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Remo Andreolli
3 Editoriale

5 Introduzione

9 salutE E culturE:
la socIEtà
Dialogo di Bioetica e Biodiritto
del 3 giugno 2005

Ilario Rossi
10 salute, società e cultura
anno otto numero diciotto
Cinzia Piciocchi
21 Il diritto possibile

Licia Scantamburlo
26 la salute della
popolazione immigrata
Violetta Plotegher
Giulio Donazzan 74 la salute delle donne
32 Pluralismo culturale
e professioni sanitarie 79 salutE E INForMaZIoNE
Dialogo di Bioetica e Biodiritto
Elisabetta Cescatti del 7 ottobre 2005
37 Donne immigrate
e maternità Giovanni Martini
80 la comunicazione come
Giampaolo Rama determinante della salute
40 storie di immigrati
e del loro accesso Andrea Gianinazzi
ai servizi sanitari 89 la morte è inevitabile

49 salutE E culturE: Vittorio Curzel


la DoNNa 99 Marketing sociale,
Dialogo di Bioetica e Biodiritto autoresponsabilizzazione
del 16 settembre 2005 e scelte di salute

Patrizia Borsellino Mauro Bertoluzza


50 le mutilazioni genitali 107 salute e dintorni...
femminili mediatici

Michela Berlanda Marco Clerici, Greta Sona


60 Maternità e culture 123 Dal DIaloGo
allE IPotEsI DI rIcErca
Gaia Marsico sul caMPo
67 una salute pensata Considerazioni conclusive
con sguardo di donna del Gruppo di lavoro

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Punto Omega n. 18
“Serrati gli uni contro gli altri dalla crescita del loro numero e dalla moltiplicazione dei collegamenti,
accomunati dal risveglio della speranza e dell’angoscia per il futuro, gli uomini di domani lavoreranno
per la formazione di una coscienza unica e di una conoscenza condivisa”.

Pierre Teilhard de Chardin

“Punto Omega”, nel pensiero di Teilhard de Chardin, filosofo e teologo vissuto tra il 1881 e il
1955, è il punto di convergenza naturale dell’umanità, laddove tendono tutte le coscienze, nella ricerca
dell’unità che sola può salvare l’Uomo e la Terra. “Punto Omega” è anche il titolo scelto per la rivista
quadrimestrale del Servizio sanitario del Trentino ideata nel 1995 da Giovanni Martini, poiché le sue
pagine vogliono rappresentare un punto di incontro per tutti coloro che sono interessati ai temi della
salute e della qualità della vita.

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Punto Omega n. 18
L

a bioetica, cioè quella branca dell’eti­ rare la salute degli individui e delle
ca che studia i valori morali all’inter­ comunità. Talvolta le informazioni a
no delle scienze biomediche, si sta cui tutti noi siamo esposti tendono
evolvendo anche come risposta allo ad orientare la domanda di salute
sviluppo e ai progressi della scienza in termini di merce da acquistare,
e della tecnologia in campo biologico lasciando in secondo piano i fattori
e medico laddove si propongono in di salute che dipendono da scelte
continuazione problemi nuovi, riferi­ collettive o personali, che vanno
bili non solo alle “zone di frontiera” sotto il nome rispettivamente di
dell’esistenza umana, come la nasci­ determinanti socio-economici e di
ta, la morte, le malattie, ma anche stili di vita. Succede spesso che da
alla vita quotidiana di ciascuno. parte del cittadino vi sia la delega di
parte di sé verso un potere esterno,
Il tema della salute non è molto pre­ mentre da parte del medico vi sia
sente nel dibattito bioetico che soli­ l’assunzione di una delega sulla vita
tamente privilegia le situazioni estre­ altrui sempre più ampia. Questo
me, come la fecondazione assistita, aspetto va necessariamente riequi­
i trapianti di organi, le condizioni di librato anche attraverso momenti
sopravvivenza terminale, trascuran­ di discussione, dibattito e formazio­
do il fatto che la salute e la malattia ne che consentano ai cittadini e ai
sono per ciascuno di noi elementi di professionisti della salute di poter
esperienza, di riflessione e anche di interagire sulla base di una cultura
scelte di carattere morale. condivisa che comprenda non solo
gli aspetti tecnici propri della medi­
Mi ha quindi fatto molto piacere cina, ma anche quella costellazione
che il Comitato Scientifico, che ha di valori che sono parte intrinseca di
programmato i “Dialoghi di Bioetica ciascun essere umano e di ciascuna
e Biodiritto” per l’anno 2005, abbia comunità.
scelto proprio il tema della salute
come filo rosso delle 7 giornate che È proprio per questo che i profes­
hanno visto la partecipazione di im­ sionisti della salute, ma anche i
portanti ed autorevoli relatori. professionisti in un’accezione più
vasta, nonché l’intera popolazione
Il fatto di ribadire la centralità della devono avere sempre di più la pos­
salute e di coinvolgere fra i relatori sibilità di dibattere e discutere i temi
e i partecipanti a questa serie di della bioetica perché questi temi,
“Dialoghi” non solo professionisti talvolta nuovi e poco conosciuti, che
della salute, ma anche persone che, si legano ai progressi scientifici e
a vario titolo, si occupano di salute, all’evoluzione dell’umanità, possono
costituisce un aspetto di assoluto consentire una maggior compren­
Editoriale

rilievo in quanto le manifestazioni e sione reciproca fra professionisti


le difficoltà della vita sono molteplici della salute e cittadini per costruire
e articolate e non si possono esau­ una forma di alleanza terapeutica e
rire all’interno di una sola scienza, relazionale contro la malattia. Tale
la medicina, o di un solo settore, la alleanza deve costituire anche la
sanità. base per relazioni interpersonali più
positive fra professionisti e pazienti
La medicina e le professioni sanitarie nella logica che i servizi sanitari non
infatti non possono essere conside­ siano solamente luoghi di competen­
rate come l’unico modo possibile za tecnica, ma divengano sempre di
per mantenere, tutelare e miglio­ più luoghi di buona accoglienza.

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Punto Omega n. 18
Questo è uno degli obiettivi che la
Giunta provinciale ed io personal-
mente ci siamo dati ed è per questo
che ho voluto proporre che il 2005
sia, per la sanità, ”anno del cittadi­
no”, l’anno cioè nel quale tutti gli
operatori della sanità, nessuno esclu­
so, devono mettere in atto buone
pratiche e strategie di relazione e
di accoglienza orientate a valoriz­
zare la centralità delle persone che
utilizzano i servizi. L’iniziativa dei
“Dialoghi di Bioetica e Biodiritto” si
è ben inserita in questo progetto e
mi auguro che i frutti che ha prodot­
to facciano sì che la sanità trentina
oltre al buon funzionamento che la
caratterizza e che le è riconosciuto,
possa connotarsi sempre di più in
termini di “sanità amica”.

dott. Remo Andreolli


Assessore alle politiche per la salute

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Punto Omega n. 18
Introduzione
e normativo, e non semplicemente
descrittivo come le altre scienze
sperimentali.

In questa logica si colloca lo


stretto collegamento con il bio­
diritto. Ci si sta infatti rendendo
sempre più conto che le proble ­
matiche che si è soliti ricondurre
alla bioetica sono estremamente
stimolanti, nel senso che pongo­
no al diritto interrogativi molto
concreti e sempre nuovi ed essi
non sono facilmente inquadrabili
nelle categorie giuridiche con cui
Il termine “bioetica”, che deriva si è abituati a ragionare. Per fare
dall’anglo-americano bioethics, è un esempio, una fase di fine vita
un neologismo che risale agli inizi altamente medicalizzata spinge
degli anni ‘70. Il suo campo di inte­ ad interrogarsi sulle definizioni
resse è costituito dall’applicazione di morte e di vita, sul principio di
dell’etica alla vita, nello specifico disponibilità o indisponibilità delle
l’etica in quanto relativa ai feno­ stesse, sulla reazione dell’ordina­
meni della vita organica, del corpo, mento nei confronti di imposizioni
della generazione, dello sviluppo, contro la volontà individuale.
maturità e vecchiaia, della salute, In quest’ottica il biodiritto spin­
della malattia, e della morte. ge alla verifica della validità e del­
l’utilità delle categorie giuridiche
La bioetica non è una disciplina tradizionali, alla luce dei mutamen­
autonoma e indipendente, ma co­ ti sociali e scientifico-tecnologici
stituisce un punto di collegamento tipici del nostro tempo.
e di raccordo interdisciplinare fra
Medicina, Giurisprudenza, Biologia, È in questo contesto che è nata
Psichiatria e Filosofia Morale. l’iniziativa formativa “Dialoghi di
La bioetica, pur rivendicando la Bioetica e Biodiritto”, organizzata
sua novità e la sua dignità all’in­ dal Dipartimento di Scienze Giu­
terno delle discipline etiche, non ridiche della Università di Trento,
può, sicuramente, essere elevata dall’Ordine dei Medici, Chirurghi
al rango di “scienza”. e Odontoiatri della provincia di
Infatti, pur attingendo alle no­ Trento e dall’Assessorato provin­
vità e agli aggiornamenti, specie ciale alle Politiche per la Salute e
quelli più rilevanti sotto il profilo progettata da un apposito Comitato
del loro utilizzo tecnologico, delle Scientifico cui hanno dato il proprio
scienze empiriche, la bioetica è una contributo rappresentati dei tre
disciplina di carattere prescrittivo Enti organizzatori 1.
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
Attraverso tale iniziativa, che Scienze Giuridiche, e composto da
nell’anno 2005 è stata realizzata 9 operatori sanitari e da un dotto­
per il terzo anno consecutivo, gli rando in Giurisprudenza 2.
organizzatori si sono posti l’obiet­ I casi sono stati analizzati e
tivo di analizzare, approfondire, commentati sotto il profilo giuridi­
discutere e dibattere i principali co, etico e deontologico, nel corso
problemi con cui si devono con­ di apposite riunioni che si sono
frontare, anche nell’attività quoti­ svolte parallelamente ai “Dialoghi
diana, le persone che si occupano di bioetica e biodiritto”.
dell’assistenza sanitaria.
Va opportunamente precisato che Alcuni casi che sono stati ogget­
una importante caratteristica dei to di discussione vengono riportati
“Dialoghi di Bioetica e Biodiritto” è nella presente pubblicazione.
quella di essere rivolti all’intero am­ La pubblicazione successiva che
bito, diversificato e complementare, completerà la documentazione dei
delle professioni sanitarie e sono “Dialoghi di Bioetica e di Biodi-
sempre stati collocati all’interno del ritto” dell’anno 2005, oltre ai casi
programma di Educazione Continua specifici relativi alle temi che ver­
in Medicina (ECM). ranno riportati, conterrà anche la
sintesi e il commento dell’attività
I primi quattro dialoghi del svolta dal Gruppo di lavoro sopra
2005 sono stati proposti anche agli descritto.
studenti della Facoltà di Giurispru­
denza sotto forma di “laboratorio Le sette giornate in cui si sono
applicativo”. articolati i “Dialoghi di Bioetica e
Biodiritto” hanno visto una parte­
Per quanto riguarda la parte cipazione numerosa sia di profes­
valutativa del programma dei “Dia­ sionisti della salute sia di studenti.
loghi di Bioetica e Biodiritto” nel Di seguito è riportato, per ciascun
contesto dell’Educazione Continua “Dialogo”, il numero dei parteci­
in Medicina, si è ritenuto di pro­ panti e i contributi raccolti:
Introduzione

porre ai partecipanti non tanto la


compilazione di un test, bensì la 4 marzo 2005
descrizione di esperienze personali LA SALUTE
dirette o indirette contenenti com­ Al dialogo hanno partecipato 84
menti, osservazioni, valutazioni persone, che hanno prodotto 57
attinenti ai temi trattati. contributi.

Il materiale raccolto, costituito 1 aprile 2005


da ben 413 casi vissuti e raccontati SALUTE E COnFInI:
dagli operatori sanitari partecipanti nUOVI FEDERALISMI SAnITARI
agli incontri, è stato analizzato da Al dialogo hanno partecipato 124
un Gruppo di lavoro coordinato dalla persone, che hanno prodotto 91
dottoressa Greta Sona, laureata in contributi.
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Punto Omega n. 18
13 maggio 2005 sità di Trento), Marco Clerici
SALUTE E GLOBALIzzAzIOnE (Ordine dei Medici), Michela
Al dialogo hanno partecipato 105 Fedrizzi (Ordine dei Medici),
persone, che hanno prodotto 73 Giovanni Martini (Assessorato
contributi. alle Politiche per la Salute),
Cinzia Piciocchi (Università
3 giugno 2005 di Trento), Loreta Rocchetti
SALUTE E CULTURE: LA SOCIETà (Ordine dei Medici).
Al dialogo hanno partecipato 86
persone, che hanno prodotto 58 [2] GRUPPO DI LAVORO
contributi. Michela Berlanda, ostetrica;
Roberta Calza, farmacista; Ada
16 settembre 2005 Clementi, infermiera; Marco
SALUTE E CULTURE: LA DOnnA Clerici, medico di medicina
Al dialogo hanno partecipato 91 generale; Fabio Cembrani, me-
persone, che hanno prodotto 67 dico legale; Michela Fedrizzi,
contributi. funzionario presso l’Ordine
dei Medici della provincia di
7 ottobre 2005 Trento; Maria Rosanna Gor-
SALUTE E InFORMAzIOnE za, medico; Federica Merz,
Al dialogo hanno partecipato 82 infermiera; Simone Penasa,
persone, che hanno prodotto 67 dottorando in Giurisprudenza;
contributi. Federica Rosa, infermiera.

4 novembre 2005
AnCORA LA SALUTE
Tavola rotonda conclusiva, alla
quale hanno partecipato 50
persone.

A ciascuno dei primi quattro


“Dialoghi” hanno partecipato, inol­
tre, circa 80 studenti della Facoltà
di Giurisprudenza dell’Università di
Trento.

NOTE

[1] COMITATO SCIEnTIFICO


Franca Bellotti (Assessorato
alle Politiche per la Salute),
Fabio Branz (Ordine dei Medi­
ci), Carlo Casonato (Univer­
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Punto Omega n. 18
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Punto Omega n. 18
salute e culture: la società
Dialogo di Bioetica e Biodiritto del 3 giugno 2005

Le concezioni di vita, morte, corpo nell’interpretazione delle problema­


e salute cambiano da una cultura tiche attinenti la sfera della salute
all’altra e talvolta il confronto non derivano solo dalla provenienza
su questi concetti è difficoltoso, da contesti geo-culturali differenti,
ostacolando la comunicazione tra ma emergono anche all’interno di
operatori sanitari e pazienti. contesti sociali sempre più etero­
L’immigrazione, ad esempio, genei.
pone quotidianamente in evidenza D’altro lato, l’approccio dei si­
queste problematiche, di fronte stemi sanitari a queste problema­
alle quali si manifesta sempre più tiche può essere esso stesso indice
la necessità di una preparazione di diversità, caratterizzando gli
specifica unitamente all’intervento orientamenti delle diverse realtà
di personale preparato a superare sanitarie.
le difficoltà culturali della comu­ L’incontro è volto ad analizzare i
nicazione. diversi profili (medici, sociologici e
Tuttavia, la diversità culturale giuridici) dell’incontro tra medicine
emerge anche in un’ottica più am­ e culture differenti.
pia, perché da un lato le diversità (G.S.)

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Punto Omega n. 18
salute, società e cultura dall’Occidente a cavallo tra il XV e
XVI secolo. Oggi siamo arrivati alla
fine delle scoperte. Abbiamo preso
Ilario Rossi coscienza dei limiti del territorio
del pianeta Terra e del fatto che
siamo 6 miliardi di persone. Infine
Tra le pratiche della razionalità medica
ci siamo resi conto che la coabi­
e i percorsi terapeutici dei pazienti si è tazione di questi sei miliardi di
instaurata una discrepanza che impone la persone ci induce a riflettere sulle
redifinizione del concetto di terapia. strategie, le modalità e i valori che
dobbiamo introdurre in maniera
trasversale per permettere appunto
la coabitazione.
La mondializzazione oggigiorno
ha assunto contorni molto specifici:
Dobbiamo cercare di comprendere ci sono fattori che contribuiscono
come, in un mondo che ci vede a costruirla e a definirla.
testimoni di trasformazioni e muta­
zioni importantissime, sia possibile Uno di questi fattori è quello
contestualizzare la problematica delle migrazioni generalizzate.
della salute, partendo da un pre­ Le migrazioni sono sempre esi­
supposto antropologico. stite, ma fino a poco tempo fa era­
L’obiettivo principale dell’an­ no limitate nello spazio geografico,
tropologia è quello di osservare concernevano solo alcuni luoghi e
ciò che succede concretamente, in tragitti specifici. Oggi invece siamo
termini di pratiche e legami sociali, di fronte a un fenomeno migratorio
e successivamente di mettere in generalizzato; vi è stata un’esplo­
luce il senso delle pratiche che si sione di spostamenti dal Sud del
osservano. mondo verso il nord e dall’Est verso
Oltre a questo l’antropologia l’Ovest, sulla spinta della ricerca di
tenta di costruire dei legami tra nuovi e migliori stili di vita.
delle logiche macrosociali e delle L’Organizzazione Internazionale
traiettorie personali, esistenziali. delle Migrazioni, che ha sede a
Inizierei cercando di illustrare Ginevra, nel cercare di analizzare
le trasformazioni sociali che oggi questi fenomeni ha ricavato dei
stiamo vivendo e che stanno mo­ dati che sono rivelatori della por­
dificando sensibilmente le nostre tata di questo irreversibile processo
società. storico.
Il termine mondializzazione Oggi siamo in presenza di:
giustifica e dà senso a queste tra­ – 130 milioni di persone che sono
sformazioni. La mondializzazione nate in un Paese e vivono defi­
non è un fatto recente: molti nitivamente in un altro;
autori la situano all’epoca delle – 150 milioni di persone che vi­
grandi scoperte geografiche indotte vono la maggior parte dell’anno
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Punto Omega n. 18
in un’altra società e rientrano Ciascuno di noi è obbligato a
solo per qualche mese nella loro rinnovare continuamente le pro ­
società d’origine; prie conoscenze per poter fornire
– 30 milioni di rifugiati; le migliori prestazioni nel proprio
– 4 milioni di persone vittime ambito professionale.
della tratta di esseri umani; Gli antropologhi dicono che
– 700 milioni di persone che ogni ormai l’identità di un individuo è
anno si spostano dal loro Paese condannata a costruirsi e a rinno­
d’origine per motivi turistici o varsi incessantemente nel tempo.
professionali. non abbiamo più le garanzie di
Se fino a ieri avevamo l’abitudi­ stabilità che probabilmente ac­
ne di considerare le nostre società compagnavano le generazioni che
come relativamente omogenee, nel ci hanno preceduto.
senso che condividevano nel bene
o nel male norme, pratiche, valori e Un terzo fattore che contribui­
comportamenti, oggi stiamo scivo­ sce all’affermarsi della mondializza­
lando irreversibilmente verso socie­ zione è la rivoluzione tecnologica.
tà plurali, eterogenee, multiple. Umberto Galimberti, nel suo
Penso che siamo la prima gene­ libro dal titolo Psiche e techne,
razione a doversi confrontare con afferma che l’uomo si è sempre
questo dato di fatto irreversibile, servito della tecnologia. In fondo,
che accompagnerà l’intera umanità possiamo definire l’oggetto tecnolo­
nel corso dei prossimi secoli. gico come il risultato della capacità
Da ciò nasce l’esigenza di riflet­ del nostro intelletto di costruire
tere su come “fare società” in un oggetti che sono estensioni del
contesto di pluralità. nostro corpo e che ci permettono di
migliorare le condizioni di vita.
Un altro fattore che contri ­ Il grande problema attuale è
buisce alla mondializzazione è la che con la rivoluzione informatica
globalizzazione economica, che sta (iniziata alla fine degli anni ’80) e
producendo un cambiamento fon­ microelettronica abbiamo assistito
damentale in termini di identità a un’accelerazione nella comparsa
dell’essere umano. di oggetti tecnologici.
Due sono i principi motori della Quest’esplosione sta disegnan­
globalizzazione economica: la rin­ do una nuova tendenza nel rap ­
novabilità e la competizione porto tra essere umano, società e
nel proprio ambito professiona­ tecnologia. Se fino a oggi la tec­
le, ciascuno di noi, in fondo, è un nologia è stata considerata come
prodotto del mercato . un mezzo per poter migliorare le
Oggigiorno, il proprio percorso nostre condizioni di vita, ora la
formativo non dà più a nessuno la tecnologia sta diventando l’am­
garanzia di poter lavorare nel cam­ biente, il contesto in cui l’essere
po in cui ha sviluppato le proprie umano dovrà evolvere. L’essere
competenze. umano sarà costruito ed educato
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
per fare funzionare un mondo rischi, che non concernono solo la
tecnologico. salute ma anche il clima, la società,
L’informatica ha inciso molto l’educazione...
anche sulle professioni sanitarie, La “società del rischio” obbliga
facendo sorgere la necessità di ciascuno di noi ad anticipare i ri­
dover formalizzare con dati sempre schi potenziali che potrebbe incon­
più precisi e dettagliati ogni pre­ trate nel suo percorso di vita. La
stazione che l’operatore sanitario logica dell’anticipazione ci porta a
fornisce, mettendo in secondo costruire il presente in funzione di
piano la sofferenza dei pazienti. un futuro potenzialmente negativo,
Dunque la tecnologia sta tra­ mentre il presente, in quanto tale,
sformando ineluttabilmente l’iden­ ci sfugge.
tità degli esseri umani. Anche questo, in termini antro­
pologici, costituisce una trasforma­
Un quarto fattore è la traspa­ zione sostanziale della concezione
renza sociale, cioè la tendenza del dell’identità umana.
privato a introdursi sempre più nel
pubblico e il pubblico nel privato. La medicina, nel suo progredire,
Salute e culture: la società

Pensiamo, per esempio, ai reality si è sempre riferita alla scienza


show: perché si sente il bisogno di come a uno strumento e come a
mostrarein modo tanto esplicito le un elemento di rigore nella evolu­
proprie emozioni? zione delle sue conoscenze e delle
E perché i poteri pubblici hanno sue pratiche. Questa fedeltà della
bisogno di sempre più informazioni medicina alla scienza non può mai
per essere operativi e per finalizzare essere dissociata dalla mentalità
le proprie pratiche professionali? delle varie epoche storiche.
Stiamo assistendo a una per­ La medicina scientifica è un
meabilità sempre maggiore tra lo dato recente nella storia dell’uma­
spazio del privato e lo spazio del nità perché è nata a metà del XIX
pubblico. secolo. La mentalità di un secolo e
mezzo fa non è certo la stessa dei
Un ultimo fattore è quello dei nostri tempi.
rischi potenziali, concetto che uti­ Le spinte della modernità stan­
lizziamo ogni giorno nell’ambito no mostrando sempre più i loro
della salute. limiti e i loro paradossi, che inte­
Il sociologo tedesco Ulr ich ragiscono anche con il mondo della
Beck, nel libro La società del ri­ medicina.
schio, afferma che, sin dagli albori Stiamo assistendo all’inversione
dell’umanità, tutte le società sono del processo secolare di concentra­
nate per tentare di gestire al meglio zione delle competenze della salute
i rischi naturali. nel corso della nelle mani della classe medica.
nostra evoluzione storica siamo Quella classe medica che è nata
arrivati a costruire una società nel Rinascimento con le prime au­
che è per sua natura produttrice di topsie, che si è trasformata con la
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
nascita dei primi ospedali nel XVII- Ci dobbiamo dunque confrontare
XVIII secolo, che si è cristallizzata con un cambiamento semantico
col paradigma scientifico nel XIX nella costituzione dei valori che
secolo, oggi è in crisi perché non caratterizzano la nostra società.
è più l'unico attore a decidere cosa La salute sta diventando un
bisogna fare nell’ambito della salu­ valore e nella salute s’inscrivono
te e come lo si debba fare. simultaneamente dei concetti,
Ci sono altri fattori che inter­ delle pratiche, delle competenze e
vengono, come quello economico e delle indicazioni che hanno a che
politico. La salute è diventata un vedere con i diritti e i doveri di chi
mercato con tutte le implicazioni fornisce le cure e di chi le domanda,
che ciò comporta. con scienza e morale, economia e
Ma non solo: c’è una valoriz­ umanesimo, pubblico e privato.
zazione impor tante delle cure Per parlare di salute dobbiamo
paramediche. Il mondo infermieri­ sì parlare di medicina, ma non solo,
stico non è più sottomesso a una perché oggi la salute coinvolge la
gerarchia rigida rispetto alla classe società civile nella sua totalità.
medica, ma le competenze mediche
ed infermieristiche divengono com­ Un’altra problematica è legata
plementari e sono chiamate a col­ ai cambiamenti epidemiologici. A
laborare in una nuova prospettiva ogni epoca storica corrispondono
e attraverso nuove strategie. determinate malattie.
Un altro problema è legato alla nell’epoca della mondializza­
riattualizzazione di quello che in zione gli esperti di epidemiologia
termini antropologici viene chia­ constatano che i tipi di patologie
mato pluralismo medico. Accanto da affrontare si modificano. C’è
al paradigma scientifico e alle pro­ innanzitutto una riattualizzazione
fessioni mediche e paramediche si molto forte delle malattie infettive
osserva sempre più frequentemente (TBC, AIDS), ma la grande novità
il ricorso a pratiche terapeutiche epidemiologica è data dalle c.d.
complementari che sta modificando malattie da civilizzazione, costi­
anche il senso strutturale che noi tuite da sindromi psicosomatiche,
diamo alla salute. da malattie di adattamento, dalla
La salute è un valore della so­ depressione, dalla sofferenza psi­
cietà estremamente importante. chica, dalle malattie degenerative,
Alcuni antropologi non esitano a dalle sindromi legate alla geriatria,
mettere in relazione la crisi delle ma soprattutto dalle malattie
religioni tradizionali con l’emergere croniche, che stanno aumentando
della salute come valore in seno vertiginosamente.
alla nostra società: se ieri i valori Le malattie croniche hanno
di riferimento parlavano di vita una caratteristica in comune: le
eterna, oggi parlano di longevità; risposte mediche e scientifiche non
se ieri parlavano di anima, oggi sono definitive, risolutive, l’unico
parlano di corpo. mandato è quello di accompagnare
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
nel tempo un individuo. La medi mutando negli anni. All’inizio
cina si deve confrontare con nuovi provavo stizza nel trovarmi di
problemi, nuove malattie, per le fronte a dei “concorrenti” che
quali non ha sempre le migliori influivano pesantemente sugli as
soluzioni terapeutiche. sistiti, propinando teorie stram
In quest’ambito constatiamo palate senza alcun fondamento
come, sempre più, le persone che scientifico. Non ho mai voluto
soffrono di malattie della civi comunque denigrare palesemen
lizzazione non consultino solo la te ciò che non conoscevo, ma
medicina tradizionale, ma si rivol mi limitavo a raccomandare di
gano ad altre offerte terapeutiche rivolgersi a professionisti della
(agopuntura, medicina ayurvedica, massima ser ietà, perlomeno
shiatsu, medicina tibetana, omeo verificando il possesso della
patia, sofrologia…). I pazienti laurea in medicina degli stessi.
sollecitano contemporaneamente Nel frattempo mi sono accorta
il mondo della medicina occiden che, con il passare degli anni,
tale tradizionale e altre tecniche cresceva notevolmente il numero
complementari. dei transfughi, dei pazienti che si
Salute e culture: la società

rivolgevano altrove, in particolare


agli omeopati. È un dato di fatto:
i caso M. fa parte della larga schiera di
M. è una signora sulla cin chi si rivolge alle altre medicine.
quantina. Vive sola e lavora Inutile ignorarlo.
come impiegata. Da esami di In seguito, per mio interesse per
laboratorio di routine è emerso sonale, ho approfondito la teoria
un valore piuttosto elevato di di Samuel Hanemann, fondatore
colesterolo. In seguito a ulteriori dell’omeopatia. Sono rimasta
accertamenti, è stata fatta dia affascinata dai principi su cui
gnosi di ipotiroidismo. All’inizio si basa. Trovo interessante in
ha assunto la classica terapia particolare la modalità dell’anam
sostitutiva con ormone tiroideo nesi e la personalizzazione della
(levotiroxina). Tempo dopo, me terapia. Credo che questo possa
la sono ritrovata in ambulatorio gratificare maggiormente il pa
con la richiesta del dosaggio de ziente in quanto individuo unico
gli ormoni tiroidei redatta da un con patologie del tutto peculiari.
noto omeopata. Da un anno ha Da allora mi interesso alle storie
abbandonato la terapia classica dei miei pazienti che per vari
e si cura con prodotti omeopatici motivi hanno scelto questo tipo
con graduale ripristino dei valori di medicina. Cerco informazioni
ormonali normali. Puntualmente, sulla terapia, tento di instaurare
ogni tre mesi, arriva con la solita un dialogo per capire le motiva
richiesta. zioni di questa scelta.
Il mio atteggiamento nei con A questo punto sorge un proble
fronti dell’omeopatia è andato ma, un conflitto interiore in cui
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
mi dibatto. Sono un medico di stesso terreno sperimentale due
medicina generale. La mia pro pratiche diverse come la medicina
fessione si basa su assunti teorici ortodossa e l’omeopatia.
ben chiari. L’EBM (Evidence Based Intanto M. continua ad assumere
Medicine – medicina basata sulle i suoi granuli e io a prescrivere i
prove di efficacia) dovrebbe esse dosaggi ormonali...
re il faro che illumina tutto il mio [Medico]
operato. Il codice deontologico
all’art. 5 afferma che “il medico ii caso
nell’esercizio della professione Nel servizio presso il quale lavoro
deve attenersi alle conoscenze ogni settimana viene programma
scientifiche […]”, all’art. 12 “Le ta una giornata in cui i pazienti
prescrizioni e i trattamenti devo del reparto di oncologia, che ne
no essere ispirati ad aggiornate e abbiano necessità per le cure,
sperimentate acquisizioni scien vengono sottoposti a un piccolo
tifiche […]. Sono vietate l’ado intervento per l’impianto di un
zione e la diffusione di terapie e catetere venoso centrale a per
di presidi diagnostici non provati manenza.
scientificamente o non supportati In questa circostanza io incontro
da adeguata sperimentazione e pazienti dei quali conosco poco e
documentazione clinico-scienti che rivedrò solo qualora tornino
fica, nonché di terapie segrete”. per l’espianto del presidio.
L’art. 13 lascia aperto uno spi Alcuni mesi fa mi sono fermata a
raglio: ”La potestà di scelta di parlare con uno di questi pazienti,
pratiche non convenzionali nel un signore di circa 50 anni che ha
rispetto del decoro e della digni sempre goduto di ottima salute
tà della professione si esprime ma al quale da pochi mesi era
nell’esclusivo ambito della diretta stata diagnosticata una neoplasia
e non delegabile responsabilità per la cura della quale doveva
professionale, fermo restando, sottoporsi a chemioterapia.
comunque, che qualsiasi terapia Il paziente era spaventato, mi è
non convenzionale non deve sembrato depresso, ma allo stesso
sottrarre il cittadino a specifici tempo risoluto nella sua intenzio
trattamenti di comprovata effi ne di guarire. Mi ha raccontato
cacia e richiede l’acquisizione del che oltre la chemioterapia aveva
consenso”. iniziato di sua spontanea ini
L’omeopatia rientra fra le medici ziativa ad assumere una terapia
ne non convenzionali, a tutt’oggi omeopatica e a sottoporsi a mas
non è supportata da studi che ne saggi energetici. Mi ha anche det
dimostrino valenza scientifica. to che il suo oncologo gli aveva
Questo perché lo stesso tipo di detto di ritenere tali trattamenti
sperimentazione viene applicato complementari del tutto inutili.
a modelli teorici molto diversi. Nella situazione sopra descritta
Da qui le difficoltà a porre sullo ho provato un certo imbarazzo.
15
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
Ho ritenuto che la libertà del pa­ compresi VES e proteina C-reatti­
ziente dovesse essere considerata va; vi era una positività IgG (ma
prevalente rispetto al resto e che non IgM) degli anticorpi EBM,
la sua scelta di ricorrere a terapie CMV e toxoplasmosi.
complementari dovesse essere L’obiettività dimostra solo dolore
rispettata. provocato alla pressione delle
L’individuo è, a mio avviso, libero metacarpo-falangee e metatar­
di curarsi come di rifiutare la so-falangee, senza tumefazioni.
cura, ed è altrettanto libero di Nessuna risposta a paracetamolo,
affidarsi alle tecniche che ritiene naproxene e coxib.
più opportune. VES 28, proteina C-reattiva e
Il paziente in questione, nel fattore reumatoide negativi.
raccontarmi la sua storia, mi ha Positivi ANA (di tipo omogeneo,
fatto capire quanta fiducia ripo­ alto titolo), anti-DNA nativo, e
nesse nelle terapie alternative a poi, degli ENA, positivi anti-RNP
cui si era affidato, e io, pur con e anti-SSA; negativi gli altri.
l’imbarazzo che mi derivava dal Avevo discusso con la paziente
dare un messaggio contrastante e con la madre dell’opportunità
Salute e culture: la società

con quello del suo oncologo, mi di approfondire gli accertamenti


sono sentita di rinforzarlo rispet­ e della probabilità di dover im­
to alle sue scelte. postare una terapia di maggiore
Del resto lui non aveva rifiutato la impegno. La paziente si mostrava
chemioterapia, ma aveva, a mio riluttante; infine decideva di
avviso, individuato dei metodi prendere tempo.
che, quantomeno sotto il profilo Dopo dieci giorni di silenzio,
psicologico, lo mettevano nella telefona riferendo di avere ini­
condizione di credere maggior­ ziato una dieta macrobiotica su
mente a una riuscita positiva consiglio di una amica, e di avere
della terapia scientifica. anche intrapreso cure omeopati­
[Infermiera] che con delle “polverine” di cui
non conosce la composizione. Si
iii caso dichiara, per ora, invariata quan­
E., donna di anni 35, impiegata. to ai disturbi. Cerco di spiegare
Non ha precedenti significativi. che quella probabilmente non è
Sposata da 5 anni, non ha avuto la strada giusta, dichiarandomi
figli. Da 4 anni ha smesso di ulteriormente disponibile. La
fumare. È donatrice di sangue. paziente non si è più presentata
Riferisce da un mese dolore e e, dalla madre, apprendo che
tumefazione alle mani e ai piedi, sta continuando i trattamenti
con scarsa risposta all’aspirina e alternativi, che è più o meno
a vari FANS. invariata, e che segue i consigli
Cinque mesi fa aveva avuto una delle amiche e non della madre.
otosalpingite, gli esami di labo­ Questo caso, a giudicare le cose
ratorio correnti erano negativi, dal punto di vista di un medico
16
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
che segue la medicina ufficiale, creano sfiducia nelle procedure
cioè quella che cerca di applicare della medicina tradizionale. La
nozioni e metodi scientifici, rap­ madre della paziente mi riferiva
presenta chiaramente un insucces­ che, non mangiando la frutta
so professionale. durante i pasti, evitando la car­
Alla nostra medicina si imputa ne, mangiando cereali integrali
spesso di trascurare il colloquio e altri prodotti particolari (tra
con il paziente. Se è vero che que­ parentesi, molto costosi), la figlia
sta accusa è spesso giustificata digeriva meglio. A nulla serviva
(ma io imputo ciò semplicemente l’obiezione mia, ritrasmessa alla
a cattiva pratica della medicina, figlia, che così facendo le sue
e non a un difetto insito nella difficoltà digestive (del resto ba­
medicina scientifica), non credo nali, e irrilevanti rispetto al suo
che lo sia in questo caso. La pa­ problema clinico) sarebbero nel
ziente è stata seguita, non esito tempo aumentate. Al contrario,
a dire, amorevolmente, spiegando la paziente attribuiva alla dieta
e discutendo di volta in volta possibilità di cura della sua ma­
i ragionamenti e i passaggi. A lattia.
posteriori devo dire che forse la Appaiono evidenti le aspettative
paziente può avere avuto la per­ ingiustificate generate da distor­
cezione che nel primo mese in cui sioni divulgative, e in definitiva
l’avevo seguita non avessi ancora anche le spinte al consumismo,
messo a fuoco, con una diagnosi supportato da elucubrazioni pseu­
definitiva, il suo caso. Penso che, do-scientifiche e teorie attraenti
specialmente quando ci sono in per il loro aspetto esotico, con
ballo diagnosi pesanti, discutere ricorso agli alimenti “naturali”,
a lungo possa ingenerare questa “non inquinati” dall’industria e
sensazione in qualche paziente. dai trattamenti chimici: zucchero
D’altra parte, in questo caso l’at­ grezzo, sale marino senza addi­
tenzione si focalizza in primo luo­ zione di iodio, farina di grano
go sui comportamenti alimentari intero, cereali non raffinati, con
suggeriti da pratiche alternative costo mediamente ben più elevato
che mescolano assurdità scientifi­ e potere nutrizionale inferiore
che a norme di buon senso, risul­ rispetto ai prodotti comuni.
tate, queste ultime, accattivanti, E, per quanto riguarda le pratiche
ma delle quali, per la loro ovvietà, omeoterapiche, la fiducia in esse
la paziente non aveva alcun bi­ portava la paziente a trascurare il
sogno. Si può rendersi conto del fatto che i suoi disturbi articolari
successo di queste pratiche presso rimanevano invariati e le prospet­
gente di scarsa cultura scientifica, tive future del tutto incerte.
o con capacità di giudizio limitata Vi sono diverse altre considerazioni
da situazioni personali emotive o, che si possono fare: l’accettazione
in altri casi, dalla conoscenza di di pratiche alternative è spesso
episodi che, a torto o a ragione, facilitata dal gusto dell’esotico
17
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
e dell’orientale, più radicato nei – la psicologia medica;
giovani e in circoli ambientalisti, – le tecniche psico-corporee.
spesso con un contenuto di conte­
stazione verso i poteri costituiti, Dall’altro dalle medicine e dalle
e facilitato probabilmente dalla cure complementari (eterodossia)
scarsa attenzione che nelle nostre che comprendono:
scuole viene dedicata all’insegna­ – le medicine e le cure non con­
mento scientifico. venzionali (per esempio l’omeo­
Ma anche presso persone di patia, un sistema medico che
buon livello culturale, il ricorso propone una visione dell’essere
alla pratiche alternative può umano radicalmente diversa
esprimere il rifiuto di aspetti rispetto a quella proposta dal
della medicina ufficiale quali paradigma scientifico). Esse
l’accanimento terapeutico, le garantiscono una personaliz­
contraddizioni, spesso solo ap­ zazione della presa a carico, in
parenti, tra specialisti di branche un mondo in cui tutto è stan­
diverse, o anche la percezione dardizzato e uniformizzato (da
di un consumismo farmaceutico; ciò si può dedurre il fascino che
Salute e culture: la società

quando questo ricorso non rap­ queste pratiche esercitano sul


presenti addirittura un inconscio paziente di oggi);
sottrarsi alla pressione del rapido – le medicine e le cure extraeu­
svilupparsi delle conoscenze e dei ropee: la riflessologia plantare
cambiamenti. (che deriva dalla medicina egi­
È vero che con i pazienti che ri­ ziana di 4.000 anni fa), la sofro­
corrono alle medicine alternative logia (tecnica di introspezione
l’atteggiamento migliore è quello sciamanica che permette di con­
di mostrare molta pazienza, evi­ trollare il dolore), l’osteopatia,
tando le rigide opposizioni; certo la chiropatia, l’agopuntura, la
è però che, in casi di malattie medicina ayurvedica, ecc.;
serie, quando il paziente si rav­ – le cure popolari. È un campo
vede e torna a noi, spesso si sono che dovrebbe interessare chi si
perse delle buone opportunità di occupa di alleviare la sofferenza
remissione o di guarigione. altrui. In termini di efficacia ho
[Medico] potuto verificare personalmente
miglioramenti sensibili a segui­
to di tali pratiche. naturalmente
Dobbiamo parlare dunque di bipo­ è necessario fare attenzione ai
larismo formato da un lato dalla ciarlatani.
medicina scientifica (ortodossia)
che comprende: Perché le persone si rivolgono a
– la medicina di base; questo pluralismo medico? Io direi
– le specializzazioni mediche; che ci sono due livelli interessan­
– le scienze infermieristiche; ti: uno è ovviamente quello della
– la psichiatria; ricerca dell’efficacia terapeutica,
18
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
l’altro è quello della ricerca di signi­ una posizione relativa. La condotta
ficati nella terapia (“dimmi come terapeutica del paziente è colle­
curi e ti dirò che concezione hai di gata alla logica interpretativa alla
me”). Il pluralismo medico è una quale aderisce, e questa logica non
sorta di autoregolazione sociale di è unicamente medica, scientifica.
certe tendenze monolitiche indotte
dalla tecnologia e dalla “chirurgiz­ Ma allora quale significato dare
zazione” della vita. Questi aspetti al concetto di “terapia”?
non vengono rinnegati, ma ci si Supponiamo che nella cura di un
rende conto che non possono dare paziente si riescano a fare interagi­
un senso a tutto. Da ciò deriva re più forme di terapia (chemiote­
la ricerca di itinerari terapeutici rapia, agopuntura per rinforzare il
complessi e sovente paradossali e la sistema immunitario, pranoterapia
constatazione, per lo meno in una per alleviare gli effetti collaterali
prospettiva antropologica, che sa­ della chemioterapia, omeopatia per
lute e malattia sono sempre più dei rinforzare l’organismo: sono tutte
luoghi di costruzione identitaria. strategie che appartengono a diver­
L’identità e i saperi delle per­ si sistemi medici, ciascuno dei quali
sone in una società plurale come ha una sua finalità terapeutica).
la nostra, si pluralizzano sempre In questa società in continua
più. nelle varie ricerche che ab­ trasformazione anche gli individui
biamo condotto, abbiamo potuto si trasformano.
constatare come ai riferimenti Il vero potere di decisione sta
professionali che sono compresi e passando dalle mani dei medici alle
interiorizzati, le persone abbinino mani dei pazienti.
almeno altri due livelli, uno legato I pazienti diventano il labora­
alle credenze e alle concezioni torio in cui si sperimenta la conci­
appartenenti alle reti sociali comu­ liazione dell’inconciliabile (prescri­
nitarie in cui sono inscritte, l’altro zioni terapeutiche della medicina
di natura idiosincratica. tradizionale con strategie delle
medicine complementari). Il corpo
Concludendo, il legame tra medi­ diventa un luogo di sperimentazio­
cina e società ci spinge a constatare ne di queste grandi trasformazioni
che esiste una discrepanza tra le sociali e culturali.
pratiche della razionalità medica e È necessario, quando si parla
i percorsi terapeutici dei pazienti. di salute, prestare attenzione alle
Le strategie terapeutiche attraverso pratiche sociali esterne a quelle
cui lavora la medicina non sono della medicina.
esclusive, sono parte di ciò che la
gente mette in pratica per trovare Perché tutto ciò? Perché la me­
delle risposte ai propri problemi. dicina moderna è laica. Tuttavia le
L’episodio malattia si riferisce categorie laiche non rispondono
a una molteplicità di forme, tra le a interrogativi propri dell’essere
quali la razionalità medica occupa umano in tempi di crisi e di mu­
19
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
tazioni (chi sono, che cosa faccio,
dove vado, cosa significa la mia sof­
ferenza, che cos’è la mia vita?). Si
tratta di interrogativi di carattere
metafisico. Spesso le tecniche tera­
peutiche complementari veicolano
significati spirituali – non forzata­
mente religiosi, ma spirituali – che
vanno al di là della povertà e della
rigidità di una lettura strettamente
scientifica della vita.

