Caratteristiche
La concordanza dei tempi descrive solamente il rapporto temporale tra principale e subordinata. Il rapporto
temporale tra le diverse frasi principali invece una questione di coesione del testo, un problema pi di correttezza
stilistica che strettamente sintattico e grammaticale.
Per determinare la forma nella subordinata, necessario sapere: 1) se il verbo della principale regge l'indicativo
oppure il congiuntivo; 2) se il verbo nella principale al presente o al passato; 3) se il verbo nella subordinata
esprime un'azione che si svolge prima o dopo l'azione indicata nella principale (o contemporaneamente). Le varie
combinazioni si riassumono in quattro schemi (vedi sotto).
Si tratta soprattutto di definire i concetti di contemporaneit, anteriorit, e posteriorit indicati dalle varie forme dei
tempi. Nell'esempio che segue, il trapassato prossimo (era morto) pu indicare, nella subordinata, anteriorit
temporale rispetto ad un secondo evento:
Ero tristissima perch il giorno prima Fido era morto.
In questo caso, l'anteriorit si riferisce al momento indicato dalla forma dell'imperfetto nella principale (ero
tristissima).
Principale
Subordinata
rapporto temporale
Luisa sa (presente) che ieri sono andato a Roma (passato prossimo) anteriorit
che adesso vado a Roma (presente)
contemporaneit
posteriorit
La tabella indica gli usi pi frequenti. In quanto segue, si propongono alcune precisazioni ed approfondimenti:
Il rapporto di posteriorit pu normalmente essere indicato con l'uso del presente indicativo (Luisa sa che
dopodomani vado a Roma) al posto del futuro. L'uso del presente denota in questo caso una maggior sicurezza, un
evento immediatamente posteriore oppure una variet di italiano dal registro o stile semplificato.
Anche il condizionale semplice nella principale vale in questi costrutti come forma del presente (Luisa
spiegherebbe agli altri come mai sono andato/vado/andr a Roma); essi seguiranno dunque questo schema.
Il rapporto di anteriorit pu chiaramente essere espresso anche dal passato remoto e dall'imperfetto indicativo
(Luisa si ricorda di come andai/andavo via), a seconda delle diverse caratteristiche di queste forme verbali.
Un discorso a parte merita il periodo con la frase principale al futuro: La contemporaneit e la posteriorit rispetto
a questa frase vengono normalmente indicate nella secondaria dal futuro semplice; l'anteriorit temporale viene
invece indicata di solito dal futuro anteriore (Luisa sapr dire domani se sar andato a Roma).
Subordinata
rapporto temporale
anteriorit
contemporaneit
Subordinata
rapporto temporale
Luisa pensa (presente) che io sia andato a Roma (congiuntivo passato) anteriorit
che io vada a Roma (congiuntivo presente)
contemporaneit
posteriorit
Come per le subordinate all'indicativo, il rapporto di posteriorit temporale pu chiaramente essere espresso
anche dal presente, normalmente congiuntivo (Luisa pensa che io pi tardi vada a Roma).
Nella secondaria, per esprimere anteriorit rispetto al presente della principale pu essere usato anche il
congiuntivo imperfetto, purch si indichi uno stato oppure un'abitudine (Luisa pensa che gli antichi Romani
fossero persone abitudinarie).
Il futuro nella principale vale di norma come tempo del presente (Luisa non permetter che io vada a Roma).
Subordinata
rapporto temporale
Luisa pensava (imperfetto) che fossi andato a Roma (congiuntivo trapassato) anteriorit
che andassi a Roma (congiuntivo imperfetto)
contemporaneit
posteriorit
Se la frase subordinata al congiuntivo, anche il condizionale presente nella principale vale di norma come forma
verbale del passato:
Luisa vorrebbe che io andassi a Roma (contemporaneit nel passato)
Vorrei tanto che Luisa avesse studiato abbastanza prima dell'esame (anteriorit nel passato).
Questa particolarit del condizionale spiega l'uso (poco trasparente) dei tempi nel periodo ipotetico dell'irrealt o
della possibilit:
Luisa sarebbe contenta se io andassi a Roma (contemporaneit)
Sarei molto pi contento se Luisa avesse studiato (anteriorit)
Fra l'altro, anche il periodo ipotetico reale si forma con le stesse regole che determinano l'uso dei tempi nella
concordanza dei tempi.
Spesso si pu sostituire il congiuntivo con il tempo infinito, allora esso posizionato e strutturato correttamente
(subordinazione implicita):
Luisa mi guardava fissamente, sembrava vedere attraverso i miei occhi la verit dei fatti.
Bibliografia
Katerinov, K., La lingua italiana per stranieri, corso superiore, Perugia, Guerra 1976.
Serianni, L., Grammatica italiana; italiano comune e lingua letteraria, Torino, UTET 1989.
Voci correlate
Consecutio temporum
Modo (linguistica)
Portale Italia
Portale Linguistica
Licenza
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