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CONFINDUSTRIA

2008

STUDI E RICERCHE

Comportamento sismico delle connessioni delle strutture


prefabbricate: analisi sperimentale dell'unione Solaio-Trave

TECNOLOGIA

Il BIM e la multiutenza

INSERTI

Sistemi per la realizzazione di pannelli a taglio termico


prefabbricati in calcestruzzo

MERCATO

Il mercato delle costruzioni in Europa: dinamiche


e prospettive 2007 - 2010

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Editoriale

LEditoriale
del Presidente

Federbeton
diventa realt

ono lieto di annunciare la nascita


di Federbeton, la Federazione delle Associazioni appar tenenti alla
filiera del Cemento!
Il 10 luglio 2008, otto associazioni industriali di categoria e cio, ASSOBETON
(Associazione Nazionale Industrie Manufatti Cementizi), AITEC (Associazione
Italiana Tecnico Economica del Cemento),
ATECAP (Associazione Tecnico Economica del Calcestruzzo Preconfezionato),
ASSIAD (Associazione Italiana Produttori Additivi e Prodotti per Calcestruzzo),
CONPAVIPER (Associazione Nazionale
Pavimentazioni Continue), SISMIC (Associazione Tecnica per la Promozione degli
Acciai Sismici per Cemento), ASSOTRAFILRETI (Associazione Italiana Produttori Reti Elettro Saldate) e UCOMESA
(Unione Costruttori Macchine Edili, Stradali, Minerarie ed Affini), hanno firmato
latto costitutivo di questo nuovo ente
il cui scopo di rappresentare un settore che, in termini quantitativi, incide
per l11% allinterno del vasto mondo
delle costruzioni italiane.
Sono fermamente convinto che questa
decisione, sulla quale gli organi di governo di ASSOBETON hanno profondamente riflettuto, costituisca una scel-

ta giusta ed indispensabile per poter


aspirare al rafforzamento dellintero
compar to allinterno di un mercato che
sta diventando sempre pi competitivo
e selettivo.
Molti sono i fattori che stanno rapidamente cambiando e cambieranno in
un prossimo futuro sia sul fronte della
domanda che su quello delloffer ta.
prevedibile, dunque, che gli equilibri
tecnicoeconomici, come sino ad oggi conosciuti, tra prodotti e materiali
concorrenti - mi riferisco allacciaio, al
vetro, al legno ed alla plastica, solo per
citare i pi noti - si vadano a modificare nella direzione che sar per noi pi
o meno favorevole a seconda di come
saremo stati in grado non solo di innovare ma anche di comunicare efficacemente i nostri punti di forza.
Non pi tempo di compromessi: il
nostro mondo si va facendo sempre
pi complesso ed il futuro del mercato,
nel breve periodo, non attraverser fasi
di espansione significative, situazione
questultima tipica, peraltro, di ogni
mercato maturo.
Dovremo, per tanto, essere nelle condizioni ed avere quindi gli strumenti adeguati per poter esprimere liberamente,
attraverso efficaci ed incisive attivit di
lobby e di promozione, tutte le nostre
peculiarit.
Proprio per le ragioni sopra esposte,
si comprende, dunque, lampio consenso interno riscosso dalliniziativa e
conseguentemente il sostegno che ho
ricevuto nel por tare avanti questo progetto che, tra laltro, rappresenta - desidero sottolinearlo - la trasposizione
italiana della Piattaforma del Cemento
operativa, da alcuni anni, tra le nostre
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Federazioni europee.
Cer tamente, anche su questo fronte
sar necessario lavorare con grande
impegno: saper sintetizzare gli interessi comuni a tutta la filiera non sar,
infatti, un lavoro semplice poich tra
le questioni da affrontare vi saranno
innanzitutto i problemi relativi a nostri
prodotti tra loro concorrenti e poi
quelli relativi ai rappor ti, non sempre
facili, tra fornitori e clienti presenti
nella compagine federativa.
Tutti dovremo quindi lavorare con grande lungimiranza e pragmatismo, consapevoli allo stesso tempo sia del fatto
che lampliamento del nostro business,
obiettivo prioritario della Federazione,
por ter vantaggi a tutta la filiera, sia del
fatto che gli altri si sono gi mossi da
tempo con grande determinazione e
con finalit esattamente opposte alle
nostre: dovremo guadagnare posizioni
per colmare il nostro ritardo.
Sono convinto che su questo tema,
cos centrale e strategico per il nostro futuro, si concentrer in modo
duraturo lattenzione degli organi di
governo della nostra Associazione e
di tutte le Sezioni di ASSOBETON
con le quali sar mia cura confrontarmi frequentemente.
n

(Renzo Bullo)

industrie manufatti cementizi - 4

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Anno IV n. 4 - luglio/settembre 2008

industrie manufatti cementizi

ASSOBETON
Organo Ufficiale di ASSOBETON

SOMMARIO

CONFINDUSTRIA

2008

n. 4/2008

STUDI E RICERCHE

Comportamento sismico delle connessioni delle strutture


prefabbricate: analisi sperimentale dell'unione Solaio-Trave

TECNOLOGIA

Il BIM e la multiutenza

INSERTI

Sistemi per la realizzazione di pannelli a taglio termico


prefabbricati in calcestruzzo

MERCATO

Il mercato delle costruzioni in Europa: dinamiche


e prospettive 2007 - 2010

12
22
30
42
48
55
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Leditoriale del Presidente


di Renzo Bullo

Il Commento del Direttore


di Maurizio Grandi

Studi e Ricerche

Comportamento sismico delle connessioni delle strutture prefabbricate:


analisi sperimentale dell'unione Solaio-Trave
di Roberto Felicetti, Giandomenico Toniolo e Carla Zenti

Tecnologia

Il BIM e la multiutenza
di Carlo Pucci

Inserti

Sistemi per la realizzazione di pannelli a taglio termico prefabbricati in calcestruzzo


di Carlo Schiatti

Normative

Considerazioni sul DPR 246/93


di Gianpiero Montalti

Mercato

Il mercato delle costruzioni in Europa: dinamiche e prospettive 2007 - 2010

Saie 2008

Uso degli inserti per calcestruzzo in conformit alle normative vigenti


di Roberto Ragozzini

Attualit

Le Aziende Informano

Assobeton

Sezione Solai e Doppia Lastra - Marcatura CE delle lastre per solai


di Carlo Stucchi

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83
86
94
98
99

Assobeton

Sezione Tubi a Bassa Pressione - Ricerca e promozione di prodotto, concluse


le attivit realizzate in ambito Progetto ULISSE
di Carla L. Zenti

Assobeton

Sezione Blocchi e Pavimenti - Fidenza Meeting


L'urbanistica di domani nelle citt d'Italia
di Patrizia Ricci

Assobeton

Conclusa la trattativa per il rinnovo del CCNL del settore Laterizi e Manufatti Cementizi

Assobeton
Comunicato

Assobeton
Elenco Soci

Industrie Manufatti Cementizi


Bimestrale - n. 4/2008
Propriet
Abes Srl
Societ di servizi di ASSOBETON
Via Giacomo Zanella, 36
20133 Milano
Tel. 02.70100168 Fax 02.7490140
info@assobeton.it
Direttore responsabile
Andrea Dari
Direttore editoriale
Maurizio Grandi
Comitato di redazione
Renzo Bullo, Giorgio Fontana,
Maurizio Grandi, Alessandra Biloni,
Andrea Dari, Patrizia Ricci
Segreteria editoriale
Alessandra Biloni
Segreteria di Redazione
Patrizia Ricci

ASSOBETON
Redazione
Stefania Alessandrini, Alessandra Biloni,
Andrea Dari, Patrizia Ricci, Susanna Tontini
Strada Cardio, 4 47891 Galazzano RSM
Tel. 0549.909090 Fax 0549.909096
info@idrabeton.com
Concessionaria pubblicit
Abes Srl
Vendita pubblicit
IDRA sa
Strada Cardio, 4 47891 Galazzano RSM
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Stampa
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(5 numeri) di 26.
Il prezzo di una copia di 10,50.
Il prezzo di una copia arretrata di 12,50.
I prezzi sopraindicati si intendono IVA esclusa.
Per informazioni: info@assobeton.it
Autorizzazione
Segreteria di Stato Affari Interni Prot. n. 73/75/2008 del
15/01/2008.
Copia depositata presso il Tribunale della Rep. di San Marino

Tutti i diritti riservati


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danni proveniente da terzi che dovessero rivendicare diritti su tali contenuti.

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Editoriale

Il Commento
del Direttore

Visibilit:
strumento
vincente

a visibilit per unAssociazione industriale uno strumento che d efficacia


al suo operato, ma anche un obiettivo fine a se stesso che permette, con il tempo, di acquisire autorevolezza e le necessarie
credenziali.
Questo il motivo per il quale, nellagenda
della Presidenza, sistematicamente monitorata lattivit di comunicazione e la presenza
del nostro logo nel circuito dei media.
Lanno in corso rappresenta, da questo punto
di vista, un periodo significativo.
Mi riferisco, in primis, ai passaggi di ASSOBETON sulla stampa stimo che alla fine
dellanno, considerando quanto gi fatto sino
ad oggi, raggiungeremo le 150 uscite emblematicamente culminati con il comunicato, apparso lo scorso fine luglio sui maggiori
quotidiani nazionali e riportato anche su questo numero della nostra rivista, relativo allincremento dei costi delle materie prime ed
al rischio per i committenti, potenzialmente
distratti da esasperati obiettivi di profitto, di
acquistare soluzioni non rispondenti alle norme tecniche e di sicurezza vigenti.
Ma non tutto. Con la presenza di ASSOBETON al SAIE 2008, sia nellormai consueto stand ubicato nel centrale quadriportico
sia nellarea espositiva dedicata al risparmio
energetico, lAssociazione porta una concreta

testimonianza delle capacit e delle tecnologie che il comparto sa esprimere.


Il 2008 sar anche lanno in cui ASSOBETON
migliorer sensibilmente lAnnuario della
Prefabbricazione italiano, che finalmente vedremo a dicembre compilato integralmente
anche nella sezione regionale dedicata alle
tipologie produttive dei nostri Associati.
Sempre questanno stato creato lAnnuario
della Prefabbricazione europea: un volume,
fortemente suggerito da ASSOBETON alla
nostra Federazione BIBM, che d finalmente
corpo e risalto alla dimensione, decisamente
consistente, della prefabbricazione nel nostro
continente (35 miliardi di fatturato, 210.000
addetti e 8.000 siti produttivi, solo considerando i 16 paesi rappresentati da BIBM).
Due strumenti, gli Annuari, che non possono mancare ad un settore che riveste tale
importanza economica e sociale e che desidera crescere.
Un impegno, il comunicare, che, non mi stancher mai di ripeterlo, assorbe una notevole
quota delle risorse dellorganico presente in
Associazione: una scelta, quindi, che tutti gli
Associati devono conoscere e condividere
per comprendere meglio i servizi da noi offerti e la destinazione dellinvestimento che
annualmente essi compiono.
Spero che presto la politica dellAssociazione,
mirata sempre di pi a promuovere professionalit, innovazione, trasparenza, rispetto delle
norme ed etica, possa riverberarsi in modo
significativo e concreto su tutte le imprese
associate, rendendo il logo di ASSOBETON
sinonimo di eccellenza per tutti coloro che
vorranno e potranno fregiarsene.

(Maurizio Grandi)

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Gli autori su questo numero

Fabio Biondini
Dipartimento di Ingegneria Strutturale
Politecnico di Milano

Roberto Felicetti
Dipartimento di Ingegneria Strutturale
Politecnico di Milano
felicett@stru.polimi.it

Dam M. Frangopol
Department of Civil and Environmental
Engineering, Center for Advanced
Technology for Large Structural Systems
Lehigh University, Bethlehem, PA, USA

Pier Giorgio Malerba


Dipartimento di Ingegneria Strutturale
Politecnico di Milano

Gianpiero Montalti
CMP Ingegneri Architetti
Associati (MI)
montalti@cmpassociati.it

Patrizia Ricci
IDRA SA
p.ricci@idrabeton.com

Carlo Schiatti
Libero professionista in Arezzo
Gruppo Inserti ASSOBETON

Claudio Stucchi
Libero professionista
Consulente ASSOBETON
stucchi@cmpassociati.it

Giandomenico Toniolo
Dipartimento di Ingegneria
Strutturale Politecnico di Milano
toniolo@stru.polimi.it

Carla L. Zenti
Dipartimento di Ingegneria
Strutturale Politecnico di Milano
Segretario Sezione Tubi a Bassa
Pressione ASSOBETON
c.zenti@assobeton.it

Carlo Pucci

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S t u d i

r i c e rc h e

Comportamento sismico
delle connessioni delle
strutture prefabbricate:
analisi sperimentale
dellunione Solaio - Trave
di Roberto Felicetti, Giandomenico Toniolo e Carla Zenti
Il lavoro si riferisce alla ricerca sulla vulnerabilit sismica delle strutture
prefabbricate esistenti ed in particolare indirizzato allidentificazione
dei parametri di comportamento di un tipo di connessione tra
elementi di solaio e travi portanti. Una tale identificazione consentir
di dare una corretta rappresentazione a questo tipo di unione
nellambito del modello numerico globale per lanalisi strutturale e di
dare applicazione pratica al criterio di gerarchia delle resistenze. Sono
riportati i primi risultati della campagna sperimentale con riferimento a
prove di carico monotone e cicliche.
Al seguito dei risultati di alcune prove preliminari, si anche predisposto
il programma completo comprendente il protocollo generale di
prova valido per tutti i tipi di connessioni, con le specifiche per la
quantificazione normalizzata comparabile dei principali parametri del
loro comportamento sismico.

1. INTRODUZIONE
Il presente lavoro stato sviluppato
nellambito del programma di ricerca
Reluis Valutazione e riduzione delle vulnerabilit sismica degli edifici esistenti,
utilizzando anche per le prove il contributo dellAssociazione Nazionale Industrie Manufatti Cementizi ASSOBETON.
Si tratta dellaspetto chiave che condiziona il comportamento degli edifici indu-

striali prefabbricati e cio della corretta


identificazione delle capacit strutturali
delle connessioni sotto azioni sismiche.
Ben pochi lavori sono rintracciabili su
questo tema nella bibliografia internazionale, e sono principalmente dedicati
alla presentazione di qualche specifico
dispositivo brevettato, ma manca ancora una conoscenza generale esauriente
sulla materia.
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S t u d i

Si considerano solo connessioni appartenenti a sistemi a telaio, ignorando quelle


dei sistemi a pareti e a cellule tridimensionali. Comunque questa scelta copre la
grande maggioranza delle strutture prefabbricate esistenti. E solo i sistemi tipici di
unioni sono trattati e cio, unioni a secco
fatte con connettori metallici composti
genericamente da angolari, piastre, profili canale, zanche, tasselli, bulloni, perni,
barre, ecc.
I sistemi di unione emulativi consistenti
in nodi con riprese di armature e
getti integrativi in opera non sono
considerati.
In base alla diversa collocazione nel complesso della costruzione ed alle conseguenti diverse funzioni strutturali, si
distinguono i cinque ordini di unioni qui
sotto elencati:
1 - unioni reciproche tra elementi di solaio
(o copertura) che, nel compor tamento sismico del complesso strutturale,
riguardano lazione diaframma del solaio
stesso;
2 - unioni tra elementi di solaio e travi portanti che forniscono i vincoli perimetrali
del diaframma di piano nel suo comportamento sotto azione sismica;
3 - unioni tra trave e pilastro che devono
garantire il funzionamento a cerniera
nel piano verticale diretto secondo la
trave ed il funzionamento ad incastro nel
piano verticale ortogonale;
4 - unioni tra segmenti di pilastro (o tra
pilastro e fondazione) realizzate con
ancoraggio per aderenza delle armature
allinterno di manicotti riempiti di malta
in opera o con altri dispositivi meccanici;
5 - attacchi dei pannelli di tamponamento alla struttura che devono garantire
la stabilit dei pannelli stessi ma anche
consentire i grandi scorrimenti di piano
attesi sotto azione sismica.
Non sono previste unioni di semplice
appoggio funzionanti per attrito attivato dai carichi gravitazionali, n unioni
scorrevoli o elasticamente deformabili,
essendo tutte inadatte alla trasmissione
di azioni sismiche.

r i c e rch e

13

2. Parametri identificativi
In termini generali una connessione
composta da tre parti: due parti laterali
A e C corrispondenti alle zone degli elementi contigui prossime al connettore,
zone in cui sono concentrati gli eventuali inserti di ancoraggio e arrivano le
apposite armature; una parte centrale B
costituita dal connettore vero e proprio
con i suoi componenti metallici (vedi
Figura 1).

Figura 1 Schema di connessione.

I principali parametri che caratterizzano


il comportamento sismico della connessione si riferiscono alle sei propriet di:
4 resistenza quale valore massimo della
forza che pu essere trasmessa tra le
parti;
4 duttilit quale deformazione ultima
rapportata al limite di snervamento;
4 dissipazione quale energia specifica
dissipata attraverso i cicli di carico;
4 deformazione quale deformazione
ultima al limite di rottura;
4 degrado quale abbattimento della resistenza attraverso i cicli di carico;
4 danno quale deformazione residua
allo scarico.
Nel seguito saranno precisate le modalit
normalizzate di calcolo di detti parametri
sulla base dei risultati sperimentali.
In genere le parti laterali A e C hanno
un comportamento non duttile e non
dissipativo caratterizzato da una rottura
fragile con piccoli spostamenti dovuta
al cedimento per trazione del calce-

industrie manufatti cementizi - 4

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S t u d i

r i c e rc h e

struzzo. La capacit duttile e dissipativa


pu essere fornita alla connessione dal
connettore metallico B, se opportunamente configurato per una modalit
di rottura che coinvolga meccanismi
flessionali o di trazione-compressione
piuttosto che meccanismi di taglio. Per il
dimensionamento delle connessioni duttili, oltre ad un connettore duttile, servir
un suo sottodimensionamento rispetto
alle parti laterali, con apposita gerarchia
delle resistenze (capacity design), e la
verifica di compatibilit geometrica delle
sue deformazioni. Le connessioni non
duttili dovranno essere opportunamente
sovradimensionate con gerarchia delle
resistenze rispetto alle capacit delle
zone critiche dissipative della struttura.
3. Prove sperimentali
Ancora in termini generali sono previsti
quattro livelli di prove orientati a diverse
finalit identificative come decritto nelle
seguenti definizioni:
4 prove particolari riferite alla qualificazione dei connettori singoli inseriti
tra due blocchi sovradimensionati e
soggetti alla componente principale
dellazione attesa nel contesto strutturale;
4 prove locali riferite alla qualificazione
della connessione compresa tra due
porzioni significative di elementi a rappresentazione dellassetto in opera e
soggetta alle rilevanti componenti
dellazione;

a)

b)

4 prove su sottoinsiemi riferite a gruppi


di connessioni inseriti in parti strutturali rappresentative della corrente
orditura costruttiva e soggetti alle sue
azioni tipiche;
4 prove su insiemi riferite al sistema delle
connessioni di un completo assieme
strutturale soggetto alle componenti
tipiche dellazione sismica.
Il presente lavoro non si riferisce alle
prove su sottoinsiemi n su insiemi
strutturali. Limitatamente alle prove
particolari e locali sono previsti carichi
monotoni e ciclici su assetti specificatamente configurati su ogni singolo ordine
di unioni.
3.1 Prova monotona
Dalle prove con carichi monotoni possono dedursi diagrammi forza-spostamento f-d del tipo di quelli rappresentati nelle Figure 2a-b-c che qualificano il
comportamento del connettore o della
connessione secondo quanto definito
nel seguito.
La Figura 2a rappresenta dei comportamenti duttili caratterizzati da una notevole deformazione plastica successiva al
tratto elastico. In particolare la curva i
rappresenta un comportamento duttile
incrudente, la curva s rappresenta un
comportamento duttile stabile, la curva d
rappresenta un comportamento duttile
degradante. I punti singolari dei diagrammi sono quello dy-fy, corrispondente al
limite di snervamento, e quello du-fu, cor-

c)

Figura 2 Diagrammi costitutivi a) duttile, b) fragile, c) sovraresistente.


4 - industrie manufatti cementizi

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S t u d i

rispondente al limite ultimo di rottura.


Si pu aggiungere, qualora precedente
allultimo, il punto da-fa corrispondente al
limite funzionale ammissibile della deformazione. Qualora la prova sia arrestata
prima della rottura, al posto di du-fu si
avr il punto dt-ft di fine prova.
La Figura 2b rappresenta un comportamento fragile senza deformazione plastica e con rottura sopravvenuta prima
del limite della deformazione funzionale
ammissibile. Il punto singolare del diagramma quello du-fu corrispondente al
limite ultimo di rottura.
Infine la Figura 2c rappresenta un compor tamento sovraresistente con rilievo sperimentale arrestato non prima
del limite della deformazione funzionale
ammissibile, ma prima dello snervamento o della rottura. I punti singolari del
diagramma sono quello da-fa corrispondente al limite ammissibile e quello dt-ft
di arresto prova.
La duttilit rilevata nel comportamento
sperimentale data principalmente dalla
plasticizzazione dellacciaio del connettore con prevalenti deformazioni flessionali. Effetti non lineari possono derivare
anche da altri fenomeni come lattrito,
il danneggiamento dei materiali ed il
cambiamento di geometria per grandi
deformazioni del connettore stesso.
La prova standard prevede un ciclo preventivo portato fino al limite ammissibile
da-fa con scarico della forza per la deter-

r i c e rch e

15

minazione dello spostamento residuo dr


e successiva ripresa per il carico definitivo (vedi Figura 3), a meno ovviamente di
una precoce rottura.
Oltre che per una prima quantificazione
dei parametri costitutivi, la prova monotona viene fatta anche come preliminare
per definire i passi di carico della successiva prova ciclica.
3.2 Prova ciclica
Il comportamento ciclico viene rilevato
sperimentalmente con la storia di carico
descritta in Figura 4, dove sono previsti
gruppi di tre cicli di eguale ampiezza che
si succedono via via con incrementi Dd
fino al limite ultimo o di fine prova. Lampiezza del primo gruppo iniziale di cicli
assunta quale la minore fra d1 = dy/4,
d1 = da/4, d1 = dt/4 e d1 = du/4;
gli incrementi di ampiezza dei gruppi
successivi sono assunti pari a Dd = d1. In
queste definizioni i valori dei parametri
sono quelli dedotti dalla prova monotona su prototipo simile. Il processo incrementale di carico pu essere proseguito
fino a rottura.
Dalla prova ciclica si ottengono diagrammi forza-spostamento f-d del tipo
di quello della Figura 5 che qualificano il
comportamento del connettore o della
connessione secondo quanto definito
nel seguito.
Per comportamenti non perfettamente
elastici, dal diagramma f-d si calcola listogramma dellenergia Ui dissipata lungo i
semicicli come area racchiusa dal corrispondente ramo i-esimo del diagramma
f-d (vedi Figura 6a).
Lo stesso istogramma riproposto in
forma adimensionalizzata (vedi Figura
6b) dividendo ogni area per quella del
corrispondente semiciclo perfettamente
elasto-plastico (vedi Figura 7):

dove

Figura 3 Ciclo preventivo.

ui = Ui / Uoi
Uoi = dpi fimax con dpi = di - dei

e dove dei calcolato in base alla pen-

industrie manufatti cementizi - 4

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16

S t u d i

r i c e rc h e

Figura 4 Storia di carico della prova ciclica.

Figura 5 Esempio di cicli forza-spostamento rilevati.

a)

b)

Figura 6 Energia dissipata attraverso i cicli.

a)

b)

Figura 7 Definizione delle energie del semiciclo.


4 - industrie manufatti cementizi

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S t u d i

denza k1 = f1/d1 del ramo iniziale del


diagramma f-d con

dei = fimax / k1

4. Descrizione del prototipo


Le prove vengono eseguite nel Laboratorio Prove Materiali del Dipartimento
di Ingegneria Strutturale del Politecnico
di Milano.
La Figura 8 mostra lassetto di prova cos
come allestito sulla maglia del piastrone
dancoraggio. Il prototipo consiste in un
segmento di 1.6 m di lunghezza di un
elemento nervato di ordinaria produzione.
La Figura 9 mostra la sua sezione. Il
prototipo posato su due travi trasversali fissate al piastrone. I quattro appoggi
sono provvisti di cuscinetti in Teflon per
eliminare lattrito e solo uno attrezzato
con i dispositivi di connessione. Sullappoggio attrezzato si applica lazione longitudinale per la prova monotona prima
e ciclica poi. Gli altri appoggi sono provvisti di guide per impedire spostamenti
trasversali.
La spinta viene applicata per mezzo di
un mar tinetto idraulico a doppio effetto in controllo di spostamento, con
una capacit sino a 660 kN in compressione e sino a 460 kN in trazione
(vedi Figura 10a).
Questa forza applicata alla nervatura
del prototipo appena sopra la connessione sperimentata tramite la pressione
di due opposte piastre metalliche collegate tra loro da quattro barre esterne
(vedi Figura 10b).
Questo sistema evita tensioni di trazione nel calcestruzzo prevenendo eventuali rotture terminali della nervatura
caricata.
In Figura 11 mostrato un particolare
della connessione. La nervatura del tegolo collegata alla trave mediante angolari
metallici fissati con tasselli F16/25 alla
trave e con uno spinotto passante M16
serrato attraverso le rosette contro la
nervatura stessa.

r i c e rch e

17

Per questa connessione di Ordine 2


(solaio/trave) si assunto uno spostamento ammissibile di 24 mm, essendo
questo il limite che previene la perdita
dappoggio in un verso e la chiusura del
giunto nellaltro senso.

