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Le norme transitorie:
La progettazione, le verifiche, i controlli, la manutenzione delledificio e degli impianti Piercarlo Romagnoni
Con il patrocinio del:
Dipartimento di Costruzione dellArchitettura Universit IUAV di Venezia Dorsoduro 2206 30123 Venezia pierca@iuav.it
Strumentato da: Art. 11 Requisiti della prestazione energetica degli edifici... limitato al solo RISCALDAMENTO INVERNALE Rinvia alla legge 10/91, al DPR 412-551 e allallegato I, che a sua volta rinvia allallegato C, D e E. abrogato lart. 8 del DPR 412/91 (FEN) che viene sostituito dai commi 1, 2, 5, 6, 7, 8 e 16 dellallegato I
Nel caso di edifici di nuova costruzione e ristrutturati con s.u. > 1000 m2, si procede in sede progettuale alla determinazione del fabbisogno annuo di energia primaria per la climatizzazione invernale (EPCI) espresso in chilowattora per metro quadrato di superficie utile dell'edificio (kWh/m2 anno) e alla verifica che lo stesso risulti inferiore ai valori riportati nella tabella 1 al punto 1 dell'allegato C al presente decreto.
Cosa cambia
Sostituzione dellindice di prestazione energetica, FEN espresso in kJ/m3GG con un indice EPCI espresso in kWh/(m2 anno) e relativi limiti.
Zona climatica Rapporto di forma delledificio A fino a 600 GG 10 45 a 601 GG 10 45 B a 900 GG 15 60 a 901 GG 15 60 C a 1400 GG 25 85 a 1401 GG 25 85 D a 2100 GG 40 110 a 2101 GG 40 110 E a 3000 GG 55 145 F oltre 3000 GG 55 145
S/V
<0,2 >0,9
Tali limiti risultano mediamente circa il 40% in meno dellequivalente limite espresso in FEN ! Il rapporto di forma S/V sempre il parametro architettonico di riferimento per la sua grande influenza sul transitorio termico delledificio.
Note importanti
S, espressa in metri quadrati, la superficie che delimita verso l'esterno (ovvero verso ambienti non dotati di impianto di riscaldamento) il volume riscaldato V: superficie disperdente sup. di inviluppo del volume V; V il volume lordo, espresso in metri cubi, delle parti di edificio riscaldate, definito dalle superfici che lo delimitano.
Esattamente come si calcolava il FEN Si fa riferimento al regime di riscaldamento continuo (24 ore su 24) e si determina con la EN 832 e la UNI 10379 -2005 il fabbisogno di energia primaria convenzionale stagionale per il riscaldamento, Qp Si normalizza tale energia primaria per i metri quadri di superficie utile: Qp/Sutile
A B C D E F
A B C D E F
Dizione infelice che non indica una effettiva correzione del ponte termico con una modifica del progetto o lintroduzione di un maggiore isolamento Indica solo la possibilit di NON CONFRONTARE la trasmittanza MEDIA (elemento di parete a cui si associa il ponte termico + ponte termico) MA la trasmittanza CORRENTE (cio del solo elemento di parete) con il valore limite esposto in tabella, ma .... SE E SOLO SE LA TRASMITTANZA TERMICA DELLA PARETE FITTIZIA NON SUPERA DEL 15% LA TRASMITTANZA DELLA PARETE CORRENTE
La parete fittizia
Riferimento a particolare ponte termico (innesto di pareti o solai)
Elemento fittizio di spessore pari a quello della parete che lo include e altezza pari allo spessore della parete o solaio che si innesta Tale ponte termico caratterizzato da una trasmittanza lineica [W/m K] per cui la trasmittanza termica della parete fittizia si ricava come rapporto fra e lo spessore della parete interna:
U parete fittizia =
sparete interna
s1
U parete fittizia =
sparete interna
Trasmittanza media Um
Um =
se se
U lim U U lim U m = U + L A
U limite
A U
i i =1 N elementi i =1
Nel caso di strutture orizzontali sul suolo, i valori di trasmittanza termica da confrontare con quelli in tabella sono calcolati con riferimento al sistema struttura-terreno, cio la trasmittanza termica equivalente attraverso il terreno in regime stazionario, cos come si calcola con la norma UNI EN 13370
Chiusure trasparenti a)
Due tabelle: Tramittanza termica dell infisso Uw Tabella 4a. Valori limite della trasmittanza termica U delle chiusure trasparenti comprensive degli infissi espressa in W/m2K Zona climatica A B C D E F Dal l gennaio 2006 U (W/m2K) 5,5 4,0 3,3 3,1 2,8 2,4 Dal 1 gennaio 2009 U (W/m2K) 5,0 3,6 3,0 2,8 2,5 2,2
Chiusure trasparenti b)
Doppio vincolo Tramittanza termica centrale del vetro Ug Tabella 4b. Valori limite della trasmittanza centrale termica U dei vetri espressa in W/m2K Zona climatica A B C D E F Dal l gennaio 2006 U (W/m2K) 5,0 4,0 3,0 2,6 2,4 2,3 Dal 1 gennaio 2009 U (W/m2K) 5,0 3,0 2,3 2,1 1,9 1,6
Chiusure trasparenti
Uw =
Ag U g + A f U f + L Ag + A f
U w,lim
U g U g ,lim
NON SI APPLICA ALCUNA RESTRIZIONE E/O VERIFICA! essendo esclusi sia dal comma 1 sia dal comma 2
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Si calcola lindice di efficienza energetica EPCI e lo si verifica comparandolo con il valore limite della tabella 1 allegato C aumentato del 50%: EPCI 1.5*EPCI,lim In alternativa se potenza nominale < 100 kW si pu applicare il criterio per sola sostituzione del generatore termico
Sostituzione del solo generatore termico comma 4 Si pu evitare qualsiasi calcolo se si verifica lesistenza dei requisiti: i nuovi generatori siano certificati e dotati della marcatura di rendimento energetico pari a tre o quattro stelle la temperatura media del fluido termovettore in corrispondenza delle condizioni di progetto sia non superiore a 60C; siano presenti dispositivi per la regolazione automatica della temperatura ambiente nei singoli locali o nelle singole zone aventi caratteristiche di uso ed esposizioni uniformi, di cui al successivo comma 12 (gi obbligatorio negli edifici nuovi o ristrutturati); se, solo per potenze del focolare maggiori o uguali a 35 kW, siano installati nuovi generatori di potenza nominale del focolare non superiore del 10% a quella dei generatori che vengono sostituiti.
