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Storia contemporanea I Banti A 8 Il

Risorgimento italiano
1. Immaginare una nazione:
a. diffusione del movimento politico che si ispira alle nuove idee di nazione:
i. attecchimento nelle citt;
ii. apatia delle campagne: non insorgenze ma indifferenza e disagio sociale;
iii. prevalenza, talora, degli interessi regionali o municipali;
iv. differenti ipotesi istituzionali;
b. il contributo delle arti:
i. fenomeno tipico di tutta lEuropa romantica;
ii. produzione letteraria, melodrammatica, pittorica;
iii. contributi delle menti pi brillanti: Berchet, Pellico, Manzoni, Schiller, Scott, Byron,
Hugo;
iv. i best-seller e la definizione della nazione italiana;
c. la definizione della nazione:
i. fattori biologici e culturali;
ii. nazione come comunit di parentela: collegamenti tra le generazioni e linguaggio
della famiglia;
iii. il sangue come legame forte;
iv. la cultura: religione, lingua, storia;
v. lo sguardo verso il passato: decadenza legata alloppressione straniera e necessit di
riscatto;
d. le figure:
i. leroe: uomo, soldato valoroso, pronto a combattere gli oppressori stranieri fino alla
morte;
ii. il traditore: ambizione, desiderio di potere, tradimento e sconfitta delleroe e della
causa nazionale;
iii. leroina nazionale: lealt verso la comunit, castit, virt, onore minacciato, ruoli
femminili convenzionali;
e. la forza del modello narrativo:
i. legame con la tradizione religiosa: leroe come Ges, il traditore come Giuda,
leroina come la Madonna e le sante martiri;
ii. senso dellonore: dallonore delle donne allonore della nazione, da recuperare
attraverso la conquista della libert;
iii. bellicismo: esaltazione della guerra e delleroismo bellico, guerra come sacrificio e
martirio per la libert;
iv. strutturazione di unestetica della politica;
v. ampia capacit diffusiva, ma necessit dellopera di propaganda.
2. Mazzini e la Giovine Italia:
a. la biografia di Mazzini:
i. nascita a Genova (1805);
ii. padre patriota e madre giansenista;
iii. adesione alla carboneria genovese (1827), arresto ed esilio a Marsiglia (1831);
iv. fondazione della Giovine Italia (1831);
b. i fondamenti della Giovine Italia:
i. critica alla carboneria: inefficacia propagandistica e operativa, segretezza,
autonomia delle cellule e gerarchizzazione dei membri;
ii. necessit della propaganda diretta: opuscoli e fogli volanti;
iii. coordinamento dellazione da parte della direzione centrale;
c. lIstruzione generale per gli affratellati alla Giovine Italia (1831):
i. comunit italiana come comunit di discendenza: parentela e affetto;
ii. comunit voluta da Dio: missione;
iii. superamento delle discordie intestine e delloppressione straniera: grandi esempi
intellettuali e morali nella storia patria;
iv. programma politico: indipendenza, unit, repubblica;
d. lazione:
i. insurrezione militare contro gli Stati esistenti e lotta per bande contro gli eserciti
regolari;
ii. autorit dittatoriale durante la guerra e convocazione di unassemblea costituente
nazionale;
e. la componente religiosa:
i. forme e stilemi della tradizione cristiana: apostolato, verbo, martiri, guerra santa,
fede;
ii. lo slogan: Dio e popolo;
f. i problemi economici e sociali:
i. necessit della partecipazione delle masse;
ii. effetti benefici della rivoluzione nazionale sulle masse: regolamentazione delle
successioni, tassazione progressiva, politica di lavori pubblici;
g. i tentativi:
i. ostilit dei governi;
ii. ottime capacit di reclutamento: proselitismo da parte degli esuli;
iii. diffusione nei porti, nelle citt universitarie, e poi nel resto dItalia;
iv. scarsa presa nelle campagne: inefficacia della propaganda scritta e pericolosit della
propaganda orale;
v. tentativi insurrezionali: Piemonte e Genova (1833); Genova (1834);
vi. chiusura della Giovine Italia e trasferimento in Svizzera (1834);
h. la Giovine Europa (1834) e la nuova Giovine Italia (1839):
i. autodeterminazione delle nazioni;
ii. liberazione delle nazioni oppresse;
iii. costituzione di Stati nazionali;
iv. cooperazione politica e istituzionale delle nazioni liberate;
v. arresti di membri e fallimento: trasferimento a Londra (1837);
vi. rifondazione della Giovine Italia (1839): suggestioni da parte del movimento operaio
(orario di lavoro, salario, associazionismo).
3. Il neoguelfismo:
a. lalternativa liberal-moderata:
i. ispirazione monarchico-costituzionale;
ii. diffusione nei salotti di famiglie nobili o dellalta borghesia;
iii. azione di Giovanni Pietro Viesseux e del suo gabinetto: lAntologia;
b. lopera di Gioberti:
i. pubblicazione del Primato morale e civile degli italiani (1843);
ii. successo del libro, nonostante lo stile macchinoso e la lunghezza;
iii. lidentit italiana e il suo primato morale: cristianesimo e papato;
iv. il popolo italiano come desiderio: necessario contributo al risorgimento da parte dei
principi e dei re;
v. assetto politico fondato su sovrani, aristocrazie civili e consultive e sul
coordinamento politico e spirituale del papa;
vi. unione confederale degli Stati esistenti, sotto la presidenza del papa: il
neoguelfismo;
vii. presupposti: consenso dei sovrani, appoggio dellopinione pubblica;
viii. necessit di poche riforme interne: creazione di organi consultivi;
ix. i limiti: orientamento reazionario di Gregorio XVI (1831-46) e problema
dellAustria;
c. lopera di Cesare Balbo:
i. pubblicazione di Delle speranze dItalia (1844);
ii. accettazione della soluzione confederale;
iii. negazione del primato morale italiano;
iv. negazione della possibilit della presidenza papale: reazionarismo di Gregorio XVI;
v. analisi del problema dellAustria: teoria dellinorientamento dellAustria nei
Balcani;
vi. centralit dellazione politica e diplomatica: ruolo centrale del Piemonte;
vii. introduzione di riforme interne: eserciti, scambi commerciali, dibattito culturale,
istituti consultivi;
viii. rifiuto dei Parlamenti rappresentativi, considerati istituzioni divisive, sebbene utili a
screditare lAustria;
d. affermazione del progetto e dibattito politico: dAzeglio, Capponi, Cavour, Durando.
4. Alla vigilia di una nuova rivoluzione:
a. la crisi delliniziativa mazziniana:
i. nuovi colpi insurrezionali falliti: morte dei fratelli Bandiera in Calabria (1844);
ii. alienazione del favore dellopinione pubblica;
b. la politica di Pio IX:
i. morte di Gregorio XVI ed elezione di Giovanni Maria Mastai Ferretti con il nome di
Pio IX (1846);
ii. amnistia ai detenuti politici e agli esiliati;
iii. commissioni di studio per lintroduzione di riforme istituzionali;
iv. popolarit della figure del papa liberale;
v. attenuazione della censura;
vi. concessione della Consulta di Stato (organo consultivo);
c. le riforme nel resto dItalia:
i. la Toscana di Leopoldo II: attenuazione della censura e Consulta di Stato;
ii. costituzione della Lega doganale: Piemonte, Toscana, Roma;
d. la crisi economica: ascesa dei prezzi dei prodotti agricoli e tumulti.

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