Figura 8 Impianto della prova longitudinale.

Figura 9 Particolare del tegolo.

industrie manufatti cementizi - 4

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S t u d i

r i c e rc h e

Figura 10 Sistema di carico: a) martinetto e b) piastre interconnesse.

5. Risultati
5.1 Prova monotona
In Figura 12a sono mostrati i risultati
della prova monotona in termini di diagramma forza-spostamento. Rispetto alle
previsioni del protocollo normalizzato, si
premesso un ciclo preventivo di assestamento del sistema di carico.
Dal primo ciclo, portato fino allo spostamento ammissibile da = 24 mm,
rimasto allo scarico uno spostamento
residuo dr = 12 mm con un rapporto

dr/da = 0.5

che indica rilevanti effetti non elastici


dovuti allattrito negli scorrimenti tra i
connettori metallici e le adiacenti superfici di calcestruzzo.
La prova stata poi ripresa aumentando
il carico fino al limite dt = 40 mm al quale

si interrotto il ciclo prima di raggiungere la rottura.


Il limite della prova in ogni caso molto
superiore a ogni possibile valore di spostamento che sia compatibile con la salvaguardia dellappoggio.
Ne risultato un comportamento non
duttile sovraresistente.
5.2 Prova ciclica
Per la prova ciclica si applicata la storia
di carico di Figura 4 con incrementi d = 3
mm dellampiezza degli spostamenti via
via imposti. Si ottenuto il diagramma
forza-spostamento di Figura 12b.
Si rileva in primo luogo il comportamento non simmetrico dovuto allassetto di
prova che ha portato ad alcuni effetti
irregolari per i grandi spostamenti. Leccentricit della forza applicata rispetto alla
connessione induce un momento longitudinale che spinge in basso una parte

Figura 11 Particolare della connessione.


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S t u d i

r i c e rch e

19

Tabella 1 Valori allo spostamento ammisssibile.


dei

dpi

Uoi

Ui

ui

-24-1

-23.8

-12.1

-24-2

-22.9

-24-2

-22.2

di

fi

dei

dpi

Uoi

Ui

ui

3.9

-19.9

240.9

121.6

0.505

+24-1

24.5

20.1

6.4

30.9

619.8

161.7

0.261

-11.2

3.6

-19.3

216.2

106.0

0.490

+24-2

24.0

19.1

6.1

30.2

577.8

147.1

0.255

-10.9

3.5

-18.7

203.8

109.8

0.539

+24-3

22.9

17.5

5.6

28.5

497.9

145.3

0.292

Force (kN)

fi

Force (kN)

di

a)

b)

Figura 12 a) Prova Monotona; b) Prova Ciclica.

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Aderisce

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S t u d i

r i c e rc h e

e tende a sollevare laltra parte dellelemento. La forza di sollevamento ha causato danni sui bordi dellasola di guida, danni
che hanno portato ad una non prevista
reazione di attrito da ingranamento.
La curva inviluppo, nel verso positivo
di grande attrito, mostra una specie di
incrudimento che non dovuto alle
propriet intrinseche dei materiali, ma
principalmente ai citati effetti di attrito
non simmetrico.
Al limite di arresto della prova si sono
rilevati i seguenti valori:

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20

dt = + 40 mm ft = + 53 kN
dt = - 40 mm ft = - 22 kN

I valori rilevati al limite ammissibile sono


riassunti nella Tabella 1. In particolare
linclinazione del ramo iniziale di carico si
dedotta da:

d1 = 0.434 mm

k1 = f1/d1 = 3.113 kN/mm

f1 = 1.368 kN

6. Conclusioni
Questa prima esperienza sulla definizione sperimentale normalizzata dei parametri di comportamento delle connessioni delle strutture prefabbricate da in
una certa misura conferma di quanto
intuitivamente assunto in sede di progettazione sismica.
Almeno per il tipo sperimentato di connessione, i connettori metallici stessi,
dimensionati come sono pi con riferimento agli ingombri geometrici che ai
requisiti di resistenza, risultano largamente sovradimensionati.
Per le verifiche di resistenza le verifiche
devono spostarsi sulle adiacenti parti di calcestruzzo e sulla loro particolare armatura.
Ci si pu aspettare un comportamento
fragile di queste parti, cosicch lattenzione
ancora deviata sui criteri di gerarchia
delle resistenze per dare una precisa quantificazione alla necessaria sovraresistenza
delle connessioni stesse. In ogni caso il presente lavoro fornisce i dati di base ai quali
pu riferirsi unanalisi strutturale basata su
precisi e completi modelli di calcolo. n

Bibliografia
Clough D.P., Considerations in the design and construction of precast concrete diaphragms or earthquake loads, PCI Journal, Mar./Apr. 1982.
Davis G., Elliot K.S., Omar W., Horizontal diaphragm action in precast concrete floors,
The Structural Engineer, 1990.
Englekirk R.E., Seismic design of reinforced and precast concrete buildings, Wiley, 2003.
EN1998-1:2004 - Eurocode 8: Design of structures for earthquake resistance Part
1: General rules, seismic actions and rules for buildings.
Ferrara L.,Toniolo G.,Tsionis V, Sulla azione diaframma dei sistemi di copertura in edifici industriali prefabbricati in calcestruzzo armato, Atti 15 Congresso CTE, 2004.
fib Bulletin n. 27, Seismic design of precast concrete building structures state of art
report, Jan. 2004.
Fleishman R.B., Sause V, Pessiki V, Rhodes V, Seismic behaviour of precast parking structure diaphragms, PCI Journal, Jan./Feb. 1998.
Pincheira J.A., Oliva M.G., Kusumo-Rahardio V, Tests on double-tee flange connectors
subjected to monotonic and cyclic loading, PCI Journal, May/June 1998.
Wood S.L., Stanton J.F., Hawkins N.M., New seismic design provisions for diaphragms
in precast concrete parking structures, PCI Journal, Jan./Feb. 2000.
Biondini F., Toniolo G., Zenti C.L., Analisi sperimentale di connessione fra elementi
prefabbricati di impalcato, Atti Giornate AICAP, 2007.

4 - industrie manufatti cementizi

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22

Te c n o l o g i a

Il BIM e la
multiutenza
Lavorare contemporaneamente
su di un unico modello:
perch conviene e come farlo
di Carlo Pucci

Lidea
Nello scorso numero abbiamo visto
come il BIM possa rappresentare un
approccio alledilizia innovativo. Ricordiamo che tre delle sue principali caratteristiche sono la modellazione 3D,
la multiutenza e linteroperabilit.
In questo ar ticolo focalizziamo lattenzione sulla seconda.
Il BIM, gestendo la struttura tramite
un database, ne eredita tutti i vantaggi, tra i quali la possibilit di accedere
ad una serie di dati sempre aggiornati,
rielaborarli contemporaneamente ad
altri utenti e condividere con loro le
informazioni in maniera diretta, senza
passaggi intermedi.
Lidea allora quella di poter permettere al personale coinvolto nella
gestione di un progetto di lavorare
alla commessa su di un modello della
struttura comune a tutti, ognuno per
la par te di sua competenza, e non su
di un duplicato di esso.
I metodi tradizionali necessariamente

richiederebbero di copiare il file da


modificare da un server sulla propria
macchina, in locale, e poi rimetterlo a
posto una volta concluso il lavoro, con
tutti i pericoli di confusione e di errore
che ne deriverebbero, specie se fossero coinvolte persone con ruoli diversi
tra loro. Chi stato lultimo a lavorare
sul modello? Qual il file pi recente?
Chi ha fatto questa modifica? Perch?
Sicuramente ognuno di noi, almeno
una volta nella vita professionale, si
trovato in circostanze simili. Si provi a
pensare a quanta fatica, tempo e risorse si sarebbero potuti risparmiare.
E se uno degli scopi del BIM gestire in maniera efficace linformazione,
si pu capire come la multiutenza sia
una sua caratteristica fondamentale.
La possibilit di lavorare in multiutenza costituisce un vantaggio rispetto ai
metodi tradizionali tanto pi grande
quanto pi disparati tra loro sono le
par ti coinvolte.
In primo luogo consente un notevole
4 - industrie manufatti cementizi

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Te c n o l o g i a

risparmio di tempo. Si pu iniziare un


lavoro senza per forza dover aspettare che un utente abbia concluso il suo,
il che permette di svolgere in parallelo
diverse attivit. Per esempio, a mano a
mano che un utente realizza il modello di base il suo collega pu dettagliarlo; oppure si pu dividere ledificio in
lotti di cui ciascuno curer la singola
realizzazione.
Va da s che il risparmio di tempo si
traduce in risparmio di denaro.
In secondo luogo, non bisogna sottovalutare la praticit di avere tutti i dati
localizzati in un solo posto. Tutta linformazione concentrata in un unico
modello a cui tutti fanno riferimento.
Niente doppioni di files, nessun rischio
di sovrascrivere accidentalmente materiale gi modificato da altre persone
o fare lo stesso lavoro pi volte; linformazione unica, accessibile a chiunque, sempre aggiornata.
La comunicazione par te integrante di
ogni progetto. La multiutenza consente
a tutti di parlare la stessa lingua e di conoscere ogni dettaglio luno dellaltro,
senza problemi di incomunicabilit o
peggio ancora di confusioni generate
da passa-parola ed intermediazioni.
Si potrebbe arrivare a gestire un grande progetto ed a coordinare diversi
team con la stessa semplicit con cui si
gestisce una commessa standard.
Non utopia. Molte case histories,
come quella della gestione combinata di un impor tante progetto da par te
delle norvegesi Kynningsrud Prefab e
SKV, presentata nellar ticolo, vengono
a suppor to di questa affermazione.
Si tratta solo di trovare il mezzo che
metta in pratica la teoria.
La proposta di Tekla
Structures
Tekla Structures uno di questi strumenti, grazie alla modalit multi-user.
Dal punto di vista pratico, multi-user
significa essere connessi ad una rete
TCP/IP (la classica rete aziendale), di

23

cui un computer assume il ruolo di


server, e lavorare su di un modello
master, caricato fisicamente in esso,
comune a tutti (Figura 1).

Figura 1 Esempio di configurazione di una rete per la


multiutenza.

Ogni utente pu accedervi ed aprirne


una vista localmente, per rielaborarlo;
a mano a mano che salver le modifiche appor tate queste verranno visualizzate anche dagli altri.
I soli oneri richiesti allutente sono installare un piccolo programma aggiuntivo e salvare un po pi spesso di
quanto fa abitualmente. Per il resto
si compor ter esattamente come se
stesse lavorando in locale.
Pochi sforzi che per producono grandi vantaggi.
Non necessario poi essere fisicamente nello stesso posto: addirittura
ci si potrebbe collegare alla rete, e
quindi raggiungere il modello, anche
attraverso internet, il che significa poter lavorare da uffici in localit diverse
o aggiornare la struttura direttamente
dal cantiere.
Qualcuno potrebbe a ragione
obiettare che possano sorgere delle
confusioni tra gli utenti quando modificano contemporaneamente la stessa
porzione del modello.
Per ovviare a questo problema Tekla

industrie manufatti cementizi - 4

Imp.Tecnologia.Pucci.4.indd 23

22-09-2008 18:34:58

24

Te c n o l o g i a

Structures ha una serie di accorgimenti che operano in diversi modi.


Innanzitutto il sistema in grado di
riconoscere e segnalare i conflitti che
nascono tra gli utenti nel momento
in cui questi si trovano a lavorare allo
stesso pezzo.
Poi consente di attribuire a ciascuno
dei privilegi che ne restringono/ampliano i diritti, come per una qualsiasi
rete informatica. Si pu arrivare addirittura a bloccare la modifica di una
par te dei parametri degli oggetti. Per
esempio, soltanto il supervisore del
progetto sar autorizzato a modificare gli attributi riguardanti le revisioni,
oppure solo agli appar tenenti ad una
data azienda verr consentito di lavorare su alcune par ti del modello, es. le
strutture in acciaio, mentre quelle in
prefabbricato saranno di competenza
di altri.
Ed il blocco si pu estendere da un
singolo parametro allintero oggetto:
congelandolo si eviter di cancellarlo
accidentalmente.
Esiste poi una seconda categoria di
controlli minori che rendono la modalit multi-user assolutamente solida
ed affidabile.
Tanto per citarne uno, se accidentalmente dovesse spegnersi il server nel
quale caricato il modello master
senza che gli utenti abbiano salvato, il
loro lavoro non andrebbe perso; Tekla
Structures in grado di recuperare i
dati, sar sufficiente riavviare il server
e salvare di nuovo.
Inoltre la modalit multi-utente disponibile, oltre che in modellazione,
anche nella fase di revisione dei disegni, consentendo davvero notevoli
risparmi di tempo. Tekla Structures segnala sempre chi ha fatto una modifica,
dove, quando e perch.
La multiutenza quindi un metodo
estremamente efficace per coordinare
tra loro in modo fluido diversi utenti
che si trovino ad affrontare lo stesso
lavoro.

Un esempio
Vediamo un piccolo esempio che ci
permette di comprendere come funziona in pratica la modalit multi-user
di Tekla Structures.
Supponiamo che tre utenti stiano lavorando contemporaneamente ad un
progetto.
Lutente A modella le fondazioni, lutente B le travi del primo piano e lutente C
le travi e le colonne del secondo piano.
Il modello master contiene solo le colonne (Figura 2).

Figura 2 Il modello master.

Ogni utente apre il modello in modalit multi-user, tutti lavorano in locale.


A aggiunge dei plinti alla base delle colonne (Figura 3).

Figura 3 Aggiunta dei plinti da parte di A.


4 - industrie manufatti cementizi

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La sicurezza non si copia


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26

Te c n o l o g i a

B aggiunge le travi del primo piano


(Figura 4).

Figura 6 Il modello visualizzato da A.


Figura 4 Aggiunta delle travi da parte di B.

C aggiunge le travi e le colonne del


secondo piano (Figura 5).

B salva ed in gr ado di vedere


la sua str uttura del primo piano e di plinti che ha aggiunto A
(Figura 7).

Figura 7 Il modello visualizzato da B dopo il


salvataggio.
Figura 5 Aggiunta di travi e colonne da
parte di C .

A salva le sue modifiche nel modello


master (Figura 6).

Infine salva anche C, e da questo momento vede il lavoro di tutti e tre gli
utenti (Figura 8).
Per vedere il modello aggiornato, A e
B dovranno a loro volta salvare.
4 - industrie manufatti cementizi

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22-09-2008 18:34:59

Te c n o l o g i a

27

nici e di project
management.
Dal momento
che spesso abbiamo a che fare
con
str utture
miste in calces t r u z zo e a c c i a i o,
Te k l a S t r u c t u r e s
ci consente una
coordinazione
semplice
nella
gestione
combinata dei due
materiali.
Per sonalmente considero sig n i fi c a t i v a l a v i sualizzazione in
tempo reale dell e m o d i fi c h e a l l a
str uttura.
Collaboriamo
con molte altre aziende nella gestione delFigura 8 Il modello visualizzato da tutti gli utenti alla fine della lavorazione.
l e fo r n i t u r e e
sfr uttiamo quotidianamente la
Case Study: lo stadio
m o d a l i t mu l t i u t e n z a n e l n o s t r o
di Fredrikstad
A n a l i z z i a m o o r a i l c a s o d e l l a c i c l o p r o d u t t i vo .
costr uzione dello stadio di Fre- Sono le parole di Alen Zukanod r i k s t a d , e s e m p i o e m bl e m a t i c o v i c , i n g e g n e r e s t r u t t u r i s t a , u n o
d i c o m e l a m o d a l i t mu l t i - u s e r d e g l i o t t o u t e n t i d i Te k l a S t r u c a bb i a p e r m e s s o a d u e g r o s s e t u r e s d e l l a Ky n n i n g s r u d P r e f a b.
a z i e n d e , l a Ky n n i n g s r u d P r e - G l i e r r o r i t i p i c i c h e s i c o m m e t f a b e l a S K V, l u n a r e s p o n s a b i l e t o n o l avo r a n d o i n 2 D, c o m e a d
d e l l a s t r u t t u r a i n c a l c e s t r u z zo, e s e m p i o l a c o n f u s i o n e n e l l a s i laltr a della coper tur a in accia- glatura dei pezzi, sono eliminati
i o, d i c o o r d i n a r s i t r a l o r o n e l l a a l l a b a s e . I n m e d i a g u a d a g n i a m o
gestione di una cos impor tante il 30% di produttivit per prog e t t o, i l c h e c i p e r m e t t e d i p o t e r
commessa.
L a d i v i s i o n e p r e f a bb r i c a t i d e l g e s t i r e p i c o m m e s s e .
G r u p p o n o r ve g e s e Ky n n i n g s r u d , I l p i g r a n d e p r o g e t t o g e s t i t o
ov ve r o l a Ky n n i n g s r u d P r e f a b, h a d a l l a Ky n n i n g s r u d P r e f a b l o
un organico di circa 150 dipen- stadio di Fredrikstad, con i suoi
d e n t i e d u n f a t t u r a t o a n nu o d i 1 3 . 0 0 0 p o s t i a s e d e r e .
2 0 0 m i l i o n i d i c o r o n e . G l i u f fi c i c o m p o s t o d a 6 . 0 0 0 p e z z i p r e h a n n o s e d e i n N o r ve g i a e S ve z i a f a bb r i c a t i p e r u n p e s o c o m p l e s e s i d i v i d o n o i n c o m m e r c i a l i , t e c - s i vo d i o l t r e 1 8 . 2 0 0 t o n n e l l a t e .
industrie manufatti cementizi - 4

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28

Te c n o l o g i a

La struttura stata consegnata nel


2007 (Figure 9 - 10).

Non ce lavremmo mai fatta altrimenti


(Figure 11 12).

Figura 9 Lo stadio di Fredrikstad in costruzione.

Figura 12 Esempi di armature e disegni


ottenuti dal modello 3D.

Figura 10 Unaltra immagine del cantiere.

Il progetto dello stadio era dettagliato e


complesso, spiega Zukanovic.
Il modello 3D stato fondamentale per
tenere sotto controllo lintero progetto.

Figura 11 Rappresentazione 3D delle armature in Tekla Structures.

La costruzione della copertura in acciaio


stata curata dalla A.S. SKV, una delle
pi grandi carpenterie della Norvegia.
Uno dei suoi manager, John Agnar Nyquist, spiega: Per la realizzazione dello stadio abbiamo utilizzato 400 tonnellate
dacciaio. La qualit ottenuta attraverso
la modellazione 3D stata molto maggiore di quella del 2D (Figura 13).
Aggiunge Zukanovic: Tekla Structures ha
consentito un trasferimento fluido delle
informazioni tra noi e la SKV. La modalit

Figura 13 Dettaglio della copertura in acciaio.


4 - industrie manufatti cementizi

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22-09-2008 18:35:01

multi-user stata fondamentale per garantire che non ci fossero incongruenze


tra i nostri modelli. Nyquist daccordo
con lui. La possibilit di controllare che
gli elementi si adattassero gli uni agli altri
stata decisiva. Non appena SKV inviava
del materiale ai progettisti di Kynningsrud
Prefab immediatamente questi lo inserivano nel loro modello e lo controllavano,
permettendo un feed-back pressoch
istantaneo.
Siamo stati in grado di accorgerci di potenziali errori altrimenti difficili da intercettare, ottenendo una soluzione strutturale completa e precisa (Figura 14).

SAREMO
PRESENTI AL

AREA ESTERNA

48

Figura 14 Vano scala completo modellato


con Tekla Structures.

Tekla Structures senza dubbio il nostro futuro. Lo utilizziamo dalla firma


del contratto alla posa dellultimo pezzo
in cantiere, conclude Sverre Steen del
reparto Ricerca e Sviluppo della Kynningsrud Prefab.
n
41042

industrie manufatti cementizi - 4

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info

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I n s e r t i

Sistemi per la
realizzazione
di pannelli a
taglio termico
prefabbricati
in calcestruzzo
di Carlo Schiatti
Nel numero 3/2008 di questa rivista
stata affrontata la problematica della rispondenza alle prescrizioni della normativa in materia di risparmio energetico.
Con riferimento a ci, in questo articolo
saranno illustrati i sistemi messi a punto
dalle Aziende del Gruppo Inserti di ASSOBETON.
Tutti i sistemi di seguito descritti sono
costituiti da inserti specificatamente progettati, sperimentati e certificati per la

realizzazione di pannelli a taglio termico


prefabbricati in calcestruzzo.
Tutti i sistemi sono corredati di informative tecniche, software per il dimensionamento e assistenza tecnica a disposizione
dei progettisti.
Come noto, i pannelli a taglio termico
prefabbricati in calcestruzzo sono costituiti da due strati (portante e portato)
intervallati da uno strato continuo di isolante (pi eventuale ulteriore strato di
isolante di alleggerimento).
Le specifiche prestazionali che devono
caratterizzare tali pannelli sono:
4 eliminazione di ponti termici (ridotti
alle sole connessioni strutturali affidate agli inserti);
4 raggiungimento del valore di coibentazione necessario allottenimento
della trasmittanza termica U di progetto (W/m2K);
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I n s e r t i

4 eliminazione della condensa senza


problemi di spanciamenti o fessurazioni, grazie alla limitazione della deformazione del pannello stesso, dovuta
alle diverse temperature degli strati.
I materiali di coibentazione tendono a
perdere parte delle loro propriet in relazione al degrado dovuto a formazione di
condensa non correttamente smaltita.
Il fenomeno della condensa avviene in una
parete divisoria di due ambienti a diversa
temperatura e pressione, quando questa
viene attraversata da un flusso di aria contenente vapor acqueo il quale, passando
attraverso i vari strati, incontra una resistenza (direttamente proporzionale allo
spessore della parete e alle caratteristiche
di impermeabilit del materiale) e raggiunge quindi la temperatura di condensa oppure la pressione di saturazione.
Per quanto sopra, in tutti i casi, si rende necessario che il progettista prelimi-

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narmente definisca spessori e materiali


(Resistenza al passaggio del Vapore o
Conducibilit al Vapore) necessari al raggiungimento delle prestazioni desiderate
in termini di trasmittanza e di eliminazione della condensa; il tutto in relazione
alle zone climatiche di utilizzo dei pannelli prefabbricati stessi.
Il Diagramma di Glaser, per confronto
della curva delle pressioni parziali con la
curva delle pressioni di saturazione allinterno dei vari strati della parete, consente di determinare se le due curve sopra
descritte si incontrino in uno o pi punti,
fenomeno che indicherebbe la formazione di condensa.
Nel seguito verranno descritti i seguenti
sistemi di inserti (Aziende del Gruppo
Inserti di ASSOBETON):
4 Sistema Konnector
Ruredil S.p.A.

4 Sistemi SPA e MVA


Halfen-Deha S.r.l.

4 Sistema ESP
Edilmatic S.r.l.

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I n s e r t i

SISTEMA RUREDIL S.P.A.:


KONNECKTOR
La Ruredil S.p.A. propone un sistema
composto di vari elementi: sostegni, connettori, molle di frettaggio e forcine di
collegamento.

Il legame tra strato portato (generalmente esterno) e strato portante (generalmente interno) viene realizzato tramite dispositivi (perni-sostegni realizzati
con un 40 mm in acciaio zincato o in
acciaio inox), capaci di sostenere tutto il
peso dello strato appeso, senza impedirne la dilatazione o la contrazione, dovuta
alle variazioni termiche.
I sostegni lavorano a taglio e quindi non
necessaria resistenza a compressione
dellisolante che pu di conseguenza essere di tipo pi economico.
Questi perni possono essere in numero di
uno o pi, fissi o scorrevoli, in dipendenza
dalle dimensioni e dalla tipologia (verticale-orizzontale) del pannello stesso.
Oltre a questi dispositivi principali, ve ne
sono altri secondari (connettori C10 e
forcine).
La funzione di questi ulteriori dispositivi
impedire il distacco dello strato portato da quello portante durante le fasi di
movimentazione ed in opera.
In particolare, i connettori vengono realizzati in funi di acciaio inox composte da
fili di diametro piccolissimo, al fine di permetterne la piegatura senza snervamento
e un efficace ancoraggio nel calcestruzzo.
Le forcine (h 120 per isolante fino a 6 cm,
h 200 per altezze superiori) risultano essenziali nelle fasi iniziali di movimentazione
quando si ha un calcestruzzo di ridotta resistenza. Nel pannello in opera, le forcine
sono invece destinate a snervarsi a seguito

delle dilatazioni termiche dello strato portato, e proprio per questo sono consentite.
Le forcine sono anche necessarie in corrispondenza di ancoranti per ribaltamento, o spigoli conseguenti alla presenza di
aperture o di risalti nel pannello, che nella
fase di sformo sono i punti pi sollecitati.

