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VOLGARI
DI
GIOVANNI BOCCACCIO
CORRETTE SU
I
TESTI A PENNA
EDIZIONE PRIMj
VOL.
XII.
'^
^.
FIRENZE
PER
I G,
M OU T I E R
MDCCCXXXII.
del d
Giu-
deU
.
ij
(a
IMPRESSO CON
DELLA
TORCHI
STAMPERIA MAGHERI
o\nmi0
SOPRA LA COMMEDIA
DI
GIOVANNI BOCCACCIO
KUOVAMENTE CORRETTO SOPRA
PENNA
tJH
TESTO
TOMO m.
PER
IG.
MOUTIER
1832
(BUIPISDILD
DlSdSItllII)
eseguendo
dico che
in questo
il
il
cominciato
si
modo
continua
1'
di procedere
al
presente canto
,
precedente
modo
,
che avendo
nel
principio di
questo mostra
si
come
dietro a
,
Virgilio
mettesse ad andare
e quello
in questo
il
gli
avvenisse.
fa
V autore
muove
solve
dell'
alcun dubbio
il
,
quale Virgilio
gli
oltre
a questo ne mostra
anime
mente dice
come
tornato a Virgilio
:
dove con
lu
seguitandolo pervenisse
la
COM. DI DANTE T.
III.
la
quarta
quivi
Indi
s'
1'
autore, conti-
nuando
al fine
Ora,
,
cio in quel
tempo che
cbiamalo segreto
vano
non
per
essere usitata
da gente
sentieri
chiama
calle
il
quale propriamente
,
li
boschi
triti
e degli
cal-
armenti
perch dal
fatte
,
premute e
,
Tra
cio
gli
muro della
,
terra
di Dite
e gli martirj
tra' sepolcri
pena sostenevano
eretici
Lo mio maestro , ed
comincia
le
la
io
dopo
.
le spalle
O virtii
somma Qui
e Vir-
autore
muove
:
a Virgilio alcun
dubbio
virtii
dice
1'
adunque
quale tra
somma ,
ma
i
somma
virt
cio per
crudeli cerchi
dell' inferno
Mi
era
,
volvi
,
menancio
te
s'
piace
perciocch
non
Parlami,
,
rispondimi,
cio a
il
che di presente
La
li
sepolcri giace
SOPRA DANTE
cio
fii
3
volendo dire che
gli eretici,
Potrebbesi veder?
seguita, gf/
,
ti i
delle sepolture
essere veduto: e q
domandar
se vedere
del
si
modo da
possono o
Vir-
Ed
,
egli
a me
in
qui comincia
la risposta di
gilio
dell'
la
domanda
che
e Virgilio
autore
se quegli
,
sono dentro
gli
a' sepolcri
,
possono
risponde
che
essi
saranno serrali
tutti
,
dopo
il
di
del giudicio
esso
il
Ma
e
acciocch
comprenda
,
futuro
il
quando
,
ser-
rati
saranno
sepolcri
il
per:
ciocch quanto
fuoco
pi cuoce
gli
risponde alla
,
domanda
sti
dice
i
adunque
tutti
saran serrati
,
que-
sepolcri
Quando di
nella qual si
,
di JosafT
,
tutti
,
quivi
ci
giusti e pec-
rivestiti de'
corpi nostri
5
raguneremo ad
i
e di quindi
giusti
,
insieme
i
se
ne saliranno in cielo
:
dan-
discenderanno in inferno
,
e chiamasi quella
,
valle di Josaff
poco fuori
di
Gerusalem
da un re
,
sesto re de'
,
Giudei
il
qua,
qui torneranno
lass,
hanno
lasciati
4
presi
.
quando morirono,
quali risurgendo
cio sua sepoltura
:
avranno
ri-
Suo cimitero
ed questo
,
nome d* alcun luogo dove molte sepolture sono come generalmente veggiamo nelle gran chiese
le quali
sic-
nel-
riservati
per sepsi
pellire
chia-
mano
cimitero
perciocch
il
comune
,
a ciascuno
quale
Con Epicuro
Che r anima
venerabile
nia
,
tutti i suoi
seguaci
col corpo
morta fanno
di
:
Epicuro fu solennissimo
filosofo, e
molto morale e
uomo
a'
tempi
Filippo re di Macedo
il
neg del
tutto
eternit
e cosi
ancora pi
filosofi
:
somma
le
agli
essi
appetito
siccome
occhi era
sommo
,
bene poter
desideravano
agli
cosi
e alle
mani
molti
Ed
estimano
uomo
la quale estimazione
non vera
perciocch nessuno
egli
altro fu
pi sobrio di lui;
,
ma
acciocch
sentisse
poneva che era il sommo bene sosteneva lungamente la fame, o vogliam piutil 'quale molto tosto dire il desiderio del mangiare
quello diletto
,
nel quale
SOPRA DANTE
portato adoperala
dell*
,
5
,
il
pane
ma
le radici
,
con desiderio
mangiavano
i
mente
ancora
la sete
non che
deboli vini,
ma V acqua
si
la
bevea;
non fu ghiotto
come
molti credono
n fu perci
la
P usava
separate del
Poi seguita
t'
P autore
Per
ho
che
epicuri
s
alla
dimanda che
cio tra queste
mi Jaci f
sepolture
gilio dire
,
cio se yeer
,
Quinc^ entro
,
cittadini
ti
si
,
faranno
vedere
di
che
desiderio tuo
Ed
il
al disio ancor
che tu
mi
taci
,
vogliono alcuni
che fosse
no di sapere
sappiano
Farinata
dovesse
,
la
qual cosa
io
gli
Ma
esser
venuto
se
salvo se dir
non volessimo
disse le cose
,
da questo
che Ciacco
gli
future
essendo egli
6
presente
:
conciosacosa-
ch
come Ciacco
bene qual
si
,
il
vide
il
conoscesse,
come
davanti
altri si
dica
io
non discerno
,
il
quale
che
,
1'
autore
gli
tace
Ed io
buon duca
,
ji te mio dir
se
E tu m' hai
la citt
canto
,
non pur
di
mo
la
ci disposto
ammonendomi
.
Qui comincia
terza parte
anime dannate
:
nella qual
ter-
ve
le
appresso
come
con
il
rinata, e a lui
sospignesse
susseguentemente
come
:
lu parlasse
oltre a questo
,
come un'
altra
anima
sue
domandasse
ed
egli le rispondesse
le
dopo questo
scrive,
la
:
Ed
mi
disse
volgiti
Com^
la
quinta quivi
se riposi
:
Ma
Al' quelVaU
cosi,
Deh
.
la
settima quivi,
dice,
SOPRA DANTE
1'
forse ancora
,
non avendo
e chiamalo
se
tanto
compreso
,
Tosco
cio
Toscano
intorno
al
qual
nome
noi
forse
conosceremo ave-
Dio
se la nobilt
,
come
puote
E
,
delle
meno
no
e mette in
mare poco
sotto la citt di
Roma
le
vicino al
mare
sieno
altri la
stringono e dicono
suoi termini
Motrone
che vogliono
da un piccolo
;
Pisani
medesimi,
estimando
esser Galli
la di ver
no
il
di verso
il
mezzod
i
mare Mediterraneo,
quale
condo
si
presente
essa
stendeva passato
:
monte Appennino,
i
infino al
mare
pr-
Adriano
ma
di
i
quindi
Galli
,
no
cacciarono
Toscani
e mutaron
nome
alla
, ,
8
vincia
,
fu Toscana
seconabitata
i
popoli
quali
si
chiamarono Lidi
,
quali
di dietro a
due
1'
fratelli
chiamati
V uno Lido
altro Tire-
da Lido
il
mare fu chiamato
:
il
mar Tlreno
il
quale
bagna
termini di Toscana
,
ma
cominciandosi dal
Fare
di Messina
,
Varo
:
tra
Niz-
za e Marsilia
tutto fu
i
chiamato Tireno
.
e cosi an-
cora
il
chiamano
Greci
Poi cambi
la
provincia
il
nome
quale
nel
5
furono pi che
altri
i
popoli ammaestrati
Romani
di
mandare
,
per
apprendere da loro
essi
,
il
e perocch
quasi tutti
con incenso
e lo incenso in latino
mati Tusci
ni
:
e da questo diriv
.
nome
il
serviamo
Ed
come
assai chiaro
vede
Toscana
s, tra l'altre
contenendo tan-
Roma
ne vede
za
,
cio Fioren-
la
il
to
capo sopra
gli altri
membri
,
il
quale di questa
SOPRA DANTE
seguita poi
citta di
,
9
,
cio per la
,
Dite
come poco
lando a Virgilio
tanto che io
ti
parlare
La
esser
Di
cio di
Fiorenza
natio.
come
davanti
il
pre,
ga
volentieri
1'
ne' luoghi
strani
,
sogliauo
V un
cittadino
,
e an-
son soprappresi
come qui
cendo
molesto
forse f perciocch
stato
troppo molesto
,
sua
citt
si
sarebbe
fiera-
mente biasimato
alla sua citt
in
concio,
il
forse
,
suspensivamente parlando
,
vo-
lendo questo
forse
s'
intenda per
al
1'
esser paruto a
giudicio de'guel-
contro al ghibellino:
alla patria sua e
fosse
nostra
apparir
cio questa
come
,
campana.,
,
uscio
D' una
,
dell* arche
eran quivi
,
Temendo
Ed el
particella
gli
dice arca
adunque
onde usci
Ed
il
el
mi
,
disse
volgiti
inverso
suono
Vedi l Farinata,
degli liberti
,
che
s'
e dritto
nella
y
1'
sepoltura nella
cio da quella
quale giacca
dalla cintola in su
uom
si
cigne
oggi
vedrebbe
;
i
perciocch
gli
lombi
e soleva essere
la
la
ornamento superfluo
;
e
la
come per
fronte
,
addietro
delle
.
delle
corone
si
si
solca
ornar
:
cos
presenti
coronan
le natiche
tutto il vedrai
Per
prestamente ver-
lo avea
il
mio
viso
SOPRA DANTE
cio la
ii
mia
y
virt visiva
,
nel suo
,
:
chi suoi
fitto
,
fiso
riguardando
Ed
,
el
s^
cio
,
mescio
ser Farinata
il
quale io riguardava
,
ergea
,
surgea
levandosi da giacere
,
i
ed ergevasi
col petto
e con la fronte
innanzi
,
quali
1'
uomo
levandosi mette
,
il
Come
avesse
e in questo vuole
P autore
di
uomo
gran-
vivendo
piegare
rompere alcuna
fatica, pericolo
le
o avversit*
essere
E Vani'
animose
il
,
mose man
quando
diciamo allora
mani
elle
quale
esse vogliono
o debbon fare
Mi pinser
ma
lui
sospignessero
un
alto
il
Di'
,
cendo ,
tu
in quell' atto
,
le
cio
composte
non
Come
al pie
Qui comincia
principale
,
come con
oltre si
proceda
da mostrare chi
fosse
messer Fariuala
Firenze
,
Fu
d'
cittadino di
gli liberti
cavaliere
secondo
ma
esso
in tutta
to
,
si
si
per
Io sta-
il
secondo,
Regno ^
si
ancora per
la
gra-
la
suo figliuolo
tei
parte
cio
nione d* Epicuro
cio che
,
1'
anima morisse
la
po
che
mini
ma non
,
segui
cio di
pan secco
,
ma
fu desideroso di
buone
e di
la
dilicate vivande
aspettar
fame us^ e per questo peccato dannato come co in questo luogo Dice adunque 1' autore,
.
ereti-
Cora io al pie della sua tomba fui appare qui che quelle arche non erano
levate in alto,
In terra
ma
Guardomm un poco ,
,
,
dere se
il
conoscesse
uomini arroganti
con isdegno
ri-
guardano
altrui
Mi domand :
cio
gli
chifur
:
li
maggior
tui ?
antichi tuoi
,
Io
, eli
Non
gliel celai
gli
ma
dicendo che
Alighieri
,
sic-
SOPRA DANTE
come pi
Paradiso
,
i3
distesamente
XV.
del
Ond'
ei
alcuna cosa
cere loro
,
la
quale non
viso in su
,
di ci
che odono
di
si
dolgano
Domeneddio
disse
:
Poi
fieramente furo
,
av\fersi
A
,
me,
in siogularit
,
e a^ miei
,
primi,
passati
e a
mia parte
era,
come
di sopra
si
che ancora
chiama parte
in-
Sono adunque
,
lungo tempo
perseverate
di molte famiglie
delle
quali
V una
,
chiamata
si
altra
l'
,
ghi-
bellina
e hannosi
,
una
il
all' altra
che n
gittare le
il
proprie sustanze
perder
gli stati,
sieno
e questi
due nomesser
mi
secondoch recitava
,
il
venerabile
uomo
Luigi Gianfigliazzi
il
Fu
in Italia,
gi son passati
di
mondane
delle cui
chiamala
la
conlessa
Matelda
si
dir
nel Canio
XXYllI.
:
del Purgatorio
lei
la
,
rimanesse
maritare
assai le paresse
conveniente a s
mand
,
nella
Mafu
il
gna
e quivi trovatosi
un barone
,
il
cui
nome
,
fece
con
lui trattare
il
matrimonio
la
un parente
di questo
la
Gufo
il
cui
nome
fu Ghibelli-
no, e udendo
potesse sturbare; e
ullima-
mente
ci,
il
s'
vage operazioni
femmina
gia-
cere
sponsalizle
Gulfo venuto
e cercato pi
del matrimo-
consumamento
5
nio
tenendosi la donlui
il
na schernita da lui
man-
via
tosi a
gli
casa
o per altro
odio r.he
mori
ma
ta
manifest ancor
prima, per
si
no-
bili
SOPRA DANTE
sussidio
di Ghibellino^
i5
avanti
questi
che quasi
tutta
Alaraagna in divisa
e sotto
e Ghibellino guerreggiaroa'
no.
termini
,
della
la
Magna
ma
trapass la
fama
la
quelli
la
morte di
no molti
nobili
uomini
italiani
ventura in
Italia
as-
quegl' Italiani
i
coloro
vendicar Guelfo
an-
avversarli
,
pareva loro
con
1'
avere
aiutata
la
,
parte di
ricorrere,* e
ri-
perci
corso se bisognasse
lino
:
andarono
e
1'
nell* aiuto
di
Ghibelqua, ne
e poi
Puna parte
altra tornatisene di
,
chlamaron
guelfi,
Ed
mente
chiamaron
,
guelfi
de' qua-
furon capo
Bondelmonli
lori
cliiam ghibellina
che
,
gli
antichi
dell'autore
i
furono fieramente
,
avversi
siccome uomini
e con
ghibellin
,
gli
con
gli altri
guel-
V imperador
da In-
Federigo privato
dignit imperiale
,
e trovandosi in
le
Lomdella
per
abbattere e
indebolire
in
parti
chiesa in Toscana,
mand
dori
antico furore
citt
,
delle
due
parti
cominciaronsi per
e sopra le torri
,
le
quaU
a
erano altissime
combattere insieme, e
te: e
danneggiarsi gravissimamen-
ultimamente
mand Federigo
la
guelfi
n avendo
i
al-
cun
te
s'
248
di not-
citt
e in diversi luoghi
per lo
contado
t.
novella in Firenze,
in Puglia
i
,
come
lev
ri-
lo
il
si
e volle che
,
guelfi fossero
d
7 di gennaio
,
i2 5o. La seconda
per l'aiuto che
quando
per
la
il
SOPRA DANTE
in parte
17
che
tutti
erano
stali tagliati a
pezzi
e la in,
segna ec.
La qual
guelfi
novella
i
come fu
in Firenze
le
,
sen-
tendo
re
che
ghibellini
con
masnade del
senza aspet-
con
,
i3
il
260
se
re Carlo
di
,
primo avuta
vittoria
i
e ucciso
il
re
Manfre-
lutti vi
j
ritornarono, e
fuori
de' quali
per
la
Se
, i
dove che
,
fossero
e V una
altra fiata
:
^
,
come
Ma i vostri
i
cio gli
liberti,
quali Cju
gli altri
quando
ciocch
la
seconda volta
vi
ritornarono
guelfi
non
come
detto
mai non
ci
tornarono
.
n per
Allor surse
Qui comincia
tra
la
te principale, nella
come
un'al,
anima surgesse
gli
d'
alcuna cosa
,
rispondesse
,
Allor
mentre
,
io
rispondea
si
come
detto
a messer Farinata
surse ,
lev
della qual
si
Un ombra
non
si
lungo questa
insino al
mento : a
come
COM. DI DANTE T.
,,
ser Farinata
ma
s'
tanto che
dal
mento
in su
si
ve
dea
Credo , che
,
,
Avesse di veder
s' altri
era meco;
tutto spento
,
disse
dell' inferno
il
non ne puote
sia
,
e chiamai
il
cieco
perciocch
luogo
non ha
,
nluna
ma
perciocch ha
tenebroso
,
in
quanto
si
egli
pu veder lume
vai
modo
o doverci rimanere
,
tu ci vai
?
Mio figlio ov
sia cosi di
ma-
Ed io
cio
me
sia
Colui
fi-
ehhe a disdegno
teco? e
'l
modo
della pena
SOPRA DANTE
tra gli altri epicurii
,
19
,
M' avevan
nome,
cio
di costui
che mi
fatto colu,
parlava, gi detto il
m* avevan
,
Fera fa la risposta
mia a
non
in alcuna cosa di
in,
tenderlo
il
leg-
e segu
l'
po
e che
il
nostro
sommo hene
ne' di-
letti
Guido Cavalcanti
;
e ricco
tempo
re-
e fu singularls-
simo amico
dell'
autore
nuova
la
e fu
buon
dicitore in ri,
ma ma
:
perciocch
filosofia gli
la
pareva
,
siccome
ella
da molto pi che
.
poesia
ebbe a sdegno
valcante conosceva
1'
e la sin,
autore avea
ricono-
V autore
,
nella
si
prima giunta
.
fece la
domanda che
e dice
,
di sopra
disse
che
attristatosi
,
sposta udita
Di
subito drizzato
,
f
il
grid
che
si
come
Dicesti
egli ebbe!
lo
ancora
e per segue
non
visf'
egli
Non
quanto
tome ?
del sole,
i
percioccb
corporali
gli
,
feriti
illuminati da alcun
d^
alcuna
dimora
Ch' io faceva dinanzi alla risposta
cio
,
non rispondea
il
cosi
segno di pena
cader supino
essergli
,
la
,
si
il
pu comprendere
figliuolo fosse
venuta
1*
estimando che
gli
morto
poich
gli
la
autore non
rispon-
perciocch
,
quando
che
ella
,
ha
fatta
domanda
Puossi nelle
de' pa-
Pamor
non
in tanta afgli
in quanta
dannati sono
la
essi
di-
menticano, e accumulano
loro
Ma
Qui comincia
,
la
quinta
nella quale
,
come
,
quello spirito
il
ricaduto
continuan-
do
le
sue parole
:
gli
vita futura
dice
adunque
Ma
,
,
nimo
a cui posta
in
cio a
,
cui richiesta
quel luogo
non
SOPRA DANTE
mut aspetto
collo
,
ai
,
Nh
j
mosse
cante
E se
r arte
le
d' avere
due
del tornare
,
d'onde
ma-
appresa
in
Firenze
,
letto
io giac-
Ma
non cinquanta volte fia raccesa La faccia della donna che qui regge ,
sapere
,
come
tal-
e questa Proserpina
,
e tra
1'
per
la
le quali
,
poeti la
prendono
si
luna
la
la
quale per
dice reg-
perciocch
da sapere
,
la
luna
siccome noi
ne' quali ella
lunari
non
per
la Interposizione
lei
,
del cor-
po
sole e
,
rimane un corpo
il
e cosi facendo
,
suo corso
quanto pi dal
sol
si
dilunga
po suo lucido,
ai
tadecima
,
veggamo
si
tutto
il
corpo suo
luminoso e bello
sa
,
e cosi
dove
il
veggiamo
lume suo
meno
di quello
che
',
minuendo,
infino a tanto
che
raggi
come
dinanzi ho detto
sa
,
pii
lumino-
e brevemente in
tutta
354
di ella
volte
,
raccende
cio
si
vede
accesa dodici
pochi di pi,
raccenda
cinquanta volte;
,
egli
Che
,
tu saprai
per especac-
quanto
,
queW
,
arte
^e^a
cio grave;
role annunciargli
sero
il
i
che avven-
ne avantich fossero
nel dolce
due
o poco pi
il
E se tu
cio
mai
mondo ,
cio in questo,
sia
,
quale quantun,
dolce
,
dlette-
regge
cio
,
cio torni
Dimmi :
renze
,
cittadini di
Fi-
empio
,
cio crudele
se
ne
fece,
concedesse
,
a' cacciati
d Firenze
se alcuna se
ne fece mai
che da quel
SOPRA DANTE
cotal beneficio
gj
gli
liberti ge1'
neralmente
e dice
:
tutti
Ond'
,
io
lui
risponde
autore
lo strazio
fa far nel
il
,
nostro tempio
si
senato
fanno
le
riformagioni, e gli
ordini e le leggi;
facevano
pio
il
Romani
luogo dove
le loro deliberazioni
s'
facevano
acciocch pienamente
sta
abbia
l'
che
1'
autore
fa
comun
comun
,
di
Siena
si
fece per
il
che
il
il
re
comun
deschi,
di Siena
i
con pi
co' quali
compose
.
come
si
,
dir appresso
Poi con
mandati
frati
minori
con
falsa
informazio-
ne data
di
per parte
,
comun
i
teneano in Siena
mostrando
ad oste
v'
andassero
trassono
,
andare a
e pervennero infino a
all'
Montetutti,
dove contro
i
opinion di
Manfredi
secondo*
partitisi
4
si
:
Fiorentini
nondimeno
ciata
loro scVilere
s'
avvisarono con
la
ed essendo gi
,
la battaglia
comin-
il
accostatosi a messer
,
il
quale por,
comune
levala la spada
feri
il
mano
di
i
che con-
venne
la
la
qual cosa
Fiorentini
ci
il
sangue dei
quali
n'and
infino in
a di
un fiume
ivi
vicino chiamato
Arbia^ e ci fu
4 di settembre 126*0 : la qual cosa saputa poi pienamente per tutti fu ed cagio,
ne
che tornati
degli
guelfi in
Firenze
si
mai
della fami,
glia
liberti
alcuna cosa
volesse udire
:
se
non
autore
che fece
Arbia colorata
seguita
,
in rosso del
san-
Poi eli* ebbe sospirando , il capo scosso come color fanno i quali minacciano
,
ci
non
al
comun
tro alla
di
Firenze
comech con-
mia famiglia
,
cimento
che ad adoperar
questo fur
meco ; n
certo
,
sarei
a dover fare
(1) Il codice
ha
del tutto
ritti.
SOPRA DANTE
quel che
il
a
,
fece
di
che
comune
,
Firenze
il
quale
il
sua
gli
si
d'
adoperare ci che
:
per lui
segue
poi
Ma fu
a quello
io sol col
,
dove
sofferto
cio acconsentito
Fu per
si
,
ciascun
,
>
Fiorentino
che
ragionamento
trov
za
cio di disfarla
v.'so
:
aperto
non
fosse disfatta
che
dovrebbono sempre
,
e a grado al
cittadini
.
comun
il
di Firenze
,
pii
i
che alcuni
E
i
vero
che poich
ghibellini
furono
tornati in
Firenze per
la sconfitta
ricevuta a Monte,
aperti
si
ragunarono ad
tutte
le
Empoli ambasciadori
ghibelline di Toscana
ghibellini
,
e sindachi di
,
terre
molli
altri
nobili
uomini
cosi
na
e far lega e
compagnia insieme
a dover con-
trastare a
chiunque contro
a quella volesse
adopera-
re
e tra
V altre
Firenze
furono in bene
la citt di
di parte ghibellina
si
ragionate
fu che
disfacesse
si
e recassesi a borghi,
di
mai
;
,
il
che se
2i6
altri
che ci
vietasse, esso
con
la
spada in
mano mentre
vie-
do riguardo
alla
all'
e ancora
sua potenza
.
fu
il
ragionamento di ci lasciato
stare
Deh
se riposi mai.
Qui comincia
questo canto
,
la sesta
par-
nella
quale
l'autor
muove un dubbio
:
gliele solve
dice
adunque
Deh
cio
i
se riposi
vostri discendenti
catta la benivolenza
piti
di messer Farinata
gli
acciocch
benivolamente
sodisfaccia di quello di
che
intende di domandarlo
Prega^
cio quel
io lui
dubbio
Che
cio
il
qui ha inviluppata
mia sentenza
io
mo giudicio
intanloch
non ne posso
ve-
io desidero.
,
El par
anime dannate
reggiate
se
ben odo
quello che
comprendo quello
di che messer
quel che
'l
nel futuro
E nel presente,
to
cose pregli
avea detto
egli
in
che
si
dimostra loro
1'
veder
le cose future
e messer Cavalcante
avea do-
mandatOi
se
il
figliuolo vivea, in
che
si
dimostra che
SOPRA DANTE
essi
27
e messer Fari*
non conoscono
gli
le
cose presenti
nata
risponde
quei e ha
mala
;
luce
disse
quando venvicinanza
gono invecchiando
cerebro
5
per omori
nell'
,
ed essendo
occhio
per
la
alquanto
:
1'
occupano intorno
la
propinque
,
ma come
vede
:
,
virt vi-
siva
si
stende pi avanti
e lontanasi
dall'
adombrae con pi
zion dell'
sincerit
omore
tanto
men mal
obette
riceve le
forme
cosi
adunque
non posson
le
ma
per
le
cose superiori
veggion
,
le
pi lontane: e
come
dove
citt partita
e seguita
_,
Cotanto
,
,
quanto
il
ancor ne splende
,
som*
mo
duce
na cosa non
cose future
,
pu
fare
Quando
s^
appressan
le
,
Nostro intelletto
:
conosciamo
e
,
s'
altri
ci
tra noi
discenda
,
non
ap*
e di quella ci dica
Nulla sapem di
puoi , da
ci eh' io
vostro stato
si
umano
.
faccia
,
Per comprender
'
dico
, ,
aS
Fia nostra conoscenza da quel punto , Che del futuro fia chiusa la porta y
cio dal di del giudlcio innanzi
^
ranno serrate
con
se
non o dannati o
all' altro 5
si
faranno sopra
eziandio
li
la
terra
alcune operazioni,
le
quali
;
spiriti
santi,
gli
spiriti
maladetti,
,
aere pieno
sa-
ranno
ferno
.
lutti richiusi
Allor
1'
set-
nel-
quale
autore scrive
,
nata dicesse
dice
Allor come di mia colpa compunto cio pentuto di ci che io non aveva prestamente
, ,
risposto
a messer
Cavalcante
che
il
figliuolo vt-
vea
Diss* io
cio a
messer Cavalcante,
Cavalcanti
,
Che
^l
Guido
ancor congiunto
dianzi , quando
to
,
s'
io fu^
me
non
gli risposi
Fat'
saper che
^l
Gi nelV
error che
.
SOPRA DANTE
Perch* io pregai lo spirito
,
29
pi
di messer Farinata,
ay accio
pi tosto
Che mi
in
queir arca
:
Dissemi
arca
, ,
Qua
,
dentro
in que-
// secondo
Federigo
questo Federigo fu
,
imperadore
e nepoto di Fe-
derigo Barbarossa;
d* alcuni suoi amici
il
prese con
,
fi-
buon
,
re
Guglielmo
di Sicilia
la
;
ed ebbene
in dota
,
il
reame
di Sicilia
il
quale allora
teneva Tancredi
il
Ruggieri
dopo
lui
,
Gu-
glielmo
il
detto
,
Arrigo im-
peradore
e per tradimento
',
il
prese
e rimase libege-
ner un figliuolo
il
qual diciamo
morendo
e
1*
detta Gostanza
pola,
nativit
del figliuolo
lui
nella
la
allev
come ad
et perfetta
divenne
lia^ e
il
gli
diede
la
possessione del
di
reame
di Sici-
tempo, che
.
fattolo eleggere,
coron imperador di
Roma
raviglioso so
:
uomo
ma non
dur guari
chiesa
le ragioni
di quella
poi ve-
3o
nulo
in
lei
il
siccome ne'
patti della
fece
,
passaggio oltre
la
:
mare
nel
il il
chiesa
gli
fece tutto
,
reame
papa
di Sicilia ribellare
e oltre a ci
scrisse
al
soldano
;
la via la
lo di l morire
le quali lettere
all'
soldano
,
non per
amor che
portasse
imperadore
ma
per seminar
,
accioc,
stato suo
egli
imperadore
le
quali
come
,
vide e
conobbe
cora
e sapendo anil
come
avea ribellato
se
reame, occul-
ne torn di qua, e fu
tempo
recu-
il
mand
lungamente
disfatta,
mezzo quasi
1'
di
Pula
glia
vi
fece
un
il
quale ancora in
terra
disfatta fe
compreso
della
cero
come
Ed
es,
sendo
paese ubertoso
volentieri vi
,
dimorarono
essi
che
correvano
.
quando
voglia
ne venia loro
Oltre
i
a ci in
diti
Lombardia
e in
Toscana indeboli
forte
sudloro,
la
men
non lasciando
SOPRA DANTE
re alcuna sua ragione alla chiesa
.
3i
gran letterato
, ,
Fu
e nella
Magna
fu reputato da molto
lui
.
e g' infedeli
come
dei
ed essendogli
egli
morreb-
be
in Fiorenza,
sempre
si
guard
di venire in questa
,
citt: poi
avvenendo che
allora
egli
inferm in Puglia
,
da
Manfredi
prenze di Taranto
in
una
terra in Puglia la
la
quale ha
,
quivi crescendo
se
SI
;
infermit
giudic morto
infermit
1'
e cosi
Poi comech
la
aggravasse
terra
il
che
il
prenze Manfredi
gli
mobile suo,
ponesse un primaccio in su
bocca,
Fiorenza
giorni suoi
e per^
ciocch
egli
vivendo
nere, che
P anima insieme
il
pone
P autore
rii
,
perciocch fu
,
il
nome Federigo
E'I
Cardinale
tore
,
tutti
il
voglia in;
perciocch
glia
egli fu
uomo
di singulare eccellenza
s'
vo-
intenda
,
di lui
il
quale
tenne
32
n fu alcuno al-
tro egli
in tanto
se ne avvedesse
fieramente favoreggi
;
ghibellini
aiutati in ci
ghibellini,
e in
un
di ci dolendosi forte
tra
1'
suo rami
marichio disse
bellini
:
se
anima
perduta
1'
ho per
ghilui
il
la
qual dopo
,
lui
con
nalo
le
e degli altri
mi
taccio
io
ne potrei molti
la
altri
contare
Indi
s^
ascose
Qui
comincia
to
,
nella quale
autore dice
come
tornato a Virgi^
,
lio,
dove con
,
dice aduns*
que
cosi
ebbe detto
:
ascose
riponendosi a giacere
ed
io inver
lui
r antico Poeta
ripensando
,
volsi
passi
tornandomi a
A quel parlar
Ma
Egli ^
che
mi parca nimico
gli
,
,
avea detto
non cinquanta
me
tornare:
e poi cos
andando ,
:
Mi
disse
perche
se'
tu
smarrito ?
cio sbigottito
Ed
dimando
SOPRA DANTE
dicendogli quello che
di Firenze
33
A mio
La mente tua conservi quel e udito Hai conLra le , mi comand quel saggio
Ed
z
io
ti
quasi disegnando,
le lor
come fanno
coloro che
pi vogliono
dell'uditore,
Quando
il
Di
quella
il
cio di
Beatrice
,
il
cio
tutto vede
cio
preterito
il
presente e
il
fu-
turo
Da
cio
lei
il
viaggio
come
dee andare e
Virgilio
,
che riuscire
e vuole
in queste parole
per confortar
il
autore
conforti
quasi
cosi avvenire;
ma
in cielo
da Beatri-
ce
il
la
la verit d'
gli
,
dee
il
Appresso volse
:
a
il
man sinistra ,
murOf
piegandosi
piede
Lasciammo
inver
gimmo
,
lo
valle Jiede
cio riesce
Che
cio suo
puzzo
allegoria alcuna
.
