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E' opportuno partire dunque dalla concezione tradizionale di scienza, che ha dominato il dibattito sull'argomento dalla sua affermazione

( ad opera di Bacone, nel suo Novum Organum del 1620) fino alla radicale e definitiva critica proposta da Popper. Secondo questa teoria, la scienza partirebbe da osservazioni, da queste muoverebbe a generalizzazioni ( le leggi e teorie scientifiche) e infine grazie a queste sarebbe in grado di produrre predizioni.Questa concezione nota con il nome di induttivismo poich proprio grazie all'induzione che essa giustifica l'inferenza dai dati osservati alle teorie.(L'impossibilit per questa inferenza di essere deduttiva venne dimostrata infatti con una critica sagace da D. Hume).Questa teoria trov difensori strenui fino allinizio del 900, sebbene questi si rendessero conto ( in special modo Russell) dei problemi di coerenza interna di tale concezione.Tra di essi, famosi sono i membri del Circolo di Vienna, che accolsero entusiasticamente le tesi induttivistiche di Russell e proposero un criterio di demarcazione largamente influenzato da una certa interpretazione dellopera del primo Wittgenstein: il criterio di verificabilit, secondo il quale hanno significato solo le proposizioni verificabili dallesperienza, e dunque sono prive di senso tutte le proposizioni che sfuggono al criterio ( quelle della metafisica,della religione ecc.). E' contro la concezione induttivista della scienza e il criterio di verificabilit che muove le sue critiche Karl Popper.Egli mosso proprio dal desiderio di trovare un criterio di demarcazione definitivo tra scienza e conoscenze non scientifiche, ed convinto che la questione centrale sia mostrare linadeguatezza della concezione induttivistica. Popper critica linduzione accogliendo le tesi scettiche di Hume, che aveva mostrato come linferenza induttiva, che dalla regolarit di eventi passati pretende di concludere la certezza che gli stessi eventi si ripresentino uguali nel futuro, non si fonda su altro che su se stessa e incorre dunque in un paradosso logico.Il filosofo tedesco si spinge per oltre le tesi humeane rifiutandone le giustificazioni psicologiche dellinduzione stessa e pervenendo a un radicale rovesciamento delle concezioni induttivistiche: Popper asserisce infatti che le osservazioni ripetute di un dato fenomeno, se non possono mai giustificare positivamente una teoria, possono per falsificarla.Il metodo scientifico non consister pi nellinferire da una moltitudine di osservazioni una teoria o una legge a queste soggiacente, ma nellinventare audacemente una teoria e a cercare di dimostrarne la falsit mediante esperimenti mirati.La scienza procede dunque per Popper attraverso congetture, invenzioni teoriche degli scienziati, e confutazioni, ovvero osservazioni empiriche miranti a mostrare la falsit delle invenzioni stesse. Il nuovo criterio di demarcazione proposto da Popper quindi la falsificabilit:una teoria, per essere scientifica, non deve essere verificabile dallesperienza, ma da essa confutabile.Un esempio mutuato da Popper stesso chiarir la questione:supponiamo di dover decretare la scientificit della proposizione Esiste una vita cosciente dopo la morte.Ebbene, detta proposizione in linea di principio verificabile, e dunque dotata di senso ( e, per ci stesso, scientifica) per i sostenitori della verificabilit! Appare invece evidente che la frase non sia falsificabile. Il successo della falsificabilit sulla verificabilit sta nella asimmetria logica che sussiste tra le due teorie: se infatti una proposizione universale non pu mai essere derivata da una asserzione singolare, pu per da questultima essere falsificata.La falsificabilit non altro che lapplicazione, in sede di metodo scientifico, del metodo logico del modus tollens. Il nuovo criterio ha tra gli altri il pregio di mostrare come teorie che possono vantare una notevole mole di conferme empiriche (ad es. la teoria marxista della storia) non sono in realt scientifiche, poich la quantit di conferme sta in primo luogo nella loro vaghezza che le rende facilmente accordabili con lesperienza(con la conseguenza che saranno le teorie meno probabili quelle in realt pi scientifiche, in quanto pi facilmente falsificabili) e secondariamente nel fatto

che facile per qualunque idea trovare conferme empiriche, se sono conferme quelle che lo scienziato cerca col suo lavoro. Il criterio di demarcazione proposto da Popper appare perci senza dubbio pi convincente dei criteri induttivistici sopra esposti.

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