In un mondo in mutazione la
salute è un campo in cui gli esseri
umani contemporanei elaborano le
proprie identità; constatiamo come
la salute riguardi un corpo, ma
questo corpo nella società contem­
Salute e culture: la società

poranea non è riducibile alla sola


biologia. Il mondo delle cure deve
essere temperato da una critica
razionale che tenga conto delle
dimensioni socio-culturali della
società nella quale viviamo.

Ilario Rossi è antropologo presso l'Uni­


versità di Losanna

20
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
Il diritto possibile peutica porta a riferirsi al sistema
assiologico individuale che detta
le scelte esistenziali di ciascuno
Cinzia Piciocchi di noi nel campo della salute; un
sistema nel quale le scelte indi­
viduali hanno un valore spesso
L´ordinamento giuridico deve confrontarsi
letteralmente esistenziale, poiché
con la pluralità delle culture sia nell´ambito
può essere in gioco la vita stessa.
sociale che in quello medico. Che vi sia una pluralità di culture è
un dato di fatto e lo si può notare
in modo tangibile nei “luoghi della
pluralità”, ad esempio nelle scuole
o nei luoghi di lavoro.

Le diverse identità culturali


Quando parliamo di pluralismo me­ chiedono spesso un riconoscimento
dico e pluralismo sociale, facciamo giuridico.
riferimento a un valore: la pluralità Quando si fa riferimento alla
è un dato di fatto, mentre il plu­ pluralità culturale si pensa general­
ralismo mira a tutelare la pluralità, mente al fenomeno dell’immigrazio­
intesa come valore. ne. Questo perché l’Italia, da terra
Ritengo che il diritto si debba di emigrazione, è divenuta terra di
occupare delle problematiche del immigrazione, con un contesto so­
pluralismo, con particolare riferi­ ciale in continua trasformazione.
mento alla diversità culturale, sia Il concetto di cultura al quale mi
in ambito medico sia in ambito riferisco oggi è in realtà più etero­
sociale. geneo, poiché le scelte terapeutiche
possono essere determinate dalla
A livello giuridico, quando par­ provenienza da contesti geo-cultu­
liamo di cultura parliamo di feno­ rali lontani, ma anche dall’adesione
meni tra loro diversi: i documenti a una particolare filosofia di vita,
di natura internazionale, sovra­ oppure da precetti di natura religio­
nazionale e nazionale utilizzano sa che non dipendono necessaria­
questo concetto in accezioni tra mente dalla diversità etnica.
loro diverse. Il termine “cultura”
può essere riferito all’istruzione, ai Per comprendere perché il diritto
beni culturali, all’identità nazionale si debba occupare della diversità
di un popolo, così come ai prodotti culturale, è necessario chiedersi:
audiovisuali. “Diversità rispetto a che cosa?”
In quest’incontro parliamo della Il fatto stesso che un giurista
cultura in relazione alla salute e percepisca la diversità culturale, mi
questo restringe il campo d’inda­ fa pensare che, in qualche misura,
gine, poiché la nozione di cultura gli ordinamenti abbiano essi stessi
che s’interseca con la scelta tera­ un’identità, una sorta di DnA cul­
21
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
turale che le norme presuppongono Ogni ordinamento ha dato rispo­
e che viene percepito proprio nel ste diverse. Ad esempio, nel Regno
momento in cui ci confrontiamo con Unito si è dato avvio a un dibattito
qualcosa di diverso da noi. su che cosa siano criteri quali l’et­
Tale confronto ci permette di nia, la religione, la razza e quali
capire molto dell’altro, ma, soprat­ tra questi definiscano le identità
tutto, ci permette di comprendere giuridicamente rilevanti.
molto di noi stessi. Il dato importante è che nel
Un esempio è dato dalle fe ­ momento in cui i giuristi si confron­
stività; credo che non a caso un tano con la diversità, cominciano a
grande costituzionalista, Haberle, percepire l’identità culturale degli
abbia scelto di occuparsi di que­ ordinamenti giuridici. Questo spie­
st’aspetto. ga perché i giuristi debbano occu­
Ogni ordinamento prevede de­ parsi delle problematiche relative
terminate festività, alcune delle al pluralismo culturale.
quali sono legate alla storia dei Quindi, alla domanda se l’ordi­
diversi Paesi, altre sono feste re­ namento giuridico debba confron­
ligiose. Siamo soliti pensare alle tarsi con le culture, la risposta è
Salute e culture: la società

regole giuridiche relative alle festi­ sicuramente affermativa. E l’effetto


vità in termini neutri, ma quando principale generato da questo con­
gli ordinamenti giuridici si trovano fronto consiste nella possibilità
dinanzi alle richieste di inclusione di conoscere meglio noi stessi (il
della diversità in quest’ambito, si nostro ordinamento).
comincia a percepire che anche
in quest’aspetto (apparentemente Va poi analizzata la reazione dei
marginale) sussiste un’identità vari ordinamenti di fronte alle ri­
culturale precisa. chieste di riconoscimento giuridico
In Francia si sono avuti casi di della diversità culturale.
studenti di fede ebraica che chie­ L’ordinamento può escluderla,
devano di poter osservare il sabato può includerla o può aprire una ne­
anziché la domenica come giorno goziazione, cominciare un dialogo.
di riposo scolastico; nell’ambito Il nostro diritto esclude quando
della Comunità europea persone sono in gioco valori che vengono
di fede ebraica hanno chiesto che percepiti come fondamentali, in
fosse riconosciuto loro il diritto a quanto costituiscono l’essenza
partecipare ai concorsi per l’acces­ stessa della tradizione giuridica
so agli impieghi pubblici in data occidentale. Di fronte a una richie­
diversa da quella stabilita, perché sta di riconoscimento di diversità
quest’ultima coincideva con quella che metta a rischio tali valori, gli
di una festa religiosa; l’ordinamento ordinamenti scelgono di rifiutare il
britannico si sta confrontando con riconoscimento.
le richieste di lavoratori musulmani Questo avviene ad esempio
di poter osservare le loro festività quando sono in gioco la vita o l’in­
religiose. tegrità fisica degli individui; anche
22
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
se, nell’ambito delle scelte terapeu­ dicina “ufficiale” nella cura di una
tiche, il dialogo con la diversità patologia che, secondo la medicina
culturale si svolge nel confronto occidentale, non ha speranza di
non semplice tra due poli: il diritto guarigione se non seguendo altri
alla salute, da un lato, e il diritto metodi terapeutici.
all’autodeterminazione, dall’altro. Di fronte a ciò come reagisce
Il confronto con la diversità l’ordinamento giuridico: include,
culturale nell’ambito della salute ci esclude o dialoga? Dipende, come
dice moltissimo sull’identità, non dicevo, dai valori che sono in
solo degli ordinamenti giuridici, gioco.
ma anche dei sistemi sanitari (che La richiesta di essere lasciati
hanno, a loro volta, una precisa liberi nella propria scelta terapeu­
identità culturale). tica è generalmente rispettata sulla
Tale confronto evidenzia poi un base del principio d’autodetermina­
altro aspetto: il concetto di diver­ zione (garantita nell’ordinamento
sità culturale in quest’ambito non italiano dall’art. 32, comma 2, della
si correla solo alla provenienza da Costituzione).
contesti geo-culturali lontani (con­ La risposta è più complessa
seguentemente all’immigrazione), quando siano coinvolti dei minori,
ma anche e soprattutto con il plu­ ad esempio nel caso di genitori
ralismo etico, che è ciò che solleva che decidono di curare con la sola
i problemi maggiori. preghiera i propri figli (il c.d. faith
A questo proposito, constatiamo healing) o nei casi in cui sia dif­
il fatto che i nostri sistemi sanitari ficile appurare se la scelta possa
hanno un’identità quando parliamo veramente definirsi tale.
di medicina “ufficiale”.
Se chiediamo al cittadino italia­ Ma la vera sfida, relativamente al
no quale sia, secondo lui, la medi­ riconoscimento della diversità nella
cina “ufficiale”, ci risponderà che è scelta terapeutica, non viene tanto
quella che egli trova negli ospedali, dalla richiesta di poter scegliere,
quella che gli viene somministrata quanto dalla richiesta di avere un
dal suo medico curante, ecc. supporto nella propria scelta. Mi
Se facciamo la stessa domanda a riferisco, ad esempio, alle medici­
un cittadino indiano o cinese, avre­ ne “alternative” delle quali alcuni
mo la stessa risposta, ma spesso chiedono l’inclusione nell’ambito
con riferimento a medicine che da del SSn. Va notato, al riguardo,
noi sono definite “alternative”. che in questo campo il diritto ha
Le diverse concezioni sono in un certo senso prevalso sulla
quindi relative e i problemi sor­ scienza, poiché spesso sono state le
gono quando esse s’incontrano, sentenze a chiarire quali medicine
s’intersecano e, talvolta, si scon­ “alternative” possano essere prati­
trano. Questo accade, ad esempio, cate dai soli laureati in medicina,
quando un paziente chiede di poter (ad esempio, l’agopuntura).
usufruire di quella che per lui è me­ È necessario dunque che gli or­
23
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
dinamenti prendano coscienza del quei gruppi. Alcuni Stati americani
loro DnA culturale e in quale misura garantiscono esenzioni rispetto
questo sia imprescindibile: quanto, agli obblighi di vaccinazione per i
cioè, esso possa lasciare spazio alla minori sulla base del credo religioso
diversità o quando, essendo tale di­ o delle convinzioni filosofiche dei
versità in contrasto con i suoi valori genitori.
fondamentali, non possa ammetter­ L’analisi giuridica comparata
ne alcun riconoscimento. attesta che in molti casi gli or­
dinamenti giuridici assumono la
L’illustre giurista Paolo Cendon diversità culturale a fondamento
parla della scelta terapeutica come dell’attribuzione di diritti, attri­
“identità progettuale del malato” buendole rilevanza giuridica.
(I malati terminali e i loro diritti,
Giuffrè, Milano, 2003, pag. 337).
Questa espressione evidenzia come iv caso
nella scelta terapeutica di ciascuno Recentemente siamo stati chiama­
di noi si manifesti una parte della ti di notte per eseguire un taglio
nostra identità, la nostra persona­ cesareo a una donna algerina, la
Salute e culture: la società

le visione del mondo. La diversità quale, per convinzione sua e per


culturale che chiede riconoscimento la grande insistenza del marito,
giuridico è una manifestazione si rifiutava di togliere il velo.
d’identità. Quando questo avviene Le regole della sala operatoria
gli ordinamenti a volte escludono, a impongono che i pazienti entrino
volte includono, a volte dialogano, privi di alcun indumento perso­
a volte rispondono differenziando nale e che indossino un camice
i diritti proprio in ragione della ospedaliero e una cuffietta che
diversità culturale. raccolga i capelli, per garantire
Talvolta, ad esempio, a favore di l’igiene e ridurre così al minimo i
determinati gruppi si creano veri e rischi di infezione.
propri diritti d’esenzione rispetto La necessità di intervenire d’ur­
all’osservanza di alcune norme genza ha fatto sì che nessuno si
giuridiche. I sikh, che chiedono di sia messo a discutere il fatto che
poter rispettare il precetto religio­ la paziente non volesse togliere
so che impone loro di indossare il il velo, peraltro visibilmente poco
turbante, hanno talvolta ottenuto pulito.
con legge l’esenzione dall’obbligo di Sempre in ambito di diversità
portare il casco protettivo in moto­ culturali, ultimamente da parte
cicletta o in alcuni luoghi di lavoro. dei Testimoni di Geova c’è stata
Le macellazioni rituali secondo le la richiesta di far entrare in sala
religioni ebraica e mussulmana sono operatoria un loro ministro del
oggetto di regole specifiche, che culto durante l’intervento chirur­
creano un’esenzione rispetto a nor­ gico di un correligionario, allo
me giuridiche che rimangono valide scopo di vigilare sull’operato dei
tranne che per gli appartenenti a medici, affinché venga rispettata
24
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
la volontà di non subire trasfusio­ la diversità. Il dibattito attuale ci
ni di sangue. fa capire che manca quell’aspetto
Per quanto riguarda la paziente fondamentale del riconoscimento
del taglio cesareo, ho notato un da parte della propria identità
grande disagio da parte di tutta culturale.
l’equipe chirurgica, soprattutto da Gli ordinamenti giuridici, infat­
parte degli anestesisti. La situa­ ti, in molti casi, non accolgono,
zione d’urgenza ha permesso di non dialogano, ma semplicemente
non rispettare le normali regole; escludono la diversità senza una
ma la cosa potrebbe ripetersi presa di coscienza della propria
in situazioni di non urgenza, e identità culturale, che spesso è rap­
in questo caso come ci si dovrà presentata da più anime. Spesso si
comportare? È giusto rispettare la considera unitaria la cultura quando
volontà del paziente che non vuole essa unitaria non è, perché su uno
assoggettarsi alle regole di una stesso argomento (per esempio,
struttura sanitaria, quando la loro quando abbia inizio e quando finisca
violazione può determinare com­ la vita) possono coesistere diverse
plicazioni al paziente stesso? visioni culturali.
Nel caso dei Testimoni di Geova,
fino a ora la direzione dell’ospe­
dale ha negato la possibilità di
ingresso in sala operatoria al mi­
nistro del culto, ma non è escluso
che tali richieste non vengano
reiterate o che non ne arrivino
altre da altri gruppi religiosi.
Come conciliare le soggettive
esigenza di tutela con il normale
svolgimento dell’attività di un
ospedale italiano?
[Infermiere]

nell’ambito del diritto alla salute,


e in particolar modo della scelta
terapeutica, gli ordinamenti giuri­
dici spesso si rivolgono alla scienza
chiedendo certezze su questioni che
non sono scientifiche ma etiche (ad
esempio: in che momento inizia e
in che momento finisce la vita?), in
modo da poter poi includere queste
Cinzia Piciocchi è dottore di ricerca pres­
“verità” in regole che impongono so il Dipartimento di Scienze Giuridiche
una visione sulle altre, negando dell'Università di Trento

25
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
la salute della triche) assunte come omogenee,
che fanno parte del sistema di clas­
popolazione immigrata sificazione occidentale, del nostro
apparato bio-medico.
Licia Scantamburlo In queste categorie facciamo
rientrare espressioni di sofferenza
e di malessere che molto spesso
I determinanti e le caratteristiche delle richiederebbero anche altri livelli
manifestazioni di disagio psichico nelle di lettura, al di là degli schemi
persone immigrate. prettamente medici.
Il rischio è di pensare come
universalmente valide le nostre
definizioni su che cosa è o non è
un disturbo mentale.

Con il termine “immigrato” ci rife­ Fatte queste premesse, dobbia­

riamo a una “categoria” in cui in­ mo chiederci: quando parliamo di

cludiamo tutte quelle persone che sofferenza mentale, a quali tipi di

vengono da Paesi “altri” rispetto disturbi facciamo riferimento in

al nostro e che per questo hanno relazione alle persone immigrate?

un carattere di “estraneità”. È un

termine che livella la vasta gamma Innanzitutto è necessario di­

delle esperienze umane riferite a un stinguere vari livelli sanitari che

processo tanto vario e complesso si occupano di tali disagi:

come quello della migrazione. – il Territorio;

All’interno della categoria “im­ – la Medicina di base e la Medicina


migrato” abbiamo poi le sottocate­ ospedaliera;
gorie dei “regolari”, degli “irregola­ – i Servizi di Salute Mentale (inte­
ri”, degli “extracomunitari”, ecc. so come servizio specialistico).
Questo ci predispone agli ste­
reotipi e ai pregiudizi con cui Le persone immigrate che giun­
quotidianamente abbiamo a che gono ai Servizi di Salute Mentale
fare nella relazione con i pazienti. solitamente non presentano sin­
Ritengo che sia importante averne dromi “strane”. Come, a livello
consapevolezza, perché tale con­ internistico, sono rare le patologie
sapevolezza ci aiuta, come medici esotiche di importazione, così, in
e come operatori sanitari, a inter­ ambito psichiatrico, gli operatori
rogarci e a metterci in discussione non si trovano di fronte a sindromi
nella relazione con il paziente. c.d. culturalmente correlate.
La sindrome culturalmente cor­
Anche quando parliamo di “di­ relata più diffusa e trattata nei
sturbo psichico” è impor tante nostri Servizi, è quella riconosciuta
ricordare che ci riferiamo a delle come sindrome “occidentale” e
categorie (in questo caso, psichia­ riguarda i disturbi del comporta­
26
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
mento alimentare come l’anoressia Quando le sindromi da soma­
e la bulimia. tizzazione non sono identificate
Gli immigrati visitati nei Servizi possono:
di psichiatria ricevono le stesse – evolvere in disturbi cronici;
diagnosi degli italiani e vengono – compromettere la qualità della
trattati per disturbi depressivi, vita delle persone;
sindromi ansiose, scompensi psi­ – determinare un utilizzo impro­
cotici. prio di farmaci.
Ma questi pazienti rappresenta­
no però solo la punta dell’iceberg Anticamera delle sindromi da
di un disagio e di una sofferenza somatizzazione e di altri disturbi
psichica più allargata, che rimane psichici è il c.d. disagio sommerso,
sommersa e non arriva agli opera­ che, pur essendo frequente, non ar­
tori della salute mentale. riva alla soglia dei servizi sanitari.
Se si riesce a intercettare questo
nelle strutture di medicina di disagio, correlato alle particolari
base e ospedaliera, si riscontrano situazioni psicologiche e sociali
più frequentemente le c.d. sindromi in cui si ritrovano gli immigrati
da somatizzazione, manifestazioni (in particolare se irregolari), e a
di un disagio psichico che trova rispondervi in modo appropriato
espressione in sintomi corporei. e adeguato, si evita che evolva
Esse sono caratterizzate in disturbi più gravi. Ciò significa
– dalla preponderanza di sintomi intervenire per migliorare la qua­
corporei che non riflettono un lità di vita delle persone, con una
danno organico; conseguente limitazione dei costi
– dall’assenza di un’alterazione a carico dei servizi sanitari.
funzionale di organi giustificata Gli immigrati, soprattutto quelli
da un processo somatico. in condizione di irregolarità, sono
I principali sintomi riguardano: esposti a quelle che l’OMS defini­
– sindromi addominali poco spe­ sce “disuguaglianze evitabili dello
cif iche (ad esempio, dolor i stato di salute”, che li rendono
addominali diffusi); vulnerabili e maggiormente a ri­
– gastriti; schio di ammalarsi e di sviluppare
– sindromi dolorose aspecifiche disturbi psichiatrici. Su queste
(ad esempio, nevralgie, mialgie, disuguaglianze si può intervenire,
lombalgie); poiché riguardano la situazione di
– cefalee. povertà, di emarginazione sociale
In uno studio condot to da e di degrado ambientale in cui
medici del Poliambulatorio per gli immigrati spesso si trovano a
immigrati dalla CARITAS di Roma vivere.
(vedi “Studi Emigrazione/Migration
studies”, XLII, n. 157, 2005) le nell’approcciare la salute e i di­
somatizzazioni rappresentano il sturbi psichici dei migranti è utile
38% dei casi. servirsi di una griglia a quattro
27
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
variabili (cultura, storia personale, prensibile alcuni quadri di disagio,

percorso migratorio, contesto), di malessere e di sofferenza.

grazie alla quale è possibile una

lettura basata su variabili comuni Percorso migratorio

e nel contempo sulle peculiarità Ha delle ripercussioni molto forti

individuali di ogni immigrato. sulla salute psichica delle perso­

ne immigrate. Quanto più alto è


Cultura l’obiettivo del progetto migratorio,
Ognuno di noi è portatore della cul­ t anto più alto è l’investimento
tura in cui è cresciuto. Ogni società emotivo della persona in questo
ha un proprio modello culturale, progetto. Se questo fallisce o non
che condiziona anche la percezione va secondo le aspettative, possono
e la visione della propria salute, il manifestarsi conseguenze molto
rapporto con il proprio corpo, la importanti sulla salute psichica.
malattia e la cura. Si pensi ad esempio a molte
Ma non è detto che il nostro donne moldave, ucraine, alle “ba­
modo di pensare la malattia valga danti” che per venire a lavorare in
anche per persone provenienti da Italia contraggono debiti che si
Salute e culture: la società

altri Paesi. aggirano tra i 1.000 e i 2.000 euro,


Al riguardo, basti prendere in prestati con interessi altissimi. La
considerazione il dolore, che è un realizzazione del loro progetto è
sintomo importante per i medici condizionata dal riuscire a pagare
nella valutazione delle condizioni i debiti contratti, ad affrontare la
di un paziente (ad esempio, è un condizione di clandestinità, a vive­
aspetto importante per capire il re in condizioni di emarginazione, a
punto del travaglio). resistere alla lontananza dei propri
In alcune culture l’espressione cari, ecc.
del dolore è molto contenuta, nel progetto migratorio possia­
quindi essa non potrebbe essere un mo distinguere tre fasi:
affidabile variabile di riferimento 1) La preparazione del viaggio e la
per capire la gravità o meno di un partenza. Partire fa parte di un
disturbo. progetto pensato e pianificato
all’interno della famiglia. So ­
Storia personale litamente si compie una scelta
Conoscerla ci aiuta a capire quali ponderata di quale componente
sono gli eventi traumatici che una del nucleo familiare partirà.
persona ha vissuto, a comprendere La partenza può essere contras­
il peso dell’esperienza soggettiva. segnata da momenti di euforia
Ad esempio, i rifugiati spes­ per la speranza di andare verso
so non parlano delle esperienze una condizione migliore, ma
traumatiche che hanno vissuto; la anche da sentimenti di appiatti­
ricostruzione paziente della loro mento, di demoralizzazione per
storia e della possibilità che possa­ la perdita ciò che si lascia.
no averne subite può rendere com­ Poi c’è il momento del viaggio,
28
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
un momento importante perché mestruale e quindi ha il dubbio di
è un fattore di stress, quando essere incinta. In merito a questa
non diventa una vero e proprio possibilità, mi comunica di non
evento traumatico. Basti pen­ desiderare un’altra gravidanza.
sare ai viaggi sui barconi, in Le propongo di eseguire il test di
pullman straripanti di persone gravidanza e lei acconsente. Il
o in veri e propri carri da tra­ risultato del test è positivo.
sporto merci. La signora dice che la gravidanza
2) L’arrivo, seguito dalla fase di è frutto di un ultimo rapporto
impatto e, se tutto va bene, dal sessuale con il compagno, col
processo di adattamento e di quale ha poi avuto una lite molto
integrazione. Il confronto con grave e che è fuggito lontano in
una lingua e una cultura nuove, un’altra città. Lei non desidera
con abitudini di vita e con un’or­ la gravidanza e la vorrebbe inter­
ganizzazione sociale diverse da rompere, ma dato che non è in re­
quelle conosciute, con istituzio­ gola con il permesso di soggiorno,
ni pubbliche, con regole e con la gravidanza le darebbe modo di
autorità non note. sistemare la sua situazione (per
Un’alta percentuale di immigrati il periodo della gravidanza e poi
inizialmente vive in clandestini­ fino al compimento di sei mesi da
tà (questa è una condizione che parte del figlio).
ha riguardato, o riguarda, quasi Alla signora vengono date tutte
tutte le “badanti”). Clandesti­ le informazioni sia rispetto a
nità significa illegalità, signi­ un’eventuale procedura di inter­
fica guardarsi attorno quando ruzione della gravidanza che di
si cammina per strada, essere proseguimento della stessa. Le
pronti a cambiare direzione se si offre la possibilità di sostegno
si intravvede una divisa, essere psicologico e/o sociale.
sempre sul chi va là. La signora chiede del tempo per
Molti immigrati, non sapendo riflettere e dice che ci ricontatte­
che il SSn fa espresso divieto rà. In seguito ci richiama dicendo
di denunciare gli irregolari al­ di aver deciso di proseguire con
l’autorità, evitano di rivolgersi la gravidanza. Viene alla prima
ai servizi sanitari. visita, portando con sé il disa­
gio/sofferenza di aver scelto
quella strada solo per rimanere in
v caso Italia. Non accoglie la proposta di
Arriva al nostro Servizio una aiuto psicologico. Passa un lungo
signora proveniente dall’Ecuador, periodo e la signora ritorna, dopo
che ha una figlia di un anno circa tre mesi, per un controllo
nota al nostro Servizio perché è pediatrico della figlia. In questa
stata seguita dalla pediatra del occasione vengo a conoscenza che
Consultorio. ha abortito spontaneamente.
La signora dice di avere un ritardo La signora continua a venire qui
29
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
con la figlia e non ha ancora le-ambientale del posto in cui si
sistemato la sua condizione di ritrovano a vivere e a lavorare, con
clandestina. le disponibilità e con le difficoltà
Rispetto alla situazione descritta che incontrano.
mi sono sentita a disagio, perché Tra queste ultime vanno ricor­
la signora non aveva la libertà di date le condizioni abitative (molto
scelta rispetto ai suoi valori eti­ spesso di sovraffollamento e sca­
co-morali, essendo condizionata denti dal punto di vista igienico-
dalla situazione di straniera non sanitario), le situazioni lavorative
in regola con il permesso di sog­ di precarietà, l’emarginazione, la
giorno. La signora mi ha portato solitudine, la lontananza dagli
a contatto con la sua condizione affetti.
di donna che non ha e non può Gli immigrati vanno incontro a
avere lo stesso empowerment di una perdita di diritti: anche quelli
un’altra donna in una situazione in possesso di un regolare permesso
adeguata, per cui portava una di soggiorno godono dei diritti fino
grave sofferenza psicologica. a quando hanno un lavoro.
Questo caso dimostra che la con­ C’è una perdita di ruolo e di sta­
Salute e culture: la società

dizione sociale di disuguaglianza tus rispetto al Paese di provenienza.


nella quale vive l’individuo in­ Vengono inoltre a mancare le reti
fluenza fortemente la sua salute interpersonali di sostegno e si rende
fisica e psicologica e le sue scelte necessaria una ridefinizione della
di vita individuale e collettiva propria identità.
Di fronte a richieste di IVG C’è poi la negazione degli af­
causate da necessità sociali o fetti: gli immigrati sono privati
economiche sarebbe necessario della vicinanza delle persone care,
mettere a punto una rete sociale condizione spesso aggravata dal
di sostegno che supporti la donna mancato riconoscimento dei loro
nelle sue scelte. affetti da parte delle persone dello
[Ostetrica e infermiere] “Stato di arrivo”. Una donna ucraina
mi ha raccontato che la signora per
cui lavorava, non comprendendo le
3) Il ritorno al paese di origine. La sue motivazioni affettive, le dava
maggior parte degli immigrati della matta perché si dava da fare
lo include nel proprio progetto per ottenere il ricongiungimento
migratorio. non sempre avviene con il figlio.
come era stato immaginato e
aspettato; spesso si realizza al di Istituzioni e servizi non sempre
fuori dei tempi progettati e non sono in grado di cogliere i bisogni e
sempre a obiettivi raggiunti. di dare delle risposte adeguate
Occuparsi della salute degli
Contesto immigrati e pensare alla risposta
Gli immigrati sono obbligati a dei nostri servizi ai loro bisogni
confrontarsi con la realtà socia­ si traduce in un miglioramento dei
30
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
servizi anche per i cittadini ita­
liani, perché ci permette di porre
attenzione ad alcune variabili che
nella pratica quotidiana la nostra
medicina ha perso.

Qui a Trento siamo nella terza


fase dell’immigrazione, quella in
cui gli immigrati hanno cominciato
a stabilirsi, ricongiungendosi con
le famiglie che avevano lasciato
nel Paese d’origine o formandone
di nuove. I loro figli si trovano a
vivere lo scontro generazionale e
a fare da cuscinetto tra famiglia
d’origine e la società d’accoglienza;
probabilmente sono anche coloro
che pagano il prezzo più alto del­
l’immigrazione
nuove problematiche e nuove
richieste cominciano a presentarsi
alle nostre istituzioni sanitarie, tra
le quali la salute materno-infantile,
la salute dei minori e degli anziani,
la salute dei rifugiati e degli esuli,
le problematiche delle vittime della
tratta di esseri umani.

Licia Scantamburlo è psichiatra a Trento

31
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
Pluralismo culturale lingua per poter lavorare nel servi­
zio pubblico. nell’attività sanitaria
e professioni sanitarie la comunicazione è essenziale:
fiducia ed empatia svolgono un
Giulio Donazzan ruolo importante nella gestione dei
problemi di salute.
Cercherò di evidenziare alcuni
In Alto Adige, le problematiche sanitarie elementi che forse possono sembra­
dovute alla coesistenza delle due differenti re degli stereotipi di quello che è il
culture sono ulterioremente complicate concetto di vita, salute e malattia
dalla recente ondata migratoria. all’interno dei due gruppi etnici, ma
che mi sembrano utili per capire le
difficoltà esistenti in relazione alla
diversità di culture.

In Alto Adige vi sono due differenti Il paziente italiano percepisce


culture, che continuano a restare a la vita come “stare bene”, presta
contatto da ottant’anni senza che grande attenzione all’aspetto fisico,
nessuna delle due assorba l’altra. segue la moda e ha un minor senso
La cultura d’origine caratterizza di appartenenza sociale. È carat­
ancora molto i rapporti delle perso­ terizzato da una forte adattabilità
ne con le istituzioni. alla realtà che gli sta attorno (e
Ci sono diverse valutazioni della questo si riflette anche nel rapporto
vita, della morte, del corpo e della con la salute).
salute a seconda della cultura di Il paziente tedesco manifesta
appartenenza. Anche la formazione maggiore sobr ietà e maggiore
culturale degli operatori ne risente. organizzazione sociale, nel senso
nel reparto ospedaliero che dirigo che trova più facilmente una serie
alcuni collaboratori si sono formati di supporti costruiti nel tessuto
in area culturale tedesca e altri in sociale che lo portano ad avere un
area culturale italiana. Vi sono delle rapporto diverso con le strutture
differenze evidenti di approccio nei sanitarie.
confronti della salute. negli “altri” (intendendo con
nell’ultimo decennio c’è stato “altri” i gruppi etnici diversi da
un fenomeno modesto d’immigra­ quelli italiano e tedesco) predomina
zione che mi sembra molto limi­ la necessità di soddisfare i bisogni
tato rispetto ad altre esperienze essenziali della vita: la casa, il
nazionali. lavoro, ecc.

Il primo problema che si pone Anche verso la morte c’è un


nel venire a contatto con pazienti atteggiamento diverso, dipendente
di un’altra cultura è un problema di dalla cultura di appartenenza. nel
conoscenza linguistica. È richiesta gruppo etnico italiano la percezione
una discreta conoscenza dell’altra della morte varia in relazione alla
32
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
provenienza delle persone dal nord difficoltà ad accettare il fatto che
o dal sud Italia (diversa partecipa­ determinate terapie possano es­
zione individuale e sociale). sere svolte in loco; molto spesso
nel gruppo etnico tedesco la dobbiamo rispondere alla richiesta
diagnosi infausta viene vissuta in di rivolgersi a centri che “ne sanno
modo più fatalista; si prende atto di più”.
che la vita finisce; c’è una solidarie­ nel gruppo etnico tedesco,
tà sociale molto sviluppata anche se invece, si verifica una maggiore
meno manifesta rispetto al gruppo tendenza a percorrere la via delle
italiano. terapie naturali. Culturalmente, in
Per quanto riguarda gli “altri” questo gruppo, il legame con la
non ho un modello a cui riferirmi. natura, con il non-sintetico, è molto
più forte.
In relazione alla percezione del Per gli “altri” è più difficile
proprio corpo, c’è una maggiore at­ identificare la ricerca della salute
tenzione nel gruppo etnico italiano come bisogno primario. La salute
alle variazioni di stato, al dolore, deriva anche dalle abitudini di vita
alla ricerca di una soluzione per e può essere difficile capire perché
ogni problema, anche piccolo, e c’è si debba sottoporsi a una terapia
sempre un atteggiamento critico quando non si soffre.
verso le decisioni riguardanti il
proprio corpo. Per quanto riguarda la forma­
nel gruppo etnico tedesco c’è zione degli operatori sanitari,
una maggiore tolleranza verso i nel mondo tedesco la formazione
disagi del corpo (qui ha un ruolo medica tende a essere più pratica,
anche la discriminante città/cam­ meno teorica, con periodi di fre­
pagna; le persone che vivono in quenza più lunghi negli ospedali e
campagna si rivolgono meno fre­ negli studi dei medici di medicina
quentemente alle strutture sani­ generale (nel corso degli studi).
tarie). Comunque, per le decisioni L’abilitazione all’esercizio della
importanti, la ricerca dei riferimen­ professione e le specializzazioni
ti culturali e linguistici sicuramente mediche sono conferite dalla Pro­
è molto forte. fessione. È quest’ultima che valuta
Gli “altri” appaiono meno cri­ l’immissione sul mercato dei nuovi
tici, più rassegnati di fronte alla prestatori d’opera. Questa è una
situazione. situazione molto diversa rispetto a
quella italiana. L’Ordine dei Medici
L’interesse per la salute, bisogno è garante anche dell’educazione
primario fortemente sentito dall’in­ continua in medicina.
dividuo, si manifesta spesso come C’è un maggiore orientamento
richiesta di trattamenti e terapie verso le attività tecnico-chirurgi­
nuove, altamente specialistiche, in che, mentre le specializzazioni me­
centri di riferimento avanzati. diche sono meno sviluppate perché
nel gruppo italiano a volte c’è considerate a complemento di una
33
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
formazione generica in medicina essere messo a conoscenza del
interna. proprio stato di salute nella lingua
nell’organizzazione sociale della meglio compresa.
salute l’assicurazione di malattia Un altro problema è legato alle
ha un ruolo importante nel mondo istruzioni per l’uso farmaci, che
germanico. Vi sono Casse separate, dovrebbero essere tradotte in più
non un Servizio sanitario unico. lingue per essere comprese dai vari
Sono le assicurazioni di malattia pazienti.
a decidere la rimborsabilità delle La comprensione delle comu­
diverse prestazioni (ad esempio, nicazioni verbali è un’ulteriore
viene rimborsata l’agopuntura). problema, non solo nei rapporti con
È stata istituita da tempo la i pazienti ma anche nei confronti
possibilità giuridica di valutazione del personale sanitario proveniente
extragiudiziale dell’errore medico. dall'estero. Ad esempio, nel reparto
che dirigo operano 28 infermiere:
In futuro andremo verso la for­ 12 sudtirolesi di lingua tedesca, 10
mazione, l’abilitazione, la specia­ sudtirolesi di lingua italiana, 2 pe­
lizzazione e la creazione di un’etica ruviane, 1 panamense, 2 polacche,
Salute e culture: la società

medica comune a tutte le nazioni 1 ungherese.


europee? I nostri pazienti sono abituati a
Sicuramente c’è già, e conti­ essere approcciati da operatori sa­
nuerà ad esserci, una migrazione nitari appartenenti all’altro gruppo
di pazienti e di personale sanitario linguistico, ma il rapporto non è
all’interno della UE. non è detto sempre privo di difficoltà.
però che si proceda anche verso All’interno dell’Azienda gli atti
un’uniformità di prestazioni e amministrativi sono bilingui per
trattamenti, di modelli sanitari, di favorire la comprensione della re­
cultura medica. È certamente un golamentazione dell’attività medica
grosso problema politico, che dovrà a tutti i livelli.
essere necessariamente affrontato nell’ospedale è stato attivato
nei prossimi anni. da circa un anno un servizio di
intermediazione culturale. Recen­
La coesistenza di due differenti temente è stato inoltre istituito
culture all’interno della società un servizio volontario di assistenza
altoatesina pone dei problemi pra­ agli immigrati clandestini, finanzia­
tici, che riguardano anche il campo to dall’Assessorato alla Sanità.
sanitario.
Ad esempio, vi è la questione Un’ultima considerazione va
della traduzione degli atti e dei fatta rispetto all’influenza dei
referti medici. Al momento non è cambiamenti sociali e culturali sulle
obbligatorio redigere le refertazio­ scelte sanitarie.
ni nella lingua del paziente, ma la Ritengo che sia cambiato il rap­
traduzione deve essere fornita su porto medico-paziente, che non è
richiesta: è un diritto del paziente più un rapporto fiduciario di tipo
34
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
paternalistico. È cambiata la mo­ razionalità medica e i percorsi
dalità di comunicazione, è aumen­ terapeutici dei pazienti; le deci­
tato l’aspetto relazionale. I nostri sioni sulla salute stanno passando
pazienti sono ora molto più attenti dalle mani dei medici a quelle dei
nei confronti del proprio stato di pazienti.
salute e delle prestazioni sanitarie Non tutto ciò che è alternativo
che ricevono. La possibilità di infor­ è da considerarsi positivo, non
marsi attraverso l’accesso a Inter­ sempre è da incoraggiarsi il “fai
net o ad altri supporti informativi da te” e è necessaria una costante
porta talvolta alla richiesta di una vigilanza degli Ordini professiona­
comunicazione medico-paziente più li su ciarlatani e pratiche mediche
tecnica di quella praticata tradizio­ prive di qualsiasi fondamento
nalmente. scientifico.
È problematico anche il rap ­ Questo non vuol dire occuparsi
porto tra la struttura che eroga solo del farmaco e della medici­
i servizi sanitari e l'utente che li na ufficiale. Personalmente, mi
fruisce: molto spesso il paziente sono posto come obiettivo pro­
ha la sensazione di affidarsi non a fessionale l’educazione sanitaria,
un medico, ma a una struttura. La occupandomi dell’informazione
salute diviene così un problema di sull’uso corretto dei farmaci, pro­
organizzazione sociale e aziendale muovendo corsi di erboristeria e
in cui il cittadino vuole essere di nozioni basilari di omeopatia
coinvolto. (in collaborazione con altri farma­
Assumono una notevole impor­ cisti, sia pubblici che privati) per
tanza anche alcune figure di tipo fornire le conoscenze scientifiche
amministrativo, come l’economato, sull’uso delle piante medicinali e
l’Ufficio relazioni con il pubblico, favorire un approccio all’omeopa­
i direttori generali e l’assessorato tia semplice, ma scientificamente
alla Salute. Ritengo che vi sia la rigoroso, occupandomi dell’edu­
necessità di un codice deontologico cazione alimentare (del lattante,
anche per queste figure professio­ del bambino, della gestante,
nali. Attualmente, soltanto in Gran dell’obeso, dell’anziano, del diabe­
Bretagna i direttori generali delle tico, dell’iperteso, dello sportivo)
Aziende Sanitarie hanno un codice come fattore di prevenzione e
deontologico, che è stato imposto ricerca di nuovi stili di vita.
dal governo. Un altro impegno professionale
che mi sono posto è stato quello
della scelta dei prodotti da ven­
riflessione dere in farmacia. Ritengo infatti
La medicina tradizionale tec­ che sarebbero devastanti le con­
nologica non risponde a tutti i seguenze sulla professione far­
bisogni per cui si ricercano per­ maceutica se si allentassero quei
corsi alternativi, quindi esiste una vincoli di rigore e correttezza che
discrepanza tra le pratiche della giustificano il ruolo di garanzia e
35
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
di tutela del nostro servizio: non indurre a credere che i compo­
possiamo comportarci come dei nenti degli integratori a base di
qualsiasi negozianti. Dobbiamo sostanze naturali o di estratti ve­
selezionare accuratamente i pro­ getali siano necessariamente privi
dotti venduti in farmacia, dove di eventuali effetti collaterali.
non dovrebbero trovare ospitalità Tutto questo per far notare che
“rimedi“ o integratori che nulla anche un farmacista che si occupa
hanno a che vedere con la dignità essenzialmente di farmaci della
di un esercizio professionale posto medicina scientifica è attento alla
a tutela della salute collettiva. persona e all’etica, e per sfatare
Consapevoli che il loro uso può quel conformismo mentale che ri­
causare gravi effetti indesiderati, tiene che solo i cultori di pratiche
che possono essere prodotti anche alternative siano impegnati nella
da un’interazione con i farmaci cura e nel conforto dei pazienti.
convenzionali o etici (come de­ Conosco personalmente molti
nunciato dall’OMS e dall’ISS, e in medici, di base e ospedalieri,
conformità con il Decreto Legisla­ che si dedicano con non solo con
tivo 169/04, entrato in vigore il professionalità, ma anche con
Salute e culture: la società

30 luglio 2004, che recepisce nel umanità e disponibilità alla loro


nostro ordinamento la direttiva missione.
europea 46/2002 sugli integratori Le medicine alternative meritano
alimentari), per evitare questi comunque rispetto e attenzione: il
rischi nella scelta dei prodotti diritto all’autonomia e alla libertà
parafarmaceutici, per attivare di cura è infatti un diritto primario
efficaci metodi di sorveglianza e di tutti i cittadini, che in ogni caso
per rendere disponibili informazio­ devono essere informati corret­
ni esaurienti, abbiamo nominato tamente e tempestivamente dal
un comitato tecnico di farmacisti medico di medicina alternativa.
che si occupa di tali scelte. [Farmacista]
In particolare è previsto che eti­
chettatura, presentazione e pub­
blicità non devono attribuire agli
integratori proprietà terapeutiche
e capacità di prevenzione o cura
delle malattie, né devono fare
riferimento a simili proprietà.
È vietato, inoltre, inserire in
etichettatura, presentazione e
pubblicità, diciture che affermino
o sottintendano che una dieta
equilibrata e variata non è gene­
ralmente in grado di apportare
Giulio Donazzan è primario ospedaliero
le sostanze nutritive in quantità ed ex presidente dell'Ordine dei Medici
sufficiente. Inoltre, non devono della Provincia Autonoma di Bolzano

36
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
Donne immigrate per le straniere e di 1,2 per le ita­
liane. La fertilità è molto diversa
e maternità a seconda delle nazionalità delle
immigrate: quella delle donne
Elisabetta Cescatti marocchine è molto elevata (3-4
figli per donna), mentre le donne
ucraine e moldave hanno livelli di
Gli aspetti del rapporto della popolazione fecondità molto bassi, addirittura
femminile immigrata con le istituzioni inferiori a quelli della popolazio­
sanitarie. ne italiana. Quest’ultimo dato è
correlato alle modalità della loro
presenza in Italia e all’età media
piuttosto elevata.

