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Matrici

Definizione 3.1 (Definizione di matrice). Si definisce matrice di


tabella a doppia entrata con m righe ed n colonne:

a11 a12 . . . . . . a1n


a21 a22 . . . . . . a2n
A=
...
... ... ... ...
am1 am2 . . . . . . amn

numeri reali di tipo n m una

dove a11 , a12 , ..., amn R.


Le matrici vengono indicate con lettere maiuscole in grassetto. Si indica con aij il generico elemento
della matrice A individuato dalla riga i e dalla colonna j.
Le n-ple (a11 , a12 , . . . , a1n ), (a21 , a22 , . . . a2n ), ecc. sono dette righe o vettori riga della matrice A
e si denotano con Ai , i = 1, . . . , m se la matrice ha m righe.
Le m-ple di numeri reali (a11 , a21 , . . . , am1 ), (a12 , a22 , . . . , am2 ), ecc. si dicono colonne o vettori
colonna della matrice A e si indicano con Aj , j = 1, . . . , n se la matrice ha n colonne.
Una matrice si dice quadrata se il numero di righe `e uguale al numero delle colonne, ovvero se
m = n. Ia questo caso A si dice matrice quadrata di ordine n.
Esempio 3.2. La matrice


1
0

3
2

5
9

1
B= 0
3

3
2
4

5
9
6

A=
`e una matrice di tipo 2 3. Lelemento a23 `e 5.
La matrice

`e una matrice quadrata di ordine 3.


Definizione 3.3 (Diagonale principale di una matrice). Se A `e una matrice quadrata di ordine n, si
definisce diagonale principale la n-upla (a11 , a22 , . . . , ann ).
Esempio 3.4. La diagonale principale della matrice B dellesempio 4.2 `e (1, 2, 6).
Definizione 3.5 (Sottomatrice di una matrice A). Data una matrice A di tipo m n, si definisce
sottomatrice di A di tipo p q ogni matrice che si ottiene da A cancellando m p righe ed n q
colonne.
Definizione 3.6 (Uguaglianza tra matrici). Due matrici A e B si dicono uguali se hanno lo stesso
numero di righe m e di colonne n e se aij = bij , per i = 1, . . . , m e j = 1, . . . , n.
Definizione 3.7 (Trasposta di una matrice). Data la matrice A di tipo m n, si definisce trasposta
di A e si indica con AT la matrice di tipo n m che ha per righe le colonne di A e per colonne le righe
di A.Evidentemente si ha (AT )T = A.
Esempio 3.8. Data la matrice

A=

1
0

3
2

5
9

la sua trasposta `e

1
AT = 3
5

0
2
9

Definizione 3.9 (Matrice simmetrica). Una matrice quadrata A si dice simmetrica se A = AT . In


una matrice simmetrica si ha aij = aji per ogni scelta degli indici i, j.

Esempio 3.10. La matrice

1
A= 2
5

2
2
9

5
9
4

`e una matrice simmetrica.


Definizione 3.11 (Matrice antisimmetrica). Una matrice quadrata `e detta antisimmetrica se bsAT =
bsA, ovvero se aij = aji ,per ogni scelta degli indici i, j. Si noti che questultima implica che aii = 0, i.
Esempio 3.12. La matrice

0
1
A=
3
6

3 6
7 9

0
4
4 0

1
0
7
9

`e una matrice antisimmetrica.


Definizione 3.13 (Matrici triangolari). Una matrice quadrata A si dice triangolare inferiore se gli
elementi al di sopra della diagonale principale sono nulli. La matrice quadrata A si dice triangolare
superiore se gli elementi al di sotto della diagonale principale sono nulli; i.e.
A `e triangolare inferiore se aij = 0, per i < j
A `e triangolare superiore se aij = 0, per i > j.
Esempio 3.14. La matrice

0
2
9

0
0
4

1 5
B = 0 2
0
0

6
3
4

1
A= 2
5
`e una matrice triangolare inferiore.
La matrice

`e una matrice triangolare superiore.


Definizione 3.15 (Matrice diagonale). Una matrice quadrata A si dice diagonale se aij = 0 per ogni
i 6= j cio`e ogni elemento al di fuori della diagonale principale `e nullo.
Esempio 3.16. La matrice

1
A= 0
0

0
2
0

0
0
9

`e una matrice diagonale.


Definizione 3.17 (Matrice identit`
a). Si definisce matrice identit`
a di ordine n e si indica con I o con
I n , la matrice diagonale che ha aii = 1, con i = 1, . . . , n e aij = 0 con i = 1, . . . , n j = i, . . . , n e i 6= j.
Esempio 3.18.

