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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art.

1, comma 2, DR PD - Periodico dellAssociazione Madonna di Fatima - Maria, Stella della Nuova Evangelizzazione

Numero 61
Maggio 2008

E rinnoverai la
faccia della terra

Salvami Regina

Victor Toniolo

Profeta Gioele.
DellAleijadinho
Santuario del Signore
Buon Ges di Matosinhos,
Congonhas (Brasile)

on temere, terra, ma rallegrati e


gioisci, poich cose grandi ha
fatto il Signore.
Non temete, animali della campagna,
perch i pascoli del deserto hanno
germogliato,
perch gli alberi producono i frutti,
la vite e il fico danno il loro vigore.
Mangerete in abbondanza, a saziet,
e loderete il nome del Signore vostro
Dio, che in mezzo a voi ha fatto
meraviglie.
(Gl 2, 21-22 e 26)

SommariO
Salvami
Regina

Scrivono i lettori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Intervista con il Canonico


Enrique Lpez Fernndez
Il Santo Sudario della
. . . Cattedrale
. . . . . . . . . di
. . Oviedo
........

36

E nulla Gli resister (Editoriale) . . . . . . . . . . .

Periodico dellAssociazione
Madonna di Fatima - Maria, Stella
della Nuova Evangelizzazione
Anno X, numero 61, Maggio 2008

Direttore responsabile:
Zuccato Alberto
Consiglio di redazione:
Guy Gabriel de Ridder, Juliane
Vasconcelos A. Campos, Luis Alberto
Blanco Corts, Mariana Morazzani
Arriz, Severiano Antonio
de Oliveira
Amministrazione:
Via San Marco, 2A
30034 Mira (VE)
CCP 13805353
Aut. Trib. Padova 1646 del 4/5/99
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione
in Abbonamento Postale - D. L.
353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46)
art. 1, comma 2, DR PD
www.araldi.org
www.salvamiregina.it
Con la collaborazione
dellAssociazione
Privata Internazionale di Fedeli
di Diritto Pontificio

La parola dei pastori


Riverenza e adorazione
dellEucaristia

La voce del Papa


Da mihi animas,
ctera tolle

......................

........................

Commento al Vangelo
possibile servire
Dio e le ricchezze?
......................

E accaduto nella
Chiesa e nel mondo
......................

Storia per bambini....


Il principe carbonaio

E rinnoverai la
faccia della terra...

......................
......................

18

Stampa e rilegatura:
Istituto Veneto di Arti Grafiche
Gli articoli di questa rivista potranno essere
riprodotti, basta che si indichi la fonte e si invii
copia alla Redazione. Il contenuto degli articoli
firmati di responsabilit dei rispettivi autori.

46

I Santi di ogni giorno

Araldi nel mondo

......................

26

......................

Santa Maria Mazzarello


Prenditi cura di queste
bambine
......................

32
Eloqente e

48

Eloquente e
meraviglioso silenzio
......................

50

maravilhoso silncio
Uma visita, mesmo por meio de imagens,
s tpidas guas tropicais, nos revela as admirveis
formas e cores da vida marinha.
iolo

Montaggio:
Equipe di arti grafiche
degli Araldi del Vangelo

40

10

Araldi del Vangelo


Viale Vaticano, 84 Sc. A, int. 5
00165 Roma
Tel. sede operativa
a Mira (VE): 041 560 08 91

38

Montagem com elementos do aqurio

S crivono

Purezza di dottrina e di vita


So che sto rubando un po del vostro prezioso tempo, ma non posso
fare a meno di manifestare la mia
immensa riconoscenza per quello
che voi siete nella Chiesa.
Dovete sapere che, da alcuni anni a questa parte, di fronte alle terribili crisi di molti seminari, mi chiedevo: Esister ancora nella Chiesa una
casa di formazione fondata su quello
che Don Bosco chiamava i tre amori bianchi (lEucaristia, la Madonna
e il Papa); dove si pratichi la schiavit damore, secondo San Luigi G. de
Montfort, dove i giovani siano educati non nel freddo esercizio del dubbio,
ma nella calda luce della verit, dove
si abbia il coraggio di sostituire le tre
parole (divine ed eterne) verit, bellezza e bont?
Ora, quando rileggo lOrazione
Infiammata di San Luigi G. de Montfort, non posso fare a meno di pensare a voi: veri missionari consacrati
alla Vergine, stirpe benedetta di Maria, congregazione di cruciferi che
trarr molti frutti per la Chiesa, con
le ali argentate della colomba, cio,
la purezza di dottrina e di vita
Sembra la descrizione di voi altri!
Non solo questo, ma ogni cosa nuova che apprendo sulla vostra
associazione o sul suo fondatore mi
trova subito in sintonia e fa risuonare gioiosamente le campane del profondo della mia anima. Ma la mia
ammirazione non si limita solamente agli Ah! e agli Oh!. Infatti mi
ricordo con costante fedelt di voi
nella preghiera e supplico ogni giorno che la Madonna vi faccia assaporare la sua dolcissima presenza, e
condisco tutto questo con sacrifici.

4Salvami Regina Maggio 2008

i lettori

Carissimi fratelli, mi fermo qui.


Chiaro che non per mancanza di
argomenti: avrei uninfinit di cose
da dirvi, cos tante che, se le scrivessi tutte, lhard disk intero non basterebbe a contenerle.
Cos, deposito tutti i miei pensieri
nel Cuore Immacolato della Pulcherrima inter mulieres, la dolce Vergine
Maria: L voi li troverete!
Carmelo di Parma
Parma Itlia

Progressi del Vangelo nel mondo


Voglio ringraziare infinitamente per la vostra rivista, che serve ad
evangelizzare e a mantenerci attenti ai progressi del Vangelo nel mondo
intero, come pure a vedere le attivit
che, con amore, voi realizzate a favore del Vangelo, attraverso le mani di
Maria Santissima.
Don Jaime Valencia Cortes
Parroco della Cattedrale San Raffaele Arcangelo
Illapel- Cile

Insegna a vivere in
questo mondo attuale
stato con grande gioia che ho ricevuto la Rivista Araldi del Vangelo.
La conoscevo gi tramite mia cognata, unabbonata. Penso che questa rivista sia un grande tesoro spirituale.
Vi molto da imparare, ed insegna
come vivere nel mondo attuale.
Rachel Maria Rocha
Salvador Brasile

Che bella cerimonia


Da alcuni mesi sono un abbonato della vostra rivista e voglio approfittare dellopportunit per ringraziare per il vostro sforzo nel diffondere il santo Vangelo per mezzo
della buona lettura. Recentemente ho potuto partecipare, attraverso la trasmissione della EWTN, alla cerimonia di dedicazione della
Chiesa della Madonna del Rosario,

a San Paolo. Che bella cerimonia!


Una volta per tutte, sono un fan degli Araldi del Vangelo!
Dott. Alberto Fernando Axt MullQuetzaltenango Guatemala

Crescita e rinvigorimento
della mia fede

Sono rimasta del tutto soddisfatta nel ricevere la rivista, e ringrazio


molto, perch leggendola ho sentito una crescita e un rinvigorimento della mia fede. Grazie a questo,
recito tutti i giorni il rosario e prego per tutti coloro che appartengono
alla nostra Chiesa e per i miei fratelli in Cristo.
Waldete Caldeira Nunes
Belo Horizonte - Brasile

Mi ha aiutato a risolvere
molti problemi nella mia vita
Sono sempre stata una persona
attratta dalla lettura, per questo mi
abbono a molte riviste: di cucina, di
affari, ecc. Ma mai mi sono abbonata a una come quella degli Araldi
del Vangelo, con tanta spiritualit.
Ho avuto loccasione di conoscerla in casa di una amica e mi ha affascinato. Ora sono unabbonata e
ringrazio Dio che, per mezzo della
sua lettura, mi ha aiutato a risolvere molti problemi nella mia vita.
Grace Bustamante Lpez
Guayaquil Ecuador

Tutto migliorato con le lezioni


contenute nelle riviste

Dopo tanto tempo trascorso con


voi, ho deciso di scrivere per raccontare che sono molto soddisfatta, grata e benedetta per poter contare sulla
vostra presenza. Dallarrivo della rivista a casa mia, tutto di gran lunga
migliorato, con tutte le benedizioni
provenienti dalla fede e dalle lezioni
contenute nelle riviste.
Llian da Cruz Tavares
Via e.mail Brasile

Editoriale
E nulla Gli resister

Madonna

di Fatima

- Maria,

Stella della

Nuova Evange

lizzazione

004 n 46)

art. 1, comma

2, DR PD

- Periodi

co dellAs

sociazione

61
Numero
2008
Maggio

Poste Italiane

s.p.a. - Spediz

ione in Abbon

amento

Postale

- D. L. 353/20

03 (conv.

in L. 27/02/2

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E rinnover
terra
la
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d
faccia

Salvami R

egina

Pentecoste per
Beato Angelico,
dettaglio di un
trittico Galleria
Nazionale dArte
Antica, Roma
(Foto: Scala Archives)

oco prima della Passione, quando preparava i suoi discepoli per gli
avvenimenti che stavano per succedere, Ges disse loro che avrebbe dovuto lasciarli, per andare dal Padre: Ora vado da colui che mi
ha mandato (Gv 16, 5), un riferimento non alla sua morte, ma allAscensione.
Davanti alla reazione costernata dei suoi ascoltatori, Egli volle consolarli e dare una spiegazione della sua partenza: bene per voi che io me ne vada, perch,
se non me ne vado, non verr a voi il Consolatore; ma quando me ne sar andato,
ve lo mander (Gv 16, 7).
Nella storia della salvezza, dopo gli interventi del Padre e del Figlio, era giunto il momento che lo Spirito Consolatore Si spargesse sopra i fedeli, per rafforzarli nelle fede e infiammare loro lanima. Uguali in tutto e per tutto, e formando un solo Dio un mistero della fede, fuori della portata della ragione umana -, ogni Persona Divina manifesta un attributo proprio: il Padre, dal quale sono tutte le cose, il Figlio, mediante il quale sono tutte le cose, e lo Spirito Santo,
in cui sono tutte le cose (Catechismo della Chiesa Cattolica, n258).
Il Consolatore lo Spirito di tutta la grazia, come preghiamo nella Litania
con la quale Lo lodiamo. Abbondanti grazie erano indispensabili agli Apostoli
per conquistare le anime, ed Egli le avrebbe concesse: la pratica della perfezione,
la luce dellintelligenza, lispirazione dei profeti, la purezza delle vergini.
A Pentecoste, Egli arrivato con un rimbombo, penetrando nei cuori. La trasformazione degli Apostoli fu immediata, radicale ed efficace: si presentarono
senza timore in pubblico e, attraverso la voce del primo Papa, toccarono lintimo di coloro che ascoltavano: solo in quel giorno, tremila persone furono convertite e battezzate. Per questa ragione, il giorno di Pentecoste , molte volte,
considerato come la data nella quale nata la Chiesa.
Santificatore e guida della Chiesa Cattolica continua la Litania. La Santa
Chiesa di Dio non solamente immortale, essa anche Santa perch vivificata dallo Spirito Santo. Per quanto possano verificarsi pecche umane, in nulla potranno diminuire questa santit. Per la medesima ragione, la Chiesa che santifica, per mezzo dei sacramenti, tutti coloro che degnamente li ricevono.
Il Consolatore Colui che ci fa brillare la verit, ci concede la saggezza, ci comunica un santo timore, ci d il dono delle virt, ci porta la vera pace sono altre qualifiche costanti nella Litania dello Spirito Santo. Non sembrano riferirsi a
ci di cui il nostro mondo pi ha bisogno? Se Dionisio percorresse oggi la Terra
con il suo lume, dovrebbe camminare molto prima di incontrare verit, saggezza, timore di Dio, virt e pace. Ma questa non una ragione per scoraggiarci.
Quando i discepoli del Signore uscirono dai confini della Terra Santa per diffondere il Vangelo, predicarono valori opposti ai costumi del loro tempo, ma vinsero. Dagli apostoli dei nostri giorni, ci che il Divino Spirito si aspetta semplicemente la stessa fiducia filiale, orazione perseverante e disponibilit. Egli, che
parola e saggezza degli apostoli, parler attraverso la loro bocca e nulla Gli resister.
Maggio 2008 Salvami

Regina5

La voce del Papa

Da mihi animas,
ctera tolle
Il desiderio di rendere omaggio e rinvigorire laudacia apostolica dei
salesiani marca il messaggio diretto dal Papa Benedetto XVI al rettore
maggiore di questa congregazione, padre Pascual Chvez Villanueva, in
occasione del XXVI Capitolo Generale.

i particolarmente gradito far giungere il mio cordiale saluto a Lei e


ai partecipanti al
XXVI Capitolo Generale, che costituisce un momento di grazia nella vita di codesta Congregazione presente ormai in tutti i continenti. In esso
sono chiamate a confrontarsi la ricchezza e la diversit delle esperienze, delle culture, delle attese dei Salesiani, impegnati in molteplici attivit apostoliche e desiderosi di rendere sempre pi efficace il loro servizio
nella Chiesa.
Il carisma di Don Bosco un dono dello Spirito per lintero Popolo
di Dio, ma solo nellascolto docile e
nella disponibilit allazione divina
possibile interpretarlo e renderlo, anche in questo nostro tempo, attuale e
fecondo. Lo Spirito Santo, che a Pen6Salvami Regina Maggio 2008

tecoste scese con abbondanza sulla


Chiesa nascente, continua come vento a soffiare dove vuole, come fuoco
a sciogliere il ghiaccio dellegoismo,
come acqua a irrigare ci che arido.
Riversando sui Capitolari labbondanza dei suoi doni, Egli raggiunger
il cuore dei Confratelli, li far ardere
del suo amore, li infiammer del desiderio di santit, li spinger ad aprirsi alla conversione e li rafforzer nella loro audacia apostolica.

I consacrati diventano
segni di contraddizione
I figli di don Bosco appartengono alla folta schiera di quei discepoli che Cristo ha consacrato a s per
mezzo del suo Spirito con uno speciale atto di amore. Egli li ha riservati per
s; per questo il primato di Dio e della sua iniziativa deve risplendere nella
loro testimonianza. Quando si rinun-

cia a tutto per seguire il Signore, quando Gli si d ci che si ha di pi caro affrontando ogni sacrificio, allora non
deve sorprendere se, come avvenuto
per il divin Maestro, si diventa segno
di contraddizione, perch il modo di
pensare e di vivere della persona consacrata finisce per trovarsi spesso in
contrasto con la logica del mondo. In
realt, ci motivo di conforto perch
testimonia che il suo stile di vita alternativo rispetto alla cultura del tempo e pu svolgere in essa una funzione
in qualche modo profetica.
E necessario per, a questo fine,
vigilare sui possibili influssi del secolarismo per difendersi e potere cos proseguire sulla strada intrapresa
con determinazione, superando un
modello liberale di Vita consacrata
e conducendo unesistenza tutta centrata sul primato dellamore di Dio e
del prossimo.

Osservatore Romano

Il Papa Benedetto XVI ha ricevuto il 31 marzo i partecipanti del XXVI Capitolo Generale dei Salesiani

La vitale importanza di
ispirarsi al fondatore
Il tema scelto per questo Capitolo Generale lo stesso programma di
vita spirituale e apostolica fatto proprio da Don Bosco: Da mihi animas,
cetera tolle. In esso racchiusa tutta
la personalit del grande Santo: una
profonda spiritualit, lintraprendenza creativa, il dinamismo apostolico,
la laboriosit instancabile, laudacia
pastorale e soprattutto il suo consacrarsi senza riserve a Dio e ai giovani. Egli fu un santo di una sola passione: la gloria di Dio e la salvezza delle anime. E di vitale importanza che
ogni salesiano tragga continuamente
ispirazione da Don Bosco: lo conosca, lo studi, lo ami, lo imiti, lo invochi, faccia propria la sua stessa passione apostolica, che sgorga dal cuore di Cristo. Tale passione capacit di donarsi, di appassionarsi per le
anime, di patire per amore, di accet-

tare con serenit e gioia le esigenze quotidiane e le rinunce della vita


apostolica.
Il motto Da mihi animas, cetera tolle esprime in sintesi la mistica
e lascetica del salesiano. Non vi pu
essere unardente mistica senza una
robusta ascesi che la sostenga; e viceversa nessuno disponibile a pagare
un prezzo alto ed esigente, se non ha
scoperto un tesoro affascinante e inestimabile. In un tempo di frammentazione e di fragilit qual il nostro,
necessario superare la dispersione
dellattivismo e coltivare lunit della
vita spirituale attraverso lacquisizione di una profonda mistica e di una
solida ascetica. Ci alimenta limpegno apostolico ed garanzia di efficacia pastorale. In questo deve consistere il cammino di santit di ogni
Salesiano, su questo deve concentrarsi la formazione delle nuove vocazioni alla vita consacrata salesiana.

La lectio divina e lEucaristia, vissute quotidianamente, sono luce e


forza della vita spirituale del salesiano consacrato. Egli deve nutrire
la sua giornata di ascolto e di meditazione della Parola di Dio, aiutando anche i giovani e i fedeli laici a
valorizzarla nella loro vita quotidiana e sforzandosi poi di tradurre in testimonianza quanto la Parola indica.
LEucaristia ci attira nellatto oblativo di Ges. Noi non riceviamo soltanto in modo statico il Logos incarnato,
ma veniamo coinvolti nella dinamica
della sua donazione (Enc. Deus caritas est, 13).
Condurre una vita semplice, povera, sobria, essenziale e austera: questo aiuter i Salesiani ad irrobustire
la loro risposta vocazionale, di fronte
ai rischi e alle minacce della mediocrit e dellimborghesimento, questo
li porter ad essere pi vicini ai bisognosi e agli emarginati.
Maggio 2008 Salvami

Regina7

La Chiesa si aspetta dai salesiani


un audace zelo evangelizzatore
Sullesempio del loro amato Fondatore, i Salesiani devono essere bruciati dalla passione apostolica. La
Chiesa universale e le Chiese particolari in cui sono inseriti attendono da
loro una presenza caratterizzata da
slancio pastorale e da un audace zelo evangelizzatore.
Le Esortazioni apostoliche post-sinodali riguardanti levangelizzazione
nei vari continenti, potranno essere
loro di stimolo e di orientamento per
realizzare, nei diversi contesti, una
evangelizzazione inculturata. La recente Nota dottrinale su alcuni aspetti dellevangelizzazione pu aiutarli ad
approfondire come comunicare a tutti, specialmente ai giovani pi poveri,
la ricchezza dei doni del Vangelo.
Levangelizzazione sia la principale e prioritaria frontiera della loro missione oggi. Essa presenta impegni molteplici, sfide urgenti, campi
di azione vasti, ma, suo compito fondamentale risulta nel proporre a tutti
di vivere lesistenza umana come lha
vissuta Ges. Nelle situazioni plurireligiose ed in quelle secolarizzate occorre trovare vie inedite per far conoscere, specialmente ai giovani, la figura di Ges, affinch ne percepiscano il perenne fascino.
Centrale pertanto deve essere,
nella loro azione apostolica, lannuncio di Ges Cristo e del suo Vangelo,
insieme con lappello alla conversione, allaccoglienza della fede e allinserimento nella Chiesa; da qui nascono i cammini di fede e di catechesi,
la vita liturgica, la testimonianza della carit operosa.

Senza educazione non


esiste evangelizzazione
duratura e profonda
Il loro carisma li pone nella situazione privilegiata di poter valorizzare lapporto delleducazione nel campo dellevangelizzazione dei giovani.
Senza educazione, in effetti, non c
evangelizzazione duratura e profon8Salvami Regina Maggio 2008

da, non c crescita e maturazione,


non si d cambio di mentalit e di cultura. I giovani nutrono desideri profondi di vita piena, di amore autentico, di libert costruttiva; ma spesso
purtroppo le loro attese sono tradite
e non giungono a realizzazione.
E indispensabile aiutare i giovani a valorizzare le risorse che portano dentro come dinamismo e desiderio positivo; metterli a contatto con
proposte ricche di umanit e di valori
evangelici; spingerli ad inserirsi nella
societ come parte attiva attraverso
il lavoro, la partecipazione e limpegno per il bene comune. Ci richiede a chi li guida di allargare gli ambiti dellimpegno educativo con attenzione alle nuove povert giovanili, alleducazione superiore, allimmigrazione; richiede inoltre di avere attenzione alla famiglia e al suo coinvolgimento. Su questo aspetto cos
importante mi sono soffermato nella Lettera sullurgenza educativa, che
ho recentemente indirizzato ai fedeli di Roma, e che ora idealmente consegno a tutti i Salesiani.

