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Insegnamento scientifico
N 8
Insegnamento razionale
BOLLETTINO
della Escuela Moderna
L'INSEGNAMENTO CIVICO
Se la scuola fosse isolata dall'assurda civilt che ci opprime, se nessu~
na insegnasse ai bambini la violenza, la menzogna e la rapacit, sareb~
bero spontaneamente buoni, sinceri e generosi, come gli educatori che
presiederebbero al loro sviluppo fisico, intellettuale e affettivo. Non sarebbe necessario insegnare loro la benevolenza, la verit o il disinteresse,
perch se ne penetrerebbero in virt dell'ambiente e dell'esempio. L'inse~
gnamento morale gli sarebbe nocivo, perch gli farebbe conoscere teoricamente i mali che la loro tenera esperienza non gli ha rivelato. L'insegnamento morale formalista prende a scusa l'insegnamento immorale
spontaneo che nell'ambiente attuale avvelena i nostri bambini fin dalla
nascita ... Purch non aggravi il danno anzich rimediarlo!
Supponiamo che, sottratti a queste influenze negative, tutti i bambini
crescano in campagna, in mezzo agli splendori della natura, nei boschi,
nei prati; che nelle loro abitazioni si trovi tutto ci che possa sviluppame
l'attivit in tutte le direzioni, giochi, attrezzi, apparecchi, disegni, modelli
di ogni genere, libri bene impostati; che nei capannoni, sale di ricreazione, fabbriche, laboratori e osservatori acquisissero subito, per semplice impulso amichevole degli "insegnanti" e per le abitudini intelligenti
trasmesse dagli adulti, un concetto chiaro, una pratica amabile di questa
amministrazione ideale il cui oggetto fosse quello di ottenere, mediante lo
sfruttamento di tutti questi beni, il massimo della soddisfazione generale.
Tra loro, niente soldati, giudici, poliziotti, ministri, gendarmi, sacerdoti, senatori, carcerieri, deputati, vescovi, burocrati, doganieri, commissari, spie, uscieri, generali... niente di questa spaventosa moltitudine di
parassiti malfattori.
Non ci sarebbe bisogno di informare i candidi bambini dell'esistenza
di tutti questi esseri rari, n di tanti altri che hanno solo l'ingannevole
parvenza esteriore di persone.
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Si manifest recentemente al congresso del Libero Pensiero l'inopportunit dell'insegnamento irreligioso per i giovani.
Riscosse scarse approvazioni, non fu compresa, ma uno dei nostri
migliori amici mi ha scritto a questo proposito una lunga e interessante
lettera.
La risposta la stessa che vale per l'educazione morale e civica. Se a
un bambino hanno insegnato qualche menzogna religiosa, occorre distruggerla il pi prontamente e completamente possibile; ma se ha avuto
la fortuna di vivere in un ambiente dove non gli sono state insegnate
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quelle menzogne, meglio non parlargliene, lasciarlo ignorante; e quando pi tardi si presenteranno queste nequizie al suo cervello ben fortificato dallo studio e dal culto della realt, non avr bisogno di altro per
sdegnarle o rifiutarle.
Quando in tempi migliori, il cui avvento occorre accelerare, l'adolescente avr vissuto nella bella organizzazione che avr fatto la felicit dei
suoi primi anni, essendo stato uno dei membri attivi ed intelligenti di
questa organizzazione, sar per forza un abile demolitore delle malignit
tiranniche tradizionali e, meglio dei nostri contemporanei, per la pi gran
parte rassegnati al giogo, contribuir al trionfo delle grandi organizzazioni di abbondanza e libert sull'antico despotismo delle societ attuali.
P. ROBIN
(da L'Educazione Integrale)
LA PENA DI MORTE
Si pu attribuire alla societ il diritto di condannare a morte? Ammettere che si possa imporre la pena di morte non riconoscersi volontariamente assassino e rendersi colpevole del delitto per il quale si condanna?
J.M.N.
