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Giovanissimi 08/05/08

La fede della donna di Betania - approfondimenti


Questo brano che rivela la misericordia di Dio pecca di nascosto non è mai spronato alla
narrata da Gesù Cristo: attraverso la remissione dei conversione da un rimprovero altrui, perché continua
peccati l’amore di Dio raggiunge l’uomo nelle valli di a essere stimato per ciò che di lui appare all’esterno;
morte in cui egli si perde, e diviene per lui perdono, chi invece è un peccatore pubblico si vede
forza capace di riaprire un futuro a chi è senza costantemente esposto al biasimo, e in tal modo è
speranza. Gesù amava la comunione della tavola e indotto a un desiderio di cambiamento. Nel
accettava gli inviti che gli venivano rivolti senza fare pentimento che nasce da un «cuore spezzato» (cf.
distinzione di persone, perché desiderava annunciare Sal 51,19) può dunque divenire sensibile alla
a tutti la buona notizia del Vangelo: egli si recava a presenza di Dio, il quale non desidera la morte del
casa di noti peccatori (cf. Lc 5,29), così come presso peccatore, ma che si converta e viva (cf. Ez 18,23).
i farisei, «uomini religiosi», pur sapendo che essi Ecco perché Gesù ha dichiarato: «Non sono i sani
dicevano di lui: «È un mangione e un beone, amico che hanno bisogno del medico ma i malati; non sono
dei pubblicani e dei peccatori» (Lc 7,34). Mentre venuto a chiamare i giusti ma i peccatori» (Mc 2,17);
Gesù è a pranzo da un fariseo di nome Simone, «una e anche: «I pubblicani e le prostitute vi precedono nel
peccatrice di quella città viene con un vasetto di olio Regno di Dio» (Mt 21,31). Egli prende di mira quanti
profumato, si rannicchia ai piedi di Gesù, li bagna di si credono giusti e non si sentono solidali con gli altri
lacrime, li asciuga con i suoi capelli, li bacia e li uomini, ma giungono fino a vantarsi di tale
cosparge di olio profumato». Gesù accetta questo «separazione». Come il fariseo raffigurato in un’altra
comportamento di una prostituta, comportamento parabola (cf. Lc 18,9-14), essi ringraziano Dio per la
«sconveniente» ma mosso da un amore gratuito, propria giustizia, mentre disprezzano gli altri uomini,
comportamento che lo rende impuro, e così si solo perché non vogliono riconoscersi peccatori come
espone al rimprovero del suo ospite che mormora tra loro… È quello che fa Simone il fariseo, e che anche
sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe che specie noi come lui siamo sempre tentati di fare!
di donna è colei che lo tocca: è una nota
Infine Gesù dice alla donna: «Ti sono perdonati i
peccatrice!»…
tuoi peccati». All’udire ciò, i commensali si
Da osservatore attento qual è Gesù si accorge scandalizzano: «Chi è costui che perdona anche i
del disappunto di Simone, e gli racconta la parabola peccati?»; è la reazione già mostrata da scribi e
di un creditore che condona a due debitori farisei (cf. Lc 5,21), è l’atteggiamento di quanti non
rispettivamente cinquecento e cinquanta denari. Ad vogliono riconoscere in Gesù l’inviato di Dio, colui
essa fa seguire la domanda: «Chi dei due lo amerà di che con una vita capace di sconvolgere i loro schemi
più?». L’altro ammette: «Quello a cui ha condonato di ha narrato in modo unico e definitivo Dio… Ma egli,
più». A questo punto Gesù, «volgendosi verso la incurante della loro durezza di cuore, conclude rivolto
donna», ossia restituendole la dignità di essere ancora alla donna: «La tua fede ti ha salvata, va’ in
umano, espone nuovamente a Simone i gesti di pace!». Gesù discerne chi si avvicina a lui con fede
amore da lei compiuti e li commenta con una parola sincera, una fede che è amore, e risponde offrendo
straordinaria: «Siccome ha molto amato, le sono gratuitamente un segno di salvezza e di pienezza di
rimessi i suoi molti peccati». Ecco di cosa è capace vita…
chi sa riconoscersi peccatore;«ma colui al quale si
Ha affermato un padre della chiesa: «Chi
perdona poco, ama poco».
conosce il proprio peccato è più grande di chi
Siamo di fronte a un insegnamento capitale di risuscita i morti». Il vero miracolo è riconoscersi
Gesù, che dovrebbe darci un altro sguardo, il suo peccatori: allora comprenderemo che è un’inutile
sguardo – che è quello di Dio – sugli eventi fatica quella di nascondere agli altri il proprio peccato;
quotidiani. L’agire di Gesù mostra sempre che Dio basterebbe riconoscerlo per scoprire che Dio ci
ama i peccatori, soprattutto i peccatori riconosciuti tali chiede solo di accettare che egli lo ricopra con la sua
dagli uomini: ma qual è il motivo della preferenza di misericordia.
Gesù per la compagnia dei peccatori manifesti? Chi
[3] Gesù si trovava a Betània nella casa di Simone il
lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse una donna
con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato
di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di
alabastro e versò l'unguento sul suo capo. [4] Ci
furono alcuni che si sdegnarono fra di loro: "Perché
tutto questo spreco di olio profumato? [5] Si poteva
benissimo vendere quest'olio a più di trecento
denari e darli ai poveri!". Ed erano infuriati contro
di lei. [6] Allora Gesù disse: "Lasciatela stare;
perché le date fastidio? Ella ha compiuto verso di
me un'opera buona; [7] i poveri infatti li avete
sempre con voi e potete beneficarli quando volete,
me invece non mi avete sempre. [8] Essa ha fatto
ciò ch'era in suo potere, ungendo in anticipo il mio
corpo per la sepoltura.
Mc 14,3-8

La gratuità di Gesù: non traeva nessun guadagno da ciò che faceva. Non voleva gente che lo seguisse a
tutti i costi. Non era alla costante ricerca di consenso. Un'azione la faceva per l'azione!! Non con un altro
scopo, guariva per la guarigione. Non per avere un fedele in più.

La libertà di Gesù: di fronte a lui cade ogni barriera, ogni appartenenza, ogni categoria. “Mangione, beone,
amico dei pubblicani e delle prostitute”. Lui incontrava un UOMO, una DONNA. Distruggeva i muri.

Il sentire in grande di Gesù: gli permetteva di vedere meglio ciò che la vera realtà era. In una prostituta
sapeva vedere la dignità di una persona capace di relazione.

La forza di Gesù: faceva fiorire le persone attorno a lui, tirava fuori il meglio.

Negli incontri:

• Gesù guardava con interesse e con simpatia, dimostrava il coinvolgimento dei propri sentimenti.
“Lo vide e lo amò”. Senza questo l'altro non è accolto.

• Ascolto dell'altro molto attento, lo stile delle parabole è una creazione sua. Era attento a tutto.

• Gesù metteva fede nell'incontro. Non c'è vita umana senza fede: nella vita, nell'uomo, come
atteggiamento di vita, fede e speranza. Uno non può aver fede in Dio se non ha fede nell'uomo e
nella vita. La prima cosa chiedeva era la fede: “La tua fede ti ha salvato”.

Il cammino di salvezza è un cammino di relazione e comunione con gli uomini.

“Scegli di amare il prossimo, prima di scegliere il prossimo da amare” (monaco italiano)

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