1
I3 = 0
0

0
0
1

0
1
0

Definizione 3.19 (Matrice nulla). Si definisce matrice nulla di tipo n m e si indica con 0, la matrice
che ha tutti gli elementi nulli (aij = 0, per i = 1, . . . , m e j = 1, . . . n).
Esempio 3.20.

0
0= 0
0

0
0
0

`e una matrice nulla di tipo 3 4


2

0
0
0

0
0
0

Operazioni sulle matrici


Definizione 3.21 (Somma di matrici). Siano A e B due matrici a coefficienti reali aventi la stessa
dimensione m n.
Si definisce somma delle matrici A e B, la matrice C = A + B il cui generico elemento cij `e
dato da cij = aij + bij . La somma di matrici gode delle seguenti propriet`
a:
associativa (A + B) + C = A + (B + C)
commutativa A + B = A + B
esistenza dellelemento neutro A + 0 = 0 + A = A
esistenza dellopposto A + (A) = 0 (A := [aij ]).
Esempio 3.22.

1 3
A= 2 2
5 9

1 5
B= 1 2
7 0

1+1
C =A+B = 2+1
5+7

2
0
4

6
3
4
3+5
2+2
9+0

2+2
0+3
4+4

Definizione 3.23 (Prodotto di una matrice per uno scalare). Data la matrice A e uno scalare R,
si definisce prodotto della matrice A per lo scalare , la matrice

a11 a12 . . . a1n


a21 a22 . . . a2n

A =
...
...
...
...
am1 am2 . . . amn
Esempio 3.24.
=2

1
A= 2
5

21 23
A = 2 2 2 2
25 29

3 2
2 0
9 4

22
2
20 = 4
24
10

6
4
18

4
0
8

Osservazione 3.25. Siano A e B due matrici ed h e k due numeri reali, valgono le seguenti propriet`
a:
i) (h + k)A = hA + kA,
ii) (h k)A = h(kA),
iii) h(A + B) = hA + hB,
iv) 1A = A,
Pertanto linsieme delle matrici m n costituisce uno spazio vettoriale reale sul campo reale
rispetto alle operazioni di somma e prodotto per uno scalare.

Definizione 3.26 (Prodotto righe per colonne). Siano date A matrice m n e B matrice n t. Il
prodotto righe per colonne di A per B `e la matrice C = AB del tipo m t, i cui elementi sono dati
dalla seguente formula:
n
X
C = [cij ] =
aik bkj .
k=1

Per capire bene quali sono gli elementi della matrice C, proviamo a descrivere ciascun elemento. Ad
esempio, lelemento della riga i e della colonna j `e il prodotto scalare della i-esima riga di A per la
j-esima colonna di B.
Osservazione 3.27. Si noti che il prodotto tra due matrici `e definito se e solo se il numero di colonne
di A `e pari al numero di colonne di B, cio`e se A e B sono conformabili. Inoltre risulta che AB ha
tante righe quante ne ha A e tante colonne quante ne ha B. Si osservi infine che il prodotto righe per
colonne in generale non `e commutativo; pu`
o accadere che il prodotto AB sia ben definito, mentre BA
non lo sia. In generale si ha AB 6= BA.
Esempio 3.28 (Prodotto righe per colonne). Il prodotto righe per colonne di


5
1
8
A=
6 2 4
per

3
B= 0
9
`e la matrice C = AB di tipo 2 2 cos` ottenuta:

87
C=
54

1
1
0

6
8


.

Definizione 3.29 (Propriet`


a del prodotto righe per colonne). Per il prodotto righe per colonne valgono
le seguenti propriet`
a:
i) propriet`
a associativa: se A `e moltiplicabile a destra per B e il prodotto AB `e moltiplicabile a
destra per C, allora (AB)C = A(BC),
ii) propriet`
a di esistenza dellelemento neutro (a destra e a sinistra): Se A `e una matrice di tipo
m n, allora A `e moltiplicabile a destra per la matrice identica di ordine n: I n e a sinistra per la
matrice identica di ordine m : I m , e risulta AI n = I m A = A.
Osservazione 3.30. Vale anche la propriet`
a distributiva della somma rispetto al prodotto, i.e.
se A e B sono due matrici di tipo mn e C `e una matrice di tipo nt, risulta che (A+B)C = AC+BC.
Analogamente se D `e una matrice di tipo s m, si ha D(A + B) = DA + DB.
Esempio 3.31. Eseguire tutti i prodotti possibili tra le seguenti matrici:



1 2 1
1
0

1 4
A = 0 1 1 ,B = 2 ,C = 0 1 1 ,D =
,E = 4
4 2
1 0 2
1
6

5
2
1

Dal momento che A `e una matrice 3 3, B `e una matrice 3 1, C `e una matrice 1 3, D `e una
matrice 2 2, E `e una matrice 3 2, i prodotti possibili sono:

4
2 2
0 1 1
AB = 3 , AE = 10 3 , BC = 0 2 2 ,
1
12 7
0 1 1

20 10


20 , CB = 3.
CA = 1 1 3 , CE = 10 3 , ED = 12
10
26
4

Esempio 3.32. Data la matrice

1
A= 0
0

1
2
2

1
1/2 ,
1

verificare che `e

1
A2 AT + I 3 = 1
1

5
2
5/2

1/2
5/2
2

Matrici a blocchi
Definizione 3.33. Sia A una matrice di tipo m n e sia ai,j il generico elemento della riga i e della
colonna j. Comunque si scelgano dei numeri interi positivi p, q, r e s tali che n = p + q e m = r + s, si
possono considerare le matrici B di tipo p r, C di tipo p s, D di tipo q r e E di tipo q s, definite
come segue:
bi,j = ai,j
per i = 1, ..., p j = 1, ..., s
ci,j = ai,j per i = 1, ..., p j = s + 1, ..., m
di,j = ai,j per i = p + 1, ..., n j = 1, ..., s
ei,j = ai,j per i = p + 1, ..., n j = s + 1, ..., m.
Pertanto la matrice A risulter`
a partizionata nel modo seguente


B C
A=
D E
e viene definita matrice a blocchi, mentre le sottomatrici B, C, D ed E si dicono blocchi della
matrice A.
Si osservi che il numero di blocchi in cui si pu`o suddividere una matrice non deve essere necessariamente 4; quindi sia la definizione precedente che i risultati che seguono valgono per tutte le scelte del
numero di blocchi in cui si suddivide la matrice.
Esempio 3.34. Sia data la matrice

A=

1
2
1
4
1

5 7
2 3
1 4
4 4
3 9

7
3
5
3
10

Si possono definire, ad esempio, i blocchi nel modo seguente:




1 5 7
7
4 4
B= 2 2 3 C= 3 D=
1 3
1 1 4
5


E=

4
9

3
10


.

Lutilizzo delle matrici a blocchi consente di semplificare le operazioni tra matrici in quanto sussistono
le seguenti propriet`
a.
 0



B C
B C0
Osservazione 3.35. Siano A =
e A0 =
due matrici a blocchi del tipo m n
D E
D0 E 0
e supponiamo che i blocchi corrispondenti abbiano le stesse dimensioni. Dalle definizioni di somma di
matrici e di prodotto di una matrice per uno scalare segue banalmente che




B + B0 C + C 0
B C
A + A0 =
e
A
=
.
D + D0 E + E 0
D E


 0

B C
B C0
una matrice a blocchi del tipo m n e A0 =
D E
D0 E 0
una matrice a blocchi del tipo n l. Si supponga che i blocchi corrispondenti delle due matrici abbiano
le dimensioni compatibili con loperazione di prodotto tra matrici. Allora risulta


BB 0 + CD 0 BC 0 + CE 0
AA0 =
.
DB 0 + ED 0 DC 0 + EE 0


Proposizione 3.36. Siano A =

1 2 1 2
1 3 3 1

e A0 = 2 1 1 3 matrici; si noti che


Esempio 3.37. Siano A =
0 0 3 1

0 0 1 3
0 0 2 1
il numero di colonne della matrice A `e uguale al numero di righe della matrice A0 , per cui ha senso
considerare il prodotto AA0 delle due matrici. Introduciamo in modo opportuno delle partizione in blocchi
delle due matrici. A tal proposito definiamo





0 0 0
2 3 4
4 1 1
2 3 1

0 0 0
3 2 3
, C=
, D=
, E=
,
B=
1 3 2
1 2 1
0 0 0
4 2 3

3
2
2
1
3

4
3
3
1
2

0
0
0
2
1

0
0
0
3
2

0
0
0
1
1

1
B0 = 1
2

Risulta infine AA0 =

1 2
0 0
3 1
C 0 = 3 1 , D0 = 0 0 , E 0 = 1 3
1 3
0 0
2 1


 0

0
B C
B C
ossia in definitiva risulta A =
e A0 =
.
D E
D0 E 0


BB 0
BC 0
Utilizzando la proposizione precedente, si ha che AA0 =
.
DB 0 DC 0 + EE 0
Calcoliamo i seguenti prodotti con lusuale prodotto riga per colonna:




13 17
15 19
7 12
8
0
0
0
0

11 15
12 17
BB =
, BC =
, DB =
, DC =
8 13
12
12 17
13 19

2
3 ,
1

2
3
4
4
1

13 17 15 19
11 15 12 17
12 17 13 19
7 12 19 24
8 13 19 19

12
11


,

EE =

11
7

12
8


.

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