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LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO

GIORNALE QUOTIDIANO

Non praevalebunt

Unicuique suum
Anno CLIV n. 91 (46.633)

Citt del Vaticano

domenica 20 aprile 2014

I riti del venerd santo presieduti da Papa Francesco

Come lalba di una notte lunga


La croce da emblema della mostruosit delluomo a simbolo della misericordia di Dio
Speranza, risurrezione, amore di Dio. Restano
queste tre parole al termine della giornata in cui
la Chiesa fa memoria della Passione di Ges.
Papa Francesco a consegnarle al mondo intero, al
termine della Via crucis presieduta al Colosseo
nella sera del 18 aprile, venerd santo.
Dio ha messo sulla croce di Ges il peso di
tutte le ingiustizie ha detto il Pontefice perpetrate da ogni Caino contro suo fratello, tutta
lamarezza del tradimento di Giuda e di Pietro,
tutta la vanit dei prepotenti, tutta larroganza
dei falsi amici.
Proprio per questo era una croce pesante, come la notte delle persone abbandonate, pesante
come la morte delle persone care, pesante perch

riassume tutta la bruttura del male. Tuttavia,


anche una croce gloriosa come lalba di una
notte lunga ha aggiunto il Santo Padre perch raffigura in tutto lamore di Dio che pi
grande delle nostre iniquit e dei nostri tradimenti.
La croce, ha spiegato il vescovo di Roma, segno della mostruosit delluomo, quando si lascia guidare dal male, diventa dunque il simbolo dellimmensit della misericordia di Dio,
perch lui non ci tratta secondo i nostri peccati,
ma secondo la sua misericordia. E cos di fronte
a quella croce finiamo per sentirci figli e non
cose o oggetti ha sottolineato Papa Francesco
citando una preghiera di san Gregorio Nazian-

zeno. Lultimo pensiero della Via crucis il Santo


Padre ha voluto dedicarlo ai malati e a tutte le
persone abbandonate sotto il peso della Croce,
affinch ha detto trovino nella prova della
croce la forza della speranza.
Nel pomeriggio il Papa aveva presieduto la celebrazione della Passione del Signore nella basilica vaticana.
Alla vigilia della solennit di Pasqua, il presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano ha fatto pervenire al Pontefice un caloroso
messaggio di augurio.
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Oltre cento vittime di unepidemia

In Vietnam i bambini muoiono ancora di morbillo


HANOI, 19. Almeno 112 bambini sono morti di morbillo in Vietnam. Lo
riferisce un rapporto del ministero
della Salute, secondo cui dallinizio dellanno nel Paese asiatico sono stati registrati oltre 8.500 casi
della malattia. Una patologia altamente infettiva che in Occidente
non desta alcuna preoccupazione ma

che, in un contesto di povert, di


malnutrizione e di carenze sanitarie,
pu essere letale. Nell87 per cento
dei casi, rilevano fonti sanitarie, i
bambini vietnamiti morti tutti al
di sotto dei dieci anni non erano
stati infatti vaccinati. Questo perch,
nonostante le iniziative promosse da
alcune organizzazioni internazionali

con lobiettivo di sradicare la malattia entro il 2012, molti bambini vietnamiti non hanno avuto accesso alle
profilassi, anche per i timori manifestati dai loro genitori per possibili
effetti collaterali.
Nella capitale, Hanoi, e in molte
altre citt gli ospedali sono stati presi letteralmente dassalto da famiglie

in preda al panico. E questo, secondo il rapporto ministeriale, avrebbe


contribuito ulteriormente a diffondere la malattia. In molti casi, i bambini sono morti per complicazioni associate alla patologia, che indebolisce il sistema immunitario.
In una nota, il rappresentante in
Vietnam dell'Organizzazione mondiale della Sanit ha dichiarato di
essere molto preoccupato. Questo
virus molto contagioso e difficile
da controllare ha detto allagenzia
Afp, sottolineando che il modo migliore per limitare la diffusione
proprio quello di incoraggiare la
vaccinazione. In Vietnam, lultima
epidemia di morbillo risaliva al 2009
A livello globale, secondo le ultime statistiche dellO rganizzazione
mondiale della Sanit, oltre trenta
milioni di bambini contraggono
ogni anno il morbillo e di questi circa mezzo milione muore. Il maggior
numero di decessi si verifica e forse non sarebbe nemmeno necessario
sottolinearlo nei Paesi pi poveri
dellAsia e dellAfrica.

Al sepolcro

La donna che non cera

In una iscrizione del V secolo


la commovente storia di un bimbo
morto una settimana
dopo aver ricevuto il battesimo

di GIULIA GALEOTTI

La Pasqua di Severus
Un piccolo paziente in un ospedale di Hanoi (Afp)

CARLO CARLETTI

ALLE PAGINE

Gli insorti filo-russi non intendono deporre le armi

Gi traballa laccordo sullUcraina

y(7HA3J1*QSSKKM( +[!"!&!?!"!

KIEV, 19. Laccordo di Ginevra firmato ieri da Mosca e Kiev con la


mediazione di Ue e Stati Uniti
per provare a disinnescare la crisi
ucraina gi traballa pericolosamente.
Al momento di passare dalle parole
ai fatti, gli ostacoli al piano internazionale per fare cessare le violenze si
sono manifestati immediatamente.
Gli insorti filo-russi dellautoproclamata Repubblica di Donetsk, che
occupano alcuni edifici amministrativi in una decina di citt dellest
dellUcraina, non si sentono vincola-

Elio Toaff e il Centro Wiesenthal


sulla canonizzazione dei due Pontefici

I giusti
Giovanni XXIII
e Giovanni Paolo

II
PAGINA 6

ti allintesa, non intendono deporre


le armi e sono gi tornati a chiedere
le dimissioni del nuovo Governo
filo-occidentale di Kiev, per loro illegittimo. E un portavoce del
Cremlino, ieri sera, ha ammesso che
alcune unit militari russe si trovano
vicino al confine ucraino.
Ma anche a livello internazionale,
Russia e Occidente hanno gi dato
vita a un nuovo braccio di ferro
sullattuazione di quanto concordato
solo sulla carta a Ginevra.
Da una parte ci sono lo scetticismo del presidente degli Stati Uniti,
Barack Obama, nei confronti di Mosca e lirritazione dellEuropa, che
potrebbero presto portare a nuove
sanzioni economiche contro la Russia se questa non assumer azioni
immediate e concrete per disinnescare la tensione nellUcraina orientale. Dallaltra parte c il Cremlino,
che invece ritiene inaccettabili queste
minacce, sottolineando una responsabilit collettiva, anche se sia Kiev
che i suoi alleati occidentali accusano Mosca di appoggiare gli insorti.

E da Kiev, il Governo ad interim


salito al potere sullonda della rivolta, ha fatto subito sapere che loperazione militare contro i ribelli
dellest prosegue. Anche se in un discorso alla Nazione trasmesso in televisione, il presidente, Oleksandr
Turcinov, e il premier, Arseniy Yatseniuk, hanno promesso una riforma
costituzionale che rafforzer i poteri
delle regioni. Lo stesso capo dello
Stato ha dichiarato che, per assicurare la pace e la mutua comprensione
tra i cittadini ucraini, ai consigli regionali, municipali e distrettuali sar
dato il potere di decidere lassegnazione dello status di lingua ufficiale
al russo o ad altre lingue parlate dalla popolazione locale. Una mossa
che mira evidentemente a venire incontro alla popolazione russofona
delle turbolente regioni dellest, sentitasi in parte minacciata quando
subito dopo la caduta del presidente
Yanukovich il Parlamento di Kiev
ha deciso di abrogare una legge che
prevedeva lo status di lingua ufficiale regionale per gli idiomi parlati da

almeno il 10 per cento della popolazione locale (anche se poi Turcinov


non ha firmato la controriforma).
Ma al momento sembrano mosse
parziali e prive di effetto, mentre la
situazione in Ucraina continua a essere molto tesa. Ieri notte, secondo
alcuni media locali, lesercito ha attaccato un posto di blocco degli insorti filo-russi nei pressi del villaggio
di Serghiivka.
Inoltre, uomini dei servizi segreti
ucraini hanno ripreso il controllo
della stazione di trasmissione televisiva di Kramatorsk-Sloviansk, occupata da filo-russi armati che avevano
bloccato i canali ucraini ripristinando la trasmissione nella zona delle tv
russe oscurate. E nel timore di ulteriori violenze, il ministro degli Esteri
ucraino, Andriy Deshchytsia, ha annunciato azioni pi concrete se non
verranno sgomberati tutti gli edifici
occupati, ma i ribelli insistono nel
chiedere un referendum per definire
lo status delle regioni di Donetsk e
Lugansk, senza escludere lannessione alla Russia.

unassenza assordante. Cos


enorme, che dapprincipio
nemmeno si avverte. Ma
quando viene percepita, si realizza
che unassenza indice dellamore
travolgente che porta ad abbandonarsi in modo totale, assoluto.
Ges esala lultimo respiro. Tra i
pochi in prossimit della croce, sua
madre. Maria, rimasta in piedi sotto quel legno di condanna, con il
figlio, accanto al suo corpo sofferente. Guardandolo negli occhi, la
madre rinnova al figlio il suo amore, la sua fiducia. Maria guarda negli occhi il figlio che muore: vede
davvero la morte? Lei, la giovane
di Nazaret, lei, fragile donna, pu
insieme impazzire di dolore ed
esplodere di speranza, perch Maria che guarda negli occhi il figlio
che muore, la stessa Maria che
sa. Che crede. Per Maria solo
per Maria la risurrezione gi
verit. L e ora.
Maria parla poco. Poco con le
parole, moltissimo con i gesti. Eppure ha per noi un significato profondo pensare che il suo gesto pi
forte un non gesto. Perch Maria
la fanciullina che ebbe la forza
di opporsi alla ragione, alla legge e
alla rispettabilit; quella donna talmente forte da essere capace di
confrontare tutte le cose nel suo
cuore al momento della risurrezione parrebbe non esserci.
il primo giorno dopo il sabato, molto presto al mattino. ancora buio. Maria Maddalena (secondo il vangelo di Giovanni), le
pie donne (come raccontano gli altri evangelisti), fremono. Sono im-

pazienti, inquiete. Non possono


aspettare, quasi corrono verso la
tomba.
Maria di Nazaret, per, non
con loro. E non perch la madre di
Ges sia annientata dalla disperazione, sopraffatta dal dolore. Non
perch stia riposando o perch impegnata altrove. Maria, del resto,
non arriva nemmeno poi, con Giovanni e Simon Pietro. Non comunica la notizia, e nemmeno la riceve. Non si stupisce.
Maria di Nazaret non c. Riapparir solo dopo lascensione,
quando Luca, allinizio del libro
degli Atti degli apostoli, scrive che
Maria si trovava nel cenacolo di
Gerusalemme, con gli apostoli, le
altre donne che avevano seguito il
Signore dalla Galilea e diversi suoi
familiari.
Al sepolcro Maria non c; ci
piace pensare che abbia passato in
veglia il tempo che era stato indicato, in attesa del momento in cui
Ges avrebbe adempiuto la sua
promessa. Maria, la madre di Ges, non va al sepolcro perch ha la
certezza che l non vi trover suo
figlio. Lui aveva detto che il terzo
giorno sarebbe risuscitato, e lei gli
ha creduto. La risurrezione per
chi nellamore si perde. E dellamore si fida.

In occasione delle festivit pasquali


il nostro giornale non uscir.
La pubblicazione riprender con la data
22-23 aprile.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 2

domenica 20 aprile 2014

Il Consiglio di sicurezza condanna lattacco a Bor

Ucciso anche un sacerdote della diocesi di Bossangoa

Crimine di guerra
in Sud Sudan

Violenze centroafricane

NEW YORK, 19. Una dichiarazione


approvata ieri sera dal Consiglio di
sicurezza dellOnu definisce un crimine di guerra lattacco sferrato gioved contro i rifugiati nella base
dellUnmiss, la missione dellO nu
in Sud Sudan, a Bor, la capitale
dello Stato sudsudanese orientale
dello Jonglei. Nellattacco sono
morti, oltre a dieci aggressori, non
meno di 48 civili, tra i quali alcuni
bambini, che avevano cercato protezione nella base dellOnu, dove sono ospitati circa cinquemila sfollati,

Libere
quarantaquattro
studentesse
rapite in Nigeria
ABUJA, 19. Notizie parzialmente
rassicuranti e persistenti inquietudini si alternano sulla vicenda
delle studentesse nigeriane rapite
nella notte tra luned e marted
nel dormitorio di una scuola a
Chibok, nello Stato nordorientale
del Borno. Ieri sera si appreso
che altre 14 ragazze sono riuscite
a fuggire ai sequestratori, ritenuti
miliziani di Boko Haram, il
gruppo fondamentalista islamico
responsabile da quattro anni di
attacchi e sistematici atti di terrorismo che hanno provocato migliaia di morti, in massima parte
civili. Il ritrovamento delle 14 ragazze stato annunciato dal
commissario allEducazione del
governatorato del Borno, Musa
Inuwa Kubo. Il funzionario ha
spiegato che sono state individuate mentre vagavano nella savana intorno a Chibok.
In precedenza era stato confermato il ritrovamento di trenta ragazze, 14 sempre nella boscaglia
e 16 in una scuola dove si erano
rifugiate quando la loro stata
assalita. Sempre secondo le autorit locali, dunque, sulle 129 studentesse presenti nel dormitorio
ne sono tornate libere finora 44.
Nellarea continua la mobilitazione delle forze di sicurezza, dei
militari e anche di gruppi civili
organizzati per riuscire a liberare
le 85 ragazze ancora nelle mani
dei sequestratori.
In particolare nella ricerca sono impegnati i familiari delle
ragazze, che non nascondono la
delusione nei confronti delle
autorit e in particolare dellesercito, dopo che tre giorni fa il ministero della Difesa aveva diffuso
la falsa notizia della liberazione
di quasi tutte le rapite. Intendono setacciare la boscaglia, ha
dichiarato la direttrice della
scuola teatro del sequestro, Asabe
Kwambura, aggiungendo che le
varie famiglie hanno deciso di
mettersi insieme per acquistare il
carburante per i veicoli con i
quali parteciperanno alle ricerche.

e sono rimasti feriti diversi caschi


blu del contingente indiano dellUnmiss, che hanno invano tentato
di arginare gli aggressori. Secondo
il capo delle operazioni umanitarie
delle Nazioni Unite in Sud Sudan,
Toby Lanzer, le conseguenze potrebbero diventare ancora pi drammatiche perch pi di cento persone
sono rimaste ferite, alcune in modo
molto grave.
Prima della riunione del Consiglio di sicurezza una dura condanna
dellaccaduto era arrivata dal segretario generale dellOnu. Lattacco
in un luogo dove i civili sono protetti dalle Nazioni Unite una grave escalation, aveva affermato Ban
Ki-moon attraverso il suo portavoce, Stephane Dujarric, ricordando
anchegli che ogni attacco ai caschi
blu e ai civili sotto la loro protezione inaccettabile e costituisce un
crimine di guerra.
Nella strage, secondo quanto confermato
dallUnicef,
il
fondo
dellOnu per linfanzia, sono stati
uccisi anche numerosi bambini, oltre a diverse donne. Bambini totalmente indifesi sono stati attaccati in
un luogo in cui avrebbero dovuto
sentirsi al sicuro, ha dichiarato Jonathan Veitch, il rappresentante
dellUnicef in Sud Sudan, aggiungendo che quanto accaduto a Bor
allunga il tragico conteggio dei

bambini uccisi nella guerra civile


esplosa da oltre quattro mesi in Sud
Sudan tra le forze del Governo del
presidente Salva Kiir Mayardit e i
ribelli guidati dallex vicepresidente
Rijek Machar.
Una nota dellUnicef aggiunge
che numerosi minori sono stati reclutati da entrambe le parti fin
dallinizio del conflitto, a met dicembre scorso, e che gli operatori
umanitari hanno documentato un
significativo aumento del loro impiego in combattimento. Ancora
allinizio di questa settimana, durante i combattimenti intorno a Bentiu,
la capitale dello Stato petrolifero
settentrionale di Unity, numerosi ragazzi sono stati visti trasportare armi, in uniforme militare come se
fossero in fase di addestramento.
Centinaia di altri sono fuggiti alla
ricerca di protezione in una base
dellUnmiss. Dallinizio del conflitto
sono gi pi di un milione i profughi sudsudanesi, tra rifugiati oltre
confine e sfollati interni.
Su quanto accaduto a Bor intervenuto anche il dipartimento di Stato di Washington la cui portavoce,
Marie Harf, ha ribadito lappello
al governo del Sud Sudan a porre
fine alla violenza, fornendo pieno
sostegno alla missione Unmiss nella
protezione dei civili.

