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IL GENIO ELA FORMA Dalla passione da bambino per il disegno, alle contestazioni giovanili: Guido Canali. Ov Te Gn & una sequenza di stanze, (Ogni angolo, una sorpresa. Disegni, plastic, sagome di statue, Raccontano lun viaggio entusiasmante Palazzo del: la Pilotia a Parm ella Scala a Siena Museo del Duomo di Milan allestimenti ma anche ‘opere moderne, moderissime, i assoluta avanguardia, Edifici ‘esidenziali al Portello, Milano; uffici per Smeg stabiimenti peri Maglificio Gran Sasso, sei per Prada, sia in fase di progetto che re- alizzati,come quello che verra inauguratoallinizio del prossimo anno a Valvigna, nei press di Arezzo, Trentamila metri quadrati; luce,alberie verde come elementi dominanti Complesso Museale ero Larchitettura (anche) come sostanza. erruai Fido Carlo Furgeri Gilbert Mplastico, in questo caso, occupa un intero locale, dettagliato ‘come tna mastodontica miniatura: «Abbia pazienza,& che do vremmo eliminare qualcosa, mettere un po' dordine», Guido Canal fa solo finta di scusarsi mentre pare un ragazzino citcon- dato dalle proprie, amatissime cose. Murr etavolicosparsi ditracce. Foglie modell simi a frammenti armonici prezios Le tappe di una memoria da orgoglio. Architetto, Grande quanto schivo; acclamato quanto pacato, La sua opera én vanto italiano, riconosciuto ovungue, premiato ripetutamente (ha appena ricevuto il premio ln/Arch- Ance alla carriera). Accademico di San Luca, progett,espone,insegna (all Universita di Ferrara) se pur non dimentica il ragezeo che stato quando da Sala Braganza, pochi chilometri da Parma, “Qui nonstiamo parlando diun gusto, di uno stile, Stiamo parlando di un dovere. Del dovere dellarchitetto. Un lungo costante sforso contro le cattiverie del vivere”. sitrasfer a Milano destinazione Politecnico: «Ero un bambino di campagna preso dal disegno, da qualche parte ci devono essere ancora dei baul pen di schizie pasticc. Mi ritrovai a contestare avanti alla Casa dello Studente quando la protestagiovanile non eta ancora esploss. Pi gavett, come tut. ino a primissimi interven alla Pitta, quia Parma. Una mostra di Gutuso nelle vecchie scuderie nel 1962, organizzata da Arturo Carlo Quintaval- Je. Fu unesperienza molto utile perché indagare lo spazio antico omporta sempre stimol preziosis. primo capitolosomigliaalfuitimo. Contiene un approccio rigoroso, una riflessione ampia eprofonda sul senso del fae, sul ruolo def achitetura, anche sotto il profilo etico: «Sono convinto che l Razionalismo costtisca ancora oggi un riferimento fonda mentale. qualcosa che c salva dallesibizionismo, dallossessione perl facciata, ad esempio, da ceri sfoghi di architet e immo- bilirist.Invec, ogni edificio deve nascere dal intern, Taspeto «sterno é una conseguenza, come una pelle. Viene in mente Franco Albini (1905-197), accuratezza del disegno, una estetica «essenziale, curositae attenzione nei confronti della tecnologia. igore, appuntocome timbro primo e sempre riconoscibile. Le «coordinate sono simili, quasi specular. Diventano clementi con- ‘rei sorprendenti basta vsitare una mostra, un museo gl spazi in cui Canali ha lavorato, occupandosi di ogni dettaglio con una cura illaminata. Qualcosa che lo avvicina anche a Caro Scarpa (1906-1978) Ialtropilastro delfarchitetura italiana del Novecen- to, Capace, come Canalis di restare ore ed ore ferme, in silenzio, ti a un foglio sul quale tracciare piccolisegni,scansioni del pensiero,i primi sintomi di una riflessione ampia: «Eero: il

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