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Durante Convegno di Zona del 15 Marzo 2009 tratteremo temi cruciali per il periodo storico in cui viviamo. La crisi
della nostra economia, ma soprattutto del nostro modello di sviluppo, è argomento ormai all'ordine del giorno e
non più rinviabile.
Leggi la lettera d'invito del nostro Assistente Ecclesiastico e dei Responsabili di Zona
I lavori saranno suddivisi in due parti: una assemblea plenaria in cui ascolteremo il Capo Scout Eugenio Garavini e
Padre Adriano Sella, seguita da laboratori composti da una quindicina di persone l'uno.
Scopo dei laboratori sarà l'approfondimento di un tema, la discussione e soprattutto il confronto con testimoni ed
esperti. Abbiamo infatti invitato alcune persone con esperienze specifiche per parlarci di questioni importanti e
tremendamente complesse, in cui il rischio della banalizzazione è spesso dietro l'angolo.
Perché il convegno non risulti ai più una collezione di cose capite a metà, i laboratori siano fruttuosi, e vi sia una
ricaduta a lungo termine anche sulle unità, bisogna prepararsi adeguatamente.
Alle Comunità Capi si raccomanda la visione del video "La Storia delle Cose". I contenuti dovrebbero essere
sufficienti a stimolare l'esplorazione personale, e a comprendere il tema generale del convegno. Alle Comunità
spetta inoltre la suddivisione dei Capi nei laboratori, in modo che ciascuno possa riflettere sui temi che più lo
interessano, e chiedere chiarimenti.
Il sito Decrescita Felice raccoglie alcuni spunti su cui riflettere in modo critico. Sui motori di ricerca trovate fiumi
di parole sull'argomento.
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Sobrietà felice, verso il Convengo di Zona — AGESCI Zona di Modena http://www.agescimodena.it/comitato/stili-di-vita-e-sobrieta-felice/sob...
Le informazioni di seguito sono contribuite dai singoli laboratori per permettere una suddivisione più consapevole
dei Capi.
Il primo passo verso la conoscenza è ammettere che non si conosce. I nostri media sono pieni di giornalisti,
opinionisti ed esperti che impongono la propria visione del mondo come scientifica perciò vera. Se ci comportiamo
in un certo modo il mondo finisce, se invece prendiamo un semplice provvedimento salveremo l'umanità intera.
In genere, stranamente, questo provvedimento implica l'acquisto di qualcosa... (magari pure eco-incentivato)
Prima di parlare degli effetti delle nostre azioni sull'ambiente dobbiamo accettare che la scienza non ha verità, ma
solo ipotesi di lavoro. Non bisogna quindi mai abbassare la guardia, accettando acriticamente i proclami di questo
o quello scienziato su argomenti complessi come... un pianeta intero!
Ci convinceremo di questo considerando brevemente la questione dell'effetto serra anche da quei punti di vista
ritenuti minori, ma scientifici al pari di altri.
Ogni giorno ci troviamo dunque a fare delle scelte, che sappiamo avranno una qualche ripercussione su luoghi
magari molto lontani. Come capi scout siamo anche chiamati ad insegnare come si fanno queste scelte. Gli
elementi che abbiamo in mano per distinguere cosa farà bene al pianeta e cosa no sono le ipotesi transitorie che
la scienza ci offre.
Cosa possiamo noi di fronte a questioni così controverse e complesse? Meditiamo. Mettiamoci alla prova con un
esercizio "ascetico": prendiamo un oggetto e cominciamo ad osservarlo. Nei minimi dettagli. Quando avremo
acquisito una certa familiarità, interroghiamolo: Da dove vieni? Quale funzione svolgi nel corso della tua
esistenza? Quale sarà il tuo destino?
All'apparenza sembrerebbe solo un gioco, che potremmo anche fare direttamente con i nostri ragazzi. Ma se alla
fine riusciremo a costruire la Storia della Cosa, avremo un'idea di tutto ciò che non va bene in quell'oggetto.
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Sobrietà felice, verso il Convengo di Zona — AGESCI Zona di Modena http://www.agescimodena.it/comitato/stili-di-vita-e-sobrieta-felice/sob...
L'inquinamento che ha prodotto, le condizioni di lavoro in cui è stato creato, come sarà smaltito.