Un miliziano della Seleka (Reuters)

BANGUI, 19. Notizie di persistenti violenze giungono


dalla Repubblica Centroafricana, soprattutto dalle regioni settentrionali dove si sono intensificati questa settimana gli scontri tra le milizie degli ex ribelli della Seleka e quelle loro contrapposte degli anti-balaka (balaka
in lingua locale sango significa machete, in riferimento
allarma spesso usate nei massacri della Seleka). Nelle
prime ore di oggi si appreso anche delluccisione di
un sacerdote cattolico, padre Labb Christ Formane
Wilibona, parroco di Paoua, nella diocesi di Bossangoa,

quella di cui vescovo monsignor Nestor-Desir Nongo-Aziagbia, sequestrato per alcune ore mercoled assieme a tre sacerdoti, che comunque non ha ancora potuto
fare ritorno nella sede vescovile. A uccidere il sacerdote
sarebbero stati miliziani di etnia fulani vicini alla Seleka. La notizia stata confermata dal vicario generale
della diocesi, padre Frederic Tonfio, secondo il quale il
sacerdote stato ucciso mentre dal villaggio di Boguila
stava rientrando nella sua parrocchia e purtroppo non
stato ancora possibile recuperarne la salma.

Possibile compromesso sulle miniere in Sud Africa


CITT DEL CAPO, 19. Una nuova
proposta avanzata dalle multinazionali titolari dei diritti di sfruttamento delle miniere sudafricane potrebbe favorire un compromesso per
porre fine a uno sciopero di minatori che si protrae da mesi.
Lo sciopero, incominciato a gennaio, lultima iniziativa di due anni
di mobilitazione e tensione spesso
sfociate in violenze, culminate nella
strage davanti alla miniera di Marikana, gestita dalla compagnia britannica Lonmin, nellagosto del 2012,
quando 34 minatori furono uccisi in
scontri con le forze di polizia. Secondo il portale di informazione
News24, lAmplats e altre multinazionali hanno espresso disponibilit
ad aumenti progressivi delle retribuzioni del 9 per cento lanno. La trattativa con i sindacati sugli incrementi dovrebbe riprendere marted prossimo, dopo le festivit per la Pasqua.
In questi mesi, peraltro, diversi annunci di intese tra le aziende e i sindacati non si sono concretizzati.
Sono dodicimila i lavoratori della
sola Amplats che rifiutano di tornare
al lavoro finch la loro paga non sar alzata ben oltre la misura prevista
nellaccordo siglato alla fine di ottobre fra la Camera delle miniere, lassociazione degli imprenditori del settore, e il National Union of Mineworkers (Num), il sindacato nazionale dei minatori considerato vicino
alle posizioni dellAfrican National
Congress, il partito al potere in Sud
Africa fin dalla fine dellapartheid.

Minatori nei pressi di Johannesburg (LaPresse/Ap)

Allaccordo, che prevedeva aumenti


salariali fortemente inferiori alle richieste degli scioperanti, si era opposta l'Association of Mineworkers
and Construction Union (Amcu), il
sindacato emergente del settore, che
accusa la Num di eccessiva acquiescenza sulle posizione delle compagnie minerarie e, comunque, di appiattimento sulle posizioni del Governo, preoccupato per le perdite finanziarie provocate dal blocco delle
miniere. Lo scontro sta infatti avendo pesanti ripercussioni anche
sulleconomia generale del Paese, e
in parte significativa legata proprio
alle esportazioni minerarie. Il Governo ha finora tenuto un atteggiamento drastico. Pi volte, anche durante
questultimo sciopero, la polizia
intervenuta con idranti e proiettili di
gomma per disperdere i manifestanti. Durante il braccio di ferro di questi mesi con le multinazionali, comunque, Num e Amcu si sono trovate pi volte sulle stesse posizioni.
Il protrarsi di questultimo sciopero non solo sta causando forti perdite alle multinazionali, ma sta mettendo in difficolt migliaia di famiglie. Nel bacino minerario di Rustenburg, la cosiddetta cintura del
platino, epicentro della mobilitazione dei lavoratori, migliaia di loro
non possono infatti contare da mesi
su unentrata sicura e si sono indebitati, sottoscrivendo spesso prestiti a
tassi dinteresse esorbitanti. A loro si
aggiungono le migliaia di minatori
licenziati negli ultimi mesi.

Cordoglio di Papa Francesco per le vittime

Malgrado il blocco della caccia ordinato dalla Corte internazionale di giustizia

Proseguono le indagini
sul naufragio in Corea del Sud

Tokyo non rinuncia alle balene

SEOUL, 19. Proseguono le indagini


sul tragico naufragio del traghetto
sudcoreano che ha causato 29 vittime accertate, mentre 273 persone risultano ancora disperse. Papa Francesco, attraverso un tweet, ha intanto chiesto ai fedeli di unirsi a lui
nella preghiera per le vittime e per i
loro familiari. Il comandante della
nave traghetto stato arrestato. Lee
Joon-Seok, 69 anni, accusato di
cinque capi di imputazione, tra cui
negligenza e violazioni del diritto
della navigazione. Al comando del

traghetto cera il terzo ufficiale, una


donna di 26 anni e con soli due anni di esperienza. Anche per lei, come per il capitano Lee e per un altro ufficiale, scattata la richiesta
darresto dalla Procura di Mokpo,
cui stata affidata lindagine sul disastro. stato accertato che Lee, al
momento della tragedia, non si trovava nemmeno sul ponte di comando. Nel primo interrogatorio, il comandante ha ammesso di avere ritardato lo sgombero della nave per
oltre quaranta minuti.

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00120 Citt del Vaticano


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Gli ex ribelli
del Mozambico
trattano lingresso
nellesercito

Nuova offerta delle multinazionali ai lavoratori in sciopero

GIOVANNI MARIA VIAN


direttore responsabile

Carlo Di Cicco
vicedirettore

Piero Di Domenicantonio

TOKYO, 19. Il Giappone non rinuncia alla caccia alle balene, malgrado
la Corte internazionale di giustizia
dellAja abbia a marzo ordinato il
blocco immediato delle attivit, accogliendo un ricorso dellAustralia.
Entro il prossimo autunno, ha reso noto ieri il ministro nipponico
della Pesca, Yoshimasa Hayashi, sar infatti presentato un nuovo piano
allInternational Whaling Commission (Iwc) sulla caccia dei cetacei a
fini scientifici, che proseguir anche questanno. Siamo giunti alla

Servizio vaticano: vaticano@ossrom.va


Servizio internazionale: internazionale@ossrom.va
Servizio culturale: cultura@ossrom.va
Servizio religioso: religione@ossrom.va

caporedattore

Gaetano Vallini
segretario di redazione

Servizio fotografico: telefono 06 698 84797, fax 06 698 84998


photo@ossrom.va www.photo.va

conclusione di volere continuare dopo aver esaminato attentamente la


sentenza dellAja ha spiegato il ministro. La decisione riflette ci che
la sentenza ha sottolineato e vorremmo spiegare il tutto con sincerit a ogni Paese coinvolto ha aggiunto Hayashi in una nota ufficiale.
Tokyo la chiama caccia alle balene per ricerca, finalizzata alla raccolta di dati per dimostrare che la
cattura di balene non intacca la sostenibilit dei cetacei. Ma per Paesi

Tariffe di abbonamento
Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198
Europa: 410; $ 605
Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665
America Nord, Oceania: 500; $ 740
Abbonamenti e diffusione (dalle 8 alle 15.30):
telefono 06 698 99480, 06 698 99483
fax 06 69885164, 06 698 82818,
info@ossrom.va diffusione@ossrom.va
Necrologie: telefono 06 698 83461, fax 06 698 83675

come lAustralia e la Nuova Zelanda


la caccia ha solo fini commerciali.
Hayashi ha anche comunicato che
il Governo di Tokyo rivedr il progetto di ricerca sulle balene in Antartide, modificando le quote per la
caccia baleniera scientifica nel Pacifico (con 210 cetacei da catturare,
invece dei 380 dello scorso anno),
che inizier entro pochi giorni, subito dopo la visita in Giappone del
presidente degli Stati Uniti, Barack
Obama, prevista per il 24 e 25 aprile
prossimi.

Segreteria di redazione
telefono 06 698 83461, 06 698 84442
fax 06 698 83675
segreteria@ossrom.va

MAPUTO, 19. I combattenti della


Resistenza nazionale del Mozambico (Renamo) potrebbero essere
integrati nelle forze armate nazionali a tutti i livelli: lo prevede un
accordo di massima raggiunto a
Maputo tra il Governo, da sempre
espressione del Fronte di liberazione del Mozambico (Frelimo) e
lex formazione ribelle. Lintesa,
non ancora formalizzata, dovrebbe essere attuata con la supervisione di osservatori internazionali.
Secondo il rappresentante del Governo Gabriel Muthisse, la disponibilit espressa dalla Renamo
un enorme passo avanti nel dialogo. In Mozambico la guerra civile
tra Frelimo Renamo si conclusa nel 1992. Negli ultimi due anni,
per, militari e combattenti della
Renamo si sono scontrati pi volte nella regione centrale di Sofala.

Pronto a insediarsi
il Governo
del Madagascar
ANTANANARIVO, 19. Il nuovo Governo del Madagascar, guidato dal
primo ministro Roger Kolo
pronto a insediarsi. La stampa locale riferisce oggi che lelenco
completo dei membri dellEsecutivo, circa trenta, dovrebbe essere
pubblicato nelle prossime ore. Secondo il quotidiano Madagascar
Tribune, potrebbero farne parte
della compagine due esponenti
delluscente Governo di transizione e molti volti nuovi, tra cui alcuni tecnici. Roger Kolo, un medico tornato in patria nel 2013 dopo trentanni allestero, ha detto
nei giorni scorsi che il suo sar un
Governo di apertura e riconciliazione nazionale, costituito da
personalit che hanno dato prova di buona volont. Nelle ultime ore, a sorpresa, 35 dei 49 deputati del Mapar, la piattaforma
dellex presidente di transizione
Andry Rajoelina, hanno offerto
sostegno alle nuove autorit.

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Ivan Ranza, direttore generale

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EDITRICE LOSSERVATORE ROMANO

don Sergio Pellini S.D.B.


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domenica 20 aprile 2014

pagina 3

Riunione a Riad

Oltre dieci morti in una moschea

Confermato presidente dellAlgeria

Compromesso
difficile
tra monarchie
del Golfo persico

Guerra e terrorismo
devastano Homs

La quarta volta
di Bouteflika

RIAD, 19. A due mesi dalla frattura senza precedenti nei rapporti
diplomatici tra i Paesi del Golfo
persico, i leader della regione
hanno concordato ieri un primo,
decisivo passo verso la risoluzione
delle divergenze, stabilendo il
meccanismo di attuazione dellaccordo raggiunto nel novembre
scorso. Al termine di una riunione straordinaria a Riad, i ministri
degli Esteri dei Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo
persico (Oman, Kuwait, Arabia
Saudita, Qatar, Bahrein ed Emirati Arabi Uniti) hanno infatti
pattuito che le politiche adottate
da ciascuno Stato non devono
avere effetti su interessi, sicurezza
e stabilit dei suoi membri, n un
impatto sulla sovranit.
Proprio questa, al contrario, era
stata laccusa rivolta il 5 marzo
scorso da Arabia Saudita, Bahrein
ed Emirati Arabi Uniti al Qatar, a
cui era seguito il ritiro dei rispettivi ambasciatori da Doha. Gli
analisti politici internazionali concordano nel giudicare lintesa una
mossa senza precedenti nella trentennale storia delle relazioni tra i
Paesi della regione.
Al Qatar veniva rimproverato il
sostegno ai Fratelli musulmani e
la linea critica verso i Paesi vicini
dellemittente di Al Jazeera. I
rappresentanti di Arabia Saudita,
Bahrein ed Emirati Arabi Uniti
accusavano il Governo di Doha
di non avere rispettato la linea
comune di non-interferenza, diretta o indiretta, negli affari interni degli Stati membri.
Ci
sembrava
contraddire
quanto deciso nel corso di un mini vertice tenutosi a Riad il 23
novembre scorso, quando i rappresentanti di Riad, Manama e
Abu Dhabi avevano concordato
con il Qatar sostenitore dei
Fratelli musulmani, messi al bando nella maggior parte dellarea
di non sostenere chiunque,
gruppi o individui, metta a repentaglio sicurezza e stabilit dei
Paesi del Golfo persico.
Le altre monarchie dellarea temono, infatti, il pesante impatto
che le politiche della fratellanza
potrebbero avere anche sui loro
Paesi. Nel compromesso raggiunto a Riad non si fa per menzione del ritorno degli ambasciatori
dei tre Paesi in Qatar, n chiaro
se questo provocher un cambiamento nella politica di sostegno
dellEsecutivo di Doha al movimento islamista.
Nel mese scorso il Qatar aveva
insistito sul fatto che la politica
estera dellemirato non era negoziabile. Allo stesso tempo, dalla
capitale dellArabia Saudita era
stato sottolineato che Doha doveva cambiare linea, se voleva ricomporre la frattura. Tra i contendenti, il compito di mediare
stato assegnato al Kuwait, che ha
lavorato alacremente per raggiungere il difficile compromesso, definito tuttavia da alcuni osservatori locali come vago e non risolutivo, sebbene animato da spirito
di riconciliazione.