1)Fase progettuale
a) Scelta del numero dei perni:
4 per luci inferiori a 5 m: un perno fisso
baricentrico;
4 per luci tra 5 e 11 m: due perni uno
fisso e uno scorrevole;
4 per luci superiori agli 11 m: tre perni
uno fisso pi due scorrevoli.
Nel caso di pannelli verticali tutto il peso
dello strato portato si scarica sullunico
perno fisso. Ci tuttavia succede solo in
fase di montaggio, quando il calcestruzzo
ha raggiunto la sua massima resistenza.
Nelle fasi di movimentazione, di stoccaggio e di trasporto, non c differenza fra
comportamento statico dei pannelli verticali rispetto a quelli orizzontali.
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I n s e r t i

inferiore utile alla ripartizione dei carichi


e al fissaggio sulla rete di armatura dello
strato portante.
Sono necessari alcuni accorgimenti:
4 posizionamento allinterno di nervatura di irrigidimento;
4 spessore massimo dellisolante attorno al perno 4 cm;
4 per spessori di isolante maggiori va
ridotta la sezione di questultimo attorno al perno per permettere una
diffusione del carico a 45.
b) Getto dello strato portante (Figura 1).
c) Posizionamento dello strato di isolante
continuo (Figura 2).
d) Posizionamento armatura delle nervature completa di sollevamenti (Figura 3).

Figura 1

b) Scelta del numero dei connettori.


Anche il numero dei connettori (alternati alle forcine) dipende dalle dimensioni
del pannello e dalla resistenza del calcestruzzo; viene fornita quindi una tabella
delle portate e un software di supporto
alla progettazione che permette una facile disposizione degli stessi.
2) Fase realizzativa
a) Posizionamento dei perni.
Trattasi di perni in acciaio con profilato

Figura 2

Figura 3
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I n s e r t i

e) Inserimento forcelle e connettori.

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SISTEMI HALFEN-DEHA S.r.l.:


SPA E MVA

Da eseguirsi finch il calcestruzzo dello


strato portante ancora fresco. Questa
disposizione necessaria per ottenere
lancoraggio. Si fa penetrare il tubolare
appuntito del connettore nellisolante
poi si spinge la fune fino a fine corsa.
f) Posa di eventuale isolante di alleggerimento.
g) Posa della rete dello strato portante.
h) Completamento con getto di calcestruzzo superiore.
La HALFEN-DEHA propone due sistemi alternativi, SPA e MVA, assolutamente
equivalenti per quanto riguarda la capacit di risolvere i requisiti statici.
Il legame tra strato di calcestruzzo portato (crosta esterna) e strato di calcestruzzo portante (crosta interna) viene realizzato tramite questi due sistemi in modo
tale che non sia impedito il movimento
della crosta esterna rispetto allambiente
protetto, o interno, movimento che pu

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I n s e r t i

essere dellordine di parecchi millimetri (funzione del DT, della lunghezza del
pannello, del colore del pannello, e via
dicendo).
Gli ancoraggi sono sempre in acciaio
inox, materiale che riduce la trasmittanza
termica (il suo valore circa un quinto
dellacciaio zincato).

gettato, si consiglia una lunghezza massima


del pannello di 6 metri per ridurre le dilatazioni e quindi il rischio di fessurazioni del
calcestruzzo dello strato esterno portato.
Per lunghezze del pannello superiori, viene consigliato di dividere lo strato di rivestimento in tratti di lunghezza massima
pari a 6 metri mediante giunti.
Tuttavia, in Italia i dispositivi sono comunemente utilizzati anche per lunghezze di
pannelli dellordine dei 10-12 metri. Ci
richiede attenzione nella scelta e nella
disposizione dei dispositivi di ancoraggio,
assistiti dallo staff tecnico del fornitore.
Sistema SPA
Gli ancoraggi sono realizzati con barre
ad aderenza migliorata di piccolo dia-

Per entrambi i sistemi, si richiede inoltre


uno spessore minimo della crosta esterna di 6 cm.
Questo perch lo strato a contatto dellumidit su tutte e due le facce,
e quindi si obbligati a rispettare il
copriferro di 3 cm per par te, rispetto

allo spessore della rete inserita nello


strato stesso) e di almeno 11 cm della
crosta por tante (in ogni caso, la verifica della crosta por tante a carico del
prefabbricatore).
Particolare attenzione va posta circa lutilizzo dei dispositivi in relazione alla lunghezza del pannello. La problematica non
riguarda lo strato di calcestruzzo portante, ma solo quello esterno portato.
In Germania, dove il sistema stato pro-

metro in acciaio inox, di due tipi (SPA-1,


SPA-2), a seconda del carico di progetto
considerato.
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I n s e r t i

Ciascun tipo disponibile in quattro


diametri, inseribili in tutte le tipologie di
pannello e di isolante, con un massimo
spessore pari a 250 mm.
Gli SPA-1 devono essere disposti simmetricamente rispetto al baricentro (disposti su uno o due assi), ed in una o
tutte e due le direzioni rispettivamente
se il pannello posato orizzontalmente
o verticalmente.
Oltre a questi dispositivi principali, ve
ne sono altri secondari (connettori
o distanziatori SPA-B, SPA-M), la cui
funzione lassorbimento delle forze
orizzontali (vento, sisma, adesione al
cassero).
Tali distanziatori devono avere una distanza massima reciproca (asse) pari a
circa 1.200 mm, mentre la distanza dal

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bordo deve essere compresa tra 100 e


300 mm.
Infine, sono previsti dei sistemi di sostegno del carico verticale e di supporto
per gli effetti ribaltanti (SPA-A), la cui
funzione si esplica in special modo nelle
fasi di movimentazione, di stoccaggio e
di trasporto.
Fattore importante per la distribuzione di tutti questi agganci risulta essere
lorientamento del pannello (orizzontale
o verticale).
Il sistema SPA (forchette) pu risolvere staticamente tutti i pannelli (al
limite anche lunghezze superiori a
15 metri), grazie al fatto che si possono distribuire i dispositivi SPA-1 e
SPA-2 in maniera diffusa su tutta la
lunghezza (per le esigenze di libera

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I n s e r t i

dilatazione dello strato esterno di


calcestruzzo tale distribuzione deve
essere limitata a uno o due assi di
inser ti por tanti).
Sistema MVA
Gli ancoraggi sono realizzati con cilindri
in acciaio inox predisposti per linserimento di armature di collegamento con
gli strati di calcestruzzo che devono essere connessi fra loro.

Inseribili in tutte le tipologie di pannello e


di isolante, hanno uno spessore massimo
pari a 150 mm.
Il sistema MVA (cilindro), poich pu essere inserito solo come singolo elemento, pu portare al massimo 59 kN (corrispondente, ad esempio, ad un pannello
verticale dimensioni 15 x 2,5 x 6 cm di
spessore esterno).
Oltre a questi dispositivi principali, ve
ne sono altri secondari (piatti FA, ma
possono essere usati anche i dispositivi SPA-M del sistema SPA), la cui
funzione lassorbimento delle forze
orizzontali.
Fasi progettuale e realizzativa
(comune a entrambi i sistemi)
1) Fase progettuale
La scelta del numero di ancoraggi e della
posizione dei vari componenti del sistema si effettua agevolmente mediante il

software di supporto alla progettazione


reso disponibile dal fornitore.
possibile tenere conto di aperture, restringimenti, geometrie particolari.
Il risultato fornito anche in versione
grafica, con indicata la posizione di ancoraggi e connettori.
2) Fase realizzativa
del tutto analoga a quella gi descritta
per il sistema Konnector: posizionamento di reti e ancoraggi, getto dello strato
di calcestruzzo portato, posizionamento dello strato isolante, inserimento dei
blocchi di coibentazione ed eventualmente di alleggerimento, armatura dello
strato di calcestruzzo portante, getto e
finitura.

SISTEMA EDILMATIC: ESP


La EDILMATIC propone un sistema
costituito da un unico elemento, destinato a realizzare il legame tra strato
portato e strato portante, denominato
spina ESP.
La spina realizzata in materiale termoplastico con ottime propriet meccaniche, caratterizzato da una conducibilit termica estremamente modesta,
che consente una corretta distribuzione delle temperature allinterno del
pannello inibendo la creazione di ponti

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I n s e r t i

termici. Si tratta di un composito poliammide-66, rinforzato per il 50% da


fibra-vetro, stabilizzato al calore, per
stampaggio a iniezione.
Sono disponibili due tipi di spine:
4 ESP 120 - h 160 mm per isolanti fino
a 6 cm;
4 ESP 170 h 230 mm per isolanti fino
a 10 cm.

1) Fase progettuale
Il carico statico suggerito dal fornitore, derivante dai risultati delle
prove sperimentali, pari a C U =
0,30 kN = 30 kg.
La determinazione del numero delle
spine fatta semplicemente dividendo il peso totale dello strato esterno
Tipo
Spina

Caratteristiche meccaniche
Densit (ISO 1183)

1,57 g/cm3

Modulo Elastico a Trazione (ISO 527)

11500 MPa

Temperatura di fusione (DSC ISO 11357)

260C

Infiammabilit (UL 94)

classe HB

ESP 120

Conducubilit Termica

0,3 W/mK

ESP 170

La conformazione delle spine ne


rende molto semplice linser imento in qualsiasi tipo di materiale
ter moisolante .
I criteri di progettazione si basano su
prove sperimentali effettuate presso
lUniversit degli Studi di Brescia per
la determinazione delle caratteristiche meccaniche del componente.
Vista la caratteristica della spina,
impor tante la distinzione di utilizzo
fra pannelli orizzontali e ver ticali.
Infatti, per il posizionamento delle
spine, necessario lorientamento
delle stesse in modo che, soggette
al peso proprio dello strato esterno,
vengano sollecitate secondo lasse
di massima inerzia e nella direzione della maggior dilatazione termica
degli elementi.

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Carico di
utilizzo

interasse distanza min.


massimo
dal bordo
(consigliato) (consigliata)

CU

Dl,max

Db,min

(kN)

(mm)

(mm)

0,310%

600

100

0,310%

600

100

di calcestruzzo per il carico ammissibile a taglio di ogni spina. Il posizionamento deve poi tenere conto
delle definite distanze massime dai
bordi e tra una spina e laltra.
Tale disposizione dovr poi tenere
conto della tipologia di pannello, se
a taglio termico normale o a taglio
termico alleggerito. In questo ultimo
caso, le spine dovranno essere inse-

Pannello a taglio termico normale

Pannello a taglio termico alleggerito

rite in oppor tuni cordoli delimitanti


i blocchi di alleggerimento.
Il progetto del pannello deve essere
poi completato effettuando la verifica di compatibilit degli spostamenti causati dalle dilatazioni termiche
agenti sullo strato esterno di calcestruzzo rispetto agli spostamenti
massimi ammessi per lancoraggio
spina ESP.
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I n s e r t i

A tale scopo sono resi disponibili


diagrammi sperimentali che correlano i carichi agenti sulle spine con
gli spostamenti relativi, distinti a seconda che la spina sia orientata di
costa o di piatto rispetto alla direzione dello spostamento causato dai
carichi ver ticali e dalle dilatazioni
termiche (che possono non essere
coincidenti).
Il pannello progettato con questa
metodologia risulta verificato se la
somma tra lo spostamento dovuto
al peso proprio della porzione della crosta agente sulla spina e quello
dovuto alle deformazioni termiche
risulta minore dello spostamento
massimo di progetto trovato.
2) Fase realizzativa
a) Getto della crosta esterna.
b) Posizionamento dello strato isolante.
c) Inserimento delle spine.
d) Inserimento gabbie di armatura ed
eventuale isolante di alleggerimento.
e) Getto dello strato portante.
n

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N o r m a t i v e

Considerazioni
sul DPR 246/93
Regolamento di attuazione della Direttiva
89/106/CEE relativa ai prodotti da costruzione
di Gianpiero Montalti

Il DPR 246 ha ormai 14 anni, ma il


Decreto, per molti operatori del settore, ancora poco conosciuto nella
sua essenza. Dalla pubblicazione della Direttiva 89/106 CEE, avvenuta nei
primi mesi del 1989, lallora Ministero
dei LL.PP. ha impiegato circa 4 anni
per definire e pubblicare il Decreto di
recepimento.
comunque trascorso un lungo lasso
di tempo prima che la Direttiva entrasse in vigore operativamente: il primo
prodotto da costruzione marcato CE
stato il cemento nel 2002, a circa 16
anni dalla pubblicazione della Direttiva.
Lavvio della marcatura CE, quindi, non
stato proprio semplice ed indolore:
paradossalmente le aziende manifatturiere erano pi pronte rispetto agli
organismi od enti preposti a gestire in
Italia i cambiamenti introdotti dalla Direttiva. I tre Ministeri competenti non
erano adeguatamente strutturati per
poter svolgere efficacemente e prontamente il ruolo affidato loro e, almeno inizialmente, non vedevano di buon
occhio lindirizzo comunitario che prevede di regolare attraverso il ricorso a
norme armonizzate par te della materia da loro gestita storicamente.
Con molte difficolt e tentennamenti,
grazie alle sollecitazioni delle aziende

nazionali pi sensibili ed al contributo


costruttivo di alcune Associazioni di
categoria e di alcuni enti di cer tificazione nazionali operanti nel settore, si
riusciti a far par tire la marcatura CE.
Ed oggi, lentamente, si sta proseguendo verso la sua totale applicazione ai
prodotti da costruzione.
Entriamo ora un po pi nel merito
di alcuni passaggi essenziali del DPR
246/93.
LArt. 2, Condizioni di immissione sul mercato recita:
1. I prodotti possono essere immessi
sul mercato solo se idonei allimpiego
previsto. Sono idonei i prodotti dotati di
caratteristiche tali da rendere le opere
sulle quali devono essere incorporati o
comunque installati, se adeguatamente progettate e costruite, conformi
ai requisiti essenziali di cui allallegato
A, se e per quanto tali requisiti sono
prescritti. [I prodotti che recano il
marchio CE si presumono idonei
allimpiego previsto].
2. Il Ministero dellIndustria, del Commercio e dellAr tigianato, il Ministero
dei Lavori Pubblici e le altre amministrazioni competenti adottano
ed attuano le misure occorrenti per
losservanza del comma 1.
3. Restano ferme le disposizioni che re4 - industrie manufatti cementizi

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N o r m a t i v e

golano la progettazione, lesecuzione ed


il collaudo delle opere di cui allart. 1.
Il testo tra parentesi quadre al termine
del comma 1 stato emendato con
DPR 499/97.
La prima difficolt per il cittadino/professionista riguarda la possibilit di documentarsi e di trovare nomi ed indirizzi delle altre amministrazioni
competenti in materia di marcatura
CE. Sarebbe auspicabile, oltre che utile,
che i Ministeri competenti fornissero
un elenco, possibilmente sempre aggiornato e disponibile, meglio ancora
se consultabile attraverso internet. Ma,
allo stato attuale, non ci sono indicazioni in questo senso.
LArt. 6, Attestato di conformit
recita:
1. Il fabbricante od il suo mandatario
nella Comunit europea responsabile dellattestato di conformit di un
prodotto ai requisiti della specificazione tecnica, secondo le tipologie di cui
allAr t. 7.
2. Lattestato presuppone:
a) che il fabbricante abbia un sistema
di controllo della produzione
(leggi FPC ovvero Factory Production Control) il quale permetta di
stabilire che la produzione corrisponde alle relative specificazioni tecniche; ovvero, per i prodotti
indicati nelle relative specificazioni
tecniche;
b) che un organismo di cer tificazione
riconosciuto (leggi ente notificato)
intervenga nella valutazione e nella sorveglianza del controllo della
produzione o del prodotto stesso
in aggiunta al sistema di controllo
della produzione applicato nella
fabbrica.
3. I prodotti di cui al comma 2, lettera
b), sono individuati con decreto del Ministro dellIndustria, del Commercio e
dellAr tigianato, del Ministro dellInterno e del Ministro dei Lavori Pubblici, da
emanare a seguito delle determinazioni di competenza della Commissione e

43

da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale


della Repubblica italiana.
4. Con decreto del Ministro dei Lavori
Pubblici, del Ministro dellInterno e del
Ministro dellIndustria, del Commercio
e dellAr tigianato, da pubblicare nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, sono indicati i metodi di controllo della conformit.
LArt. 9, Organismi riconosciuti,
al comma 12 recita:
12. Lelenco degli organismi di cer tificazione, abilitati a rilasciare il cer tificato di conformit e di quelli notificati da
altri Stati membri della Comunit europea pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana a cura
del Ministero dellIndustria, del Commercio e dellAr tigianato; per ogni organismo, gli elenchi indicano i prodotti
o gruppi di prodotti e le attivit per i
quali abilitato. Tali organismi sono denominati organismi notificati ai fini del
presente regolamento.
Ad onor del vero, la pubblicazione in
Gazzetta avvenuta, e dovr essere periodicamente aggiornata per il normale
evolversi della situazione, ma indubbio che tale importantissimo strumento previsto nel nostro ordinamento sia
divenuto oggi piuttosto inadeguato da
un punto di vista pratico e non pi in
grado di soddisfare le precise e stringenti necessit di aggiornamento, informazione e trasparenza del mercato.
Per rispondere a queste esigenze, sarebbe opportuno che i tre Ministeri competenti allestissero un sito web con un
semplicissimo elenco, da tenere sempre
aggiornato, di tutti gli enti notificati italiani, indicante tutti i riferimenti necessari ai
prodotti ed alle norme per le quali sono
stati notificati, con la data della loro notifica a Bruxelles. Oltre allelenco degli enti
notificati italiani, sarebbe anche opportuno curare laggiornamento e la diffusione
dellelenco di tutti gli enti notificati europei perch sono molte le aziende italiane interessate ad operare sul mercato
nazionale con enti notificati stranieri.

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N o r m a t i v e

LArt. 11, Vigilanza recita:


1. Al fine di verificare la conformit
dei prodotti da costruzione alle prescrizioni del presente regolamento,
il Ministero dellIndustria, del
Commercio e dellArtigianato, il
Ministero dellInterno ed il Ministero dei Lavori Pubblici, ciascuno
nellambito delle rispettive competenze, hanno facolt di disporre verifiche e controlli, con spesa a carico
del fabbricante o del suo mandatario,
mediante i propri uffici centrali o periferici, eventualmente coadiuvati da istituti o dipartimenti
universitari ovvero da altri enti o
laboratori individuati con specifico
decreto del Ministro dellIndustria, del
Commercio e dellAr tigianato, di concer to con il Ministro dellInterno ed il
Ministro dei Lavori Pubblici.
2. A tal fine consentito alle persone
incaricate:
a) laccesso ai luoghi di fabbricazione,
di immagazzinamento o di uso dei
prodotti;
b) lacquisizione di tutte le informazioni necessarie allaccer tamento;
c) il prelievo di campioni per lesecuzione di esami e prove.
3. I prodotti, che risultino non muniti
della marcatura CE, o dellattestato
di conformit, o del benestare tecnico
europeo, o ne siano comunque privi
devono essere immediatamente
ritirati dal commercio e non possono essere incorporati o istallati in edifici.
4. La consegna al possessore di prodotti e/o al costruttore delledificio di
processo verbale di constatazione di
taluno degli illeciti di cui al comma 3,
comporta temporanea non commerciabilit dei prodotti stessi
ed ordine di sospensione dei lavori. Entro i novanta giorni successivi
alla predetta consegna il Ministero dal
quale dipendono i verbalizzanti, se ravvisa sussistenti gli illeciti, emana provvedimento motivato in applicazione del

comma 3 e lo comunica al fabbricante


o suo mandatario ed al possessore dei
prodotti, nonch al costruttore; in tal
caso, limpor to del costo della verifica o del controllo maggiorato del 50
per cento.
5. Ove si constati che prodotti, anche
se muniti della marcatura CE o dellattestato di conformit, o del benestare
tecnico europeo, ed utilizzati conformemente allAr t. 2, comma 2, possono compromettere la sicurezza delle
persone e/o dei beni, il Ministero
competente, con provvedimento
cautelare, ne vieta limmissione
in commercio e lutilizzazione,
eventualmente disponendone il
sequestro.
6. Il provvedimento di cui al comma 5,
comunicato entro dieci giorni alla commissione del Ministero dellIndustria,
del Commercio e dellArtigianato.
6-bis. Fatte salve le norme stabilite al
comma 6-ter :
a) la constatazione di apposizione indebita della marcatura CE compor ta
per il fabbricante o il suo mandatario
stabilito nel territorio comunitario
lobbligo di conformare il prodotto
alle disposizioni sulla marcatura CE
e di far cessare linfrazione alle condizioni stabilite dallamministrazione
competente;
b) nel caso in cui persista la mancanza di conformit lamministrazione
competente adotta tutte le misure
atte a limitare o vietare limmissione sul mercato del prodotto
in questione o a garantirne il
ritiro dal commercio (9).
6-ter. Se un prodotto dichiarato conforme non risponde ai requisiti essenziali di cui allAr t. 2 del DPR 21 aprile
1993, n. 246, e successive modificazioni, le amministrazioni competenti adottano tutte le misure utili per
il ritiro temporaneo dei prodotti dal
mercato o per proibirne o limitarne la
libera circolazione; i provvedimenti
vengono comunicati al Ministero
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va
o
nu

dellIndustria, del Commercio e


dellArtigianato che ne informa
immediatamente la Commissione europea, precisandone i motivi e
indicando, in par ticolare, omissis.
La lettura del testo del DPR sembra
fissare precise regole e sanzioni: chi
non pu marcare CE i propri prodotti,
a par tire dalla fine del periodo transitorio, non pu pi produrli e commercializzarli. Anche linserimento di
manufatti prefabbricati non provvisti
dellobbligatoria marcatura CE allinterno di opere vietato. Sono chiaramente individuati una serie di soggetti
esplicitamente preposti alla vigilanza
del mercato, una serie di altri enti a
loro suppor to ed alcune chiare sanzioni per i trasgressori.
Si pu solo osservare che, con riferimento alla realt e alle dinamiche tipiche del settore delle costruzioni, i
tempi previsti sono del tutto inadeguati ed irrealistici e che sarebbe quindi
oppor tuno rivederli, ma resta innegabile il fatto che un produttore che non
rispettasse le norme dovrebbe essere
sottoposto ai provvedimenti previsti
con tutte le conseguenze del caso.
Un altro aspetto problematico riguarda lindividuazione dei richiamati uffici
centrali o periferici e del ruolo ad
essi affidato. Negli scorsi anni mi sono
adoperato a tale proposito per fare interviste e porre quesiti ad alcuni degli
uffici periferici con cui mi capitato
di entrare in contatto ed ho dovuto,
mio malgrado, constatare la loro totale impossibilit di potere effettuare e
garantire unadeguata sorveglianza sul
mercato.
Nel DPR accanto agli uffici periferici
sono citati anche gli istituti o dipartimenti universitari ovvero da altri enti
che senza alcun dubbio potrebbero
disporre delle risorse umane, ma soprattutto delle competenze tecniche e
del know-how necessari per effettuare
attivit di sorveglianza sul mercato.
Pur troppo, non risulta siano mai state
industrie manufatti cementizi - 4

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46

N o r m a t i v e

impar tite disposizioni agli uffici periferici n tanto meno alle Universit.
Per quanto riguarda gli enti notificati operanti oggi sul mercato italiano,
pare che anche questi soggetti non
siano ancora stati messi in condizione di operare sul fronte della
sor veglianza.
Riassumendo: il DPR esiste e contiene regole e sanzioni molto chiare per
che non si adegua, ma il sistema Italia, dopo 6 anni dallavvio della marcatura CE, ancora non funziona come
dovrebbe. Per tale ragione, sussiste
laltissimo rischio di trovare produttori, in difetto della marcatura CE, che
violano e continueranno a violare le
vigenti disposizioni, contando sullimpunit che le autorit consentono
loro.
Atteso e risaputo che sul mercato
operano decine e decine di aziende
che - sia nel recente passato, per le
pratiche di deposito ministeriale per
manufatti prefabbricati prodotti in serie, sia oggi, per i prodotti marcati CE
- non ottemperano alla marcatura CE,
si rende indispensabile un pronto inter vento dei tre Ministeri preposti al
fine di attivare la sor veglianza prevista
sul mercato e sanzionare, cos come
previsto, i produttori non in regola.
Le aziende inadempienti generano
falsa informazione, for te disorientamento tra gli operatori meno esper ti,
creano distorsioni del mercato e gravi
danni alle aziende che invece producono nel rispetto della legge, ed inoltre rischiano di gravare pesantemente
tutti i professionisti coinvolti nella filiera delle costruzioni di responsabilit che non competono loro.
Il problema, pur troppo, appare al momento senza soluzione, tanto che,
nella pratica, sembra non esistere la
possibilit, per un qualsiasi cittadino o
professionista, di presentare esposti o
segnalazioni di eventuali irregolarit
affinch gli organi competenti si attivino. In questo modo, un Direttore

dei Lavori che ravvisi delle irregolarit,


trovandosi tra impresa e committente, dovrebbe accettare linserimento
nelle opere di manufatti palesemente
non conformi, rendendosi correo.
Se decidesse di chiedere il suppor to
o il parere delle autorit competenti,
non saprebbe a chi rivolgersi.
Conser vare lottimismo in una situazione del genere piuttosto difficile, considerato anche che, situazioni
come quella che stiamo vivendo con
la marcatura CE non sono nuove.
Sono ben note a chi opera o ha operato nel settore della prefabbricazione le vicende relative alle pratiche di
deposito dei manufatti prefabbricati
(in serie dichiarata o controllata).
Dallanno di istituzione (1971), ci sono
aziende che non hanno mai provveduto agli adempimenti previsti ed hanno
continuato ad operare sul mercato
attuando una concorrenza sleale nei
confronti di tutte quelle aziende che,
rispettose delle leggi, si sono accollate
gli oneri conseguenti.
Paradossalmente si potrebbe dire che
chi ha effettuato il deposito in serie
dichiarata ha fatto una sor ta di autodenuncia, sottoponendosi periodicamente alle richieste del STC (Ser vizio
Tecnico Centrale), mentre tutti quelli
che non hanno fatto nulla, risparmiando tempo e denaro, hanno continuato ad operare sul mercato, fornendo i
propri manufatti anche per la realizzazione di opere pubbliche, nella totale
impunit.
Un primo passo per cambiare lo stato
delle cose potrebbe essere quello di
attivare una massiccia campagna informativa a tutela dei professionisti e del
mercato in generale e, in particolare,
visti lampiezza e la complessit degli
argomenti in questione, limportanza
del settore delle costruzioni e le pesanti ricadute della materia di cui si tratta,
sarebbe opportuno avviare un dibattito
tra le maggiori Associazioni del settore
ed i diretti responsabili.
n
4 - industrie manufatti cementizi

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M e rc a t o

Il Mercato
delle Costruzioni
in Europa:
dinamiche e
prospettive
2007 - 2010
65th EUROCONSTRUCT Conference
Roma, 12 giugno 2008
Un mercato che vale 1.500
miliardi di euro
Nel 2007 il valore della produzione
di tutto il comparto delle costruzioni
nei 19 paesi della rete Euroconstruct
quantificato in oltre 1.500 miliardi di
euro (a prezzi correnti 2007), ovvero
poco pi del 12% del prodotto interno
lordo dei 19 paesi, e di poco inferiore a
quello italiano.
Decisivo il ruolo del comparto residenziale, che rappresenta da solo quasi la
met del mercato, ovvero 718 miliardi di
euro, anche se proprio a partire dal 2007
cessa di essere la componente pi dinamica del mercato.
Per nuove costruzioni e interventi di rinnovo del patrimonio edilizio non residenziale sono stati investiti oltre 480 miliardi,

pari a quasi un terzo degli investimenti


complessivi. Infine, per il comparto delle
opere infrastrutturali, sono stati spesi 319
miliardi, ovvero il 21% dei 1.519 miliardi
complessivi, e anche in questo mercato si
conferma la maggiore domanda di nuove
opere.
I 5 grandi paesi, Francia, Germania, Italia,
Regno Unito e Spagna, rappresentano
insieme il 72% delloutput complessivo,
di cui oltre il 23% spetta alla Germania
che, negli ultimi anni di arretramento
(fino al 2005), ha comunque mantenuto la posizione dominante allinterno del
mercato. Secondo posto per la Spagna,
che ha risalito posizioni nella graduatoria a partire dal 2006, superando il Regno Unito. Il gruppo dei quattro paesi
dellest si colloca nel 2007 sotto il 5%
4 - industrie manufatti cementizi

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M e rc a t o

Figura 1 ll mercato delle costruzioni in Europa nel 2007 miliardi di euro.