Il nostro lavoro riceve un grande


Generalmente non riscontro diffi­ arricchimento dalla collaborazione
coltà particolari, né linguistiche con le mediatrici culturali. Il loro
né culturali, nel rapporto con le intervento è possibile, quando
mie pazienti perché in sala parto il richiesto dagli operatori sanitari,
rapporto fra donne facilita la com­ grazie a una convenzione stipulata
prensione e l’incontro sul terreno tra l’Azienda Sanitaria e le associa­
istintivo della maternità. zioni dei mediatori.
Le donne straniere si rivolgono Con l’aiuto delle mediatrici ab­
al nostro Servizio per partorire o per biamo approfondito il vissuto della
interrompere la gravidanza. nella maternità e il rapporto madre-bam­
maggior parte dei casi sono pluri­ bino nelle varie culture dei cittadini
pare, più giovani delle partorienti immigrati. Grazie a loro abbiamo
italiane e partoriscono spontanea­ potuto renderci conto della proble­
mente (il taglio cesareo incide sui maticità del vivere da migrante e
ricoveri in misura minore che per delle difficoltà incontrate da queste
le italiane). donne nei Paesi di provenienza. Ad
I dati dei raggruppamenti dia­ esempio, abbiamo preso coscienza
gnostici dei pazienti dimessi(DRG) del vissuto di sofferenza che talvolta
per il 2003 riportano che nel nostro portano con sé le donne provenienti
reparto il 19% delle italiane è sta­ dai Balcani (ex Jugoslavia), vittime
to ricoverato per taglio cesareo a di repressioni razziali e di violenze
fronte del 12% delle straniere. La sessuali durante la guerra.
frequenza di questo intervento è Abbiamo capito perché è diffi­
comunque in crescita anche per le cile per noi instaurare un rapporto
donne straniere. di fiducia con le donne albanesi e
La fecondità media delle donne macedoni, abituate all’inaffidabilità
straniere è più elevata di quella delle strutture pubbliche da loro
delle donne italiane: i dati ISTAT frequentate nei Paesi di prove ­
iferiscono una media di 1,8 figli nienza. Ci sono stati riferiti dei
37
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
casi di donne che avevano dovuto ropa (dove l’IVG era diffusa come
pagare l’ostetrica per poter avere mezzo di controllo delle nascite) e
un’assistenza al parto adeguata. del Centro-Sud America.
Sono esperienze che segnano pro­ nel 2003 l’IVG ha rappresentato
fondamente le donne che le hanno il 32% dei ricoveri in Ginecologia
vissute, obbligando noi operatori delle donne straniere, rispetto al
sanitari a costruire con esse rap­ 17% delle italiane. Questo ci porta
porti diversi. grossi problemi organizzativi per­
ché la programmazione delle sale
nel corso di un incontro a tre con operatorie riserva un limitatissimo
una mediatrice e una paziente, in numero di posti per l’IVG (4 alla
occasione di una richiesta di inter­ settimana nel nostro reparto, 4 alla
ruzione volontaria di gravidanza, settimana nell’Ospedale di Rovere­
ho potuto apprendere le difficoltà to); a questo si aggiunge il fatto
economiche che incontrano queste che c’è un alto numero di operatori
donne, che devono corrispondere un sanitari che esercitano l’obiezione
“pizzo” elevatissimo alle organizza­ di coscienza.
zioni clandestine tramite le quali Le donne straniere si rivolgono
Salute e culture: la società

sono arrivate in Italia. Si tratta più tardivamente delle italiane


di cifre che riusciranno a mettere al nostro servizio per l’IVG, con
da parte solo dopo anni di lavoro il risultato che abortiscono più
in Italia, addattandosi a qualsiasi tardivamente (il 25% delle donne
condizione. Capire questa proble­ straniere abortisce oltre la decima
matica mi ha dato la possibilità di settimana, rispetto al 14% delle
comprendere le donne nigeriane, al­ donne italiane). Questo fenomeno
banesi, tunisine che si prostituisco­ ha una grande ripercussione sul no­
no e hanno un progetto migratorio stro operare perché, prima di tutto,
ben diverso da quelle che arrivano siamo oberati da richieste di IVG
in Italia per un ricongiungimento urgenti per lo scadere dei termini di
familiare, come le marocchine. legge (90 giorni) e, in secondo luo­
Per non parlare delle donne go, gli interventi effettuati dopo la
ucraine o moldave, che, per attuare decima settimana sono più rischiosi
il loro progetto migratorio, si al­ per la salute della donna.
lontanano dai loro figli per lunghi Il fenomeno della ripetitività
periodi, pagando un costo sul piano delle interruzioni di gravidan ­
affettivo. Anche loro si trovano a ri­ za è molto frequente. Le donne
chiedere spesso l’IVG (interruzione provenienti da Paesi a economia
volontaria di gravidanza) ai nostri avanzata hanno dichiarato di aver
servizi: c’è quasi un andamento già abortito in passato, ma con
ciclico, legato ai periodi di perma­ la stessa percentuale delle donne
nenza in Italia dei mariti. italiane; le donne provenienti da
Paesi più poveri abortiscono più
Abbiamo una forte richiesta di frequentemente.
IVG da parte di donne dell’Est Eu­ Sta cambiando il modo di migra­
38
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
re ed è importante monitorare que­ qui in Italia non osservavamo più
sto fenomeno: mentre fino al 2002, da tempo, ad esempio l’isoimuniz­
in Trentino, erano le marocchine a zazione RH.
costituire la percentuale maggiore Ritengo che sia auspicabile
delle straniere che utilizzavano i l'estensione delle campagne di
nostri servizi, oggi sono le albanesi, screening al tutte le immigrate e
le rumene e le ucraine le donne che non solo alle donne che risiedo ­
incontriamo più frequentemente nei no in Trentino da più di tre anni,
nostri reparti. onde prevenire un peggioramento
Generalmente le marocchine generale della salute della popo­
sono entrate in Italia per un ri­ lazione.
congiungimento familiare, hanno
una situazione familiare stabile e Considero importante anche
conducono la loro vita soprattut­ l’aggiornamento degli operatori sa­
to nell’ambito familiare. Invece nitari, a fronte di un panorama sani­
le donne rumene e ucraine hanno tario che cambia di giorno in giorno
un’età più avanzata, sono venute e nel quale le donne immigrate
in Italia da sole e quindi hanno bi­ rappresentano ormai il 15% delle
sogni e aspettative molto diverse; nostre pazienti. Di ciò dovrebbero
è probabile che in futuro dovremo darsi sollecita cura le istituzioni,
affrontare grossi problemi di salute in particolare l’Azienda Sanitaria,
in questa fascia di popolazione. perché come operatori sanitari
incontriamo queste problematiche
Troviamo tuttora strati di po­ quotidianamente e dobbiamo essere
polazione che non sono mai stati posti nelle condizioni di saperle
sottoposti a uno screening, donne affrontare nel modo più efficace.
che non conoscono la sanità pub­
blica e i suoi benefici.
Stiamo assistendo a un aumento
di ricoveri per patologie gineco­
logiche (tumori, fibromi, malattie
infiammatorie pelviche in donne
portatrici da 15 anni di spirali,
mentre una spirale da noi si cambia
ogni 5 anni). Osserviamo anche un
incremento dei ricoveri urgenti per
metrorragie in donne portatrici di
fibromi, affette da anemie gravis­
sime, mai diagnosticate. Spesso
queste donne non possono inter­
rompere il loro impegno lavorativo,
per lo più legato all’assistenza ad
anziani. nel campo dell’ostetricia Elisabetta Cescatti è ginecologa presso
riscontriamo problematiche che l'Ospedale Santa Chiara di Trento

39
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
storie di immigrati volge. Gli operatori che vi lavorano
risultano di fatto più attenti alla
e del loro accesso situazione patologica contingente
ai servizi sanitari o all’organo da trattare, piuttosto
che all’individuo inteso globalmente
Giampaolo Rama come corpo, psiche, spiritualità,
cultura e aspettative.
Per queste ragioni dobbiamo
Alcune esperienze di contatto con persone considerare l’attenzione agli aspet­
appartenenti a diverse culture presso il ti più propriamente culturali dei
Pronto Soccorso dell’Ospedale Provinciale. pazienti non come un’esperienza
attuale e consolidata, ma piutto­
sto come un’importante ambito di
ricerca nel quadro di un necessario
approfondimento futuro della capa­
Esporrò alcune riflessioni sulle cità di risposta propria del Pronto

esperienze di contatto con immi­ Soccorso.

grati appartenenti a diverse culture Mi limiterò a riferire sintetica­

incontrati durante gli anni di lavoro mente la mia esperienza di medico.

presso il Pronto Soccorso dell’Ospe­ Ho assistito alcuni immigrati che,

dale Provinciale, e sui riflessi che per varie ragioni, mi hanno colpito

le diverse concezioni di salute e di e mi offrono ora lo spunto per fare

malattia hanno avuto nel rapporto alcune riflessioni in ordine non agli

assistenziale. aspetti dell’incontro tra culture,

Da parte del personale del ma piuttosto all’organizzazione dei


Pronto Soccorso è stato compiuto servizi sanitari.
un sincero ancorché sporadico sfor­
zo di capire, nell’ambito di alcuni Halina
gruppi di immigrati, le peculiarità Ha 36 anni, è moldava e assiste una
culturali che hanno un riflesso su persona anziana di Trento nella cui
salute e malattia e sulle modalità casa risiede e abita, senza permesso
assistenziali. Ci siamo dotati di di soggiorno. In patria ha il marito
alcuni strumenti organizzativi di e due figli minorenni.
comunicazione – come i moduli di Giunge al Pronto Soccorso una
istruzione tradotti in varie lingue domenica mattina manifestando agi­
– ed è nata una prima sperimenta­ tazione, crisi di pianto, irrequietezza.
zione su un modello di intervento Dopo un certo periodo di attesa (co­
con l’utilizzo di mediatori culturali dice bianco), viene accolta nell’am­
nei servizi. bulatorio medico, dove si rifiuta di
Ma la vita quotidiana del Pronto riferire l’indirizzo del domicilio. Dopo
Soccorso è caratterizzata dalla fre­ vari minuti di dialogo, limitato dalle
nesia e incalzata dall’urgenza, non difficoltà linguistiche e anche da un
dall’ascolto attento delle peculiarità certo timore che la signora manifesta
della persona-utente che vi si ri­ nel confidarsi, si riesce a capire la
40
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
ragione della sua preoccupazione: della sua situazione e consigliare
nel lavarsi ha notato da vari giorni adeguatamente la signora? Come
un nodulo alla mammella sinistra. garantirle le prestazioni essenziali
La madre è deceduta per neoplasia cui avrebbe diritto?
mammaria. È terrorizzata. Si cerca
di tranquillizzarla, spiegando che Yeng
solo raramente la sua patologia è Ha 23 anni, è cinese, fa l’operaio
maligna, ma sembra inutile. in una cava di porfido e risiede ad
Dice di essere libera solo la do­ Albiano, con regolare permesso di
menica mattina per fare controlli soggiorno per motivi di lavoro.
medici. Si cerca di indirizzarla al cor­ Arriva al Pronto Soccorso accom­
retto utilizzo dei servizi sanitari (è pagnato in auto da un connazionale,
improprio recarsi al Pronto Soccorso è molto sofferente a una spalla, al
per un problema di quel tipo!), ma torace sinistro, al bacino, al collo.
con una certa difficoltà. non ha un non è in grado di deambulare. I
medico di famiglia e conosce poco parametri vitali sono buoni, eccetto
la città e i servizi a disposizione. una lieve tachipnea. Gli viene attri­
Le prescrivo ansiolitici e, alterando buito il codice verde.
le procedure del Pronto Soccorso, È timoroso e impaurito da ogni
le do un nuovo appuntamento per cosa gli possa venir detta. È in Italia
un giorno non festivo nel quale il da venti giorni e non vi è nessuna
centro senologico è aperto. possibilità di comunicare con lui
La signora torna al Pronto Soc­ perché non comprende l’italiano,
corso, meno ansiosa, riesco a pre­ né io, ovviamente, parlo il cinese.
notarle un controllo senologico con non solo è difficile effettuare la
difficoltà, dato che non è in posses­ visita, ma anche fargli capire man
so della tessera sanitaria. mano a quali accertamenti viene
sottoposto. Grazie all’aiuto dell’ac­
Commento compagnatore si riesce a ricostruire
La condizione di immigrata che non la storia del trauma: a causa di
conosce l’organizzazione sanitaria un’incomprensione col padrone della
del Paese, che deve lavorare in nero, cava è stato dallo stesso sollevato
che può usufruire solo di brevi pe­ con la pala dello scavatore a un’al­
riodi di pausa dal lavoro irregolare, tezza di vari metri e lasciato cadere
con la paura del rimpatrio forzato e a terra.
della perdita del lavoro, oltre alla Poiché è un ragazzo robusto i
preoccupazione per la sua condizio­ danni sembrano limitati, la diagnosi
ne fisica e per il fallimento del suo è di frattura costale. È necessario
progetto migratorio, devono averle trasferirlo al centro traumatologico
creato una situazione di grave ansia per approfondimenti specialistici.
che il Pronto Soccorso non è in
grado di valutare approfonditamente Commento
né di risolvere. Quale medico potrà Mi sono trovato nella difficoltà di
essere in grado di “tenere le fila” capire la dinamica dell’incidente e
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
nell’imbarazzo di non poter spiegare punto di vista dell’Organizzazione
al paziente, evidentemente scosso e del Servizio).
impaurito dall’accaduto, i procedi­ Dopo circa un mese mi telefona,
menti e le manovre sanitarie a cui ci accordiamo per vederci al Pronto
veniva sottoposto. Soccorso durante un mio turno. Gli
esami risultano normali, eccetto
Dondo per una conferma dell’epatomegalia
Ha 27 anni, è congolese, disoccupa­ di causa non determinata (comun­
to e domiciliato presso la residenza que non sembra preoccupante). I
del fratello in un comune del Tren­ disturbi sono migliorati ma non
tino, dal quale per ordine dei Cara­ regrediti. Gli presento in fretta
binieri non deve allontanarsi (ha i risultati degli esami perché sta
l’obbligo di firmare quotidianamente perdendo l’autobus. Consiglio una
al Comando). È senza permesso di terapia antiacida dello stomaco e
soggiorno. di rivolgersi a un medico più vicino
Arriva al Pronto Soccorso ac­ alla sua residenza. non ne ho più
compagnato dal fratello, avendo saputo nulla.
ottenuto dai Carabinieri un per­
Salute e culture: la società

messo apposito per recarsi all’Ospe­ Commento


dale, ma dovendo ripresentarsi al È ipotizzabile, anche se non ne ho la
Comando in giornata. Accusa da certezza, che il signor Dondo fosse
alcuni giorni dolori addominali, affetto da un disturbo psicosoma­
epi-mesogastrico, artralgie diffuse. tico o da una patologia transitoria
Presenta epatomegalia modicamen­ non virale. Di certo il percorso da lui
te dolente. Effettua alcuni esami di seguito è stato inadeguato oltre che
laboratorio che risultano normali. inefficace. D’altronde non esisteva
La situazione clinica non è tale da nella nostra organizzazione sanita­
giustificare un ricovero, ma merita ria un percorso corretto e utile, in
un approfondimento diagnostico. particolare per l’individuazione di
non ha copertura assistenziale sa­ chi avrebbe potuto farsi carico del
nitaria, né medico di riferimento. suo problema sanitario sia in primis,
Prescrivo una serie di esami di labo­ che dopo le dimissioni dal Pronto
ratorio e un’ecografia addominale, Soccorso e di come Dondo avrebbe
ma non so se e quando li effettuerà potuto effettuare accertamenti
e se avrà modo di farli ricontrolla­ sanitari utilizzando una copertura
re da un medico. Mi spiega che è assistenziale e non ricorrendo a
complicato ottenere il permesso e espedienti o alla elemosina di qual­
avere qualcuno che lo accompagni. cuno per pagare le prestazioni.
Capisco che sta chiedendo aiuto ma
mi trovo nell’impossibilità di pre­ Manuel
starglielo. non so come uscirne. Gli Ha 35 anni e proviene da un Paese
comunico il mio numero di telefono dell’Europa dell’Est.
offrendogli di rivederlo in Pronto Giunge al pronto soccorso af­
Soccorso (altra cosa anomala dal fetto da polmonite bilaterale con
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
setticemia, grave stato generale con grati, e ad alcuni immigrati come
compromissione della coscienza: si è vivessero l’esperienza di ricorso al
proceduto all’immediato ricovero in Pronto Soccorso. Presento qui di
rianimazione. Il caso è interessante seguito i risultati.
perché il soggetto, domiciliato in
Val di Cembra, senza permesso di Quali sono i problemi più comuni
soggiorno, si è presentato nei pressi avvertiti dal personale sanitario del
dell’ambulatorio di un medico di Pronto Soccorso nell’assistere gli
medicina generale, dove il medico, immigrati?
constatata la gravità, l’ha raccolto, 1. Difficoltà di comunicazione per
caricato in ambulanza e accompa­ la mancanza di conoscenza della
gnato d’urgenza in Pronto Soccorso. lingua;
Oltre al medico non c’era alcun altra 2. Difficoltà, da parte del perso­
persona di riferimento. nale, a capire e comprendere le
manifestazioni di malattia o la
Commento dinamica del trauma;
È eccezionale osservare un quadro 3. Timore diffuso dei pazienti
di polmonite così grave complicato immigrati di venire sottosti­
da uno stato setticemico secondario. mati o abbandonati. Spesso gli
Probabilmente ormai ciò può acca­ immigrati somatizzano o espri­
dere solo in categorie svantaggiate mono diversamente i sintomi,
di popolazione. a volte li esprimono in modo
Mi è capitato però più volte di più eclatante, a volte sembrano
visitare in Pronto Soccorso pazienti nasconderli;
immigrati o indigenti affetti da 4. Difficoltà di identificazione del
patologie che si consideravano su­ problema o della malattia per
perate in Occidente. la quale si è ricorsi al Pronto
Soccorso. Spesso gli immigra­
Questi scenari di vita ci inter­ ti presentano una situazione
rogano dal punto di vista umano complessa che sfugge ai nostri
e culturale, e, in particolare, dal parametri culturali, perché non
punto di vista dell’organizzazione riusciamo a capire esattamente
dei servizi. Se l’immigrazione, come il nucleo del problema;
è evidente, è un fenomeno irrever­ 5. Pretese di tempestività e gra­
sibile e destinato ad aumentare, è tuità degli interventi;
necessario capire come adeguare i 6. Mancanza di un medico di base
nostri servizi a una realtà che sem­ come punto di riferimento sa­
bra sfuggire al nostro controllo. nitario, per cui non si sa dove
Lo scorso anno, in una ricerca, appoggiarli e inviarli alla dimis­
mi ero chiesto, e avevo chiesto al sione per proseguire le cure o
personale del Pronto Soccorso, di effettuare i controlli;
individuare quali fossero i problemi 7. Manifestazioni di esasperazione
principali che si presentavano loro dei problemi e necessità di ras­
nel dover assistere pazienti immi­ sicurazioni;
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
8. Pregiudizi sulla qualità e tem­ sce l’italiano e un po’ lo parla.
pestività del trattamento che S. vive con lei e il marito, ha un
ricevono; permesso di soggiorno regolare e
9. Manifestazione di richieste lavora come aiutante in cucina.
improprie, come, ad esempio, Vive con loro. La sorella dice che
dolori, raffreddori, influenza, la diagnosi era già stata fatta in
sospetto di gravidanza; Cina (provengono da una remota
10. Difficoltà di comunicazione per provincia) e afferma che non è
appartenenza a culture diverse; mai stata eseguita terapia sosti­
11. Difficoltà di soddisfare la richie­ tutiva, ma che S. ha ricevuto, solo
sta di ginecologhe donne; ogni tanto, un’imprecisata terapia
12. necessità di ricorrere al marito per bocca.
delle pazienti per comunicare con Il ragazzo pare un po’ diffidente.
le donne, per cui si assiste all’au­ Cerchiamo di spiegare, anche
mento di accessi al sabato; mediante la mediatrice culturale,
13. Ignoranza del contesto sani­ raggiungibile solo telefonicamen­
tario, familiare e sociale del te, cosa facciamo, chi siamo, come
paziente. deve comportarsi in caso di altri
Salute e culture: la società

emartri, ecc. Inoltre viene loro


detto di andare al Distretto per
vi caso la tessera sanitaria.
Vedo S. per la prima volta in Medi­ Dopo appena una settimana, S. è
cina. È solo un ragazzo, potrebbe in Pronto Soccorso, questa volta
essere mio figlio. accompagnato dal cognato, per
È ricoverato da tre giorni per “tu­ un altro emartro: il messaggio di
mefazione calda, molto dolente accedere direttamente al Centro
delle dimensioni di un melone Emofilia è caduto nel vuoto.
rispettivamente, del ginocchio e Per mezzo di un vocabolarietto,
del gomito destri”. Quando arri­ cerchiamo di capirlo e di capirci,
vo, tento un approccio con il mio specie per l’appuntamento succes­
povero inglese, ma la collega di sivo. Anche questa volta è colpito
turno mi dice: “Non ti sforzare! il gomito, per cui raccomando di
Non capisce altro che il cinese!” tenere l’articolazione a riposo.
Per arrivare alla diagnosi di emar­ Abbiamo avuto alcune altre oc­
tro in emofilia A grave (evento casioni di incontrare S. nei mesi
assolutamente comune per questi successivi, tanto che vorrei met­
pazienti) sono serviti tre giorni e terlo in regime terapeutico profi­
una serie di esami, comprese TAC lattico: la gravità dell’emofilia e
e risonanza magnetica: la comu­ la frequenza clinica degli episodi
nicazione era infatti impossibile. giustificherebbero completamente
Sono fortunata, in quel momento questa scelta. Non riesco però
è presente la sorellastra, a Trento a spiegarmi: lui non arriva più
da diversi anni, che lavora nel accompagnato, non ha imparato
settore della ristorazione: capi­ nulla di italiano e ci registra con il
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
telefonino, probabilmente per far patologia, che non gli permetteva
ascoltare alla sorella le indicazioni di sollevare oggetti pesanti.
che cerchiamo di trasmettergli - Il problema della comunicazio­
con l’ausilio delle poche pagine ne è fondamentale: solo in età
di vocabolario cinese/italiano di adulta ho frequentato un corso
cui disponiamo. Comincio a do­ di inglese, che si rivela comunque
mandarmi anche come giustificare assolutamente inadeguato rispet­
l’uso dei farmaci che sono molto to all’eterogeneità delle persone
costosi. Lui, pur essendo regolare, immigrate che abbiamo occasione
non è andato a registrarsi al Di­ di incontrare oggi.
stretto. - Anche la mediazione culturale
Alla fine decido, dopo aver inter­ era assolutamente insufficiente, di
pellato il funzionario dell’APSS, di difficile accesso e solo telefonico,
attivare un STP in Pronto Soccor­ e mi è rimasto anche il dubbio
so, ma il responsabile del Servizio che la traduzione non fosse esat­
Spedalità mi dice che non va bene tamente puntuale.
e “alla prossima occasione, di ca­ - Sapevo che per la legge italiana
ricarlo in macchina e di portarlo al è possibile prestare assistenza agli
Distretto” (sic!). Gli faccio notare stranieri in tutti i casi, specie per
che la terapia che utilizziamo è di interventi urgenti, ma non ho mai
tipologia salvavita. ricevuto offerta o notizia di occa­
Intanto S. non si fa più vedere; sioni formazione per saperne di
ricompare solo dopo qualche mese più: trovo che siano indispensabili
con il peggior emartro del gomito vista la realtà multietnica in cui ci
che abbia mai visto. Ha l’aspetto troviamo a operare.
un po’ trasandato e sembra an­ - Penso che la posizione di chiu­
che un po’ spaventato. Capiamo sura del funzionario addetto al
che non vive più con la sorella; problema si commenti da sola e,
ha cambiato città (e lavoro?). fra le altre cose, sottolinei come
Da quella volta non abbiamo più ci si trovi sempre soli nelle scelte
avuto occasione di incontrarlo. per dare risposte etiche e deonto­
Riflessioni: logicamente corrette.
- S. potrebbe essere mio figlio e - Devo però anche rilevare come, a
mi domando ora dove sia e se differenza di approcci con persone
abbia trovato il modo di curarsi di altra origine, in questo caso ab­
in un’altra città (gli avevo dato bia vissuto talvolta un sentimento
solo gli indirizzi di tutti i Centri di “disagio” per la sensazione di
Emofilia in Italia). diffidenza e l’atteggiamento di
- Ho avuto il timore che sollecitare chiusura colto nella relazione con
la regolarizzazione della sua posi­ il paziente e i suoi accompagna­
zione per l’Azienda Sanitaria possa tori, (forse per l’origine cinese?);
aver contribuito ad allontanarlo, o erano in gioco miei pregiudizi?
anche se penso che aver perso il [Medico]
lavoro sia dipeso soprattutto dalla
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
Come gli immigrati vivono il Pronto avviso, sono tre punti chiave per

Soccorso? (Questa domanda è stata avviare una più efficace organizza­

rivolta direttamente a pazienti im­ zione dei servizi sanitari:

migrati)

1. Soprat tut to nei maschi la 1. Attenzione all’individuo.


malattia è vissuta con paura Il nostro impegno deontologico
e come segno di debolezza e e professionale ci obbliga a farci
fallimento; carico del singolo individuo, ca­
2. La situazione di lontananza ratterizzato dalle sue specificità
da famiglia e Paese d’origine organiche, psichiche, culturali, spi­
aumenta l’insicurezza; rituali e dalle sue aspettative, non
3. La non comprensione di una solo al fine di rispettarne le scelte
spiegazione (soprattutto per ma anche per procedere e proporre
il sistema dei codici) aumenta interventi che abbiano possibilità
l’incertezza e la frustrazione di essere efficaci.
per l’attesa, che a volte viene Per comprendere il nostro assi­
vissuta come abbandono; stito dobbiamo riuscire a superare
4. La relazione umana, fondamen­ le barriere linguistiche e a poter
Salute e culture: la società

tale per aver fiducia, è talora tenere in conto il background cul­


insufficiente; turale, al fine di individualizzare
5. La lingua è un ostacolo; l’intervento. Questo deve essere
6. Il Pronto Soccorso è vissuto fatto pur in un sistema che cerca,
come la porta d’ingresso del­ invece, sempre più di “procedura­
l’ospedale; lizzare” tutti i nostri interventi
7. Quando dal Pronto Soccorso si professionali
viene mandati in altri reparti
per accertamenti c’è un vissuto 2. Contesto socio-culturale e acces­
di abbandono; sibilità.
8. Al Pronto Soccorso gli immi­ Le problematiche sanitarie, come
grati sentono il bisogno di un abbiamo visto negli esempi dati,
rapporto più tranquillo e meno si intrecciano strettamente con la
frettoloso; cultura dell’individuo e con proble­
9. Poca informazione sui servizi matiche sociali.
sanitari (su cosa si può chiedere ne consegue che i nostri in­
e su cosa offrono); terventi devono essere coordinati
10. Richiesta di avere un’interme­ in una rete di servizi educativi,
diazione culturale. preventivi, sociali, sanitari, che
comprendano i vari aspetti deter­
Credo che l’affrontare e l’appro­ minanti sulla salute.
fondire i punti critici emersi, ci Inoltre per attuare un interven­
potrà aiutare a creare le condizioni to efficace è necessario mettere
per superarli. l’immigrato nelle condizioni di
Concludo con tre considerazioni conoscere l’esistenza dei servizi, di
che sottolineano quelli che, a mio sapere con precisione quali risposte
46
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
essi sono in grado di dare e quindi
di potervi accedere correttamente
e consapevolmente.

3. L’organizzazione dei servizi.


Essa può favorire o impedire l’ac­
cesso ai servizi e il loro corretto
utilizzo da parte degli immigrati,
ad esempio attraverso l’offerta di
opportunità che rispettino caratte­
ristiche individuali specifiche (orari
di apertura, disponibilità di moduli
in varie lingue, mediazione cultu­
rale, rispetto, quando possibile,
di esigenze specifiche dovute alla
religione e alla cultura, ecc.).
Si devono inoltre considerare i
non secondari aspetti amministrati­
vi come: modalità del tesseramento
sanitario, validità della tessera sa­
nitaria, assistenza degli immigrati
irregolari, possibilità di beneficiare
dei LEA (livelli essenziali di assi­
stenza).

Giampaolo Rama è medico presso il Grup­


po Immigrazione e Salute di Trento

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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
salute e culture: la donna
Dialogo di Bioetica e Biodiritto del 16 settembre 2005

La posizione della donna nell’in­ la sessualità e della maternità, sino


contro fra concezioni diverse di alle problematiche più drammatiche
medicina e salute è spesso para­ riguardanti le mutilazioni genitali
digmatica di aspetti relativi più in femminili.
generale alla posizione della donna Partendo da una ricostruzione
nei diversi contesti sociali. più ampia del ruolo della donna
Questi aspetti culturali si tra­ nella società e in rappor to al
ducono spesso in difficoltà nei concetto di salute, l’incontro si
momenti in cui la donna è chiamata propone l’analisi di una serie di
a compiere scelte fondamentali problematiche che coinvolgono
relative alla propria salute: dal mo­ ormai quotidianamente molti ope ­
mento iniziale della visita medica, ratori sanitari.
agli ambiti complessi e delicati del­ (G.S.)

