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Capitolo 10 - Le stelle binarie

.. 28 gennaio 2014

Classicazione delle Stelle Binarie in base allosservazione

Solo un piccolo numero di stelle binarie pu` o essere rilevate visivamente (binarie visibili), ovvero una persona pu` o individuare le due componenti di una coppia ben separate. Una famosa binaria visibile ` e Sirio, dove Sirio A ` e la stella di sequenza principale del tipo A1 e Sirio B ` e una nana bianca di tipo A5; le due stelle orbitano attorno a s` e stesse con un periodo di 49,9 anni. Anche con un buon telescopio non ` e facile vedere la nana bianca; infatti la stella binaria Sirio fu scoperta perch e Sirio A oscillava nel cielo. Sirio, prima di essere classicata come stella binaria, fu classicata come Binaria Astrometrica (stella binaria in cui soltanto una delle componenti ` e visibile) La forma geometrica delle orbite si rif` a alla teoria di Newton: Le forme delle orbite delle stelle binarie sono ellittiche quando viste da una stella e sono due ellissi quando sono viste da un osservatore a riposo rispetto al centro di massa del sistema. Le ellissi sono le stesse nella forma ma non nella dimensione. Le stelle con una piccola separazione angolare non sono necessariamente accoppiate: prendiamo, ad esempio, lasterisma del Grande Carro. Le stelle Mizar e Alcor stanno sulla stella linea di vista ma non sono stelle binarie. Mizar, invece, ` e una binaria visuale le cui due componenti - Mizar A e Mizar B- orbitano luna attorno allaltra. Per rendere il tutto pi` u interessante, gli astronomi hanno scoperto che Mizar A e Mizar B sono esse stesse delle stelle binarie. La separazione angolare tra le stelle che compongono Mizar A e Mizar B ` e cos` piccola che non la si pu` o risolvere con un telescopio ma lanalisi dello spettro del sistema mostra un andamento tipico delle stelle binarie. Quindi, Mizar A e Mizar B sono binarie spettroscopiche, e lintero sistema Mizar ` e un sistema quadruplo. Le binarie spettroscopiche sono chiamate monolinea se ` e osservabile solo lo spettro di una stella, mentre se si osservano entrambi gli spettri allora si parla di doppia-linea. Le stelle binarie le cui separazioni angolari sono troppo piccole per essere risolte (e questo ` e il caso di molte binarie) potrebbero essere individuate nel caso una stella eclissi laltra. Questo, noi, lo possiamo individuare solo se leclissi avviene abbastanza vicino al piano orbitale del sistema. Una binaria ad eclisse 1

` e denita come un sistema dove la luminosit` a apparente varia periodicamente a causa delle eclissi delle stelle del sistema. Per le binarie spettroscopiche a doppia linea e ad eclisse, possiamo dedurre tutte le propriet` a principali del sistema (a parte la distanza). Per sistemi del genere, possiamo misurare direttamente le masse e i raggi delle due stelle.

La formazione delle stelle binarie

La vicinanza delle due stelle, nei sistemi binari, confrontata con la grande distanza che usualmente separa le stelle lascia intendere che le due compagne siano nate assieme. Abt e Levy hanno stimato che circa il 57% delle vicine stelle simili al Sole hanno una compagna di qualche tipo. I dati indicano anche lesistenza di due tipi di binarie: quelle con periodo inferiore ai 100 anni, dove le masse sono quasi equivalenti, e quelle con periodi superiori ai 100 anni dove le masse sono indipendenti. Sempre Abt e Levy interpretano questa distinzione come due modi diversi, delle stelle binarie, di essersi formati. Quelle con le masse equivalenti paiono nate dalla ssione di una singola massa di gas roteante in due pezzi quasi uguali. Le altre, invece, sono nate dalla condensazione di due pezzi di gas. Inoltre, dato che ` e facile sovrastimare una compagna di bassa massa e distante, Abt e Levy hanno stimato che circa il 75% delle stelle simili al Sole hanno almeno una stella compagna. Del rimanente 25%, suppongono che circa l80% ha dei pianeti. Il nostro Sole, quindi, sarebbe nel 20% delle stelle simili a sole che hanno pianeti come compagni. La stima ` e incerta.

