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Spett.

le Regione Toscana
Settore Valutazione Impatto Ambientale
Valutazione Ambientale Strategica
Opere pubbliche di interesse strategico regionale
Ing. Aldo Ianniello
regione toscana@postacert.toscana.it
Prot. n. .. del ..
SR/sr file: integrazione al contributo istruttorio per nuovo inceneritore di Baciacavallo

Prato, 31.03.2015
Oggetto: integrazione al contributo istruttorio per VIA regionale. Ditta proponente GIDA S.p.A., Via
di Baciacavallo n. 36, 59100 Prato, per progetto definitivo di sostituzione dellimpianto di
incenerimento fanghi di Baciacavallo. Ns. rif. Pratica sispc 117681 2015.
Si integra la nostra nota prot. n. P/16601 del 19.03.2015 per comunicare e richiedere
quanto segue:
Note per capitolo SALUTE UMANA limitatamente a opera come esercizio
Relativamente al par. 8.2.1 Correlazioni tra inquinamento atmosferico e salute umana [8.2 Quadro
conoscitivo] vengono esaminate le fonti di inquinamento e i relativi effetti sulla salute per:
Ossidi di Azoto
Particolato -polveri inalabili (PM10 ) e polveri respirabili (PM2,5)
Ossidi di Zolfo
Monossido di Carbonio.
Dipartimento della
Prevenzione
Direttore: Dr. Aldo
Fedi
Via Lavarone 3/5
59100 Prato
tel 0574.805502
afedi@usl4.toscana.it
usl4prevenzione@pos
tacert.toscana.it

Non sono illustrati invece gli altri inquinanti riportati nel paragrafo 5.8 quadro emissivo, in particolare nella
tabella 5.7/1-Valori delle emissioni garantite al camino (sottopar.5.8.1 Emissioni in atmosfera, pag.52)
della Relazione Generale di Progetto, ovvero in particolare di:
Metalli pesanti
PCDD+PCDF
NH3
BaP
IPA
CRVI.
Recentemente IARC (International Agency for Research on Cancer) ha classificato linquinamento
atmosferico come cancerogeno certo (gruppo I) per luomo (carcinoma del polmone).
Si ritiene necessario richiedere la descrizione di tutti gli inquinanti presenti nella tabella emissioni
in atmosfera con analisi dei dati di letteratura relativi allimpatto che tali inquinanti possono avere
sulla salute delle popolazioni a breve, medio e lungo termine.
Relativamente al par. 8.2.3 La struttura della popolazione, la frase riportata dal proponente Dal
confronto con le altre si osserva come Prato sia una delle Provincie meno abitata potrebbe generare una
percezione non corretta della numerosit della popolazione coinvolta. Prato una delle Provincie italiane
con la pi alta densit abitativa, 692 abitanti per Km2 , al settimo posto nella graduatoria per Provincia
italiana, subito dopo Napoli, Monza e della Brianza, Milano, Trieste, Roma e Varese. La numerosit della
popolazione inferiore a quella delle altre Province toscane per il territorio limitato (365,72 Km2).
Il carico antropico dellarea, gi elevato, reso ancora pi rilevante per il Comune di Prato dal fatto di
essere parte della cd area metropolitana FI-PO-PT.
Rispetto al Par.8.2.4 Lo stato di salute della popolazione vengono riportati soltanto alcuni indicatori
relativi alla speranza di vita alla nascita, alla mortalit generale e per specifica causa e alla
ospedalizzazione.
Rispetto alla mortalit generale
-

non chiaro a quale area si riferisca il commento In termini generali larea in esame presenta
un tasso di mortalit standardizzato.. pi basso rispetto alla media nazionale

i valori dei tassi di mortalit generale standardizzati non corrispondono a quelli riportati dal
Registro di Mortalit Regionali

e disponibili anche nel sito dellARS Toscana

[https://www.ars.toscana.it/marsupio/parsis/] per lAzienda USL 4 Prato corrispondente alla


Provincia di Prato,
-

per ciascun indicatore non viene mai riportato il periodo in esame (solo ultimo disponibile) e non
chiara la popolazione standard utilizzata, n come espressa la misura (per 1000?, 10.000?
100.000?)

Inoltre i dati della Provincia di Prato sono riportati solo nella Figura 8-4 e non commentati.
Rispetto alla mortalit specifica o per causa
-

sono riportati i dati per lintera Regione Toscana in confronto con i valori medi italiani,

nessun dato riportato per la Provincia di Prato.