Iuta sulla pretesa giustizia di Dio che si suppone inflessibile, mentre solo
ncl perdono la vera giustizia e il migliore esempio per riparare i crimini
commessi nei nostri agglomerati regolari di individui, impropriamente
chiamati, almeno fino ad ora, societ.
H. DERENAUD
SANTIAGO E MARTA
Bega e riconciliazione
I genitori di Santago Delorme e quelli di Marta Lefvre si frequentavano molto; si vedevano con frequenza e i due bambini, all'incirca della
stessa et, erano quel che si chiama una coppia di amiconi.
Questo non vuoI dire che andassero sempre d'accordo. Qualche volta
apparivano nubi nel chiaro cielo della loro amicizia, spesso nuvoloni che
solevano risolversi in violente tempeste; di quando in quando accadeva
che i giochi degenerassero in dispute e queste - mi vergogno a dirlo - finivano a volte a botte.
Per, si tranquillizzi il lettore. N Santiago n Marta erano cattivi:
erano vivaci di carattere e nulla di pi (il che proprio dell'et, circa dieci
anni) e poich avevano il cuore buono, si dominavano sempre, bench
alterati dalla rabbia e al culmine delle pi infervorate discussioni, in
modo da non arrecarsi troppo danno. Santiago specialmente, sentendosi il
pi forte, dominava l'amichetta: aveva cura, per ardente che fosse la lite,
che i suoi rudi pugni da bambino non finissero troppo violentemente sulla
graziosa e delicata antagonista.
Perch era graziosa, naturalmente; altrimenti l'avrei presa per eroina
della mia storia? Partendo dal presupposto che tutte le bambine sono
graziose - essere brutti spetta ai maschi, come sanno i lettori pi giovani
- e se non lo sono ora lo saranno in seguito, tra qualche anno .... Cos,
quelle che lo sono di meno non si sconsolano n invidiano le altre, perch
tutte cambiano di molto e pu darsi che a vent'anni quelle che erano
brutte diventino belle e quelle che erano belle divengano brutte. Inoltre,
tutto relativo e una pu non piacere a certi bambini - che hanno cattivo gusto - e piacere moltissimo ad altri. Non solo questo, sipu essere
molto belle e avere un brutto carattere e allora non piacere a nessuno e
sarebbe meglio essere meno belle e avere un carattere pi bello. Chiudiamo la parentesi perch mi allontano dal mio proposito e rischio di non
riprendere pi il filo del discorso.
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Dove eravamo? Ah si, dicevo che Santiago aveva cura, nelle sue liti,
di non lasciar cadere con eccessiva violenza i rudi pugni di maschietto
sulla bella avversaria, perch farle un livido lo avrebbe rattristato; senza
parere, le colpiva le braccia e le spalle, .!Ila per nulla al mondo le avrebbe
toccato il volto, piuttosto si sarebbe lasciato sconfiggere indegnamente da
una bambina - da una femminuccia - che sfigurare una personcina cos
grazIosa.
Mi vedo costretto a dichiarare che Marta non aveva tanti riguardi. Essendo la pi debole, doveva ristabilire l'equilibrio mettendo pi ardore e
pi astuzia nel combattere. Cos spesso si spingeva troppo in l - troppo
spesso! - col dare calci, graffi e tirate di capelli e qualche volta morsicate, cose che Santiago dichiarava indegno e sleale e che lui, da parte sua,
non aveva mai fatto. Al che Marta replicava che lei non sapeva servirsi
dei suoi pugni come lui e che non aveva altrettanta forza.
Comunque stessero le cose, le liti duravano sempre poco. Al primo
pretesto, alla prima goccia di sangue che l'unghia di Marta facesse apparire sulla guancia o sulla mano di Santiago, alla bench minima traccia di
graffiata, il combattimento cessava immediatamente e alla collera pi
violenta succedeva, senza nessuna transizione, la sollecitudine pi ossequiosa e il pi tenero affetto; prova che la rabbia era soltanto apparente,
un'occasione per soddisfare questa necessit di muoversi e gesticolare,
molto naturale tra i giovani esseri pieni di vita e di salute, bambini, cuccioli o gattini. Perch i gattini, esattamente come i bambini, giocano a
suonarsele, ma si vede bene che non si fanno male e che tutto finzione.