Rafforzare in Europa la
proposta cristiana
Fin dallorigine la Congregazione
salesiana si impegnata nellevangelizzazione in diverse parti del mondo:
dalla Patagonia e dallAmerica Latina, allAsia e allOceania, allAfrica e al Madagascar. In un momento
in cui in Europa le vocazioni diminuiscono e le sfide dellevangelizzazione crescono, la Congregazione salesiana deve essere attenta a rafforzare
la proposta cristiana, la presenza della Chiesa e il carisma di Don Bosco in
questo continente.
Come lEuropa stata generosa con
linvio di numerosi missionari in tutto il
mondo, cos ora tutta la Congregazione, facendo appello specialmente alle
Regioni ricche di vocazioni, sia disponibile nei suoi confronti. Per prolungare nel tempo la missione tra i giovani,
lo Spirito Santo ha guidato Don Bosco
a dar vita a varie forze apostoliche ani-

mate dal medesimo spirito e accomunate dallo stesso impegno.

Sinergia con laici,


famiglie e giovani
I compiti dellevangelizzazione e
delleducazione richiedono infatti
numerosi apporti, che sappiano operare in sinergia; per questo i Salesiani
hanno coinvolto in tale opera numerosi laici, le famiglie e i giovani stessi,
suscitando tra loro vocazioni apostoliche che mantengano vivo e fecondo
il carisma di Don Bosco. Occorre proporre a questi giovani il fascino della
vita consacrata, la radicalit della sequela di Cristo obbediente, povero e
casto, il primato di Dio e dello Spirito, la vita fraterna in comunit, lo
spendersi totalmente per la missione.
I giovani sono sensibili a proposte di
impegno esigente, ma hanno bisogno
di testimoni e guide che sappiano accompagnarli nella scoperta e nellaccoglienza di tale dono.

La vocazione dei frati coadiutori


In questo contesto so che la Congregazione sta dedicando speciale attenzione alla vocazione del salesiano
coadiutore, senza la quale essa perderebbe la fisionomia che Don Bosco volle darle. Certo, una vocazione non facile da discernere e da accogliere; essa sboccia pi facilmente
laddove sono promosse tra i giovani
le vocazioni laicali apostoliche e viene loro offerta una gioiosa ed entusiastica testimonianza della consacrazione religiosa. Lesempio e lintercessione del Beato Artemide Zatti e di altri venerati fratelli coadiutori, che hanno speso la loro esistenza
per il Regno di Dio, ottengano anche
oggi alla Famiglia salesiana il dono di
tali vocazioni.

Pontificia Universit Salesiana


Colgo volentieri questoccasione
per rivolgere un ringraziamento particolare alla Congregazione salesiana
per il lavoro di ricerca e di formazione che svolge nellUniversit Pontificia

Rendere Don Bosco presente


in mezzo ai giovani
Signor Rettore Maggiore, il compito che sta davanti alla Congrega-

zione Salesiana arduo, ma esaltante: ogni membro della vostra grande Famiglia religiosa infatti chiamato a rendere presente Don Bosco tra i giovani del nostro tempo.
Nel 2015 celebrerete il bicentenario
della sua nascita e con le scelte che
opererete in questo Capitolo Generale, voi iniziate gi la preparazione
delle celebrazioni di tale importante
evento giubilare. Ci vi sia di sprone ad essere sempre pi segni credibili dellamore di Dio ai giovani
e a far s che i giovani siano davvero speranza della Chiesa e della societ.
La Vergine Maria, che Don Bosco vi ha insegnato ad invocare come Madre della Chiesa ed Ausiliatrice dei cristiani, vi sostenga nei vostri propositi. E Lei che ha fatto
tutto, ripeteva Don Bosco al termine della sua vita, riferendosi a Maria. Sar dunque ancora Lei ad essere la vostra guida e maestra. Vi
aiuter a comunicare il carisma di
Don Bosco. Sar per la vostra Congregazione e per lintera Famiglia
salesiana, per gli educatori e soprattutto per i giovani, Madre e Stella
della speranza. Nel porgere alla vostra attenzione queste mie riflessioni, vi rinnovo lespressione della mia
gratitudine per il servizio che rendete alla Chiesa, e, mentre vi assicuro
la mia costante preghiera, imparto
di cuore a Lei, Rettore Maggiore, ai
partecipanti allAssemblea capitolare e allintera Famiglia salesiana una
speciale Benedizione Apostolica.
(Messaggio in occasione del XXVI
Capitolo Generale dei Salesiani di
Don Bosco, 1/3/2008)

Tutti i diritti sui documenti pontifici sono riservati alla Libreria


Editrice Vaticana. La versione integrale di questi documenti pu essere
trovata in www.salvamiregina.it/lavocedelpapa

Francisco Lecaros

Salesiana, dove si sono formati e sono


stati docenti anche alcuni tra i miei attuali pi stretti e stimati collaboratori.
Essa ha unidentit che le viene dal carisma di Don Bosco ed offre a tutta la
Chiesa un contributo originale e specifico. Unica tra le Universit Pontificie,
ha una Facolt di Scienze dellEducazione ed un Dipartimento di Pastorale
Giovanile e Catechetica, sostenuti dagli apporti di altre Facolt. In vista di
uno studio che si avvalga della diversit
delle culture e sia attento alla molteplicit dei contesti, auspicabile che si incrementi in essa la presenza di docenti
provenienti da tutta la Congregazione.
Nellemergenza educativa che esiste in numerose parti del mondo, la
Chiesa ha bisogno del contributo di
studiosi che approfondiscano la metodologia dei processi pedagogici e
formativi, levangelizzazione dei giovani, la loro educazione morale, elaborando insieme risposte alle sfide
della postmodernit, dellinterculturalit e della comunicazione sociale e cercando nel contempo di venire
in aiuto alle famiglie. Il sistema preventivo di Don Bosco e la tradizione
educativa salesiana spingeranno sicuramente la Congregazione a proporre una pedagogia cristiana attuale, ispirata allo specifico carisma che
le proprio. Leducazione costituisce
uno dei punti nodali della questione
antropologica odierna, alla cui soluzione lUniversit Pontificia Salesiana non mancher, ne sono sicuro, di
offrire un prezioso contributo.

Madonna Ausiliatrice,
Basilica Maria Ausiliatrice
Torino

Maggio 2008 Salvami

Regina9

Victor Toniolo

Commento al Vangelo VIIID

possibile

aVangeloA

essuno pu servire a
due padroni: o odier
luno e amer laltro,
o preferir luno e disprezzer
laltro: non potete servire a Dio e
a mammona. Perci vi dico: per
la vostra vita non affannatevi di
quello che mangerete o berrete,
e neanche per il vostro corpo, di
quello che indosserete; la vita forse
non vale pi del cibo e il corpo pi
del vestito? Guardate gli uccelli del
cielo: non seminano, n mietono,
n ammassano nei granai; eppure
il Padre vostro celeste li nutre.
Non contate voi forse pi di loro?
E chi di voi, per quanto si dia da
fare, pu aggiungere unora sola
alla sua vita?
E perch vi affannate per il vestito?
Osservate come crescono i gigli del
campo: non lavorano e non filano.
Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio
veste cos lerba del campo, che oggi c e domani verr gettata nel forno, non far assai pi per voi, gente
di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo?
Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro
celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio
e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non
affannatevi dunque per il domani,
perch il domani avr gi le sue inquietudini. A ciascun giorno basta
la sua pena (Mt 6, 24-34).

10Salvami Regina Maggio 2008

Don Joo Scognamiglio Cl

poveri li avete sempre con voi


(Gv 12, 8), ha risposto Ges a
Giuda che, perplesso di fronte a
uningente spesa di Maria Maddalena, per
ungere gli adorabili piedi del Salvatore, aveva
chiesto: Perch questolio profumato non si
venduto per trecento denari per poi darli ai
poveri? (Gv 12, 5).
Questa la grande ansiet che pervade
lanima delluomo contemporaneo, ossia
la frenetica ricerca dei beni materiali.
Secondo i Padri della Chiesa, quanto pi
gli uomini si attaccano a questi beni, tanto
pi sono divisi. Al contrario, vi tanta
pi unione, benevolenza e pace tra loro,
quanto pi si affidano ai beni spirituali. San

Gustavo Kralj

Domenica del Tempo Ordinario

servire Dio e
le ricchezze?

Dias, EP

Tommaso dAquino si serve varie volte di


questo elevato pensiero di SantAgostino:
Bona spiritualia possunt simul a pluribus
(integraliter) possideri, non autem bona
corporalia1.
Al contrario, quanto maggiore sar
il numero di coloro che posseggono gli
stessi beni dello spirito, tanto meglio sar.
Inoltre, si ottiene un grande progresso
nella conoscenza della verit, nella misura
in cui si cerca di insegnarla e si desidera
apprenderla negli altri.
La liturgia di oggi ci indica una soluzione
importante per le crisi attuali: la logorata
questione sociale e leconomia mondiale in
difficolt.

Cristo Altissimo
Museo dellErmitage,
San Pietroburgo
(Russia)

Maggio 2008 Salvami

Regina11

I Introduzione
Chi nato in una grotta, ha avuto come culla una mangiatoia e nella
sua vita pubblica non ha trovato dove riposare il capo, costui ha assoluta autorit per discorrere sul disinteresse. Lesperienza umana, durante i
millenni, conferma che non dobbiamo amare le creature per se stesse.
Se sar conveniente o perfino necessario amarle, sar un dovere da compiere in funzione dellamore a Dio.
chiaro che il cuore umano tanto pi intensamente si dedica a una cosa quanto pi si apparta da molte altre2. Su questa via, alcuni santi hanno raggiunto un alto grado di virt,
soprattutto abbracciando lesagerazione. San Francesco dAssisi arriva
al punto di compiere ununione mistica con la povert e SantIgnazio di
Loyola, partendo per Gerusalemme,
dopo la sua contemplazione a Manresa, lascia nella spiaggia di Barcellona quanto gli avevano dato, porta con
s tre compagne: la fede, la speranza
e la carit.
Ad altri, per, San Paolo raccomanda di essere previdenti: Se
qualcuno non vuole lavorare, neppure mangi (2 Ts 3, 10). Fino a dove deve arrivare la preoccupazione per la
nostra sussistenza e quale lattitudine dellanima, equilibrata e santa, di
fronte ai beni del mondo, come, anche, la piena fiducia in Dio, sono i
temi trattati dalla Liturgia di questa
VIII Domenica del Tempo Ordinario.

II Due signori che non


ammettono rivali

Nessuno pu servire a due padroni: o odier luno e amer laltro, o preferir luno e disprezzer
laltro: non potete servire a Dio e
a mammona.
Il presente Vangelo fa parte del famoso Discorso della Montagna, del
quale San Matteo trascrive le parti essenziali. In esso traspare il forte
monito del Signore contro linsensa12Salvami Regina Maggio 2008

tezza di coloro che si affannano per


i tesori di questo mondo e finiscono
per perdersi nelle penose preoccupazioni della vita presente.

Lattaccamento alle ricchezze


costituisce una reale schiavit
In questo versetto, molto sottile
e preciso limpiego del verbo servire,
e non di un altro verbo qualsiasi, poich il problema centrale non riguarda il possedere beni materiali, ma il

Quale
atteggiamento
danima equilibrata e santa
davanti ai beni di
questo mondo?
valore che ad essi si tributa e, soprattutto, lattaccamento che si ha verso
di loro. In sostanza, troviamo qui uno
sdoppiamento del Decalogo, in particolare del Primo Comandamento,
tale come Dio stesso lo ha dichiarato
attraverso i Suoi profeti: Non avrai
altri dei di fronte a me. Non ti farai
idolo n immagine alcuna []. Non
ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perch io, il Signore, sono il tuo
Dio (Es 20, 3-5)3.
Lattaccamento alle ricchezze costituisce, a partire da un certo grado,
una reale schiavit e nessuno pu
servire due padroni quando comandano cose contrarie, nemmeno quando
ordinano cose differenti, perch la natura stessa impedisce che lamore del
servo si ripartisca per due padroni diversi4.

Un servo non pu affidare la


sua volont a due padroni
Un apprezzamento squilibrato per i beni di questo mondo conferisce a chi ne preda un carattere di dominio da parte degli stessi

beni. Sappiamo quanto la schiavit,


in se stessa, sia dominatrice. Le facolt dello schiavo appartengono al
padrone e a questi deve consegnare tutto il suo servizio. Un padrone pu avere molti servi, ma un servo
non pu avere molti padroni; infatti la
peculiarit del padrone governare il
servo, e non precisamente amarlo; lo
specifico del servo per amare e non
governare il suo padrone; il comando
si pu dividere, ma lamore, no. Con
questo, Cristo indica che le ricchezze
si spendono ingiustamente non solo se
sono ingiuste,ma anche quando pur
non essendo state acquisite con mezzi malvagi, se sono amate, allontanano luomo dallamore di Dio. Nessuno pu servire due padroni, come disse prima: impossibile che un ricco entri nel Regno dei Cieli (Mt 19,
23). Osserva lautore dellOpera Imperfetta che nessuno pu servire due
padroni, e non dice che nessuno pu
avere due padroni. D il nome di padrone a qualunque cosa a cui ci siamo dedicati troppo, che serviamo in
un qualche modo: Non sapete voi
che, se vi mettete a servizio di qualcuno come schiavi per obbedirgli,
siete schiavi di colui al quale servite:
sia del peccato che porta alla morte,
sia dellobbedienza che conduce alla
giustizia? (Rm 6, 16). E San Pietro:
Uno schiavo di ci che lha vinto
(2 Pt 2, 19). E cos San Basilio5.
Il verbo servire impiegato in questo versetto si riferisce alla situazione di un servo che, senza restrizione alcuna, affida la sua volont a un
padrone, immagine che corrisponde
assai con linclinazione per gli estremi, cos caratteristica degli orientali. In questo caso, diventa impossibile al servo obbedire a un secondo padrone che gli dia una qualunque incombenza opposta e simultanea a quella pretesa dal primo. Inoltre, finir per amare meno il suo autentico padrone, attitudine a cui corrisponde il significato del termine
odiare nella lingua ebraica 6. In
realt, Dio non vuole solo una par-

Due padroni rivali:


Dio e il denaro
Riassumendo, il Signore Ges ci
colloca davanti a due padroni diametralmente opposti per quanto riguarda i loro rispettivi interessi: Dio
e il denaro. Il primo esige da parte
nostra che crediamo in Lui e nella
Sua parola, che speriamo nelle Sue
promesse, con un amore totale, nella pratica della castit, dellumilt,
come anche dellinsieme di tutte le
virt. Il denaro ci conquista e ci ispira ambizione, volutt di piaceri, vanit, orgoglio, disprezzo del prossimo, ecc. Uno ci d le forze per praticare il bene e a questo indirizza le
nostre passioni, mentre laltro ci trascina al male e in questo ci vizia. Il
Cielo e la sua eterna felicit costituiscono lo stimolo per gli sforzi pretesi da uno dei padroni. La terra e i
suoi piaceri fugaci sono le attrattive
offerte dallaltro.
Questi due padroni non ammettono rivali. Il peggior rivale del denaro Dio, e viceversa. Per questo,
la disgrazia del ricco che affida il
suo cuore ai beni della terra consiste nel cercarvi invano la sua felicit e la disgrazia del povero, nellilludersi con la pseudo felicit offerta dalle ricchezze.
necessario avere sempre davanti agli occhi quanto siano opposti tra
loro Dio e il mondo. Per questo non
vogliamo servire entrambi allo stesso
tempo: Non lasciatevi legare al giogo
estraneo degli infedeli. Quale rapporto infatti ci pu essere tra la giustizia
e liniquit, o quale unione tra la luce e le tenebre? Quale intesa tra Cristo e Beliar, o quale collaborazione tra
un fedele e un infedele? Quale accordo
tra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente (2
Cor 6, 14-16).

III Sappiamo
gerarchizzare le nostre
preoccupazioni
Perci vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che
mangerete o berrete, e neanche
per il vostro corpo, di quello che
indosserete; la vita forse non vale
pi del cibo e il corpo pi del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, n mietono, n

Il problema
principale non sta
nei beni materiali,
ma nel valore che
a loro si tributa
ammassano nei granai; eppure il
Padre vostro celeste li nutre. Non
contate voi forse pi di loro?
La natura puramente animale, come quella vegetale, con i propri rispettivi istinti, normali e ordinati,
non possedendo unanima immortale, non cerca la felicit infinita. Inoltre, gli uccelli non immagazzinano

alimenti in granai e i gigli non tessono n filano, poich manca loro la razionalit per avere queste preoccupazioni.
Ora, luomo pi di quanto le
piante cerchino il sole e gli animali
lalimento -, possiede unanima che,
in un vero teotropismo, vive alla ricerca dellinfinito. CercarVi, o mio
Dio dice SantAgostino cercare la mia felicit e beatitudine: devo cercarVi perch la mia anima viva, perch siete Voi la vita della mia
anima, come lei che d vita al mio
corpo7.
Il cuore delluomo sta in pace solo quando incontra Dio. Queste felicit e beatitudine non si trovano
nella ricerca affannosa delle ricchezze, poich, desiderandole allinfuori dellamore a Dio, poveri o ricchi si
consegneranno alle ansie voluttuose
di volere sempre di pi.

Si devono cercare
i beni materiali, ma
senza inquietudine
Ovviamente Ges non esclude
il nostro obbligo in relazione al lavoro. Su questo particolare vi sono
numerosi commenti di santi dottori, che dimostrano come il lavoro
sia un eccellente mezzo di santificazione. Ges ha davanti a S tutVictor Toniolo

te del nostro cuore, per quanto grande sia. Egli lo desidera nella sua integrit, e questa dedizione deve essere realizzata da noi con gioia, generosit e costanza.

Le ricchezze, se sono amate,


allontanano luomo dallamore di Dio

Maggio 2008 Salvami

Regina13

Una fondamentale lezione su


come dobbiamo gerarchizzare
le nostre preoccupazioni
Per questa ragione, commenta
Maldonado: Chi, se non Dio, ci ha
dato lanima e il corpo? Cos, Pietro
vuole che poniamo in Lui la nostra
sollecitudine, certi che Lui si occuper di noi (cfr. 1 Pd 5, 7) 8. chiaro che Dio non avrebbe potuto darci anima e corpo con lintenzione di
gettarci nella fame e nella miseria.
La sua infinita e saggia previdenza
impone che Egli ci offra le condizioni per sostentare la nostra natura fisica come anche e principalmente
la nostra vita soprannaturale. Cos Dio che, a volte, permette che ci
capitino croci e sofferenze nel corso
della nostra esistenza, sparge grazie
e forze affinch sopportiamo tutto a
nostro vantaggio.
Il Signore ci d una fondamentale lezione sulla debita gerarchizzazione delle nostre preoccupazioni.
Luomo composto da corpo e anima e per il fatto che questa la parte pi preziosa, essa merita maggior
attenzione e cura. Pertanto, se fosse necessario disprezzare o abbandonare altri interessi a beneficio del14Salvami Regina Maggio 2008

Gustavo Kralj

ti quelli che pongono come ultimo


limite dei loro orizzonti, i beni materiali e nellottenimento di questi,
applicano avidamente tutta la loro
preoccupazione. Questo atteggiamento ha, a suo carico, una buona
parte di colpevolezza, oltre ad essere autodistruttivo. Innanzitutto,
in quanto offende in un certo modo
Dio, manifestandoGli sfiducia nella Sua bont. Perde inoltre lappoggio divino collocando tutta la sua sicurezza in sforzi e progetti personali. In sintesi, diventa chiaro quanto
luomo non possa trascurare i beni
eterni, per il fatto di andar dietro a
quanto indispensabile alla vita.
Si devono cercare i beni materiali,
ma senza inquietudine, poich questa
implicherebbe il negare linfinita generosit di Dio.

Se nostro Padre si cura di


creature inferiori, quanto pi
non si prender cura di noi?

Gli uccelli planando nel pi


alto dellaria, sono pi distanti
dal loro cibo, eppure, Dio li
alimenta

la salvezza della propria anima, cos


si deve procedere, poich Dio ci dar il resto.
Si inserisce in questi versetti la vocazione apostolica e missionaria, come per esempio quella di un Bea-

Il cuore
delluomo
in pace soltanto
quando
trova Dio
to Anchieta, che abbandona familiari, patria e beni, incamminandosi verso terre sconosciute con lobiettivo di
convertire e santificare innumerevoli indigeni, in Brasile. Quelli che abbracciano questa via ricevono il centuplo su questa terra e il premio della
vita eterna (cfr. Mt 19, 29).

Quando riusciamo ad avere un


momento di calma, nel mezzo della febbrile corsa dei giorni nostri, per
osservare la natura viva dalla tenacia delle formiche in cerca di cibo, allagilit di un colibr che succhia
con eleganza il contenuto quasi mistico di un fiore con un atto continuo
rendiamo lode a Dio nel costatare
questa meravigliosa disposizione della Divina Provvidenza ad offrire a insetti e animali il necessario per il loro
sostentamento. Tutti da te aspettano
che tu dia loro il cibo in tempo opportuno. Tu lo provvedi, essi lo raccolgono, tu apri la mano, e si saziano di beni (Sal 104, 27-28).
Luomo non solo superiore a tutte le creature terrene, ma persino il
loro re (cfr. Gen 1, 28). Come re
necessario superare lesempio di questi suoi sudditi che con tanta abnegazione praticano la povert evangelica: gli uccelli del cielo. Privi di tutto,
dipendono esclusivamente dalla benevolenza divina. Inoltre, come ben
commenta Maldonado: Gli uccelli volano bene in alto nellaria, stanno
pi lontani dal cibo, e, intanto, Dio li
alimenta. Ges ha utilizzato lesempio degli uccelli perch gli animali terrestri perdono pi tempo a cercare il cibo e a nasconderlo con la loro
abilit9.
, in un certo modo, curioso il riferimento da parte del Signore agli
uccelli del cielo e non a quelli domestici, poich questi sono alimentati dagli uomini e gli altri dal vostro
Padre celeste. Ossia, se nostro Padre si occupa di creature tanto inferiori da non aver nessun grado di filiazione rispetto a Lui, quanto pi si
occuper di noi, fratelli di Suo Figlio
molto amato (Mt 3, 17)!
San Luca ci dice: Guardate i corvi: non seminano e non mietono, non
hanno ripostiglio n granaio, e Dio li
nutre. Quanto pi degli uccelli voi valete? (Lc 12, 24).