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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
le mutilazioni genitali rispetto del diritto dell’individuo
di vivere secondo i propri principi
femminili morali (con l’unico limite del danno
che ne possa derivare ad altri) come
Patrizia Borsellino una condizione necessaria per la
coesistenza, all’interno di società
pluraliste dal punto di vista etico,
di soggetti portatori di valori diver­
In che misura possono essere giustificate genti tra loro.

e accolte le richieste e le scelte degli im­ Il modello di relazione medico­

migrati che confliggono con la cultura di paziente e di assistenza sanitaria,

accoglienza? nel quale il principio di autonomia


assume il ruolo di criterio decisivo
per la giustificazione delle prassi
sanitarie, porta a rispettare il più
Intendo proporre alcune riflessioni possibile le scelte relative alle cure
sulla questione delle sfide che il convenute dai soggetti interessati,
c.d. multiculturalismo pone alla anche se si tratta di scelte talora
medicina. divergenti rispetto a quelle appro­
La presenza sul nostro territorio vate dalla maggioranza dei soggetti
nazionale di soggetti che appar­ appartenenti alla stessa comunità
tengono a comunità le cui culture nazionale o rispetto a quelle degli
e tradizioni non sono solo diverse, stessi operatori sanitari.
ma in taluni casi in palese contrasto I movimenti migratori, che negli
con valori per noi irrinunciabili, sol­ ultimi tempi hanno accentuato il
leva la questione dell’adeguatezza carattere multietnico delle società,
e dell’applicabilità di un modello di hanno posto le premesse per una
relazione terapeutica che è incentra­ diversificazione ulteriore dei sistemi
to su nozioni di salute e di malattia etici e culturali, in nome dei quali i
e su principi come quelli di libertà destinatari dell’assistenza sanitaria
e uguaglianza, che spesso sono possono rivendicare il loro diritto
estranei ai soggetti appartenenti a a compiere scelte e ad avanzare
queste culture. richieste.
Per altro verso, tale connotazio­
ne culturale costringe a interrogarsi
sulla solidità delle proprie posizioni i caso
etiche. Ciò dovrebbe essere fatto La mia esperienza si riferisce al
soprattutto da coloro che guardano periodo di tirocinio ospedaliero
al principio di autonomia come a un nel reparto di chirurgia generale.
irrinunciabile criterio di riferimento L’ho vissuta in prima persona in
per giustificare scelte, decisioni e quanto, da tirocinante, seguivo
linee d’azione in campo bioetico. un chirurgo che svolgeva le fun­
Credere nel principio di autono­ zioni di tutor. Una mattina viene
mia significa infatti considerare il mandata in reparto dal Pronto
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
Soccorso una signora che accusa­ un ginecologo femmina perché
va dolore addominale. La signora, la paziente già proviene da un
di nazionalità pachistana, non ospedale dove ha rifiutato le
sapeva parlare la lingua italiana prestazioni assistenziali richieste
ed era accompagnata dal marito. in quanto il ginecologo di turno
In ambulatorio il chirurgo si stava era maschio. Fortunatamente
apprestando a visitarla, ma il nel nostro turno sono presenti
marito si oppose, dicendo che la ginecologi di entrambi i sessi,
moglie non poteva essere visitata e la paziente in questione viene
da un uomo. visitata e le vengono prestate le
Il chirurgo disse che in reparto cure necessarie.
non era presente alcuna dottores­ La signora, extra-comunitaria
sa per cui poteva visitarla solo lui. come il marito, non necessitava
Il marito della donna rifiutò cate­ di cure particolarmente urgenti o
goricamente la visita alla moglie. di alta gravità assistenziale, ma
Il chirurgo a quel punto decise di alla luce di quello che si è detto
rimandare la paziente al Pronto durante il corso di aggiornamento
Soccorso senza averla visitata. La e relativamente a questo caso, mi
signora era sdraiata sul lettino si sono poste delle domande: Si
sofferente, impotente. Avrebbe può garantire sempre la presen­
accettato lei di essere visitata da za di una ginecologa femmina,
un uomo in quel momento? Ma visto che questa esigenza viene
lei non poteva decidere perché espressa anche da altre pazienti
la cultura del suo Paese d’origine extra-comunitarie? La scelta fatta
lo impedisce. Cultura talmente è specifica della donna o è una
forte da impedire di alleviare la esigenza imposta dal marito per
sofferenza. diffidenza, religione o gelosia?
E il medico cosa doveva fare? Ri­ Fino a che punto è quindi accet­
spettare questa cultura o imporsi tabile venire incontro a una simile
e visitare la paziente, magari esigenza, posta da una minoranza
dopo aver allontanato il marito? culturale? Se la paziente assistita
Incontrando culture così diverse fosse stata in pericolo di vita
non basta più la preparazione sarebbe stato lecito dal punto
professionale e anche l’etica e di vista etico, morale e profes­
la deontologia non riescono a sionale permetterle di vagare di
trovare dei compromessi tali da ospedale in ospedale alla ricerca
portare a una soluzione diagno­ a ogni costo di una ginecologa per
stico terapeutica una convinzione, una credenza
[Medico] culturale o altro, mettendo a
repentaglio la sua stessa vita?
ii caso Io proporrei che, quando ciò sia
Un pomeriggio, durante il mio possibile, la visita venga effettua­
turno, giunge dal Pronto Soc ­ ta da una ginecologa, nel rispetto
corso una coppia che richiede del desiderio della coppia; ma che
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
tale richiesta venga elusa nel caso l’intervento chirurgico non è stata
in cui si rendano necessarie pre­ semplice sia per le difficoltà di
stazioni urgenti o di emergenza. comprensione della lingua, sia per
[Infermiere] la continua presenza dei figli.
Anche al ritorno dalla sala ope­
iii caso ratoria la madre dolorante si
Tempo fa è stata ricoverata nel trovava a dover accudire i figli,
reparto in cui lavoro una ragazza quando non eravamo noi opera­
straniera di 25 anni. Nel corso del­ tori sanitari a occuparci di loro
la degenza la paziente ha avuto nei ritagli di tempo.
sempre accanto i suoi tre figli. Du­ Sotto continue pressioni del mari­
rante il giorno il marito lavorava e to, la moglie ha firmato la cartella
i bambini rimanevano in ospedale clinica per essere dimessa e poter
con la madre, anche quando stava tornare al più presto al suo ruolo
poco bene. Tutto ciò con disagio di madre e di moglie.
da parte della paziente (anche se, Questo fatto mi ha dato molto
a dir la verità, non lo esprimeva da pensare. Quella ragazza, pur
molto), degli altri pazienti e del avendo dei problemi di salute,
personale del reparto. Anche alla non aveva la possibilità di ab­
Salute e culture: la donna

sera, quando il marito o il fratello bandonare nemmeno per qualche


giungevano in reparto, i bambini giorno il suo ruolo di moglie e di
erano comunque sempre accuditi madre. Tutto ciò avveniva non
dalla madre, e non è stato sem­ solo durante il giorno, mentre il
plice spiegare alla paziente e alla marito era al lavoro, ma anche
parentela che alla sera i bambini alla sera quando l’uomo era
se ne dovevano tornare a casa presente. I figli dovevano sem­
perché non potevano rimanere a pre essere accuditi dalla madre.
dormire con la madre. Ho provato a discuterne con la
Il suo quadro clinico prevedeva paziente e con il compagno, per
la necessità di un intervento valutare la possibilità di allon­
chirurgico in anestesia generale, tanare i figli dall’ospedale. La
con la relativa preparazione fisica risposta che ho ricevuto è stata
della paziente: doccia, tricoto­ che loro erano da poco in Italia
mia, ecc. La comunicazione fra e l’unico parente accanto a loro
personale e paziente inoltre era era un fratello, e sia quest’ultimo
resa difficoltosa a causa del suo che il marito, in quanto uomini,
italiano stentato. Il giorno dell’in­ non si potevano certo occupare
tervento il marito era presente e dei figli, anche perché durante il
ha cacciato a male parole un mio giorno lavoravano.
collega uomo che si accingeva alla Mi ha anche colpito il fatto che
preparazione fisica della pazien­ quando si rivolgevano delle do­
te. Ho dovuto quindi, in quanto mande alla moglie era sempre il
donna, sostituire io il mio collega. marito a rispondere per lei, ed è
La preparazione della paziente al­ sempre stato l’uomo a insistere
52
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
per una dimissione anticipata contrasto con i fondamentali princi­
della donna, chiaro segno di sot­ pi della società liberale, della libertà
tomissione. e della dignità personale?
Ora io mi chiedo: Come è possi­ E ancora: distinguere tra pratiche
bile che una donna non possa ammissibili e non ammissibili in
esprimere il suo pensiero in piena nome di nostri principi, significa
libertà? Come è possibile che una inevitabilmente negare alle mi ­
donna ammalata non abbia la noranze la loro identità culturale,
possibilità di abbandonare il suo incorrendo in una sorta di imperia­
ruolo di madre e moglie anche lismo etico?
solo per alcuni giorni? Come è Per poter dare risposta a queste
possibile che una donna non pos­ domande, un osservatorio privile­
sa essere assistita da un operatore giato è rappresentato dai problemi
dell’altro sesso? relativi alle donne in ambito assi­
Come donna, ho provato compas­ stenziale. Questo non solo in ragio­
sione e pena per quella ragazza ne della consistenza numerica della
che viveva una situazione del presenza femminile e del prevalente
genere e che si trovava in una ricorso alle strutture sanitarie per
condizione psicologica e ambien­ questioni attinenti alla riproduzio­
tale difficile, senza rete sociale ne, ma anche per il fatto che molte
di supporto. Come operatrice ho delle donne straniere presenti sul
cercato, per quanto possibile, di territorio nazionale appartengono a
aiutarla, standole moralmente culture nelle quali operano limiti e
vicino, cercando di rispettare le tabù che amplificano le difficoltà de­
convinzioni e le tradizioni ap­ gli operatori sanitari nel raggiunge­
partenenti alla loro cultura, e di re un adeguato livello di assistenza
sollevarla dal peso di accudire i e nel garantire la loro salute.
figli.
[Infermiere]
iv caso
Il caso clinico di F., magrebina
Ma qui si pone una domanda: in di 35 anni, nel reparto di Gine­
che misura, e fino a che punto, tali cologia e Ostetricia dove lavoro è
scelte e richieste possono apparire ricordato quale modello di storia
giustificate e, quindi, possono ri­ ostetrica complicata ed esplicati­
cevere accoglimento in nome del vo di tutte le difficoltà che una
valore dell’autonomia? donna incontra se condizionata
Si possono considerare accoglibi­ dalle tradizioni culturali.
li, in quanto eticamente giustificate, F. parla bene l’italiano ed è stata
richieste di intervento fatte in nome seguita dal mio reparto in occa­
di un preteso diritto all’incondizio­ sione delle sue quattro gravidanze
nato rispetto della cultura minori­ nell’arco di circa dieci anni. È
taria del richiedente, soprattutto sposata con un connazionale,
quando tali pratiche sono in palese molto più vecchio di lei; racconta
53
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
di essersi sposata per procura. le metteva fretta, anche perché
La prima gravidanza è complicata più vecchio di lei. Il ripudio, già
da una severa eclampsia con crisi pesante da subire nel suo Paese
epilettiche e si conclude con un d’origine, diventava insostenibile
taglio cesareo d’urgenza. Nasce per lei lontana dagli affetti della
una bambina. famiglia d’origine, in un Paese
La seconda gravidanza evolve in vissuto come ostile.
maniera fisiologica e, con taglio Per la nostra cultura occidentale è
cesareo a termine, nasce la secon­ impensabile affrontare la mater­
da femmina. nità come un dovere e rischiare
A venti settimane dall’inizio della la vita per salvare un matrimonio
terza gravidanza, il feto appare, non proprio ideale. Nonostante
ecograficamente, malformato. La le conoscenze mediche sconsi­
coppia decide di interrompere la gliassero un’altra gravidanza, la
gestazione con un aborto terapeu­ paziente ha deciso di rischiare e
tico. L’aborto si complica a causa noi le abbiamo fornito tutto l’aiu­
della rottura dell’utero. to psicologico e assistenziale utile
I medici consigliano un intervento a evidenziare tempestivamente
di asportazione uterina, ma la pa­ eventuali problemi.
Salute e culture: la donna

ziente rifiuta e firma un consenso [Infermiere]


per un’operazione di riparazione
della breccia uterina.
Nonostante il rischio e il parere All’interno di un multiculturalismo
contrario dei curanti, F. affronta dalla connotazione così spiccata­
una nuova gravidanza, che evol­ mente “femminile”, vi è una sorta di
ve senza problemi fino alla 35° surplus di problematicità, dovuto in
settimana, termine per il quale primo luogo alla circostanza che per
è stato programmato il taglio molte donne straniere, nei Paesi di
cesareo. Nasce un maschietto. provenienza, non è ancora iniziato
Questo caso mi ha colpito molto, o è solo agli inizi un processo di
perché le scelte fatte da questa emancipazione, e in secondo luogo
paziente sono state condizionate alla connessa circostanza che nume­
dal proprio contesto sociale di rose credenze, caratteristiche delle
donna araba, senza tenere conto culture di appartenenza, sembrano
dei rischi per la salute. finalizzate a tutto fuorché al benes­
Infatti, come confidatoci, il suo sere delle donne stesse.
matrimonio, nato come un con­ A questo proposito la pratica
tratto, per essere valido doveva delle mutilazioni genitali femminili
essere suggellato dalla nascita di (MGF) risulta emblematica.
un erede maschio. Nel suo Paese Tali pratiche coinvolgono un
le donne che non hanno gene­ numero sempre più crescente di
rato figli maschi possono essere adolescenti appartenenti a famiglie
ripudiate, e sempre più spesso immigrate e sono un esempio pa­
suo marito minacciava di farlo, radigmatico dal quale si può trarre
54
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
spunto per ridisegnare i confini di finalizzati alla tutela della vita, della
un modello di assistenza sanitaria salute fisica e psichica, nonché al
incentrato proprio sul principio di sollievo della sofferenza.
autonomia, di cui si è precedente­ L’esplicita menzione al sollievo
mente parlato. È necessario infatti della sofferenza, unitamente al rife­
sgombrare una volta per tutte il rimento alla salute psichica, consen­
terreno dagli equivoci circa alcune tono di intravedere la ricezione da
implicazioni permissivistiche che ta­ parte della deontologia medica delle
luni ritengono collegate all’adozione istanze di cui si è fatta portatrice
di quel modello. la riflessione bioetica, nel momento
nel mio intervento cercherò di in cui ha messo in evidenza i limiti
addurre argomenti etici, giuridici e della concezione meramente biolo­
deontologici, a sostegno della tesi gistica e organicistica della terapia
secondo cui tale pratica non è né e ha suggerito la messa in atto di
legittima, né ammissibile; da ciò una sorta di controtendenza rispetto
consegue che affermarne l’inammis­ alla tradizione assai radicata, che
sibilità non indebolisce per nulla il riconosceva nel sedare dolorem un
modello di relazione terapeutica in­ obiettivo solo secondario rispetto a
centrato sull’ampio riconoscimento quello primario del serbare vitam.
dell’autonomia. Se tutto questo è vero e se è vero
Vediamo gli argomenti che pos­ che ci sono state aperture che hanno
sono essere addotti contro le MGF. portato a un allargamento rilevante
degli atti di pertinenza medica,
1) Le MGF non sono un trattamento ritengo che sia altresì sostenibile
sanitario, non avendo nessuna delle che a nessun titolo si possa operare
finalità che l’etica, la deontologia e un’estensione tale da includervi i
il diritto considerano oggi idonee a trattamenti di cui stiamo parlando.
legittimare gli atti medici. Tale allargamento non può essere
Assumiamo come punto di riferimen­ operato né con riferimento alle c.d.
to il codice di deontologia medica, forme intermedie di riduzione del
che all’art. 50 vieta espressamente danno (che, se attuate in ambienti
le MGF. Al di là di questa disposi­ adeguati, si rivelerebbero molto
zione, tuttavia, si può prendere in meno devastanti), né con riferimen­
considerazione un’ampia serie di to a interventi mutilatori giustificati
articoli di carattere generale, con­ dalla volontà di evitare il disagio e
tenuti nel codice deontologico, gli la sofferenza psicologica che alle
artt. 3, 5, 12 e 18, che circoscrivono bambine, una volta divenute donne,
gli atti medici. potrebbero derivare dalla stigmatiz­
Da queste disposizioni risulta zazione della loro comunità sociale
chiaramente che gli atti al cui com­ di appartenenza.
pimento è tenuto il medico sono Ritengo che le c.d. soluzioni
atti di natura preventiva, diagno­ intermedie (anche volendo tacere
stica, terapeutica in senso stretto, del loro contrasto con il rispetto di
riabilitativa, medico-legale, e sono valori quali la libertà, l’uguaglianza
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
o con disposizioni specifiche del tamento che considera il minore
nostro codice penale che sanzionano preadolesecente come soggetto di
le lesioni personali), presuppongono diritti e libertà personali, alla con­
l’attribuzione al medico del potere di quista di una sempre più ampia sfera
procurare all’individuo una sofferen­ di autonomia di pari passo con la
za minore, al fine di prevenire una sua crescita fisiologica. L’affermarsi
sofferenza maggiore che potrebbe di tale orientamento ha posto le
essergli causata da altri soggetti. premesse per un ripensamento cri­
Tale attribuzione risulta del tutto tico della stessa incapacità di agire
priva di giustificazioni etiche. che il nostro codice civile attribui­
Per quanto riguarda poi la soffe­ sce ai soggetti minorenni, e per la
renza psicologica che potrebbe de­ ridefinizione dell’estensione della
rivare dalla mancata sottoposizione rappresentanza legale che la legge
alla pratica, essa risulta essere non conferisce di regola a entrambi i
attuale e difficilmente presumibile genitori.
per donne che non trascorreranno Per quanto riguarda l’incapacità
interamente la loro vita nel contesto di agire del minore, se ne è sot­
chiuso della loro civiltà. Si parla tolineata sempre più l’ispirazione
inoltre di una sofferenza futura e patrimonialistica; si è cioè osservato
Salute e culture: la donna

radicalmente incerta per evitare che l’incapacità di agire riguarda


la quale si infligge una sofferenza più l’ambito dei rapporti patrimo­
attuale e certa. niali che non quello dei rapporti
Concludo questo punto osser­ personali.
vando l’impossibilità di far leva sul Si profilano innovazioni signifi­
concetto di sollievo o di prevenzione cative a questo riguardo: nel luglio
della sofferenza, dal momento che 2004 è stato infatti approvato un
le preadolescenti destinatarie di tali disegno di legge dal titolo “Dispo­
pratiche non vengono mai prese in sizioni in materia di consenso infor­
considerazione come soggetti alle mato e di manifestazioni anticipate
cui condizioni psicologiche (biso­ di trattamenti” che all’art. 6 prevede
gni, desideri e volontà) si attribui­ l’abbassamento ai 14 anni dell’età
sce la benché minima rilevanza. minima per prestare il consenso ai
Esse compaiono invece nel ruolo di trattamenti sanitari.
oggetti passivi di scelte e decisioni Per quanto riguarda la rappre­
riguardanti la loro salute, assunte in sentanza legale affidata ai genitori,
loro vece da altre persone. essa si configura come potere-dove­
re (non come diritto-potere) attri­
2) I genitori sono legittimati a com­ buito ai genitori non certo nel loro
piere una simile scelta al posto delle interesse personale, né tanto meno
proprie figlie? nell’interesse della comunità, bensì
Sebbene a tutt’oggi perdurino diver­ solo nell’interesse dei figli.
se concezioni giuridiche del minore, Le decisioni relative alla salute
si può affermare con una certa e agli interventi sul corpo ricadono
sicurezza la prevalenza dell’orien­ nell’art. 33 del Codice di Deontolo­
56
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
gia medica. A livello deontologico, aggiornate e sperimentate acquisi­
infatti, già oggi si ritiene che la zioni scientifiche.
potestà genitoriale incontri un li­
mite preciso nel dovere dei medici 4) L’erogabilità a carico del SSN trova
di informare l’autorità giudiziaria limiti nella necessità di allocare le
in caso di opposizione da parte del risorse sanitarie secondo criteri di
rappresentante legale al trattamento equità e di appropriatezza.
necessario e indifferibile a favore Questo rilievo porta a escludere dal­
del minore. la legittima destinazione le risorse
La rappresentanza dei genito­ pratiche mediche che non soddisfa­
ri appare dunque rigorosamente no la c.d. certezza scientifica.
finalizzata non solo all’interesse
del minore e alla tutela della sua Giunta a questo punto mi ren­
salute, ma anche alla tutela e al do conto che gli argomenti finora
rafforzamento della sua libertà di proposti potrebbero andare incon­
scelta. In quanto tale, essa non può tro all’obiezione di essere viziati
essere invocata a sostegno della le­ dall’adesione unilaterale a un’etica,
gittimità di interventi e trattamenti a una deontologia e a un diritto
incompatibili tanto con la tutela eurocentrici che, come tali, ap­
della salute quanto con il rispetto presterebbero strumenti normativi
e la promozione della libertà delle per la tutela e la promozione dei
minori. diritti fondamentali degli individui
senza prestare alcuna attenzione
3) I medici hanno diritto di rifiutare alla circostanza che le convinzioni
l’attuazione di trattamenti e di in­ occidentali in tema di diritti umani
terventi la cui idoneità a perseguire non trovano corrispondenza in altre
scopi di prevenzione, cura e sollievo culture. L’estensione degli istituti
dalla sofferenza non sia scientifica­ a soggetti che, pur vivendo nelle
mente provata. società occidentali, appartengono
nonostante sia tramontata l’era a diverse culture, potrebbe pregiu­
paternalistica e si sia affermato un dicare il rispetto del diritto alla sal­
modello di relazione medico-pazien­ vaguardia e al mantenimento della
te bipolare, cioè caratterizzato dalla loro identità culturale. Secondo tale
rivalutazione del paziente o di chi prospettiva, sia in sede di valuta­
lo rappresenta come soggetto che zione etica che di progettazione
ha un ruolo imprescindibile nelle politica, si dovrebbe attribuire il
decisioni dei trattamenti, non si può riconoscimento alla specificità di
certo affermare che sia venuta meno ogni cultura, per non incorrere in
l’autonomia del medico e che questi una sorta di imperialismo etico.
sia dunque obbligato ad accogliere È necessario dunque interrogarsi
qualsiasi richiesta. sulla portata e sul significato degli
In capo al medico è rimasto argomenti relativistici con cui si
quindi il dovere di proporre strategie mette in dubbio l’applicabilità,
terapeutiche circoscritte, ispirate ad a civiltà diverse dalla nostra, dei
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
principi delle società a impronta etico. E ancor meno il relativismo
liberal-democratica. culturale implica l’adozione di quel
Io sostengo che le MGF non tro­ c.d. scetticismo morale secondo cui,
vano giustificazione e supporto nelle una volta escluso che si possa fon­
pretese implicazioni relativistiche dare razionalmente un unico punto
sul piano dell’etica normativa, del di vista morale, non resterebbe altra
multiculturalismo e del pluralismo alternativa che ritenere che nulla
dei valori. faccia differenza, che qualsiasi po­
Innanzitutto è necessario ca­ sizione etica vada bene.
pire a cosa ci si riferisce quando Credo che oggi si debba fare uno
si parla di relativismo. Quando si sforzo importante per sostenere
pone l’accento sulla molteplicità che dal riconoscimento descrittivo
delle concezioni etiche e se ne sot­ dell’inerenza alle diverse culture
tolinea il condizionamento a opera di appartenenza delle convinzioni
dell’ambiente sociale e culturale, morali, non discende affatto che
ci si fa sostenitori di una teoria sul piano giustificativo tutte le
che potremmo definire “relativismo posizioni etiche siano equivalenti e
culturale”. Si tratta di una teoria de­ debbano considerarsi quindi ugual­
scrittiva, psico-socio antropologica, mente meritevoli di accoglienza.
Salute e culture: la donna

secondo la quale l’etica dei valori Alla luce di queste precisazioni


sarebbe influenzata dalla cultura è necessario chiedersi se gli organi
di appartenenza. A suo sostegno e le istituzioni investite di respon­
possono senz’altro essere addotti sabilità e poteri politici possano
buoni argomenti. distinguere tra pratiche ammissibili
Questa teoria empirica tuttavia e pratiche (come le MGF) non am­
non implica affatto l’adozione di una missibili. Io mi dichiaro a sostegno
teoria normativa (non descrittiva) della possibilità di distinguere tra
denominabile con l’espressione “re­ pratiche, appartenenti ad altre
lativismo etico”, intendendo con ciò culture, ammissibili e altre non
la teoria normativa che fa dipendere ammissibili, alla luce del principio
l’approvabilità di un comportamento di autonomia precedentemente ap­
dalla conformità alle tradizioni e ai profondito.
valori diffusi nella cultura cui appar­ Sulla base di tale principio si
tengono i soggetti che pongono in deve senz’altro dare accoglienza
essere tali comportamenti. ai c.d. diritti delle culture compa­
Si tratta di due teorie ben distin­ tibili con il rispetto della libertà e
te: la prima si limita ad accertare dell’autonomia individuale dei sog­
che i valori e le convinzioni sono getti. Ciò implica, al contrario, che
influenzati dalla società di apparte­ si debbano ritenere inammissibili,
nenza, la seconda invece arriva ad all’interno del Paese di accoglienza,
affermare che tali valori, in quanto le pratiche la cui attuazione non è
conformi a una determinata cul ­ scelta, bensì è imposta dal gruppo
tura, debbano considerarsi sempre di appartenenza agli individui ai
e comunque giustificati sul piano quali non è riconosciuto il diritto
58
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
di esprimere la loro volontà e quindi – la difesa dei diritti fondamen­
un eventuale dissenso. A chi obietta tali e l’affermazione della loro
che questo significa costringere inviolabilità costituiscono la
a riorganizzarsi, secondo principi condizione per la sopravvivenza
liberali, intere comunità che vedo­ delle culture a cui gli individui
no nella restrizione della libertà di scelgono di appartenere, condi­
alcuni il proprio carattere distintivo, videndone i valori e i principi
si può rispondere che bisogna avere ispiratori. Questo nella convin­
il coraggio politico di affermare zione che i diritti fondamentali
l’intollerabilità di tutto ciò che efficacemente definiti da un
si traduce in abusi tra individui, importante teorico del diritto,
ideando strategie utili a far sì che Luigi Ferraioli, come leggi dei
tali abusi cessino. più deboli contro le leggi dei
Queste strategie sono: più forti, valgono a proteggere
– le strategie repressive. Si tratta gli oppressi dalle loro culture e
sicuramente di una strada percor­ famiglie.
ribile, tuttavia non può costituire
l’unico strumento di opposizione
agli abusi. Ritengo però che sia
comunque necessario adotta­
re un atteggiamento di ferma
opposizione alle pratiche muti­
latorie, evitando di consentire
pratiche intermedie di riduzione
del danno, che porterebbero ad
avvallare e a rafforzare le con­
cezioni culturali di soggezione
della donna, che stanno alla base
delle mutilazioni stesse;
– lo sviluppo dell’attenzione verso
i bisogni e i timori degli appar­
tenenti alle culture minoritarie.
Senz’altro occorrono iniziative
internazionali volte a supportare
incisivi cambiamenti culturali nei
Paesi di provenienza. È necessa­
rio quindi creare le condizioni
idonee a far sì che la stessa fa­
miglia che, per ossequio alla tra­
dizione, mette in atto abusi nei
confronti delle giovani figlie, non
debba, da queste stesse, essere
Patrizia Borsellino è professore di Fi­
vista come l’unico contesto in cui losofia del Diritto presso l’Università
possono trovare protezione; dell'Insubria

59
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
Maternità e culture (che quando viene usata impropria­
mente diventa causa di problemi
iatrogeni), mentre suggeriscono di
Michela Berlanda fornire più aiuti sanitari ai Paesi
più poveri, dove la prima causa di
morte per le adolescenti è proprio
Gli aspetti della gravidanza e del parto
il parto.
legati alle caratteristiche culturali e alle Per paradosso, l’uso improprio
condizioni socio-ambientali. delle tecnologie genera ansia e
apprensione nelle donne occiden­
tali, facendole vivere la gravidanza
come una continua verifica, nell’at­
tesa del responso di ogni esame di
controllo.
Le donne non appartenenti
La gravidanza e il parto sono, sotto alla nostra cultura affrontano la
il profilo biologico, uguali in ogni gravidanza e il parto con maggior
parte del mondo; ciò che li caratte­ fiducia. Anche se residenti nel
rizza e li diversifica sono per lo più nostro Paese, alcune trascurano i
gli aspetti culturali. controlli periodici in gravidanza,
Genericamente si può distinguere o per lo meno non li percepiscono
la modalità occidentale, abbastanza come fondamentali: la gravidanza
omogenea e caratterizzata da un è considerata un evento naturale,
massiccio utilizzo della tecnologia, che quindi non necessita di una
ritenuta fondamentale per una particolare vigilanza medica.
buona sorveglianza della gravidanza È senz’altro più probabile che
(basti pensare alla fecondazione una immigrata africana a medio­
assistita, alle indagini genetiche, bassa scolarità acceda fedelmente
alle ecografie, alla registrazione ai controlli ecografici piuttosto che
elettronica delle contrazioni uterine, alle visite periodiche: l’ecografia in
alla modalità del parto (fino a poco gravidanza esercita un grande fasci­
tempo fa espletato prevalentemente no su tutte le donne del mondo.
in posizione orizzontale), al numero Tendenzialmente, quando si avvia
dei tagli cesarei (compreso tra il 30 e una gravidanza, le donne occidentali
il 50% dei parti). nel resto del mon­ avvertono un senso di inadegua­
do le modalità nell’affrontare una tezza. La scelta di avere un figlio
gravidanza sono variegate, spesso avviene spesso senza una prepara­
caratterizzate da maggior fatalismo zione derivante da esperienze vicine
e nelle quali la tecnologia, quando o dalla trasmissione di competenze;
è presente, resta marginale. questo genera solitamente ansia,
Organi autorevoli come l’OMS apprensione e paura.
e l’ISS (Istituto Superiore Sanità) Invece, per le donne africane e
raccomandano ai Paesi occidentali medio-orientali la maternità è un
un uso più oculato della tecnologia aspetto fondamentale della loro
60
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
vita, imprescindibile per il rico ­ nalità e una grande sensibilità verso
noscimento sociale del loro ruolo. le specificità di altre realtà culturali.
Le donne sposate appartenenti a I saperi oggi presuppongono una
queste culture, se non hanno figli, competenza maggiore rispetto al
vanno incontro a una disapprova­ passato, un atteggiamento di aper­
zione sociale. tura anche nelle situazioni difficili.
È pur vero che anche in Africa si
riscontrano molteplici realtà socio­ Il Consultorio familiare, insieme
culturali. Ad esempio, la diversità ad altri servizi dell’APSS, sperimenta
tra centri urbani e periferia può ormai da anni il contatto con donne
essere sostanziale: un conto è vivere e con coppie straniere. I motivi più
a Casablanca e un altro è vivere in frequenti per cui tali soggetti si
zone più periferiche del Marocco. rivolgono a questo servizio sono:
Tuttavia in tutte queste culture il – gravidanza;
ruolo di madre ha sempre un peso – corsi di preparazione alla nascita;
maggiore di quello che ha nella so­ – contraccezione;
cietà occidentale, dove le donne non – consulenze psicologiche;
si sentono e non sono emarginate – consulenze sociali;
se non formano una famiglia. – consulenze legali;
Esiste anche una diversità di – consulenze genetiche;
aspettative: nelle donne occiden­ – visite ginecologiche.
tali i numerosi esami in gravidanza
inducono ad aspettarsi il bambino L’istituzione del Consultorio
“perfetto”, poiché gli strumenti è avvenuta con la legge 405 del
diagnostici, sempre più sofisticati, 1975. L’attività della struttura è re­
vengono ritenuti infallibili; nelle golamentata dalla legge provinciale
donne extracomunitarie questa 20 del 1977, che denomina questo
aspettativa è indubbiamente meno servizio “Consultorio per il Singolo,
presente. la Coppia e la Famiglia”.
Le donne extraeuropee che vivo­ Il Consultorio familiare costi­
no nel mondo occidentale devono tuisce un importante strumento,
inevitabilmente fare i conti con due all’interno del Distretto, per attuare
culture, quella di origine e quella di gli interventi previsti a tutela della
accoglienza. Questo fatto genera in salute della donna più globalmente
loro insicurezza: che cosa mantenere intesa e considerata nell’arco della
vivo del proprio mondo e che cosa sua vita, nonchè a tutela della salute
far proprio del mondo in cui vivono? evolutiva, dell’adolescenza e delle
Le donne immigrate in Trentino relazioni coniugali e familiari.
provengono prevalentemente dal­ Le attività consultoriali rivestono
l’Africa e dal Medio-Oriente, realtà un ruolo fondamentale nel territorio,
per noi distanti dal punto di vista grazie soprattutto all’utilizzo del
culturale. lavoro di equipe, che le rende uniche
Questo richiede, da parte degli nella rete delle risorse sanitarie e
operatori sanitari, un’alta professio­ socio-assistenziali esistenti.
61
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
L’attività prevalente delle ostetri­ riferita alle donne nordafricane, che
che di questo servizio con le donne invece raggiungono il 10-15%.
straniere consiste nella conduzione La nazionalità delle donne im­
dei corsi di preparazione alla nascita migrate è molto varia: rumena,
(CPn), nella visita domiciliare e nel­ polacca, slovena, croata, russa, te­
l’assistenza durante il puerperio. desca, austriaca, spagnola, cubana,
Dagli ultimi rilevamenti risulta colombiana, brasiliana, tunisina,
che l’incremento delle nascite in marocchina e del centroafricana.
Trentino è prevalentemente dovuto Le donne provenienti dall’Europa
alle famiglie extracomunitarie che e dall’America centro-meridionale
vi risiedono. hanno una buona conoscenza della
Spesso le donne immigrate al lingua italiana e la loro cultura è
momento della maternità si tro ­ molto simile alla nostra.
vano sole, non supportate dalla Un fattore deterrente a iscriver­
famiglia di origine, e vanno quindi si e a frequentare costantemente
incontro a difficoltà nella gestione un corso CPn è la difficoltà nella
di questa esperienza. La mancanza comprensione della lingua italia­
di sostegno della famiglia d’origine na, che si aggiunge alla diversità
comporta l’assenza di trasmissione culturale.
Salute e culture: la donna

di competenze e può facilmente


portare all’abbandono dell’allatta­ Oltre all’educazione sanitaria, i
mento al seno. corsi hanno come obiettivi:
Un’indagine campionaria condot­ – lo sviluppo dell’empowerment
ta in Trentino nel 2002 dall’Osser­ (potenziamento) delle donne e
vatorio Epidemiologico dell’APSS di delle coppie, come responsabi­
Trento, ha evidenziato che il 41% lizzazione del cittadino verso la
delle donne in gravidanza frequenta propria salute;
un CPn; di questa percentuale il 72% – il coinvolgimento diretto di que­
sono alla prima gravidanza. sti soggetti nella produzione di
Dai dati raccolti nell’intera pro­ salute;
vincia nel 2001, il 31% di donne in – il miglioramento dell’outcome
gravidanza ha frequentato un CPn, (esito) della salute della donna
di cui il 55% al primo parto. e del bambino.
Presso il Consultorio di Trento È dimostrato che se una donna
accedono circa l’80% delle donne ha sviluppato un comportamento
che frequentano un qualsiasi corso attivo nel proprio travaglio, nel
pre-parto. Di tutte le donne in gra­ parto e nel dopo parto, partecipa
vidanza che frequentano un CPn il con maggior consapevolezza a ogni
6% sono donne immigrate. Di questa scelta, esponendosi meno al taglio
percentuale lo 0,1% sono donne afri­ cesareo e mostrandosi più propensa
cane; la loro scolarità è medio-alta e ad allattare al seno. Per una donna
hanno un buon inserimento sociale; la maternità è un’esperienza che la
la loro frequenza media si aggira mette di fronte a sensazioni mai
sul 70-80%, con una discriminante provate prima; il coinvolgimen ­
62
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
to emotivo la lega fortemente al D’altra parte, gravidanza, parto
proprio bambino, dando inizio a e puerperio sono momenti comuni
quell’attaccamento che, se “sicuro”, a tutte le donne, legati ai vissuti,
diviene un fattore positivo per la ai saperi, alla stessa identità fem­
salute mentale del figlio nel corso minile. Infatti l’esperienza della
dell’infanzia e dell’età adulta. maternità accomuna tutte le donne
Le donne straniere, che potreb­ del mondo, avvicinando tra loro
bero trovarsi senza il sostegno di anche le generazioni; ogni donna
familiari stretti e senza il supporto nell’affrontarla si avvicina alla pro­
di una rete sociale, sono più espo­ pria madre, sentendo di condividere
ste a difficoltà nella gestione della un’esperienza che è stata anche la
maternità, soprattutto dopo la na­ sua. Le donne straniere possono
scita del figlio. nel loro caso, i CPn essere private di questa vicinanza e
possono costituire un’opportunità dunque percepire la mancanza di un
per costruire rapporti amicali con supporto importante in un momento
altre donne. della vita così delicato.
Il Consultorio, come luogo di È necessario attivarsi per favo­
una serie d’iniziative prima e dopo rire le occasioni nelle quali poter
la nascita del figlio (come i CPn e costruire una rete di conoscenze che
gli incontri nel dopo parto, tra cui i faciliti l’abbattimento del senso di
corsi di massaggio infantile), offre solitudine che queste donne vivono
una possibilità di condivisione con lontane dai propri cari.
altre donne dell’esperienza della
maternità. Gli obiettivi generali dei CPn
Bisogna considerare che una sono:
donna immigrata in Italia, rispetto – offrire un territorio sociale che
alla vita che conduceva nel Paese valorizzi l’esperienza;
d’origine, può andare incontro a un – offrire saperi ed esperienze par­
cambiamento drastico, dove soli­ tendo dalle donne;
tudine e invisibilità rappresentano – promozione attiva della salute e
le difficoltà maggiori. È possibile della qualità della vita;
infatti che, non essendo supportata – promozione del piacere in gravi­
da reti femminili di aiuto, nell’espe­ danza e nel percorso maternità;
rienza della maternità si trovi ad – promozione dell’accoglimento e
affrontare una condizione di forte dell’allattamento materno;
vulnerabilità, dovuta al conflitto tra – promozione della capacità di
le diverse rappresentazioni culturali, porsi come soggetto attivo;
alla perdita di sicurezza ed efficacia – creare nella donna motivazioni
del proprio ruolo di madre, alla nei confronti del parto fisiolo­
mancanza di familiari, di amiche e gico, nell’affrontare il dolore,
di un contenitore culturale che le nell’accogliere il suo bambino,
permetta di vivere la riproduzione perché un parto naturale ga ­
non solo biologicamente, ma anche rantisce maggiori probabilità di
culturalmente e simbolicamente. salute.
63
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
I CPn aperti alle donne straniere può comportare la rinuncia ad altri
devono avere l’obiettivo di: progetti di vita; qualche volta addi­
– ridurre la condizione di isolamen­ rittura si ha l’impressione di essere
to sociale; fagocitate dal figlio, di smarrirsi nei
– ridurre il senso di perdita del suoi bisogni. La mamma può essere
proprio contenitore culturale; messa di fronte a una dimensione di
– favorire il passaggio da una cul­ costante insicurezza nella ridefini­
tura all’altra; zione della nuova famiglia. La ricom­
– preparare alla maternità e alla posizione dei propri spazi mentali,
paternità; attraverso il riconoscimento della
– dare valore ai saperi altrui; distinzione fra sé e il figlio non è
– rafforzare le competenze materne; sempre facile. nella donna straniera,
– dare informazione pratica; essendo tutto ciò aggravato dalla
– permettere di costruire una rete solitudine e dalla lontananza dai
di rapporti (conoscenze); familiari a lei più cari, è urgente il
– dare continuità alla gravidanza, bisogno di accompagnamento
parto e dopo-parto.
nel dopo-parto le cure al neonato
richiedono molto impegno fisico e v caso
Salute e culture: la donna

spesso sono accompagnate da una Effettuo la mia visita domicilia­


brusca alterazione del ritmo sonno- re a una famiglia marocchina,
veglia della madre, con la continua in seguito alla segnalazione di
sensazione di fatica e a volte di ten­ una infermiera professionale del
sione nervosa. L’intenso sentimento distretto. La segnalazione riguar­
d’amore e di indispensabilità rispet­ dava una donna che in prossimità
to al nuovo nato può consumare della fine della gravidanza era
molta energia emotiva, soprattutto andata incontro a una gestosi
all’inizio, quando questa relazione grave sfociata in eclampsia. La
d’amore tende a essere esclusiva. I sindrome è caratterizzata da iper­
ritmi del bambino sono distanti da tensione, albuminuria ed edemi;
quelli dell’adulto e questo rischia di in questo caso erano comparsi
disorientare la donna, almeno fino anche accessi convulsivi, seguiti
alla crescita di un adattamento che da uno stato comatoso che aveva
permetta di far fronte all’impegno. richiesto il ricovero in terapia in­
Senza un adeguato sostegno la tensiva. Dopo le cure ospedaliere
donna, lasciata sola, può costruire la donna era stata dimessa e
un sentimento di frustrazione do­ consegnata ai servizi territoriali.
vuto alla percezione di un senso di Trovo la neo-mamma a letto,
inadeguatezza. La scelta di avere un in una stanza semi-buia, con
figlio è irreversibile e senza ritorno evidenti segni di stanchezza at­
e richiede una ricostruzione del sé, tribuibili ai postumi della gestosi.
di un nuovo equilibrio, di un riadat­ Entrambi i genitori hanno una
tamento generale. Tale scelta apre discreta conoscenza della lingua
sicuramente nuove prospettive, ma italiana, e questo mi facilita nel
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
mio intervento. Noto che i vetri tenerezza nei confronti di quella
della stanza sono bagnati di umi­ donna che, pur piena di volontà,
dità (è inverno): una situazione esprimeva chiaramente, senza
insalubre, e particolarmente in parlare, di non riuscire a farcela
questo caso, date le condizioni da sola, dall’altro ero turbata
di salute della donna. dall’impatto con aspetti culturali
Sappiamo che in molte culture così diversi dai miei.
l’allevamento dei figli è un com­ Mi sono però anche detta che di
pito esclusivamente femminile. fronte al bisogno non c’era alter­
Le cure del neonato richiedono nativa. A quel punto riuscii a far
molta energia e la neo-mamma, preparare a quell’uomo tutto l’oc­
nello stato in cui si trovava, non corrente per il bagnetto, assisten­
era certo in grado di occuparsene dolo nel lavaggio del bambino.
da sola. Ogni tanto incrociavo lo sguardo
Mi confronto con il marito, cer­ dell’uomo, che sogghignando mi
cando di spiegargli che in questa guardava come per dirmi “Non so
particolare circostanza sua moglie come hai fatto a convincermi”.
ha bisogno di essere aiutata nel- Anche lui probabilmente incerto,
l’accudimento del bambino e nelle combattuto tra la difesa del suo
faccende di casa. Nel nostro Paese ruolo e la consapevolezza della
le donne africane sono spesso situazione che non gli lasciava
aiutate da altre donne, ma in que­ scelta. Sorrido ripensandoci, ma
sto caso non era possibile per la ho ben compreso la condizione
lontananza di loro connazionali. di solitudine in cui vivono queste
Raccomando al marito di areare donne, che al loro Paese avreb­
gli ambienti, di fare entrare nelle bero sicuramente il sostegno e
stanze luce naturale e alcune l’aiuto di altre donne.
norme igieniche. Sembra che il [Ostetrica]
marito capisca, ma quando gli
dico che dovrà provvedere lui al
bagnetto del figlio, mi comunica I servizi quindi devono essere
che non è in grado di farlo. Mi presenti e capaci di organizzare
rendo subito disponibile a inse­ attività di sostegno da un lato e
gnarglielo, ma sembra preso in pedagogiche dall’altro, finalizzate
contropiede, assumendo un atteg­ a facilitare l’esperienza della ma­
giamento tra il serio e il faceto. A ternità e a sviluppare le capacità
quel punto, pur rendendomi conto genitoriali, tenendo conto anche
di interferire nelle loro distinzioni della multiculturalità.
di ruoli, in tono scherzoso, ma In Trentino, per colmare un vuoto
deciso gli dico che non si può fare assistenziale nel dopo-parto, viene
diversamente. offerta, anche se in modo disomo­
I pensieri che mi frullavano in geneo, l’assistenza domiciliare in
testa in quel momento erano puerperio dalla rete consultoriale
tanti: da un lato ero presa dalla dell’APSS, attraverso le ostetriche.
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
Gli interventi domiciliari consistono trovare il bambino fasciato da capo
nella visita nel dopo-parto. Tale a piedi perché si ritiene che questa
visita, oltre a fornire informazioni pratica tranquillizzi il neonato;
in ambito sanitario, ha lo scopo di oppure bambini rasati sulla base di
potenziare le competenze materne, pratiche rituali. Solo attribuendo
sviluppando il riconoscimento delle valore a questi comportamenti è
competenze del bambino, attraverso possibile stabilire un rapporto di
un’azione di sostegno. È vero che fiducia, fondamentale nell’azione
il puerperio caratterizza fisiologi­ di supporto e di collegamento con
camente nello stesso modo tutte la donna.
le donne del mondo (la condizione A questo scopo, da circa un anno
ormonale è la stessa e i bambini l’APSS di Trento ha avviato una spe­
sono uguali dappertutto), ma è rimentazione con mediatori culturali
anche vero che le nostre comunità al fine di facilitare il confronto con
sono segnate da forti differenze realtà culturali diverse e di permet­
culturali, e ciò deve essere tenuto tere di capirsi meglio laddove esista
ben presente nel momento in cui si una difficoltà di comunicazione.
attiva un intervento domiciliare. L’accompagnamento nel primo
Le madri occidentali nei primis­ mese di vita del bambino ha una
Salute e culture: la donna

simi mesi hanno un compito molto funzione rassicurante, sdramma­


difficile: vivono l’ansia di un’espe­ tizzante, di allentamento delle
rienza che non conoscono, portano tensioni, e favorisce l’emersione
con sé la rappresentazione interiore delle competenze materne e del
dei propri genitori, e quella dei bambino. Se la mamma acquista
genitori ideali, confrontandosi con fiducia rispetto alle proprie capacità
una realtà che è fatta anche di com­ potrà avviarsi più facilmente verso
promessi, sentendo di tradire quanto il consolidamento del suo ruolo
si erano programmate. Vivono un genitoriale.
momento di forte fragilità, ritro­ Fintantoché non si sia sviluppata
vandosi in contatto con sentimenti una reale integrazione degli stranie­
ambivalenti; se il bambino potesse ri, attraverso un’armonizzazione di
parlare chiaramente, la mamma si culture differenti che renda possibile
aspetterebbe da lui di essere ras­ l’assunzione di una doppia identità
sicuratata rispetto all’essere una etnica, l’azione dei servizi è da ri­
buona madre. tenersi necessaria.
Con le donne straniere deve es­
sere valorizzata la cultura di origine.
Si può trovare, in qualche famiglia,
l’applicazione di tradizioni che le
fa sentire un pò più vicine alle loro
terre, come il colorarsi con l’hennè e
il condividere con le amiche questo
momento festeggiando la nascita Michela Berlanda è ostetrica presso
del figlio. In alcuni casi ci capita di l'Ospedale Santa Chiara di Trento

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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
una salute pensata la chemioterapia preventiva) che
comportano una medicalizzazione
con sguardo di donna estrema di donne ancora sane e
che probabilmente non si amma-
Gaia Marsico leranno mai.

