Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
MALATTIE ACUTE
.PL 72 ********************************************** * DETERMINAZIONE DEI RIMEDI OMEOPATICI NELLE * * MALATTIE ACUTE * ********************************************** Si e' visto nel primo capitolo che, per determinare il rimedio omeopatico di un'affezione, esiste una precisa metodologia consistente nel far coincidere due quadri sintomatici clinici: - il quadro sintomatico sperimentale della patogenesi, che rende ragione della modalita' reattiva dell'individuo sano ad una determinata sostanza avente un'azione farmacologica, con - il quadro sintomatico dell'osservazione completa del paziente, che rende ragione della modalita' reattiva del paziente nella sua malattia. Questo raggruppa: - da un lato, i segni patognomonici della malattia, che appartengono alla semeiotica classica e - dall'altro, i segni caratterisitici della reazione personale del paziente, appartenenti alla semiotica dei "mutamenti nel momdo di sentire o di agire" del paziente a causa della sua affezione. Ma la semeiotica omeopatica e' particolarmente riccca e precisa per cui l'interrogatorio evedenzia spesso un gran numero di sintomi che sembrano rendere estremamente complicata la ricerca del "simillimum", ossia del rimedio piu' simile. Effettivamente si tratta solo di far coincidere UN PICCOLO NUMERO DI SINTOMI DI GRANDE VALORE. Cio' sottintende UNA GERARCHIA DEI SINTOMI, vale a dire che certi sintomi sono piu' importanti di altri e che quindi corrispondono ad una similitudine piu' o meno pronunciata fra le modalita' reattive di due organismi. Ad esempio: - Se due modalita' reattive sono semplicemente simili a livello di un Sintomo funzionale localizzato (come vomito, una diarrea), la similitudine e' limitatissima. Questo sintomo corrisponde alla partecipazione di un solo organo o di una sola funzione. Facendo un esempio tratto dalla vita militare, si e' avuta la mobilitazione di un piccolo numero di cellule, o, volendo, di soldati. E' un segno di grado inferiore, diciamo un "sergente". - Se due modalita' reattive sono simili fino a livello di un sintomo generale (febbre, dimagrimento, traspirazione, ecc.); la similitudine e' gia' estesa. Questo sintomo e' la conseguenza della mobilitazione di parecchie funzioni fisioligiche, di numerose "sezioni" ai suoi ordini. Esso e' di grado superiore al precedente, diciamo un "tenente". - Se due sintomi reattivi sono simili fino a livello di un sintomo generale qualificato da una modalita', si e' fatto intervenire in piu' un elemento soggettivo, cioe' un elemento nervoso, "una sezione del genio", che si aggiunge ai precedenti. L'insieme non puo' che obbedire ad un ufficiale di grado superiore rispetto al precedente. E', diciamo, un "maggiore". - Se due modalita' reattive sono simili fino a livello del comportamento generale nervoso, significa che tutte le truppe di quella caserma che cositutisce il corpo umano sono state mobilitate. Il sintomo nervoso (tradizionalmente chiamato sintomo psichico) e' importatissimo nella gerarchia. E', il "colonnello". - Ma ce n'e' ancora uno piu' importante. Per mobilitare una caserma intera occorre un ordine che provenga dallo stato maggiore che provenga dal "generale". Quest'ordine supremo e' l'etiologia: puo' essere un batterio, un virus, ma anche una perfrigerazione brutale, un trauma fisico o affettivo.
http://sponsors.giofil.it/protected/ome/MALATA.HTM
28/04/2009
http://sponsors.giofil.it/protected/ome/MALATA.HTM
28/04/2009