Prendano esempio i bambini dai cani e dai gatti e tutto sar finzione anche per loro. Cos, alla minima comparsa di una ferita, Marta la'iciava
immediatamente la presa della unghie e si convertiva in sollecita infermIera.
- Oh il mio povero Santiago, esclamava; ti ho ferito! Sanguini! Sanguini!
- lo, no, non ho niente! Dove?
Fingeva di non vedere la gocciolina rossa e non sentire il danno, come
un uomo forte.
- Oh! Che cattiva che sono! Ti ho ferito! Non volevo farlo, sai? Sei arrabbiato con me? Perdonami!
- Cosa? Ma se non ho sentito nulla. Al contrario, devo averti fatto male
io, perch te le ho date molto forte.
- Tu? Ma va! Ma se non osi picchiare. Combatti come una gallina.
E riprendeva la lite per chiarire chi dei due avesse fatto pi danni.
La verit era che non si erano fatti male e che erano entrambi felicissimi di avere questo pretesto per fare la pace. Marta si affannava attorno
al suo ferito, pretendendo che la lasciasse fare, malgrado i dinieghi del
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bambini e di tutte le guerre tra gli uomini. Solo che tra i bambini il male
non grande, perch quasi sempre hanno buon cuore, fanno subito la pace e si abbracciano. Prendano esempio gli adulti dai bambini! Ma tra le
nazioni la cosa ha ben altre conseguenze: la morte di milioni di uomini,
donne e bambini; la disgrazia e la rovina di tanti altri; e quando si fa la
pace sempre una pace menzognera, una pace di rabbia e di odio che dura poco, appressandosi a dar luogo a nuovi crimini e a nuove disgrazie.
Quanto vergognoso e quanto stupido!
Bambini, miei piccoli lettori, miei cari amici; abituatevi ad essere
buoni oltre che forti; perch se non vi abituate fin d'ora, non lo sarete
mai. Non bisogna essere deboli, perch si deve resistere al male; ma importa innanzitutto essere buoni e giusti, per mettere la forza solo al servizio delle buone cause. Bambini, perch l'umanit progredisca. perch la
societ arrivi ad essere pi equa e la vita pi bella, bisogna che quando
sarete uomini e donne, sarete migliori di coloro che vi hanno preceduto.
IL DENARO
Si domandato agli alunni che cosa ne pensino del denaro in questa
forma: "II denaro benefico o dannoso alla societ? E' indispensabile?
Supponendo che venga abolito, come potremmo acquisire quello che
serve per soddisfare le nostre necessit?"
Abbiamo sotto gli occhi 32 risposte di bambini e bambine dai 9 ai 13
anni e tutti unanimamente considerano dannoso il denaro; tutti lo considerano essenzialmente superfluo, anche se alcuni riconoscono che nel1a
societ attuale indispensabile e perci va condannato all'abolizione e
sostituito con altra forma sociale pi razionale e giusta.
Prescindendo da quanto troviamo ripetuto nella affermazioni, negazioni e argomentazioni in cui concorrono molti dei consultati, indubbiamente perch non sono ancora vittime di un certo genere di pregiudizi e
domina il puro buon senso derivante dalla fioritura naturale dell'intelletto,
le gemme spontanee del giudizio di questi bambini sono belle, cos ingenue come sono giuste, contenendo insegnamenti che trattengono l'uomo
dalla ragione viziata dai convenzionalismi e pregiudizi dominanti, inducendolo a sottoporre credenze radicate all'esame di un nuovo atto di giudizio e facendogli considerare l'opportunit di scartarle o sminuita e indebolita l'antica fede.
