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itS^S^J
^^
-x
\4.<f^
%
VOLGARI
DI
GIOVANNI BOCCACCIO
CORRETTE SU
I
TESTI A PENNA
EDIZIONE PRIMA
VOL. XIV.
y\
-i*
FIRENZE
PER
I G.
M O U TI E R
MBCCGXXXIII.
..-,..::
9 Gigno iSnG ,/u conceduta ad Ignazio Moutier la privativa per anni otto della stampa delrescritto del d
le
RGt rHoh
IMPRESSO CON
DELLA
TORCHI
STAMPERIA MAGHERI
AMOROSA
f f
$
DI
m
MANOSCRITTI
GIOVAINPfl
BOCCACCIO
I
NUOVAMENTE CORRETTA SU
vStren^e
PER
IG.
MOUTIER
1835
AI CORTESI
LETTORI
Jl roseguendo
il
mio assunto
di fare di
pubblica
penna
mi compiaccio
,
Amorosa Visione
Questo Poemetto
che
io riguardo
,
del Certaldese
ma disgraziatamente
.
da pochi conosciuto
e apprezzato
Le poche
il
poema furono
e se alla scarsit
de-
,,
VI
gli
esemplari
,
si
aggiunga
il
edizioni
n'
avremo
compila-
Amorosa Visione
,
manoscritti
si
un codice
sotto
il
Riccardiano O.
UH. 3g
la
che ora
si
trova
fatta in
Pa-
la
che
non ha
spogli
altra prerogativa
all'
,
che di
Crusca
copista, e fu rifiutato
tuto
ampiamente
fornire
pi antichi e
corretti codici
delle
che.
Due
codici della
Libreria Riccardiana
1060,
al
e II
tissime correzioni
e qualche volta
,
ho avuto
,
ricorso
codice Magliabechiano
gi Stroziano
palchetto
testo deli'
Amorosa Visione,
dell' autore
mente
che us
il
un
Acrostico
ter-
di tutte le
prime
lettere del
primo verso
d' ogni
citata
zina
il
edi-
VII
zione di Palermo
crostico, e
si
ove non
si
fa parola di
i
quesl'
A-
omettono del
tutto
tre
componimenti,
precedono
che
sotto
la
denominazione di
sonetti
r Amorosa Visione
..
, . .
CAPITOLO
Lascia
,
I.
diss' ella
adunque
gran
diletti
darmi
al
Abbandonando
Poi che
pianura
Non
glh per
molto spazio
li
,
il
viso alzai
verso
i'
piei
Rimirandomi avanti
Venuto
Sopra
a pie d'
mi
trovai
castello
i'
,
un nobile
quale
al sogllar del
,
mi fermai
e bello
ed altissimo
E spazioso
Siam noi ancora l dove cotanto Ben mi prometti Donna grazfsa Di dovermi mostrar ? diss"* io intanto
, ,
Ed
ella allora
pi mirabll cosa
lassuso
,
Dove anima tua fia gloriosa Noi cominciammo pur test qua
1'
giuso
,
Ad
Tosto
quest' la porta
mostrer
qual
ti
la via scorta
Per
la
fia
ad andarvi
diletto
.
Se non
Ed
io
adunque andiam
il
che gi m'
s
affretto
Gi mi cresce
disio
eh' io
non posso
AMOROSA VISIONE
Vedi com'
D' ogQ
Ir
si
io
mi son
vegno
sicuro mosso
,
Vedi eh'
io
e trascorro di voglia
.
altra
Con
S era
doglia
che apporre
,
N N
In ci ancor eh'
saputo
,,
SiilPI^DSiD
M^
Dove r autore
stello
.
tratta
donna pers^ienc
o
Non
somma
e graziosa intelligenza
il
Che muovi
sofFerir
l'
terzo cielo
o santa Dea
potenza
5
mio
all'
la tua
,
che fugga
o Giterea
A me
Ma
Venga
il
ingegno
sottile
opera presente
pi
e pi in
me
ne crea
Tal che
mio
dir d'
Orfeo risembri
la
il
suono,
.
Che
'1
mosse a racquistar
sua parente
Infiamma
me
tanto pi eh' io
,
non sono
Che
'1
tuo ardor
di eh' io tutto
m' invoglio
Faccia piacere quel di eh' io ragiono Poi che condotto m' ha a questo soglio
Costei
,
si
face
5
Menami
cciocch'
voglio
e' passi
il
miei
Seguendo
yengano a quello
pi^ce
IO
AMOROSA VISIONE
tacita favella
,
Ragionando con
Seguendo
passi della
donna bella
,
Ruppemi
tal
parlar
nuovo pensiero
AUor
la bella
donna un poco
rise
Me stupefatto
Veggendo
,
e disse
forse tu divise
?
O se pi
Li
Ed
io
mostrandol
vederai la via
.
Che ci merr al grazioso gioco Non fummo guari andati che la pia
,
Donna mi disse vedi qui la porta Che la tu' alma cotanto disia Nel suo parlar mi volsi e poi che scorta
:
,
L' ebbi
stretta e alta
in
A man
sinistra allora
,
mi
voltai
,
Volendo dir
O
E
passar dentro
Gente non
ci salisse
nel
mio
dire
,
dentro
:
mi
qua
,
vi
parve udire
meglio andare
dissi allor
di
fia
Al mio parere
e credo troveremo
,
AMOROSA VISIONE
Di
Qui cominciano
ordine
contengono per
primo verso
Visione (i).
V timorosa
I.
SONETTO
Mi
A
.irabil
Vision vi parr
riguardar
,
donna
gentile
si
per lo nuovo
stile
mente
Rimirandovi un di subitamente
Bella
,
Rima
Adunque
trattar
parlando brievemente
,
a voi
cui tengo
Donna mia
,
Et chui senpre
disio di servire
,
La raccomando
madama Maria
mio
dire
E prieghovi
se fosse nel
,
DIfecto alcun
Correggiate
amendando
per cui
'1
mio
fallire
Cara Fiamma,
core caldo
Que' cbe
Non
vi
manda
questa Visione
maravigli
il
rono
scritti
AMORO54 VISIONE
., .
SONETTO
IL
il
'1
donna pietosa
Recam' una soavit s dilectosa (i) Che inette lui con mecho in dolcie pace Poi quando altro pensiero questo disface (2) Piangemi dentro V anim' angosciosa Cercando come trovar possa posa
,
Et
Et
pei' volend'
perseverare
,
Pur
onore
Questo mi mosse
Donna a compilare La Visione in parole rimate Che io vi mando qui per mio amore
,
il
su' valore
di
me
pietate
(i)
ma fu
.
scritto cos
(a)
. ,
SONETTO
HI.
(0
O
V
gratiosi
Animi
un poco
Versi
li
Forse da
o se
'1
mio
fioco
,
O troppo
Se in
AmendateF
s fructo
ringrafiate
la
cui biltate
affar
Questo mi mosse
come
subgiecto
,
me^ conosciate
amor
(i)
Quetto componimento
.
iiUilolalo
soneUo,ma
piallo^)
una
ballata
4
Tanto
e'
AMOROSA VISIONE
alcun difecto
a chi gik
'1
Non v'
E r un
Ond'
dell' altro si
gode di loro
.
io lieto
dimoro
Rendete
allei il
meritalo alloro
E pi
non
die' ornai
assai
(>
,,
JS!PlL!fDIL(D
I<
Incomincia
gli
V Amorosa
scritto
.
Visione
par vedere in
come
per innanzi
.uove M. nuovo
disio la nostra
,
mente
piacque di mostrare
voi
,
bella
ferita
.
Con quel
Per
Recando adunque
mente smarrita
core
vita
Che
Accese
gi
lui di s fervente
Che
Ben
uscita di s la fantasia
.
pensier di pria
,
Con fermo
freno
e oltre a ci ritenne
di
nuovo
sentia
in le
membra mi venne
,
Non
Ch' alcun
non
si
sostenne
e
LI mi posai
,
AMOROSA VISIONE
e ciascun occhio grave
,
Al sonno diedi
per lo qual
gli
aguaii
.
Conobbi
Cosi dormendo,
liti
salati
Mi
vidi correr
non
so che
temendo
tenendo
piacente e bella
;
e gire a quella
Somma
Non
felicit
Abbandonar
Ti poser
piace
si
il
mio seguire
,
in
piacente festa
dlslre
,
me
rimirar questa
Ed
;
,
Quando
Fulgida
11
V occhio mio
mi parca
:
Reale
scettro
ed un bel
La
Sopra
pie grave
i
Moveva
Ecco
Se
passi
e lei tacendo
,
ed io
risposi
Donna
il
mio
disio
di
m' invio
, ,
CAPITOLO
Non cosi Su per la
,
IL
II
rispose
scala
ma anderemo
stretta
che tu vedi
poseremo
diletta
il
e forse
ti
,
Il
qual piuttosto
.
Pianto
Il
Non
Che
bene eterno
ci
fanno nascosto
Utilemente
s'
acquista virtute
Che
lascia le
E stu non
Questa via
alza la testa
.
le lettere scolpute
,
viso
Questa
,
Picciola porla
mena
a via di vita
salir
molesta
:
salita
Dunque
Io dissi
:
salite
Donna
pi m' accertan
:
le cose parventi
,
Guardando quelle
ma dimmi
che luce
,
quella
Perch
che
io
in questa cosi
stale
non riluce
,
vostra
mora
per
gli
12
AMOROSA VISIONE
,
mano
a
,
mano
a veder quanta
:
Che
Rompesi poi
la
nebbia che
v'
ammanta
Quando ad
Dirizza
Su non
Vedrai
eh' ella
non mille
capo
fiate ;
?
Adunque che
fia in
dell' altezza
, ,
..
(QiiIPII^(DIL<D
HI!!.
Nel quale
vani
contiene come V autore vede scritto porta lettere ' oro , e come due giosopra la
si
li si
fanno incontro y ed
un con loro
XVistata era
la
Donna
del parlare
E rimirava
Di
Sed
e' vi piace
dietro a lei
,
prima andiam
5
Diss' io a lei
e quella
tu dlsii
al tristo
t'
centro
se l
invi
In cose vane
1'
anima disposta
convien che
si
A bene
Pon
l'
oprar
disvi i
Sopra
e vedi
.
Come
'1
Ed io
La
allora a riguardar
scritta in alto
mi
diedi
d' oro
i
,
che pareva
in l voltati
Tenendo ancora
Ricchezza
Gloria
,
piedi
dignit
ogni tesoro
mondana copiosamente
mio coro
:
Do
, , . ,
, ,
i4
Lieti
li
AMOROSA VISIONE
fo nel
mondo
e similmente
Do
Or
Amore promette
A' cor
hai vedute ed
scritte
,
amendune
Le
E
Non
pi utile
dunque che
,
aspette
istiamo pi ornai
'1
che
'1
tempo
cessa
:
a'
pi saputi
Adunque ornai sagliam mi dicev' essa .Ver Donna gentil eh' io ho veduti
,
,
Risposi
scritti
don
per vedere
Ogni cosa
dello
mondo
,
sapere
Non
peccato
ma
,
la iniquitate
Si dee lasciare
e quel eh'
ben tenere
Devono
Gh' entrare
han pi
gravitate
nel sentieri
fallaci
Andiam
Pi caro
poi
quanto
e'
traggon
l'
uom
,
di via diritta
Non
parleresti
siccome tu
,
faci
fitta
,
Togliamci quinci
disse
,
che gi
pi
Veggo
la
mente tua
la
il
se
ci stai
A
11
seconda
scritta
che
prende
si
mai
Impossbile par
finch
more
E per que'
. . , ,
, ,
CAPITOLO
La Donna
giva gi
,
III.
i5
ed ecco fore
altro rosso
e incominciaro a dire:
vai gravoso affanno
,
Dove cercando
Vien
Sollazzi e festa
?
