Un processo che andato aumentando continuamente dopo la II Guerra Mondiale quello della costituzione di organismi sovranazionali. Le Nazioni Unite sono state a lungo lente ufficialmente delegato a tale costituzione, ma nel corso del tempo altri organismi di varia natura politici, economici, di consultazione e coordinamento, di cooperazione militare, ecc.! si sono consolidati ed alcuni hanno conquistato ruoli rilevanti a livello mondiale di G", #$%, %&'(, N)$%, si dir* pi+ avanti.!. )lcuni si sono costituiti sulla ,ase di una coerenza geografica- l%U) %rganizzazione dellUnit* )fricana!, l%') %rganizzazione degli 'tati )mericani!, la &(( &omunit* (conomica (uropea!, poi Unione (uropea, l)'()N )ssociazione dei paesi del 'ud (st )siatico!, per indicare alcuni tra quelli pi+ importanti. La contiguit* geografica ha favorito la loro continuit* nel tempo, ma solo lesperienza europea e parzialmente quella del 'ud (st )siatico hanno dato segni di crescita e consolidamento. LOUA ha visto progressivamente ridursi il proprio ruolo di coordinamento e sostegno al processo di integrazione africana a causa dei continui e ripetuti conflitti interni che hanno fatto preferire i discorsi di facciata alle politiche operative. La fondamentale questione dei confini ar,itrari tracciati delle potenze coloniali e accettate.su,ite dagli 'tati di nuova indipendenza stata la questione politica irrisolta in )frica. La paura che ridiscutendo i confini potessero sorgere conflitti interstatali devastanti ha portato alla costruzione di rapporti formali rispettosi tra gli 'tati, ma senza reale sostanza politica /avidson, 012"!. La fine della guerra fredda e dei 3giochi4 di potere delle due superpotenze ha relegato l)frica ancora pi+ nel dimenticatoio delle relazioni internazionali. 'i assist eal divampare di conflitti cruenti interni, legati a quelle divisioni etniche, linguistiche, culturali che solo formalmente si pensava fossero temperate dallesistenza degli 'tati. L)frica forse lesempio pi+ chiaro di quanto possano essere conflittuali le strutture dello stato e le forme tradizionali del potere quando queste fanno riferimento a culture 3forti4 e condivise, sia pure sotto forme apparentemente frammentate e de,oli clan e gruppi etnici!. LOSA si mostrata rapidamente un organismo troppo dipendente dal peso statunitense il cui ruolo dominante per economia e potenza militare! stato favorito anche dalla logica dello schieramento provocato dal contenzioso ideologico con &u,a unico 'tato americano sospeso dallorganizzazione!. L)'()N ha prodotto un inizio di integrazione economica, ma le diffidenze e le diversit* degli stati mem,ri hanno limitato lo sviluppo di una pi+ profonda colla,orazione sul piano politico. La prolungata questione indocinese e il pi+ che decennale conflitto vietnamita hanno innescato differenze di schieramento pro U') o pro U5'' e &ina! e di sistemi socio6economici che solo molto lentamente hanno cominciato ad affievolirsi nellultimo decennio dell)gnese, 7888!. Il successo, in termini di produzione e aumento del reddito, degli accordi di li,ero scam,io e in particolare lesperienza europea hanno fatto da stimolo alla sottoscrizione di accordi economici simili nel mondo. Negli ultimi due decenni del secolo 99 si sono costituiti l):(& &ooperazione (conomica dell)sia6:acifico, 02 :aesi affacciati sulloceano :acifico, tra la riva americana e quella asiatica!, il Mercosur Mercato &omune del cono sud dell)merica meridionale! e il N);$) North )merica ;ree $rade )ssociation, tra U'), &anada e Messico!. In questo genere di accordi, per<, la presenza di una superpotenza economica e politica quale gli U') N);$) e ):(&! o lancora scarsa volont* cooperativa dei paesi mem,ri Mercosur! hanno limitato notevolmente gli effetti positivi o hanno favorito i :aesi mem,ri in modo squili,rato. )nche laccordo di partenariato mediterraneo, firmato a =arcellona nel 011>, stenta a decollare Gillespie, 011"? @offe, 0111!. 'olo lUnione (uropea ha saputo crescere e consolidarsi, lungo un progetto di integrazione economica prima, monetaria poi e, da ultimo, politica per il futuro Lizza, 0111!. Nata come &omunit* (conomica per favorire la circolazione delle merci e sostenere il processo di ricostruzione dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale, la &omunit* ha saputo superare le tensioni politiche degli anni A8, quando le posizioni nazionali di alcuni :aesi mem,ri in particolare quelle francesi! scontavano ancora latteggiamento secolare di scontro con Germania e 5egno Unito! e di riferimento alle 3patrie4. Le positive conseguenze economiche della caduta delle ,arriere daziarie ed economiche 01A2! hanno consentito di assor,ire senza scompensi i quattro progressivi allargamenti del numero dei mem,ri 01"B- 5egno Unito, Irlanda, /animarca? 0128 Grecia? 012A- 'pagna e :ortogallo? 011>- 'vezia, ;inlandia, )ustria! che portavano dai sei fondatori alla trasformazione in Unione (uropea con 0> mem,ri, dai sei fondatori. 'ono previsti ed approvati altri due allargamenti prima :olonia, 5epu,,lica &eca, Ungheria, poi (stonia, 'lovenia e &ipro!, mentre gi* ci sono in lista dattesa richieste di adesione che portere,,ero il numero dei paesi mem,ri a 7". Un tale allargamento pone per< seri pro,lemi organizzativi, anche perchC il processo di integrazione si sviluppato privilegiando il piano economico lasciando insoluti alcuni meccanismi politici decisionali ad esempio voto allunanimit* o a maggioranza! e di attri,uzione dei poteri tra i vari organismi interni &ommissione, :arlamento, &onsiglio!, i quali sono sostanzialmente non molto democratici per poteri attri,uiti e possi,ilit* di controllo reciproco! e che nessun :aese mem,ro adottere,,e per se stesso come sistema gestionale. Duesta am,iguit*, a,,inata ad una consistente e pragmatica condivisione ideale della necessit* dellUnione, paradossalmente stata uno dei motivi del successo dellintegrazione europea, che culminata con la decisione volontaria e condivisa, veramente unica nella storia dellumanit*, di 07 :aesi di rinunciare alla