DAMASCO, 19. La citt siriana di Homs sempre pi


campo di battaglia e alle violenze della guerra si aggiungono quelle del terrorismo. Non meno di dieci persone
sono morte ieri per lesplosione di unautobomba contro
una moschea, in concomitanza con la preghiera islamica
del venerd. La notizia, data dallemittente televisiva libanese Al Mayadeen, da molti considerata espressione
del movimento sciita Hezbollah, stata confermata da
fonti concordi.
Nelle stesse ore, lesercito avanzato nella citt vecchia di Homs, prendendo il controllo di diversi edifici
nella zona di Wadi Sayeh. Gi in precedenza, si era avuta notizia che le forze governative si erano assestate nella
stessa zona e nei quartieri limitrofi di Shiyah Hamadiyev

ALGERI, 19. Come era largamente


prevedibile, Abdelaziz Bouteflika
stato riconfermato per un quarto
mandato consecutivo di cinque anni nelle presidenziali svoltesi gioved. Il capo dello Stato ha ottenuto
pi di otto milioni e trencentomila
voti, con una percentuale pari
all81,53 per cento. Non c stata
dunque partita per il suo sfidante,
Al Benflis, che ha ottenuto il 12,18
per cento delle preferenze e non ha
riconosciuto la vittoria di Boutefli-

Sul tavolo la ripresa dei negoziati tra israeliani e palestinesi

Colloqui separati in Vicino Oriente

ka parlando esplicitamente di brogli. Gli altri candidati hanno raggiunto percentuali bassissime. Anche Moussa Touati, arrivato ultimo
con lo 0,56 per cento, ha denunciato brogli generalizzati in tutto il
Paese e ha annunciato che far ricorso al Consiglio costituzionale.
Ad annunciare i risultati stato
il ministro dellInterno, Tayeb Belaiz, durante una conferenza stampa tenutasi ad Algeri. Belaiz ha
detto che circa ventitr milioni di
persone si erano registrate al voto,
ma i votanti effettivi sono stati poco pi di undici milioni: laffluenza
stata dunque pari al 51,7 per cento. Il ministro dellInterno ha poi
tenuto a precisare che la campagna
elettorale si svolta in un clima
normale e senza violenza.
I principali mezzi di informazione del Paese, rileva lagenzia Ansa,
hanno sottolineato che gli algerini
abbiano atteso nella calma e quasi
nellindifferenza lesito del voto, e
ci probabilmente perch il nome
che sarebbe uscito vincitore dalle
urne era pi o meno scontato. Tuttavia non sono mancati episodi di
violenza, provocati da manifestanti
contrari al voto che alla vigilia
dellappuntamento elettorale
hanno ingaggiato scontri con le
forze dellordine nella regione della
Cabilia. Il bilancio parla di pi di
settanta feriti.

Ancora
disordini
in Egitto

John Kerry e Catherine Ashton (LaPresse/Ap)

TEL AVIV, 19. La delegazione israeliana e quella palestinese hanno incontrato separatamente, ieri, il mediatore statunitense Martin Indyk.
Nessuna fonte ha fornito dettagli
sugli incontri, ma per la prossima
settimana sembrerebbe essere prevista una nuova serie di colloqui. La
portavoce del dipartimento di Stato,
Jennifer Psaki, ha confermato che
entrambe le parti si stanno sforzando di definire un accordo quadro
per prolungare i colloqui oltre la
scadenza fissata al 29 aprile.
Da mesi lAmministrazione americana sta cercando di rilanciare i negoziati in Vicino Oriente. Nonostante limpegno del segretario di
Stato, John Kerry, che si recato
nella regione undici volte, la situazione resta, agli occhi della maggior
parte degli osservatori, estremamente incerta e lobiettivo di Washington raggiungere unintesa su tutti
i punti del negoziato entro la fine
dellanno appare ben lungi
dallessere a portata di mano.

Varato in Italia il decreto


sui tagli alla spesa pubblica
ROMA, 19. Il Governo italiano ha
varato ieri il decreto legge sui tagli
alla spesa pubblica. Nelle previsioni
dellEsecutivo saranno 15 i miliardi
risparmiati. Tra le misure, un taglio
dellIrpef (Imposta sul reddito delle
persone fisiche) pari a circa 80 euro
al mese, da maggio, per tutti i contribuenti con un reddito annuo compreso tra gli 8.000 e i 24.000 euro.
Alle imprese andranno 13 miliardi
grazie allo sblocco dei rimborsi arretrati della pubblica amministrazione.
Previsto inoltre un taglio dellIrap
(Imposta regionale sulle attivit produttive) in favore delle imprese che
risparmieranno 700 milioni di euro
nel 2014.
Nel complesso, si tratta di una
manovra da 7,7 miliardi di euro. Per
alimentarla, il Governo Renzi ha disposto tagli alle spese della difesa
per 400 milioni di euro, degli enti
locali e delle regioni per 700 milioni
e degli stipendi dei dirigenti pubbli-

e Bad Hud. La citt vecchia di Homs, considerata da


molti il cuore dellinsurrezione contro il presidente
Bahar Al Assad, da pi di un anno era nelle mani
dellEsercito libero siriano (Els), primo gruppo a ribellarsi, al quale negli oltre tre anni del conflitto si sono
aggiunte diverse formazioni ribelli, spesso in lotta tra loro. Diverse fonti segnalavano fin da luned scorso lEls
in ritirata da Homs in concomitanza con lavanzata governativa. Ma il protrarsi dei combattimenti e anche
lattentato di ieri sembrano confermare che in citt restano diversi gruppi di miliziani.
Dal Paese in conflitto giungono intanto nuove testimonianze di efferate violenze contro i cristiani da parte
di miliziani dei gruppi islamisti.

ci e dei magistrati. Riorganizzazione


e tagli previsti anche per la Rai, che
dovr ridurre le spese di circa 150
milioni di euro: il decreto autorizza
viale Mazzini a vendere una quota
di Rai Way o a razionalizzare le sedi
regionali.
Un altro aspetto cruciale del decreto riguarda la Banca dItalia:
previsto un aumento della tassazione
sulle quote dellistituto centrale detenute dalle banche con unaliquota
che passa dal 12 al 26 per cento con
un introito previsto di 1,8 miliardi di
euro. La misura stata apertamente
contestata dallAbi (Associazione
bancaria italiana).
Soddisfazione stata espressa dal
presidente del Consiglio. Ci vuole
un po di coraggio per andare contro alcune abitudini e alcune scelte
che non venivano messe in discussione da tempo ha detto Renzi
presentando il decreto in conferenza
stampa.

Sullo stato dei negoziati intervenuta ieri anche lUnione europea.


LAlto rappresentante per la Politica
estera e di sicurezza comune, Catherine Ashton, ha duramente condannato la recente uccisione di un israeliano nei pressi di Hebron e lannuncio di nuovi insediamenti da

Raid
contro Al Qaeda
nello Yemen
SANA, 19. Quindici miliziani
di Al Qaeda e tre civili sono
morti, ieri, in seguito al raid di
un drone (velivolo senza pilota) nella provincia di Al Bayda, nello Yemen centrale: lo
hanno riferito fonti tribali locali, e la notizia tata poi
confermata dalle forze di sicurezza yemenite. Nellattacco
stata bombardata una colonna
di veicoli, con a bordo i miliziani, che stavano transitando
ni pressi del villaggio di Sawma. Il convoglio era diretto
verso la provincia meridionale
di Shabwa. Il raid avvenuto
proprio mentre stava transitando una vettura con a bordo i
tre civili rimasti poi uccisi.
Come in Pakistan, anche
nello Yemen il ricorso ai droni
suscita polemiche e dibattiti,
perch tale strategia, pur diretta a colpire i miliziani estremisti e le loro postazioni, rischia
di mettere a repentaglio lincolumit dei civili, dal momento
che i velivoli senza pilota non
garantiscono
il
cosiddetto
bombardamento scientificamente mirato. Nel marzo
scorso, ricorda la France Presse, il presidente dello Yemen,
Abd Rabbo Mansour Hadi,
aveva difeso il ricorso ai droni,
sottolineando che si costretti
ad adottare questa strategia
perch consente di limitare
lazione destabilizzante dei miliziani di Al Qaeda.

parte di Israele. Questi episodi, ha


detto, non creano quel clima di fiducia e di collaborazione necessario
per un buon esito dei negoziati di
pace.
La reazione israeliana alle parole
di Ashton non si fatta attendere: il
ministro degli Esteri, Avigdor Lieberman, ha duramente contestato
lintervento dellAlto rappresentante.
Mentre il mondo intero cerca di risolvere la crisi dellUcraina, mentre
in Siria ogni giorno sono massacrati
innocenti ha dichiarato, non senza una nota di sarcasmo, Lieberman
Ashton trova il vero pericolo alla
pace nel mondo e pubblica una nota in cui chiede a Israele di annullare alcuni provvedimenti adottati nei
confronti dei palestinesi.
Nel frattempo, resta alta la tensione a Gerusalemme. Reparti della
polizia israeliana hanno disperso ieri
con la forza gruppi di dimostranti
palestinesi nel rione di Ras El
Amud, a Gerusalemme est. Altri incidenti sono stati segnalati alla por-

ta di Damasco, uno degli accessi alla Citt Vecchia: non si ha notizia di


vittime. Allorigine delle tensioni, le
limitazioni imposte ai fedeli islamici
che si recavano nella Spianata delle
Moschee e la profanazione di un
luogo di culto islamico nel nord di
Israele. Infatti, pochi giorni fa lingresso di una moschea della popolosa citt di Um El Fahem stato incendiato da sconosciuti. Scritte riconducibili a fazioni dellestrema
destra israeliana sono state rinvenute
sui muri.

IL CAIRO, 19. Violenti scontri tra


simpatizzanti e oppositori dei Fratelli musulmani si sono verificati ieri in tutto lEgitto dopo la preghiera del venerd. Ad Alessandria, alcuni sostenitori dellex presidente
Mursi sono rimasti intossicati dai
gas lacrimogeni lanciati dalla polizia per disperdere le manifestazioni
di protesta. Dieci manifestanti sono
stati arrestati per possesso di bombe incendiarie e armi contundenti.
Lo hanno riferito fonti della sicurezza. Tensione anche a Mehala,
nel governatorato di Ghabeya,
dove i dimostranti hanno dato
fuoco a una vettura delle forze
dellordine. Al Cairo, invece, un
ufficiale della polizia stato ucciso
dallesplosione di una bomba.
Obiettivo dellattacco una postazione della polizia stradale a piazza
Libano. Un altro agente rimasto
ferito.

Il presidente venezuelano annuncia


una nuova offensiva economica

Allerta tsunami
in Messico
dopo un terremoto
CITT DEL MESSICO, 19. Le autorit
messicane hanno lanciato unallerta
tsunami, sia pure contenuta, per le
principali zone costiere occidentali
del Paese, dopo il terremoto di settimo grado sulla scala Richter registrato ieri nello Stato sudoccidentale
di Guerrero. Lepicentro stato localizzato a trentasette chilometri a
nord di Tcpan de Galeana. Lallerta stata lanciata sulla base di previsioni formulate dagli esperti, secondo i quali si potrebbero creare
onde anomale sulla costa pacifica
del Messico, con possibili danni a
cose e persone. Ricorda lagenzia
Ansa che gi in passato, dopo che si
erano registrate scosse del settimo
grado sulla scala Richter, le coste
messicane erano state investite dalla
violenza dello tsunami.

La vetrina vuota di un negozio a Caracas (Afp)

CARACAS, 19. Mentre procede, per


ora a piccoli passi, il dialogo fra
Governo e opposizione, il presidente del Venezuela, Nicols Maduro,
ha annunciato una nuova offensiva economica mirata a bilanciare
lintera economia. Tale offensiva,
che dovrebbe essere lanciata marted 22, riguarda la produzione, il rifornimento di beni di prima necessit, che in alcune parti del Paese
continuano a scarseggiare, e il riequilibrio dei prezzi. Maduro ha
detto che questa manovra sar su-

periore a quella intrapresa alla fine


dellanno scorso, quando il capo
dello Stato ordin di abbassare i
prezzi degli elettrodomestici e dei
prodotti di largo consumo dopo
aver accusato i commercianti di
speculare gonfiandoli fino al mille
per cento. Maduro, che ha anche
annunciato unimminente riforma
fiscale, ha detto che occorre produrre di pi, smettere di importare
e costruire una nuova cultura del risparmio sradicando i vizi del consumismo.

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LOSSERVATORE ROMANO

domenica 20 aprile 2014

domenica 20 aprile 2014

Aveva solo sei anni


e portava ancora la veste bianca
che aveva ricevuto durante la veglia pasquale
Quella notte ricevette il nome Pascasius

La Corea vista dal santuario dedicato ad Andrea Taegon

Se un buon vento forte trasporta


il pi piccolo tra i semi

Scena di battesimo in un epitaffio per un defunto (IV secolo, Aquileia, Museo paleocristiano)

Lo stupore degli apostoli di fronte a una tomba misteriosamente vuota

Corpo assente
di GIULIANO ZANCHI
arebbe del tutto vano lo
sforzo di cercare nella testimonianza dei vangeli il
racconto della resurrezione di Ges. Liperbolica
e apocrifa messa in scena
dellarte religiosa che vede Cristo
riemergere dalla tomba, stendardo
in mano, con sprezzatura cavalleresca, ha il suo senso, ma non corrisponde allattento pudore evangelico.
La Scrittura che in questo fornisce indirettamente gli elementi
maggiori della sua attendibilit si
impegna, proprio sul fatto chiave
della propria attestazione credente,
a esprimersi semplicemente su quello che stato visto. Non una cosa
di pi. Non una cosa di meno. Con
intrepido senso di onest, la testimonianza apostolica, sedimentata
nel testo, accetta di fondare lintera
credibilit della propria professione
di fede essenzialmente sulle tracce
di unassenza: una tomba lasciata
misteriosamente vuota, bende funebri diligentemente piegate in un angolo. Nessun cedimento alla tentazione di infondere enfasi e inventiva a questo referto oggettivamente
scarno. Levidenza difatti come
suggeriranno misteriose presenze alla tomba andr cercata altrove e
altrimenti.
Intanto il testimone evangelico
depone nella sapienza del proprio
racconto lemozionata cronaca della
scoperta. Senza omettere limbarazzante dettaglio per il suo tempo
cos segnato dalle differenze di genere di un primato femminile del
primo annuncio. Solo linvincibile
fedelt delle donne, capaci di tenere
in piedi una relazione anche con
niente, in grado di trattenere con i
denti lintensit di un legame a costo di venire a patti con la morte,
solo questa granitica resistenza femminile poteva farsi trovare presente
nellistante in cui una vicenda data
per morta torna nel vivo attraverso
limponderabile.
Le donne erano l. Gli uomini,
future colonne dellincarnazione ecclesiale del Risorto, quelli no. Semplicemente reclusi nei loro sentimenti di sconfitta, di irreparabilit,
persino di vergogna: per aver lasciato casa, lavoro e affetti ed essere
andati dietro alle favole di un rabbino dalla parola facile. Toccher
loro di ricredersi. Sulla base di quasi niente. Di un corpo assente. La
cui scomparsa, in prima battuta,
rinnova semplicemente il dolore
della perdita. Ma che lentamente
porta sulla strada della comprensione.
Levangelista con lefficacia di
uno sceneggiatore di livello imprime al suo racconto lancora intensa vibrazione di un ricordo vivo,
personale, indimenticabile: il fulmine a ciel sereno di una notizia indecifrabile, il vortice dei pensieri, il
cuore in gola, la corsa forsennata,
la trepidante curiosit da frenare di
fronte al rispetto per un fratello
maggiore, la sospesa e silente ricognizione del luogo, le bende, le do-

mande, una luce interiore che si accende. In poche righe dispiegato


ai nostri occhi il processo della fede
che nasce senza premeditazione dal
visibile, che accende una volta per
tutte il motore della memoria, che

culmina con il discorso messo in


bocca a Pietro che, prendendo la
parola (negli Atti degli apostoli), formula la pi sintetica, originaria, genuina professione di fede: avevano
ragione le Scritture.