COM. DI DANTE T.
Ili,
34
PITOL
UNDEG IMO
ec.
[ontinuasi
V autore
come
usato infno a
,
peril
.
il
che lasciando
lo
muro
della terra,
il
mezzo
dividesi
nella
pri-
ma
descrive
luogo
dove pervenuti
;
si
fermarono
cora la
qualit
:
de' peccatori
nella terza
dendo trovare
muove
i
autore
un dub-
Dite
nella
cagione,
gli solve
dubbio
nella quinta
:
muove T
autore un altro
il
l'
dubbio a Virgilio
bio mossogli
:
dub-
autore
a seguitarlo.
E comincia
:
seconda quivi
:
Lo
la
nostro
quarta
,
scender
quivi
:
la terza quivi
:
Ed io
maestro
:
Ed egli a me
la sesta
la
quinta quivi
:
sol
che
;
sani
quivi
Filosofia
n
la
settima
quivi
Ma
seguimi oramai
Cominciando adunque
alla
SOPRA DANTE
prima
,
35
nella
andando come
,
ha detto
In su
r estremit
,
,
,
o terreno
al
o pietre
so
,
la
bas-
si diritta
che o non
presti
o
al
si
presti
con difGculth
la scesa
per s di quell'altezza
uomini artificiosamen,
fanno
e poi seguita
Che
fa*
non era
rulnata
5
artificialmente fatta
ma
,
ed erano
le pietre rotte in
per la
siccome pi volte
1'
Venimmo , dopo
:
,
essere alquanto
andati
intende qui
V au-
poste
siccome
da questo modo
,
di parlare
s'
vuol che
intenda
che quegli
Del puzzo che 7 profondo abisso , -cio gitta , svaporando in su. Ci raccostammo
inferno
indietro,
diritta-
men
,
lo sentissimo
s'
che standovi
mente sopra
e dice
accostarono
ad un
coperchio
mostra essere
36
oi^e
cio
quale avello
io vidi
,
una
scritta
siccome veder
Che diceva
quasi
seppellito
Lo qual
:
Fotin
deU
il
la
{fia
dritta
sio fu di
nazione
Romano
e figliuolo
,
d'
uno
quale fu chiamato Fortunato e negli anni di Cristo 499 ^^ eletto papa , ma poco tempo visse nel
papato
e avendo costui
singolare
,
familiarit
con
uno
il
e che primiera,
mente era
diacono di Tessaglia
,
e poi fu
in
fat-
to vescovo di Gallo-Grecia
una contrada
Asia
fu
e cadde in
una abbominevole
amico
eresia
della
singu,
che
fi-
Dio
ma
di
la
Giuseppe
e cosi
vergine innanzi
tolici cristiani
parto e dopo
parto
come
cat-
la
quale ere-
sia
il
munione
stasio
de' cristiani
essendosi
e a questo resi^
stendo
il
un anno,
segreto
SOPRA DANTE
luogo dove
le superfluit del
,
87
si
ventre
tutti
dipongono
per
si
divino giudici
siccome per
universalmente
mand
fuori del
corpo
medesimo
dimostra
che detta
, e
perci qui
il
via
la
quale
ne perduce in
Qjen
vita eterna
la
Lo
Qui comincia
1'
nella quale
esisten,
za delF inferno
e dice
Lo
nostro
scender
perch, dicendo,
vi
che
il
s'
ausi in
,
prima
che noi
,
giugnamo
,
un
ri-
poco
senso
,
dell'
odorato
^l
tristo ficto
,
cio
puzzo; e poi
non fia
guardo,
assuetis
,
cio
non bisogner
.
di
non jt passio
nel vero
,
vuole a
hanno gravissime
perciocch
uno e T
altro offende
il
cerebro
essi
forte
quando
,
il
non
familiare
stro
,
Cos
il
,
mao'
supple disse
,
ed
,
io
alcun compenso
Dissi lui
truova
che
'l
, .
38
non tempo ^ perciocch secondocb a Seneca piace, perder di quante cose noi abbiamo nella presente vita solo
cio di
,
il
tempo
,
nostro
tutte
1'
altre cose
na
non
^
ci passi tra
le
egli
viscose
si
parole
vio
uomo,
e fattagli la risposta
tantosto
,
Figluol mio
1
tre cerchietti
il
settimo
e l'ottavo e
nono
e chiamagli cer-
chietti,
di quegli di sopra
Di grado
1'
dendo
V uno appresso
,
altro
trovano
come ,
.
tro,
vati hai
Tutti
son pien di
spirti
maladetti
cio dannati
Ma perch poi
cio
11
ti
basti
pur la
essi
vista
vedergli
quando ad
perverremo
,
/)*
o qua-
la
di corpo
e questa
pu
cose in-
SOPRA DANTE
sensibili
,
Bg
quando
to
quale namerita-
altra cosa
:
sua qualit
o ma-
anima
la
mai
ci
altro
n pu nascere^ e per-
r autore mostra
,
sue parole
in
in cielo acquista
per,
ciocch
la
cielo
quantunque
la pali-
perch Toperazloni
le quali
meritiamo V
ira sua, la
qua-
se in esso
Ingiuria
nstri
maliziosi pensieri
si
si
mettono
;
,
se
non per
sona
cuno
con forza
,
,
cio colui
affligge e noia;
i
mo-
due
essere
modi
ne' anali
per
la
si fa
altrui ingiuria,
questo di-
mostrato
pi
s'
offenda Iddio
dicendo
Ma perche frode
e dell*
uom
proprio male
4
cio che
esso
si
crea
nasce e dllibera
e in questo
all'
,
uomo
qua-
la
si
forza
le
se
1'
uomo non
:
le si sentir
,
non
metter a do-
verla usare
e per per
la
che
la
che
la forza
,
ragion detta
staji
di sutto Gli
,
fvodolenti
sono di
nono cerchio
quali
n^eron
pili
da maggior tormenti
pri-
ma
e questi
modi
il
come
apparir
i
Dice adunque
Di
violenti
cio di coloro
,
altrui ingiuria
il
primo cerchio
,
cio
il
pri-
mo
sasti
il
distingue
come
parti
in tre parti
i
le
di violenti
il
distingua dicendo
Ma perch si Ja forza
in s
tre
persone
,
medesime
diverse e separate
come
,
apparir
In
detto questo
mostra quali
SOPRA DANTE
sleno le tre persone
si
,
4i
o fanno o
il
alle quali
violenti
Dio ,
quale
noi
dobbiamo amare
,
e questi
una persona
a
medesimo, cui
pi che alcuna
noi
dobbiamo, appresso
,
a se , Dio, amare
,
altra cosa
il
sona, al prossimo,
come
un prossimo ad un
,
altro
,
perciocch a
uomini
,
di cie
la
che
setta
di
siano
secondo
lutti
perciocch
da un principio
per
si
lutti ci
dobbiamo ama-
re
ma
,
a questa generalit
ril
cristiani
che V
siamo da una
medesima legge
gli
l'
medesimi sacramenti
slam separati
quanto pare che ciascun debba pi amare coche un altro pi lontano di paren-
nil congiunto
tela
amare; e
pi gra-
vemente pecchi
violenza
:
se in colui cui
si
pi dee amare fa
presente
:
ma
si
questo
,
rimanga
al
si
,
puapre
ne, cio
pi
la
puote
Far forza ,
,
e detto questo
le proprie
ed in lor cose
.
4B
divenute
j
sei
quali far
pu
violenza
si
e in che maniera
distin-
gue e dichiara
dice che
tello
,
cosi,
come
,
col veleno
,
col capestro
col fuoco
,
o in
si
altra
maniera
le quali
che
possono
e ferule dogliose
Nel
prossimo
si
danno ,
mo
dicendo
sioni e ricchezze
Buine
come
disfargli le case
incenda, come
lette
Ja
dannose , come
,
torgli
moglie
la figliuola
il
do, Odj
desimo luogo
ste violenze
esser dannati
,
non facciano
le
farebbono volentieri se
,
potessono
il
hanno
in odio
prossimo
giustamente
in-
uomini
e predon
,
cio rubatori
e tiranni e simigliant
,
tutti
tormenta
,
Lo
giron primo
gli
,
di questo
SOPRA DANTE
s'
43
e
Intenda
questi colali
,
peccatori
esser pi
men
.
tormentati
secondoch hanno pi e
l
meno
offeso
siccome apparir
dove tormentati
si
gli
descrive
pu
fare nel
1*
prossimo
uom pu
medesimo e
,
e quello che di
ci gli segua
e dice
s
man
violenta
,
come molti
j
giucando quegli
E questo
detto, s
Qualunque priva
uccidendosi
se del vostro
mondo ,
,
come
detto ,
Biscazza
la
e fonde
con,
suma
sua ricchezza
per conseguente
E piagne,
,
.
come
1*
si
convenia
la
quale
cose
,
uomo pu
si
,
fare in s
medesimo e
,
nelle sue
viene a dimo-
strare
come
Dio e
alle cose
sue , e dice
Puossi , da violenza
deitade ,
Col cuor negando e bestemmiando quella , come molti o adirati o per mostrar di non temere
,
Iddio
non che
altrui,
fanno
,
appresso
si
pu
far
bontade
come
assai
bestialmente fanno
E per lo minor
gt-
44
rop
,
ne* quali
il
primo cerchio
,
di-
stinto
che
in quel sono, e
Soddoma
i
nomi
,
di queste
due
citta
intendere due
spezie d'
uomini
e nell'arte
autore
e intende per
Soddoma
coloro
quali conlus-
non debito
suriosamente adoperano
usurai
e al
,
buon costume
Ed
si
acciocch pi mani,
festamente appaia
da sa,
pere che
Soddoma
tutti
secondo
fu
una
quale fu abbonla
dantissima.di
quale ab-
bondanza
cittadini
,
trascorsone
no
era a
il
soddomitlco
per
di
lo quale, e s
5
ancora per
gli altri,
meritaron
ira
Dio
il
co'ciltadini sovvertere,
il
prima
il
manifest ad Abraam,
a'
quale
il
buoni
soste-
e promettendo
Iddio di perdonare
Abraam
tro,
fu
contento
al
piacer di Dio
per
,
la
mand due
nepofe d*
Abraam
il
SOPRA DANTE
quale abitava in quella
to
la
,
45
quella
uomo j
comand che
,
di
con
sua famiglia
dovesse partire
.
manifestandogli
i
Erano
,
due angeli
forma
di
quando
alla
in
due
speziosissimi giovanetti
ti ,
addomari-
dando
Lot
gli
il
quale siccome
,
avea
non
gli
volle
ma
,
e per servare
V onore
eran venuti
figliuole
ma
essi
non volendole,
e volendo far impelo nella casa, subitamente per divin giudicio tutti divennero ciechi. Lot con la famiglia sua poi usc della citt,
fattogli, e
secondo
il
comandamento
tempesta
le quali
e orribili tuoni
e'
Soddoma
tutte
suoi cittadini
consumaron
bile
lasciando
nondimeno,
in detestaa tutti
memoria
i
di s, questo
infame soprannome
coloro
sa
una
si
secon-
doch
ra
,
racconta,
In quella
che
non
uomo
,
n femmina
e non che
altri
ma
,
ancora
le serventi*,
lor salario,
ma
o otto
no
e prestano ad alcun
prezzo
per
la
qual cosa
i6
che come V
cosi
s'
uom
dice
d' alcu-
no
egli
.
Caorsino
,
raio
Seguita poi
che In
pu
in cielo
a far violenza a
in quel
Dio
,
nella persona
fassi
,
adunque qui
che
si
pu
bestemmiandolo
,
dispettandolo
.
avvilendolo e negandolo
come
.
d sopra detto
La
frode
Poich Virgilio ha
i
pienamente mostrato
cerchio
,
autore
gironi del
primo
,
che sono
fine di fare
seconda spezie
la
fraudolenti,
s'
frau-
de
si
simo canto
onde ,
,
dalla quale
ogni coscienza
,
morsa ,
cio offesa
Pu V uomo usare
1'
intende qui
una
de
si
la
quale
quali non
inganna
e
i
si
commette contra
coloro,
quali
g'
dolenti ne'
due seguenti
^
cerchi,
quali sono
,
due
ul-
il
quale
SOPRA DANTE
il
47
non
si
secondo de'
i
tre predetti
sien
lenti
nell' inferiore
quale
il
pi profondo
i
dell' infer-
no
re
sien puniti
si
,
fraudolenti
di loro
,
fida
e per dice
,
Pu V uomo
,
usa'
si
fraude
in colui
1'
che
,
fi'
da y^
questa
una spezie e
peggiore
puol-
il
Questo
fida
,
modo di
non
si
Pur
lo vinco d'
amor ,
amare
che fa natura
ci lega e
costrigne a dovere
in
,
quanto
tutti
siamo ani-
mali
d*
e discesi da un mede-
simo principio
Onde,
s^
annida ,
il
cio
,
1'
siccome
,
all'
uccello
nido
Ipocrisia
lusinghe
e chi affattura ,
,
Falsit
Rujffian
ladroneccio e simonia
,
,
dir
dove appresso
.
tratta
Per V altro
modo , cio per 1' usar frode in colui che d' altrui si fida queW amor s' oblia , cio si mette in non car lere Che fa natura , del quale poco dinanzi det, ,
to
e, obliasene, quel
,
amore,
,
eli
poi aggiunto,
al naturale
o per amist
,
per parentado
Di
cria
che
,
fede speziai
si
48
tdenza che
dell' altro
per sn,
Onde ,
unii^erso
cio, e perci
,
de' tre
sopra detti
,
Oi^"*
il
punto y
tutto
li
cio
il
centro
,
DelV
pi volte s'
di sopra detto
il
il
mondo
in su die
fondamen-
delle quali
se
,
con
tutti si
:
fondati o fermati
il
poeti,
che
ha
il
quale
come
presente libro
vedr
dimora
si in
terra bilanciato
che
egli
;
non pu n pi
il
n pi
v'
in gi scendere
perciocch
pi
gi non
cerchio ultimo
(Qualunque trade
in
cio tormentato.
E
i
cos
ha
ottii
mamente
1'
tre
cerchi,
,
sassi
quali
presente a s
gli
dimostra.
Ed
io: maestro.
Qui
comincia
le
1'
la terza
autore
i
muove un dubbio
peccatori
,
domandan,
do perch
che quegli
e primieramente con-
cede
assai
bene essere
stato dimostrato
,
da lui quello
,
dicendo
Ed io
maestro
SOPRA DANTE
La
le il
^9
il
tua ragione
nel diujostrnre
,
,
popol che
possiede
.
cio
peccatori
quali in
Ma dimmi
tati nella
palude di Stige
Ja
la
gue per
quai
',
Che mena
cio
,
il
vento , cio
lussuriosi
che
secondo cerchio, e
i
quegli
golosi
,
quali
*, quegli
gli
che s^in
contran con
ghi
,
s^
in*
contran con
to
aspre lingue
altro,
Perche
tieni, e per-
che burli
il
la fa di
Son
e^ puniti
,
co-
me
non
mi
ragioni
se
Dio
7
gli
ha in ira? cio
gli
a loro
E se
ha,
in ira
? cio
puniti,
me
to
la
,
come di sopra abbiam veduto. Ed egli a Qui comincia la quarta parte del presente canper
egli
domanda
gli sol-
ve
dubbio mossogli
dice adunque,
Ed
egli a me,
DINTE T.
III.
5o
Disse
lo 'ngegno tuo
da
il
quel
ci
e'
,
suole
Lira lirae
si
solco
il
quale
,
bifolco
arando mette
deliro delira s
buoi
e quinci
\iene
e perci
metaphorice parlando
in
pu
Virgilio
non
E perch
,
due cose
cio
Ovver
la
mira
esso
? e questo dettogli
gli
si
avrebbe mosso
dubbio
e dice
Non
Con
elica
sofia
ti
in
tlo.
morale,
,
il
esser suo
come
detto
ii
familiarisper darne a vedere che questo libro fosse Simo air autore , e ottimamente da lui inteso ; e trat-
massimamente nel settimo e quinci segue Le tre disposizion , d* uomini che il del non mole , cio
:
, ,
questa
Tuna per
la
SOPRA DANTE
inchinati e provocati
,
5i
,
pec
chiamo
e offendiamo Iddio,
il
disposizione la quale
ciel
non vuole
,
e questa
noQ
d' a-
ma
alle
da iniquit
virili
,
nimo
sta
ed dirittamente contro
secondoin que-
sesto dell'etica:
ma
come
que^
che
*1
ciel
non vuole
sto ad ietti vo
m.atta
,
la
be-
posson
medesima cosa
adunque questa
similmente vizio
deli'
anima opposto
se-
condoch piace ad
divina sapienza
di tenere
zia
, , ,
il
non ha tanto
come
le
incontinenza
Men Dio
offende
due predette
i
quali
,
il
renti
perciocch
dannare
e
,
peccati
quali noi
commettiamo per
serrati
in-
continenza
son quasi
tutti negli
dove
gli altri
due
li
il
pi stanno
,
ment
di coloro che
commettono
quali continua-
mente ne
infestano
5a
Se tu
cio elle la
meno
Iddio cho
altre
due
quelli
,
sostengon
pe-r
per
le
colpe commesse
,
Tu
cio malvagi
Sien dipartiti
perciocch tu conor
ti
dico
che di fuor
,
tutti esser
,
peccatori
quali han-
e perch
men cruo
data
La
divina giustizia
e dice
li
martelli
cio tormenti
parlare
il
crucciata
il
imitando nel
quale quanto pi di
il
tanto pi crudelmente
la
O sol
quinta
par-
te d questo
muove un
dubbio a Virgilio
prima
,
catta la
benlvolenza sua
la
quale
gli
,
da dicendo
O
sono
notturne
non possiamo
quali impediscono
il
riguardo di quello
tano
:
da
ga
,
sole
SOPRA DANTE
dre
,
53
:
il
la
notturna tenebre
poi
ve
il
visiva possibile
cio
cuno
per
cosi
adunque, metapho"
,
rce parlando
dice
1'
autore a Virgilio
intendendo
la chiarit delle
sue dimostrazioni
il
cessarsi della
e per segue
Tu mi
me
contenti
s ,
quando
tu solvi
,
le
quali a
occulte
mi son cagion
di dubitare,
saver, dubbiar
m' aggrata,
ancora un poco
Dissalo, e questo
indietro
fa'
ti
rivolvi ,
acciocch tu
mi
dichiari, l
;
dove
la
off^ende
,
La divina bontade
quivi dove dice
e
e
,
Soddoma
cio
il
Caorsa
il
H groppo
svolvi
,
dubbio
quale mostrava
in
1'
usuraio offendesse
,
natura e
1*
arte
le
.
quali son
come dimostrato di sopra Filosofia mi disse Qui comincia la sesta parte del presente canto nella quale 1' autore mostra come da Virgicose di Dio
. , ,
il
mi
te
disse , Virgilio
,
a
in
chi la 'ntende
Nota ,
,
cio
dimostra
,
non pure
in
mol-
Come
54
ce
a* cavi
,
egli
dio
tore
il
,
ed natura naturata
,
T operazlon
per la quale
de' cieli
ci che quaggi
produce nasce j e
,
di questa secon-
da intende qui
naturata
,
l'
autore
lo suo corso
to
in
se
prende quindi
il
prende
la
forma
operare
per
del
,
la
da sua
;
arte:
arte
divino
il
producere
e
;
e a certo
e determinato fine
la
in questo s'ingegna
quanto pu
natura d'imitarla
e fallo secondo
la
non pu
ricevere intera
la
perfezione
come
riceve
la
materia sopra
quaje
come
1'
arte divina
produce
anime
nondia cer-
meno
produce
to e determinato fine
ma non
,
qualit,
che
il
fine al
la
le quali esso fa
con
sua arte
cose
la
,
fine
al
le
le quali esso
le
compone,
al
ma
natura
produce
cosi
fine
meno,
come
lei
veggia^
:
mo
che fanno
l'
da
segue
dunque
autore
, ,
SOPRA DANTE
cio riguardi e tieni a
55
,
mente
e dice
,
la tua fisica
,
,
come
non
sica
di sopra
perciocch Aristotile
il
compose
libro della
fi-
Tu
y
troverrai
,
esser
dimostrato,
molte carte
vostra
quella, cio
dell'ingegno,
ingegnamo
nelle cose
nelle quali
naturale esem-
esse
abbiano quegli
medesimi
,
che hanno
le
e se
quanto
si
pu
simili a quegli
in alquanti esercizii
la figura
mecda
sforzasi
il
dipintore che
dipinta
la
sa
la
tanto siaiile
la
quella
quale
na-
tura ha prodotta
si
dispone
in parte o in tutto
ella sia quello
ingannare
ella
il
facendo
di s
credere
che
che
:
calzolaio
,
quanto
pili
con-
forme
miglior maestro
la
al-
cuni mezzi
tuosa
;
siccome per
frut-
e perci aggiugne
,
dicendo
1*
arte nostra
seguire
natura
come
il
5tf
maestro fa
maestro
;
discente , cio
come
,
Io
scolare fa
il
perciocch la natura
,
Dio
in q\ianto
sua creatura
,
e l'arte nosforza di
;
in
quanto
il
si
somigliarla
come
il
figliuolo somiglia
padre
ma
per-
non
si
pu
nepote di Dio
la
il
pu, in quanto
ella in
difettiva
dove
,
questo detto
per
esemplo dimostra
detto dicendo
arte
,
,
cosi
Da
il
queste
due ,
cio da natura e
,
da
se tu
ti
rechi
bro
del
il
quale
,
mondo
conKfiene,
all'
umana
generazione, Preu'
der sua
ciocch
di terra re
,
{^ita, dall'
un
Adam,
,
fu lavorator
preson queste
stiame
,
il
beil
sostentavano,
ed avanzar la gen-
te
mediante
Diine
cosi
,
produce
animali secondo
la loro spezie la
ad
Adam
e ad
,
lor congiun-
zione avanzare
te
.
chiamasi usuriere
per-
SOPRA DANTE
doccile vende
tura
1*
57
de' danari
la
non pu
cio
al'
in
quanto
fa
,
che
e perci tiene
,
ahra
non
fa la
natura o
,
1^
arte
,
appare
assai
ma,
Per
se
natura
e per la
arte la
cio
sua seguace
,
cio
1'
quale
,
come
di sopra mostrato
,
Dispregia
Domeneddio
Ma
seguimi
oramai
Qui comincia
,
la
presente canto
nella quale
dimostrazioni
1'
ora del
tempo o
Dice adun-
que
gli
,
Viri^ilio
poich dichiarato
,
dubbio ujosso,
Ma
seguimi oramai
che
assai
,
abbiam
ag-
guguendo ancora
piacergli
stra
1'
gir
mi piace
,
e soggiugne
andare per
1'
la
,
il
emisperio
fai-si
e dimostralo
,
Che
pesci guizzan
cio
il
Ad
imma-
ginarono
lo
,
n'
uno
quale
si
in
&8
net!
,
prendon
chio
,
ed questo cer-
non
si
ma
alla schisa, in
il
quanquale
to egli
divide egualmente
cielo in
due
parti verso
il
polo ar-
un minuto, e
il
chio divisero
gli
antichi in
le
rarono con
la
immaginazione
con-
quel luogo
quegli
effetti, a'
il
secondo tauro
dicesimo,
il
vero che
del
essi
gli descrissero al
movimento
cielo
ottavo
e questo fecero
tutti gli altri
perciocch
insien)e
,
tavo con
cieli
o
;
nel quale
predetti sesette
i
tutti e
pia;
per
la
che essendo
il
d' ariete
periore
si
1'
i
lever
prima
:
di lui
il
e in
esso sar
aurora
pesci
1'
,
V autore dimo,
strare per
cio
^urgono su per
orizzonte orientale
dimostrare la
SOPRA DANTE
prossima elevazion del sole
si
,
09
il
e cosi essere in su
farba-^
di:
ma
e la rasta-
gione
to in su
perch
il
aggiugne
1'
autore
il
seconda dimostrazione
,
la
essendo in su
sole esser
orizzonte, dimostrare
se
'J
non
il
sopra
pesci guiz
zan
su per
1'
orizzonta
che divide
uno emisperio
,
il
quale
si
chiama orizzonte
possiamo
finito-
dice
il
E 'l
ad
coro giace
intelletto della
il
che comech
spirito
,
vento non
che un semplice
fredde
tanti
nuvole
egli
ha nondimeno
si
nomi
esser
quante sono
,
conosce
il
mosso
e quinci
nomi
no-
minarono:
vicanti
,
ma
l'autorit de'na-
nomi
primo chiamano
o vero
tramontana
spira verso
mondo
il
mezzod
,
il
o vero greco
il
il
quale tra
settentrione e levante:
,
terzo
perciocch di le-
il
6o
zod
GOMENTO DEL
,
BOCCACCI
tra levante e
il
quale
mez-
il
verso tramontana:
,
il
chiamano
mezzod
e
il
quale
ponente
il
firo
il
quale
tra
ponente e tramontana
il
e chiamasi
cerchio,
il
quale viene ad
modo
di coro
adunque dice
,
1'
auto-
re
riversato
mai
in quella stagione,
cio del
mese
pu n avviene
versi levare
^
non quando
il
miera
sai
chinre e belle
le
quali
si
non
carro
ta
,
perch
le
modo che
un carro
e le tre son
poi distese
:
il
e sono queste sette stelle poste nella figura d' uno ani-
male
il
quale
gli
immaginando
re
,
essere in cielo
la
5
quale
ivi
prodella
tra*
pinqua
nella coda
quale quella
la
qual
gli
noi
chiamiamo
montana.
itioni
poich Virgilio
donde noi p*
SOPRA DANTE
Siam comprendere
gi
',
6i
mosse
V autore
nel
perciocch egli
in
sul
della notte
come
per
la
principio del
gli
secondo
soggiugne
gli pia-
ce
dicendo
f
,
E 7 balzo
,
di questa ripa
,
^ia l
oU
tre
sto
lontan di qui
si
dismonta
pi
,
che non
sia
da
star
ad andare
CAPITOLO DODICESIMO
Era
lo loco
,
lontinuasi
il
presente canto
al
precedente assai
evidentemente
e sollecitandolo a continuare
gli
il
cammino^
e mostrato-
come
il
luogo pervenuti
qual fosse
la
qualit
e dividesi
presente canto in
,
dimostra
,
la qualit del
a scendere
nella se*
&k come
come
che gente
un fiume
:
di sangue
e
,
che
'1
fiume
;
cp-
cuivano
e fossenegli
nella
quinta dice,
come seguendo
Centauro
e
esso
:
dimonella
slrasse loro le
sesta e ultima,
come avendo
il
se
:
ne tornasse indie-
la
Cos
prendemmo
:
via:
quivi
la terza
:
Ma ficca
:
gli occhi
la
:
quarta
fedendoci calar
:
la
quinta quivi
Noi
ci
mo^*emmo
la sesta e
,
Dice adunque
cos ordinare
:
riva
ripa
,
j
era alpestro
ne
chiamando
o ancora
alto
:
e ripa
argini
che sopra
,
le fosse si
fanno
o din,
In luoghi
si
declivi
al pii
per
bas-
scende
so,
come
sere alpestro
via
,
siccome noi
pi veggiamo
:
e oltre a ci dice
che
tal
per quel
,
anco
cio per lo
Minos
tauro
dimostra
Che ogni
.
vista
ne sarebbe schiva ,
la
do-
verlo riguardare
per pi aprirne
,
qualit del
luogo
mi
,
era tale
QaaV
quella ruina
SOPRA DANTE
Di
l
6i
,
la
quale
,
si
trova
andando da
1'
Trento
dice
,
citta di
Lombardia
la
Adice
e la cagione di questa
1'
una
o r
essere stato
,
il
monte percosso
del fiume
il
pinque, viene
e impetuoso corso
e cosi percotendo
,
il
monte,
il
il
fece
minare
come
te
si
come
assai
ne caggion per lo
di sostegno
.
mondo
mento
sa
,
in assai parti la
sempre acqua
la
le parti
superiori del^
caverne
sempre
le
rodono e iu'lebollscono
per-
non potendolo pi
cedono
le
voragini, le quali
abbiamo
pone
V Adice percosse
,
altre
,
due
ca-
O per tremuoto
11
o per sestegno
manco :
,
della terra
il
e volendo uscir
na volta
i^erna
,
si
muove
dall'
una parte
all' altra
della ca-
che
64
cadere
ed talvolta
che
egli
fa
.
gli edificii
vicino
a farne
luogo
Che da cima
si
cio dalla
sommit
mosse, quel-
^l piano
la roccia discoscesa
al
il
li*
venir giuso
al
piano
chiaman
fra noi
que-
e perci
cio
erano
era la scesa
monte
,
traru-
'n su la
,
,
punta
cio
in
su
la
sommit
cio ripa
Minotauro,
la
cui concezione fu
^
fuori de'ter
di Creti
,
che
all' isola
ne se-
gu perpetua infamia
Che fu concetta
,
questa in-
famia di Creti
ca di legno
da sapere
libro
,
come appresso dimostrer. adunque come di sopra nel quinto canto di questo
si
dove
tratta di
e;Ii
Minos
Ateniesi a vendicare la
,
morte
Androgeo suo
che
figliuolo
il
quale
essi
Megaresi
gli
il
sua andata
al cui
prego Giove
il
mand un
loro
i^
bianchissimo e bello;
SOPRA DANTE
Mlnos che
ne
esso
65
non V uccise
ma
:
di
nere
la
la schiatta del
per-
marito e
slava con
?gli altri
iddii
1'
moglie di Minos e
innamor
che
lo
e andato
quale
era ingeguosissimo
uomo
le trovasse
modo per
5
per la
la
oltre
ad ogn*
altra dell'
la
vacca del
legno
e stare in guisa
che estimando
lui
,
amata da
quale
,
si
dicono
cre
e poi
e
la
era mezza
uomo
mezza toro;
,
quale cresciuto
e di maravigliosa for-
il
fece rinchiudere In
,
una pria
lui
e in quella
mandava
coloro
Ed
es-
sendovi
gli era
,
venuto Te-
Egeo
re d'
Atene
e quivi dimorato
alcun di
Minos e di
dimestichezza
lui
,
a questo
come
dietro ad
uno spago
5
se
COM. DI
T.
