Sei sulla pagina 1di 15

GASARCI

Come creare un G.A.S e perch


Manuale pratico per i circoli Arci

Di Valeria Patacchiola

Premessa Il presente libricino, nasce dallesperienza concreta del G.A.S. Arci, gruppo dacquisto solidale creato nel 2009 dallArci di Rieti, del quale sono la coordinatrice. Dopo alcuno incontri con altri circoli Arci interessati a creare un G.A.S. mi stato richiesto di scrivere un piccolo vademecum, un documento sintetico che contenesse le indicazioni fondamentali per la creazione di un G.A.S...almeno dal mio punto di vista ed in base alla mia esperienza personale. Questo vademecum quindi espressamente dedicato al mondo associativo, ed in particolar modo al mondo Arci, che meglio conosco. Spero che possa altres essere una piccola guida anche per tutti coloro i quali desiderino imbarcarsi nella divertentissima esperienza di mettere in piedi un G.A.S.

E grazie a Vorrei ringraziare tutti i fantastici soci Arci che in questi anni hanno animato la vita del GAS Arci!

INTRODUZIONE Quando nel 2009 mi venne in mente di creare un Gruppo dAcquisto Solidale a Rieti, in citt non ne esisteva neanche uno. Sapevo che la realt del G.A.S. era ormai diffusa e consolidata in molte citt italiane, ma nella mia non ce nera traccia. Lopportunit concreta nacque dalla collaborazione con lArci di Rieti, unassociazione che da 10 anni era presente sul territorio e aveva un discreto bacino di soci. A gennaio 2009, attraverso quindi la mailing list dellArci, convocai una riunione per dare vita al G.A.S. Arci..ma non sapevo esattamente che cosa mi aspettasse! Alla riunione si presentarono una decina di persone, ognuna con le proprie idee e punti di vista sul da farsi. Le riunioni si prolungarono fino a giungo quando, finalmente, partorimmo la nostra idea di G.A.S.! Il nostro gruppo dacquisto avrebbe privilegiato innanzitutto lacquisto di prodotti locali e biologici. La certificazione bio non sarebbe stato un requisito fondamentale; per la scelta dei prodotti ci saremmo basati principalmente sulla conoscenza diretta del produttore, le visite in azienda ed i controlli effettuati da noi stessi per verificare la genuinit dei prodotti. Avremmo acquistato verdura e frutta una volta alla settimana, la carne una volta al mese, i legumi un paio di volte lanno etc.. Bh..non ci crederete, ma la cosa pi dura fu trovare i produttori disposti a rifornire il G.A.S. Nelle nostre infinite peregrinazioni nelle piccole e piccolissime aziende agricole, ci rendemmo conto che la cultura del cibo sano non era particolarmente diffusa tra i produttori di Rieti. La chimica imperava in tutti gli orti che visitavamo, quando chiedevamo ai produttori se le verdure fossero biologiche ci guardavano come se parlassimo unaltra lingua. Un giorno un contadino mi disse Signor, non mi faccia ridere. Lei viene qua con la sigaretta e vuole la verdura biologica?..non aveva tutti i torti. Dopo diversi mesi, trovammo comunque i produttori che facevano al caso nostro e da allora, tranne qualche rara eccezione, siamo rimasti loro fedeli! Abbiamo creato dei bei rapporti di fiducia e stima e, a volte, anche di amicizia. 3

Negli anni poi la nostra attivit di acquisto stata arricchita da momenti di incontro e sensibilizzazione su tematiche specifiche legate al consumo critico (compostaggio domestico, ogm..) ma anche da momenti conviviali ( degustazioni, visite in azienda etc..). Ci siamo divertiti e continuiamo a divertirci..e forse questo il segreto principale della longevit del nostro GAS.

LA PARTECIPAZIONE Una delle tentazioni pi grandi per chi fa parte di unassociazione quella di organizzare attivit da offrire ai soci. Bene, il gruppo dacquisto non dovrebbe rientra tra lofferta di unassociazione. Un gruppo dacquisto ha speranza di nascere e vivere solamente se si costruisce come unazione collettiva di un gruppo, che insieme ragiona e decide. La partecipazione di tutti i membri fondamentale..altrimenti ci si trover a gestire il surrogato di un supermercato. Il segreto per la creazione e il buon funzionamento di un G.A.S. quello di iniziare con delle riunioni preliminari ( non importa di quante riunioni ci sar bisogno! ) il cui scopo principale dovrebbe essere quello di decidere insieme come funzioner il gruppo. Solamente sentendosi parte attiva di un progetto, infatti, i membri daranno il loro contributo in termini di tempo, ma poi anche di idee e soprattutto di entusiasmo! Quindi prendetevi tutto li tempo necessario per stare insieme, discutere, confrontarvi e infine decidere. Ma che cosa occorre decidere? A grandi linee sono tre, a mio parere, gli aspetti fondamentali da affrontare durante le riunioni preliminari: a) Che cos per noi un G.A.S.? b) Che cosa vogliamo acquistare? c) Come ci vogliamo organizzare? Quale forma vogliamo darci?

