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disciplina che studia i comportamenti linguistici nei loro aspetti psicologici, con particolare attenzione al problema della

comunicazione e dellapprendimento delle lingue.


1. Ramo della linguistica e della psicologia che studia il comportamento linguistico dal punto
di vista della psicologia e della psicopatologia, con particolare riguardo al processo di
acquisizione della lingua materna, ai ritardi in tale processo, al variare del parlare in
rapporto all'emotivit del soggetto, ecc.

La psicolinguistica si occupa di come si acquisiscono, usano e capiscono le lingue: come funziona la capacita' linguistica.
a psicolinguistica una tecnica rivoluzionaria che si occupa delle modalit di percezione dei destinatari di un messaggio e dei
meccanismi del comportamento umano. Cio pi semplicemente ci che hai studiato alle elementari:
-destinatario
-mittente
-messaggio
-canale
-codice...
In particolare si occupa del destinatario, il codice e il canale.
Ferdinand de Saussure (Ginevra, 26 novembre 1857 Vufflens-le-Chteau, 22 febbraio 1913) fu
un linguista e semiologosvizzero. considerato il fondatore della linguistica moderna, in particolare di quella branca conosciuta
con il nome distrutturalismo.
Biografia[modifica | modifica sorgente]
Nacque a Ginevra nel 1857, da una famiglia illustre: nipote del chimico e botanico Nicolas-Thodore e pronipote del
naturalista, geologo e fondatore dell'alpinismoHorace-Bndict, Ferdinand era figlio dell'entomologo Henri de Saussure e di
Louise de Pourtals, fratello quindi del sinologo Lopold de Saussure e dell'esperantista Ren de Saussure. A sua volta,
Ferdinand sarebbe divenuto padre del medico e psicanalista Raymond de Saussure.
Mostr fin dall'infanzia un'intelligenza viva e precoce, soprattutto in ambito linguistico. Comp studi di chimica e fisi ca nella citt
natale. Quando infine decise di dare seguito alla propria passione per gli studi filologici, studi all' Universit di Lipsia
[1]
e
alla Friedrich-Wilhelm-Universitt di Berlino.
[2]

Insegn dal 1881 al 1891 presso l'Universit di Parigi, dove collabor con Michel Bral, Louis Havet e James Darmesteter ed
ebbe come allievi, tra gli altri, Antoine Meillet, Paul Passy e Maurice Grammont. Nel 1891, per ragioni familiari, torn nella citt
natale; all'Universit di Ginevra tenne le cattedre di lingue indoeuropee e disanscrito e, dal 1906, quella di linguistica generale;
tra i suoi allievi, Albert Sechehaye e Charles Bally, fondatori della Scuola di Ginevra, e il russo Sergej Karcevskij
[1]
.
Nel 1912, ammalatosi, si ritir nella residenza di famiglia di Vufflens-le-Chteau, ove mor l'anno seguente. Con la moglie Marie
Faesch (1867-1950
[senza fonte]
) ebbe tre figli: Jacques, Raymond
[1]
e Andr
[senza fonte]
.
Gli studi[modifica | modifica sorgente]
Linguistica comparata e indoeuropea[modifica | modifica sorgente]

