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Circuiti elettrici

in regime stazionario
Introduzione
www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm
(versione del 20-1-2007)

Equazioni fondamentali
In condizioni stazionarie, dalle equazioni fondamentali si ottiene

E t dl = 0
J n dS = 0

E = 0

J = 0

In un mezzo lineare isotropo J ed E sono legati dalla relazione

J = ( E + E i )
E = 0 E pu essere espresso come gradiente di un potenziale V

E = V
J = 0 i tubi di flusso di J sono chiusi (eventualmente allinfinito)
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Corrente
Si considera un tronco di tubo di flusso di J delimitato da due superfici
SA e SB normali alle linee di campo
Su ciascuna sezione del tubo il flusso di J costante e rappresenta la
corrente i associata al tubo di flusso
Il flusso di J attraverso la superficie laterale del tubo di flusso
nullo dato che J tangente alla superficie
Valutando il flusso di J attraverso la superficie che ST racchiude il
tronco di tubo di flusso di ottiene

J n dS = J n

ST

SA

dS + J n B dS = 0 J n A dS = J n B dS = i
SB

SA

SB

Se il flusso valutato su una sezione


normale S si ha

i = J t dS = J dS
S

Tensione
Si assume che allinterno del tronco di tubo di flusso non agiscano
campi impressi

J = E
Le sezioni normali del tubo di flusso sono ortogonali alle linee di campo
di E sono superfici equipotenziali
La differenza di potenziale (tensione) tra le superfici SA e SB
B

VAB = V( A) V( B ) = E t dl
A

dove A e B sono due generici punti rispettivamente di SA e SB e


lintegrale valutato su una qualunque linea che collega A e B
Se lintegrale valutato lungo
una linea di campo AB

VAB =

E t dl = Edl

AB

AB

Resistenza
Si definisce resistenza (unit di misura ohm, ) del tratto di tubo di
flusso compreso tra le superfici equipotenziali SA e SB il rapporto

RAB =

E t dl

VAB AB
=
=

i
J t dS
S

Edl

AB

JdS
S

AB

dl0
dl0

S dl dS

dl0 = tratto infinitesimo della linea di campo AB compreso tra due


sezioni normali del tubo di flusso

dl = tratto infinitesimo di una generica linea di campo compreso tra


due sezioni normali del tubo di flusso
La resistenza dipende unicamente dalla geometria del tubo di flusso e
dalla conducibilit del materiale
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Resistenza
Se la distanza tra due superfici equipotenziali uguale lungo
tutte le linee di campo (e quindi E uniforme su ogni sezione
normale), si ha
dl0
dl
= 1 RAB =
dl
AB dS
S (l )

Se, inoltre, costante (cio allinterno del tubo di flusso il


mezzo omogeneo )
1
dl
dl
=
RAB =
S (l )
AB S (l )
AB
Infine, se larea della sezione normale non dipende da l

RAB =

1
l AB
l AB
=
=

dl
S
S AB
S

lAB = lunghezza del tubo di flusso


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Legge di Ohm in forma integrale

La differenza di potenziale (tensione) tra le sezioni terminali del


tubo di flusso e la corrente attraverso il tubo di flusso sono legate
dalla relazione

VAB = RAB i

Legge di Ohm in forma integrale

e quindi

i = G ABVAB
dove

GAB = 1/RAB = conduttanza (unit di misura siemens, S)

Legge di Ohm per un tubo di flusso sede di f.e.m.


Si considera il caso in cui nel tubo di flusso agisce anche un campo
impresso Ei tale che, allinterno del tubo di flusso, valga la condizione

Ei = 0

Si definisce forza elettromotrice (f.e.m.) dovuta al campo impresso la


quantit

e=

E t dl

(AB = linea che collega le superfici SA e SB)

AB

In queste condizioni risulta

RAB

V +e
= AB
=
i

(E + E ) t dl
i

AB

J t dS

La legge di Ohm assume la forma

AB

dl0
dl0

S dl dS

VAB = RAB i e
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Legge di Ohm per un circuito elementare


Un tubo di flusso chiuso di J costituisce un circuito elettrico
elementare
Pi in generale i circuiti elettrici possono avere strutture pi complesse
(ramificate)
Per un circuito elementare le sezioni SA e SB coincidono