A proposito di questo passo


SantAmbrogio commenta: I corvi,
che non lavorano, hanno tutto quanto loro necessario, e lo hanno in abbondanza, perch non sanno ridurre
al proprio dominio personale i frutti che sono stati dati in comune perch tutto il mondo mangi. Noi, per, abbiamo perso il bene comune
perch ci sforziamo di appropriarcene; e lo perdiamo perch non riusciamo a farlo nostro, visto che non durer perpetuamente, n riusciamo ad
averne unabbondanza sicura visto
che il futuro sempre incerto. Perch,
dunque, credi che le tue ricchezze sono tue, visto che Dio ha voluto che il
tuo cibo fosse comune a tutti gli altri
che vivono?10.

La nostra impotenza di fronte


alle leggi della natura

E chi di voi, per quanto si dia da


fare, pu aggiungere unora sola
alla sua vita?

che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno
di loro. Ora se Dio veste cos lerba del campo, che oggi c e domani verr gettata nel forno, non
far assai pi per voi, gente di poca fede?

Luomo , non
solo, superiore a
tutte le creature
terrene, ma perfino
suo proprio re
Ges mette in chiaro che si tratta di gigli del campo, ossia quelli
che nascono a casaccio, senza le cure degli uomini. Sulla stessa linea di
quello che aveva detto in preceden-

Gustavo Kralj

Ad ogni nuovo argomento, diventa incontestabile la nostra impotenza di fronte alle leggi della natura e, per un altro verso, altrettanto incontestabile lonnipotenza
divina nel governo del mondo. Per
questo ci dice San Giovanni Crisostomo: Dio Colui che fa crescere il vostro corpo, ogni giorno, senza che possiate rendervene conto. Se, dunque, tutti i giorni la Provvidenza di
Dio opera in voi per la crescita del vostro corpo, come rimarr
inattiva davanti alle vere necessit? Ma, se tutti gli sforzi del vostro pensiero non possono aggiungere la minima parte al vostro corpo,
come potrete voi salvarlo tutto intero?11.

Laffetto di Dio mira anche


alla nostra eleganza e bellezza

E perch vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico

Dai gigli, si pu comprendere la


celestiale chiarezza degli Angeli,
che lo stesso Dio riveste di una
gloria splendente

za sugli uccelli, quelli del cielo,


e non quelli domestici. Richiama
la nostra attenzione, in modo speciale, sullaffetto profuso dalle madri nel provvedere dei vestiti i loro
bambini, infatti cercano sempre di
vestirli con bellezza. Questo laffetto di Dio nel prendersi cura di
ognuna delle Sue creature umane:
Egli ha come fine non solo la nostra alimentazione come fa con gli
uccelli del cielo ma anche la nostra eleganza e bellezza. Questa cura di Dio sar ancora maggiore agli
albori della resurrezione dei corpi: Dai gigli, si possono intendere le
celesti luci degli Angeli, che lo stesso Dio riveste di una gloria sfolgorante. Essi non lavorano n filano, perch la grazia che, fin dalla loro origine, ha assicurato la felicit degli Angeli, si diffonde in ogni momento della loro esistenza; e come, dopo la resurrezione, gli uomini saranno simili
agli Angeli, Nostro Signore, facendo
brillare ai nostri occhi lo splendore delle virt celesti, ha voluto farci sperare questo paramento di
gloria eterna12.
Lesempio di Salomone, preoccupato di vestirsi
allaltezza della sapienza che
gli era stata gratuitamente concessa da Dio, di una straordinaria
eloquenza per tutti i tempi. Infatti, chi con pi arte saprebbe realizzare questo compito? San Giovanni
Crisostomo sintetizza bene la differenza tra le vesti di Salomone e quelle create da Dio: dallabbigliamento di Salomone al fiore di campo vi
la distanza che c dalla menzogna alla verit13.
Di conseguenza dubitare o, peggio ancora, non credere nella Provvidenza Divina sufficiente per
essere classificati come uomini di
poca fede, poich, se queste sono
le cure che Dio riserva verso erbe
che devono essere bruciate una volta appassite, quanto maggiori non
saranno verso le anime immortali e
i corpi risorti!
Maggio 2008 Salvami

Regina15

Sergio Hollmann

Lesempio di Salomone
di una straordinaria eloquenza
per tutti i tempi
Dettaglio di Davide e Salomone
Vetrate del Duomo di
Strasburgo (Francia)

Non affannatevi: Dio vi


ama e si prende cura
di voi come Padre

Non affannatevi dunque dicendo:


Che cosa mangeremo? Che cosa
berremo? Che cosa indosseremo?
Si vede, in questo versetto, limpegno del Signore nel convincerci delle
verit anteriormente esposte. Il Signore ripete questa raccomandazione
per farci comprendere la sua necessit e imprimerla pi profondamente nei
nostri cuori14.

Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno.
16Salvami Regina Maggio 2008

Il sentimento familiare ai tempi


del Vangelo era pi solido e profondo che nei giorni dellattuale decadenza, in cui si va demolendo questo
pilastro di una societ ben costituita. Tutti avevano un concetto chiaro e
indiscutibile riguardo la paternit. In
un alto momento Ges dir loro: Se
voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto pi
vostro Padre celeste dar buone cose a
quelli che Gliele domandano (Mt7,
11; cfr. Lc11, 13).
Inoltre, i Giudei avevano come uno dei pi elevati punti donore quello di essere contrapposti alle concezioni dei gentili. Nellattribuire alla mentalit dei pagani leccessiva preoccupazione per i beni di
questo modo, Ges rendeva ancora pi evidente il Suo energico e categorico rifiuto della stessa. Ascoltiamo il famoso Cornelio A Lapide
commentare questo passo: Non vivete con lansia per quello che vestirete, perch Dio lo sa perfettamente; pi
ancora, lo vede e lo intuisce, perch
Dio; dunque Egli provveder, perch vi ama e si prende cura di voi come Padre, e pu farlo perch cele-

Dio sa,
vuole e pu
soccorrevi
nelle vostre
necessit
stiale e , pertanto, onnipotente. Perch, dunque, non Gli affidate tutte le
vostre preoccupazioni? Egli sa, vuole
e pu soccorrervi nelle vostre necessit; sa perch Dio,vuole perch Padre, e pu perch Re celeste e impera
con pieno diritto sul Cielo e sulla terra. Per questo San Francesco non dava ai suoi altra previsione che non fosse essere questo detto dei Salmi: Ri-

poni nel Signore le tue cure e Lui ti


alimenter (Sal 54, 23)15.

IV Cercheremo, in primo
luogo,
la nostra santificazione

Cercate prima il regno di Dio e la


sua giustizia, e tutte queste cose vi
saranno date in aggiunta.
La sintesi di tutta la dottrina del
Vangelo si trova nelle parole di questo versetto; si tratta, in primo luogo, di cercare il Regno di Dio, come
la stessa giustizia di questo medesimo
Regno, proprio come Ges lo ha predicato, ossia, lopposto di quello anelato dai farisei.
Il Regno di Dio pu essere considerato sotto tre differenti punti di vista: quello della gloria dei beati, ossia il trionfante; quello della Santa
Chiesa, che si evidenzia nel visibile
ed esterno Regno di Nostro Signore
Ges Cristo; infine quello della grazia santificante nelle nostre anime o
interno.
Cos, dobbiamo cercare la realizzazione della santit di Dio in noi,
per mezzo dellodio al peccato, in
unaspirazione crescente ad obbedirGli nella pratica di tutti i Comandamenti, sulla base di un ardente amore a Lui. Conducendo, con un dinamico zelo apostolico, tutti coloro con
cui siamo in relazione, alle vie di questa santit, per un maggiore splendore della Santa Chiesa e salvezza delle anime, anelando al Regno eterno
nella gloria.
Fin dal nostro risveglio al mattino poveri o ricchi che siamo
dobbiamo ricordare questo consiglio del Signore Ges: Cerca, dunque, in primo luogo, il Regno di Dio
e la Sua giustiziaI poveri purtroppo nella gran maggioranza non lo
fanno, per questo, sono oggetto
dellegoismo degli altri, vivendo in
povert in questo mondo e minacciati a gettarsi in essa eternamente. Ancor meno i ricchi sono inclini
a seguire la voce di Cristo, perch

Non affannatevi dunque per il


domani, perch il domani avr
gi le sue inquietudini. A ciascun
giorno basta la sua pena.
Preoccupiamoci innanzitutto di
santificarci al fine di ottenere il Regno di Dio. Pratichiamo le virt e arricchiamoci dei beni del Cielo nella piena fiducia, cos non ci mancheranno quelli della terra. Evitiamo la
rovina del relativismo morale dei nostri giorni e compiamo i nostri doveri
della vita quotidiana senza le afflizioni del domani.
Non ci vietato il far uso di una
saggia e moderata prudenza in ci
che concerne la nostra sussistenza.
Ci proibita, questo s, una distruttiva inquietudine per il nostro futuro materiale che ci porta a dimenticare gli obblighi di maggiore attualit e importanza, in relazione al
Regno di Dio. Ad ogni giorno basta il suo male, poich mai dobbiamo dimenticarci dellinfinita bont ed affetto del Signore, come traspare nella prima lettura di oggi:
Pu una donna dimenticarsi di colui
che allatta? Non aver tenerezza per il
frutto delle sue membra? E anche se
lei lo dimenticasse , Io mai ti dimenticherei (Is 49, 14-15).

I beni spirituali possono essere posseduti allo stesso tempo da molti,


non per i beni corporali (San Tommaso dAQUINO, Summa Teologica III, q. 23, a.1, ad.3; cfr. tb. I-II, q.
28, a. 4, ad 2).

AQUINO, San Tommaso de. Liber


de perfectione spiritualis vit, c.6.

Cfr. TUYA, O.P., Manuel de. Biblia


Comentada. Madrid: BAC, 1964,
vol. II, pag. 156.

MALDONADO, S.J. P. Juan de. Comentarios a los cuatro Evangelios.


Madrid: BAC, 1950, vol.I, pag.303.

MALDONADO. Op. cit. id., ibid.

12

Il termine usato nello stesso senso in Mt 10, 36-37; Lc 14, 26 e Rm


9, 12-13.

Santo Ilario, apud: AQUINO.


Catena Aurea.

13

Apud: TUYA. Op. Cit. pag.158.

14

San Remigio, apud AQUINO.


Catena Aurea.

15

In Mt 6, 31.

AGOSTINO, Santo. Confessioni.


l.X, c.XX.

Cercate prima
il regno di Dio e
la sua giustizia, e
tutte queste cose
vi saranno date
in aggiunta
8

MALDONADO. Op. Cit.


pagg.304-305.

MALDONADO. Op. cit. id. ibid.

10

In Lc 12, 24.

11

Apud AQUINO. Catena Aurea.

Srgio Hollmann

immaginano di possedere gi tutte


queste cose

Ci vietato
una distruttiva
inquietezza
con il nostro
futuro materiale,
mai dobbiamo
dimenticare
dellinfinita bont e
affetto del Signore
Santa Infanzia
Duomo di Notre
Dame, Parigi

Maggio 2008 Salvami

Regina17

Scalla Archives

E rinnoverai la faccia
della terra...
Se dallazione dello Spirito Santo a Pentecoste sono nate
tante bellezze della cultura e della civilt e, soprattutto,
tanti miracoli della grazia, che cosa accadrebbe se ci fosse
un nuovo soffio del Consolatore sulla faccia della terra?

Clara Isabel Morazzani Arriz

nstancabile, ardente di zelo per la gloria di Dio, lapostolo Paolo percorreva le citt della Grecia, predicando
a tutti il vangelo di Cristo.
Alle volte, lostilit di molti si opponeva al suo apostolato e attentava contro
la sua vita. Grande era, per, la consolazione che gli offrivano le numerose conversioni. Giunto ad Atene citt ricca ed orgogliosa, centro della filosofia e dellintellettualismo il cuore dellapostolo delle genti si riemp di

18Salvami Regina Maggio 2008

amarezza, alla vista di tanta idolatria


(cfr. At 17, 16). Tra i molteplici luoghi
di culto, dove erano offerti sacrifici alle divinit pi assurde, egli si imbatt
in un altare, sul quale era incisa questa iscrizione: Al Dio ignoto. Scioccato di fronte allignoranza di quel popolo, sebbene tanto intelligente, Paolo si mise a predicare nellAreopago,
esclamando: Quello che adorate senza
conoscerlo, io ve lo annuncio! (At 17,
23). E subito li avvi alla conoscenza
della vera religione.

Al giorno doggi, nel nostro Occidente cristiano, non vediamo pi


quei templi destinati alladorazione
degli idoli, povere statue fatte da mani umane. Al contrario, trascorsi quasi duemila anni di predicazione apostolica, portata avanti fedelmente
dal Magistero, si ergono ora numerosi templi cristiani, che ostentano
nellalto dei loro campanili il glorioso simbolo della croce.
Ma, se la confessione di un solo
battesimo e il credere nella Trinit ri-

Pentecoste per Beato Angelico, dettaglio dellArmadio degli Argenti


Museo di San Marco, Firenze

uniscono i cristiani, non mancano coloro per i quali lo Spirito Santo potrebbe chiamarSi il Dio sconosciuto. Simili ai discepoli di Efeso che,
interrogati da Paolo, risposero: Non
abbiamo mai sentito dire che ci sia uno
Spirito Santo (At 19, 2), molti sono oggi coloro che, senza giungere a
questo estremo, ignorano le caratteristiche e i poteri del Consolatore dimenticandosi di invocarLo.

Quanto pi Lo conosciamo,
tanto pi Lo amiamo
NellAntico Testamento, lumanit
ignorava lesistenza di Tre Persone in
ununica Essenza Divina, e se alcune
espressioni dei Libri Sacri facevano
intravvedere questa conoscenza, erano soltanto scintille di una Rivelazione che Dio Si riservava di trasmettere
per mezzo di Suo Figlio, nella pienezza dei tempi.
Sarebbe erroneo giudicare che la
dottrina sullo Spirito Santo non si dovrebbe diffondere tra i fedeli, per timore di causare confusioni o travisamenti. Non stato questo lesempio
dato dal Salvatore, nel promettere la
venuta del Consolatore o nello spiegare tale mistero al vecchio Nicodemo, che non riusciva a comprenderlo.
Non stata neppure questa la condotta osservata dai discepoli di Ges
nello scrivere ripetute volte sullazio-

ne e la presenza della Terza Persona


Divina in seno alla Chiesa.
Nella sua Enciclica Divinum Illud
munus, il Santo Padre Leone XIII
esortava i predicatori ad insegnare e
inculcare questa devozione nel popolo cristiano, visto che i suoi frutti si
erano rivelati abbondanti e proficui.
Insistiamo su questo non solo perch si tratta di un mistero che ci prepara
direttamente alla vita eterna e che, per
questo, necessario credere fermamente ed espressamente, ma anche perch,
quanto pi chiaramente e pienamente
conosciamo il bene, pi intensamente lo
vogliamo e lo amiamo. Questo quello
che ora vogliamo raccomandarvi. Dobbiamo amare lo Spirito Santo, perch
Dio: Amerai il Signore Dio tuo, con
tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima
e con tutte le tue forze(Dt 6, 5). E deve
essere amato perch lAmore sostanziale eterno e primo, e non c cosa pi
amabile dellamore; pertanto, tanto pi
dobbiamo amarLo in quanto Egli ci ha
riempito di immensi benefici che, se testimoniano la benevolenza del donatore, esigono la gratitudine dellanima che
li riceve (Divinum illud munus, 13).

Molti sono
oggi coloro che
ignorano le
caratteristiche
e i poteri del
Consolatore e
si dimenticano
di invocarLo

Intendere con il cuore e


non solo con lintelletto
Nel cercare di addentrarci nella conoscenza di questo Divino Spirito, che la Chiesa invoca come LuMaggio 2008 Salvami

Regina19

Scalla Archives

to, Dio lo ha fatce dei cuori, facto con lintenziociamolo non sone di simbolizzalo per un esercire questa azione
zio dellintelletdello Spirito Santo, ma comprento allinterno dei
dendo, soprattutcuori, come ha
to, con il cuore.
indicato lo stesso
LintelligenGes al fariseo
za, come spiega
Nicodemo:
Il
San Tommaso,
vento soffia do potenza regia
ve vuole e ne sened immobile: atti la voce, ma non
tira a s loggetsai di dove viene e
to su cui si applidove va: cos di
ca e lo rende prochiunque nato
porzionato alla
dallo Spirito (Gv
sua capacit. Se
3, 8).
questoggetto
La
seconda
superiore alla rainfluenza
progione, essa forzoveniente da Lui
samente lo dimisi manifesta per
nuir nelladatmezzo del magitarlo a s. La vostero della Chielont percorre il
sa, della pacammino inverrola
infallibiso: naturalmenle dei Pontefici o
te inclinata alla
dellinsegnamendedizione e alla
to dei vescovi, dai
donazione di se
quali il popolo
stessa, essa voFuori, si era udito un rumore insolito, proveniente dal cielo, simile a
fedele guidato:
la fino alloggetquello di un vento impetuoso, nel medesimo tempo in cui sulla testa di
Lo Spirito Santo e acquista le
ognuno si posava una lingua di Fuoco
to afferma ansue proporzioni.
Pentecoste per Beato Anglico,
cora Leone XIII
Quando questo
dettaglio di un trittico Galleria Nazionale dellArte Antica, Roma
-, che spirito di
si manifesta suverit, poich procede dal Padre, Verit
periore, essa si allarga e cresce fino a Doppia influenza e
divina inabitazione
eterna, e dal Figlio, Verit sostanziale,
prendere le sue misure.
Ora, nel caso dello Spirito SanPer conoscere lo Spirito Santo e riceve dalluno e dallaltro, insieme con
to, non si tratta di un oggetto soltan- relazionarsi con Lui, i battezzati non lessenza, tutta la verit che in seguito
to superiore al povero intendimento hanno bisogno di volare molto lon- comunica alla Chiesa, assistendola afumano, ma di un Essere infinitamen- tano, infatti anche se Egli abita nei finch non commetta mai errori, e fete distante dalla nostra fragile natura. cieli (Sal 122, 1), Si trova anche vi- condando i germi della rivelazione fino
necessario che voliamo a Lui con la cino alle anime in stato di grazia, ed a che, al momento opportuno, arrivino
volont, amandoLo senza misura fino esercita su loro una duplice influen- alla maturit per la salvezza dei popoli (Divinum illud munus, 7).
a renderci divinit, come Egli stes- za.
Lanima che si apre alle ispirazioni
so afferma nelle Scritture (cfr. Sal 81,
Con la prima, intima e diretta, co6; Gv 10, 34-35). In questo modo, sa- munica loro i suoi doni, le purifica dello Spirito, nello stesso tempo in cui
remo idonei ad annunciarLo a coloro dalle miserie, ispira loro buoni pro- illuminata dalla dottrina della Chieche ancora non Lo conoscono, secon- positi Queste anime diventano, co- sa, diventa, in un certo modo, infallibido lespressione di Lacordaire: La s, simili a una nave pronta a salpare: le. Questa misteriosa attuazione delraison ne fait que parler, cest lamour il soffio di una soave brezza sollever lo Spirito Santo supera tutte le deboqui chante! La ragione sa soltanto le sue vele e la condurr ad un buon lezze e miserie, trasformando compleparlare, lamore che canta!
porto. Senza dubbio, creando il ven- tamente coloro che la ricevono. Per i
20Salvami Regina Maggio 2008

cuori cos rinnovati, lunica legge consister nellobbedire al dulcis Hospes anim (dolce Ospite dellanima), lasciandoLo operare al suo interno, come raccomandava insistentemente la santa
carmelitana, Madre Maravillas di Ges, ad ognuna delle sue figlie spirituali:
Si tu Le dejas Se tu gli permetti
Nonostante sia risaputo che la presenza di Dio, in quanto Padre e Amico, nelle anime dei battezzati compete alle tre Persone della Santissima Trinit, visto che queste operano
sempre insieme, si attribuisce linabitazione specialmente al Divino Spirito Santo, perch questa generata dallamore e si effettua solo nelle
anime in stato di grazia. Ora, lo Spirito Santo amore sostanziale, perch
procede dallunione eterna e amorosa tra il Padre e il Figlio.
San Paolo, riferendosi a questa
divina inabitazione, si mostra ancor
pi audace, non restringendola solo
allanima ma, considerando i suoi riflessi nello stesso corpo: Non sapete
che il vostro corpo tempio dello Spirito Santo che in voi? (I Cor 6, 19).

