica in espansione in due aree: bacino di Marsili e di Vavilov;
si ritiene che una crosta oceanica mesozoica si trovi nello Ionio sotto una massiccia copertura
sedimentaria.
Il rilevante vulcanismo neogenico e la elevata sismicit della maggior parte del territorio nazionale,
testimoniano il complesso assetto geodinamico ancora attivo.
Dal punto di vista stratigrafico, le rocce sedimentarie affioranti databili con sicurezza in base al
contenutopaleontologico risultano di et compresa tra il Cambriano e il Quaternario. Metamorfiti di
basso grado affioranti nella parte meridionale della Sardegna, costituite da arenarie alternate con peliti,
sono datate dubitativamente alPrecambriano.[63] La maggior parte della copertura sedimentaria
affiorante in territorio italiano post-paleozoica. Il Paleozoico Inferiore non metamorfico affiora
solamente in Sardegna e in Carnia, mentre il Paleozoico Superiore (permo-carbonifero) presente in
lembi pi o meno estesi nei domini sudalpino e appenninico.
Vulcanismo e geotermia[modifica | modifica wikitesto]

Il Vesuvio visto dagli scavi archeologici di Pompei

In Italia sono presenti numerosi vulcani: i pi noti sono l'Etna (3 343 m), il vulcano pi alto d'Europa,
il Vesuvio e lo Stromboli. L'elevata attivit vulcanica e magmatica neogenica - quaternaria appenninica,
suddivisibile in province:

Magmatica toscana (Monti Cimini, Tolfa e Amiata);

Magmatica laziale (Monti Vulsini, Vico nel Lazio, Colli Albani, Roccamonfina);

Distretto ultra-alcalino umbro laziale (San Venanzo, Cupaello e Polino);

Vulcanica campana (Vesuvio, Campi Flegrei, Ischia);

Arco eolico e bacino tirrenico (Isole Eolie e seamount tirrenici);

Avampaese africano-adriatico (canale di Sicilia, isola Ferdinandea, Etna e Monte Vulture).[64]

Fino agli anni cinquanta l'Italia fu il primo e unico paese a sfruttare, nella zona di Larderello e poi
nell'area del Monte Amiata, l'energia geotermica per produrre energia elettrica. L'elevato gradiente
geotermico che caratterizza parte della penisola rende altre province potenzialmente sfruttabili: ricerche
svolte negli anni sessanta-settanta individuarono potenziali campi geotermici nel Lazio e in Toscana,
cos pure in gran parte delle isole vulcaniche.[65]
Attivit sismica[modifica | modifica wikitesto]

L'Aquila: la sede della Prefetturadopo il terremoto del 2009

Lo stesso argomento in dettaglio: Terremoti in Italia.

Per la situazione geodinamica il suo territorio frequentemente soggetto a terremoti dando all'Italia il
primato in Europa per questi fenomeni:[66] su 1 300 sismi distruttivi avvenuti nel II millennio nel
Mediterraneo centrale ben 500 hanno interessato l'Italia; [67] analisi dei movimenti focali indicano che
essi sono per lo pi distribuiti lungo le aree interessate dalla tettonica alpina e appenninica, ove sono
causati rispettivamente da movimenti lungo faglie.[64] Nel Tirreno meridionale, la distribuzione
degli ipocentri, fino a una profondit di 500 chilometri indicherebbe la presenza di un piano di
Benioff dato dalla subduzione della litosfera ionica.

Idrografia[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Fiumi d'Italia, Laghi d'Italia e Cascate d'Italia.

Il lago di Garda a Riva del Garda

L'Adige a Verona

L'Italia, per la presenza di diversi rilievi montuosi, con nevai e ghiacciai, di laghi e di acque sorgive,
ricca di corsi d'acqua. In genere, data la disposizione e l'altitudine dei rilievi, i fiumi pi lunghi e di
maggiore portata appartengono alla regione alpina mentre i fiumi appenninici, a eccezione
diTevere e Arno, hanno corso breve e regime torrentizio.
Il fiume pi importante il Po, lungo 652 km, portata media circa 1 460 m/s e bacino di circa 70 000
km[68] (anche se il fiume pi lungo che nasce nel Paese la Drava). Esso attraversa lapianura
padana sfociando nel mare Adriatico con un delta che stato dichiarato patrimonio
dell'umanit dall'UNESCO.

I laghi italiani pi estesi, nell'ordine il lago di Garda, il lago Maggiore e il lago di Como, che anche il
pi profondo (410 m),[69] sono situati nella fascia prealpina. Altri laghi importanti si trovano nella zona
peninsulare, il lago di Bolsena, il lago di Bracciano e il lago di Albano d'origine vulcanica, il lago
Trasimeno, il pi esteso dell'Italia peninsulare e i laghi costieri, come il lago di Lesina e il lago di
Varano.

Clima[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Clima italiano.

Carta dei climi d'Italia

La regione italiana (compresa tra il 47 e il 35 parallelo nord) si trova quasi al centro della zona
temperata dell'emisfero boreale.
Il clima fortemente influenzato dai mari che la circondano quasi da ogni lato e che costituiscono un
benefico serbatoio di calore e di umidit. Determinano infatti, nell'ambito della zona temperata, un clima
particolare detto temperato mediterraneo.[70]
Secondo la classificazione di Kppen,[71] l'Italia suddivisa in tre tipi di clima (temperato, temperato
freddo e freddo), a loro volta suddivisi in microclimi: si passa dal clima temperato subtropicale (presente
nelle aree costiere della Sicilia, della Sardegna meridionale e della Calabriacentrale e meridionale) al
clima glaciale (tipico delle vette pi elevate delle Alpi ricoperte da nevi perenni, a quote generalmente
superiori ai 3 500 metri s.l.m.).