VAB = 0 e quindi dalla legge di Ohm si ha


Ri = e
dove

e = Ei t dl

la f.e.m. agente nel circuito


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Nota
La condizione Ei = 0 allinterno del tubo di flusso non implica che il
campo impresso sia conservativo, dato che la regione interna al tubo di
flusso non semplicemente connessa
E possibile che risulti

e = Ei t dl 0

In generale, per un tratto del tubo di flusso compreso tra due superfici
SA e SB, si pu affermare che lintegrale

e AB =

E t dl
i

AB

indipendente dalla linea AB che


unisce le superfici terminali solo se
la linea interamente contenuta
allinterno del tratto considerato
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Generatori
Normalmente Il campo impresso diverso da zero solo in alcune
regioni del circuito
Nellesempio Ei 0 solo nel tratto compreso fra le sezioni S1 e S2 quindi

e = Ei t dl = Ei t dl

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dove 12 il tratto di compreso tra le due sezioni


Le regioni in cui agiscono i campi
impressi corrispondono a dispositivi nei quali avviene conversione
in energia elettrica di energia di
altro tipo (es. meccanica, termica,
chimica)

generatori elettrici
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Necessit dei campi impressi


In assenza di campi impressi la legge di Ohm per lintero circuito
fornisce

Ri = 0
Affinch si possa avere una corrente nel circuito indispensabile la
presenza si un campo impresso non conservativo
Il campo elettrico E conservativo
se le cariche percorrono traiettorie chiuse il lavoro del campo
elettrico nullo
nel circuito non pu circolare
corrente, dato che la presenza
di una corrente comporta
dissipazione di energia per
effetto Joule

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Circuiti elettrici
Un sistema elettromagnetico sede di un campo di corrente
stazionaria pu essere convenientemente descritto in forma
sintetica mediante un modello circuitale
Il sistema viene rappresentato come interconnessione di
sottosistemi detti componenti circuitali
Un componente un sottosistema delimitato idealmente da una
superficie chiusa (superficie limite) attraversata da correnti
elettriche in corrispondenza di un certo numero di regioni,
ciascuna equipotenziale, dette poli o terminali
Il comportamento del circuito (e in particolare lo scambio di
energia tra i componenti) descritto mediante grandezze
integrali, indipendenti dalle coordinate spaziali
correnti attraverso i terminali
tensioni (differenze di potenziale) tra i terminali
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Nota
Per poter utilizzare il modello circuitale necessario conoscere
landamento dei tubi di flusso di J
Generalmente i circuiti elettrici sono realizzati mediante
conduttori circondati da un mezzo isolante (nel quale = 0 e
quindi J = 0)
In condizioni stazionarie le componenti di J ortogonali alle
superfici di separazione tra regioni occupate da materiali diversi
devono essere continue
Sulle superfici che delimitano i conduttori la componente
ortogonale di J deve essere nulla
J deve essere tangente alle superfici che delimitano i
conduttori
Se nel sistema agiscono opportuni campi impressi, i
conduttori si possono comportare come tubi di flusso di J
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Bipoli
Un componente dotato di due terminali detto bipolo
Un bipolo si identifica con un tronco di tubo di flusso di J
J = 0 la corrente entrante in uno dei terminali uguale a quella
uscente dallaltro terminale
E = 0 la tensione fra i terminali univocamente determinata
A un bipolo sono associate una corrente i e una tensione v

S = superficie limite
SA, SB = terminali

i = J n A dS = J n B dS
SA

SB

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Versi di riferimento
Per definire la corrente e la tensione occorre anche specificarne i versi
di riferimento
Il verso di riferimento della corrente viene indicato sugli schemi
mediante frecce poste sui terminali dei componenti
Il verso di riferimento della tensione indicato sugli schemi ponendo i
simboli + e vicino ai terminali oppure mediante una freccia diretta dal
terminale negativo al terminale positivo
Simbolo di un
bipolo generico

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Verso di riferimento della corrente


La scelta del verso di riferimento della corrente corrisponde alla
scelta del verso della normale alla superficie attraverso la quale
valutata la corrente stessa
il verso di riferimento pu essere scelto in modo arbitrario
il verso di riferimento non ha nulla a che vedere con il verso
della velocit delle cariche
La corrente pu assumere sia valori positivi sia valori negativi

i > 0 trasferimento di una quantit positiva di carica in


senso concorde con il verso di riferimento

i < 0 trasferimento di una quantit positiva di carica in


senso opposto al il verso di riferimento
Il segno della corrente in relazione al verso di riferimento
consente di determinare il verso del moto delle cariche
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Verso di riferimento della tensione


Le denominazioni terminale positivo e terminale negativo
indicano solo quali segni sono attribuiti ai potenziali dei terminali
nella valutazione della differenza di potenziale, non quale dei
terminali si trova effettivamente a potenziale maggiore
Come avviene per la corrente, anche il verso della tensione pu
essere scelto in modo del tutto arbitrario
La tensione pu assumere sia valori positivi sia valori negativi

v > 0 il terminale positivo ha potenziale maggiore del


terminale negativo

v < 0 il terminale positivo ha potenziale minore del


terminale negativo
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Potenza scambiata da un bipolo