Evoluzione delle Orbite a causa delle forze di marea

Molti sistemi binari con periodi uguali o minori ai 10 giorni, hanno delle orbite circolari. Inoltre, analizzando lo spettro, le stelle paiono avere gli spin sincronizzati. La spiegazione di questo fenomeno si rif` a alla seconda legge della termodinamica e alla legge universale di gravitazione. Se due stelle sono abbastanza vicine, posso esercitare una forza di marea luna sullaltra che pu` o distorcere signicativamente la loro forma. Se le orbite non sono circolari e gli spin sincronizzati, la forma di marea provocher` a lo spostamento di diverse parti della stella. Questi movimenti verranno dissipati in calore, causato da una certa frizione o da un eetto di compressione. Il calore viene radiato nello spazio. La continua perdita di energia causata dalla marea avviene alle spese dellenergia orbitale o delle energie di spin delle due stelle. La continua radiazione di energia nello spazio porta il sistema ad uno stato di bassa energia con la conservazione del momento angolare totale. Lo stato in questione prevede che le due stelle mostrino sempre la stessa faccia; inoltre, ` e uno stato di equilibrio stabile.

Classicazione delle binarie molto vicine tra loro, basandosi sul modello di Roche

Consideriamo il sistema di una stella binaria con unorbita circolare. Se ci mettiamo nel sistema di riferimento dellorbita circolare, possiamo seguire Roche e denire delle superci equipotenziali che danno la direzione della gravit` a effettiva. Vicino al centro di ciascuna stella, la gravit` a eettiva ` e diretta verso linterno e le superci equipotenziali altro non sono che sfere che circondano il centro della stella. Daltra parte, sul piano equatoriale che comprende le due stelle, la gravit` a eettiva deve essere dominata dalla forza diretta verso lesterno conosciuta come forza centrifuga. Inoltre, lontano da entrambe le stelle, le superci equipotenziali devono intersecare il piano equatoriale in cerchi che racchiudono entrambi i centri stellari. Ricapitolando, vicini alla stelle abbiamo delle superci equipotenziali che racchiudono il centro di una stella singola mentre lontani da entrambe le stella abbiamo superci che racchiudono entrambti i centri delle stelle. Le due met` a della supercie critica interna sono chiamate Lobi di Roche. Nel punto L1, losservatore non verr` a attirato da nessuna delle due stelle perch e le forze di attrazione si compensano. Si distinguono tre tipi di binarie: 1. Binarie Distaccate, sistemi dove entrambe le fotosfere delle stelle giacciono allinterno dei rispettivi Lobi di Roche. Queste stelle interagiscono tra loro solamente con dal punto di vista dellattrazione gravitazionale. 2. Binarie Semidistaccate, sistemi dove una fotosfera coincide con il corrispettivo Lobo di Roche, mentre laltra no. Questi sistemi sono caratterizzati da un trasferimento di massa. 3. Binarie a contatto, sistemi dove entrambe le fotosfere coincidono o superano i rispettivi Lobi di Roche.

4.1

Trasferimenti di massa nelle binarie semidistaccate

Consideriamo quello che accade quando la componente pi` u massiva del sistema binario inizia ad espandersi. La sua fotosfera si muove in avanti e arriva a coincidere con il Lobo di Roche; a questo punto il sistema diventa una binaria semidistaccata e la stella che riempie il Lobo inizia a trasferire massa alla sua compagna. La ragione ` e semplice. Nella stella che riempie il Lobo, il gas subisce un risucchio nellaltro lato. Lequilibrio idrostatico non ` e osservabile in L1 perch e la gravit` a eettiva svanisce in quel punto. Quindi, in L1, nulla impedisce al gas di cedere al risucchio e passare nellaltro lobo. Una volta che il gas ` e nel nuovo lobo, la forza di Coriolis impedir` a al gas di cadere sulla stella. ? ? ? ? ?

4.2

Trasferimento di energia nelle binarie a contatto

Se entrambe le stelle riempiono i propri Lobi di Roche, sia per una espansione evoluzionaria sia perch e sono nate cos` , il trasferimento di massa avverr` a nch e 3

le pressioni saranno bilanciate nel punto L1. Se il gas ` e alla stessa pressione in entrambi i lati di L1, non v` e necessit` a di un ulteriore trasferimento di massa. Le pi` u importanti stelle di questo tipo sono le stelle del W Orsa Maggiore, dove le due stelle di sequenza principale condividono un involucro esterno. Queste stelle hanno periodi tipicamente di una frazione di giorno (circa 8 ore); losservazione ha mostrato che: 1. Il punti di massimo della curvatura della luce sono circolari 2. I punti di minimo della curvatura della luce sono di uguale profondit` a Il primo punto implica che la forma delle due stelle deve essere profondamente deformata dalleetto di marea mentre, il secondo, implica che la temperatura delle stelle ` e la stessa anche se le loro masse dieriscono di un fattore 0,4.