Questo "gioco" è in realtà una rigorosa procedura scientifica, con regole precise ed una complessa teoria, che si
chiama "Valutazione del Ciclo di Vita" (LCA, Life Cycle Assessment). Ad arbitrare il gioco abbiamo infatti invitato
una ricercatrice dell'ENEA di Bologna: con lei scopriremo che tante cose che il buon senso ci detta in fatto di
rispetto dell'ambiente, spesso hanno basi fragili o sono proprio sbagliate.
L'ospite inoltre ci darà un assaggio dell'enorme difficoltà che uno studio LCA serio presenta: mesi di calcoli,
ricerche, valutazioni.
Abbiamo visto che quello che dicono gli esperti intervistati in tv è da prendere con le pinze.
Ci siamo resi conto che dietro un singolo e banale oggetto c'è tutto il nostro mondo. E che per valutarne l'impatto,
con molte limitazioni ed approssimazioni, occorrono mesi di calcoli.
Forse è ingenuo pensare che nel nostro piccolo possiamo attuare soluzioni semplici e risolutive su un sistema così
complesso.
Ma abbiamo imparato qualcosa: la storia che racchiude ogni prodotto di questo mondo bulimico merita grande
rispetto. Perché, qualsiasi sia la teoria scientifica in cui crediamo, per produrlo è servito lavoro umano (magari in
pessime condizioni) e sfruttamento di risorse ambientali.
Questo è esattamente il contrario di quello che il modello consumistico ci impone di credere. Pensiamoci, ed
invitiamo a pensarci anche i nostri ragazzi. Senza cadere nella tentazione di credere ciecamente a questo o quello
ma volendo sempre approfondire un po' anche per conto nostro.
Cosa si prefigge la campagna? In sintesi, l’obiettivo delle famiglie è modificare secondo giustizia la struttura dei
propri consumi e l’utilizzo dei propri risparmi, cioè l’economia quotidiana. Parlare di "giustizia" è impegnativo,
perché suppone un orizzonte etico condiviso in buona parte ancora da costruire, ma la sfida è proprio quella di
combattere l’invadenza e lo strapotere della "razionalità economica" a partire dal carrello del supermercato e
dallo sportello di una banca. Da qui l’adesione convinta al consumo critico e alla finanza alternativa (MAG e Banca
Etica) a favore di uno sviluppo che risulti sostenibile per i poveri del pianeta, per il pianeta stesso e - perché no -
anche per noi.
Incontreremo persone che stanno vivendo in prima persona l'animazione e l'organizzazione di GAS (Gruppi di
Acquisto Solidale) e insieme a loro scopriremo come pensare ai nostri consumi in una modalità nuova e molto
concreta, che ci rimette al centro di una rete di relazioni e che valorizzan l'esperienza dei produttori del nostro
territorio e il nostro ruolo di consumatori attivi e critico.
Ai seguenti indirizzi trovate informazioni dettagliate sulle idee che stanno dietro un GAS e sui gruppi italiani e
Modenesi:
I Gruppi di Acquisto Solidali (G.A.S.) nascono da una riflessione sulla necessità di un cambiamento
profondo del nostro stile di vita. Come tutte le esperienze di consumo critico, anche questa vuole
immettere una «domanda di eticità» nel mercato, per indirizzarlo verso un'economia che metta al centro
le persone e le relazioni. fruttaQui troverete tutte le informazioni sui Gruppi di Acquisto Solidali: la loro
storia, i principi, come fondarne uno, le notizie, i documenti utili da scaricare, ecc..
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Sobrietà felice, verso il Convengo di Zona — AGESCI Zona di Modena http://www.agescimodena.it/comitato/stili-di-vita-e-sobrieta-felice/sob...
Il GasMo opera in partnership/fusione con il Nodo Decrescita Modena, e' un'associazione di persone che
promuovono consumo critico e consapevole e che si organizzano per acquistare alla fonte, con criteri di
località, solidarietà, etica, ecologia, risparmio e salute, prodotti alimentari o di uso comune, basata sul
volontariato.