.
dietro a noi
,
se vogli
il
tuo disre
,
come
,
molti fanno
il
Qua non
11
ti
falla
e poi
salir
suso
.
Vien
Se
ti
vedi almeno
e saliratten poi
Piacevami
dir loro
,
e gi
:
con voi
Dir voleva
Colei
:
io verr
ma mi
diceva
.
lascia costoro
andiam su noi
,
per la destra
man
Seco tirando
me
in su
1'
uno
,
La mia
sinistra e
V
,
Ridendosene insieme
e ciascheduno
Tirandomi diceva
Cerchi sola costei
vienne
vienne
Li
d"*
una parte e
,
d'
dond'
,
io
ben sapete
Volto
alla
poter su
Fermata
Nel
Ch' a
allor
mi
disse
tu
,
t'
abbagli
falso
Immaginar
e credi a questi
i6
AMOROSA VISIONE
trarli
e di molesti
Disii
discesi
Le vere cose che prima chiedesti N mai avrei lasciato d' aiutarti
Gol mio veder nelle battaglie avverse
Ma
Trova
Ch'
poich d'
il
altri
t'
paciuto darti
cammino
non
ti
dell*
opere perse
,
io
lascer
mentre che
io
Vedr non
A voler
. ,
17
in
storia
le sette scienze
e assai J'
l3eguendomi
la
Donna
,
com'io
lei
,
Pria seguitava
co'
due
i
giovinetti
A man sinistra
Intra lor
volsi
passi miei
ristretti
E con pili spesso passo n' andava mmo A riguardare men cari diletti
i
Andando
Per
la
entrammo
,
Ed
in
una gran
sala ci
trovammo
D' azzurro
fosse a tanto
ingegno
li
quanto in quella
:
distinta
al
qual la bella
Natura
parte di s somigliante
,
Non
occult
AMOROSA VISIONE
i8
AMOROSA VISIONE
traemmo nel]a sala avante Quasi nel mezzo d' essa e quivi stando
ci
,
Noi
Vedevam
Eir
era
le figure tutte
;
quante
quadra
Giva per
tutto
dirizzai
il
viso
Ver V una
vid* io pinta
con
solili
diviso
,
Una donna
La man
un
,
libretto
Verga
real la destra
gli
e'
vestimenti
Porpora
pie di
lei
Sopra un
Alcuni
meno
e alcuni pi eccellenti
Ma
Sette
donne
vld' io
dissi migllan ti
L' una
ed in parato
Pareami dimostrassero
Nel verde prato a
ma
io
trassi
avanti
man
,
destra vld' io
,
Di questa donna
Aristotile star
in pi uotabll sito
:
Pensoso mi pareva
e poi appresso
.
con esso
v' era
,
Anassimandro
lei
e Tale,*
Speusippo
mirando spesso
CAPITOLO
Raclito ancora
,
IV.
19
e Ippocras
il
quale
Ancora
di sanare
il
mondan male
2^none
Galeno
'1
Geometra cb'
l'
a dritta misura
Mosse
ingegno
s'
Oggi
dopo
Democrito e Solone
atto
umile
Tolomeo
e speculava
,
con
stava
lui
Ferma
davanti
Tebco con
Averrois e
Fedon dopo
colui
Sedevan rimirando
la bellezza
.
Di
Mirava
fiso
insieme con
Timeo
,
.'
Mostrando in
ed Orfeo
Ambepece
Esiodo
,
e Temistio , e poi
un poco
Lino
Timoteo
vedea
O quanto quivi
E Diogene
in grazioso gioco
si
,
in
si
bealo loco
Con
Tullio insieme
cbe con
lui sedea
m
[Vestito d'
AMOROSA VISIONE
un poco
,
Innanzi a loro
ci
mi
pare
,
Boezio
sedeva ed Avicena
,
Ed
Non
altri
molti
qua'
s'
a dir
m'
adasto
,
pena
taccio ornai
Dubbio
per
mi
mi
E dir
Dalla
man manca
ov' io
rivoltai
al
Come V
e
Dante
Xo
mano
Di
Sembrava
Contati
di color
,
che primamente
la vista loro
abbiam bench
mantovan
infra costoro
Conobb'
io quivi
Ben mostrava
Gli eran
nell' atto
che a grato
,
le sette
donne
per
le quali
:
minar
di
Troia ed
,
suoi mali
,
Di Dido
Omero
e Orazio quivi
dopo
,
lui
,
.^
si
sedea
AMOROSA VISIONE
A' quai Lucan seguitava , ne* cui Atti parca eh* ancora la battaglia
Di Cesare narrasse
e di colui
,
Magno Pompeo chiamato che 'n Tessaglia Perde il campo e quasi lagrimando Mostra che di Pompeo ancor gli caglia
,
Eravi Ovidio
lo quale
poetando
,
per amore
Come acquistar si potesse mostrando Non guari dopo lui fati' era onore
A A
Giovenal
atti
ardito
.
mondar
falli
Terenzio dopo
lui
aveva
,
sito
Non men
crucciato
e
'1
Panfdo, e Pindaro,
prato fiorito
.
Stazio di Tolosa
ancora caro
1'
aver detto
uom'
Si sedeva Apuleio
cui seguiva
Varr e Cecilio
lieti
nelP aspetto
,
Simonide ed Archita
Li di
diletto
e di gioconda vita
5
Insieme ragionando
Sallustio quasi in
lih
dopo
questi
sembianza smarrita
Congiuraraenti che
Contra'
Catilina
/
Roman
, ,, , . .
CAPITOLO
Al qual Vegezlo quivi
Claudiauo
,
V.
s*
avvicina
Persio
ed Agatone
E Marziale in
vista
non meschina
assai
pensoso
.
E vago
Da una parte mi
parve vedere
,
D' avere
Breve mostrai
Ivi
il
mio intendimento.
io vedesse
altri assai
i'
v' era
alcun eh'
conoscesse
donna tornai
A cui le sette
Stavano
Li
Riguardando
Tanto che
D'
'1
meno
una corona
in sulla testa
.
Posta
, .
a4
AMOROSA VISIONE
cosi mirabil festa
,
E vedend' io
Per
lui raffigurar
mi
f'
vicino
fi
Fra
me
dicendo
gran cosa
a questa
Trattomi
cosi innanzi
,
un pocolino
la
Non
Il
conoscendo!
donna mi
disse
,
sii) vi scrisse
sommo Ben
le
Pene
e la gran
Morte
25
Come V
Gloria del
mondo
in atto d'
una donna
XXl suon
Che nomin il maestro , dal quaP io Tengo ogni ben se nullo in me sen posa
,
Benedetto
sia
tu
eterno Iddio
io possa
vedere
Aveva
Tra
Dove parca
me
dicendo
deh perch
si
il
foco
sluta
?
uomo
la
si
eccellente
,
o dura poco
,
,
Viva
fama tua
a-
ben saputa
,
da' quali
ingrati
!
Fu
Molto
la
si
Color che gi
seppero
,
e colei
avvisati
Che
'n te
s'
incinse
onde siamo
26
Io riguardava
AMOROSA VISIONE
,
mai non mi
,
sarei
Saziato di mirarlo
se
non
i
fosse
Che
Lh
quella
Donna che
passi miei
,
Mi
E'
disse
Forse credi
f
morte posse
i
Tu
I
volgi ornai
mondan romore
avrai
,
eredi j
quando riguardati
,
Di quinci andremo
che lo
star
mi
sgraia
cui io dissi
,
Donna
tu non sai
Neente
perch
tal
che se tu
si
il
sapessi
Non
Noi
parleresti forse
turbala
Veramente
se tu
il
mi
dicessi
,
^ Ma
essi
Con
Quel
Io
gli
Lh dove a
mi
dovessi
Odi
Forma non
bella figura
Non Citerea allor eh' elF am Marte N quando Adon le piacque con sua cura
,
f' si bella
Donna pareva
leggiadra e pura
CAPITOLO
Tutti
li
VI.
soprastava veramente
pietre coronata e d' oro
*
Di ricche
Ardita sopra
Neil' aspetto
magnanima
e possente
un carro
tra costoro
,
Grande
Ornato
in
,
man
tenea
Una spada tagliente con la quale Che '1 mondo minacciasse mi parca
Il
Era
e teneva nella
d' oro
,
man
sinestra
Un pomo
Vidi sedeva
e dalla sua
man
destra
forte
.
Due
cavalli eran
il
Traeano
intra
altre cose
che iscorte
intorno a questa
,
Quivi furon da
Sovrana donna
,
me
nemica di morte
,
eh' a sesta
e ritondo
.
Un
N
cerchio
si
movea grande
lei
sopra la testa
"'l
sia
cosa in tutto
mondo
,
Villa
Che non
Scritto
e non invano
,
un
la
verso
Io son
mondano
e provedendo
di sopra e di sotto
,
Le dimorava
e chi la gi seguendo
28
AMOROSA VISIONE
mirava
;
O lei
Tanto
stett' io
che d'
,
cura rotto
viso steso
Diedi a mirar
Dietro a costei
il
quivi pi e pi ne vidi
,
e quale
,
Conobbi
se
'1
Onde
al disio di
^9
Dove
si
fama
del
mondo
fra' quali
fu Giano
,
Saturno y Nemhrotto e
altri assai
JL ra
gli altri
,
che
Fu Giano
e di furore
,
cui
il
figlio
.
Mand mendico
11
superbo Nembrolto
In Senaar
f'
che
'1
gran piglio
l vid' io
,
ed
il
Mirando ognun
Givano insieme
Robusto
donna con
e
disio
dopo
lor seguire
,
dimoro
mano
. .
3o
AMOROSA VISIONE
mondo primerano
,
primo
,
Mirabilmente
edificai
,
Primo
Appresso
quella cittk
i
Chiamaro
il
Seguia Sicul
che
l'
Isola del
fuoco
.
Prima
medesmo
loco
,
Facendosi
alla
Rigido e
fiero quivi si
Nino
che prima
il
sito
che parca
)
'1
suo ardito
e cosi furiosa
,
Vi
si
mostrava
come quando
nel cui
,
a lui
saria figurata
Con
gli
Vi conobb'
io al
suon
Fu Tebe
il
cui arguto
,
ricevuto
, ,
, ,
CAPITOLO
Poi seguitava
VII.
Danao
dal quale
Che
f'
,
sopra Ellesponto
freno
la
all'
il
lungo ponte
Venia
Riguardando
Alzata
,
donna
Di cui
1'
Laumedon sen veniva dopo esso Con molti successor dietro alle spalle De qua' giva Priamo oltre con esso
.
Appresso
il
qual
Che
le
Dee vide
nell'
oscura valle
Andasse di ci eh'
egli
aveva fatto
Quando di Grecia si parti fuggendo Dopo costui Enea seguia con atto
Pietoso molto
,
non molto
distante
.