Popolazione[modifica | modifica wikitesto]


Galleria di immagini
(1/3)

Crescita demografica dal 1960 al 2006 (numero degli abitanti in migliaia - rielaborazione dati FAO)

Demografia[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Italiani, Demografia d'Italia, Emigrazione
italiana e Immigrazione in Italia.

Con 60 690 345 abitanti[72] (al 31 luglio 2015), l'Italia il quarto paese dell'Unione europea per
popolazione (dopo Germania, Francia e Regno Unito); la sua densit demografica di 201,40 abitanti
per chilometro quadrato, pi alta della media dell'Unione. [73]
La popolazione, concentrata principalmente nelle zone costiere e pianeggianti del paese, [74]
caratterizzata da un alto numero di anziani (l'indice di vecchiaia pari a 144,5, il 20,3% della

popolazione), da un basso tasso di natalit, pari a 9,2 ogni mille abitanti e da una speranza di vita di
79,1 anni per gli uomini e di 84,3 per le donne.[75]
Alla fine del XIX secolo l'Italia un paese di emigrazione di massa,[76] fenomeno che si manifesta prima
nelle regioni settentrionali e poi in quelle meridionali. Le principali destinazioni sono le Americhe (Stati
Uniti, Brasile, Argentina, Uruguay) e l'Europa centro-settentrionale (in modo particolare la Germania).
Nel XX secolo l'emigrazione diviene anche interna, attratta dallo sviluppo industriale di alcune aree
settentrionali del Paese.[77] Il numero di Italiani residenti all'estero che conservano la cittadinanza
italiana stimato in circa 4 200 000.[78]
Per quanto riguarda il fenomeno dell'immigrazione, invece, il numero di immigrati o residenti stranieri
regolari in Italia aumentato considerevolmente a partire dagli anni novanta e, secondo i dati ISTAT, al
1 gennaio 2011 contava circa 4 563 000 unit, il 7,5% della popolazione; le comunit pi numerose
sono quella rumena, con 997 000 unit, quella albanese, 491 000, e quella marocchina, 457 000.[75] A
questi dati vanno aggiunti gli stranieri irregolari, circa 560 000 secondo un rapporto del 2010
sull'immigrazione.[79]

Religione[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Religioni in Italia.

In Italia vige il principio della laicit dello Stato e pertanto non vi una religione ufficiale.
I cittadini italiani sono in maggioranza cristiani cattolici: nel 2006 l'87,8% si dichiarava cattolico e il
30,6% praticante[80], percentuale scesa, per effetto di un crescente processo disecolarizzazione, al
24,4% secondo il rapporto Eurispes 2010,[81] a fronte del 18,5% della popolazione di agnostici o non
credenti.
La Chiesa cattolica in Italia organizzata in 225 diocesi pi un ordinariato militare;[82] il vescovo di
Roma ne primate e assume il titolo di papa. La Chiesa esercita un ruolo influente nella societ
italiana, prendendo posizione su temi religiosi, sociali e politici, come il divorzio e l'aborto negli anni
settanta o, in anni pi recenti, il testamento biologico e la fecondazione assistita, la rimozione del
crocifisso dalle aule scolastiche italiane (rimozione alla quale si dichiarano contrari oltre il 60% degli
italiani, con solo il 17% favorevoli)[81] o le politiche sull'immigrazione.
Il rapporto Stato-Chiesa previsto dalla Costituzione, che lo demanda ai Patti Lateranensi, rivisti nel
1984 col nuovo concordato (i rapporti con altre confessioni religiose sono regolati da specifiche intese),
[83]
nel quale il sostegno statale alla Chiesa stabilito attraverso una quota proporzionale dell'otto per
mille del gettito IRPEF,[84] che si aggiunge ad altri finanziamenti alla Chiesa cattolica in Italia.
Fra le religioni minoritarie sono presenti diverse altre confessioni cristiane (in modo
particolare ortodossi e protestanti, questi ultimi in massima
parte pentecostali), ebrei,mormoni e testimoni di Geova. L'immigrazione contribuisce ad alimentare
alcune tra le minoranze religiose presenti nel Paese, [85] le pi numerose delle quali sono i cristianiortodossi, i musulmani, i buddhisti e gli induisti.[86]

Lingue[modifica | modifica wikitesto]


Lingua italiana[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua italiana, Varianti regionali della lingua italiana e Lingue romanze.

Manzoni

L'italiano la lingua ufficiale e la pi parlata; essa inoltre una delle lingue ufficiali dell'Unione europea.
Appartiene al gruppo delle lingue romanzeorientali della famiglia delle lingue indoeuropee, e deriva
dal dialetto fiorentino del Trecento, idioma diffusosi presso le classi colte di tutta Italia grazie anche ai
grandi scrittori toscani dell'epoca come Dante, Boccaccio e Petrarca.
L'italiano moderno, nato nell'Ottocento in gran parte grazie all'opera di Alessandro Manzoni, e parlato
negli anni dell'unit solo dal 2,5% della popolazione,[87] si in seguito diffuso gradualmente prima grazie
all'istruzione elementare, al fenomeno dell'inurbamento e alla creazione di una burocrazia e di un
esercito nazionali e, dopo la seconda guerra mondiale, a causa dell'azione di radio e televisione.
[88]
Ciononostante nel paese vengono ancora parlati un gran numero di lingue e dialetti, questi ultimi
sviluppatisi autonomamente dal toscano, ma evolutisi come quest'ultimo dallatino.[89]
Altre lingue[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Lingue parlate in Italia, Bilinguismo amministrativo in Italia e Minoranze
linguistiche (Italia).

