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Corso di Studi in

Architettura
Laboratorio di Costruzione
dellArchitettura I A
a.a. 2013/14
Prof. Sergio Rinaldi
sergio.rinaldi@unina2.it

08/04/14

Il progetto ecocompatibile: tecnologie e


strumenti

Architettura ecocompatibile
Integrare l'opera nell'ambiente e nella natura, applicando il concetto di
economia inteso non come il minor costo a breve termine, ma come il
sistema che consente di evitare gli sprechi e gli impatti. Per fare questo
occorre una visione olistica e un approccio pluridisciplinare' che da
priorit al bene comune anzich al profitto individuale.
Il riferimento costituito dalle ipotesi di Herman Daly, padre della teoria
della sostenibilit:
l'utilizzo delle risorse rinnovabili non deve superare il loro tasso di
rigenerazione;
l 'immissione di sostanze inquinanti (solide, aeree o liquide)
nell'ambiente non deve superare la capacit dell'ambiente stesso di
metabolizzarle;
l'uso di risorse non rinnovabili (es. i combustibili fossili) deve ridursi
progressivamente fino ad arrestarsi per essere sostituto da risorse di
tipo rinnovabili.

Progetto ecocompatibile
Gli edifici progettati secondo principi eco devono soddisfare i seguenti criteri:
Non causare spreco di energia, acqua o materiali, dovuto soprattutto alla previsione
di una loro breve vita, o alla inadeguatezza del progetto, o spesso dovuto alla scarsa
attenzione nelle procedure di costruzione e fabbricazione.
Non danneggiare lambiente naturale o consumare inopportunamente le risorse
per la sua costruzione, per il suo uso e per la sua distruzione, incluso il territorio sul
quale insistono.
Non creare una dipendenza eccessiva dai sistemi che consumano molta energia,
compresi quelli di trasporto che producono inoltre molto inquinamento.
Non usare materiali che inducono alluso si scarse risorse o non rinnovabili e
che inoltre possono minacciare lambiente stesso.
Non mettere in pericolo la salute degli occupanti, ed ogni sua parte, attraverso
lesposizione allinquinamento e alluso di materiali tossici..

Gli ambiti di approfondimento del progetto ecocompatibile sono:


il controllo bioclimatico;
la configurazione e costruzione degli elementi fisici dellinvolucro;
il controllo e la produzione di energia attraverso le fonti rinnovabili;
lattenzione al consumo di risorse, prevedendone la riduzione
attraverso un uso consapevole, ma anche attraverso il riciclaggio;

Metodologie e strumenti per il controllo il controllo bioclimatico

- Fasce climatiche e relative strategie (dati climatici e microclimatici


per il progetto, librerie e banche dati)
- Cenni di radiazione solare e orientamento
- ll sole e ledificio (estate e inverno in edificio indifferente al sole o
edificio eliocentrico)
- Tools per il progetto delledificio (diagrammi solari, goniometri per
lombreggiatura)
- Repertori di strategie e componenti per il controllo solare
- I venti (dati e strategie)
- Il comfort dellindividuo in ambiente chiuso
-

Il controllo bioclimatico del progetto studia le soluzioni configurative e


prestazionali dell'edificio e delle sue parti che, in relazione con le
caratteristiche climatiche del sito, consentono il raggiungimento del
benessere e del comfort ambientale interno minimizzando l'uso degli
impianti tradizionali di climatizzazione. Il controllo delle condizioni
ambientali indoor e negli spazi esterni connessi all'edificio affidato alle
sue caratteristiche morfologiche, distributive, dimensionali e termofisiche.

Il principio su cui si fonda l'approccio bioclimatico al progetto la riduzione (fino alla


eliminazione) dei sistemi impiantistici per il controllo del comfort igrotermico.
A tal fine sono individuate strategie configurative che garantiscono il controllo climatico
naturale e una corretta ed equilibrata interazione con l'ambiente.
L'edificio bioclimatico si adatta alle variazioni climatiche:

in condizioni invernali - quando fa freddo - disperde quantit minime di calore, capta


energia solare durante le ore diurne per immagazzinarla e usarla quando serve;

in condizioni estive - quando fa caldo - respinge la radiazione solare e favorisce la


ventilazione dissipativa del calore.