Giulio Ascanio
il
seguitava ratto
O quanto
Tra
Era
mano andando
mio parere
assali tutto
Ver
che
'1
mondo
Con
32
11
AMOROSA VISIONE
qua! con
fretta
il
voleva
,
al
postutto
,
Toccare
cerchio
il
re Filippo e
Nectaneb
andava
,
Che
snello
,
fello
*
E senza
. .. .
33
Della medesima
Fama
,
guta Salomone
re eccellente
Che
Di
fu
si
savio
io dico
,
Salomone
che possente
mai
.
Fu
l"*
umana
gente
affigural
Assalon
che pi bellezza
altro
Ebbe
Tra
nel
mondo che
giammai
Che
d' intorno a
il
Tebe
feo
ncora
si
mostrava
',
valoroso
il
Polinice
Broccardo
,
seguitava
'1
re Licurgo
e Giasone animoso
AMOROSA VISIONE
34
D
AMOROSA VISIONE
retro al quale Pelleo cavalcava
,
Con
quella lancia in
ferita
che
spietata
Vendetta
f',
Non
serraron pi Troia
che
1'
entrata
Avevan
Diomede ed
Ulisse
e ad agnati
armati
,
la
Donna
valore
alzati.
il
cui
sommo
Lungo
Anteo dopo
Di
come
se stesse
tutto
armato
d'
Androgeo parea pi
d' ira
gli calesse
,
quanto
pareva infiammato
talento
D'
ira e di
mal
Menelao
lato
dopo lui
cavalcava AnGarao
, , , , .
CAPITOLO
Che
i
VIIL
35
Di Tebe
ruinando
il
a'
dolorosi
dell^ intelletto
C hanno perduto
Venivan dopo
ben
lui molti
animosi
disiosi
nere
mar
spoute.
Turno pareva
Lagrime avesse
viso
Ed
Eurialo ancora
v' era
,
e Niso
Mostrandosi piagati
Ciascun di lor
come V un per T
foro
altro
conquiso
Non
e dopo loro
lasso
,
uom
Helena dopo
lui portava
ardendo
;
e pur costei
.
s stessi offendendo
lei
Con un
Neir
coltello in
man
:
atto
36
Armata
tutta
Con pi compagne
Non
era
11
altiero
portamento maraviglia
,
tenendolo strano
venia la figlia
,
lei
lieta
e dopo Jole
,
Ancora quivi
d'
Ercole
si
duole
37
Dove conta della medesima Fama , e massimamente di Dido , e d^ Ecuba e d' altre
Me
,oveasi
Cartaginese
In braccio Giulio
Isconsolala giva
,
vi tenne
Cupido
,
al
mio parere
:
Ancora
com'
io vidi
,
in
man
tenea
Tutta smarrita
Che
'1
petto le pass
,
che mi facea
Essendole lontan
nella veduta
Ancor paura
non eh' a
lei
eh" ardita
.
Fu
E
Con
come can nella voce latrare Ecuba vidi con poca di vita .
lei la
Quivi parca
in aspetto ancor
si
bella
Che me ne
fc' in
me
maravigliare
., , . ,
38
Piangendo
AMOROSA TISIONE
a'
Quand'
elli
andar per
dorate velia
dopo
lei
dolente aflSgurai
dicere
omei
,
pi savia alquanto
si
fossi stala
amore
.
che
'1
dolore
fiera
,
Tufno
il
suo vigore
,
lei
nera
Romolo
Traendo
Ratto
Remo amendue
nomati
Si facea
Foyoneo
,
Legge
civile
siccome
si
crede
E dopo lui
Che
lieta
venia
f'
Numa Pompilio
, ,
ne
Roma com' si
,
vede
dopo
, , , .
. ,
CAPITOLO
Ivi
IX.
39
Tarquin Superbo
Paran
,
e Coilatino
,
'J
re Porsenna
lor
cbe andando
Ferocemente seguia
L' inarsicciata
cammino
man
Che
Il
'1
nescio fallando
valoroso Bruto
per lo cui
dal giogo reale
,
Ardir fu
Roma
,
Diliberata
seguiva
,
e con lui
,
Orazio
Code
il
v' era
per lo quale
Tagliato
Libera
Roma
eh''
e valle
,
Armato
si gitt
per
la fessura
Roma
,
e'
suoi abitatori
Che
Pi
Seguia Fabrizio
disi
che
gli eccelsi
onori
,
maggiori
Di Giulio
Riguardando
Curio
,
Tarpea tanto
la
sua grandezza
palese
,
mi
si f'
Ch'' al presto
sempre
,
1'
indugiare offese
Vedevavisi Mario
che
f"*
lo impiglio
Con Lucio
Mettendo
Siila
nella cittate
a' colpi
il
padre contro
al figlio
'^o
AMOROSA VISIONE
,
Juba
ed Amilcare e Mitridate
v' era
Manastabal e Codro
ancora
.
dimora
ancor
Allo
esilio
che 'n
,
vista
gli
accora
che
la strada ella si
Fece
a'
Roman
quand'
fuggio
Per lo Tevere
in parte u'
non
,
si
guada
Lo
cui tornar
Roma
rinvigorio
4i
(GilPI^(DI&(D
^.
medesima Fama
,
e come la
,
seguita Annibale
Cleopatra
Cornelia
XJLhi quivi
fiero
ed orgoglioso quanto
,
Vi
vld' io
alli
Gh'
Koman
Rubesto
gli
Cartagine sub s
In ver
la
gli
Donna andando
a suo potere
Asdrubal
Con non men di fierezza nello aspetto " Con una lancia cavalcando armato
.
"
Corolan
^
'^
'
Ebbe conira i Romani e giustamente Quando leal cacciar lui per sospetto
,
Come vedendo
Che
'1
quella umilemente
la
genero piegando
-I
sua ira
.
, A pregai
o'imsf) oiiD
Oltre con
gli altri
andava ver
;
la
mira
il
Bellezza della
Donna
dopo
quale
Come
. ,
4^
AMOROSA VISIONE
,
Masslnissa seguiva
del suo
male
,
andava
e Persio poi
come
potea
,
Giocondo
s nel
sembiante mostrando
si
vedea
Cesare
che in
vista
ancor ridea
D' avere
a forza avuto
d'
da coloro
real dignitate
.
Nome
Per
imper, che
istatuto
Ornato
di beli'
arme
e incoronate
Le tempie avea di quelle fronde care Che fur da Febo gi cotanto amate
.
Nero
Ancora
nell'
oro
vidi
mi pare;
in
Che
in pian portava
e simigliante
.
Di quanti
forte Ottaviano
Che
dentro
al
mano
Quanto alcuno
altro fos^se
mai mondano
,.. ,
CAPITOLO
A
lui
X.
,
43
gran
Pompeo
.
Tal che di
lui
mi
f'
tornar pietoso
,
Mirando
dietro a s a
Tolomeo
vilmente
Che Che
Allora
il
seguiva
poi uccider
feo
Marco Antonio
,
quivi ritto
,
Seguiva
Che
Ridottando Oitavlan
perch commesso
si fatta
Le parca
forse aver
offesa
Che non
Ivi
non potendo
forse
il
core
,
Di
Con due
serpenti in
una sepoltura
:
si
vedieno
due serpenti
.
Prima che
questi
credo pi di venti
,
Era
'1
CV a Roma
Que'
che insuperbiti
lor
campione
44
AMOROSA VISTONE
poi dopo ad essa
,
gli ocelli in
,
giuso
dopo
lui
.
In
atti riposati
e mansueta
Quasi
alle spalle a
Cesare
,
di cui
lieta
Venia
e in lui quieta
Ogni
altra voglia
che
la slimolasse
, .
, ,
45
Conta di que^ della Tavola ritonda che seguitano la Fama del mondo, e delle gesta di Mon,
grana e
altri
tulli cavalieri
re
de' primieri
dietro
ad
,
essi
venia Lancillotto
,
man
Ferendo spesso
cavai poderoso
alla
Per appressarsi
Donna
piacente
Di
In su un palajQreao orrqvolmente
46
La
AMOROSA VISIONE
luce del suo viso
,
ove beltate
s
Quanta fu mai
Sorridendo negli
Piena
,
tututta
,
mostrava
atti
di pietate
Con
gi
ne
visse lieto
Lunga
fiata lei
,
senza misura
che poi
Seguiva Galeotto
altro di
il
cui valore
si
compagni
figura
lui seguiva
Ghedino ed Astore
,
Dimare
Dis'iosi ciascun di
pi onore
L' Amoroldo
d' Irlanda
,
ed
A gravano
,
.
Palamides seguiva
e Lionello
'1
poi appresso
.
bionda a
la
ad esso
Venia
man
E rimirandol nella faccia spesso O quanto ella parca nel viso offesa
Dalla forza d' amor
,
di
che paraa
tutta accesa
:
,
Di che
Tu
diceaj
. .
, ,
CAPITOLO
In qua
ti
li
XI.
4;
,
amor mio
il
Tu
viso
cammin m'
invio
assiso
,
Ruhesto e
fiero
,
Brunoro venia
i
altri
molti
lui
:
Eran con
ma
mia
,
Dopo
la
mondo
fu cotanto reverendo
,
un
Ancora
Ch'
egli acquist
oro nel
campo
cileslro
'1
in
man
fiero
ed ardito
.
Cavalcando
Da Montalban
Intra'due suoi
reverito.
Tra
loro era
Dusnamo con
sembianti
,
li
quali
tutti
quanti
,
Per volere
48
Appresso
AMOROSA VISIONE
lui seguiva
con coloro
,
Che
Lui
Federigo secondo
'1
Barbarossa
Dietro sovra
'1
altra possa,
.
49
e Dove tratta della medesima Gloria mondana come poi la seguita Carlo di Puglia e Gotti'
, ,
fre , e Curradino
e molti altri
N
I
me
Che
Far
loro eccelsa
li
fama
gloriosi \
'
E fra
gli altri
atti si
che molto
disiosi
Negli
mostravan di venire
esser famosi
A quella
Armato
Donna per
tutto sopra
Rubestamente
in aspetto seguire
un gran
destriere
sire,
,
al
mio parere
gigli d'
oro
Ch' ogni
Ognun Che
qualunque
fosse di coloro
,
gian davanti
rimirava lui
dimoro
AMOROSA VISIONE
, .
5o
AMOROSA VISIONE
,
Se ben ricordo
Insieme con
e'
mi parve
,
costui
il
eh' ebbe
,
maschio naso
molta
da cui
Tutto
il
conquistato
e funne coronato
il
Con una spada che in man lenea Da ogni parte si facea far lato
.
Appresso a
11
lui al
Che
11 re
in
arme ebbe
gi valor cotanto
li
venia
,
con
lui Curradino in
assai
,
compagnia
Retro a costoro
che
io
non metto
Qui ne
seguien
ed
il
mio
detto
man manca ed
,
alla dritta
Ch'
io
non ne conto
pi ne conoscei
E la
mia mente da
oltre
,
disio trafitta
Di vedere
Perch
pur mi stimolava
fitta
.
la vista
non teneva
Sovente
all' altre
cose
mi chiamava
, ,
,,
CAPITOLO
Il
XII.