Nelle attività sanitarie occorre riflettere su vi caso


quale sia il concetto di salute per la donna Tempo fa è venuta in farmacia
e quanto essa venga costretta a subire la una signora distinta, che ha
spinta alla medicalizzazione. chiesto di parlare con una dot­
toressa. Ha iniziato a esporre il
proprio problema, raccontando il
suo disagio rispetto al climaterio.
Questo disagio non era però riferi-
L’universo femminile è sempre più to ai soliti disturbi caratteristici di
oggetto di indagine e sempre meno questo periodo, ma piuttosto alla
soggetto di ricerca. Forse, tale uni­ perplessità riguardo alla possibili-
verso non si fa carico di portare tà di iniziare o meno una terapia
avanti dei progetti sui problemi di ormonale sostitutiva.
salute specifici della donna. Dal discorso della signora è emer-
Penso che ormai tutti siamo stati so il fatto che lei non accusava al­
“medicalizzati”, in particolare la cun fastidio e tollerava benissimo
donna, che a causa di questa medi­ le vampate, tuttavia era preoccu­
calizzazione spinta si ritrova meno pata dalla diversità rispetto alle
libera nella gestione della propria sue amiche, che facevano tutte
salute. Ed è una medicalizzazione uso di cerotti o fitopreparati: la
che ormai, oltre a essere evidente signora non aveva bisogno di nul­
a tutti, non vuole essere messa in la, eppure sentiva la necessità di
discussione: quando si ha verso di assumere farmaci per non essere
essa un atteggiamento critico o di diversa dalle proprie coetanee.
rifiuto, si viene subito tacciati di Personalmente ho cercato di farle
irresponsabilità. capire che non tutte viviamo la
Sono stati medicalizzati il parto, menopausa allo stesso modo e,
la menopausa, il tumore al seno. Per soprattutto, che non si tratta di
esempio, da quando è stato intro­ una malattia, ma di una tappa
dotto il test BRCA1-2, che indica la della vita che può essere affron­
predisposizione al tumore al seno, tata e superata anche senza alcun
si è dato avvio a una prassi molto disagio fisico.
preoccupante: sulla base di un La condizione della signora era
test che dà una risposta comunque certamente una condizione parti-
parziale e discutibile, si è arrivati colare, che però non doveva essere
a proporre alla donna interventi né colpevolizzata né curata.
(come la mastectomia bilaterale o Assieme, abbiamo ripercorso il
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
modo di vivere il climaterio da esami e indagini prenatali, la donna
parte di sua nonna e alla fine risulterà indubbiamente rassicurata,
anche la signora ha concluso che, senza però aver chiaro che le rispo­
nel suo caso, non c’era necessità ste che si hanno dalla diagnostica
di farmaci. prenatale sono caratterizzate da un
Questo caso dimostra come alcuni ampio margine di incertezza.
passaggi naturali della vita della
donna vengano strumentalizzati a
favore del mercato. La donna non vii caso
è più in grado di ragionare con Il caso clinico da me riportato
oggettività sulla propria salute. vuole essere una parziale risposta
Viene a tal punto bombardata alla domanda posta dalla dotto­
da messaggi circa la necessità di ressa Marsico: “Quanto subisce,
assumere farmaci a qualunque la donna, le proposte di medica­
costo, che si sente quasi a disagio lizzazione?”
nel non farlo. A tal proposito sa­ Un lunedì mattina di quattro anni
rebbe necessario riconsiderare la fa, all’ambulatorio di diagnosi
figura femminile come soggetto di prenatale, in una giornata dedi­
una cura e non come oggetto. cata all’esecuzione degli esami
Salute e culture: la donna

[Farmacista] invasivi (villocentesi e amniocen­


tesi) precedentemente prenotati,
una signora alla diciassettesima
Ritengo che sia urgente pensare settimana di gravidanza arriva
alla salute della donna con occhi per eseguire l’amniocentesi per
di donna. Occorrono riflessioni al un tritest (test di probabilità)
femminile, per capire quanto la patologico. Rimango un po’ per­
donna subisca certi tipi di proposte plessa, perché noto in lei una
“terapeutiche”. certa esitazione; quindi, fatta una
Pensiamo anche al campo della breve anamnesi, le chiedo se è a
diagnostica prenatale, che impone conoscenza della finalità di tale
un carico pesantissimo sul corpo e esame. La signora mi risponde: “Il
sulle scelte delle donne, che a que­ mio ginecologo [maschio] mi ha
sto carico, credo, non sono ancora detto che devo farlo”. Al che ten­
preparate. Il grande peso è dato dal to approfondire un l’argomento,
fatto che le risposte che arrivano chiedendole: “Ma, signora, perché
dalla diagnosi prenatale non ammet­ vuole effettuare il tritest?”. La
tono altra scelta se non quella tra signora inizia ad agitarsi, “Il
il portare e il non portare a termine mio ginecologo mi ha detto che
una gravidanza. Tutto ciò ha reso dovevo fare il tritest”.
l’attesa un periodo di forte stress per A questo punto, combattendo
la donna, che diventa il destinatario contro il tempo (la seduta è
inconsapevole di informazioni non lunga ed entro le ore 11:30 tutti
sempre corrette. Una volta sotto­ gli esami devono essere termi­
postasi alla procedura standard di nati), e contro l’insofferenza del
68
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
personale paramedico (abituato questa realtà di esami imposti.
a veder eseguire gli esami sen­ Vedevo confermata la correttezza
za alcun preliminare), tento di del metodo di lavoro che avevo
spiegare il senso di tali esami, organizzato altrove nei sei anni
ma naturalmente devo desistere precedenti, con colloqui preli ­
per non agitare ulteriormente sia minari che permettessero alle
la signora che il personale, ormai donne di comprendere gli esami
decisi a effettuare tale procedura: e di poter fare una scelta loro,
“Era prenotata”. in base alla loro ideologia, alla
Dopo un paio di settimane arriva loro sensibilità, alla loro morale,
l’esito dell’amniocentesi: cario- alla loro,etica e non a quella del
tipo 47 XX, sindrome di Down. medico, di solito dettata dalla
Purtroppo tocca a me rivedere la preoccupazione della propria
signora e darle notizia: rimane tutela legale. Infatti, la piccola
sconvolta, ma lei non aveva mai statistica che mi ero creata in
pensato a un’interruzione della quegli anni metteva in evidenza
gravidanza. un calo nel numero di donne che
Non ho più notizie della signora eseguivano l’esame rispetto a
per diversi mesi, finchè un giorno quelle che venivano a prenotarlo:
si presenta nell’ambulatorio dove ci avevano ripensato dopo una
svolgo la mia attività come libera spiegazione semplice, comprensi­
professionista e mi racconta: “Mia bile e che non indirizzava a una
figlia è nata, ma è deceduta dopo risposta obbligata.
poco tempo. Io mi sono colpevo­ Quando ho dovuto riconvocare
lizzata per l’esame eseguito, che la signora per riferirle l’esito
mi ha creato ansia e che forse non dell’amniocentesi, la rabbia è
ha permesso a mia figlia di nu­ aumentata ancor di più ed era
trirsi bene nell’utero. Ho ripensato rivolta anche verso me stessa,
a quanto lei mi ha detto: che la perché avevo perfettamente
scelta dell’amniocentesi spettava intuito che quella donna non
a me e non al mio ginecologo. avrebbe mai fatto la scelta di
Sono ritornata per raccomandarle interrompere la gravidanza, ma
di continuare nel suo modo di pro­ io non ero riuscita a permetterle
porre gli esami senza imposizione, di ragionare e di scegliere con la
perché è più corretto e permette sua testa. Sì, c’erano il tempo
anche a noi di fare delle scelte; tiranno, l’ansia del personale
cosa che io, purtroppo, quel gior­ paramedico e l’agitazione della
no ormai all’ultimo minuto non signora che aumentava... ma co­
ero in grado di capire”. m’è possibile che l’organizzazione
Come ho vissuto io questo epi­ medica attuale debba vincere e
sodio? Quel lunedì, terminati sopraffare anche chi vorrebbe
gli esami, mi è venuta una gran lavorare in modo più giusto, con
rabbia, come purtroppo mi succe­ la sensibilità di noi donne?
de spesso quando mi scontro con Quando infine ci siamo ritrovate
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
nel mio ambulatorio, da una viii caso
parte ho provato compiacimento M., 34 anni, in attesa del primo
perché, se pur con effetto tardivo, figlio, vive con gioia ed emozio­
vedevo compreso e sollecitato un ne questo evento: e una donna
modo diverso di lavorare, di dare tranquilla e serena, che vede
spiegazioni, dall’altra, ho sentito realizzarsi un suo progetto im­
amarezza per la sofferenza che portante.
non ero riuscita a evitare. Questa All’ecografia del quinto mese, il
mamma ha altri figli, è molto medico rileva una lieve riduzione
felice e ogni anno viene per un nello sviluppo degli arti del bam­
controllo, sorridente. bino: è leggermente più piccolo
Questo è un esempio semplice, rispetto ai parametri standard.
purtroppo molto frequente, di Questo risultato innesca una trafi­
quanto la salute della donna sia la senza fine. Si ripete l’ecografia
stata medicalizzata dalla società dopo due settimane: viene detto
maschilista. La gravidanza stes­ alla signora di stare tranquilla,
sa, un evento fisiologico splendi­ ma escono parole come “nani­
do e irripetibile, ha reso la donna smo” e “alterazione genetica”.
completamente dipendente dalla Procedono gli accertamenti,
Salute e culture: la donna

figura del ginecologo. nuove ecografie, analisi geneti­


Che questo espropriazione sia che, visite specialistiche a fuori
nata da un’invidia, dall’impos­ provincia, dove viene fatta una
sibilità maschile di vivere un ecografia “tridimensionale” per
fenomeno così complesso e appa­ una miglior analisi morfologica
gante? Il fatto è che la disciplina del viso del bambino, per indi­
ginecologica, anche adesso che è viduare qualche anomalia rara.
nelle mani delle donne medico, Il carico di ansia è notevole, la
non si discosta molto dal compor­ mente della mamma già precorre i
tamento precedente. La maggior tempi, spera che sia “solo” nano,
parte di noi donne ha inteso la in modo da poterlo aiutare con
parità di diritti tra uomo e donna interventi di allungamento degli
come un’eguaglianza della donna arti, e che non ci siano danni
all’uomo e non è riuscita invece neurologici.
a esprimere quel ruolo diverso Finalmente arriva il momento
che la natura ci ha assegnato, del parto: il bimbo è piccolino,
in grado di permettere una nuo­ ma bello e proporzionato. Gli
va relazione tra uomo e donna accertamenti di “scrupolo” prose­
basata sulla collaborazione e guono con esami del sangue, nella
sull’integrazione di due mondi ricerca di malattie metaboliche o
diversi. altre alterazioni... qualche esame
Forse, quando si comprenderà risulta alterato e quindi deve
questo anche nella medicina po­ essere ripetuto... si applicano i
trà entrare un’etica femminile protocolli... Il bambino ora ha
[Medico] tre anni, è cresciuto bene, è sano,
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
vivace e chiacchierone. Il periodo La nostra società ci fa credere di
nero della sua nascita è solo un poter avere il controllo su tutto
ricordo, ma per la mamma quelle e ci rende incapaci di gestire le
paure non si cancelleranno facil­ incertezze e le attese, ci spinge a
mente. voler sapere tutto di un bambino
Gli stimoli dati dal Dialogo sono non ancora nato, fa prevalere la
stati molti e sono molte le “sto­ nostra curiosità sul suo bene.
rie” che tornano alla mente: volti Gli eccessi non sono mai positivi:
di donne speciali, talvolta fragili, dobbiamo rispettare ogni gravi­
ma poi sorprendentemente forti e danza, aiutando le donne con
determinate quando le esigenze razionalità e serenità e non iriem­
lo impongono. Mamme, mogli, piendole di paure e lasciandole
figlie, sorelle... l’universo fem­ sole con il loro carico di ansia una
minile ha molte sfaccettature e volta uscite dall’ambulatorio.
molte ricchezze. [Medico]
La maternità è sicuramente
l’evento che più influisce sulla
vita delle donne, trasformandola L’idea che più la medicina è tecno­
nel profondo. È il momento in logicamente avanzata più la donna
cui la donna affronta tutta una è libera, è molto discutibile. È più
serie di trasformazioni fisiche e verosimile immaginare che, molto
psicologiche. Attualmente la me­ spesso, la medicalizzazione la renda
dicina aiuta molto la maternità, più dipendente da decisioni altrui:
fornendo assistenza e sicurezza, più la medicina è tecnologica, e
ma talvolta presenta degli eccessi quindi poco accessibile alle pazien­
e crea degli ingranaggi che pro­ ti, più si verifica un fenomeno di
cedono poi in modo autonomo, espropriazione della salute.
perdendo di vista l’obiettivo reale La donna, anziché accettare di
e anche la razionalità. essere ridotta a oggetto di indagine,
Per M., a posteriori, la sereni­ avrebbe bisogno di riflettere se è
tà è tornata e il commento è, questo il modello di medicina che
ovviamente, “Meglio aver fatto vuole e se questo modello contri­
tante indagini per nulla, che...” buisca davvero a un progresso nel
Questo è sicuramente vero, ma campo sanitario.
quelle indagini, quell’eccesso di È necessario dunque prendere la
medicalizzazione hanno comun­ parola su problematiche apparen­
que lasciato dei segni, hanno temente molto tecniche, ma che di
riempito di incubi i sogni di una tecnico hanno davvero poco.
mamma che poteva affrontare Tutti abbiamo il diritto di di­
con serenità un momento magico scutere se la menopausa, con i
della sua vita, hanno tolto a M. sintomi che comporta, sia o meno
la voglia di dare un fratellino al un problema medico; o di chiederci
suo bambino... Non è un danno se l’astensione dal fare diagnosi pre­
da poco! natali sia o meno un atteggiamento
71
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
da irresponsabili, ma in fondo è un Questa diversità tradizionale che
problema di scelte personali. Si ci portiamo dentro come donne, si
prenda ad esempio la procreazione traduce, rispetto alla salute e alla
medicalmente assistita: c’è stato un medicina, in particolari punti di
ampio dibattito, soprattutto nell’ul­ vista che dovrebbero essere presi
timo periodo, ma sarebbe necessario in maggiore considerazione: nella
che esso continuasse, in modo che le bioetica, ad esempio, le donne
donne possano portare la loro storia hanno sottolineato aspetti effetti­
e il loro punto di vista. vamente diversi e originali; le donne
Sarebbe inoltre indispensabile tendono non tanto a domandarsi se
riflettere su uno stereotipo ancora una pratica sia giusta o sbagliata
molto forte, che è quello della ma­ in sé, ma piuttosto a soffermarsi
ternità. L’idea che la donna debba su altre problematiche, ad esempio
essere agganciata al ruolo di madre sulla sostenibilità o meno del nostro
è ancora dominante nel nostro con­ modello di medicina (una pratica
testo sociale. medica potrebbe essere accettabile
È stata evidenziata la violenza in astratto, ma discriminante nella
fisica e psicologica esercitata sulla pratica perché generatrice di una
donna dalle mutilazioni genitali medicina insostenibile).
Salute e culture: la donna

femminili. Ma ci sono altre violenze Una salute pensata con sguardo


più sottili, come la chirurgia esteti­ di donna potrebbe dare un grande
ca, in merito alla quale ci si chiede contributo alla medicina.
se essa sia frutto unicamente di Una bioeticista australiana, ri­
scelte personali della donna o se alla flettendo sul valore e il significato
base vi siano delle pressioni culturali della Evidence Based Medicine (che
che spingono ad aderire a un certo è ormai il nostro paradigma di rife­
modello di bellezza. rimento) ha affermato che non basta
Anche il concetto di “cura”, che essere sicuri dell’efficacia di un
è sempre stato associato alla salute farmaco per giustificarne l'utilizzo,
della donna, è senza dubbio frutto ma che è necessario chiedersi anche
di un’oppressione culturale e di una il motivo per cui si cura una data
delega forzata. E ritengo che tale malattia e rifletere sul modo in cui
concetto non debba essere visto la si sta curando. Vi sono, cioè, delle
solo in una prospettiva positiva, ma domande imprescindibili di senso:
che debba anche venire rivisitato in è possibile immettere nel mercato
maniera critica. un farmaco senz’altro efficace, che
però va a curare un problema che
Ma veniamo alla domanda cen­ non necessita di cura (ad esempio,
trale: esiste un concetto femminile la menopausa).
di salute? Lo scopo della medicina non è
Credo che la natura femminile solo quello di dimostrare il bisogno
non sia sostanzialmente differente di farmaci e la Evidence Based Me­
da quella maschile, ma che sia stata dicine dovrebbe essere un metodo,
storicamente molto condizionata. non il fine. La domanda fondamen­
72
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
tale che invece dovremmo porci Gli esempi non mancano: an­
è: “Che cosa stiamo cercando di che l’espressione “chemioterapia
curare”? palliativa” è carica di ambiguità,
Per quanto riguarda le mutila­ confonde il paziente rendendolo
zioni genitali femminili, credo che poco autonomo.
tutti concordino nel ritenerle con­ Prestare attenzione al linguaggio
trarie ai diritti umani; il problema nella relazione medico-paziente e
vero è individuare le strategie per depurarlo degli attuali caratteri di
combatterle. aggressività è uno dei tanti inviti
Anche in questo caso è neces­ che arrivano dall’universo femmi­
sario che siano le donne a rendersi nile.
promotrici di tali iniziative. Sarebbe
un atteggiamento paternalistico, da
parte nostra, voler portare avanti
progetti al posto delle donne diret­
tamente interessate; è necessario
invece che esse stesse si rendano
protagoniste in prima persona
di adeguati progetti culturali, in
modo tale da acquisire autonomia
decisionale.

Una nota di linguaggio. La medi­


cina spesso usa termini di chiara
derivazione maschile e militare. Il
fatto che si usi spesso un gergo di
sapore militare, rende accettabile
tutto, perché in guerra tutto è per­
messo: la metafora della guerra alla
malattia e del corpo come campo di
battaglia rende lecita qualsiasi cosa;
è la ben nota metafora di cui parla
Susan Sontag.
Anche in ambito linguistico la
medicina è molto aggressiva e in­
vadente: basti pensare ai protocolli
di sperimentazione in cui si parla di
“reclutamento”, di “arruolamento”
delle persone. Questo linguaggio è
da considerarsi inaccettabile, perché
il paziente viene immediatamente
Gaia Marsico è professore di Bioetica
posto in una condizione di soggezio­
presso l’Università di Padova e membro
ne, passando da soggetto a oggetto della Commissione Regionale di Bioetica
del trattamento. della Regione Toscana

73
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
la salute delle donne statistica potrebbe sostituirsi alla
conoscenza che può derivare dalla
relazione diretta tra curante e pa­
Violetta Plotegher ziente. Si potrebbe quindi finire col
trascurare informazioni essenziali
non solo per il successo terapeuti­
La strada verso l´affermazione di pari diritti
co, ma anche per la capacità della
e di prospettive migliori per la salute della medicina di capire se stessa come
donna passa attraverso l´eguaglianza con scienza. Da ciò consegue che la
l´altro genere. medicina è veramente scientifica nel
momento in cui trova la mediazione
specifica, per quel dato paziente,
tra le conoscenze disciplinari e la
persona con la sua storia unica
e irripetibile (non è indifferente
La medicina ha a che fare con gli essere uomini o essere donne, né
esseri umani, e sappiamo bene che dal punto di vista psicologico né da
non esiste un essere umano uguale quello emotivo).
all’altro e che quindi nessuno rea­ Oggi la medicina soffre non di
gisce allo stesso modo agli stimoli un eccesso, ma di un difetto di
ambientali a cui viene posto di fron­ scientificità. Questo succede tutte
te. Reagire agli stimoli ambientali le volte in cui si è incapaci di avere
è infatti strettamente legato allo accesso alla ricchezza di saperi che
sviluppo natale e post-natale rela­ è contenuta nel rapporto terapeu­
tivo alle stimolazioni dell’ambiente, tico. La ricchezza di questo sapere
alle dinamiche sociali, affettive è accessibile solo se si mette al
e relazionali con cui entriamo a centro dell’attenzione la relazione
contatto. terapeutica. Io sono convinta che le
Da un lato la medicina deve tener relazioni terapeutiche efficaci siano
conto dell’unicità di ciascuna per­ tantissime, ma sono altrettanto
sona, dall’altro, come ogni scienza, convinta che in questo momento,
ha bisogno di criteri generali che per il modo in cui è organizzata la
chiaramente non possono essere sanità, non siamo capaci di utiliz­
applicati direttamente al singolo. zare questi saperi: è una ricchezza
La medicina deve quindi tentare una che non circola, che non ha modo
mediazione tra questi due estremi. di codificarsi per essere riconosciuta
La qualità della medicina oggi e valorizzata.
è fondata per molti soprattutto La domanda di senso è cruciale:
sull’uso della statistica. nella sta­ se il terapeuta e il paziente si in­
tistica le particolarità individuali contrano intorno alla domanda di
divengono fluttuazioni intorno a senso, la loro relazione si struttura
un valore medio. Si tratta dunque a un livello alto. Quante volte invece
di una soluzione efficace sui grandi è l’infermiera a compilare la cartella
numeri, ma il sapere fornito dalla e poi il medico non fa altro che met­
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
terci le note finali? Una procedura di di questo testo affermano che
questo tipo impedisce la possibilità è necessario che le donne siano
di conoscenza della storia della oggetto di osservazioni scienti­
persona, elemento essenziale nella fiche autonome, perché esiste
relazione terapeutica. un cuore che lavora al maschile
e uno che lavora al femminile,
Il corpo della donna è, ancora esistono metabolismi maschili e
oggi, più oggetto che soggetto di metabolismi femminili...
cura. Se dico di “essere” un corpo 2) Considerare la salute delle donne
posso raggiungere una situazione di come essenzialmente riprodutti­
benessere, ma se dico di “avere” un va e la salute maschile come es­
corpo posso al massimo benestare. senzialmente produttiva. Questo
Finchè il corpo femminile non produce una particolare disparità
sarà oggetto di diritti anche in ter­ di trattamento scientifico: la me­
mini di salute, questa sostanziale dicina viene orientata a spiegare
differenza esistente tra i due generi i fenomeni patologici nella donna
non si potrà svincolare dalla volontà in modo diverso da come spiega
di controllo. La strada verso l’affer­ quelli negli uomini, guardando
mazione di una soggettività, di pari principalmente al suo apparato
diritti, di prospettive migliori per la riproduttivo-ginecologico.
salute della donna, passa attraverso
ragionamenti di eguaglianza con C’è una possibilità di orienta­
l’altro genere. mento per i medici che vogliono un
Se il corpo è una realtà pensante, corretto modo di guardare alla diffe­
un corpo diverso dal mio conosce renza di genere nel loro operare?
in modo diverso, e conosce anche C’è la possibilità di una differen­
un mondo diverso dal mio. Questo za di genere da valorizzare come cri­
vale per ogni soggetto portatore di terio metodologico nella valutazione
alterità. dello stato di salute della donna?
Il modo corretto è quello di guar­
nella “Guida alla salute della dare al corpo femminile partendo da
donna: la mente, il cuore, le braccia”, esso per come è, e non in relazione
pubblicata dalla Commissione nazio­ al corpo maschile.
nale per le Pari Opportunità durante È scorretto se noi guardiamo al
la presidenza di Laura Balbo, vengo­ corpo e alla salute femminile utiliz­
no fatte alcune interessanti osserva­ zando strumenti indiretti tratti dalla
zioni; vi viene notato che ci sono dei conoscenza del corpo maschile o
pregiudizi enormi sulla salute delle focalizzati sullo studio dell’attività
donne, due in particolare: ormonale-riproduttiva.
1) Considerare l’osservazione scien­ È corretto studiare il corpo
tifica del corpo maschile come femminile integrando la visione
valida anche per il corpo fem­ della specificità del suo sistema
minile. numerose studiose che riproduttivo con quella degli altri
hanno collaborato alla stesura sistemi e apparati, in relazione con
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
il sistema nervoso; a questo si deve depressione è spesso legata a situa­
aggiungere l’interazione con l’am­ zioni di vita della donna. Questo se­
biente esterno e con i determinanti gnale non va represso, ma utilizzato
sociali e affettivi. per conseguire un cambiamento.
È scorretto guardare al sistema Un altro esempio è dato dall’am­
riproduttivo come sistema leader bito della sessualità e dei rischi
del corpo femminile. Si studiano legati alle malattie sessualmente
gli organi e gli apparati, trascu­ trasmissibili; raramente si dice
rando così la loro specifica storia esplicitamente che sono le donne a
e sovrascrivendovi la storia del essere le destinatarie di una sempre
sistema riproduttivo. Un esempio più frequente possibilità di incor­
emblematico è rappresentato dalla rere in una malattia sessualmente
proposizione delle terapie ormona­ trasmissibile.
li-sostitutive come preventive delle Rispetto alla menopausa, certa­
patologie cardiovascolari. mente, con la caduta del livello degli
Un’altra dimensione corretta di estrogeni, c’è un’accelerata perdita
valorizzare la differenza di genere vitale della donna, ma poche volte
in medicina è quella di studiare il viene detto che:
rapporto tra la salute femminile e a) l’osteoporosi ha la sua genesi
Salute e culture: la donna

gli stress ambientali, guardando ai nel corso della giovinezza, nel


modelli e ai compiti di ruolo che tipo di alimentazione, di attività
agiscono specificatamente sulla fisica e di stili di vita che hanno
donna e la indirizzano verso stili di accompagnato la donna fino a
vita non sempre favorevoli al suo quel momento;
benessere. b) molti studi dimostrano che
È scorretto invece valutare lo l’attività fisica, l’esposizione al
stato di salute-malattia della donna sole e all’aria aperta sono molto
come ormone-correlato. spesso più efficaci paragonati
della terapia ormonale sostitu­
Oltre ai determinanti sociali di tiva, e a lungo termine danno
salute legati alla povertà, vi sono più benefici.
altri ambiti nei quali la salute della Altri esempi possono essere
donna non è così attentamente trovati nell’ambito della violenza
valutata. domestica: una donna su dieci la­
Ad esempio, in campo psichia­ menta di aver subito, nella corso
trico, la depressione: c’è una grande dela sua vita, violenze in famiglia
percentuale di donne, soprattutto o da parte di persone conosciute.
tra i quaranta e i sessanta anni, che Questa dimensione va ricordata
ricevono dal medico una diagnosi di anche nella raccolta panamnestica.
depressione e che utilizzano farmaci La donna ha piacere se le si chie­
per curare tale disturbo. Molte volte dono informazioni rispetto alla sua
la diagnosi è affrettata; raramente storia personale, indispensabili per
c’è un accompagnamento rispetto interpretare la sua salute.
al segnale che la malattia dà. La Infine va accennata la questio­
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
ne del lavoro che, con tutte le sue Oggi stiamo assistendo a un par­
dinamiche di stress e di fattori di ticolare fenomeno sociale: le donne
rischio, incide fortemente sulla emancipate dal ruolo tradizionale,
salute della donna. che si inseriscono nel mondo del
Anche il prendersi cura come lavoro e che non riescono a conci­
realizzazione di sé è un fattore di liare i tempi del lavoro con i tempi
rischio; è necessario che le donne della famiglia, hanno creato delle
siano protette da questo sovracca­ debolezze nella dimensione di cura
rico e rese consapevoli e coscienti dei più deboli, soprattutto degli
che sono soprattutto soggetti di anziani e dei bambini. In presenza
cura per se stesse. nelle situazioni di un’evidente carenza di servizi,
di depressione post partum questa c’è anche la tendenza a chiamare
dinamica è cruciale. Si otterrebbe altre donne, più povere, a sostituire
già una buona prevenzione se nei quelle che prima stavano in famiglia
corsi di preparazione al parto si a prendersi cura dei propri cari.
trasmettesse un’idea un po’ più Il livello di benessere della
realistica di quello che è il compito nostra popolazione non aumenterà
materno, unitamente al consiglio di solo introducendo nuova tecnologia,
non essere eccessive nelle cure. ma anche migliorando la cultura del­
la salute e la capacità di relazione
Concludo proponendo alcuni tra medico e paziente
spunti di riflessione:
– Esiste una differenza di genere
nel fare l’operatore sanitario.
Tale differenza consente un po­
sitivo e arricchente scambio di
competenze di cura tra uomo e
donna.
– Ci sono dei rischi nell’avere ec­
cessive competenze femminili
all’interno della sanità e del
sociale. Il rischio principale è
quello di creare dipendenze: se
la cura diventa per la donna che
opera nei servizi alla persona una
realizzazione di sé, può innescare
un pericoloso meccanismo di
dipendenza che può privare la/il
paziente della sua autonomia.
– Esiste sia una salute di gene­
re che un modo femminile di
prendersene cura. Spero che si
Violetta Plotegher è ginecologa e asses­
arrivi, con il tempo, a valorizzare sore alle Politiche sociali del Comune
questa differenza. di Trento

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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
salute e informazione
Dialogo di Bioetica e Biodiritto del 7 ottobre 2005

Il momento della comunicazione e altri fattori, ad esempio i gruppi


dello scambio di informazioni fra di interesse) possano influenzare
medico e paziente è condizionato le decisioni del paziente al di fuori
da numerosi fattori di carattere cul­ della comunicazione tra medico e
turale e psicologico. Una difficoltà paziente. Questi fenomeni possono
particolare, ad esempio, deriva dal essere meglio compresi anche alla
tecnicismo che inevitabilmente con­ luce dell’uso dell’immagine per
nota le informazioni che il medico descrivere e diffondere modelli di
deve fornire al paziente. salute.
Tutti questi aspetti sono condi­ Attraverso la testimonianza di
zionati, a monte, dalle informazioni alcuni esperti del settore, l’incontro
che il paziente può direttamente si propone una disamina delle prin­
ottenere da media quali trasmissioni cipali problematiche del rapporto tra
televisive o internet. Si può quindi salute ed informazione.
ritenere che i media (così come (G.S.)

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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
la comunicazione Peraltro la scienza e la medi­
cina si stanno evolvendo in modo
come determinante sempre più accelerato e non hanno
della salute la capacità, da sole, di definire gli
indirizzi applicativi: pertanto è
Giovanni Martini sempre più necessario che l’etica
e la politica assumano un ruolo
importante nella determinazione
Comunicazione e informazione fanno degli indirizzi e degli obiettivi. In
parte dei determinanti fondamentali che tal modo non solo la politica, ma
consentono di migliorare lo stato di salute anche tutti i soggetti in grado di
e di benessere della popolazione. produrre opinione (dai media alle
istituzioni laiche o religiose, ai vari
attori del mercato) concorrono,
insieme alla comunità scientifica, a
I grandi cambiamenti sociali, che definire uno scenario in cui si va a
caratterizzano la nostra epoca evi­ collocare l’assistenza sanitaria.
denziando una transizione dall’era
industriale all’era dell’informazio­ L’evoluzione verificatasi nel
ne, stanno estendendo il proprio campo dei media, dai giornali alla
impatto anche nei confronti dei radio, alla televisione e a Internet,
sistemi sanitari e, in particolare, al sta facendo esplodere le conoscenze
rapporto fra offerta e domanda dei in campo medico, anche a beneficio
servizi sanitari. delle persone che non hanno una
Ciò risulta particolarmente evi­ preparazione specifica, ma sono
dente nell’affermarsi di un atteg­ ugualmente interessate al problema.
giamento sempre più “proattivo” da In particolare, l’irruzione di Internet
parte dell’utente (o meglio, del cit­ nella società ha aperto al grande
tadino), che dal tradizionale ruolo pubblico, in questi primi dieci
di paziente (passivo “oggetto” nelle anni, l’accesso a molte informazioni
mani del medico) sta assumendo un precedentemente disponibili esclu­
ruolo di soggetto, non solo caratte­ sivamente a specifiche categorie di
rizzato da diritti precisi, ma anche persone. Questo fatto ha contribuito
sempre più competente e partecipe in modo rilevante a sgretolare il mo­
sia alle fasi di diagnosi che alle dello paternalistico della relazione
strategie terapeutiche, lungo l’in­ fra medico e paziente. non a caso
tero processo di guarigione e verso la maggior parte delle ricerche che
nuovi spazi di salute, che (secondo viene fatta su Internet è relativa al
la definizione dell’Organizzazione reperimento di informazioni medi­
Mondiale della Sanità e anche nella co-sanitarie o comunque inerenti
percezione di ciascuno) si configura la salute. Superati gli eccessi e gli
più come benessere complessivo squilibri che caratterizzano l’intro­
che non semplicemente come as­ duzione di innovazioni relazionali,
senza di malattia. organizzative o tecnologiche, ci si
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
sta avviando verso una situazione in che conduce al miglioramento della
cui il rapporto fra medico e pazien­ comprensione, alla condivisione
te è basato sulla condivisione dei delle conoscenze, a un maggior
percorsi, su una forma di alleanza consenso e all’individuazione di
terapeutica in cui il malato non è possibili azioni efficaci”.
più identificato con la sua malattia o
addirittura colpevolizzato per essere nel definire la comunicazione
stato colpito da un male. per la salute va tenuto in conside­
A ragione si può quindi affermare razione il fatto che gli individui non
che la comunicazione e l’informazio­ costituiscono più un “bersaglio”, ma
ne vengono a costituire degli impor­ sono i protagonisti fondamentali nel
tanti determinanti che consentono recepimento e nell’accettazione dei
al pari di altri ed insieme ad essi messaggi che fanno riferimento alle
(patrimonio genetico, ambiente loro condizioni. Anche alla luce di
fisico, sistema sanitario, stili di vita quanto detto, la comunicazione per
e condizioni socio-economiche) di la salute può essere definita come
migliorare lo stato di salute e di “l’arte e la tecnica di informare,
benessere della popolazione. influenzare e motivare gli individui,
le istituzioni e le comunità sui temi
La parola “comunicazione” deri­ più importanti relativi alla salute.
va dal greco koinonéo che vuol dire Il suo ambito comprende la preven­
“partecipare”. Essa rinvia all’idea zione delle malattie, la promozione
della comunità cioè ad un luogo di della salute, la politica sanitaria e il
interscambio di relazioni tra perso­ miglioramento della salute degli indi­
ne. nel concetto di “interscambio” vidui all’interno della comunità”.
è implicita la bidirezionalità, nel La comunicazione per la salute
senso che ciascun comunicatore è diventata un’area importante e
è allo stesso tempo emittente e in forte espansione che si fonda in
ricevente. Il verbo comunicare trova particolare sul fatto che la ricerca
radici anche nella lingua latina ed in continua a validarne e dimostrarne
particolare nel verbo communicare l’efficacia. Inoltre la disponibilità
che significa “mettere in comune, di nuove tecnologie sta estenden­
condividere”. do l’accesso all’informazione sulla
La comunicazione può essere salute sollevando, nel contempo,
definita in vari modi, uno dei più una serie di problemi sull’equità
interessanti, produttivi e completi nell’accesso, sull’accuratezza dell’in­
è il seguente: “La comunicazione è formazione stessa e sulle modalità
un processo di partnership e parte­ per utilizzare in modo più efficace i
cipazione basato sul dialogo a due nuovi mezzi disponibili.
vie, in cui c’è uno scambio interatti­
vo di informazioni, idee, tecniche e Per comunicare in modo efficace
conoscenze fra coloro che emettono è indispensabile essere consapevoli
e coloro che ricevono le informazioni di ciò che la comunicazione per
sulla base di un rapporto paritario la salute, considerata come utile
81
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
strumento per promuovere o mi­ – rafforzare le relazioni organiz­

gliorare la salute, può o non può zative.