Fonte: Euroconstruct, giugno 2008.

49

del valore prodotto da tutto il settore


europeo delle costruzioni, e mostra una
significativa diversa composizione interna
del mercato.
Analizzando infatti il peso dei vari comparti produttivi si individuano alcuni elementi caratterizzanti il mercato del 2007.
Nella media dei 15 paesi dellEuropa occidentale la produzione residenziale rappresenta ancora pi del 49% del totale,
ovvero oltre 700 miliardi di euro, ripartiti
equamente tra nuova produzione e interventi di recupero del patrimonio abitativo esistente.
A Est vale poco pi della met, solo il 26%,
mentre la fetta dominante del mercato
rappresentata dalledilizia non residenziale, che nei quattro paesi raggiunge il 41%
(31% nellEuropa occidentale).

EUROPA OCCIDENTALE

EUROPA ORIENTALE

Figura 2 Struttura del mercato nel 2007. Fonte: Euroconstruct, giugno 2008.
industrie manufatti cementizi - 4

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M e rc a t o

Anche le infrastrutture superano il


comparto abitativo, e nel 2007 hanno
assorbito il 33% del valore prodotto dal
settore (10 punti percentuali in pi rispetto al peso del genio civile nellEuropa occidentale).
Questo rispecchia due aree con situazioni di sviluppo diverse e soprattutto con
diverse disponibilit di risorse, ma anche
con esigenze di crescita diversificate. Cos,
se ad Occidente la salute del comparto
dipende sempre pi dalle dinamiche demografiche e dalla capacit di rinnovare
e qualificare il patrimonio immobiliare
esistente, ad Est lattuale congiuntura
regolata soprattutto dagli investimenti infrastrutturali e non residenziali.
Esistono poi alcuni tratti strutturali che
caratterizzano i vari paesi, come il valore
della produzione delle costruzioni procapite. Le differenze sono assai rilevanti,
e sembra ancora necessario del tempo
prima che la situazione possa presentarsi pi uniforme tra gruppi di paesi. Se il
valore medio di costruito pro-capite
di 3.300 euro nel 2007, si va da un livello
che non supera i 1.200 euro nei 4 paesi
dellEst, ai quasi 4.400 registrati in media
nei 15 paesi occidentali.
Il confronto con il PIL pro-capite conferma per lEuropa centro-orientale livelli

costruzioni

medi pro-capite pari a un terzo rispetto agli altri 15 paesi, ovvero 10 mila euro
contro gli oltre 33 mila nella EU15. Ma la
classifica dei singoli paesi mostra alcune
differenze rispetto a quella del PIL: interessante il caso della Spagna, che si colloca al quinto posto in termini di output
delle costruzioni pro-capite, mentre in
termini di PIL supera solo il Portogallo
tra le economie occidentali, e poi solo le
quattro economie dellEuropa dellEst.
Questo indica il ruolo dominante del
settore delle costruzioni nelleconomia
nazionale, come conferma un rapporto
tra valore delle costruzioni e PIL complessivo pari al 21%, contro una media
del 12% nei 19 paesi. Vicina alla situazione della Spagna, lIrlanda, che copre
le posizioni pi alte delle due classifiche
pro-capite, e poi Portogallo, Repubblica
Ceca e Finlandia. Da segnalare il caso della Svezia, che mostra un PIL pro-capite
tra i pi alti (sesta posizione nel 2007), a
fronte di un indicatore delle costruzioni
pro-capite tra i pi bassi nei 15 paesi, pari
a 2.600 euro.
2008 e 2009: due anni difficili
Nellandamento ciclico del settore delle
costruzioni, il 2007 rappresenta la fine
della fase espansiva in atto dal 1999 e

PIL

Figura 3 Output costruzioni e PIL 2004-2010 - Variazione % annua (valori reali). *Previsioni.
Fonte: Euroconstruct, giugno 2008.
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M e rc a t o

culminata nel picco del 2006, quando le


costruzioni crescevano pi velocemente
del PIL complessivo (3,8% contro 3,0%).
Dal 2007, il ciclo entra nella sua fase discendente, perdendo pi di un punto
percentuale di crescita (2,7%) e si allinea
al ritmo espansivo del PIL globale (2,8%).
Il dato consolidato per il 2007 indica una
crescita pi sensibile di quanto previsto
sei mesi fa: evidentemente le previsioni
pi pessimistiche che, sulla scia degli accadimenti economici iniziati dopo lestate,
avevano indotto a rallentare la crescita
o a frenarla in molti paesi dellEuropa
occidentale, non si sono fatte sentire in
maniera sensibile lo scorso anno. La variazione principale del tasso di crescita
per il 2007 (+2,7%) rispetto alle stime di
Vienna (+2%), infatti da ricondurre al

gruppo dei 15 paesi, passati da un +1,7%


allattuale 2,5%. Sostanzialmente immutata la dinamica dei quattro paesi dellEst,
che hanno confermato lo stesso tasso
espansivo stimato a fine anno (+7,5%).
Con il 2008 il mercato lambisce la recessione: lultima revisione dei dati stima
una crescita zero per il settore (-0,3%),
a fronte di un PIL che continua, seppure debolmente, a crescere (+1,8%). Scenario simile per il 2009, con un settore
delle costruzioni che rimane in una fase
di stagnazione (solo +0,2%), risentendo
di un ulteriore rallentamento delleconomia europea (+1,7%). Le aspettative di
una leggera ripresa sono slittate al 2010
(+1,6%), quando il PIL dovrebbe riavvicinarsi ad un tasso di crescita di due punti
percentuali (2,1%).

Europa Occidentale

Europa Orientale

costruzioni

PIL

Figura 4 Output costruzioni e PIL 2004-2010 - Variazione % annua (valori reali). *Previsioni.
Fonte: Euroconstruct, giugno 2008.
4 - industrie manufatti cementizi

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M e rc a t o

Il 2008 sar lanno nel corso del quale si


faranno sentire gli effetti del nuovo clima
macroeconomico, quando la precedente
crescita dell1,4% diventa una flessione
dello 0,3%, da ricondurre ancora allEuropa occidentale, che segner un 0,8% (e
non un +1%). Al contrario, per lEuropa
dellEst viene migliorato il tasso espansivo, dal 9,2% al 9,7%. Il 2009 rappresenta
un anno di stasi per lEuropa occidentale
(invece della crescita di 1,2 punti percentuali stimata a Vienna), mentre i 4 paesi
dellEst continueranno a crescere assai
velocemente. Infine le previsioni al 2010
indicano una tendenziale fuoriuscita dalla
fase stagnante per le costruzioni dei 15
paesi, a fronte di un tasso espansivo solo
leggermente ridimensionato negli altri
quattro paesi.
Le costruzioni sempre
trainanti nellEuropa
dellest, stagnanti
a occidente
Lanalisi comparata dei tassi di crescita di
PIL e costruzioni nelle due ripartizioni territoriali, mostra come nellEuropa dellEst
la crescita delle costruzioni continui ad
essere assai pi vivace rispetto al PIL. Nel
2007 stata pari al 7,5%, confermando
la velocit del 2006, un biennio nel corso del quale il PIL cresciuto di 6 punti
percentuali. Il ruolo delle costruzioni si
afferma e consolida nellanno in corso e
nel prossimo biennio: nel medio termine il
settore segner una crescita media annua
superiore all8%, contro il 5% del PIL. Nei
15 paesi occidentali invece, il 2006 un
anno particolare in cui le costruzioni svolgono ancora un ruolo trainante allinterno
del PIL, il 2007 rappresenta quello dellallineamento delle due grandezze, mentre
a partire dal 2008, in uno scenario molto
debole, le costruzioni cresceranno (o meglio non cresceranno) meno della produzione complessiva, ovvero 0,1% in media
nel triennio 2008-2010, contro l1,7% del
PIL. A frenare le costruzioni soprattutto
il mercato dei paesi dellarea Euro, per
i quali si stima una flessione media nel

53

triennio dello 0,1%, contro il +0,8% dei


paesi occidentali non euro. La dinamica
annua media del prossimo triennio cela
per una caratteristica importante: ovvero il mercato dellEst segner un leggero ma continuo rallentamento del trend
espansivo, mentre le costruzioni nei paesi
europei occidentali dovrebbero progressivamente uscire dallattuale stagnazione.
Il mercato polacco in primo luogo, che
rappresenta da solo pi della met del
mercato orientale, e che si caratterizza per
la crescita pi veloce. Dopo un +12% nel
2007, per il triennio 2008-2010 continuer la fase espansiva ad una velocit media
annua del 12%, anche se la tendenza di
un progressivo rallentamento della crescita. Pi stabile invece la crescita prevista
per il secondo mercato dellarea, quello
Ceco, che nel medio termine continuer a
crescere circa del 5% annuo, per un peso
superiore al 25% del mercato. Per i due
mercati pi piccoli che insieme non superano il 20% delle costruzioni in Europa
dellEst, si registrano dinamiche differenti:
le costruzioni in Ungheria vivranno una
fase espansiva e, dopo la battuta di arresto del 2007, registreranno tassi di crescita
via via pi brillanti, dal 3% del 2008 fino al
6% del 2010. In Slovacchia invece, si prospetta un rallentamento della crescita, che
passa dal 6% dellanno in corso al 3% per
lultimo anno dello scenario previsionale.
La debolezza dei paesi
occidentali
Quello che accade nei 5 paesi pi grandi determina la dinamica complessiva del
gruppo, e alcune cose stanno ultimamente trasformando lassetto di questi grandi mercati, che rappresentano il 70% del
mercato Euroconstruct, e il 75% di quello
occidentale. In primo luogo i due mercati
spagnolo e italiano, che hanno smesso di
crescere e sono entrati in territorio negativo. In secondo luogo il mercato francese, che ha dimezzato il ritmo espansivo
dei primi anni, dal 2000 al 2006. Infine lo
scenario assai debole per la Germania,
che, con tassi di crescita di poco superio-

industrie manufatti cementizi - 4

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Figura 5 Dinamica delle costruzioni per comparti - Numero indice 2003=100. *Previsioni.
Fonte: Euroconstruct, giugno 2008.

ri all1% nel periodo 2008-2010, sembra


aver limitato la fase pi vivace della sua ripresa tra il 2006 e il 2007; e il ritmo ancora
pi modesto che dovrebbe caratterizzare
le costruzioni in Gran Bretagna (0,7% in
media nel triennio 2008-2010).
Tra gli altri paesi, significativo il caso del
mercato irlandese, per il quale prevista la peggiore performance tra tutti i 19
paesi, pari ad una flessione media annua
nel triennio 2008-2010 di oltre tre punti
percentuali.
I settori: il declino
del residenziale, che cede
il passo al comparto
produttivo e soprattutto
alle infrastrutture
Il nuovo ciclo delle costruzioni europee
aperto con il 2007 corrisponde alla evoluzione differenziata dei principali segmenti di mercato. Come mostra la Figura
5, la produzione complessiva del settore
ha raggiunto nel 2007 i massimi livelli produttivi, che rimarranno sostanzialmente
invariati nel biennio 2008-2009, per tor-

nare a crescere debolmente nel 2010. Ma


Le dinamiche dei vari segmenti mostrano
un assetto interno assai pi diversificato.
La nuova produzione residenziale si fermata un anno prima, nel 2006, quando
stato raggiunto il picco espansivo, cui
seguito il primo anno di rallentamento. Il 2008 segna una prima flessione assai rapida, che si far anche pi sensibile
nel 2009, quando verranno quasi toccati
i livelli produttivi del 2003. Nel 2010 il
mercato delle abitazioni dovrebbe mostrare i primi segnali di ripresa, anche se
lo standard produttivo del boom immobiliare culminato nel periodo 2005-2006
ormai lontano.
Evoluzione di crescita ininterrotta per gli
altri due segmenti, ovvero la nuova produzione non residenziale e le infrastrutture, che dal 2003 allultimo anno dello
scenario previsionale vedono incrementati ogni anno i livelli produttivi. In particolare nel 2009 e 2010 le infrastrutture
saranno la componente pi dinamica di
tutto il mercato, raggiungendo il 120%
degli standard 2003.
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4 - industrie manufatti cementizi

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C10 - D9
WALTER
GER. BIKO- TRONIC
ANTEKAD SDN BHD

D 10
RETTEN
MEIER
ITALIA

E 9
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B9
NOVATEC

B 1

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LA
BETONCOLOR

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4 - industrie manufatti cementizi


9-09-2008 16:23:31

22-09-2008 18:38:05

PRECAST TECHNOLOGIES
RAGIONESOCIALE

PAD. STAND

ABECE-T&P
ANTEKAD SDN BHD
CISMAC
AVERMANN MASCHINENFABRIK
BADIN MAC
BAUSTOFFWERKE GEBHART & SHNE
BECCARIA
BESSER
BFS
BGW-BOHR
BIANCHI CASSEFORME
BIKOTRONIC
BODRERO CASSEFORME
BRUNELLO STAMPI
CMP BLOCCHIERE PIVATO GIANFRANCO
CAAB
CADONA
CAM
CASAGRANDE
CCL
CGM
C.M.F. DI MOR FRANCESCO
C.M.L.
COLLE
CONTEC
CORSETTI
DEMLER ITALIA
DUECI PROGETTI
ECHO ENGINEERING NV
ECKART
EDILMEC
EISEKO COMPUTERS
ELEMATIC OY AB
EURIMPIANTI
EUROCARPENTERIE C
EUROTEC
RATEC GmbH
FORM IMPIANTI
LUDWIG
GERVASI ROBOTICA
GRANDIN
HAARUP MASKINENFABRIK
HESS GROUP OF COMPANIES
HYDRONIX
INNOVATIVE CONCRETE TECHNOLOGIES
IONE
ITALFORME
ITALVIBRAS
KVM INTERNATIONAL A/S
LA BETONCOLOR
LOREV IMPIANTI
MAEMA
MARBEA
MARCANTONINI
CROCI MARIO
MASA - GROUP
MAX
MBK MASCHINENBAU
NEURO HARDWARE HANGZHOU
NORDIMPIANTI SYSTEM
NOVATEC
GRUPPO S.T.F.
OFFICINA MECCANICA LA PROMETEC
OFFICINE CECCONI GROUP
OFF. F.LLI BIGNAMI
OLI
PAPPADA GINO DI PAPPADA MASSIMO
PAUL MASCHINENFABRIK
PEDULLA
PEGASO STAMPI
PENTA AUTOMAZIONI INDUSTRIALI
PLAN
QUADRA
RATEC
REKERS

Pad. 29 Stand B/50


Pad. 29 Stand C/10 - D/9V
Pad. 29 Stand C/64 - D/117
Pad. 29 Stand E/16
Pad. 29 Stand B/65
Pad. 29 Stand B/94
Pad. 29 Stand C/14
Pad. 29 Stand E/20
Pad. 29 Stand D/78
Pad. 29 Stand A/45
Pad. 29 Stand D/102 - E/101
Pad. 29 Stand C/10 - D/9
Pad. 29 Stand A/117
Pad. 29 Stand B/42
Pad. 29 Stand A/69
Pad. 29 Stand C/41
Pad. 29 Stand D/65
Pad. 29 Stand E/117
Pad. 29 Stand D/78
Pad. 29 Stand C/93
Pad. 29 Stand A/66
Pad. 29 Stand D/94 - E/93
Pad. 29 Stand C/53
Pad. 29 Stand A/50 - B/49
Pad. 29 Stand C/93
Pad. 29 Stand C/38
Pad. 29 Stand E/77
Pad. 29 Stand C/25
Pad. 29 Stand E/18
Pad. 29 Stand B/94
Pad. 29 Stand A/94
Pad. 29 Stand D/17
Pad. 29 Stand E/29
Pad. 29 Stand B/108 - C/105
Pad. 29 Stand E/46
Pad. 29 Stand A/45
Pad. 29 Stand E/26
Pad. 29 Stand D/66 - E/65
Pad. 29 Stand B/94
Pad. 29 Stand A/101
Pad. 29 Stand C/52 - D/93
Pad. 29 Stand A/26
Pad. 29 Stand D/18 - E/17
Pad. 29 Stand A/61
Pad. 29 Stand B/25
Pad. 29 Stand E/9
Pad. 29 Stand B/106
Pad. 29 Stand B/26
Pad. 29 Stand A/45
Pad. 29 Stand A/11
Pad. 29 Stand B/82
Pad. 29 Stand A/106
Pad. 29 Stand E/77
Pad. 29 Stand C/18 - D/25
Pad. 29 Stand E/53
Pad. 29 Stand D/30
Pad. 29 Stand D/102 - E/101
Pad. 29 Stand E/56
Pad. 29 Stand E/58
Pad. 29 Stand C/42 - D/73
Pad. 29 Stand B/9
Pad. 29 Stand E/40
Pad. 29 Stand B/101
Pad. 29 Stand A/42 - B/41
Pad. 29 Stand D/54
Pad. 29 Stand A/25
Pad. 29 Stand C/77
Pad. 29 Stand C/26 - D/41
Pad. 29 Stand A/29
Pad. 29 Stand A/13
Pad. 29 Stand C/58 - D/105
Pad. 29 Stand E/30
Pad. 29 Stand A/73
Pad. 29 Stand E/26
Pad. 29 Stand B/94

RETTENMEIER ITALIA
ROTHO
ROCCHI
BROCKHUES
ROCKWOOD ITALIA-DIVISIONE SILO
ROSSETTO
ROVELLI
SERRI DONATO
SACME
SAMER
SCHIASLO
S.C.M. 2
SINTESIS
SOCOMAP
SOMAI
STAMPI SUD
STEINEX
STUDIO GAMMA
T&P
TECHNO SPLIT
TECHNO-IN
TECHNOPREF
TECNOCOM
TEKA
TIGER
TRIOMAC
UNIVERGOM
UTB
VAHLE
VIBRO
VOLLERT/WECKENMANN
VORTEX HYDRA
WALTER CLEANING SYSTEMS
WASA PALLETS
WEILER
WEILER ITALIA
WEISS MACCHINE E IMPIANTI
WURSCHUM
ZBM ZENITH

Pad. 29 Stand D/10


Pad. 29 Stand B/94
Pad. 29 Stand B/29
Pad. 29 Stand A/11
Pad. 29 Stand A/11
Pad. 29 Stand B/66
Pad. 29 Stand A/93
Pad. 29 Stand B/118 - C/113
Pad. 29 Stand A/18
Pad. 29 Stand C/73
Pad. 29 Stand B/117
Pad. 29 Stand A/26
Pad. 29 Stand D/42 - E/41
Pad. 29 Stand B/73
Pad. 29 Stand B/93
Pad. 29 Stand E/77
Pad. 29 Stand E/77
Pad. 29 Stand A/78
Pad. 29 Stand B/50
Pad. 29 Stand E/12
Pad. 29 Stand A/45
Pad. 29 Stand A/82 - B/81
Pad. 29 Stand C/65
Pad. 29 Stand C/26 - D/41
Pad. 29 Stand E/52
Pad. 29 Stand B/94
Pad. 29 Stand B/74
Pad. 29 Stand E/77
Pad. 29 Stand A/102
Pad. 29 Stand C/81
Pad. 29 Stand C/29
Pad. 29 Stand C/32 - D/53
Pad. 29 Stand C/10 - D/9
Pad. 29 Stand A/45
Pad. 29 Stand E/62
Pad. 29 Stand C/26 - D/41
Pad. 29 Stand B/18 - C/17
Pad. 29 Stand B/94
Pad. 29 Stand A/21

RAGIONESOCIALE

PAD. STAND

AD-MEDIA
ARIADIS
ARMA PLUS
BBG BAUGERTE
BE- MA EDITRICE
D.B. SYSTEM - QUICK SET
DE LISI
DIPREMA
REMA SPA-DIPREMA SRL
EDILVIBRO
ESSEPIEFFE
EUROBEND SA
EVG
FERRARI TRADING
FURUKAWA
GALANOS
GLZ
HANIX
HENGST
KABELSCHLEPP ITALIA
LEADERMEC
MEMO SERVICE
MEP
OSCAM
PRATTO
PRIULI PROGETTI
PROGRESS MASCHINEN & AUTOMATION
SAKURA
SCHNELL
SIMPEDIL
SIRMEX
STANLEY HYDRAULIC TOOLS
TECMOR
TECNA
UNIFER

Pad. 30 Stand 1 PE
Pad. 30 Stand A/54
Pad. 30 Stand A/24
Pad. 30 Stand B/17
Pad. 30 Stand 7 PE
Pad. 30 Stand A/48
Pad. 30 Stand A/52
Pad. 30 Stand A/56
Pad. 30 Stand A/56
Pad. 30 Stand A/34
Pad. 30 Stand A/50
Pad. 30 Stand A/55
Pad. 30 Stand A/25 - B/26
Pad. 30 Stand B/209
Pad. 30 Stand B/1
Pad. 30 Stand B/92
Pad. 30 Stand B/17
Pad. 30 Stand B/1
Pad. 30 Stand A/12
Pad. 30 2/ PE
Pad. 30 Stand A/30
Pad. 30 Stand 5 PE
Pad. 30 Stand B/127 - C/102
Pad. 30 Stand A/91 - B/96
Pad. 30 6/ PE
Pad. 30 Stand B/30
Pad. 30 Stand A/67 - B/68
Pad. 30 Stand A/12
Pad. 30 Stand B/41 - C/22
Pad. 30 Stand B/121
Pad. 30 Stand A/44
Pad. 30 Stand B/17
Pad. 30 Stand B/56
Pad. 30 1/ PE
Pad. 30 Stand A/18

Aggiornato al 03/09/08

industrie manufatti cementizi - 4

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9-09-2008 16:23:34

22-09-2008 18:38:06

PROPRIET:
ABES srl
Societ di servizi di ASSOBETON

CASA EDITRICE:
IMREADY srl - www.imready.it

STRUTTURA:

Direttore:
Maurizio Grandi
Comitato di Redazione:
Renzo Bullo, Giorgio Fontana,
Maurizio Grandi, Alessandra Biloni,
Andrea Dari, Patrizia Ricci
Segreteria Editoriale:
Alessandra Biloni
Segreteria di Redazione:
Patrizia Ricci

INDUSTRIE MANUFATTI CEMENTIZI


lOrgano Ufficiale di ASSOBETON (Associazione Nazionale Industrie Manufatti Cementizi).
La rivista si rivolge al settore della prefabbricazione per approfondire e dedicare il giusto spazio a tutto il comparto dei prodotti prefabbricati a base cementizia di ogni genere
e fattura, analizzandone e descrivendone ogni aspetto: dalla fase iniziale di studio delle
materie prime, alla lavorazione e produzione, fino alla realizzazione del manufatto e al
mantenimento della sua funzionalit operativa.
La realizzazione e la cura degli articoli sono il prodotto dellopera di professori, docenti
universitari, tecnici, tecnologi, ingegneri professionisti, che, analizzando le diverse tematiche trattate, permettono di dare uno sguardo a 360 comprensibile a tutti, anche
ai non addetti ai lavori.