CHE COS PER NOI UN GAS ? Cerchiamo innanzitutto di capire perch ci troviamo tutti intorno ad un tavolo con lidea di creare un gruppo dacquisto solidale. Potremmo renderci conto che i pareri sono discordanti. La S di G.A.S., infatti, rischia spesso di assumere i significati pi impensati!! Generalmente la S di solidale indica un comportamento solidale del gruppo verso il produttore. Questo significa che i presenti alle riunioni concordano sul fatto che il gruppo nasce per sostenere i piccoli produttori locali. Indica la disponibilit dei membri a pagare un prezzo giusto per la merce che viene acquistata. Non si ricerca il risparmio come primo risultato dellacquisto collettivo ( anche se poi il risparmio viene da s, se il gruppo diventa sufficientemente numeroso da garantire volumi importanti di acquisto ). 1 Essere tutti concordi su questo punto fondamentale, anche se presuppone che i presenti abbiano una bella infarinatura sui principi del consumo critico. Per ogni G.A.S. nasce con un obiettivo che potremmo definire personale. Risulta infatti evidente che ogni gruppo di persone, in quanto unico, ha delle esigenze uniche che cercher di soddisfare attraverso il G.A.S. In generale, dunque, non esiste una regola assoluta che stabilisca che cosa sia un G.A.S. Certo per che questa S un significato chiaro ce lha : SOLIDALE! E sta proprio qui la chiave di volta, tutta in questa S la filosofia che muove i G.A.S. Basta farsi la domanda : solidale rispetto a chi? Un G.A.S. potrebbe ritenersi solidale, ad esempio, rispetto alle fasce economicamente pi deboli degli abitanti di un determinato quartiere o di un determinata comunit. Quindi il G.A.S. si percepisce come solidale nella misura in cui riesce a favorire laccesso al cibo ad un prezzo basso. Questi in genere sono i GAP, Gruppi di Acquisto Popolare, molto comuni delle periferie delle grandi citt, in genere vengono gestiti da associazioni o da partiti politici.

Alcuni GAS nascono con lunico scopo di risparmiare sullacquisto di qualsiasi bene di consumo, indipendentemente dalla qualit dei prodotti, la provenienza, la sicurezza delle condizioni di lavoro etc.. Naturalmente nulla vi impedisce di creare un gruppo cos, ma per onest intellettuale vi sconsiglierei di attribuirgli laggettivo di solidale.

Oppure un G.A.S. potrebbe ritenersi solidale rispetto alle problematiche delle famiglie ed in questo caso si identificano come GAF, Gruppi dAcquisto Familiari. Nascono proprio con lintento di unire le forze tra pi nuclei familiari per soddisfare le esigenze di acquisto delle famiglie che ne fanno parte, magari per risparmiare tempo e denaro e facilitare la gestione domestica degli acquisti. Un G.A.S. potrebbe ritenersi solidale rispetto ai produttori, in genere piccoli o piccolissimi, che fanno fatica a trovare il proprio mercato nella grande distribuzione, se non vendendo a dei prezzi stracciati i propri prodotti di qualit. Questultima lidea di GAS che, secondo me, rispecchia i valori del nostro mondo associativo e che riveste un ruolo sociale, economico e ambientale perfettamente nelle corde dellArci. I GAS cos gestiti, possono diventare un presidio fondamentale per la difesa del territorio, la salvaguardia della produzione locale, la ri-localizzazione delleconomia agricola e possono diventare un incentivo per i giovani imprenditori agricoli. Inoltre c da dire che un gruppo dacquisto ben gestito diventa naturalmente solidale verso i suoi membri e le famiglie che lo compongono e in generale riesce ad ottenere prezzi vantaggiosi per i propri membri; mentre un gruppo che nasce solamente per perseguire un risparmio economico, difficilmente diventer solidale verso i produttori.