Trasformazione degli
apostoli a Pentecoste
Molte volte, lazione dello Spirito
Santo nelle anime avviene in modo
soave e graduale, nella misura in cui
queste non gli frappongano ostacoli,
purificandole dalle loro colpe ed invitandole a progredire sempre di pi
nella virt. In altre occasioni, tuttavia, questa trasformazione si opera in
modo repentino e fulminante. Tale
stato il caso degli apostoli.
Durante la Passione di Ges, essi
hanno rivelato tutta la pusillanimit
propria della natura umana. Timorosi di subire lo stesso destino del Maestro, erano fuggiti, abbandonandoLo
nel momento in cui Egli pi necessitava della loro compagnia. E se, dopo quei giorni tragici, ancora si mantengono riuniti nel Cenacolo, questo
dovuto alle preghiere e allazione
della Santissima Vergine, come pure
alle apparizioni del Signore risorto.

I loro cuori permanevano ancora


vacillanti, i loro buoni desideri, mescolati allambizione per il primo posto, non erano perfetti ed essi stessi avrebbero dovuto sperimentare un
sentimento di indegnit in relazione
alla grandezza dellopera che il Signore aveva loro affidato. Nel frattempo,
una speranza li manteneva uniti, continuando unanimemente nellorazione (cfr. At 1, 14): era la promessa fatta sotto giuramento dallo stesso Cristo: Ora io vi dico la verit: bene per
voi che io me ne vada, perch, se non
me ne vado, non verr a voi il Consolatore; ma quando me ne sar andato, ve
lo mander (Gv 16, 7).
S, la mancanza di Ges era necessaria perch venisse lo Spirito, conveniva che i discepoli, la cui visione del
Maestro era troppo umana, sentissero il vuoto creato dalla Sua assenza e
comprendessero, ora a distanza, lorigine divina di Colui che li aveva riuniti. Questa nuova prospettiva si sarebbe raggiunta solo con lazione del
Consolatore che avrebbe loro insegnato tutta la verit (Gv 16, 13).
Cos, dieci giorni dopo la Sua
ascensione al cielo, realizzando la profezia che Egli stesso aveva fatto, il Figlio inviava sui discepoli il Difensore
promesso. Dalla sua azione repentina
ed efficace quegli uomini timidi e pieni di lacune furono trasformati in vere
colonne della fede. Simon Pietro, che
poche settimane prima aveva rinnegato il suo Signore per paura di una serva, non temeva ora di predicare questo
stesso Crocifisso alle porte del tempio.
Giacomo e Giovanni, i boanerges (figli
del tuono), dal temperamento collerico e ambizioso, diventarono i paladini
della dolcezza, apostoli del nuovo comandamento dellamore. Tommaso,
lincredulo, avrebbe fatto arrivare la
sua parola ardente fino ai lontani confini dellIndia. Che forza inesplicabile
per occhi umani li muoveva ora, spingendoli a conquistare il mondo a Cristo? Che misterioso potere li aveva riempiti di una nuova infusione di doni
e dei pi preziosi carismi?

Lanima che si apre


alle ispirazioni
dello Spirito, nello
stesso tempo in cui
illuminata dalla
dottrina della Chiesa,
diventa, in un certo
modo, infallibile

Maggio 2008 Salvami

Regina21

Doni e frutti dello Spirito Santo


Per comprendere bene limportanza di questo avvenimento, la cui commemorazione chiude il ciclo pasquale, necessario conoscere la grandezza dei doni che l furono concessi, non solo personalmente ai discepoli, ma a tutta la Chiesa, perpetuandosi attraverso i Sacramenti del Battesimo e della Cresima.
Attraverso le virt infuse, lanima
agisce secondo il suo libero arbitrio
aiutato dalla grazia, alla maniera di un
uccello che vola con lo sforzo delle proprie ali. I doni, tuttavia, la dispongono
a lasciarsi condurre direttamente sotto
limpulso dello Spirito Santo, come una
nuvola che si muove al minimo soffio
della brezza: Chi sono quelle che volano come nubi ? (Is 60, 8).

Sette sono i doni che provengono


dallo Spirito ed ornano lanima, conferendole bellezza e attrazione. Con loro, come spiegano i Santi Padri e i teologi, si acquista forza per resistere alle
principali tentazioni e si allontanano gli
ostacoli per la vita di perfezione. Quattro di essi hanno come finalit illuminare lintelligenza, mentre gli altri tre mettono in movimento la volont.
Il dono della sapienza illustra lanima per la conoscenza di Dio e la contemplazione dei suoi adorabili attributi; il dono della scienza fa penetrare
con discernimento nelle creature e le
giudica in modo esatto; il dono dellintelletto permette di comprendere i misteri divini; il dono del consiglio dirige
le azioni, in modo da usare ordinatamente le conoscenze precedenti.

Francisco Lecaros

Fuori, si era udito un rumore insolito, proveniente dal cielo, simile


a quello di un vento impetuoso, nel
medesimo tempo in cui sulla testa di
ognuno si posava una lingua di fuoco. Questi segnali esteriori, che confermavano il cambiamento operato nei loro spiriti, erano simboli della grazia concessa, dellimpeto della
carit e della grandezza di Dio che
discendeva. Il vento, al quale Ges
aveva gi fatto allusione nella conversazione notturna con Nicodemo
(cfr. Gv 3, 8), raffigurava le ispirazioni repentine inviate dallo Spirito, mentre le lingue, inondando di
igneo splendore la sala del Cenacolo, indicavano la pienezza di fede e
amore che conveniva agli annunciatori della Parola di Dio.

Fu col cristianesimo che sorsero le cattedrali, i castelli, i palazzi, lo splendore della liturgia,
la soavit del canto gregoriano e la grave armonia dellorgano
Cattedrale di Notre-Dame veduta dal fiume Senna, Parigi

22Salvami Regina Maggio 2008

Gi il dono della fortezza opera nel campo della volont, perfezionando la virt dello stesso nome e irrobustendola contro il vano timore
mondano; il dono della piet inclina allamore di Dio e alla carit verso il prossimo; infine, il santo timore
si oppone alle inclinazioni dellorgoglio e della superbia, tanto radicate
nel cuore umano.
Lanima che si lascia inondare
dallazione dello Spirito Santo non
tarder a produrre frutti di santit, che spargeranno intorno a loro il
buon odore di Cristo e comunicheranno alla sua persona un incanto
tutto spirituale. Nel suo cuore regneranno la pace e la mansuetudine, la
bont trasparir nel suo relazionarsi
con gli altri, la modestia briller nel
suo comportamento e il piacere per il
possesso dellAmato la accompagner costantemente. per questo che
lo Spirito Santo chiamato anche lo
Spirito della gioia, poich la Sua presenza e attuazione vengono sempre
seguite da un benessere interiore che,
a volte, si riflette nello stesso fisico,
e costituisce il vero tesoro dei santi.
San Paolo, nella sua lettera ai Galati, enumera questi frutti dello Spirito
e in seguito consiglia: Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito (Gal 5, 25).

Lanima della Chiesa


Qui giungiamo alle soglie di un
mistero che avvolge la Storia della
Chiesa ed stato causa di confusione e sconcerto per coloro che si sforzano di distruggerla. Nel promettere a Pietro che le porte dellinferno
non sarebbero prevalse contro la Sua
Chiesa, Ges non parlava della parte
umana, di questa che, a volte, si rivelata tanto fragile e soggetta a miserie. Si riferiva questo s, alla parte divina, che quella che conferisce alla
Sposa Mistica di Cristo il suo carattere trionfante e immortale.
Lanima della Chiesa la Terza
Persona della Santissima Trinit, il
Difensore promesso ed inviato, che

la santifica ed arricchisce con lazione


della Sua grazia e i Suoi doni, impedendo che Lei venga a soccombere,
o addirittura illanguidire, sotto i reiterati attacchi dei suoi avversari. Nel
Consolatore troviamo la spiegazione del grande segreto per il quale la
Chiesa tutta gloriosa, senza macchia
n ruga o alcunch di simile, ma santa e immacolata (Ef 5, 27) continua
il suo corteo vittorioso lungo i secoli, generando nuovi figli e portando la
sua dottrina fino ai confini del mondo. Comprendiamo, allora, da dove proviene linsegnamento infallibile dei Papi nel corso di quasi due millenni, il sorgere di nuovi carismi ogni
volta che le sue necessit lo richiedono, lincessante fiorire di anime sante che, contro altri Cristi, prolungano
per mezzo dellesempio la sua adorabile presenza sulla terra: Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine
del mondo (Mt 28, 20).

Prima e dopo Cristo


Il mondo, prima della venuta di Nostro Signore Ges Cristo, era in una
decadenza enorme, si pu dire che
lumanit aveva raggiunto un auge di
cattiveria inimmaginabile: dappertutto imperava lidolatria, si osservavano i costumi pi depravati e la degradazione della dignit aveva raggiunto
profondit mai viste. Se i nostri progenitori, Adamo ed Eva, fossero vissuti
ancora in quellepoca, non avrebbero
potuto credere che, per un solo peccato commesso, la loro discendenza fosse giunta alla situazione in cui si trovava ai tempi della nascita di Ges.
LIncarnazione di Nostro Signore
fu una marca storica che divise le ere
in prima e dopo Cristo. Il fatto che
la Seconda Persona della Santissima
Trinit avesse assunto la nostra carne
e, dopo aver compiuto la Sua missione redentrice, fosse salita al Cielo ed
inviato lo Spirito Santo, mut la faccia della Terra.
Fu col cristianesimo che sorsero le cattedrali, i castelli, i palazzi, lo splendore della liturgia, la so-

Lanima che si lascia


inondare dallazione
dello Spirito Santo
non tarder a produrre
frutti di santit,
che spargeranno
intorno a loro il buon
odore di Cristo

Maggio 2008 Salvami

Regina23

Tesoro dellOrazione

Consacrazione allo
Spirito Santo

Spirito Santo, laccio divino che unisce il Figlio


al Padre in un ineffabile e strettissimo laccio
damore! Spirito di luce e di verit, degnateVi di spargere tutta la pienezza dei vostri doni sulla mia
povera anima, che solennemente Vi consacro per sempre, affinch siate suo precettore, suo direttore e suo
maestro. Vi chiedo umilmente fedelt a tutti i vostri desideri ed ispirazioni, e dedizione completa e amorosa
alla vostra divina azione. O Spirito Creatore! Venite,
venite ad operare in me il rinnovamento per il quale
ardentemente sospiro; rinnovamento e trasformazione
tale che sia come una nuova creazione, piena di grazia,
di purezza e di amore, con la quale inizi davvero la vita
interamente spirituale, celestiale, angelica e divina che
chiede la mia vocazione cristiana.
Spirito di santit, concedete alla mia anima il contatto della vostra purezza, cos rimarr pi bianca della neve! Fonte sacra di innocenza, di candore e di verginit, datemi da bere la Vostra acqua divina, spegnete la sete di purezza che mi infiamma, battezzandomi con quel battesimo di fuoco il cui divino battistero la vostra divinit, siete Voi stesso! Avvolgete tutto
il mio essere con le vostre fiamme purissime. Distruggete, divorate, consumate negli ardori del puro amore
tutto quanto ci sia in me di imperfetto, terreno e umano; tutto quanto non sia degno di Voi.
Che la vostra divina unzione rinnovi la mia consacrazione come tempio di tutta la Santissima Trinit e
come membro vivo di Ges Cristo, a Cui, con maggior

perfezione di quella finora avuta, offro la mia anima,


il mio corpo, le potenze e i sensi con tutto quanto sono e ho. Feritemi damore, o Spirito Santo, con uno
di quei tocchi intimi e sostanziali, affinch, alla maniera della saetta incandescente, ferisca e trafigga il
mio cuore, facendomi morire per me stesso e per tutto quanto non sia lAmato. Trapasso felice e misterioso che solo Voi potete produrre, o Spirito Divino, che
anelo e prego umilmente.
Come un carro di fuoco divino, rapitemi dalla Terra al Cielo, da me stesso a Dio, facendo s che io fin da
subito abiti in quel paradiso che il suo Cuore.
Infondetemi il vero spirito della mia vocazione e
le grandi virt che esige e sono pegno sicuro di santit: lamore della croce e dellumiliazione e il disprezzo di tutto quanto transitorio. Datemi, soprattutto,
unumilt profondissima e un santo odio contro me
stesso. Ordinate in me la carit e ubriacatemi con il vino che genera vergini.
Che il mio amore a Ges sia perfettissimo, fino
a giungere alla completa alienazione di me stesso, a
quella celestiale pazzia che fa perdere il senso umano
di tutte le cose, per seguire le luci della Fede e gli impulsi della grazia.
Ricevetemi, dunque, o Spirito Santo, che in tutto e
per tutto mi consegni a Voi. Possedetemi, ammettetemi nelle castissime delizie della vostra unione, e in lei
io venga meno e spiri di puro amore nel ricevere il vostro bacio di pace. Amen.

(ROYO MARN, OP, Fr. Antonio. El gran desconocido


El Espritu Santo y sus dones. 2 ed. Madri: BAC, 2004.)

24Salvami Regina Maggio 2008

j
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G

Basterebbe che Ges


inviasse lo Spirito Santo
sulla terra, per esserci un
radicale cambiamento
La gloria dello Spirito
Santo Museo
dellArte Sacra, Rio de
Janeiro

avit del canto gregoriano e la


grave armonia dellorgano, da lui
nacquero le universit, gli ordini religiosi e le istituzioni di carit, fiorirono tra gli uomini il tratto affabile e rispettoso e la purezza dei costumi. In una parola, quellinfusione dello Spirito Santo, disceso sopra
gli apostoli a Pentecoste, diede origine a quello che potremmo chiamare lo spirito della Chiesa. Esso
tanto ineffabile che non lo possiamo
descrivere a parole, ma tanto reale e
vero che lo sentiamo toccare il fondo delle nostre anime, facendoci crescere nella conoscenza e nellamore
per la Sposa Mistica di Cristo.

Inviate il vostro Spirito creatore!


Il mondo doggi si trova in una decadenza simile forse persino peggiore a quella dei tempi evangelici. Gli
uomini sembrano sordi alla voce dello Spirito Santo e affondano sempre
pi nel peccato e nella dimenticanza di Dio. Oggi, pi che mai, lo spirito dellerrore, al quale si riferisce
San Paolo nella sua lettera a Timoteo
(cfr. I Tm 4, 1) pervade le mentalit
nel mondo, infiltrandosi nelle attivit
umane con i pi svariati mezzi.
Questo spirito dellerrore ostenta un dinamismo sconosciuto e insinuante, gravemente nocivo alla salvezza delle anime. Non pu che essere un abile artificio del demonio, che
approfitta della debolezza dei buoni per ottenere apparenti vittorie.

Si inganna a questo proposito il padre della menzogna, poich il nemico contro il quale egli invano si ostina a lottare, non uno stato di spirito o un modo di essere e neppure un
essere umano; , invece, una Persona sostanzialmente divina, lo Spirito
della Verit e dellAmore. Basta che
Egli intervenga perch sia invertita la
situazione e infligga una sconfitta decisiva alle forze infernali.
Per questo la Chiesa, nella persona dei suoi fedeli, prega da venti secoli la supplica del salmista: Emitte
spiritum tuum et creabuntur et renovabis faciem terrae Manda il tuo Spirito e sar una nuova creazione, e rinnoverai la faccia della terra (Sal 103,
30). Basterebbe che Ges, davanti alle suppliche di Maria Sua Madre, inviasse lo Spirito Santo sulla terra,
per esserci un radicale cambiamento. Che meraviglie potrebbero ancora venire, dopo questo avvenimento?
Se dalla prima venuta sono nate tante bellezze della cultura e della civilt e, soprattutto, tanti miracoli della grazia come testimonia la lunga
schiera di martiri, confessori, dottori
e vergini che gi godono nelleternit che cosa accadrebbe se ci fosse
un nuovo soffio del Consolatore sulla faccia della terra?

Per questo la Chiesa,


nella persona dei suoi
fedeli, prega da venti
secoli la supplica del
salmista: Manda il
tuo Spirito e sar una
nuova creazione, e
rinnoverai la faccia
della terra (Sal 103, 30)

Maggio 2008 Salvami

Regina25

Araldi ne

La statua pellegrina vis

Col fervore cos caratteristico del popolo filippino,


stata calorosamente ricevuta allaeroporto
internazionale di Cebu, il giorno 1marzo, la statua
Pellegrina dellImmacolato Cuore di Maria. Il gruppo
di pellegrini era capeggiato da Mons. Julito Cortes,
vescovo ausiliare di Cebu.

Un corteo formato
da decine di
veicoli, ha
condotto Maria,
subito dopo,
alla Cattedrale
Metropolitana,
dove una
moltitudine di fedeli
La attendeva.

La statua stata onorata con una tipica collana di fiori,


nella cappella dellaeroporto. Mons. Julito ha recitato, in
questoccasione, una commovente preghiera alla Madonna
chiedendoLe di aprire i cuori dei fedeli alla Sua visita nelle
terre filippine.

Arrivo della statua del Cuore Immacolato di Maria alla


Cattedrale Metropolitana di Cebu.

Durante il resto della giornata, fino a notte inoltrata, un gran numero di fedeli rimasto in veglia davanti alla
statua della Madonna, attratti dalla fisionomia materna della Vergine Maria e dalla dolcezza del suo sguardo
verginale. A destra, Mons. Julito incensa la statua durante lEucaristia.
26Salvami Regina Maggio 2008

el mondo

sita lArcidiocesi di Cebu


Manila

Calbayog

Cebu
Il nucleo locale degli Araldi del Vangelo ha accompagnato
la statua, rendendo solenne le liturgie alle quali hanno
partecipato. Nella foto, con Mons. Julito e Mons. Jos
Parma, Vescovo di Calbayog (al centro).

Nel Santuario
Arcidiocesano
di Guadalupe, a
Cebu, lEmmo.
Cardinal
Ricardo Vidal,
ha celebrato
lEucaristia, ed
ha incoronato
solennemente
la statua della
Madonna.

Maggio 2008 Salvami

Regina27

Incontro a
Fatima

ellampio salone Paolo VI del Santuario di


Fatima, quattromila pellegrini applaudono
la statua dellImmacolato Cuore di Maria
che entra in corteo per presiedere ad un ulteriore Incontro Nazionale dellApostolato
dellOratorio in Portogallo, il primo che si realizza nel 2008.
Dopo la cerimonia di incoronazione della statua della
Santissima Vergine, i presenti hanno seguito, con vivo interesse, la proiezione di un video sulle attivit e le testimonianze di grazie ottenute nei pellegrinaggi degli Oratori di casa
in casa.
In seguito, i momenti pi alti dellIncontro: solenne Eucaristia, recita del Rosario e benedizione col Santissimo Sacramento.
Per concludere, tutti hanno cantato lArrivederci alla
Vergine, mentre facevano cenno con fazzoletti azzurri, sentendo gi la prima nostalgia di questa giornata cos piena delle benedizioni della Madonna.
* * *
In seguito alla crescita dellApostolato dellOratorio in
terre portoghesi, questanno stato necessario dividere in
due il tradizionale Incontro annuale, poich il Salone Paolo
VI pu contenere soltanto la met degli iscritti. Il prossimo
gi in via di preparazione.

28Salvami Regina Maggio 2008

Gli Araldi ricevono


una Chiesa in Per

I
La Chiesa della Madonna dellIncarnazione,
nel Monastero delle Agostiniane,
a Pueblo Libre, Lima

l 31 marzo, nella Solennit dellAnnunciazione del Signore,


il Cardinal Juan Luis Cipriani Thorne, Arcivescovo di Lima
e Primate del Per, ha presieduto lEucaristia nella chiesa
della Madonna dellIncarnazione, nel Monastero delle Agostiniane, nella capitale peruviana. La cerimonia ha segnato linizio delle
attivit pastorali di tre araldi sacerdoti in questa chiesa.
Durante sua omelia, il Cardinale si soffermato su come lo
Spirito Santo ispira continuamente nuovi carismi e nuove realt
allinterno della Chiesa, tra cui gli Araldi del Vangelo. Ha commentato in seguito diversi aspetti del carisma di questa associazione, come lamore per la Liturgia, la devozione a Maria Santissima, specialmente sotto linvocazione di Fatima e la ricerca della santit.
Ha evidenziato, inoltre, il lavoro degli araldi nella sua Arcidiocesi e la loro unione con il Pastore. Ha fatto riferimento, molto affettuosamente, alle Religiose Agostiniane che, con la loro vita di contemplazione e preghiera, vivificano lapostolato.
Infine, ha manifestato la sua gratitudine a Don Joo S. Cl
Dias, EP fondatore e Superiore Generale degli Araldi del Vangelo per aver inviato tre sacerdoti di questistituzione per lassunzione dellincarico pastorale nella menzionata chiesa.
Alla fine della Celebrazione Eucaristica, il Cardinal Cipriani
ha incoronato, tra gli applausi della moltitudine di fedeli presenti, la statua pellegrina dellImmacolato Cuore di Maria.