,
64
Non mi
Verso
valeva
la terza faccia
man
assai
,
diretta
ammirare
Pi eh'
io dir
non potr
tal
:
che
me
slesso
Assai fiate
men
maravigliai
Con
gli
occhi alzati
,
mi
feci
pi presso
Al
detto luogo
vi stessero in esso
,
Oro ed
argento
un gran monte
e con
essi
ZaflBri e ismeraldi
con rubini
credo vedessi
,
Ed
Riguardando
basso
,
con uncini
E chi con
pale
,
Ronconi alcuni
ed
,
intorno ad elio
Con V unghie
Popol vi
uno
infiuiio
Non onorando
il
piccolo
il
maggiore
A
In
Gente
vista
si
avvegna che
,
la lor viltate
Pur
Gli
scopria
altri
Givan
cacciarli
Per prendern'
essi
maggior quantitate }
e chi con detti
Usando
chi con
fatti
Prendendo pi che
la
dovuta sorte
Sa
Alcun
Se
v'
AMOROSA VISIONE
avea
clie
i
loro manielletti
,
n* avean pieni
Abbandonayan
Conobb'
e vidivene alcuno
,
Adunque
ogni
uom
si
Mida
Marco
Crasso
e Attila
>
si
golsa
Di quel perch
Entrato infra
'1
affanna la pi gente
y
,
tesoro pi fervente
,
Vi
vid' io
Mida
Non
Dagl' iddii
che ci che
e' toccasse
Di
mio
Nelle sue
man
Con un martel ferendo sopra '1 monte Gran pezzi e grossi levando di quello
54
AMOROSA VISIONE
Era Epsto con un piccone in mano Con punte agute bene ad entrar pronte Ognor che su vi dava non invano
,
Tirava
il
colpo a s
ma
i
gran cantoni
^
Gi ne
Impiendo
suoi predoni
Ed
A
Dannando
vi vid* io
ancora furiando
,
Nerone imperadore
Sopra
'1
ed avea
,
tesa
monte una
rete
e gi tirando
n'
aveva presa
,
Di quel
tesoro
Ivi di dietro
un poco
a lui segula
Con una
Ora
scure in
man
Poliuestore
feria
,
E quanto
pi potea quivi
romore
Ora mettendo
Quando
la
.'prltura
,
e molto ne levava
colla sua cura
.
Conlinovando pur
Appresso
lui
,
tutto
'1
monte
ne
graffiava
,
molto gluso a
so
ritirava
V ebbi mirando
Ch' a
.,
CAPITOLO
Lk
si
XIII.
55
Con un roncone
Di quella
Voler
In
a'
man
il
tagliando
,
e presto
pi
faceva raccolta
suo molesto
modo
Kubesto appresso
sua crudeltate
,
Falaris dimostrava
ricidendo
*
Con una
accetta
Poi arrotata
la ingrossata accetta
Con
Quivi
vedea Pirro
accompagnato
j
Con mal
molli
li
A cui
cesta di collo
1'
a cui di seno
,
Avean rubato
Ridendo poi
Ch'
fra lor se
ne facino
Ancora
Il dispietato
ed iniquo Tereo
,
Di quel
tesoro prender
,
nel quale
feo
elli
come
:
Quelli a cui
il
toglieva
dopo
lui
per la cui
Cura pi
Quivi ne
da
lui
56
AMOROSA VISIONE
la
Avea
un lembo
Siracusan Geronimo
tesoro
Ed
isforzarsi
Ma
Anzi
niente era
loro adoperare
57
Dove
zia
si
,
V Avari"
.
fra'
quali
Gran
Ad
ali
sconfortando
come
rei
Erano
a posseder
^
Mostrando
s*
il
Riguardar vero
loro adoperare
Le some
.Ver
Non
Cbe
Di
ingombravan per
gli altri
,
pi cbe
avesser le
assai v'
avea
cb' io per
nome ben
riconoscea
, ,, ,
58
L qua
,
AMOROSA VISIONE
perocch sono conosciuti
,
,
Non
Con
bench pari
.
Potrebbono
questi avanti al
ira
guar
Quasi
E
Il
rilucenti
,
Ch' a gloriar
Recarsi in
va con procedenti
forte biccicuto
,
mano un
Dando ta' colpi sopra '1 monte d' oro Che di ciascun saria un mur caduto
e quel tesoro
si
serbava
Oltre grattando
monte dimorava
,
Con
Con
aguta unghia un
eh' al
mio parere
.
In borsa
Non
eh' altro
fosse
apertamente
me
io
stesso
e lieto
avea benignamente
figlio
,
Nudrlto come
ed
chiamalo
.
Aveva
lui e
,
Davanti e poi
uno e
A prender del
tesoro disiato
, ,
, .
CAPITOLO
Ogni lingua verrebbe a
Per qui m' aggia
Scusato
,
XIV,
meno
alquanto
59
dirlo
lo lettore
gli
s'
io
non
ritraggo appieno
Quand'
io
Ch'a me
io
mi
voltai
.
destro canto
D'
Se con onor
potesse esser
,
giammai
io avrei fatto
,
s'
io vi fossi stato
io vi
come
v' era
,
Alcun cb'
Si
,
conobbi
fora la
che veduta
,
mia cera
,
Credo
pi volenter da
,
tal
che malto
Or mi riputa
perocch
i'
ho poco
E
Ha
!
quanto
altrui
il
Risuona
suo foco
'1
pi caro parente
,
nemico
,
Ciascun lo schifa
e se
'1
non ha moneta
amico
.
voglia per
Vnque
s'
ogni
uomo pur
,
di quello asseta
Mirabile non
poich virtute
mondo
eh'
si
vieta
cui valor
Di quel pensato
uomo
pensar dee
-,
Non
Ma io mi
Il dir
credo
AMOROSA
me
VISIONE!
,
Avvegncli la
questo difetto
,
Tanto
con
effetto
N da
tal
,
desidero
mi
trarria
,
tanto il pregar mi par noioso Che di danar sovvenuto mi sa Dopo mollo pensar desideroso
.
Alcun
Di veder
tutto
dirizzai
il
viso
Amor
6i
Doy^e
V Amore
,
F-
li
seguitano
V^uella
Di
parte dov' io or
mi
voltai
,
Rallungar
si
,
per dico
Ch'
io feci
a guisa d'
un giovane
prato
Tutta
Similmente
ed adornato
D'
alberi molti e di
nuove maniere
E V esservi parca
Un
gioioso e grato
Tra' quali in mezzo d' esso al mio parere gran signor di mirabile aspetto
.
Al qual mentre
Sopra due
io
mirava con
i
effetto
,
lioncelli
pie tenea
fatto letta
6s
AMOROSA VISIONE
bella corona in
li
Vna
capo avea
Che un
Il viso
messa
Parca
Aveva convenevolmente ad
Senza comparazion
la
sua bellezza
ali
Era
d'
oro
.
In
man
alla reale
Vestito al
mio parer
Ik
il
d*
un drappo ad oro
,
Orrevolmente
vedea cotale
nella
Tenendo un arco
man
sinestra
.
La
Ma
giovinetta e di
mezzana
etate
E 'ntorno
Genti
,
Gai e giocondi ve ne
vidi alcuno
Altrui vi vidi
in isperanza
ognuno
Io che mirava
il
grazioso sire
il
Immaginando molto
Per molti eh'
Ornata come
lui
suo valore
Li vidi
allato
una donna
,
gentile
egli
La qual parava
si
com^
Amoro
CAPITOLO
Vaga
negli occhi
,
XV.
:
,
63
pietosa ed umile
Ver
E E
Non
ia tanto era ad
Amor
dissimile
5
me
'1
cor mio
si
1'
percosse
Mirando
se
non che
si
alma mia
,
riscosse
senza a
lei
pensar fu poi n
fia
Quivi a
In fronte a
lato
lei
ad
Amor
vidi
Lucia
Due
E la E
movesse senza
il
fretta
D' intorno a
s tutto
prato allegrava
Come
se stata fosse
primavera
'1
gi
Facendoli venir
,
dovunque
suo
era
si
parean mirabili
pareva
li
atti
Ch'Amor
se n'
ammirasse
in detti e fatll
con
alto
intendimento
a'
Pensando
al
suo sembiante ed
suoi traiti
AMOROSA VISIONE
,
Contemplando
ad
Amore
il
suo talento
f
Com' aquila a' figliuoi nel nascimento Con amor mostra ond' ella li produce
,
A
A
cosi questa
si
Credo che
faccia a chi la
fa
duce
Donna mi
stava
che
in atti dicesse
,
Parea parole
Come
lo
. , . .
65
Dove
tratta d* Amore, e
se con
si
congiun-
atti
suol
somma somma
dove
altezza
E son
11 viso
mio
,
chi vuol
,
bellezza
si
Veder
riguardi
vede
;
Accompagnata
lei a
,
gentilezza
e di
mercede
v'
Fontana sono
Iddio
mi
ha mandata
Donna pi
mai sdegno
me non ebbe me
tanto
il
loco |
Per
Amor m'
ha cotanto onorala
suo foco^
sia elio
:
Ancor risplende
in
Che
Avvegnach da
me
i
sia
poco
,
N mai mi
Pensando
parran duri
suoi marti rj
al
MOROSA
VISIONA
. ..
66
AMOROSA ViSIONE
bene cieco quei che
i
suoi disiri
,
E senza
Cli'
dardi aguti
qual vedete
giovane angioletta
disia
chi m'aspetta
Ancor pi
Noi mi
intesi
ma
si
la fantasia
ridice
rimirando
e'
Il
1
Da
Amor
si
"Vidi mirarla
Tutto
dipingeva di pietate
Ognor a
s colla
,
sua
mano
si
il
petto
,
Tastando
quasi non
avesse offeso
diletto
,
molto a
s'
lei
mirar sospeso
Per guardar
io
V udissi nominare
seppi immaginare
O eh' io
LI noi
In
'1
vid' io
n
,
'1
Avvegnach
D' ond'
com'
e
io dir appresso
5
io
il
seppi
11 il
dico espresso
di sapere
. ,
, ,
CAPITOLO
01 me
,
XVI.
cura
,
G7
clie lei
mirando
il
mio volere
stretta
Non
avrei sazio
mai
ma
in calere
in ver
l'
altura
Non
Che
gi rubesto
mut sua
figura
Europa
levarsi
gir su per lo
,
mar
come
cacciato
Fosse
In quel paese
Da
dispose
.
me
che
la riconfortasse
Narrando ancor
le
Ma
con
diletto
1'
avuto disio
Com' una
Giltarsi in
Trasformato
e cadendo
,
lui vd' io
una
torre
e prestamente
v' era
,
A
11
amava
oltre
maniera
Dovuta
E belle
s'
era
68
AMOROSA VLSIONE
dell'
inganno
,
Quella
ma
e costei
,
Partir senza
il
Di che parca
Ch*
omei
^
argomento
, ,.
69
d'Inaco in una
XXa
come
bella seguiva
,
una
storia
mi pare
memoria
*
Se ben mi rappresenta
la
Era
11
Giove
e vedendo tornare
suo disio
le
vedeva narrare
Lungo un boschetto con essa soletta Sotto piacevoli ombre con costei
Star lor vedea sopra la verde erbetta
,
Ma
cosi dimorandosi
vi
con
lei
,
Giuno
sopravvenne furiosa
Temendo
Giove
,
Mut e lei don alla sua sposa Or poich Giuno aveali presa quella
Per tema forse di simile
offesa
,
Argo pien
70
AMOROSA VISIONE
1'
aveva presa
guardia
in alto
un
pastore chiamava
gli
avea intesa
,
lui n'
andava
,
Con colui quivi riposando stava Onde sonando vedea chetamente Con tutti e cento gli occhi eh' Argo
,
avea
.
altro pastor
vedea
Fu
li
da Giuno mutalo
irata poi
,
in su' uccello
La quale La vacca
parca seguire
lei
Nil
quando
,
lo
Dio,
.
