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SIMULAZIONI GLOBALI

OBIETTIVI:
Sapere: capire il concetto di “globalizzazione” e chiarire i diversi ambiti. Definire le
principali attrici del commercio internazionale: “le multinazionali”.
Saper fare: sapersi immedesimare nei vari ruoli che i diversi giochi comportano; saper
cogliere i significati profondi che stanno dietro ai giochi stessi.
Saper essere: essere coscienti della diversa spartizione delle risorse mondiali, come
principale effetto della liberalizzazione dei mercati.

MATERIALI:
Un gomitolo o matassa di lana (se il filo è grosso è meglio), una lavagna o cartellone, una
torta abbastanza grande, la carta di Peters e la carta di Mercatore.

SVOLGIMENTO
IL GOMITOLO (20-30 MIN):
Ci si dispone in cerchio e l'animatore inizia lanciando un gomitolo e pronunciando una
parola che secondo lui è correlata al significato di globalizzazione (che sarà annotata sul
cartellone che avrà come parola centrale “globalizzazione”). Chi riceve il gomitolo si
annoda il filo attorno al dito, curando di mantenerlo teso, poi fa lo stesso (dice una parola
che viene annotata e rilancia). Quando tutti avranno detto la loro parola, si sarà formata
una rete. L'animatore cercherà di spiegare la metafora della rete globale a partire dalle
loro definizioni di rete che hanno tra le mani. Può invitare un ragazzo ad alzarsi e spostarsi
verso un altro punto del cerchio: si vedrà che fa muovere tutto il gruppo e che il disegno
della rete cambia (ecco le conseguenze invisibili di una mia scelta nella rete globale. Tutti i
paesi sono uniti e interdipendenti come la rete che si è formata.
Adesso, si farà abbassare la rete senza distruggerla (per fare le altre 2 simulazioni), alla
fine, dopo la simulazione della torta, si farà riavvolgere il filo e ogni ragazzo avrà la
possibilità di aggiungere una parola al cartellone o di porre una domanda.

Il cartellone che si è formato può essere utilizzato per far emergere che idea abbiamo di
globalizzazione, è facile che ci sia una prevalenza di elementi negativi, è bene evidenziare
anche gli aspetti positivi. Alla fine, col cartellone completo, si può riflettere su quale
sentimento è il prevalente di fronte a queste questioni: angoscia, senza speranza,
ingiustizia, aumento di possibilità, ecc... e da lì, si parte.

PETERS VS MERCATORE(20 MIN):


Si presentano ai ragazzi le due rappresentazioni di planisfero, cercando di fare con loro,
una riflessione sulle differenze che emergono. Sul fatto che una data rappresentazione
grafica del mondo con al centro una grande Europa, ci porta ad “immaginare il mondo” in
un certo modo. Chi l'ha detto che noi siamo al centro del foglio?
La carta di Mercatore è quella che siamo abituati a vedere, quella dei sussidiari e delle
aule di scuola, il mondo che conosciamo. Non rispetta però le reali proporzioni
dimensionali dei continenti.
La carta di Peters rispetta le proporzioni e si possono fare considerazioni alquanto
interessanti: l'Africa è molto più grande, l'America del Sud è molto più grande, la
Groenlandia che su Mercatore è grossa quanto la Cina sparisce, l'India è più grande,
l'Europa rispetto al mondo è più piccola, etc etc...

A questo punto si possono fornire alcuni dati per dare contenuto all'incontro ed aiutare i
ragazzi a trovare alcune chiavi di pensiero, attraverso cui riflettere sulla globalizzazione.
(ex. “la globalizzazione in 4 punti”, definizione di globalizzazione, dov'è la globalizzazione
intorno a me?, gli ambiti che coinvolge il processo globale, ecc...).

LA TORTA MONDIALE (30 MIN):


Il mondo è diviso in ricchi e poveri e la globalizzazione, come si è visto, tende ad
accentuare tale divisione. I ragazzi sono chiamati a sperimentare cosa significa.
Si dividono i partecipanti in 4 gruppi. Se il gruppo è di 25, ci sarà un gruppo da 2 di
ricchissimi, un gruppo da 3 di ricchi, un gruppo da 8 di poveri e un gruppo da 12 di
poverissimi. Nella suddivisone si può accentuare la simulazione onorando i ricchi e
disprezzando e maltrattando i poveri. È bene scegliere dei ragazzi non affamati e
mangioni per i ricchi e viceversa per i poveri, così la simulazione sarà più efficace.
La torta viene tagliata secondo le percentuali reali della distribuzione dei beni di consumo
tra la popolazione mondiale (60% ai ricchissimi, 20% ai ricchi, 15% ai poveri, 5% ai
poverissimi). Quando tutti hanno ricevuto la loro parte si può far mangiare.
Naturalmente il ricchissimo/i non finirà mai tutto e, davanti agli occhi di tutti gli altri,
sopratutto dei poverissimi che avevano solo le briciole, l'animatore butta via gli avanzi. (Si
raccoglie la torta rimasta in un tovagliolo, poi si getta tutto nel cestino... alla fine di tutto la
si recupera per mangiarla :-) ).

Partendo dalle emozioni e da ciò che i ragazzi dicono, si imposta la riflessione. Cosa
dicono i poverissimi del ricchissimo? Come si sono trovati i vari membri dei vari gruppi?
Chi è soddisfatto? Chi no? Quello che si è buttato via è in proporzione quello che nel
mondo viene sprecato. C'è un'equa distribuzione di risorse nel mondo? Ecc...

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