Raggruppamenti delle lingue e dei dialetti d'Italia[90]

A livello locale sono riconosciute come co-ufficiali le seguenti lingue:

francese: in Valle d'Aosta

sloveno: nelle province di Trieste, Gorizia e Udine

tedesco: in provincia di Bolzano e in Val Canale[91] (Friuli Venezia Giulia)

ladino: nei comuni ladinofoni del Trentino-Alto Adige

In queste regioni gli uffici pubblici e la segnaletica stradale sono bilingui o trilingui (come i comuni ladini
dell'Alto Adige e walser dell'altavalle del Lys), i documenti ufficiali possono essere redatti in italiano o
nell'altra lingua.
Le minoranze linguistiche storiche presenti e riconosciute all'interno dei confini della Repubblica italiana
sono elencate dalla legge 15 dicembre 1999, n. 482.[92] Essa tutela "le
popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e quelle parlanti ilfrancese,
il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l'occitano e il sardo". Vi sono inoltre diverse parlate regionali
che, sebbene siano censite dall'UNESCO come lingue minoritarie e dalla comunit linguistica
internazionale come lingue non riconducibili all'italiano, non godono di alcun riconoscimento o tutela da
parte dello Stato Italiano.[93]
Il livello di tutela di alcune minoranze stabilito sia dalla normativa italiana sia dai trattati internazionali:
il caso della minoranza germanofona dell'Alto Adige e dei comuni bilingui della provincia di Trento, il
cui status regolato dall'accordo De Gasperi-Gruber, e di una parte della minoranza slovena del Friuli-

Venezia Giulia, contemplata dal Memorandum di Londra col quale Italia e Jugoslavia assunsero
rispettivamente l'amministrazione civile delle zone A e B del Territorio Libero di Trieste.
La lingua dei segni italiana (LIS),[94] ossia la lingua visiva dei cittadini sordi, riconosciuta dalla regione
Valle d'Aosta dal 2006.

Ordinamento dello Stato[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Sistema politico della Repubblica Italiana.

Enrico De Nicola firma la Costituzione

La Costituzione della Repubblica Italiana approvata dall'Assemblea costituente il 22 dicembre


1947, promulgata il successivo 27 dicembre da Enrico De Nicola, capo provvisorio dello Stato, ed
entrata in vigore il 1 gennaio 1948,[95] la legge fondamentale e fondativa dello Stato italiano.
Il sistema politico italiano quello tipico di una repubblica parlamentare, in cui il parlamento l'unica
istituzione a detenere la rappresentanza della volont popolare.

Sergio Mattarella, presidente della Repubblica italiana dal 3 febbraio del 2015.

Le maggiori istituzioni sono:

[96]

il presidente della Repubblica Italiana: il capo dello Stato e rappresenta l'unit nazionale;
viene eletto dal Parlamento; nomina il governo e scioglie le camere;

il Parlamento bicamerale (Camera dei deputati e Senato della Repubblica): esercita il potere
legislativo[97] e vota la fiducia al Governo;

il Governo: costituito dal presidente del Consiglio, i ministri e il Consiglio dei ministri, esercita
il potere esecutivo;[98]

la Magistratura: indipendente, esercita il potere giudiziario (sia inquirente che giudicante);[99]

il Consiglio superiore della magistratura: ha compiti di autogoverno della magistratura,


svincolandola totalmente dalle influenze del governo, in particolare dal Ministero della Giustizia;[99]

la Corte costituzionale: svolge la funzione di garante della Costituzione, [100] pronunciandosi sulla
conformit delle leggi ad essa.

Vi sono due Biblioteche Nazionali Centrali sedi del deposito legale dello Stato, a Firenze e a Roma.
L'Istituto Geografico Militare l'ente cartografico di Stato e si trova a Firenze.

Suddivisioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Regioni d'Italia, Province d'Italia e Comuni d'Italia.

Gli enti territoriali che, in base all'articolo 114 della Costituzione costituiscono, assieme allo Stato, la
Repubblica italiana sono:

le regioni (15 a statuto ordinario e 5 a statuto speciale);

le citt metropolitane (10);

le province e i comuni (rispettivamente 101 e 8 047, dati ISTAT dell'anno 2015).[101]

Nell'elenco che segue, per ciascuna regione riportato lo stemma ufficiale e il nome del capoluogo.
Regione

Valle
d'Aosta[RSS 1]

Capoluogo

Aosta

Piemonte

Torino

Liguria

Genova

Lombardia

Milano

TrentinoAlto Adige[RSS 1]

Trento

Veneto

Venezia

FriuliVenezia

Trieste

Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Molise

Giulia[RSS 1]

EmiliaRomagna

Bologna

Campania
Abruzzo
Lazio
Umbria
Marche
Toscana
Sardegna
Emilia-Romagna
Liguria
Piemonte
Friuli
Venezia Giulia
Valle
d'Aosta

Toscana

Umbria

Firenze

Perugia

Marche

Ancona

Lazio

Roma

Abruzzo

L'Aquila

Molise

Campobasso

Campania

Napoli

Puglia

Bari

Basilicata

Potenza

Calabria

Catanzaro

Sicilia[RSS 1]

Palermo

Sardegna[RSS

Cagliari

Trentino
Alto Adige
Veneto
Lombardia
Mare Adriatico
Mar Ionio
Mar Mediterraneo
Mar Tirreno
Mar Ligure

1]

1. ^ a b c d e Regione a statuto
speciale

Di seguito le prime dieci citt italiane per abitanti del territorio comunale in base ai dati ISTAT[72] al 31
luglio 2015.
Pos.

Comune

Prov.

Regione

Abitanti

Roma

Roma

Lazio

2 864 047

Milano

Milano

Lombardia

1 343 817

Napoli

Napoli

Campania

976 302

Torino

Piemonte

894 813

Torino

Palermo

Palermo

Sicilia

Genova

Genova

Liguria

588 526

Bologna

Bologna

Emilia-Romagna

386 419

Firenze

Firenze

Toscana

382 104

Bari

Bari

Puglia

Catania

Catania

Sicilia

10

675 766

327 016

314 758

Simboli[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Simboli patri italiani.