Per approfondire, vedi Teoria delle laringali.
A Lipsia conobbe Karl Brugmann e altri Neogrammatici tedeschi; nel 1878 scrisse il suo primo importante contributo a questa
disciplina, Mmoire sur le systme primitif des voyelles dans les langues indo-europennes ("Saggio sul sistema primitivo delle
vocali nelle lingue indoeuropee"), nel quale mise in dubbio la ricostruzione della fonologia dell'indoeuropeo proposta dai
Neogrammatici, secondo la quale la protolingua avrebbe avuto dieci vocali (a/e/i/o/u, ognuna nelle due variet breve e lunga).
Secondo Saussure, per, /a/ aveva una cattiva base comparativa; d'altra parte, la sua eliminazione avrebbe condotto a un
sistema e/i/o/utipologicamente inaccettabile, per cui l'indoeuropeistica avvi un dibattito sull'opportunit di ridefinire dalle basi il
sistema vocalico dell'indoeuropeo. Il saggio ebbe vasta eco e diede all'autore una notevole fama negli ambienti accademici,
tanto che quando si addottor, soltanto nel 1880 con la tesi De l'emploi du gnitif absolu en sanscrit ("Sull'uso del genitivo
assoluto in sanscrito"), gli fu chiesto in sede di discussione se non fosse parente del famoso Saussure
[1][3]
.
Le osservazioni di Saussure sul vocalismo indoeuropeo mossero dalla constatazione di tre insiemi di anomalie, che non
trovavano adeguata spiegazione con la ricostruzione proposta da Neogrammatici. Il primo insieme evidenziato dal linguista
elvetico era l'irregolarit della correlazione tra due serie di vocali brevi (1.: sanscrito
e persiano /i/, greco, armeno, latino, celtico, gotico e lituano /a/, slavo /o/; 2.: sanscrito e persiano /i/, armeno, latino, celtico,
gotico e lituano /a/; greco e slavo /o/), per la quale era gi stata ipotizzata l'esistenza di una nuova vocale indoeuropea, diversa
dalle cinque classiche, che fu chiamata schwa (//). Il secondo insieme di anomalie riguardava l'attestazione, accanto
all'alternanza vocalica regolare e/o/, di altre tre serie, meno frequenti (a/o; a/o/; o/). Il terzo gruppo di anomalie indagato da
Saussure riguardava invece la struttura irregolare di alcune radici, che anzich presentarsi nella forma normale C(C) V(C) C
sembravano "mancare" di un elemento: CV, VC. Saussure intu che tutti e tre questi insiemi di anomalie, tra loro correlati,
avevano una spiegazione comune: derivavano dalla presenza di un gruppo di fonemi in seguito scomparso, che Saussure
chiam "coefficienti sonantici". Si tratt di un caso di ricostruzione algebrica (o analisi componenziale, secondo la definizione
di Andr Martinet), determinata a partire non dalla presenza di determinati elementi fonetici concretamente attestati nell e lingue
reali, ma dall'effetto causato dal processo di scomparsa di elementi non attestati direttamente in alcuna lingua indoeuropea nota
all'epoca
[4]
.
Saussure rappresent simbolicamente i suoi coefficienti senza assegnare loro un valore fonetico concreto; la ricostruzione da
lui avviata fu, in seguito, definita "teoria delle laringali", poich fu ipotizzata una loro natura articolatoria laringale. Detta teoria fu
sviluppata da numerosi studiosi nei decenni seguenti, e fu infine quasi unanimemente accolta dall'indoeuropeistica
[5]
.
Linguistica strutturale[modifica | modifica sorgente]

Nell'opera postuma Cours de linguistique gnrale ("Corso di linguistica generale", 1916) sono poste le basi della moderna
scienza linguistica, in particolare di indirizzo strutturalista, con l'introduzione di alcuni concetti base come quelli
di sincronia e diacronia, langue e parole, segno, significato e significante (concetto portante di tutti gli studi successivi sulla
linguistica che arrivano fino alle scienze della comunicazione), arbitrariet del segno linguistico. Saussure concep inoltre la
linguistica come parte di un pi ampio studio dei segni, la semiologia; la lingua, intesa come prodotto sociale della facolt
del linguaggio, per Saussure un insieme delle convenzioni utilizzate dal corpo sociale per consentire l'esercizio di tale facolt
negli individui.
In questo contesto, la costruzione del rapporto tra l'oggetto reale osservato (referente) ed il suo significato (cio l'immagine
concettuale che si forma nella mente dell'osservatore) mediato da un artefatto concettuale in forma segnica (significante);
dove per forma segnica si intenda sia l'immagine acustica (parola verbalizzata da fonemi), che quella scritta (parola significata
da lettere, ideogrammi o altra forma di rappresentazione scritta).