Si pu dimostrare che il prodotto vi rappresenta la potenza scambiata
tra il bipolo e il resto del circuito
Si hanno 4 possibilit per la scelta dei versi di riferimento

Casi a) e b): Convenzione dellutilizzatore (convenzione normale)


vi > 0 quando il bipolo assorbe energia
Potenza assorbita: pa = vi
Casi c) e d): Convenzione del generatore
vi > 0 quando il bipolo cede energia
Potenza erogata: pe = vi = pa
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Potenza assorbita da un bipolo


Per il teorema di Poynting, la potenza assorbita dal bipolo

pa = E H n dS
S

cio (in condizioni stazionarie)

pa = V H n dS
S

Utilizzando lidentit

( ab ) = a b + a b
si ottiene

pa = (V H ) n dS + V H n dS
S
1
442443 S
=0
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Potenza assorbita da un bipolo


Dalla legge di Ampere-Maxwell, in condizioni stazionarie si ha

H = J

quindi

pa = V J n dS
S

Dato che
la densit di corrente su S
diversa da zero solo in corrispondenza dei terminali
su ciascun terminale il potenziale costante
si ottiene

pa = VA J n A dS VB J n B dS = (VA VB )i = vi
SA

14243
=i

SB

14243
=i
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Equazione caratteristica
La tensione e la corrente di un bipolo sono legate da una
relazione (equazione caratteristica o relazione costitutiva del
componente) che dipende dalla struttura interna del bipolo stesso
Esempi: si visto che
per un bipolo costituito da un mezzo lineare isotropo la
relazione costitutiva

v = Ri
se il bipolo anche sede di un campo impresso si ha

v = Ri e
Pi in generale, in presenza di un mezzo non lineare la relazione
costitutiva pu essere unequazione del tipo

f(v, i ) = 0
dove f una funzione non lineare
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N-poli
Se i tubi di flusso di J hanno struttura ramificata, la suddivisione
del circuito pu mettere in evidenza componenti con pi di due
terminali
Un componente dotato di N terminali detto N-polo

Simbolo di un
N-polo generico
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N-poli
La corrente che complessivamente entra nellN-polo deve essere nulla
nulla la somma algebrica delle correnti ai terminali, prese con
segno + o segno a seconda che il loro verso di riferimento sia
entrante o uscente
note N1 correnti univocamente determinata anche lN-esima

i0 = i1 i2 + i3
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N-poli
A un N-polo si possono associare N(N1)/2 tensioni
Tutte le tensioni possono essere determinate a partire dai potenziali di
N1 terminali valutati rispetto allN-esimo terminale, fissato come
riferimento

v12 = v1 v2
v23 = v2 v3
v31 = v3 v1
Per caratterizzare un N-polo sono sufficienti N1 correnti e N1 tensioni
Queste tensioni e correnti risultano legate da N1 equazioni dipendenti
dalla struttura interna dell N-polo (equazioni caratteristiche)
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N-poli
Convenzione normale
Si fissa un terminale di riferimento (0)
Si utilizzano per descrivere il comportamento del componente
le N1 tensioni degli altri terminali rispetto al riferimento
(che quindi ha sempre il ruolo di terminale negativo)

v1, ..., vN1


Le N1 correnti degli altri terminali prese con verso entrante
i1, ..., iN1
Mediante il teorema di Poynting, in queste
condizioni si ottiene che la potenza assorbita
dallN-polo
N 1

pa = vk ik
k =1

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N-porte
Porta: coppia di terminali di un componente tale che la corrente
entrante in uno dei terminali sempre uguale a quella uscente
dallaltro
I terminali di un bipolo costituiscono una porta
N-porte (o N-plo bipolo): componente con 2N terminali che
costituiscono N porte

i1' = i1
i2' = i2
i3' = i3

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N-porte
Il comportamento di un N porte caratterizzato mediante i valori delle N
correnti (i1, ..., iN) associate alle porte e delle N tensioni (v1, ..., vN) tra le
coppie di terminali di ciascuna porta
Un N-porte, impone N vincoli alle N correnti e N tensioni alle porte,
dipendenti dalla sua struttura interna (equazioni caratteristiche)
Le tensioni e le correnti si dicono orientate secondo la convenzione
dellutilizzatore quando per ciascuna porta il verso della corrente
entrante nel terminale positivo
Mediante il teorema di Poynting si pu
dimostrare che, quando le tensioni e le
correnti sono orientate secondo la convenzione normale, la potenza assorbita
da un N porte
N

pa = vk ik
k =1

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N-poli e N-porte
Un generico N-polo pu essere considerato come un
componente a 1 porte avente tutti i terminali negativi delle
porte collegati tra loro