propria moneta nazionale in favore di una moneta unica- leuro. /el resto c chi attri,uisce il principale fattore positivo e di 3spinta4 del processo di integrazione proprio al fatto che l(uropa una 3societ*4, prima ancora che un progetto politico LevE, 0111? &erreti, 0111!. La diffusa considerazione positiva circa il processo di allargamento politico dellUnione (uropea deve ancora affrontare due pro,lemi seri- quale struttura politica cio quali istituzioni comuni, con quali poteri e con che rapporto reciproco! e quali confini dell(uropa. &irca il primo pro,lema si cominciato a discuterne a partire dallincontro intergovernativo di Nizza del dicem,re 7880, mentre il secondo pro,lema ancora un tema da accademici e da geografi politici. La questione dei confini 3dell(uropa4 diventa particolarmente significativa perchC ai margini orientali si pu< arrivare fino al &aucaso e oltre, se Georgia ed )rmenia vengono considerate di cultura europea come in effetti sono, in parte!. Inoltre, sia 5ussia che $urchia hanno territori, anche vasti, che geograficamente sono considerati fuori dall(uropa 'i,eria e penisola anatolica!. $ali questioni costringono al confronto reale due posizioni teoriche differenti- quella che pone ancora come fondamento della geopolitica e delle relazioni internazionali lo 'tato6nazione 5athenau, 0128? /emarest, 0112? &hafetz, 0111! e quella che invece punta alla sovranazionalit* ed allo stemperamento del significato e della rigidit* dei confini, anche senza volerli a,olire Feld, 0111!. Una terza posizione punta, invece, alla flessi,ilit* dei confini, alle relazioni sfumate tra le aree socio6culturali e a una sovranazionalit* che non si fonda sugli 'tati6nazione e.o sugli organismi internazionali di tipo 3imperiale4. (ssa , tuttavia, ancora minoritaria e comincia solo ora a cercare collegamenti e strutture sta,ili $oesca, 0112? ;alG, 0111? ;otopoulos, 0111? 'elznicG, 0111? =adie, 7888?!. 5. Organizzazioni internazionali rilevanti 5.1. Organizzazione delle Nazioni Unite: scopi e ruolo L%NU nata nel 01H>, su,ito dopo la fine della seconda guerra mondiale, con lo scopo di evitare il ripetersi di unaltra guerra mondiale, distruttiva come quella appena conclusa. 'orse per iniziativa delle potenze vincitrici? la particolare condizione di privilegio data a questultime U'), Gran =retagna, ;rancia, U5'', &ina! nel &onsiglio di 'icurezza ne la testimonianza. La sede dellassem,lea e del suo segretario massima carica istituzionale della durata di > anni! a NeI JorG? altre sedi decentrate sono in molte citt*- Montreal, NeI JorG, :arigi, 5oma, Kienna, #ashington, compresa Ginevra, in 'vizzera, :aese che, tuttavia, stato fino al 7887 solo osservatore e non mem,ro ufficiale? gli 'vizzeri hanno approvato ladesione all%NU con un referendum passato a stretta maggioranza nel marzo 7887. Nel dicem,re 01H2 stata formalmente approvata la /ichiarazione universale dei diritti umani, in B8 articoli, che vincola al loro rispetto gli 'tati aderenti all%NU. Il rispetto reale dei principi proclamati non per< puntuale in nessun 'tato del mondo. Duesto il motivo che spinge singoli e associazioni a chiedere un franco di,attito internazionale che superi la contraddizione tra dichiarazioni formali e comportamenti reali )rchi,ugi, 0112, )mnestE, 0112? &assese, 0111!. L%NU composta da stati e >0 di loro firmarono la sua costituzione nel 01H> si consideri che, al momento della firma, 5egno Unito e ;rancia avevano ancora vasti possedimenti coloniali, per cui il numero di 'tati nel mondo era molto ridotto rispetto ad oggi!. Il processo di decolonizzazione ha provocato la formazione di molti 'tati indipendenti che, nel corso del tempo, hanno fatto crescere il numero di mem,ri aderenti all%NU. Nel 788A tutti gli stati indipendenti del mondo 017! erano mem,ri dell%NU? la &itt* del Katicano ha la caratteristica di osservatore permanente. L%rganizzazione per la Li,erazione della :alestina %L:! ha la qualifica di osservatore speciale. $aiIan 5epu,,lica di &ina! nel 01"0 stata sostituita dalla 5epu,,lica :opolare di &ina come unica rappresentante del popolo cinese. Gli scopi principali delle Nazioni Unite erano e restano la proclamazione e la difesa dei diritti individuali a livello internazionale, il di,attito ed il confronto pacifico tra 'tati per risolvere le controversie internazionali, il mantenimento della pace, la promozione di iniziative per favorire lo sviluppo economico e politico dei :aesi mem,ri. Le Nazioni Unite sono rimaste coinvolte nelle dinamiche ,ipolari conseguenti allo scontro politico ed economico tra U') e U5'' iniziato alla fine degli anni H8 e durato, col nome di Guerra ;redda, fino al 0110 fine dellU5''!. I tentativi di muoversi operativamente e anche di fare dichiarazioni ufficiali erano sempre condizionati dal diritto di veto che ciascuno dei > mem,ri permanenti aveva nel &onsiglio di 'icurezza. &iononostante sono state numerose le iniziative messe in atto per mantenere la pace, assistere i profughi, promuovere accordi e soluzioni pacifiche delle controversie, costituire enti e organismi di aiuto e coordinamento internazionale. Duesto tanto pi+ significativo se si considera che l%NU non dispone di fondi e di forze armate proprie, ma deve dipendere dai finanziamenti e dalla disponi,ilit* degli 'tati mem,ri. &on la fine della Guerra ;redda e dello scontro tra U') e U5'' le Nazioni Unite si sono trovate a dover fronteggiare le nuove sfide internazionali legate alla sicurezza, al terrorismo politico, alla frammentazione e alla dissoluzione di vari 'tati, sulla spinta di forze separatiste, in nome molto spesso di identit* etniche. Lattuale ,urocratica struttura operativa e la mancata reale riflessione sul ruolo politico sovranazionale dell%NU di fronte alle nuove sfide contemporanee ne appesantiscono le capacit* operative e rendono lorganismo de,ole rispetto agli U') ed agli altri mem,ri permanenti del &onsiglio di 'icurezza con diritto di veto. 5.. !onsiglio di Sicurezza dellONU Le dinamiche geopolitiche mondiali dopo il crollo dellU5'' hanno