Mikhail Nestervov, La tomba vuota (1889)

mine del ciclo dei


giorni pasquali del 463
Severo muore quando ancora indossava la
veste bianca, lultimo
segno tangibile dellazione liturgica battesimale, susseguente allimmersione nella vasca battesimale e allunzione crismale: una
circostanza eccezionale
efficacemente sottolineata nellepitaffio con
lespressione et albas
suas octabas Pascae ad
sepulcrum deposuit, che
richiama per contrasto solo apparente la
formula liturgica dominica in albis deponendis
impiegata per designare la domenica successiva alla Pasqua nella
quale appunto i neobattezzati deponevano
la veste bianca. Il valore assunto dalla veste bianca, indossata
per sette giorni dai neobattezzati,
spiegato da san Girolamo in una
lettera inviata a Fabiola che gli
aveva richiesto uno scritto sul
significato delle vesti sacerdotali
(Epistola, 64, 19, 3): Quando
avremo deposto le vesti di pelle
(tunicas pellicias) allora indosseremo una veste di lino che non ha
in s nessuna traccia di morte, ma
tutta bianca, in modo che, venendo fuori dal battesimo, possiamo cingere i lombi nella verit.
Ancora in una circostanza del
tutto eccezionale si colloca la vita
brevissima di una bambina di cinque mesi e dodici giorni, originaria di Autun: Eufronia, figlia di
Eufronio (...) mor in un naufragio (naufragio enecta). Nacque il
31 ottobre, ricevette (percepit) il
battesimo l11 aprile, mor il 30
aprile. La defunta fu battezzata
in tenerissima et evidentemente
in previsione di una traversata

Ricostruzione grafica dellepitaffio di Pascasius (V secolo)

marina, poi finita tragicamente


(Corpus Inscriptionum Latinarum,
XIII 2718)
Lazione battesimale nella sua
complessit, qui come in altre
centinaia di iscrizioni dei secoli
IV e V, non designata con il calco greco baptisma. Nella prassi
corrente occidentale di cui le
iscrizioni si propongono come
autentico testimonio riflettente
invece pressoch costante luso
di forme perifrastiche come accogliere / ricevere la fede / la
grazia nelle forme gratiam dei /
fidem accipere / percipere / consequi
(Inscriptiones Christianae, IV 11806;
V 14808; X 26704, 26652); ovvero,
di forme ellittiche con limpiego
assoluto delle forme verbali
percepit, accepit, consecutus est
(Inscriptiones Christianae, I 2724;
III 7379; V 14093; VII 17540; IX
24865, 25276, 25562) o dei sostantivi derivati acceptio, perceptio (In-

scriptiones Christianae, VI 17005,


17107).
Questo repertorio espressivo,
evidentemente assorbito nellambito delle comunit attraverso la
catechesi prebattesimale e lomiletica, esprimeva compiutamente
lessenza sacramentale, invece solo implicita nei termini greci baptsma / baptzein, che formalmente
sottolineavano lazione (il lavacro)
e la materia (lacqua) del sacramento delliniziazione.
Tra le moltissime iscrizioni di
Roma che testimoniano luso delle forme perifrastiche battesimali,
particolarmente esemplificativa
quella posta al giovanissimo
Postumius Euthenion dai genitori
Felicissimus e Euthenia congiuntamente alla nonna Festa: Postumio Eutenio, fedele, che ricevette la grazia santa (qui gratiam
sanctam consecutus) il giorno prima (dellanniversario) della sua

e c vento significa che si


avr un buon
raccolto!.
A
parlare don
Paolo Lee, il custode del santuario
di Solmoe, luogo di nascita di Andrea Taegon, il primo sacerdote coreano. qui che Papa Francesco
verr a parlare ad agosto con i giovani asiatici, i quali avranno il
grande privilegio di fargli delle domande e soprattutto di ascoltare
dalla sua voce le risposte. Solmoe
al centro di una zona con una concentrazione di risaie pari solo al
numero di cattolici (sono il 40 per
cento della popolazione, cio ben
quattro volte la media nazionale).
Il riso viene seminato ad aprile e
raccolto a ottobre, e tra ottobre e
aprile si coltiva frutta e verdura in
serra.
Andrea Taegon nato qui in
questa remota provincia a centinaia
di chilometri a sud di Seoul. Ragazzo dallanimo inquieto non si
accontent della vita di villaggio.
Giovanissimo viaggi per cinquemila chilometri allinterno della Ci-

La Pasqua di Severus
l 28 aprile dellanno 463,
Severus compiuti appena sei anni muore e le
sue spoglie vengono deposte nella catacomba di Castulo. I genitori committenti
delliscrizione consegnano alla
memoria la circostanza e i tempi
in cui si consuma il trapasso del
figlio: Pascasio, nato col nome
di Severo nei giorni pasquali, gioved 4 aprile, sotto il consolato di
Flavio Costantino e Rufo uomini
chiarissimi (anno 457), visse 6 anni. Ricevette (scilicet la grazia / la
fede) il 21 aprile e depose le sue
(vesti) bianche nel sepolcro lottava di Pasqua, il 28 aprile, nellanno del consolato di Flavio Basilio
uomo chiarissimo (anno 463).
Il giovanissimo defunto aveva
assunto alla nascita il nome di Severus al quale poi, nel corso del
rito battesimale, si aggiunse il soprannome (supernomen) specificamente identitario di Pascasius.
Lo stesso fenomeno onomastico
si riconosce in altre iscrizioni romane dove occorrono antroponimi come Redentus, Restitutus,
Renata (Inscriptiones Christianae
Urbis Romae, VII, 17472; IV, 9679;
II, 6100) da considerare con ogni
evidenza veri e propri cognomina
ex baptismate.
Nel 457 la domenica di Pasqua
cadde nellultimo giorno di marzo
e i giorni pasquali (dies pascales),
nel corso dei quali si colloca la
nascita di Severo, sono i quindici
giorni comprensivi della settimana
precedente e successiva al giorno
di Pasqua, nel corso dei quali
come anche previsto da una costituzione del Codice Teodosiano
del 392 (II, 8, 21, ed. Theodor
Mommsen, p. 88) ogni attivit
amministrativa sia pubblica sia
privata veniva sospesa: actus omnes publici seu privati diebus quindecim paschalebus sequestrentur. Il
28 aprile (octabas Pascae) al ter-

na, per giungere infine a Macao


nel 1837. Qui impar il latino, il
francese, il catechismo, studi teologia e filosofia. I professori erano
per lo pi missionari di passaggio
(le mete finali erano il Giappone,
la Cina, le Filippine), soprattutto
francesi, come padre Legrgeois,
padre Maistre, padre Berneux.
Intanto nel Paese natale aveva
inizio la seconda ondata di persecuzioni contro i cristiani (detta
Kihae persecution) ma la stessa Macao non era pi un luogo sicuro:
nel 1839 scoppiava infatti la prima
delle due guerre delloppio. Con
linvenzione del motore a vapore, e
la meccanizzazione della produzione dei tessuti di cotone in Inghilterra, si realizz una tale sovrapproduzione di prodotti che solo un
nuovo e grande mercato avrebbe
potuto assorbire: la risposta venne
dallIndia. Gli indiani presero a
comprare cotone in grandi quantit
e per ripagarsi del costo cominciarono a coltivare e vendere pi oppio. Poi nel 1833 un evento segn
per sempre la rapidissima diffusione della droga in Cina. Il parlamento inglese abol il monopolio
di commercio della East India
Company, e in un solo anno limportazione di t dalla Cina allIn-

da Solmoe
CRISTIAN MARTINI GRIMALDI

In una iscrizione del v secolo la commovente storia di un bimbo morto una settimana dopo aver ricevuto il battesimo

di CARLO CARLETTI

nascita, la sera stessa


restitu il debito della
sua vita. Visse 6 anni,
fu sepolto l11 luglio,
di gioved, giorno in
cui era nato. La sua
anima in pace con i
santi
(Inscriptiones
Christianae, VI 15634).
La teoria elaborata
da alcuni studiosi
anche di gran nome
che le pi antiche
comunit di lingua latina avessero adottato
per designare il battesimo pressoch esclusivamente le forme
greche baptsma, baptismus non trova, come
risulta evidente, alcuna
corrispondenza
nella prassi epigrafica.
I tanti singoli e dunque collettivamente la
comunit come direttamente veicolato
dalle scritture ultime
scelgono non gi i
tecnicismi greci baptsma, baptismus, ma quelle forme perifrastiche che, nella loro laconica intensit, testimoniano la comprensione acquisita del reale effetto
sacramentale dellazione battesimale.
Nella percezione collettiva la
ritualit del lavacro cede il passo
al suo valore essenziale, lilluminazione, che trova soprattutto
nelle aree di lingua e cultura ellenistica un eloquente corrispettivo concettuale nella designazione
dei neobattezzati con la forma
neophtistos (illuminato di recente) derivato dal campo semantico di phs (luce).
NellOccidente latino la medesima realt invece significata nel
calco greco neophytus (piantato di
recente) che sottolinea la nuova
vita del neobatezzato incorporato
nella comunit ecclesiale.

Il logo per il viaggio del Papa


Due fiamme intrecciate una
di colore blu e laltra rossa
alla base delle quali ci sono due
onde rappresentate a mo di
barca: questo il logo scelto per
il viaggio di Papa Francesco in
Corea, in programma
nellagosto prossimo in
occasione dellincontro
continentale dei giovani asiatici.
Ispirato al motto della visita
papale, Alzati, rivestiti di luce,
la gloria del Signore brilla sopra
di te, il logo stato realizzato
utilizzando i colori delle due
Coree e lintreccio tra le fiamme
vuole sottolineare lauspicio di
una riunificazione dei due Paesi.
Le onde che formano la barca
sono a forma di lame di coltello,
segno del sacrifico dei martiri
della Chiesa coreana, mentre il
blu sta a significare la
misericordia di Dio, sconfinata
come loceano.

La rappresentazione artistica del mistero pasquale nei secoli


di TIMOTHY VERD ON
Tra le arti di cui la Chiesa si servita per comunicare il mistero pasquale un posto di particolare importanza spetta allo
spettacolo o al dramma sacro, coltivato nei monasteri dEuropa gi prima del mille. Nato dalla liturgia come drammatizzazione della Scrittura, ha vissuto un duplice rapporto con le
arti figurative, a volte plasmandole, a volte lasciandosi plasmare da esse.
Il dramma sacro medievale nasce dalla Scrittura ma anche,
in un certo senso, nella Scrittura, come suggerisce il racconto
della Risurrezione in Marco, 16, 1-8. Di fortissima impronta
drammatica, questo testo anche carico delementi teatrali.
Ha un elenco dettagliato dei personaggi, specifica il luogo e
il tempo precisi, fornito di movente, dialogo, sviluppo
dellazione. Culmina nellannuncio inatteso che il Ges cercato dalle donne risorto, non qui, e si apre poi alla scena
seguente, con lordine di andare a dire agli altri che Ges li
precede in Galilea. Il testo in unatmosfera di sacro terrore: le
donne tacciono, tremano, fuggono. Rimane solo il silenzio e
la scena deserta, illuminata dal sole ormai alto del nuovo
giorno dopo il sabato.
A questa pi antica e semplice testimonianza della visita al
sepolcro gli altri vangeli sinottici aggiungono dettagli spettacolari. In Matteo la terra scossa, e il giovane diventa un
angelo sceso dal cielo, seduto sulla pietra che celava la tomba. Il suo aspetto era come la folgore si legge e il suo
vestito bianco come la neve (28, 1-10). Nel vangelo di Luca,
le donne sono due, non tre, ma vedono due uomini, in vesti
sfolgoranti (24, 1-12). In san Giovanni invece, una scena
intensamente personale: al sepolcro va solo la Maddalena e,
dapprima almeno, sta l a piangere senza vedere nessuno, soltanto la pietra ribaltata (20, 1).
In tutte e quattro le versioni, per, questa scena cruciale.
Dopo il lento, quasi rituale, racconto della passione, morte e
sepoltura quando gi il lettore o uditore ipnotizzato, rivestito di dolore come chi porta il lutto a un tratto la veste
scura viene strappata, la storia di morte viene interrotta e al
levar del sole sfolgora un annuncio incomprensibile, impossibile. La tomba, da triste reliquia di una fine, diventa segno di
qualcosa che inizia, di una morte subita ma sconfitta, e della
vita, impercettibile come lalba che avanza.
Lintera esperienza di fede del cristiano giunge allapice in
questo evento, e non un caso che il dramma sacro in Occidente nasca come tentativo di visualizzarlo come il Nuovo
Testamento lo narra. Nei monasteri del X secolo, al termine

Quellintreccio tra Scrittura, liturgia e spettacolo


della terza lezione del mattino del giorno di Pasqua, mentre
nella luce ancor debole i cantori eseguivano il responsorio
Cum transisset sabbathum, alcuni sacerdoti parati del piviale
cominciavano la breve ma serrata scena drammatica, impersonando le pie donne davanti al sepolcro. Quid revolvet nobis lapidem ad hostio monumenti? chiedevano (Chi ci rotoler via il
masso dallingresso del monumento?). E un diacono che faceva la parte dellangelo, stando dietro allaltare, domandava
alle donne: Quem quaeritis in sepulchro, Christicolae? Esse rispondevano: Jesum Nazarenum crucifixum, o Coelicola. Poi il
momento da tutti atteso, lannuncio: Non est hic!
Le donne allora, tornate sacerdoti, incensavano laltaresepolcro, mentre langelo comandava: Ite, nuntiate quia surre-

Giotto, Il Compianto sul Cristo morto


(1303-1305, Padova, Cappella Scrovegni)

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xit de sepulchro! Obbedendo, i sacerdoti si rivolgevano ai monaci nel coro sotto laltare, intonando trionfalmente lantifona, Surrexit Dominus de sepulchro, qui pro nobis pependit in ligno. Alleluja! Infine labate veniva davanti allaltare per cantare il Te Deum mentre le campane squillavano a festa. Si celebrava allora solennemente la liturgia eucaristica.
Questo straordinario rito suggerisce lintreccio storico tra
Scrittura, liturgia e spettacolo. La rappresentazione pittorica
dellevento, nella tavola della Maest di Duccio, segnala lesistenza di unanaloga tradizione iconografica. Non facile definire il rapporto tra queste diverse realt, che del resto cambia di caso in caso, evolvendosi nel tempo. Ancor prima che
esista una cultura teatrale vera e propria, si trovano elementi
scenici nella pittura medievale che poi influiranno sullo sviluppo della scenografia. Questa poi esercita un forte influsso
sulla pittura.
meglio non insistere su separate linee di sviluppo ma
pensare invece a ununica storia dellimmagine scenica scaturita dalla parola biblica vissuta liturgicamente. Plausibile
lidea di unimmaginazione o indole scenica che, in un secondo tempo, con naturalezza, si traduce in espressioni sceniche
vere e proprie, le quali a loro volta trasformano la pittura occidentale dai tempi di Giotto in poi. uno sviluppo a spirale
in cui lesperienza teatrale sembra essersi definita tra questi
due poli: la parola, allorigine dellimpulso creativo, e limmagine dipinta o scolpita.
Possiamo illustrare la complessit degli influssi reciproci
partendo appunto dalla Visitatio sepulchri. Ricostruito nella
sua forma tipica circa settantanni fa, questo rito documentato a partire dal X secolo, quando viene descritto in una pergamena del monastero di San Gallo (ms. 484). Ebbe una diffusione eccezionale, restando in uso fino al XV secolo: si conoscono pi di 220 uffici pasquali che ne contengono versioni.
Nel medesimo arco di secoli troviamo lo stesso evento la
visita delle pie donne al sepolcro illustrato in scultura e pittura, dove per sembrano dominare elementi testuali, non
scenici: elementi cio derivanti dalla lettura diretta del testo,
la paura delle donne, ad esempio, e la veste pi bianca della
neve dellangelo. Tende a nascondersi, invece, il retroterra liturgico, e persino in raffigurazioni coeve ai primi testi del rito
levento viene trasformato in spettacolo, viene drammatizzato.