Zone climatiche e relative strategie


ELEMENTI PRINCIPALI PER LA CARATTERIZZAZIONE DI UN
CLIMA
LA PRESSIONE
La pressione atmosferica viene definita come la forza (o peso) che, in un dato
luogo o in una data superficie, viene esercitata dalla colonna d'aria sovrastante. Si
misura in millibar (uguale a 1000 dine per cm2). In meteorologia, si fa uso delle
isobare, che sono linee che congiungono punti della Terra aventi stessa pressione.
LA TEMPERATURA
La temperatura il calore solare che la Terra immagazzina durante il giorno. La
differenza da luogo a luogo dipende dal diverso riscaldamento della superficie
terrestre con riferimento alla latitudine, all'altitudine e al materiale geologico, alla
minore o alla maggiore vegetazione e alla diversa distribuzione delle terre e delle
acque, alla diversa esposizione al sole e ai venti. Come per la pressione, anche
per la temperatura si ricorre a delle linee che in questo caso vengono denominate
isoterme.
L UMIDITA
Per umidit si intende la misura della quantit di vapore acqueo contenuto in una
data porzione dell'atmosfera. Particolare attenzione si deve fare all'umidit
relativa, che il rapporto espresso in percentuale fra la quantit di vapore acqueo
contenuto in un dato volume d'aria e la quantit massima che potrebbe esservi
contenuta alla stessa temperatura, quindi il livello di saturazione. Questa
l'umidit registrata dagli igrometri, gli strumenti per la misurazione dell'umidit.

I FATTORI CHE INFLUENZANO IL CLIMA


LATITUDINE
Indica la distanza di una localit dallequatore.
A parit di stagione, la radiazione solare incontra la superficie terrestre con
diverse inclinazioni a seconda della latitudine e ha perci un minore potere
calorifico.
Le precipitazioni si presentano piuttosto abbondanti sulla fascia equatoriale
ove si ha la convergenza dei due alisei. Sono invece variamente distribuite
nell'anno nella fascia compresa tra il 30 ed il 60 di latitudine (sia Nord che
Sud). Nelle altre zone terrestri, come quelle comprese tra il 20 ed il 30 di
entrambi gli emisferi o nelle calotte polari, prevale, per solito, un basso
regime pluviometrico.
ALTITUDINE
L'influenza dell'altitudine si manifesta soprattutto con una diminuzione
sensibile della escursione termica diurna, mensile e annua.
MARI E TERRE
La ragione del loro influsso climatico sta nella diversa capacit di riscaldarsi e
di raffreddarsi che hanno le due superfici (le terre emerse e le acque). le
escursioni termiche diurne e annuali sono pi ampie sulla terra, specie
nell'interno dei continenti, che non sul mare. I climatologi hanno assunto
l'escursione annua della temperatura come misura che serve per misurare la
"continentalit" di un clima, costituendone l'effetto pi notevole (tenendo
conto, per, anche della latitudine).

Zone climatiche e relative strategie

ARCHITETTURA ARABA CLIMA CALDO SECCO


IL PATIO

ARCHITETTURA ARABA CLIMA CALDO SECCO


LA COSTRUZIONE IPOGEA

Cappadocia, architettura rupestre verticale.