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Sostituzione del solo generatore termico comma 4 DUBBI: nuovi generatori a 3 o 4 stelle (c poca scelta sul mercato) temperatura media dellacqua minore di 60 C significa di fatto caldaie a condensazione. Ma se siamo in presenza di impianti preesistenti dimensionati per 80 C ed edifici con canne fumarie poco isolate si possono avere seri problemi:
da una parte di carenza di potenza disponibile dallaltra di formazione di condensa nelle canne fumarie.
Sostituzione del solo generatore termico comma 4 Se non verificato anche uno solo dei predetti requisiti occorre: calcolare e verificare il rendimento di produzione medio stagionale p
Vincoli praticamente impossibili da rispettare Praticabile solo la via prescrittiva (caldaie 3-4*)
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termici nuovi o ristrutturati, prescritta l'installazione di dispositivi per la regolazione automatica della temperatura ambiente nei singoli locali o nelle singole zone aventi caratteristiche di uso ed esposizioni uniformi al fine di non avere sovrariscaldamento per effetto degli apporti solari e degli apporti gratuiti interni.
Il D.Lgs. 192-2005 di fatto rende obbligatoria SEMPRE e COMUNQUE linstallazione dei dispositivi di regolazione automatica di ambiente nei singoli locali o zone, rendendo
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viene mantenuto, probabilmente come elemento di paragone, il vecchio FEN in kJ/m3 GG, solo per il valore di progetto e scompare il FEN_limite; predisposizione delle opere per installazione di fonti rinnovabili: richiesta completamente nuova, conseguenza del comma 16 dellallegato I al D.Lgs. 192-2005, e di cui si riportano dei possibili esempi allallegato D allo stesso decreto, predisposizioni di tipo edilizio per cui si rimanda ad uno specifico allegato che le documenti
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Conseguenze: si pu utilizzare qualsiasi metodo purch si dimostri la loro almeno pari qualit rispetto ai metodi emanati dai citati enti viene interrotta legemonia UNI (vedi abrogazione DPR di recepimento delle UNI 103xx) si rende possibile legalmente limpiego di codici di calcolo dinamici, sicuramente in grado di fornire risultati di qualit superiore a quella ricavabili con le attuali normative UNI-CEN
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Le norme transitorie
Lallegato I
Il D.Lgs. 192-2005 prevede che vengano emanati diversi decreti attuativi, tra cui uno sui requisiti degli edifici, cio della struttura edilizia, tali da favorire la riduzione del fabbisogno di energia primaria. Alcuni dei possibili requisiti dellinvolucro e struttura edilizia sono per stati anticipati dalla parte transitoria del decreto, in particolare, da alcuni punti dellallegato I
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F il valore della trasmittanza (U) del divisorio verticale tra alloggi o unit immobiliari confinanti deve essere inferiore o uguale a 0,8 W/m2K
C da notare il fatto che se si vuole evitare o ridurre il furto di calore tra unit confinanti non si tenuto conto che le maggiori superfici di confine tra unit limitrofe non sono certo le pareti verticali ma i SOLAI. Si quindi trascurato lelemento a tal fine pi importate.
Requisito prescrittivo e non prestazionale perch viene richiesta la verifica dell'assenza di condensazioni superficiali e interstiziali delle pareti opache in CONDIZIONI DI PROGETTO e non in condizioni di esercizio, come prevede la normativa UNI-CEN
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Possono essere impiegate pareti con massa areica inferiore purch si dimostri e certifichi che queste permettano di contenere le oscillazioni della temperatura degli ambienti, in funzione dell'andamento dell'irraggiamento solare, allo stesso livello raggiungibile con la parete da 230 kg/m2.