fare. La comunicazione può essere

utilizzata da sola o in combinazione In combinazione con altre stra­

con altre attività. tegie la comunicazione per la salute

Spesso sembra che la comuni­ è in grado di:


cazione da sola possa far molto, – provocare un cambiamento pro­
tuttavia vale la pena tenere distinti lungato in cui gli individui
gli impatti che può avere quando adottano e mantengono nuovi
viene usata autonomamente e comportamenti in relazione alla
quando viene agita in sinergia con salute, ovvero un’organizzazione
altre modalità di informazione e adotta e mantiene un nuovo
di azione. indirizzo politico;
– superare ostacoli o problemi
Da sola la comunicazione è in strutturali come l’insufficiente
grado di: accesso ai servizi sanitari.
– migliorare la conoscenza e la
consapevolezza sulla salute, sui
relativi problemi e sulle possibili i caso
soluzioni; Anche il medico del lavoro,
– influenzare la percezione, le con­ come gli altri colleghi, fornisce
vinzioni e gli atteggiamenti che quotidianamente informazioni in
Salute e informazione

a loro volta possono cambiare le tema di salute; parte di queste


norme sociali, in quanto le norme informazioni sono anche “nor­
sociali sono costruite sulla base mate”, nel senso che la legge a
dei convincimenti della comunità tutela dei lavoratori prevede una
di riferimento; serie di informazioni che il me­
– suggerire azioni; dico deve fornire agli operatori
– dimostrare o illustrare pratiche (ad esempio, il significato degli
orientate alla salute; esami effettuati).
– rinforzare conoscenze, atteggia­ Il medico del lavoro ha però la
menti o comportamenti; particolarità di rivedere periodi­
– mostrare i benefici dei cambia­ camente gli operatori non solo
menti comportamentali; in ambulatorio, ma anche sul
– dare sostegno a posizioni su posto di lavoro, negli incontri
problemi o strategie di salute; dedicati alla sicurezza, nell’am­
– migliorare la domanda nei con­ bito dei corsi di formazione, nel
fronti dei servizi sanitari; non momento dei pasti quando il
basta, infatti, che i servizi sa­ medico è in sopralluogo, nella
nitari si strutturino in base alla partecipazione a gruppi di lavoro
domanda, ma è importante che finalizzati a scelte organizzative
anche la domanda interagisca per la massima riduzione dei ri­
con l’offerta di servizi sanitari; schi (acquisto di macchinari, di
– respingere miti o idee sbagliate; dispositivi di protezione, ecc.);
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
può costruire con gli operatori maturgiche, non ha la possibilità,
un rapporto che definirei par­ né da sola né in combinazione con
ticolare, probabilmente diverso altre strategie, di:
da quello che riesce a costruire – produrre cambiamenti pro ­
il collega medico di famiglia nei lungati nei confronti di com­
confronti dei lavoratori sani (di portamenti complessi, senza
cui spesso vede le mogli). il sostegno di programmi più
In queste molteplici e diverse ampi e articolati che possono
occasioni di incontro il medico anche includere strategie nei
del lavoro può adottare varie confronti dell’offerta dei servizi
strategie per comunicare la salu­ e delle tecnologie sanitarie, e
te: colloquio in visita, confronto nemmeno produrrecambiamenti
su dati specifici (come nel caso nelle norme e nelle politiche.
del monitoraggio biologico o di È infatti logico che situazioni
quello ambientale), formazione di tipo strutturale non possano
tramite la proiezione di filmati essere modificate da semplici
(che riportano, ad esempio, interventi di tipo funzionale,
come gli operatori agiscono quale può essere considerata la
sul campo), confronto con gli comunicazione;
operatori nelle scelte per il mas­ – essere ugualmente efficace
simo contenimento del rischio. nell’affrontare tutti gli aspetti
È proprio la comunicazione o nel ripetere tutti i messaggi,
tramite varie strategie che per­ sia perché il problema affrontato
mette di provocare cambiamenti o il comportamento suggerito
prolungati negli individui, ma possono essere complessi, sia
a questo aggiungerei un altro perché la popolazione-target
fattore determinante che è il può avere dei pregiudizi sul
coinvolgimento degli operatori. tema o, infine, perché il tema
Il coinvolgimento permette una affrontato è controverso.
più rapida crescita della cultu­
ra della salute, una facilitata Le tipologie in cui la comunica­
condivisione degli obiettivi di zione per la salute si struttura, sono
salute che ci siamo dati e per­ varie e diversificate e talvolta si
mette anche di affrontare con sovrappongono o si aggregano.
più serenità le incertezze. Non Alcune si basano sulla popo­
nascondo che il coinvolgimento lazione e si rivolgono ad intere
degli operatori richiede anche comunità o a specifici gruppi al­
parecchie energie. l’interno delle stesse, altre invece
[Medico] si focalizzano sugli individui. Le
attività di comunicazione più dif­
fuse e conosciute sono:
È necessario e utile individuare – l’educazione alla salute, che cerca
anche i limiti della comunicazione. di promuovere comportamenti
non possedendo caratteristiche tau­ sani educando ed informando gli
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
individui mediante l’uso di mate­ fondate sull’utilizzo delle tecnolo­
riali e di attività strutturate; gie e comprendono:
– il marketing sociale, che pro­ – la telesalute (telehealth), cioè
muove o sostiene cambiamenti l’applicazione delle tecnologie
comportamentali positivi appli­ delle telecomunicazioni alla
cando le tecniche di marketing sanità pubblica e alla medicina;
agli interventi di comunità, di – la comunicazione per la salute
solito con il coinvolgimento dei interattiva, che è l’interazione a
mass-media; livello individuale con tecnologie
– l’advocacy, cioè una forma com­ di comunicazione per ricevere e
binata di sostegno e di pressione trasmettere informazioni sulla
in cui si utilizzano i mass-media salute o per avere consigli su
per promuovere strategie, norme temi legati alla salute;
e programmi di miglioramento – l’informatica sanitaria, cioè la co­
della salute; municazione interattiva in tema
– la comunicazione del rischio, di salute rivolta agli individui;
che coinvolge le comunità in – la telemedicina, cioè l’applica­
dibattiti sui rischi per la salute zione delle tecnologie delle tele­
(ad esempio, di tipo ambientale) comunicazioni e dell’informatica
e sugli approcci alternativi per all’assistenza clinica.
affrontarli;
– la comunicazione al paziente, che Si è visto come la comunicazione
Salute e informazione

comprende l’informazione agli serva a modificare comportamenti


individui con problemi di salu­ considerati e valutati in modo
te, con l’obiettivo di facilitare negativo. I soggetti interessati o
la guarigione o di mantenere i interessabili al cambiamento sono:
regimi terapeutici (comunica­ – Gli individui - Il livello inter­
zione professionista-paziente, personale è fondamentale per
comunicazione peer-to-peer); la comunicazione sulla salute
– l’informazione alla popolazione, perché il comportamento indi­
che aiuta gli individui a com­ viduale influisce sullo stato di
prendere le proprie condizioni salute. La comunicazione può
di salute e a prendere adeguate avere influenza sulla consape­
decisioni in merito alla salute volezza, sulla conoscenza, sugli
propria, dei propri famigliari o atteggiamenti, sull’efficacia,
del gruppo di riferimento. sulle abilità e sull’impegno al
cambiamento comportamentale
In aggiunta, le nuove tecnologie individuale. Anche le iniziative
della comunicazione, quali Inter­ rivolte al pubblico hanno effetti
net, combinando le caratteristiche sull’individuo;
delle comunicazioni di massa e – I gruppi – Sono aggregazioni di
quelle della comunicazione inter­ persone che per ragioni profes­
personale, stimolano la crescita di sionali od occasionali si trovano
idee di comunicazione per la salute a interagire in modo prolungato.
84
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
I gruppi informali a cui le persone atteggiamenti e opinioni, leggi e
appartengono e i contesti comu­ politiche nonché la creazione di
nitari che frequentano hanno un ambienti fisici, economici, cul­
importante impatto sulla salute. turali e informativi. I programmi
Per esempio, iniziative orientate di comunicazione per la salute
alla salute in contesti dove si rivolti alla società, cambiando
svolgono relazioni fra dipendenti gli atteggiamenti e/o i compor­
e clienti, fra persone che frequen­ tamenti individuali, modificano
tano la stessa palestra, studenti le norme sociali.
della stessa scuola, colleghi di la­
voro, pazienti e operatori sanitari Sulla base di questa ripartizione,
in un ambulatorio, possono trarre i canali comunicativi che vengono
grande beneficio dall’informalità più comunemente utilizzati sono:
dell’ambiente; – I canali interpersonali – Sono
– Le organizzazioni – Sono gruppi costituiti da medici, amici,
strutturalmente definiti (asso­ membri della famiglia, ecc. e
ciazioni, club, gruppi, ecc.). pongono i messaggi sulla salute
Con questo termine si intendono in un contesto familiare. È pro­
anche le imprese private, gli enti babile che tali canali siano più
pubblici e la sanità privata. Le affidabili e più influenti di altre
organizzazioni possono diffonde­ forme di comunicazione. Sono gli
re messaggi orientati alla salute, strumenti più efficaci per il fatto
offrire sostegno ai programmi di che coinvolgono atteggiamenti e
comunicazione per la salute e comportamenti. Il loro impatto
implementare politiche in grado risulta più efficace quando gli
di incoraggiare i cambiamenti individui hanno familiarità con
individuali; il messaggio che viene trasmesso
– Le comunità - Gli opinion leader (essendo già stati, per esempio,
e i policymaker possono attiva­ esposti a messaggi provenienti
re alleanze efficaci attraverso da mass-media. Allo stesso modo
cambiamenti nelle politiche, nei i messaggi provenienti dai mass­
prodotti e nei servizi che orien­ media sono più efficaci quando
tano le azioni dei cittadini. Me­ sono sostenuti da comunicazioni
diante l’impatto sulle comunità, interpersonali);
i programmi di comunicazione – I canali di gruppo – Le attività
per la salute possono accrescere che vengono svolte in gruppo
la consapevolezza su un certo sono in grado di facilitare la
argomento, cambiare gli atteg­ trasmissione dei messaggi ai
giamenti e le credenze nonché il destinatari voluti, mantenendo
tipo di sostegno informale o isti­ alcuni degli effetti caratteri­
tuzionale a favore della salute; stici dei canali interpersonali.
– La società – nel suo complesso, I messaggi per promuovere la
condiziona i comportamenti indi­ salute possono essere prodotti
viduali attraverso norme e valori, in funzione delle caratteristiche
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
particolari che accomunano i - nello stimolare i destinatari a
membri del gruppo. Similmente cercare informazioni e/o servizi;
ai canali interpersonali, lavorare - nell’aumentare la conoscenza;
utilizzando i canali di gruppo - nel cambiare gli atteggiamenti e
richiede uno sforzo notevole. perfino nel conseguire il cambia­
L’efficacia della comunicazione mento di comportamenti. In ri­
attraverso i canali di gruppo è ferimento a quest’ultimo aspetto,
notevolmente maggiore quando va precisato che i cambiamenti
i membri hanno già acquisito comportamentali sono di norma
familiarità con i messaggi, tra­ associati a campagne articolate
smessi con altre modalità. di lungo periodo più che a pro­
– I canali organizzativi e di co­ grammi comunicativi singoli;
munità – Gruppi di questo tipo – I canali dei media interattivi digi­
possono disseminare materiali tali – I siti Internet, le bacheche
(per esempio, newsletter), orga­ elettroniche, i newsgroup, le chat
nizzare eventi e offrire momenti room, ecc. costituiscono un fe­
di discussione e di spiegazione nomeno in evoluzione che avrà
collegate ai messaggi che si un impatto sempre maggiore nel
intendono diffondere; tempo. Sono media che consen­
– I canali dei mass-media – Sono tono a chi comunica di trasmet­
costituiti da radio, TV, riviste, tere messaggi personalizzati ai
giornali, ecc. e offrono molteplici soggetti target e di ricevere, da
Salute e informazione

opportunità per la dissemina­ questi, utili informazioni di ritor­


zione di messaggi, compresa no. Questi canali sono in grado
la possibilità di includerli nei di produrre sia comunicazioni di
notiziari, nei programmi di in­ massa che interazioni interper­
trattenimento, nei talk show, sonali. Vengono prevalentemente
nelle trasmissioni dal vivo, negli utilizzati per:
editoriali (radiofonici, televisivi, - inviare messaggi personali
giornalistici), negli articoli dedi­ tramite posta elettronica;
cati alla politica e alla salute, in - segnalare indirizzi di siti rag­
poster, brochure e campagne di giungibili da un grande numero
servizio pubblico. naturalmente di utenti;
si possono utilizzare strumenti - creare e diffondere messaggi
e media diversi scegliendoli in pubblicitari;
funzione della massima efficacia - raccogliere ed analizzare infor­
in termini di raggiungimento mazioni inviate dagli utenti;
dei destinatari desiderati. Le - coinvolgere i destinatari in atti­
ricerche hanno dimostrato che vità interattive personalizzate;
l’utilizzo dei mass-media mostra - scambiare idee all’interno di
un elevato livello di efficacia: gruppi di pari e di partner.
- nell’aumentare la consapevolez­
za nei confronti di una condizio­ L’informazione e l’educazione
ne o di un problema di salute; svolgono un ruolo importantissimo
86
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
nella promozione della salute, nella efficace del contenuto;

prevenzione e nella gestione delle – affidabilità: ci deve essere credi­

malattie e nell’assunzione di deci­ bilità della fonte che diffonde il

sioni appropriate nel contesto della messaggio;

promozione della salute, dell’educa­ – penetrazione: il contenuto deve

zione e dell’assistenza. essere disponibile per il maggior

nei confronti degli individui numero possibile dei destinatari


un’efficace comunicazione per la voluti;
salute può essere di aiuto per ac­ – coerenza: il contenuto deve ri­
crescere la consapevolezza dei rischi manere coerente rispetto ad altre
per la salute, per fornire motivazioni fonti accreditate;
e abilità per limitarli e offrire utili – tempestività: il contenuto deve
collegamenti con coloro che si tro­ essere reso disponibile quando
vano in condizioni analoghe. l’audience è maggiormente
nei confronti della comunità, la ricettivo e quando ha la neces­
comunicazione per la salute può aiu­ sità di disporre di informazioni
tare a stabilire le priorità, dare soste­ specifiche;
gno a politiche e programmi orientati – equilibrio: per essere appropria­
alla salute, promuovere cambiamenti to, il messaggio deve contenere
positivi a livello socio-economico e i benefici e i rischi di azioni
nel sistema sanitario, nonché propor­ potenziali ed esporre le diverse,
re norme sociali intese a migliorare purché valide, prospettive riguar­
la salute e la qualità della vita. do all’argomento trattato;
– sensibilità culturale: i processi
Perché una comunicazione rag­ di progettazione e di implemen­
giunga l’effetto desiderato deve tazione devono affrontare temi
essere efficace; tale efficacia può es­ specifici per gruppi specifici di
sere conseguita grazie alle seguenti popolazione, per livelli culturali
caratteristiche: e per specifiche caratteristiche;
– disponibilità di informazioni: i – multidimensionalità: la ricerca
contenuti devono essere tra ­ ha dimostrato che il livello di
smessi dove i destinatari possono maggiore efficacia si riscontra
accedere; quando una costellazione di at­
– ripetizione: la trasmissione del tività comunicative si integrano
contenuto deve essere ripetuta con attività non comunicative.
nel tempo sia per rinforzare
l’impatto nei confronti dei de­ Va opportunamente precisato
stinatari specifici, sia per rag­ che, da sola, la comunicazione non
giungere le fasce di popolazione è in grado di risolvere i problemi
desiderate; strutturali, come, ad esempio, la
– accuratezza: il contenuto deve povertà o la mancanza di assistenza;
essere valido e presentato accu­ non è in grado di ridurre la malattia
ratamente; anche la forma può o la morbilità in una popolazione,
contribuire alla trasmissione a meno che non sia sostenuta da
87
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
interventi in grado di modificare i salute.net/context_biblioteca.
fattori comportamentali, biologici, jsp?area=44&ID_LInK=459)
socio-economici e ambientali.
Per fare in modo che la comu­ [4] Fondazione CEnSIS, Comuni­
nicazione migliori la salute degli cazione e Informazione per la
individui e delle comunità, è ne­ Salute, 2001, (http://www.
cessario identificare le opportunità censis.it/277/372/4974/511
che ci offre in relazione a specifici 4/5152/5153/content.ASP)
problemi di salute, rafforzare e qua­
lificare l’infrastruttura comunicativa [5] J. Jacobson, Changing commu­
e, infine, promuovere un’analisi nication strategies for repro­
critica della sua efficacia. ductive health and rights: an
È altresì necessario individuare e overview in Working Group on
applicare strumenti di valutazione Reproductive Health and Fami­
per riconoscere i bisogni e i contesti ly Planning – Report from the
dei diversi stakeholder e utilizzare le meeting on Changing Communi­
migliori tecnologie disponibili. cation Strategies for Reproduc­
tive Health and Rights (10-11
Sulla base di quanto detto, i de­ Dec. 1997, Washington DC),
cisori pubblici dovranno affrontare new York: Population Council
due sfide: garantire la privacy degli
interscambi informativi relativi alle [6] S.C. Ratzan, n.S. Stearns, J.G.
Salute e informazione

tematiche della salute che vedono Payne, P.P. Amato, M.A. Madoff,
coinvolti i cittadini e assicurare l’equi­ “Education for the Health Com­
tà nell’accesso all’informazione. munication Professional: A Colla­
borative Curricular Partnership”,
in American Behavioral Scien­
RIfERImENTI bIblIOgRafIcI tist, 32 (2), nov. 1994, p. 368

[1] R. Brodie, Virus della mente, [7] S.C. Ratzan, “Health Communi­
Ecomind, 2000 cation”, in Challenges for the
21st Century - Special issue,
[2] U.S. Department of Health & American Behavioural Scientist
Human Services, CDC - Making 38 (2), 1994
Health Communication Programs
Work (Pink Book), (http://www. [8] World Health Organization, The
cancer.gov/pinkbook), 1989 Pen Is Mighty As The Surgeon’s
Scalpel - The Nuffield Trust,
[3] V. Curzel, a cura di, Comuni­ 1999, (www.euro.who.int/do­
cazione pubblica e marketing cument/e68240.pdf)
sociale per la sicurezza e la
salute sul lavoro, Provincia
Giovanni Martini è dirigente del Servizio
Autonoma di Trento, 2005, Innovazione e formazione per la Salute
parte I, (http://www.trentino­ della Provincia Autonoma di Trento

88
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
la morte è inevitabile necologico. Sulle schede, oltre che
la descrizione della visita, tengo
anche brevii appunti del colloquio
Andrea Gianinazzi per superare le difficoltà di me­
moria che stanno incombendo. È
per questo che posso raccontare
La pletora di informazioni indirizzate al
questo breve episodio pertinente

paziente ne aumentano l'insicurezza e all’argomento.

alimentano una visione mitica dell'efficacia Circa dieci anni fa effettuo il con­

della scienza medica. trollo annuale a una signora qua­


rantenne, donna in carriera, quin­
di attiva, fisicamente ben tenuta.
Finita la visita, che non metteva
in luce assolutamente nulla di
irregolare – anche la domanda
Ogni sistema sanitario è caratteriz­ “Come le vengono le mestruazio­
zato da una pluralità di attori: ni” aveva avuto come risposta
– i pazienti, che sono anche “Come un orologio, regolari ogni
cittadini, assicurati e clienti a 28 giorni” – la piacente signora
seconda del contesto in cui s’in­ mi dice: “Dottoressa, facciamo
seriscono e fanno delle scelte; qualche esame per vedere se sono
– i fornitori di prestazioni, che, in menopausa”. Cerco di spiegarle
avendo risorse, vendono beni sul che non ne vedo la necessità,
mercato della salute; non c’è nemmeno familiarità per
– i produttori di tecnologia; menopausa precoce, non ha sin­
– i politici, che devono decidere la tomi e quindi non è indicato fare
pianificazione sanitaria. nessun accertamento. “No, sa,
Oggi, in ciascun paese, una perché io assolutamente voglio
quota sempre maggiore di ricchez­ fare la terapia sostitutiva, perché,
za è destinata alle spese sanitarie capisce...”, e mi elenca tutte le
(attualmente quasi il 10 %). lodi che in quegli anni appariva­
Il paziente diviene destinatario no sulle riviste al riguardo della
di un’ampia serie di informazioni che terapia ormonale sostitutiva.
anziché determinare competenze È ritornata poco tempo fa, or­
e certezza generano sempre più mai cinquantenne, con iniziali
insicurezza. irregolarità mestruali. Questa
volta inizio io a parlarle di pos­
sibile perimenopausa, a esporle
ii caso l’eventuale necessità di utilizzare
Sono ormai un medico “maturo”, qualche terapia per ridurre il
quindi ho pazienti che seguo relativo stato d’iperestrogenismo
ormai da più di 20 anni e che che la porta ad avere metrorragie
normalmente accedono a un e conseguente anemia. Ma la
controllo presso l’ambulatorio gi­ signora sempre “assolutamente”,
89
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
non vuole fare nessuna terapia, dalla stampa, dove si faceva ca­
né ora né quando sarà in totale pire e si trasmetteva anche a noi
amenorrea; caso mai, si curerà medici prescrittori, che la terapia
con l’omeopatia, perché “Mi vuol andava iniziata subito e protratta
far venire un cancro al seno? E il più possibile: “negli Stati Uniti
l’infarto?” In questi ultimi due si usa anche a settanta anni”.
anni, infatti, sono apparsi nume­ Sono passati pochi anni, hanno
rosi articoli, anche su quotidiani iniziato a essere pubblicati i primi
ad alta diffusione, con allarmismi studi, si è capito che tutto l’otti­
in tal senso. mismo dei primi anni doveva esse­
Parlo del problema “informazione re ridimensionato, che come tutte
e mass media” perché sarebbe le terapie anche questa va usata
stato troppo lungo trattare la solo se c’è una patologia, un di­
problematica “informazione tra sturbo, ma non in prevenzione di
medico e paziente”. Inoltre, i ciò che non c’è. Nei nostri corsi si
mass media non fanno altro sono portati questi primi risultati
che amplificare i nostri errori, non ottimistici, e la stessa stampa
le nostre incertezze o le nostre che aveva dato tanto entusiastico
certezze di comunicazione con il rilievo al “boom ormonale”, ha
paziente, creando una cassa di ri­ trovato un articolo, pubblicato su
sonanza che può essere oltremodo una rivista scientifica seria (an­
pericolosa perché impedisce alla che se, purtroppo, lo studio non
Salute e informazione

maggioranza delle persone l’uso lo è) di notevole allarmismo; e


del ragionamento o l’utilizzo delle così sono apparsi su quotidiani e
proprie capacità cognitive. riviste articoli di terrorismo vero e
Eravamo stati noi ginecologi, proprio. Articoli che, ovviamente,
dieci anni, fa a elogiare in modo sono stati pubblicati in estate (i
inopportuno (o era opportuno per mass media conoscono meglio
le proprie entrate economiche?) i di noi le caratteristiche di una
benefici di una terapia ormonale, comunicazione efficace), quan­
per altro in precedenza usata, che do, comodamente spaparanzata
non era ancora sicura e ben docu­ su una sdraio, la maggior parte
mentata nei suoi effetti a lungo delle donne ha il tempo di dare
termine. Ricordo perfettamente un’occhiata ai giornali e di far
come ai nostri congressi venissero partire il tam tam con la vicina
invitate la stampa e belle signore d’ombrellone.
dello spettacolo in età appro­ Che dire? Dieci anni fa ero uscita
priata per stimolare le donne ad dalla sala durante una conferenza
assumere ormoni, facendo capire di aggiornamento sulla meno­
che tutte sarebbero rimaste come pausa perché, in modo palese
quelle dive se... ed inequivocabile, un relatore
Ricordo una conferenza di consen­ – stimato professore –, aveva
so proprio nella nostra provincia, presentato l’argomento come un
ben ripresa dalla televisione e vantaggio economico per il nostro
90
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
ambulatorio, visto che era in calo ruotano attorno alla sanità sono
il numero delle donne gravide da dunque in grado addirittura di mo­
seguire. Come metodo di lavoro, dificare il PIL interno di un piccolo
avevo cercato di smitizzare le Stato come il Cantone Ticino.
meraviglie attribuite alla terapia Le attese nei confronti della
ormonale sostitutiva, ritenendola, salute sono in continua crescita, so­
appunto, una “terapia” e quindi prattutto in società avanzate come
da utilizzare, come tutti i farmaci, la nostra dove la medicina appare
solo in caso di necessità e non sempre più come una scienza esatta
come “elisir di lunga vita”. e infallibile. Tali attese dovrebbero
Perciò, ora che le mie idee sono essere senza dubbio ridimensionate
confermate dai dati della lette­ perché spesso superano ogni ragio­
ratura medica, non mi è difficile nevole evidenza.
continuare su questa strada; ma Tuttavia la visione mitica del­
continuo ad arrabbiarmi per il la salute e la convinzione circa
modo in cui, quotidianamente, l’onnipotenza dei sistemi sanitari
i media diffondono le notizie sono continuamente rinforzate e
riguardanti la salute. Mi rendo avvalorate dalla diffusione di co­
conto che, per forza di cose, que­ municazioni mediatiche finalizzate
sta società consumistica non ci a tenere desta l’attenzione della
permette di capire che siamo solo popolazione con mezze verità, più
degli esseri umani, che vorremmo che a dare informazioni corrette e
essere onnipotenti, ma che non veritiere in tema di salute.
sappiamo invece salvaguardare Si pensi ai sempre più diffusi
nemmeno ciò che abbiamo in tentativi di anticipare la conoscen­
prestito: la natura, l’ambiente che za circa la possibile insorgenza di
ci circonda, la nostra stessa vita. una malattia. Oggi sono sempre
[Medico] più pubblicizzati, e di conseguenza
richiesti, screening e test geneti­
ci in grado di prevedere malattie
nel mercato della salute le informa­ future, anche qualora esse siano
zioni sono diffuse soprattutto da incurabili.
coloro che producono beni e servizi Il sistema sanitario assorbe il
medico-sanitari. Questi produttori 95% delle risorse di uno Stato de­
hanno tutto l’interesse a diffondere stinate alla salute, ma costituisce
informazioni che vadano a mas­ solo il 10% -15% dell’intero pro­
simizzare il profitto della propria blema-salute. L’aspetto riparatorio
attività. ha dei costi notevolmente maggiori
In Svizzera vi sono dei Cantoni rispetto a tutti quegli interventi
in cui vi è stato un forte aumento che potrebbero essere attuati per
del PIL dovuto al corrispondente salvaguardare e migliorare la salute
aumento, da parte del sistema sa­ di una popolazione.
nitario, del proprio volume di affari Da un’indagine fatta in Svizzera,
in ambito sanitario. I profitti che l’80% del campione di popolazione
91
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
intervistato ritiene che la medicina Su un giornale svizzero qualche
sia una scienza esatta. Tale convin­ tempo fa è apparsa una notizia
zione diminuisce considerevolmente piuttosto curiosa: in Portogallo si
per gli internisti e ancor più per è fatto credere alle donne che, se
gli epidemiologi, che sono lungi si fossero presentate sul balcone
dal credere nell’infallibbilità della di casa a seno nudo, sarebbe stata
scienza medica proprio perché la fatta loro una mammografia col
conoscono più da vicino. satellite. E non sono state in poche
Richard Smith, che fino a qualche a dare credito a quest’informazione,
anno fa è stato il direttore respon­ convinte di sottoporsi a uno scree­
sabile del British Medical Journal, ning satellitare.
definisce il rapporto medico-pa­ Episodi come questo evidenziano
ziente come una sorta di “follia a il bisogno della popolazione di esse­
due” nella quale il paziente si sente re presa in carico da un sistema che
incerto, ma è convinto che il medico promette molto di più di quanto in
sia certo, mentre il medico sa di realtà riesca a realizzare.
non essere certo, ma è sicuro che il Oggi più che mai assistiamo
paziente non sappia di questa sua all’esaltazione di una politica sani­
incertezza. taria strutturale, gestita sull’offerta,
Ci troviamo di fronte a una sul numero degli ospedali, sul ma­
forte e insanabile asimmetria di nagement, sul finanziamento, con
conoscenze tra medico e paziente l’obiettivo di garantire l’accesso
Salute e informazione

che arriva a generare incertezza in equo a cure efficaci basate sull’evi­


entrambi. denza scientifica. Personalmente
Ecco alcuni esempi molto elo­ credo che vada invece maggiormen­
quenti di ciò: te curato un altro aspetto, quello del
– il 50% delle donne americane rafforzamento delle competenze dei
a cui è stato asportato il collo cittadini attraverso l’informazione e
dell’utero continuano a fare il la comunicazione circa gli aiuti che
pap test; la medicina può dare nella gestione
– il 73% degli adulti americani di un problema di tipo sanitario.
preferisce sottoporsi a un total L’obiettivo è quello di riequili­
body scanner piuttosto che rice­ brare l’asimmetria dell’informazione
vere in regalo 1.000 dollari in tra medico e paziente e di ridurre il
contanti; crescente consumismo di prestazioni
– il 66% degli adulti americani è sanitarie.
disposto a sottoporsi a un test Il paziente-consumatore è un
di diagnosi precoce anche per un soggetto debole, che non possiede
tumore per cui non esiste una informazioni, che non è in grado di
cura; esprimere preferenze sul mercato
– molte donne credono che lo sanitario e che quindi ha bisogno di
screening mammografico eviti o essere guidato nelle sue scelte.
riduca il rischio di ammalarsi di Solitamente le informazioni che
tumore al seno. mancano al paziente sono:
92
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
– le informazioni sullo stato di zione evidence based sono:
salute; – i mass media;
– i trattamenti disponibili; – gli opuscoli informativi, che
– le incertezze relative ai tratta­ molto spesso enfatizzano solo
menti disponibili. i benefici e omettono gli effetti
In Svizzera è stato fatto uno indesiderati.
studio in relazione al tumore al pan­
creas, ponendo agli intervistati due
tipi di quesiti, caratterizzati da due iii caso
diverse modalità di informazione: È autunno, tempo di primi
– un’informazione standard: “In raffreddori, di prime sindromi
occasione dell’abituale visita di parainfluenzali... di vaccino an­
controllo, il medico le chiede tinfluenzale.
se è disposto a sottoporsi a un L’altro giorno, guardando la
test diagnostico che consiste in televisione, sono incappata in
un esame del sangue in grado una trasmissione che trattava di
di diagnosticare precocemen ­ salute e nella quale si parlava dei
te l’esistenza di un cancro al mali di stagione e di vaccino an­
pancreas. Quale sarebbe la sua tinfluenzale. Dopo aver elencato
decisione?” le categorie di adulti per le quali
– un’informazione estesa, nella la vaccinazione è caldamente
quale alla domanda precedente consigliata, il presentatore ha
sono stati aggiunti i seguenti spostato l’attenzione sui bam­
dati: “ Il test non è preciso bini, affermando che anche per
perché c’è il rischio dei falsi loro è opportuno ricorrere al
positivi; è necessario fare esami vaccino, anche quando sono sani
supplementari in ospedale per e senza particolari patologie (mi
confermare il risultato del test; sono chiesta se stessi guardando
in Svizzera ogni anno 11 persone un programma di informazione
su 100.000 sono colpite da can­ sulla salute o un messaggio
cro al pancreas; su 100 persone pubblicitario). E perché? Perché
colpite da cancro al pancreas così la mamma non è costretta
solo 2 sono ancora in vita dopo a sopportare il piccolo, magari
5 anni. In questo caso quale più noioso del solito, e non deve
sarebbe la sua decisione?” assentarsi dal posto di lavoro
Con la prima informazione accet­ per accudire il pargolo, cosa di
ta il test il 60% degli intervistati, non secondaria importanza visto
con l’informazione estesa accetta il che ciò comporta un costo per la
test solo il 13,5%. società. Nessuna menzione, però,
Questo caso dimostra come al diretto interessato. Nessuno
l’informazione possa effettivamen­ che dica se fa bene o se fa male
te cambiare il comportamento del vaccinare contro l’influenza un
paziente. bimbo piccolo, se sia meglio
Le principali minacce all’informa­ evitare, per quanto possibile, il
93
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
malessere influenzale ricorrendo dono l’impegnativo e affascinante
al vaccino o se, al contrario, sia cammino della maternità.
meglio esporre il giovane orga­ In gravidanza tutto è incertezza:
nismo al contatto con il virus, dal momento del concepimento
affinché il sistema immunitario fino alla nascita. Sopravvivere
venga stimolato. Non si parla di all’eterno dubbio dipende dal
effetti collaterali, di rischio-be­ benessere psicologico della madre
neficio. Si parla solo di costi per e dall’intervento di alcuni fattori,
la società dovuti all’assenza dal uno dei quali è la comunicazione
lavoro della madre. efficace. Tutti sappiamo che l’an­
Oggi, in molti casi, la salute ci sia è ormai divenuta il sintomo
viene presentata non più come un dei nostri tempi, in cui viene
fine da raggiungere, un bene da richiesto il massimo in tutto e per
garantire possibilmente a tutti, tutto. L’approccio alla gravidanza,
ma come un mezzo per produrre per la maggioranza delle persone,
denaro e ricchezza. è tendenzialmente in questi ter­
[Farmacista] mini: “Mi sottopongo a tutti gli
accertamenti possibili, voglio un
figlio perfetto!”
Un altro problema è dato dal c.d. Purtroppo, l’ostetricia non è ar­
“secondo parere” che, se divergente rivata a tanto e quello che può
rispetto al primo, disorienta forte­ dare non sempre è certezza. Il
Salute e informazione

mente i pazienti ponendoli in una bi-test che si esegue a dodici


condizione di ansia e d’insoddisfa­ settimane gestazionali, calcola
zione perché vedono infrangersi la un rischio, non una certezza. Così
speranza di ricevere risposte certe come il tri-test alla sedicesima
e univoche. settimana. La diagnosi prenatale
È necessario dunque che l’in­ invasiva mediante villocentesi
certezza in cui si trova a operare il (rischio abortivo a parte) non dà
personale medico venga comunicata sempre sicurezza sulla risposta:
e trasmessa al paziente. Si deve a volte è necessario eseguire a
infatti insegnare a quest’ultimo a sedici settimane l’amniocentesi
dubitare delle proprie scelte e ad per avere una diagnosi definitiva
affrontare serenamente la condizio­ sul cariotipo fetale.
ne di incertezza che caratterizza la Per non parlare delle enormi
scienza medica, in quanto scienza aspettative che si sono create
inesatta. attorno alle indagini ecografiche,
soprattutto alimentate dalla pub­
blicità, ad esempio per le ecogra­
iv caso fie tridimensionali, e dell’enorme
Lavoro da sette anni nell’am­ delusione quando si comunica
bulatorio di diagnosi prenatale che, allo stato attuale, il 30% dei
dell’ospedale S.Chiara di Trento, a difetti non possono essere eviden­
contatto con donne che intrapren­ ziati con questa metodica.
94
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
Gli operatori che lavorano in tale che spesso le donne reagiscono
contesto quindi sono particolar­ con un black-out emozionale e
mente esposti ai rischi del comu­ poco dopo non ricordano quello
nicare, consapevoli di occuparsi che è stato detto).
di due pazienti, uno contenuto – Predisporre un luogo idoneo
nell’altro, al confine tra la vita e alla comunicazione, evitare inutili
la morte, tra il presente e il futu­ intrusioni di estranei. Non sareb­
ro. Durante un esame ecografico be maletaccare i telefoni. Creare
tutto assume un valore altissi­ insomma un luogo protetto dove
mo: il silenzio, l’atteggiamento la donna possa sentire che ci
dell’operatore, il clima in ambu­ siamo solo per lei.
latorio, le interferenze esterne. – Lasciare spazio alle emozioni.
Quanto pesa il silenzio, magari La donna deve poter piangere
prolungato? (qualcosa non va?) liberamente per la delusione, per
Oppure il parlare “troppo” (sarà la caduta delle aspettative, per la
concentrato a sufficienza?). Pa­ preoccupazione.
role come “troppo piccolo, troppo – Stabilire un’alleanza terapeutica
grande, troppo liquido amniotico, con la coppia, favorendo l’autono­
troppo poco...” sono commenti mia decisionale sulle scelte conse­
che toccano punti sensibili nella guenti (non desiderare che scelga­
donna, che tende a sentirsi ina­ no come noi sceglieremmo).
deguata e non all’altezza. – Prendere eventuali contatti per
La capacità di comunicare del­ ulteriori approfondimenti diagno­
l’operatore e dell’equipe multidi­ stici presso altre strutture, dare
sciplinare diviene fondamentale tutte le indicazioni necessarie
quando c’è una diagnosi ecogra­ (recapiti telefonici, documenta­
fica di malformazione. zioni da portare, ecc.)
Giuste parole, al momento giusto e Per fare tutto questo occorre
nel giusto modo: inizia così un’ef­ tanto tempo... tempo sempre pre­
ficace relazione terapeutica. zioso quando in un ambulatorio
– Cercare di usare un linguaggio esiste un programma giornaliero

semplice, vale a dire comprensi­ di lavoro sempre ben nutrito.

bile, non eccessivamente tecnico, Avere tempo e continuare a

aiutandosi eventualmente con trovare il tempo per il sostegno

schizzi esemplificativi. instaura un circolo virtuoso che

– Chiedere alla coppia di ripetere promuove la qualità dell’assi­

quanto è stato detto, per valutare stenza, sia nella relazione con

la comprensione e la completezza la coppia, che nella relazione fra

dell’informazione recepita (si operatori.

comunica solo ciò che l’altro ha [Infermiere]

compreso).

– Lasciare il tempo per le do­

mande, far silenzio, ripetere il Ciò non esclude tuttavia la conse­

colloquio se necessario (sappiamo guente necessità di trovare modalità

95
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
comunicative in grado di informare in fase di quiescenza non si sa.
il paziente in modo veritiero, ma Se si decide per la chemioterapia,
senza aumentare la sua sensazione questa va instaurata quando il
di incertezza fino al punto di tra­ paziente è praticamente asinto­
sformarla in ansia e incapacità di matico, ma non ci sono certezze
decidere. di alcun genere, i pochi dati in
letteratura sono solo aneddotici.
Vedo la paziente con il marito e,
v caso in un difficile e lungo colloquio
La signora S. ha 61 anni e da prospetto le due possibilità:
tempo lamenta lesioni infiltrate intervenire con la chemioterapia
e ulcerate alle gambe, diagno­ con i suoi sicuri effetti collate­
sticate come ulcere varicose e rali e senza alcuna certezza dei
trattate, senza beneficio, con la risultati, oppure non fare nulla,
safenectomia seguita da succes­ sapendo che se la malattia de­
siva revisione chirurgica. genera non ci sono possibilità.
Insoddisfatto dei risultati e spin­ La decisione è difficilissima: non
to dalla paziente, ho avviato un fare nulla pesa come un maci­
complesso iter diagnostico, con gno, ma gli effetti della chemio,
consulenza estera che infine ha senza alcuna certezza non sono
portato una diagnosi certa: lin­ da meno. Timidamente chiedono
foma cutaneo CD56+NKT, nasal se possono avere il parere di uno
Salute e informazione

type. Accanto alla diagnosi, una specialista.


breve comunicazione: per questa Ovviamente rispondo di sì, anche
forma non si hanno certezze in se a malincuore, dato che imma­
campo terapeutico. gino già che la decisione dopo
Obbligatorio a questo punto cer­ il consulto verrà indirizzata per
care informazioni, naturalmente l’agire, più sulle convinzioni del
sulla rete, dove trovo anche medico che della paziente.
l’autore che ha pubblicato di più Preparo una relazione sulla malat­
su questo tumore, cioè cinque tia e l’iter che ha portato alla dia­
casi. Provo a inviargli (in Corea) gnosi, e contatto telefonicamente
una mail per informazioni; con il collega che vedrà la paziente
grande sollecitudine mi risponde prima della visita, anche per spie­
spiegandomi che la malattia è gare cosa ho detto alla signora.
caratterizzata da un periodo di Dopo circa un mese, in cui il
quiescenza con piccole lesioni che collega oncologo si è consultato
recedono spontaneamente, e da con altri specialisti italiani, viene
una fase successiva e imprevedi­ concordato di effettuare la che­
bile di esplosione leucemica che mioterapia, ma in altra sede, per
rapidamente conduce alla morte. problemi di tecnica terapeutica.
Per quanto riguarda la terapia, si In questo periodo la paziente ha
sa che la chemioterapia instaura­ presentato un piccolo focolaio
ta in fase leucemica è inefficace, broncopneumonico a lenta riso­
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
luzione, vista anche i problemi anche a un medico che opera in
di allergia con l’uso di alcuni una realtà periferica.
antibiotici. Poi ha effettuato tre Vi sono delle situazioni di incer­
visite oncologiche: le prime due tezza e di ignoranza dei risultati
hanno confermato la chemiote­ delle pratiche mediche, in cui
rapia, rinviandola in attesa di si deve comunque prendere la
completa risoluzione radiologica decisione migliore.
del focolaio, ma nel corso della La decisione sui trattamenti,
terza visita un altro oncologo le soprattutto in condizione di in­
ha prospettato in modo molto certezza, deve essere assunta dal
realistico i rischi della chemio­ paziente, in base alla conoscenza
terapia, compreso anche la pos­ approfondita della situazione.
sibilità di morirne, non essendo Questa conoscenza è tutt’altro
indifferenti i problemi con l’uso che facile da raggiungere, spesso
degli antibiotici. Il collega le ha necessita di tempo e di più pareri
chiesto poi una decisione defini­ per essere acquisita in maniera
tiva, non subito, su due piedi, ma adeguata a maturare una deci­
entro otto giorni. sione.
La signora S. è tornata da me e È essenziale non pretendere una
abbiamo parlato a lungo, tornan­ decisione immediata, ma lasciare
do a esaminare vantaggi e svan­ al paziente tempo per riflettere.
taggi, in modo più consapevole. Il paziente ha il diritto di cam­
Alla fine del colloquio la signora biare opinione, anche in funzione
e il marito, anche dopo aver chie­ di nuove informazioni ricevute (e
sto espressamente il mio parere, non va considerato un rompisca­
decidono di non effettuare più la tole quando lo fa).
cura, ma il morale di tutti non è Non dobbiamo ragionare per ste­
certo allegro. reotipi. Non tutti i medici sono
Oggi, sono passati due anni, la uguali e, soprattutto, non comu­
signora sta bene e finalmente nicano tutti allo stesso modo.
riesce a dormire serena, essendosi Sarebbe comunque auspicabile
convinta di aver fatto la scelta giu­ un certo grado di uniformità
sta. Ne sono convinto anch’io, ma per i criteri generali della comu­
spero proprio che duri a lungo. nicazione tra i vari medici e il
Cosa si ricava da questo caso? paziente.
Molti dubbi e molte problemati­ [Medico]
che, e la consapevolezza che sce­
gliere nell’incertezza è difficile.
Approfondire sintomi dubbi e Di fronte a una pluralità ed eteroge­
difficili a volte porta a dover neità di informazioni i pazienti non
valutare situazioni ancor più devono essere lasciati soli, ma de­
complesse. vono essere accompagnati, in modo
L’utilizzo della rete può portare non paternalistico, da un operatore
aiuti e conoscenze insperate capace di mettere a sua volta a nudo
97
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
dubbi e incertezze.
Come sottolinea Richard Smith,
vi sono alcuni aspetti che dovrebbe­
ro essere comunicati al paziente:
– la morte è inevitabile;
– la maggior parte delle malattie
gravi non possono essere curate
proprio perché gravi;
– gli antibiotici non servono per
l’influenza;
– le protesi delle anche ogni tanto
si rompono;
– gli ospedali sono luoghi perico­
losi (ad esempio: l’epatite A oggi
si prende negli ospedali);
– i prodotti farmaceutici hanno
anche effetti secondari;
– la maggior parte dei trattamenti
medici danno solo benefici mar­
ginali e molti non funzionano
affatto;
– gli screening danno anche risul­
Salute e informazione

tati falsi positivi e falsi negati­


vi;
– ci sono modi migliori di spendere
i soldi che spenderli per acqui­
stare tecnologia medica.

