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Lech Wasa

Lech Wasa
In Occidente avete ricchezze e libert, ma non date valore alla fede e alle regole. Siccome possedete cos tanti computer, perch non li utilizzate per la ricerca delle felicit? (Lech Wasa)
Lech Wasa

Presidente della Polonia Duratamandato 22 dicembre 1990 22 dicembre 1995 Tadeusz Mazowiecki Jan Krzysztof Bielecki Jan Olszewski Waldemar Pawlak Hanna Suchocka Jzef Oleksy Wojciech Jaruzelski (in patria) Ryszard Kaczorowski (in esilio) Aleksander Kwaniewski Dati generali Partitopolitico Solidarno

Primoministro

Predecessore

Successore

Nobel per la pace 1983

Lech Wasa (pronuncia /lx vawsa/ ) (Popowo, 29 settembre 1943) un sindacalista, politico e attivista polacco. Fu presidente della Polonia dal 1990 al 1995. Nel 1983 vinse il Premio Nobel per la pace. Elettricista, si impegn fin da giovane nel sindacato e combatt per la difesa dei diritti dell'uomo. Fond Solidarno, la prima organizzazione sindacale indipendente del blocco sovietico: attraverso il movimento operaio cattolico, dopo

Lech Wasa una lunga e difficile stagione di confronto col regime comunista, giunse alla guida della Polonia, portando a termine una rivoluzione pacifica che, muovendo da comuni radici cattoliche, restitu la libert al popolo polacco. Nel 1995 gli successe Aleksander Kwaniewski.

Lista delle date principali e fatti


impiegato dei cantieri navali di Gdask (Stocznia Gdaska) come tecnico elettrico: 1967-1976, 1980-1981 e dal 1983 al 1990. 1970 - prende parte ad uno sciopero illegale nei cantieri navali di Gdask. Dopo la fine nel sangue dello sciopero (pi di 80 lavoratori uccisi dalla polizia) fu arrestato, accusato di "comportamento anti-socialista", e condannato a un anno di prigione. 1976 - perde il lavoro ai cantieri navali per aver raccolto firme per una petizione per la costruzione di un monumento per i lavoratori uccisi. Essendo ormai il suo nome sulla lista nera dello Stato non trov un altro lavoro e visse grazie all'aiuto dei suoi amici. 1978 - assieme a Andrzej Gwiazda e Aleksander Hall organizza un'organizzazione segreta, considerata illegale dalle autorit, la Wolne Zwizki Zawodowe Wybrzea (Sindacati liberi di Pomerania). 1979 - durante quest'anno arrestato pi volte per aver organizzato un'associazione con finalit anti-statali, tuttavia non mai dimostrata la sua colpevolezza, e viene rilasciato all'inizio del 1980. agosto 1980 - dopo l'inizio dello sciopero con l'occupazione nei cantieri navali di Gdask, scala illegalmente il muro dei cantieri e diventa leader dello sciopero. Lo sciopero spontaneamente seguito da manifestazioni simili in tutta la Polonia. Molti giorni pi tardi ferma i lavoratori che intendevano lasciare i cantieri di Gdask e li persuade ad organizzare il Midzyzakadowy Komitet Strajkowy (Comitato di sciopero interaziendale) per condurre e supportare lo sciopero generale in Polonia. settembre 1980 - il governo comunista firma un accordo con il Midzyzakadowy Komitet Strajkowy per permettere la nascita di una organizzazione legale di sindacati veramente liberi. Midzyzakadowy Komitet Strajkowy che si legalizza e diventa il NSZZ Solidarno (Associazione sindacale indipendente ed autogestita). Wasa scelto come presidente e mantiene questa posizione fino al dicembre 1981. Dopo che il segretario del Partito Operaio Unificato Polacco Wojciech Jaruzelski dichiara uno stato di legge marziale, Wasa viene internato per 11 mesi nella Polonia del sud-est, vicino alla frontiera sovietica fino al 14 novembre 1982. 1983 - Wasa chiede di ritornare nei cantieri navali di Gdask alla sua precedente posizione come semplice elettricista. Trattato formalmente come "semplice lavoratore" rimane praticamente agli arresti domiciliari dal 1987. 1983 - Gli viene conferito il Premio Nobel per la pace che non potr ritirare in Svezia personalmente, temendo che non gli fosse poi permesso il rientro in patria. Sua moglie Danuta ritirer il premio al posto del marito, che doner il suo corrispettivo in denaro ai quartieri generali di Solidarno temporaneamente in esilio a Bruxelles. 1987/1990 - organizza e guida "semi-legalmente" il Comitato Esecutivo Temporaneo di Solidarno. 1988 - organizza uno sciopero nei cantieri navali di Gdask. L'unica richiesta la legalizzazione di Solidarno. Dopo lo sciopero durato ottanta giorni il governo accetta di cominciare le discussioni. settembre 1988 - cominciano le "Trattative della tavola rotonda". Wasa ufficiosamente il leader della parte "non governativa" delle trattative. Durante le trattative il governo firmer un accordo per riabilitare il sindacato Solidarno e organizzare elezioni "semi libere" per il parlamento polacco. 1989 - Wasa organizza il comitato civile di presidenti del sindacato Solidarno, teoricamente un organismo consultorio, ma praticamente una specie di partito politico, che vinse le elezioni parlamentari del 1989 (guadagn il 48% dei posti nella Camera dei deputati della Polonia dei 49% che furono soggetti alle libere elezioni e tutti i posti meno uno del Senat appena ristabilito; il restante 51% dei posti della Camera dei deputati della Polonia furono automaticamente conferiti al partito comunista secondo gli accordi della tavola rotonda).