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Collegamenti
I collegamenti tra i componenti sono realizzati ponendo a
contatto i loro terminali o unendoli mediante conduttori trattabili
come ideali (connessione ideale)
Un conduttore si dice ideale se ha conducibilit
In queste condizioni la resistenza nulla e quindi la tensione
tra gli estremi del conduttore nulla indipendentemente dal
valore della corrente che scorre nel conduttore stesso
In seguito si supporr che i collegamenti tra i terminali dei
componenti siano sempre realizzati mediante connessioni
ideali (eventualmente di lunghezza infinitesima)
Il collegamento tra due o pi terminali comporta che tali terminali
siano allo stesso potenziale
I collegamenti tra componenti danno luogo a vincoli tra le correnti
e le tensioni ai loro terminali espressi dalle leggi di Kirchhoff,
che rappresentano le leggi fondamentali dei circuiti elettrici
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Definizioni

Un insieme di terminali uniti tra loro mediante connessioni ideali


costituisce un nodo del circuito (come caso degenere, un nodo
pu essere costituito da un terminale isolato)
Per ramo o lato si intende un tratto del circuito che unisce due
nodi
Si definisce maglia un percorso chiuso formato da rami del
circuito che a partire da un nodo riconduce al nodo stesso senza
passare pi di una volta per lo stesso ramo

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Rappresentazione dei collegamenti


Negli schemi dei circuiti i collegamenti sono rappresentati unendo i
terminali dei componenti mediante segmenti o archi
Lo scopo dello schema solo mostrare quali terminali sono collegati tra
loro, quindi lo schema non riproduce necessariamente
leffettiva disposizione dei componenti
la forma dei conduttori con cui sono realizzate le connessioni
Esempio: 3 rappresentazioni equivalenti dello stesso collegamento
I terminali 1 3 5 e 7, collegati tra loro, costituiscono un nodo
I terminali 2 4 6 e 8, collegati tra loro, costituiscono un nodo

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Legge di Kirchhoff per le correnti (LKI)

La somma algebrica delle correnti attraverso una superficie


chiusa che interseca il circuito in corrispondenza delle
connessioni nulla
(Alle correnti va attribuito segno + o segno a seconda che i loro
versi di riferimento siano concordi o discordi con il verso della
normale alla superficie considerata)
Come caso particolare si pu considerare una superficie chiusa
(eventualmente infinitesima) che racchiude un solo nodo
La somma algebrica delle correnti afferenti a un nodo nulla

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Legge di Kirchhoff per le correnti (LKI)


Esempio

Superficie S1: i1 + i2 + i3 i4 = 0
Superficie S2: i5 + i6 + i7 = 0
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Legge di Kirchhoff per le correnti (LKI)


La legge di Kirchhoff per le correnti diretta conseguenza del
fatto che la densit di corrente in condizioni stazionarie
solenoidale
Dato che la densit di corrente
diversa da zero solo nelle aree
Sk che rappresentano le intersezioni tra la superficie e il circuito, si ha

J n d S = J n d S = i

k Sk

=0

Lintegrale di J sulla superficie Sk coincide con la corrente di un


terminale o con il suo opposto a seconda che il verso della
normale a S e il verso della corrente siano concordi o discordi
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Legge di Kirchhoff per le tensioni (LKV)

La somma algebrica delle tensioni lungo una linea chiusa


passante per i nodi di un circuito nulla
(Alle tensioni va attribuito segno + o segno a seconda che i
loro versi di riferimento siano concordi o discordi con il verso di
percorrenza delle linea considerata)

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Legge di Kirchhoff per le tensioni (LKV)


Esempio

Linea a: vBA + vBC + vCD vAD = 0


Linea b : vED vCD vEC = 0
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Legge di Kirchhoff per le tensioni (LKV)


La legge di Kirchhoff per le tensioni diretta conseguenza del fatto che
il campo elettrico in condizioni stazionarie irrotazionale e quindi su
una generica linea chiusa si ha

E t dl = 0

Si suddivide la curva in una successione di curve k, ciascuna delle quali


collega un nodo al successivo

E t dl = E t dl = V

k k

=0

Lintegrale di E lungo la linea k rappresenta la tensione Vk tra i nodi


collegati dalla linea k o il suo opposto (Vk) a seconda che il verso
della tensione e il verso di siano concordi o discordi
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Analisi di un circuito in regime stazionario


Dati:
caratteristiche dei componenti
struttura dei collegamenti
Incognite:
correnti e tensioni dei componenti
Equazioni:
equazioni dei collegamenti (lineari algebriche omogenee)
legge di Kirchhoff per le correnti
legge di Kirchhoff per le tensioni
equazioni dei componenti
componenti lineari equazioni lineari algebriche
componenti non lineari equazioni non lineari
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