III.
66
la
il
quale con
gola
gola
si
fece incontro
gli gitt in
,
una palla
il
la
,
quale mentre
Mi-
notauro attendeva
divorare
Teseo datogli
un secondo P ammaed'
Fedra sua
occultamene
deit questa
favola
pi lievemente comprender
il
pu
il
testo
che segue,
,
qual dice,
,
quando
quel Minotauro
\>de
noi
si
che venivamo
^ stesso
morse
Jacca
Siccome quei ,
cio
morde, cui
ira dentro
,
quale lasciato
sce
:
mente da comprendere
catori
Ja
punisca
quale assai
si
pu comprendere
al
si
animai preposto
la
.
luo-
go convenientemente
gli atti
,
si
per
genera/ione e
per
la bestialit si
,
descrive
Appresso da com-
prendere
timo opporsi
autore
che negli
altri
cerchi supe,
riori dimostrato
continuamente opporsi
atti
cio alcun
si
demonio
il 1*
quale o con
autore
,
o con parole
sforzi d
spaventar
buon proponimento;
della ragione
buon
conforti e
1*
aiuto
non
l'avesse
, ,
SOPRA DANTE
alutato. Seguila
alla rabbia
,
67
Virgilio incoDtrt
la
quale questa
,
fiera bestia
mordendosi
all'
autore
e per dice
,
Lo
Mi-
notauro rybr^e
Tu
credi
'l
cio Teseo
la morte
porse ?
si
contie-
Partiti, bestia
il
pedire
il
non viene
Ammaestrato dalla tua sorella , cio Adriana come venne Teseo il qual t' uccise Ma vassi , come piacer di Dio, per veder le vo,
stre
pene ,
di te e degli altri
1*
ne mostra
che
il
Minotauro
QuaV
quel toro
che
slaccia
cio sviluppa e
il
scioglie da*
hanno
in quella
,
ora
C ha ricevuto gi
Che
gir
datagli intronato
il
'l
colpo mortale
dalla percossa
il
il
sa
me-
nare
e perci
non va
il
ma
qua e l
saltella
come
sospigne^
Vid' io
il
fare
o dove andare
andar
68
saltando
ac^
corto
grid
cio avvedutamente
si
mi
,
disse: corri
al
varco
donde vedi
pu discendere
:
il
qual qua
sta bestia
Mentre cK
pi
difficile
buon , che tu
ti
cale,
,
sarebbe
cundo
che
il
in tanta
partirsi e
ira
s"*
acceso
lasciarlo stare
Cos
prendemmo
,
Qui comincia
nella quale
si
la
dimostra
come
gli
discendessero
e alcuna
:
ragiona Virgilio
via
,
,
dice
adunque
le quali
Cos
,
prendemmo
giii
essendo
il
Mino^
lauro in furia
per lo scarco
D
si
quelle pietre,
come caggono
Sotto
i
che
talvolta
scaricano
cIiq
spesso moviensi
cio per
me
il
va
perciocch era
uomo
il
soglio^
no
gli spiriti; e
cammino
d'
qual
non
gik
che
:
altra certezza
e per dice
que' disse
tu pensi
eli
guardata
Da queW ira
Come
sia
bestini
potuta avvenire
avendo riguardo
al
luogo
SOPRA DANTE
nel quale tu
terazioni
terra
:
,
69
esser quelle al-
le quali
e oltre a ci
bestiale,
iracundo
il
dovesse in questo
luogo descrivere
di Stige
,
ma
si
palude
questo
iracundi
ma
1'
dubbio
il
assai
adiettivo
,
quale da a questa
si
chiamandola
ira bestiale
la
quale
i
in tanto
trapassata
umana che
,
bestialit
e per conseguente
convertita in ostinato
alla
i
odio
scesa
del
puniscono
bestiali:
,
ma
il
quale
comincia continuandosi
cos
,
Or
altra fiata
C/i' io discesi
come
quando
ella
dovesse cascare
dicendo
se
Ben di scemo
Cripto
^
che
santi
5 il
padri, Le^^
a Dite y
dimoni
bia altri
nomi, nondimeno
mato
Dite,
del cerchio
superno
cio del
limbo,
il
quale
il
primo cer-
cbio dell'Inferno
limbo
,
perciocch
Cristo
nella
mori
quale
,
ora
tra
1'
altre cose
fa
al-
che
la terra tutta
universalmente trem
che per
allora
5
cuno
altro
tre-
mando
la
tutta
trem inGno
per
se
alcune
fu
e questo
al
tempo
,
limbo
percioc-
anima
di
,
Cristo
non
iscese
come
,
del
corpo
assai
di Cristo usci
ma and
in paradiso
le
:
siccome
amen dico
tibi
ho'
la
die
mecum
,
eris in
paradiso
limbo
etc.
1'
in su
,
aurora risuscitalo
vittola
and
al
con insegna di
,
aveva vinta
morte
e allora spogli
il
limbo:
si
che
egli fu tanto
spazio di
gliar
tempo
,
P inferno
quanto fu
tra
Da
,
,
tutte parti
e in questo ne dimostra
,
alta
,
cio profonda
s ,
,
valle feda
Trem
cio
il
ollremodo
pensai , che
V universo
Qua
cio
mondo
alla
tutto
Sentisse
amor
,
da ritornarsi
memoria l'opinione
la
SOPRA DANTE
tei
71
Democrito
le
,
il
cose
cio
:
egli
quale
egli
i
ceva essere
semi di tutte
le
cose
e quelle
che pro-
da questo caos
,
e perse*
e questo dices'
va essere odio
in
quanto
,
le rose
prodotte
erano
quasi
:
come da
cosa
,
non
lei
poi diceva
cosi
come
principio
cosi
dopo molti
e riformare quel
,
e dal quale
aveano avuto principio; e questo diceva essere amore, in quanto ciascuna cosa
ciliate,
si
,
che perch
il
egli senti
questo
tremuoto universale
tito
,
P universo
cio
,
tutte
amore che
,
detto
e doves-
sersl
rlcongiugnere insieme
dalla propria
strare
,
forma risoluto
e quinci volendo
mo-
ma
d' altrui
dice
mocrlto e
suoi seguaci
Pii volte il
mondo
in caos converso
:
nella
E in
quel pun-^
7!i
to
questa
veo
,
chia roccia
Qiii
si
ed altrove
come appresso
sente libro
,
Ma ficca gli
mincia
descrive
,
Qui
finita la
seconda
parte co1'
la terza del
autor
di
come
un fiume
:
sangue
e dice
ebbe mostrata
,
la
cagione della
,
mina
dice
,
di quella roccia
alla
gli
Ma ficca gli
JLa riviera
,
occhi
il
ava le , che
'1
s'
approccia
,
cio
,
fiume o
fosso
del sangue, in
la qual bolle
boglientissimo
in altrui noccia
cosi
,
la
La
tra
vizii, da'
quali
si
pu comprendere questa
spezie
es-
il
che
assai di sopra,
il
dove
dell' avarizia
fu mostrato,
gli
inducere
uomini
ruberie: poi
segue a dimostrarne
violenza
,
la
qual
,
si
do
o ira folle
rubatori; perciocch
rubatori
o da difesa
fatta
SOPRA DANTE
gllono
,
vengono
e questo sproni,
riferisce
il
gulare
si
primieramente
quella prima
^
,
O cieca
-vita
cupidigia
alla
velia
quale per
fos-
quantunque lunghissima
se
non
si
di ciglia,
mal
e*
immolle, cio
,
ci
bagni,
come appare
1'
sono
autor
5
giudicio di
e dolore
i
.
Dio
compunzione
due
vizli
,
Ma
tro a'
comIo
ed
egli
pi appieno descrive
i
la
qualit del
ampia fossa,
,
un fiume, in arco
piano
, ,
torta,
Come
chio
,
quella
che tutto
,
abbraccia
Secondo ,
o
mia
scorta
piano, non
ci
vuoisi
adunque intendere,
gionamenti di ci da
ma
l'autore
non Tave-
74
re scritto
,
della ripa,
,
la
quale circon,
dava
il
luogo
ed essa
fossa
in \r accia
e d' archi
1'
perciocch invano
avesse
si
porteria la
saetta se
nel
V arco
,
Come
soleart
vivevano
,
Che animali
qui posti
si
Centauri
e
si
dimostrer dove
,
senso allegorila
co
T^edendoci calar
,
Qui comincia
dove
quarta parte
nella
dimostrala
la
puniscono
primi violenti
a'
Centauri che
fiume circuivano
:
come uno ne
,
fosse lor
dice
adunque
,
T^e-
dendoci
1'
Centauri
e dice vedendoci
,
perciocch
tutte le pietre di
quel trarupo
donde discendeva
,
gi
sopra
le quali
poneva
,
piedi
i
la
qual cosa
far
non sogliono
gli spiriti
mosse
viglia a ristare,
udendo
ci eh' usati
,
dire
ciascun
de'Centauri,
ristette)
E della schiera
saette
,
tre si dipartir
,
Con
,
prima
,
elette
tra parte
portavano
E V un
di que' tre
grid da lungi
^
a qual martire
se
p^enite voi
Ditel costinci
rete,
ove voi
siete
non, supple
il
di-
V arco
,,
SOPRA DANTE
Lo mio maestro disse : la Farem noi a Chiron cio
,
7$
il
risposta
a quel Centauro
qua-
le
preposto di voi
troppa
domanda
per
te
.
contrista
come
di sopra
aveva fatto
,
Minotauro, dicendo.
s
Mal fu ,
quale
io
tosta
,
cio frettolosa
Poi mi tent ,
risposto
,
e disse
, ,
quegli
al
ho ora
Nesso
la bella Deianira
E f' di se la
posciach fu morto.
Fu
questo Nesso
tra'
Centauri
come
fratelli
in Tessaglia
alle
nozze di Peritoo
con
gli altri
moglie a
Peritoo
quale
il
si
di Peritoo
un popolo
:
quale
chiamava Lapltl
fuggendo pauroso
e ucclserne assai
Nesso,
stilo
,
gli disse
un
de' suoi
compagni chiamato A*
:
il
Nesso
non
ti
bisola
tua
fati alle
mani
d'
Ercole
,
per la
and
in Calldonia
e qui alla-
Oeneo
di Calidonia: la quale,
come
appresso
si
dir-,
ed Ercole con
trovarono per
lei
la patria,
le
fiume Eveno;
ianira,
vedendolo Nesso
gli fosse
per De-
tere avere
yS
ti
,
Ercole
disse
il
Ercole
,
fiume
io
piaccia, sopra la
l
groppa mia
ti
passer bene e
salvamente di
fu contento
:
per
Nesso
fiume, e cominci
;
per
la
qual cosa
non cor-
rendo
ma
saette
il
seguit e feril-
ciocch sapea
le saette d'
Ercole
e cos es-
mor-
e spogliatasi la
tutta del
:
camicia
la
sangue
,
disse
Deianira
non ho
al
presente che
ti
il
poter donare
in ricono-
amore
quale io
,
l'
ho portalo e
porto
se
la
qual se tu ser-
tu possi fargli
questo vestimento
egli
incontanente rimo-
ver
il
lo in te
a
,
certo
e
tempo,
ar-
amando
Iole, figliuola
egli
a cacciare
monte Oeta,
sudando
forte
col sudore
bagn
il
sangue sec*
SOPRA DANTE
co
5
77
i
e quello liquefatto
s fatta
gli
entr per
pori, e misegli
una
entro,
mor
dopo
la
sua mor-
la
La
bella Deianra fu
figliuola
d'Oeneo
re di Celidonia, e fu ragguardevole
,
vani nobili
glie
:
la
mo-
ma dopo
molte cose
,
ad Acheloo fiume
cole domandantela
cole:
nacque guerra
tra
Acheloo
e Er-
ma
Dice Teodonzio
che
,
fu
in questa
maniera
,
con due
piove
alvei
la provincia
crescendo guastasse
fu ad Ercole
di lei
Acheloo
,
in
un
solo alveo
d'argini forti
chiudesse
che
la
egli
contrada
sopra detto
camicia di
al petto $i
Nesso
quel
Centauro
di mezzo
mira
'l gran
durone ,
il
ma
di
fu
figliuolo di
la
Saturno e di
madre
lui
COMENTO
^
,
Dh:L
BOCCACCI
si
fosse Pelopea
vola
lei,
conosciuto
5
noa
subitamente
,
si
trasform in un cavallo
di
lui
per la
partor
,
avendo
conceputo
era
il
quale infno
j
al bellico
il
uomo
da indi
in gi era cavallo
quale cresciuto se ne
,
and
e in quelle nudrl
si
Achille,
come
di sopra
si
disse,
.
dove d'Achille
fece
ed essendogli
da Ociroe
sua figliuola profetante predetto, che esso ancora desidererebbe d' esser mortale
visitato
,
Ercole
per caso
gli
cadde sopra
il
pie
una
come
di sopra detto,
ler-
nea
la
ta fedito e
ch compiuto
comin,
facessero mortale
la
;
ac-
qual grazia
gli
fa
conceduta
laonde egli
si
mor
e
,
dopo
la
morte sua
ed quel segno
:
miamo
sagittario
Folo , che fu s pien d' ira . Pi questo Fc^lo ninna cosa abbiamo se non che esso fu figliuolo d^Issione e d"* una nuvola come gli altri
Queir
altro e
nel quale
violemi
.,
SOPRA DANTE
|>oijono nel
79
,
sangue
iranno
,
a mille a mille
,
Saet'
si svelle
,
,
Del sangue
cio esce
,
commessa
stata
anitut-
pi e raen grave
ha
la giustizia di
Dio voluto T
me
fate
in quel
.
meno
Noi
zi
ci
cio leggieri
chiamale
fiere,
uomini
mezze
,
bestie,
cio
una
saetta
e con la cocca
gli
di quello
Fece la
le
barba,
la
quale
non impedisse
Quando
s'
siete
v^oz
1'
accorti
Che quel di
di
,
autore,
muove,
co'pie-
ci che tocca ?
andando
i
anime
cio
1'
umana
,
e la
:
,
bestiale
son consorti
per congiunzione
Rispose
ben
vero
che
,
egli
muove
,
perciocch egli
vedi
,
e vivo
come
:
tu
mi
Necessit
,
il
conduce ,
in
quanto come
,
nella quale
va
1'
autore
8o
duce
non
diletto, ce lo con-
che
egli
dannati
Tal
si
part
da cantare
,
alleluja
,
il
e questa fu Beatrice
la
quale lasciato
cielo,
tenne
come
di sopra nel
detto
alleluja dizione
:
ebraica
e secondo alcuni
,
interjectio laetantis
ma
Papia dice
,
che alle"
o vero che
e oltre a ci
,
questa dizione
1*
interpetra in
il
il
due modi
,
de* quali
uno
cantate a colui
quale quale
;
essendo gentili
a quegli iddii
e l'altro
modo
in
uno
siamo insieme in
uno per
ni
benedetti da Dio
,
Altri
le quali
:
mostrare
Che mi commise
quest' uficio
nuovo ,
vivo per
uom
inferno,
fatta
da Nesso
,
venite voi
mostrandogli che
,
essi
non discendono ad
,
alcun martiro
il
e per dice
JVon ladron
costui
quale
io
tavo cerchio
puniscono
,
ladroni
n io anima
,
fuia
quasi dica
percioc-
SOPRA DANTE
matn fue: e poich
dizione
,
81
la lor
egli gli
ha disco verta
con-
ed
,
egli
il
prega
1*
gli
cammino
sato
,
e che trapassi
:
e dice
Ma per
quella virt
s
selvaggia strada
,
Dio
Danne un
,
ac-
e
si
guada, ^questo fiume) E che porti costui in su la groppa , acciocch al passar non si cuoca
,
aer vada ,
si volse
in su la destra
poppa ,
guida
,
prego di Virgilio
E disse
toppa
,
a Nesso
y
torna
e
,
gli
E fa' cansar
vemmo Qui
,
cio cessare
si
s*
cio vi
scontra di Centauri
la
JYoi ci
mch
comincia
to
nella quale
avendo Virgilio
,
Centauri
il
dice
Centauro
de' rubatori
e comincia
Noi
ci
movemmo
la
Lungo
Ove
bolliti
il
faccano alte
III.
per lo dolore
qual sentivano
COM. DI DANTE T.
82
^ue bogliente
fitioa tutti
in-
gli
;
E
,
'l
gran Centauro,
,
cio
,
Nesso
disse
san tiranni
quetjli
,
che bollono
che fanno
per ci
sangue, uccidendo ingiustamente il prossimo, e neir auer, del prossimo, di piglio, rubando e occupando come non dovevano.
Quivi
si
piangon
gli spietati
,
danni
re del prossimo:
Quivi
,
che
1*
io
ti
Alessandro
non dice
slati
autoi
sieno
quali questo
giore
si
nome hanno
tutti
,
mag,
contengono
mali
fatti
da' minori
cre-
do
sia
da intendere
che
egli
j
lessandro re di Macedonia
Fu adunque
re di
Macedonia e
coraech
che
egli
non
fosse figliuolo
,
il
di lei
gener
tempo
essendo gi Alessandro
,
grande
egli
che
addico Olimpia
u guari tempo
visse, poi-
da Pausania ucciso
dopo
la
SOPRA DANTE
primieramente
i
83
Greci
ril)ellantisi si
,
sottomise
e di-
sfatta la citt di
Tebe
a dare
,
compimento
alla
guer-
fatti
di cui suspicava
non movessero
egli lontano,
in
Ma-
con qual-
Iromiladugento cavalieri
e con trentadueroigliaia di
lutto
,
pedoni
il
mondo
ardi
d' assalire
citt
e pervenuto in Frigia
,
ed entrato in una
chiamala Gordia
il
Giove
domandato
avea che
s*
ingegn
di sciogliere
gli
gli sciogliesse
il
e non trovando
coltello
il
modo
da sciogliergli
,
messo mano ad un
:
gli tagli
quindi passalo
monte
Tauro
e fu
in pi parli
con
infinita
moltitudine di gente
di Dario, e
moglie
e' fi-
gliuoli
pi
citt edificate in
testimonianza delle
sue vittorie
altri
dicono a Gange
per lo quale
si
navic
agli
Am-
84
vinti
bri e a'Sicambri,
,
quali
governo di Pollperconte,
ed esso pervelui,
suo esercito ne
alla citt
mand
in Babilonia^
nuto
anco-
fiotto del
;
mare,
pervenne
e quin,
di per terra
venendone
,
ne torn a Babilonia
dove
spos Hosanne
1'
una
mentre che
cammino
nunzato,
altri
,
come
gli
di Gallia
di
,
Sardegna e di Cicilia,
i
lui
attendevano in
Babilonia
lui fatte
si
dicevano
desideravano
vi
la
grazia e
1'
ami^
sta sua, I
Romani non
manda ronoj
se
anzi ne fa Tito
Romani
5
avessero po^
e per pi ragioni
,
mostra che
forse
1'
Romani
si
.
avrebbero cacciato
Quivi
,
in
si
Babilonia
da
crede
gli
,
fosse
mor
e lasci
che
di
il
Giove
Ammone
e quivi seppellito.
Fu
,
costui,
as-
quantunque
sai
come
uomini
ma
de' regni e
oltre a ci
uomini : violentissimo, e
,
crudelissimo vendicatore
non solamente
de' nemici
SOPRA DANTE
ma
per
85
vivanda
le quali
,
colpe
si
puote
assai
s'
convenientemente
in
credere
1'
intenda lui
,
que-
sto ardentissimo
e Dionisio
fero
Che f
Furono
1'
,
due
Dionisii
un padre e
:
altro figliuolo
e ciascun fu
si
pessimo
;
uomo
trova
.
voglia dire
Fu adunque
primo
mente
le essendo la
madre gravida
satirlsco
,
partoriva
un
perch ricorsa
,
le
fu risposto
che
ella
partorirebbe
tentissimo
greco.
uno
,
il
uomo
,
sangue
e gi d' et di venti-
cinque anni
tutta Cicilia
occupasse
il
dominio
di Siragusa e di
gl' iddiij
di
Giove un uomo di
quale
per
le
la
domand un giovane
il
86
e
come
sarebbe disfacimento di
il
molte
citta
il
di seguente
in
ma
poi in processo
,
tempo
quasi
come
e tutti
come
si
suole a cosi
fatti
avvenimenti
il
Imera similmente
:
v'
and
questi colui
il
Gio-
ve
il
le fu
cagione di
quale ave,
morte.
va
cosi
avendo per
la plsiolenza, la
da loro liberata
Dionisio occupata
signoria di quella
1
,
secondoprimiera-
a tutti
Greci
quali in Italia
fatti
Locrensi
e guerreglui
si
giando que'
Crotone
con1
Roma
guasta
ma
da questa guerra
il
richiam
in Cicilia
un grande
esercito di Cartaginesi
sinistri
avvenimenti de,
da' suol
medesimi fu ucciso
il
avendo
fu nel
modo
e industrioso
senza alcuna
e crudelissimo
occupatore
Ed
SOPRA DANTE
certi giovanetti
87
il
greci
,
i'
dovea
solo
trarre
ad amarli
i
mai
d' alcuno
in
non
si
fid
ma
in quegli
quali eleggeva
servi
ogni sua
fede
commise
la
della
quale
mani
fece
,
le figliuole
ancora piccole
faceva
sciare
:
apparare a radere
,
e a loro rader
si
e poich crebbero
rasoi, e
faceva abbru-
peli della
,
avendo
due mogli
Locri
delle quali
,
l'
Doride della
,
citt
di
ad
esse
mente non
non
vi fosse.
avendo circondata
fossa
la
,
camera nella
e sopra quel-
un
come
in quel-
cos levava
il
ponte
comuni ragunan-
ze
volev?^
salito
a coloro
intra gli
altri
,
suoi
commendatori e approvatori
di ci
cbe diceva
parlando della
feicitk di lui
,
raccontasse
la
copia
la signoria
,
e la maest e
V ab-
bondanza
reali
,
delle cose
e la
gli
disse Dionisio
una
volta
o Damocle
perciocch io
88
ma
ti
place e dilettali
?
vtio-
provare chenle
mia fortuna
Al quale avendesiderarlo
,
do Damocle
risposto
sommamente
comand
d
un
letto
e quindi
coman,
quali
servis-
comandamento
il
e appora
tare
vivande
esser
cosi
per
le
quali
cose
Da-
mocle pareva
nel
fortunatissimo.
ricco
Ma
Dionisio,
,
mezzo
apparecchiamento
co-
mand che un
una
coltello
,
setola di cavallo
Damocle
in
maniera che
:
la
per
la
qual
a'
bellissimi servi,
al
la
stendeva
mano
alle dllicate
vivande
le
e gi gli co-
minciavano a cadere di
laonde
egli
testa
preziose ghirlande:
,
che
egli
con
sua licenza
perciocch pi
assai
in
che
bene mo,
e deoltre
lui
Fu
a questo costui
violento
ma
Esso
scrve
tempio
,
di Proserpina
SOPRA DANTE
avendo
agli
al
8g
,
disse ridendo
amici suoi
come
?
buon navicare
sia
a' sacrilegi
avendo
tratto
il
statua di
Giove Olimpio un
,
mantello d'oro
disse
'1
che quello
dell'
oro era
5
troppo grave e
1'
ma
tem-
avea
il
con barba
ove
si
padre
Similmente
,
trasse
pi mense
il
costume
5
dicendo quando
dil
.
le
,
oltre a ci
le
nanzi sosteneano
quali
i
poste
lor boti
,
volte dicendo
non rubarle
ma
prenderle: stolta
,
cosa affermando
per
quali
sempre
sto del
gli
preghiamo, quando
porgono.
.
que-
primo Dionisio
,
E
il
venendo
predetto
al
secondo
scrive Giustino
che essendo
,
essi
avevano
il il
padre sustltulrono a
questo secon-
do Dionisio,
no
presa
per potere
,
il
quale
in
quanto pot
si
fece favorevole
Qo
e poi loro
fece ta-
pezzi
che
al
alcuno
quasi sicuro
diede tutto
,
ozio
intanto
che n sole
ferlre
,
n polvere
spregio
e perci,
non come
il
gue
di
Per
la
Siracusani diliberato
stette intra
muovergli guerra
lungamente
,
due
o
se
o por
gi. la
:
signoria
resi-
stere
con guerra
a'
Siracusani
ma
ultimamente fu
della preda
la
di
prender
quale
altra
guerra e di discendere
,
battaglia
nella
mand amba-
rebbe
i
la signoria
se essi gli
quali
:
esso
potesse trattare le
i
pace
avendo
Siracusani mandatigli a
,
questo
in pri-
esso
ritenutigli
gione
sani
,
non prendendosi
di ci
la
guardia
Siracu-
mand subitamente
:
e a rubar la citt
per
,
la
qual cosa
cittadini difen-
^OPRA DANTE
cittadini la gente di Dionisio
,
91
temendo
se
e perci esso
,
di
ne fugg con
siccome sbandito
se giu-
occup
la
rocca della
,
cos\
crudelt
e alla sua
quando quanto
citt scacciava e
nute
ci
i
r avea,
le
oltre a
,
pi ricchi della
5
rubava
gli
faceva uccidere
que, poich
sei
Locri,
se-
occultamente e per
;
dove essen-
mai
da
tutti
patti
co' Siracusani
n'
lasciata
signoria,
povero e
misero
and
vilissinii
ultimamente
1
palla
fanciulli
pervenne
al fine
malvagit e violenze
cosi nel
sangue
come
re
nell'aver
o del
figliuolo
che
in-
come
ma come
g%
dimostra
sangue bogllento
:
tra la
violenti nel
E quella fronte
Azzolino
il
%
e'
ha
il
Costui chiama
,
Musano Padovano
in
Ecelinus
ed quello Azzolino
Romano,
e cosi
cognomina
il
condo
scrive
Giovanni Villani
egli fu gentile
uomo
di legnaggio: fu
nella
adunque
,
Marca Trivigiana
sappia
di
Padova
di
Vicenza
Ve-
rona e di Brescia
e molti
mondo;
e massima-
mente
cimila
de'
Padovani
de^ quali
un palancato undisi
ardere
e di questa arsione
egli
che avendo
,
un suo notaio o
,
chiamato
,
ser
Aldobrandino
il
avendo preso
,
tacitail
mente
sospetto di lui
do-
mand
che di
derno
gli
aveva ordinatamente
nome
in
suo qua,
adunque
disse
,
Azzolino
avendomi
il
io
un gran
sono
;
presente di
V anime
si
di costoro
che
legati
,
n so chi
tutti
questo
il
poich di
hai
,
nome
soprannome
col suo
e
gli
menar
quaderno
insieme con
SOPRA DANTE
altri
il
gS
fece ardere.
delt operate,
Milano
trov
il
all'
e aver
preso
sare
:
il
per
la
mente
Do un
menatone
in Cascia-
n bere, n
perciocch violentissimo fu
1'
come mostrato
il
pone
nato
,
E
Fu
Opizzo da Esti ,
mondo
quali noi
chiamiamo
che
di Ferrara
Marca
1'
d^ Ancona
,
pi
la
violenza
,
la
ragione usando
fece
un gran
tesoro
aiuto dei
suoi amici
occup
la citt
Ferrara
e cacci di
altri
pii'i
seguaci
sicurade' suoi
to
ma
gi da molti
disse, cio
questo Azzo,
il
quale Opiz
94
e dato a
:
vedere ad
Opizzo che
1*
di lui
conceputo
,
1'
avesse
,
e perci dice
:
autore
Fu
spento
cio
morto
fu
,
dal figliastro
tra"*
e perciocch violento
uom
quivi
tiranni e
.
omicide e rubatori
il
Allor
pares-
mi
volsi al -poeta
gli
se di ci
che
,
il
Centauro diceva, e
:
dar fede
e quei disse
,
dimostratore
fermar Virgilio
quel che dice
:
che
al
Centauro
sia
da dar fede a
Poco
pili oltre il
Centauro
$'
aj^sse
Varea che di quel buUicame uscisse Tenendo tutto 1' altro corpo nascoso sotto
sangue
5
il
bogliente
il
quale
vicino di Viterbo
bollire
5
il
nalo bullicame
sangue somigliante
quella
,
acqua
per lo
il
nome
di
nomina
bullicame.