Una miniatura dellEvangeliario di Enrico III a Brema, ad


esempio, fa vedere le tre donne con langelo, mentre una didascalia precisa il momento scenico: Mulieribus angelus inquit
(Langelo allora dice alle donne). Ma le donne sono, appunto, donne; n qui n altrove troveremo raffigurazioni di
sacerdoti in piviali che impersonano donne.
Ancor prima che la tradizione scenica permettesse costumi,
cio, gli artisti avevano travestito gli attori, riportando
levento al contesto narrativo biblico. Questo dovuto in parte a unautonomia storica della tradizione iconografica: sin
dai primi secoli, pittori e scultori cristiani avevano rappresentato i personaggi dei racconti neotestamentari in questi abiti
genericamente classici, e la novit medievale del dramma liturgico tuttal pi sembra aver suggerito atteggiamenti e gesti
pi espressivi.
Ma il dramma nasce dalla liturgia, abbiamo detto, e i testi
liturgici tendono a una personalizzazione drammatica del
contenuto biblico. Nella Sequenza cantata prima di leggere il
vangelo del giorno di Pasqua, ad esempio (Victimae paschali
laudes) le prime strofe sono impersonali, di puro carattere
teologico. Celebre la seconda: Mors et vita duello, conflixere
mirando. Dux vitae mortuus, regnat vivus. Ma a un tratto, nella
terza strofa il tenore del testo cambia, si umanizza, si personalizza, e i cantori chiedono alla Maddalena che cosa ha visto
quella mattina: Dic nobis Maria, quid vidistis in via? Lei risponde, sempre in tono teologico, ma con una commovente
aggiunta personale: Surrexit Christus spes mea: praecedet suos
in Galileam. Spes mea: due piccole parole che cambiano tutto: mia speranza.
La traduzione definitiva del contenuto biblico-liturgico in
teatro avviene tra il Duecento e il Trecento sotto linflusso soprattutto dei nuovi ordini religiosi, in modo particolare
quello francescano. Nellarte del medesimo periodo
in Duccio, ma anche in Giotto e soprattutto
nellarte del Quattrocento la drammaticit implicita
del testo sacro e dei riti liturgici si trasforma in eloquente linguaggio figurativo. L dove Duccio riproporr uno schema bizantino, illustrando il testo di
Matteo, Giotto inscena il personalissimo episodio
giovanneo in cui la Maddalena cerca di trattenere
Cristo risorto. Nellordinamento del ciclo daffreschi

di cui questa scena fa parte, alla Cappella Scrovegni a Padova, la scena immediatamente precedente, raffigurante il
Compianto sul Cristo morto, fa vedere Maria Maddalena con le
altre donne chine sul corpo orizzontale del Salvatore; qui invece sia la discepola sia il Maestro si sono alzati ed come se
guardassimo le sequenze di un film. Nellaffresco a sinistra,
pure Ges era supino, pianto dalle donne. Qui, sullo sfondo
del sepolcro vuoto, lo vediamo in piedi che attira Maria
mentre dormono i soldati: una composizione che sale da
sinistra a destra da chi dorme a chi si sveglia a chi si
risvegliato definitivamente, un movimento risurrezionale
completato nella scena seguente, a destra del Noli me tangere, dove vediamo Cristo ascendere alla gloria del Padre.

Giotto, Noli me tangere

dello di donna verrebbe categoricaghilterra quadruplic. E gli inglesi,


in un circolo vizioso, per ripagarsi
mente rifiutato da una ventottenne.
il t a loro volta esportarono semSe pure non c un allarme di dipre maggiori quantit di oppio nei
soccupazione femminile, le statistiporti cinesi. Ci fu un vero boom
che parlano pur sempre di stipendi
nelle vendite e il prezzo, ora stracbassi per le donne a parit di imciato, cre un prodotto prima
piego e soprattutto di costante prepensato per pochi che diventava
cariet: le donne sono state le pridi massa.
me a essere licenziate in massa duContrariamente a quanto si crerante le crisi economiche del 1997,
de, non furono gli inglesi a introe del 2008.
durre la devastante droga in Cina
gi gli arabi lo vendevano come
farmaco analgesico, e poi gli olandesi presero a esportarlo dalla regione del Bengala, in India
ma furono certamente i responsabili nel rifornire con maggiore
efficienza il mercato. Un altro
fattore che port allepidemia
vera e propria di oppio fu linvenzione in Cina di un nuovo
modo di consumare il prodotto:
se prima veniva ingoiato ora
loppio veniva fumato con laggiunta di altri additivi (nicotina
dal tabacco ad esempio) cosa
che produceva un aumento
esponenziale dellintensit e una
maggiore assuefazione.
Allo scoppio della guerra dunque Macao non era pi un porto
sicuro, e Andrea dovette fuggire. Si
rifugi a Manila per ritornare di
nuovo nellenclave portoghese pochi mesi dopo, quando la situazione si andava tranquillizzando. Nel
1842 Andrea decise di tornare nel
Paese natale. Sulla via del ritorno
pass per Nanchino dove nellagosto di quellanno fu testimone della
storica firma del Trattato di Nanchino, che rappresent per solo
una tregua delle ostilit tra limpero britannico e la Cina. Nonostante infatti gli inglesi
ottenessero enormi risarcimenti di guerra e la cessione di Honk Kong, nel trattato nessuna menzione veniva fatta delloppio il cui
commercio e uso rimaneva
illegale. Da Nanchino Andrea si spost a Shangai
dove nel 1944 venne ordinato sacerdote. Tornato
in Corea si premur di individuare i percorsi di ingresso nel Paese
per i missionari che
avrebbero dovuto
eludere le pattuglie
di confine. Mentre
svolgeva questo suo
compito fu arrestaLa statua di Andrea Taegon a Solmoe
to, torturato e infine decapitato presso il fiume Han vicino a Seoul.
Ora don Paolo invita me e SaPasseggiamo per il santuario
muele a salire nel suo appartamenpunti da questo vento fastidiosissito per un caff. Anche lui ha stumo. Non c mai nessuno in quediato in Italia e, come tutti i parrosto periodo, fa troppo freddo!, mi
ci che ho incontrato che parlano
dice il parroco. E invece oggi qualitaliano, beve rigorosamente esprescuno c, oltre me e Samuele (Saso. una piccola e modesta stanza
muele il prete della cattedrale di
piena di libri, una grande scrivania
Daejeon che ha vissuto a Grottafere un computer. Padre Paolo mi fa
rata per diversi anni, e che mi fa
omaggio di una statua della Mada traduttore e da guida). Lei si
donna. Questa per non ha la claschiama Stella, e questo luogo, sino
sica veste azzurra con il velo a coa tre giorni fa, non sapeva neppure
prire i capelli, ma veste lhanbok
che esistesse. Cosa successo tre
labito tradizionale delle donne cogiorni fa? domando, ma retorica
reane, usato nelle occasioni speciali
pura. Lo sanno anche i sassi ormai
come matrimoni o battesimi e ha
che c stato lannuncio
ufficiale dellarrivo del
Papa in Corea, anzi proQui
nacque
il primo sacerdote
prio qui il Pontefice verr a rendere omaggio al
martirizzato a met dellOttocento
grande
martire
della
Qui Papa Francesco
Chiesa coreana.
Stella di Seoul, ha
verr in agosto a rispondere
trentatr anni, cattolica
alle domande dei giovani asiatici
da due, ed sposata con
un pilota militare, cattolico anche lui, anzi per
i capelli raccolti in uno chignon
sposarlo che lei si convinta a batproprio come si usava una volta.
tezzarsi. Stella fa la casalinga e non
Non solo un segno di incultuha figli. Non la prima giovane
razione, c anche un pizzico di ordonna che mi capitato di incongoglio nazionale: in fondo sono
trare che decida di restare a casa
passati solo 16 anni da quando tre
piuttosto che trovare un impiego, e
milioni e mezzo di coreani donaronon certo per carenza di occupano al proprio Governo qualcosa
zione.
come 227 tonnellate di oro per arLa storia turbolenta del recente
restare la svalutazione della moneta
passato coreano basta consideranazionale durante la grande crisi
re che dal 1945 al 1992 ogni Goverasiatica. Quale altra nazione al
no caduto o per proteste di masmondo, in un periodo di relativo
sa o per colpi di Stato: il pi instabenessere e di pace, sarebbe capace
bile sistema politico al mondo per
di tanta abnegazione nei confronti
quasi cinquantanni ha generato
del proprio Paese? Che relativauna forte divisione generazionale:
mente piccolo, ma dalla fibra duse non raro incontrare casalinghe
rissima. E viene da pensare che soanche a trentanni, la cosa diventa
lo fino al 1880 i cattolici qui erano
rarissima invece per la generazione
diecimila, mentre ora sono il 10 per
nata solo pochi anni prima. Se ancento della popolazione: un granelcora pochi anni fa una divertente
lino di senapa il pi piccolo tra
sit-com di successo, Queen of
tutti i semi, ma se ben nutrito diHousewives, raccontava la storia di
viene un arbusto dai grandi rami.
una quarantenne casalinga tutta
Sar un caso, ma fuori spira ancora
dedita al successo lavorativo del
un vento molto forte: sembra sia il
segno di un ottimo raccolto.
proprio marito, gi oggi quel mo-

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 6

domenica 20 aprile 2014

Elio Toaff e il Centro Simon Wiesenthal sulla canonizzazione dei due pontefici

I giusti
Giovanni XXIII e Giovanni Paolo
ROMA, 19. Il giusto delle nazioni
Karol Wojtya certamente un uomo destinato da Dio ad assomigliare
maggiormente alla sua immagine.
Che il ricordo dei giusti sia di benedizione per tutti noi: in unintervista allAdnkronos, il rabbino capo
emerito di Roma, Elio Toaff, parla
della canonizzazione dellamico Giovanni Paolo II, che si celebrer, assieme a quella di Giovanni XXIII,
domenica 27 aprile in piazza San
Pietro. Nella Pasqua ebraica del
1987 ricorda Toaff Papa Wojtya
mi scriveva perch mi facessi portavoce presso la mia comunit dei
suoi voti, volti a proseguire insieme,
ebrei e cristiani, nel cammino della
libert e della fede nella speranza,

con la gioia che nei cuori durante


la grande solennit pasquale. Ricordiamoci in ogni momento della
nostra vita sottolineava Papa Giovanni Paolo II che luomo fatto
a immagine di Dio.
Nel Talmud scritto che ogni
generazione conosce lavvicendarsi
di 36 uomini giusti, dalla cui condotta dipendono i destini delluomo.
Sono questi i giusti delle nazioni,
che portano in s pi degli altri
spiega il rabbino la shekhinah, la
presenza di Dio. Sono i giusti che ci
indicano la via del bene, avendo dedicato la loro vita al servizio del
prossimo e alla gloria dellEterno.
Nellebraismo, come noto, non ci
sono santi, ma soltanto giusti, e la

Il rabbino capo Elio Toaff con Giovanni Paolo

II

canonizzazione di un santo un fatto interno della Chiesa cristiana. Ma


noi ebrei in questo momento vogliamo sottolineare che niente si attaglia
meglio alla figura di Giovanni Paolo
II della qualifica di giusto. Per gli
ebrei, ha sottolineato Toaff nellintervista, le visite simboliche di Papa
Wojtya alla Sinagoga di Roma, al
campo di sterminio di Auschwitz e
al Muro occidentale del Tempio a
Gerusalemme hanno segnato come
pietre miliari il percorso che egli con
coraggio e fermezza ha inteso compiere come atto di sincero affetto e
comprensione nei confronti del popolo di Israele e di riparazione per
le sofferenze e i torti inflittigli nel
corso della storia e culminati nella

in visita alla Sinagoga di Roma (13 aprile 1986)

II

tragedia della Shoah. E Giovanni


Paolo II, nel suo testamento, non ha
potuto non ricordare il rabbino di
Roma e cos numerosi rappresentanti delle religioni non cristiane.
Alle canonizzazioni del 27 aprile
dedica un articolo anche il Simon
Wiesenthal Center (una delle pi
grandi organizzazioni internazionali
ebraiche per i diritti umani) che si
unisce ai cattolici di tutto il mondo
nel riconoscere il notevole contributo dato alla storia da Papa Roncalli
e da Papa Wojtya. Gli ebrei ricorderanno sempre Giovanni XXIII come la forza animatrice del concilio
Vaticano II, che ha cambiato il modo con cui i cattolici hanno guardato le altre fedi, specialmente lebraismo. Il documento Nostra Aetate che
ne segu osserva il rabbino Yitzchok Adlerstein, direttore degli Affari interreligiosi del Centro Wiesenthal ha staccato la spina su secoli di antisemitismo teologico e posto i rapporti tra cristiani ed ebrei su
un piano di reciproco rispetto. Dal
canto suo Giovanni Paolo II, commenta il rabbino Abraham Cooper,
decano associato del Centro, diventato il primo Papa a visitare una
casa di culto ebraico, abbracciando
il rabbino capo di Roma Elio Toaff
e chiamando gli ebrei fratelli maggiori dei cristiani. Cooper ricorda
poi altri due fatti per i quali Papa
Wojtya ha un posto speciale nel
cuore del popolo ebraico: la sua
decisione di stabilire piene relazioni
diplomatiche con lo Stato di Israele
e, durante la visita a Gerusalemme,
il biglietto inserito nel Muro occidentale nel quale riconosceva il sangue ebraico di generazioni versato in
nome del cristianesimo, pregando
per il perdono. Un gesto che non
sar mai dimenticato.