Giunone rattempr
Ch^
ebbe mai
bestiai
li
,
e le sue ire
e lasci la pigliata
le die pio
:
Forma
che Giove
poi la vidi
deificala
li
dalla gente
divota assai
.
Con
Dopo
detto iddio in
forma femminile
affigurai
j
In un fronzuto bosco
E riguardando
Negli
atti
lui
che
nel gentile
mi pareva
CAPIXaLO
L
affannalo forse
si
XVII.
71
sedeva
un
forte arco
Dal suo
delle giovinette
,
:
Che
si
credette
lui
venendo
lei
,
Per
baciar
Era
Ver
lei si
Giove
,
Prendendola
la trasse
Ove baciando
Aveva
Sola
li
lei
,
essa
con esso
S stava cheta
rotto
il
Che
Tacquesi un tempo
donna
nel cui
,
Ma
altrui
Coro
di
divisa
5
,
Di che
A lei
die
forma
e fella assisa
stelle
Essere intorno
poi piena di
mio parer
il
di dietro a quelle
Istorie
, .
91
AMOROSA VISIONE
,
In dentro andato
se
V avea V avea
pigliato
Leda
portato
#
E 'n camera di
L come
lei
tosto la inGnta
,
preda
Si \ide inchiusa
lieto ritornossi
Tutta negli
atti lei
maravigliossi
s alla sua voglia
,
Ma
concedendo
racchetossi
alta soglia
#
?3
con Semele
<
come
ell'aise,
'opo D,
costei si
vedea seguitare
egli arse
il
Come
gi di
Semele
core^
come 1* ebbe ancora vi si pare Ornata come vecchia e di dolore Piena era quivi Giuno invidiosa
, .
la graziosa
,
Giovane domandava
s'
ella fosse
.
Ben
Nel
dell*
amor
di
Giove copiosa
si
mosse
5
Non
llor
si
conoscendo
lei
e le rispose
Altro che
me
turb Giuno
,
ben V
:
ascose
,
Con falso aspetto e disse ora ti guarda Che non li inganni con viste frodose :
Pi furon quelle
Vista ingann
gi cui la bugiarda
ed
io
ne so alcuno
Ma
.,
74
Istea
AMOROSA VISIONE
con teco
elli il fa
si
,
Se
ci sia
:
inganno ninno
dipartia
questa aspettando
.
Rimase con
A cui
Un
pregando
Or negheraimi
tu
s'
io
domandasse
e'
caro dono ?
,
A cui
rispondea
rispondendo
Come
con Giuno
ti
congiugni
disse
.
Cos con
meco
ti
prego che
I
stea
Ahi come a Giove dolse ma non sdisse Quel che impromise ^ ma invito quello
,
F', perch
'1
Rilucer
li
d'
si
Semele
e in cener trita
Per lo
disio
,
che
'1
consiglio dolente
gioita
.
Le
porse
Giuno rimase
Conforme poi
si
vedea similmente
,
Cui
elli
A lato
Per
lei
ed or di sopra gire
si
alti
boschi quivi
vedeva
poi
presa covrire
,.,
CAPITOLO XYUL
Molto dubbiosa
Perch
li
76
quella pareva
il
rivolta contra
grande Iddio
.
Con
Valeale poco
perocch
'1
disio
come che
lei
rio
vedea colei
del cielo
Che
partor
due occhi
Delo
isola di
velo
,
Con
la qual quivi
Giove
in forma quale
,
Un
Ove
satiro alla
mia estimativa
,
allato sedeale
e quanto
male
,
Amor
per
lei li
facesse narrava
li
N come
Assai negli
alcun rimedio ne
vale.
,
atti
suoi la lusingava
Tanto che
Con im promesse
e preghi la recava
la biltate
,
Che
Tutto
il
Perch un
J
Appresso
AMOROSA VISIONE
v' era Birria nighittoso
,
Caricato di libri
a picciol passo
,
Quando sar eh' io posi questo peso Che si m' affolla ponendolo abbasso
,
la ver lo
elei
il
ne gi
Giove
diletto
che di
piacque
,
Pregna lasciandola
al salire inteso
Di cui appresso
il
forte
Ercole nacque
77
Come Marte
si
e comejfi^
perch finiva
gli
antichi autori
Che
Laond'
Donna
diva
,
tomaimi
in ver
li
predatori
A rimirar
E
gli
antichissimi amori
v' era
il
umile tornato
fiero
fatto
amante.
.
Con
tal disio il
curasse avante
i,
Tra que* luoghi medesmi mi parca Con essa lui veder dentro ad un letto D' intorno
al
quale
al
Una rete sottil che gli avea presi Come per coglier loro in quel diletto
78
Sovra
la sua
AMOROSA VISIONE
vergogna
,
lacci lesi
Avea Vulcano
il
Che
tututti
chiamati
follia
Vulcan
Fatti a
Commosso
Di
Ha
come
Faceva
suo piacer
perocch avino
.
si
Trovar
e vannole cercando
cheti
,
si
starino
che quando
Che
E'
se
spiacesse
,
con
gli
occhi bassando
ne passi
Son quelle
Tutto focoso
volte che
saria
hai a vendicare
se
, .
me' che
ne
slesse
vid' io seguitare
,
lei
Temendo
Quivi da
e di sopra le spalle
,
pi focosa
'1
Entrava in Febo
Seguiva
,
che
dolente calle
f'
in fin
che stanca
,
dimoro,
.
Pi non potendo
in
una
bella valle
CAPITOLO
L
ritornata in grazioso alloro
,
XIX.
79
Sopr' essa
il
sol la
Facendole
Veder pareami
secondo mostrava
,
Che
si
ne' sembianti
rammaricava
Scitone
come
Maschio
da
amato
Mutava
in
Con
esso lui
lei
E
Or
Mostrava
cV altro
finito
il
non
con costei
suo ardore
Pi
un poco
tutto
il
suo splendore
far ci
il
Mirabilmente
vedea presto
in se
,
Chiuso tornare
onde
:
colei
?
Dicea maravigliando
or che questo
costei
la
5
poi
il
vedeva
starsi
,
con
per
Ma
morta quella
sua potenza
lei
.
1'
accoglienza
essa giacque
.
,
Che
in s
vi
li
f'
quando con
Tutto
si
Habituato
v' era
,
com'
li
piacque
Climene
8o
AMOROSA VISIONE
Era Nettuno
in
forma
d' Eursteo
s
La
vista
,
mia
cui
Cerere
am quanto
poteo
Non senza molli baci al La stimolava : ma io mi voltai Non potend' io pi quivi vedere
mio parere
8i
Come Bacco
di Licurgo
in
5
la figliuola
e di Fiuto
,
ama
Proserpina , 6
di Ptrmo e Tishe
e di molti altri
Ta o.
amore
La
figlia di
Licurgo
lei in
,
il
cui ardore
si
Quivi con
braccio
in
vedea
Temperar
non
:
forma n in colore
Che
si
sdicesse
,
'1
sirail
mi parca
D' Erigone
Cosi s quivi
soddisfacea
mio
^o
,
Pan
che Siringa
si
gi perseguitando
Ch' avanti
lei
fuggente
'1
V andava pregando
,
Ma
anzi tornata
Poi di quella
Sonali fur
perocch primamente
Da
esso fu la
zampogna
trovata
AMOROSI VISIONE
,,
8a
Appresso
AMOROSA VISIONE
lui vi vd' io
il
dolente
,
^q
A
^
r
Filira accostarsi
vi vidi
dolcemente
,
o ci mi pare
li tristi
,
r e^ni
abbando nati
v-Am.
Avere
e quivi intender ad
amare j
e con essa
i
a lui presso
con
atti sfrenati
,
regni di
,
uce^pjjjtati
l4j^TV^
,
Pur con
istudio
y^t^^-'^nA-
d'essa
ho
stretto
Amando
Dopo U
Questi
gli
lei
dimorava abbracciato
diletto
.
xj^ju^ VA
U^ t*
stanco
manco
,
Vedeva quivi
in la faccia
lei
sedere
x^
,
.
E
A
abbracciata
tenendo
stretta
Appena seco
lui seguiva
gliel
pareva avere
poi
la giovinetta
,
Tisbe
^^
CAPITOLO
Della fontana
,
XX.
83
dov'
ella
attendendo
oscura >^
Piramo
Notte
:
si
posava
uell'
correndo
Piramo
la
con
sollecita
,
cura
A s
intorno mirando
se udire
O
Yi
Lui
Tisbe
,
secondo
in terra
il
suo dire
ci
mirando
la
ebbe veduta
,
Perch
La
Con un mantello
Perch tututto
Ricogliendol
,
il
si
cambi
chi
ti
uccise?
?
,
Chi mi
Ontoso
ti
tolse
dolce
mio
riposo
tutto
lagrimando mise
ad uno stocco eh' avea seco
1'
,
La mano
anima
:
divise
,
con teco
ali*
Tisbe
moro
,
acciocch'
,
Di Dite
lasso
ti
ritrovi
ombre meco 5
spesse
sbigottito parca
che cadesse
mantello a pie d' un
i
Quivi sopra
'1
moro
.
E
Non
dilettava a Tisbe
;
gran dimoro
,
usci
e disse
,
forse
e gi
non
loro
84
Soa use
Essa
AMOROSA VISIONE
a noi far
j
male
e
e oltre corse
fosse
.
Alla fontana
,
quando
le
more
si
rosse scorse
,
In ci mirando tutta
percosse
Quando Piramo
ferro aguto
mosse
,
'n su quel
gitt
dicendo
,
amante
Io son
la
Tisbe tua
io
mirami un poco
e pi
al
Anzi eh'
muoia
non
loco
disse avante
65
Come Giasone
e di
5'
.
e di
Medea
Creusa
il
presente accidente
Amore
coJ^Si^Qx^l
Impor
die
'1
suo furore
jLCcUyy^-
Ha
'
Di
bel figliuolo
,
Gli striuser
n'
ebber doloroso
si
spoglia
,
crede rivestire
pr
si
doglia
/^
Giasone in mezzo di
Le
Tutte e
nominate
Isifle
Medea
86
AMOROSA VISIONE
fede alcuna
dicesse
,
O senza
Che
mi parca
,
Islfile
o dispietato
O pili
Deh
,
quanto onor tu
fosti
ricevuto
Uom
N
cotal
dono a
lui
mai conceduto
te concessi,
,
portando fidanza
come
a
'1
vento vana
,
Facendo saramenti
Nel tuo
partir
me
desti
speranza
,
mi
che giammai
.
Non
cambieresti
,
Andastitene
Pregna
lasciasti di
doppio figliuolo
Ed
a tornar
,
ancor verso
me
hai
Con sospiri e con pianto e con g ran d uolo Gran tempo stetti dicendo : ornai tosto
,
f^\>>
Ed
appena
credetti quel
,
che sposto
Mi
fu di te
eh' avevi
,
nuova amica
.
e mutato proposto
ti
dica
Se non eh'
io
ardo
e tu in giuoco e festa
.