Il Vittoriano

I principali simboli che rappresentano l'unit nazionale italiana sono: [102]

la bandiera italiana, nata il 7 gennaio 1797 a Reggio nell'Emilia come bandiera della Repubblica
Cispadana, la cui conformazione stabilita dall'art. 12 della Costituzione; [103]

l'emblema della Repubblica Italiana, approvato dall'Assemblea costituente nella seduta del 31
gennaio 1948 e promulgato dal presidente della Repubblica Enrico De Nicola il successivo 5
maggio,[104] costituito da vari elementi simbolici;

lo stendardo presidenziale italiano, che rappresenta il segno distintivo della presenza del
presidente della Repubblica;

Il Canto degli italiani, anche noto come Inno di Mameli o Fratelli d'Italia; scritto nel 1847
da Goffredo Mameli e musicato da Michele Novaro, fu adottato come inno nazionale provvisorio il
12 ottobre 1946 (scelta mai ratificata nella Costituzione); [105]

il Vittoriano, ovvero il complesso monumentale a Roma dedicato al primo re d'Italia, Vittorio


Emanuele II.

Istituzioni[modifica | modifica wikitesto]


Ordinamento scolastico[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Istruzione in Italia.

L'istruzione in Italia regolata con modalit diverse secondo la forma giuridica (scuole
pubbliche, scuole paritarie, scuole private). La formazione professionale, comprendente gli istituti
professionali, dipende invece dalle regioni.

Palazzo della Carovana, sede storica della Normale di Pisa

L'obbligo scolastico termina a 16 anni.[106]


Il sistema scolastico italiano strutturato in tre cicli di istruzione:

istruzione primaria, di durata quinquennale;

istruzione secondaria, che comprende la scuola secondaria di primo grado, di durata triennale,
e la scuola secondaria di secondo grado, di durata quinquennale;

istruzione superiore, che comprende l'universit e la formazione specialistica,


come master e scuola di specializzazione.

A questi cicli d'istruzione si affianca la scuola dell'infanzia, un'istituzione prescolastica non obbligatoria,
caratterizzata dal gioco e della convivenza con i compagni e dalla preparazione al primo ciclo
d'istruzione.
Il ciclo degli studi all'universit si articola, dopo la riforma introdotta dal processo di Bologna, in tre fasi:
1. laurea (3 anni)
2. laurea magistrale (2 anni)
3. dottorato di ricerca (3 anni)
Secondo un'analisi ISTAT del 2010, il livello di istruzione e formazione degli studenti italiani carente,
soprattutto se paragonato a quello degli altri paesi europei: il 46,1% della popolazione adulta ha
conseguito la sola licenza media, laddove la media europea si attesta al 28,5%. Nelle scuole
superiori l'elevato numero di abbandoni scolastici porta l'Italia al primato negativo in Europa per i
giovani tra 18 e 24 anni che lasciano la scuola superiore senza aver conseguito il diploma (il 20% nel
2009); anche il numero di laureati sotto la media europea (solo il 21,6% dei giovani tra i 25 e i 29
anni). A ci si aggiunge una bassa qualit dell'istruzione: secondo una valutazione condotta nell'ambito
del programma per la valutazione internazionale dell'allievo, la competenza dei quindicenni italiani, gi
inferiore al valore medio nei 30 paesi OCSE, aggravata dalla carenza nell'utilizzo di nuove tecnologie.
L'Italia ha infine il primato europeo dei giovani che non studiano, n lavorano (nel 2009 erano il 21,2%
delle persone tra 15 e 29 anni).[107]
Sistema sanitario[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Servizio Sanitario Nazionale (Italia).
Il Servizio Sanitario Nazionale italiano (SSN) un sistema pubblico di carattere universalistico che,
come stabilito dall'art. 32 della Costituzione italiana, garantisce il diritto allasalute e all'assistenza
sanitaria a tutti i cittadini, finanziato attraverso la fiscalit generale e le entrate dirette, percepite dalle
aziende sanitarie locali, derivanti dai ticket sanitari(cio le quote con cui l'assistito contribuisce alle
spese) e dalle prestazioni a pagamento.
Una ricerca del 2000 dell'Organizzazione mondiale della sanit colloca il sistema sanitario italiano al
secondo posto nel mondo, dopo la Francia, in termini di efficienza di spesa e accesso alle cure
pubbliche per i cittadini.[108] Tuttavia, solo il 35,8% della popolazione si dichiara soddisfatto del sistema
sanitario e il 42% dell'assistenza ospedaliera, mentre il 79,4% ritiene intollerabili i tempi di attesa nelle
strutture sanitarie.[109]
Forze armate e pubblica sicurezza[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Forze armate italiane e Forze dell'ordine.

Le Frecce Tricolori

La Repubblica italiana, per difendere militarmente il suo territorio e per supportare decisioni di politica
interna ed estera, si serve di diverse forze armate e di polizia: l'Arma dei Carabinieri, l'Esercito Italiano,
la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, la Polizia Penitenziaria, l'Aeronautica Militare, la Marina
Militare e il Corpo forestale dello Stato. Esse sfilano nella parata militare per la Festa della Repubblica
Italiana assieme ai Corpi dei Vigili del Fuoco e della Polizia Roma Capitale (in rappresentanza delle
altre polizie locali), e al personale militare e civile di altre associazioni, come la Croce Rossa Italiana e
la Protezione civile.
L'Italia sostiene le Nazioni Unite, ove stata ammessa nel 1955, e le sue attivit internazionali di
sicurezza ed uno dei membri fondatori della Comunit europea, dal 1993 Unione europea. inoltre
membro della NATO, dell'OCSE, del GATT,del G7, del G8, del WTO e delConsiglio d'Europa e ha
ricoperto pi volte la presidenza di turno sia del G8 sia dell'Unione. Il Paese schiera truppe a sostegno
dellemissioni di pace in Somalia, Mozambico, Timor Est e Afghanistan (quest'ultima a sostegno
dell'operazione Enduring Freedom)[110] e fornisce supporto alle operazioni della NATO e delle Nazioni
Unite in Bosnia, Kosovo, Albania e Libano. Il Paese, inoltre, aveva un contingente militare di circa 3 200
soldati in Iraq, ma ha ritirato le truppe da novembre 2006, mantenendo solo gli operatori umanitari e
civili.[111] Nel 2012 partecipa a varie operazioni militari all'estero.[112]
Secondo il SIPRI, nel 2010 la spesa militare italiana ha sfiorato i 30 miliardi di euro, [113] collocandola in
nona posizione nella classifica mondiale.[114]

Criminalit[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Criminalit in Italia.