Evoluzione dei sistemi Semidistaccati

La forma di una binaria semidistaccato in cui si ha un trasferimento di massa, dipende largamente dalla natura della compagna distaccata: 1. Se la componente distaccata ` e una stella normale, abbiamo un sistema simile ad Algol. Questi sistemi sono nella fase di lento trasferimento di massa, dove una stella evoluta e di bassa massa continua a trasferire massa ad una compagna pi` u massiva. 2. Se la componente distaccata ` e una nana bianca, abbiamo variabili catastroche, novae, oppure nane novae. Tra le esplosioni, la luce del sistema ` e dominata dal disco di accrescimento e da un punto caldo ai bordi che ` e formato dallimpatto del usso di trasferimento della massa. Le esplosioni nelle novae sono di tipo termonucleare. 3. Se la componente distaccata ` e una stella di neutroni o un buco nero, abbiamo un sistema binario a raggi X.

5.1

Componente distaccata = Stelle Normali : Algol

Algol ` e eccezionale per la profondit` a delle sue eclissi primarie. Si ` e scoperto che questo ` e dato da un parziale blocco della luce di una stella di sequenza principale di tipo spettrale B8 da parte di una quasi-gigante di spettro K0. Anch e la luminosit` a apparente decresca di pi` u di un fattore due, ` e necessario che la quasigigante sia maggiore, in grandezza, rispetto alla stella di sequenza principale ma, anche, che sia meno luminosa. Questa congurazione ` e possibile solo se la stella della sequenza principale ` e molto pi` u massiva della quasi-gigante, una deduzione che vede la massa della prima di circa 3,7 Masse Solari e la massa della seconda di 0,8 Masse Solari. Ma secondo la teoria dellevoluzione stellare, una stella di 3,7 Masse Solari dovrebbe avere una vita nella sequenza principale molto pi` u breve rispetto alla stella di 0,8 Masse Solari; stiamo, inoltre, presupponendo che

le due stelle siano nate nello stesso periodo! Questa contraddizione ` e conosciuta come Paradosso di Algol. Una possibile spiegazione viene dal lavoro di Kopal, Wood e altri che mostrarono come le quasi-giganti dei sistemi simili ad Algol riempiono i propri lobi di Roche e trasferiscono massa ai loro compagni. Le quasi-giganti potrebbero, in origine, essere state le stelle pi` u massive del sistema e questo spiegherebbe come mai si siano evoluto prima. Comunque, Crawford trov` o la spiegazione del paradosso. Egli propose che la fase iniziale del trasferimento di massa dalla componente pi` u massiva a quella meno massiva avvenga cos` rapidamente che dicilmente avremmo occasione di osservare il processo in atto. Crawford sostenne che il trasferimento di massa rallenta solo dopo che la stella pi` u massiva diventa quella con minor massa e viceversa. Solo in questa ultima fase abbiamo la possibilit` a di osservare i sistemi che identichiamo come Algol(i). Pi` u tardi fu fornita una spiegazione dettagliata del processo: 1. Nella prima fase vi ` e un sistema binario che consiste in una stella pi` u massiva e una meno. Tutte e due le stelle sono della sequenza principale. Dopo lesaurimento del nucleo di idrogeno, la stella pi` u massiva inizia ad evolvere diventando una quasi-gigante, mentre la stella con massa minore rimane sempre nella sequenza principale. 2. Nella seconda fase, la quasi-gigante, la cui fotosfera ha riempito il lobo di Loche, inizia a trasferire massa allaltra stella. Se nessuna massa o nessun momento angolare ` e perso dal sistema e, se la stella che riempie il Lobo mantiene una rotazione sincrona, lorbita si riduce mano a mano che il trasferimento di massa procede dalla stella pi` u massiva a quella meno massiva. Questo eetto provoca la riduzione del Lobo di Roche della stella che perde massa. La contrazione del Lobo provoca la fuoriuscita del materiale, come laria che esce da un palloncino bucato. Il processo continua no a quando la stella che riceve massa, non ne accumula no ad avere la stessa massa della stella in origine pi` u massiva. 3. Nella terza fase, la separazione orbitale e il lobo di Roche della stella che perde massa si espandono in grandezza con un ulteriore trasferimento di massa. Il sistema entra, ora, in una fase di lento trasferimento di massa, in cui il rateo ` e stabilito dallespansione evoluzionistica della quasi-gigante. Ora possiamo osservare un sistema Algol.