Dicendo :
colei Jesse in
Lo
A
di
che
es
re
Filippo
il
re Carlo
di Cicilia
doardo
e Arrigo
ghilterra
fratelli
,
e pervenuti
Viterbo
dove
la corte di
SOPRA DANTE
Roma
sero di
era allora nel
9
a
1270,
e attendessero
i
ripo-
sarsi, e a
cardinali riformas,
buon pastore
;
apostolica
il
la
quale
allora vacava
avvenne che
essendo
sopraddetto
,
Arrigo
in
il
ad udire
prete sail
una chiesa
il
messa
il
crava conte
corpo di Cristo
Guido
alla
,
di Monforte
ri-
guardo
signore
Carlo suo
sene
domand un
che fatto
vendetta
avea,
il
aveva
fatta la
del conte
in Inghilterra
a cui
il
cavalier disse:
,
monsignore,
perciocch vostro
parole
il
padre fu strascinato
nato in dietro
,
per
le quali
li
il
conte tor-
prese per
capelli
morto corpo
infin
,
fuo-
chiesa
senza
nelle
Maremma
cidio
1'
autore
;
dannato
e in quanto
autor dicesse
coltello
fesse
in
inten-
grembo a
Dio y
perciocch
in quella
,
la
,
chiesa e ablla-
zion di Dio
chiunque
o ancora legge o
come
se nel
grembo
di
Dio
fosse
e seguila
g
1^
questo conte
Guido
Lo
cio
le
cuor
il
che 'n su
Tamigi ancor
cola
il
qua*
Aduardo suo
corpo
,
un
ca-
una
mo
pra
che
sia
dicono
ponte di Londra
il
quale so-
mano
del-
la statua
o vero sopra
la
colonna
questo calice
a perpetua
memoria
,
detto Arrigo
gli
e que-
vi
aggiungono
un
verso
il
cor gladio
scissum,
do
cui sanguineus
sum ,
cio io
do
il
cuor
qualunque
padre e
doman-
dice
V autore
in
si
onora
in
da
tutti
quegli che
Poi
"vidi
gente
Tcnean la
testa
ed ancor
tutto il casso
,*
SOPRA DANTE
97
la
la
quale ugualmente
muove da
,
ogni parsi
e quivi
con-
giugne insieme
donde
il
il
quale
la
natura ha riser,
col quale
aere
mandalo similmente
la
fuori
per
la
:
cuore
altre
e ancora in alcune
il
che seguono
comprendere, secondo
pi e
,
'l
meno
avere
meno pena
,
in quel san,
gue bogliente
poi seguita
E
,
di costoro
quali
,
assai riconobb^ io
ma
,
Cos
procedendo noi
a pi a pi si Jacea basso , cio con minor fondo Quel sangue s in tanto che copri a pur li piedi
,
,
v'
erano
ffu del fosso , cio di quel fiume il nostro passo y cio per quel luogo passammo in un bosco il quale nel seguente canto descrive. E passati che
furono
,
dalla quale
venuti siamo
vedi
Lo bullicame ,
tanto che
die sempre
tu vedi
si
scema
i
come
Che da
quest' altra
non
gS
e cosi
fa
slam venuti
Ove
gema
e Dionisio
acciocch egli
tutti
informato di quegli
La divina
non ve-
giustizia di qua
duta
pugne
cio tormenta
tempo
un suo
di
Marziano impechiamato:
ed essendo
egli
e
,
fratello
potentissimi signori
s^
or forza
avevano molti
mi sottomessi, ac,
iniquadi
e quindi venutogli
,
in
animo
terra
il
nome romano
con
grandissima
;
Italia
al
quale
Romani
incontro
nella
qual batdell'al:
se-
condoch
csi
Paolo predetto
e' vi
la
centottanta migliaia
,
d'uomini. Per
contro
al
romano imperlo,
la
,
nuovo
esercito
pass di qua
seconda volta
prese Aquilea
golL
,
e tutte le dlsol
e passato in Lombardia
si-
SOPRA DANTE
mil mente molte ne prese e disfece
fuori che
cito
,
99
:
ma
quasi tulle
Modona
i
per
la
e per
Gimignano
la
il
non
vide in6no
;
che fuori ne fu
egli
per
la
miracolo,
la la-
pass in Toscana
tra esse scrive
e in quella molte ne
,
consum
alcuno
.
e quella disfece
Scrive
Roma-
campo suo posto in quella parte dove Mencio mette in Po e quivi stesse intra due, se
,
egli dovesse
andare verso
Roma
o se egli se ne do-
vesse astenere,
non
gi per
ma
per paura
il
papa santissimo
sedeva al papato
uomo
,
il
personalmente venne a
e ci
che
dosi
egli
i
tre al
fatta
,
gli
avea tanta
reverenza
addomanla
dato avea
a'
non avere
ma un
il
altro
uomo
il
qua-
avea veduto,
quale aveva
uomo in mano
,
un
coltello
ignudo
egli
non
facesse quello
che
'1
papa
l'
gli
domandasse
impeto d'Attila
,,
oo
senza appressarsi a
u torn
in
Pannonia
,
ne
:
bellissima
fanciulla
giacendo supino
altra
se gli
ruppe
,
il
san-
come
voha soleva
,
fare
e fu in
afl'og
e cosi miseramente
medesima
1'
mori
Aitila
gli
per
la
disse
poi
si
Fu
costui
cognominalo Jlagellum
Dei
ci fu estimato
le
forze
dalla
prima
battaglia fatta
con
nella quale
parti fu
vinta,
laonde apparve
Italia
,
un
flagello
mandato da Dio a
,
le
quali
nute
importabili
Sono
oltre
a
,
chiamano questo
peradore,
Attila Totila
al
tempo
all'
,
Marziano im-
quale fu promosso
imperio di
Roma,
44^
e Totila
il
SOPRA DANTE
fn
a*
loi
agli
anni
di Cristo
529
e oltre a ci
avendo
Telila occupata
dieci anni
,
Roma
fu da Narsete patrizio
,
mandato
Pirro
.
in Italia
da Giustino
sconfitto e
morto
Pirri
E
,
Leggesi
due
de' quali
Tuno
fu
1'
altro fu figliuolo di
Eacida re
degli Epiroti
uomo,
autore
convenirsi
ma
,
perch
di
1'
non distingue
Dionisio
di quale intenda
,
come
sopra di
facemmo
detto
cosi qui
faremo
di questi
due
Fu adunfigliuolo
que
come
il
primo
,
di questi
due
d' Achille e di
Deidamia
figliuola di
Licomede re^
dall'amore
ed essendo
d'
stato Achille
Ecuba
e per
la
sua
follia,
,
figliuola
del re
Priamo
breo
all'
menato
,
assedio di Troia
padre
legno
fu di quegli
il
:
Sinone
ed essendo
di quello uscito, e gi
,
Greci
es-
figliuolo
e poi uccise
;
Priamo
,
altres
quantunque
,
vecchio fosse
Polissena
,
e oltre a ci
presa Troia
domand
del pa-
alla sepoltura
oa
(Ire,
non riguardando
.
all'elh
es-
al sesso
innoclvo
crudelmente P uccise
,
Poi
sendogli fra
altre cose
d'Ettore, ed
Eleno
figliuolo di
Priamo,
per
,
siglio d'
vando
essergli stato
il
occupato
la
regno suo
quale
si
chiamava
il
quali dal
,
suo
in
chiamati Plrride
gi qui
rap
Ermione
stata
Agamennone,
e ad Ele-
no
figliuolo di
o che
gli
Ermione da
fosse tolta,
lui si partisse,
o che
ella
da Oreste
non
,
si
sa
certamente 5
ma
secondoch
Giustino scrive
Giove Dodoneo
al-
cuna sua bisogna, e qui trovata Lasana nepote d'Ercole, la rap, e di lei, la
figliuoli tra
maschi e femmine
E
,
in questi
mezzi
fie-
tempi
essendo rapacissimo
uomo
o bisogno o
,
armati legni
,
mare divenne
i
corsaro
e da lui furono
;
e ancor
sono
e per certo
tempo
rub e prese e uccise chiunque nelle sue forze pervenne. Ultimamente per fraudo di Macareo sacerdote
del tempio d' Apolline Delfico, in quello fu ucciso
da Oreste
SOPRA DAINTE
d*
io3
Ennione
Il
fu re degli Epiroli
,
es-
citta,
per
le
troppo gravezze
le quali
loro poneva
come
se
e avvenuto sarebbe
non
fosse stato
portatone in
Illirio
e quivi dato a
nutricare e a
lllirii, la
appo
la
quale
alla
sua
misera fortuna
co e
agli altri
venne
,
che saputo
di
prender
cjuale avenil
do
dea
ra
,
il
richie-
la
guer-
ma
non avendo
figliuoli
lui si fece
e lui
raddoman-
Glauco
e diedergli tutori
quali infino
sero
:
all' et
perfetta
il
governassero e guardas:
il
Ro-
mani
quella occup.
Ma
non avea
e quindi oc
o4
cupo e prese
gono re
dere
il
:
regno di Macedonia
animo
reame
assediata la citta
d'Argo in A cai a, fu
il
mura
1'
come
tor
si
di sopra detto
di qual di questi
:
due
au-
voglia dire
non appare
ma
io cre^derei
,
che
primo
che di questo
secondo; perciocch
il
primo, come
assai si
1'
pu comaltre
prendere
opere
,
sue
done
gni fosse
fu
scrivono, giu-
e Sesto Questi fu
nell'
Pompeo Magno
ma male
opere fu
fratello fu
morto
in Ispa-
^na
ciso
essendo gi Giulio ('esare similmente slato uce Ottaviano Cesare insieme con
Marco Antonio
sentendo s
e con
proscritti
essere nel
gli eserciti
numero
di quegli
,
pompeiani
,
dal
cor-
servigio loro
e armate pi navi
il
si
diede
come
saro ad infestare
mare
e a prendere, e a rubare, e
non erano
in-
trachiuse quasi
si il
mare, che
le
potevano a
miserabil
Roma
:
andare, di che
condusse a
i
fame
SOPRA DANTE
tre predetti principi
,
io5
ciocch raccettaiido
mico
della repubblica
per
la
,
primieramente Menna
lui
ribellato pass
Tauro com,
batt in
uno
e Ottaviano Cesare
gli
a'
Pompeiani
sconfis-
M. Agrippa similmente tra Melazzo e Lipari combatt contro a Pompeo contro a Democare e vinsegli ; e nel terzo di trenta navi sommerse in mare o prese e Pompeo si fuggi a Messina e Cesare incontanente trapass a Tauromena 5 e quivi nella prima giunta fieramente afflisse Pompeo e'suoi
appresso
, ,
',
Pom,
se ne rifuggi
es-
do
1'
comand
,
al
detto
essa andasse
il
quale atrovinse
la battaglia,
se e affond
Pompeo
?
si
fuggi con
delle
forse diciotto,
eoa gran
gnore
si
fatica
scampaio
mani
con
de' nemici
si-
di trecentocinquanta navi
.
sei
o con
in
selle
fuggi in Asia
il
Ultimamente sforzandosi
,
Grecia
di rifare
suo esercito
Mar-
stato viu-
io6
to
mand comandando che con pochi' compagni venisse a lui ma Pompeo fuggendosi fu
da Cesare
gli
;
,
e ucciso
dopo
il
quale misera-
vago ver-
uomini,
in
questo fiume d
,
sangue bogliente
cio
manda
fuori
Manier da Corneto
,
Questi
uomo
crudelissimo e
Roma
tenendo con
:
Jlinier
Pazzo
,
di Valdarno
uomo
,
per
le cui
mal-
autore qui
il
nato
Che fecero
pigliando
,
veniva. Poi
rivolse
Qui comincia
,
la sesta
e ulti,
ma
nella
quale
autore
ed
mo-
mostra
,
come
Poi
,
esso ripassato
il
fiume, se ne tor,
nasse dicendo
al
che
1'
cosi
ebbe detto
,
si ris^olse,
avea
e ripassassi
.
7 guaz
fossato del
sangue
SOPRA DAN^E
107
Era
lo loco
ec.
.vendo
la
utili
e sani consigli
condotto
l'
autore
1'
porali intignere
stratogli
i
mo3
similmente disegnatogli
il
conduce
a vedere i
dove
la
dimostra
di
la
ma
Ad
un Minotauro
in
che consista
la
bestialit
V autore
pi
sopra narrata
leggiermente
5
si
strare intende
da con-
e quali sieno
sai
suoi costumi
e questi considerati
as-
bestiali.
o8
que-
animale generato
,
siam conoscere
crei
.
come
uomini
la
bestialit
si
si
,
Fu
toro
racconta
uomo
e di bestia
cio di Pasife e
pei*
un
,
sife
dobbiamo adunque qui intendere P anima nostra figliuola del Soie cio
;
,
Pa-
di
Dio
padre,
re
,
il
costei infestata
da Vene-
bile, in
gli astrologi
di complessione
umida
e calda
umidita inchinevole
per
la
fervore dell'ira.
mentre
essa segue
il
giudicio della
ragione non
la
man
che onesta
ma come
,
non curando
il
consiglio
della ragione
s'
,
questi appetiti
o ad amenduni
,
ella
della incontinenza
vene-
no
di
Venere
da' quali,
le lasciare
non accorgendosi
sospiguere nelP
,
le
pi delle volte
del toro
de"*
,
si
suonegli
amor
cio
appetiti bestiali
appetiti
termini degli
,
naturali
perciocch
,
naturalmente
come
a-
mostrato di sopra
nalmente
e di
e ancora
d"*
dirarci talvolta
i
termini
della
natura
:
mente pecchiamo
si
naturalleggieri
di
perciocch poi
SOPRA DANTE
qualunqjie s*
freno di
1'
rag
,
uno
de*
due
,
appetiti
ha
tratto
il
mano
alla
ragione
,
modo
toro
,
agli
stimoli
si
,
e cosi
il
sottomette a questo
,
nasce
Minotauro
nell"'
cio
,
il
vizio
uomo
in
quan,
ha ricevuto
s'
il
in
quanto
cali bestiali, I
che
tre;
nella favola
si
comprenda, son
perciocch, secondo
per
quali
bestialit.
l'
Ma
il
quale serva
au-
mutare
1'
ordine
il
tre
costumi
e da cominciare da quel
costume
il
dicemmo
la
cio dal
ot-
divorare le carni
umane
il
timamente
tenti
si
quale
po-
uomini fanno
,
nelle sustanze e
prossimo
le
quante
le
rubano,
:
ardono o guastano
o uccidono ingiustamente
altri
le
facciano
ferocissi-
mamente adoperano
sta bestia
,
tiranni. L'altro
1'
costume
di queil
esser crudelissimo^
quale
costume mirabilmente
si
usano violenza nelle proprie cose e nelle loro persone : perciocch come assai manifestamente si vede.
1 1
P uccidere
il
rubare
quasi dir
il
si
ci eh'
s
confonder
cose proprie e
all'
uccidere
medesimo, perciocch questo passa ogni crudelt che usar si possa nelle cose mondane e cos per que',
sto
costume ne disegna
1'
Il
terzo
costume di que:
dissi
quali in quanto
alle
sue cose
o beo con-
stemmiando
tro al
lu
buon costume
perciocch
adoperando
si
e contro
commette senza
la
furia
consiglio della
cosi
per
la terza
spezie de'vioall'
poich
la
ragione ha mostralo
,
autore la
gli
ed
ella
discendendo
monella
qual
che
i
prima spezie
gli altri
peccarono
,
cio
tiranni e
e micidiali e arditori
:
e siccome nel
un
'1
fiume
di
sangue boglientissimo
e secondo
il
pi e
meno
meno
tuffati in
questo
sangue; e
vanno dinsaet-
SOPRA DANTE
del sangue die
non
convenisse
sangue
della qual
pena in
par convenevole
uomo
siccome per
le loro
gue umano;
versarono
fati
,
e perciocch
la
quello ingiustamente
vuole
;
divina giustizia
che
in
esso tuf-
piangano
vuol
similmente
la
Io bol-
del sangue
,
sia in
eterno punito
il
loro; e oltre a
si
ci
possono
senza
forza
di certi
,
ministri
snadieri e soldati
gli
stati nella
pre-
comandamenti
tauri
:
li
Cen^
de' cjuali
letterale
qui da
vedere un
in
,
poco pi distesamente.
Tessaglia fu gi
Issione
;
figliuolo di Flegias
stui
si
e co-
secondo
le
ricevuto in cielo
di lui e di
1'
Giunone; laonde
con esso
insuperbito, per
oficio
il
Giunone
di giacer
quale dolutasi di ci
a Giove, per
comandamento
di lui
,
adorn
in
forma e
e quella in luogo di
1 1
s concedette
se
medesima
sta
gli
,
concedesse
lei
il
nuvola
gener in
Centauri
Ed
essendo poi
gittato del
ardi di gloriarsi
appo
:
gli
uomini
per la
fulmin, e mandonnelo in
il
fece
la
quale sempre
,
si
se attentamente riguardegli
remo
assai
il
tiranno, e di
qualunque
al-
tro rapace
sia
;
uomo
i
e che cosa
Centauri, e
come
essi
il
tiranno saet-
tino
Fu adunque
modo
,
secondo
le istorie
de'Greci, Issione
oltre
dlsideroso
cun regno
tirannia
:
intantoch egli
ora
come
altra
i
volta detto
Giuno
in-
volendo
ze
i
la
la terra
s'
intende
regni
alquanto di
il
quale lucido
reami
ter-
il
vano
e leggiermente,
:
siccome
la
l'
aere
si
si
converte in tenebre
oltre a ci
nuvola
crea
umida
ed
la
di sua natura
caligi
, ,
SOPRA DANTE
nosa al viso sensibile
,
i3
e per
non
si
pu prendere con
,
mano n
,
e alla fine
dal calore
mo
per
la
nuvola
quantunque
,
infra*
termini della
deit di
Giunone
creata sa
intendere regno,
ma
in
quanto
alcuno
ella in similitudine di
,
Giunone apposta ad
alla
possiede
,
qual cosa
in
suoi sudditi
le forze
come
gli
il
vero re
,
suoi
',
e cosi pare
mentre
bastano
il
sia
come
tra
il
'1
re
ma
,
siccome
tra
'1
densata nuvola
re e
'1
grandissima differenza
;
cos in,
tiranno
:
aere risplendiente
,
e cosi
nome
reale
:
la
nuvola oscura
e cos caliginosa
,
la tirannia
il
nome
:
del re amabile
re sale sopra
,
quello del
tiranno odiabile
il
il
il
tiranno occupa la
:
il
re per la quiete
il
tiranno per Io
:
sangue e per
il
re
re
si
il
tiranno
,
cacciati
da
amici
fratelli
e*
parenti
pone
1*
anima sua
uomini
:
nelle
mani
quali
per
le
COM. DI DANTE T.
III.
4
,
cose
questi
due nomi e
si
gli effetti di
quegli
e perci
il
re
meritamente
pu intendere per
l'aere splendido,
stabilit, se
alcuna
si
pu
pu
,
dir
congiunta
e per-
ch ancora agevolmente
sudditi
,
risolve
leggiermente
si
potr veassunto
in
ri-
dice
la
favola
che Issione fu
cevuti
1'
animo contempliamo
le
le
cose eccelse
de' re
,
siccome sono
,
porpore e
le
,
corone
la
gli
splendori egregi
i
la
esimia gloria
,
non
il
\inta potenza e
comodi
sono
de' re
infiniti
quali secondo
giudicio degli
stolti
n indebitamente
paiano
fatti segretarii di
Giove
,
e di
Giunone, quando
animo riguardiamo
rio di giacere con
e allora siamo
,
nel deside-
Giunone
Giunone
giacer seco
,
il
privato
uomo
gno signore
ma
che avviene
,
a questo cotale
la
ap-
avente
similitudine di Giu-
none
scono
Centauri,
d'arme,
,
di superbo
animo
e in*
SOPRA DANTE
chiaevol ad ogni male
i
,
ii5
masnadieri,
,
e' soldati
lerate cose
il
alcun paese
sti
,
generati da Is,
sione
i
che
i
essi
primi
quali
5
domarono
e infrenarono
e cavalca-
rono cavalli
insieme
,
mati
perciocch siccome
i
il
cavalli
velocemente correvano
ma
tini
rare del
nome
de'Centauri.
perciocch
essi
sono figurati
una
cotal favola
,
in dimostrazione
:
donde ci avesse
buoi d^ un re di
principio
e dice
che essendo
certi
il
detto re
comand
i
a certi
suoi
uomini d'arme
gli
seguissero,
i
buoi
salili
Penco
,
e lenendo
cavalli le
fiume
uomo
,
e la
qtiali
e da quei colali
,
non erano
usi di
ci vedere
1 1
uno animai
mezzo uomo
,
mezzo
cavallo; e dal
rapportamento di questi
fgurazion di costoro
Ma
tornando
alla
sono
om-
come mostrammo ; le
bratile
,
di
sopra
per
la
nuvola disegnarsi
i
diti
,
,
mungono
dii
soldati
cose
pu comprender del tiranno il quale da s medesimo impotente , e della tirannia occupata nasi
scere
soldati
,
difesa di s
soldati
,
acciocch con
essi
possan fare,
le violenze e
delle quali
facitori
essi
:
soldati le
furono strumento
,
alle
ranni
Potrebbesi anco,
ra dire
che
1'
per
gli
s'
inten-
le
quali
si
modo donde
al tenergli s corti,
che
essi
ne' sudditi suoi quello che esso solo vuol fare, e questo
faticoso molto
:
neir altra
si
dee intendere
le saette
da questi Gen-
SOPRA DANTE
tauri saettate ne* violenti
,
117
essere
l*
amaritndine della
continua ricordazione
la
arme
,
fede vi,
vendo
si
misero
fidarono
con
le
mani
barono
temporali
occuparono
la libert
sono stimolatori
anime
CAPITOLO TREDICESIMO
Non
era ancor di l Nesso arrivato
ec.
.ssai A.
leggiermente
si
vede qui
la
continuazione
bollivano
guaz,
zo
come
essi
non
,
en-
un bosco
nella
procedendo dimostra
quattro parti
:
dividesi
questo canto
la
in
prima dimostra
:
qualit del
nella seconda
1'
autore
si
e parla con
uno
spii^ito
il
quale
gli
mani-
te
come
:
una spezie
le
uno
,
spirito
nuovi
la
seconda
qui\i
:
comincia quivi
E *l buon maestro
la
la terza
Noi era/vamo
Siro
quarta quivi
Quando
'l
mae^
Dice adunque
del fiume
,
dall'altra riva
Nesso arrivato ,
,
Quando noi ci mettemmo per un bosco Che da nessun sentiero era segnato
.
E per
questo
si
pu comprendere
,
il
bosco dovere
perocch se
il
era di necessit
bo-
luoghi salvatichi
per an-
tifrasi
(^l') ,
,
di stecchi
conciosiacosach in
sia
;
sentieri
che
si
chiami
sentieri
di-
rittamente
ni
,
conciosiacosach
e non
Non fronda
cio nero
,
verde ^
ma
di color fosco
;
e questa
altra
(i)
Per Antiatosimi
ha
il
MS.
SOPRA DANTE
cosa
sto
J19
comprenda que-
per
la
si
frondi
il
quale
il
ma
nodosi e
^rivolti
bosco
diritti
ri-
mondo
schietti
e governato
j
fossero
rami andati
con tosco ,
JVon pomi
1;'
eran
ma stecchi
Le
tunque
assai
1'
una mostra da
certe selve
,
di fiere salvatiche
conosciu-
1'
altra
uccelli
e dice
,
JVon han
cio
si
aspri sterpi
ne
folti
spessi
le
quali stanno
due confini
quali appresso
disegna
Tra Cecina
cio lavorati
.
luoghi colti ,
i
Hanno
le fiere salvatiche
,
luoghi
la-
vorali ed espediti
in odio
come
,
nelle selve
gli
trovano
atti alle
loro latebre
n sicuri come
le selve;
do
delle selve
,
colti
i
tutti gli
:
guastano
dice
,
cinghiari
tra
Cecina e Corneto
2o
due ha d'oscure e
stende verso
i
Appennino
il
quale
,
il
quale
moderni chiamano
monte Argentale
nel
,
ove
non solamente
tra'
monte
ma
per
le
pianure
due pre-
non
essere
i
come sono
pruni
5
e altre pian-
due termini
orribili
selve cosi
sono
Cecina e Corneto
fatto
,
il
dal
quale pare
Maremma
che
pili salvatica j e
altro
Corneto
il
stello alla
marina
bo
il
Corito
Dardano
,
re di
Troia
per
la
quale
bosco
,
ne mostra
1'
al-
lor nidi
e dice
Quivi
cio in
j
le brutte
Arpie
e ac-
ne scrive
quelle
di quali
e dice esser di
Che
Troiani
Con
SOPRA DANTE
i^i
sie-
E acciocch
no
,
meglio per
la lor
,
forma conosciute
dicendo
,
descrive
come
late
,
sien fatte
che queste
Arpie
Ale hanno
colli
e visi
umani ,
,
Fanno
d' altra
di quel bosco
quali
i
chiama
strani
perciocch son
,
forma che
.
nostri dimestichi
si
come
,
di sopra da ve-
dimostrato
Ma
proceda
Ad
evidenza
Greti
e in
,
do
e
sopravvennero uccelli
,
Arpe
quali rapivano
5
Enea
ancora
era:
a' suoi
non solamente
s
rapivano,
,
ma
bruttavano
quegli
quali toccavano
che
egli
no in abominazione
la
a coloro
che
gli
vedevano
le
per
spade in
mano
ro
,
Per
la
portatasi sopra
:
un
1'
alto albe-
averne uc,
cisi
buoi nostri
ci
e volete
Arpie
,
ma
io
secondoch
ho da Apollo v' annunzio che non vi fia conceduto prima di potere in Italia comporre alcuna citt
,
dell' ingiuria
la
klta
voi sarete da
si
che per
22
vostre.
Col quale
tristo
,
annunzio
di futuro
danno
Enea quasi
cacciato
:
si
e sono
quelle isole
le quali
dette Arpie
mensa
di
Fineo re
da Zeto e d'A-
chelaije perciocch
fecero fine alla caccia
quivi per
comandamento
,
e tornaronsi indietro
,
sono
in la-
isole
chiamate Strofade
.
il
qual
nome suona
si
tino conversione
pili
Di queste Arpie
la
dira alquanto
distesamente
si
dove
il
sente canto
dimostrer.
E
,
cose
r autor dimostrata
,
la qualit
questo bosco,
la
seguita
E */
buon maestro
dove comincia
,
se-
nella
quale
l'
autore
un'ammirazione
la
solvette
e par-
il
quale
in
gli
come
:
perch
sieno
nove
nella
:
prima
se,
Virgilio
egli
nella
conda
si
non veder da
mostra come
1'
da questa maraviglia
fa quello
rito
il
solva
nella
quarta
autore
che Virgilio
si
gli
dice: nella
:
quinta lo spisesta
schiantalo
,
rammarica
nella
:
Virgilio
consola
domandalo
:
chi egli
nella settima Io
nella ottava
si
il
domanda
,
Virgi-
come
in quelle piante
leghino
e se alcuna se
alla
ne
scioglie
mai
nella
nona
lo spirito risponde
SOPRA,
terza quivi
si
iS*
:
:
DANTE
:
123
Io sentia:
:
la
la
quarta quivi
:
Allor por^
la
quinta quivi
:
E7
tronco suo
quivi
:
la sesta quivi: s
:
egli a\fesse
:
la settima
E 'l tronco
la
ottava quivi
soffi
:
Per ricominci:
adunque
,
la
dice
EH
buon maestro ,
,
avanti che
pii entre
Sappi che
si
se'
cio coloro
quali
o s medesimi uccisero
Mi
cominci a dire
tu verrai
'1
")
e sarai mentre ,
Che
sopra
neV
orrihil sabbione
la terza
quale
si
punisce
,
Per riguarda bene e s vedrai Cose che torri en fede al mio sermone
se tu
non
le vedessi, e ci
,
sono
divenuti
,
piante silvestri
le quali parole
Per
,
1'
dice
seconda par-
e per dice
,
di quel bosco
trarre guai
E non
E
'l facesse
perciocch immagi-
che
i
guai
di que' bronchi
lo
quali vedea
mosse
1 24
la
^
c^edo eh'
ei
credette
Virgilio
,
eh' io
credesse
dolorose
Da
si
nascondesse :
la terza parte
,
Per disse
maestro
Qui comincia
nella quale
si
come da
il
questa maraviglia
Per disse
c. se tu
tronchi
este piante
>
i
e'
quali tu odi
tutti
si
nascon-
da
sifaran
il
monchi ^
siccome
membro monco,
.
cio invalido e
impola
gli
dice
e per se,
gue
la
Allor , mosso
porsi
perciocch era
;
come
di
sopra ha
,
pieno di stecchi
la
E 'l
tronco suo
Qui
comincia
sto canto
rica, e
rammapruno
:
,
per dice,
colto avea
,
E 'l tronco
altri il
suo
, il
cio quel
donde
o ver troncato
ramucello
,
o se-
condoch spongono
particella tronca
tronco suo
,
cio quella
:
grid
perch
mi schiante E
non
^UPRADANTE
quella d' onde fu schiantata
,
laS
il
Da
te
cio tinto
il
donde era
ramucello
"''
'
dannati
e questo
1'
au-
uomo che
,
spirito
poi segue
mo-
sue parole
,
Uomini fummo ,
sterpi
,
nelP altra
ed or siam fatti
in questa
Ben
Se
in ritenersi di
stati
le quali,
in
che maniera
le parole
pruno
e dice,
DalV un
capo
geme
e non solamente
cigola, cio fa
un
sottile stri-
quasi a
modo
d'
un
sufolare
va via ;
egli
che
gli
a6
legno
si
riprende
il
e similmen:
quello che
v'
terreo
converte in terra
;
ma
dell'
umido
1'
perciocch
essendo
umido
e per
donde noi
il
veggia.
mo uscire
more
luto
1'
,
geme
fuori
Ma
1'
gli
fugge innanzi
,
quando
tiene la via
che
fa
umido
pori
stretti
uscendo per
la strettezza di
,
quelli
fa
col suo
vogliamo 5 e convertito
via
:
impeto in vento
va
^
dice
adunque che
,
usciva insieme
Parole e san
:
sue
avea
come
ond' io la
sciai la
,
cima y
Cadere , e
stetti
parendogli aver
come l' uom che teme fatto men che hene . Ma Virgilio
, ,
ve-
dendolo spaventalo
sognava
,
au-
tore dicendo
Qui comincia
,
la sesta
nella quale
:
consola
domandalo chi
egli
dice
adunque
prima
Rispose
il
cio offesa
SOPRA DANTE
Ci e ha veduto, con
lo schiantare
il
la;
ramucello
,
me
sole
Il
duca mio
luto
anima lesa , se egli avesse prima p* pur con la mia rima credere ci che ha veo
,
dato
man
distesa
ramucello:
i
Ma
i
guai
ini
fece
Indurlo ad ovra
di*
me
stesso
pesa
,
.
ramo
,
Ma
qual
vi
,
che in vece ,
,
cio in luogo
fatta
t'
alP offesa
cio
,
la
ha
rinnuo-
Nel mondo
cio lecito
,
su
lece
siccome ad
uomo che
s
,
ancora vive, e
la set-
non dannato.
E 7 tronco:
Qui comincia
e per
comin-
E 'l
tronco
s
,
m* adeschi
cio
mi
pgli
fama mia
io
nel
mondo
non
ti
mi domandi
noioso
e per
cio
non
vi sia
mi
distenda
mente potr
rinfrescare la
fama mia.
le chiavi
.
Qui dimostra
lo proprio
ma
preeminenza
la
qua-
ebbe in questa
il
vita
,
quella
togliesse
morte
credendo per
5
men
fatica
s'
fu maestro
,
della citt di
,
Capova
uomo
di
ma
d' alto
gno
tore
per le
e per
appo
,
il
quale con
la
sua
in tanta
grazia divenne
gli
era
n quasi alcuna
,
cosa
quantunque ponderosa
si
e grande fosse
senza
assai
il
suo consiglio
teva apparire
diliberava
po,
imperadore
cosa
il
no
di ciascuna
qual cosa
uomini portata
fiera invidia
e stando
essi
continuala
mente
per
quale
,
gittassero
avvenne
se-
essi
con
e con
testi-
moni subornati
questo
diedero a vedere
ali'
imperadore
imperadore
e avergli
SOPRA DANTE
ancora alcun segreto
dell'
129
s
e con tanta e
efficace
dimostrazione
vedere all'imperadore,
il
che esso
vi prest fede
e fece prendere
detto
mae-
prigione
non valendogli
dell'
alcuna scusa
animo
egli
impe-
poi, o
che
che contro
al detto
'1
altra
,
cagione che
movesse, diliber
il
non
farlo
morire
,
ma
fattolo abbacinare
la
mand
via.