Tommaso Buscetta durante un processo nel 1983

Nel corso del XIX secolo si origina in Sicilia[115] un fenomeno criminale organizzato sul territorio e
connotato da stretti legami con la politica e il potere economico, la mafia, termine che diviene sinonimo
di "crimine organizzato"; in Italia sono di stampo mafioso organizzazioni comecosa nostra in Sicilia,
la camorra in Campania, la 'ndrangheta in Calabria e la sacra corona unita in Puglia. Il fenomeno
mafioso, che in Italia, secondo un rapporto del Censis del 2009, riguarda direttamente il 22% degli
italiani e il 14,6% del PIL,[116] poi proliferato a livello mondiale, con diffusione e caratteristiche
autonome.
L'Italia si distingue per una forte e continua lotta contro la mafia, costata la vita a magistrati, uomini
delle forze dell'ordine e delle istituzioni,[117] ma che ha ottenuto notevoli risultati, con l'arresto di
numerosi boss malavitosi.
Per quanto riguarda gli omicidi, nel 2006, l'Italia risultava essere il secondo paese pi sicuro d'Europa,
assieme a Danimarca, Germania e Spagna, dopo la Norvegia.[118] Secondo una ricerca de Il Sole 24
ORE, basata su dati del Ministero dell'Interno e riferita al primo semestre del 2010, in Italia i reati
perpetrati, soprattutto nelle grandi aree urbane e nelle zone ad alta densit infrastrutturale, sono circa
1 292 000.Milano, Torino e Bologna, con circa 30 reati ogni mille abitanti, risultano le citt pi a
rischio, Matera, Potenza e Belluno quelle pi sicure. Per quanto riguarda i reati che impattano
sull'economia (usura, riciclaggio di denaro e truffe) le citt pi penalizzate sono Napoli, Bologna,
Trieste, La Spezia e Genova.[119]
Elevata la corruzione all'interno della pubblica amministrazione (in modo particolare nel settore
sanitario): secondo il Rapporto Eurispes 2010 l'Italia al 63 posto (su 180 paesi) nella classifica
globale.[120] Le regioni pi colpite da questo fenomeno sono Calabria, Sicilia e Puglia. Secondo il SAeT

(Servizio Anticorruzione e Trasparenza), la corruzione "scoperta" solo la punta di un iceberg rispetto a


un'ingente corruzione "coperta" che affligge un'ampia parte della societ italiana. [120]

Media e libert d'informazione[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Televisione in Italia, Censura in Italia e Quotidiani in Italia.

In campo radiotelevisivo[121] il panorama italiano caratterizzato dal duopolio RAI - Gruppo


Mediaset (negli anni duemila, diventato rilevante anche il ruolo della pay tv di Sky), i cui ascolti
complessivi, stabili da molti anni, si attestano nel 2010 al 78,6% del mercato. [122] A rafforzare la predetta
concentrazione il ruolo centrale svolto dalla televisione come mezzo informativo, che in Italia nel 2010
si attesta attorno al 90%;[122] la possibile influenza dell'allora presidente del Consiglio Berlusconi, gi
proprietario di Mediaset, sul network pubblico RAI, ha portato l'organizzazione Freedom House a
classificare nel suo rapporto l'Italia, unico paese dell'Europa occidentale, come "parzialmente libera",
[123]
mentre il rapporto 2011 di Reporter Senza Frontiere[124] colloca l'Italia al 61 posto (su 179) nel
mondo per la libert di stampa.
Nel rapporto 2011 sulla libert della rete, l'Italia "libera", non rilevandosi significative limitazioni alla
libert d'espressione e d'informazione sul web;[125] alla fine del 2011 la penetrazione internet al 58,7%.
[126]

Per quanto riguarda la stampa, il Corriere della Sera detiene il primato per numero di copie giornaliere
vendute, seguito da La Repubblica, La Stampa e dal quotidiano economico Il Sole 24 ORE.[127]
Tra i giornalisti dell'Ottocento vanno citati Ferdinando Petruccelli della Gattina, tra i primi corrispondenti
di guerra e l'unico giornalista italiano dell'epoca a lavorare anche in Europa, [128] Guglielmo
Stefani fondatore della prima agenzia di stampa italiana, e Edoardo Scarfoglio, fondatore de Il Mattino e
attento osservatore della questione meridionale. Guidato da Luigi Albertini dal 1900 al 1925 il Corriere
della Sera diviene il primo quotidiano italiano, con firme autorevoli come Luigi Barzini e Ugo Ojetti; altre
"penne" prestigiose del Novecento sono Curzio Malaparte, Indro Montanelli, conservatore e
anticomunista, fondatore de Il Giornale e autore di una monumentale Storia d'Italia, Oriana Fallaci,
primainviata speciale al fronte, Enzo Biagi e Giorgio Bocca.

Politica[modifica | modifica wikitesto]


L'Italia uno stato membro dell'Unione Europea situato nell'Europa meridionale con capitale Roma.
Delimitata a nord in gran parte dall'arco alpino, l'Italia confina a ovest con laFrancia, a nord con
la Svizzera e l'Austria e a est con la Slovenia. I microstati San Marino e Citt del
Vaticano sono enclave, mentre il comune di Campione d'Italia costituisce unaexclave situata nella
regione italofona del Canton Ticino in Svizzera.