5.2

Dischi di accrescimento

Le prime stelle ad evolvere nei sistemi simili ad Algol potrebbe diventare nane bianche, stelle di neutroni o buchi neri. Se il sistema binario non viene distrutto da questo processo, la compagna potrebbe evolvere no a riempire il proprio Lobo di Roche ed iniziare un nuovo trasferimento di massa nella direzione opposta. Siccome la componente distaccata ` e ora un oggetto compatto, il trasferimento

di massa non colpisce direttamente loggetto. Invece, il usso orbita attorno alloggetto e produce un anello orbitante di gas. Si pensa che tale anello accresca no a formare un disco di materiale che gradualmente si aggiunge alloggetto compatto. Questi dischi sono conosciuti come dischi di accrescimento, perch e accrescimento ` e il termine che denota qualunque processo che veda un oggetto aumentare di massa.

5.3

Componente distaccata = Nana Bianca : Variabili Cataclismiche

Joy, Walker e Kraft hanno mostrato come le variabili eruttive, es. le classiche novae, le novae ricorrenti e le nane novae (tutte e tre i tipi fanno parte delle variabili cataclismiche), sono probabilmente sistemi binari interagenti. La luce proveniente da questi sistemi ` e caratterizzata da lunghi intervalli di relativa quiete seguiti da improvvisi sfoghi ( esplosioni) che aumentano la luminosit` a apparente di un oggetto da un fattore 10 ad un fattore 106 . Le eruzioni possono essere intervallate da poche settimane a qualche centinaio di anni. E stato ipotizzato che probabilmente tutte le variabili cataclismiche abbiano ripetuti sfoghi, ma che lintervallo (nelle novae classiche) sia cos` lungo da non essere ancora stato osservato. Lespulsione di piccoli quantitativi di materia la si osserva negli sfoghi delle novae, mentre non si osserva quasi niente negli sfoghi delle nane novae. Questo rende le variabili cataclismiche diverse dalle supernovae. Le prime hanno sfoghi violenti ma non eccessivamente tanto che che il sistema rimane intatto e gli sfoghi si ripetono periodicamente; le seconde, invece, hanno violenti sfoghi (esplosioni) che distruggono la struttura dellintero oggetto. I cicli di sfogo delle variabili cataclismiche non corrispondono al periodo orbitale del sistema binario; questi ultimi hanno una durata di circa 6 ore. Il periodo binario di questi sistemi lo si pu` o dedurre dalla curvatura della luce nei periodi tra gli sfoghi. Studiando la curvatura della luce si ` e giunti ad una formulazione del modello delle nane novae: vi ` e una nana rossa che riempie il proprio lobo e trasferisce massa in maniera costante alla propria compagna (una nana bianca). Il usso forma un disco (o un anello) di materia che circonda la nana bianca. Limpatto del usso di gas sul disco crea un punto caldo che disperde tutta lenergia cinetica in eccesso. Il motivo per cui vi siano degli sfoghi nelle nane novae non ` e ancora completamente chiaro; si pensa ci sia una sorta di instabilit` a nel disco che porta, ad un certo punto, ad aumentare le frizione e provoca un trasferimento di massa verso la nana bianca. Tra questi sfoghi, la materia che fuoriesce dalla nana rossa viene conservata temporaneamente nel disco. Losservazione ha portato a pensare che la sorgente primaria di energia nel processo di una nova sia unesploszione termonucleare sulla supercie di una nana bianca. Lidea di base ` e questa: se della materia ricca di idrogeno, proveniente da una stella che riempie il proprio Lobo, si posiziona su una calda nana degenere, si potrebbe accumulare abbastanza materiale da avviare un violento e instabile processo di combustione nucleare. Dopo leruzione della nova, il

sistema rimane in quiete no a quando non accumula suciente materiale da ripetere levento.