Ora
ti
stai colla
mia nemica
Che
ma
tu stesso pensa
,
Chenle
qual questa
.,
CAPITOLO XXL
Assai
ti
87
prego dunque
lio
se offensa
Non
commessa
al
non mi abbandonare
.
Ma
Non
con piet
rlspondea Giasone
atti
ma
poi stare
Vidi negli
molto dispettosa
:
Medea
Giasone
,
Ch'
io tanto
feci
amassi per
te
n per cui
facessi
.
Quanto
siccome sposa
sconfessi
Com'
io
ti
die' mirabile
tori
argumento
combattessi
Come
Insieme
'1
drago ingannassi
me
,
,
ne venni teco
io
il
stesso
E sai
che
mio
'1
picciol fratello
Uccisi
acciocch
mio padre
il
sopr' esso
e quindi snello
nostro legno
elio
:
Gi cominciato a seguitar da
sai
Il
ancora
eh' io col
mio ingegno
degno
Di
feci
5
,
N riguardai
(ih' io
ancora a riprensione
facessi
non
morire
il
tuo zio
.
{Jtu>
Per signor
farti della
,
regione
^ {t^tx
Tu il
ti
conosci
Ogni cosa
tuo disio
88
Rivoltassi da
AMOROSA VISIONE
me
,
per
pi. doverti
Dare ad
Se non di
me
,
due
f*
be'
figli
vederti
Ognor
davanti
non
avesse stretto
Non
mip
dphjt f lp||p
;
,\\
jt^
XJcv^O
^''
Lo Che s' io non fossi stata alla tua vita N lei n me avevi n altra alcuna ^ Adunque a me per Dio ti rimarita yx^^
qual tu ora possiedi con una
,
-^S^
89
Dove racconta di Teseo e d* Arianna e dTppolt' to, e come Pasife s'innamor del toro, e d'altre*
,
N
Ma
on rispondeva a nulla
,
d costoro
,
Quivi Giason
ma
Greusa abbracciando
Con
dimoro
^ M^V^*
, .
xy
djf*'^
Che
diede Arianna
quindi uscire
5
Lui vedev'
io di gioia dipinto
E con lei FedraTsalir nel suo JegnoT E quindi forte a suo poter fuggire
Nel quale avendo Del piacer
di
Vedea dormendo
Gridando
lui
chiamava piangendo
e soletta
al
Sopr'
diserto scoglio in
mezzo
mare ;
90
AMOROSA VISIONE
,
Cime
Di
dicendo
deh
perch
?
s'
affretta
Abbi
,
pietaie
.
me
ingannata
se
lassa
giovinetta
salate
si
Segando
ne gi V onde
quegli
,
Con Fedra
e Fedra
tenea
.
la sua biltate
si
un poco
vedea
Accesa
tutta di focoso
,
amore
.
D' Ippolito
Di
]
Pasife
s
che
il
toro seguitava
Di
\0\e con
man
Le
dava
Stile acconciava
Prima
1'
mattezza
:
Aggradati la ma piacevolezza
Che pi
mi
gradissi
.
Non
Era
so che pi avanti
mi
volesse
fissi
Sopra
da
lui
punto U teneva
io costei
scissi
Riguardando
Quivi
^*^J*sA^m
Essei:
lunga
fiata
con
lui in
un
letto
corcata*
, ,
,.,, , ,
CAPITOLO
Del padre
la
XXII.
che conosciuta
.
Avea
Albero
1'
abominevole mistura
\edeva divenuta
,
la
'1
Che
suo
nome
o forse
ritien
sempre piangendo
compiuta
.
'1
fallo
la gioia
Sopra
la nitida
'1
acqua a riguardarsi
Di
s oltre
dovuto
modo ardendo
Deh quanto
Oim, dicendo tristo doloroso La molta copia eh' io ho di me stesso Di me m* ha fatto lasso bisognoso . ^
,
1'
arco e
li
strali
Aura
deh vien
Ma questo avendo
Cui
,
gi Procris inteso
tra
1'
ascosa
vedea
erbe
e' fiori
,
Essendo
amori
,
-,
Credendo
Volle
,
cV allora
, ,
venisse
e noi fece
si
Tutta V erba
mosse
,
e cefal
fisse
credendo alcuna
strai vi
fiera
preso
1'
arco suo lo
misse
. ,
^%
AMOROSA VISIONE
V erba
colpo
u' Procris era
:
,
lei feri
nello
amoroso petto
,
Ella sentendo
il
in voce vera
io sospetto
?
Oim
grid
perch ebb'
DI quel
Cbl
la
cb' io
non dovea
Cosi diria
.
.Venuto Cefalo
l'
anima mia
?
Or cbe
Dicea
,
facevi qui
oim
lasso
vita fia
,
dogliosa ornai
mia
Avendo
te recato
a mortai passo
93
Dove
tratta
con Euridice
ro con
come Orfeo and alV inferno a starsi ; e come achille era nel monaste-^
*
Deidamia
JAistrinsemi piet
1'
anima alquanto
-5
Ad
Cu'
presente
il
dolente regno
Sonando
Orfeo dico
,
visit si
dolcemente:
V'iwwW^
Fece
le
\\
v^
il
vidi slare
iQ
dicea
Amore
a questa gioia
La fiamma
tua
crea
Amor
Tu se' colui che ingentilisci cori Tu se' colui che ia noi valore induce,
i
94
Per
le si
te
AMOROSA VISIONE
fuggono angoscio e dolori
ogni allegrezza ed ogni festa
.
Per
questa Euridice
mi
presta
,
te felice
giocondo
per
te a madore
Star
come
fa pianta
s'
per radice
il
Diomede
e Ulisse
si
vedeano
In
vista
comperar
ma
dall'
un
lato
spadf e archi
,
forti questi
aveano
Saette ancor
Uno una
suora eh'
1'
presso
infino al ferro
Onde
parca dicesser
,
Questi Achille
cui
andiam cercando
.
gir se
fitta
s'
armava
, ,
. .
CAPITOLO
Vedendo
XXIII.
95
ci Deidaina, trafitta
,
Da
o dolce
\ita
credo la
?
finita
quai regioni
la
mia
Deh credi tu a questi due ladroni ? Deh non t' incresce di Deidamia ? Io son colei che pi che altra t' amo
,
che pi eh'
altra cosa
ti
disia
ti
chiamo
Non mi ti torre deh non te ne gire Non privar me di quel che io pi bramo
, ,
solo
mio
,
disire
se tu ten vai
;
guai
sempre
,
deh
aggi petaie
Di
Ahi
me
se grazia meritai
giammai
lassa
Tutte
Che
di subito sieno
abbandonate
ti
puoi
,
se tu vuoi
ha
fatto sconosciuto
,
tempo
per
me
'1
ricevesti
Per
me segreto se'
stalo tenuto
06
AMOROSA
Di mai
Sopra
partirli
VJSIOINE
avesti
'
mi
promettesti
? -
Di
me
l*
incresca
,
e del
ti
comun
la
figliuolo
f tivO
,
Cb' abbia m
se
non
duol
propria carnQ
Io so che tu vuo*
vi
sii
A me
medesma
ila
sicura morte
97
Dove tratta di Briseida dell' amore che portava ad Achille , ed appresso di Polissena,
,
costei dicesse
a'
li
rimaso
Dove
quella era
a lui
,
E innanzi
Tra r
dicesse
,
hai
io
i
Achille
abbandonata
Per
te
convenne che
fratelli
,
mi
dolesse
De' miei
quali io pi
amava
avesse
:
Che
mondo
,
per
1'
amore che
,
io
ti
portava
,
AMOROSA. VISIONE
, ,,
98
Rapita
AMOROSA VISIONE
me Come tu sai
,
mia
vergiaitate
A
\
mi
togliesti
Oim Non conobb' io che P animo sdegnoso Non t' avria mai 1' offese perdonate
che allora
la
,
tua crudeltale
Veduta sempre
in abito cruccioso
,
M' avresti certamente e cosi forse Non avrei dentro amor per le nascoso Oim quanto soperchio ve ne corse Quando con atti falsi mi mostrasti
,
Levasti Qii
il cor mi morse mi mandasti da te A Agamennon come schiava puttana; In quello il falso amor ben dimostrasti
Ch'
io
li
piacessi
,
e questo
poi
Eim
lassa
misera profana
,
Briseida cattiva
che
farai
si
Abbandonala
in parte
lontana?
Non mi
lasciar
,
morire in
tanti guai
Achille
aggi piet di
me
dolente
Deh guardami
coli'
_^
prendati piet di
,
me
alquanto
Dicea colei
ma non
amor
valea niente
che tanto
Ardeva
Periglio
dell'
di Polissena
Con gran
,
affanno, guai
e grave pena
amore
;
qual fervente
gli
., ,
CAPITOLO
per
lei
XXIY.
inlesi
.
99
spesso
mutava colore
,
Preghi porgendo
non erano
Onde
Rimirando
Sesto ed
ancora vedisi
,
Abldo
picciole isolette
'1
mar che
ivi
le divide
ancor parisi
Sovvennemi
quando
vi cadette
al fi'atelloj
ristette
.
EUes
andando di dietro
,
ove
,
in quello
colei
Mare Leandro
Venuta
andando in ver
snello
ricever costui
lui dal
capo
a' pici
E poi
vedeva quivi
lei
e lui
Con tanta gioia standosi abbracciali Che simil non si vide mai in altrui
Ritornar poi
il
vedea per
,
gli usati
Mari
alla casa
e di far quel
cammino
.^
Alcate tenendo
,
stretta
il
forte assedio
volendo
destino
Romper di
L'
non avea
,
E quivi
yi
si
quella torre
ove fu messo
Gi lo strumento
d'
Apollo sonante
.
100
Amorosa visione
Dell'
amor
l'
di
Mlnos
che a vedere
Istava
da vanta
,
Venir
la
Avendo
AI padre
Minos darlo
che
'1
volere
mar
salato
W andava
lieto della
sua vittoria
, .
101
Dove
tratta de*
medesimi innamorati
s"
e in parte
.
di Binde f che
E
L
ra pi l
Con
Ma
Glitennestra
,
si
tenea inchiusa
Lei imbracciata
e prendendone gioia
,
A suo piacere
Le ne
commesso
Non
Il
Biblide vidi
che seguitava
atti
suo
fra tei
con
molto ardenti
andava
Molto pietosamente a
Dietro parlando
,
lui
siccome parca
Negli
atti
suoi
,,
loa
"X
Jy\) '^ v^
I
AMOROSA VISIONE
,
Ahi
dolce signor
,
mio
Deh
Di
'
pietale
;
me
che per
te
Guarda con 1' occhio alquanto mia Pensi 1' animo tuo il mio valore
biltate
,
Lo qual
lo non
l'
ho per
io
na
per signore
Vedi eh'
Per
,
muoio per
,
la tua bellezza
te
piango
per
te si
strugge
il
core
,
Non
tener pi ver
'1
me
,
questa fierezza
di fratello
superfluo
nome
,
Lascialo andar
'^^
Aiutami
che puoi
Che pi
Riso
sface
.
Considerando
,
conforto
e allegrezza e pace
se vuoi
:
Render mi puoi,
dunque che
,
fair
Deh
Vedi
,
contentami alquanto
se
ti
piace
oh' io
altra
te
,
,
Ch'
Per
cu' io disio
e tu
'1 ti
sai
!