Mat-mata, Tunisia, architettura ipogea a patio

Matera i Sassi

IL CLIMA IN ITALIA

Regioni litoranea ligure-tirrenica, medio adriatica e


ionica
Temperato subtropicale (CS)
Interessa le aree pi calde di ristrette fasce costiere dellItalia
meridionale ed insulare. Media annua > 17C; media del
mese pi freddo > 10C; 5 mesi con media > 20C;
escursione annua da 13C a l7C.
Temperato caldo (Cs)
Interessa la fascia litoranea tirrenica dalla Liguria alla
Calabria, la fascia meridionale della costa adriatica e la zona
ionica. Media annua da 14.5 a 16.9C; media del mese pi
freddo da 6 a 9.9C; 4 mesi con media > 20C; escursione
annua da 15 a 17C.
Regione sublitoranea interna
Temperato sublitoraneo (Cs)
Interessa le zone collinari del preappennino tosco-umbromarchigiano ed i versanti bassi dellAppennino meridionale.
Media annua da 10C a l4.4C; media del mese pi freddo
da 4C a 5.9C; 3 mesi con media > 20C; escursione annua
da 16C a 19C.
I

Dati climatici significativi

Fonte:http:\\ www.ilmeteo.it

Il sole e ledificio

La radiazione diretta, preponderante rispetto alla diffusa in condizioni di cielo


sereno, tende a ridursi allaumentare dellumidit e della nuvolosit presente
nellaria, fino ad annullarsi in condizioni di cielo completamente coperto.

I diagrammi solari
Visto dalla terra, il sole descrive movimenti apparenti, percorrendo archi di cerchio che
delimitano una superficie semisferica, avente per centro il punto di osservazione.
Il moto apparente del sole non descrive ununica traiettoria, ma una famiglia di traiettorie,
continuamente variabili sullorizzonte a seconda delle stagioni e comprese tra due estremi
definiti dai solstizi.
Per poter definire le traiettorie solari occorre conoscere lazimut e laltezza del sole.

Laltezza individuata con langolo che


lasse osservatore-sole forma con
lorizzonte. Lazimut langolo dalla
proiezione sul piano dellorizzonte dalla
congiungente terra-sole con il nord
geografico.

Il sole si sposta su un percorso giornaliero da est verso ovest lungo un arco; questo arco
pi basso in inverno (raggiungendo la minima altezza sullorizzonte a mezzogiorno del 21
dicembre) e pi alto in estate (raggiungendo la massima altezza a mezzogiorno del 21
giugno, momento dellanno nel quale le ombre sono le pi corte in assoluto). I valori di tali
altezze estreme variano al variare della latitudine geografica del luogo e possono essere
calcolate con la seguente relazione:
Solstizio invernale (21 dicembre): A = 90 L 23 47
Per Aversa A= 90 - 40,58 = 49,42 23,47 = 26,01

Solstizio estivo (21 giugno): A = 90 L + 23 47


Per Aversa A= 90 - 40,58 = 49,42 + 23,47 = 72,89
* L = Latitudine geografica

Per rappresentare la posizione del sole nella volta celeste, ad una specifica latitudine,
sono state realizzate le carte dei percorsi solari. Esse rappresentano la proiezione sul
piano orizzontale dei percorsi apparenti compiuti dal sole sulla volta celeste.
Da queste carte possibile conoscere la posizione del sole, il momento del sorgere e
tramontare del sole, la durata del soleggiamento, linclinazione dei raggi solari alle
diverse ore per ogni giorno dellanno.

Diagramma solare polare Le circonferenze


rappresentano laltezza solare sopra
lorizzonte espressa in angoli , con incrementi
di 10. Le linee radiali rappresentano gli angoli
azimutali, con incrementi di 10.

Ogni percorso solare identificato da un valore di latitudine. Questultima determina sul


diagramma una zona di possibili posizioni del sole, delimitata dalle curve che
rappresentano il solstizio dinverno e il solstizio destate. Ogni mese rappresentato da
un arco simmetrico rispetto allasse nord-sud. La numerazione indica per ogni curva il
mese di riferimento. Gli archi rappresentano lora, dallalba al tramonto, alla quale per ogni
mese possibile far corrispondere la posizione del sole nella volta celeste.