Cittadinanza italiana[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Cittadinanza italiana.

La legge del 15 febbraio 1992, numero 91, articolo 1, comma 1, stabilisce che cittadino per nascita:

il figlio di padre o di madre cittadini;


chi nato nel territorio della Repubblica se entrambi i genitori sono ignoti o apolidi, o se il figlio
non segue la cittadinanza dei genitori, secondo la legge statale di questi.

In accordo a modalit previste dalla legge, si pu acquisire la cittadinanza italiana pur appartenendo a
tutti gli effetti a un altro paese.

Economia[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Economia d'Italia e Monete euro italiane.

Palazzo Mezzanotte sede dellaBorsa di Milano

Membro del G7 e del G8, secondo la Banca Mondiale nel 2012 l'Italia rappresenta l'ottava potenza
economica del pianeta per PIL nominale assoluto, davanti alla Russia e dietro al Brasile e la decima se
si considera la parit dei poteri di acquisto.[3]
Anche in termini pro-capite, l'Italia una delle economie pi ricche, occupando la 26 posizione nel
mondo (12 nell'Unione europea)[3] e la 28 a parit di potere d'acquisto (13 nell'Unione europea);
[3]
l'economia italiana occupa un ruolo di rilievo anche nel commercio internazionale, risultando ottava
per esportazione e importazione di merci.[129]
Come tutte le economie avanzate, anche l'economia italiana fortemente orientata verso il settore dei
servizi, che nel 2011 ha rappresentato poco meno dei tre quarti del valore aggiunto (contro poco pi del
50% nel 1970).[130] Il tessuto produttivo dell'economia formato in prevalenza di piccole e medie
imprese: quelle di maggiori dimensioni sono gestite in gran parte dalle famiglie fondatrici e, in taluni
casi, da gruppi stranieri. Il modello di public company, impresa a capitale diffuso gestita da
un management, poco diffuso.
Dopo una politica fiscale molto espansiva durante gli anni ottanta, a partire dai primi anni novanta
l'Italia ha perseguito una politica fiscalemolto pi rigida, nei parametri dell'Unione economica e
monetaria. Nel 1999 il Paese ha aderito all'euro, che ha sostituito la lira anche nella circolazione
cartacea a partire dal 2002.
Negli anni duemila, l'Italia ha sperimentato tassi di inflazione e di interesse notevolmente pi bassi che
nei decenni precedenti. Tuttavia, problemi come l'evasione fiscale, l'elevato debito pubblico (132,6 %
del PIL nel 2013)[131] e la criminalit organizzata ostacolano la crescita economica. La bilancia
commerciale fra il 2000 e il 2005 risulta vicina al pareggio, con il saldo normalizzato che oscilla fra lo
0.4 % e il -1.7 %.[132]
Durante la grave grande recessione il tasso di disoccupazione in Italia passato dal 6,1% del 2007
all'8,4% del 2011, il PIL nel 2011 del 4,5% pi basso che nel 2007 e, nello stesso arco di tempo, il
debito pubblico aumentato di 17 punti percentuali rispetto al PIL.[131] A novembre 2014 l'ISTAT ha
stimato la percentuale di disoccupati in Italia al 13,4%.[133]
Nel 2014 la Confcommercio ha calcolato che l'Italia ha la pressione fiscale effettiva pi alta
del mondo[134].

Struttura economica[modifica | modifica wikitesto]

Il PIL del 2011 suddiviso tra le principali attivit macro-economiche (dati Eurostat).

La tabella che segue d un'indicazione della struttura economica del Paese mostrando la suddivisione
del PIL a prezzi correnti di mercato nel 2011, espresso in milioni di euro, tra le principali attivit
economiche:[135]

Valore del prodotto (milioni di )

Quot
a

Agricoltura, silvicoltura e pesca

27 637

2,0%

Industria in senso stretto

263 598

18,6%

Costruzioni

84 708

6,0%

Commercio, trasporti, settore alberghiero e della


ristorazione

292 704

20,7%

Comunicazioni

61 115

4,3%

Settore finanziario e assicurativo

76 276

5,4%

Settore immobiliare

195 406

13,8%

Servizi professionali

121 099

8,6%

Servizi pubblici, difesa, sanit e sociale

240 632

17,0%

Altri servizi

51 256

3,6%

Totale valore aggiunto a prezzi correnti

1 414 431

Attivit economica

Settore primario[modifica | modifica wikitesto]


Agricoltura[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'agricoltura italiana.

Oliveti nel Gargano

Nel corso del XX secolo l'Italia si trasformata da paese prevalentemente agricolo a paese industriale
vero e proprio. Di conseguenza, il settore agricolo (comprensivo di selvicoltura e pesca) ha visto
l'occupazione calare drasticamente, passando dal 43% al 3,8% del totale, [136][137] una percentuale
minima nel quadro economico nazionale. Oggi, gli occupati in agricoltura sono appena 891 000, in gran
parte uomini (71,3 % del totale) e residenti nel Mezzogiorno (46,8% del totale). [138]
La superficie agricola italiana pari a 17,8 milioni di ettari, di cui 12,7 utilizzati, e si concentra
soprattutto nel Mezzogiorno (45,7%).[139] Da notare che il 10% della manodopera agricola straniera.[137]
Nel 2010 il valore complessivo della produzione agricola era pari 48,9 miliardi di euro. [140] Per quanto
riguarda la produzione vegetale, che incide per 25,1 miliardi, [141] i maggiori prodotti in termini di valore
sono stati il vino (1 803 milioni di euro), il granoturco (1 434), l'olio (1 398) e i pomodori (910). Per
quantit prodotte, invece, i prodotti principali dell'agricoltura italiana sono il granoturco (84 milioni di
quintali), i pomodori (66), il frumento duro (38) e l'uva da vino (35). [142]
Nel comparto della produzione di origine animale spiccano latte di vacca e di bufala (4 040 milioni di
euro per 11 200 migliaia di tonnellate), carni bovine (3 199 e 1 409 rispettivamente), carni suine (2 459
e 2 058) e pollame (2 229 e 1 645).[143]
La produzione complessiva della pesca marittima e lagunare, comprensiva di crostacei e molluschi, si
attesta nel 2010 a 2 247 milioni di euro.[140]
Risorse minerarie[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Legislazione mineraria italiana.
Il territorio italiano presenta giacimenti minerari di varia tipologia che, fino al termine del XX secolo,
hanno consentito una fruttuosa produzione di mercurio, antimonio, piombo,zinco, argento, ferro e
di minerali quali pirite, fluorite, amianto e bauxite. Successivamente, tuttavia, i giacimenti con un
potenziale sfruttamento economico sono diminuiti, e l'attivit mineraria rimasta si concentrata sui sali
evaporitici, le marne cementizie, le argille (principalmente bentonite e montmorillonite) e i feldspati, per
l'industria ceramica e irefrattari; sempre attiva l'attivit estrattiva, tipica per l'Italia, delle
numerose cave di marmo e altre rocce per l'edilizia, l'estrazione
di pomice, ossidiana, pozzolana e talco.[144]
Energia[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Energia elettrica in Italia, Energia nucleare in Italia e Ricerca e
produzione di idrocarburi in Italia.