5.4

Componente distaccata = Stella di Neutroni : Sorgenti di Raggi X Binari

Per lungo tempo la corona del Sole fu studiata come sorgente di raggi X a causa della sua alta temperatura; mano a mano furono identicate anche altre stelle emettitrici di raggi X. Fu individuato un forte emettitore di raggi X vicino alla costellazione dello Scorpione; fu ipotizzato che Scorpius X-1 emettesse raggi X per via dellaccrescimento di una stella di neutroni o di un buco nero appartenenti ad un sistema binario. Nella nostra galassia, i pi` u potenti emettitori di raggi X sono oggetti appartenenti a sistemi binari con trasferimenti di massa. Prendiamo in considerazione Hercules X-1/HZ. Una stella normale, HZ Hercules, e una stella di neutroni, Hercules X-1, orbitano luna attorno allaltra con un periodo di 1,7 giorni. HZ riempie il proprio Lobo e trasferisce massa ad un rateo di 109 Masse Solari. La materia ricade sulla stella di neutroni per via della potente attrazione gravitazionale e rilascia 1037 erg/sec ad una temperatura di 108 K. Poich e la stella di neutroni ha un potente campo magnetico, il gas potrebbe essere convogliato alle regioni polari della stella. Se la stella ha uno spin di 1,24 secondi e lasse magnetico non ` e allineato con lasse dello spin, un osservatore esterno osserver` a i raggi X fuoriuscire dai poli caldi con un periodo uguale al periodo di spin. Parte di questo fascio di raggi X ` e intercettato da HZ Hercules la cui supercie che fronteggia Hercules X-1 si scalda notevolmente. Quindi, Hercules HZ apparir` a per met` a molto caldo e luminoso e questo fenomeno si ripete con una variazione periodica di circa 1,7 giorni. E stata, inoltre, calcolata anche la massa della stella di neutroni e tale massa si avvicina al limite di Chandrasekhar di 1,4 Masse Solari. Questo calcolo, per` o, ` e stato fatto ipotizzando che HZ Hercules riempia il proprio Lobo di Roche. Vogliamo ottenere, per` o, una misurazione indipendente delle masse delle due stelle. Potremmo avere delle misurazioni indipendenti se solo riuscissimo a trovare la velocit` a radiale di HZ Hercules ma sfortunatamente lo spettro della stella ` e inquinato dal riscaldamento non uniforme della stella e dalla presenza di un sostanziale ammasso di gas tra le due stelle. Le stelle binarie a raggi X vengono divise in due classi: 1. la prima classe contiene sistemi a bassa massa come Scorpius X-1 e Hercules X-1 dove una stella di neutroni accresce di massa per via del trasferimento di massa da parte di una compagna che riempie il proprio Lobo di Roche. 2. la seconda classe contiene sistemi ad alta massa dove le stelle di neutroni accrescono di massa catturando materia proveniente dalla stella compagna trasportata da un vento stellare. Un problema interessante ` e levoluzione storica dei sistemi a raggi X. Prima della loro scoperta, si pensava che le stelle di neutroni non potessero stare in 7

