3.1 Il progetto di Colombo Dopo aver completato la reconquista, la Corona spagnola, decise di finanziare la spedizione di Cristoforo Colombo. Questultimo era convinto del fatto che navigando verso lOccidente avrebbe raggiunto lOriente, data la sfericit della Terra. Colombo andava alla ricerca della Cina, minuziosamente descritta da Marco Polo nel Milione. Ci che andava cercando Colombo, oltre le spezie, era loro, che sarebbe servito successivamente per affrontare le spese di una nuova crociata, col fine di conquistare il Santo Sepolcro. Colombo voleva continuare oltre mare la guerra contro lIslam. Furono probabilmente i tratti religiosi della spedizione di Colombo a convincere Isabella di Castiglia e Ferdinando dAragona a finanziare il suo progetto. In precedenza, nel 1484, Colombo aveva presentato il suo progetto al re del Portogallo che, dopo aver consultato gli esperti, defin inattuabile. Fu in particolare il greco Tolomeo a sottolineare come, sebbene fosse corretta lipotesi di Colombo, i suoi calcoli fossero completamente errati.
3.2 Il viaggio di Colombo
Colombo part dal porto di Palos, citt i cui marinai saccheggiarono alcune navi portoghesi, costringendo la Corona spagnola a richiedere unammenda, ovvero offrire due navi a Colombo. Queste erano navi di piccole dimensioni, chiamate Nia e Pinta; Colombo invece noleggi una nave pi grande, la Santa Maria. La navigazione in mare aperto dur 33 giorni, un lasso di tempo enorme per lepoca, e port lequipaggio a ribellarsi. Finalmente Colombo raggiunse lisola Guanahani, ribattezzata San Salvador, i cui abitanti vennero denominati indios, perch appunto convinto di aver raggiunto le Indie. Successivamente Colombo arriv a Cuba e Haiti. Sfortunatamente loro trovato da Colombo bast a stento a coprire le spese di spedizione e, affermatasi lidea che le terre da lui scoperte fossero improduttive e di poca importanza, la sua figura venne dimenticata.
3.3 Le reazioni in Europa
Cinque anni dopo Colombo, Vasco da Gama divenne il primo europeo a navigare direttamente fino in India. Numerose furono quindi le spedizioni oltre loceano, fra cui quella di Giovanni Caboto che arriv a Terranova, quella di Pedro Cabral che raggiunse il Brasile e quella di Amerigo Vespucci. Allinizio del XVI secolo, quindi, la tesi di Colombo venne distrutta e divenne concreta la teoria di un Nuovo Mondo. Fu Amerigo Vespucci a rendersi conto dellenorme e nuovo continente in cui era approdato, che descrisse nella sua lettera allambasciatore fiorentino di Parigi. Nel 1519 Ferdinando Magellano attu la circumnavigazione del globo.
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Una catastrofe demografica
4.1 Limpatto con le malattie europee Prima dellarrivo degli europei, la popolazione dellAmerica era di circa 57 milioni di abitanti. Questi, vennero subito sfruttati nella ricerca delloro. Inizi cos la decimazione della popolazione, nelle cui cause individuiamo lencomienda: ogni spagnolo giunto in America aveva diritto ad un pezzo di terra e un gruppo di indigeni; in teoria gli indigeni dovevano essere portati alla scoperta della fede cristiana, mentre in realt venivano sfruttati e costituivano manodopera servile. Leccessiva violenza mostrata dagli europei, che port alla reazione dei frati domenicani, non pot da sola sorreggere un tale crollo demografico; gli studiosi attribuiscono il ruolo di principale causa del crollo della popolazione alle malattie europee. Questultime erano completamente sconosciute agli indigeni che, avendo sviluppato un sistema immunitario tale da far fronte alle malattie del luogo, iniziarono a morire a causa di malattie che per gli europei erano delle banalit. A colpire la popolazione indigena fu sopratutto il vaiolo.
4.2 La conquista del Messico
Hernn Corts sbarc in Messico nel 1519, sotto lautorit del re di Spagna; Corts raggiunse il Messico con soli 600 uomini, ma nonostante ci riusc a sottomettere limpero azteco, guidato da Moctezuma. Gli aztechi rimasero in un primo momento paralizzati, ma dopo la cattura e luccisione di Moctezuma, reagirono, costringendo Corts, giunto alla capitale (Tenochtitln), alla fuga. I fattori che portarono alla vittoria Corts, nonostante un esercito cos esiguo, furono: lepidemia del vaiolo, che permise agli spagnoli di riorganizzarsi. laiuto delle popolazioni sottomesse dagli aztechi con la forza. superiorit della tecnica costruttiva in campo militare degli europei.
