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I risultati degli studi sulla storia ittita sono in continua evoluzione per la gr ande quantit di materiale in tavolette d'argilla

(recuperato principalmente nella capitale Hattua ma anche in altri siti come le rovine di Suppinuwa, importante c entro amministrativo ittita) a disposizione degli studiosi che deve ancora esser e tradotto e interpretato. Ogni conclusione riguardo alla storia ittita deve qui ndi essere assunta come provvisoria e la branca degli studi storici detta Ittito logia deve essere vista nella sua progressione continua. Questa continua progres sione e revisione rende anche conto delle numerose controversie e opinioni diver genti fra gli studiosi del settore. Lo studio della storia di questo popolo, inoltre, non pu essere disgiunto dallo s tudio sia storico-archeologico sia filologico e linguistico dei popoli limitrofi per le forti influenze reciproche, testimoniate anche dal gran numero di lingue in cui scritto il materiale ittita (sumero, accadico, ittita, geroglifico e cun eiforme, luvio, ugaritico ecc...). Questa molteplicit di lingue parlate sembra si gnificare che il regno ittita era abitato da popoli diversi. Il nome Ittiti infa tti nato in epoca moderna, derivato dal termine biblico Hitti (che era per riferi to ad alcune trib Cananee della Palestina); questi uomini in realt definivano loro stessi come popolo della terra di Hatti, senza utilizzare designazioni etniche, ma in base alla localizzazione geografica[1]. L'affermazione del nesita (o itti ta) come lingua pi diffusa nel regno pu essere spiegato sia con il fatto che quest a lingua si era gi diffusa dalla citt di Nesa-Kanesh alla maggior parte dell'Anato lia ancora ai tempi delle colonie commerciali Assire (i Karum) come lingua inter nazionale dei commerci[2], sia col fatto che essa veniva usata dalla famiglia re ale e dagli amministratori del regno come lingua sia ufficiale che quotidiana (e ra quasi una caratteristica distintiva della classe dominante)[1] La storia del popolo ittita viene abitualmente divisa in due fasi: antico regno o impero e nuovo regno o impero, con eventualmente una fase intermedia. Anche qu esta suddivisione per presenta problemi, mancano infatti nella storia ittita impo rtanti cambiamenti tali da giustificare una divisione in periodi diversi (come a ccade invece per la storia egiziana e assira). Durante tutti i 500 anni della st oria ittita questo popolo stato dominato da re appartenenti tutti a un ristretto numero di famiglie fra loro imparentate (seguendo la linea femminile, regine e principesse, la linea dinastica molto ristretta). Se vero che la storia dei real i ittiti stata funestata da numerosi colpi di stato e usurpazioni, questi episod i avvenivano sempre all'interno della stessa famiglia reale. Una suddivisione in due fasi (come quella seguita in questa pagina: Antico e Nuovo Regno) pu avere s olo lo scopo di rimanere sulla traccia di una convenzione didattica ormai consol idata anche se basata su considerazioni ormai superate[3]. Dalle origini all'Inizio dell'Antico regno L'insediamento in Anatolia Gli Ittiti (in giallo) nel II millennio a.C., accanto agli altri popoli anatolic i della regione: i Palaici (in rosso) e i Luvi (in azzurro)[4] Il presunto arrivo degli Ittiti in Anatolia, dalle steppe a nord del Mar Nero at traverso il Caucaso oppure, pi probabilmente, da ovest attraverso i Balcani, di d ifficile datazione, posta la problematicit dei collegamenti di movimenti migrator i con mutamenti della cultura materiale attestati archeologicamente (collegament o abituale, ma semplicistico). Dovette trattarsi di un fenomeno di notevole durata, che port in Anatolia varie o ndate di popolazione indoeuropea, e a questo insediamento scaglionato probabilme nte risalgono le differenze linguistiche tra i vari gruppi della famiglia lingui stica anatolica (pure assai affini tra loro): oltre agli Ittiti (al centro) vi e rano i Luvi (a sud) e i Palaici (a nord-ovest). Tutti questi nuovi arrivati si sovrapposero all'antica popolazione non indeurope a, che viene chiamata convenzionalmente Hatti; in passato la lingua dei Pre-Itti ti era detta hattili ("della terra di Hatti"), mentre la lingua di quelli che ch

iamiamo Ittiti era detta nesita ("della citt di Nesa-Kanesh"). La situazione etni co-linguistica dell'area ittita ulteriormente complicata da infiltrazioni hurrit e nel sud-est. Tale quadro gi sostanzialmente costituito quando i testi paleo-ass iri (sec. XIX-XVIII a. C.) rinvenuti a Kltepe (antica Kanes) e in altre localit de lla Cappadocia offrono per la prima volta ricco materiale onomastico anatolico. La fase delle citt Stato Gli Hatti si erano progressivamente organizzati in staterelli di raggio cittadin o. La documentazione, essendo costituita da lettere e documenti contabili dei me rcanti assiri che frequentavano la regione, offre un quadro parziale; ma risulta chiaro che gli Stati anatolici erano indipendenti politicamente rispetto all'As siria, con la quale intrattenevano solo rapporti commerciali. La diffusione dell 'uso del bronzo (lega di rame con stagno al 10%) rendeva sempre pi importante il consolidamento di strutture amministrative cittadine in grado di regolare i comm erci. L'Anatolia infatti era relativamente ricca di rame ma priva di stagno che doveva essere importato dal sud est mesopotamico. I regni locali erano numerosi: oltre a quello di Kane c'erano Burushanda, Salatiw ar, Tarhumit, Nenassa, Zalpa, Hattua, Hahhum, e tanti altri (per lo pi di incerta localizzazione). Il re di Kane, Zipani e il re di Hattua, Pamba, citati nella tavo letta KBo III 13 (CTH 311.1), figurano nella lista dei diciassette regni che si ribellarono al potere del re akkadico Naram-Sin dato che dimostra sia il potere raggiunto da questi regni che la loro capacit di operare militarmente collegati.

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