visto crescere la sfida al cosiddetto 'istema di Kestfalia, fondato sulla centralit* dello 'tato6nazione e sul principio di non ingerenza negli affari interni di uno 'tato. :er questo quel sistema chiamato 3anarchico ordinato4 #alzer, 0117? Lolo, 011>!, perchC non esiste un governo con poteri superiori ad ogni singolo 'tato da cui 3anarchico4!, anche se lessere costituito da 'tati viene considerato un fattore di 3ordine4. Naturalmente nella realt* esiste una sorta di gerarchia mondiale con differenti possi,ilit* dazione per un certo numero di 'tati pi+ potenti politicamente, militarmente ed economicamente )gneI 011> e 0112? (va, 0111!. &on la fine della contrapposizione U')6U5'' il &onsiglio di 'icurezza dell%NU diventato sempre di pi+ il vero centro decisionale mondiale per le questioni di sicurezza e di intervento armato, ma con la pesante contraddizione, sul piano del diritto, che > suoi mem,ri sono di fatto al di sopra di qualsiasi sanzione. Il &onsiglio composto da 0> mem,ri, di cui > permanenti U'), 5ussia, &ina, 5egno Unito, ;rancia! ed altri 08 eletti a rotazione ogni due anni dall)ssem,lea Generale. Nelle decisioni rilevanti sul piano politico dichiarazioni di condanna di uno 'tato o dichiarazioni di principio! e militare invio di truppe sotto legida dell%NU o autorizzazione delluso della forza! la decisione deve essere presa non solo a maggioranza, ma anche con il voto favorevole di tutti i > mem,ri permanenti. Duesta clausola costituisce il cosiddetto 3diritto di veto4 a disposizione di ciascun mem,ro permanente che in grado, quindi, di ,loccare qualunque decisione lo riguardi o che riguardi :aesi amici. I momenti di crisi a partire dal 0110 hanno visto il voto unanime del &onsiglio nellautorizzare luso della forza contro lIraq di 'addam Fussein che aveva invaso il MuIait, lapprovazione dellintervento 3umanitario4 in 'omalia fine 0110!, lautorizzazione agli aerei N)$% di ,om,ardare le zone ser,e in =osnia per fermare la 3pulizia etnica4 e ottenere linvio di truppe che mantenessero la pace. Nella seconda met* del decennio, per<, c stato anche il ,om,ardamento della 5epu,,lica di Iugoslavia a seguito della pulizia etnica contro gli al,anesi in Mossovo, approvato specificatamente dal &onsiglio solo dopo linizio dellintervento armato deciso dalla N)$%, ed infine la 3guerra contro il terrorismo internazionale4, iniziata e condotta dagli U') e alleati dopo lattacco alle torri gemelle di NeI JorG e al :entagono del settem,re 7880, approvata genericamente dal &onsiglio come diritto allautodifesa degli U'), senza entrare nel merito della definizione delle azioni da compiere. In questo nuovo e pro,lematico contesto internazionale di transizione, il &onsiglio di 'icurezza si trova sempre pi+ di fronte a difficili decisioni? il suo ruolo di peacekeeping e peace-enforcing sar* sempre pi+ condizionato dallo squili,rio di potere tra alcuni dei mem,ri permanenti e gli altri 'tati mem,ri che, almeno formalmente, si pongono su un piano di uguaglianza dei diritti, rispetto ai primi. 5.3. Organis"i econo"ici dellONU I due fondamentali organismi economici delle Nazioni Unite sono il ;ondo Monetario Internazionale ;MI? IM; nellacronimo inglese! e la cosiddetta =anca Mondiale #orld =anG!, costituita da quattro diverse istituzioni con forti connessioni operative e decisionali. Duesti due organismi sono stati ufficialmente istituiti nel 01H>, insieme con la costituzione dell%NU, anche se il ;MI stato concepito come strumento operativo dopo gli accordi di =retton #oods fe,,raio 01HH!, che delineavano le strategie economiche dei :aesi vincitori dopo la fine della seconda guerra mondiale. La sede di am,edue le istituzioni si trova a #ashington, e questo sottolinea lo stretto legame con le strategie economiche statunitensi e, soprattutto, con limpostazione economica capitalista. Il ;MI diventato operativo nel 01H" e lU5'', dopo una iniziale adesione, non ratific< mai il trattato operativo. Nel ;MI i diritti di voto non sono uguali tra tutti i mem,ri, ma dipendono dal peso relativo che ogni :aese ha nelleconomia mondiale e dalla quota con cui contri,uisce al fondo comune? questo peso viene rivisto ogni > anni, ma le potenze economiche internazionali, U') in testa, hanno sempre un ruolo preponderante gli U') hanno un peso corrispondente a circa il 02N dei diritti di voto!. Duesto squili,rio di potere e le strategie adottate hanno portato negli ultimi anni a una crescente critica circa i criteri con cui il ;ondo elargisce i crediti. 'ono stati sempre pi+ criticati i cosiddetti :iani di )ggiustamento 'trutturali per i paesi del $erzo Mondo perchC, in cam,io dei prestiti, puntano ad imporre provvedimenti di riforme interne che possono produrre miglioramenti produttivi, ma con forti ricadute sul piano dei costi sociali. La posizione del ;MI cosO autorevole che la concessione di prestiti da parte sua ad uno stato apre lapertura di flussi di credito anche da parte delle ,anche commerciali private? un suo ,locco dei crediti costituisce motivo sufficiente per la sospensione generalizzata dei crediti. $utto questo ha portato il ;MI a svolgere anche una funzione politica indiretta di pressione sui governi, in qualche caso con conseguenze politiche di vasta portata vedi la crisi in Indonesia nel 7888! /emichelis, 0112? Kaccaro, 0111!. Duattro istituzioni della =anca Mondiale sono- I=5/6=I5' =anca Internazionale per la 5icostruzione e lo 'viluppo!, fondata nel 01H>? I;& International ;inance &orporation!, fondata nel 01>A? I/) International /evelopment )ssociation!, fondata nel 01A8? MIG) Multilateral Investment Guarantee )gencE!, fondata nel 0122. /opo la fase iniziale di sostegno alla ricostruzione delle economie europee la =anca Mondiale ha indirizzato i propri finanziamenti verso il sostegno delle economie in via di sviluppo ed arretrate. La sua politica si andata allineando sempre pi+ alla filosofia del ;MI ed anche la =anca Mondiale stata aspramente criticata come operatore indiretto delle potenze economiche e degli interessi delle potenti societ* multinazionali. /a qualche anno la =M ha ufficializzato un cam,io di strategia ed un ritorno agli scopi originari, cio il sostegno alle economie arretrate o in condizione critica dei :aesi in via di sviluppo :K'!. La =anca stila un rapporto annuale #orld =anG 5eport! che viene citato spesso dagli oppositori della glo,alizzazione come testimonianza degli squili,ri esistenti e dellimpossi,ilit* di uscire dal circolo vizioso delleconomia dominante, senza profondi cam,iamenti nella logica stessa delleconomia glo,alizzata. 