sistemi binari. Questo perch e per formare una stella di neutroni ` e necessaria una esplosione di una supernova. In un sistema binario ad alta massa, la priam stella a diventare una supernova sarebbe stata la componente pi` u massiva la cui esplosione per` o avrebbe disperso pi` u della met` a della massa totale e distrutto la struttura del sistema. Infatti, la nuova stella di neutroni appena formata sarebbe stata catapultata fuori dal sistema. Dopo la scoperta di tali sistemi, fu ipotizzato che il trasferimento di massa potesse prevenire la disintegrazione del sistema al momento dellesplosione della supernova. Il meccanismo funzionerebbe in maniera simile al meccanismo che regola i sistemi simili ad Algol. Si avrebbe un trasferimento di massa dalla stella pi` u massiva a quella meno massiva; ora, lesplosione della supernova della stella meno massiva ma pi` u evoluto lascia il sistema binario intatto, sebbene lorbita non rimanga circolare. Inoltre potrebbe succedere che la stella di neutroni osservata, si sia formata a causa di una nana bianca aumentata di massa no ad oltre il limite di Chandrasekhar. Una nana bianca la cui massa ` e di 1,44 Masse Solari, diventata stella di neutroni, avrebbe lattrazione gravitazionale di un oggetto di 1,3 Masse Solari. Quale ` e lo stato nale dellevoluzione di un sistema binario a raggi X? Non si sa con precisione ma, se lo spin rimane sincronizzato, la stella normale ad un certo punto si ingrosser` a no a riempire il proprio Lobo di Roche e inizier` aa riversare cos` tanta materia verso laltra stella che la sorgente dei raggi X verrebbe soocata da un gigantesco assorbimento di materiale. La stella normale potrebbe, quindi, venire completamente cannibalizzata e rimarrebbe una sola stella di neutroni circondata da un disco di accrescimento. La materia del disco di accrescimento potrebbe lentamente convogliare sulloggetto centrale, magari riattivando la sorgente di Raggi X per un breve intervallo di tempo. Oppure, la stella normale potrebbe non venire completamente mangiata prima di diventare una nana bianca, una stella di neutroni o un buco nero. Se lagonia mortale di questa stella non dovesse rompere il sistema binario, si avrebbe, alla ne, la presenza di due oggetti compatti che spiraleggiano gradualmente luno verso laltro e diventano un unico oggetto compatto. Se lo spin sincrono della stella normale non riesce a mantenersi stabile, come ` e probabile per le sorgenti binarie di Raggi X, la stella normale potrebbe superare la propria supercie di Roche senza trasferire materia alla sua compagna, ed anzi, potrebbe ingerire completamente la propria compagna. Se cos` dovesse succedere, inizierebbe una fase di evoluzione a doppio nucleo. Se levoluzione non viene interrotta da unesplosione titanica dallinterno, i due nuclei, contenuti in un unico gigantesco contenitore, ruoterebbero luno verso laltro no a diventare un unico nucleo. Gli stadi nali di questa evoluzione sono gli stessi di tutte le altre stelle singole. Sarebbe veramente complesso distinguere i prodotti nali dellevoluzione di una stella singola da quella dellevoluzione di una stella binaria, fatta eccezione, forse, per questultime che hanno un alto momento angolare. Sono state scoperte anche sorgenti di raggi X negli ammassi globulari che potrebbero rappresentare una prova dellevoluzione di una stella binaria. Le propriet` a di queste sorgenti sono due: la prima riguarda le emissioni di raggi X che sono caratterizzate da un aumento improvviso dellemissione stessa. 8

Lidea ` e che una stella di neutroni accresce di materia grazia al disco di gas che la circonda. Il continuo rilascio di energia gravitazionale dovuto al processo di accrescimento contribuisce ad alimentare la sorgente stabile di Raggi X. Nonostante ci` o, ogni tanto la formazione di uno strato di elio o carbonio non bruciati sulle supercie della stella di neutroni va incontro ad un ash termonucleare che provoca unemissione improvvisa di Raggi X. Nonostante laltissima luminosit` a, lemissione dura molto poco (si parla di secondi). Lenergia rilasciata, quindi, ` e un centinaio di volte pi` u piccola dellenergia rilasciata dalla sorgente continua stabile tra le emissioni improvvise. Questo ci ricorda che la gravit` a negli oggetti compatti ` e molto pi` u potente delle interazioni nucleari. Vi sono anche delle emissioni improvvise ed eccezionali. Queste paiono dovute al fatto che il usso di accrescimento dal disco alla stella incontra il campo magnetico della stella stessa, con eetti simili a quelli del connamento magnetico usato nelle relazioni termonucleari sulla Terra. Consideriamo, quindi, il plasma che va verso la stella ma che incontra il campo magnetico che resiste venendo schiacciato. Una sorta di quasi equilibrio viene raggiunta quando la materia ` e tenuta sospesa dal campo magnetico. Nonostante ci` o, il peso della materia continua a pesare sul campo magnetico e spinge per entrare; il campo magnetico resiste ma la sua capacit` a di sopportare il peso dipende anche dalla curvatura. Sotto certe condizioni, la situazione di quasi-equilibrio ` e instabile e si ha la caduta del plasma verso la stella e il campo magnetico che prende il posto che aveva prima il plasma (si scambiano le posizioni). La materia, cadendo sulla stella, genera unemissione improvvisa di raggi X ed il ciclo si ripete. La seconda dierenza ` e molto pi` u intrigante. Non ` e stato osservato nessun sistema binario che ha emissioni improvvise ed eccezionali di Raggi X. E stato quindi proposto che le sorgenti di queste emissioni siano singole stelle di neutroni con un disco di accrescimento intorno ad esse. Rimane, comunque, molto lavoro da fare in questo campo.

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