1^
Oim fortuna trista degli amanti Come coloro che non sono amati Amando altrui da tua rota son franti
Se tu riguardi per che chiamati
Sorella e fratel siam
,
non niente
i
Com'
dissi
e minor fieno
,
tuoi peccati
Togliendomi dolor
Morir mi
fai
che se dolente
A quel
che
sol disia la
mia mente
CAPITOLO
t\volgili
,
XXV.
,
io3
^
,
per Dio
deh
non fuggire
'**
tal
legge tiene
forte disire
Quale a
te
chiede
il
mio
le
molto pi tosto
si
,
conviene
In questo atto
fallir
che dlspietato
.
Farmi
Blbllde
trista
quanto
ti
t'
in disgralo
Veder
colui che
ti
dovria aiutare
,
Da
11
chi noia
E non
Ma
L
il
tuo disio
^^
.
poi appresso al
mio parer
vid' lo
,
^X^
Demofoote
atto pio
conte
ricordandoli ancora
Quant'
pronte
e com' ora
A
Tra
lei fallita la
promessa fede
1'
accora
J
\
o^
'
^^ W>^
f^'^3<^'
Meleagro e Atalanta
J^
r^'*^
accesi d'
far
amoroso foco
Non, lasciandoli
danno nessuno
^j
.
man
eh' a Cldippe
, ,
io4
AMOROSA VISIONE
quivi ancor facea dimoro
lei
E quella
Dicendo a
Riguardando
Cidippe a
Aconzio
,
Ella negandol
1'
un
altro
;
in tal maniera
se ingannata
lui
,
dicendo
r Fui Che
s'
da
io
te
la
mia
voglia
non
v' era
-,
mi
addata
letta
, ,
Non r
Anzi r
avria
mai rimirata n
lOi
Come r autore
e la sua
VJom'io mirando
Ove con
un
lato
,
Non
'1
cospetto
,
Di
Che duol li fora stato altro diletto Rammaricando dopo lui vedea
Istar tutta turbata Deianira
,
avesse
ognor soffiando
lei s'
aggira
Ma
Dicesse a lui
Volgiti a
o signor valoroso
tu suoli
,
me come
,
amando
,.
io6
AMOROSA VISIONE
,
Inscia cotestel
cui poderoso
,
'1
suo paese
.
vittoria glorioso
Non
senti tu
eh' a ogni
uomo
palese
Quel che
Di
Veramente
la
fama ora
in contrario sona
?
te alle passate
tue imprese
di te ogni
uom
ragiona
Che
Fili
ti
dona
eh' ella
t'
usa
come
il
servidore,
.
N Ed cosi
ti
smarrito
tuo valore
Che
Forse
t'
tu
non pensi
Ogni
ha
Come
le
donne fanno
dovria
alle fiate
Almen non
mai
della tua
mente
facesti
altro serpente
Ricordar
Busiris
deiti
,
e in Libia
grande Anteo
*
Vinto
traesti
Gh' avea
tre teste
rendeo
.,
CAPITOLO
Il
XXVI.
,
107
Ch' ognor senza dormir i pomi d' oro Guardando stava , fu morto da tene
I forti corni al furioso toro
Rompesti
e'
Centauri domasti
Quando
di pria combattesti
con loro
Or non
L' Idra
in
suo aiuto
Rimettea
quando
il ?
Non
fu da te
D' Arcadia
fu
e fu colui
1'
altrui
Da
te
ucciso
5
,
e quel
Caco rubesto
.
Tu uccidesti
Il ciel
rubato da lui
tutto questo
uom
s'
io volessi
Ogni
vittoria a tua
mente rendendo
:
Queste so
e'
hai a mente
or
dunque essendo
,
fra te stesso
Non
ti
Volesse Iddio
Non m'
avessi levata
che mi amava
sarei
E
E
forse in gioia or
io
mi
con esso
non immaginava
donna mi
io
lasciassi
.
altra
per altrui
non
lasciava
io8
AMOROSA VISIONE
ti
passi
,
Ismemorato
Tanta virt
in festa
ed allegrezza
Quanta
L' aver
in
me
io
non
riputerei
^
lasciata
me
ti
fosse mattezza
;
Ognora pi
di ci
loderei
Ma
s'
io
ho ben
offesa
109
Dov* era figurato come Paris d per sentenza la palla dell'oro a Venus 5 e come va per Elena in
Isparta
Me
Ove
.ostravasi ivi
ancora
effigiata
La
ed oscura
sedeva
al
l nel
loco strano
,
Davanti
qual Pallade
Giuno e Venere
mano
,
ignude
tenere
Le mi pareva
diceano a Paris
in cui blltate
Di noi pi
Donalo a
Dal capo
Paris
,
vedi
,
questo
pomo
d'
oro
lei
quando
ci avrai avvisate
al
ciascuna bella
fra so dicea
:
parca
,
Onde
deh
quale onoro
,. ,
.,
, ,
no
OgQuna
Di
AMOROSA VISIONE
d' esse a esso
,
promettea
,
Chi snno
bella
e chi ricchezze
,
e chi
amore
.
donna
pur
Non
si
qual ben
infine elesse
,
Venus per la pi bella e dillo a lei Su condizione eh' ella gli attenesse
farli
Cui
si
bella
lei
;
Che
Va' tu per
10 far
si
essa
che tua
sar quella
venuto
A
Ma
Tornava a Troia
e quivi
si
mostrava
.
Ivi
perduto marito
e con pietose
il
Parole a s invano
richiamava
. ,
CAPITOLO
La
si
XXVII.
Ili
vedea
ifi
e Jante
amorose
Far
festa pria
'1
Que' che
Laodamla
bella sospirando
Come
Di
s
,
se del
suo mal
,
s'
indovinasse
Ravviluppata
tutta
e non curando
lui raffigurando
s'
era
Iq giuocchion
dicendo
,
signor
mio
Se
Leal
,
io
li
sono amanza
dicesti
,
e donna vera
io
,
come
io
1'
fa'
che
Ti veggia
Ch'
arme tue
A que' e'
hanno mestier
periglio
Proprio fuggi
memoria
Viemmi
che
tanti cavalieri
,
Contasta combattendo
ogni consiglio
In
me
Ch'
Fa'
fugge di
me
e volentieri
ti
derrieri
,
solo
mio
diletto
Che
Laodamia
talvolta
tutta repleta
.
Ili
MOPiCSA VISIONE
era ancora inverso lei rivolta
,
Or
Penelope
Giammai non
Fra
amor
fisse
il
,
disciolta
me
dlsire
t
mondo
sentire
il
Che per
Io dica
segno
qua reddire
, ,
ii3
Dove V autore
tratta dello
innamoramento di
si
Di do
e d'Enea^ e
come Enea
parte; e
neW ul'
N,on so chi
Che quel
Di
piet
si
crudel
fosse slato
Dido
partissi iu
E similmente come
quello
ed onorare
si
Lui
e' suoi
ancor vi
vedea
ancora mi parca
stretto
A more
-,
vi
,
si
credea
Lo
AMOROSA VISIONE
, ,
, .
ii4
Eravi poi
AMOROSA VISIONE
come
insieme mente
altri assai
,
Costei con
Enea ed
Ripetendo
Pi non pareva a
aver sentito
:
siccom' io avvisai
,
scolorito
Ma
Lasciando
Di
dietro
incominciaro
,
il
lor diletto
Altri cornavano
e
,
altri
animosi
Correvan dietro
{
e gridando faceano
.
compreso aveano
E si facendo
Un
Che
Chiuso
il
e divenuto
Oscura notte
il
d in ogni lato
Aveva
e'
Con piover tal che mai non fu veduto Enea e Dido la fuggian correnti
la una grotta
,
e
,
la lor
compagnia
Perduta avean
di ci forse contenti
, .
.,
CAPITOLO XXVm.
Ivi parea
ii5
Dopo le quali suo disio scovria Ove Enea ad ascoltar quelle cose
Vedeasi
,
lei
abbracciata tenere
tempo
stati
il
dell' altro
piacere
medesimo cambiati
dell'
i
Vi
si
vedeva
uno
sembianti
dell' altro
Molto affrettando
suoi naviganti
Enea
vi si
vedea per
mar
fuggire
:
Le
cui
Dido parca
,
di dietro dire
Oim
Non
Enea
or che
disii il
t'
aveva io fatto
Che fuggendo
mio morire?
or
Che
tu
mi
promettesti
e'
m'
palese
L' inganno
Deb
non fuggir,
du' tuoi
l'
essermi cortese
vincati piet te
Almen
Ognora
ti
offese
minaccian
,
Onde
del
mar per
,
Io
verno noioso
e gi
hanno
lasciate
Qualunque
Esce
leggi nel
i
tempo amoroso
,
Sogliono avere
venti
e ciascheduno
ii6
AMOBOSA VISIONE
ritorna
,
bruno
e molti tuoni
,
lampi
lui
,
percuotono
e eh' or
,
e nessuno
s'
Impeto surge
non
abbandoni
faccia
danno
Ora
Posati
cercate
nuove regioni
e lo tuo stuolo
adunque tu
Immaginando
il
E poi
se tu vorrai
potrai lasciarmi
,, , ,
117
Dowe
tratta della
medesima
,
visione
e nelV
ulti'
.
mo
di Lancillotto
e di Tristano e d* Isotta
Ri
.iversata
Dov' era
Maladicendo
il
tristo
petto
,
Ripetendo
ivi il
perduto diletto
:
O doloroso luogo
Gi con Enea
,
dui
Perch consentisti
?
giammai
immagine
spando
,
letizia
Quanto
Molte
perete
,
li
ove copristi
fiate
giacch con
tristizia
Ora mi
Per
lo
fa senza
cagione stare
ii8
AMOROSA VISIONE
trista li
Oh come
La
vi
rammaricare
mano
!
Che
f'
Rompendosi
nere vesti
e invano
1'
Chiamando
il
nome
d'
Enea che
atasse
non sano 5
forte
:
si
lasciasse
,
Forata quivi
dolorosa morte
'1
letto
ove sedea
sorte
mio
parer vedea
,
Quantunque pi ciascuno
Tututto
il
esser potea
V
E
Vi
Pensando
al lor perfettissimo
memoria amore
,
Con
quella che
lui dal
si
Li dopo
Era Tristano
Fu
pili
io
non conobbi
bene
i
o che
d' elli
la
la
:
mente
Non mi
Ond'
io
,
ridice
nomi
presente
'1
ritornai
viso
.
A quella
Donna pi
, .
.,
CAPITOLO
Noi so,
XXIX.
119
ma
Ella venisse
come
,
io gi dissi
.