CHE COSA VOGLIAMO ACQUISTARE? Il secondo elemento da chiarire subito : che cosa vogliamo acquistare? Anche qui scoprirete che ognuno ha la sua opinione! Ci sar chi vuole acquistare esclusivamente prodotti biologici certificati indipendentemente dalla provenienza, chi si accontenterebbe di unautocertificazione del produttore e di frequenti visite in azienda, chi invece preferirebbe acquistare esclusivamente prodotti locali anche se non biologici e cos via

Vi si presenteranno tante opzioni quanti saranno i partecipanti alla riunione. Su questo punto occorrer trovare una mediazione, considerando anche le risorse a disposizione sul territorio.2 COME CI VOGLIAMO ORGANIZZARE? QUALE FORMA VOGLIAMO DARCI? Immaginiamo che ci sia un coordinatore che gestisce tutto oppure ognuno di noi disposto a fare la sua parte? Siamo tutti disposti a fare dei turni per il ritiro e la consegna della merce? In quali giorni pi comodo per tutti incontrarsi per le consegne? Vogliamo darci un appuntamento settimanale per le riunioni organizzative? Come faremo a raccogliere gli ordini?...etc A livello formale : vogliamo essere un gruppo informale o vogliamo costituirci in associazione? Trattare gli aspetti organizzativi potrebbe sembrare prematuro durante le riunioni preliminari, in realt questo permette a tutti di capire che tipo di impegno richiesto per far parte del gruppo. Chi non si sente pronto a dedicare del tempo al G.A.S., oppure chi si rende conto di non avere materialmente tempo a disposizione, lo pu esplicitare. Sar poi il gruppo a gestire lesigenza emersa.3 Dal punto di vista formale, i G.A.S. sono solitamente organizzati secondo tre forme: gruppo informale, associazione o mediante appoggio ad unaltra realt, tipo bottega/cooperativa. Il gruppo informale un gruppo di persone che agisce collettivamente, senza aver registrato presso l'Agenzia delle Entrate il proprio eventuale Statuto. Si tratta, semplicemente, di un gruppo di persone fisiche (soggetti privati, non imprenditori) che acquistano insieme al solo scopo di distribuire tra di loro i prodotti acquistati, senza alcun fine di lucro.
2

A Rieti, ad esempio, abbiamo inizialmente fatto molta fatica ad individuare dei produttori che avessero una certificazione bio ( questa era lesigenza primaria del gruppo ), quindi automaticamente abbiamo dovuto rivedere il criterio di selezione dei produttori. C da tener presente che i G.A.S. spesso decidono di acquistare anche prodotti non alimentari. Esemplare il gas che acquista pannelli fotovoltaici. Ci sono G.A.S. che acquistano anche vestiti, scarpe, accessori, prodotti del commercio equo etc
3

Il gruppo potrebbe, ad esempio, decidere di esonerare qualcuno dai turni di ritiro e consegna per facilitarne la partecipazione.

Alcuni gruppi, soprattutto se di dimensioni significative (o per avere maggiore visibilit sul loro territorio per es. nei rapporti con gli enti locali, per ottenere spazi per riunioni e/o contributi allattivit) si strutturano in Associazione, regolata dagli articoli 36 e seguenti del Codice Civile. In questo caso lattivit del gruppo di acquisto deve rientrare tra le attivit previste nello Statuto della associazione ed essere coerente con i suoi scopi. Se il gruppo si appoggia ad una realt tipo bottega del commercio equo o cooperativa, che gi gestisce negozio o spaccio aperti al pubblico e che svolge per esempio la parte di raccolta/smistamento degli ordini, gli obblighi amministrativi sono completamente gestiti da questa stessa realt, gi attrezzata allo scopo. Le persone che acquistano sono in questo caso, a tutti gli effetti, clienti dell'organizzazione a cui si appoggiano. Nel caso specifico dei circoli o comitati Arci, la soluzione pi pratica quella di inserire il gruppo dacquisto nello statuto come attivit associativa. Basterebbe avere tra le attivit istituzionali previste quella del sostegno al consumo critico o la promozione della economia locale etc.. C da sottolineare che non esiste una normativa specifica per i gruppi di acquisto. Il GAS si configura come una semplice attivit di raccolta e distribuzione di prodotti, senza nessun tipo di intermediazione economica. Si pu prevedere che un socio venga rimborsato per una specifica attivit ma questo deve essere espressamente previsto e tracciato. Non si pu fare magazzino, n tenere in sede prodotti freschi. Questi vanno distribuiti immediatamente.