Struttura della rivista


-

Editoriali Associazione
Approfondimenti su argomenti di primo piano
Articoli tecnici sul settore
Interviste al mondo accademico
Attualit del settore
Informazioni dalle Aziende
Notizie e informazioni dallAssociazione

Obiettivi
ASSOBETON
Organo Ufficiale di ASSOBETON

Il BIM e la multiutenza

INSERTI

Sistemi per la realizzazione di pannelli a taglio termico


prefabbricati in calcestruzzo

MERCATO

Il mercato delle costruzioni in Europa: dinamiche


e prospettive 2007 - 2010

Rivista destinata
in particolare alle
aziende del settore della
prefabbricazione
Articoli tecnici su tutti
gli argomenti del settore
5 numeri anno
Tiratura media:
ca 5.000 copie che
raggiungono tutti i
produttori di manufatti
cementizi.

Destinatari principali
- Produttori di prefabbricati
- Organi istituzionali (tecnici di Ministeri ed Enti Pubblici, Consiglio Superiore
LL.PP., ecc.)
- Ordini degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geometri, nazionali e territoriali
- Principali Imprese Generali di Costruzioni e Studi di Ingegneria operanti nel settore
- Tecnici di laboratorio, tecnici delle imprese di costruzione, responsabili di cantiere
- Associazioni di categoria del settore delle costruzioni, nazionali e territoriali
- Professori di prima fascia, facolt e biblioteche universitarie del settore
- Aziende fornitrici del settore

Caratteristiche tecniche
- Bimestrale:
Gennaio/Febbraio - Marzo/Aprile - Maggio/Giugno - Luglio/Settembre - Ottobre/Dicembre
- Formato: 210x297 mm
- Rilegatura con bordo incollato
- Quadricromia
- Foliazione media per numero: 108 pagg.

Dimensioni spazi pubblicitari


1
2
3
4

Pagina intera: 210x297 mm


Colonna: 105x297 mm
Mezza pagina: 210x148 mm
Fascetta fondo pagina: 210x80 mm

2
3
210

105

80

TECNOLOGIA

148

STUDI E RICERCHE

Comportamento sismico delle connessioni delle strutture


prefabbricate: analisi sperimentale dell'unione Solaio-Trave

Circa 5.000 copie a numero, tiratura aggiuntiva in occasione di eventi speciali, quali
FIERE ed EVENTI:
- SAIE (Luglio/Settembre)
- MADE (Ottobre/Dicembre dell'anno precedente)
- Convegni tecnici del settore

297

2008

Contribuire alla crescita tecnico/economica delle Aziende e del mercato


Essere un punto di incontro e confronto per il settore
Costituire un riferimento per lo sviluppo normativo
Promuovere lo sviluppo associativo di ASSOBETON

Diffusione media

CONFINDUSTRIA

Alle dimensioni sopra riportate vanno aggiunti 3 mm di abbondanza per ogni lato e crocini di registro.

Imp.SAIE_4.indd 58

24-09-2008 13:08:03

S t u di

22

Editoriale

ri c e rc he

LEditoriale
del Presidente

Appuntamento
a Baveno!

l ruolo della prefabbricazione nella


citt del futuro: questo il tema
centrale del prossimo Congresso Nazionale ASSOBETON, giunto ormai alla
sua XIII edizione.
I segni del cambiamento in atto sono a
tutti evidenti ed in questo senso credo
di interpretare un sentimento comune
nellaffermare che il ruolo della prefabbricazione nella citt del futuro sar
cer tamente differente da quello attuale:
ci che non sappiamo , invece, come e
verso quali direzioni esso evolver ed a
quali risultati approder.
Gi a Siena, due anni or sono, parlammo dei cambiamenti che si stanno manifestando sul fronte delloffer ta, quali
soprattutto i processi di aggregazione
e di concentrazione: sono i fatti a confermare che questo fenomeno non
solo divenuto sempre pi attuale, ma
che il processo in atto , per cos dire,
irreversibile.
I fronti del cambiamento non si limitano
per solo a tale profilo: almeno due
sono, infatti, gli aspetti cruciali sui quali,
a mio parere, necessario focalizzare
la nostra attenzione, dedicandovi il programma del Congresso di Baveno.
Il primo, che sar oggetto del dibattito

nella sessione privata di gioved 22 maggio, quello realtivo al cambiamento


del contesto normativo, tema di straordinaria impor tanza in considerazione
dellentit del cambiamento a cui stiamo
assistendo.
Volendo procedere per classificazioni,
definirei come passivo questo fenomeno, in quanto le nostre aziende non
potranno fare altro che adeguar visi
evitando di farsi trovare impreparate al
sopraggiungere delle varie scadenze, in
par te gi in vigore, in par te attese - anche se lAssociazione stata tuttaltro
che passiva nel seguire e contribuire al
formarsi delle nuove norme.
Obiettivi della prima sessione del 22
maggio sono: fornire ai prefabbricatori
un vademecum di sintesi che faccia loro
capire ove sia indispensabile oggi rivolgere la propria attenzione per non farsi
cogliere di sorpresa dagli appuntamenti
impor tanti e, secondariamente, affermare senza alcuna ambiguit che lAssociazione si sta battendo per suppor tare un
mercato responsabile, ove il rispetto
delle regole e la ricerca della qualit
sono alla base della concorrenza tra
imprese tanto pi nei momenti, come
lattuale, di grande tensione.
Il secondo aspetto, che sar oggetto
del dibattito congressuale venerd 23
maggio, riguarda, invece, il tema di come i prefabbricatori dovrebbero porsi
nei confronti delle oppor tunit offer te
dal consistente mercato italiano delle
costruzioni e di quali potrebbero essere
le modalit pi proficue nel relazionarsi
con gli attori che prendono par te al
processo che por ta alla realizzazione di
unopera, dalla sua ideazione alla costruzione. Parleremo quindi di come essere

Figura 4 Piastra di ancoraggio dellimpianto


di prova.

ni alla volta ed il martinetto viene fatto


agire perpendicolarmente alla gamba del
tegolo allaltezza dellala superiore.
4. PROVE PRELIMINARI
Come evidenziato in precedenza (vedi
par. 3.1) si rende necessaria lesecuzione
di prove preliminari per la corretta definizione della storia di carico. Le prove
preliminari vengono svolte utilizzando
una semplificazione geometrica degli
elementi. La Figura 9 mostra lassetto
che simula una connessione tegolo-trave
ruotata di 90. I due elementi laterali
pi sottili rappresentano le gambe del
tegolo, mentre il blocco centrale simula
la trave. La configurazione simmetrica si
resa necessaria per agevolare la sperimentazione.
Tutto il sistema posizionato su di una
trave in acciaio 2UPH300 ancorata al
pavimento. Gli elementi laterali sono collegati alla trave di base mediante barre
filettate ' 38 mm bullonate alle estremit. Limpianto di prova stato studiato
per poter anche eseguire una prova
ciclica e per questo motivo sono stati
posizionati due martinetti contrapposti a
singolo effetto sotto e sopra lelemento
centrale.
Sono stati installati due tipi di trasduttori potenziometrici caratterizzati da
corse diverse. Le traslazioni del blocco
centrale sono monitorate da tre penny,
con una corsa da 150 mm, il primo dei

2 - industrie manufatti cementizi

S t u di

quali costituisce anche il controllo della


prova, eseguita appunto in controllo di
spostamento.
Per monitorare le traslazioni, le rotazioni e gli spostamenti fuori piano degli
angolari metallici, sono stati utilizzati dei
gefran,, con una corsa pari a 10 mm
(Figura 11).
4.1 Risultati della prima prova
I risultati ottenuti dalla prima prova preliminare non sono stati quelli attesi, ma
tale prova ha fornito comunque una
serie di informazioni utili per rivedere le
dimensioni di alcuni elementi.
In Figura 12 sono rappresentati i risultati
in termini di curve forza-spostamento
relative ai trasduttori posizionati sullelemento centrale. Dal loro esame si evidenzia, oltre alla fase iniziale con funzionamento ad attrito, un comportamento
elastico fragile.
Non si potuto apprezzare la duttilit
delle connessioni a causa della rottura
precoce del copriferro come mostrato
in Figura 13. In ogni caso anche gli elementi laterali strumentati hanno mostrato traslazioni sia nel piano sia fuori piano
(Figura 14) e per quelli non strumentati
stato comunque possibile rilevare visivamente tali spostamenti (Figura 15).
La presenza di unabbondante armatura,
capace di sostenere il carico ultimo della
prova, non ha impedito la formazione di
una macroscopica fessura con distacco del
bordo terminale dellelemento trave. Le
armature infatti sono entrate pienamente in funzione solo dopo la fessurazione. Solo la pretensione delle armature
avrebbe potuto evitare tale fessurazione. Gli angolari metallici hanno subito
delle contenute distorsioni (Figura 13)
mostrando di essere largamente sovradimensionati rispetto al resto, mentre
i bulloni passanti hanno subito vistose
piegature plastiche (Figura 14).
I tasselli sollecitati a taglio si sono inclinati
ed hanno provocato un allargamento del
foro di alloggio.

r i c e rc h e

23

Figura 5 Impianto per la prova ciclica longitudinale.

Figura 8 Impianto per la prova ciclica trasversale.

Figura 6 Particolare della connessione.

Figura 7 Dettagli di armatura del tegolo.

Nel corso della prova non si sono potute


determinare le caratteristiche di duttilit
dei dispositivi metallici.
E lesito cos come sopra descritto ha
costrutposto lattenzione sui particolari costrut
tivi delle adiacenti parti in calcestruzzo
armato, che possono rappresentare il
punto debole della connessione.

4.2 Osservazioni
2 - industrie manufatti cementizi

Si fa notare come il cedimento della connessione pu essere determinato da:


 rottura per taglio o flessione del bullone passante;
 rottura per taglio dei tasselli;
 rottura per distorsione degli angolari;
 rottura per trazione dei bordi in
calcestruzzo degli elementi in c.a.
collegati.
Ai fini di un buon comportamento sismico della connessione opportuno indirizzare la rottura verso il meccanismo
pi duttile e questo pu essere individuato nella distorsione degli angolari
metallici.
Al fine di veicolare il meccanismo di
collasso si dunque deciso di apportare
delle modifiche allelemento metallico
a L. Quello utilizzato durante la prima
prova preliminare era un profilato commerciale L 100 x 8 (Figura 15) di esuberante resistenza e rigidezza. Per la ripetizione della prova si deciso di modificare tale elemento (Figura 16) portando lo
spessore da 8 a 5 mm, lo spigolo vivo
stato sostituito da un raggio di curvatura

industrie manufatti cementizi - 2

LISTINO PUBBLICIT
Numero di uscite in un anno

Posizioni
PRIVILEGIATE

` 5.400,00

` 4.200,00

` 3.500,00

` 3.200,00

` 2.700,00

` 4.500,00

` 3.600,00

` 2.900,00

` 2.500,00

` 2.250,00

` 4.000,00

` 3.000,00

` 2.500,00

` 2.200,00

` 2.000,00

Prezzo
Ulteriore pagina interna (posizione a sinistra)

` 2.300,00

` 2.100,00

` 1.900,00

` 1.700,00

` 1.500,00

Prezzo
Mezza pagina

` 1.600,00

` 1.450,00

` 1.300,00

` 1.150,00

` 1.000,00

Prezzo
Fascetta fondo pagina

` 1.650,00

` 1.500,00

` 1.350,00

` 1.200,00

` 1.050,00

Prezzo

` 1.200,00

` 1.050,00

` 900,00

` 750,00

` 600,00

IV copertina, pagina 1
Prezzo
II copertina, III copertina e pagina 3
Prezzo
Pagina 2, 11 e fronte III copertina
Prezzo

Interna

Posizioni
ORDINARIE

I prezzi indicati in tabella sono per uscita e IVA esclusa.

AGENZIA ESCLUSIVA PER LA PUBBLICIT:


IDRA sa
Tel. 0549.909090 - Fax 0549.909096
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INSERZIONI PUBBLICITARIE:
Il materiale pubblicitario deve essere
consegnato a:
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Strada Cardio 4
47891 Galazzano - Repubblica di San Marino

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Per maggiori informazioni:


Tel. 0549.941003
La Direzione della rivista si riserva di non
pubblicare materiale non conforme alla
propria linea editoriale
TEMPI DI CONSEGNA DEL MATERIALE:
Entro il giorno 15 del mese precedente luscita della rivista

MATERIALE RICHIESTO:
- Cd con immagine in formato TIFF o PDF, in
quadricomia, con risoluzione di 300 dpi
- Prova di stampa a colori (prova di stampa
certificata, altrimenti non possibile
garantire la riuscita grafica dei colori)
FATTURAZIONE PUBBLICIT:
ABES Srl
Via Giacomo Zanella 36
20133 Milano

24-09-2008 13:08:04

60

A t t u a l i t

First International Symposium on Life-Cycle Civil Engineering IALCCE08


Varenna, 10 - 14 giugno 2008

Verso un approccio progettuale orientato al ciclo di vita


Nella progettazione dei sistemi dellingegneria civile occorre considerare che le prestazioni del sistema sono variabili nel tempo.
Un approccio consistente alla progettazione
richiede quindi che le prestazioni attese siano
garantite non solo nella fase iniziale quando
il sistema integro, ma anche durante lintero ciclo di vita. Questo obiettivo pu essere
conseguito tenendo conto degli effetti indotti
dalle inevitabili fonti di degrado e da eventuali
inter venti di manutenzione, considerando
anche le incertezze coinvolte nel problema.
Negli ultimi anni stata sviluppata una considerevole mole di studi e ricerche che ha consentito significativi progressi nellambito della
modellazione, analisi, progettazione, monitoraggio, manutenzione e riparazione di sistemi
e strutture dellingegneria civile in presenza di
degrado. Allo stato attuale questi sviluppi sono
percepiti come centrali per lingegneria civile,
in quanto si sta attuando una transizione verso
una nuova filosofia di progettazione che considera lintero ciclo di vita. Per questa ragione,
dopo una serie di Workshop dedicati ai temi
del Life-Cycle Cost Analysis and Design of
Civil Infrastructure Systems e tenutisi a Honolulu, Hawaii, USA (LCC1, August 78, 2000),
Ube, Yamaguchi, Giappone (LCC2, 2729

Towards a Life-Cycle Oriented Design


Approach
In designing civil engineering systems, the
system performance must be considered as
time-dependent.
Therefore, a consistent design approach
should comply with the desired performance
not only at the initial stage when the system
is supposed to be in the intact state, but also
during its expected life-cycle. This can be
achieved by taking into account the effects
induced by unavoidable sources of damage
and by eventual maintenance interventions
under uncertainty.
In recent years a considerable amount of
research work has been done and relevant
advances have been accomplished in the fields
of modeling, analysis, design, monitoring, maintenance and rehabilitation of deteriorating civil
engineering systems.
Nowadays these developments are perceived
to be at the heart of civil engineering, which
is currently undergoing a transition towards a
life-cycle oriented design philosophy.
For this reason, after a series of International
Workshops on Life-Cycle Cost Analysis and
Design of Civil Infrastructure Systems held in
Honolulu, Hawaii, USA (LCC1, August 78,
2000), Ube, Yamaguchi, Japan (LCC2, September 2729, 2001), Lausanne, Switzerland

Cerimonia di apertura - Opening Ceremony.


4 - industrie manufatti cementizi

Imp Attualita Biondini.indd 60

23-09-2008 9:01:39

Certificazione documentata

Utilizzo di speciali additivi

Garanzia di doppi controlli

Contenuto di cromo ridotto

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5 nuove ragioni per scegliere Cementirossi.


Da sempre protagonista nellinnovazione, oggi Cementirossi mette in cantiere una nuova sicurezza a tutela del vostro lavoro: il cemento a ridotto contenuto di Cromo VI, garantito dal marchio CromiNo, promosso dallAITEC. Con questo marchio Cementirossi assicura su tutti i suoi cementi un livello di Cromo VI inferiore al limite di 0,0002% imposto dalla normativa europea e nazionale e lo certifica con doppi controlli,
interni ed esterni allazienda. Risultato? Una protezione in pi, ottenuta grazie allimpiego di speciali
additivi e accompagnata da indicazioni per lutilizzo corretto del cemento. Ma soprattutto una nuova conferma: con
Cementirossi scegliete ogni giorno la qualit e il servizio di un leader che d valore alla vostra sicurezza.
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62

A t t u a l i t
settembre, 2001), Losanna, Svizzera (LCC3,
2426 marzo 2003), Cocoa Beach, Florida,
USA (LCC4, 811 maggio 2005), e Seul, Corea
(LCC5, 1618 ottobre 2006), stato deciso di
creare la International Association for LifeCycle Civil Engineering (IALCCE).

(LCC3, March 2426, 2003), Cocoa Beach,


Florida, USA (LCC4, May 811, 2005), and
Seoul, Korea (LCC5, October 1618, 2006),
it was decided to create the International
Association for Life-Cycle Civil Engineering
(IALCCE).

International Association for Life-Cycle


Civil Engineering (IALCCE)
LAssociazione IALCCE stata fondata nellottobre 2006 durante il 5th International Workshop on Life-Cycle Cost Analysis and Design
of Civil Infrastructure Systems (LCC5). Le attivit di questa Associazione riguardano tutti gli
aspetti connessi con la valutazione, progettazione, manutenzione, ripristino e monitoraggio
dei sistemi dellingegneria civile durante il loro
ciclo di vita.
LAssociazione si propone di diventare la
principale organizzazione per lavanzamento
dello stato dellarte nei settori della life-cycle
civil engineering e di promuovere le attivit di
collaborazione internazionale in tale ambito al
fine di migliorare il benessere della societ civile. Le informazioni sulle modalit di adesione
sono disponibili sul sito web dellAssociazione
(http://www.ialcce.org).

International Association for Life-Cycle


Civil Engineering (IALCCE)
IALCCE was founded in October 2006 during
the 5th International Workshop on Life-Cycle
Cost Analysis and Design of Civil Infrastructure Systems (LCC5).
This Association covers all aspects of lifecycle assessment, design, maintenance, rehabilitation and monitoring of civil engineering
systems.
The mission of the Association is to become
the premier international organization for the
advancement of the state-of-the-art in the
field of life-cycle civil engineering.
The objective of the Association is to promote international cooperation in the field of
life-cycle civil engineering for the purpose of
enhancing the welfare of society.
Membership information can be found on the
website of the Association (http://www.ialcce.org).

First International Symposium on LifeCycle Civil Engineering (IALCCE08)


IALCCE ha creato un terreno fer tile per
incentivare e promuovere la ricerca nellambito della life-cycle civil engineering. Per questo
motivo stato deciso di riunire i principali
sviluppi in questo settore al First International
Symposium on Life-Cycle Civil Engineering
(IALCCE08), che si svolto presso il Centro
Congressi di Villa Monastero a Varenna, sul
Lago di Como, dal 10 al 14 giugno 2008.
IALCCE08 stato organizzato per conto
dellAssociazione IALCCE e con il patrocinio
del Politecnico di Milano. Il Simposio stato
presieduto dal Prof. Fabio Biondini del Politecnico di Milano e dal Prof. Dan M. Frangopol
della Lehigh University, PA, USA.
Linteresse della comunit internazionale verso
i temi e le attivit dellAssociazione IALCCE

First International Symposium on LifeCycle Civil Engineering (IALCCE08)


IALCCE has created fertile grounds for the
stimulation and promotion of research in the
field of life-cycle civil engineering.
It was therefore decided to bring together the
main advances in the field of life-cycle engineering and related topics at the First International Symposium on Life-Cycle Civil Engineering
(IALCCE08), held in Villa Monastero, Varenna,
Lake Como, Italy, 1014 June, 2008.
IALCCE08 has been organized on behalf of
IALCCE and under the auspices of Politecnico
di Milano.
The Symposium has been co-chaired by Professor Fabio Biondini (Politecnico di Milano,
Italy) and Professor Dan M. Frangopol (Lehigh
University, PA, USA).
The interest of the international civil engine-

Villa Monastero, sede del Simposio - Villa Monastero, Symposium venue.


4 - industrie manufatti cementizi

Imp Attualita Biondini.indd 62

23-09-2008 9:01:39

A t t u a l i t
stato confermato dalla significativa risposta
allannuncio del Simposio.
La segreteria organizzativa ha infatti ricevuto
oltre 200 sommari, di cui il 70% stato selezionato per la pubblicazione della memoria e
la presentazione al Simposio.
Informazioni di maggiore dettaglio sono disponibili sul sito web del Simposio (http://www.
ialcce08.org).

ering community in the activities covered by


IALCCE has been confirmed by the significant
response to the IALCCE08 call for papers. In
fact, more than 200 abstracts were received
by the Symposium Secretariat, and about 70%
of them were selected for final publication as
full papers and presentation at the Symposium. Detailed information are available on the
Symposium website (http://www.ialcce08.org).

Gli Atti del Simposio IALCCE08


Gli Atti del Simposio IALCCE08 sono stati
pubblicati in un volume edito dalla CRC-Press
dal titolo Life-Cycle Civil Engineering. Il volume si compone di un libro e di un CD-ROM
contenenti 150 articoli, di cui otto relazioni su
invito e 142 contributi da 28 Paesi.
Le memorie riguardano sia lo stato dellarte,
sia concetti emergenti ed applicazioni innovative nellambito della life-cycle civil engineering
e degli argomenti ad essa correlati.
Il volume costituisce un prezioso riferimento
per tutti i soggetti interessati alla valutazione
delle prestazioni dei sistemi dellingegneria
civile durante il loro
ciclo di vita, fra i quali
studenti, ricercatori
e ingegneri dei vari
settori dellingegneria
civile.

Proceedings of IALCCE08
The Proceedings of the IALCCE08 Symposium have been published by CRC Press, Taylor and Francis Group.
This volume, titled Life-Cycle Civil Engineering,
consists of a book and a CD-ROM containing
150 papers, including eight keynote papers and
142 technical contributions from 28 countries.
These papers deal with the state of the art
as well as emerging concepts and innovative
applications related to all major aspects of
life-cycle civil engineering and related topics.
This book will serve as a valuable reference
to all concerned with life-cycle performance
of civil engineering systems, including students,
researchers, and engineers from all sections of
civil engineering.

63

Life-Cycle Civil Engineering at Politecnico di Milano


Following the significant interest received
by IALCCE08, it was decided to organize a
Post-Symposium Workshop at Politecnico di
Milano on June 18, 2008.
This Workshop has been organized by Professor Fabio Biondini and Professor Pier Giorgio
Malerba (Politecnico di Milano).
It was aimed to provide a forum for both academic and professional communities to discuss

F. Biondini, D.M. Frangopol (Eds.), Life-Cycle Civil Engineering,


CRC Press, 2008, pp. 990 (http://www.crcpress.com).