Maestro Piero
,
perduta
e cieco
se ne fece
menare
credendo quivi
il
men male
che in
,
altra parte
menare
gli
residuo (i)
si
,
perch molto
e
si
conosceva divoti
ed
es-
trovasse
si
Pisani amici
come
sentisse in parole,
egli in tanto
j
furor
s'
accese
il
di
morire
,
domandato un
me'
fanciullo
,
guidava
fanciullo
gli
ri-
il
la
chiesa di san
,
dis-
dirizzami
il
viso verso
il
muro
,
della
chiesa
: il
che come
fanciullo fatto
,
ebbe
esso so-
messosi
il
capo innanzi a
un montone
,
tuoso pot
chiesa
,
muro
della
la testa gli
(1) Il resJdio.
COM, DI DAMTE T.
Ili
1 si
3o
spezz
,
uscito del luogo suo, e quivi cadde morto: per la quale disperazione 1' utore siccome contro a s medesimo ,
,
cerebro
violento
il
dice adun-
que
cosi
,
lo son colui
che tenni
ambo
,
le chiay^i
:
e vuole in quele
io son colui
si
il
quale con
mie
di
di-
e n
volli;
i
ali*
imperadore
quale
il
io
perciocch siccome
,
serrami
cos io
apriva
j
volere e
'1
di
Federigo
e pe-
r segue
Serrando e disserrando
s soa\^i
,
Che dal
in tanto gli
uom
tolsi
sto
ogni altro
tolto
dal segreto
dell'
imperadore
di-
cendo
ufi zio
,
per
,
la
qual quasi
si
p-
Tanta ,
Perdes
il
eh' io
ne perdei
1'
il
sonno
e* polsi
,
sonno per
assidue meditazioni
le
quali
costui vuol
verso di lui
nelle quali
si
comprendono
le qualilh
de*
movimenti
si
del cuore
e in queste pi e
men
correnti
dimo-
SOPRA DANTE
strano le virt vitali
,
i3i
il
secondocb
cuore pi o
meao
lui
polsi, possiamo
s
intendere
assidua
meditazione
,
die
gli
o di sonno o d'al,
tra cosa
e cos essersi
de' lor
perduta
dimostrazione,
polsi
la
quale
movi-
E
,
do
La
meretrice
,
cio la invidia
la
si
quale perci
mette
,
chiama meretrice
quelle
perch con
tutti
come
femmine
\
le quali noi
volgarmente chiamiamo
meretrici
come
a'
quelle femelle
il
quali
si
per merito
:
di-
ella portata
s'
ma
per-
giugulare ra-
gionamento avuto
al
di questo vizio
perciocch ancora
luogo dove
,
si
puniscono
g' invidiosi
non s^ per-
venuto
role ne parla
che di cjue,
Descrive
volume
in questa
forma
sole carens
et ignavi
non
pienissima rigori s
et
quae
edentem
, ,
32^
Fipereas carnes
lwidian
Sfirgit
:
at illa
humo pigra ,
semesariinque relinquit
inerti
poco appresso
,
Nusquam
recta acies
,
quem visi movere dolores Wec fruitur somno , vigilacbus excita curis ; Sed vdei ingratos , intahesciique videndo , Successus hominum : carpi tque , et carpi tur una Suppliciumque suum est eie.
nisi
nelle quali descrizioni se
noi
i
mo
assai
appieno vedremo
que-
abita
cio secondo
^
il
giudicio
pi misere fortune
perciocch
quali esso
allo invidioso
alii
e oltre a
ci
nell'abitazione
,
non luce
v' entra
,
mai
sole
alcun vento
di verit
, ,
cio
non
n buon consiglio
ma sempre
:
pieno di
ed freddissimo
stare
i
di carit
,
dobbiamo
inten-
dere
appetiti
de' quali
miseramente aspettando
.
esso pa-
3ce la dolorosa
anima
SOPRA DANTE
con pigro passo
dere
il 5
i33
per
la
peso e
la
che ad ogn'
il
altro
movi-
mento, che
petito
,
tira
il
corrotto ap-
magro
quanta
forza
della
l'affligge
magrezza.
parte alcuna
in
la
invidia
il
in
non
1'
avere essa
all'
denti rugginosi
ne dichiara
il
rado
uso che
coloro
alli
quantunque
il
egli
in
continuo esercizio ne
lo fiele
,
V avere
il
quale abitacolo
dell' ira
ci si
dichiara
mai
meno, ma
,
sempre vivervi e
verde
1'
iracondia
la
quale
felicit, lo
stimola a
al
cosi ancora
,
avere
la
di veleno
dobbiam comprendere
,
continuo eserci-
il
non pu
nocive
,
non
si
e di seminare scandolo
non
con
lore
ride
:
mai
l'
invidioso
se egli
non ride
del
danno
altrui
la
sempre vegghia
e sta attento ad
,
ogni cosa
vedendo coloro
lieti
percioccli
nelle
corti
, ,
i34
avanti
e di quegli
addietro
e questo vizio
non
feli-
ricevuta
la
per V altrui
,
passion riceve
,
par
e tanto pi.
autore
peradore
corti
:
comune
il
delle
adunque con
a fare
,
nemico ebhe
testo
si
maestro
Piero
dimostra dove
la invidia
,
dice l'autore,
La
meretrice, cio
che
mo
zio
animi
tutti
de' cortigiani
E gV infiammati infiammar s
cio
1'
augusto,
onor, possetristi lutti
dell'
imperador Federigo
,
Che
i lieti
tornaro in
impera.
dore
e dell' uficio
,
e del vedere
e cacciato via
,
L* animo mio
il
quale
come
di sopra mostrato
,
fu tanto che
il
Credendo
cio
sdegno
non
essere reputato
la
Ingiusto fece
me
tanto
che
egli
SOPRA DANTE
contra
ste
i35
in
me
giusto
que-
dosi
mostrare
lui
la
sua innocenza
opinarono
ma
il
averlo
fatto sospinto
la
quale
rimordea
del fallo
commesso;
e per a
le
era
legno
mi vedete trasformato
Vi giuro : che giammai non ruppi Jede jil mio signor , che fu d' onor s degno
cati della
E se di
mondo
riede.
la
Un
da
poco attese
Disse
Virgilio
,
dopo queste
parole, e
poi
eh' el si tace
'l
maestro mio
,
non perder
lui
s*
ora
,
,
Ma parla
di sapere.
e chiedi
altro
ti
piace
Ond'' io
lui
domandai
tu ancora
Di
cora
me
satisfaccia
io,
tanta piet
1'
ni ac-
cio
mi preme
piet tanta
il
cuore
ed possibile
auto-
re questa
ma
per s medesimo
il
36
eran predette
,
come
appare
Perci
ricominci
Qui
nella
domanda
Virgilio
come
io
in quelle piante si
minci
faccia
parlar Virgilio e
dire
se
iiom
ti
Liberamente ci che
cio di confortare la rito incarcerato^
oltre alle cose
'l
memoria
lega
:
dinne
se tu
puoi
S' alcuna
anima
,
mai di
,
tal
si
membri ,
si
spiega
cio
sviluppa o
scioglie
Allor
sojff
Qui comincia
la
nona parte della seconda parte principale del presente canto, nella
fatta
domanda
da Virgilio
e dice cosi
Allor
,
cio udita la
domanda
non
il
e volendo rispondere
soffi lo
amaro
ma
il
rammemorarsi
divenuto
,
e poi , che
ebbe
Si convert quel
soffiare,
vento
voce
,
in cotal
E
da
doman-
dicendo
SOPRA DANTE
Quando
i'
i3j
parte
I*
anima feroce ,
s
anima
cio di
di quegli
che
medesimi uccidono
di fiera
,
fero-
ce
costume e maniera
in
quanto
a s
medesima
il
estremo della
vita sua
ella stessa
,
5'
divelta
,
uccidendolo
Minos , quel
1'
il
auto-
essere
esaminatore delle
a
giudicatore
de' luoghi
quelle convenirsi
al
la
manda
alla
puniscono
violenti
Cade ,
questa ani-
ma mandata da Minos, in la selva , la qual tu vedi qui e non V h parte scelta una pi che un' altra,
,
debba
il
supplicio diterminatole
,
ri-
cevere
stra
y
Ma
l do^f e fortuna o
fa
,
cio
caso
la
,
baie
cio
spel-
la gitta
cadere
Quii'i
germoglia
,
nascendo
fa cesto
,
la
da una biada
raolto
,
la
qual
buona
il
terra cestisce
germogliare di
Surge in vermena ,
tutte le piante
:
una
sottil
ver,
ga
come
in
ed
a
la
in pianta silvestra
la pianta
maggiore che
la
ver-
mena
pianta
quanto
,
la
la
atta
trapiantare
,
per
dove
,
atta
a trapiantare
e per chiamata
38
si
dir
dove
senso allegorico
,
si
porr
to
poich mostrato ha
come
1'
il
Arpie
ramuquel-
lo
vita
&' disleali
;
e pessimi
dice che
le
uomini
in
quanto sono
attanagliati
e cosi
e schiantando
T Arpie
rile-
come
fanno
a' cor-
e perciocch
e per d'alil
a
'
tor \ia
dubbio
la
angoscia
qual
e che
,
1'
facesse
il
Arpie
si,
troncandole,
Fanno
le
esse
milmente
con
rotture dello
,
,
fanno
e al dolor finestra
ture alle dolorose
cio
le
rotil
voci
per lo dolore
questo dichiarato,
,
domanda
5
cio
,
s"*
al-
cuna mai da
tai
membri
si
spiega
il
e dice
Come
ri-
r altre
spoglie
dell'
anime verranno
i
tutte
di del giudicio a
prendere
,
lor corpi
i
cosi noi
cio per
,
nostri corpi
i
anima
:
cosi
come
,
corpo
vesta
Ma
non per
c/z"*
alcun
cio
di noi
se
ne
ri-
di quelle spoglie,
, ,
SOPRA DAOTE
que
noi vegnanio prr
i
i39
,
nostri corpi
:
clie
alcuna del-
le nostre
anime
rientri in quegli
e la cagione per,
Che non
giusto
ci
aver ci
togliemo
gli
Noi uccidendoci
corpi
e per non
Qui
gli stra^
scineremo
cio strazierenio
strascinati gli
Selva snran
appesi ,
Ciascuno al prun
cio inimica
.
dell'
questo finisce la
dimostrazione
Ma
perciocch
dirittamente contra-
per
la
che
tutti
risurgeremo e riprenderemo
,
nostri corpi
e con
essi risuscitati
1'
verremo
;
al
giudicio
universale
,
ad udire
ultima sentenza
,
non ec-
cettua alcuno
loro che s
ne' corpi
,
medesimi uccisono
non rientreranno
e per conseguente
.
autore
non ha qui
,
fatte
questo spirito
siccome ignorante
della
me
ma
do-
quale
poeti
,
voglion
essi si
guar-
i4o
dano
ma
inda-
cono alcuno
indotto tenesse,
fa in
fanno raccontare
il
che Virgilio
alcuno luogo, perciocch volendo d'una opinioquale esso non teneva esser vera compiacere
,
i
ne
a'
la
Romani
quali al suo
,
tempo erano
primo
nel
colmo
egli nel
il
quale esso
,
al-
cuna
ma
,
quello che
gentili
madre
d'
d'
,
Enea
il
siccome
sollecita degli
avvenimenti
,
Enea
volendi lui
,
do venire
in Italia
il
regno
trasportato in
:
Cartagine
tra
altre cose
le
risponde cosi
His ego nec metas rerum , nec tempora pono : Imperium sine fine dedi etc.
non
si
il
qua-
bugiardo
essi
ma
,
in quelle
ove
essi
estimarono esser
vero
essi in
profferano
siccome
Virgilio
dell'
medesimo
in-
perituraque regna
supple
come
fa a
opinio-
ne erronea
e ci
non
fa senza cagione
mn
il
fa
vo-
ranno dal detestabile peccato deJa disperazione^ perciocch assai volte avviene,
della pena
gli
lomini
;?irt
pii
per paura
guardarsi dalle
cose scellerate
il
vero, che
ae
conceduto fosse
religion cristiana
in sua persona
,
in altrui
assertive
assaiessere scusato
spirit
si
T au-
uno
dannato raccontar
cosi
questo errore
acciocch
errato
:
Ma
a questo
l'
p
i:
rispondere
si
conosca
autore
due maniere
la giustizia
di
mah hanno
:la
adoperato
e chiamasi
illativa, e
una
altra
delle
pena privativa
pena
illativa
si
pone
che ha peccato
o farlo d'alcuna
,
siccome
alcun
:
membro
la
il
quale
ha peccato, siccome
negli stati
,
negli onori,
nella cittadinanza
tutte
e per
si
pu
non hanno
uccidono, perciocch
corpo
moo non pu
che
,
ricever
pena
quantunque
esse vogliar
corpi cosi
questa non
14
pena
all'
nome
dell" ucciso,
1'
occupazione di mag-
essersi ucciso
eh non
.
guisa d'
un cane
(Itre a ci le leggi
,
temporali non
perciocch chi s
medesimo
cosa
;
si
sicch
,
bene
occupare
a lui nei
che chi
d s
medeimo non
:
curato
non
si
cura
d'alcuna
altra suaiosa
la
e quella
non
si
pu
al
diritta-
inoiposta
:
pale non
affligge colui
quale
nito
non rimanga
pu
va
fare la tempoale
,
plisce
,
e vuole
cb
'
pena
,
illati-
siccome
ella
nell' altre
anime
de' dannati
e ol-
ma
si
perciocch ad alcuno
cosa
torre
la di-
passato di questa^ita
non
pu alcuna
il
che sua
sia
se
on solamente
corpo
vuole
vere riavere
il
ccpo loro,
rlla
si
come
essi
l'altre
il
anime
riaran-
no
comech
:
verit
riaranno
come
V altre
e se fors
nione, che r
alfe
non
1'
hanno,
pu
i
cosi dire:
,
che come
1'
corpi loro
con lo insieme
SOPRA DANTE
i
i43
corpi loro
questa vita
cosi in
esse
perci
quegli che di
,
sentono
|
alla
pena
illativa,
1'
similmente
autore
fa
,
la
privativa
e perci avvedutamente
questa
opiniou
giu-
alle quali la
Dio permette
di stare in
,
lor
maggior pena
in questa erronea
opinione
,
si
pu
P autore
,
avere
come
nel-
poeta scritto
Noi ejavamo
qui comin,
quale
abbian coloro
violenza
,
percioc,
ma
avendo
scritto
finito di dire
quello
che di sopra
Quando
il
noi
fummo
d' un
romor sorpresi ,
:
qual sentimmo
e quinci per
una
di-
cendo,
Similemente a colui
Sente
il
che venire
,
porco
salvatico
e la caccia
cio quegli
44
cacciano,
alla
sua posta
li
,
usano
le
si
e questi
,
cotali
,
parli
alla
dove
e per colui
se n'
cacciata
avvede per-
Ch' ode
le bestie
le cacciate e
i
rami
Ed ecco,
,
mentre
essi
stava-
Nudi
e graffati
dice nudi
come eran
;
quelle
anime che
fiati
rilegate
e graf-
dice
cosi
,
riguardarsi
si
di necessita
che
graffi
^/uggendo
,
forte , cio
Che della
e per erano
con
le
ora accorri
accorri
mor^
gravezza delhi
pena
"
la
altro
Gridava
dicen-
do
Lana
SOPRA DANTE
Le gambe
tue alle giostre del toppo
:
i45
che
Lano fu un giovane
vani sanesi
reccia
,
sanese
, il
quale fu ricchissimo
d'altri gio-
di patrlmonio^e accostatosi
,
ad una brigata
la
quale fu chiamata
la brigata
tutti
spende,
quali
similmente erano
,
ricchi
in,
tempo consum
;
poverissimo
Sanesi
mandarono
Fiorentini sopra
numero
il
di
avendo fornito
servigio,
come pervennero
alla
Pieve
al
toppo, furono
:
e sconftti
nondimeno
cosa a
e parendogli gravissima
,
sostener
la
povert
fra'
quaj
come
fu ucciso
perci in
spirito
,
modo
sue
di
le
gambe
cio
il
toppo
non
era potendo
la
la
cagione
quale
il
fece
t, nella
e peroc-
ch
suo
egli
,
non fu prodigo,
ma
il
COM. DI DAJTTE T.
III.
lO
i46
Lano
,
morte sua
di quelle
Di
se e d'
un cespuglio ,
^
cio
un nodo,
dietro
non doverlo
il
di quivi poter
,
muovere
piena
le
seguivano
,
Di
era la selva
D nere cagne
bramose e correnti
catena
Come
Jn quel che
li
appiatt
che
miser
denti
quelle cagne
E quel
E menom'
,
mi
al cespuglio
,
s'
era aggroppalo
,
che piangea
Per
le rotture sanguinenti
,
fattegli
invano
invano
nuirgli la
pena
E poi dimostra
1'
O
cos
le le
Giacomo, diceuy da
sant'
Andrea
spirito,
il
qua-
Fu adunque
Andrea
di
costui Gia-
como
Padova
il
quale rimase di maravigliosa ricchezza erede, e quella tutta dissip e gitt via
:
operazioni
si
racconta
,,
, ,,
SOPRA DANTE
\illa
la
:
147
in tan-^
miseria
laonde creder
se quello
egli
pu che
esso
e perci
il
pon
man
:
vio-
e segue
poi l'autore
dicea
,
il
Che
t'
giocato di
,
me fare schermo?
se*
perciocch tu non
ti
campalo da*
seguivano
e a
me
hai ag-
giunta pena
Che colpa ho
che tu ne
sii
mal governare
?
il
tuo
Quando
Disse
delle
:
il
chi fosti
Soffi
cio sof-
fiando
loroso sermo ?
E quegli a noi
disse
o anime,
che:
a veder
lo strazio disonesto
il
quel peccatore
,
era aggroppato
C ha
le
mie fronde
da me disgiunte
,
mio cespuglio
e ancora
/^
i48
dicendo
Mut
nione
il
primo padrone
la citt di
quando
loro
quali la posero
essendo pagani
presero per
e p-
il
quale noi
in quello fu onorato
sever
il
paganesimo
,
verit evangelica
cristiani
1'
error gentiliglo
tempio
non
la vol-
ma
la vi
poser suso
comech
tratto dei
statua di
Marte quando fu
ma
che
no d'alcun
geva
,
si
leg-
qualora in
meno che
fattale
alcuna violenza
;
alla citt
e in su quella torre
,
dimor
e allora
insino al tem,
po che
o che la toraltra
o che per
manie-
SOPRA DANTE
ra sospinta fosse, questa statua
-
149
Marte cadde in
la
citt
si
di
Arno
pen
e in quello
:
a redificare
tempo
dell' ini,
perio di Carlo
Magno
fu ripescata e ritrovata
ma
'
non mai
intera
immaritrov
,
e quella parte
non
si
e cosi diminuita
come
Cristo
vecchio
1343
se
oltre al ricordo
,
d'ogni
uomo, non
allagala
gi
si
per
fosi
ma
Arno
e gi
due
via
il
inferior
ponti menatine
il
similmente ne
,
men
la
ponte vecchio, e
si
pilastro e la statua
si
qual
in
mai poi n
fu
trov n
ricerc
Adunque
il
la detta statua,
tempio consecrato
Giovanni
al
titolo
as-
di san
Giovanni fu
;
e cosi
fu
il
primo padrone
:
Giovanni
ond^
e'
per questo
essere stato
Marte
la-
Giovanni
trista
.
1'
autore una
che per
la
detta
,
permutazione
con battaglie
le quali
aspettano
arte sua
cio al
citta in
la
solamente sciocchezza
ma
ancora eresia
credere
5o
Dio
glio
e seguendone un buono,
essere in fatica e in noia
,
sempre
credere
ma
si
dee piuttosto
la divina
mise
sericordia tratti
saremmo venuti,
opinione,
Kimane ancor di
come
e per
di sopra dissi
,
luif cio di
perciocch
cintola in su
i
acque
freddi e per
caldi
al grosso de'
membri, n delFuosi
mo
discernea
,
e per
ella
fu piccola
a caval-
uomo
Sovra
'l
spirito mostrare,
,
che per
fatto
,
che
abbia
conservata in essere
ficata
,
la citta nostra
,
poich
ella
fu riedisi
la
quale altrimenti
fosse
SOPRA DANTE
avvenuto
,
i5i
:
sarebbe
,
ma come
davanti detto
chezza e peccato
non
:
o ad alcun piando o
stella
e se
Domeneddio
il
cielo,
n quan-
non
la
potranno conservare
'1
un' ora
tila
Ma
,
rimase
passato in Italia
del
in esterminio e
,
ultima distruzione
dia
LombarToscana
gi guaste
,
secondoch
,
in
dove similmente pi ne
la
disfece, e tra
altre Firenze,
r
che
volse
V ingegno
agi'
gli
inganni
con molte e
tadini,
i
false
promessioni prese
,
animi de'
cit-
il
ricevet-
.il Gapitollo
nel quale
esso
di
tempo
la terra
fece convocare
,
un
maggior
cittadini
delin
una camera
un' altra
i
ad uno ad uno
ammazzare, e
n di
,
la
il
d'
Arno
dirivata
passava sotto
s
per avventura
gora
al
si
sarebbe sentita
se
1'
acqua della
rimettere in
Arno non
:
si
fosse
veduta vermi-
glia del
perch gi facendone
8 ,
5
i
romore
mala
lo
,
Attila
sentendolo
mr^ndta
genie
ar-
comand
ne fuggissono, fu
,
rij<li
manente
altri
ii
de' Fiorentini
crudelmente ucciso
e tra
,
nomo
di santissima vita
comand
che
e secondo dice
il
questo fu fatto
di
Giugno
1'
ella
i
era
di|
stata edificala
^oo
ed essendo
le lor
forze piccole
e da certi nobili
torno
ne
ma
pure perseverando
,
essi antichi
in
questo volere
essendo
imperador Carlo
Magno
impelor forza
mandarono
radore e
al
nome
e all'
la
popolo di
si
Roma
che con
:
la citt antica
potesse rifare
ottennero la dimanda
,
che
Rodo-
Romani
,
cittadini
che
ci concorsero
fu
sopra
il
ce-
Firenze
e abitata
anno
di Cristo
802
all'entrata
SOPRA DANTE
do dimostrato
s'
iS3
di
qual
,
citt fosse
uccidesse dicendo
Io f giubbetto
e cosi
cio forche
mostra s'impiccasse
casa
:
medesima
,
la
quale dice
si
perciocch cos
i
chiama
dannati dalla
giustiziai
sono impiccati
costui dall'autor
,
nominato,
o per riguardo
i
quali
e perci
noa
morte
Non
ec.
.vendo
la
quali violen-
pi avanti
dimostra a
gli
quali in s medesimi
crudelmente adoperano
gittano e
e le lor cose
bestialmente
consumano
descrivendogli primieramente
la
pena questa
inferno
,
die
essi dalla
divina
giustizia git,
lat in
Arpie schiantando
,
pascono
di
il
dan
fuori
lor
rami fare
glia
il
giudiclo
come
tutte
si
1'
1'
altre
faranno
adunque da
conver-
sapere
1'
acciocch
autore a fingere
piante,
1'
anime
di questi dannati
tre
tirsi in
potenze prin-
cipali
la
delle quali la
la
potenza vegetativa
generati siamo
,
quale ne d
natura
come
in
per lo quale
1'
esser nostro
si
conserva e
noi con
aumenta
e in questa potenza
gli alberi
,
comunichiam
V erbe
e con
.
sensibile
L'\
seconda
potenza
la
sensitiva
la
in quanto noi
cominciamo
a sentire
,
madre
comech
nostro
ci sia
ma
poi in processo di
,
tempo
;
dopo
il
nascimento
riceve perfezione
e in questa potenza
,
comunichiamo
cio con le
qualunque
La
terza
e ultima po,
tenza la razionale
la
e di
SOPRA DANTE
singoiar grazia clonata
,
i55
di
memoria,
non
per-
gli
organi, per
e in questa sia-
mo
Dio, e con
gli
angeli comuniclia-
mo. Ora
assai
percioccli chi s
ogni ordine
possa chiamare
curi di conservare
gliore
,
tempo
di-
stenderlo
cisi
,
si
bestiali
ma
mossi da
alcuna ragione
de
institutis antiqiis
di
ex
proposito
si
sperando
di trapassare a
,
siccome di Catone
Uticense leggiamo
il
da suoi servidori
la
piaga
costrinse
lo spirito
altri
ancora,
ma
per desiderio e
,
con isperanza
di
migliore
uccisero
siccome
si
i56
in Egitto
legge di coloro
,
con tanta
efficacia di ser,
mone
dimostrava
ma
con che
cagione
si
movesse qualunque
:
si
fosse
stoltamente e
bestialmente adoperarono
lo spirito
da
razionale
ma
sensibile
fugge
civa
,
non solamente
la
morte
ma
al
non pare
che colui
il
possa o si
sensibile
resta
ad essere animale
vegetativo
iu questo
e perci
uccidono
il
,
qual descrive
volendo per
nudrimento
diritto
sentimento aspra e
spi-
Che
1'
quanto rapa-
o rapina; e perciocch
la
SOPRA DANTE
di queste
iSy
anime
la
rapina
la
quale a s mede,
uccidendosi
cono-
cos
questa rapina
e a far sentire
suo rammarichio
questo
,
non solamente
ma
5
rendon brutti e
alto
fetidi
abominevole
della
,
e renduta orribile e
;
biasii
mevole
e in
,
quanto fanno
la quanit de"*
tormenti
accresce nidificando e
fi-
esposizlon testuale
so allegorico
quanto
al sen.
di coloro che s
medesimi uccisero
i
quali
la
bestie. 1,
mente consumarono
che Tessere
nati e lacerati
i
le
lor suslanze
qual dice
poter vedere
conclosiaeosach coloro
quali di ric-
chezza
povert
siano continuamente
afflitti
e stimolati
anzi
nelle coscienze loro stracciati da amarissime rimorsioni del lor bestialmente aver gittato quello che dovean,
quanto
e son
questi colali
in tante parti
vengono per
la
loro inopia
siccome
la
fame,
la
,
^te,la indigenza
del vestimento,
del calzamento
i58
le infermit
li
disagi
rimproveri
fare,
le beffe, le
qua-
di s
o veggono o odon
o credon che
fatte sie-
la
cor-
renti e velocissime
in
lunque parte
e chiamar
si
in
morte
parte se-
conda
CAPITOLO QUATTORDICESIMO
ec.
.ssai ixi
to col precedente
in
quanto nella
scrive,
come
che di-
che esso
rami e
le
cagne
le quali
^
to
Andrea
e nel
:
come
i
le raccogliesse
e contro
il
alle
e dividesi
prima descrive
;
nel quale
d'anime dannate,
dimostra
la
pena
,,
SOPRA DANTE
loro
:
iSg
,
uella terza
domanda
gli
d"*
il
dannato medesimo
risponde in parte
gli
nella
dichiara chi co
l'
e di cui
domandato avea
nella quinta
:
autore
dice, dove
ammonito da
descrive
Virgilio divenisse
nella se:
nella settima
V autore
fa
l'ammola
come
:
di dietro a lui
vada
:
seconda
comincia quivi
O vendetta
:
di
Dio
la terza quivi:
:
Io cominciai
volse a
maestro
la
quarta quivi
:
Poi
si ri:
:
me :
la qiinta
:
quivi
l'
Or mi vien
:
:
dietro
quivi
la sesta quivi
Tra
tutto
altro
la settima
Ed
io ancor
maestro:
la
ottava quivi
Poi disse
Poich la
ornai
cosi,
carit
tria,
cio
V amore
rentini
J// 5frm5e
le
che
altra
radunai
le quali
frondi sparte,
per
come
precedente cauto,
,
renderle
a colui, cio
,
ch^ era
gi
venimmo
al fine
onde
si
parte
Lo secondo giron
bosco: ed
all'uscire
la
di questo
dove
ui ben manifestar
le cose nuoi>e
, ,
i6o
s
dice
ad una landa j
,
Che
ri-
dal suo
letto
ogni pianta
muove
ie del
settimo verchio
,
La
Ve
pervenimmo
Intorno
cio
come
il fosso tristo
ad
,
essa
come
la selva
circundata
,
secondo
la
dimo*
prima
circunda
il
Quivi formammo
principio della rena
in
su
il
Lo spazzo
cio
il
suolo di
:
che ogni
,
altra
e perci
che
sta
sciutto
menzione qui
:
altri
dicono
per ac-
che
ella viene
5
il
quale
sta
costarsi
e
:
come
superiori
con bene
ma
s'
la
quale meo-*
detto
molle
accosta e appicca
ma come
SOPRA DANTE
quella della quale
1'
iSi
prima
vi
arida e spessa
arida
1'
uno
degli aggetti-
ma
aggiugoe spessa
a dimostrare
che
ia tutto
il
reno
cio contnua
e olire
a ci dice
che era
che colei
Che fu da^ pie di Caton gi soppressa Questo Catone del quale P autore fa qui menzione
fu quello
il
quale dopo
la
Uticense
da una
citt di
medesimo
,
Fu adunque
,
co-
romano uomo
ed ebcil-
be maravigliosamente
tadini
:
maggioranze de'
discordie cittadine
segu in quelle le
ma
il
perciocch
vide se-
senato
Egitto
Gneo Pompeo
fi-
gliuolo di
Pompeo Magno
i
ragunavano quegli
le forze di
quali potevano
,
per restaurare
^
Pompeo
ar-
Pompeo era andato in Egitto, e avendo veduto uccidere Pompeo Cornelia sua moglie e Sesto Pompeo suo fisopra
i
quali
s'
(i)
Degli aggeUit ha
il
MS,
11
la
Catone e
Pompeo
fosse
la
era
intervenuto
e perci ancorach
si
tempo
malquale
vagio
Gneo
la qualit del
il
il
verno
e ancora
mare
altro
che secche.,
,
costiera
di
Barberia
il
volendo
re
Giuba,
quale era
Pompeano
con
tutti
non essendo
si
mise
,
Numidia per
le
arene di Libia
e solitarie
,
le
sterili
e piene
ra-
se
non molto
ma
elle
e molto malagevoli a
ffltira
posson su fermare
la
piedi di chi va
,
or nondi-
meno
che quantunque
le rene fossero
molto cocenti
,
e di molti pericoli
il
esso condusse
citt di
Letti in Barberia
buone
e vere
ma
scriverk nel
primo
do
la
Fu adunque
ferventissima,
,
come
alla
detto , la rena
quale
1'
autore
un dubbio
cotale: e'pare
'1
che
per
tutti SI
tenga
cielo
SOPRA DANTE
ta
i63
generazione
prodotta ad uso e
utilit dell'
umana
si
la
possa verificare
u
,
utile,
quanto
agli
uomini^ perocch
vi
egli ste-
rile
n pianta n creatura
,
vive
se
gi serpenti
:
non fossero
questa opposizione,
comech
,
alla nostra
materia non
si
rispondere
esser vero
,
natura prodotta
se
non ad
uso
dell'
umana
ge-
nerazione
ma
di queste
come la
avviene
stri
non
quali
il
pi
la
corrompiamo
e facciamo
infermi.
