Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
una economia di mercato il valore del dono non sempre congeniale. La gratuit, ci che per noi costituisce un valore illimitato, spesso considerata una diseconomia. Autoproduzione e ospitalit non producono ricchezza nella economia di mercato per il fatto che spesso non generano PIL, unico indice deputato a stabilire il livello di benessere nella nostra societ. In realt il dono, lautoproduzione e lospitalit hanno prodotto e producono economia e benessere sul nostro territorio, presentandosi ad oggi come lunica forma di resistenza attuabile per contrastare le crisi che ci travolgono. Con la primaVERA maniFESTA cerchiamo di difendere i saperi collettivi locali e che oggi possiamo chiamare beni comuni. In ogni modo tenteremo di lottare contro il consumismo condividendo una qualit della vita pi alta e pi legata alla nostra storia. Una societ materialista e produttivista in cui la produzione e il consumo diventano aspetti distaccati dalle necessit umane, ma anche lontani dalla tutela della salute e dal rispetto dei diritti umani, non fa parte della nostra storia. In pratica, la manifestazione cercher di opporsi al modello socio-economico dominante con la partecipazione attiva, lo spirito del dono e di ospitalit. Non meno importante sar il valore del saper fare sintetizzato nelle autoproduzioni culinarie che gli abitanti offriranno per loccasione e che saranno un momento concreto di congiunzione con il dono e lospitalit. In questo quadro proporremo lautoproduzione come alternativa al consumismo e riscoperta del piacere di creare da s. Perch autoprodurre vuol anche dire: migliore qualit e autenticit del prodotto; ridurre la distanza alimentare; accorciare le catene distributive e commerciali; sviluppare la cooperazione produttiva; praticare politiche dei prezzi che avvantaggino i produttori e i consumatori. Il dono come effetto dellautoproduzione, momento di distacco dalleconomia del profitto, ma anche di valorizzazione dellatto del donare senza secondi fini, stimolando un rapporto di collaborazione, cordialit e amicizia tra sconosciuti. Infine, lospitalit come completamento dellazione del donare, come accettazione dellaltro, del diverso, come accoglienza senza pregiudizi. Questi tre valori saranno i protagonisti della tavolata conviviale, realizzata con i doni offerti dalla nostra comunit e che rappresenter linvito ospitale alla partecipazione delle comunit limitrofe con le quali condividere la gioia della socialit. A coadiuvare tutto questo ci sar uno spazio di discussione pensato come momento di approfondimento sui temi del progetto e animato con ospiti illustri. Questanno al centro del dibattito ci sar una proiezione sulla cultura ribelle della nostra enogastronomica e legata alla dimensione dei beni comuni e le opportunit per rilanciare unopposizione al liberismo dei mercati: una riflessione pi approfondita sulle potenzialit di ribellione offerte dalla propria storia identitaria. Non mancher lespressione creativa musicale delle giovani band emergenti e uno spazio di intrattenimento per i