Life-Cycle Civil Engineering al Politecnico di Milano


In seguito al significativo interesse ricevuto dal
Simposio IALCCE 08, stato deciso di organizzare un Post-Symposium Workshop che si
tenuto il 18 giugno 2008 presso il Politecnico di Milano. Il Workshop stato organizzato dal Prof. Fabio Biondini e dal Prof. Pier
Giorgio Malerba del Politecnico di Milano con
lo scopo di promuovere il dialogo tra le comunit accademica e professionale circa il ruolo
dellAssociazione IALCCE, i risultati conseguiti
dal Simposio IALCCE08, le ricerche in corso

Sala Fermi - Fermi Room (Villa Monastero).

industrie manufatti cementizi - 4

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24-09-2008 12:51:59

64

A t t u a l i t

Foto di gruppo - Group shot.

civil engineering. Tra gli oratori, numerosi rappresentanti di organi istituzionali e societ di
ingegneria, fra cui Politecnico di Milano, Lehigh
University, Comune di Milano, Metropolitana
Milanese, ANAS, RFI, Spea Ingegneria Europea, SEA Aeroporti, Arup Italia, DAppolonia,
SINECO.
Lincontro ha consentito di favorire lo scambio
tra teoria e pratica, riportando esperienze
sul campo e difficolt ricorrenti o tipiche che
necessitano di suggerimenti o soluzioni dalla
ricerca.
Particolare attenzione stata dedicata anche
agli aspetti gestionali, che possono essere significativamente migliorati attraverso un approccio progettuale orientato al ciclo di vita ed ad
una pianificazione ottimale degli interventi di
manutenzione.
n

the role of IALCCE, the achievements of IALCCE08, and the on going and future research in
the field of life-cycle civil engineering and related topics. Speakers included representatives
from Politecnico di Milano, Lehigh University,
Comune di Milano, Metropolitana Milanese,
ANAS, RFI, Spea Ingegneria Europea, SEA
Aeroporti, Arup Italia, DAppolonia, SINECO.
The meeting intended to improve the exchange between theory and practice, by reporting
in field experiences and recurrent and/or topical problems, which need suggestions and/or
solutions from the research.
Attention has been given to the management
aspects, which can be improved through a life
cycle oriented design approach and through
the optimization planning of the maintenance
interventions.
n

Contatti
Segreterie IALCCE & IALCCE08
Dipartimento di Ingegneria Strutturale
Politecnico di Milano
P.zza L. da Vinci, 32 - 20133 Milano
Email: secretariat@ialcce08.org

Contacts
IALCCE & IALCCE08 Secretariat
Department of Structural Engineering
Politecnico di Milano
P.zza L. da Vinci, 32 - 20133 Milan, Italy
Email: secretariat@ialcce08.org

Prof. Fabio Biondini


Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Politecnico di Milano
Prof. Dan M. Frangopol
Department of Civil and Environmental Engineering, Center for Advanced
Technology for Large Structural Systems, Lehigh University, Bethlehem, PA,USA
Prof. Pier Giorgio Malerba
Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Politecnico di Milano

4 - industrie manufatti cementizi

Imp Attualita Biondini.indd 64

23-09-2008 9:01:41

INTERNATIONAL
BUILDING
EXHIBITION

BOLOGNA: 15 - 18 ottobre

SAIE
FARE FUTURO

NEL 2008 LA PI GRANDE FIERA EUROPEA DELLE TECNOLOGIE PER LA PREFABBRICAZIONE

SOLUZIONI TECNICHE PER LARCHITETTURA

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9-06-2008

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A t t u a l i t

SCC 2008 - Challenges and Barriers to Application


Chicago, 10 - 12 novembre 2008

Il prossimo convegno SCC 2008, or gan i z z a t o a C h i c a g o, t r a i l 1 0 e i l 1 2


n ove m b r e , d a l C e n t e r fo r A d v a n c e d
Cement-Based Mater ials ABCM della
N o r t h we s t e r n U n i ve r s i t y, s a r d e d i cato al tema della progettazione e
dellimpiego del calcestr uzzo autocompattante SCC Self Compacting
Concrete .
La conferenza, la terza di una ser ie di
incontr i inaugur ati nel 2002, prender
in esame le ricerche e gli studi pi
recenti, le applicazioni pratiche pi
a l l av a n g u a r d i a e l e u l t i m e e vo l u z i o ni tecnologiche sul SCC . Il prossimo
incontro SCC 2008 r appresenta dunque loccasione per ingegner i, architetti, r icercator i e oper ator i del settore
per confrontar si con le pi aggior nate
istr uzioni per luso di un mater iale
cos tecnologicamente avanzato.
La manifestazione , che vedr la par tecipazione di alcuni tr a i pi impor tanti
studiosi ed esper ti di SCC al mondo,
avr luogo presso il Chicago Mar r iott
OHare .

Il convegno si ar ticoler in una ser ie di


sessioni par allele in cui ver r anno presentate relazioni r iguardanti i temi pi
attuali e gli aspetti e le problematiche
pi recenti nel campo delle r icerca del
Self Compacting Concrete: reologia,
lavor abilit, idr atazione , microstr uttur a, segregazione , mix-design, dur abilit,
propr iet meccaniche e prestazionali,
controllo della qualit e infine alcuni
case histor ies.
Par ticolare r ilievo sar dedicato alle
prospettive del SCC nel settore del
calcestr uzzo prefabbr icato e preconfezionato.
Molte le sessioni dedicate allo sviluppo tecnologico e al tema della sostenibilit.
Il convegno si chiuder con un intervento del prof. Surendr a Shah, direttore dellABCM, che avr come tema il
futuro del SCC e le prospettive per la
r icerca accademica.
Per maggiori informazioni:
www.scc2008.info

17 Congresso CTE
Collegio dei tecnici della Industrializzazione Edilizia
Roma, 5 - 8 novembre 2008

Il 17 Congresso CTE, che si


ter r a Roma
il prossimo
5-8 novembre
2008, presso
lAula Magna
del Rettorato dellUniversit degli Studi
Roma Tre di Roma, prevede un programma
ricco di inter venti. Tra i relatori su invi-

to Marco Menegotto dellUniver sit La


Sapienza di Roma e Joost Walraven della
Delft University.
I temi affrontati dai congressisti riguarderanno le ricerche teoriche ed applicate, le
normative nazionali ed europee, i materiali e le tecnologie, la progettazione e le
realizzazioni.
Per maggiori informazioni: www.cte-mi.it
4 - industrie manufatti cementizi

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ottimizzare il ciclo produttivo
aumentare la produzione
eliminare il ciclo del vapore

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68

L e

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i n f o r m a n o

Bekaert

Dramix - fibre dacciaio per rinforzo calcestruzzo


CE: un quadro pi ampio della situazione

1o giugno 2008: diventata obbligatoria la marcatura CE Fibre di acciaio


per uso strutturale.
Lo scorso ottobre, abbiamo annunciato con
orgoglio che Bekaert stata la prima ad ottenere la marcatura CE di conformit europea per la fibra di acciaio Dramix per impieghi strutturali (sistema 1). Il 1 giugno di
questanno, la marcatura CE diventata obbligatoria per tutte le fibre di acciaio prodotte, commercializzate ed utilizzate nellUnione europea. ora di avere un quadro pi
ampio della situazione: perch la marcatura
CE cos importante?

Responsabilit
Chiunque impieghi calcestruzzo rinforzato
con fibre di acciaio nel settore delle costruzioni, si assume una nuova e importante responsabilit in termini di progetto/cliente. Questa
responsabilit inizia con la scelta della fibra
di acciaio pi idonea. In passato, la selezione
delle fibre di acciaio in Europa era alquanto
complessa, per il fatto che molti paesi avevano norme e regolamenti di qualit differenti.
Armonizzazione
Per questo motivo lUe ha creato il marchio
CE. Si tratta di un marchio di conformit che
armonizza le specifiche tecniche di molti
prodotti europei nei campi della salute, della
sicurezza e dei livelli minimi di qualit. Questi
requisiti minimi per le fibre di acciaio sono
descritti nella norma europea 14889-1. Solo
i prodotti che si conformano a questa norma
specifica possono ottenere il marchio CE.
Qualit
In ottobre 2007, Dramix stata la prima
fibra di acciaio ad ottenere la marcatura CE.

Esistono due diversi sistemi di certificazione


in funzione delluso delle fibre di acciaio.
Il pi rigoroso, quello che stato scelto da
Bekaert, il sistema 1 per applicazioni strutturali. Ci richiede una valutazione approfondita del controllo della produzione e un
continuo programma di audit annuali. Daltra
parte, il sistema 3, che riguarda unicamente
le fibre di acciaio per applicazioni non strutturali, un sistema molto meno rigoroso.
Tutti i prodotti in fibra di acciaio Dramix
sono certificati secondo il sistema 1.
Quali sono i vantaggi del sistema 1 di
marcatura CE per impieghi strutturali?
Questo sistema offre:
4 un prodotto che soggetto a continui
controlli di qualit;
4 un prodotto che conforme alla norma
di qualit 14889 livello n 1 per impieghi
strutturali;
4 un prodotto che soddisfa severi requisiti
di qualit;
4 unetichetta che fornisce unindicazione
chiara sulle caratteristiche del prodotto
(forma, lunghezza delle fibre, resistenza
alla trazione, ecc.);
4 unetichetta che indica il dosaggio minimo di un tipo di fibra in un calcestruzzo
di riferimento;
4 un prodotto che vi permette di ottenere
letichetta CE per i vostri prodotti finiti.

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A z i e n d e

i n f o r m a n o

69

Italvibras

I nuovi motovibratori MICRO: sicurezza ATEX di serie


La nuova serie MICRO nasce dallesperienza di successo maturata da Italvibras con le esecuzioni S02 introdotte
in questi ultimi anni in diverse serie di
motovibratori.
La serie MICRO (da 39 N a 638 N)
stata progettata per il ser vizio industriale continuo nei processi in cui
richiesta una ridotta forza centrifuga e
dimensioni di ingombro contenute del
motovibratore.
Vengono impiegati, in par ticolare, nei
processi di alimentazione, traspor to,
vagliatura, calibratura, separazione,
costipazione dellindustria chimica, alimentare, farmaceutica, dellimballaggio
e dellautomazione.
Grazie alla grande esperienza acquisita da Italvibras in anni di applicazione
delle diverse serie di MICRO e a specifiche prove di laboratorio, su questi
nuovi motovibratori sono stati introdotti significativi miglioramenti tecnici
e di design, che aumentano ulteriormente laffidabilit del prodotto.

sioni M3/20-S02 e M3/45-S02 per


garantire una maggior durata;
4 coperchi masse con sistemi di tenuta potenziati.
Con protezione meccanica IP65, i motovibratori MICRO hanno la carcassa
in lega leggera di alluminio ad alta resistenza e coperchi massa in acciaio
inossidabile AISI 304.
I motovibratori MICRO montano cuscinetti a sfere schermati e gi prelubrificati, e non necessitano di alcuna
manutenzione.
Lavvolgimento sottoposto ai severi
controlli previsti dalle normative sul
100% dei pezzi prodotti.
Le masse eccentriche lamellari sono
regolabili a gradini tramite variazione
del numero di masse montate.
I modelli trifase sono forniti con cavo
di alimentazione (2 metri), i modelli
monofase sono forniti con cavo di alimentazione (2 metri) e condensatore
inserito, in apposita custodia, lungo il
cavo.

Le principali innovazioni della


serie MICRO sono:
4 cer tificazione ATEX zona 22 (II 3 D)
per tutti i modelli;
4 nuovo design con carcassa in monoblocco per dare maggiore robustezza e linearit al motovibratore;
4 nuove flange por tacuscinetto rinforzate per migliorare la tenuta
meccanica;
4 cuscinetto maggiorato per le ver-

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SAIE
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L e

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i n f o r m a n o

Ruredil - Levocell

STAND by me - Bologna08
Lessenza di Bologna negli scatti di Gabriele Basilico
Diciotto fotografie concepite su tre differenti
dimensioni spaziali e concettuali: lantico, il
moderno e lestetica. Gabriele Basilico interpreta la citt di Bologna nellambito della Mostra
fotografica STAND by me - Bologna08 organizzata dal Gruppo Ruredil.
Gabriele Basilico sar lautore delle fotografie
presentate nella mostra STAND by me Bologna08, organizzata dal Gruppo Ruredil
per approfondire il rapporto tra architettura,
edilizia e paesaggio urbano. Focus del suo lavoro sar Bologna, citt in fermento, nel pieno di
una riorganizzazione urbana e al centro del
dibattito architettonico internazionale.
Diciotto immagini che mostreranno frammenti e aspetti di una citt contesa tra passato, presente e futuro. Uno sguardo privilegiato
per analizzare il rapporto tra antico, moderno ed estetica urbana, metafore di tre aree
di intervento edilizio: la ristrutturazione del
patrimonio storico, la costruzione delle grandi
opere e la realizzazione delle pavimentazioni
urbane, settori nei quali le tecnologie Ruredil
e Levocell eccellono.
Gabriele Basilico, da sempre impegnato in un
articolato lavoro di lettura e interpretazione
della complessit delle citt e del paesaggio,
reinterpreter con minuziosa attenzione la
citt di Bologna.
La mostra verr inaugurata a Bologna il 15
ottobre 2008, durante la manifestazione fieristica SAIE08.
STAND by me - Bologna08 unoccasione per
usare la fotografia per interpretare e raccontare

un luogo afferma Gabriele Basilico - anche


se non in modo scientifico, con un linguaggio
poetico, per cercare di costruire un rapporto possibile tra identit e conoscenza. Obiettivo, gettare
uno sguardo sulla citt, intesa come fenomeno
dellabitare, cercando di scorgere, attraverso larchitettura, il modo in cui la citt vive, si modifica,
e si sviluppa. Osservando questi fenomeni conclude Basilico - si pu forse intuire e percepire il
suo futuro.
Dopo ledizione 2007, il Gruppo Ruredil prosegue sulla strada dellinterpretazione artistica
facendo, se possibile, un ulteriore passo avanti.
La decisione di affidare la comunicazione a un
artista del calibro di Gabriele Basilico, infatti,
la conferma della precisa volont del Gruppo
di proporsi al mercato in maniera non convenzionale, con immagini suggestive ed emozionali,
senza dimenticare tuttavia la propria attivit
fortemente connotata nel settore delledilizia.
Questa scelta conferma, se ancora ce ne fosse
bisogno, che esiste un altro modo di proporsi e,
allo stesso tempo, di valorizzare la propria identit profondamente radicata sul territorio italiano.
STAND by me - Bologna08
Gabriele Basilico
a cura del Gruppo Ruredil
Dal 15 al 18 ottobre
Quartiere Fieristico di Bologna, SAIE 08
Padiglione 19, Stand B61-B65

4 - industrie manufatti cementizi

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I nostri valori
costruiscono il futuro

La nostra cultura di impresa frutto di valori condivisi,


un patrimonio che rappresenta la solidit dellazienda e il nostro impegno
per il futuro. Da sempre abbiamo scelto di salvaguardare lambiente, attraverso il
recupero e il riuso del territorio; di sviluppare le nostre idee investendo sulla ricerca
e sulla tecnologia; di instaurare rapporti di fiducia mantenendo una professionalit
costante e garantendo leccellenza dei nostri prodotti.
Colacem oggi una delle realt industriali pi importanti dItalia:
promuoviamo progresso e cultura aziendale, per la crescita delle nostre comunit.

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23-09-2008 9:07:59

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A z i e n d e

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Unifer S.p.A. si imposta nel settore siderurgico, garantendo alla propria clientela
prodotti di qualit, proponendo soluzioni
specifiche nella produzione dei manufatti,
offrendo il relativo supporto tecnico. Abbiamo riunito uno staff dotato di competenze
di altissimo livello, in grado di interpretare le
rinnovate esigenze del mercato e, spesso, di
anticipare le richieste di prodotti che consentano soluzioni innovative nella prefabbricazione e nelledilizia industrializzata.
Lo spirito dinamico ed innovativo dellazienda
si integra con le competenze ed esperienze
dei comparti produttivi, nella realizzazione di
prodotti di elevato standard qualitativo. Con
impegno ed entusiasmo stiamo progettando e realizzando tecnologie di nuova concezione, rivolte alla immissione sul mercato di
materiali finalizzati a rinnovate e competitive
metodologie di costruzione.
La soluzione del prodotto Su misura risponde alle pi svariate applicazioni nel
settore delle costruzioni in cemento armato, consentendo lottimizzazione dei costi e
dei tempi di realizzazione, la semplicit e la
competitivit nellesecuzione delle opere.
I nostri prodotti sono caratterizzati da ele-

vata precisione nelle geometrie dei formati,


delle maglie e dei diametri.
Inoltre i nostri laboratori eseguono meticolosi controlli tecnici sulle caratteristiche
meccaniche.
Lazienda leader in Italia per la capacit di
realizzare rete elettrosaldata con le seguenti
dimensioni:
4 dimensioni trasversali da 20 cm a 360 cm;
4 dimensioni longitudinali da 20 cm a 1200 cm;
4 diametro trasversale da 4 mm a 16 mm;
4 diametro longitudinale da 4 mm a 25 mm.
I diametri vengono uniti tramite processo di
elettrosaldatura. Il range di utilizzo varia dalle
reti per canalette passa cavi a reti per solette di solai, coperture, pareti, pannelli, cordoli, travi, pilastri, muri, fondazioni, platee, tubi,
terra armata. Unifer si distingue perch in
grado di realizzare, oltre alla rete piana a misura, anche la rete sagomata a misura pronta
allutilizzo e realizzata su esigenza e richiesta
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riusciamo a sagomare meccanicamente reti
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4 - industrie manufatti cementizi

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delle lastre per solai
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Come ormai noto, secondo quanto stabilito dalla Direttiva Prodotti da Costruzione 89/106/CE del 21.12.1998, volta a
favorire la libera circolazione dei materiali
da costruzione nellUnione Europea e
recepita in Italia con DPR 246/93, tutti i
prodotti rientranti in una norma armonizzata devono, per limmissione sul mercato,
essere dotati di Marcatura CE.
La Marcatura CE non di per s una certificazione di prodotto, n tanto meno di qualit, piuttosto la presunzione di conformit od
idoneit del prodotto per lutilizzo previsto;
attesta, in definitiva, che il prodotto immesso
sul mercato rispetti determinati requisiti definiti come essenziali per il manufatto stesso.
Sono ormai numerose le norme di prodotto emanate a livello europeo e rientranti nel mandato M/100 con cui la Commissione Europea ha incaricato il CEN di
emettere specifiche norme armonizzate
riguardanti i prodotti prefabbricati.
Tra queste, la specifica norma di prodotto
per le lastre tralicciate, comunemente definite
predalles, la UNI EN 13747:2005 Lastre
per solai, riferimento essenziale per la Marcatura CE insieme alla UNI EN 13369:2004
Regole comuni per prodotti prefabbricati di
calcestruzzo (valida trasversalmente anche
per gli altri elementi prefabbricati).
A seguito della pubblicazione in Gazzetta
Ufficiale Europea, sono state stabilite per
la norma EN 13747:2005 le seguenti
scadenze:
4 entrata in vigore della norma armonizzata (ovvero inizio della Marcatura
CE volontaria): 01/05/2006;
4 fine del periodo di coesistenza (ovvero inizio della Marcatura CE obbligatoria): 01/05/2008.

Ne deriva che, a partire dal 1 maggio 2008,


per essere immesse sul mercato, tutte le
lastre per solai devono essere accompagnate dalletichetta di Marcatura CE.
Il termine, gi scaduto e valido in tutta
Europa, irrevocabile. Si ricorda che la
Marcatura CE delle lastre avviene in accordo con lAllegato ZA della norma UNI EN
13747:2005 che, per quanto indicato come
informativo, cogente ai fini della Marcatura: esso identifica i punti fondamentali
della norma di prodotto che devono essere rispettati per garantire i requisiti stabiliti
dalla Direttiva Prodotti da Costruzione.
La Marcatura CE delle lastre per solaio
obbligatoria, indipendentemente dallimpiego previsto, per qualsiasi lastra prefabbricata in c.a. o c.a.p. realizzata con calcestruzzo di normale densit in accordo
con la EN 1992-1-1:2004, completata in
opera con un getto di calcestruzzo per la
realizzazione di solai compositi.
Le lastre, prive o meno di elementi di alleggerimento, possono includere tralicci elettrosaldati o nervature di irrigidimento realizzate
durante le fasi di produzione in stabilimento.
Contrariamente a quanto riportato da informazioni distorte e fuorvianti che vengono
fatte circolare ad arte sul mercato, devono
quindi essere dotate di Marcatura CE anche
le lastre, tralicciate in c.a. o precompresse,
che vengono utilizzate come cassero a
perdere, oltre a quelle eventualmente
integrate con tutta larmatura portante: le
lastre normalmente prodotte in Italia rientrano pertanto integralmente nellambito di
applicazione della Marcatura CE in relazione
alle proprie caratteristiche morfologiche.
Le lastre per solaio sono soggette ad un
sistema di attestazione di conformit di
4 - industrie manufatti cementizi

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tipo 2+ che comporta, per il produttore


e per lEnte Notificato, i compiti riportati
nel prospetto ZA.3.
Appare evidente come, per un sistema
di attestazione 2+, siano richieste prove
iniziali di tipo.
In realt per, per le lastre per solai la norma
di prodotto prevede che queste prove non
sono richieste se le luci di messa in opera sono
determinate mediante calcolo seguendo il
punto 4.3.3 della EN 13369:2004, ovvero

Compiti
Prove iniziali
di tipo (ITT)
Compiti
per il produttore

Controllo della
produzione in
stabilimento
(FPC)

se il calcolo stato eseguito sulla base di


codici riconosciuti e ritenuti validi a livello
nazionale. Lazienda pu quindi dimostrare
le necessarie caratteristiche di resistenza
dei propri prodotti attraverso ITC (Initial
Type Calculation calcolazioni iniziali di
tipo), da effettuarsi per le diverse tipologie
di prodotto con la determinazione delle
prestazioni per le fasi transitorie (movimentazione, trasporto, messa in opera e puntellamento delle lastre).

Contenuto dei compiti

Valutazione della
conformit e
punti della UNI EN
13747:2005 da
applicare

Tutte le caratteristiche
del Prospetto ZA.1(1)

6.2

Parametri relativi a tutte


le caratteristiche del
Prospetto ZA.1 della
EN 13747

6.3

Ulteriori prove - Resistenza meccanica; Punto 3 del Prospetto


A.2 e punto
di campioni
- Tutte le caratteristiche
6.2.3 della
prelevati
del Prospetto ZA.1
EN 13369:2004
in stabilimento
della EN 13747;
Ispezione
iniziale dello
stabilimento e
controllo della
produzione in
stabilimento
Certificazione
(FPC)
del controllo
Compiti di produzione
in stabilimento Sorveglianza
per
continua,
(FPC) sulla
lEnte
valutazione e
Notificato base della:
approvazione
del controllo
della produzione
in stabilimento
(FPC)

- Resistenza a compressione (del cls);


- Resistenza a rottura
per trazione e resistenza allo snervamento;
- Dettagli;
- Durabilit;
- Resistenza al fuoco R
- Resistenza a compressione (del cls);
- Resistenza a rottura
per trazione e resistenza allo snervamento;
- Dettagli;
- Durabilit;
- Resistenza al fuoco R
(in caso di verifica
mediante prove)

Punti 6.1.2 a) e 6.3


della EN 13369:2004

Punti 6.1.2 b) e 6.3


della EN 13369:2004

(1) Per la resistenza al fuoco, quando determinata mediante prove, queste ultime devono essere effettuate da laboratori di prova.

Prospetto ZA.3 Assegnazione dei compiti per la valutazione di conformit per lastre per solai
sotto il sistema di attestazione 2+.
4 - industrie manufatti cementizi

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77

Se comunque unazienda volesse avvalersi di prove - effettuate su prodotti


finiti, intesi come la sola lastra con traliccio - eseguite in passato, lo potrebbe fare se le stesse fossero conformi
ai requisiti della UNI EN 13747:2005.
I risultati, infine, di prove fornite dai
produttori dei tralicci sono ritenuti
validi.
Si ricorda che le responsabilit relative
alletichettatura CE sono comunque a

carico del produttore, qualunque sia il


sistema di attestazione di conformit.
Come accennato, la Direttiva fa riferimento a requisiti che vengono richiamati nelle nor me ar monizzate , le
caratteristiche essenziali che devono
essere valutate per le lastre per solai
per lattestazione di conformit sono
ripor tate nel prospetto ZA.1.
Una volta eseguiti positivamente tutti
i controlli sul processo di produzione
Livelli e/o
classe (i)

Note ed
Unit

Resistenza a
compressione
Tutti i metodi 4.2 Requisiti di produzione
(del calcestruzzo)

nessuna

N/mm2

Resistenza ultima
a trazione e
Tutti i metodi
resistenza allo
snervamento
(dellacciaio)

4.1.3 Acciaio darmatura


ordinaria
4.1.4 Acciaio da
precompressione

nessuna

N/mm2

Metodo 1

Informazione elencata
nellAppendice ZA 3.2

nessuna

Geometria
e materiali

Metodo 2

4.3.3 Resistenza Meccanica

nessuna

kNm, kN,
kN/m

Metodo 3

Specifiche di progetto

nessuna

Metodo 1

Informazione elencata
nellAppendice ZA 3.2

Geometria
e materiali

Metodo 2

4.3.4 Resistenza Meccanica

Min

Metodo 3

Specifiche di progetto

Caratteristiche essenziali

Resistenza
meccanica
(mediante calcolo)
Resistenza
al fuoco
(relativamente
alla capacit
portante della
sola lastra)

Punti dei requisiti della


norma UNI EN 13747:2005

Indice disolamento
da rumore aereo e
indice di
Tutti i metodi 4.3.5 Resistenza acustiche
trasmissione del
rumore da impatto

nessuna

dB

Dettagli

4.3.1 Propriet geometriche


Tutti i metodi 8 Documentazione tecnica

nessuna

mm
/

Durabilit

Tutti i metodi 4.3.1 Durabilit

nessuna

Condizioni
ambientali

Prospetto ZA.1 Punti specifici.


industrie manufatti cementizi - 4

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e sul prodotto finito, le lastre possono


essere marcate facendo riferimento ai
tre metodi proposti dalla norma, che
prevedono rispettivamente:
4 Metodo 1 = dichiarazione di dati
geometrici e delle propriet dei
materiali;
4 Metodo 2 = dichiar azione del
valore di alcune propr iet del
prodotto;
4 Metodo 3 = dichiarazione di confor mit a prescr itte specifiche
di progetto (del progettista del
cliente);
a cui corrispondono tre differenti tipologie di etichetta CE.
Si ricorda che comunque possibile e ritenuta valida lapposizione
delletichetta semplificata, che deve
per essere sempre completata da un
codice di collegamento a documenti
di accompagnamento dove possono essere ripor tate le informazioni
richieste.
Le lastre tralicciate non possono pi,
quindi, essere prodotte secondo la
Serie Dichiarata o Controllata di cui al
DM 03.12.1987, ma tutti i produttori
devono obbligatoriamente ottenere il Cer tificato del controllo di produzione in fabbrica rilasciato da un Ente
Notificato.
Questo implica limplementazione di

un sistema di controllo della produzione che prevede, tra laltro, la redazione


di un Manuale FPC e di oppor tune
procedure.
A seguito del superamento positivo
della visita ispettiva di valutazione
da par te dellEnte Notificato, il produttore quindi tenuto a redigere
una Dichiar azione di confor mit,
contenente:
4 nome e indirizzo del produttore,
o suo rappresentante autorizzato
nella UE;
4 luogo (stabilimento) di produzione;
4 descrizione del prodotto;
4 disposizioni a cui il prodotto conforme (Allegato ZA della UNI EN
13747);
4 condizioni par ticolari applicabili
allutilizzo del prodotto;
4 numero del cer tificato di controllo
di produzione in stabilimento;
4 nome e posizione della persona
incaricata di firmare la dichiarazione.
La dichiarazione che deve essere
rilasciata dal produttore solo dietro
esplicita richiesta del cliente - potr
essere accompagnata dal Cer tificato
di controllo di produzione, rilasciato
dallEnte Notificato, che deve riportare, in aggiunta alle indicazioni di cui
sopra:
4 nome e indirizzo dellEnte Notificato;

Marcatura di conformit CE consistente nel


simbolo CE indicato dalla direttiva 93/68/CEE

C
e
i

CE
A

CE

CE
SIS

CE
DE

Norme o marchio identificativo ed


indirizzo registrato del produttore
Numero di identificazione e ultime due cifre
dellanno in cui stata applicata la Marcatura
Numero del certificato di conformit dellFPC
Numero della norma di riferimento per le lastre

CE
D

Esempio di etichetta semplificata.


