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KUDZU PUERARIA LOBATA GENERALITA': Estratto secco contenuto dalle radici di kudzu (PUERARIA LOBATA). CATEGORIA: Estrogeno-simile, antiossidante, antitumorale. PRINCIPI ATTIVI: Isoflavoni MECCANISMO D'AZIONE: Interazione con i recettori estrogeni. "Scavenger" radicalico di specie ossigeno-reattive. Inibizione dell'enzima alcooldeidrogenasi (ADH) PROPRIETA' TERAPEUTICHE: * Attivita' estrogena * Prevenzione osteoporosi * Attivita' antiossidante e ipocolesterolemizzante * Attivita' antitumorale * Attivita' antidipsotropica INDICAZIONI: Trattamento sindrome pre- e post-menopausa Prevenzione osteoporosi Trattamento e prevenzione patologie cardiache Trattamento dell'abuso di alcol FORME D'IMPIEGO: Capsule e compresse. DOSAGGI D'IMPIEGO CONSIGLIATI: 0,7 - 1 mg/kg/die, riferita agli isoflavoni. PRECAUZIONI D'IMPIEGO: Sconsigliato l'uso nei seguenti casi: * Donne: gravidanza e allattamento. * Uomini: tumore alla prostata. * Soggetti in terapia ormonale sostitutiva. * Soggetti in terapia con antidepressivi. TOSSICITA' ED EFFETTI COLLATERALI: Fenomeni di ipotiroidismo. Ipersensibilita' specifica verso i componenti. GENERALITA' Gli isoflavoni sono una classe di bioflavonoidi molto ampia e distinta, costituita da composti fitoestrogeni che possiedono un'attivita' nei confronti degli estrogeni sia agonista che antagonista e dipendente dai livelli ormonali dei tessuti considerati.(1,2) E' nota da tempo la loro presenza in piante come il kudzu (PUERARIA LOBATA) e la soia (GLYCINE MAXIMA).(3) Le concentrazioni quantitativamente piu' alte di fitoestrogeni sono state riscontrate nelle radici del kudzu; (4) l'utilizzo degli isoflavoni estratti da questa pianta puo' essere una valida alternativa all'impiego degli isoflavoni di soia, che recentemente e' stata oggetto di diverse valutazioni concernenti gli organismi geneticamente modificati (OGM). Il kudzu e' un genere di vite perenne originaria delle zone asiatiche, e viene utilizzata da secoli nella medicina tradizionale cinese con il nome di GE-GEN per il trattamento di diverse patologie, fra cui ipertensione, angina pectoris, sordita', influenza, e l'abuso di alcool (attivita' antidipsotropica). (5,6) Gli isoflavoni presenti nelle radici di kudzu sono la genisteina e la daidzeina, e i derivati glucosidici coma daidzina, la genistina e la puerarina;(4,7) essi esibiscono una serie di effetti biologici concernenti la regolazione della moltiplicazione cellulare e, quindi, possono avere un potenziale effetto nella prevenzione e trattamento di alcune forme neoplastiche. La genisteina, uno dei due isoflaconi principali, si e' dimostrata essere sia un potenziale antiestrogeno che un inibitore di enzimi coinvolti nella carcinogenesi.(2) MECCANISMO D'AZIONE ATTIVITA' ESTROGENICA Gli isoflavoni interagiscono con i recettori per gli estrogeni alfa (ER-alpha) e beta (ER-beta); studi recenti sembrano dimostrare che, grazie a questa interazione, essi avrebbero: a) un'azione antagonista nei confronti degli estrogeni endogeni, nei casi di livelli ematici ormonali normali; b) un'attivita' agonista recettoriale quando questi livelli risultano essere inferiori alla norma.(8) La genisteina e la daidzeina agiscono anche da agonisti sui recettori estrogenici del tessuto osseo, contribuendo alla rimineralizzazione ossea e alla ricostituzione dei tessuti impedendone il riassorbimento.(9) ATTIVITA' ANTIOSSIDANTE Gli isoflavoni possiedono un'attivita' antiossidante, riconducibile alla capacita' di agire come "scavenger" di radicali liberi coinvolti nel processo di perossidazione lipidica;(10) la genisterina, inoltre, inibisce la formazione dell'anione superossido da parte della xantinaossidasi, ed incrementa l'attivita' di diversi enzimi antiossidanti, come la superossido- dismutasi e la glutationeperossidasi.(11) ATTIVITA' ANTIDIPSOTROPICA L'inibizione dell'aldeide-deidrogenasi mitocondriale (ADH) e degli isoenzimi appartenenti alla classe I alcool-deidrogenasi conferisce agli isoflavoni un'attivita' antidipsotropica, determinando un aumento della biodisponibilita' dell'etanolo assunto gli alcolici.(12,13) ATTIVITA' ANTITUMORALE Sono stati proposti diversi meccanismi d'azione per quanto riguarda l'attivita' antitumorale dei complessi isoflavonici.(14) In particolare, la genisteina interviene in diversi processi di regolazione della proliferazione cellulare, quali la "upregulation" dell'apoptosi, l'inibizione dell'angiogenesi, l'inibizione della DNA-topoisomerasi II e della tirosina proteinchinasi.