Lech Wasa 1989/1990 - Wasa formalmente presidente del sindacato Solidarno, ma di fatto gioc un ruolo importante nella politica polacca alla fine del 1989 persuade i leader dei partiti precedentemente alleati ai comunisti di formare una coalizione di governo non comunista, il primo governo non comunista del blocco sovietico. Dopo un accordo "semi-segreto", con grande sorpresa del partito comunista, il parlamento sceglie Tadeusz Mazowiecki come primo ministro polacco. La Polonia, pur rimanendo formalmente un paese comunista, comincia a cambiare la sua economia verso il sistema di libero mercato. 1990 - Wasa vince le elezioni presidenziali e diventa presidente della Polonia per i successivi 5 anni. Durante la sua presidenza comincia la cosiddetta "guerra ai vertici", che avr come conseguenza svariati cambiamenti di governo. La sua presidenza fu fortemente criticata dalla maggior parte dei partiti politici e perse molto dell'iniziale appoggio alla fine del 1995. Comunque, durante la sua presidenza, la Polonia cambi radicalmente, da paese comunista oppresso dallo stretto controllo sovietico e con una debole economia, a paese indipendente e democratico con un'economia di mercato in rapida crescita. 1995 - Wasa perde le elezioni presidenziali. Successivamente annunci il proprio ritiro dalla politica, ma rimarr ancora attivo, cercando di creare un proprio partito. 1997 - Wasa aiuta ad organizzare il nuovo partito Azione Elettorale Solidarno (Akcja Wyborcza Solidarno) che vinse le elezioni parlamentari. In realt il suo contributo rimane di minore importanza e Wasa detiene solamente una posizione defilata all'interno del partito. Il vero leader del partito e il principale organizzatore sar il nuovo leader del sindacato Solidarno, Marian Krzaklewski. 2000 - Wasa si candida di nuovo alle elezioni presidenziali, ma ricevette meno dell'1% dei voti decidendo cos il ritiro dalla politica e da allora dar lezioni di storia e politica in varie universit estere dell'Europa centrale. Oltre al Premio Nobel, ha ricevuto molti altri premi internazionali. Nonostante non abbia un diploma di scuola superiore gli stata conferita una laurea honoris causa da parte di molte universit europee e statunitensi. Lech Wasa sposato con Danuta Goo dal 1968 ed ha 8 figli.

Onorificenze
Onorificenze polacche
Gran Maestro e Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Bianca 1993

Gran Maestro dell'Ordine Virtuti Militari

Gran Maestro e Gran Croce dell'Ordine della Polonia Restituta

Gran Maestro dell'Ordine al Merito della Repubblica di Polonia

Lech Wasa

Onorificenze straniere
Gran Croce dell'Ordine Nazionale della Croce del Sud (Brasile)

Gran Croce dell'Ordine al Merito (Cile)

Cavaliere dell'Ordine dell'Elefante (Danimarca) 5 luglio 1993

Collare dell'Ordine della Croce della Terra Mariana (Estonia)

Comandante di Gran Croce dell'Ordine della Rosa Bianca (Finlandia) 1993

Cavaliere di Gran Croce della Legion d'Onore (Francia) 1991

Gran Croce dell'Ordine al Merito di Germania (Germania)