QUALCHE CONSIGLIO PRATICO Dal punto di vista sostanziale, il G.A.S. ha bisogno della collaborazione di tutti i membri per funzionare. 10

La tentazione di gestire tutto noi forte..e tipica di chi vive lassociazione da sempre. Siamo abituati a fornire dei servizi ai nostri soci, siano essi concerti, rassegne cinematografiche, birre etc..etc.. Nel caso del G.A.S., per, vi consiglio fortemente di cambiare punto di vista. Occorre pensare che il gruppo deve essere il protagonista di ogni azione. Altrimenti non funziona!! Ci si pu organizzare nelle modalit pi disparate, limportante che ogni membro si senta responsabile della vita del gruppo. Cos, ad esempio, si pu decidere che il gruppo abbia un coordinatore generale, magari un membro particolarmente attivo dellassociazione che si mette a disposizione per gestire le attivit e che questo ruolo venga ricoperto a turno dai membri. Oppure si pu decidere che ogni prodotto/produttore abbia il suo socio di riferimento. La distribuzione dei prodotti pu essere gestita sempre dalla stessa persone, oppure dai soci a turno, a seconda delle disponibilit etc Uno dei problemi pi comuni per i GAS il membro smemorato. Ci sono sempre quei membri del gruppo che si dimenticano di venire a ritirare i prodotti nei giorni e negli orari stabiliti. Questo pu non causare disagio se i prodotti sono secchi e se il GAS ha una sede a disposizione. Se invece i prodotti sono freschi oppure il GAS ospite presso la sede di unassociazione, abbiamo un problema. Il consiglio di decidere da subito cosa fare nel caso in cui un socio dimentichi di ritirare la sua parte. Anche per quanto riguarda la raccolta degli ordini c bisogno di chiarezza fin dal principio. Se si decide, ad esempio, che gli ordini vanno raccolti via mail, fondamentale accertarsi che tutti i membri abbiano una casella di posta che controllano spesso e che siano in grado di utilizzarla, altrimenti poi ci si ritrova con ordini persi, sbagliati oppure arrivati in ritardo. Per quanto riguarda il pagamento molti gas utilizzano la formula del pagamento anticipato, per evitare che sia lassociazione a dover anticipare grandi somme di denaro che poi non sempre rientrano in cassa, ma anche per 11

responsabilizzare ogni socio del proprio ordine. Vi consiglio fortemente di utilizzare questa modalit. Infine pu essere utile scrivere tutti insieme un regolamento del gas, affinch le regole che si sono stabilite insieme siano messe nero su bianco. Inoltre non dimenticate mai di controllare che le decisioni prese siano condivise da tutti. Usate tutto il tempo di cui c bisogno!
POTETE INIZIARE CON LA CASSETTA SETTIMANALE

Il modo pi semplice per iniziare quello della cassetta settimanale, anche detto cassettone. Fissate un presso al kg con il produttore, decidete di quanti kg sar la cassetta e si parte. Ogni socio ordina la propria cassetta che verr distribuita una volta a settimana nel luogo prestabilito e secondo le modalit concordate. Vi consiglio di arricchire la cassetta con uno scambio di ricette. Vi troverete, probabilmente, a cucinare della verdura di cui non conoscevate lesistenza. E utile quindi scambiarsi ricette e consigli.
E CONTINUARE CON GLI ALTRI PRODOTTI

Una volta rodato il funzionamento del gruppo con la cassetta di verdura, potete iniziare ad introdurre altri prodotti. Ad esempio potete lanciare un ordine di legumi ( sono secchi quindi non si rovineranno nel caso qualcosa vada storto!! ). Le modalit di ordine e distribuzione dovrebbero restare sempre le stesse per non confondere i soci. Quindi, ad esempio, se lordine della cassetta si fa via mail e si ritira il gioved, vi consiglio di fare lo stesso per i legumi. Poi potreste fare un ordine di miele..e cos via. Quando sarete certi che il gruppo funziona bene, concedetevi lordine di prodotti freschi, come carne e formaggio.
PER LA RICERCA DEI PRODUTTORI

Una volta terminate le riunioni preliminari nelle quali abbiamo stabilito chi siamo e cosa vogliamo, ci troviamo di fronte allarduo compito di individuare i produttori giusti.