E che
non opera
1*
della natura,
ma d'accidente
,
si
pu da questa
stato detto
fosse
,
istoria
comprendere
certi
il
come
altra volta
,
estimano
il
molto antichi
che gi
tempo che
mare,
5
ma
il
un monte,
me da un promontorio, il
Calpe in Ispagna
,
quale
antichi
chiamavano
e oggi chiamato
monte Gibelia-
(i)
Mediterauo.
t64
ro f ed
posila
citth
il
vicino ad
una
chiamata Setta)
si
si
tura
desse la via al
,
la terra
come
entrato
veggiamo
e avere occupato
mondo
creasse di
nuovo
ma
essere convenuto,
che
di quella del
si
mare
sia
riempiuto!
parte
del
altra
,
mondo pi
in questo
della terra
rilevata
;
V acque
si
partissero
e venissero
mare
la
e alcuna
parte del
mare
;
meno
profonda
rimasero,
Libia
,
pu credere
d'Etiopia e d
;
Numidia
le
quali arenose
:
si
trovano
d' Asia
e che ci
si
nella quale
conche marine
ed
essersi gi
,
trotal-
vate ancore e
altri
strumenti nautici
siccome
mare
si
lasciano per
tempesta o per
altri casi
ben pa-
si
pu
dire
non
umana
,
generazione
ma
essere
per lo avere
il
mare
SOPRA DANTE
accidente fatto trascorrere altrove
,
i6S
mase
disutile e
.
non
atta all'uso
la
umano
O vendetta
di Dio
canto
,
Qui comincia
nella
i^
il
mente
.
la
pena loro
dice
adunque
"ven detta
di Dio
fanno, perciocgli
uomini
la
5 il
pu cadere
in
Dio
,
perciocch Iddio
come
,
altra
sta-
e perci in essa
;
sione aver
luogo
ma
noi
ragioniam di
:
come
s
che di
mecos:
che
egli
s'
adiri
,
che
egli s'accen-
da in furore
il
che
egli si
vendichi
ed
egli
non
no
la
alla
sua giustizia
non come
meriti retri-
ciascuno
e perci se
per
le
,
sue malvage
noi diciamo
la
quale propriamente
:
parlando
1*
vuoisi
in
que-
quanto tu dei
i66
molte schiere
Che piangien
qui posta
1
tutte assai
miseramente
,
discende alle
,
partcularita dicendo
giustizia
,
E
.
dalla
diversa legge
venendo
guita
Supin giaceva
in terra
alcuna gente
5
alcuna
parte d questa
,
molta gente
si
con
le
gambe
raccolte sotto
te
,
V anche
E altra
.
andava continuamente
dell' altre
due
le quali
,
,
ha descritte
,
E
,
men ,
che giaceva
supina
al tormento
il
la lingua sciolta
cader lento
Come
plo
,
di neve in
Appresso per una comparazione, o vogliam dire esemdimostra quello che queste falde di fuoco ado,
dice
Quali Alessandro,
le di sopra
ti
dicemmo
calde
SOPRA DANTE
D* India vide sovra
lo suo stuolo
,
:
iGf
Fiamme
dia
;
il
vero che
1'
una
che
il
mondo
e
descrivono
che
mare Oceano
orientale
quale
1'
di Persia
e
,
altra
ma
pi
la
superio-
queste
Ora per
avvenisse
non m'
qui
gli
assai certo
,
autor descrive
la natUi*a
i
avvenne per
la
quale accendesse
,
vapori
o se per
al-
cuna
sopra
arte de'
1'
la istoria
la
come
volta
sai
ma
,
pienamente scrive
e riguardando
1'
Guglielmo
,
d' Inghilterra
altri
all' effetto
possiam compren-
dere,
pra
la
rena
e sopra
:
presente mates'
non
in
quanto dice
che
la
rena
accendeva
i68
come esca da quelle fiamoie che su vi cadeano: Pereh* e' provvide , Alessandro, a scalpitar lo suolo
Con
,
le sue schiere
e questo fece
acciocch
vapore
cio
1'
congiugnesse:
,
Tale scendeva
quale mostrato
eternale ardore
nell'
s'
Onde
la rena
y
Sotto fucile
compo,
ne quella materia
atta
:
fuoco
fucile
,
pietre
le
uno strumento d'acciaio a dovere delle quali noi chiamiamo focaie, fare percoj
1*
accender di que,
rena avveniva
a doppiar
.
lo dolore
de' miseri
tresca
la
la tresca
quale
si
fa
di
mani
le
e di piedi
vuol
peccatori quivi
,
mani menare
cio
,
e per dice
e poi dimostra in
ci
,
che dicendo
or quindi
or quin,
ora da questa
ora da
quella
Iscotendo da se
cio
il
V arsura fresca
lo cominciai
la terza
I*
parte
nella quale
poich
autore ha
SOPRA DANTE
nati
,
169
quegli
gli
di
dnnnati
chi el
parte
il
dannato medesimo
risponde in
dice
adunque
:
Io cominciai
Tutte
le cose
maestro
tu che vinci
fuor che i dimon duri , Ch' air entrar della porta, di Dite, incontro
,
U5ci>icj
gli s'
era fatto
se
:
non que-
che in su
si
la
dove allego-
ricamente
cere
,
dee intendere
1'
la
la
se
non
ostinazione
,
quale sola
la
divina
come
di sopra slato
mo-
Chi
quel
grande
Lo'ncendioy
del tormento
d queste
fiamme
,
quasi
non doglia
senft
ma
,
tormentato
S che la pioggia
delle
fiamme
'/
che continua-
mente caggiono
milii
E quel medesmo
Orid
guenti
:
si
fu
,
accorto
lui
Ch' io domandava
mio duca di
tal son
,
quaV
io fu vivo
morto
e ancora per
i
le
1*
se-
costumi e
ani-
mo dell' arrogante;
goglioso
animo
e poi in ci
,
che
egli
non domani
perciocch sempre
presun-
ijo
alcuno,
e oltre a ci con,
medesime colpe
)
estimano di com-
mendarsi maravigliosamente
tal
morto quale
egli fu
vivo
cio che
come
vi-
della divina
nato
sia
il
giudico di
Dio
segue,
J*
opinione erronea
all'
de' gentili
stanchi
cio infino
^
ultimo della
cui, cio dai
suoi fabbri
da
,
,
quali
Onde
s'
vita
,
percosso fui
;
perciocch
come
appresso
,
si
dir
fu fulminato
O
,
fabbri
a muta
a muta ,
poich
fe-
cio
fabbricar
altri j
riposati fieno
altro faccian
rirmi
,
,
dove
le
e oltre a quegli
,
aiuta
fulmin
giganti
;
,
SOPRA DANTE
Non
ne potrebbe aver vendetta allegra
.
171
,
Ora
a pi,
le fzioni poetiche,
come ahra
destra
volt*
Giove fu
,
re del cielo
e dicono che in
egli portava
nella
,
mano
j
una folgore
la
e con questa
1'
offendeva
,
perch
i
egli
per-
nocenti
,
gli
attribuiscono pi
tutti
il
primo di
;
dicoi
no
esser
,
Vulcano Iddio
di
del fuoco
e sotto lui
Ci-
clopi
ti
,
uomini
nomina
i
tre
cio Brontes
e Steropes , e
:
Piragmon,
detto
,
quali
tutti
fabbricano folgori
,
e
,
come
in diversi
luoghi
siccome
,
in Lipari
e nell' isola di
Vulcano
e in Etna
bello
,
il
vono
ganti
gi,
corpo
umana
nati del
sangue
liber
quali
Giove aveva
,
uccisi
quando
e la
madre
levarono incontro
il
al detto
lergli torre
cielo,
tro
contro
quali
Giove combattendo
,
in
una parte di
;
tutti gli
fulmin e vinse
,
per
la
qual
17 51
sto quel
fabbri suoi
>
que-
a muta
,
ec
spirito
che Iddio
,
non potrebbe
si
dee in-
tendere secondo
che
essi esti-
mano
il
Dio
of-
che quella
Dio
essi
fan-
no
a s
medesimi
punirli
che
le
il
dando
d'
alle cose
eccellenza
uno imperadore,
un povero uomo,
allegra vendet-
to offeso
si
deono prendere
di
questo spirito
Dio commettesse
dippo re di Tebe
tato
il
Intorno a ci da sapere
,
secon-
ebbe cavati
gli
rifiu-
reggimento
figliuoli
che
cia-
il
suo anno
star
e mentre
1'
uno
regnasse
pii
altro andasse a
gli
primo anno
,
re-
gnare ad Eteocle
il
quale era di pi d
e Polinice
SOPRA DANTE
se
178
raddoman,
n'and in
,
esilio
sto
e presa
una sua
il
moglie
le
daodo
al fratello
regno
secondo
il
convenzioni
,
re Adrasto
per
sti
reame
al
j
sopra
Tebanl
fece-
ro
ed essendovi
gi stali
v'
erano
avvenne un
d,
che
rimasi
uno Capaneo
uomo
,
di
e di maravigliosa forza
alle
bedi
arrogante
mura
Tebe quantunque
lui infinite e
mura
piovessero sopra
per vietargli
potere sopra le
mura
salire
nondi,
Iddio e dlspettandolo
che
egli
1'
pur
vi sali: e
occupata
grani
una parte
del
muro
con
ombra
sola
della
Tebani
mini
,
e quivi
non bastandogli
il
dlspettar gli
uo-
e continuamente gittando di
,
sopra al
il
muro
,
pietre a* cittadini
levato
il
viso verso
,
cielo
a
co-
minci
ter
chiamare
dicendo
g' iddi
:
che venissero
combat-
con
lui
o iddi
stre deit, la
paurosi Tebani;
,
o Bacco, o Ercole,
voi
glie
?
i
ove
slete
Ma
egli
m'
noioso
chiamare
alle
mie
baltaal-
minori
altro
:
iddi, vien tu
cuno
chi pi
degno
d' occorrere
le forze
alle
>iiie forze
tue
74
fifurxaii
Le
a
gli iddi
il
ma Giove
folgori
il
,
ridendosene
cominciato
cielo a
cadendo
della
quale essendo
stette in piesi
i
nemici
la
e
,
superbia sua
1'
Premesse adunque
le predette
cose
soggiugne
fosse
gli
dicendo
^llor lo duca mo parl di /orza Tanto , eh' io non V avea s forte udito :
parlare infino a questo punto
;
O Capaneo
io
s*
in ci
che non
s'
ammorza ,
:
che tu abbi
La
tua superbia
se' tu piti
punito
,
con
la
fuoco che
t'
affligge
tu
li
rodi le
me-
desimo
Poi
si
rivolse
,
Qui comincia
la
presente canto
fosse questo
dice
adunque
Poi , che
cos di
,
for-
si
rivolse
SOPRA DANTE
Or
17 5
erasi
me con
per
avventura commosso
udendo Capaneo
cosi superba-
mente parlare
Dicendo quel fu l' un de* sette regi Ch* assiser Tebe , ed ebbe e par eh' egli abbia Dio in dispregio , e poco par che 'l pregi :
,
Ma
com* io dissi
lui
li
suoi dispetti
.
debiti fregi
1'
che vuol
:
elle s'
menti
dice
,
fregi
sono ornamen-
to al petto
cuopre
il
petto
cosi
dispetti di costui
.
sono de.
bito tormento
all'
anima sua
Or mi
*vien dietro
Qui comincia
la
la
quale
1*
autore descrive
,
lio divenisse
e dice
Or mi vien
,
senza pi
ragionare di Capaneo
Ancor
li
che veniva
di sopra
,
Ma
detto di sopra
e lungo
quale andavano
fa*
li
tenghi
stretti
cio accostati
Tacendo divenimmo
Jiumicello ,
l ove spiccia
Lo
cio
ni
,
gli
uomi-
orribii
cosa
e questo
in
sua rossezza
quanto
76
pareva sangue
e per
il
perch
comprenda
tiranni e
prossimo
lina
comparazione descrive
la
grandezza e
"'1
corso
di quello dicendo.
cio di
il
bo
cos
chiamato
esce
ruscello
cio
un
piceo!
rivo
Cile partor poi tra lor le peccatrici
:
dicono alcuni
stanze
,
nelle quali
dimorano
le
femmine pubbliche
,
come questo
ru-
cosi alcuna
,
particella d
Lo fondo suo
cio le ripe
,
ambo
,
le
pendici
>
le
quali perci
1*
pendono verso
acqua
,
come
nel presente
mondo fanno
,
sicco-
me
Perdi
dove
le
accorsi che
passo era
liei ,
.
Tra
pre-
tutto
V altro Qui
comincia
descrive l'origine
Tra
tutto
altro eh' io
f*
ho dimostrato ,
,
SOPRA DANTE
di poterlo, entrando dentro trapassare: e
gliare quello della
la
177
questo so,
sopra
me
va
ec.
,
Che sopra
se
di quelle
piovono
ec*
,
Perch'io
cio donasse
il
pasto
mi
Di
go
cui largito
m* aveva
^l
disio
.
Per
lo
qual pre-
autore
l'origine
de"* detti
'l
fiumi cosi.
siede un paese guasto
,
In mezzo
mar
che
s'
appella Creta
,
ed una delle
Cicladi
mezzo mare
,
perche
ella
siccome ogni
:
altra
isola
intorniata
antichi
che
ella
fu
molte
Greti
.
e fruttuosissima molto
il
e fu dinominata
si
da un re
chiam Cres
%
Oggi
la
tengono
OOM, DI DANTE T.
78
no
no
e gran
il
della contrada
e seguita
Sotto
'l
cui re g fu
gi
il
mondo
casto
(]reti, la
qual cosa
cosi
,
Evemero
non
esser
d'Olimpo,
:
il
quale
,
un monte
il
Macedonia
,
ben vero
,
che
e perci dice
che sotto
re di questa isola
fu
il
mondo
,
casto; perciocch
,
come altra volta stato detto regnante Saturno fu il mondo o non corrotto, o men corrotto alle lascivie
che poi
stato
non
Credo Pudicitiam , Saturno rege , moratam In terris etc. Una montagna v^ in questo paese guasto
,
afte
gi fu lieta
la nella
Z)'
acqua e di rondi
siccome quel,
e dilet*
tevoli boschi
che
,
si
chiam Ida ;
ebbe
il
nome
quanquesta
e qui da guardare
si
legge
che Paris
Ora
donata
il
luogo atto
,
dovervi
le
figliuolo
siccome
nu-
,fida,
cio sicura,
Del
SOPRA DANTE
suo figliuolo
,
179
cio di
5
Giove
il
fece nascosamente
Quando
far
le
piangea
grida
questo fanciullo,
che piangendo
alli
il
fanciul-
lo, vi si facesse
romore da coloro
il
quali raccoman-
dato
V avea
acciocch
cuno
circustante
non
fosse udito
n conosciuto
,
a
al-
che come
secondoch
si
legge nella
,
sacra istoria
figliuoli
Tita,
no e Saturno
ed essendo Titano in
,
altre
contrade
morendo Uranio
il
Saturno prese
,
il
di pili
tempo
,
era
il
regno
dalla
Saturno non
dare
sconfortatone
madre
figliuoli
maschi ch'egli
che
gli
possedere
il
regno
Avvenne che
il
la
moglie di Satur-
ebbe alcuno
altro
e present la
femmina
mente
del maschio
nel
il
e occulta-
aveau
fra
preso
i8o
piagneva
che quando
gli
il
fanciullo
essi co'
bastoni battevano o
scudi loro,
,
o bacini o
il
altra cosa
acciocch
Ida
sta dritto
un gran ve,
un gran
veglio
cio vec-
Che
sopra
Damiata
citt
_,
d'Egitto posta
il
viso verso
ponente
La
'l
petto
Poi
e di
rame fino
giti
,
alla forcata
Da indi in
pie-
mistura
,
Salvo che
,
destro piede
i
di
quej
terra cotta
come sono
mattoni
cio
in
E
sul
sta
su quel pi che *n su
mostra
,
altro
si
fermi pi in sul
facciamo
perciocch
hanno
si
piii di
vigore e
,
sinistri
e ci
perciocch
lato del
le poi
la
destro
il
corpo
sangue,
,
qua-
per tutte
si
si
spande
il
calore
del quale
a*
mem
SOPRA DANTE
bri destri
.
i8i
,
Poi seguita
Ciascuna parte
,
delle
pre-
l'
oro
cio eccet-
rotta
D' una fessura che lagrime goccia cio gocciola Le quali , lagrime gemute da
,
queste
,
parti del
accolte
,
insieme
la
quale
dell'ia-
primo cerchio
,
Lor corso ,
,
in que
,
sta \^alle
siamo
,
al
presente
o in
si
dendo
i
di roccia in roccia
come veder
profondo
s'
po-
si
discende
al
dell' infer,
no
Fanno ,
Acheronte
, il
primo fiume
dell' inferno
del quale
la
quale
si
e Fle-
getonta
ancora fanno
.
il
quale
il
terzo fiume
dell' inferno
e dirivasi dall'
acqua
all'
la
qual' esce di
Stge
e trovossi questo
,
fiume
1'
entrata di questo
settimo cerchio
il
quale
miglio
lenti
.
e bollire in esso la
prima spezie
de' vio-
stretta doccia
il
qual tu vedi
il
i6
per
le quali
come
assai
manifesto
qui
si
menano
,
r acque
le sta
e per
il
qua-
per menare
ne gi
Insin l ove pia non
si
dismonta
E quivi, Fanno,
cosi
que-
lagrime
Coc/fo
un fiume
inferno
:
chiamato, ed
quarto fiume
y
deW
,
gno
di Gocito
,
il
quale
egli
meritamente chiama
si
stagno
muove
gli
slagni sono
acque
le
quali non
mento
gno
il
Tu
il
,
vederai , questo
si
sta,
conta
come
scritti
quasi
come
il
che
egli
non ha
fatto;
1'
ma
intende in luogo
^
della descrizione
cito
avergli
autor veduti
dove Go
Ed io
che
la
lui
se
"l
presente rigagno
cio ruscello,
sta
il
per rigare
,
qual correva
mondo
come
tu mi dimostri
ci
Perch
Della qual
conciosiaco,
domanda
sach egli
dell'
1'
autore io
mi maraviglio
sic-
e ancor
e se alcun volesse
SOPRA DANTE
forse dire
,
i83
egli
sono appariti
il
rgagno,
gli
ma non
lude di Stige ne
,
raffermi nella
,
ri-
Ed egli
cio
il
a me
tu sai che
'/
luogo tondo
luogo
3
dell' inferno,
come pi
volte di sopra
dimostrato
tutto che tu
Pure a
sinistra gi
calando al fondo
'l
Non
se*
cerchio volto
:
Perch
nuova ,
quale tu hai ancora a
il
volgere discendendo
Non dee addur maraviglia al tuo volto , comech per avventura potrebbe addurre se
,
tu fos-
si
per tutto
ti
il
cerchio
,
e per
non
maravigliare
se ancora
,
scende
Ed
io ancor
maestro
,
Qui comin-
ch Virgilio
gli
,
ha dimostrata
fa
1'
l'
(lumi infernali
dice
,
adunque
si
Ed io
ancor
maestro
i
ove
truova
Flegetonte, e Leteof
i84
altri
che
dell'
un
E V altro
piova
,
cio Flegelonte
,
di' che si
fa
d' est
fes-
le
Jn
il
mi piaci, ,
,
Rispose
ma
'l all'
qual vedesti
Dovea ben
sia
solver
una che
tu faci
interpetrato ardente
rossa bollire
ti
come
vedesti
dovea
y
assai manifestare
Lete
altro
vedrai y
altri
dell'inferno,
perciocch
scosta
1'
poeti
dove
te di
1'
autore
pone essere
,
nella
sommiti
del
monin-
purgatorio
i
tenzione che
poeti
1'
pongono
in inferno^
percioc-
ch
essi
il
pongono
ultimo fiume
pene
pili
che secondo
,
la
giustizia
fiu-
non ne dcono
di Lete
,
sofferire
esse
vanno a questo
di quello
,
me
ne'
dimen-
campi
,
ellsii
lettevoli
e in quegli abitare
il
anime
de' beati
cos l'autore
pone
nella
acciocch
1'
Dio
prima beano
SOPRA DANTE
commesso, ogni noia
acciocch essendo poi nella gloria di Dio
,
i85
ramme-
morarsi di quelle cose, non desse cagione d diminuzione alla loro beatitudine; e perci seguita Virgilio, e dice tu
il
vedrai
dei
purgati, a lavarsi
Quando
per
la
penitenza
Poi disse
Qui comincia
,
la
ottava
ch
alle sue
quistioni
stato satisfatto
ne mostra
l'autore
come
Virgilio
,
1'
ammonisce che
dietro a lui
vada
dice
adunque
:
Poi disse
ornai
tempo da scostarsi
,
scendendo o procedendo
Dal
bosco
del quale di
a me vegne
,
Li margini
arsi
,
del ruscello
fan
si
via
spegne
si
cere andare
ec.
IToich l'autore
ne' precedenti
86
,
le colpe
supplicii
giustizia alle
cio a coloro
,
prossimo
e contro
e a coloro
,
e nelle loro
,
medesime
ne
vio-
la
ragione
in questo canto
de"*
dimostra
lenti
,
come
cio coloro
;
divisi
cio
contro a Dio
a ci contro
e oltre
:
all'
le
divisi sieno
nondimeno ad u
gli
medesimo tormento
quanto
rena
so
,
essere dannati
in
dimostra
ia
tutte e tre
maniere sono
una ardentissima
tormentati
i
ma
che co-
loro
quali
nella
lenza
pini
,
sono sopra
la detta
quale conti-
nuo cade
rena
loro
alla natura,
,
arsura
,
e coso-
arte
,
adoperarono
infestati dalle
sempre
pra
la detta
rena seggono
fiamme che
si
piovono .
vede
,
han-
no
la
estimo se
,
allegoria
si
con,
il
mi pare debba
essere
il
SOPEA DANTE
migliore
,
187
li
maniere
utile a
trattare
maniere
e per
la
de' puniti
nella
fine
canto
XVII,
,
nel
quale di loro
dimostrazion
finisce
come conceduto mi da
la in-
m' ingegner
d' aprire
.
in essa sono
e per
cedono
che
1'
e intorno a ci
avendo questa
,
sta-
che in altra
parte del
mondo ;
, ,
chiamata Ida
i
quattro metalli
la
forma
voglia
in
che noi
intendiamo per
altri metalli
,
ciascun degli
e le lagrime che
a
i
esse escono
e ultimamente quello
.
che
egli
per
perciocch
il
luo1'
go e
II
audi-
tore di volere
poeticamente fingendo
quale cosi
all'
fare
una
mostrazione
la
all'
Indiano
come
allo
Ispagnuolo, e
tiene
,
Etiopo come
all'
Iperboreo appar-
regno u nazione
alcuna,
dovech
non
schiusa.
mondo
egli
la
fosse
comune ed
,
che
a tutte le
comune se non
l'isola
di Creti,
siccome
antichi
che tutto
il
mondo
le quali
nominano Asia
Europa
:
e Affrica
e queste termina-
e primieramente
Asia dissono
mare Ocea,
no cominciando appunto
,
sotto
il
settentrione
il
e pro-
cedendo verso
il
greco
e di quindi verso
,
levante
infino
alP
Oceano
,
etiopico
la essere
posto sotto
il
mezzod
e poi dissero
quel-
Tanni
quale
il
si
muove
,
sotto
tramontana
e ve-
nendone verso
il
mezzod
mette nel
mar maggiore j
V onde sue
tinopoli
e quindi per lo
Aveo
esce nel
mare Egeo
il
quale
noi
infino all'isola
.
di Creti
la
Di verso mezzod
rendo
dividono
,
dall' Affrica
col corso
il
lasciata
isola
Meroe
venendosene in Egitto
e quello col
in
pi
Occidental suo
ramo inchiudendo
,
Asia
mette
il
all' isola
dal
mare
SOPRA DANTE
Oceano
il
189
atalanlico
,
etiopico
infino al
mare Oceano
quale in occidente^
e quella
del mezzod
Europa confinano
lo
ver levante
stretto d'
dal,
Aveo
e dal
stretto di
dal corso
dall'O1'
ceano settentrionale
cidente
,
il
oc-
bagna Norvea
1*
Inghilterra
e le parti ocil
cidentali di
Spagna
mare
lei
mare Mediterraneo,
il
quale con-
il
quale
dicemmo
si
il
me
distende
chiamano
af-
quale
si
stende infino
il
mare Econfine
di
*1
spettante a ciascuna
cosa
,
fin-
potea
meglio attribuire
,
la
stanza alla
i
che
in su
i
confini di
mondo
sopra
quali posta
il
l'isola di Greti
come dimostrato ,
alla
vero
che
al
rinuovere
si
esposizion litterale
potrebbe fare
I90
leggiermente veder
possa
per
le cose dette,
,
quello
che
per
nondimeno
dico potersi
inten-
isola di Creti
1'
posta in
mezzo
il
mare
,
dersi
la
quale
come
nel
dal
assai si
pu comprendere per
tre
,
termini dise,
parti
del
mondo
tutta
posta
mezzo
del
mare
,
in
quanto
circondata
mare Oceano
^
come
se-
Greti
confermare
Creta
,
il
nome
il
che
terra
e cosi
nome
si
conforma
,
come
davanti
dissi^ all'
in
quanto in Creti,
so dimostra
cosa,
cio negli
al
uomini
quanto
corpo
siamo che
terra
Ma
per
a-
sua fzione
,
passe-
remo
in
la
sta diritta
,
statua
d'
un gran
1'
veglio
per
la
quale
la
secondo
il
mio
ga-
dicio,
moltitudine della
uma,
na generazione
quella figurando ad
un monte
,
il
o dalla na
,
dall'artificio degli
,
uomini
e chia-
SOPRA DANTE
rispetto dell' altre creature mortali
,
191
1*
uraana genera-
V autore
dell'
un gran
,
percioc-
ch dentro
esistenza
,
lungamente perseverata
sono in vani tempi conla
umana
generazione
l'
si
statua
,
da
la
per-
che
gih
5
son pi
e fatta la
descrive
1'
effetto
zione
il
una
la
ma non
ha nella
la
,
ve-
duta da Nabuccodonosor
suo
in questa
1'
autore
effetti seguiti
mondo
infino al
presente
sta statua, la
uomo
grande
e vecchio
strare
,
adiettivi
dimola
per
uno
la
mondo
tempi
1'
e per
altro
;
fine
perciocch
le forze
,
gli
uomini vecchi
il
pi hanno perdute
per lo sangue
:
raffreddato
e oltre a ci al
9a
termine che
cose
:
la
morte
,
la
appresso dice
,
che
a
il
Damiata
la
quale
sta
naturai processo e
quali
le al
mondane
le
come
riguardare verso
Gne loro
sta
verso
Roma
la
quale
dice la guata
Sogliono
le
pi
medesime
re de'
della
cos costui
cio que-
tempo, guarda
,
Roma,
Romani
V
siccome quelle
che
del
tra
qualunque parte
,
mondo furono
di pi eccellenza
:
e pi
dabili e di
vi riguardi
maggior fama
e oltre a ci
commensi pu dir
gran cose
le
di
Roma
tempo
.
fatta
meno Susseguenlemenle
primieramente
oro;
prin-
la testa di fino
come
,
la testa nel
corpo
umano
il il
membro
tempo
intendiamo
prin-
cipio del
lo
abbiamo per
nella quale
era fu creato
,
da Dio
fu similmente crealo
Adamo
per lo quale
SOPRA DANTE
e per
1
193
il
tempo
usato:
e perciocch
Adamo
creazio,
cio carissimo
e bello e puro
siccome
e cosi
1'
alcuno metallo
d' oro
il
primo
stato dell*
,
umana
generazione
il
disegnare
che V oro
in
quanto
egli bianchissimo, e
,
il
bianco
cosi
dopo
prima
non
il
era; intanloch
mentre
comandamento
di
Dio
essi
il
e senza alpassato,
,
cuna successione,
ma dopo
,
comandamento
per
generaron
figliuoli
e successori assai
ta
qual
cosa in processo di
tempo apparve
nella sua
moltitula
dine
la
umana
di se,
quale
non fu per
figurato
quanto lo
stato di
primo
la figura
metallo molto
,
men
prezioso che
l'
questa
sta*
tua esser di
rame
volendone
,
dopo
la
.