In conformit con le tre domande, vi sono tre ordini di risposta che
esponiamo riassunti qui di seguito:
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I o 11 denaro nocivo alla societ; per causa sua esiste il capitalismo tirannico e il conseguente sfruttamento; per causa sua c' chi dice devi
essere mio schiavo e lavoratore. II denaro ha facilitato lo scambio dei
prodotti, ma ha reso possibile l'accumulo del capitale; senza di esso
non si potrebbero soddisfare tutte le necessit di tutti gli uomini, ma
con l'accumulazione capitalista si verifica il monopolio che produce
fame e miseria. II denaro uno stimolo al male perch col denaro si
pagano le male fatte; eccita l'invidia e l'avarizia; impedisce il progresso; base della societ attuale; tra gli altri mali ha prodotto quello
che consiste nel credere che non si possa avere e non si avr mai
un'altra societ pi giusta; infine, per causa del denaro si hanno gli
sperperi del ricco e l'umiliazione imposta al povero che riceve un'elemosina.
20 Il denaro non indispensabile, perch il denaro non si mangia, non si
beve n serve per vestirsi n per ripararsi n materiale n attrezzo per
lavorare; col denaro o senza, le cose utilizzabili per il nostro sostentamento conservano sempre le stesse propriet; chi vivr in un deserto
con la borsa piena di denaro morirebbe malgrado tutto.
3 o Senza il denaro e col lavoro in comune otterremmo il necessario per
soddisfare le nostre necessit, tutti sfruttando il lavoro prodotto da
tutti; senza il denaro esisterebbe l'uguaglianza: tutti si aiuterebbero
reciprocamente; nessuno mancherebbe del necessario e tutti consumerebbero di tutto senza limitazione e senza abusi. Senza il denaro vi sarebbe la solidariet che render ricchi tutti.
Da questo estratto, che appare come risposta univoca alle domande
poste, risulta il pensiero principale d ciascuno e parte e talvolta la totalit
della maggioranza; poich tutti gli alunni concorrono in un medesimo
ordine di idee, per loro naturale assenza di pregiudizi e in virt del sistema di insegnamento che consiste nel fornire nozioni positive comprovabili e sempre dimostrabili, la logica naturale li porta semplicemente ad
una unica conclusione. Per questo pensano e affermano con energia, superano, come se non esistessero, i distinguo e le circonlocuzioni convenzionali generalmente usati in questi assunti, che non sono altro che concessioni all'ingiustizia e all'errore e vanno direttamente a ci che considerano giusto e veritiero.
Cos risultato questo lavoro, che contiene elementi importanti di critica e di economia sociale.
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LA CRESCITA
- Oh che bambino alto! Come sei cresciuto dall'ultima volta che t'ho visto!
- Sei centimetri in un anno.
- Va in fretta. E quanto al minuto?
- Non lo so esattamente; non sar gran cosa, senz'altro. Per si pu misurare.
- Bah, accontentiamoci di sapere quanto cresce al giorno. Calcolamelo a
memoria e subito.
- Sei centimetri l'anno sono 1/2 centimetro, ossia 5 centimetri al mese, un
millimetro in sei giorni, 1/6 di millimetro al giorno.
- Molto bene! Cos mi piace che mi rispondono; sapere calcolare cos,
rapidamente, in ogni circostanza, la scienza che colloco subito dopo il
"sapersi comportare bene" di Herbert Spencer. Questi due talenti vanno
in buona compagnia, aiutandosi reciprocamente. Sai quanto 1/6 di millimetro?
- E' quasi come lo spessore di un foglio nonnale.
- Supponiamo, se ti pare, come quello di un francobollo.
Per cui se all'inizio dell'anno avessi preso un oggetto qualsiasi, un manichino o un palo della tua altezza, e avessi collocato in cima un francobollo ogni giorno, avrebbe conservato sempre la stessa altezza? Credi che
tu cresca in uguale misura?
- No, no; io mangio e questo mi fa crescere in ogni senso; mi faccio alto e
robusto.
- Ottimo! La tua alimentazione, almeno una parte, dopo un viaggio abbastanza complicato, i cui particolari conoscerai in seguito, entra nel corpo
e fa crescere ciascuno dei suoi elementi. Il nostro immaginario manichino
sarebbe cresciuto per giustapposizioni e tu cresci per interposizione. Ricorda queste due idee e se pu anche le due diaboliche parole di cinque
sillabe che, per rappresentarle, hanno inventato degli intransigenti latinisti. - Sai anche come aumenti di peso?