Allarrivo, il Cardinal Juan Luis Cipriani stato


ricevuto dai sacerdoti araldi, ed ha benedetto in
seguito le chiavi della chiesa.

Il Cardinal Juan Luis Cipriani Thorne e i


concelebranti, in un momento della liturgia

Numerosi fedeli sono accorsi per


partecipare alla cerimonia

Maggio 2008 Salvami

Regina29

Un patrimonio comune

opo aver trascorso alcuni giorni con gli


Araldi del Vangelo nel Brasile, in occasione della dedicazione della chiesa della
Madonna del Rosario, il Rvmo. Don Jos Mateos y
Garca de Paredes, OP, ha voluto imprimere le sue
impressioni nella lettera il cui tenore riportiamo di
seguito. La sopracitata stata consegnata personalmente al Rvmo. Don Joo Scognamiglio Cl Dias,
EP, durante un cordiale incontro nel Convento di
Santo Domingo el Real, a Madrid (Spagna).

aro Don Joo


Al ritorno dal Brasile, mi
attendeva un impegno che
ha occupato tutto il mio tempo. Questa la ragione che ha tardato pi del
previsto questa lettera, attraverso la
quale voglio ringraziarla per lopportunit, che mi ha, molto amabilmente, permesso di trovarmi a contatto per la prima volta con la splendida realt di un carisma suscitato nella
Chiesa allinizio del terzo millennio.
Non stata una sorpresa per me,
perch ho constatato quello che mi
aspettavo. Non mi riferisco a fatti concreti, quanto, in generale, alle
ricchezze spirituali del carisma specifico, alla vitalit ed al dinamismo
dellAssociazione, al buon umore e
alla magnifica disposizione danimo
dei suoi membri, traboccanti di entusiasmo. Rendo grazie a Dio per le
nuove azioni intraprese, come esigenze della nuova evangelizzazione;

creativit che obbliga a guardare verso lalto, verso la creativit divina, e


che lo Spirito Santo concede allAssociazione come dono per lefficacia
della sua missione.
Mi ha molto confortato il vedere
rosari che pendevano dalle mani, a significare la devozione alla Santissima
Vergine: lAssociazione eminentemente mariana, cosciente che nella vita spirituale si arriva a Ges per
mezzo di Maria. Ho tratto conforto
anche nel vedere la cappella del Santissimo sempre in piena affluenza. La
stessa devozione eucaristica ha la sua
origine nella devozione alla Santissima Vergine, perch il Corpo eucaristico il Figlio nato dalle sue viscere, al quale Lei ci conduce per la relazione materna che mantiene con Lui
e con noi.
Che soddisfazione nel confermare
che abbiamo un patrimonio comune!
LAssociazione stima San Tommaso

Don Jos Mateos y Garca de Paredes, OP, laureato in


Teologia, Filosofia, Diritto e Diritto Canonico, avvocato del Tribunale della Rota Spagnola, Professore di
Diritto dei Religiosi ed stato Segretario Tecnico della Commissione Mista di Vescovi e Superiori Maggiori della Conferenza Episcopale Spagnola. stato nominato Delegato ad casum per diverse questioni dalla

30Salvami Regina Maggio 2008

per la sua santit, lo ammira per la


sua dedizione allo studio e segue fedelmente la sua dottrina. Nelle case
che ho visitato mi hanno mostrato la
Summa Teologica come tesoro molto
apprezzato; limmagine del Santo
in una delle vetrate dello studio della TV inaugurato recentemente, e la
rivista Lumen Veritatis ostenta la sua
ispirazione tomista. Questo patrimonio comune ci obbliga a lavorare uniti nella conoscenza e nella diffusione
degli insegnamenti di San Tommaso,
affinch sia permanente e feconda la
sua influenza nella vita intellettuale
Grazie a tutti per laccoglienza che
mi avete fatto e per i buoni esempi ricevuti. Grazie a lei, per avermi
agevolato in questa indimenticabile
esperienza.
Le invio la mia benedizione. Mi
benedica anche lei.
Mi consideri suo servo e fratello in
N.S.J.C.

Congregazione di Istituti di Vita Consacrata e Societ


di Vita Apostolica e dalla Congregazione della Dottrina della Fede. Condecorato Pro Eclesi et Pontifice
su istanza dellallora Cardinal Ratzinger, anche VicePostulatore di diverse cause di Canonizzazione. stato
Priore e Sotto-priore del Convento di Santo Domingo
el Real, e occupa attualmente lincarico di Consigliere.

In difesa dellAmbiente

l Prof. Dott. Jonpeter Germano Glaeser, Segretario Municipale del Centro Ambiente e Agricoltura di
Mairipor, Specialista in Ecologia, professore universitario, consulente ambientale, Direttore del Progetto Ecologico Serra da Cantareira e Consigliere Generale del Nucleo Regionale di Educazione Ambientale
Cantareira Cabuu, stato il primo relatore del ciclo di conferenze In difesa dellAmbiente, promosso
dalla Facolt Araldi del Vangelo.
Dott. Jonpeter ha affermato: limportanza capitale della Serra da Cantareira consiste nel suo sistema idrico, che rifornisce il 70% della metropoli di San Paolo. [...] Abbiamo seguito levoluzione della foresta e c molto della cosiddetta
riforestazione a fini commerciali, dove si piantano eucalipti e pini di eliotis, alberi che non permettono la ricostituzione della Foresta Atlantica, che ci di cui abbiamo bisogno. Ad un certo momento alcune associazioni sono andate l,
hanno abbattuto tutti questi eucalipti, hanno costruito grandi istituzioni e stanno rimboscando la foresta nativa.

Unopera sostenibile

l progetto Tabor, degli Araldi del Vangelo, contempla, secondo laccordo firmato tra la Segreteria
del Centro Ambiente di Mairipor, DEPRN, DUSM, CETESB e la Prefettura Municipale di Caieiras:
destinazione del 40,18% (38.643m2) dellarea del terreno come riserva ambientale, conforme i termini di responsabilit di preservazione Riserva Legale (TRPRL) N
280/05 e N 152/06;
piantagione compensativa di 2.737 alberi nativi, in
accordo con i termini di impegno al recupero ambienta-

le (TCRA) N 119/05 e N 143/06, cosa che gi stata


completamente eseguita;
captazione di energia solare e sistema di trattamento di effluenti con filtro biologico aerobico, che consente la riutilizzazione delle acque, conforme norma ABNT NBR N 7229/93;
monitoraggio ambientale realizzato da ingegneri agronomi, ingegneri forestali e biologi conforme
contratti di prestazione di servizio N 104190906 de
19/09/2006 e N 034 de 01/05/2007.
Maggio 2008 Salvami

Regina31

Santa Maria Mazzarello

Prenditi cura di queste


bambine
Nella comunit fondata dalla giovane Maria Mazzarello, San
Giovanni Bosco ha intravvisto linizio del ramo femminile
che la Vergine gli aveva chiesto tanti anni prima in sogno.
Juliane Vasconcelos Almeida Campos

ono noti i sogni mistici e


profetici di Don Bosco.
Questo, forse, meno degli altri. Vediamo come
lo racconta lui stesso:
Un bel giorno, attraversavo piazza
Vittorio, a Torino. Allimprovviso mi sono visto circondato da un piccolo esercito di bambine che cantavano, gridavano, con le loro vocine acute. Appena mi
hanno visto, sono volate intorno a me
e hanno acclamato: Viva Don Bosco!
[] Si incarichi anche di noi! Non vede che siamo abbandonate? Un altro
dovr occuparsi di voi: io sono sovraccarico di tanti bambini! [] Ma, mentre esse insistevano, mi apparsa una
Signora nobile, col volto splendente come il Sole, che mi ha detto: Occupati di
loro per me. Sono mie figlie1.
Pass del tempo e Don Bosco
sembrava essersi dimenticato del sogno. In realt, egli non nascondeva il
poco entusiasmo davanti allidea di
fondare un ramo femminile della sua
congregazione.
Nel giugno del 1866, don Giovanni Battista Leymone, direttore del collegio di Lanzo, ricord al santo la pos32Salvami Regina Maggio 2008

sibilit di una fondazione femminile,


nella quale delle suore facessero per
le bambine ci che i sacerdoti facevano per i bambini. Egli ci pens un poco e disse: S. Anche questo verr fatto. Ma non subito. Fra un po2.
Per questa realizzazione, la Provvidenza mise sulla via di Don Bosco
una ragazza di scuola: Maria Domenica Mazzarello.

Senza Ges, io non


saprei vivere
Nata il 9 maggio del 1837a Mornese, un villaggio alpino dellAlto Monferrato, Maria apparteneva ad una famiglia povera, e visse la sua infanzia
in campagna come il suo fondatore.
Fin da giovanissima lavorava con diligenza nelle vigne e nei campi, sempre
distinguendosi per la sua umilt, pudore e candore.
Pregava molto. Nel catechismo era
la prima alunna. Aveva fatto la sua Prima Comunione a 10 anni e, da allora,
si comunicava tutti i giorni, cosa che
non era affatto comune in quellepoca. Si alzava prima dellalba e usciva in
tutta fretta verso la chiesa, alle volte

camminando sulla neve. Senza Ges,


io non saprei vivere, era solita dire.

Unepidemia mut la sua vita


Allet di 23 anni, la Provvidenza mise alla prova la sua dedizione.
Unepidemia di tifo nero decim il
paesino di Mornese. Tutti fuggivano
dalle famiglie infettate. Una di queste era quella di suo zio Oreste Mazzarello: egli, sua moglie e i suoi figli,
tutti colpiti dalla terribile peste, non
avevano chi li aiutasse.
Il direttore spirituale di Maria,
don Domenico Pasquale Pestarino,
le chiese di fare questatto di carit.
Lei aveva paura ma, allo stesso tempo, nella sua anima qualcosa la chiamava a sacrificarsi per gli altri per essere pi unita al Signore.
Part, dunque, per la casa dello
zio e, in una settimana, lordine torn in quella famiglia. Persino gli infermi pi gravi cominciarono a stare
meglio. Maria per, contrasse la malattia e il suo stato si aggrav al punto che lei si rifiut di prendere le medicine. Sperava solo che Dio venisse
a portarla in Paradiso.

Si ingannava! Anche senza laiuto delle medicine, recuper la salute e si alz disposta a riprendere
la sua vita precedente. Tuttavia,
linfermit le aveva minato le
forze. Non riusciva a lavorare
nei campi come prima. Aveva
bisogno di trovare unaltra occupazione. Che avrebbe potuto fare? Sposarsi? Non si sentiva chiamata per questo.

i.i
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be
ie
nt
Sa

Con
questinquietudine
nellanima, un giorno camminava per la collina di Borgo Alto
dove allora non esisteva costruzione alcuna quando vide davanti a s
un grande edificio con molte bambine che giocavano e correvano in un
cortile. Impaurita, si strofin gli occhi e ud nitidamente queste parole:
Prenditi cura di queste bambine3.
Maria rifer a don Pestarino quanto
le era accaduto. Costui le disse che era
pura immaginazione, raccomandandole di dimenticare la visione e di non
raccontarla a nessuno. Lei obbed, ma
qualcosa rimase nel suo intimo.
La giovane Maria e la sua amica Petronilla anche lei di cognome
Mazzarello, anche se non erano parenti erano iscritte alla Pia Unione delle Figlie di Maria Immacolata,
allepoca gi molto diffusa in Italia.
Maria rivel allamica la sua intenzione di mettere in piedi un laboratorio di sartoria per insegnare alle bambine povere questo mestiere. Le misteriose parole udite sulla collina di Borgo
Alto la portavano a cercare le bambine
delle quali avrebbe dovuto prendersi
cura. Spieg inoltre a Petronilla che il
suo desiderio era, oltre che di insegnare loro la professione, quello di parlare
loro di Dio. E la invit ad unirsi a lei in
questo nobile progetto.
Petronilla accett linvito e le due si
sistemarono in una piccola sala dove
ogni giorno dieci bambine imparavano il taglio e il cucito. Erano le pi povere. Le due giovani guidavano le loro manine maldestre sui tessuti e sulle

Appaiono le prime bambine

Santa Maria Domenica Mazzarello

macchine, e allo stesso tempo orientavano a Dio i loro cuori infantili.

Nasce una piccola comunit


Linizio non fu facile. Oltre che ad
affrontare difficolt con le loro famiglie, dovettero far fronte allironia
dei paesani. Ripetutamente si videro
costrette a cambiare locale. Passavano per gli stessi dissapori per i quali
il loro fondatore, ancora sconosciuto,
era passato a Torino.
Una notte dinverno del 1863, bussarono alla porta delle Mazzarello
due piccole con gli occhi sbarrati dallo spavento. Erano orfane di madre,
e il loro padre, venditore ambulante, chiedeva alle caritatevoli ragazze
che le accogliessero mentre lui era in
viaggio. Maria e Petronilla ottennero
da due vicini un letto e della farina,
per fare un po pi di polenta, e diedero loro ospitalit.
La notizia si sparse con rapidit. Arriv aiuto da ogni parte: legna, coperte,
farina e farina di granturco. Prima della primavera, erano gi sette le bambine alle quali le giovani facevano da madri. Don Pestarino le incoraggiava, dicendo che era Dio a mandare loro queste piccole creature bisognose.

Subito altre due ragazze della Pia


Unione delle Figlie di Maria si offrirono per aiutare nei lavori di
casa. Consultato, don Pestarino acconsent ed esse formarono una piccola comunit: le
Quattro Figlie, come erano
chiamate nel villaggio.
Esse volevano fare il bene
a tutte le bambine del luogo.
Nei giorni consacrati e di domenica, riunivano le bambine
e le portavano in chiesa. Poi organizzavano allegre passeggiate e inventavano ogni tipo di giochi per intrattenerle. Facevano per
loro ci che Don Bosco faceva per
i bambini. Nasceva, cos, senza che se
ne fossero rese conto, una specie di
festoso oratorio femminile.

Primo incontro col fondatore


Don Pestarino fece una visita a Don
Bosco, nellOratorio di Valdocco, rimase incantato per tutto quanto vide
e chiese di entrare nella Congregazione Salesiana. Don Bosco accett,ma
volle che continuasse a Mornese, come direttore delle Quattro Figlie. Il
santo vedeva in questa piccola comunit linizio del ramo femminile che
la Vergine gli aveva chiesto tanti anni
prima in sogno
Per mezzo di don Pestarino, Don
Bosco invi, in quelloccasione, un biglietto alle Figlie dellImmacolata
di Mornese, incoraggiandole e comunicando loro che sarebbe andato presto a trovarle. Ancora prima di conoscere il loro santo fondatore, esse baciarono il biglietto come una reliquia.
Il 7 ottobre 1864 ebbe luogo
levento che avrebbe segnato profondamente la vita di Maria Mazzarello:
il suo primo incontro con Don Bosco.
La popolazione lo ricevette con musica, applausi, strade adorne di fiori e
bandiere. Era amabile, allegro, amico dei bambini e dei poveri. Tutti lo
trattavano come un uomo di Dio. Il
popolo voleva costruire sulla collina
di Borgo Alto un collegio, per i padri
Salesiani. Don Bosco approv lidea
Maggio 2008 Salvami

Regina33

e promise di mandare altri due dei


suoi migliori sacerdoti.
Maria fu colma di ammirazione
nelludire il primo sermone del santo.
Durante i cinque giorni in cui egli rimase a Mornese, non perse nessuna
delle sue omelie o le piccole conversazioni della Buona Notte ai giovani. Don Bosco un santo: io lo sento. E dei santi non si pu perdere nessuna parola4 disse.

Sorge una nuova congregazione

Carlos Aguire

Lanno successivo, Maria e le sue


compagne si stabilirono in una casa
migliore, vicino alla parrocchia, dove continuarono a condurre una vita
comunitaria sotto il nome di Figlie
dellImmacolata..
Don Bosco ritorn a Mornese nel
1867, per inaugurare la cappella del
nuovo collegio. Rimase quattro giorni nella cittadina e fece una conferenza al piccolo gruppo di ragazze. Due
anni dopo, invi a Maria e a Petronilla un quadernetto scritto di proprio
pugno, contenente un regolamento

per loro e le bambine. Questo manoscritto andato perduto, ma Suor Petronilla si ricordava i seguenti consigli: cercare di vivere abitualmente alla presenza di Dio; recitare frequentemente preghiere giaculatorie; agire con dolcezza, pazienza, amabilit;
assistere con dedizione le bambine,
mantenerle sempre occupate e insegnare loro una vita di devozione semplice, sincera e spontanea.
Nel 1870, Don Bosco torn a Mornese per vedere da vicino la vita delle Figlie. Voleva esaminare leffetto del suo quadernetto. Si mostr
pienamente soddisfatto!
Di fronte a tale realt, lanno seguente, Don Bosco riun il Capitolo
della Congregazione e chiese lopinione di ognuno sulla fondazione del
ramo femminile. Tutti manifestarono
un parere favorevole.
Don Bosco decise, allora, che le
Figlie dellImmacolata si trasferissero nelledificio del collegio appena
costruito e vi conducessero una vita
comunitaria, sotto la direzione di don
Pestarino. Egli accett immediatamente
lincarico, ma era preoccupato perch il popolo di Mornese aveva costruito il collegio
per leducazione dei
bambini e forse non
avrebbe approvato il
cambiamento.

Don Bosco battezz


in termini profetici:
Userete il nome che
da molto il mio cuore
vi riserva: Figlie di
Maria Ausiliatrice

Istituzione dellOrdine
Salesiana Femminile
Santuario di Maria
Ausiliatrice, ValdoccoTorino

34Salvami Regina Maggio 2008

Nel giugno di quello stesso anno,


Don Bosco and a Roma ed espose il
suo progetto a Pio IX che, dopo averci pensato per alcuni giorni, gli disse: Il suo progetto mi sembra assecondare il volere di Dio. Penso che queste
suore debbano avere come fine principale listruzione e leducazione delle
bambine, proprio come i salesiani fanno con i bambini. Che esse dipendano
da lei e dai suoi successori5.
Nel gennaio del 1872, le Figlie si
riunirono nel capitolo ed elessero la
loro prima superiora: Maria Mazzarello. Ritenendosi indegna, lei cerc
di schivarsi, ma don Pestarino port il
caso a Don Bosco e questi, conoscendo la virt e la capacit delleletta, la
conferm nella delicata funzione.
Otto mesi pi tardi, durante la Festa della Madonna di Neves, alla presenza di Mons. Giuseppe Maria Sciandra, vescovo di Acqui e di Don Bosco,
si realizz la prima consegna dellabito a quindici giovani. Era fondata la
nuova congregazione, che Don Bosco battezz in termini profetici: Userete il nome che da molto il mio cuore
vi riserva: Figlie di Maria Ausiliatrice.
Per vostra intermediazione la Madonna
vuole andare in aiuto delle bambine povere. Siete povere e poco numerose. Ma
dovrete avere tante alunne che non saprete pi dove mettere6.

Inizio pieno di difficolt


Come temeva don Pestarino, gli
abitanti di Mornese si sentirono traditi quando le ragazze occuparono il collegio di Borgo Alto. Don Bosco aveva
promesso di inviare sacerdoti per dedicarsi ai bambini! argomentavano.
Fu in un clima di incomprensione
e quasi di ostilit che le Figlie di Maria Ausiliatrice iniziarono la loro vita religiosa. Nessuno voleva pi aiutarle. La povert oltrepassava i limiti della miseria. Mancavano loro proprio i pi essenziali generi alimentari.
Molte suore riposavano con la testa
appoggiata ad un pezzo di legno arrotolato in stracci. I pochi cuscini che
avevano a disposizione erano usa-

Consolidamento ed espansione
della congregazione
Nel 1874, Don Bosco and a Mornese e decise di inviare varie religiose
per fondare case in altre citt dItalia.
Riun la comunit per eleggere la Superiora Generale dellOrdine. Tutti i
voti, meno uno il proprio ricaddero su Maria Mazzarello. Don Bosco, sorridendo, le disse che era la voce di Dio.
Partirono tre suore per aprire un
oratorio e una scuola a Vallecrosia.
Pi tardi ne partirono sette per Torino. Poi altre arrivarono a Biella,
Alassio, Lu Monferrato, Lanzo Torinese, Sestri Levante.
Nel 1877, Don Bosco le invit ad
essere missionarie in America del
Sud, dove le avrebbero seguite alcuni sacerdoti salesiani. Madre Mazzarello invi sei figlie, scelte tra molte altre che erano desiderose di partire. Non appena ricevette la notizia
del loro arrivo al campo di missione,
scrisse loro una lunga lettera, nella
quale conversava con ognuna come
se le sentisse molto vicine a s. Nelle
ultime righe, diceva loro: Figlie mie,
vi raccomando di volervi molto bene,
abbiate pazienza le une con le altre,
perdonatevi reciprocamente i piccoli
difetti, cose inevitabili. Abbiate molta

Victor Domingues

ti dalle bambine. In queste condizioni, Maria incoraggiava sempre le sorelle: Siamo nelle mani di Dio. Riceveremo di tutto: ingiurie, scherni e perfino fame, con molto amore. Quando
Lui vorr, le cose cambieranno7.
Due anni dopo, mor Suor Maria
Poggio. Aveva sopportato tanta fame
e freddo nellultimo inverno che era
partita in silenzio. Il popolo di Mornese si commosse nel vedere al funerale
le giovani religiose scheletriche, vestite col loro abito, che pregavano il rosario. Da allora, non manc mai pi
la farina per la polenta n farina per il
pane nel convento di Borgo Alto.
Ed era diventata realt la visione
che aveva avuto Maria, tanti anni prima, su quella collina.