194
essere avvenuto
che
,
gli
uomini
dalla
ammirazion
eifetti
colare
arti liberali e
il
ancora le meccaniche
pi
per
le
quali
siccome
rame
,
de' predetti
divennero
uomini
fra
medesimi
non erano
ma
,
perciocch
come per
lo cogno-
gli
uomini
divennero pi acuti
si
,
e pi ammaestrati e pi famo,
cosi ancora pi
malvagi
adoperando
viziose
le discipli-
che laude^
questa qualit di
il
tempo
me,
sopra detti
Appresso dice
volendo
alle pre-
una qualit
1'
di
tempo
universalmente tutta
all^
umana
con
generazione
diede
arme
e alle guerre
la forza di
le possessioni
antiche
il
primo fu Nino
,
il
quale
e quinci discesero
V arme
Macedo-
Medii e
,
a'
Persi
ni
e a' Cartaginesi e
V universale
Romani i quali con quelle imperio del mondo si sottomisero: e sipestilenza appiccata a' re
,
quantunque
,
al-
sia
persevera non-
, ,
SOPRA DANTE
dimeno
intanto che regione alcuna sopra la terra
19$
non
sa
infestata
il
non
sia |
pi sono di
figura
:
1'
di ferro
che siccome
,
il
cosi la
guerra
la
il
volendone primieramente
la
cui qualit
,
oltre
discritta
vile
e tan-
to pi
quanto
e oltre a questo
,
che
es-
detti
alcuna fermezza
alcuna na-
rompa
e schianti e spezzi
fragili
,
cosi le cose di
naturai"
la
non solo
mente ma
,
ancora per
la
quale
ser-
compagnie
uomini; e
dimofine
strarne
le
suo
materia
il
quale
1'
ultimo
,
membro
il
del
corpo
biamo
tutto
come
si
il
nostro corpo
il
,
ferma
cosi sopra
si
,
questa
materia
e perci
ter-
termina
il
dice
che
,
quale di
ra cotta
il
destro
fermata: vuole
196
destro, a dimostrarne
si
sopra
5
la
essere
in sul de-
membro
stri
,
destro
membri
sini-
come
di sopra dimostrato
ma
questa fermezla
za non
e cosi cade
.
cosi
ne dimostra
corso del
tempo
di
non doil
ma
fare
vegnendo
novissimo, appresso
il
secondoch nell'Apocalissi
legge
il
cielo
nuo-
vo e n
la terra
nuova
,
n pi
si
produceranno uomini
di qtiesto
altri
animali
verr
la fine
tempo
il
ne
l'
ha voluto
in questa statua
,
l'
autore dimostrare
davanti di-
comune come
1'
mostrato
Poi deducendosi
,
fuori
,
che quella
la
rotta d'
una fessura
abbia detto
sia
1*
da qual
cagione nata
la
abbondanza
qual cagione
acciocch non
che incominci
quale appresso
tempo
la
SOPRA DANTE
della lesta dell' oro di questa statua disegnata
,
197
cio
5
dopo
1'
esser
cacciati
la rottura del-
innocenza
vita
le quali col
malvagio adoperare
e col trapas5
sare
comandamenti
da
non
santa e obbediente al
comandamento divino
le
e cosi
malvage operazioni
cio
de"*
dolori e delle
affli-
le quali
giustizia ricevono
dannati in inferno
mostrandone
mondo
quali
commesse l'hanno: e
compren-
si
de
1'
e nomina questi
il
quattro fiumi
il
il
primo Acheronte,
,
secondo Stige,
;
terzo Flegetonte
il
vo-
prima cosa,
la
qua-
avviene
a'
dannati.
E Acheronte,
,
come
di sopra al-
cuna
per
la
,
quale interpetrazlone
il
assai chiaro si
conosce
colui
zione
allegrezza
la
quale
i
gli
era apparecchiadi
comandamenti
Dio:
198
petrato
appresso intende
tristizia,
il
quale inler-
quello che
do per
eterna
le
,
allegrezza
tristizia
,
di
i/lta
;
abbia acquistato
che
perpetua
perciocch
come P uom
gli
:
si
vede perdere
dove
,
esti-
mava o dove
tanente
bisognava di guadagnare
incon-
s' attrista
ma
perciocch
la
tristizia
,
non
11
seguita
il
quale Interpe1*
au-
peccatore divenuto
,
perdizione
incontanente dii
quali
,
il
cio
il 1*
perciocch
,
trafggendo
esso
e a
ram-
e questo pianto
non
a
,
tempo
anzi sic-
come
lo stagno
mai non
si
to infernale
mai non
mento
del
mondo
insno a questo di
si
dalle
malvage
descrive
delle
per
quali
,
abbondanza
delle
miserie
,
pene infernali
sono
ma
aumentate
e conti-
nuamente
s'
aumentano
SOPRA DANTE
CAPITOLO QUINDICESIMO
Ora cen porta V un de duri margini
ec
199
inquan-
mostra
la
che
gli argini
di quel ruj
il
quale per
fanno
i
non essendo
,
di quegli
e nel principio di
questo dimostra
Virgilio andava.
nella
due
parti:
,
prima descrive
massimamente
lit
di quegli
pli
schiera
d'anime dannate
in
come con
:
lungamente parlasse
:
Gi eravam dalla
,
margini
cen porta
parla impropriamente,
;
perciocch
il
i
portare
,
come sono
cavalli
,
gli
uomini, e
le
navi
si
e le carra
,
e simili cose
non
alle cose
che non
,
muovono
si
e perci
dee
in-
che
essi s
per
1'
uno
e dice
r uno ,
percioc-
ch nel
sere
precedente
,
due
2 00
che ambo
le
pendici, cio
venuti di pietra
e a
rimuover un dubbio
,
il
quale
co-
come andavan
,
fiamme
le quali
conti-
nuamente
E'I
,
fummo
del ruscel
come veggamo di molli fiumi e altre acque fare di sovra adugga , cio ricoprendo fa uggia la quale, come nel precedente canto ha detto, ammorta le det,
te
esso cadessero
infra
fatte
quali
s'
inchiude
acciocch crescenvicini
:
do
essi
I'
campi
e ac*
la
lor qualit
primiera-
mente dicendo
Quale
due
il
Fiamminghi
tra
,
tra
Guzzante e Bruggia ,
il
terre di
mare Oceano
lor
quale
'l
l'isola d'Inghilterra,
,
Temen,
do
flotto
mare
[che 'nver
s'
avventa
moto naturale
il
del
il
mare Oquale
,
ceano
Fanno
lo scher/io, cio
,
riparo,
'l
perch
mar
si
,
/uggia
senza pi
venire avanti
si
ritragga indietro
,
qui da sapere
che
il
mare Oceano
,
essendone
secondoch alcuni
,
vogliono
cagione
,
il
moto
della luna
sempre
infra
,
ventiquattro ore
le
quali sono
un
di
naturale
,
si
muove due
e altret-
SOPRA DANTE
tante
si
201
:
quando
di
impeto
alle
marine
con-
termine,
le quali
aveva occupate
e questo suo
movimento
t di
mare Meditercit-
Yinegia
si
pare: e chiamano
fiotto
,
navicanti questo
movimento
1'
il
E quale
vio
,
Padovan lungo
citt
la Brenta
,
Padova una
il
molto antica
la
,
molti dicono
che dopo
la
distruzione di Troia
il
fu
quale partitosi da
stali di
con
certi
Pafla-
quali
,
si
il
chiamavano Euganei
suo
compose
la detta citt
e fu
nome Palavo:
,
e oltre a questo
provincia
Bergamo,
,
Padova
infino al
Friuli
e quella
nome
loro
un
fiu-
me
gne
il
quale
si
chiama Brenta
,
di
Chiarentana
,
la
aeir Alpi
che dividono
Magna
la
qual
3102
risolvono
V aere
non
le
|
riscalda del
mese
di
,
maggio, o
cascano
e allora risolvendosi
,
acque
nella Brenta
come
i
discende
al
piano,
in-
fanno
e guastedel quale
1'
rebbe
v'
le biade e
il
bestiame
autore
,
che
Padovani
Fiamminghi
cio
e questo fanno
la
Anzich Chiarentana ,
Chiarentana
s*
,
cio la neve
,
quale in
,
il
:
caldo senta
e questi
y
della state
la
quale
appropinqua
due esempli
j tale immagine
quelli
, i
cio similitudine,
eran fatti
ne
e'
grossi
come que-
che fanno
si
Fiamminghi
,
Padovani
,
Qual che
fosse
lo maestro felli
Gi eravdm dalla
cio dal bosco
,
selva rimossi
ha detto
,
nel canto
,
XIII. Tanto
non avrei
visto
cio veduto
dov' era
,
,
Quando incontrammo
d'ani-
, ,
SOPRA DANTE
me, dannate
lungo
scuna
,
aol
,
una schiera,
,
V
y
argine
sopra
il
di quelle
Guardar V un , cio alcuno V altro , cio alcuno altro sotto nuova luna, cio essendo la luna nuova,
,
la
quale perciocch poca luce puote ancora avere o darfa tanta dimostrazione,
'y
ne ,non ne
quanto
s ^ cio
e cosi
,
,
Come
dell*
ago quando
vuole
infilare.
,
quali o da grossezza
da
altra
cagione impediti
comprendere
zar
glia
le cose opposite
ne strngono ad aguzci,
le ciglia ; e
virt
visiva
co
cos
lo
luogo nel
quaU
Cos
come
di so,
pra dimostrato
adocchiato
cio riguardato
da
,
cotal famiglia
Fui conosciuto da un , di loro che mi prese Per lo lembo, del vestimento^ il lembo la estrema
parte del vestimento dalla parte inferiore, e grid,
mi
prese, dicendo,
ti
qual maraviglia?
:
supple
questa che io
,
veggio qui
Ed
io
quando
,
"*/
suo braccio a
,
me
distese
,
,
prendendomi
per
il
lo cotto aspetto
ao4
che
gli
occhi ficcai
i^so
non difese
la
cio
non
tolse
La
conoscenza sua
^
cio di lui, al
mio
intelletto;
,
perci,
chinando
mano
Hisposi
siete
voi qui
ser Brunetto l
,
g dicendo
ti
o figliuol mio
non
dispiaccia, non
sia
grave
me
alquanto teco
,
Questo
ser
Brunetto
in al
la
Latino fu Fiorentino
e fu assai valente
uomo
,
cune
e in filosofa
,
ma
sua
molto
per lui
che
egli
un
libro da lui
composto
,
chiamato
il
Tesoretto
,
se
n'and
a Parigi
e quivi
,
composevi un libro
il
metafisica,
il
il
Tesoro 5 e
:
ulti-
mamente credo
mostra
natura
,
morisse a Parigi
e perciocch
1'
autore
in questa parte
descrive
dove
gli
altri
adunque
il
prego suo ,
il
. ,
SOPRA DANTE
parole superiori non era compiuto
,
"^
aoS
e dice
Ritorna
e perci
,
il
andar la
riguardase-
traccia
di queste
anime,
le quali tutte
ti
no
domandare
degli
Io dissi
as seggi a
Farol
,
se piace
a costui , cio
a Virgilio^
.
che
\fo
seco
y
guida e maestro
,
fi*
giuol
disse
ser Brunetto
gia
suppl
.
avviene che, il
cio
il
ferisca
io ti verr a'
,
panni
E poi
quale
che
io
mia masnada^
danni
con
la
al
i
presente sono, e
Che va piangendo
cio
il
suoi eterni
.
lui
-,
e la
ragio-
ne era
perch egli
sarebbe cotto
se al pari di lui
ma'l capo chino Tenea ^ verso di lui, uom che reverente vada y appresso y ad alcuno venerabile uomo
fosse disceso;
il
coni
tiene,
El cominci
qual fortuna
o destino,
alcuna cosa previsa o
sia
,,
ao6
inevitabile
Anzi V ultimo d y cio anzi la quaggi ti mena ? in inferno tra noi E chi questi che mostra ^l cammino
Alla qual
morte,
domanda
1'
autor risponde
Las sii di sopra in la \>ita serena , cio nel mondo, il quale chiaro, per
sto
rispetto a
que-
luogo
Hispos' io lui y
mi smarr*
in
una valle
primo canto
di repli-
e perci qui
non bisogna
care
mi
mi
non que
var
la
ritrovan
mai
ma
le
,
smarrite
si
quantunritro-
tanto quanto a
i
penano
via
e cosi coloro
quali
hanno perduta
coloro che
,
diritta
,
per
petua
1'
mai
piti in
pec(;ati
commessi
,
avendo
ri-
la
posson
e procedere avanti
al
autore
ma
mi
smarrito nella
smarr' in una
eelva valle
come
,
dice
,
e dice che vi
smarr
gli
an-
uomini
ci in quello
tempo
dice essere
1'
etk dell'
uomo
, ,
SOPRA DANTE
egli a
il
ao;
:
questa et pervenisse,
assai
si
che
ben
ivi
si
comprende
predetto canto
perciocch
alla eia
piena per-
venuto
si
la via diritta
e ritornasse in quella
Pur iermattina
partendomi
d' essa
le volsi le spalle ,
:
un
Questi, del
egli
,
rn
apparve , n-
tornando
io
in quella
valle
siccome
uomo
spa-
mi
5
s'
erano pa-
E riducemi a
,
ca
cio a casa
,
e ottimamente
sa la
dice
e riducemi a casa
la
nostra casa
citta-
perciocch
V anime
nostre
per
le quali noi
,
siamo uosiamo
mini
cielo
come
furon create in
,
ci
siccome pellegrini e
suoi
del-
cammino
la
quale
come pi
i
mostrato
scere
,
quella
che ne
fa
nostri
Ed
egli a
me
V autore V opinione
degli a-
punto che
e tra l*altr
colui nasce
la
elevazione
ao8
ascendente, cio
1'
grado,
il
potenza in quello, quel dicono essere signore dell'ascendente e signifcatore della nativit; e secondo la natura
di quel pianeto, e la disposizion
buona
e malvagia, la
o per luogo
la
per cui
tore mostrare
che
la
sua
stella
cio
,
il
pianeto
il
fosse tale e s
e per seguita
che
tu dei adoperare
t'
senza
storti
avvegna
tu
Non
gli
il
che
assai
bene
stra citt
ma
mondo
e nel co-
fama quasi
Se ben
prendere
tn'
comfos-
che esso
SOPRA DANTE
se astrologo
,
209
o potrebbesi
comprendesse ne'corpi
sLiperioi'i ci
che
dire
ser Brunetto
siccome
gli
uomo
si
accorto, aver
gli
com-
costumi e
lui
che di
che esso
vede
gli dlce^
uomo
un giovane continuar
lui
scuole
perseverar
,
uomini
scienziati
assai leg-
dover divenire
gli
eccelstel-
ma
che questo
venga dalle
quale
i
quali
s^
io
non
fossi
per tempo
morto ,
cio di
Veggendo
alla
il
cielo a te cos
benigno
fama
quale per
t'
la scienza si
perviene
Dato
sollecitandoti
tu ancora per te
E
il
poich ser
conforti al
si
Brunetto
gli
ha detto questo
nel
acciocch
ben perseverare
bene adoperare, ed
gli
egli
deduce a
,
apparecchia
suo
esilio
e'
minor noia
la
ascolti quello
che dir
dee,
gli
premette
la
,
cagione
tale,
che
ingiuria
gli
della
quale
gli s'
apparecchia
non
,
avverr
come
a molti avviene
,
ma
per difetto
e dice
^4
,.
21o
Ma
il
maligno
to
per
certe
i
operazioni precedenti da
quali
esso
fatte
,
verso coloro
Y avevano
il
servito e onorato
j
e percioc,
ch
il
popolo
secondo
la
i
romano costume
non
,
unicittk
versalmente tutta
acciocch di
tutti
cittadinanza di
qualunque
s'
Fiorentini
intenda essere
distingue dicendo, s
Che
citth
Fiesole
,
antichissima
non so
quale Atalante
figliuolo di
Ko
si
prima che
Europa
\
la
qual cosa
sia
edificatore
o quando
:
ella fu
secondo
citt
mediterranea
assai notabile
,
e secondoch questi
la parte
me,
desimi dicono
avendo seguita
alla
di
Catelina
salute pubblica di
,
Ro-
ma
fu per
Romani
disfatta
dini ne vennero
ad abitare
in
Firenze
la
quale per
,
Romani in quelli medesimi tempi si fece e fu abitata di Romani e cosi fu abitata primieramente di questi due popoli cio di Romani e di Fiesolani
:
,
fosse
da
Attila flagello
e la detta
citt di
Fiesole
vano
essersi tornati
ad abitare
stata contro al
piacere dei
SOPRA DANTE
Fiesolani reedlficaia
reliquie
,
aii
e di quelle
e abitata di
si
Romani
Attila
che per
i
la
contrada
denti di coloro
quali
quando da
essere stale
,
lunghe
le
quali
come finivano le rinnovavano, e sicuramente usavano V uno nella citt dell' altro sotto
ghissime tregue, e
:
la qual sicurt
Fiorentini
non guardandosi
,
di ci
Fiesolani
la
fuori che
rocca
e patteggiatisi
,
abitare in Firenze
e di
fu
Fiesole disfatta
re
5
al
tempo
di
muni fecero uno il quale ancora in Firenze si tiene in un gran gonfalone bianco e vermiglio ; e insieme
raccomunarono
gli ufici
pubblici
e con parentadi e
s'
unirono
non-
dimeno mostra qui 1' autore quella acerbe/za antica e inimichevole animo essere sempre perseverata di
discendente in discendente de' Fiesolani
stare
5
,
e ancora
E
del
monte
e del
macigno
monte,
,
in
cigno
in
e dice
Ti
si far
siccome quello
quale in odio
alla viiti
V op3se-
nemico
. ,
'
Ed ragion,
li
che tu da lor
zi sorbi
,
sia cacciato
per ci
cio
,
che tra
laz"
,
Si disconvien
non
convenevole
:
fruttare
cio fruttificare
al dolce fico
,
vuol sotto
questa metafora
V autore
uomini
intendere
,
non
esser conve-
nevole
che
tra
rozzi, duri
ingrati e di mal-
un uom Valoroso,
.
animo
e di grande eccellenza
Poi segue,
,
mondo
i
li
chiama orbi
si
della
qual fama
questo
che andando
,
di Maiolica
la
quale tenevano
navilio
saracini
e a ci
an-
non parendo
la
pensarono di lasciare
di Firenze
:
,
guardia di
quella
al
comun
e di ci richiestolo
,
e ottevitto-
promisono dove
comune
i
la
pre-
da che
tini
e avendo
la citt
,
Fioreni
Pisani
tornando vincitori
e porti di
,
tempio
o della
la-
che fossero
:
di legno
ma
nobilissimamente
,
vorate
dall'
che posero
una parte
e dall' altra le
due colonne
a'
coperte di scarlatto
i
e diedero le prese
,
Fiorentini
le co-
presono
lonne
le quali
venutene in Firenze
,
e spogliate di
si
come
3 ,
SOPRA DANTE
Or
che
essi
21
certi
che
Pisani essendo
guiderdone
,
quelle
abbronzarono
cos scoppiate
s'
e in quello
abbronzare
i
quelle esser
di
e acciocch
le
Fiorentini
:
ci
non
accorgessero
vestirono di scarlatto
e perci per
cio ciechi
a
,
cadde:
ma
:
quanto
me, non
n quale
va
animo questa
altra
si sia
seguono appresso
non
si
pi che
si
ve-
rifichi
sopraddetto
y
dice
adunque
Gente avara
i
invidiosa e superba
:
:
e se ad altro
non apparisse
,
appare
al
male osservare
le
suo
consentimento ha a prestare
la
,
non
si
al
comun
,
bene,
ma
alla
la
pure
quale
nitori
ferma
adoperando
tutti
per
composi
medesimi
trova via e
frivolo
,
modo che
il
salvo se in alcuni
men
possenti
si
non
si
stenla
desse
fa
prima
il
ra,
prende
:
che
quello
la,
le baratterie
:
le
simonie
altre disonesta
moventi da quella
perch troppo
2i4
sit
sarebbe lungo
,
ragionamenlo
dell'
usure
delle falla-
mi piace
sciare stare
Sono
oltre a
ci
,
Fiorentini oltre ad
il
che
si
comprende
cambiati e dispettosi,
come
:
la
qual
mala ventu-
danniamo
vltuperii
e vituperlafno
costumi e
1^
mo
e'
buono
raccontiamo
e le vergogne
danni di ciascheduno
parsi
nelle
operazioni
nelle
parole
nocevoli
ogni cosa
e di dovere
facendo di noi
altro
la
maravlgllose stime
vaglia
,
sappia o possa
,
se
non noi
,
Andiamo con
che
testa levata
e presuntuosi nelle
,
imprese
ferir
e tanto di noi
medesimi ingannati
sof-
non possiamo n pari n compagnone: teneri pi che '1 vetro, per ogni piccola cosa ci turbiamo e divegnaai furiosi j e in tanta insania divegnamo
che noi ardiamo
di
preporre
le nostre forze a
,
Dio
di
bestemmiarlo e
esso per-
ma bene
spesso da molto
men
nati
:
dice
Da'
5, ,
SOPRA DANTE
cio
ti
21
il
servi iramaculato
La
celeste corso,
in
tanto ben
,
ti
sufficienza
in
Che
V una
tini
,
Fiesolani e
Fioren-
te,
cio desiderio,
poich
,
cacciato
cio
1'
avranno
ma
perciocch
essi
non
y
ti
ria-
vranno mai
stolti
Faccian
fiesolani
le bestie fiesolane
,
cio gli
uomini
strame
i
Di
,
lor
medesme
cio rodan s
e con le lor
medesimi con
malvage operazioni
,
non tocchin la
pianta
per roderla
la
quale somi-
bestie
In cui riviva
che
cio per
,
buone operazioni
ri-
surga
la sementa santa
vi
Di que^ Roman
rimaser quando
.
Fu fatto
il
Romani
quali vennero ad
laudevoli opere
s'
ampli e magni-
tore
romano imperio: ma in ci non sono io con l'aud' una medesima opinione perciocch infino a'
,
Roma
mondo, ed
,
uomini antichi
il
e chia-
ma
li
qui Fiorenza
e questo
a' vizii
de'qua-
Se fosse
Dell'
mo dimando
quale per eterna legge ci
,
Hispos^ io lui
umana natura
fa
la
che nasce
morire
,
posto in bando
cio di quella
3
vita cacciato
e quinci gli
dimanderebbe
,
per ci
Che
in la mente
mi
e fitta
cio eoa
al
cuore,
La
,
Di voi verso di me quando nel mondo voi ad ora ad ora , Mi mostravate come V uom s" eterna
,
vivendo
e cosi
nrio-
filo-
ammaestramenti
della quale
siccome santi
,
e buoni
e per fa-
ma
e per gloria
E quanto
io
V ahbo
si
in
grado
quello che gi
mi dimostraste, mtntr'
vi loder,
io vivo
y
scerna
vi
sempre
,
commender.
mia
fu-
Ci
cio della
,
tura fortuna
scrivo
nella
mia memoria
testo
,
E scrbolo
gli
cio a dichiarare
le
quali
don^
,
na
cio a Beatrice
che
'l
sapr
1'
y s'
lei arrivo
chiosare e dichiarare, e
dette
altre cose e
quelle che
m" avete
,
Tanto vogV io che vi sia manifesto Purch mia coscienza non mi garra
SOPRA DANTE
cio
ria
217
non mi riprenda
pi pazientemente cLe
,
,
convenevole sostenessi,
,
come
son presto
Non
quale quello
il
quale mi fate
m^
stato
Vero
stati
cio faccia
gli
onori e
gli
Come
ha detto
rare
d'
la
,
le piace
ser Brunetto
lui
gli
che contro a
deouo adope,
cio
uomini non
sua marra
il
,
ma
di villa^ e in
quanto dice,
,
intende che
essi
Fiesolani
come
piace
il
loro
lor
villano adopera la
marra
Lo mio maestro
cio in su la parte
allora in su la gota
,
Destra
si
volse 'ndietro
,
rimtardommi
non invano
cio
ascolta
al
pre-
fortuna
come
le
come
JV per tanto di
,
cio
Con
va
ser Brunetto
,
dimando
Li suoi compagni
,
pi noti
a lui
e pi
Ed egli a me
domanda che
quasi voglia
sommi,
siccome
i
assai
so
se io
,
ti
volessi dire
pi
sommi
sarebbe troppo
di
lungo
uomini
nome
e fa-
mosi
Degli
mini
egli v'
ha
si
fatti
uo-
che
come
esser nocivo^ e se
per coloro
quali di
comech
il
egli altra
tacersi
dicendo
,
Che
"/
tempo
a star teco
,
saria corto
piccolo o breve
a tanto suono
prima
ragionare
come ragionando
questo detto
, ,
di costoro
gli
converreb-
be
chi
fare
essi
dice in generale
sono
particulare, e dice,
In somma,
un peccato medesmo,
lerci
i
,
cio di soddomia, al
mon-
do
le,
male;
che
pii
questa bruttu;
concio-
siacosach
V usanza
de' giovani
a qualunque onesto
uomo
:
abominevole molto
e per questo
comodo
questi
SOPRA DANTE
cosi fall
a 19
,
uomini
,
cherici e letterati
pi in quel
peccato caggiono
che per
altro appetito
non fareb-
bono
Fri sci an sen va con quella turba
grama ,
,
di
Cappadocia
e grandissi-
mo
filosofo e
dimorare a
il
quale venuto a
Giuliano Apostata
libri;
nell'
compose
tratt
in
uno
Non
di
tal
tore,
ma
io
ch per
lui
intendano coloro
del qual
;
quali
la
sua dottrisi
na insegnano
male
la
maggior parte
il
cregli
de che
sia
maculata
,
perciocch
pi hanno
scolari giovani
come
agli onesti
comandamenti dei
si
ior maestri
e per questo
comodo
,
e vedervi
potuto
brama
,
amenduni Fiorentini
amenduni grancivile
si
e furon
che
elle
posono, e sono
e ancora
negli altri
legali
mentre
visse
sempre
lesse
ordinariamente in Bologna,
*2o
dove
dice
,
crede che ultinaameate morisse ) che ancora v' avrebbe potuto vedere
,
appresso
Colui potei
cio dal papa
Dio; e questo
si
titolo
pri.pri-
mo
essendo papa
conoscendo che
a lui e a ciascun
,
s'
appartiene
quantunque menomi
,
la
qual
sollecitamente facea
la
predicando loro e
,
aprendo
dottrina evangelica
,
omelie appare
le
no-
me
loro
il
dimostra
altro dire se
non sermone
,
popolo
come
succes-
Dio ne
,
sa la verit:
,
ma
que-
autor dice
dice che
Fu
trasmutato d'
Arno
il
in Bacchigliene
vescovo di Firenze,
che di
lui si
to del
papa
fu permutato
in vescovo di Vicen,
za
',
il
,
che
il
1'
cio per
Arno mezzo
quale fiume
come
si
la citt di
il
qual
mura
di Vicenza
e cosi per
SOPRA DANTE
trasaiutato
,
aai
Ove,
morendo, perciocch
.
in essa
mori
li
mal
,
protesi nervi
,
sconciamente gottoso
in
omori
corrotti
,
tutti
erano
ratlrappati
come
,
e nelle
mani
e ne' piedi
i
corpo
cio per
nervi
in
intende tutto
il
corpo
il
quale mo-
rendo lasci
protesi
non
di tutti
di quegli
solamente
3
quali appartengono al
ma mem,
bro
il
virile
dicendo
viril
all'
membro
che
si
si
alto libidinoso
viene
e
,
dall'
naturali
malvagiamente
,
protese.
Di pi
direi
ma
,
'l i^enir
al pari di le
'l
sermone Pi
cagione, dia
soggiugne
,
la
perocch^ io s^^ggio
,
L ,
esser
davanti
,
sur.
forse polverio
dal sabbione
.
non deggio
una schiera
ci ,
con
1'
altra
e senza
dubbio differenza
per-
commette
commettesi adunque
aaa
ci
si
convengono siccome due uomini , e similmente quando due femmine; il che sovente avviene , e secondoch alcuni vogliono, esse primieramente peccarono in questo vizio
,
agli
uomini
muia
commettesi ancora quando l'uomo e la femed eziandio la propria moglie col narlto,
,
con-
giungono insieme: commettesi ancora quando con alcuno animai bruto o Puomo o la femmina si pone ;
la
ma
;
ancora agli
e
scellerati
uomini abominevolissima
,
per dobpii
blam credere
gravemente
stizia essere
s
e meri
pecca, cosi
e distinta,
mente 5
pili
men
peccato che
;
si
fossero di lu
ultimamente
Sieti
cio
il
gli
dice
fran-
cesca,
mandato
rarlo,
in trarlo innanzi
e in
commendarlo
e ono-
estimando quello
alla
e in questo pos-
comprendere quanta
sia la
pecca-
tori
d' inferno
uscire,
e seguita la cagione
fosse questo 1-
SOPRA DANTE
bro
lui
;
,
2 23
la
fama
essere
una
secondo
il
corpo poco
,
vive separata
e simil-
mente
questo
dalla eterna
fa
nella quale
mai non
,
si
muore
quali scioc-
camente dicono
va
5
che
la
dissimi difetti
de* quali
sia
1'
uno
1'
sta
nello sciocco
opi-
nare
che non
la
guadagno
;
altro
empie
dimoche
stiazion
fanno
di
non
sentire
fama
e perci
m' aggrada
meccani5
1*
Empiono
la
borsa o
,
arti
che
le
mercatantie
le leggi civili e
le
canoniche
ma
al
non
moderne
scuotansi le
memorie
il
degli
quale ha atteso ad
si
em-
trova
trovasi
Mida
nia
trovasi di
rio del
nome suo
che
delle pi
ricenti
si
non so che
si
trovi
Stati
uomini
ritrovisi se egli si
pu
il
nome
d' al-
2^4
cuno che
non
ci se
,
ne
o in o lui
:
vergogna di
lui
si
trover,
come
degli antichi
per
per
le
la
stata cosa
s"*
nome
loro
morta, e convertita in
,
fummo
stata
Ma
,
vedere resta
guadagni
la
quale
essi
abominevole
La
poesi
la
,
qual solamente
a'
nobili
non dirizza
1'
fugge e
stiali
in
quelle
si
che
1'
ha grandissima,
sfor-
il
nome
componi-
gli
d almeno per
premio
pra
della
,
qual di so-
molti secoli
valorosi
rendendolo
,
uomini
siccome
,
e negli
antichi e ancor
moderni
,
2600
poeti
:
anni
e
che Museo
quantunque
la
tutto ci
in
loro
nomi occultare e
anzi
essi
,
quella
che
poralmente vivean
faceano
Omero
SOPRA DANTE
uomo
e di nazione umilissima
,
aaS
che
fa da questa in tanta
,
sublimit elevato
le
pi
re, g* imperadori
il
principi
mon-
con non
suoi volui
mi
la gloria della
sua fama
,
Io lascer stare
ful,
gidi
nomi
d'
Euripide
altri
d' Eschilo, di
Simonide
di
Sofocle e degli
tutta
Grecia maravigliare
,
e ancor fanno
e simil-
Plauto Sarslnate
,
Nevio
,
Orazio Fiacco
r-
cordazion vivono
gilio
,
il
es-
sendo
egli figliuolo
il
d'un
lulifigolo
timento di tutto
alle cose
senato di
Roma,
quale allora
mondane
,
soprastava, fu di quella
medesima
di
laurea
onoralo
tutto
il
mondo imperadore
sono
le
e di tanta eccellenza
furono e
aramirazion di s
prin-
ma
esse
Mantova sua
i
patria
ma un
,
piccol campicello,
quale
villetta
chiamata Pieciola
,
nacque
fatta
che pochi
,
Mantova vadano
visitioo e
che
quella quasi
un santuario noa
III.
onoriuo
eOM. IW DAWI-E T.
l5
aa6
no-
uomo
,
e
,
mio
la
maestro e padre
con
dove
la lettera
da fama, e messo
il
nome suo
,
nelle bocche,
non dico
ma
de'
sommi
pontefici
e di qua
lunque
altro eccellente
,
uomo
la
in iscienza
Non
il
cominciato da grandissimi
?
ad
diam
turo
tutte
?
noi che
1*
l'
no
denaio? Di-
ranno che
guadagno cotanti
che a
lei
con
since-
delle quali
la
,
si
guadagna
bocca
e intorno a
quelle
e negli orecchi
ri-
Ora come
lunque
io
ho
cosi intendo di
altra
quascien-
altro
,
componitore di qualunque
XI o facult
SOPRA DANTE
sue opere vi\e
:
27
cio nel-
poi se-
gue
e pi
,
non cheggo
si rivolse
,
quasi dica
,
questo mi sar
assai
Poi
detto questo
e parve di co*
loro
Che coirono a F^erona 'l drappo verde Per la campagna 3 secondoch io ho inteso
ronesi per antica usanza fanno in
rere ad
Vecor-
una
lor festa
,
al
qual cor^
so
non
tiene
si
5
,
mette alcuno se
e perciocch par-
velocissimamente
correa
1*
assomiglia
1*
dimostri
dice
,
che corrono
essendo
,
davanti a
ri-
manendo
scritta
addietro
pena,
autore
si
tra
si
natura data,
conformi con
canto
.
commessa,
dimostrer nel
XYil
dote
dir di tutta
2i8
CAPITOLO SEDICESIMO
Gi
s'
uda
7 rimbombo
ce.
lontinuasi
sta guisa
:
il
noi
1'
dobbiamo intendere
Brunetto
autore e Virgilio
incontanente con pi
il
a continuare
,
lor
cam-
mino
il
'f
quale continuando
mostra
i*
autore nel
quella parte
dove
,
il
fiumicello
su per
1'
argine del
quale andavano
ferno
5
cadeva
e quindi
E
:
dividesi
il
segno dimostra
dice,
gli
il
seconda
come
tre
ombre
chiamavano:
nella
dice,
come
Virgilio
il
gP impone , che
van chiamando
fossero
tre
: :
aspetti tre
ombre
le quali
veni-
ombre
una domanda
pone un
,
fatta
da loro, e
fattogli
sua risposta
,
nella settima
:
prego
da loro
e la lor partita
nella ottava
come pi
caduta di
di
quel fiumicello
nella
nona pone
, ,
SOPRA DANTE
pervenuti
;
a9
Quando
:
tre
ombre
quivi
:
la terza
quivi
la
quarta
fossi
quivi
:
:
sesta quivi
Se lungamente
:
la
settima
se
a-
Se
:
altre volte
:
la ottava
quivi
.