Il presidente della Federazione luterana e la Pasqua in Terra santa

Messaggio del primate della Chiesa ortodossa copta

Non facciamo
come san Tommaso

Quella dal peccato


la vera libert delluomo

GERUSALEMME, 19. La speranza e


lauspicio che, un giorno, israeliani
e palestinesi possano vivere insieme
pacificamente sono stati espressi in
un messaggio, diffuso in occasione
della Pasqua di Risurrezione, dal
presidente della Federazione mondiale luterana e vescovo della Evangelical Lutheran Church in Giordania e Terra Santa, Munib Younan.
Nel documento, si evidenzia come
ognuno di noi fondi la propria vita sul dubbio e sul sospetto, proprio come san Tommaso. La storia
di Tommaso spiega Younan
continua a essere la nostra storia, il
nostro contesto. Si tratta di una
storia in cui le persone stanno dubitando della Risurrezione di Ges,
perch il fatto che ci sia cos tanto
di sbagliato nel mondo sembra suggerire il contrario.
Oggi nel Vicino Oriente, si legge
nel messaggio, le persone sono prese dal dubbio: Il processo di pace
giunger a buon fine? Quando
cammino per le strade della citt
vecchia di Gerusalemme e ascolto
la gente racconta il presidente
della Federazione mondiale luterana sento tanti dubbi e sospetti.
Abbiamo giustamente ereditato lo
spirito di san Tommaso. A volte
sembra che non accada nulla se
non violenza, occupazione, oppressione, odio, disumanizzazione ed
estremismo. Vogliamo un segno
tangibile che ci non vero. Vogliamo sapere che Dio vivo. A
volte ci chiediamo nel nostro dubbio: Dio mio, Dio mio, perch mi
hai abbandonato? Perch dovremmo continuare a vivere in un tale
mondo di ingiustizia?.
Secondo il vescovo, lo spirito di
san Tommaso tiene il mondo nel
suo pugno cinico. Gli argomenti di
Tommaso sono ancora validi. In un
mondo razionale, la gente vuole la
prova, non retorica o vuote promesse. Colui che ha dubbi guarda le
potenze e i principati di questo

mondo e si sente privo di speranza.


Come si pu superare la potenza
delle economie ingiuste, il potere di
autorit, il potere della forza? Cosa
succede alla nostra fede nel Signore
risorto di fronte a queste cose negative? Dobbiamo sempre ricordarci
che il Signore risorto ha insegnato
a Tommaso che, anche se le cose
sembrano senza speranza, la risurrezione pi potente del nostro dubbio, dei governanti, della violenza,
dellingiustizia e dellestremismo.
Ges conclude Younan pu
cambiare il corso della storia in un
modo che non ci aspettiamo, perch il Dio uno e trino promette di
rendere nuove tutte le cose.

ALESSANDRIA DEGITTO, 19. La vera libert quella che viene dallintimo delluomo, la libert dal peccato che lunico disastro di questo
mondo, come dice san Giovanni
Crisostomo. La vera libert dunque quella delluomo dal peccato.
Perci la croce diventata liberatrice e riconciliatrice delluomo e luomo si riconciliato con Dio e, con
la risurrezione di Cristo, entrato
in una nuova alleanza con il Signore. Lo scrive in un messaggio, in
occasione della Pasqua, il primate
della Chiesa ortodossa copta e patriarca di Alessandria, Teodoro II, il
quale sottolinea quanto sia importante questa solennit per i cristiani

di tutto il mondo: La festa di Risurrezione la colonna principale


del nostro cristianesimo, della nostra Chiesa, della nostra predicazione e della nostra vita quotidiana.
La Risurrezione di Cristo Signore
rappresenta per noi tutto e la sua
Croce costituisce per noi la vita
nuova che possiamo vivere.
Teodoro II ricorda che la Pasqua
si celebra questanno nello stesso
giorno per tutti i cristiani del mondo: Aneliamo a unirci nel celebrare tutte le feste negli stessi giorni,
iniziando con la festa della Risurrezione in modo che abbia una sola
data in tutto il mondo. Noi preghiamo e operiamo per questo.

Il patriarca Sako auspica la fine delle violenze nel Paese

Per la risurrezione dellIraq


BAGHDAD, 19. Con lauspicio che la Pasqua possa porre
fine alle violenze in Iraq, il patriarca di Babilonia dei
Caldei, sua beatitudine Louis Raphal I Sako, nel messaggio per la solennit ha invitato tutti a far tesoro della Settimana santa e del tempo pasquale, augurando
che le celebrazioni della santa Pasqua, Pasqua di risurrezione e di vita nuova, mettano fine alla sofferenza
del nostro popolo. Nonostante la preoccupante situazione in cui viviamo in Iraq ha sottolineato il patriarca caldeo le celebrazioni della Settimana santa
rendono viva la nostra memoria cristiana e ci donano
una speranza viva. Ges il cuore di questi avvenimenti, il suo corpo distrutto e poi risorto la forza che
ci spinge verso la vita nuova. Anche nei momenti bui,
la sua risurrezione sorge come il sole su di noi e
sullumanit.
Sako esorta tutti, in questo particolare momento, a
esaminare la propria vita e a scoprire ci che ci chiede
il festeggiato, che Cristo, a incontrarci nelle nostre
chiese e case per festeggiare, pregare, ringraziare, gioire
insieme, aiutandoci reciprocamente, e a essere per tutti, in ogni situazione, esempio vivente nella vita co-

munitaria attraverso il nostro comportamento, la lealt,


la nostra rinuncia e il nostro amore per rafforzare ha
messo in evidenza il patriarca di Babilonia dei Caldei
lappartenenza alla patria eliminando la discordia e
seminando la speranza. Con questo spirito non si rimane nella condizione di sentirsi minacciati, nonostante il
nostro numero.
Il messaggio di Pasqua offre a sua beatitudine Sako
anche loccasione per sottolineare limportanza del
prossimo appuntamento elettorale al quale chiamato
il Paese, ancora dilaniato dalle violenze settarie: Dobbiamo partecipare numerosi alle prossime votazioni con
spirito di responsabilit, scrive il patriarca, suggerendo di orientare il consenso elettorale verso persone
qualificate e leali, che si impegnano per il bene della
patria e per il suo progresso, puntando sui veri valori
della libert, della dignit e della giustizia sociale. Le
elezioni nazionali, in programma il prossimo 30 aprile,
dovranno selezionare i trecentoventicinque membri del
Parlamento (con cinque seggi riservati ai cristiani) chiamati a loro volta a eleggere il presidente e il primo ministro.

Jean Guitton, Ges appare alla Maddalena (1970)

Davanti al sepolcro vuoto

Non qui
risorto
di INOS BIFFI
Lattrattiva dapprima ancora il sepolcro di Ges, ormai vivo soltanto
nel ricordo e nellaffetto; cos insegna lesperienza, che non permette
di pensare a una vittoria sulla morte. E infatti, ancora avvolta nel
buio, sotto la spinta dellaffetto
che arde in lei (Tommaso dAquino), illuminata dalle luci della carit, Maria di Magdala si reca a tenere compagnia al corpo del Signore.
La pietra ribaltata e lassenza della
spoglia desiderata non sa suscitare
altra convinzione se non quella che
hanno portato via il corpo del Signore (Giovanni, 20, 13), in un posto che non si conosce, ma pur
sempre in un luogo della terra.
Chi potrebbe immaginare che esso sia risorto e glorioso alla destra
del Padre? Nel posto che unicamente compete al corpo del Figlio
di Dio? Lesperienza offriva dunque queste evidenze e creava queste
certezze; quanto alle Scritture restavano chiuse e incomprese. La fede
nella risurrezione laboriosa a nascere e a radicarsi. Simon Pietro vede i segni dellassenza: le bende per
terra e il sudario, il simbolo della
morte, piegato a parte, ma non procede oltre: forse assalito dalla domanda, inquieto e perplesso, ma
non detto che abbia oltrepassato i
dati e abbia creduto. Riesce a farlo
invece laltro discepolo quello
che Ges amava (Giovanni, 19, 26)
il quale vide e credette (Giovanni, 20, 8). Egli interpreta e connette il senso di quelle bende per
terra e di quel sudario a lato:
dallassenza perviene alla presenza.
Il corpo di Ges non stato portato via: risorto e vivente.
Con le apparizioni e la conversazione prolungata la fede nel Risorto
si diffonder e costituir i testimoni prescelti da Dio, che la annunzieranno al mondo, non quale suggestione e soddisfazione di un bisogno o di un desiderio, ma quale verit assoluta, da cui deriva e dipende tutto.
La Chiesa nata come testimonianza che Ges, lappeso a una
croce, il giudice dei vivi e dei
morti, e che ogni uomo e ogni generazione lo ritrova, non nella memoria che tenta di riscattare il tempo e di rievocare chi passato e
soltanto continua nelle sue tracce,
ma nella realt di chi il Signore
della vita, vittorioso nel prodigioso duello contro la morte (Sequenza Victimae paschali). La risurrezione del Signore avvenimento
per lumanit: vocazione e impegno per ognuno. Chi ha ricevuto la
grazia di credervi, chiamato a lasciarsene trasformare lesistenza.
Pietro presenta questa trasformazione come remissione dei peccati, e
quindi liberazione e amicizia con
Dio. Cristo innocente ha riconciliato col Padre i peccatori (ibidem):
la risurrezione assoluzione. Ma
occorre aderire e affidarsi; occorre
lasciarsi perdonare. Il sacro triduo
ha svolto la storia di Dio
nellumiliazione e nellamore
per noi uomini e per la nostra salvezza. La conclusione di questa
storia la presenza del Risorto che,
proprio perch alla destra del Padre, ora nella prossimit pi intima e nella compagnia pi vicina
per ogni uomo che riconosce: Cristo, mia speranza, risorto (ibidem).
Un cristiano ha gi fatto il passaggio essenziale alla vita, gi un
rinato, nel quale la mortalit stata

superata. Una valutazione che si


fermi alle apparenze non trova
nelluniverso dei segni immediati
della gloria di Ges: tutto in superficie sembra scorrere come prima.
Anche la nostra vita prosegue le sue
connivenze terrene, le sue solidariet quotidiane, dalle cui pieghe non
filtra la gloria. E tuttavia lapparenza, se non ingannevole, parziale:
lo sa chi ha veramente fede; e pu
accorgersene chi disposto a raccogliere gli indizi della vita rinnovata
che si trovano negli autentici credenti. Ma questi chi sono? Secondo
Paolo sono quelli la cui vita vera
nascosta con Cristo in Dio (Colossesi, 3, 3). Il contenuto dellidentit
cristiana rimane celato per ora ai
nostri stessi occhi, eppure sa animare tutto; sa unificare le intenzioni,
determinare le scelte, suggerire le
iniziative, dare sostanza alle aspirazioni, fissare i termini della ricerca.
Un risorto con Cristo cos
Paolo definisce il cristiano cerca
le cose di lass, dove si trova
Cristo, pensa alle cose di lass,
non a quelle della terra (Colossesi,
3, 1-2).
Dunque un cristiano vive come
in uno stato di alienazione: non
abbandona certo la terra, non la disprezza, non la abita con disgusto e
disanimazione, e daltra parte sta
gi al di l anche se non localmente n cronologicamente. Il luogo e il tempo non sono degli assoluti; valgono se in essi il cristiano
vive la risurrezione e matura la sua
libert in comunione con Ges glorificato. Egli preso dalla passione
di oltrepassare. Se in qualche misura noi siamo definiti e connotati
dal nostro desiderio, ebbene: Il
nostro desiderio devessere teso a
Cristo (Tommaso dAquino, Super
Ad Colossenses reportatio): nellesistenza quaggi troviamo il vuoto
impresso dalla risurrezione di Ges
e dalla nostra conresurrezione, che
incessantemente aspiriamo a colmare. Nessun incidente sar ormai di
tale gravit, per chi ha fede (ma la
fede analoga alla passione del
Crocifisso il venerd santo) da compromettere lessenziale garantito dal
legame ultraterreno di Chi sta alla
destra del Padre, l dove non siamo
semplicemente assenti, pur non essendo ancora perfettamente presenti. Pensa le cose di lass, ne ha il
sapore scrive il Dottore Angelico,
commentando queste parole di Paolo chi imposta la sua vita a partire dalle ragioni della risurrezione e
tutto valuta e giudica secondo la
sapienza del Risorto. La Chiesa ha
trascorso lungo tempo in questi
giorni nella celebrazione, al cui vertice sta lintensa e impegnativa veglia pasquale. Paolo ammoniva a
non celebrare la festa ancora nella
corruzione vecchia del peccato, della malizia e della perversit: vorrebbe dire che Cristo risorto come
solo per s, ma non in noi. La festa
va celebrata nella sincerit e nella
verit (1 Corinzi, 5, 8): allora il rito
diventa realt, passando dal giuoco allapplicazione, e la Pasqua da
manducazione puramente sacramentale diviene assunzione dello
stile e del comportamento nuovo.
La Chiesa dice la preghiera a
conclusione dellassemblea di Pasqua rinnovata dai sacramenti
pasquali e raggiunta dallinesauribile forza dellamore del Padre;
quindi pu arrivare alla gloria della risurrezione, ma con le azioni
concrete quotidiane che a essa lavvicinano.

LOSSERVATORE ROMANO

domenica 20 aprile 2014

pagina 7

Per la Chiesa la popolazione locale deve poter usufruire delle risorse naturali del territorio

In Katanga
basterebbe poco per vivere

Nellenclave spagnola in Marocco la Caritas di Melilla aiuta migliaia di famiglie di irregolari

A fianco degli ultimi


MELILLA, 19. Con settanta volontari
e quattro impiegati, la Caritas interparrocchiale di Melilla (assieme a
Ceuta enclave spagnola in territorio
marocchino) aiuta migliaia di persone, tra immigrati irregolari, poveri e
donne sole con figli, che cercano di
entrare nella citt per mettere piede
in territorio europeo e poi passare
effettivamente dallAfrica al vecchio
continente.
Nella parrocchia del Sacro Cuore,
dove la Caritas ha la sua sede, c

una sala con una decina di computer con la connessione a internet.