Oltremare collabora con due GAS a Modena. Questo non esclude che ne possano esistere anche altri. I due
nostri partner sono:
E' questo uno degli slogan usati da Mani Tese per sintetizzare uno degli obiettivi dell'Associazione: cambiare la
vita di tutti i giorni, parlando e agendo concretamente nelle città, e nel contesto sociale.
Mani Tese si regge sul lavoro dei suoi volontari, che ne diffondono sul territorio i valori portanti. Pensare
globalmente significa poter essere davvero agenti di uno sviluppo più a misura d'uomo, che possa consentire a
tutte le donne e gli uomini una vita dignitosa e libera da sfruttamenti e ingiustizie senza pregiudicare le
opportunità delle generazioni future, ovvero senza distruggere il patrimonio comune rappresentato dalle risorse
naturali necessarie alla vita.
Agire localmente significa trasformare i principi in azioni concrete, mettendo in gioco se stessi per dare una
spallata a quell'ago della bilancia che segna uno squilibrio sempre più ampio tra Nord e Sud del mondo. Mani Tese
considera fondamentale l’integrazione delle attività di cooperazione internazionale con l’azione di educazione e di
sensibilizzazione nel Nord del mondo.
L’ingiustizia nelle relazioni Nord-Sud è anzitutto economica e sociale, ma è anche, nel senso più profondo del
termine, una violazione dei diritti umani fondamentali, che porta con sé pesanti conseguenze per la democrazia e
la salvaguardia del patrimonio naturale del pianeta.
Mani Tese considera che l’unica via di uscita a questa situazione sia la messa in discussione, e quindi
il cambiamento profondo, dell’attuale modello di sviluppo, sia nel Nord che nel Sud del mondo,
incarnato nell’attuale processo economico di globalizzazione neoliberista. È necessario progettare e
costruire un diverso ordine economico internazionale fondato sulla promozione dei beni comuni come emanazione
di diritti oltre le pure logiche di mercato ed in uno stile di vita sobrio e autenticamente sostenibile.
Per contribuire al raggiungimento di obiettivi così ambiziosi Mani Tese si rivolge alla società civile internazionale e
nazionale e promuove campagne politiche di pressione sulle istituzioni e sul settore privato, volte a diminuire le
storture del sistema attuale di sviluppo ed aprire spazi politici per un suo cambiamento.
Il tema delle economie solidali appartiene da sempre all’identità di Mani Tese. Per questo l'associazione
promuove e realizza il riciclo e il recupero e riutilizzo di beni, ponendo particolare attenzione alle tematiche socio-
economiche, nella convinzione che ciò possa condurre a minori sprechi e a consumi più equi.
La raccolta e il riutilizzo di oggetti usati diventano così una provocazione all'attuale modello di sviluppo e un
mezzo coerente di raccolta fondi per sostenere le attività di Mani Tese.
“Una compagnia di porcospini ,in una fredda giornata d’inverno ,si strinsero vicini,per proteggersi, col calore
reciproco ,dal rimanere assiderati . Ben presto, però, sentirono le spine reciproche ;il dolore li costrinse ad
allontanarsi di nuovo l’uno dall’altro. Quando poi il bisogno di scaldarsi li portò di nuovo a stare insieme, si ripeté
quell’altro malanno ; di modo che venivano sballottati avanti e indietro tra due mali , finché non ebbero trovato
una moderata distanza reciproca ,che rappresentava per loro la miglior posizione …”
ARTHUR SCHOPENHAUER
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Sobrietà felice, verso il Convengo di Zona — AGESCI Zona di Modena http://www.agescimodena.it/comitato/stili-di-vita-e-sobrieta-felice/sob...
Tutta l'esperienza di ciascun essere umano è costantemente attraversata e costellata da continue presenze
dell'ALTRO. Le relazioni interpersonali sono di fatto una "galleria di volti" che irrompono nel nostro spazio vitale e
ai quali rispondiamo in forme differenti e a ciascuno, a suo modo, in forma singolare. Entrare in relazione con
l'altro innegabilmente vuol dire entrare in contatto con un'altra identità, cioè con qualcuno che è "diverso" da me.
Questo laboratorio non vi darà delle risposte ma sarà l’occasione per riflettere insieme sul nostro stile
comunicativo ,aumentando la consapevolezza che abbiamo delle nostre modalità relazionali .
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