Ragusano: pompe di estrazione petrolifera a testa pozzo

L'Italia, rispetto ad altri Paesi dell'Unione europea, presenta una maggiore dipendenza dalle
importazioni di materie prime e dagliidrocarburi (gas e petrolio).
Negli anni duemila il settore energetico nazionale stato interessato da numerosi cambiamenti, come
la riforma del mercato elettrico e del gas, lo sviluppo delle fonti rinnovabili, la promozione dell'efficienza,
del risparmio energetico e della sicurezza degliapprovvigionamenti.
Inoltre, alcuni interventi legislativi del Governo Berlusconi IV avevano preparato il riavvio della
produzione di energia nucleareabbandonata negli anni ottanta a seguito di referendum abrogativi indetti
dopo il disastro di Chernobyl, ma tali norme sono state poi cancellate dal medesimo Governo a seguito
dei referendum abrogativi del 2011.
Nel 2009 la disponibilit interna lorda di energia per fonte e risorsa stata la seguente:[145]

Combustibili solidi: 7,4%

Gas naturale: 35,5%

Prodotti petroliferi: 41%

Fonti rinnovabili: 10,7%

Energia elettrica: 5,4%

I giacimenti di idrocarburi italiani sono prevalentemente distribuiti secondo tre sistemi tettonicostratigrafici:

metano biogenico nelle serie terrigene plio-pleistoceniche (Val Padana, costa e mare
Adriatico, Valle del Bradano);

gas termogenico prevalentemente in giacimenti entro i sedimenti terrigeni di avanfossa di


et oligo-miocenica (Cortemaggiore, offshore ionico-calabrese, area di Bronte eGagliano
Castelferrato in Sicilia);

petrolio entro le serie carbonatiche mesozoiche (giacimenti profondi in Pianura Padana, Val
d'Agri, area ragusana, Gela e offshore siciliano; dell'era mesozoica sono anche le principali rocce
madri).

A causa della mancanza di giacimenti consistenti, la maggior parte delle materie prime e il 75%
dell'energia devono essere importati. I giacimenti lucani della Val d'Agri, i pi grandi dell'Europa
continentale,[146] sono stati scoperti nella prima met del XX secolo, ma sfruttati solo a partire dagli anni
ottanta, fornendo circa il 10% del fabbisogno nazionale. [147]
Nel 2009 la produzione annua di petrolio si aggira sui 53,5 milioni di barili (a fronte di un consumo
annuo di 561 milioni)[8] ed stimato che circa 800 milioni di barili di petrolio si trovino in giacimenti
ancora da scoprire.[148]

Industria[modifica | modifica wikitesto]

Il Lingotto di Torino

L'Italia, la cui quota di produzione mondiale nel settore manifatturiero si attesta negli anni duemila
attorno al 4%, collocandola al secondo posto in Europa, [149] differisce, rispetto agli altri paesi
industrializzati, per una vasta diffusione di piccole e medie imprese di propriet familiare.[150][151] A partire
dal Nord-Est del Paese, si sono affermati i cosiddetti distretti industriali, un modello che ha visto una
consistente diffusione lungo la dorsale adriatica, al punto da costituire una delle caratteristiche peculiari
dell'economia italiana.[152]
Avanzata e diversificata, l'industria italiana particolarmente sviluppata nei settori della cantieristica
navale, degli elettrodomestici,chimico, farmaceutico, metallurgico, agroalimentare[153][154] e della difesa.
[155]
Nel settore automobilistico, che assieme al petrolchimico e al siderurgico stato alla base
dell'industrializzazione postbellica del Paese, l'Italia risulta agli ultimi posti in Europa per produzione
diautomobili[156] (fortemente penalizzata dalla delocalizzazione produttiva)[157] ma mantiene una grande
rilevanza a livello europeo e mondiale[158][159] grazie alla presenza del gruppo FIAT,
azienda multinazionale che nel 2008 ha prodotto 2 524 325 veicoli in tutto il mondo.[160]
Design e moda[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Design italiano, Moda italiana e Made in Italy.
Lo stile italiano soprattutto nel disegno industriale, nell'arredo, nell'auto si contraddistingue per la
mescolanza di fantasia e rigore progettuale e si caratterizza per l'uso di materiali considerati scarti, ma
al tempo stesso innovativi.[161] Nato alla fine del XIX secolo,[162] diviene Bel Design tra il 1945 e il 1965
quando nascono la Vespa V98 farobasso, la Innocenti Lambretta, la Iso Isetta, la Fiat 600 e la Fiat
Nuova 500 nel campo dei trasporti, la macchina da cucire Mirella della Necchi, la macchina da calcolo
elettricaDivisumma 24 di Olivetti e alcuni radioricevitori e televisori progettati
per RadioMarelli e Brionvega nel campo degli elettrodomestici. Al design italiano, rappresentato da
aziende,[161] scuole di specializzazione[163] e artisti come Gio Ponti, Ettore Sottsass e Bruno Munari,
sono dedicati musei[164] e riconoscimenti, come il Premio Compasso d'oro, il pi antico e prestigioso
premio mondiale di design.[165] La Fiera di Milano, il maggiore polo espositivo europeo, ospita
annualmente numerose esposizioni di design di livello internazionale. [166]
Negli anni del miracolo economico italiano nasce e si sviluppa la moda italiana. Agli abiti di alta moda le
sartorie affiancano il prt--porter, proponendosi sui mercati internazionali e portando, in collaborazione
con l'industria, all'affermazione del made in Italy. Numerosi stilisti,
come Valentino, Armani, Prada e Versace portano l'Italia ai vertici mondiali per i suoi prodotti[167] mentre
Milano e Roma sono annoverate tra le capitali della moda.[168]

