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. Il sito che sicuramente ha prodotto il maggior numero di ceramica LHIIIC il sito di Tarso.

. Altri siti in cui sono stati rinvenuti frammenti di questo tipo di ceramica sono Kazanli, Mersin, Soli Hoyuk, Kinet Hoyuk e Kilise Tepe. Kinet Hoyuk si trova nel golfo di Alessandretta, stata identificato come la Isso di et classica. Il sito ha restituito una lunga sequenza di occupazione a partire dal primo periodo dellimpero ittita. Il periodo del Tardo Bronzo cessa con una violenta distruzione. Non vi cesura tra questa fase e quella successiva dellet del Ferro. Linsediamento viene ricostruito seppur con caratteristiche differenti. La cesura culturale che caratterizza il passaggio allet del Ferro riguarda anche la cultura ceramica (apparizione ceramica LHIIIC) e cambiamenti nelle abitudini alimentari. Lanalisi dei resti faunistici ha dimostrato un aumento di animali di allevamento rispetto alla fase precedente.(Venturi 78) Tarso. Il sito di Tarso sorge sul fiume Pamuk. Quando faceva parte del regno di Kizzuwatna il sito ha rivestito un ruolo molto importante sia a livello commerciale che militare. Nellet del Ferro il sito si trov nel territorio del regno di Que. Tarso venne distrutto violentemente(tracce di incendio) alla fine del XIII secolo a.C. e nel periodo successivo (Ferro I secondo la cronologia siriana) il sito venne ricostruito. Nella nuova fase scompaiono tutte le forme appartenenti allorizzonte ittita (grab ware-mynian) e viene introdotto un nuovo tipo di ceramica, di derivazione micenea. Qui tra le forme prevalgono le deep bowls e le shallow angular bowls, la pittura monocroma e la decorazione principalmente geometrica sebbene in alcuni casi compaiono motivi naturalistici di ispirazione egea. Kilise Tepe. Il sito di Kilise Tepe situato lungo il fiume Goksu. Il sito conosciuto nella letteratura archeologica con il nome di Maltese. Anche qui come negli altri siti, dopo una distruzione violenta dei livelli del Tardo Bronzo si passa alla fare del Ferro I. Si tratta di piccole unit abitazionali1. In una buca (P96/102)2 scavata nello Stele Building sono stati rinvenuti frammenti di cermica micenea, appartenenti allorizzonte LHIIIC e in unaltra buca (P94/23) dallarea K203 provengono sette frammenti di ceramica micenea. La cultura materiale mantiene punti di contatto con la fase precedente ma compare la ceramica dipinta e monocroma nonch frammenti di ceramica micenea. Caratteristica evidente dei siti ascrivibili allet del Ferro in questa regione lapparizione della ceramica Myc IIIC. Il passaggio dallet del Bronzo allet del Ferro meglio documentata in Cilicia grazie alla continuit stratigrafica. Qui dopo la distruzione i siti vengono ricostruiti con insediamenti di scarso rilievo e abitazioni di tipo domestico. Contemporaneamente a queste ricostruzioni compare la Myc IIIC. A questa involuzione degli insediamenti non corrisponde per una involuzione demografica. In Cilicia come nello amuq la diffusione della ceramica miceneizzante sembra avere una diffusione pi capillare rispetto alle vere e proprie importazioni. La maggior parte dei siti ricostruiti in questa fase manterranno una connotazione di villaggio e i centri direzionali saranno pochi. Al momento, lunico grande centro direzionale sviluppatosi gi a partire dallXI secolo a.C. il centro di Kunulua, capitale del regno di Palistin. Questa datazione suggerita sia dallarcaicit dei rilievi del tempio di Ain Dara che dalliscrizione del re Taita rinvenuta nel tempio di Aleppo. Dalla Cilicia facile passare allarea dello Amuq, ossia il portale dentrata per gli egei nella Siria del nord. Qui sono stati rinvenuti elementi tipicamente legati allambito egeo quali ceramica MycIIIC e unbaked loomweights. Possiamo supporre che i cosiddetti Popoli del Mare o meglio delle popolazioni di tipo egeo siano migrati dalla loro area di origine fino alla Siria del Nord e in Palestina? Come spiegare la presenza di questi elementi? possibile che il nucleo iniziale dello stato di Palistin comprendesse anche in parte queste popolazioni? Si pu parlare di assimilazione? Nella Siria dellet del ferro, cosi come nella Filistea, la scomparsa della ceramica egea potrebbe essere un segnale di unavvenuta assimilazione. Ovviamente i due esempi sono differenti. Nel caso della Filistea, la cultura materiale (ceramica monocroma Mycenean IIIC:1b) non si uniforma con quella dei popoli circostanti, bens evolve in una nuova classe (bichrome ware). I filistei erano un nuovo gruppo che cercava di ritagliarsi una nicchia per loro stessi nel Levante. Forse il mantenimento di una cultura materiale egea era un
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Postgate 1996, 211 (kazi toplantisi 19/1) Postgate 1996, 216 3 Baker 1995 ,176 (An st 45).

riflesso delle loro radici micenee e della loro identit culturale. I contatti con Israele nel XII e XI secolo molto probabilmente aumentarono il desiderio di preservare la loro cultura materiale originale, differenziandosi dal modo di vivere dei popoli vicini. Questo desiderio per non imped ad alcuni aspetti della cultura dei popoli vicini(circostanti) di penetrare nello stile di vita filisteo. Essi non mantennero un rapporto con la loro madrepatria egea. Questo evidente dal fatto che lo sviluppo della cultura filistea ed egea segu percorsi differenti. Nel caso della Siria invece la cultura materiale iniziale, dopo un breve periodo di produzione locale, scompare e si uniforma a quella dellintera regione(red slip,grey ware, holemouth) creando una nuova cultura, multietnica e uniforme allo stesso tempo. Questi popoli, molto probabilmente di origine egea, arrivarono nel Levante(Siria????) come conquistatori e migranti e non come colonizzatori che mantennero i contatti con la loro madrepatria egea. Non ci deve sorprendere dunque che la loro cultura materiale, dopo molte generazioni, inizi a rassomigliare molto pi a quella levantina(siriana) che a quella greca. Come questi si integravano con il resto della popolazione, e i tratti strutturali della civilt egea perdevano per loro importanza, la loro cultura diventava pi permeabile alle influenze esterne. Non cerano pi fonti per linfluenza egea e i tratti di questa cultura iniziarono ad essere sostituiti da nuove caratteristiche provenienti dalle esperienze di scambio, comunicazione e anche guerra avvenute non altri popoli.

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