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80

4 numero del cer tificato di controllo


di produzione in stabilimento;
4 condizioni e periodo di validit del
cer tificato;
4 nome e posizione della persona
incaricata di firmare il cer tificato.
Riassumendo, tutti i produttori in linea
con gli adempimenti previsti dalle
norme italiane ed europee che regolano la Marcatura devono sempre consegnare, insieme alle lastre, letichetta
di Marcatura CE (con esplicito riferimento alla UNI EN 13747:2005) e, su
richiesta, copia del Cer tificato di FPC e
della dichiarazione di conformit.

Esempio di Certificato dellFPC.

Per concludere si ripor tano alcuni


semplici consigli rivolti agli operatori del settore su come compor tarsi
per applicare e far rispettare la Marcatura CE; il fine quello di mettere
il cliente in condizioni di scegliere
consapevolmente un prodotto regolarmente Marcato CE e/o un produttore in grado di fornire prodotti
conformi, evitando qualsiasi corresponsabilit per lutilizzo indebito di
manufatti non idonei.
Le sanzioni previste in questi casi,
infatti, sono decisamente pesanti e
sicuramente evitabili.

Esempio di dichiarazione di conformit del produttore.


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82

Per i Progettisti:
4 redigere Contratti e Capitolati che
tengano in considerazione, quando necessario, le prescrizioni della
Direttiva e quindi la necessit di
Marcatura CE;
4 definire chiaramente le Specifiche tecniche e le Caratteristiche
dei materiali negli elaborati di
progetto;
4 prescr ivere obbligator iamente
materiali/manufatti marcati CE, ove
e quando divenuto cogente;
4 scegliere il livello o la classe del prodotto e il livello di attestazione (ove
e quando previsto).
Per le Imprese di costruzione:
chiedere sempre, fin dalle prime fasi
della r ichiesta di offer ta ai propri fornitori, copia del Cer tificato
dellFPC r ilasciato al produttore
stesso dallEnte Notificato, in cui
compaiano esplicitamente:
4 lindicazione dello stabilimento
cer tificato;
4 la tipologia del prodotto oggetto di
Marcatura CE e lutilizzo previsto;
4 la norma EN di riferimento, con
numero e titolo per esteso.
Pretendere sempre, solo e soltanto,
lastre marcate CE.
Per i Direttori dei Lavori:
4 informare e/o ribadire allimpresa
costruttrice lobbligatoriet della
Marcatura CE per sensibilizzarla
nella scelta di fornitori che commercializzino solo prodotti marcati
CE, ove questo sia gi divenuto
obbligatorio;
4 utilizzare i r ifer imenti esistenti (nor me) per eventuali cam pionamenti di concer to con gli
interessati;
4 accettare ed autor izzare lapprovvigionamento e linserimento nelloper a dei soli prodotti
marcati CE;

4 accer tare espressamente la Marcatura CE (fornita come etichetta o


inserita nel DDT);
4 accer tare la corrispondenza del
prodotto fornito dal produttore e
della sua destinazione duso, dichiarata dal produttore, alle specifiche
prescrizioni progettuali;
4 chiedere copia del Cer tificato
dellFPC del produttore;
4 chiedere la Dichiarazione di Conformit del Produttore;
4 richiedere/effettuare le prove, poste
a carico del DL dalle vigenti disposizioni, quando ne ravvisi la necessit.
Per i Collaudatori:
4 esaminare i documenti contrattuali;
4 accer tare la regolare accettazione
ed utilizzazione dei materiali/prodotti utilizzati;
4 chiedere levidenza della Marcatura CE (Azienda produttrice, Unit
Produttiva e Prodotto);
4 chiedere copia del Cer tificato
dellFPC;
4 chiedere la Dichiarazione del Produttore;
4 far eseguire tutte le prove ritenute necessarie, indipendentemente
dalla Marcatura CE.
Per ulteriori informazioni sullelenco
dei prodotti marcati CE possibile
consultare i siti:
4 http://www.cen.eu/cenorm/sectors/
sectors/construction/index.asp
4 h t t p : / / e c . e u r o p a . e u / e n t e r p r i se/newapproach/nando/index.
cfm?fuseaction=cpd.hs
inoltre consigliabile richiedere allEnte Notificato che ha valutato il produttore lelenco completo dei prodotti
oggetto di Marcatura CE e lidentificazione precisa della gamma tipologica
ricadente nellFPC cer tificato dallEnte
stesso.
n
4 - industrie manufatti cementizi

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83

Sezione Tubi a Bassa Pressione

Ricerca e promozione
di prodotto, concluse
le attivit realizzate in
ambito Progetto ULISSE
di Carla L. Zenti

Le attivit della Sezione Tubi a Bassa Pressione previste nellambito del Progetto
interassociativo ULISSE, il cui obiettivo
era quello di favorire la diffusione e lo
sviluppo di una cultura del calcestruzzo di
qualit, sono state concluse.
I fondi disponibili sono stati utilizzati per
sviluppare le seguenti attivit che, al di
l dellalto valore intrinseco, si pongono
anche il comune obiettivo di sviluppare
azioni di marketing volte a contrastare
lazione commerciale dei produttori di
materiali alternativi al calcestruzzo.

Ricerca Universit di Trento


La Ricerca si focalizzata su due temi in
particolare.
4 RESISTENZA DEI CALCESTRUZZI
ALLE ACQUE AGGRESSIVE: OTTIMIZZAZIONE DELLA RESISTENZA ALLATTACCO CHIMICO DI
PRODOTTI PER IL TRASPORTO
DI LIQUAMI PER FOGNATURA.
Lobiettivo principale era lindividuazio-

ne di calcestruzzi resistenti allaggressione chimica di acque, con particolare


riferimento ai liquami di fognatura, e
che nel contempo permettessero la
produzione di tubi attraverso le tecnologie attualmente utilizzate. Da questo
primo tema disceso poi il secondo.
4 OTTIMIZZAZIONE DELLA RESISTENZA ALLATTACCO CHIMICO
DI TUBAZIONI PER IL TRASPORTO
DELLE ACQUE REFLUE: STUDIO
DEL DEGRADO, DI RIVESTIMENTI
PER CONTRASTARLO. Lo studio ha
preso in considerazione la possibilit
di indurre modificazioni superficiali di
tubazioni in calcestruzzo per acque
reflue, allo scopo di incrementarne la
resistenza allattacco chimico e dilavante dei liquami. Inoltre ha preso
in esame lattivit per la valutazione
dei risultati della prosecuzione per
un ulteriore anno dei test di attacco solfatico accelerato e dilavamento in acqua sui provini oggetto delle
precedenti prove. Globalmente, nella
ricerca sono state studiate le possibili cause di attacco chimico che si
producono allinterno delle tubazioni
per acque reflue nelle condizioni di
usuale utilizzo. Sulla base di quanto
stato osservato, stato predisposto
un test accelerato allo scopo di valutare la resistenza dei leganti idraulici

industrie manufatti cementizi - 4

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e degli aggregati usati per produrre il


calcestruzzo destinato alla produzione
delle tubazioni. I provini su cui stata
eseguita la sperimentazione sono stati
estratti da tubazioni prodotte in stabilimento mediante vibro-compressione,
inoltre i provini sono stati realizzati
con diversi calcestruzzi, ciascuno preparato con diverso tipo di legante
ed aggregato. Lo stato di degrado dei
provini stato valutato in base alle
variazioni ponderali e dimensionali
registrate a scadenza regolare. Al fine
di stabilire le modificazioni chimiche
subite dagli impasti sono state eseguite
analisi microstrutturali e saggi di basicit dei provini. Lo studio ha evidenziato
differenze di comportamento fino a
stabilire una graduatoria tra i tipi di
impasto sottoposti a prova.
CD di calcolo
Sewer 2007 un software plug-in di
Autocad finalizzato alla progettazione di
reti di fognatura e consente di eseguire in
modo semplice e intuitivo progetti anche
complessi. Grazie alla cartografia aerofotogrammetrica del territorio italiano,
sar sufficiente scegliere la delimitazione
dellarea di corrivazione e, senza la necessit di nessunaltra descrizione del luogo
in cui si intende realizzare la fognatura,
sar possibile disegnare i tratti della rete,
ottenendo come documento di output il
disegno tecnico.
Il programma idoneo allutilizzo dei
moderni ed attuali sistemi di cui si avvale
lerario catastale grazie allopzione che
consente di importare ed impiegare direttamente le planimetrie informatizzate
disponibili, oltre naturalmente a progetti
realizzati in proprio, laddove non esista
ancora informatizzazione.
Facile da comprendere ed utilizzare, il
software ricalca esattamente la metodologia e la sequenza di calcolo manuale,
rendendo ogni passaggio del progetto
estremamente semplice e lineare.
Per lutilizzo del programma necessario

il supporto del software di disegno tecnico AutoCad di Autodesk Inc.


DVD di Sezione
Il DVD stato prodotto al fine di favorire
la conoscenza e lapplicazione di tubi in
calcestruzzo per fognature e, in generale,
per essere daiuto a tutti gli operatori
del settore per la realizzazione di opere
che assicurino funzionalit e durabilit nel
rispetto dellambiente.
Pi in dettaglio, lanimazione iniziale chia-

4 - industrie manufatti cementizi

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85

risce visivamente e sinteticamente le fasi


della posa di una conduttura fognaria,
pozzetti inclusi, non dimenticando lapplicazione delle relative guarnizione, per
procedere alle riprese delle fasi di progettazione con i doverosi riferimenti alle
normative cogenti e volontarie.
Frequentemente, durante il corso di tutto
il filmato, vengono richiamate le normative relative alla fase rappresentata.
Si prosegue quindi con riprese che descrivono i vari cicli produttivi e tutti i controlli
di qualit messi in atto, per terminare,
come detto, con la posa in opera dei
manufatti e la marcatura CE.
In conclusione sono riportate uninteressante intervista con il Prof. Roberto
Guercio, docente di Costruzioni Idrauli-

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che presso lUniversit La Sapienza di


Roma ed una serie di fotografie di prodotti particolari.
Il DVD costituisce unottima opportunit per far conoscere a progettisti ed
imprese costruttrici tutte le specificit
dei prodotti realizzati dalle aziende aderenti alla Sezione e, non meno importante, per mostrare il corretto impiego
dei manufatti.

Per ulteriori informazioni possibile


contattare il Segretario Tecnico della
Sezione Tubi a Bassa Pressione:
Carla L. Zenti: c.zenti@assobeton.it

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86

Sezione Blocchi e Pavimenti

Fidenza Meeting
Lurbanistica
di domani nelle
citt dItalia
di Patrizia Ricci

Si tenuto lo scorso 6 giugno il convegno Fidenza Meeting - Lurbanistica


di domani nelle citt dItalia, organizzato da ASSOBETON - Sezione Blocchi
e Pavimenti. Levento, che ha richiamato
quasi 200 persone provenienti da tutta
Italia tra amministratori, progettisti, giornalisti ed esperti di settore, ha promosso
lutilizzo del massello in calcestruzzo per
la pavimentazione dei centri urbani, nella
cittadina della provincia parmense, sede
dellinter vento protagonista del convegno, illustrando e approfondendo le

peculiarit del massello autobloccante in


calcestruzzo e concentrando lattenzione sugli aspetti ambientali, sulla sicurezza,
sullestetica, oltre che sulla qualit e le
caratteristiche tecniche di questo tipo di
pavimentazione.
La giornata si aperta con il saluto del
Presidente di ASSOBETON, Renzo Bullo, e

Renzo Bullo, Presidente ASSOBETON.


4 - industrie manufatti cementizi

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87

lillustrazione del progetto realizzato in via


Abate Zani da parte di Ivano Ferrari, Presidente della Sezione Blocchi e Pavimenti.

da traffico veicolare intenso, compreso il


passaggio di autobus e mezzi pesanti.
Con questo progetto di riqualificazione

Ivano Ferrari, Presidente Sezione Blocchi e Pavimenti di ASSOBETON.

Lopera di riqualificazione di Via Abate


Zani, che si inserisce nellambito di Progetto ULISSE, promosso da AITEC (Associazione Italiana Tecnico Economica del
Cemento), ASSOBETON (Associazione
Nazionale Industrie Manufatti Cementizi)
e ATECAP (Associazione Tecnico Economica del Calcestruzzo Preconfezionato),
ha rappresentato per il Comune di Fidenza loccasione per completare il riassetto
degli spazi pubblici di una zona urbana su
cui negli ultimi anni si sono concentrate
parti importanti di programmi di recupero, avviati dal comune stesso.
Lintervento, iniziato a marzo 2003 e terminato a maggio 2004, comprende circa
8500 m2 di pavimentazione, di cui 5200
m2 sulla sede stradale e 3300 m2 tra marciapiedi, aree laterali ricreative e di sosta.
Via Abate Zani costituisce un asse prioritario di accesso al centro urbano e alla zona
monumentale incentrata sulla cattedrale
posta allestremit Ovest del centro storico,
nonch un asse di collegamento tra la Via
Emilia e il casello autostradale di Fidenza.
Per la sua collocazione, la strada, che
prima dellintervento era realizzata in
conglomerato bituminoso, interessata

Via Abate Zani prima dellintervento.

del tessuto urbano, si voluto concentrare lattenzione sia sugli aspetti tecnicofunzionali della pavimentazione (capacit
portante, tenuta, resistenza alla scivolosit, ecc.) sia su quelli estetici che per
un rivestimento stradale inserito in un
contesto architettonico-ambientale cos
strategico risultano imprescindibili.
La pavimentazione in masselli di calcestruzzo riesce a coniugare in maniera estremamente soddisfacente entrambi gli aspetti,
presentando una valenza tecnica ormai
riconosciuta dallesperienza maturata nel
tempo su sedi stradali analoghe e una
valenza estetica data dai colori e dallabbinamento degli stessi, dalla tessitura, dalla
forma e dalle geometrie di posa impiegate.

industrie manufatti cementizi - 4

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Particolari dellintervento.

Dopo lintervento del Sindaco di Fidenza, Giuseppe Cerri, che ha testimoniato


in prima persona i risultati e i benefici
ottenuti grazie ai lavori di riqualificazione
urbana attuati nellarea, i lavori sono proseguiti con lintervento di due importanti
rappresentanti ed esperti internazionali
del massello in calcestruzzo, Allan Dowson (Allan Dowson Consulting UK) e
Soenke Borgwardt (German Quality
Society for Concrete Block Pavement),

Allan Dowson (a sinistra) e Soenke Borgwardt (a destra).

che hanno illustrato le caratteristiche


e le molteplici possibilit di utilizzo del
massello in contesti urbani.
Dowson ne ha elencato i benefici identificabili nei bassi costi di manutenzione,
nella flessibilit, nel lungo ciclo di vita,
nella facilit e velocit di realizzazione,
nella possibilit di variare colore, forma e
tessitura e ne ha illustrato le prestazioni
di prodotto, sulla base dei requisiti richiesti dalla EN 1338 Concrete Paving
Blocks soffermandosi sulla resistenza ai
carichi, allabrasione e allo scivolamento
e sulla durabilit.
Attraverso una serie di applicazioni principalmente realizzate in Inghilterra e nei
Paesi del Nord, ha mostrato come la
scelta del massello possa risultare vincente non solo in situazioni di traffico
4 - industrie manufatti cementizi

Imp.Assobeton.Fidenza.indd 88

22-09-2008 18:43:02

Konnektor

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IN POLISTIROLO

Senza Konnektor non potreste progettare pannelli senza


limite di dimensione (anche oltre i 15 metri).

n
o
K

Senza Konnektor non avreste a disposizione il software


PAK per il calcolo della trasmittanza e il dimensionamento
delle connessioni.
SOSTEGNO
SCORREVOLE

SOSTEGNO FISSO

MOLLA
DI FRETTAGGIO

Con Konnektor invece, avete un sistema distribuito


e utilizzato da oltre dieci anni e lesperienza di una
grande azienda leader nel settore degli inserti per la
prefabbricazione.

Konnektor

Sistema per pannelli

Tecnologie e soluzioni
per ledilizia moderna

a taglio termico

Imp.Assobeton.Fidenza.indd 89

22-09-2008 18:43:02

90

leggero o pedonale, ma anche per rotatorie, parcheggi, stazioni di autobus, aree


portuali e aeroportuali, banchine ferroviarie, cio zone soggette ad un traffico
intenso e pesante o aree di stoccaggio di
carichi pesanti.
Attraverso gli esempi mostrati, il massello si rivelato una delle soluzioni pi
adatte al paesaggio circostante anche in
virt della possibilit di scegliere prodotti
multicolore che consentono tessiture
diverse.
Dowson si anche soffermato sulla
maggior sicurezza stradale dovuta alleffetto di traffic calming, caratteristico del
massello. Si tratta di una serie di sistemi
adottati per rallentare o attenuare il
traffico e moderare la velocit dei veicoli,
tra i quali Dowson ha ricordato i dossi
artificiali, i cosiddetti cuscini (dossi pi
larghi), i restringimenti di carreggiata,
le chicanes, le isole di traffico. Questi
dispositivi possono anche essere usati in
combinazione.
Tra le molteplici possibilit duso dei
masselli vanno segnalate anche le strisce

Dettaglio del percorso facilitato.

di dissuasione sonora e linfinita variet


di percorsi facilitati per ipovedenti o non
vedenti.
Il secondo relatore straniero, Soenke
Borgwardt, dopo un rapido cenno ai
benefici e ai vantaggi di questo tipo di
pavimentazione, si soffermato maggiormente sugli aspetti legati allambiente con un inter vento incentrato
sulluso dei masselli per pavimentazioni
permeabili.
In Germania, su un totale di 183 milioni
di m2 di pavimentazioni realizzate con
masselli, circa il 20% rappresentato da
pavimentazioni permeabili.
Questo tipo di pavimentazione, che unisce la caratteristica autobloccante alla
permeabilit resa possibile dai giunti che
permettono la percolazione delle acque,
offre anche vantaggi estetici, grazie alla
possibilit di realizzare masselli di forma
rettangolare, particolarmente graditi agli
architetti.
Lincontro tra il design sofisticato del
massello, che in virt della sua geometria
in grado di assorbire le acque meteoriche, e il beneficio ambientale permette la
realizzazione di quello che in Germania
chiamato SUDS, sistema di drenaggio
urbano sostenibile, che offre vantaggi
nella gestione delle risorse idriche, nel
miglioramento della qualit delle acque,
nella riduzione del volume dellacqua
di scolo oltre ad una serie di vantaggi
economici.
In par ticolare il relatore ha illustrato
luso di pavimentazioni permeabili anche per situazioni di tr affico
pesante.
Tra gli esempi citati, quello della pavimentazione in massello realizzata in
Germania per lExpo 2000, con 25.000
posti auto, 1.600 posti autobus su una
superficie di 650.000 m2 di pavimentazione di cui 300.000 m2 realizzati con
blocchi permeabili.
Il convegno si chiuso con una vivace
tavola rotonda condotta dal noto giornalista Antonio Lubrano a cui hanno
4 - industrie manufatti cementizi

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92

Massimo Colombo (a sinistra) e Giorgio Morini (a destra).


Antonio Lubrano, moderatore.

partecipato anche Massimo Colombo,


consulente tecnico della Sezione Blocchi e Pavimenti di ASSOBETON e Giorgio Morini, progettista dello Studio Tau
di Milano, che si sono espressi in merito
alle prospettive future per migliorare
lurbanistica di altri centri urbani italiani, proprio partendo dallesempio di
Fidenza.
A completare i lavori del convegno,
stata allestita nellarea della struttura del meeting una piccola mostra
sui lavori svolti in via Abate Zani, che
illustrava le diverse fasi del progetto,
visitabile dai partecipanti e dagli abitanti
della zona.
n

Per maggiori dettagli:


www.newstreet.info
4 - industrie manufatti cementizi

Imp.Assobeton.Fidenza.indd 92

24-09-2008 12:59:19

Ruredil e Levocell sono parte


del Gruppo Ruredil, una delle maggiori
realt industriali italiane presenti
sul mercato delledilizia da oltre 50 anni.
Insieme, per offrirvi i migliori prodotti
e le tecnologie pi innovative.
Sono qui, a disposizione dei prefabbricatori,
dei progettisti, dei preconfezionatori,
dei grandi committenti e delle imprese.
Proprio qui, vicine a voi.
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94

Conclusa
la trattativa
per il rinnovo del
CCNL del settore
Laterizi e Manufatti
Cementizi
Il 26 maggio 2008, tra ASSOBETON ed
ANDIL assistite da Confindustria e
le Organizzazioni Sindacali di Settore
Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, si
conclusa la trattativa per il rinnovo del
CCNL 26 ottobre 2004, scaduto il 31
dicembre 2007.
Evidenziamo di seguito i vari punti
dellintesa.
DECORRENZA E DURATA
Il nuovo contratto ha decorrenza dal 1
gennaio 2008 e validit fino al 31 marzo
2012 per la parte normativa, e fino al 31
marzo 2010 per la parte economica.
stata, pertanto, decisa una proroga di
tre mesi della durata del CCNL, rispetto
alla naturale scadenza dello stesso.
SISTEMA DI RELAZIONI
INDUSTRIALI
4 Viene avviata la fase di costituzione
dellOsservatorio dei Settori laterizi
e manufatti cementizi, che si dovr
dotare, entro tre mesi dalla sua costituzione, del regolamento per lo svolgimento delle attivit. Fra le tematiche di interesse del settore di cui si
occuper, sono state inserite quelle inerenti la responsabilit sociale
dimpresa e levoluzione tecnologica,

lorganizzazione del lavoro, le nuove


professionalit anche in relazione
allinquadramento professionale;
4 stato recepito il D.Lgs. n. 25/2007,
che adatta al nostro ordinamento la
Direttiva Europea relativa allistituzione di un quadro generale sullinformazione e sulla consultazione
dei lavoratori in azienda (c.d. diritti
dinformazione).
SVILUPPO SOSTENIBILE
E RESPONSABILIT SOCIALE
DIMPRESA
stato introdotto un nuovo capitolo relativo allo Sviluppo sostenibile e
Responsabilit sociale dimpresa:
4 Sviluppo sostenibile inteso come
integrazione equilibrata e dinamica
delle dimensioni relative alla crescita
economica, al rispetto dellambiente;
4 Responsabilit sociale intesa
come valore aggiunto, qualificante
per limpresa.
AMBIENTE E SICUREZZA
4 stato recepito il recente Testo Unico
sulla sicurezza (D.Lgs. n. 81/2008), a
favore di un rafforzamento del ruolo
del RLS, con la precisazione sui diritti
di consultazione e di informazione.
4 - industrie manufatti cementizi