Il corpo incorrotto di Santa Maria Mazzarello riposa in una urna


di bronzo nella Basilica di Maria Ausiliatrice, Torino.

cura della vostra salute. Coraggio, buone e care sorelle!8.


In poco tempo, le Figlie di Maria
Ausiliatrice costituirono una grande famiglia sparsa in varie parti del
mondo.

Morte prematura
Il fatto di diventare Superiora Generale non indusse Madre Mazzarello ad abbandonare i piccoli servizi. Aveva cura delle bambine e delle
suore come una vera madre.
Ma la sua salute cominci a venir
meno. Camminava con difficolt e,
di notte, riscaldava in cucina un mattone per dare sollievo col suo calore
ai forti dolori che sentiva nella parte destra del tronco. Si era offerta come vittima espiatoria e la Provvidenza sembrava averla accettata.
Nel 1881, mentre si trovava a
Saint-Cyr, in Francia, il medico le
diagnostic una pleurite allo stadio
avanzato. A quei tempi, il trattamento era fatto tramite ventose che, in 40
giorni, trasformarono la sua schiena
in una ferita. Non si lagnava di nulla
e dava solo buoni esempi alle sue sorelle nella fede.
Il medico le diede due mesi di vita,
e lei decise di tornare a Nizza Monferrato, dove anni prima era stata trasferita la Casa Madre della Congregazione. L spir il 14 maggio del 1881. Le

ultime parole alle sue figlie, che piangevano, furono: Addio! Ci vediamo
in Cielo Con appena 44 anni di vita, fu un esempio di umilt e santit,
zelo apostolico e purezza verginale.
Pio XI la beatific nel 1939 e Pio
XII la canonizz nel 1951. Il suo corpo, incorrotto, fu traslato in un altare
della grandiosa Basilica di Maria Ausiliatrice, a Torino.

) Apud AO CRISTIANO, vol. V


Mayo. Madrid: B.A.C., 2004.
pag.313.

) BOSCO, Tersio. Dom Bosco. 6 ed.

So Paulo: Editora Salesiana, 2002.


pagg. 418-419.

) BOSCO, Tersio. Maria Domingas

Mazzarello. 5 ed. So Paulo: Editora


Salesiana Dom Bosco, 1997. pag.9.

) BOSCO, Tersio. Dom Bosco. 6 ed.

So Paulo: Editora Salesiana, 2002.


pag. 423.

) Idem. pag. 426.

) BOSCO Henri; VON MATT, Leo-

nard. Dom Bosco. Trad. Zita Givoni


Garcia. Porto: Edies Salesianas,
s/d. pag. 169.

) BOSCO, Tersio. Maria Domingas

Mazzarello. 5 ed. So Paulo: Editora


Salesiana Dom Bosco, 1997. pag. 18.

) Idem, pag. 29.


Maggio 2008 Salvami

Regina35

Intervista con il Canonico Enrique Lpez Fernndez

Il Santo Sudario della


Cattedrale di Oviedo
Venerabile reliquia del preziosissimo sangue di Ges, il Santo
Sudario di Oviedo attira innumerevoli fedeli nei giorni in cui
esposto al culto. Uno dei pi illustri studiosi del tema, il Canonico
Enrique Lpez Fernndez, ci parla di questo prezioso tessuto.
Don Manuel Rodrguez Sancho, EP
AV: La Cattedrale di Oviedo conserva un tesoro, poco conosciuto. Pu parlarci un poco della Camera Santa?
Effettivamente, nella Camera
Santa si conservano reliquie e oggetti
di un valore religioso e storico eccezionale. La pi importante il Santo
Sudario di Oviedo, ma nel corso dei
tempi anche altre reliquie vi hanno
ricevuto un culto straordinario, come
le spine della Corona di Nostro Signore e le reliquie di alcuni santi.
Al centro della Camera si trova
lArca Santa, portata da Toledo fino
alle Asturie nellanno 711, poco dopo linvasione musulmana. Al suo interno erano riposti il Santo Sudario e
altre reliquie appartenenti al Signore Ges, alla Vergine e agli apostoli,
tutte di valore incalcolabile, come per
esempio, il Lignum Crucis di Nicodemo o un calzare di San Pietro.
Queste reliquie sono arrivate a Toledo, provenienti da Gerusalemme,al
tempo della conquista nel 614 dai
persiani al comando di Cosroe II e,
36Salvami Regina Maggio 2008

poco dopo, nel 637, dai primi seguaci di Maometto. Cercando un luogo sicuro per le reliquie, i cristiani le
trasferirono in Occidente, fuggendo
dallinvasione maomettana che continuava ad avanzare dal nord Africa.
LArca rimase nascosta fino a che
ormai consolidato il regno fondato da Don Pelayo, dopo la battaglia
di Covadonga (722) si decise di traslarle nella nuova capitale fondata dal devoto Re Alfonso II, il Casto
(760-842).
Essa incuteva un tale timore reverenziale, che nessuno os aprirla fino
allanno 1075, quando chiese di farlo il Re Alfonso VI, che trascorreva
la Quaresima ad Oviedo. Si organizz una grande cerimonia alla presenza
del notaio reale, delle autorit religiose e di numerosi testimoni, tra i quali
figura il famoso Cid Campeador, che
ancora non era caduto in disgrazia.
Limpressione fu cos grande che il
re fece fare importanti donazioni alla
Santa Chiesa Cattedrale, affinch potesse sostenere un culto degno di simili reliquie. A protezione della pre-

cedente, mand anche a costruire una


nuova arca coperta di belle placche
dargento, che serve anche da altare.
questa che si conserva attualmente.
AV: Secondo la tradizione, il Santo Sudario ha ricoperto il capo di Ges. Lei, che esperto nel
Vangelo di San Giovanni, crede che vi sia una base in esso per
confermare questa credenza?
Senza dubbio. Nel suo Vangelo, San Giovanni usa la parola sudario in due occasioni1. Una per riferirsi alla parte del lenzuolo funebre di Lazzaro: E, detto questo, grid a gran voce: Lazzaro, vieni fuori!. Il morto usc, con i piedi e le mani avvolti in bende(), e il volto
( ) coperto () da un
sudario() (Gv 11, 43-44).
Laltra, quando vanno al sepolcro di
Ges e lo trovano vuoto: Correvano insieme tutti e due, ma laltro discepolo corse pi veloce di Pietro e giunse
per primo al sepolcro. Chinatosi, vide
le bende per terra( ),

Csar Dez

to il volto di un defunto adulto, con


barba, capelli lunghi, maltrattato e
ucciso violentemente.
AV: Quali sono gli atti di culto coi quali si pu venerarlo?

Il Canonico Enrique Lpez Fernndez (a destra) e Don Manuel


Rodrguez,EP davanti alla Camera Santa. Sullo sfondo si pu
apprezzare lArca, coperta dargento, che contiene
il Santo Sudario di Oviedo.

ma non entr. Giunse intanto anche


Simon Pietro che lo seguiva ed entr
nel sepolcro e vide le bende per terra,
e il sudario, che stava (o meglio: gli
era stato posto2) sul capo, non per terra
con le bende, ma piegato in un luogo
(3 ) a parte
() (Gv 20, 4-7).
In questo caso, sembra che il Sudario di Oviedo non faccia parte del
lenzuolo funebre, poich si trovava
a parte () rispetto alle bende
poste per terra le quali erano appunto il lenzuolo funebre e corrisponderebbero a quello che conosciamo come la Sacra Sindone di Torino le quali rimasero poste per terra (
, applicato ad una persona,
significherebbe giacenti).
Allora, cosa ci faceva nel sepolcro?
Quale era stata la sua funzione? Tutti
gli studiosi concordano che deve essere stato utilizzato prima della sepoltura, nella manipolazione o preparazione del cadavere. Il primo a formulare
questa ipotesi stato monsignor Teodoro Ricci, benemerito studioso della
Sacra Sindone di Torino: i giudei coprivano il volto delle vittime di morte
violenta, e il Sudario di Oviedo fu usato durante la traslazione del cadavere
dalla croce fino al sepolcro.

AV: Le macchie che appaiono


nel tessuto ci danno qualche indizio sulluso che ne stato fatto?
necessario distinguere quello
che si vede a occhio nudo, da quello
che si vede in laboratorio. Ad occhio nudo vediamo una serie di macchie di diverse intensit, alcune simmetriche e altre no. Apparentemente
sarebbero di sangue, ed altre di sangue diluito in acqua.
Gli studiosi dellEDICES (Equipo de Investigacin Centro Espaol
Sindonologa) hanno potuto determinare, a partire da queste macchie, che il tessuto era piegato a
met quando ha ricoperto la testa,
per questo le macchie sono simmetriche, alcune si sono formate per
contatto diretto col volto, altre per
infiltrazione da un lato allaltro. Da
come esse si sono estese, si deduce che in un primo momento il corpo stava ancora appeso in croce (
in verticale) e successivamente fu
sdraiato con la bocca verso il basso ( in orizzontale). Non sono state
prodotte per sfregamento, ma per
successivi flussi del liquido. Non
possiamo entrare in dettagli, ma
provato che il Sudario ha ricoper-

Il Santo Sudario di Oviedo esposto al pubblico solo tre giorni allanno: il Venerd Santo, il 14 settembre, festa dellesaltazione della Santa
Croce e il 21 settembre, giorno di San
Matteo. Alla fine della Messa, si d la
benedizione solenne con esso.
Per il restante periodo dellanno
rimane depositato nella Camera Santa della Cattedrale di Oviedo e si pu
vedere soltanto la cassa che lo contiene. Si pensato di esporlo con un sistema speciale di protezione, ma non
esistendo una totale garanzia di sicurezza, al momento, non si pu realizzare. Prima di ogni cosa, necessario
preservare la reliquia.
) E stata fatta una traduzione literale, osservando per i tempo, modi e
lordine del originale.

) L uso del indicativo imperfetto di


essere nel senso del traspassato
proprio di San Giovanni

) , participio passato di
, verbo che significa avvolgere e che viene usato in questo modo da Matteo e Luca per dire che Giuseppe dArimatea lo avvolse () in un lenzuolo; significa anche arrotollare o piegare.

Il Canonico Enrique Lpez


Fernndez nato a Vilabol di
Suarna-Fonsagrada (Spagna),
nel 1929. teologo, professore e scrittore, autore di numerose opere. Laureato in Teologia allUniversit Pontificia di
Salamanca, in Scienze Bibliche
al Pontificio Istituto Biblico di
Roma e in Filologia Semitica
allUniversit di Barcellona.

Maggio 2008 Salvami

Regina37

La Parola dei Pastori

Riverenza e adorazione
dellEucaristia
La fermezza, chiarezza e coerenza del Magistero traspaiono con forza nella
prefazione scritta dal Segretario della Congregazione per il Culto Divino
per il libro Dominus est Riflessioni di un vescovo dellAsia Centrale sulla
Sacra Comunione, di Mons Athanasius Schneider, vescovo
di Karaganda (Kazakistan).
Mons. Malcom Ranjith Patabendige Don

Segretario della Congregazione per il Culto Divino

el libro dellApocalisse, San Giovanni narra di come,


avendo visto e udito ci che gli era
stato rivelato, si prostrava in adorazione ai piedi dellAngelo di Dio (cfr.
Ap 22, 8). Prostrarsi o mettersi in ginocchio davanti alla maest della presenza di Dio, in umile adorazione, era
unabitudine di riverenza che il popolo di Israele realizzava sempre in presenza del Signore. Dice il primo libro
dei Re: Quando Salomone ebbe finito
di rivolgere al Signore questa preghiera
e questa supplica, si alz davanti allaltare del Signore, dove era inginocchiato con le palme tese verso il cielo, si mise
in piedi e benedisse tutta lassemblea di
Israele (1Re 8, 54-55). La postura del
re nella supplica era chiara: egli era
genuflesso davanti allaltare.
Si trova la stessa tradizione anche nel Nuovo Testamento in cui vediamo inginocchiarsi davanti a Ges: Pietro (Lc 5, 8); Giairo, per chiederG li che guarisca sua figlia (Lc

8, 41); il Samaritano, quando torna


per ringraziarLo; Maria, sorella di
Lazzaro, per chiederGli il favore della vita per suo fratello (Gv 11, 32).
Nel libro dellApocalisse (Ap 5, 8; 5,
14; 19, 4), si nota, in generale, lo stesso atteggiamento di prostrazione di
fronte allo stupore causato dalla presenza e rivelazione divine. La convinzione che il Tempio Santo di Gerusalemme fosse la casa di Dio era in intima relazione con questo costume,
pertanto, era necessario adottarvi atteggiamenti corporei che esprimessero un profondo sentimento di umilt
e riverenza alla presenza del Signore.

La pratica di inginocchiarsi in
adorazione dellEucaristia
Anche nella Chiesa, la convinzione
profonda che il Signore reale e veramente presente nelle Specie Eucaristiche e il costume di conservare la Santa Comunione nei tabernacoli, hanno
contribuito allabitudine di inginocchiarsi in atteggiamento di umile adorazione al Signore nellEucaristia.

Infatti, per ci che riguarda la presenza reale di Cristo nelle Specie Eucaristiche, il Concilio di Trento ha
proclamato: Nellaugusto Sacramento della Santa Eucaristia, dopo la consacrazione del pane e del vino, il Signore Ges, vero Dio e vero Uomo, presente veramente, realmente e sostanzialmente, sotto lapparenza di queste
realt sensibili (DS 1651).
Inoltre, San Tommaso dAquino
aveva gi definito lEucaristia come
latens Deitas (Deus occulto). La fede nella presenza reale di Cristo nelle Specie Eucaristiche apparteneva gi, allora, allessenza della fede
della Chiesa ed era parte intrinseca
dellidentit cattolica. Era chiaro che
non si poteva edificare la Chiesa se
questa fede fosse pregiudicata, anche
in un qualche punto minimo.
Pertanto, lEucaristia, pane transustanziato in Corpo di Cristo, e vino in Sangue di Cristo, Dio in mezzo a noi, dovrebbe essere accolta con
ammirazione, massima riverenza e
atteggiamento di umile adorazione.

Il Papa Benedetto XVI ricordando


le parole di santAgostino: Nessuno
mangia questa carne, senza prima adorarla; peccheremmo, se non la adorassimo (Narrazioni in Salmi 98, 9: CCL
39, 1835) rileva che ricevere lEucarestia significa collocarsi in atteggiamento di adorazione. Colui che comunichiamo []soltanto nelladorazione pu maturare una accoglienza profonda e vera (Sacramentum Caritatis, 66).

Atteggiamenti che facilitano


il raccoglimento
Seguendo questa tradizione,
chiaro che diventa coerente e indispensabile adottare gesti e atteggiamenti del corpo e dello spirito che facilitino il silenzio, il raccoglimento,
lumile accettazione della nostra povert davanti allinfinita grandezza e
santit di Colui che viene al nostro
incontro nelle Specie Eucaristiche.
Il miglior modo di esprimere il nostro sentimento di riverenza verso il
Signore Eucaristico quello di seguire lesempio di Pietro che, come narra il Vangelo, si gett in ginocchio davanti al Signore e disse: AllontanaTi
da me, Signore, perch sono un peccatore! (Lc 5, 8).
Ora, si nota come in alcune chiese
questa condotta diventi sempre pi
rara, ed i responsabili non solo impongono ai fedeli di ricevere in piedi la Sacra Eucarestia, ma hanno anche tolto tutti gli inginocchiatoi, obbligando i fedeli a rimanere seduti o
in piedi, persino durante lelevazione
delle Specie Eucaristiche, presentate
per ladorazione. strano che tali misure siano state prese dai responsabili della liturgia nelle diocesi o dai parroci nelle chiese, senza alcuna consultazione presso i fedeli, nonostante
oggi si parli pi che mai, in certi ambienti, di democrazia nella Chiesa.

Il modo di ricevere la comunione


Allo stesso tempo, parlando della comunione in mano, necessario
riconoscere che si tratta di una pra-

tica introdotta abusivamente ed affrettatamente in alcuni ambienti della Chiesa subito dopo il Concilio, che
ha alterato la secolare pratica precedente ed diventata, in seguito, una
condotta regolare in tutta la Chiesa.
Questo mutamento si giustificava argomentando che esso rifletteva
meglio il Vangelo o la pratica antica della Chiesa. vero che se qualcuno riceve la comunione sulla lingua pu anche riceverla sulla mano, essendo questi organi del corpo
di pari dignit. Alcuni, per giustificare tale pratica, ricorrono alle parole di Ges: Prendete e mangiate
(Mc 14, 22; Mt 26, 26). Qualunque
siano le ragioni per sostenere questo costume, non possiamo ignorare
quello che succede, a livello mondiale, dove stato adottato. Esso contribuisce ad un graduale e crescente
indebolimento dellatteggiamento di
riverenza verso le sacre Specie Eucaristiche. Il costume precedente, al
contrario, preservava meglio questo
senso di riverenza.
Ne sono derivati una allarmante mancanza di raccoglimento e uno
spirito di generalizzata distrazione.
Si vedono, ora, comunicanti che frequentemente tornano
ai loro posti come se
nulla di straordinario
fosse accaduto. Ancor
pi distratti si mostrano i bambini e gli adolescenti. In molti casi
non si nota quel senso di seriet e silenzio
interiore che devono
indicare la presenza
di Dio nellanima.
Il Papa parla della
necessit, non solo
di intendere il vero e
profondo significato
dellEucaristia, ma anche di celebrarLa con dignit e riverenza. Dice che
necessario essere coscienti dei gesti
e delle posizioni, come inginocchiarsi durante i momenti salienti dellOrazione Eucaristica (Sacramentum Ca-

ritatis, 65). Inoltre, trattando del ricevimento della Sacra Comunione, invita tutti a fare il possibile affinch il
gesto, nella sua semplicit, corrisponda
al suo valore di incontro personale col
Signore Ges Cristo nel Sacramento
(Sacramentum Caritatis, 50).

Contributo allattuale
discussione sullEucaristia
In questa prospettiva, merita uno
speciale apprezzamento lopuscolo scritto da Sua Eccellenza Mons.
Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Karaganda, nel Kazakistan,
sotto il molto significativo titolo di
Dominus est. [...] Egli ci presenta un
excursus storico-teologico che chiarisce come il costume di ricevere la Sacra Comunione in bocca e in ginocchio fu accolto e rafforz la Chiesa
per un lungo periodo di tempo.
Credo sia giunta lora di valutare
la pratica sopra menzionata, di riconsiderarla e, se necessario, di abbandonare lattuale, che di fatto non fu
indicata n dal Sacrosanctum Concilium n dai Padri Conciliari, ma fu accettata dopo la sua introduzione abusiva in alcuni paesi. Oggi, pi che mai
necessario aiutare i fedeli a rinnovare una fede viva nella presenza reale di Cristo nelle Specie Eucaristiche, per
rafforzare la vita stessa della Chiesa e difenderla in mezzo alle pericolose distorsioni della
fede che tale situazione
continua a causare.
Le ragioni per una tale
misura devono essere non
tanto quelle accademiche,
ma anche pastorali sia
spirituali, sia liturgiche; insomma, quello che edifica
meglio la fede. In questo
senso, Mons. Schneider ha
mostrato un lodevole coraggio, poich ha saputo intendere il vero significato delle parole di San Paolo: ma
che tutto si faccia in modo da edificare
(ICor 14, 26).

Francis Kohn, sacerdote della Comunit Emmanuel e responsabile


della sezione giovani del Consiglio
Pontificio per i Laici, in dichiarazioni
allAgenzia Zenit, afferma che il Centro San Lorenzo prima di tutto, un
luogo di preghiera. Il Santissimo
esposto tutti i giorni in questa piccola
chiesa romana magnifica, e la Messa
celebrata quotidianamente.
Questa Casa del papa per i Giovani rimane aperta tutti i giorni, dalle ore 11 alle 17, per accogliere i pellegrini. Alle 17 c lAdorazione Eucaristica, alla presenza di un sacerdote che risponde alle richieste di Confessione.
Maggiori informazioni possono
essere ottenute in centrosanlorenzo@aity.va

Nel 2007, sono state registrate


nel Santuario di Fatima 199.333 confessioni, circa 9mila in pi dellanno
precedente.
Durante questo periodo, 190 sacerdoti si sono dedicati al ministero di questo sacramento. Nel santuario, le confessioni si sono effettuate non solamente in portoghese, ma
anche in altre lingue, grazie allausilio di sacerdoti oriundi da altri paesi, come Italia, Spagna e Malta. Infatti, lanno scorso sono stati ascoltati
pi di 34mila pellegrini di lingua non
portoghese.