12

Se avete scelto di costituire un G.A.S. per lacquisto di prodotti economici o biologici non avrete grandi problemi. Baster fare una semplice ricerca di mercato. Ma nel caso in cui, come mi auguro, abbiate deciso di creare un G.A.S. solidale con i produttori , la ricerca pi complessa. Cosa cerchiamo? Piccoli e piccolissimi produttori, che coltivino in modo responsabile, che possano garantirci la qualit e la genuinit dei prodotti e che siano disponibili a rifornire un G.A.S. Non facile ovunque trovare dei produttori che capiscano subito cosa sia un G.A.S. e che siano disposti a rifornirlo. Ma, come avrete capito, c bisogno che anche il produttore sposi la logica di acquisto del G.A.S. e che si senta parte di un progetto, altrimenti ha poco senso. Iniziate da frutta e verdura! Fatevi un giro nei mercati locali e parlate con i produttori che trovate. Chiarite bene di cosa avete bisogno e assicuratevi che il produttore sia disponibile a partecipare ad un G.A.S..e non semplicemente a vendere della verdura. Se al mercato non trovate niente che fa al caso vostro, contattate le associazioni di categoria ( coldiretti, cia etc..) e fatevi dare, oltre a qualche indicazione, lelenco dei loro associati con tanto di indirizzi e numeri di telefono. Contattate le aziende e fissate una visita in azienda. Cercate di essere sempre, almeno, in tRe o quattro per le visite. Non dimenticate la partecipazione. Condividete sempre con il gruppo il risultato delle vostre azioni. In realt sarebbe ottimo se tutti i membri partecipassero a questa fase delicata. Inoltre la visita in azienda pu diventare, con poco sforzo, un momento conviviale in cui si organizza anche una piccola degustazione o una passeggiata nella natura.
ISCRIVETEVI ALLA RETE GAS

Vi consiglio di registrare il vostro G.A.S. alla rete G.A.S. nazionale al link www.retegas.org Cos il vostro G.A.S. sar visibile sulla rete, riceverete info ed aggiornamenti. LESPERIENZA DEL GAS ARCI

13

Durante le riunioni preliminari per la costituzione del nostro GAS, non stato facile trovare una definizione di GAS che accomunasse subito tutti. Probabilmente le persone che hanno partecipato alle prime riunioni avevano un approccio pi teorico che pratico, ed infatti ce li siamo persi quasi tutti per strada! Dopo circa due mesi di riunioni abbiamo concordato sul fatto che il nostro ruolo doveva essere quello di dare sostegno alle piccole e piccolissime aziende agricole del territorio, biologiche o meno, per dare loro un reddito minimo garantito e per togliere linfa alla grande distribuzione che, con i suoi meccanismi perversi, sta distruggendo il pianeta. In due mesi abbiamo discusso del valore dellagricoltura sana, che non inquina, che non distrugge il terreno ma lo preserva e lo difende, del valore della vicinanza tra produttore e consumatore come garanzia di qualit del prodotti, ma anche come meccanismo per ridurre i trasporti e gli imballaggi, per mangiare cibo sano e fresco ad un prezzo giusto e per fare la nostra parte nel sostenere la depressa economia locale. Insomma, siamo stati tutti daccordo sul fatto che dovevamo smetterla di andare al supermercato a comprare laglio spagnolo o i pomodori cinesi, che avevano fatto migliaia di Km. Dietro quei pomodori cerano i volti sfocati di lavoratori di cui non avremmo mai conosciuto i nomi n le condizioni di lavoro. E non avremmo mai saputo con quali sostanze chimiche erano stati trattati. Il Gas Arci ha cos stabilito di acquistare prodotti esclusivamente locali. La solidariet che abbiamo voluto esprimere quella del consumatore verso il produttore, che metta in moto un processo per cui i due termini diventino sempre meno dicotomici, ma si uniscano in ununica entit : il co-produttore. Abbiamo voluto prenderci la nostra parte di responsabilit verso il pianeta, verso noi stessi e i nostri figli! Questa mi sembra la caratteristica pi rilevante del nostro GAS.

LArci di Rieti resta a vostra disposizione per qualsiasi approfondimento. Ci trovate el numero 0746/202510 oppure alla mail rieti@arci.it Oppure ci potete seguire sul blog www.associazionearcirieti.blogspot.com 14

E non dimentichiamo la saggezza della lumaca..

15

Potrebbero piacerti anche