(15) APPLICAZIONI TERAPEUTICHE * SINTOMATOLOGIA MENOPAUSALE. I fitoestrogeni si legano ai recettori ER-beta, grazie alla loro struttura molto simile agli estrogeni endogeni umani. Si possono utilizzare in terapie combinate con estrogeni sintetici per contrastare molti sintomi della menopausa, come sudorazione eccessiva, nervosismo e insonnia, imputabili alle variazioni dei livelli ormonali. Gli isogflavoni, quindi, costituiscono una nuova ed importante classe di composti denominata "modulatori selettivi dei recettori estrogeni", attualmente in sviluppo per il trattamento dei sintomi post-menopausali nelle donne. * OSTEOPOROSI. Alcune forme patologiche croniche, sviluppate da molte donne in menopausa, sono strettamente correlate alle quantita' di estrogeni circolanti. La genisteina agisce come agonista sui recettori estrogenici del tessuto osseo e interviene nei processi di riassorbimento del calcio a livello intestinale. L'assunzione di isoflavoni puo' essere quindi considerata un trattamento coadiuvante nella prevenzione e trattamento dell'osteoporosi, legata alla loro capacita' di inibire il processo di riassorbimento del tessuto osseo. * TRATTAMENTO DEI TUMORI ESTROGENO-DIPENDENTI. Nel corso dell'eta' riproduttiva della donna, uno dei fattori rischio per lo sviluppo del tumore al seno e di altri tumori dipendenti dagli ormoni, come quello alle ovaie e quello all'endometrio, sembra poter essere la sovraesposizione agli estrogeni umani. Grandi quantita' di estrogeni sono in grado di legarsi ai cosiddetti ER-beta sulle cellule della mammella, delle ovaie e dell'endometrio e possono essere causa della divisione e replicazione incontrollata delle cellule. E' stato dimostrato che, una dieta a base di isoflavoni riduce significativamente il rischio di tumore del seno, grazie alla loro debole azione agonista, inferiore quindi a quella degli estrogeni fisiologici, con i suddetti recettori estrogeni.(1) PROPRIETA' NON CORRELATE ALL'ATTIVITA' ESTROGENA * ATTIVITA' ANTIOSSIDANTE E IPOCOLESTEROLEMIZZANTE. Studi IN VITRO hanno confermato la capacita' degli isoflavoni di contrastare i danni indotti dai radicali liberi sul DNA in linfociti umani.(16) Altri studi hanno inoltre valutato la capacita' degli isoflavoni di interagire con la lipoperossidazione indotta dall'anione superossido, e di agire come "scavengers" di radicali liberi.(17) Le attivita' antiossidante ed ipocolesterolemizzante sono strettamente correlate, in

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quanto la genisterina e la daidzeina, contenute negli isoflavoni, disattivano i radicali liberi che possono degradare il colesterolo-LDL (Low Density Lipoprotein) ed altre cellule coinvolte nello sviluppo di malattie cardiache. Esse sono percio' importanti nelle terapie preventive di patologie cardio-vascolari riconducibili a livelli alterati di colesterolo endogeno.(18) * ATTIVITA' ANTIDIPSOTROPICA. Gli isoflavoni presenti nelle radici di kudzu sono impiegati da almeno due secoli per la terapia delle sindromi da abuso di alcolici. Studi recenti hanno dimostrato che il trattamento con daidzeina riduce notevolmente l'assorbimento dell'alcool a livello dell'apparato gastro-intestinale,(5.19) attraverso l'inibizione selettiva dell'enzima aldeide deidrogenasi mitocondriale. Questo comporta una maggiore biodisponibilita' dell'etanolo plasmatico, sopprimendo l'assunzione volontaria di alcolici da parte di soggetti affetti da alcolismo cronico.(12) FARMACOCINETICA Gli isoflavoni assunti per via orale vengono assorbiti come tali a livello intestinale molto rapidamente; le forme agliconiche sono maggiormente biodisponibili rispetto alle forme glicosidiche, e raggiungono picchi di concentrazione plasmatici entro 2 ore dalla somministrazione. Vengono successivamente metabolizzati a glucuronidi ed escreti per via biliare.(20) DOSAGGI D'IMPIEGO Una formulazione standard di isoflavoni contiene principalmente daidzina e genistina, e piccole quantita' dei rispettivi agliconi daidzeina e genisteina. La posologia media consigliata, riferita alla quantita' di isoflavoni, e' compresa tra 0.7 e 1 mg/kg/die. PRECAUZIONI D'IMPIEGO E' opportuno evitare l'assunzione di isoflavoni da parte dei bambini, di donne in gravidanza, di soggetti in terapia ormonale sostitutiva o in terapia con antidepressivi. Donne affette da tumori positivi ai recettori estrogeni e uomini affetti da tumore alla prostata possono assumere queste sostanze solamente sotto stretto controllo medico. EFFETTI COLLATERALI E CONTROINDICAZIONI Ipersensibilita' individuale alla sostanza. L'impiego degli isoflavoni e' sconsigliato in caso di patologie della tiroide preesistenti, gravidanza e allattamento. SCHEDA TECNICA ESTRATTO SECCO KUDZU IDENTIFICAZIONE: Nome latino Radix Puerariae Specie della pianta Pueraria Lobata Parte utilizzata Radice SPECIFICHE: Aspetto Polvere fine Colore Marrone Sapore e odore Caratteristico, amaro Identificazione(TLC,IR) Reazione positiva Rapporto D/E 15:1 Solventi d'estrazione Etanolo ed acqua Mesh size 80 mesh Titolo (HPLC): Isoflavoni totali Min. 40.0% Puerarina Min. 35% Daidzeina e Daidzina Min. 5.0% pH 3.5-5.0 Umidita' Max. 5.0% Ceneri solforiche Max. 3.0% Metalli pesanti Max. 20 ppm Arsenico Max. 2.0 ppm Pesticidi residui Negativo Eccipienti usati Nessuno Coloranti naturali o artificiali aggiunti Nessuno Analisi microbiologiche: Conteggio totale al piatto minore 1000/g Lieviti minore 100 cfu/g Muffe minore 100 cfu/g Salmonella Negativo E.Coli Negativo STOCCAGGIO: conservare in luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce.

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