Settore terziario[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Settore terziario.

In Italia il terziario rappresenta il settore pi importante dell'economia, sia per numero di occupati (nel
2009 pari al 67% del totale)[169] sia per valore aggiunto (il 73,1%).[170]
Turismo, commercio e servizi sono tra le attivit chiave per il sistema-paese: secondo l'ufficio studi
Confcommercio nel 2009, nel commercio, si contano 1 574 000 imprese pari al 26% delle imprese
italiane e oltre 3 457 000 lavoratori. Nei trasporti, comunicazioni, turismo e consumi fuori casa, si
contano oltre 603 000 imprese pari al 10% del totale, con un totale di 400 000 lavoratori. Servizi alle
imprese: 696 000 imprese pari all'11,4% del totale presentano 2 800 000 di lavoratori.[171] I servizi alle
imprese sono maggiormente sviluppati e diffusi nelle grandi citt e nelle regioni economicamente pi
avanzate.
Sul finire degli anni ottanta del XX secolo e nel decennio successivo vari fattori,
come deregolamentazione, disintermediazione e nuove tecnologie hanno spinto, in linea con
l'andamento internazionale, i settori bancario e assicurativo a processi di concentrazione e a forme
d'integrazione[172] normati dalla L. 287/90[173] contro gli abusi da posizione dominante. Questi gruppi
bancari ricoprono, attraverso la partecipazione azionaria in importanti industrie o societ di servizi o
tramite la presenza nei patti parasociali aziendali, un ruolo primario nel sistema economico italiano. [174]
Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Da in alto a sinistra, in senso orario, le Dolomiti, Venezia, i Sassi di Matera e i Faraglioni di Capri

Lo stesso argomento in dettaglio: Turismo in Italia.

Un settore di primaria importanza per l'economia italiana continua ad essere il turismo: secondo
il Rapporto Eurispes 2011 occupa poco meno di 2 500 000 di addetti, l'incidenza sul PIL del 9,5% e la
sua quota mondiale si attesta al 4,1%.[175]
Nel 2010 l'Italia, con 43,6 milioni di turisti stranieri annui (in crescita 0,9% rispetto all'anno precedente,
dopo un +1,2% nel 2009), al quinto posto nel mondo dopo Spagna (52,7), Cina (55,7), Stati
Uniti (59,7) e Francia (76,8).[176] Anche per quanto riguarda le entrate derivanti dal turismo
internazionale, l'Italia si colloca al quinto posto al mondo con 38,8 miliardi di dollari nel 2010 (-3,6%
rispetto al 2009, pari a una crescita del +1,4% se si valutano le entrate in euro). [176]
Rilevanti sono anche i flussi turistici interni. Nel 2011 si sono registrati 68,2 milioni di viaggi di turisti
italiani all'interno del Paese, in forte contrazione (-16,5%) rispetto all'anno precedente. Le mete interne
preferite dai turisti italiani sono, nell'ordine, Emilia-Romagna, Toscanae Lazio.[177]
Trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La rete autostradale italiana

Lo stesso argomento in dettaglio: Trasporti in Italia.

La rete infrastrutturale italiana costituita da 183 705 km di strade (suddivise


in statali, regionali, provinciali e comunali), 6 629 km di autostrade, 16 643 km di ferrovie in
esercizio[178] (divisi tra rete estera, rete fondamentale, rete complementare e rete di nodo),
352 porti[179] e 96 aeroporti.[180]
Il trasporto pubblico urbano si serve di tram, filobus, autobus, funicolari, taxi e, nelle maggiori citt,
di metropolitane. Alcune localit, inoltre, data la loro conformazione geografica, si servono anche
del trasporto navale.
L'Italia tuttavia non eccelle nel campo dei trasporti, creando dei limiti allo sviluppo e alla competitivit,
soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno. Vari studi comparativi attestano che il paese sconta un ritardo
rispetto a molti paesi europei per dotazione infrastrutturale e trasporti. [181]

Divario Nord-Sud[modifica | modifica wikitesto]


Lo stesso argomento in dettaglio: Questione meridionale.

Nei decenni successivi all'Unit d'Italia, le regioni settentrionali del


Paese, Lombardia, Piemonte e Liguria in particolare, cominciano un processo d'industrializzazione e di
sviluppo economico mentre le regioni meridionali rimangono indietro. A causa del crescente divario
economico e sociale si comincia a parlare questione meridionale.[182] Lo squilibrio tra Nord e Sud,
ampliatosi costantemente nel primo secolo post-unitario, si riduce negli anni sessanta e settanta anche
attraverso la realizzazione di opere pubbliche, l'attuazione delle riforme agraria e scolastica,
[183]
l'espansione dell'industrializzazione e le migliorate condizioni di vita della popolazione. [182] Questo
processo di convergenza si interrom

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