5.4. Organis"i socio#assistenziali dellO N U Duale organismo internazionale con grandi am,izioni, nel corso del tempo l%NU ha costituito una serie di organismi operativi incaricati di sviluppare politiche di aiuto alle persone, di sostegno allo sviluppo in diversi settori, di protezione di ,eni, di armonizzazione delle normative nazionali. ) differenza del ;MI e della =M questi organismi socio6assistenziali non sono direttamente coinvolti nei grandi flussi finanziari delleconomia mondiale, ma hanno continuamente ,isogno di fondi? questo ha ridotto le possi,ilit* e la rilevanza di alcuni di essi, mentre altri sono diventati specie di associazioni tecniche di settore ad esempio l)I(), l)genzia per l(nergia )tomica e lU:U, Unione :ostale Universale!. $ra gli organismi che hanno mantenuto una certa rilevanza ci sono la ;)% ;ood and )griculture %rganization! con sede a 5oma e l%M' %rganizzazione Mondiale della 'anit*! con sede a Ginevra. I settori in cui operano questi due organismi sono rilevanti e fondamentali per la vita e la sopravvivenza di miliardi di individui. )ltri organismi dell%NU si muovono con no,ili intenti assistenziali o di protezione, come lUNI&(; per linfanzia, lIL% per la diffusione delle leggi che proteggano i lavoratori, lUN('&% per la protezione del patrimonio storico6artistico e culturale, l)&NU5 per lassistenza dei profughi e i rifugiati politici, ma la loro operativit* rimane marginale e molto dipendente da fondi privati, elargizioni di stati o iniziative ,enefiche specifiche per la raccolta di sovvenzioni. La ;)% stata in passato un forte sostenitore della cosiddetta 5ivoluzione Kerde, cio lintroduzione di nuove specie, fertilizzanti e sistemi di irrigazione efficaci nei paesi del $erzo Mondo per favorire la crescita della produzione agricola? risultati positivi ci sono stati ed alcuni :aesi India, &ina, ad esempio! sono diventati esportatori di cereali, ma in generale i pro,lemi interni agli 'tati legati alla sperequazione nella propriet* della terra e dei capitali non hanno risolto il pro,lema della diffusa sottonutrizione, dipendente anche dai tassi di crescita demografici molto alti dei :aesi in via di sviluppo :K'!. Linsieme degli organismi costituiti dalle Nazioni Unite nel corso degli anni avre,,ero dovuto configurarsi come una sorta di articolazione operativa di un governo mondiale, responsa,ile verso lassem,lea generale. Il di,attito sul ruolo dell%NU, sulla sua riforma e sulla sua centralit* nel governo del mondo stato spesso molto vivace e con proposte interessanti, soprattutto dopo la fine dello scontro ,ipolare )rchi,ugi, 0117? Feld, 0117 e 0111? ;alG, 0111!. :urtroppo i soggetti pi+ interessati ad un tale di,attito sono stati gruppi di ricerca e associazioni non governative, mentre il ruolo dell%NU ha su,ito potenti sfide dalla posizione egemone assunta, per forza di cose, dallunica superpotenza rimasta e dallo sviluppo delle crisi geopolitiche pulizie etniche, terrorismo, ecc.! in cui limmediata operativit* militare degli U') o della N)$% hanno costretto le Nazioni Unite al ruolo di notaio di decisioni prese altrove crisi iugoslava nel 7888680! o anche, talvolta, di semplici spettatori 3guerra al terrorismo4 a fine 7880!. 5.5. Nort$ Atlantic %reat& Organisation # NA%O Nota anche come :atto )tlantico, lorganizzazione venne istituita nel 01H1 come patto di difesa politico6militare tra U'), &anada e i paesi dell(uropa occidentale 07! di fronte al pericolo sovietico. Il :atto si proponeva anche di favorire la cooperazione socio6economica e culturale tra i :aesi mem,ri, ma sempre stato identificato quasi esclusivamente come un patto militare difensivo. Grecia e $urchia sono entrati nel 01>7? la Germania ;ederale eP %ccidentale! nel 01>>. La 'pagna mem,ro dal 0127, qualche anno dopo la morte del dittatore ;rancisco ;ranco 01">!. Lappartenenza alla N)$% ha sempre voluto significare anche una condivisione ideologica del modo di vita occidentale e dei suoi principi di riferimento. Non a caso, dopo la fine del ,locco sovietico e il dissolvimento dello schieramento comunista, un certo numero di paesi delleP :atto di Karsavia il corrispettivo della N)$% nel mondo comunista! hanno chiesto di entrarvi. Nel 011H la N)$% ha offerto con successo a tutti i :aesi dell(st europeo la firma dellaccordo di cooperazione militare chiamato :artnership per la :ace? :olonia, Ungheria, 5epu,,lica &eca sono mem,ri N)$% dal 0111 e altri :aesi eP comunisti sono in lista dattesa. Le recenti crisi internazionali hanno spinto anche la 5ussia ad accettare una maggiore colla,orazione con la N)$%, anche se essa non rinuncia alle proprie am,izioni di leadership mondiale, almeno pari a quelle svolte a suo tempo dallU5''. La N)$% ha come organo principale il &onsiglio dell)tlantico del Nord o &onsiglio )tlantico!, con sede a =ruPelles, in cui le decisioni de,,ono essere prese sempre allunanimit* dai rappresentanti degli attuali 01 'tati mem,ri. Ladesione alla N)$% ha sempre avuto anche un risvolto politico di schieramento ed una sostanziale accettazione della leadership statunitense? solo la ;rancia ha preso talvolta posizioni pi+ autonome, come quella del 01AA di uscire dallorganizzazione militare integrata per rientrarvi progressivamente nella seconda met* degli anni 18!. La fine del confronto con lU5'' ha messo in questione la sopravvivenza della N)$% in quanto patto difensivo. La decisione stata quella di mantenere in vita lorganizzazione ed anzi di proiettare lazione del :atto anche fuori dei confini degli 'tati mem,ri LiMes, 