Santiebeati.it

Fatima: Pi di 199mila
confessioni nellanno 2007

Benedetto XVI celebra nel


Centro del Papa per giovani
Fondato dal Papa Giovanni Paolo
II, il 13 marzo del 1983, il Centro Internazionale Giovanile San Lorenzo
ha completato 25 anni di esistenza.
Per commemorarlo, il Papa Benedetto XVI ha visitato il centro ed ha celebrato una Messa, alla quale hanno
partecipato 200 giovani, provenienti
da tutte le parti del mondo.
Sotto la responsabilit pastorale
del Pontificio Consiglio per i Laici, il
Centro Internazionale Giovanile San
Lorenzo un luogo di accoglienza, di
preghiera e di incontro per i giovani
del mondo intero che vengono in pellegrinaggio a Roma.
Situato vicino Piazza San Pietro,
il Centro aiuta i giovani pellegrini a
trovare un luogo per alloggiare ed offre servizi per organizzare soggiorni e
itinerari di pellegrinaggio.
40Salvami Regina Maggio 2008

donia-Vieste- San Giovanni Rotondo,


Mons. Domenico Umberto DAmbrosio, Ha seguito il lavoro di riesumazione
ed ha dichiarato alla stampa che il corpo
si trova in buono stato di conservazione.

Riunione in Vaticano sulla


situazione della Chiesa in Cina
La Santa Sede ha dedicato una
speciale attenzione alla situazione
della Chiesa nella Cina. Il Papa Benedetto XVI ha istituito una commissione per studiare questioni relative a
questo argomento, che si riunita dal
10 al 12 marzo.
Avendo come tema centrale la lettera inviata dal Santo Padre ai cattolici cinesi, il 27 maggio 2007, i membri della commissione hanno riflettuto sugli aspetti teologici di questo
messaggio, come pure sulla sua ripercussione dentro e fuori la Cina.
Alla luce di questo documento
pontificio, hanno condiviso informazioni ed esperienze sulla vita e lattivit della Chiesa in Cina, ed hanno
sottolineato laspirazione ad un dialogo rispettoso e costruttivo con le
autorit civili di questo paese.
La riunione stata chiusa con
ludienza, nella quale il Santo Padre
ha incoraggiato i partecipanti a portare avanti il loro impegno a favore
della comunit cattolica cinese.

Lettera del Papa ripristina


unit cattolica in Mongolia
Riesumato il corpo
di San Pio da Pietrelcina
Una commissione medica ha realizzato il 3 marzo, a San Giovanni Rotondo, la riesumazione del corpo di San Pio da Pietrelcina, uno dei
santi pi popolari dItalia.
Sepolto nel settembre del 1968, e canonizzato nel luglio del 2002, il santo ha
ora il suo corpo esposto alla venerazione dei fedeli, in commemorazione del
40 anniversario della sua scomparsa.
Secondo uninformazione della Radio Vaticana, lArcivescovo di Manfre-

La lettera inviata dal Papa Benedetto XVI ai cattolici della Cina continua a produrre buoni frutti: i cattolici delle diverse comunit esistenti in
Mongolia hanno ritrovato larmonia,
dopo un periodo di circa 20 anni di
incomprensioni e divisioni.
Ora la Chiesa nuovamente unita. Posso finalmente tornare alla casa
del padre con la coscienza tranquilla e
senza rancore, ha testimoniato il leader di una delle comunit, secondo
quanto informa lagenzia Fides.
Come segno della concordia, circa
millecinquecento fedeli hanno partecipato al Primo Congresso di Evangeliz-

zazione, celebrato nella diocesi di Bao


Tou. Uno dei punti salienti dellevento
stata la Processione Eucaristica, nella quale i partecipanti hanno messo da
parte i conflitti e si sono uniti attorno
al Santissimo Sacramento.

Opus Dei commemora


25 anni di prelazia personale
25 anni fa, il Papa Giovanni Paolo
II pubblicava la costituzione apostoli-

ca Ut sit, con la quale erigeva lOpus


Dei a prima prelazia personale della
Chiesa Cattolica.
Per ricordare lo storico avvenimento, questistituzione ecclesiale ha
promosso una giornata di studio, realizzata il 10 marzo, nellAula Magna
della Pontificia Universit della santa
Croce, a Roma.
Tra le personalit ecclesiastiche,
intervenuto il Cardinal Camillo Ruini,

Vicario generale del Papa per la Diocesi di Roma: Sono grato alla Prelazia per
il grande servizio che presta alla Chiesa
di Roma, ha affermato il Porporato,
secondo una notizia dellagenzia Fides.
In una dichiarazione allagenzia
Zenit, Mons. Fernando Ocriz, Vicario Generale dellOpus Dei, sintetizza il messaggio della spiritualit della Prelazia: Noi non solo siamo tutti
chiamati ad essere santi, ad unirci pie-

Ordinazione episcopale di
Mons. Fernando Guimares

n una brillante cerimonia realizzata il 31


marzo, nel Santuario della Madre del perpetuo Soccorso, a Roma, Don Fernando Jos Monteiro Guimares, C.Ss.R. stato ordinato vescovo della Santa Chiesa.
La celebrazione, presieduta dal Cardinal Cludio Hummes, Prefetto della Congregazione per il
Clero, ha contato sulla partecipazione dei cardinali Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, e Crescenzio Sepe, Prefetto della
Congregazione per lEvangelizzazione dei popoli. Insieme a loro hanno concelebrato lArcivescovo Mauro Piacenza, Segretario della
Congregazione per il Clero, tre vescovi e pi di 120 sacerdoti. Ha diretto la
Liturgia Mons. Enrico Vigan, Cerimoniario Pontificio.

Mons. Cludio ha sottolineato, nella sua omelia, i tre


doveri del vescovo: evangelizzare, santificare e governare. Infine, Mons, Fernando ha ringraziato, commosso,
la fiducia riposta in lui dal papa, e ha commentato lepisodio dei discepoli di Emmaus, dal quale ha estratto il
suo motto Cor Nostrum Ardens (cfr Lc 24, 32).
Il 1 giugno, il nuovo vescovo si insedier nella Diocesi di Garanhuns, Pernambuco, per la quale stato
nominato dal Papa Benedetto XVI.
Finora, Don Guimares occupava in Vaticano lincarico di Capo Ufficio della Congregazione per il Clero. Oltre a questo, era consulente della Congregazione
per le Cause dei Santi e membro della Commissione Speciale per lo studio delle cause
di dichiarazione di nullit della Sacra Ordinazione e della dispensa dagli obblighi
del diaconato e del presbiterato.

Maggio 2008 Salvami

Regina41

Osservatore Romano

40 anniversario
della Comunit di SantEgidio

Osservatore Romano

namente a Ges Cristo, ma anche tutte le realt temporali, il lavoro, la famiglia possono e devono essere un mezzo
per incontrarsi con Dio, per progredire
nella vita spirituale.
Fondata nel 1928, da San Josemaria
Escriv de Balaguer, lOpus Dei presente in 61 paesi nel mondo, con circa
1.900 sacerdoti e pi di 85.000 membri.

Direttore Generale dei Legionari


di Cristo ricevuto dal Papa
Il direttore generale della Congregazione dei Legionari di Cristo, Don
42Salvami Regina Maggio 2008

ua Santit Benedetto XVI ha voluto commemorare il 40 anniversario di fondazione della Comunit di SantEgidio, presiedendo, il giorno 7 aprile, alla Liturgia della Parola, nella Basilica di
San Bartolomeo.
Questa chiesa, affidata dal papa Giovanni Paolo II alla Comunit di
SantEgidio, nel 1993, il Memoriale delle Testimonianze della Fede,
nei secoli XX e XXI.
Allinizio della sua omelia, il Santo Padre ha ricordato gli innumerevoli uomini e donne, noti e ignoti, che nellarco del Novecento, hanno versato il loro sangue per il Signore. Poco pi avanti, ha affermato: Anche questo secolo XXI si aperto sotto il segno del martirio.
E ha concluso: Cari Amici della Comunit di SantEgidio, guardando questi eroi della fede, sforzatevi di imitarne il coraggio e la perseveranza nel servire il Vangelo, specialmente tra i poveri. Siate costruttori di pace
e di riconciliazione fra quanti sono nemici o si combattono.

lvaro Corcuera, stato ricevuto in


udienza dal Papa Benedetto XVI
giorno 16 marzo.
Con grande bont il Santo Padre ha voluto concedermi limmeritato onore di questudienza, quando stiamo iniziando un secondo capitolo della nostra storia ha detto Don Coecuera, in una lettera del 19 marzo ai
membri e amici del Movimento Regnum Christi.
In questo stesso comunicato, Don
Corcuera accentua che si rinnovata ladesione, lamore e dedizione come figli di tutti i legionari e membri del Movimento Regnum Christi,
allinizio di questa nuova tappa della
sua storia, dopo la scomparsa del suo
fondatore, Don Marcial Maciel, il 30
gennaio scorso.
La Congregazione dei Legionari di Cristo conta su pi di 700 sacerdoti e circa 2500 seminaristi; il
Movimento di apostolato Regnum
Christi ha circa 70mila membri, tra
giovani e adulti.

Grande Missione di Lima, Per


In una riunione nel Seminario San
Turibio di Mogrovejo, lArcivescovo
di Lima, Cardinal Cipriani Thorne,
ha trasmesso al clero della sua Arcidiocesi le linee del programma della
Grande Missione di Lima. Annunciata da Sua Eminenza nel gennaio
scorso, liniziativa si inserisce nel piano della Missione Continentale, preconizzata dai vescovi latino-americani nella V Conferenza Generale del
CELAM, riunita ad Aparecida.
La Grande Missione si sviluppa in
tre tappe.
La prima, con inizio il 28 aprile,
consta di attivit diverse, tra le quali
visite di casa in casa, da essere fatte da
apostoli laici, debitamente preparati.
La seconda, da realizzarsi nel
prossimo anno, dar priorit alla giovent, al mondo della cultura, a quello della salute e a quello del lavoro.
Infine, nella sua terza ed ultima
tappa, lArcidiocesi organizzer nel
2009 un Congresso Eucaristico e Ma-

riano, previamente preparato, con


giornate eucaristiche e mariane.
Tra gli orientamenti e gli obiettivi esposti dal Cardinal Cipriani, per
questo grande sforzo evangelizzatore, lagenzia cattolica peruviana ACI
distacca la fruttuosa partecipazione
alla Messa domenicale, lincontro con
Cristo nelladorazione alla Sacra Eucaristia, il ricevimento dei sacramenti
di iniziazione, la preghiera del Rosario
in famiglia e il volontariato.

Congresso dei
Neocatecumeni, in Galilea
Il Papa Benedetto XVI ha dedicato una speciale attenzione alla rievangelizzazione dellEuropa. Attenti a questa realt ecclesiale, i respon-

sabili del Cammino Neocatecumenale


hanno promosso nellultima settimana di marzo un incontro sulla Nuova
Evangelizzazione di fronte al fenomeno della secolarizzazione del mondo contemporaneo secondo uninformazione della Radio Vaticana.
Levento si realizzato nella Domus Galilaeae, presso il lago Tiberiade, ed ha contato sulla partecipazione di nove cardinali, 160 arcivescovi e
vescovi europei.
Tra loro, si segnala la presenza di
due cardinali che sono venuti come
rappresentanti del Papa: Josef Cordes, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum e Stanisaw Ryko,
presidente del Pontificio Consiglio
per i Laici.

Il Segretario di Stato del Vaticano,


Cardinal Tarcisio Bertone, ha inviato
ai partecipanti dellincontro un saluto del papa Benedetto XVI.
Nella dichiarazione congiunta divulgata alla fine dellevento, i nove
cardinali e i 160 vescovi dellEuropa
affermano: Noi, vescovi, riconosciamo con gratitudine che, tra le molte grazie concesse dallo Spirito Santo alla sua Chiesa ai nostri giorni, il
Cammino Neocatecumenale rappresenta, col suo itinerario di formazione cristiana, un carisma potente che
rafforza limpulso missionario che nasce dalla rigenerazione battesimale e
che d una risposta alla drammatica
situazione della de cristianizzazione
dellEuropa.

Cardinal Bertone presiede


ai funerali di Chiara Lubich
obiettivo contribuire alla fraternit universale, rispettando e valorizzando le diversit religiose e culturali. Il
Movimento conta oggi su pi di due milioni di adepti,
sparsi in 182 paesi.
Sopra il feretro di Chiara Lubich sono stati collocati
tre garofani, per ricordare lofferta da lei fatta il giorno
in cui ha deciso di consacrarsi a Dio, nella chiesa del
collegio dei Cappuccini, a Trento.

Osservatore Romano

igliaia di persone hanno partecipato ai


funerali di Chiara Lubich, fondatrice del
Movimento dei Focolari, il 18 marzo,
nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura, a Roma.
La Liturgia Eucaristica stata presieduta dal cardinal Tarcisio Bertone, Segretario di Stato del vaticano, il quale ha ricordato lardente desiderio per lincontro con Cristo, che ha caratterizzato la vita della Lubich. Ha messo in risalto anche che la sua preziosissima chiave per entrare nel vangelo era la Vergine, e ha deciso di affidare a Maria la sua opera, chiamandola precisamente Opera di Maria.
Oltre ai leader di altre confessioni religiose, sono stati presenti alle esequie rappresentanti di diversi Movimenti e nuove comunit ecclesiali: Andrea Riccardi, fondatore della Comunit di SantEgidio; Ernesto Olivero, fondatore del Sermig; Don Laurent Fabre, fondatore d Cammino Nuovo; Don Julin Carrn, presidente di Comunione e Liberazione; Salvatore Martinez, Coordinatore-Generale di Rinnovamento nello Spirito; e Don Luis Fidel Surez Puerto, Direttore-Generale di Mondo Migliore.
Nata nel 1920, a Trento, Chiara Lubich ha fondato il Movimento dei Focolarti nel 1943, avendo come

Maggio 2008 Salvami

Regina43

Eletta la nuova Presidente delle


Superiore maggiori dItalia

Convento di Assisi
mette a disposizione
documenti in Internet
Il convento francescano di Assisi collocher a disposizione degli interessati, via internet, 260mila pagi44Salvami Regina Maggio 2008

Osservatore Romano

(Zenit) - A larga maggioranza, le 600 delegate che rappresentano altrettante Congregazioni religiose femminili presenti in Italia hanno
eletto, madre Viviana Ballarin, nuova
Presidente dellUnione delle Superiore Maggiori Italiane (USMI).
Lelezione avvenuta nel corso
della 55.ma Assemblea generale svoltasi a Roma, presso la Pontificia Universit Urbaniana, dal 26 al 28 marzo
sul tema La vita religiosa, risorsa ecclesiale per il bene comune.
Madre Viviana Ballarin, 60 anni,
originaria di Adria in provincia di Rovigo, la Priora generale delle Suore
Domenicane di Santa Caterina da Siena. Proprio allesempio della Patrona
dItalia la religiosa si richiamata per
ricordare come la spiritualit sia fonte
di forza e di incoraggiamento.
Nel suo messaggio di saluto alle oltre 90 mila religiose che operano nelle Chiese locali italiane o allinterno
degli oltre 600 istituti che aderiscono
allUSMI, la neopresidente ha detto
di accogliere questo servizio con trepidazione perch sono consapevole
che il suolo su cui mi verr chiesto di
camminare nei prossimi cinque anni
sacro, propriet del Signore.
Sono certa ha aggiunto che
cammineremo insieme, che insieme
collaboreremo per essere, al cuore
della Chiesa, uno spazio in cui molti
fratelli e sorelle possono abitare e lasciarsi abitare dalla speranza.
La vita religiosa ha aggiunto
madre Ballarin chiamata ad essere con spontaneit e gioia, segno
dellamore di Dio in un mondo di
conflitti. Un mondo ha ricordato la
neopresidente dellUSMI che grida
e chiede speranza e amore.

ne di documenti della sua biblioteca conventuale, considerata da molti


studiosi come la pi grande in Italia.
Fanno parte di questi documenti
rarit, come il Codice 338, il documento pi antico scritto su San Francesco,
datato alla met del secolo XIII.
Questo immenso patrimonio culturale si trova gi disponibile in due
computer, nella biblioteca del convento. A partire da luglio, sar accessibile
ai ricercatori del mondo intero, nel sito
dellistituzione. Laccesso offerto gratuitamente dai monaci francescani.

3 anniversario della scomparsa


del Papa Giovanni Paolo II
Circa 40mila fedeli hanno assistito
alla Messa celebrata dal Papa Benedetto XVI il 2 aprile, 3 anniversario
della morte del Servo di Dio Giovanni Paolo II.
Nella sua omelia, il Santo Padre ha
ricordato le numerose qualit umane e
soprannaturali del compianto Pontefice, mettendo in rilievo la sua fede straordinaria e la sua eccezionale sensibilit spirituale e mistica. Concludendo,
Sua Santit ha invitati i fedeli a rendere
grazie a Dio per aver donato alla Chiesa questo suo fedele e coraggioso servitore, e a glorificare la Vergine Maria
per aver vegliato incessantemente sulla
sua persona e sullumanit intera.
Daltra parte, la positio per la causa di beatificazione del Servo di Dio

Giovanni Paolo II quasi pronta,


secondo una dichiarazione del Postulatore, Mons. Slawomir Oder, alla
Radio Vaticana.
Mons. Slawomir ha gi consegnato
alla Congregazione per le Cause dei
Santi la redazione semi-definitiva della positio, la relazione che riunisce tutti i documenti sullo scomparso Pontefice, organizzati in modo sistematico ed
organico, come ha comunicato il Vicariato di Roma, il 31 marzo scorso.

Divulgazione cattolica in
internet: Wikipedia dei santi
Ispirati alla tecnologia di Wikipedia, un gruppo di giovani cattolici di
Barcellona lancia in questi giorni la
Santopedia, dal titolo fomentare la conoscenza dei santi e la ricerca scientifica e statistica delle loro vite,
specialmente quella dei martiri.
Cos come altri progetti simili, il
progresso e lespansione di questo sito dipendono dalle collaborazioni degli utilizzatori: Intanto, sono stati
gi introdotti circa 4.000 santi e beati,
e pensiamo che entro lanno arriveremo a 7.000, afferma il suo direttore,
Nacho Cofr.
Gli interessati possono ottenere
maggiori informazioni direttamente
nel sito www.santopedia.com

Mamma coraggio
(ANSA) - morta mamma coraggio, la donna di Pieve di Soligo che rifiut le cure antitumorali per far nascere il figlio che portava in grembo.
Paola Breda, 38 anni, si spenta nella
casa dei genitori, dove aveva deciso di
trascorrere gli ultimi giorni insieme al
marito Loris Amodei, al piccolo Nicola, che ora ha 17 mesi, e allaltra figlia
Ilaria. Questa famiglia lha desiderata con grande forza e ora lei non c
pi, racconta commossa la mamma
Annamaria alla Tribuna di Treviso.
Paola Breda era incinta di sei mesi quando le venne diagnosticato un
tumore al seno e decise di rifiutare le
cure che avrebbero potuto salvarle la
vita per mettere al mondo il bimbo.

Knights of Columbus

Prima del parto accett solo una leggera chemioterapia e solo dopo la nascita di Nicola accett di farsi operare e di seguire tutte le terapie indicate. Ma non ce lha fatta, il cancro non
le ha lasciato scampo: la ricaduta e la
morte. Paola, che era sposata da nove anni con Loris Amodei, operaio
di Pieve di Soligo, prima di diventare
madre per la prima volta aveva perso
un bimbo che portava in grembo. Ma
con la nascita di Ilaria era finalmente
riuscita a realizzare il suo sogno. Poi
la bella notizia dellarrivo di un altro figlio, ma anche quella, terribile,
di essere malata. E la sua decisione
di pensare a lui prima che a se stessa, rinviando le cure: Nicola nato
a otto mesi di 3 chili e 50, sanissimo ricorda ancora la nonna - Questo era
quello che importava a Paola.
I funerali di Paola Breda sono stati svolti nel duomo di Pieve di Soligo
preseduti dal vescovo di Vittorio Veneto Mons. Corrado Pizziolo, dal parroco di Pieve Don Giuseppe Nadal e
dal parroco di Falz Don Amedeo.