Rispetto alla morbosit sono presentati i dati di ospedalizzazione per Regione Italiana e allinterno della
Toscana i dati per Provincia. In questultimo caso vi una discrepanza tra quanto riportato nel commento
la Provincia di Prato ha il tasso di ospedalizzazione pi alto rispetto a tutte le Province Toscane e
quanto presentato nella Figura 8-5 dove a Prato viene attribuito il colore giallo equivalente a un tasso
inferiore/uguale a 100 ovvero tra i pi bassi della Toscana.
In realt la Provincia di Prato ha presentato costantemente negli ultimi anni uno dei tassi di
ospedalizzazione pi alti della Toscana.
Non sono riportate le specifiche cause di ospedalizzazione n per la Regione n per la Provincia.
Nell Analisi delle interferenze, il proponente afferma di non evidenziare criticit per la componente
Atmosfera valutata per soltanto per una parte degli inquinanti emessi, (vedi tabella 8-12 Rapporto
Opera-Ambiente Ambiente con riferimento alla fase di esercizio Post operam).
La conclusione degli effetti sulla salute irrilevanti e tali da non alterare minimamente lattuale stato non
pu essere condivisa in base al quadro conoscitivo proposto, che in realt non illustra la situazione della
popolazione residente nellarea dellimpianto.
La situazione descritta non risponde a quanto dichiarato nel paragrafo 8.1.2 Metodologia del lavoro in cui
si afferma Obiettivo generale dellanalisi quello, infatti, di definire il rapporto tra stato di salute della
popolazione presente allinterno del territorio, quale esito del confronto tra lo stato attuale e quello
derivante dalle modificazioni apportate dal progetto.
In generale quindi lo stato di salute illustrato per lo pi riferito alla Regione, arriva raramente ad
analizzare la situazione della Provincia e mai la situazione del Comune.
Gli indicatori esaminati sono per lo pi generali, anche nel caso in cui sono descritti per specifica
causa/gruppo di cause, come per la mortalit, questi non sono esaminati per la Provincia.
Niente viene detto su altri indicatori che, in base ai dati di letteratura, sono correlati agli impianti
trattamento dei rifiuti, in particolare:
-

lincidenza della patologia tumorale totale e per specifiche sedi (la Provincia di Prato
sorvegliata dal Registro Tumori Toscano, oggi R.T.Regione Toscana, dal 1985),

la salute riproduttiva,

la prevalenza di malformazioni congenite.

Fin dalla realizzazione dellimpianto, lattenzione della popolazione residente, espressa in numerose
occasioni, si focalizzata essenzialmente sullimpianto di incenerimento dei fanghi e in particolare sulla
emissione di diossine e furani, PCB, metalli pesanti.. segnalando un eccesso di patologie tumorali nella
popolazione.

I numerosi studi che hanno indagato il possibile impatto dellimpianto di depurazione delle acque di
Baciacavallo sulla salute dei lavoratori e della popolazione residente nellarea circostante, non hanno
raggiunto conoscenze certe. Le indagini epidemiologiche, condotte dal 1998 al 2005, hanno comunque
suggerito che nei residenti in prossimit dell impianto possa esserci un eccesso di rischio per i tumori del
polmone, almeno nei maschi. Il ruolo preciso dellimpianto non stato comunque stabilito.
E evidente quindi che ci troviamo davanti ad un caso complesso, con un alto margine di incertezza, e che
legittimamente preoccupa sia le istituzioni locali che la popolazione. E per questo che, anche in base al
principio di precauzione, occorre da parte di tutti i soggetti con responsabilit in materia di tutela della
salute della popolazione agire aumentando il livello di attenzione nel territorio, ciascuno per le proprie
competenze e ancor prima di disporre di ulteriori certezze scientifiche.
Si ritiene necessario prescrivere una integrazione attenta e completa delle informazioni riguardanti
lo stato di salute della popolazione residente nellarea circostante limpianto o al minimo nel
Comune di Prato, e come obiettivo ulteriore quello di attuare una Valutazione dellImpatto Sanitario
del nuovo impianto.
La Valutazione dImpatto Sanitario (VIS) utile in questo contesto soprattutto al fine di definire le
eventuali azioni di miglioramento che devono essere prese in considerazione e le azioni di monitoraggio
ambientale e sanitario da adottare.
Il modello per VIS proposto quello descritto nel progetto MONITER che ha coinvolto 6 Regioni italiane
(Emilia Romagna, Sicilia, Veneto, Marche, Piemonte e Toscana), che si articola nelle seguenti 5 fasi:
1. valutazione preliminare o screening che serve a decidere se appropriato effettuare la VIS
2. definizione della portata, cio definire procedure e metodi per condurre la VIS, identificare i
portatori dinteresse e coinvolgere i decisori. Va condotta da un gruppo di coordinamento
comprendente i decisori. La composizione del gruppo cruciale.
3.

valutazione impatti ovvero la capacit dellimpianto di influenzare la salute della popolazione

4. elaborazione di una rapporto con raccomandazioni


5. valutazione finale e monitoraggio.
Si richiede di descrivere le fasi di pretrattamento, ispessimento, conferimento e scarico dei fanghi
provenienti dagli altri depuratori della GIDA SpA e come verranno contenute le emissioni odorigene da
queste derivanti. Si richiede inoltre la caratterizzazione di tutti i fanghi in ingresso allimpianto per
lindividuazione di prodotti / sostanze inquinanti che dovessero comportare rischi per la salute.
Si richiede il numero degli addetti previsti nelledificio, specificandone le mansioni, la divisione in turni e
leventuale incremento di personale rispetto allattuale impianto.
Circa il monitoraggio delle condizioni delle matrici ambientali riteniamo che GIDA SpA debba monitorare
valori e andamento nel tempo dei parametri fondamentali (inquinanti organici e inorganici) rappresentativi

di questo tipo di impianto e rapportabili con quanto in passato stato effettuato per caratterizzare la
situazione ex ante.
Relativamente ai requisiti di igiene e sicurezza delledificio, si rimanda a successive fasi di valutazione nel
corso del successivo iter del progetto, facendo comunque fin da ora rilevare che gli uffici, la sala comando
e altri locali con possibili postazioni di lavoro risultano posti al di sopra o di lato a locali tecnici che
potrebbero determinare su di essi e sulle relative postazioni di lavoro impatti significativi (induzione
magnetica, esalazioni, rumore, vibrazioni, calore, etc.), tali da poter prospettare soluzioni progettuali
diverse.

Distinti saluti
Il Direttore
Dr. Aldo Fedi

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