La ricerca dei dati climatici

ANALISI DELLE OMBRE PORTATE


L'analisi delle ombre portate d conto delle condizioni di soleggiamento delle facciate, utile
per determinare l'orientamento ottimale dell'edificio.

Orientamento forma apporti solari

Orientamento di un edificio
Lorientamento di un edificio indica il punto cardinale verso il quale rivolta una
facciata di riferimento; nel caso di un edificio a sviluppo lineare indica la posizione
rispetto ai punti cardinali delle due facciate a sviluppo prevalente. Nel corso della
storia dellarchitettura sono stati numerosi gli studi sullorientamento ottimale.

Dal punto di vista bioclimatico appare oggi di maggiore interesse, in generale


per quanto riguarda il clima temperato italiano, lorientamento dellasse
principale degli edifici secondo la direzione est-ovest, preoccupandosi di
schermare adeguatamente le componenti trasparenti a sud di modo che la
radiazione solare possa penetrare in inverno ed essere ostacolata in estate
per lottimizzazione dei guadagni termici solari.

Posizione dell'edificio
A guidare la scelta della localizzazione del nostro edificio saranno anche le
preesistenze. Dopo uno studio delle ombre che gli edifici circostanti proiettano sul
lotto di progetto nelle diverse ore della giornata e nei diversi periodi dellanno,
possiamo scegliere consapevolmente il luogo in cui collocare ledificio.

Forma delledificio
La forma delledificio deve essere determinata in base alle caratteristiche climatiche del
luogo in cui verr edificato. Nei climi estremi la forma tende a divenire compatta per una
maggiore difesa dalle condizioni ambientali non favorevoli. Alle nostre latitudini la forma
pi indicata quella a parallelepipedo che consente di controllare la dispersione
termica invernale e gli apporti di calore in estate, permettendo un adeguato sfruttamento
della radiazione solare nei mesi freddi.
E preferibile che ledificio abbia una forma compatta: in questo modo infatti, si
ottimizza il rapporto tra superficie esposta allesterno e volume interno (S/V)
minimizzando le dispersioni invernali ed il carico termico estivo.

Esposizione delle superfici di involucro alla radiazione solare diretta

E
S
Percentuale di radiazione diretta rispetto ad orientamento e inclinazione delle
superfici degli elementi di involucro

Orientamenti preferibili in funzione delle


destinazioni duso degli ambienti interni

Strategie per il controllo solare e per l'accesso solare

Schermature
I dispositivi pi semplici sono gli aggetti ed i frangisole. Il difetto
principale degli schermi fissi che l'entit della schermatura
determinata dalle stagioni solari, piuttosto che da quelle climatiche e
ci produce effetti schermanti anche in periodi in cui richiesto un
riscaldamento passivo. Gli schermi fissi tagliano sempre una parte
della radiazione diffusa e quindi riducono l'illuminazione naturale.
Gli aggetti orizzontali per riparare le finestrature sono fortemente
raccomandati sulle facciate con orientamento sud, sud-est, e sudovest, dove le superfici vetrate devono essere mantenute
completamente in ombra durante le ore centrali della giornata. Le
schermature possono essere strutture semplici e relativamente leggere
sia dal punto di vista strutturale che architettonico, contribuendo ad
arricchire visualmente la facciata. L'effetto sul carico termico e sul
comfort (riduzione della temperatura esterna ed interna delle superficie
vetrate) rilevante, senza penalizzare il contributo delle vetrate alla
componente naturale dell'illuminazione. Frangisole orizzontali o
verticali in: acciaio, alluminio, legno, cotto o vetro possono contribuire a
risolvere in maniera efficace problemi per i quali in passato era
necessario utilizzaretecnologie pesanti oppure affidarsi a potenti
sistemi di condizionamento.

Frangisole

Sistemi a lamelle orizzontali per facciate a Sud


Sistemi a lamelle verticali per facciate a Est - Ovest

Sportelli esterni

Teli avvolgibili

Tende

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