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4.3 La conquista dellimpero degli inca e dello Yucatn
Dopo aver conquistato limpero azteco, gli spagnoli volsero la loro attenzione su un altro grande impero, quello degli inca, la cui capitale era Cuzco. Ancora una volta il vaiolo solse un ruolo dominante nella conquista dellimpero, infatti, limperatore degli inca venne colpito da questa malattia e mor, lasciando i suoi due figli a contendersi il trono. Fu Francisco Pizarro, nel 1532, a catturare con linganno uno dei figli dellimperatore e, per dare un tocco di legittimit alla sua azione, si impegn nella lettura pubblica del Requirimiento, un testo che proclamava che il papa, in nome di Dio, avesse consegnato quelle terre al re di Spagna, e che, a chiunque non avesse obbedito, sarebbe spettata una punizione. Nello stesso periodo gli spagnoli sottomisero la penisola dello Yucatn, abitata dai maya. I maya, a contrario degli inca, vivevano in citt stato indipendenti, e fu per questo pi lunga e faticosa la loro repressione, che dur 14 anni.
4.4 Il dibattito in Spagna sul diritto di conquista
Gi nel 1511 la violenza degli spagnoli port ad unaccesa discussione dei frati domenicani che, con le loro pressioni avevano costretto la Corona spagnola a riflettere sulla legittimit delle conquiste nel nuovo continente. Vennero interpellati i pi famosi docenti del tempo, col fine di trovare una teoria che sostituisse il Requirimiento, che di fatto attribuiva al papa una sorta di potere universale, elevandolo ad una condizione di superiorit nei confronti di tutti i sovrani. Gli intellettuali di misero allopera e diedero vita a numerose teorie politiche; una su tutte era quella che seguiva le linee generali dellidea di Aristotele, secondo il quale chiunque non possedeva la capacit di domare le proprie passioni, di comunicare tramite il linguaggio e di vivere in citt, non poteva essere considerato un vero uomo. La cosiddetta teoria degli schiavi per natura per fu insostenibile; limpero azteco e quello dei maya infatti sfoggiavano una grande organizzazione politica e si qualificarono in pieno merito come civilt urbane. Abbandonata anche questa tesi, Francisco de Vitoria esamin la questione e trov un compromesso fra le teorie in circolazione. Egli considerava senza ombra di dubbio gli indios come veri uomini, ma sosteneva che fossero dotati di una mentalit infantile e che quindi necessitassero di uneducazione alle leggi di natura. Alla base di questa educazione vi era la conversione alla fede cristiana. Fu proprio il fatto che de Vitoria considerava veri uomini gli indios a portare la Corona spagnola ad accettare questa teoria.
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4.5 La posizione di Bartolom de Las Casas
Il frate domenicano Bartolom de Las Casas partor una particolare teoria sulla questione. Egli chiedeva che venisse riconosciuta lumanit degli indigeni e che quindi questi venissero trattati con rispetto. De Las Casas inoltre riusc ad assumere completamente il punto di vista degli indigeni, arrivando a giudicare anche lo stesso sacrificio umano adoperato dagli aztechi, come un gesto nel quale viene espressa la volont di offrire alla divinit ci che pi prezioso e perfetto. La posizione di Las Casas indubbiamente molto radicale e si conclude col definire il possesso delle miniere doro unappropriazione illegittima, poich priva del consenso dei sovrani indigeni.
4.6 Il tracollo demografico
La posizione di Las Casas suscit sdegno e rabbia negli animi degli encomenderos, al punto che venne accusato di essere strumento del demonio e di voler impedire la diffusione della fede cristiana. Nessuno teoria in grado di fornire una giustificazione degli atti dei coloni europei, che costituiscono, dal punto di vista degli indigeni, un evento drammatico. Parlare di genocidio non per del tutto corretto, poich le malattie svolsero un ruolo fondamentale nel crollo demografico che, tuttavia, rimane una delle pi grandi catastrofi della storia mondiale.