- Non c' in casa bilancia abbastanza potente per me; mi sono pesato pochissime volte, quando ho avuto occasione e non ho annotato n il peso
n la data.
- Male; sarebbe stato molto opportuno.
- Ricordo che per qualche tempo pesavano mio fratellino con un apparecchio molto semplice chiamato pesa-bambini e dicevano che aumentava di
25 grammi al giorno.
- Il piccolino meriterebbe un bel voto; ma avr avuto la prudenza di moderarsi ....
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I SELVAGGI
Le raccolte scientifiche ci portano una notizia del pi alto interesse. I
fratelli Sarrazin, viaggiatori indefessi e costanti nelle loro ricerche, hanno
scoperto neU'isola di Celebes, dove svolgevano i loro studi, una trib di
"uomini delle foreste" che non conoscevano l'uso del fuoco. Vivendo in
una parte dell'isola dove non esistono vulcani, i Ta-Ota non avevano visto neppure neUe immediate vicinanze o dintorni n fiamme, n scintille,
n scorie ardenti n mai il fulmine aveva illuminato le loro umidi selve. E
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Il Dr De Buen spieg nella conferenza del giorno lO la gita recentemente fatta a Montserrat in compagnia del nostro direttore e degli insegnanti.
L'escursione prese il via da Olesa, nel cui immediato circondario si osserva un insieme di fenomeni geologici dei pi notevoli e straordinari che
si possa trovare e a cui si deve la frequente visita di commissioni e notabili scientifici.
Spieg la teoria della formazione e divisione dei terreni; come agiscono le perturbazioni ignee o acquatiche, alterando la normalit dei diversi
strati di sedimentazione; manifest come in quel ridotto spazio si vedono
strati orizzontali, obliqui, verticali e obliqui inversi e dimostr che ci
che ha determinato l'esistenza di quel troncamento di linee, come per la
formazione della montagna di Montserrat, la poderosa azione delle acque, fluviali o marittime,
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Nella conferenza del 17 il Dr Martinez Vargas dissert sul tetano, inferITt gravissima, si pu dire incurabile, in quanto quasi impossibile
applicare opportunamente il rimedio, diffuso tra coloro che accudiscono
ai cavalli e tra coloro che per ignoranza delle regole pi elementari di
igiene si trovano in pericolo imminente.
A riprova di ci cit il caso di una infezione tetanica occorsa a un
bambino di Barceloneta che, andando scalzo per la spiaggia, si fer a un
piede; il giorno seguente, mal calzato, entr in una stalla e l contrasse
inconsciamente l'infezione.
Due giorni dopo si ebbe la prima manifestazione del male. consistente
in una specie di crampo nella regione corrispondente alla ferita, che si
aggrav di notte; il giorno dopo fu ricoverato all'ospedale e, completamente irrigidito, vi mor tra atroci sofferenze.
Dalla ferita al piede di quel bambino si prese una goccia di pus che,
opportunamente coltivata. forn una colonia di microbi che il conferenziere present al ITcroscopio e che i bambini e i convenuti poterono osservare.
Il ITcrobo tetanico ha preferenza per il cavallo e poich il contatto con
esso tanto frequente per l'uomo, il pi lieve graffio sul1a pelle o l'usanza
dei bambini di toccare polvere e terra per poi toccarsi la bocca con le dita,
un pericolo costante.
In certe regioni dell'America ci fu una specie di epideITa che uccideva
i neonati fino agli otto giorni. Studiata la situazione da una comITssione
scientifica di Nuova York, si scopr che si trattava del tetano e che la
causa consistev nell'usanza di toccare con la terra il corpo dei bambini.
Con la conseguente sollecitazione a]]a pratica della pulizia igienica
esposta con magistrale semplicit, ebbe terITne la conferenza che lasci
impressionato l'auditorio.
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