0111! mettendo le proprie consistenti capacit* operative al servizio dell%NU azioni in Iraq6MuIait, =osnia, Mossovo, Macedonia negli anni 18!, come sostegno a iniziative 3umanitarie4 'omalia 0110!, e anche per operazioni di polizia internazionale lotta al terrorismo e attacco all)fghanistan dopo il settem,re 7880!. La perdita di ruolo internazionale dell%NU, che non dispone di forze militari proprie, dipende in parallelo anche dalla sperequazione con la posizione forte degli U') che, oltre a disporre di un proprio potenziale militare enorme, possono contare sullappoggio sostanzialmente incondizionato del 5egno Unito e di uno schieramento militare alleato, in grado di essere rapidamente operativo. :er i :aesi dello schieramento occidentale, considerare la N)$% come strumento in favore della sicurezza internazionale si scontra con le preoccupazioni di molti :aesi non europei, &ina in testa, circa un possi,ile strapotere occidentale, che li metta in condizione di inferiorit* anche politica. Dueste preoccupazioni si manifestano con il continuo riferimento al necessario ruolo 3direttivo4 e di confronto dell%NU da parte di molti :aesi del $erzo e Duarto Mondo e della &ina stessa, quando non ha interessi diretti da difendere. 5.'. (orld %rade Organisation # (%O L%rganizzazione Mondiale per il &ommercio #$% nellacronimo inglese! lorganismo che il 0Q gennaio 011> succeduto al G)$$ )ccordo Generale sulle $ariffe e sul &ommercio!, a sua volta fondato nel 01H" da B8 'tati per regolare il commercio internazionale e favorirne lo sviluppo tramite la,olizione progressiva delle ,arriere doganali e di ogni altra restrizione. Il G)$$ stato per molti anni un luogo di incontro dove si sta,ilivano i comportamenti commerciali considerati ,uoni e dove si stipulavano accordi ,ilaterali e.o multilaterali in specifici settori come laccordo multifi,re!. Gli accordi venivano presi allinterno di sessioni di negoziati periodici, chiamate rounds? ci sono stati 2 rounds, ciascuno dei quali ha preso un nome specifico, politico o geografico in relazione a dove si iniziavano le negoziazioni $oGEo 5ound e UruguaE 5ound sono stati gli ultimi due!. Nel 011B sono stati 00" gli 'tati che hanno concluso lUruguaE 5ound ed hanno sottoscritto la creazione del #$%, cio unorganizzazione sta,ile con sede a Ginevra! con stato giuridico ,en definito. Le Nazioni Unite avevano istituito propri organismi di tipo economico, commerciale e di aiuto allo sviluppo UN&$)/, UNI/%, I;)/!, ma il G)$$6#$% ha catalizzato linteresse delle potenze economiche mondiali in quanto organismo che consentiva ad esse maggiori margini di manovra e di pressione )ndreff, 7888!. Non un caso che i gruppi e le associazioni che contestano le forme della glo,alizzazione economica a,,iano scelto la riunione del #$% a 'eattle nel 7888 per esordire come movimento mondiale organizzato da cui il nome di :opolo di 'eattle dato ai cosiddetti antiglo,alisti!. Nellam,ito degli accordi del #$% si sono raggiunti risultati notevoli di a,,assamento o esclusione di tariffe protezionistiche e nellultimo decennio i flussi commerciali internazionali sono aumentati notevolmente, grazie anche alla progressiva integrazione negli accordi di li,eralizzazione di tutti quei :aesi che facevano parte del ,locco socialista legato allUnione 'ovietica. Lentrata della &ina nellorganizzazione e del suo enorme potenziale mercato!, avvenuta alla fine del 7880 dopo un lungo periodo dattesa, ha sancito la centralit* del #$% nellorientamento del commercio internazionale. 5estano ancora delicati pro,lemi da risolvere? infatti ci sono settori che sono ancora al di fuori dellam,ito #$%, quali il settore degli audiovisivi, i prodotti finanziari, la questione dei diritti dautore, la cosiddetta 3eccezione culturale4 con cui gli 'tati vogliono proteggersi dalla colonizzazione culturale, tramite film, programmi $K, musica, ecc.!. 'u questi temi lo scontro tutto interno alle potenze commerciali U') e (uropa per prime! e si sono verificate nel tempo vere e proprie guerre commerciali senza esclusione di colpi, pur tra 'tati 3occidentali4 e con la stessa impostazione economica capitalista. L%&'( %rganizzazione per la &ooperazione e lo 'viluppo (conomico! raggruppa i :aesi pi+ sviluppati economicamente e si propone di favorire la crescita economica degli 'tati mem,ri e lo sviluppo del commercio mondiale. Fa sede a :arigi e agisce per gruppi di lavoro. Ki fanno parte 71 'tati, prevalentemente europei e di cultura anglosassone? gli 3esterni4 sono solo quattro- Giappone, Messico, $urchia e lultimo arrivato la &orea del 'ud. 5.). E possi*ile un Ordine +ondiale, Listituzione delle Nazioni Unite nel 01H> ha rappresentato il tentativo di dare unimpronta pacifica ad un ordine mondiale che si stava ricostituendo dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale. Le ,uone intenzioni si sono scontrate con una realt* conflittuale, generata dal rapido deterioramento delle relazioni tra U') e U5'', sfociato nella Guerra ;redda che durata fino al 0110. Il sistema geopolitico ,ipolare fondato sul confronto.scontro tra 'tati Uniti e Unione 'ovietica stato, a suo modo, un 3ordine mondiale4- i protagonisti erano chiari, i rapporti di dipendenza e le alleanze sostanzialmente definiti e sta,ili, le due superpotenze esercitavano unopera di controllo politico che aveva anche effetti sta,ilizzanti. /urante il processo di decolonizzazione la gara tra i due :aesi leader mondiali era focalizzata sulle manovre per attrarre nella propria sfera di influenza il nuovo 'tato indipendente? naturalmente la posta in palio era vissuta e propagandata in modo cosO 3ideologico4 e cosO forte che tutti i mezzi pi+ o meno leciti e.o morali erano considerati utilizza,ili Missinger, 01"H!. La fine dellU5'' ha cam,iato la situazione in modo fondamentale, ma gi* negli anni 28 i presidenti U') parlavano di Nuovo %rdine Mondiale, anche perchC la politica del presidente russo Michail Gor,aciov aveva innescato in U5'' e nei :aesi satelliti dinamiche politiche interne nuove che lasciavano sperare in pi+ aperti scenari geopolitici, anche se nessuno era stato in grado di prevedere il collasso di un sistema potente e rigido come quello sovietico. Il 0121 e il 0110 sono stati gli anni della svolta. L2 novem,re 0121 3cadeva4 il Muro di =erlino? in sostanza il confine 3il Muro4!, che aveva diviso la capitale tedesca dal 0B agosto del 01A0, veniva dichiarato come supera,ile senza documenti speciali per gli a,itanti della citt*. &i< avveniva sullonda di un veloce sfaldamento delle istituzioni politiche di quella parte della Germania la 5epu,,lica /emocratica $edesca o Germania (st! che fino a quel momento era stata una delle pedine pi+ fedeli e pi+ occupate militarmente! dellUnione 'ovietica. &on la fine del Muro diventava o,soleta anche quella lunga linea di confine che dal 01H" separava i :aesi dell(uropa dell(st comunista! da quelli occidentali e che era stata chiamata la &ortina di ;erro. Nel dicem,re 0110 lUnione 'ovietica veniva dichiarata sciolta dal presidente russo =oris (ltsin, dopo mesi di convulse tensioni politiche interne che avevano visto anche un tentativo di colpo di stato da parte di nostalgici del 3comunismo di ferro4 e lassedio al parlamento dove si erano rifugiati i rivoltosi agosto 0110!. )ltri fatti importanti erano accaduti nel 0110. Nel gennaio una coalizione di B7 'tati, sotto la guida degli U') e su mandato dell%NU, aveva attaccato lIraq del dittatore 'addam Fussein perchC questi aveva invaso il confinante MuIait e si rifiutava di evacuarlo. La vittoria era arrivata a,,astanza velocemente, vista la sproporzione delle forze. Il MuIait tornato uno 'tato indipendente e sovrano, ma ancora allinizio del 7887 'addam Fussein era al potere, lIraq sotto em,argo e sotto controllo aereo militare da parte di U'), 5egno Unito e ;rancia. )lla fine del 0110 il presidente =ush senior, sotto 3copertura dell%NU4, lanciava una 3operazione umanitaria4 in 'omalia, distrutta da guerre intestine e con la popolazione affamata. Duesta operazione, di segno nuovo e diverso, non ha avuto il successo sperato e la 'omalia continua ad esser un non6'tato in mano a capi clan, veri e propri 3signori della guerra4 nella parte 'ud e con due parti del :aese 'omaliland a Nord e :untland a Nord (st! che si sono dichiarati indipendenti. Il 011067880 stato anche il decennio della scomparsa della ;ederazione 'ocialista Iugoslava, suddivisasi in sei repu,,liche indipendenti dopo una pluriennale e atroce guerra fratricida allinsegna della pulizia etnica, cio leliminazione fisica dal proprio territorio di chi non fosse ser,o, croato o ,osniaco6musulmano a seconda dei casi /iddi, 011>? Morin, 011"!. & stata poi la pulizia etnica da parte dei ser,i nel Mossovo, a larga maggioranza al,anese6musulmana, con i ,om,ardamenti della N)$% sulla 'er,ia del presidente Milosevic per far finire lesodo dei rifugiati e le persecuzioni. La fine del regime di Milosevic ha portato ad una sta,ilizzazione della situazione ,alcanica dopo anni di scontri cruenti, ma la crisi Gossovara ha mostrato la de,olezza intrinseca dell%NU, che ha giustificato i ,om,ardamenti solo dopo che essi erano cominciati su iniziativa degli U') e degli alleati della N)$%. La cosiddetta comunit* internazionale sem,ra essersi organizzata con un ordine mondiale in cui alcuni 'tati pi+ potenti militarmente, politicamente, economicamente! esercitano una egemonia nelle decisioni che investono le questioni di rilevanza mondiale. 'i tratta di quella che stata definita una nuova 'anta )lleanza Lolo, 011>? )gneI, 0112!, in grado di muoversi autonomamente e anche di orientare le scelte degli organismi preposti alla regolazione delle controversie mondiali %NU, &onsiglio di 'icurezza! o alla decisione di strategie da adottare in campo economico ;MI, =M, #$%!. )lcuni :aesi che sono mem,ri permanenti del &onsiglio di 'icurezza dell%NU, sono presenti nella N)$%, hanno i maggiori poteri di voto nel ;MI e nella =M, si riuniscono periodicamente per concertare strategie economiche e politiche. Dueste riunioni, e gli effetti che riescono ad ottenere, hanno portato alla costituzione per autogenesi di un organismo che non ha fondamento istituzionale, ma in effetti svolge alcune funzioni che potre,,ero essere svolte da un ipotetico governo mondiale. 'i tratta del gruppo dei sette paesi pi+ industrializzati al mondo e per questo chiamato G" U'), Giappone, Germania, ;rancia, 5egno Unito, Italia, &anada, in ordine di importanza economica!. ) seguito della fine dellU5'' e dopo alcuni anni di anticamera, sempre pi+ spesso il gruppo si allarga alla 5ussia e diventa cosO G2. In poche occasioni il gruppo diventato G1 con la partecipazione della &ina. :ossiamo identificare una generica somiglianza tra questi 'tati nel fatto che dispongono di popolazione consistente, di economie ricche o potenzialmente ricche!, di estensioni territoriali a volte considerevoli, di arsenali militari di tutto rispetto. Lunico stato molto popolato, molto esteso, dotato di armi nucleari, che non fa parte della Clite mondiale lIndia, secondo paese al mondo per popolazione con circa 0 miliardo di a,itanti!. Il ruolo dell%NU, oggi e nel prossimo futuro, rimane il pro,lema principale da affrontare e da risolvere nel campo delle relazioni internazionali, soprattutto perchC lattacco terroristico alle $orri gemelle di NeI JorG ed al :entagono, avvenuto l00 settem,re 7880 con pi+ di B888 morti, ha scatenato la comprensi,ile reazione degli U') nei confronti dell)fghanistan che ospitava il responsa,ile 3quasi4 dichiarato di quellatto sconvolgente. Lappoggio della N)$%, della &ina e della 5ussia stato immediato. :er superficie, popolazione, armamenti, ruolo internazionale e risorse economiche sono i :aesi che pi+ hanno possi,ilit* concrete di condividere con gli 'tati Uniti la leadership mondiale, anche se ad un gradino inferiore? inoltre sia &ina che 5ussia devono fare i conti con difficili anche se limitati conflitti interni, originati da movimenti separatisti e con manifestazioni terroristiche e.o di lotta armata. La 5ussia del presidente :utin ha cominciato a dispiegare una politica strategica autonoma, tesa a recuperare il ruolo di leadership che aveva lU5'' Molossov, 7887! e la &ina, discretamente, ha consolidato sempre pi+ la sua presenza e la sua rilevanza nello scacchiere internazionale politico ed economico (va, 7888!. '. -l con.ronto tra identit/ e culture '.1. 