Fondatore dei Cavalieri di


Colombo dichiarato venerabile
Con un decreto del 22 marzo, il
Papa Benedetto XVI ha riconosciuto
leroicit delle virt di Don Michael
Joseph McGivney, fondatore dellorganizzazione di laici cattolici Cavalieri di Colombo. Con questo, egli riceve il titolo di venerabile e potr essere il primo sacerdote degli Stati Uniti
ad ottenere lonore degli altari.
Tutti i membri dei Cavalieri di Colombo sono profondamente riconoscenti a Sua Santit per questo rico-

noscimento del nostro fondatore ha


dichiarato Carl Anderson, direttore
dellistituzione.
Michael Joseph McGivney nacque
a Waterbury, USA, il 12 agosto 1852,
figlio di immigrant irlandesi. Fin da
giovanissimo sent la voce di Cristo
che lo chiamava al sacerdozio. Fu ordinato nel 1877 ed esercit il suo primo incarico pastorale nella parrocchia di Santa Maria, a New Haven.
Aiutato da un gruppo di uomini
fedeli di questa parrocchia, fond nel
1882 i Cavalieri di Colombo, con un
duplice obiettivo: sostenere e rafforzare la fede dei parrocchiani; e offrire aiuto finanziario, in caso di morte,
alle vedove e agli orfani.
Dopo 13 anni di instancabile lavoro apostolico, Don McGivney mor il
14 agosto 1890, a soli 38 anni di et.
I Cavalieri di Colombo mantengono ancor oggi la loro sede centrale a New Haven, e formano la maggiore organizzazione di laici cattolici
del mondo, con pi di 1,7 milioni di
membri che operano in vari paesi.

II Congresso dei Movimenti Ecclesiali


e Nuove Comunit

rganizzato dal CELAM, si realizzato a Bo- Movimento Ecclesiale Comunione e Liberazione, in


got, dal 28 febbraio al 2 marzo, il II Congres- Brasile ed America Latina, ha saputo trasmettere con
so dei Movimenti Ecclesiali e Nuove Comu- vivacit ed esattezza il vero senso della sfida lanciata
nit. Vi hanno partecipato 105 delegati di 37 istituzio- dal papa, come la portata della partecipazione che la
ni ecclesiali, tra i quali rappresentanti degli Araldi del Chiesa si aspetta da ognuno dei Movimenti e Nuove
Comunit.
Vangelo.
Da parte sua, il dott. Guzmn CarLobiettivo del Congresso era dare
riquiry, Sottosegretario del Pontificio
impulso ed orientare la partecipazione
Consiglio per i Laici, ha offerto, nei
dei Movimenti e delle Nuove Comunisuoi interventi, una perfetta visione
t nella Grande Missione Continentale
dinsieme del momento attuale delle
lanciata dal Santo Padre, ad Aparecinuove realt ecclesiali, mostrando coda, durante il suo viaggio in Brasile.
me esse camminino, nel contempo sotTra i conferenzieri, si distinto parto limpulso dello Spirito Santo e sotto
ticolarmente Mons. Filippo Santoil discernimento e lorientamento dei
ro. Nella sua duplice condizione di veMons. Filippo Santoro
Romani Pontefici e dei Vescovi.
scovo di Petrpolis e Responsabile del

Maggio 2008 Salvami

Regina45

Storia per bambini o per adulti pieni di fede?

Il principe carbonaio
Il carbonaio era desolato dietro le grate della prigione quando un
vecchio carceriere gli si avvicin e disse: So qualcosa sul tuo
passato che cambier la tua vita

n un regno lontano vivevano un re e una regina che


chiedevano insistentemente a Dio la grazia di avere
un figlio. Dopo molte preghiere e una lunga attesa, nacque loro un incantevole bambino, che condussero senza indugio al fonte battesimale. Il piccolo principe racchiudeva tutte le speranze per il futuro del

46Salvami Regina Maggio 2008

Rosana Fintelman Oliveira


regno e i sovrani gli tributavano un
immenso affetto.
Tuttavia, alcuni nemici del re
guardavano con occhio cattivo quel
bambino, portatore di tante speranze. Tramarono, allora, il rapimento
del piccolo. In una notte di tranquilla
normalit un bandito penetr nel palazzo, colp le guardie e rap il principino.
Afflitto, il re mand soldati allinseguimento del criminale, che era
fuggito nella foresta con grande
rapidit, ma essi tornarono al
palazzo senza avere nessuna notizia del bambino. Il
sovrano non immaginava
che i suoi uomini fossero
stati sul punto di trovare
il perverso sequestratore e
che questi, vedendosi quasi catturato, aveva abbandonato il principe sulla porta di
una capanna dove viveva un carbonaio con la sua famiglia.
Intanto, abbandonato e affamato, il
bambino cominci a piangere. La moglie del carbonaio apr la porta e contempl con stupore quel tenero piccino avvolto in panni. Lo port dentro,

gli diede da mangiare e la coppia decise di adottarlo come figlio.


Molto presto egli impar a tagliare la legna, a preparare il fuoco e a
riempire sacchi su sacchi di carbone,
rivelando per una naturale inattitudine a svolgere questi compiti. I suoi
genitori adottivi, credendo che la sua
mancanza di abilit fosse frutto di
cattiva volont, non gli risparmiavano rimproveri e castighi, nemmeno i
fratelli mancavano di dimostrargli disprezzo. Sebbene ignorasse assolutamente la sua ascendenza reale, il piccolo principe si sentiva un estraneo in
quella casa. Sperimentava , in fondo
alla sua anima, una terribile insoddisfazione, oltre che un irrefrenabile
anelito per una vita migliore.
Gli anni passarono e il bambino,
dalle mani sempre nere, assunse un
aspetto rude, segnato dalle intemperie e vicissitudini della vita che conduceva. Non si spostava quasi mai
dalla foresta, perci non conosceva
nel modo pi assoluto i costumi della vita in citt.
Un giorno, allet di diciottanni,
fu commesso un crimine in un piccolo villaggio vicino alla foresta. Il col-

Edith Petitclerc

pevole era fuggito nella fitta boscaglia. Le guardie si misero al suo inseguimento, ma la sola persona incontrata fu il giovane carbonaio che tagliava legna. Senza esitare un istante,
lo presero e lo portarono in prigione,
nellattesa che fosse appurato il caso
dallautorit di polizia.
Desolato per vedersi imprigionato per un delitto che non aveva commesso, il giovane piangeva dietro le
fredde grate. Si avvicin allora un
vecchio che, in un tono di voce molto basso, gli disse:
Giovane carbonaio, non piangere, io so che sei innocente. Sono
carceriere in questa prigione da molto tempo e so qualcosa sul tuo passato che ti cambier la vita. Per di qua
sono passati numerosi malfattori che
narravano con orgoglio le loro imprese malvagie. Uno di loro mi ha raccontato la tua storia
La mia storia?! La mia storia
quella di un povero carbonaio che ha
trascorso tutta la vita tra gli alberi e
il fuoco!
Ti sbagli! Ti sei reso conto di
come sei differente da tuo padre e da
tua madre? Non vero forse che non
assomigli a loro?
Spaventato, il carbonaio dovette
concordare.
Hai mai sentito parlare dei nostri re, il cui figlio fu rapito quando
era ancora piccino e di cui non si
pi avuta notizia, nonostante le costanti ricerche?
S, ho gi sentito raccontare
questa storia.
Quando il principe fu rapito, il
bandito entr nella foresta in cui tu
abiti e, rendendosi conto che i soldati
del re lo stavano per raggiungere, abbandon il bambino sulla porta della capanna di una coppia di carbonai.
Sai chi questo bambino, lerede della corona reale? Sei tu!...
La tristezza si trasform in esultante giubilo, il giovane non stava in
s dalla felicit.
Allora Ci significa che il re
e la regina sono i miei genitori?

Sai chi questo bambino, lerede della corona reale?

Il suo cuore si riemp di consolazione. Copiose lacrime sgorgarono


dai suoi occhi ed egli esclam:
Per favore, fammi conoscere i
miei genitori! Voglio vederli, abbracciarli! Va al palazzo e racconta tutto
quello che sai!
Il carceriere part per la residenza reale e una volta giunto, comunic
che sapeva dove si trovava il principe. Fu ricevuto immediatamente dai
sovrani che, dopo aver verificato la
bella notizia, mandarono a prendere
senza indugio il giovane carbonaio.
La scena che si svolse marc profondamente la storia del regno. Il
re e la regina poterono finalmente
contemplare il figlio amato che credevano perduto per sempre. A sua
volta, il principe non si stancava di
contemplare i suoi veri genitori e di
manifestare loro la sua gratitudine.
Venne a sedersi al loro fianco sul
trono che gli spettava e visse a lungo anni di pace e prosperit.

* * *
Questo racconto del principe carbonaio ci fa ricordare la nostra stessa storia. Dio, creandoci, ci ha destinati a partecipare al Suo Regno e a
godere della Sua gloria. Nello stesso
tempo il demonio, invidioso delleredit promessa alluomo, cerca in tutti i modi, attraverso il peccato, di allontanare lanima da Dio e di rubargli cos la felicit.
Felicit che, se avremo la disgrazia
di perdere, potremo ritrovare solamente ritornando alla casa paterna e
recuperando la nostra condizione di
principe ereditario. Non da figli di un
monarca temporale, come il principe
di questo racconto, ma di Colui che
addirittura il Re dei re.
La pienezza di questa felicit,
tuttavia, ci sar conferita solo quando le nostre anime entreranno in
possesso del Regno sperato, dove
gioiranno eternamente in compagnia del Creatore.
Maggio 2008 Salvami

Regina47

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_______
I Santi di ogni giorno
1. San Giuseppe Lavoratore.
San Pellegrino, sacerdote (1345).
Dopo una giovent ribelle, entr
nellOrdine dei Serviti, a Siena. Esimio direttore spirituale, fond a Forl, la sua citt natale, una residenza
dellOrdine.

7. Santa Domitilla, martire ( secolo I). Nipote del console Flavio


Clemente. Per aver dato testimonianza della sua fede in Cristo, durante la
persecuzione di Domiziano, fu esiliata nellisola di Ponza, dove sub un
lungo martirio.

2. SantAtanasio, vescovo e dottore della Chiesa (373).


San Giuseppe Nguyen Van Luu,
martire (1854). Catechista nella citt di Vnh Long, Cochinchina, si offr spontaneamente al posto di un sacerdote che era ricercato dai soldati,
fu catturato e mor in carcere.

8. San Benedetto II, Papa (685).


Successore di Leone II, govern la
Chiesa per poco meno di un anno. Si
distinse per la sua umilt, pazienza e
generosit verso i bisognosi.

4. Ascensione del Signore


SantAgapio e San Secondino, vescovi, e compagni, martiri (258/259).
Morti di spada durante la persecuzione di Valeriano, in Numidia.
5. SantAvertino, diacono (1189).
Viveva nel convento dei gilbertini a
Lincoln in Inghilterra. Collaboratore
di San Tommaso Becket, lo accompagn nel suo viaggio in Francia. Dirigendosi a Tours, si fece eremita contemplativo
6. Beata Anna Rosa Gattorno, vedova e fondatrice (1900). Fond a
Piacenza la Congregazione delle Figlie di SantAnna, ordine dedito alle pi svariate forme di servizio ai bisognosi. La sua opera si espanse in
molti paesi e il suo carisma si diffuse
nella Chiesa sotto altre forme di vita: suore contemplative, associazione
sacerdotale, istituto secolare e movimento ecclesiale di laici.
48Salvami Regina Maggio 2008

10. San Comgall, abate (622).


Fond il monastero di Bangor in Irlanda del Nord, importante centro
di studi ed evangelizzazione
dellepoca, dove furono formati San Colombano, San
Gallo, ecc.

13. Madonna di Fatima.


Beata Maddalena Albrici, badessa
(1465). Eremita agostiniana del monastero di Brunate, Italia. Eletta badessa, impose la stretta osservanza
della Regola.
14. San Mattia, apostolo.
Santa Maria Domenica Mazzarello, fondatrice (1881). Principale collaboratrice di San Giovanni Bosco nella fondazione dellIstituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
15. SantElesbano, re e monaco
(560). Diffuse il Vangelo in Etiopia,
in regioni ancora pagane. Difese la
nazione dagli attacchi dei nemici della fede e abdic in favore di suo figlio
per farsi monaco.
16. Beato Michele Wozniak, presbitero e martire (1942). Parroco
di San Lorenzo di Kutno in Polonia. Durante la Seconda Guerra fu
inviato al campo di concentramento di Dachau.

11. Solennit di Pentecoste


Beati Giovanni Rochester e Giacomo Walworth,
presbiteri
e
martiri
(1537). Monaci certosini impiccati ed esposti sul patibolo, durante giorni, per non aver
accettato Enrico VIII
come capo della Chiesa dInghilterra.
12. San Nereo e SantAchilleo, martiri ( secolo III).
San Pancrazio, martire
(304).
Santa Rictrude, badessa
(678). Educata sotto linfluen-

Santiebeati.it

3. San Filippo e San Giacomo Minore, apostoli.


Beata Emilia Bicchieri, vergine
(1314). Fond, a Vercelli, un monastero di domenicane nel quale accolse giovani come alunne, stabilendo un nuovo mezzo di apostolato
nellOrdine.

9. Beato Tommaso Pickering, monaco e martire (1679). Religioso benedettino inglese. Incaricato della
cappella privata di Caterina di Braganza, sposa del re Carlo II dInghilterra, fu martirizzato a Londra, sotto
la falsa accusa di aver attentato alla
vita di questo re.

za di SantAmando. Sposa di SantAdabaldo e madre di quattro santi: Mauroncio, Adalsinda, Closinda e Eusebia.
Fond un monastero a Marchiennes in
Francia, del quale fu badessa.

17. San Pietro Liu


Wenyuan,
martire
(1834). Capo di una
numerosa famiglia, fu
condannato a Pechino per aver abbracciato la Fede. Ottenne la
libert, ma fu nuovamente catturato e inviato
in Mongolia come schiavo,
dove rimase per dieci anSan Simeone Stilita,
il Giovane

_____________________ Maggio
18. VII Domenica del Tempo Ordinario. Santissima Trinit
San Giovanni I, Papa e martire
(526).
Beato Burcardo, presbitero ( secolo XII). Zelante sacerdote svizzero di Beinwill, si segnal per la dignitosa e devota amministrazione dei sacramenti.
19. Beata Umiliana de Cerchi, vedova (1246). Dopo la morte del marito, divent terziaria francescana,
dedicandosi esemplarmente alla vita
di preghiera, penitenza e carit.
20. San Bernardino da Siena, presbitero (1444).
SantAustregisilio, vescovo (624).
Dopo aver servito a corte, abbandon il mondo e si fece sacerdote. Eletto vescovo di Bourges, partecip al
Concilio di Parigi. il patrono della
citt di Bourges.
21. San Cristoforo Magalhes, presbitero, e compagni, martiri (1927).
Beato Giovanni Mopinot, martire
(1794). Religioso della Congregazione Lasallista, fu imprigionato durante
la Rivoluzione Francese in una sordida galera ancorata al largo di Rochefort, nella quale mor di malattia dovuta ai maltrattamenti e alle terribili
vessazioni a cui fu sottoposto.
22. Solennit del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo.
Santa Rita da Cascia, religiosa
(1447).
SantAttone di Pistoia, vescovo
(1153). Abate dell Ordine di Vallombrosa, continu a vivere come un austero religioso dopo essere stato eletto
vescovo di Pistoia. Scrisse numerose
agiografie e commenti alle Scritture.

23. San Michele di Sinnada, vescovo (826). Assistette al II Concilio di Nicea. Dichiarandosi contrario
ai desideri dell imperatore Leone V e
adepto della vera dottrina proclamata
nel Concilio, fu catturato ed esiliato.
24. San Simeone Stilita, il Giovane, presbitero e anacoreta (592). Sul
Monte Admirabile (Siria), seguendo lesempio di San Simeone Stilita il Vecchio, visse su una colonna
per quarantacinque anni. Scrisse vari
trattati di ascesi ed era molto ricercato dalle moltitudini, a causa dei suoi
grandi carismi.
25. VIII Domenica del Tempo Ordinario.
San Beda, il Venerabile, presbitero e dottore della Chiesa (735).
San Gregorio VII, Papa (1085).
Santa Maria Maddalena de Pazzi, vergine (1607).
San Dionigi Ssebuggwawo, martire (1886). Quando si convert al cristianesimo, era paggio del re Mwanga, dellUganda. Il monarca gli conficc una lancia in gola quando seppe
che stava catechizzando il figlio del
primo ministro.
26. San Filippo Neri, presbitero
(1595).
SantEleuterio, Papa (189). Govern la Chiesa nel periodo di pace
dovuto al tollerante atteggiamento
dellimperatore Commodo.
27. SantAgostino di Canterbury,
vescovo (605).
Sante Barbara Kim e Barbara Yi,
martiri (1839). Morirono in un carcere di Seul durante la persecuzione
in Corea. La prima era vedova e laltra, una vergine di quindici anni.
28. Beata Maria Bartolomea Bagnesi, vergine (1577). Nata a Firenze, si fece terziaria domenicana. Una

Santiebeati.it

ni. Affrancato, pot trascorrere con


la famiglia qualche tempo, per essere
poi imprigionato e martirizzato.

Santa Maria Maddalena de Pazzi


nella giovent, per Santi di Tito
(Collezione privata)

dolorosa infermit la accompagn


durante la vita e le sue mortificazioni edificavano tutti.
29. Santa Bona da Pisa, vergine
(1207). Giovane consacrata a Dio, si
dedic alla povert e allausterit in
una vita di frequenti pellegrinaggi in
Terra Santa, a Roma e a Santiago di
Compostela.
30. Solennit del Sacro Cuore di
Ges.
Santa Giovanna dArco, vergine
(1431). Avendo ricevuto da Dio la
missione di liberare la Francia dal dominio inglese, lott a capo delle truppe
francesi e fece coronare il re Carlo VII.
Alla fine, tradita, fu condannata al rogo dopo numerosi processi ingiusti.
31. Festa della Visitazione della
Beata Vergine Maria.
Cuore Immacolato della Beata
Vergine Maria.
Beata Camilla da Varano, badessa
(1524). Figlia del principe di Camerino. Entr nel monastero delle clarisse di Urbino, dove ricevette il nome di Battista. Fond nella sua citt
natale un monastero dellOrdine, del
quale fu badessa.
Maggio 2008 Salvami

Regina49

Eloquente e
meraviglioso silenzio
Una visita, anche se per mezzo di immagini, alle tiepide
acque tropicali, ci rivela le mirabili forme e i
colori della vita sottomarina.

e sfide offerte dallincognito hanno sempre attratto gli uomini audaci e disposti
ai rischi dellavventura. Ogni generazione ha avuto i suoi
esploratori consacrati. I grandi navigatori hanno solcato le rotte oceaniche, gli esploratori hanno raggiunto
il cuore delle selve, gli alpinisti hanno piantato le loro bandiere sui pic50Salvami Regina Maggio 2008

Carlos Toniolo
chi pi superbi infine, la tecnologia
ha aperto la via delle stelle. Che limiti ancora ci saranno?
Allora sembrato che il vecchio
oceano, per tanti messo in secondo
piano, serbasse ancora molti segreti
da essere svelati. Lesploratore francese Jacques Yves Cousteau, con degli amici, ha avuto il merito di sviluppare le moderne attrezzature da immersione e costoro, insieme alle re-

centi tecniche di fotografia e ripresa


filmica, ci hanno portato meraviglie,
fino a quel momento praticamente
sconosciute, del mondo sottomarino.
Nel mondo immerso, non esiste nulla di paragonabile alla rigogliosa fauna e flora dei mari tropicali. L crescono i misteriosi coralli, strutture calcaree erette nel corso dei secoli da minuscoli animaletti, i polipi, costruttori incoscienti

Victor Toniolo

Montaggio con elementi dellacquario


marino della Casa Divina Provvidenza, degli
Araldi del Vangelo, Mairipor (Brasile)

della bellezza e grandezza della loro opera. Scogliere di corallo possono raggiungere proporzioni colossali, come ad esempio, la Grande Barriera Corallina, nella costa del Queensland in Australia, che si estende per pi di 2.600 chilometri e comprende pi di 600 isole.
Sopra i coralli, crescono uninfinit di organismi esotici e multicolori: pi di quattromila specie di

molluschi e circa 500 tipi di alghe


marine.
In questo paradiso nascosto, vivono pi di 1.500 variet di piccoli e
graziosi pesci, ostentando la bellezza delle loro forme e dei loro colori in
una continua competizione.
Oltre a tutto ci, laffascinante mondo sottomarino possiede due caratteristiche, per cos dire, magiche: tutto in
esso fluttua, niente sembra aver peso

inoltre, anche se pu sembrare di poca


importanza, ma che non pu non invitare alla riflessione, esso totalmente silenzioso, per lo meno fin dove il nostro limitato udito pu captare.
Lontani dal mondo umano, senza
proferire un discorso e neanche una
parola, i piccoli e curiosi abitanti del regno dei coralli sono un continuo, silenzioso ed eloquente spettacolo della meravigliosa armonia della creazione.
Maggio 2008 Salvami

Regina51

Vergine, quando
vi vedo
La mia anima non
sta in s dal piacere
E nel mio petto la
tristezza non riposa
E per questo sospiro vado
Cercando la gioia
Che solamente Voi
date alla mia anima
O Vergine, i vostri occhi
Sono stelle che rallegrano
la mia tristezza
E nel mio petto non
ci sta tale ricchezza
E per questo sospiro vado
Cercando la gioia
Che solamente Voi
date alla mia anima

Victor Toniolo

(Francisco Guerrero)

Madonna dei Piaceri dei


Monti Guararapes Quartiere
Generale dellEsercito,
Brasilia (Brasile)

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