Quindi occorre in tal caso:
assumere di avere una parete con una trasmittanza termica pari a quella della parete progettata e con massa frontale pari al valore 230 kg/m2, calcolare loscillazione non controllata della temperatura interna nelle condizioni di progetto estive, calcolare tale oscillazione per la parete progettata, comparare lampiezza delloscillazione tra i due casi, o meglio il valore massimo che si raggiunge; perch la parete in progetto sia accettabile occorre che il valore massimo di temperatura raggiunto sia non superiore a quello raggiunto con la parete di riferimento.
di nuova costruzione o ristrutturazione di edifici obbligatoria la predisposizione delle opere, riguardanti l'involucro dell'edificio e gli impianti, necessarie a favorire il collegamento a reti di teleriscaldamento, ad impianti solari termici e impianti fotovoltaici e i loro allacciamenti agli impianti dei singoli utenti e alle reti.
La seconda parte fa poi riferimento ad una possibile estensione agli edifici esistenti, che dovrebbe essere regolamentata dallallegato D al D.Lgs. 1922005, dove invece risulta essere assente ogni riferimento allesistente.
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Allegato D Predisposizioni per integrazioni Lallegato D riporta, utilizzando un si propongono ed il termine raccomandazioni, che farebbe pensare ad una non obbligatoriet della predisposizione, delle modalit di predisposizione dell'edificio in relazione alle singole tipologie di intervento. In realt, tale allegato va visto come una serie di indicazioni su delle modalit di predisposizione che sicuramente favoriscono (come richiesto obbligatoriamente) i collegamenti a teleriscaldamento, impianti solari, ecc., ed in quanto tale non prescrittivo giacch non esaustivo. Vengono quindi proposti 5 gruppi di raccomandazioni
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Le norme transitorie
Regolato da: Art. 12 Esercizio, manutenzione e ispezione... limitato al solo RISCALDAMENTO INVERNALE
Rinvia alla legge 10/91, al DPR 412-551 e allallegato L, che a sua volta rinvia allallegato F, e G.
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Focolare chiuso < 8 anni quadriennale Focolare aperto in locali non abitati
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I generatori di calore per i quali, durante le operazioni di verifica in esercizio, siano stati rilevati rendimenti di combustione inferiori ai limiti fissati all'allegato H al presente decreto, non riconducibili a tali valori mediante operazioni di manutenzione, devono essere sostituiti entro 300 giorni solari a partire dalla data della verifica.
Norma gi presente nel DRP 412/92 e che viene qui ribadita lallegato H fa infatti riferimento al DPR 412/92
I generatori di calore per i quali, durante le operazioni di verifica in esercizio, siano stati rilevati rendimenti di combustione inferiori a quelli minimi, sono comunque esclusi dalla conduzione in esercizio continuo prevista alle lettere e), f), g) ed h), dell'art. 9, comma 6 del DPR 412
Norma gi presente nel DRP 412/92 e che viene qui ribadita
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La dichiarazione di cui al comma precedente deve pervenire all'amministrazione competente o all'organismo incaricato con timbro e firma del terzo responsabile o dell'operatore, nel caso la prima figura non esista per l'impianto specifico, e con connessa assunzione di responsabilit, attestante il rispetto delle norme del presente regolamento, con particolare riferimento ai risultati dell'ultima delle verifiche periodiche di cui al comma 3 del presente allegato. La trasmissione della suddetta dichiarazione avviene con scadenze temporali correlate ai termini previsti allo stesso comma 3 del presente allegato. Anche questa una norma gi presente nel DPR 412-551, e che viene qui adeguata alle necessit sia della legislazione concorrente tra stato e regioni, sia del riferimento ai commi del D.Lgs. 192-2005.
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Entro il 31 dicembre 2007 le amministrazione. competenti, se diverse dalle regioni e dalle province autonome di Trento e Bolzano, o gli organismi incaricati di cui sopra inviano alla regione o provincia autonoma di appartenenza, una relazione sulle caratteristiche e sullo stato di efficienza e manutenzione degli impianti termici nel territorio di propria competenza, con particolare riferimento alle risultanze delle ispezioni effettuati nell'ultimo biennio. La relazione aggiornata con frequenza biennale. Questa una invece una norma nuova, che impone linvio di una relazione consuntiva biennale sullo stato dei generatori termici dalle autorit competenti (da definire a cura delle regioni) alle regioni stesse
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Le attivit di accertamento e ispezione avviate dagli enti locali ai sensi dell'art. 31, comma 3, della legge 9 gennaio 1991, n. 10, prima della data di entrata in vigore del presente decreto, conservano la loro validit e possono essere portate a compimento secondo la normativa preesistente per un biennio a partire dalla predetta data di entrata in vigore. Per evitare la sospensione dellattivit di ispezione attualmente in corso ai sensi della legge 10/91 e suoi decreti attuativi, FINO AL 8-10-2008 le ispezioni in essere possono essere eseguite in conformit con il DPR 412551; per quella data si suppone che le regioni abbiano legiferato definendo chi deve fare cosa.
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