Andrea Gianinazzi è componente del


Comitato Etico del Canton Ticino

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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
Marketing sociale, l’accettare, rifiutare, modificare o
abbandonare volontariamente un
autoresponsabilizzazione dato comportamento, allo scopo di
e scelte di salute ottenere un beneficio per i singoli,
i gruppi o la società nel suo com­
Vittorio Curzel plesso”.
Dobbiamo peraltro ricordare che
il marketing non è l’unico modo per
Di che cosa parliamo quando parliamo di ottenere un cambiamento di com­
marketing sociale? Quali sono le ragioni portamento. Sono infatti possibili
per utilizzarlo nell’ambito della promozio­ anche altri approcci:
ne della salute? Quali sono i meccanismi – quello normativo (si pensi ad
del suo funzionamento? esempio alle norme che vietano
il fumo negli esercizi e nei locali
pubblici);
1. Il marketing sociale – quello tecnologico (ad es. il

In questi ultimi anni si è parlato “cerotto” per chi vuole smettere

molto di marketing sociale e pur­ di fumare),

troppo non di rado lo si è fatto in – quello economico (ad es. aumen­

modo abbastanza confuso, facendo­ tare il prezzo delle sigarette).

vi rientrare vari campi di attività con Le azioni di marketing sociale

obiettivi e finalità eterogenee. rientrano in un approccio di tipo in­

C’è, per esempio, chi pensa che formativo-educativo, che si esplica


sia marketing sociale l’azione di co­ per lo più nell’elaborazione e nella
municazione svolta dalle associazio­ diffusione di messaggi sui danni le­
ni no-profit quando pubblicizzano il gati ad un dato comportamento no­
proprio operare oppure chi vi ricom­ civo che si consiglia di abbandonare
prende le iniziative messe in atto nonché sui benefici conseguenti al
dalle aziende sanitarie pubbliche cambiamento proposto.
o dalle strutture sanitarie private L’esperienza insegna che spesso i
quando promuovono i propri servizi risultati migliori si ottengono grazie
o cercano finanziamenti. C’è anche all’integrazione dei quattro approcci
chi, con frettolose generalizzazioni, sopra ricordati.
fa un tutt’uno di marketing sociale,
comunicazione sociale e responsa­ 2. Perché utilizzare le tecniche del
bilità sociale d’impresa. marketing sociale per la promozione
noi preferiamo far riferimento della salute?
alla definizione data da Philip Kotler, A fianco di numerosi e fin troppo
con ned Roberto e nancy Lee : “Il entusiastici sostenitori non man­
marketing sociale è l’utilizzo dei cano certo i perplessi e coloro che,
principi e delle tecniche del marke­ prima ancora di sapere di che cosa
ting per influire sulla decisione di si tratti, non esitano a condannare
un gruppo target, destinatario della l’utilizzo delle tecniche del marke­
comunicazione, per quanto riguarda ting nell’ambito della comunicazio­
99
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
ne pubblica e sociale, vedendolo soluzioni, in altre parole una
come strumento sempre e comunque corretta percezione dei danni
asservito a logiche commerciali per la salute correlati a un dato
e ritenendolo quindi inadatto ad comportamento e dei benefici
attività di pubblica utilità. conseguenti all’adozione di
Cerchiamo dunque di capire abitudini più sane, può favorire
quali siano le ragioni dell’utilizzo l’adozione di un comportamento
delle tecniche del marketing sociale salubre;
nell’ambito della promozione della b) Un cambiamento di azione:
salute. ad esempio, non basta che i
lavoratori sappiano perché è im­
Come è noto la finalità delle portante indossare i dispositivi
azioni di promozione della salute è di protezione o quali procedure
facilitare l’adozione di stili di vita produttive seguire per avere una
favorevoli al benessere fisico e psi­ maggiore sicurezza sul lavoro, è
cologico; d’altra parte il marketing necessario che i lavoratori com­
sociale è uno strumento utile per piano tali azioni;
modificare atteggiamenti e com­ c) Un cambiamento di comporta­
portamenti. mento: l’abbandono di abitudini
ne consegue che le tecniche del dannose a favore di altre più
marketing sociale possono essere un salubri;
valido supporto per la promozione d) Un cambiamento di valori: è
Salute e informazione

della salute. spesso il più difficile e il più


Tale attività non sarà svolta lento da attuare. Può essere
in sostituzione, ma piuttosto sarà indispensabile per esempio per
integrata con le tradizionali ini­ creare un atteggiamento favore­
ziative di educazione alla salute, vole della popolazione verso un
con l’obiettivo di consentire ai disegno legislativo. Ad esempio,
cittadini di acquisire conoscenze, imporre il divieto di fumo nei
abilità e competenze utili per sce­ locali pubblici una ventina di
gliere, volontariamente e in modo anni fa sarebbe stato molto più
consapevole, che cosa è bene per difficile, dato che la consapevo­
la propria salute, coerentemente lezza circa i danni derivanti dal
con quanto indicato dalla Carta di fumo e l’orientamento a una vita
Ottawa (OMS 1986). salubre sono oggi più diffusi.

Quali sono gli obiettivi di cam­ Il marketing sociale (nel nostro


biamento che il marketing sociale caso il marketing per la salute)
può cercare di conseguire, nel- condivide alcuni fondamenti teorici
l’ambito della promozione della e utilizza varie tecniche tipiche del
salute? marketing d’impresa e di prodotto.
a) Un cambiamento cognitivo: Come questi basa la propria azio­
una maggiore conoscenza del ne sulla teoria dello scambio e sulla
problema e delle sue possibili “segmentazione” dell’universo della
100
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
popolazione in gruppi omogenei, pagna per la raccolta differenziata
individuando benefici ricercati e dei rifiuti, perché la tutela e la pro­
costi percepiti in ciascun segmento mozione del patrimonio ambientale
e posizionando di conseguenza il rende un territorio più attrattivo
prodotto offerto. anche per un turismo di qualità.

Proprio nella tipologia dell’of­ Allargando la definizione ini­


ferta, così come nelle sue finalità, ziale potremmo allora dire con
vanno evidenziate alcune differenze Kotler che il marketing sociale è
sostanziali fra marketing d’impresa la progettazione, la realizzazione
e marketing sociale. e la valutazione di programmi
L’oggetto dell’offerta non sono atti ad aumentare l’accettabilità
evidentemente beni tangibili o di una causa o di un’idea sociale,
servizi, ma idee, comportamenti, presso uno o più gruppi-obiettivo,
valori. La finalità dell’offerta non tramite l’utilizzo dei concetti di
sarà dunque promuovere l’acquisto “segmentazione”, di facilitazione
di un prodotto, ma l’adozione di e di incentivo, nonché della teoria
nuovi comportamenti in grado di dello scambio, per massimizzare la
produrre benefici di carattere indi­ risposta di tali gruppi.
viduale e collettivo.
Se cambiano oggetto e finalità Perché, parlando di idee e di
dell’offerta, possiamo presupporre comportamenti, ci riferiamo alla
che cambino anche i “competi ­ “teoria dello scambio”, così come
tors”. farebbe un produttore di automo­
Infatti i concorrenti non saran­ bili?
no coloro che realizzano prodotti Partiamo dal presupposto, ovvio
competitivi rispetto ai nostri, ma per un economista, che il prezzo
coloro che propongono opinioni e di un prodotto sia da noi ritenuto
stili di vita antagonisti, che rite­ giusto quando a questo prodotto
niamo dannosi e da modificare. Per annettiamo un valore pari o inferio­
esempio, in una campagna contro re al valore di qualcos’altro che po­
il fumo i produttori di sigarette sa­ tremmo comprare allo stesso costo.
ranno antagonisti, come potrebbero Facciamo poi l’ipotesi, che sembra
esserlo associazioni di fumatori e assai plausibile, che accettiamo di
altri soggetti che sostengono “il adottare un nuovo comportamento,
diritto a fumare”. solo quando riteniamo che i benefici
Saranno invece nostri alleati che ci vengono prospettati siano
tutti quei soggetti pubblici e privati pari o maggiori (e i costi pari o
che condividono i nostri intenti e minori) di quelli che avremmo nel
che perseguono obiettivi identici continuare a seguire quella data
o compatibili, eventualmente an­ abitudine che ci si chiede di cam­

che con motivazioni diverse. Per biare.

esempio l’associazione albergatori Se muoviamo un ulteriore passo

potrebbe sostenere una nostra cam­ avanti nel ragionamento potremmo

101
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
pensare che per ciascun gruppo- Dunque, prima di tutto, è ne­
obiettivo benefici ricercati e costi cessario saperne un po’ di più del
percepiti siano differenti (torniamo pubblico a cui ci rivolgiamo, cono­
al bene automobile e si comprende­ scere più a fondo quali benefici sta
rà immediatamente che un giovane cercando, quali conoscenze ha circa
acquirente presumibilmente cerche­ i reali danni e i benefici rispetto al
rà qualità e caratteristiche diverse comportamento che sta mettendo
da quelle desiderate da un anziano) in atto, se ha consapevolezza circa
ed ecco allora che la proposta di i rischi che corre o se sottostima
scambio (costi psicologici correlati questi rischi, qual è l’influenza
all’adozione di un nuovo compor­ esercitata dal contesto sociale e dal
tamento in cambio dei benefici gruppo dei pari, ...
conseguenti) dovrà tener conto di Per ottenere queste informazioni
queste differenze “posizionando” si dovrà svolgere un’attività di ricer­
diversamente il prodotto-idea og­ ca, sia direttamente, se ci sono le
getto della nostra campagna (a una risorse sufficienti per farlo, (tramite
ragazza potremmo per esempio dire questionari, sondaggi, interviste a
che il fumo di sigaretta rovina la testimoni privilegiati, focus group,
pelle, a un fumatore adulto che il etc.) sia indirettamente, vagliando
fumo gli abbrevierà notevolmente i risultati di indagini realizzate da
la vita). altri in contesti simili. L’attività di
Questi concetti, derivati dal ricerca costituisce di fatto la prima
Salute e informazione

marketing di prodotto, sono dunque e indispensabile fase di una cam­


utilizzati anche nelle campagne di pagna di marketing sociale, perché
marketing sociale per massimizzare ci fornisce elementi utili per il
la risposta o, in altre parole, per processo decisionale che metteremo
ottenere una maggiore efficacia ed in atto nella progettazione, consen­
efficienza dalla nostra azione. tendoci di “segmentare” l’universo
della popolazione.
3. Come funziona il marketing socia­ Segmentare vuol dire suddividere
le per la salute? la popolazione in gruppi di utenti
Quali sono le fasi attraverso cui si omogenei per alcune caratteristiche
realizza una campagna e quali sono predefinite, sulla base di variabili
i meccanismi attraverso cui la cam­ geografiche, demografiche, psi ­
pagna raggiunge gli obiettivi che ci cografiche e comportamentali, il
siamo proposti? che ci permetterà di posizionare
Abbiamo sopra accennato al adeguatamente il nostro prodotto-
concetto di “posizionamento” del idea.
nostro prodotto-idea e al fatto che non sempre (anzi abbastanza
dobbiamo essere in grado di pro­ raramente) è possibile prospettare
spettare al nostro pubblico-target a tutti un unico tipo di benefi­
dei benefici tali da convincerlo ad cio, dato che per alcuni lo stesso
abbandonare un dato comportamen­ potrebbe risultare attrattivo, per
to non salubre. altri totalmente indifferente. Per
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
questo motivo non è infrequente si sa che a quel target interessano
che campagne “generaliste” siano quei benefici anziché altri. Delle
inefficaci e i risultati inferiori alle tante qualità presenti in quell’au­
attese, dato che propongono bene­ toveicolo si valorizzeranno quelle
fici auspicabili solo da alcune fasce che interessano maggiormente quel
di popolazione e non da altre. particolare gruppo di popolazione.
Tuttavia, anche se raramente una La stessa cosa avviene col marke­
strategia di marketing indifferenzia­ ting sociale.
to ha efficacia, va anche detto che
è la meno costosa. Quindi, dato che In sintesi il marketing sociale si
non sempre si dispone del denaro propone di sostituire un comporta­
sufficiente per fare tante differenti mento con un altro più auspicabile.
campagne quanti sono i gruppi Perciò i benefici del comportamento
omogenei, la segmentazione ci aiu­ proposto devono rivelarsi, agli
terà a comprendere a quali gruppi occhi della popolazione o di quel
dobbiamo rivolgerci con maggiore segmento di popolazione, maggiori
urgenza, esprimendo gli stessi un rispetto a quelli del comportamento
maggior bisogno del nostro inter­ che chiediamo di abbandonare.
vento, in quanto più deboli e/o
più a rischio. Questi diventeranno nel determinare la maggiore
i “taget groups” (gruppi-obiettivo) o minore attrattività di un pro­
della nostra iniziativa. dotto-idea entreranno in gioco
diversi elementi, ad esempio la sua
Tornando brevemente sul concet­ compatibilità col sistema di valori
to di posizionamento del prodotto­ prevalente in un dato contesto so­
idea in riferimento a ogni segmento, cio-economico-politico-ambientale.
individuare e comunicare i benefici Anche le idee, come i prodotti tan­
correlati all’adozione del comporta­ gibili, hanno infatti un ciclo di vita
mento che intendiamo proporre vor­ (introduzione, crescita, maturità,
rà dire anche individuare i vantaggi declino).
competitivi in relazione ai bisogni, Altri elementi in gioco sono il
per poter comunicare al target grado di complessità, di comprensi­
group il valore della nostra offerta bilità e di comunicabilità del nostro
in rapporto ai prodotti concorrenti prodotto-idea, la sperimentabilità
(cioè alle idee/opinioni/comporta­ del comportamento che proponia­
menti antagonisti). mo, la visibilità dei risultati (natu­
Cambia la finalità e il contesto, ralmente più i risultati sono visibili
ma in fin dei conti è esattamente in tempi brevi, più è facile che
ciò che fa un produttore di au­ riusciamo ad essere convincenti).
tomobili. Quando viene prodotta È importante anche riuscire ad
una nuova vettura la pubblicità associare alla campagna uno o più
di quel modello viene studiata in “marchi” che possano garantire la
modo tale da coinvolgere un certo correttezza, completezza e affida­
segmento di popolazione, perché bilità di ciò che stiamo dicendo (il
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
“marchio” dell’Assessorato e/o del contro il fumo, ad esempio, viene
Ministero per la Salute, dell’Azien­ data la possibilità a chi smette di
da Sanitaria, dell’Organizzazione fumare di partecipare ad un con­
Mondiale della Sanità, di un pre­ corso con in palio viaggi e altri
stigioso istituto di ricerca, di uno premi).
o più ordini professionali sanitari, Per distribuire il nostro pro ­
di una autorevole associazione di dotto-idea non potremo evidente­
rappresentanza dei cittadini, ...). mente avvalerci degli scaffali di
Più sarà credibile per altri aspetti un supermercato o delle vetrine di
(per esempio l’efficienza, l’efficacia un negozio in centro. I distributori
e la trasparenza dei servizi erogati potranno essere da un lato i mass
da un’azienda sanitaria, la cortesia media e dall’altro i soggetti pub­
del personale, l’accoglienza e la blici, interni ed esterni al servizio
pulizia dei locali, ...) tanto più la sanitario, che condividono i nostri
campagna realizzata da quel dato intenti e i nostri obiettivi (ad esem­
ente sarà credibile, guardata con pio in una campagna per l’utilizzo
attenzione e memorizzata. corretto dei farmaci oltre ai mass
media i distributori saranno i medici
Come per i prodotti commerciali, di medicina generale e i farmacisti
anche nel marketing sociale quattro e magari anche i circoli anziani e
sono le leve del “marketing mix” su le biblioteche pubbliche…; in una
cui possiamo agire: campagna per la salute e la sicurez­
Salute e informazione

– il prodotto; za nei luoghi di lavoro potrà essere


– il prezzo; preziosa la collaborazione dei vari
– la distribuzione; enti preposti, ma anche delle asso­
– la promozione. ciazioni dei datori di lavoro e dei
sindacati, dei centri di formazione
Per quanto riguarda il prodot­ professionale e delle scuole…).
to sappiamo già che si tratta di Tutti questi “intermediari fina­
un’idea, di un comportamento, ma li” del nostro messaggio dovranno
quale sarà il prezzo associato a un agire in modo integrato e coerente.
comportamento? Evidentemente si Ad esempio, l’azione coordinata ed
tratterà di costi di carattere non integrata, in una campagna per
economico (cambiare un’abitudine contrastare il consumo giovanile
costa fatica, andare al centro alco­ di alcol, dei servizi di alcologia e
logico o anti fumo può costare una delle associazioni degli esercenti,
certa quantità di tempo, anche il produrrà messaggi coerenti ed uni­
timore di effetti spiacevoli conse­ voci, e per questo ancor più forti ed
guenti al cambiamento è di fatto un efficaci, nonostante la eterogeneità
costo psicologico,…). degli obiettivi primari che ciascun
È dunque importante lavorare attore persegue (promozione della
in tal senso, diminuendo i costi e salute per i primi, produzione di
aumentando i benefici percepiti, per profitto per i secondi).
quanto possibile (in una iniziativa Parlando del momento della pro­
104
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
mozione si potrà constatare che un duali) alla necessità di adottare
importante elemento distintivo tra spesso strategie di marketing
il marketing commerciale e quello indifferenziato, pur se meno
sociale è dato dalla maggiore co­ efficaci (per problemi di costi e
noscibilità ed accettabilità dei pro­ per la contemporanea necessità
dotti commerciali rispetto alle idee di rivolgersi ad ampie fasce di
proposte con il marketing sociale. popolazione in ottemperanza ai
In quest’ultimo caso infatti: principi di equità ed egualitari­
– il target molto spesso è predi­ smo);
sposto negativamente nei con­ – dalla difficoltà di agire sulla leva
fronti dei nostri messaggi (non prezzo, trattandosi di costi per­
è cosa facile dire ad un fumatore cepiti spesso difficili da misurare
accanito di smettere di fumare, e da ridurre alla complessità di
molto più facile comunicare a un sistema distributivo in cui il
un appassionato di automobili ruolo del volontariato può essere
sportive che è uscito un nuovo molto importante (con problemi
cabriolet); di integrazione fra soggetti ed
– generalmente non c’è possibi­ enti diversi e di una eventuale
lità di graduazione dell’offerta formazione ad hoc);
(possiamo proporre una intera – dalla difficoltà di rappresentare
gamma di televisori, di vari benefici intangibili al costo
prezzi e caratteristiche, ma non elevato dell’utilizzo dei mass
possiamo dire fuma di meno, media.
fuma 10 sigarette invece di 20,
o 5 invece di 10, ma solo smetti Vi è poi tutta una serie di pro­
di fumare…). blemi nel momento della pianifica­
zione. Accennavamo sopra alle leve
4. Problemi aperti e limiti del marke­ del marketing mix. Se produciamo
ting sociale e vendiamo automobili possiamo
Potremmo dunque sostenere con proporre un nuovo modello, ridurre
buone motivazioni che il marketing il prezzo, migliorare la rete distribu­
sociale è una tecnica più complessa tiva, avviare una grande campagna
del marketing d’impresa o quanto­ pubblicitaria, utilizzando in questo
meno che i buoni risultati sono più modo tutte e quattro le leve che
difficili da ottenere. abbiamo a disposizione.
Molti sono infatti i problemi e i nel caso del marketing sociale
limiti da affrontare: queste quattro aree si riducono al
– dalla difficoltà nel reperire dati momento della produzione e della
utili per l’individuazione dei comunicazione del messaggio.
bisogni e per la segmentazione Infine ci sono i molti e non del
(molte persone tendono a dare tutto risolti problemi legati alla fase
risposte vaghe o socialmente della valutazione.
accettabili su temi che toccano non è semplice individuare
valori, ma anche ansie indivi­ indicatori efficaci nel misurare i
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
cambiamenti di comportamento, so­ che per ottenere qualche risultato
prattutto se a lungo termine. È diffi­ è comunque necessario promuo­
cile misurare le modifiche cognitive, vere competenze ed esperienze
affettive e comportamentali, anche professionali specifiche e specia­
perché vi può essere l’influenza di listiche adeguate, affinché queste
altri fattori esterni alla campagna tecniche, così difficili da applicare,
che hanno contribuito al suo suc­ siano quantomeno attuate nel modo
cesso o insuccesso. migliore possibile da personale
preparato, senza troppe velleità e
Una riflessione a parte merita senza improvvisazioni.
l’aspetto etico: quando si pensa a
una campagna di pubblica utilità
non sempre si tratta di una campa­
gna di “interesse universale”, poi­
ché non è detto che i suoi obiettivi
siano universalmente condivisi (si
pensi per esempio alle campagne
per l’utilizzo del preservativo come
mezzo di prevenzione dell’AIDS e
alle posizioni contrastanti assunte
in alcuni ambienti religiosi).
Allo stesso modo dobbiamo tener
Salute e informazione

conto dell’impatto sociale degli


obiettivi della nostra campagna.
Tutto ciò richiede consapevo­
lezza e senso di responsabilità e ci
ricorda che il marketing sociale non
è solo questione che riguarda i tec­
nici comunicatori, ma prima ancora
è campo di scelta e di responsabilità
politica. Anche perché la decisione
circa la priorità dei temi da affron­
tare e le campagne da attuare non
può essere demandata ai tecnici.

In conclusione credo vada ri­


cordato quanto detto in apertura e Vittorio Curzel è Direttore con incarico
speciale per l’informazione e la comu­
cioè che il marketing sociale è uno nicazione per la Salute presso l’Asses­
strumento da utilizzare insieme sorato alle Politiche per la Salute della
ad altri all’interno di un sistema Provincia Autonoma di Trento. Insegna
di politiche integrate per la pro­ “Principi e Tecniche della Comunicazione
pubblica e del Marketing sociale” presso
mozione della salute, che per tale
l’Università di Trento e “Nuove tecnologie
motivo è bene non avere aspettative dell’informazione e cittadinanza” presso
esagerate rispetto ai suoi effetti e l’Università di Bologna.

106
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
salute e dintorni... I titoli che seguono propongono
una traccia, indicano un percorso
mediatici possibile, testimoniano le molte
vie praticabili nella ricerca di un
Mauro Bertoluzza rapporto tra cinema e salute/ma­
lattia.
Il curante (il medico, ma non
Un percorso possibile per la ricerca di un solo) è stato (attualmente lo è un
rapporto tra cinema e salute/malattia. po’ meno) protagonista di molti
film: Il medico della mutua (film
tratto dal romanzo di Giuseppe
D’Agata e interpretato da Alberto
Sordi), Il posto delle fragole di Ing­
mar Bergman, Il dottor Zivago con
Omar Sharif, Dr. Akagi del giappo­
Da sempre il cinema ha narrato la nese Imamura, Dottor Korczak del
salute, sia nella definizione del­ polacco Andrzej Wajda, i più recenti
l’OMS, secondo la quale la salute Un medico, un uomo con William
è uno stato di completo benessere Hurt, Prendimi l’anima di Roberto
fisico, psichico e sociale, sia nell’ac­ Faenza, Il dottor T e le donne di Ro­
cezione comune di “sentirsi bene”: bert Altman con Richard Gere nella
basta pensare a tutti i film d’amore, parte di un ginecologo, l’esilarante
a lieto fine, d’avventura, comici, di neurochirurgo Frankenstein junior
puro intrattenimento. di Mel Brooks La figura del medico
Ma è soprattutto la rappresen­ è stata (ed è) anche protagonista
tazione della malattia, della soffe­ di telefilm, soapopere e telenovele,
renza e della cura che costituisce da sceneggiati televisivi (La cittadella
sempre l’obiettivo di molti registi con Alberto Lupo nei panni del dot­
e sceneggiatori, con risultati non tor Manson, la lunga serie del dottor
sempre corrispondenti alle attese (di Kildare con Richard Chamberlein, gli
critica e di gradimento popolare). attuali Un medico in famiglia, E.R.
Il dolore, la sofferenza, la ma­ medici in prima linea del medico­
lattia, lungi dall’essere dei dati di regista Michael Crichton).
fatto oggettivi (la malattia e la sa­ E.R. (Emergency Room – Pronto
lute non si lasciano ridurre alla loro Soccorso) è ambientato nel reparto
dimensione biologica), riflettono il di primo intervento dell’University
contesto culturale (oltre che politi­ Chicago Hospital. Attorno a una
co, economico e sociale) della loro compagnia di medici e infermieri si
rappresentazione cinematografica. intrecciano casi clinici e personali,
Riflettono i diversi modi di porsi discreta è la sceneggiatura con
di fronte al dolore, alla sofferenza, un ritmo serrato, buoni sono gli
alla loro espressione e al loro con­ indici di ascolto in Italia, grande
trollo, della nostra società e della successo negli USA. È una medi­
moderna bio-medicina. cina che viene “spiattellata” con
107
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
tutti i suoi termini tecnici agli nell’ambito delle relazioni di aiuto
spettatori, gratificandoli con storie e di cura hanno interpretato ottimi
di sofferenza spesso a buon fine e film: il paramedico nicolas Cage
dando loro l’impressione di imparare nel film di Martin Scorsese Al di là
qualcosa. Sembra addirittura che della vita, l’infermiere Benigno in
E.R. sia riuscita a rimodellare la Parla con lei di Pedro Almodovar, la
situazione della sanità americana; governante Anna in Sussurri e grida
così almeno sostengono i direttori di Ingmar Bergman.
del programma di specializzazio­ L’ospedale ha costituito la sce­
ne in Pronto Soccorso che hanno nografia principale di molti film: dai
visto raddoppiare le domande di dissacranti The Kingdom (Il regno)
ammissione, e molti studenti di di Lars von Trier e Monty Python – Il
medicina affermano di essere stati senso della vita dell’omonimo gruppo
influenzati da E.R. britannico, al surreale La casa dei
matti di Andrei Koncalovskij, alla
Ma quanto la realtà è vicina alla grottesca satira di Alan Parker in
finzione cinematografica? I Pronto Morti di salute, alla clinica dei tra­
Soccorso americani funzionano pro­ pianti d’organo di Coma profondo di
prio come quello di E.R.? In effetti i Michael Crichton, all’ottimo film di
telefilm sembrano ben documentati denuncia sociale Qualcuno volò sul
per quanto riguarda i casi clinici, le nido del cuculo di Milos Forman con
procedure impiegate, le attrezzatu­ Jack nicholson, ai Risvegli di Robert
Salute e informazione

re, i gesti compiuti dagli attori; le De niro, al Gesundheit Institute di


scene sono rese credibili da trucchi Patch Adams con Robin Williams, ai
cinematografici (sangue in abbon­ già citati Un medico, un uomo e Par­
danza, tagli e suture tecnicamente la con lei, ai due film sull’eutanasia
ineccepibili), e, aspetto molto im­ Di chi è la mia vita e il più recente
portante, non mancano frustrazioni Le invasioni barbariche del canadese
ed errori umani. Denys Arcand.
Sempre dagli USA è arrivata una
nuova serie di telefilm di ambien­ Gli incroci del cinema con il vis­
tazione ospedaliera con una media suto della sofferenza sono quindi
altissima di spettatori a puntata: molteplici. Oltre al tradizionale
Grey’s Anatomy, che unisce alle rapporto medico-paziente e alle
storie di corsie quelle sentimentali. numerose storie di disagio fisico
Protagonista è una giovane specia­ e psichico, il cinema ci aiuta a
lizzanda in chirurgia, tirocinante evidenziare lo spazio crescente
presso il Grace Hospital di Seattle. che oggi assume la tecnologia ed
Anche in questa serie casi clinici, è anche uno strumento utilizza­
intrecci amorosi, tradimenti, il tut­ to per portare all’attenzione del
to condito con l’impredibilità della grande pubblico le problematiche
vita in un ospedale, dove la compe­ bioetiche (Le invasioni barbariche e
tizione è all’ordine del giorno. il recente Mare dentro di Alejandro
Altri professionisti che lavorano Amenábar sull’eutanasia, Il segreto
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
di Vera Drake sull’aborto). di carattere psicologico, filosofico,
I concetti di malattia e di etico. Riflettere e far riflettere il
sofferenza, come quello di salute, medico sul fatto che ogni malato ha
hanno una storia che li ha portati prima di tutto una sua storia perso­
ad avere oggi, nella nostra società, nale e che questa lo deve interessa­
i significati che collettivamente re ancor più della sua malattia, non
attribuiamo loro: osservare il co­ è sempre facile in un momento in
stituirsi di tali significati e delle cui l’evidence based medicine sembra
rappresentazioni (scientifiche e imporre i suoi paradigmi statistici,
popolari) che li accompagnano ancorando la libertà del medico a
permette dunque di capire meglio precise linee guida.
il nostro presente. E il cinema, per l’efficacia nar­
rativa e didascalica, può costituire
Prima di entrare nello specifico un setting di straordinaria forza
del tema in esame, vorrei fare al­ espressiva che può attivare nel
cune puntualizzazioni: non credo di medico il suo vissuto emotivo,
poter essere definito un esperto di indispensabile per creare quella
cinema, ma il cinema rappresenta comprensione empatica così impor­
per me un interesse che ha “intacca­ tante nella nostra professione. La
to” la mia attività professionale. narrazione, anche quella cinemato­
Da dodici anni organizzo un grafica, è al cuore dell’esperienza di
Cineforum per medici e operatori malattia e della relazione di cura,
sanitari, dal titolo MediCine (ossia in quanto la sofferenza richiede
“il cinema... momento di intratteni­ di essere integrata in un racconto
mento e riflessione... strumento di per acquisire un senso, diventare
aggiornamento e di formazione”). condivisibile.
Questo perché sono sempre più con­ Per questo il cinema si pone
vinto che il cinema possa svolgere anche come metodologia formativa
un ruolo importante nella forma­ capace di coinvolgere il soggetto sul
zione del medico, in un momento piano emotivo, oltre che razionale
in cui la sola preparazione tecnico- e valoriale.
scientifica non è più sufficiente per
rispondere a un’assistenza centrata Il MediCine (cineforum) consiste
sul paziente e attenta alla globalità in una programma annuale (otto
delle sue esigenze. film con frequenza quindicinale):
Di fatto emerge sempre più la la visione del film è seguita da una
necessità di un approccio multi-di­ discussione/dibattito incentrata
mensionale, in cui siano utilizzati sulle tematiche proposte e/o evi­
anche nuovi linguaggi come quello denziate dal film stesso e guidata da
cinematografico. L’agire medico va un “esperto”. La pellicola, pertanto,
concepito sempre più come atto viene scelta per far confluire le
integrato, punto di partenza e di risonanze emotive dei partecipanti
applicazione di conoscenze non solo nell’ambito di una discussione dalla
strettamente mediche, ma anche quale far emergere la possibilità di
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
una lettura collettiva. terpretazioni profonde dell’agito
La scelta dei film è personale, umano. E proprio questa capacità di
selezionando film d’autore e di interpretazione potrà consentire al
rapido (o assente) passaggio nelle medico di colmare la distanza che
sale cinematografiche (i film d’essai si è venuta a creare tra la medicina
di una volta). tecnologica e il vissuto dei pazienti,
facilitandone il compito quando
Prima di passare ad analizzare si troverà a decidere in situazioni
i vari moduli/tematiche che hanno complesse.
caratterizzato questa “esperienza Il cinema può quindi affiancar­
cinematografica”, vorrei accenna­ si agli strumenti più tradizionali
re brevemente all’altra iniziativa dell’apprendimento, quelli che
culturale che sto proponendo da attraverso l’analisi introspettiva,
alcuni anni all’interno della Scuola interpretativa e clinica possono
di Formazione specifica in Medicina far comprendere meglio vissuti e
Generale, del cui Laboratorio cultu­ sofferenze legate all’esperienza di
rale sono responsabile: il percorso malattia.
narrativo cinematografico. Consiste
nella introduzione, per alcuni mo­ Il cinema inoltre ha il merito
duli dei percorsi didattici del Corso di condensare in un lasso di tem­
triennale, di uno o più momenti di po limitato il dipanarsi di storie
visione cinematografica, introdotti lunghe una vita, di delineare (con
Salute e informazione

e seguiti da discussione (v. Cine­ pochi tratti) episodi, personaggi e


forum), in modo da poter rivivere azioni che difficilmente si possono
in forma di fiction narrativa alcune incontrare nel percorso formativo
tematiche analizzate nelle sessioni tradizionale e che diventano, grazie
teoriche dei singoli moduli e af­ alla forza di suggestione che crea il
frontare temi riguardanti il saper film, oggetto concreto di discussio­
essere e il saper gestire situazioni ne, di riflessione e di valutazione
relazionali complesse. Il cinema, critica fondata su basi scientifiche,
per la straordinaria efficacia narra­ etiche, filosofiche, emotive.
tiva e didascalica e per la forza di Si potrebbe obiettare che questa
rappresentazione, può contribuire a metodologia didattica centrata
formare altrettanto efficacemente sulla visione/discussione di un film
di quanto possano fare, da sole, le sarebbe perfettamente assimila­
lezioni d’aula tradizionali. bile a quelle iniziative didattiche
Inoltre è un dato ormai acquisito orientate all’arricchimento culturale
che la trasmissione delle cono ­ e personale del discente, che non
scenze debba far ricorso, oltre alla hanno quindi un’immediata ricaduta
razionalità, anche all’affettività nella prassi; in realtà sono sempre
del discente, stimolando emozioni più convinto che, incidendo sulla
e sentimenti; e in questo senso il sensibilità e l’abito mentale dei
linguaggio cinematografico risulta discenti, avranno in tempi lunghi
molto efficace nel suggerire in­ un’utilità altrettanto rilevante.
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
A proposito di arricchimento cul­ za dell’ambiente e della storia
turale riporto una breve riflessione personale dei soggetti, delle
dello scrittore sudafricano André loro culture specifiche, comuni­
Brink sulla cultura: cando di conseguenza con stili
“[…] in un mondo minacciato relazionali adeguati e modalità
da carestia e malattia, violenza e eticamente rispettose;
guerra, rifugiati, tiranni e moltitu­ – Accrescere le competenze ne ­
dini oppresse, la parola cultura può cessarie alla comunicazione fra
rischiare di assumere una valenza gli attori della scena della cura
oscena. Questo è vero solo se in­ e dell’aiuto, fra le istituzioni
sistiamo a considerare la cultura sociali e sanitarie e i cittadini;
come la riserva di pochi oziosi pri­ – Restituire al soggetto che soffre
vilegiati, non considerandola invece e cerca aiuto la sua soggettività
come l’indispensabile generatrice di e la sua parola, aiutandolo, in
significato in una società nella sua modo eticamente adeguato, a
totalità. La fame esiste e la si può riguadagnare una centralità;
placare solo con del pane, non con – Superare la logica del riduzioni­
la musica. Il riconoscimento della smo e del causalismo meccanico
piena umanità di una donna non nell’interpretazione dei fatti so­
dipende da un dipinto. Ma ciò non ciali e degli eventi di malattia;
implica nemmeno per un istante – Sviluppare una dialettica tra
che l’umanità non abbia bisogno di discipline diverse che intera­
musica, o di letteratura, di teatro giscono sulla scena dell’aiuto e
o di pittura. della cura.
Riconoscere il nostro bisogno di
cultura non significa sottovalutare Ritornando al programma del
la necessità basilare degli esseri MediCine ho diviso i vari cicli di pro­
umani di sopravvivere, essere liberi, poste cinematografiche in moduli/
poter lavorare, migliorare la proprio tema, con presentazione, visione e
condizione: è solo riconoscere che discussione di più film tematici, dei
l’umanità richiede anche significato, quali vorrei dare una breve traccia
o almeno la possibilità di cercare un esemplificativa.
significato[…]”.
Modulo/tema I:
Altri obiettivi didattici: la rappresentazione del disagio psi­
– Sensibilizzare gli specializzandi chico e della malattia mentale
alla complessità della relazione È stato ed è uno dei temi di salute
di aiuto e di cura nelle sue di­ più “toccati” dalla rappresentazione
mensioni etiche, psicologiche, cinematografica, a volte in modo
sociologiche, antropologiche, leggero e comico, spesso in maniera
ambientali; profonda e analitica, a volte docu­
– Migliorare la relazione di cura mentaristica.
e di aiuto, contestualizzando il – Don Juan de Marco maestro
processo grazie alla conoscen­ d’amore, del medico-regista Je­
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
remy Leven, con Marlon Brando dove la quieta follia dei suoi
nella parte dello psichiatra, che ospiti, affidandosi alla potenza
si prende cura del delirio di un trasfiguratrice del sogno, riesce
giovano schizofrenico che si a ritagliarsi un piccolo spazio di
crede il più grande amante del evasione e di riscatto. Un asilo
mondo. isolato e ovattato entro il quale,
– Senza pelle, di Alessandro D’Ala­ improvvisamente, irrompe la
tri: racconta realisticamente, follia ben altrimenti pervasiva
senza esasperazioni, l’impatto della guerra.
della sofferenza mentale sulla – Elling, del norvegese Setter
quotidianità di “persone qua­ naess. È il racconto del reinseri­
lunque” con un indovinato tono mento in società di Elling, dopo
minimale, sfuggendo ai possibili due anni di ricovero in istituto
clichè ideologici e sociologici. psichiatrico. È un film fuori dai
– Family Life, uno dei primi film luoghi comuni della cinemato­
di denuncia di Ken Loach, è l’il­ grafia sulle malattie mentali,
lustrazione di un caso clinico. È nulla a che vedere con la pazzia
il racconto-inchiesta della fuga “all’americana” e le modalità del
nella schizofrenia di una ragazza suo racconto, dove si presenta
della piccola borghesia inglese. spesso come occasione pedago-
Direttamente ispirato alle teorie gica, e spesso demagogica, per
sull’io diviso di Ronald Laing (la ritualizzare la diversità, accet­
Salute e informazione