0a glo*alizzazione inevita*ile :er globalizzazione si intende comunemente il progressivo processo di integrazione a livello mondiale, fondato sulla tecnologia informatica e delle telecomunicazioni, e riferito in particolare alleconomia ed alla finanza. Duesta dinamica di integrazione non nuova nella storia, anche se il processo attuale ha come elementi nuovi la tecnologia informatica, la rapidit* di comunicazione che essa consente telematica!, e la velocizzazione in genere di molti processi comunicazioni, trasporti, produzione, ecc.!. Il termine globalizzazione per< viene sempre pi+ utilizzato anche nel campo culturale, dei comportamenti dei gruppi umani e anche dei singoli individui? in questo sempre pi+ rilevante linfluenza, lo sviluppo e la diffusione dei mezzi di comunicazione di massa. La glo,alizzazione per< si mostra essenzialmente come fenomeno legato alla finanza ed allo spostamento di consistenti masse di capitali in ogni parte del glo,o dove vi siano ,orse azionarie, di valute, di merci! e dove sia possi,ile 3investire4 capitali nella produzione di ,eni, materie prime o capitali. Il controllo della liquidit* sempre stato un fattore di potere nella storia delleconomia capitalista )rrighi, 011A!. I :aesi sviluppati continuano ad avere in tutto ci< il ruolo principale )min, 011"? /i Meglio, 011"? Morin, 0111!. 'ono nati e cresciuti anche movimenti di resistenza e di opposizione a questo processo, soprattutto da parte di chi, rispetto ai vantaggi, sottolinea come maggioritari i pericoli di consolidamento di un potere glo,ale in mano a pochi? un potere fondato sullomogeneizzazione culturale 5amonet, 011A! e su un modello di societ* e consumi distruttivo dellam,iente e delle specificit* dei gruppi umani nelle diverse aree geografiche. Il confronto ed il di,attito sulla glo,alizzazione e sui suoi possi,ili effetti positivi o negativi! e sempre pi+ ampio e vivace Feld, McGreI, 7880!. La crisi finanziaria che ha colpito i :aesi dell)sia orientale e sudorientale nel periodo 011"6R11 stata un esempio per vedere in cosa consiste principalmente il processo di glo,alizzazione- ha mostrato che gli equili,ri finanziari mondiali sono delicati e che i :aesi 3emergenti4, indicati per lungo tempo come modello da seguire, erano pi+ fragili e 3dipendenti4 di quanto fosse ufficialmente ammesso ;an Gang, 0111? /ass+, 0111? (va, 7888!. Il movimento dei capitali finanziari glo,alizzato, ma il loro controllo rimane ancora in gran parte nelle mani di gruppi ,en localizzati geograficamente- U') ed (uropa %ccidentale, visto che il Giappone non ha pi+ il controllo di masse di liquidit* come fino allinizio degli anni 18 =ouissou, 011>? Matz, 0112!. La gestione della crisi asiatica ha mostrato anche che si sta puntando ad un ruolo rafforzato del ;ondo Monetario Internazionale come controllore.regolatore delle economie? questo il senso degli inviti a 3dare regole4 al sistema senza ridurre o modificare la li,ert* di movimento dei capitali e delle localizzazioni industriali. I :aesi in forte crisi di liquidit* de,,ono accettare su,ire! le politiche economiche proposte dal ;MI, pena la non concessione dei prestiti di cui, per altro, non possono fare a meno. I piani del ;MI sono tecnicamente efficaci, ma allinterno di una concezione delleconomia quella dell%ccidente! che si propone 3ideologicamente4 come la migliore possi,ile. Lidea ,ase che se il 'ud del mondo seguir* lesempio del Nord industrializzato e capitalista si risolver*, col tempo e con soddisfazione di tutti, la questione Nord.'ud. ) prova di questo si citano i numeri dellaumento dei consumi mondiali, dei flussi commerciali, del reddito pro capite di molti :aesi del mondo che hanno seguito il modello capitalista- quella che si pu< chiamare 3la risposta numerica4. (ssa per< esclude altri fattori umani! ed altri indicatori, relativi ad alcuni servizi istruzione, sanit*, ecc.! che costano e non producono profitti. '.0a glo*alizzazione discuti*ile :er quanto riguarda il modello socio6economico gi* stato evidenziato come il processo di integrazione globale faccia riferimento al cosiddetto 3modello occidentale4 #allerstein, 01"2? Gal,raith, 0122? Mrugman, 7888!, imperniato su tre fattori principali- 0! il sistema di produzione, quello sviluppatosi dalla 5ivoluzione Industriale, ma con particolare riferimento, oggi, allaccumulo di capitale e alleconomia dei consumi? i sistemi tradizionali di produzione, anche quelli non arretrati e che garantiscono la 3sosteni,ilit*4 dei ,isogni sociali collettivi, vengono di fatto progressivamente marginalizzati? 7! il sistema di relazioni interpersonali riduce lo spazio e lazione sociale delle cosiddette 3famiglie allargate4 molto diffuse in )frica ed in )sia!- o diventano un mini6sistema economico impresa! in grado di accumulare capitale e.o di produrre, o su,iscono un processo di disgregazione? B! il sistema dei diritti/valori centrato sulla differenziazione delle classi sociali, sui diritti individuali, sulla forma e sui meccanismi di funzionamento dello 'tato6nazione e della rappresentanza politica cosO come stata ela,orata in (uropa e negli U')!. &i< comporta che non vengano concepite altre forme di organizzazione collettiva della societ*, rispetto al modello parlamentare multipartitico, anche se nella pratica convivono regimi autoritari, repressivi e fondati sul privilegio di alcune classi sociali. La diffusione mondiale del modello socio6culturale occidentale non cosa di oggi? principalmente la conseguenza del colonialismo =raudel, 0111!. Il postcolonialismo ha rappresentato una sorta di continuit* della dipendenza economica di molti :aesi dalle eP potenze coloniali senza gli aspetti del controllo politico. 