Il triangolo semiotico.
Saussure intende il linguaggio (langage) come potenzialit universale di sviluppare un sistema di segni. Lalangue, intesa come
un sistema di segni che formano il codice di un idioma, va distinta dalla parole, cio dall'atto linguistico del parlante, che
"individuale" e "irripetibile". Non esiste il concetto di lingua come "nomenclatura" (cio corrispondenza naturale di parole e cose)
e il segno linguistico un'entit costituita da una unione "arbitraria" di un concetto ("significato") e della sua immagine acustica
("significante"); l'associazione tra significato e significante non legata ad alcuna legge naturale, come dimostra la variet degli
idiomi, anche se una volta istituita in ciascuna lingua diventa canonica e non pu pi essere modificabile dal singolo parlante. Si
pu identificare il "valore" di un elemento della lingua solo in maniera "differenziale", tramite il rapporto con gli altri termini del
sistema che permettono la sua identificazione per "opposizione".
La linguistica si definisce "strutturale" perch la determinazione del valore o dell'identit del segno, nel duplice aspetto fonico e
concettuale, parte dal presupposto che esista la totalit del sistema linguistico. I rapporti e le differenze tra i segni si articolano
in due parti distinte dell'attivit linguistica: i "rapporti sintagmatici", secondo i quali il valore di ogni singolo segno stabilito dalla
relazione con il segno che lo precede e/o lo segue e formati dalla successione lineare delle parole nella loro effettiva
disposizione; e i "rapporti associativi" (rinominati in seguito "paradigmatici" da Louis Hjelmslev), secondo cui tutti i suoni che
possono comparire in un medesimo contesto intrattengono tra loro rapporti di tipo associativo (paradigmatico), ma sono
rapporti in absentia se ne realizziamo uno escludiamo tutti gli altri.
Esistono due punti di vista da cui osservare la realt linguistica, che si traducono in due modalit di studio: la "linguistica
sincronica", che analizza lo stato della lingua nel suo organizzarsi sistematico e simultaneo, e la "linguistica diacronica", che
studia l'evoluzione della lingua e ne rileva le sostituzioni e differenze degli elementi avvenuti nel tempo.
propria di Saussure la concezione della "semiotica ristretta" (le altre teorie semiotiche consistono
in cosmosemiosi, biosemiosi e antroposemiosi, quest'ultima teorizzata da Umberto Eco), ovvero la concezione che attivit
semiotiche sono solo il linguaggio umano e poche altre attivit cognitive della sua specie
[senza fonte]
.
La fortuna[modifica | modifica sorgente]
La scarsa prolificit - pubblic soltanto, in et giovanile, Mmoire sur le systme primitif des voyelles dans les langues indo-
europennes e la tesi De l'emploi du gnitif absolu en sanscrit, e articoli specialisti apparsi su riviste accademiche - e
l'insegnamento in un'universit all'epoca secondaria come quella di Ginevra fecero s che la fortuna di Saussure fosse in gran
parte postuma. Al di l degli indoeuropeisti, che nei suoi saggi giovanili (soprattutto il Mmoire) trovarono numerosi spunti
ampiamente sviluppati nel corso del XX secolo, gli ambienti scientifici pi ampi conobbero le riflessioni di Saussure soprattutto
grazie alla pubblicazione postuma delle sue opere: i saggi specialistici, apparsi nel 1922 come Recueil des publications
scientifiques de F.d.S., e soprattutto il Cours de linguistique gnrale (1916), raccolta curata dai suoi allievi Albert
Sechehaye, Albert Riedlinger e Charles Bally del materiale dei suoi corsi ginevrini di linguistica generale degli anni 1906-1911.
Inizialmente modesto, il successo dell'opera crebbe con la seconda, migliore edizione del 1921, con la terza del 1931 e
s'impose definitivamente nell'immediatosecondo dopoguerra, a partire dal 1949. Da allora si moltiplicarono le traduzioni. A
contribuire all'influenza dell'opera furono anche l'introduzione e il commento curati per l'edizione italiana da Tullio De
Mauro nel 1967, a sua volta oggetto di molteplici ristampe e traduzioni
[1]
.
A diffondersi fin dagli anni trenta fu una lettura parziale della lezione saussuriana, aspramente criticata da linguisti come Roman
Jakobson e Nikolaj Trubeckoj per la separazione tra sincronia e diacronia e per l'eccessiva enfasi attribuita all'arbitrariet del
segno linguistico nel sistema della langue. Tale lettura apparve per, a partire dagli anni trenta-quaranta, non del tutto fedele
all'autentica riflessione di Saussurre; i dubbi in merito, gi avanzati da mile Benveniste, Mario Lucidi e Henri Frei, trovarono
riscontro nella radicale rilettura dei materiali saussuriani condotta da Louis Hjelmslev e, negli anni cinquanta, da Robert Godel,
che nel 1957 pubblicLe sources manuscrites du Cours de linquistique gnrale. La miglior conoscenza del pensiero autentico
di Saussure avvi una vasta e profonda riflessione della linguistica, che grazie ad essa svilupp e mut anche radicalmente
molti dei suoi paradigmi
[1]
.

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