“normalità” e il rispetto delle tare la malattia (Forrest Gump di


convenzioni come causa di di- Robert zemeckis con Tom Hanks,
sagio psichico), pur risentendo Rain Man con l’autistico Dustin
molto dell’atmosfera libertaria Hoffman).
di quegli anni, si fa ancora ap­ – Un’ora sola ti vorrei, film-do ­
prezzare per la forza polemica cumentario di Alina Marazzi,
e per la straordinaria prova di emozionante e coinvolgente,
recitazione della protagonista in cui la regista costruisce un
(Sandy Ratcliff). ritratto della madre suicida
– La casa dei matti, del regista ex– attraverso i filmini familiari
URSS Andrei Koncalovskij, Gran realizzati dal nonno, l’editore
Premio della giuria a Venezia Ulrico Hoepli. Tra quelle vec­
2002. nel 1996, durante la prima chie pellicole amatoriali girate
rivolta antirussa in Cecenia, un fin dal 1926 è nascosta la vita
piccolo ospedale psichiatrico breve e tragica di Liseli, madre
preso a cannonate e abbandona- della regista, morta suicida nel
to dallo staff medico, è occupato 1972 gettandosi dal terrazzo
dai guerriglieri ceceni e poi dai della sua abitazione, quando
soldati russi. L’ospedale psi­ la figlia aveva solo sette anni.
chiatrico si presenta come una Un’ora sola ti vorrei (il titolo è
sorta di universo privilegiato, tratta dalla famosa canzone)
un’isola in qualche modo felice, intreccia spezzoni filmati con
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
la lettura dei diari di Liseli, disabili e la soggettività dei criteri
di lettere, dei referti medici di giudizio della qualità (indice di
che segnano il lungo travaglio soddisfazione) dei vari interlocutori
nelle case di cura, e ricostruisce coinvolti in tale relazione (proget­
l’infanzia, l’adolescenza, l’amo ­ tualità personale e istituzionale).
re, la maternità, la malattia, il – Le chiavi di casa, di Gianni
malessere esistenziale di una Amelio. Tratto dal romanzo
donna fragile. È la storia di una autobiografico di Giuseppe Pon­
depressione considerata nel suo tiggia Nati due volte è la storia
ambiente familiare alla stregua dell’incontro di un adolescente
di un capriccio e curata, male, handicappato con il padre fino
negli ospedali psichiatrici. a quel momento assente, che
– La pazzia di re Giorgio, del bri­ lo accompagna in un ospedale
tannico nicholas Hytner. Dopo specializzato per un programma
aver regnato per oltre trent’anni di riabilitazione. Ma la vera ria­
Giorgio III d’Inghilterra comin­ bilitazione avviene al di fuori
cia a comportarsi in maniera della clinica, non è fisica, bensì
bizzarra; viene affidato ai me­ affettiva.
todi vagamente psicoanalitici – Oasis, del regista coreano Lee
del dottor Willis, che insegnerà Chang-Dong, premio speciale
al sovrano a convivere con la per la regia a Venezia 2002. È
propria malattia (porfiria). il racconto visivo di un amore
– Zelig, di Woody Allen. È la storia impossibile tra due persone con
di Leonard zelig, americano e handicap (grave quello della ra­
camaleonte umano, che nella gazza, che riesce a pronunciare
smodata smania di essere ac­ solo poche sillabe). Il regista
cettato e amato, ha sviluppato ha evitato qualsiasi eccesso di
la capacità di assumere le carat­ retorica e sbilanciamento nella
teristiche somatiche, psichiche, caratterizzazione psicologica,
e lessicali di chiunque incontri. il suo è uno sguardo necessario,
scevro da giudizi precostituiti,
Modulo/tema II: non spinge mai il tasto sulla di­
handicap e cronicità, accompagna­ versità dei due, ma li tratta come
mento e qualità di vita due corpi che si desiderano.
La cronicità della relazione d’ac­ – Buon compleanno Mr. Grape,
compagnamento e di aiuto nei con­ dello svedese Lasse Hallstrom.
fronti di persone portatrici di grave Piccolo grande film, tenero e
handicap impone la riflessione sulla misurato. nucleo centrale della
qualità di vita che tale condizione storia è il complesso rapporto
comporta. Rapporto tra diversità tra due fratelli, uno introverso
e qualità di vita, fra oggettività e problematico (Johnny Deep),
e soggettività: fra le necessità l’altro handicappato (un bravis­
oggettive della relazione di aiuto simo Leonardo Di Caprio).
nell’accompagnamento di persone – Go Now, del britannico Michael
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
Winterbottom. Film d’autore sul­ il figlio Lorenzo, colpito da una
l’handicap, rigoroso, attento ai rara forma di distrofia incurabile.
problemi e alla vita della gente Fede nella scienza, ma nessuna
comune, senza mai cadere in medicalizzazione arbitraria e
quel patetismo o depressione anzi cura ostinata degli aspetti
esistenziale di molte cinemato­ psicologici della relazione e
grafie (come la nostra). Il film dedizione senza risparmio alla
affronta un tema drammatico ricerca di un via sperimentale
come la sclerosi multipla con un alternativa di cura (l’olio di
tocco di rara levità. Lorenzo, estratto dai semi di
– Le onde del destino, di Lars von colza).
Trier. Amore, morte e miracoli in – Gostanza da Libbiano, mirabile
un villaggio scozzese, dove un film in bianco e nero (ricorda
uomo rimane paralizzato a causa Bergman) di Paolo Benvenuti
di un incidente. Film inquietante racconta il processo per strego­
e misterioso, iperrealistico nella neria nei confronti di un’anziana
rappresentazione del dolore e del levatrice che cura con erbe me­
male, Gran Premio della giuria al dicinali (Granducato di Toscana
Festival di Cannes (1996). – 1594).
– Verso il sole, di Michael Cimino.
Modulo/tema III: Un medico in carriera, oncologo,
cura, cultura e rappresentazioni della viene sequestrato da un giovane
Salute e informazione

malattia indiano navajo detenuto per


La medicina sempre più tecnica­ omicidio e malato terminale di
mente efficiente, capace di proporre tumore, che lo trascina in un
soluzioni di problemi e vie di guari­ viaggio iniziatico nelle terre
gione in molte evenienze cliniche, navajo alla ricerca di un lago
si trova oggi paradossalmente sacro di montagna dalle acque
confrontata con l’emergere di una miracolose e guaritrici.
presenza sempre maggiore delle
medicine complementari. Modulo/tema IV:
Riflettere sui diversi modelli etica clinica 1
della pratica medica e sulle soggia­ Le trasformazioni dello scenario
centi condizioni culturali, permette in cui si svolgono le pratiche della
di approfondire la comprensione cura e del prendersi cura, determi­
della propria modalità di curare e nate in particolare dal progressivo
di prendersi cura della sofferenza imporsi dell’orizzonte tecnologico
nelle sue variegate forme, come in medicina, comportano modifiche
pure di percepire i punti di forza nell’interazione tra curante e cura­
e i limiti. to, che in tale scena si svolge.
– L’olio di Lorenzo, del regista, ex Obbligano a ripensare la posizio­
medico, Gorge Miller. È la storia ne del curante di fronte alla fragili­
vera dei coniugi Odone e della tà della persona malata e sofferente
loro lotta accanita per salvare e costringono a considerare nella
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
loro complessità i nuovi problemi bar, Gran Premio della giuria
che emergono di fronte alle singole a Venezia 2004. “Vivere è un
situazioni e scelte cliniche. diritto, non un obbligo”: questa
– Un medico, un uomo, di Randa affermazione del protagonista
Heines. Per capire il valore del­ Javier Bardem potrebbe essere
l’umanità un chirurgo di fama, la chiave di lettura di Mare
mano ferma e precisa (“entro, dentro. Il film prende le mosse
aggiusto ed esco” è il suo mot­ dalla cronaca, per raccontare
to), che invita i suoi allievi a l’atto finale del calvario fisico e
non provare alcun sentimento giuridico di Ramon Sampedro,
verso i pazienti, dovrà trasfor­ meccanico di navi, galiziano,
marsi, suo malgrado, da medico che nel 1968, all’età di 25 anni,
in malato, subendo a sua volta rimase tetraplegico a causa di
le noie della burocrazia e il male un incidente (un tuffo malde­
dell’insensibilità. stro). Il 12 gennaio 1998, dopo
un’ultima disfatta giudiziaria, al
Modulo/tema V: termine di una lunga battaglia
etica clinica 2 (eutanasia) personale, si fece somministra­
– La vita come malattia sessual­ re, fuori dei confini della stretta
mente trasmessa, di Krzysztof legalità, la “dolce morte” che
zanussi. Un medico affronta la invano aveva rivendicato come
scoperta di avere un male in­ un proprio diritto. Undici per­
curabile e decide di farla finita sone presero parte all’eutanasia,
(suicidio assistito). ognuno con una propria piccola
– Quando morire, di Paul Wendkos. azione.
TV movie. Affetta da sclerosi
laterale amiotrofica Emilj non Modulo/tema V:
può più vivere e chiede ripetu­ etica clinica 3 (aborto)
tamente l’eutanasia, quando non – Il segreto di Vera Drake, di Mike
riesce più a parlare la supplica Leigh. Leone d’oro per il miglior
tramite il computer. Il marito film a Venezia 2004. Londra
conduce una battaglia legale 1950: Vera Drake fa la donna
dall’esito incerto, e alla fine delle pulizie, ma ha anche un’al­
riesce nel suo intento. Assente tra disinteressata occupazione,
la figura del medico. che tiene segreta a tutti coloro
– Le invasioni barbariche, del cana­ che le stanno attorno: senza
dese Denys Arcand. Professore accettare denaro aiuta giovani
cinquantenne sta morendo di donne a interrompere gravidan­
cancro. Il figlio, corrompe e ze indesiderate. Quando una di
spende soldi per garantire al queste ragazze viene ricoverata
padre le migliori condizioni di d’urgenza in ospedale in seguito
degenza e di fine vita. Medici a un aborto, le indagini della
assenti, ospedali corrotti. polizia arrivano a Vera, e tutto
– Mare dentro, di Alejandro Amená­ il mondo le crolla addosso.
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
Modulo/tema VI: – Clown in Kabul, di Enzo Bale ­
cinema e terza età strieri e Stefano Moser. Film­
– Il posto delle fragole, il capola­ documentario della spedizione
voro di Ingmar Bergman. È il rac­ internazionale di ventuno me­
conto del viaggio fisico e nella dici-clown, guidati da Patch
memoria del vecchio medico Isak Adams, negli ospedali pediatrici
Borg. di Kabul. Presente in sala Leo­
– Una storia vera – Straight Story, nardo Spina, uno dei protago­
di David Lynch. La storia vera del nisti del film e uno dei massimi
viaggio su un tosaerbe del vec­ esponenti dei clown-dottori.
chio Alvin Straight per visitare
il fratello infartuato. Modulo/tema VIII:

– Iris un amore vero, di Richard cinema ed elaborazione del lutto

Eyre. La storia vera della scrit­ – Sotto la sabbia, di Francois Ozon.


trice Iris Murdoch e del suo Film sulla (non) elaborazione del
inesorabile precipitare nella lutto, sull’incapacità di rispon­
malattia di Alzheimer. dere al dolore della scomparsa
della persona amata, e conse­
Modulo/tema VII:
guente fuga dalla realtà.
cinema e paziente terminale
– Film blu, di Krzysztof Kieslowski.
– Sussurri e grida, di Ingmar Film sulla difficoltà di elaborare
Bergman. In una villa del primo un lutto (perdita della famiglia

Salute e informazione

novecento Agnese sta morendo in un incidente d’auto).

di cancro assistita dalle due so­

relle in perenne conflitto tra loro Modulo/tema IX:

e dalla premurosa governante. cinema e il senso della vita

Memorabile riflessione sul dolore – Monty Python – Il senso della

e la pietà. vita, di Terry Jones. Film grot­

– La forza della mente, di Mike ni­ tesco e dissacrante sulla morte,


chols. Il vissuto di una studiosa sulla vita dopo la morte, sulla
di letteratura inglese, alla quale follia e l’ipocrisia del nostro
viene diagnosticato il cancro e tempo, sul controllo delle na­
proposta una pesante chemiote­ scite, l’educazione sessuale nelle
rapia. scuole, la gestione della salute
negli ospedali...
Modulo/tema VII: – Big Fish, di Tim Burton. “La storia
cinema e terapia del sorriso di una vita incredibile”: il film è
– Patch Adams, di Tom Shadyac, una storia sull’importanza delle
con Robin Williams. La storia storie.

vera e romanzata del clown-dot­ – L’albero di Antonia, di Marleen

tore Hunter Patch Adams e della Gorris. È un racconto sulla vita,

sua terapia del sorriso. Presente attraverso più generazioni, con

in sala uno straordinario Patch le sue luci e le sue ombre, le tra­

Adams. sgressioni, le piccole vendette, le

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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
grandi gioie, ed è tutto vissuto all’età di 27 anni) di Jean Michel
al femminile. Basquiat e la sua folgorante
ascesa da sconosciuto graffit­
Modulo/tema X: tista ad affermato esponente
cinema – malattia – genio – produ­ del neo espressionismo astratto
zione artistica americano, con la benedizione e
– Un angelo alla mia tavola, di l’amicizia di Andy Warhol. Esor­
Jane Campion. Film sull’auto­ dio alla regia del pittore Julian

biografia della scrittrice neoze­ Schnabel.

landese Janet Frame, introversa – A Beautiful Mind, di Ron Howard.

e solitaria che dopo otto anni di Film noto (ha vinto diversi pre­

manicomio, perché considerata mi Oscar) sugli studi, imprese,

schizofrenica, si salva dalla lo­ malattia (schizofrenia) e trionfo

botomia solo grazie a un premio del matematico americano John

letterario ottenuto con una sua nash, premio nobel 1994 per

pubblicazione. l’economia.

– Shine, di Scott Hicks. Film-


biografia del pianista David Modulo/tema XI:

Helfgoot, che schiacciato da un cinema e sessualità (disturbi)

padre-padrone oppressivo, che – La pianista, dell’austriaco Mi­


lo vuole musicista di successo, chael Haneke. Il racconto di
sprofonda per un decennio nella un’insegnante di piano, maso­
schizofrenia, che lo fa entrare e chista e ossessiva, che vive con
uscire da cliniche psichiatriche. una madre possessiva e sfoga
Ritroverà salute mentale e ta­ la sua sessualità frustrata nel
lento artistico grazie all’amore voyeurismo.
di una astrologa. – Belle al bar, di Alessandro Ben­
– Pollock, di Ed Harris. Film sulla venuti. Film-commedia sensibile,
breve e tormentata vita (incli­ libero e divertente sul difficile
nazione all’alcool e all’autodi­ tema della diversità (transessua­
struzione) del pittore Jackson lità), che sottolinea con ironia lo
Pollock, il principale esponente scarto tra la propria mancanza di
dell’action painting, caratteriz­ pregiudizi (“la normalità è una
zata dalla tecnica del dripping malattia da cui si può guarire”)
(sgocciolamento dei colori sulla e la volgarità con cui di solito
tela). Il film riesce a evitare le vengono trattati argomenti del
trappole delle biografie celebri genere, soprattutto in chiave
(binomio genio/sregolatezza, comica.
vita privata) per privilegiare il
rapporto dell’artista con la sua Modulo/tema XII:
pittura. cinema e impegno sociale
– Basquiat, del regista-pittore – Insider, di Michael Mann. I fatti
Julian Schnabel. È il racconto sono veri. Un ricercatore alle di­
della breve vita (morì di overdose pendenze di una multinazionale
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Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
del tabacco decide di rivelare a shock, oggi è ancora un salutare
un giornalista che i suoi datori pugno nello stomaco.
di lavoro aggiungono additivi
chimici alle sigarette per raf­ Modulo/tema XIII:
forzare l’assuefazione al fumo. cinema e mass media
Questa denuncia portò a una – The Truman Show, di Peter Weir.
indagine che costò alle multi­ Truman è il protagonista, a
nazionali del tabacco sanzioni sua insaputa, di un documen­
miliardarie da parte di cinquanta tario/soap opera che dura da
Stati. trent’anni, in onda 24 ore su
– 11 settembre 2001, di undici re­ 24, sette giorni alla settimana.
gisti. Undici riflessioni da parte Una biografia in studio, davanti
di undici registi di nazionalità a 5.000 telecamere di cui non
diversa all’indomani dell’atten­ conosce l’esistenza. Ricorda mol­
tato alle Twin Towers. to da vicino i nostri programmi
– Viaggio a Kandahar, del regista televisivi Il grande fratello e
iraniano Mohsen Makhmalbaf. L’isola dei famosi, che quasi tutti
In bilico tra finzione e realtà, conoscono, ma pochi dicono di
mostra e racconta come il fon­ guardarli.
damentalismo islamico abbia
umiliato la dignità delle donne Propongo ora una breve riflessio­
e cercato di livellare la diversità ne su due film recenti, che esempli­
Salute e informazione

degli uomini. ficano due modi di rappresentazione


– Jung (Giang) – Nella terra dei cinematografica della malattia.
mujaheddin, di Vendemmiati e Sono stati proiettati alla LXI Mo­
Lazzaretti. Film-documentario stra di Venezia (edizione 2004):
che racconta l’avventura uma­ Mare dentro del cileno Alejandro
nitaria e professionale di Gino Amenábar e Le chiavi di casa di
Strada (chirurgo di Emergency) Gianni Amelio.
e dei suoi collaboratori nella
costruzione di un ospedale nel Mare dentro
nord dell’Afghanistan. Javier Bardem è Ramon Sampedro,
– Arancia meccanica, di Stanley Ku­ tetraplegico che chiede disperata­
brick. Per rieducare Alex, amante mente e con dignità di poter morire.
dello stupro e di Beethoven, lo Bardem per questa sua interpreta­
si sottopone al trattamento “Lo­ zione ha vinto la Coppa Volpi come
dovico”, che lo condiziona alla miglior attore, come l’ha vinta nel
non violenza; finirà vittima di 2000 per Prima che sia notte di
chi la violenza continua a farla. Julian Schnabel, interpretando il
Diventato così un caso nazio­ ruolo del poeta omosessuale cubano
nale, si trasforma in un eroe e Reinaldo Arenas, morto di AIDS.
potrà usare la sua aggressività nel ruolo di Ramon, Javier Bar­
in maniera funzionale al potere. dem compie una prova attoriale
nel ’71 Arancia meccanica fu uno impressionante. Costretto a lavo­
118
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
rare solo sulle parti del corpo che e non è ridotto a semplice oggetto
la malattia gli consente ancora di di racconto.
muovere (il volto), priva la sua im­ Riflessione: è possibile pensare
portante fisicità ed espressività di alla malattia nel cinema semplice­
qualsiasi contributo, se non quello mente come a un oggetto/genere,
di rendere realistica anche l’immobi­ al pari dell’orrore o dell’amore o del
lità. E probabilmente la grandezza di sesso? Se sì, quali sono i limiti del
Javier Bardem attore non è nel viso mostrabile? Esiste un limite nella
e negli occhi, ma nelle mani con­ rappresentazione della malattia,
gelate dalla fissità della paresi. In così come esiste un’insostenibilità
Prima che sia notte l’AIDS, che mina dell’orrore?
e indebolisce tutto il corpo, ma lo La scelta di Amenábar del come
lascia libero di muoversi, è una ma­ rappresentare la malattia (è una
lattia più facile da interpretare della storia vera) è quella più classica e
tetraplegia, probabilmente perché sicuramente la meno disturbante:
consente un’emersione esterna del affidarsi a un ottimo attore e alle
male sotto forma di mutazione, di sue capacità di non-malato per
graduale deperimento (vedi anche rendere ragione della malattia. La
Philadelphia, con Tom Hanks affetto distanza dello schermo dalla vita
da AIDS). reale è mantenuta: da spettatori
La malattia ha bisogno di sin­ guardiamo una storia, che è una
tomi per essere riconosciuta e, storia vera, ma solo fuori dallo
nello stesso modo, rappresentata. schermo. Altri linguaggi della rap­
Allo spettatore si chiede quasi di presentazione mantengono le di­
mettersi nei panni di un medico, stanze dal realismo: quello pittorico
riconoscere i sintomi della malattia (le frequenti carrellate sul corpo
e concentrarsi su di essi per svilup­ nudo di Ramon Sampedro sdraiato
pare emozioni. immobile nel suo letto ci ricordano
La malattia, che colpisce e il Cristo morto di Andrea Mantenga),
intacca il corpo e la mente, è un e quello simbolico, metaforico nella
campo di prova d’attore e spesso di scena della carrellata sul paesaggio
cinema d’autore: Ron Howard e Rus­ verso una spiaggia di sogno, in cui
sell Crowe in A Beautiful Mind, Jane Ramon può camminare.
Campion in Sweetie, Un angelo alla Sugli accordi pucciniani di Nes­
mia tavola e Lezioni di piano, Lars sun dorma le sue gambe ritrovano la
von Trier in Kingdom, Le onde del forza di scivolare dal letto, prendere
destino, Idioti, Dancer in the Dark, la rincorsa e lanciare il corpo fuori
Patrice Chereau in Son frere. dalla finestra. I suoi occhi, sovrap­
Sono solo alcuni esempi, l’elenco ponendosi ai nostri, planano ad alta
sarebbe molto più lungo, la cinema­ velocità su colline e distese verdi;
tografia della malattia è sterminata, alla deriva del sogno c’è il mare, c’è
qui ho accennato solo ai film, nei un corpo capace di amare. In questo
quali il tema narrativo condiziona modo Amenábar raffigura una ragio­
in un certo modo la messa in scena ne, da ascoltare e rispettare, nella
119
Provincia Autonoma di Trento
Punto Omega n. 18
sua scelta dell’eutanasia. so. Fuori dal set non può smettere
Altro aspetto interessante di di essere quello che è sullo schermo,
questo film è l’assoluta mancanza di come il protagonista, affetto da
una figura medica. Chi accompagna nanismo, del bellissimo Il tempo dei
Ramon Sampedro nella sua deci­ cavalli ubriachi, dell’iraniano Ghoba­
sione è la rete di amici e di parenti di, o quello, affetto da sindrome di
(il vecchio padre, il fratello che ha Down, de L’ottavo giorno, del regista
rinunciato al mare per provvedere Van Dormael.
alle sue necessità, la cognata, il ni­ Il film è la storia di Paolo, tratta
pote), che collaborano tutti all’atto da uno scritto di Pontiggia ispirato
concreto finale. alla realtà, o due ore di vita privata
La giustizia rifiuta l’istanza di di Andrea Rossi? Effettivamente è
Ramon evidenziando contraddizioni un film: lo dimostrano il mestiere
e ipocrisia dell’ordinamento giuri­ di Amelio, la sua capacità di mante­
dico rispetto al tabù del suicidio nersi misurato, e la bravura di Kim
assistito, la Corte di La Coruña Rossi Stuart, la sua straordinaria
viene dipinta come una congrega prova d’attore. Il film di Amelio
di ciechi custodi di una legge disu­ è un film sulla malattia, una ma­
mana e bigotta. lattia vera: Andrea Rossi non è un
non passa sotto silenzio nep­ fenomeno da baraccone (come The
pure la demagogia oscurantista Elephant Man di David Lynch), ma
della Chiesa (vedi la figura di Padre non è nemmeno un attore, non lo è
Salute e informazione

Francisco, anche lui tetraplegico, perché non può non recitare il suo
durante una diatriba in cui il ge­ ruolo, è un ragazzo malato.
suita tenta di dissuaderlo dal farla È questo il vero modo di mettere
finita). in scena la malattia? La malattia
Ritornando alla bravura attoriale degli attori non professionisti:
di Bardem, la fatica con cui diventa come lo spaventapasseri del film
Ramon e armeggia con la bocca di Vito Pandolfi Gli ultimi, o i veri
per scrivere e per raggiungere gli bambini handicappati del film di
appigli che gli consentono di co­ Cassavetes Gli esclusi, o i disabili
municare con il mondo emoziona della Comunità Ismaele di Piovono
molto alla visione di Mare dentro, mucche di Luca Vendruscolo, o i sor­
ma svanisce di fronte alla fatica do-ciechi del film di Werner Herzog
reale di Andrea Rossi (il Paolo di Le Il paese del silenzio e dell’oscurità,
chiavi di casa) per aprire la porta, con scelta documentaristica, come
vestirsi, vivere. l’interessante Un’ora sola ti vorrei,
della regista Alina Marazzi, che
Le chiavi di casa mette in scena la triste storia della
Andrea Rossi, il giovane protagoni­ madre morta suicida.
sta, è Paolo, il bambino malato rifiu­ Quando Andrea Rossi, e con lui
tato dal padre e poi accompagnato i suoi compagni di malattia, è in
in un viaggio di riscoperta. scena, lo schermo è completamente
Ma Andrea Rossi è anche se stes­ in suo ostaggio, risucchiato in quel
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buco nero che è la sua malattia: un
buco nero che ingoia tutto, la sto­
ria, l’attenzione per gli altri perso­
naggi, ma anche l’inquadratura, che
il regista sceglie di consegnargliela,
e lui la satura completamente, la
riempie con i suoi primi piani e con
i dettagli del suo corpo.
Un’osservazione sulla presenza
medica nel film: è evidente la pe­
santezza, la durezza delle figure
sanitarie incaricate della riabilita­
zione fisica. La riabilitazione più
importante, emotiva, la compie il
padre, che lo prende in braccio e
lo allontana dalle torture che stava
subendo.

Mauro Bertoluzza è medico di Medicina


generale ed esperto di cinema

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Dal dialogo alle ipotesi professionale (3 medici, 3 infer­
mieri, 1 farmacista, 1 ostetrica, 1
di ricerca sul campo funzionario dell’Ordine dei Medici
e 2 giuristi), è stato ideato con
Marco Clerici, Greta Sona l’obiettivo di comprendere in che
termini si possa realisticamente
parlare di diritto alla salute, all’in­
Considerazioni conclusive terno di un contesto sanitario in
del Gruppo di lavoro grado di offrire sempre maggiori
possibilità terapeutiche, ma co ­
stretto a confrontarsi e scontrarsi
quotidianamente con gli innume­
revoli limiti di carattere spaziale,
culturale, economico e mediatico
che lo caratterizzano.
In particolare il Gruppo è stato
pensato al fine di verificare l’esi­
I Dialoghi di Bioetica e Biodiritto stenza di un’effettiva corrispon­
2005 hanno voluto offrire un’occa­ denza tra il dato giuridico formale
sione di riflessione multidiscipli­ in tema di salute e la pratica quoti­
nare sul diritto alla salute e sugli diana. Molte sono le difficoltà con­
innumerevoli “dintorni” territoriali, crete con cui l’operatore sanitario
culturali e mediatici che concorrono da un lato, e il paziente dall’altro, si
a condizionarne il significato. trovano a doversi confrontare ogni
Quest’anno l’esplorazione del giorno. All’interno del Gruppo di la­
diritto alla salute e dei suoi dintorni voro si è cercato dunque di mettere
è stata realizzata in modo partico­ in luce tali criticità, approfondendo
larmente completo e approfondito, le problematiche di natura etica,
grazie all’attuazione di un progetto deontologica e giuridica che emer­
di ricerca sul campo che ha affianca­ gono più frequentemente nell’eser­
to i Dialoghi per tutto il corso della cizio delle professioni sanitarie.
loro durata. Il carattere volutamente com­
Il progetto è consistito nella posito del Gruppo di lavoro ha ga­
creazione di un Gruppo di lavoro rantito la possibilità di operare una
che si è occupato di approfondire le riflessione interdisciplinare su temi
tematiche di volta in volta trattate che richiedono, oggi più che mai,
e dibattute nei Dialoghi, mediante conoscenze, competenze e capacità
l’analisi di alcuni casi clinici concre­ notevolmente eterogenee.
ti, forniti dai professionisti parte­ Un ruolo di primaria importanza
cipanti ai Dialoghi stessi e facenti è stato ricoperto dallo strumento
parte della loro personale e diretta di lavoro utilizzato dal Gruppo: la
esperienza sul campo. casistica raccolta dagli operatori
Il Gruppo, composto da 11 sanitari partecipanti ai Dialoghi ha
operatori di diversa estrazione infatti rappresentato un’importante
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occasione per riscoprire e rivalutare racchiudendo i contenuti più alti
la dimensione dialogico-narrativa di tutti i casi raccolti.
della medicina, spesso sacrificata È stato inoltre possibile indivi­
in nome di un approccio sempre più duare una sorta di filo rosso che ha
organicistico e frammentario nei caratterizzato sia i casi riportati
confronti dell’individuo. Il ritorno dagli operatori che gli interventi
a una medicina più sobria, in grado dei relatori: il tentativo di andare
di avvicinarsi al paziente con lo oltre la manipolazione del linguag­
strumento della parola, costituisce gio a cui così spesso si ricorre in
la via privilegiata per il recupero ambito medico-sanitario.
della centralità della persona nel Gli esempi citati sono stati mol­
progetto di cura. ti, uno fra tutti quello della “guerra
La richiesta agli operatori, di al cancro”: una simile espressione
ripercorrere alcuni episodi del loro implica l’accettazione dei danni col­
vissuto personale e professionale laterali che una guerra comporta;
ha dato a molti la possibilità di implica la gerarchia militare, cioè
rivisitare in modo critico e consa­ un contesto che non prevede una
pevole importanti scelte compiute definizione condivisa degli obiet­
nell’esercizio dell’attività sanitaria. tivi, ma una mera imposizione e
considerazioni conclusive

Si è trattato di un lavoro collettivo quindi obbedienza agli stessi.


piuttosto ampio, che è riuscito a Molto diverso sarebbe parlare di
coinvolgere un numero consistente “terapia del cancro”: solo entrando
di operatori sanitari nell’elaborazio­ in quest’ottica è possibile arrivare
ne di un database attualmente com­ a chiedersi se sia sempre possibile
posto da più di 400 casi clinici. una terapia, oppure in che modo
La notevole quantità e qualità sia possibile affrontare una terapia
di materiale prodotto dalla colla­ assieme al paziente o, ancora, chi
borazione di diverse competenze abbia il compito di decidere quale
professionali ha consentito di otte­ sia la strategia terapeutica da
nere uno spaccato rappresentativo adottare. Tutte domande che non
della sanità trentina. troverebbero spazio in una dimen­
sione “bellica” di guerra al cancro,
nelle “storie cliniche” narrate dove è scontato che la malattia
dagli operatori si è fatto riferimen­ possa essere combattuta e vinta con
to non tanto al concetto di “salute” qualsiasi mezzo perché sul campo di
quanto invece, più pragmaticamen­ battaglia (che in questo caso è il
te, a quello di “sistema sanitario” corpo individuale) tutto è concesso.
come strumento privilegiato di Gli stessi termini “reclutamento”
intervento sulla salute. o “arruolamento”, spesso usati in
La concezione del sistema sa­ riferimento ai protocolli di speri­
nitario come parte integrante dei mentazione, pongono il paziente
diritti sociali, economici, culturali e in una condizione di soggezione,
di cittadinanza ha fatto da cornice trasformandolo da soggetto a og­
al percorso compiuto quest’anno, getto del trattamento.
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Si è constatato inoltre come la sé le incertezze, le trasforma in un
manipolazione del linguaggio possa rito, per poi comunicare ai propri
far percepire alcune normali fasi “assistiti” solo certezze). Tuttavia,
della vita (gravidanza, menopausa) solo attraverso un’autentica condi­
o semplici fattori di rischio come visione dell’incertezza tra medico
vere e proprie malattie. e paziente è possibile approdare a
Una simile trasformazione del una medicina sostenibile, in grado
significato delle parole induce la di ridimensionare le aspettative
popolazione a una visione distorta, del paziente, reintegrandole con il
in senso peggiorativo, del proprio concetto di “limite”.
stato di salute. I limiti possono essere di natura
Questi meccanismi manipolativi, economica: data la limitatezza delle
unitamente alla rincorsa di un’uto­ risorse disponibili è necessario,
pica salute perfetta e immediata­ compiere delle scelte di allocazione.
mente raggiungibile, comportano, In questo è chiaramente ravvisa­
da parte del paziente, una sempre bile la ratio stessa dei LEA (Livelli
maggior insoddisfazione di fronte ai Essenziali di Assistenza), sulla cui
percorsi terapeutici propostigli e un definizione ed equità tuttavia esi­
frequente rifiuto dei limiti oggettivi stono ancora molti dubbi.
della propria salute. Ma vi sono anche limiti di cono­
È molto diffusa l’immagine di scenza: la medicina infatti si trova
una medicina onnipotente dalla in una condizione di impotenza di
quale è lecito pretendere tutto e fronte a molte malattie per le quali
subito. non viene ammesso alcun non è ancora riuscita (ci riuscirà
margine di errore e di incertezza mai?) a trovare terapie risolutive.
perché, oggi più che mai, la me­ Sarebbe inoltre auspicabile un
dicina viene intesa come scienza riconoscimento e una conseguente
esatta anziché come scienza pro­ condivisione dell’incertezza anche
babilistica. da parte del diritto.
nel nostro ordinamento la pos­
Si aprono a questo punto due sibilità di esiti incerti potrebbe
ordini di problemi, emersi con fre­ essere raccolta solo da un diritto
quenza dagli elaborati analizzati. disposto a fare un passo indietro
Il primo attiene a questa pre­ e ad ammettere la possibilità di
sunta infallibilità della medicina: zone d’ombra sottratte al proprio
qualsiasi incertezza dell’operatore, controllo. Da sempre i rigidi sche­
anziché essere percepita come fisio­ mi giuridici, massimi esempi della
logica della professione sanitaria, certezza, cercano di ricomprendere
viene vista con sospetto e disap­ interamente la sfera etica, domina­
provazione. Il paziente si aspetta di ta invece dall’incerto, con risultati
ricevere risposte certe e rassicuran­ raramente soddisfacenti.
ti, all’interno di una visione della In questo modo si profilerebbe
medicina tipicamente shamanica (lo un diritto capace di rinunciare ad
shamano è colui che accoglie su di alcune delle proprie prerogative,
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come quella di essere onnicom­ risponda: “Aspetti e vediamo”. Con
prensivo della realtà esistente, per una simile affermazione si chiede
lasciare spazio ad altre componenti infatti all’individuo di operare un
(la coscienza?), più adatte a rela­ rinvio, una dilazione del bisogno,
zionarsi con la categoria dell’in­ attività che raramente è costretto
certezza. a fare nella propria vita quotidia­
na, nella quale domina la filosofia
Il secondo ordine di questioni del “tutto e subito”. La visione del
attiene invece al problema del tempo come opzione diagnostica
tempo. Si sta diffondendo infatti, è rigettata perché contrasta con
soprattutto negli ultimi anni, la quel carattere di istantaneità che si
tendenza ad applicare all’assistenza richiede anche al mondo sanitario.
sanitaria la stessa concezione del Troppo spesso davanti a simili
tempo che caratterizza le nuove pretese, che snaturano l’attività
tecnologie. medica, l’operatore risponde con
L’introduzione di “oggetti” tec­ atteggiamento remissivo, appli­
nologici nella vita quotidiana ha cando la “velocità di trattamento”
comportato una progressiva acce­ richiestagli. Ma la fretta, in questi
lerazione dei tempi, soprattutto casi, è sintomo di un atteggiamento
considerazioni conclusive

nelle comunicazioni. La possibilità difensivististico più che di una me­


di utilizzare un telefono cellulare, dicina esercitata secondo scienza e
ad esempio, garantisce l’immedia­ coscienza.
ta soddisfazione di ogni bisogno
comunicativo, anche di scarsa All’interno di questa cornice si
importanza. inserisce la sanità trentina. Dal
La tecnologia sviluppa progres­ materiale analizzato affiora con in­
sivamente nelle persone una per­ sistenza l’immagine di una realtà di
cezione di istantaneità, che tende piccole dimensioni, caratterizzata
ad annullare il tempo intercorrente però da consistenti risorse e da buo­
tra la nascita di un bisogno e la sua ni indicatori di salute. nonostante il
realizzazione. sostanziale benessere di un servizio
Il problema sorge nel momento sanitario come quello trentino, le
in cui un simile processo viene ap­ nuove marginalità, i nuovi bisogni
plicato anche alla medicina. Infatti e le nuove opportunità che quo­
la possibilità di comunicare sempre tidianamente emergono in ambito
e ovunque induce l’individuo a medico pongono non pochi problemi
pretendere la medesima contempo­ di equità nella salute e nell’accesso
raneità anche dall’assistenza sanita­ ai servizi sanitari.
ria, senza considerare tuttavia che Ci si chiede dunque se e come sia
i tempi biologici sono per natura possibile mantenere elevata la qua­
diversi da quelli tecnologici. lità dell’assistenza in un contesto
Difficilmente un paziente accet­ solidaristico e universalistico.
ta di buon grado che il proprio me­ Per poter rispondere a questa
dico, di fronte al suo malessere, gli domanda è necessario innanzitutto
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che le parti in causa condividano consenso. Si potrebbe partire dal­
il significato delle parole. Si è l’individuazione di alcuni pazienti
potuto rilevare infatti che diverse appartenenti a categorie partico­
categorie professionali conferi ­ larmente “delicate” (ad esempio,
scono a termini come quello di i pazienti che entrano in una
“assistenza” accezioni semantiche sperimentazione), procedere poi
estremamente differenti. Per poter con una loro randomizzazione in
dialogare attorno a uno stesso tema gruppi, e infine proporre a ciascuno
è indispensabile invece partire da una diversa modalità di consenso,
categorie di base comuni, in grado per verificare quale di queste sia
di garantire una piena ed efficace più efficace. È possibile infatti che
comunicazione. operatori con diverse competenze
Su questa base si potrebbe ipo­ professionali (ad esempio, un chi­
tizzare l’avvio di un filone di ricerca rurgo e un anestesista) informino il
proprio sul significato trasversale paziente in modo differente; oppure
delle parole. Partendo dal tentativo che un’informazione data da un me­
di descrivere il valore semantico dico assistito da un infermiere sia
attribuito dalle diverse categorie di qualitativamente diversa da quella
operatori sanitari ad alcuni termini comunicata dal solo medico; o anco­
fondamentali come “assistenza” e ra, che il fatto di concedere o meno
“continuità”, si potrebbe arrivare a del tempo al paziente per riflettere
un’omogeneizzazione del significato sulle proprie scelte modifichi la sua
delle parole, al fine di costruire un decisione finale.
vocabolario comune su cui i pro­ Progetti di questo tipo potreb­
fessionisti della salute si possano bero contribuire a individuare gli
basare per formulare proposte di strumenti migliori per raggiungere
miglioramento della sanità. una dimensione di consenso effet­
Allo stesso modo sarebbe in­ tivamente condivisa e informata,
teressante attuare progetti di evitando che esso si riduca a un
ricerca che coinvolgano le nuove mero atto di garanzia legale per
marginalità presenti sul territorio: l’operatore sanitario.
la produzione di un’epidemiologia Tra le proposte formulate dagli
della marginalità e la conseguente operatori sanitari in merito ai pos­
indagine sugli esiti assistenziali sibili temi da trattare nel prossimo
nelle persone poste al margine (dal­ ciclo di Dialoghi, vi è in primo luogo
l’immigrato al paziente neoplasico l’aspetto della comunicazione tra
terminale) potrebbero costituire operatore sanitario e paziente (dal
un’importante occasione di raccolta bambino all’anziano), nell’ottica
di informazioni utili a dare risposte del raggiungimento di una piena
concrete ai nuovi bisogni che la condivisione dell’incertezza; in
società pone. secondo luogo è stata segnalata
Infine sarebbe auspicabile l’at­ con frequenza la necessità di appro­
tuazione di protocolli di ricerca fondire le problematiche relative al
sul tema dell’informazione e del pluralismo culturale, con particolare
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attenzione al concetto di malattia
e di morte nelle diverse culture e
religioni con cui l’operatore viene
a contatto.
Segue poi una richiesta di ri­
flessione:
– sulle medicine alternative e sul
loro rapporto con la medicina
ufficiale;
– sul significato dei LEA;
– sull’ambiente quale determinante
di salute (ambiente come qualità
dell’aria, come posto di lavoro,
come qualità della vita...)
– sulle principali fasi della vita
del paziente (neonatologia,
eutanasia, direttive anticipate),
in particolare quelle riguardanti
la salute della donna (gravi­
considerazioni conclusive

danza, interruzione volontaria


di gravidanza, procreazione
medicalmente assistita, contrac­
cezione d’emergenza, RU 486,
menopausa...) di cui in parte si
è già parlato nei Dialoghi del
2004.

Marco Clerici è medico di Medicina


generale
Greta Sona è laureata in Scienze Giu­
ridiche

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