'u questa situazione si innesta lattuale processo di glo,alizzazione, che utilizza a fondo leredit* del passato secondo vari aspetti. )nzitutto sfruttamento delle risorse (anche umane)? gli standard lavorativi, e quindi i costi, sono minori nei :K', grazie anche al lavoro dei ,am,ini o alla negazione dei diritti sindacali. I dati diffusi dalla =anca Mondiale mostrano che il B8N della popolazione nei >> :aesi pi+ poveri della $erra, circa un miliardo e cento milioni di persone, vive sotto i limiti della sussistenza, con un reddito inferiore a un dollaro al giorno per persona. In secondo luogo ,isogna considerare la forzatura economica. In )frica nord6occidentale ed australe! 'ociet* sudafricane, anglo6statunitensi ed australiane controllano grandi miniere. :er questo opinione diffusa tra gli economisti che i pro,lemi principali dei :aesi africani siano soprattutto le infrastrutture ed i trasporti. Duelle diventano cosO talora pro,lematiche prioritarie, a scapito di altre, quali la difesa dellam,iente. /al canto loro i :aesi pi+ poveri non possono certo permettersi il lusso di ,adare al modo in cui producono. :er loro produrre ed esportare qualcosa gi* un miracolo. Inoltre ladesione ad un modello economico importato ha condotto i :aesi del $erzo e Duarto Mondo a dipendere dalle quotazioni internazionali dei prodotti che esportano, in particolare delle materie prime e dei cereali. Infine sem,ra esistere, per i :aesi pi+ poveri, una sorta di forzatura culturale, cio la creazione di un sistema sociale misto locale6%ccidentale! da cui non si pu< pi+ tornare indietro? poichC sono in calo progressivo le attivit* economiche tradizionali, mentre aumenta la interdipendenza squili,rata Nord.'ud. :er esempio la diffusione dei nuovi sistemi di comunicazione, in particolare dei computer Internet, ecc.!, se da un lato consente nuove ed imprevedi,ili dinamiche sia verticali che orizzontali allinterno della struttura sociale, da un altro punto di vista favorisce ancora di pi+ il distacco e la disuguaglianza tra chi possiede o non il mezzo tecnico limite economico individuale!, tra chi si trova in unarea che dispone 3infrastrutturalmente4 di tecnologia e chi no limite economico geografico!? ma anche e soprattutto tra chi ha sufficienti conoscenze.a,ilit* per usarle e chi non le ha e non pu< averle limite culturale e livello di istruzione!. '.3. 0e risposte alla glo*alizzazione Il processo di glo,alizzazione non comunque assoluto ed ha ,isogno di tempo per dispiegarsi. Duesto consente alle diverse societ* una certa dose di adeguamento ed anche di 3resistenza4. In effetti le diverse caratteristiche socio6culturali provocano diversi tipi di risposta. In rapporto alla glo,alizzazione vi sono societ* che assimilano modificando? il caso delle cosiddette $igri asiatiche e di quei :aesi che sono riusciti a mantenere la cosiddetta 3coesione sociale4, spesso risultato di una storia millenaria, pur adottando spesso in modo esasperato! il modello produttivo industriale. )ltre societ*, invece, semplicemente subiscono la glo,alizzazione? sono principalmente i :aesi africani su,sahariani! e molti dellR)merica Latina. Infine altri :aesi la rifiutano? sono, parzialmente, alcuni :aesi islamici ed alcuni di quei :aesi che sono usciti da poco dal sistema politico6economico di tipo sovietico. Ki sono poi altri :aesi a,,astanza grandi e popolati, ad esempio India e =rasile, che hanno una situazione composita, per cause storiche e sociali. :er questo, su,iscono il processo di glo,alizzazione in modo irregolare e con forti differenziazioni interne. La globalizzazione un processo dinamico e composito su cui possi,ile intervenire. In qualche misura ogni presona e gruppo sociale ha la responsa,ilit* della scelta di accettare, su,ire o opporsi. Gli estimatori della glo,alizzazione ne favoriscono lazione perchC convinti che la sua completa diffusione a livello planetario consentir* di migliorare per tutti la qualit* della vita, e si aspettano quindi un futuro positivo $huroI, 011"? Mrugman, 7888!. &oloro, invece, che sono convinti della pericolosit* o della non desidera,ilit* di tale processo cercano di intervenire per ridurre i danni e.o per indirizzare i processi socio6economici fin da su,ito in una direzione pi+ equa e solidale 'en, 011B e 011H? Junus, 0112? ;alG,0111? Unctad, 0111!. &hi pensa di poter rimanere 3neutrale4 pare automaticamente schierato in favore della glo,alizzazione, che su,isce di fatto senza intervenire. Lattacco terroristico a NeI JorG e al :entagono sede del comando militare U')! ed i fatti conseguenti hanno sottolineato che un %rdine Mondiale nei fatti esiste, ma che non pu< sperare di essere una ,ase di convivenza pacifica e duratura, considerando che a molti :aesi poco potenti questo 3ordine4 appare pi+ su,ito che condiviso e fondato sullaccettazione delle disparit* di condizioni economiche e di potere esistenti. Duesto a dispetto delle dichiarazioni di principio, come la &arta dell%NU, che tutti gli stati della $erra hanno sottoscritto e dichiarato di voler rispettare. La questione dei diritti umani di ,ase rimane ancora una ne,ulosa con molte am,iguit*, ma sta diventando un tema centrale nelle dinamiche geopolitiche =auman, 7888? Lolo, 7888!. La costituzione all)ia :aesi =assi! di tri,unali speciali internazionali per i crimini commessi durante la guerra civile ,alcanica &alvetti, 7880! e in 5uanda6=urundi, le prime condanne per genocidio e massacri di massa, come pure linizio del processo alleP presidente iugoslavo Milosevic 7887!, testimoniano della volont* di dare concretezza alle affermazioni di principio circa i diritti sanciti nella &arta dell%NU del 01H2. Listituzione di un $ri,unale :enale Internazionale permanente non ha ancora raccolto lSadesione necessaria di almeno 078 'tati mondiali e ha visto la dichiarata opposizione di sette :aesi, tra cui U') e &ina, pro,a,ilmente perchC lesistenza di un tale tri,unale riportere,,e su un piano di uguaglianza anche 'tati che oggi, in un certo senso, siritengono al di sopra di un controllo internazionale. Il processo di adesione comunque in corso.