Ogni giorno riferisce il Sir gli
immigrati del Centro di permanenza
temporanea si recano l per comunicare con le rispettive famiglie.
sempre pieno racconta Pilar Illzquez Berrocal, direttrice della Caritas perch vengono al nostro centro di mattina e di sera. Si impara
molto e si soffre molto. Con la sua
quipe di volontari coordina lopera
della Caritas nelle sei parrocchie

Pasqua per il popolo dei migranti

Speranza di un approdo
ROMA, 19. Anche il cammino, la fuga, lapprodo di centinaia di migranti ci aiutano, questanno, a vivere la contemporaneit della Pasqua:
quanto scrive monsignor Giancarlo Perego, direttore generale della
Fondazione Migrantes, organismo della Conferenza episcopale italiana
per la cura pastorale di immigrati e rifugiati, in una nota diffusa in occasione delle festivit pasquali. Purtroppo larrivo nelle nostre citt dei
migranti pi che alla festa degli osanna della domenica delle palme somiglia alle grida di crocifiggilo della Via crucis, sostiene il sacerdote,
stigmatizzando il clima di chiusura e ostilit egoistica con cui spesso
vengono accolti quanti fuggono da situazioni estreme di miseria e di bisogno. In tal senso, i cartelli, le proteste, i rifiuti sono numerosi quanto
le porte aperte di famiglie e comunit. E ancora una volta morte e
vita si affrontano come in un duello nellopinione pubblica, talvolta viziata da letture ideologiche e strumentali del fenomeno migratorio. Per
Perego, la Settimana santa stata questanno anche la settimana in cui
abbiamo incontrato o incrociato i volti di chi, sbarcando sulle coste della
Sicilia, ha terminato il suo cammino di passione, tra sofferenze e violenze, per ritrovare la speranza di un approdo.

della citt autonoma. Il lavoro in


questa prima linea delle migrazioni tra Africa ed Europa eterogeneo, complesso e difficile. Il nostro
impegno spiega Pilar Illzquez
Berrocal complementare agli
aiuti sociali provenienti dallautorit
pubblica. La citt autonoma, attraverso il servizio di benessere sociale,
aiuta molto, ma c tanta gente che
ha bisogno.
Listituzione si prende cura di
moltissimi individui, tra i quali si
incontrano anche spagnoli e gente
senza documenti, famiglie mononucleari e famiglie numerose, giovani e
anziani. Ma il sostegno alle persone di origine africana che non hanno documenti a costituire una parte
fondamentale dellopera della Caritas, che ha stretto un accordo con la
citt autonoma di Melilla per provvedere allaffitto di alloggi a coloro
che si trovano in una situazione di
grave indigenza. Questo accordo
prosegue la responsabile rivolto
soprattutto alle donne senza documenti, con figli a carico anchessi
privi di documenti, spesso in tale
stato perch i mariti le hanno abbandonate oppure non possono
prendersi cura di loro. Attraverso la
Caritas possiamo aiutarle.
Lente caritativo dedica una parte
specifica del suo lavoro a una delle
categorie pi indifese: i bambini. In
questo campo, patrocina lezioni di
sostegno allo studio per i figli delle
famiglie alle quali offre ospitalit.
Tale supporto viene offerto nelle
parrocchie del Sacro Cuore, di San
Francesco Saverio e di SantAgostino.

KINSHASA, 19. Un appello alla comunit internazionale affinch faccia pressione sulle compagnie minerarie che operano nella Repubblica
Democratica del Congo, in modo
che anche le popolazioni della provincia di Katanga possano beneficiare delle proprie risorse, stato
lanciato nei giorni scorsi dai vescovi
congolesi. Il Katanga scrivono
ricco di risorse, ma la gente povera: molti giovani si dedicano
allestrazione artigianale di minerali
e molti altri sono disoccupati, non
circola quasi denaro e la maggior
parte della gente realmente in miseria. La denuncia delle condizioni
di vita nella provincia meridionale
della Repubblica Democratica del
Congo arriva da don Marcel Nguej,
responsabile locale della Commissione giustizia e pace, e riprende i
temi della lettera pastorale diffusa a
fine febbraio dai vescovi.
Il documento riferisce il Sir
da settimane viene letto e discusso
in tutte le parrocchie del Paese, perch affronta questioni pressanti: la
sicurezza e la gestione delle ricchezze naturali dellarea come rame, cobalto, uranio e diamanti. Come in
altre province della Repubblica Democratica del Congo, essi rappresentano una fonte di ricchezza potenziale non solo per il Governo locale, ma anche per altri soggetti,
che spesso danno vita a gruppi armati. Un miraggio, quello della
ricchezza facile, che si fa strada anche tra la popolazione. Persino chi
potrebbe svolgere altri mestieri
spiega don Nguej va a mettersi in
fila per essere assunto nel settore
minerario, ma gli impieghi sono gi
limitati e chi non riesce a trovare un
lavoro neanche nelleconomia informale resta disoccupato, se non cede
addirittura alla tentazione di aggregarsi ai ribelli.
La Chiesa cattolica nella Repubblica Democratica del Congo cerca
di sensibilizzare i fedeli, attraverso
incontri nelle parrocchie e nei villaggi, sulle difficolt che la scelta di
abbandonare le proprie case porta
con s ma, dice il responsabile della
Commissione giustizia e pace, un
lavoro di lungo respiro e non ci si
possono attendere risultati immediati. Alla gente sottolinea don
Nguej chiediamo di impegnarsi

Per monsignor Piat

In Madagascar i cattolici puntano sullistruzione

Passi avanti
della democrazia
a Mauritius

A scuola per uscire dalla crisi

PORT-LOUIS, 19. La riforma della


Costituzione deve rendere alle isole
di Mauritius la loro dignit democratica: lo scrive monsignor Maurice Piat, vescovo di Port-Louis, in
una nota ripresa da Radio Vaticana diffusa in occasione della presentazione, da parte del Governo, di
un progetto di riforma della Carta
fondamentale. In primo luogo, il
presule esprime apprezzamento per
il fatto che la bozza presentata contenga la cancellazione dellindicazione delle comunit di provenienza
per i candidati alle elezioni. Un
passo avanti notevole sottolinea
Piat per sradicare il comunitarismo nazionale, anche se resta ancora tanto da fare perch molti cittadini sono convinti di non poter essere
rappresentati in Parlamento da persone con unorigine culturale ed etnica diversa dalla loro. Ma una societ in cui non c un minimo di fiducia continua il vescovo non
pu progredire, poich la paura frena lavanzamento democratico del
Paese. Nella nota il presule richiama la necessit che il sistema elettorale sia improntato sulla responsabilit e sulla trasparenza, cos da sradicare la corruzione che deturpa la
democrazia. Per far avanzare il sistema democratico e dare prova di patriottismo, i politici devono andare
alle origini del male, ovvero del finanziamento occulto dei partiti, accettando di perdere un po del loro
potere a vantaggio di quello del popolo.

AMBANJA, 19. Il Madagascar in


crisi. Una crisi non soltanto politica
ed economica, ma anche e soprattutto di valori. E se vogliamo riemergere dalle difficolt, lunica strada da percorrere quella delleducazione. Ne convinto monsignor
Rosario Saro Vella, vescovo di Ambanja, dal 2007 a fianco dei poveri e
dei sofferenti dellisola, dove oltre
un terzo dei bambini non riceve alcuna istruzione. In Madagascar il
tasso di analfabetismo del 31 per
cento e molti ragazzi non proseguono gli studi dopo la scuola dellobbligo. Gli istituti statali riflettono la
caotica situazione del Paese: gli insegnanti non sono competenti e
nessuno vigila sul loro lavoro. Al
contrario, le scuole cattoliche si contraddistinguono per una maggiore
preparazione e disciplina del corpo
docente. Inoltre, sono molto apprezzate per gli importanti valori
trasmessi agli studenti. Al riguardo,
Papa Francesco, in occasione della
visita ad limina dei vescovi del Madagascar del 28 marzo scorso, ha
sottolineato il grande impegno dei
presuli: Conosco tutto il bene che
la scuola cattolica fa ai giovani e alle loro famiglie, attraverso la sua
azione evangelizzatrice. Lapporto
intellettuale, culturale e morale che
lintera societ malgascia ne riceve
considerevole.
Nel nord dellisola la percentuale
dei cattolici ridotta, ma tutta la
popolazione beneficia delle strutture
cattoliche come scuole e ospedali.
Le nostre porte afferma il presule salesiano sono aperte a tutti.

Non appena stato nominato vescovo di Ambanja, monsignor Vella


si reso conto della necessit di investire nellistruzione: Da allora
spiega ad Aiuto alla Chiesa che Soffre nella diocesi sono state aperte
cinquanta scuole elementari, otto
scuole medie e cinque licei. Poi
molti giovani hanno espresso il desiderio di continuare a ricevere
uneducazione cattolica e abbiamo
pensato a ununiversit. Vi sono settanta iscritti alla facolt di diritto e
trentacinque a quella di agronomia.
Il prossimo anno vorremmo avviare
i corsi della facolt di economia e
commercio e di quella di ecologia e
turismo, perch questa una zona

turistica che offre molte possibilit


nella protezione ambientale. La
scelta delle discipline risponde alla
possibilit di sbocchi lavorativi: Il
corso di diritto necessario perch
in Madagascar non c giustizia: i
poveri sono discriminati e i diritti
dei deboli calpestati.
La Chiesa si prende cura dei giovani che devono allontanarsi da casa
per proseguire gli studi. La diocesi
di Ambanja ha creato dei villaggi
in cui gli studenti sono affidati alle
cure di una famiglia, oppure di religiose o sacerdoti. Un sostegno prezioso soprattutto per le ragazze, cos
poste al riparo dal turismo sessuale
e altre insidie.

nellagricoltura e nellallevamento,
ma chi lavora nelle miniere spera di
guadagnare rapidamente quel po di
denaro che serve a sopravvivere,
mentre coltivando i campi bisogna
aspettare mesi per avere qualche entrata. Molti preferiscono andare in
citt e racimolare un po di soldi; in
molti villaggi sono rimasti solo anziani e donne.
Secondo padre Thomas Malal,
consigliere generale della congregazione dei salvatoriani, se i giovani
potessero avere un lavoro si potrebbe evitare il loro arruolamento nei
gruppi armati. La Chiesa sottolinea il sacerdote da sempre impegnata in questo senso creando
scuole e altre strutture per preparare

i giovani, ma anche il Governo deve


collaborare o lazione ecclesiale non
potr bastare.
La Chiesa cerca di portare avanti
uno spirito di condivisione, che possa aiutare i congolesi a beneficiare
delle risorse del territorio. Le imprese conclude il responsabile
della Commissione giustizia e pace
intervistato dal Sir cercano il loro
guadagno perch questo il capitalismo, ma c una popolazione che
ha bisogno di vivere e a cui basterebbe poco. A livello internazionale
si dovrebbe insistere perch vengano costruite infrastrutture, strade ed
eseguiti lavori di manutenzione.
Nellarea, infatti, mancano molti
servizi, compresa lacqua potabile.

Appello del South Sudan Council of Churches

Con la guerra
non c futuro
JUBA, 19. Le violenze in Sud Sudan non accennano a placarsi. La
popolazione allo stremo e gli
scontri tra le forze governative del
presidente, Salva Kiir Mayardit, e
i ribelli dellex vicepresidente,
Rijek Machar, rischiano di avere
conseguenze peggiori. Il South
Sudan Council of Churches, lorganismo che riunisce i leader delle
principali confessioni cristiane del
Paese (compresa la Chiesa cattolica), ha lanciato lennesimo appello
affinch si ponga fine ai massacri:
Lattuale situazione non potr
mai essere risolta con mezzi militari; al contrario la guerra prolunga
e aggrava questa indesiderabile
condizione. Le parti in conflitto
devono quindi porre gli interessi
del popolo al di sopra delle loro
ambizioni personali.
I leader religiosi hanno invitato
i contendenti a rispettare laccordo

di cessate il fuoco firmato ad Addis Abeba. un cessate il fuoco


molto fragile spiega il documento e la comunit internazionale
deve dimostrare un forte impegno
affinch le due parti lo rispettino.
I combattimenti hanno provocato una grave crisi umanitaria, per
questo i rappresentanti cristiani
chiedono non solo la fine delle
ostilit ma anche aiuti internazionali. Questo conclude il messaggio non il futuro. Il popolo
ha votato per vivere in pace e in
comunione di amore con tutti, come fratelli e sorelle del popolo di
Dio. Venerd santo, la comunit
cattolica ha organizzato regolarmente la Via crucis: Un percorso
doloroso ha spiegato padre Daniele Moschetti, provinciale dei
comboniani in Sud Sudan che
questanno ha valore altamente
simbolico.

Monito dellarcivescovo di Monrovia

Se la corruzione
divora la societ liberiana
MONROVIA, 19. La corruzione ha
divorato la societ liberiana, dove
alcuni hanno privato i loro concittadini dei mezzi di sussistenza e
dove altri vizi hanno preso il controllo del Paese: quanto ha dichiarato larcivescovo di Monrovia,
monsignor Lewis J. Zeigler, durante la messa celebrata in occasione
della recente Giornata di digiuno e
di preghiera in Liberia. Migliaia
di liberiani ha sottolineato il
presule sono costretti a digiunare perch non hanno cibo da mangiare, come conseguenza dellavidit di alcuni che si appropriano
di tutto ci che destinato per il
bene comune.
Larcivescovo si detto dispiaciuto per ci che accade nel Paese:
Oggi io e voi stiamo digiunando,
stiamo pregando, ma cosa faremo
domani? Che cosa abbiamo intenzione di fare nei luoghi di lavoro?
Nelle piazze, nelle strade, o dovunque ci troviamo? Torniamo a

fare le solite cose? Se cos ha


puntualizzato allora non c digiuno. S, stiamo digiunando per
un solo giorno, ma questo non
sufficiente. E ai nostri fratelli e sorelle costretti a digiunare perch
non hanno nulla, cosa diciamo?.
Monsignor Zeigler ha inoltre
sottolineato che i liberiani danno
molte cose per scontate, provocando danni al Paese. Ci sono molti
abusi ai quali non badiamo nemmeno. Una nazione che ha Dio
come Padre sta discutendo in questi giorni di matrimonio tra persone dello stesso sesso. Dove stiamo
andando come nazione? La ricerca
di tentazioni e la corruzione sono
il nostro pane quotidiano. La corruzione a tutti i livelli: parte dalla famiglia fino a raggiungere i
vertici. Essa radicata in ogni settore della societ. giunto il momento ha concluso di pensare
ai pi deboli per garantire un futuro al nostro Paese.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 8

domenica 20 aprile 2014

Via crucis presieduta dal Pontefice al Colosseo

Lalba
di una notte lunga
La croce mostruosit delluomo eppure gloriosa come lalba di una notte
lunga: limmagine proposta da Papa Francesco al termine della Via crucis
presieduta la sera del 18 aprile, venerd santo, al Colosseo.
Dio ha messo sulla Croce di Ges
tutto il peso dei nostri peccati, tutte
le ingiustizie perpetrate da ogni
Caino contro suo fratello, tutta
lamarezza del tradimento di Giuda

e di Pietro, tutta la vanit dei prepotenti, tutta larroganza dei falsi


amici. Era una Croce pesante, come
la notte delle persone abbandonate,
pesante come la morte delle persone