Io lo
guiwa
la
nona quivi
,
Io ai^ewa una
in loco
il
,
Comincia
dunque
eravamo
cosi
,
Gi era
s'
al
quale pervenuti
,
:
ove
udia
quale rensi
dono
faccia
questo
lo
,
rimbombo perch
acqua
,
di quel fiumicel-
che cadea
neW
,
altro giro
il
quale
rimbombo
dice
1'
auto-
era
cio
fiari
si
gli alvei
,
pecchie fanno
lor
il
pu ad alcun
la
1'
suono
Quando
il
ombre
Qui comincia
quale, poich
come
le
che
,
ombre
quali
veniva n chiamando
e dice cosi
Quando
Correndo
passava
,
tre
,
ombre insieme
,
si
partir
d'
verso loro
d'
una turba ,
,
anime, che
ivi
vicino a loro
fiamme
:
Venian
ciascuna gridava
,,
a3o
Sostati tu
dere
in quanto dicono
citt
modo di
eravam divenuti
.
tedeschi
come
cotture
Aime ,
che con
che
le ta-
piaghe
bri
come hanno
quegli
,
Recenti e vecchie
fatte )
,
me ne rimembri
parli
Suole
l*
autore nelle
,
prececenii
egli si sente
1'
non
so se qui
vuole che
uomo
,
che esso
,
si
confessi
il
e per
lascio
Alle
chiamando faceano
nosciutigli
,
il
mio dottor
e
attese
e co-
Volse
il
viso ver
me
ora aspetta
Disse j a costor
si
quali
gli
,
e poi segue
divina giustizia
SOPRA DANTE
vuole
,
a3i
io dicerei
do loro incontro^
so di te
Ricominciar
cio essi
,
ei
do a noi far giunti , Fero una ruota di sh tutti e trei Q^ual solcano i campion far nudi e unti Avvisando lor presa e lor vantaggio ,
usavano
gli antichi,
massimamente
,
Greci
molti
cevano
celli
lor
teatri
:
chiamavan
il
palestra
,
e tra
giuochi
si
usavano
e que-
sto
giuoco
chiamava
lutta
e a questi giuochi
,
non
veaivano
cora
i
altri
e an-
quali noi
e per potere
si
spogliava-
no ignudi
il
e oltre a que-
s'
ugnevan
tutti
o di
sapone
la
zo
cia all'altro
dersi,
si
se
prender
:
potesse
presa
e questo ci
che
1*
%i
e poi
per compiere la
comparazion segue
Prima che
parla qui
sto giuoco
1'
sieri
autore methaphorice
perciocch a que-
battitura u puntura
,
corporale
ma mentale
il
puote intervenire
,
in quanto
colui che ha
to
battuto e
,
pun-
da vergogna
poi segue
Cos
rotando
,
volgeferil
modo
di ruota
per non
istar
mi
e coraech
si
ciascuna
il
visaggio
il
Drizzava a me ;
collo
Faceva
in quanto
a' pie
il
continuo viaggio
s
collo
si
torceva inverso
V autore ove
il
piedi talvolta
volgevano, e secondoch
il
molo
cir-
sabbione
e cosi rotandosi
cominci
1'
un
E se
perciocch di sopra
,
la rena, la
i
malagevole a fermare
,
Rende in
dispetto noi
e
e
nostri preghi
oltre a ci
,
Cominci V uno ,
d loro
,
a dire, in
;
,
'l
quanto
cotti e disformati
ma non
la
La fama
il
,
nostra
qual
di noi nel
mondo lasciammo,
,
tuo
animo pieghi,
a compiacerne di questo
j dirne chi tu
se',
cio
i
che
vivi piedi
SOPRA DANTE
quasi voglia dire
ravigliare.
,
a33
fa
perciocch questo ne
1'
assai
marii
autore liberale a
la
prima che
,
addomanda
,
nomiaa
compagni suoi
Questi ,
e s
dicendo
r orme
che
il
seguiva
correndo
,
pestare
cio scalpitare
Tutto
cio posto
le
fiamme,
cadecapel-
vano accese
li
,
gli
avevano
,
tutta arsa la
barba
e'
Fu
di grado maggior , di
,
nobilt di sangue
e di stato e d'operazioni
:
che tu
non credi , vedendolo cosi pelato e cotto Nepote fa della buona Gualdrada ,
fu nepote. Questa Gualdrada
secondoch soleva
il
\enerabile
uomo Coppo
di
contare
al
cose
fu figliuola di messer
,
Firenze Otto
quarto imperadore
san Giovanni
1'
e in
altre
donne
di
la
donna
mes-
venne
alla chiesa
men
,
chiamata Gualdrada
la
pulcella
altre a sedere
perciocch
forma e
si
di statura bel-
circunstanti
rivolsero a riguar-
,,
'j34
darla
,
V imperadore j
il
quale avendola
,
commendata molto,
e di bellezza e di costumi
il
dochi
mand messer
ella fosse; al
Berto,
lui
uomo
che mi darebbe
il
cuore
si
e al-
padre aveva
egli vo-
lei,
che
ella,
quantunque
si
men che
padre
disse:
padre mio
non
della
fatta
,
mia onest
se forza
,
non mi
fia
il
se
non colui
otti-
mamente
parole e
la intese
la
commend
;
maravigliosamente
le
,
fanciulla
che
da onestissimo e pudico
te
cuore, e perci
;
subitamen-
e fattosi venir
davanti
gue
un nobil giovane chiamato Guido Beisanche poi fu chiamato conte Guido vecchio il
,
che
la sposasse;
e di quello lo inti-
tol conte
tra'
ebbe pi
figliuoli
si
,
quali ebbe
il
ragio-
na
per-
ciocch
primo suo
figliuolo fu
e perciocch que,
la co-
, ,
SOPRA DANTE
gnomina qui
il
a35
lei
l'autor
buona ; e perci da
dinomna
marito non fu
il
uomo
autre
,
nome
il
soprannome
sempre
di questo
il
si
crede ve-
nisse da
un desiderio innato
quale
in opere di guerra
ed in sua
vita
,
.
fosse
col re
Carlo vecchio
quando combatt
,
col re
Manfredi
mano
ria
la
egli
quale ebbe
,
re
si
simili vicende
sempre
per
la
dovunque
la
si
trov
valorosamente
qual cosa
molto
Nel mondo
,
.
perciocch furon
Fu
,
costui
cava-
e fu colui
,
il
il
comun
di Firenze
i
che
^
non
uscisse fuori a
campo
ad andare sopra
Sanesi
se con-
a 36
facesse
cre-
duto n
Aperti.
voluto
ne segui
la
Monte-
Ed io
costui
famosa famiglia
ma
assai
che
ben riempi
dove per
mea
La fiera moglie y
in ci
,
pi,
eli
altro
mi nuoce
che
,
io sia
Dico-
no alcuni
e maniere
e di
nuovi costumi
,
come
assai
spesso
si
ne veggiamo
che in
lei
il
non
la
qual cosa
partitosi
si
da
diede alla
e questo
si
pu creder che
i
quella vergogna
,
temendo che
e
cherci
mo-
strano di temere
ira di
Dio
gli
uomini
esser
molto cor-
renti a
dimento a ci venire
prendere per aver
in casa
,
deono
figliuoli
e consolazione e riposo
,
assai spesso
gittarsi
avviene
Tolmente
1*
uomo
si
glia senza
li-
SOPRA DANTE
bro,
tico
,
287
e
si
il
quale
egli
compose contro
,
a Giovniano ere,
che Teofrasto
il
compose un
quale
chiama de Nuptiis ,
se
il
e in parte di quello
domanda,
dove
savio
egli
uomo debba
a s
,
ch
medesimo rispondendo
il
e pe-
il
savio
essa innanzi
filosofia
,
altre cose
e alla moglie
opportune
donne
siccome sono
vesti-
menti preziosi
delle
1'
oro, le
gemme,
che
tutte le notti
consumano
in quistioni e in
in
gar-
donna cotale va
,
pubblico pi
,
onoratamente di
me
nostra vicina
ziale
?
la
cotal servi-
Tu
m'
hai tu recato?
che
il
che
al-
e ancora
,
il
sostenere
modi
ae-
a33
si
pu
ti
ma
fortuna la
manda
fatte le
tale te la
nozze
,
se
ella sozza
11
se ella fetida
,
o se
cane
,
ella
,
ha altro
vizio.
cavallo
i
r asino
il
bue
il
ancora
einoli
sola la
,
vestimenti
e' vasi
,
e le sedie
si
gli
cr-
si
provan prima
e provati
,
comperano 5
ella
acciocch
non
di
piaccia
prima che
ella sia
menata Oltre
si
questo
la
convien riguardare
,
acciocch se
uomo
,
la
per
la salute sua
e olire a ci, pi
il
che alcuna
amare
padre di
lei
lei
.
qualunque
altro parente
,
o persona amata da
altri
E
lei
se egli avviene
abbia in
il
piena fede
che alcuno
commetta
,
tutto
reggi-
mento
di necessit che
il
e se per avventura
misero
inconsi
marito non
al
fidi
amor portava
:
marito
incontanente
convertir in odio
,
e se
il
marito non
di presente ricorre
il
o ad
pi
,
vanno cercando
degP indovini
camatori
, ,
sarti
ri,
gli
SOPRA DANTE
quali
,
289
e se
se
il
re e usare
della pudicizia
,
egli vieter
non
v' entrino
,
incontanente la
il
moglie
stra d*
si
reputa ingiuriala in ci
lei
,
che
marito
mo-
aver sospeccion di
,
Ma
che
utilit
la di-
ligente guardia
glie
conciosiacosach la impudica
,
mo:
nou
si
possa guardare
e la pudica
non bisogni
5
la necessit
mal
alla
:
quale stata
la bella
don-
na leggiermente amata
la
non
bella leggiermente
data
quella
che
molti
amano;
e molesta cosa
minor miseria
sozza
bella
,
si
che non
si
guarda quella
,
la sia
quale reputata
che
da
tutti
desiderii
possedere
za
,
si
e alcuni con la
quella cosa
la
se
per avventura alcuni quella dicono da dovere esser presa , e per la dispensazion della casa e ancora per
,
le consolazioni
che
di lei si
deono aspettar
nelle in-
la sollicitiidine
della
un
fedel servo
,
il
quale ubbidiente
la
suo signore
moglie
fa
quale allora
s estima d'esser
donna, quando
, ,
tio
del marito
e molto
dintorno
stici
,
all'
uomo
amici
e' servi
dome-
obbligati per
la
e la speranza
V anima
di colui
:
sperazione
fia
di
necessit che
con
lei
insieme
sia
infermo
ella
il
misero
marito
si
e che esso
:
mai dal
letto
dove
giace
non
parta
buona e
,
comportabile
gner
il
la
si
trova
pia*
,
insieme parturiente
.
con
vio
lei
11
sa
uomo non pu
1*
perciocch
egli
ha con
mai furono, ed
ha
gli
animo libero,
si
il
,
piace
trasporta
dove
egli
non puote
essere
egli parla
con Domeneddlo
,
non
egli
,
alcuna volta
solo
,
il
savio
il
men
solo
che quando
Appresso
'1
figliuoli
acciocch
nome
non muoia
o perch noi
abbiamo
credi
,
alla nostra
stoltissima cosa
nome
nostro nominato
concioslacosach ancora
,
il
figliuolo
non
rifa
il
i
innume-
medesimo modo
prima
,
seno appellati
muoiono
SOPRA DANTE
quando pervenuti saranno
che
lu
alla
?
i
241
et
,
matura
paia loro
,
muoia troppo
,
tardi
molto migliori
propinqui
i
,
e pi
certi eredi
t'
son
,
gli
amici e
quali tu
,
avrai eletti
quali
o vogli
tu o
no
frasto confort
savio
uomo
si
prender moglie
per-
ch
assai
manifestamente
pu comprendere
il
non
quale a tor
moglie
stro
,
si
dispone
il
che
oltre a ci
1'
che da Teofra-
il
quale per
perversit
ne perpetua
spezione
si
guardinsi
adunque
alle
pongan mente
si
mani coloro,
,
quali a
prenderne alcuna
volte
s'
dispongono
perciocch rade
,
abbatte
1'
uomo
a Lucrezia, e a Penelope
ho
a molti gi
udito dire
agnoli
,
cos
come
elle
paiono
il
poi seguita
la
quinta
ombre
sleno
'i
prego
di-
tre
ombre
dice adunque
S' io
che non mi
sarei
f
Gittata
mi
dell'
,
E credo
rare
che
,
dottor
essi
V auria
sofferto
considerando
che
Maperch'
io
mi
COW. DI DANTE T.
i (j
a4
gittandomi
loro, Finse
paura , ritenendomi, la
mia buona voglia , Che di loro abbracciar mi facea ghiotto cio disideroso Poi cominciai : non dispetto , che
.
io abbia di vedervi,
siate cosi
,
cotti
e pelati
afflitta
,
ma doglia La
dentro
,
ora cosi
mi fisse
si
Tanto
cio^
si fisse
dispoglia
mai da
in
me non
partir.
me, Tosto ,
disse
cio incontanente,
Che questo
mio signor mi
Parole
,
per
le quali io
,
mi pensai ,
,
Chequal
Virgilio
voi siete
che
;
autore
a ci
sol lo ec.
fatta
risponde alla
domanda
da loro
,
nella
quale
se egli era
,
e dice
:
Di
cio
lau-
sempremai
,
U ovra di voi,
nomi ,
,
devole, non
il
peccato
gli
e gli onorati
,
percioc-
ch veduti non
avea
ma
uditi ricordare,
Con
da coloro
e detto questo
lo fiele
cio
1'
amaritu-
che per
si
non
rimangono
la
SOPRA DANTE
e per segue
vita
, ,
^43
,
e vo pe' dolci
pomi ,
:
della
beata
Promessi a
cio Virgilio
,
me per
quando
lo verace
duca
primo canto
ec.
Ond'
fondo
io
Ma fino al
discenda
:
della terra
dell' inferno
la
cagione perch ci
convenga fare
mostrata
siala
Se
la sesta
canto
ha dimostrato
ed
egli scrive
,
una do-
manda
fattagli
da loro
alla
sua risposta
,
e dice, Se
lungamente,
V anima conduca
,
Le membra
allora
,
tue
cio
ti
servi in vita
,
rispose quegli
E se lo fama
per due cose
tali
,
Io
mor-
di
e i^alor , cortesia
cio nel vivere intutti
atti civili ,
la
possibilit
imprese,
arme
Ji' se di
mora
Nella nostra
citt
siccome suole
O se del
tutto se n* gitafuora
a44
cio partitasi
senza pi adoperarvisi
il
domandarne
questi fu cavalier di
e di laudevol maniera
gli altri
ed era
il
suo esercizio
e de-
suoi pari
trattar
il
uomini,
piacevoli
ticati
,
matrimonli e parentadi
e talora con
de' fa-
e confortargli
,
onorevoli
11
die
anzi
quanto pi sono
scelle,
poi seguita,
qual
si
duole
,
Con
medesima colpa
da esso
peccato
;
ma V
,
sol
che nel
l co'
si
muoia
non menoma
ci
la
pena
va
compagni venimmo
dicendone
quali
vestirsi
anno
vicini
e se avveniva che
,
citt
quella brigata
al-
reputava da pi
che prima
il
SOPRA DANTE
pre
s
4^
ragionava di cortesa
;
laudevoli
se pi in
e questo quello di
Firenze
,
s'
usa
conciosiacosacli
lor
,
tempi
s'
usasse
il
quale visse
si
lun-
a'
e a
:
questa
domanda fa 1' autore la seguente risposta La gente nuova , e i subiti guadagni Orgoglio e dismisura han generata ,
,
Fiorenza , in
dice
te
adunque che
i
la
nuova gente
intendendo per
questa coloro
abitatori di Firenze^ e
siccome io estimo
esso dice
Cerchi
bene av-
ricchissimi
:
percioc-
ch
ti
,
come
erano salvatichet,
poco con
comunicavano
il
e in
buon
costu-
me
delle brigale
e oltre a ci
per
la
loro alterigia
aveano Firenze
e aveanla In
divisa,
come
s fatta
guisa divisa
che
la citt
gih se
,
ne dolca
in
uccisioni e ferite e
eran seguite
la
qual
(1)
Del piever
Aconi
a4
cosa
siccome colui
al cielo
,
al
quale toccava
tur-
Dio dolendosi
bre
,
disse:
tre
om-
ma nda
Guardar
cio turbati
tre volte
l'
,
un V altro
come al
ver si
.
guata
Se
alle parole
V aU
Qui comincia
egli
domanda ed
,
pone un prego
,
da loro, e
tu
ri-
la lor partita
dicendo
,
spondi altrui
fatto
,
poco
costa
come
al
presente ha
jRisposer tutti
il
satisfare altrui
.
Felice te che
Per
se
campi ,
,
,
mondo Quando
,
ti
giover
,
cio diletter
io fui
in inferno
Fa^ che di noi alla gente farvelie non in dire come noi siam qui in eterno supplici per lo nostro peccato ma come ne cale dell' onore
,
,
e ducici d'udire,
che cortesia e
,
valor
cio
si
sia partita di
quella
il
come
di so-
pra detto
e chiamala ruota
,
perciocch continuae
mente
si
rotavano e volgeano
a fuggirsi
cio in
alla loro
schiera
flie semhiar le
gambe
loro snelle
,,
SOPRA DANTE
cio parve che voJassero
.
a 4;
,
Un amen
,
questa dizio-
ne
amen ,
la
qual
si
dice in brevissimo
tempo
cos
,
non
da alcuno
presta-
eran partiti
essi
Io
il
seguiva
,
Qui comincia
la ottava
ombre
dimostra
come pi
e
avanti
,
procedendo trovarono
e dice
,
fo
il
seguiva
poco eravam'
si
iti
poich quelle
tre
ombre
la
partiroa da noi
Che
il
n era
,
vicino,
Che per parlar cio per aver parlato saremmo appena uditi, V un P altro. E per dimostrare quanto
era
il
ditro-
le
quali
si
cammin
e'
diritto
da Firenze a
Come
Prima
,
quel Jiume
ha proprio cammino
,
da monte Veso
in ver
levante
Dalla
monte Veso
Monferrato
di questo
,
un monte
parte
la
nell'
Alpi
Ik
sopra
Italia
:
il
Provenza
il
dalla
e
il
fiume chiamato
fiumi
,
Po
d'
il
quale
riceve
molti
quali
,
Appennino
di ver levante
e mette in
mare per
,,
a48
pi foci
so a
tale
j
,
altre
Ravenna
e
il
primo fiume
chiamato
al
il
uomo da Po
in
;
\er
poi
Ik
divenendo
bia
Romagna cam,
nome, ed
e di quin-
Ravenna, e lungo
mura
d'essa corre,
e cos
il
primo che
tiene
proprio
cammino
:
e dice
Fautore,
nino
5
Appen-
nino un monte
il
nella riviera di
Genova
e vien-
il
MonLuni-
e Torino e Vercelli
poi quivi
Piagenza
Parma
zod
,
Reggio
Modena
Bologna
mezalla
Luni, Lucca e
,
Pistoia: quindi
,
procedendo
sinistra
si
lascia
e tutta la
,
Romagna
,
e
,
la
Marca
lutto
oltre
il
Arezzo
:
Perugia
Patrimonio infno
lascia alla sinistra
Roma
poi procedendo
,
si
Abruzzo
terra di Bari
la Calavria, infino al
Fare:
SOPRA DANTE
ha parte di Galavria
sina
,
349
al
veneado infino
,
Fare di Mes-
dove
tronco
da Peloro
;
il
quale un monte
si
ora
il
chiama
il
lato
destro di questo
monte quello
,
verso
il
mar Tireno
e quello
il
mare Adriano
sopra
porta
e
chiamato
sinistro; e
questo per-
sempre
e la si1'
la destra
il
mano
il
verso
il
;
mar Tireno
dice
,
nistra verso
mare Adriano
adunque
autore
m^Ilo esemplo
quale induce
,
o comparazione che
,
dir la vogliamo
Come
quel fiume
chiamato Monavanti a
tone
pennino
cammino,
sic-
come
pra
,
Po
e cosi
lo loro, corrono al
come detto di soper lo cammino altrui e non pec mare Prima , che alcuno altro
,
da monte
Dalla
e'
mi che poich
P ha messo
in
mare
Appennino
Come queljume,
V^eso in
'ver
si
mondo
,
avante
Che
divalli
giti
Romagna
,
E
,
me ,
Acquacheta
e \^acantc
,
percioc.
ch non pi Acquacheta
ma Montone
chiamato
a5o
Cisalpina in provincia
ft
co-
mech
Livia
,
d'
la
qual non
rerum nu"
edificata
prima
Dall'
u4.lpe
T Eremo
e discendendo
al
un
fossato
gi cade
un gran romore
massi-
mamente quando
acqua
,
1'
autore
poi
di san
egli
Benedetto, insieme
disse
,
,
mi
che fu gi
i
quali son
siccome in luogo
castello
,
molto comodo
fare
un
e ridu:
poi
mori colui che questo pi che alcun degli altri metteva innanzi, e cosi il ragionamento non ebbe effetto:
e questo quello che
1*
autor dice
esser ricetto
cio stanza e
SOPRA DANTE
Cos
aSi
tinta
,
d'
di quel fiumicello
Si
e far si
graa romore
orecchia offesa
perciocch
e noia
1'
udire
,
Poscia che
cio scinta
,
V ebbi da me
tutta sciolta
Siccome
che
io
'l
me
la scignessi
e dessigliele
:
Ond'
micello
e' si volse
E alquanto di lungi
,
dalla sponda
di quel fiu-
La
il
Per
la
qual cosa
1'
autor
E pur
,
convien
Diceafra me medesmo, veggendo quel che faceva al nuovo cenno , Che 'l maestro con V occhio s seconda
cio segue
;
Virgilio
la
corda
sta-
va atteso con
e questo face-
va pi credere
dere.
a5a
V opra ,
n'
ammonisce
l'aulo-
uomini
conciosiacosach essi
nostre affezioni per
delle
opere
ma
s^
vede fare
fatto
il
con un picciol
cenno
cio Gerione
il
Ei
disse
a me :
,
_,
a quesl'
acqua
Ci
,
io attendo
-y
ci
che
'/
cio
Tosto convien
cio
si
eli
manifesti.
se la materia
l'
avesse patito
dice
adunque
e'
ha faccia di menzogna
,
come
fa
debbo
le
labbra
quanto
el puote
SOPRA DANTE
cio tacerlo;
a53
,
eli
colui che
'1
ce.fa vergogna, a quel cotal cbe 'l dice; quanto color che V odono si fanno beffe di lui e
,
in
di-
cono
lui essere
,
grandissimo bugiardo
io
Ma
,
qui tacer
non posso
faccia di
il
che
menzogna
se io potessi
af-
per
le note
D
il
questa commedia
lettor
ti
giuro
,
se io
non dico
il
mio
;
libro
il
ramento
quanto
a colui
che
il
fa
il
primo suo
che que-
fama
sta
e appresso
trebbe avere
che
il
come
:
detto
e dice
per
comhanno
eie-,
media
quali
la
a dimostrare
quando e quanto
;
si
debba
voce
i
quali vedendo
canta,
V ammaestramento
di quegli seguitando
:
ven-
commedia
,
si
me
tere
de' versi
,
le quali
si
a5 4
qui
vede ,
E
,
chiama
la
1'
aittor
qni
commedia
il
giuramento,
al
e continuandosi
giura-
quali
non
e scuro^ senza
avea gittata la
e dice
era
siccome
medesimo dimostra
;
canto
cosic^
me
al
e dice
come torna
glier
il
va
giuso,
scio-
l'
ancora
dall'
V ancora
quale
un
desiati
,
e dall'al-
tro ha
il
un
anello
per lo quale
che
ritira
manda gi nel fondo del mare su c^' aggrappa cio piglia , O scoglio o altro che nel mare
,
,
e di quello
il
chiuso >
cio ascoso
porti
usano
con
lor legni
,
vento non
gli
so-
spinga in terra
alla terra
ii
gittare in
,
mare
nella
parte opposila
alcune ancore
mare
ed
esai
SOPRA DANTE
ta
^55
legano alla nave,
con
la
quale
1'
ancora legata
Ora avvien
talvolta
1'
ancora
il
vento movendo la
ara
il
nave
fondo tanto
volendosi
naviganti
,
come sarebbe
semplice-
mente
fitta
si
nella rena
fosse
:
si
il
possa
quali poi in su
1'
ritornando
fanno
atto
,
quale qui
autor dice
fiera
fatto
,
da Virgilio
1'
atto di
,
que-
Che
e
Vi su si stende
con
Je braccia
rarsi in su
quel facendo
da pie
,
si
rattrappa
si
le
quali
raccol-
gono
L' allegorie
il
le quali
in questo
canto sono
le
cio
supplicio di quelle
quali
1'
una me-
la
XV
e
e ancora
XIV,
llt
una medesima
,
qi^a-
che
come
altra
volta di sopra
si
riserva
a dimostrare
a56
alle sue
cose fan-
no violenza
cuna cosa
.
si
tratter
del
pre-
sente canto
dall' autore
perciocch ad
fiera
un medesimo
quale V autor
to
,
fine aspetta
tratta nel
con quella
della
versi
sermoni
riserver a dire
dove
di quella fiera
diremo
CAPITOLO DICIASETTESIMO
ec,
il
lia
presente canto
,
si
evidentemente
dimostrato
in
quanto nella
precedente
come
vedesse sotto
1'
la
qual notando
veniva in su
cio verso la
sommith
,
venuta a riva.
ti 8
dividesi
il
nella
prima descrive
la
forma
nella seconda
come
quella figura
SOPR^ DANTE
lavo
:
267
la
Quw 7 maestro :
comincia adunque
la terza
Ed
,
io
temendo
cosi, "000 /^
/era, chiamala fiera dal suo fiero e crudele effetto con la coda aguzza , cio agula e pugnente pi che alcun ferro, Che passa monti , e rompe i muri , cio le durissime e grandi cose
,
,
della citta
e di
qualunque
di
fortezza
l'
pie
passa e
;
rompe
qualunque fortissimo
cavaliere
Ecco
cio
'l
mondo appuzza
,
corrompe
:
fraudolente
adoperare
allora
e dice
ecco
demonstrative: perciocch
,
quando
giugneva
lato loro
S cominci
come
,
lo
mi
poi
,
dice
accennolle , poich
ebbe
detto
che venisse a
,
proda
fiume
Pon qui
tre
;
la
cio
marmi per
,
pie-
il
marmo come
noi veggiamo
una spezie di
marmi,
1'
argine
infin quivi
il
che Virgilio
le fece
cenno che
V
,
immagine
che cosa
la
qual froda
y
sia si
dimostrer appresso
Sen venne
1
per
58
lo
cenno
da Virgilio
e
'l
arrw
y
pra
la riva
,
la testa
busto
cio
rimanente
del corpo
Ma
acqua
d'
vole
^n su la riva
non
trasse la
si
coda
nell'
rimanesse coperta
,
La
faccia sua
y
di questa fiera
,
era faccia
uom
,
giusto
Tanto benigna
,
mansueta e piacel'
cio
Apparenza
,
d'
un serpente
era
fiera
tutto
altro fusto
,
della
persona di questa
di artigliati,
Due branche
a'
cio
due piesi
dragoni
,
dipin-
gono
ascelle
le ditella
Jo
coda
dosso
^l
petto
,
ed amendue
,
le coste
cio tutto
,
il
corpo
'1
collo e la
no molti animali
li
di nodi
cio di compassi,
y
qua,
parevano nodi
e di rotelle
di figure ritonde
,
Con
mo
i
artificiosamente tessuti
gli
che
sapesse
non che pi
belli.
Sono
Tartari etq.
iiTT
Ne
del
elL'
tomo
1724, unica fino ad ora di guest' opera, e che fu eseguita come la presente sul Codice magliabechia' no , e ne aveva compilato noiosamente il lavoro ,
ma
to
,
oltre
ogni ere-
dere
mi hanno disanimato a farlo di pubblica ragione convinto che questo non avrebbe contribuito ad altro che a dar maggior notoriet alle mie diligenti fatiche e non ad utile dei lettori
f
,
4i quest" opera
^Jy
PQ^
4-26
Al
1827 V.12
PLEASE
DO NOT REMOVE
FROM
THIS
CARDS OR
SLIPS
UNIVERSITY
OF TORONTO
LIBRARY
^-
s
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Ai.
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