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana (Italia) Roma, 6 febbraio 1991 [1]

Gran Collare dell'Ordine di Vytautas il Grande (Lituania) [2]

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Reale Norvegese di Sant'Olav (Norvegia) 1995

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Leone dei Paesi Bassi (Paesi Bassi)

Gran Collare dell'Ordine della Libert (Portogallo) 18 agosto 1993

Gran Collare dell'Ordine dell'Infante Dom Henrique (Portogallo) 3 marzo 1995

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Bagno (Regno Unito)

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Leone Bianco (Repubblica Ceca) 1999

Cavaliere di Collare dell'Ordine Piano (Santa Sede)

Lech Wasa

5
Cavaliere dell'ordine dei Serafini (Svezia) 16 settembre 1993

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica ungherese (Ungheria) 1994

Presidential Medal of Freedom (USA)

Medal of Merit of the Polish American Congress, 1981 Gran Gruz Placa de Oro de la Orden Heraldica do Cristobal Colon, Republica Dominicana, 2001 International Democracy Award, 1982 Social Justice Award, 1983 American Friendship Medal, 1983 Humanitarian Public Service Medal, 1984 Pro Fide et Patria Medal, Polonia, 1985 International Integrity Award, 1986 Liberty Medal, 1989 Countries of Europe Human Rights Prize, 1989 George Meany Human Rights Award, 1989 1 classe del'Ordine di Francisco de Miranda, 1989 Cittadino onorario di Londra, 1991 Grand Sash of Order of Leopold, 1991 Order of Merit of Federal Republic of Germany Medal of Independence of the Republic of Turkey Order of Korea Medal of Republic of Uruguay Medaglia UNESCO Path for Peace Award, Apostolic Nuncio to the United Nations, 1996 Freedom Medal of National Endowment for Democracy, Washington, 1999 International Freedom Award, Memphis, 1999 Premio Pacem in Terris, 2001 Gran Gruz Placa de Oro de la Orden Heraldica do Cristobal Colon, Republica Dominicana, 2001 One of A Different View's 15 Champions of World Democracy, 2008 Legion of Liberty (IPEA)

Lech Wasa

Note
[1] Sito web del Quirinale: dettaglio decorato. (http:/ / www. quirinale. it/ elementi/ DettaglioOnorificenze. aspx?decorato=10846) [2] Wasa ha restituito quest'ultima onorificenza il 6 settembre 2011 come protesta per le discriminazioni da parte del governo lituano verso la minoranza polacca.

Voci correlate
Solidarno Danzica Storia della Polonia

Altri progetti
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Collegamenti esterni
Intervista alla Radio Svizzera (http://retedue.rsi.ch/home/networks/retedue/laser/2009/11/09/lech-walesa. html) (EN) Biografia di Lech Wasa (http://www.nobelprize.org/nobel_prizes/peace/laureates/1983/walesa.html) sul sito ufficiale del Premio Nobel
Predecessore Presidente della Polonia Successore

Wojciech Jaruzelski

22 dicembre 1990 - 22 dicembre 1995

Aleksander Kwaniewski

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Fonti e autori delle voci

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Lech Wasa Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=60284224 Autori:: Al Pereira, Alec, Animaccianera, Antonio1952, Assolut, B3t, Bahar, Basilero, Benjen, BohemianRhapsody, Bramfab, Bukkia, Calabash, Caulfield, Cloj, D&Gintellecto, Davide, Davix89, Dr Zimbu, Duffo, Elcaracol, EmmaMcfly, Emme.pi.effe, Er Cicero, Fale, Fede.fefy, Freddyballo, Frieda, Gabrio, Gac, Giancarlo Rossi, Ginosal, Grifomaniacs, Grisa, Guidomac, HarryPotter87, Hashar, Ines, Kpjas, Larry Yuma, Leonardofa94, Leopold, Lohe, Lulo, MM, Malefitz, Mess, Mizardellorsa, Napy65, Omarotto, Pdn, Phantomas, Pio, Piotr Karwasz, Prof75, Rei Momo, Senza nome.txt, Sesquipedale, Shaka, Shivanarayana, Sir marek, Snowdog, Suisui, Syrio, Tagt The Spellcaster, Tenebroso, The Corrector, The Polish, Tomi, Torsolo, Twice25, Una giornata uggiosa '94, 55 Modifiche anonime

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