Il vescovo Vrgez al Circolo San Pietro

Parola e fede
Sopportare loltraggio, lo scherno a motivo della fede: ecco un segno
distintivo dei credenti da millenni. Per questo i cristiani sono chiamati
a frequentare assiduamente la parola di Dio che aiuta a fortificare la
fede. Lo ha detto il vescovo Fernando Vrgez Alzaga, segretario generale del Governatorato dello Stato della Citt del Vaticano, ai soci del
Circolo San Pietro, durante la Via crucis allinterno del Colosseo organizzata dallantico sodalizio romano. Guidati dal presidente Leopoldo
Torlonia, in tanti si sono uniti alla celebrazione di venerd scorso, 11
aprile. Dopo aver ripercorso, nellanfiteatro Flavio, le tradizionali stazioni in cui viene rivissuta la passione di Cristo, i presenti hanno partecipato alla messa nella cappella di Santa Maria della Piet. Non passa giorno senza che il nome di Dio sia esposto al dubbio o alla bestemmia, ha
detto il vescovo allomelia, commentando il brano del vangelo di Giovanni (10, 31-42) e sottolineando il subdolo e diffuso scetticismo da cui
deve mettersi al riparo ogni cristiano. Da qui linvito a donarsi totalmente allamore di Cristo, attingendo alla sacra Scrittura, che ha nel Nuovo
Testamento il suo compimento e la sua pienezza.

care, pesante perch riassume tutta


la bruttura del male. Tuttavia, anche una Croce gloriosa come lalba
di una notte lunga, perch raffigura
in tutto lamore di Dio che pi
grande delle nostre iniquit e dei
nostri tradimenti. Nella Croce vediamo la mostruosit delluomo,
quando si lascia guidare dal male;
ma vediamo anche limmensit della
misericordia di Dio che non ci tratta
secondo i nostri peccati, ma secondo la sua misericordia.
Di fronte alla Croce di Ges, vediamo quasi fino a toccare con le
mani quanto siamo amati eternamente; di fronte alla Croce ci sentiamo figli e non cose o oggetti,
come affermava San Gregorio Nazianzeno rivolgendosi a Cristo con
questa preghiera: Se non fossi Tu,
o mio Cristo, mi sentirei creatura finita. Sono nato e mi sento dissolvere. Mangio, dormo, riposo e cammino, mi ammalo e guarisco. Mi assalgono senza numero brame e tormenti, godo del sole e di quanto la
terra fruttifica. Poi, io muoio e la
carne diventa polvere come quella
degli animali, che non hanno peccati. Ma io, cosa ho di pi di loro?
Nulla, se non Dio. Se non fossi Tu,
o Cristo mio, mi sentirei creatura finita. O nostro Ges, guidaci dalla
Croce alla resurrezione e insegnaci
che il male non avr lultima parola,
ma lamore, la misericordia e il perdono. O Cristo, aiutaci a esclamare
nuovamente: Ieri ero crocifisso con
Cristo; oggi sono glorificato con
Lui. Ieri ero morto con Lui, oggi
sono vivo con Lui. Ieri ero sepolto
con Lui, oggi sono risuscitato con
Lui.
Infine, tutti insieme, ricordiamo i
malati, ricordiamo tutte le persone
abbandonate sotto il peso della Croce, affinch trovino nella prova della
Croce la forza della speranza, della
speranza
della
resurrezione
e
dellamore di Dio.

Il venerd santo di Francesco


Speranza, risurrezione, amore di
Dio. Restano queste tre parole al
termine della giornata in cui la
Chiesa fa memoria della passione di
Ges. Papa Francesco a consegnarle al mondo intero, a quelli che
vorranno accoglierle e a quelli che
non riescono ancora a comprenderle. E a testimone chiama la croce, la
vera protagonista del venerd santo
che si conclude sul colle Palatino al
termine della Via crucis romana.
Con Papa Francesco ci sono oltre
quarantamila persone. Sono giunte
da diversi Paesi, alcuni annunciati
da bandiere issate sulla folla distesa
dinnanzi al Colosseo. E per la maggior parte si tratta di nazioni latinoamericane. Pregano tutte insieme,
mentre la croce percorre la sua strada, sfila davanti a tutte le vicende
quotidiane che coinvolgono luomo,
e, a ogni stazione, raccoglie i tanti
nuovi crocifissi. C spazio, su quella strada, per tutti i drammi delluomo contemporaneo, frutto di quelle
che monsignor Giancarlo Maria
Bregantini larcivescovo di Campobasso-Boiano autore delle meditazioni proposte non esita a definire
sozzure. Li elencano, a uno a
uno, lattrice Virna Lisi e il decano
tra gli speaker di questa celebrazione, Orazio Coclite. Cos, grazie
alleurovisione, nelle case di qualche
miliardo di persone nel mondo entrano in rapida successione razzismo, cultura dello scarto, calunnie
distruttive, crisi economica, denaro
che domina, suicidi di chi non ce
lha fatta, corruzione, usura, immigrati, bambini-soldato, torture, sovraffollamento delle carceri, tratta
degli esseri umani schiavizzati, im-

mobilismo, violenze sui minori e


sulle donne, malattia e solitudine,
avidit, egoismo... Cio tutto ci
per cui Cristo salito su quella croce e che Papa Francesco ha definito
come il peso di tutte le ingiustizie
perpetrate da ogni Caino contro suo
fratello.
Le meditazioni rivelano le tante
similitudini tra le vicende narrate
dal Vangelo e quelle che si snodano
nella vita di ogni giorno. Ed ci
che fa toccare con mano il dramma
di quella croce che continua a camminare nella storia. Anzi in quella
croce vediamo la mostruosit
delluomo dice il Pontefice non
appena la vede ormai giunta accanto a s sul colle Palatino quando
si lascia guidare dal male. Tuttavia
in essa vediamo anche limmensit
della misericordia di Dio che non ci
tratta secondo i nostri peccati, ma
secondo la sua misericordia.
Parole che restituiscono il senso
vero allo sfilare di quella croce
dallanfiteatro Flavio al Palatino,
sorretta a turno dal cardinale vicario
Vallini, da un operaio e da un imprenditore, due immigrati, due ospiti di una comunit di recupero per
tossicodipendenti, due clochard,
una famiglia romana, due detenuti,
due donne, due malati, due bambini, due anziani, due frati della Custodia di Terra santa, e infine due
religiose che lhanno poi riconsegnata nelle mani del cardinale vicario accanto al Pontefice.
Presenti, tra gli altri, i cardinali
Pell, prefetto della Segreteria per
leconomia, e Castrilln Hoyos, e il
vescovo Snchez Sorondo. Con il
cardinale Vallini erano larcivescovo

vicegerente Iannone e tutti i vescovi


ausiliari della diocesi di Roma.
Hanno accompagnato il Santo Padre gli arcivescovi Becciu, sostituto
della Segreteria di Stato, con lassessore monsignor Wells, e Gnswein,
prefetto della Casa Pontificia, con il
reggente monsignor Sapienza. Tra
le autorit civili, il sindaco di Roma,
Ignazio Marino.
Nel pomeriggio si era svolta la
celebrazione della Passione del Signore, presieduta da Papa Francesco. Il racconto della Passione secondo Giovanni stato cantato in
latino da tre diaconi, accompagnati
dal coro della Cappella Sistina diretta dal maestro Palombella. Dopo
lomelia di padre Cantalamessa, predicatore della Casa pontificia, il
Pontefice ha introdotto la preghiera
universale, seguita dalladorazione
della croce. Dal fondo della basilica,
il diacono ministrante e due accoliti
con i candelieri hanno portato la
croce facendo tre soste. Alla terza,
nel silenzio pi assoluto, il Papa, indossando solo il camice bianco e la
stola rossa, si inchinato per compiere ladorazione. La croce stata
poi portata allaltare della Confessione, dove stata baciata da 38
cardinali tra i quali Parolin, segretario di Stato, e Sodano, decano del
Collegio cardinalizio e dagli altri
ecclesiastici presenti, come pure dai
rappresentanti del corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede,
con i quali erano larcivescovo
Mamberti, segretario per i Rapporti
con gli Stati, i monsignori Camilleri, sotto-segretario per i Rapporti
con gli Stati, e Bettencourt, capo
del Protocollo.

Affidate dal Santo Padre per il 2015

A colloquio con il gesuita Claudio Barriga Domnguez

Intenzioni dellApostolato della preghiera

Una rete per il Papa

Pubblichiamo il testo italiano delle intenzioni


universale e per levangelizzazione che,
come di consueto, il Papa ha affidato allApostolato
della preghiera per il 2015.

Per levangelizzazione: Perch i cristiani perseguitati sentano la presenza confortante del Signore Risorto e la solidariet di tutta la Chiesa.
MAGGIO
Universale: Perch, rifiutando la cultura
dellindifferenza, possiamo prenderci cura delle
sofferenze del prossimo, particolarmente dei
malati e dei poveri.
Per levangelizzazione: Perch lintercessione
di Maria aiuti i cristiani che vivono in contesti
secolarizzati a rendersi disponibili per annunciare Ges.

OTTOBRE
Universale: Perch sia sradicata la tratta delle
persone, forma moderna di schiavit.
Per levangelizzazione: Perch, con spirito
missionario, le comunit cristiane del continente
asiatico annuncino il Vangelo a coloro che ancora lo attendono.
NOVEMBRE
Universale: Perch sappiamo aprirci allincontro personale e al dialogo con tutti, anche con
chi ha convinzioni diverse dalle nostre.

GIUGNO

GENNAIO
Universale: Perch gli appartenenti alle diverse
tradizioni religiose e tutti gli uomini di buona
volont collaborino nella promozione della
pace.
Per levangelizzazione: Perch in questo anno
dedicato alla Vita consacrata i religiosi e le religiose ritrovino la gioia della sequela di Cristo e
si adoperino con zelo al servizio dei poveri.
FEBBRAIO
Universale: Perch i carcerati, in particolare i
giovani, abbiano la possibilit di ricostruire una
vita dignitosa.
Per levangelizzazione: Perch i coniugi che si
sono separati trovino accoglienza e sostegno
nella comunit cristiana.
MARZO
Universale: Perch quanti sono impegnati
nella ricerca scientifica si pongano a servizio del
bene integrale della persona umana.
Per levangelizzazione: Perch sia sempre pi
riconosciuto il contributo proprio della donna
alla vita della Chiesa.

Le intenzioni esprimono il desiderio del Papa che la buona novella del


Vangelo sia al centro del nostro messaggio, e che la Chiesa sia sempre pi
uno strumento adatto per compiere
questa missione, in modo speciale tra
i poveri.

Per levangelizzazione: Perch lincontro personale con Ges susciti in molti giovani il desiderio di offrirgli la propria esistenza nel sacerdozio o nella vita consacrata.
LUGLIO
Universale: Perch la responsabilit politica
sia vissuta a tutti i livelli come forma alta di carit.

AGOSTO
Universale: Perch quanti operano nel campo
del volontariato si impegnino con generosit al
servizio dei bisognosi.
Per levangelizzazione: Perch uscendo da noi
stessi sappiamo farci prossimo di quanti si trovano nelle periferie delle relazioni umane e sociali.
SETTEMBRE

APRILE

Universale: Perch crescano le opportunit di


formazione e di lavoro per tutti i giovani.

Universale: Perch gli uomini imparino a rispettare il creato e a custodirlo quale dono di
D io.

Per levangelizzazione: Perch i catechisti siano nella propria vita testimoni coerenti della fede che annunciano.

Una rete di preghiera al servizio del


Papa e del suo magistero. Cos il gesuita Claudio Barriga Domnguez
che proprio in questi giorni ha concluso il suo mandato di direttore generale delegato dellApostolato di preghiera e del Movimento eucaristico
giovanile definisce la realt spirituale nata e diffusa grazie allopera
dellassociazione. In questa intervista
al nostro giornale il religioso presenta
le intenzioni affidate dal Pontefice per
il 2015.
Qual il filo conduttore delle intenzioni
di preghiera per levangelizzazione?

Universale: Perch i migranti e i rifugiati trovino accoglienza e siano trattati con rispetto nei
Paesi nei quali giungono.

Per levangelizzazione: Perch i cristiani in


America Latina, di fronte alle disuguaglianze
sociali, possano dare testimonianza di amore
per i poveri e contribuire ad una societ pi fraterna.

di NICOLA GORI

La tratta delle persone, che sta molto a


cuore al Papa, ha trovato posto in
unintenzione universale. Come pensate di
sensibilizzare lopinione pubblica su questo fenomeno?

Universale: Perch tutti possiamo fare lesperienza della misericordia di Dio, che non si
stanca mai di perdonare.

molto importante parlare di questo dramma per prendere coscienza


della sua gravit. In molti ambienti,
purtroppo, non se ne parla, si sottovaluta il fenomeno e questo silenzio lo
scenario migliore per i trafficanti. Credo che la voce del Papa, diffusa anche
dallApostolato, aiuter a sensibilizzare le persone e solleciter i Governi a
migliorare le leggi per la protezione
delle vittime.

Per levangelizzazione: Perch le famiglie, in


modo particolare quelle che soffrono, trovino
nella nascita di Ges un segno di sicura speranza.

LApostolato della preghiera pu contribuire a passare da una cultura dellindifferenza a una cultura dellaccoglienza?

Per levangelizzazione: Perch i pastori della


Chiesa, amando profondamente il proprio gregge, possano accompagnarne il cammino e tenere
viva la speranza.
DICEMBRE

Dal Vaticano, 3 gennaio 2014

Considerando che lApostolato propone una preghiera ampia, generosa,


per le differenti situazioni mondiali,
che vanno oltre le piccole preoccupazioni personali, esso non consente di

rimanere nellindifferenza riguardo alle grandi sfide. Quando si prega si


spinti anche a impegnarci per cambiare le cose. Ognuno viene coinvolto,
perch lApostolato per tutti. Penso
agli anziani, ai malati, ai bambini.
Penso anche alle persone che vivono
una situazione matrimoniale irregolare. Tutti possono vivere lApostolato
ed essere collaboratori della missione
della Chiesa, con la loro preghiera e
con lofferta della vita quotidiana.
Con la sua diffusione capillare lassociazione in grado di farsi eco del magistero di Papa Francesco?
Siamo la rete ufficiale di preghiera
del Papa, al servizio delle sue preoccupazioni e della diffusione del suo
messaggio. Nei commenti che offriamo ogni mese per spiegare e approfondire il senso delle intenzioni, proponiamo abitualmente testi del ricco
magistero di Papa Francesco.
Storicamente lassociazione fa parte della
Compagnia di Ges. In che modo trova
ispirazione nel carisma ignaziano?
vero che lApostolato nato in
un ambiente gesuita, ma pochi anni
dopo la sua nascita il Papa lo ha assunto come opera direttamente legata
al suo ministero. Quindi, lassociazione appartiene alla Chiesa e al Santo
Padre. Chiarito questo, diciamo che la
proposta spirituale dellApostolato
pu definirsi come un cammino di
disponibilit apostolica. Questo vuol
dire che lassociazione una scuola di
preghiera e di spiritualit in grado di
rendere la vita pi disponibile alla
missione di Cristo. Si propone come
un cammino del cuore, che parte
dal cuore di Dio, per andare incontro
alla persona e mettersi al suo servizio.
Noi gesuiti riconosciamo queste intuizioni, centrali dellApostolato, come
uscite dal nucleo dellesperienza degli
Esercizi spirituali di santIgnazio, che
hanno come obiettivo ordinare gli affetti per seguire Ges e collaborare alla sua missione.

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