Imp.Assobeton.Contratto.4.indd 94

23-09-2008 8:55:17

95

Inseriti, tra i ruoli dellOsservatorio, lo


sviluppo della cultura della sicurezza e
della prevenzione;
4 stato applicato, con apposito riferimento nel verbale, lAccordo Europeo
NEPSI sulla protezione dei lavoratori
che lavorano a contatto con la silice
cristallina respirabile.
FORMAZIONE
PROFESSIONALE
4 AllOsservatorio affidato il compito
di monitorare le normative vigenti in
materia di formazione professionale
al fine di informare i propri rappresentanti sulle opportunit di finanziamento attivabili;
4 le aziende concorderanno con le RSU
o con le OO.SS. territoriali i piani di
formazione da sottoporre allapprovazione di Fondimpresa.
DIRITTI
4 Sulla maternit stata prevista lintegrazione del trattamento di assistenza
concesso per legge fino al raggiungimento del 100% retribuzione;
4 sulla Banca ore stato ridotto da 5 a
2 giorni il preavviso per lutilizzo dei
permessi, in caso di necessit;
4 per quanto concerne i lavoratori
stranieri, stata prevista la possibilit
di cumulo tra ferie e permessi fino
a tre settimane complessive. Inoltre,
durante il primo anno di presenza in
azienda, possibilit di usufruire fino a
50 ore di permesso per partecipare
a corsi di apprendimento della lingua italiana.
SANIT INTEGRATIVA
4 Viene istituita una Commissione Tecnica Paritetica, per definire la costituzione di un Fondo Nazionale per
la erogazione di prestazioni sanitarie
integrative di quelle assicurate dal
SSN, che presenter una proposta
entro il 31/12/2009. Il costo previsto, solo in caso di intesa tra le Parti,

prevede a carico delle aziende un


esborso di 5 Euro massimo mensili
a singolo dipendente. Tale contribuzione potr in ogni caso avere effetto
dopo il 31/03/2012.
MODIFICA SCALA
PARAMETRALE - NUOVO
ARTICOLO COMMISSIONE
PARITETICA PER LA
CLASSIFICAZIONE
DEI LAVORATORI
4 Entro il 30 giugno 2008 saranno inserite nel vigente sistema classificatorio le figure specifiche gi individuate
durante i lavori della Commissione
Paritetica di cui allart. 6 del CCNL
26/10/2004, per repar ti/uffici/mansioni relativi a Marketing, Ambiente e
Sicurezza, Qualit;
4 non stato modificato il numero delle
Categorie (che restano pertanto 8);
4 a saldo di quanto gi anticipato con
il precedente CCNL del 2004, sono
ulteriormente incrementati i parametri delle categorie CS, C, D ed E come
di seguito riportato:
DAL 1 SETTEMBRE 2008:
CS

2 PUNTI

1 PUNTO

1 PUNTO

1 PUNTO

DAL 1 GENNAIO 2009 :


CS

1 PUNTO

1 PUNTO

industrie manufatti cementizi - 4

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96

AUMENTO SALARIALE
Laumento retributivo riconosciuto al
livello medio C (parametro 134) pari
a 103,00 euro mensili lordi a regime

distribuiti in 3 quote, con il primo incremento dei minimi tabellari che decorre
dal 1 giugno 2008.
n

I minimi tabellari mensili vigenti vengono incrementati nelle seguenti misure e decorrenze:
Categorie

Parametri

Aumenti
mensili dal
01/06/2008

Aumenti
mensili dal
01/01/2009

Aumenti
mensili dal
01/09/2009

AS

220

73,88

54,18

41,04

185

62,13

45,56

34,51

151

50,71

37,19

28,17

CS

140

47,01

34,48

26,12

134

45,00

33,00

25,00

125

41,98

30,78

23,32

116

38,96

28,57

21,64

100

33,58

24,63

18,66

Pertanto i minimi tabellari al 1 giugno assumeranno i valori qui di seguito indicati:


Parametri

Minimi tabellari CCNL Minimi tabellari CCNL


al 31/05/2008
al 01/06/2008

220

1.335,73

1.409,61

185

1.123,20

1.185,33

151

916,78

967,49

140

849,49

896,50

134

813,18

858,18

125

762,42

804,40

116

705,67

744,63

100

609,03

642,61

4 - industrie manufatti cementizi

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23-09-2008 8:55:17

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98
Il perdurare della difficile situazione di mercato, causata dal continuo incremento dei costi delle
materie prime, ha indotto lAssociazione a lanciare unazione di comunicazione dal forte impatto.
Lobiettivo di tale azione di sensibilizzare la committenza, pubblica e privata, rispetto ai gravi
problemi che stanno interessando il nostro comparto, cercando con ci di supportare gli sforzi
commerciali degli Associati, tesi a recuperare la redditivit delle commesse, ridotta, negli ultimi
trimestri, a valori chiaramente inaccettabili.
Pubblichiamo il Comunicato ASSOBETON apparso su Il Corriere della Sera e La Repubblica il 27
luglio 2008 e su Il Sole 24 Ore il 29, 30 e 31 luglio 2008.

Associazione Nazionale Industrie Manufatti Cementizi

ASSOBETON lancia lallarme: le materie prime


alle stelle minacciano lintero settore
Laumento vertiginoso ed incontrollabile dei costi delle materie prime, alla base delle 35 famiglie di prodotti
prefabbricati, strutturali e non, rappresentati da ASSOBETON, sta seriamente compromettendo, da alcuni
mesi, la sopravvivenza dellintero comparto.
Nel quadro del rincaro generalizzato di tutti i fattori produttivi (energia, cementi, trasporti etc.), lacciaio, con un
aumento di prezzo superiore al 100% dal 1 gennaio 2008, sta creando enormi problemi alle attivit del
comparto che stava gi fronteggiando una congiuntura economica non certo favorevole dal 2004.
I fondamentali economici del settore sono stati totalmente compromessi e si giunti allazzeramento del margine
operativo degli ordini in portafoglio e della redditivit delle nostre imprese.
Il perdurare di questa drammatica situazione obbliga gli operatori del nostro comparto, loro malgrado,
a recuperare sui prezzi di vendita i maggiori costi derivanti dallirrazionale andamento del mercato delle
materie prime. Le capacit tecnologiche e progettuali con le quali le nostre imprese hanno, sino ad oggi,
parzialmente arginato il fenomeno, non sono pi sufcienti a contenere un problema che ha assunto dimensioni
non pi gestibili.
ASSOBETON si appella a tutti i committenti ed ai prescrittori per sensibilizzarli al riguardo, invitandoli
a difdare di chi, generalmente collocato al di fuori del nostro sistema associativo, rincorre in modo
esasperato il prezzo pi basso del prodotto o dellopera no a sacricare il rispetto delle chiare e
stringenti normative in vigore, relative, ad esempio, alla sismica, alla resistenza al fuoco ed al risparmio
energetico.
Oggi le aziende di prefabbricazione italiane hanno raggiunto livelli tecnologici e di design che le rendono leader in
Europa. Da loro giusto pretendere prodotti di alta qualit nel rispetto della sicurezza e di tutte le pi avanzate
norme prestazionali: soluzioni adatte per moderni impieghi industriali ma anche per una nuova e sosticata
edilizia abitativa.
Un inestimabile patrimonio di imprese e conoscenze, composto da 1.300 industrie, 39.000 addetti ed un fatturato
di 6,5 miliardi di /anno, che abbiamo il dovere di preservare per il bene e per il futuro dellintero Paese.

Renzo Bullo
Presidente ASSOBETON

informazione pubblicitaria

Imp.Assobeton.Comunicato.indd 98

4 - industrie manufatti cementizi

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ASSOBETON
Associati
Societ

Citt

Provincia

4 P PREFABBRICATI SRL

CORTE FRANCA

BS

A. ZAMBETTI SPA

GORLE

BG

A.L.C.O.S. PRODUZIONI SRL

LIMBIATE

MI

A.V. STRUTTURE SPA

CALVENZANO

BG

ALFA SRL

PONTE SAN GIOVANNI

PG

ALTAN PREFABBRICATI SPA

RAMUSCELLO DI SESTO AL REGHENA

PN

ANTONIO BASSO PREFABBRICATI SRL

TREVISO

TV

APEDIL SRL

SORDIO

LO

AREA PREFABBRICATI SPA

S. ANTONINO DI CASALGRANDE

RE

AREA SPA

CORNAREDO

MI

ASSOTUBI ECOLOGICA SRL

ANZANO DEL PARCO

CO

BARACLIT SPA

BIBBIENA STAZIONE

AR

BATTILANA PREFABBRICATI SPA

CORNEDO VICENTINO

VI

BETA MANUFATTI CONGLOMERATI SRL

SPIGNO SATURNIA

LT

BETON 5 SRL

POZZALLO

RG

BETON PIAVE SPA

NERVESA DELLA BATTAGLIA

TV

BIANCO PREFABBRICATI SRL

MAZARA DEL VALLO

TP

BOLIS PREFABBRICATI SRL

ZOGNO

BG

BONETTI SPA

CASTENEDOLO

BS

BOTTA SRL

BRUSASCO

TO

C.A.P.P.A. SRL

S. NICOL A TORDINO

TE

C.C.G. QUERZOLI SCRL

FORL

FC

C.E.I.S. TRADING SRL

PERGINE

TN

C.M.C. SRL

MADONE

BG

C.P.C. COSTRUZIONE PREF. CEMENTO SPA

CARINI

PA

CANOVA SPA

FIORENZUOLA DARDA

PC

CAPPELLARI SRL

POGGIO RUSCO

MN

CAPRESE SRL

SERRAVALLE PO

MN

CASITALIA SPA

SPINADESCO

CR

CAV. CESTARO GUSTAVO SRL

PREGANZIOL

TV

CE.MA. CEMENTMANUFATTI SRL

FRZ. QUINTANO-CASTELLI CALEPIO

BG

CEMENTAL SPA

GENOLA

CN

CEMENTUBI SPA

GRUGLIASCO

TO

CLC SRL

CARMIGNANO DI BRENTA

PD

CO.CE SNC

PRATO SESIA

NO

CO.I.MA. PREFABBRICATI SRL

TRANI

BA

CO.MA.C. SRL

CALTANISSETTA

CL

CODELFA SPA

TORTONA

AL

COOPERATIVA PRECASA SCRL

FIUMICELLO

UD

COOPSETTE SCRL

CADELBOSCO SOPRA

RE

COPREM SRL

BOTTANUCO

BG

COSTRUZIONI GENERALI BASSO CAV. ANGELO SPA

POSTIOMA DI PAESE

TV

CREZZA SRL

GORDONA

SO

CSP PREFABBRICATI SPA

GHISALBA

BG

D.M.P. DALLA MORA PREFABBRICATI SRL

MUSILE DI PIAVE

VE

industrie manufatti cementizi - 4

Imp.Assobeton.Elenco.Soci.indd 99

23-09-2008 11:47:18

Associati
Societ

Citt

Provincia

DIODORO EDILFER SRL

ROSETO DEGLI ABRUZZI

TE

DUEGI PREFABBRICATI SRL

FOSSANO

CN

E.MA. PREFABBRICATI DI MASCAZZINI G. & C. SAS

BUSCATE

MI

ECOCEM SRL

OSIO SOTTO

BG

EDIL LECA SPA

VALVASONE

PN

EDILBLOK SPA

CASTELLI CALEPIO

BG

EDILCEMENTO SPA

GUBBIO

PG

EDILFIBRO SPA

ARENA PO

PV

EDILKAP PREFABBRICATI SPA

BARGE

CN

EDILMANUFATTI SRL

STATTE

TA

EDIL -PREFABBRICATI SRL

MISTERBIANCO

CT

EDILSOLAI SPA

CESENA

FC

EDILTUBI SPA

TROFARELLO

TO

ERREVI SRL

CASTELLO DARGILE

BO

ESSE SOLAI SRL

VIVARO DI DUEVILLE

VI

EUGANEA PRECOMPRESSI SPA

TORRI DI QUARTESOLO

VI

EUROBETON SRL

SALORNO

BZ

EUROCAP SRL

CASTELLETTO MONFERRATO

AL

EUROPENTA SPA

TREZZANO SUL NAVIGLIO

MI

F.LLI ANELLI DI ANELLI ALVARO-BRUNO-ALBERTO E C. SNC

SANTARCANGELO DI ROMAGNA

RN

F.LLI MUNARETTO DI GIUSEPPE DIV. SUMMANIA B. SRL

ZAN

VI

F.LLI VINCI SRL

SANLURI

CA

F.M.C. PREFABBRICATI SRL

VIGEVANO

PV

FERRARI B.K. SPA

LUGO DI GREZZANA

VR

FERRARINI SPA

VERONA

VR

FIBROTUBI SRL

BAGNOLO IN PIANO

RE

FORNACE CALANDRA SRL

OTTIGLIO MONFERRATO

AL

G.E.D. SRL

PIEVESESTINA-CESENA

FC

GARBIN PREFABBRICATI SRL

COSTABISSARA

VI

GARDONI SRL

PANDINO

CR

GAZEBO SPA

GATTEO

FC

GENERALE PREFABBRICATI SPA

ELLERA

PG

GIORNI OSCAR DI GIORNI MASSIMO & C. SNC

SANSEPOLCRO

AR

GRUPPO CENTRO NORD SPA

BELFIORE

VR

GRUPPO CI.VA. SPA

IVREA

TO

GRUPPO EFFE2 SPA

ISOLA VICENTINA

VI

GUELFO TESTARMATA

ROMA

RM

GUERRINI PREFABBRICATI SPA

SANTHI

VC

I.CI.ENNE. SRL

AREZZO

AR

I.CO.B. SPA

CATANIA

CT

I.L.C.E.A. SPA

ROVIGO

RO

I.L.CE.V. SPA

CAVARZERE

VE

I.R.A.DEL. COSTRUZIONI SRL

GUIDIZZOLO

MN

ICEP SPA

MOLITERNO

PZ

IMPRESA PIZZAROTTI & C. SPA

PARMA

PR

IMPRESA TRE COLLI SPA

CARROSIO

AL

IN.PR.EDIL SRL

MASSERANO

BI

INDUSTRIE CEVIP SPA

ROMA

RM

IPA PRECAST SPA

CALCINATE

BG

IPIEMME SPA

ALIFE

CE

ITALBLOK DI BERVICATO IURI & C. SAS

CAIVANO

NA

ITALCABINE SRL

ISOLA RIZZA

VR

ITALSLEEPERS SPA

CATANIA

CT

ITER - COOP.VA RAVENNATE SCARL

LUGO

RA

LA CEMENTIFERA DI VEZZOLI M. & C. SNC

PONTOGLIO

BS

4 - industrie manufatti cementizi

Imp.Assobeton.Elenco.Soci.indd 100

23-09-2008 11:47:18

Associati
Societ

Citt

Provincia

LANDINI SPA

CASTELNOVO SOTTO

RE

LATERCEMENTI SPA

CASTELMINIO DI RESANA

TV

LATERNOVA SRL

MASSA LOMBARDA

RA

LECA SISTEMI SPA

RUBBIANO DI FORNOVO - SOLIGNANO

PR

LODOVICHI DOMENICO SPA

CHIUSI SCALO

SI

LOMBARDA PREFABBRICATI SPA

MONTICHIARI

BS

LOMBARDA SPA

OSIO SOTTO

BG

M.C.M. MANUF. CEMENTIZI MONTICONE SPA

ASTI

AT

M.G. PREFABBRICATI SRL

CASTELVERDE

CR

MA.CE.VI. SRL

CIVITELLA IN VAL DI CHIANA

AR

MABO PREFABBRICATI SPA

BIBBIENA STAZIONE

AR

MAGNETTI BUILDING SPA

CARVICO

BG

MAGNETTI SPA

PALAZZAGO

BG

MANINI PREFABBRICATI SPA

SANTA MARIA ANGELI - ASSISI

PG

MARANIT SPA

POGGIO RENATICO

FE

MARGARITELLI SPA

TORGIANO

PG

MARTINI PREFABBRICATI SPA

MEDOLE

MN

MC PREFABBRICATI SRL

CARDANO AL CAMPO

VA

MC-MANINI PREFABBRICATI SPA

SOMAGLIA

LO

MCN SRL

PONTE BUGGIANESE

PT

MOLINARO MANUFATTI SRL

SAN DANIELE DEL FRIULI

UD

MORETTA PREFABBRICATI DI MORETTA G. & C. SNC

LOVERO VALTELLINO

SO

MORETTI PREFABBRICATI SRL

ERBUSCO

BS

MOSER CESARE MANUFATTI IN CEMENTO SRL

ZAMBANA

TN

MOZZO PREFABBRICATI SRL

SANTA MARIA DI ZEVIO

VR

MUSILLI SPA

SAN VITTORE DEL LAZIO

FR

NICO VELO SPA

FONTANIVA

PD

NUOVA ITL - ITALCONSULT LAVORI SPA

TARANTO

TA

NUOVA SUPERSOLAIO SPA

LONATO

BS

NUOVA TESI SYSTEM SRL

CASALE SUL SILE

TV

OPERE IDRICHE SPA

ROMA

RM

PAC - PREFABBRICATI ACCIAIO CEMENTO SRL

FARA VICENTINO

VI

PADANA PANNELLI SPA

ACQUANEGRA SUL CHIESE

MN

PALLAORO LIVIO & C. SNC

TRENTO

TN

PAMA PREFABBRICATI SPA

REZZATO

BS

PANNELLI SPA

VEROLANUOVA

BS

PAVER COSTRUZIONI SPA

PIACENZA

PC

PAVIBLOK SRL

SPECCHIA

LE

PICCA PREFABBRICATI SPA

LATINA - BORGO S. MICHELE

LT

PINTO GEOM. CESIDIO & C. SAS

CASTELLANA GROTTE

BA

PIRCHER SPA

CITTIGLIO

VA

PIZZUTI PRECOMPRESSI SRL

CROTONE

KR

PIZZUTI PREFABBRICATI SRL

CROTONE

KR

PRE SYSTEM SPA

SEDEGLIANO

UD

PRECOMPRESSI SRL

PONTENURE

PC

PRECOMPRESSI VALSUGANA SPA

FONTANIVA

PD

PREFABBRICATI BERGAMASCHI SRL

GRASSOBBIO

BG

PREFABBRICATI CAMUNA SRL

GRATACASOLO

BS

PREFABBRICATI CARTIGLIANO SPA

TORRI DI QUARTESOLO

VI

PREFABBRICATI CIVIDINI SPA

OSIO SOPRA

BG

PREFABBRICATI LAPREDIL SRL

TOLENTINO

MC

PREFABBRICATI LP SPA

BORGO A MOZZANO

LU

PREFABBRICATI MOIOLI SPA

BAGNATICA

BG

PREFABBRICATI MORRI SRL

RIMINI

RN

PREFABBRICATI PARA SNC

FORL

FO

industrie manufatti cementizi - 4

Imp.Assobeton.Elenco.Soci.indd 101

23-09-2008 11:47:18

Associati
Societ

Citt

Provincia

PREFABBRICATI PARMA SPA

COLORNO

PR

PREFABBRICATI SGARIOTO SRL

RAGUSA

RG

PREFABBRICATI TONELLATO SAS

MONTEBELLUNA

TV

PREFABBRICATI ZANON SRL

CITTADELLA

PD

PREFABBRICATI ZECCA SUD SPA

CASTELLALTO

TE

PREGECO PREFABBRICATI SPA

VILLAFRANCA

VR

PRELCO ITALIA SRL

MONTICHIARI

BS

PRE-NOVA 76 DI ZANNIN FERRUCCIO E FIGLIE SRL

SEREN DEL GRAPPA

BL

PREP SRL

GUBBIO

PG

PROGRESS SPA

BRESSANONE

BZ

R.C.L. SRL

GORLAGO

BG

R.P. ROBERTI & PAOLETTI SRL

FANO

PU

RDB CENTRO SPA

MONTECATINI TERME

PT

RDB HEBEL SPA

PONTENURE

PC

RDB SPA

PONTENURE

PC

RECORD SPA

GARLASCO

PV

RIVEDIL SRL

RIVAROLO CANAVESE

TO

RIVOLI SPA

RIVOLI VERONESE

VR

ROSSI TRANQUILLO NORD DI MASCARO GEOM. T. & C. SAS

M ANTOVA

MN

S & T VARESE SRL

INDUNO OLONA

VA

S.F.R. DI FRANZONI & C. SNC

REZZATO

BS

S.I.C.E.P. SPA

VERONA

VR

SIME SRL

CASTELNOVO BARIANO

RO

S.I.P.A. SPA

BENEVENTO

BN

S.I.P.C. SOLAI VARESE SRL

VIGNATE

MI

S.I.P.E. SPA

VICENZA

VI

S.P. STRUTTURE PREFABBRICATE SRL

COLOMBARO DI C.F.

BS

SAFAB SPA

ROMA

RM

SAN MICHELE SPA

MANERBIO

BS

SANTINELLO COSTRUZIONI SPA

CASELLE DI SELVAZZANO

PD

SAR COSTRUZIONI PREFABBRICATE SRL

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE

MN

SEIEFFE PREFABBRICATI SPA

BONEA

BN

SELCE SPA

MONSELICE

PD

SENINI SPA

NOVAGLI MONTICHIARI

BS

SERIO PREFABBRICATI SRL

ROMANO DI LOMBARDIA

BG

SICAP SPA - DIVISIONE CEMENTISTI

FORL

FC

SICEP SPA

BELPASSO

CT

SOCIET ITALIANA LASTRE SPA

VEROLANUOVA

BS

SOCIET MERIDIONALE INERTI S.M.I. SRL

VASTO

CH

SOLAI VILLA SRL

TURBIGO

MI

SOM.MA. PREFABBRICATI SRL

SOMAGLIA

LO

SPAV PREFABBRICATI SPA

MARTIGNACCO

UD

STAI PREFABBRICATI SRL

ACQUANEGRA SUL CHIESE

MN

STERCHELE SPA

ISOLA VICENTINA

VI

STYL-COMP SPA

ZANICA

BG

SUPERSOLAIO SRL

CARONNO PERTUSELLA

VA

TAV SOLAI DI IVANO BOSCAGLI & C.SNC

ASCIANO

SI

TCT SRL

BRINDISI

BR

TECNOCOMPONENTI SPA

FIESSE

BS

TEGOLAIA SRL

CASIER

TV

TIDONA PREFABBRICATI SRL

RAGUSA

RG

TMC BERARDO SRL

BUSCA

CN

TRAVERSUD SRL

MELFI

PZ

TRAVI MILANO SRL

MILANO

MI

4 - industrie manufatti cementizi

Imp.Assobeton.Elenco.Soci.indd 102

23-09-2008 11:47:18

Associati
Societ

Citt

Provincia

TRUZZI PREFABBRICATI SRL

POGGIO RUSCO

MN

UNIBLOC SRL

POGGIBONSI

SI

UNIPRE SRL

SORDIO

LO

RESANA

TV

VEGA PREFABBRICATI SRL

CONTROGUERRA

TE

VELA PREFABBRICATI SRL

CORTE FRANCA

BS

VIANINI INDUSTRIA SPA

ROMA

RM

VIBRAPAC SPA

SOLARO

MI

VIBROCENTRO SRL

S. RUFINA DI CITTADUCALE

RI

VIBROTEK SRL

FAGGIANO

TA

ZANETTI SRL

CAPRINO VERONESE

VR

ZECCA PREFABBRICATI SPA

COSIO VALTELLINO

SO

Societ

Citt

Provincia

ATECAP

ROMA

RM

BASF CC ITALIA SPA

TREVISO

TV

CASAGRANDE SPA

FONTANAFREDDA

PN

CHRYSO ITALIA SPA

LALLIO

BG

COLLE SPA

LENTIAI

BL

DLC SRL

MILANO

MI

EDILMAFER SRL

MILANO

MI

EDILMATIC SRL

PEGOGNAGA

MN

EISEKO COMPUTERS SRL

SAN MARTINO BUON ALBERGO

VR

GENERAL ADMIXTURES SPA

PONZANO VENETO

TV

GL LOCATELLI SRL

TURATE

CO

HALFEN-DEHA SRL

URGNANO

BG

HARPACEAS SRL

MILANO

MI

I.B.I. INDUSTRIE BLOCCHIERE ITALIANE SPA

MILANO

MI

ICT - INNOVATIVE CONCRETE TECHNOLOGIES SRL

PIACENZA

PC

IME SRL

CAMPOGALLIANO

MO

KELLER FONDAZIONI SRL

VERONA

VR

LE OFFICINE RIUNITE - UDINE SPA

BASALDELLA DI CAMPOFORMIDO

UD

MAPEI SPA

MILANO

MI

MARCANTONINI SRL

PASSAGGIO DI BETTONA

PG

OFF. MECC. MAFFIOLETTI DARIO SRL

BRUSAPORTO

BG

OFFICINE MECCANICHE GALLETTI O.M.G. SRL

PONTE VALLECEPPI

PG

PEIKKO ITALIA SRL

MILANO

MI

PLASTYBETON SRL

MARENO DI PIAVE

TV

RUREDIL SPA

SAN DONATO MILANESE

MI

S.F. SISTEMI FOGNARI SCARL

ROMA

RM

SIDERURGICA LATINA MARTIN - S.L.M. SPA

CEPRANO

FR

SIPE SRL

MONTICHIARI

BS

TECNOGRIP SRL

SAN GILLIO

TO

TESEO SRL

TREMESTIERI ETNEO

CT

W.R. GRACE ITALIANA SPA

PASSIRANA DI RHO

MI

XELLA ITALIA SRL

GRASSOBBIO

BG

V.M.C. - VENETA MANUFATTI IN CEMENTO DI SILVANO,


PAOLO E SEVERINO MICHELETTO & C. SAS

Soci Aggregati

industrie manufatti cementizi - 4

Imp.Assobeton.Elenco.Soci.indd 103

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