Tanta ha
biltk
O felice colui ( con gli occhi fssi A lei allora a dire incominciai )
Cui lu del tuo piacer degno
coprissi
:
tuo fattore
le
Veggendo
Se un'
altra volta
Ponesse a far
si
bella creatura
il
Credo che
lieto
doloroso regno
;
Che Con
E que'
questa gioia
credo
,
si
conduce
duce
Ciascun di questi
Oh
si
spazia
Ne' suoi
mediante questo ,
Se con
non sen
sazia
,
Non
occulto ci
Chi pi ha pena
pi oltre
s'
invia
,
volerne sentir
s
,
bench molesto
che
sia
:
Dolendo
altrui dica
quanti e quali gi
il
tenner grave
Ch' avriano
Posto
,
il
collo a via
il
maggior gravezza
.
sapendo
120
AMOROSA VISIONE
Esser
,
stile
,
Che dk questo
signor di gentilezza
Lo
cortese e valoroso
,
Fa
Superbia abbatte
onde ciascun
,
O
Va
di vii condizione
,
esser
non puote
Di sua schiera
e quinci invidioso
e'
percuote
, ,
19t
prima donna
.
al recitare
Ch' a
lungo sana
Tanto pi eh'
vi
pare
A quella
Che
Donna
graziosa e pia
oh quanto vale
Che dicevate eh' eran tanto male Or come si potria pi valorose Che queste sian giammai per nullo
!
avere
parti vedere
,
Che son cose fallaci e fuor di vere E' mi par pur che tal vista sospinto
,
T' abbia
in falsa opinion la
mente
laa
AMOROSA VISIONE
torna ia te debitamente
,
Adunque
Colpo
Ricorditi
Ver
Merit fama
E* perir
il
suo
E questa simigliante
Che
Nullo
vi
verdura
porge Ariele
che vegnendo
1'
oscura
,
ben
si
Che quello ove ci mena la via stretta Dove entrar non volesti qua correndo
Deh quanto
,
quello
a'
,
pi savii diletta
e io
il ti
Grazioso ed eterno
dissi
Quando
d' entrar
fa'
pur qui
avesti fretta
fissi
Or dunque
Quel eh'
Aperto
ti
che se tu bene
,
con
saria
Non
Tu
t'
abbagli
falso
f
erranza
Con
Cose
immaginar per
le presenti
.
Ed
io
acciocch
te
,
vani avvedimenti
Cacci da
vo' che
mi
segui alquanto
Mostrandoti
'1
lieto
canto
De'
tristi
che in
lai
..
CAPITOLO XXX.
Potrai veder colei
,
123
in cui
crede
Or dando
a questo
or ritornando vani
altro
,
molestando
g' intelletti
umani
che
vostri petti
j
Quanto
sia
Va
Onde seguendo que' beni imperfetti Con cieca mente morendo perdete
,
Il
perfetti
:
In
tal disio
mai non
a quel
si
sazia sete
Dunque
eh' egli
ha spazio
,
Che
gi
il
Gi sopra V orizzonte ed
,
il
cammino
lungo
al
e io cosi
gli
chieggio
,
non
ci fallisca
,
punto
infno
Entrati sarem l
parlare udito
,
quella
Donna
io le risposi
fa
andate
.
da voi partito
ia4 Che
AMOROSA VISIONE
aliate
,
dove
disio
mi
,
trasportasse
mi
correggiate
eh' accettasse
-,
la
seguimmo
e la cagione
Fu
non
*a
. , ,,
la:
Cl^]P3^SD]L<D
SLSLSLIt.
Dove
come vede la Fortuna e' ben che d e toglie; e nell'ultimo come si rammarica di lei.
tratta
,
X osto
Che
In
Eli' era
fini il
suo
cammln
costei
una portella
lei
altra sala ci
men con
grande
spaziosa e bella
,
Ornata
Siccome r
ad
ella
Oh quanto
prime
con
Color con
festa e
tutti
con gioconditate
li
Parevan
vestimenti
Hai
qualunque
vi
s'
era
!
Con
e poverissimi ornamenti
forma vera
stato
:
Colei
con
trista
cera
, ,
,.
i!i6
AMOROSA VISIONE
,
leggermente con
le
il
man
volveva
lato
Una
manco
,
Horribile negli
mi pareva
E quasi sorda
Da
nullo
,
lo intelletto vi porgeva
,
Negli
atti
Ma come posto
talor
T avea
fratto
La rota sua senza alcun riposo Con essa dando gioia e talor pianti
Ogni
uom
farlo
sia
oso
,
Di
In verso
passo
lasso
Venga
Ch'
chi vuol
Cosi immaginai
,
ella dicesse
perch riguardando
D' intorno ad
ad erpicando
con tutto ingegno
man
:
Fino
Saliti
alla
sommit
d' essa
montando
:
su parca dicesser
l'
regno
Altri cadendo in
infima cornice
Parca dicessero
In cotal guisa un
io son senza
,
regno
tristo
altro felice
la
Facea
costei
secondo che
,
mente
,
.
La qual non
erra
ancora mi ridice
CAPITOLO
Dissi
:
XXXI.
,
1*7
Tra r
altre creature
pii
a cui
,
mi pare
,
Dover portar
Eli'
odio
questa dessa
ha contro di
me
opposta e messa
Pacificar
mi pu giammai con
bruna
e
essa
Ognora
Mi
si
mostra crucciala
sempre a fondo
cuna
,
mi
trae dalla
Gravandomi
di
si
noioso pondo
Che levar non mi posso a risalire Onde giammai non posso esser giocondo Ridendo allor mi cominci a dire La Donna saggia e tu se' di coloro Ch' alle mondane cose hanno '1 disire ?
,
A' quai
V oro
Che
sotto la luna
lei al
pure avversa
.
Riputerebber
Torrotti
voler loro
adunque
,
di cotal traversa
Opinione
e mostrerotti
come
.
dir
Il
Fortuna
un semplice nome ;
,
vano
^
O senza
Odirai
frutto affanno se ne
,
prome
come
e se
,
'1
mio
dire strano
dalla verit
Che
conceder puossi
.
ia8
Sieoo
11
AMOROSA VISIONE
te vo'
Solamente da
i
cbe rimossi
,
pensier fallaci
parlar con ver
si
,
se
procede
mio
sicch tu possi
In te "vedere come
concede
al vostro
intendimento
.
Allora rispos* io
io son contento
,
Donna
d'
udire
,
acci che
'1
mio errore
,
Io riconosca
perocch io sento
,
Non
129
que^ che si
rammaricano
animai desiderate
Mediante
costei
Molta ricchezza
credendosi slare
.
Yaghi sono
altri sol di
poter fare
Da
Par
tutti
e 'n ci
s'
ingegnan d* avanzare
potenza
In alcuni
altri
aver
somma
,
sommo bene
gli
Tanto
Risplendere
vanno ingegnando
ed
il
Di
nobil sangue
nome famoso
.
O per guerra
AMOROSA VISIONE
. ,
i3o
Tai son
cie
AMOROSA VISIONE
credon
,
eli'
,
esser copioso
,
Di volont carnai
Vogliono alcuni
acci che
si
il
difetto
,
rivolga in potere
Ogni
E E
Se
altri altre
cose
forse
una
di queste
hanno
ritrose
,
Al lor volere , qualunque s' quello Ch* alcuna aver nell* animo propose
Incontanente con animo fello
Contra questa
si
turba
ed
essa dice
.
giammai
sia
fare alcuno
^
mondau
e'
donatrice
,
Non
vedi tu
che
non nessuno
,
Che abbondi
in ricchezze
che non
?
sia
e diletto digiuno
li
fa
,
Temendo
ammassarle }
E in pi quantit
Il
voler recarle
povero
uom
di tal cosa
,
non geme
perde sonno
n lascia sentiero
pensiero
il
3ol 4i
preme
. ,
,,
, . .
CAPITOLO
Alla quale
,
XXXII.
il
i3i
vero
Poco
gli
ma
il
il
ricco avaro
disio intiero
.
bench puro
o spesso o raro
,
Le
Or
quinci segue
di
pover
,
che sicuro
Vive
Che
Pi
caso fortunal
,
paia duro
Ricchezza adunque
fa indigente
quand'
ella assai
il
suo posseditore.
,
Con pi
Veggian
pensier
con pi cura
e pi guai
se la fortuna gliel
concede
Or non
agli
E
Ma
manifesto
che tornan
viziosi
?
Ne
ritornassero
tutti
io consentirei
Che
rei
Fa
manifesta
e ogni lor
mancanza
avanza
,
N parlar
Questa
n mostrar
si
dunque
v'
se vi
Quando chiedendo
Beati alcuni
si
dirian
se data
Non conoscendo
il
mal
di eh' vallata
i32
AMOROSA VISIONE
eh'
ella
non pu fuggire
,
il
duro morso
Della sollecitudine
che male
u pu dar soccorso
e rigido tormento
d paura i
V amaro
sorso
dona
E voi
Ogni
noi conosceste
onde scontento
,
uom pur
quel
vorreste
..
.,
i33
il IP
S V
(0
1 <D &2LMt2
ad non
,
nome
se
non
V operazioni
loro
Xja
Domanda come
Si fatto
se
veracemente
lei
don procedesse da
Oh
Governa
,
il
mondo
come
sol fattore
D' esse crea nelle sue regioni Ogni anima che nasce con amore
,
Eguale
e quella
lieta al
si
muove da
lui
Vegnendo
generato core
conosceremo
colui
,
come
Che
Delle virt
cernie
da
lyi
avemo
.,
,. ,
i34
AMOROSA VISIONE
fia j
si
pu
dire
,
Non
che villano
ma
,
una
bestia sia
disire
che in
Vien
coprire
domande cbe
s'
ella
concede
Onde da questo poi spesso procede Ched elli scoppian niente tornando Perch s' ella noi fa vie men li lede
, ,
,
D' aver
tal
lode
Non
gliel torra la
modo
'1
guai
gli
Va dimandando
come
coperto
E
N
se
ben guardi
tu te n' avvedrai
,
dalla giustizia
breve offerto
Ed
Fanno quando
In operazion porre
costei
concede loro
e di costoro
i
il
numero grande 5
,
qua' beati
lavoro
:
Tengonsi
quanto
piii a tal
i
Lusingando ne recano
malnati
E se questo
Incontanente ver
son turbali
CAPITOLO
Se
ella forse
XXXIII.
in aspra pena
i35
copiosa
si
spiega
,
,
Non
conoscendolo
essi la
tristi
lega
borsa piena
.Oh
quanto senno
Or
Faccian
ricchezze
anzi
il
faranno
.
uomin poco sanno Che per aver delle cose mondane Consuman s con non utile affanno .
gli
consumano e passano
e dovreste
Ognor veggendo
Come
Costei
,
Le menti
di cui parliam
tristo viso vi si
s'
a voi rivolta
,
Con
Ov'
11
mostra spesso
Sebben hai
io
tutta
mia ragion
raccolta
ho quasi
,
lutto
quanto messo
,
suo poter
vi dovria rallegrare
esso
Nostro verace e
ragionare
,
Troppo
Ci che
si
slenderia
si
volendo intero,
,
dir
porria
,
Di
con sincero
,
Parere
fa'
che
il
prendi
sicch forse
.
Non
, ,
i3(5
AMOROSA VISIONE
'1
rimirar
caccia
,
ti
porse
vedendo
e quel disio
li
Massimamente che
Fiso mirando quello
,
di lor
morse
perch io
,
Qua
entro
li
menai
fa'
breve
fa'
oh* ascolli
che non
Ci eh'
io dir
,,
i37
rammaricano , ed
suo corso ,
fa
.orribilmente percuote He
costei
sale
Cominci
ella a dir
chiunque
lei
:
Onde
Piangendo
rammarca
ed essa vedi
.
Che
11
suo
officio fa
Che rad,e volte aspetta il suo girare ^ Che lo stato di uno a' terzi eredi Venga ma con mirabile voltare
,
D costei a questo a quel altro levando Come vedi un salire altro abbassare
,
Intento dunque
quivi riguardando
citt
caduta
Che Cadmo
Ch*
al
fece lo
bue seguitando
mondo
fosse allora fu
ed ora
Di pruni e
. .
i38
Rovinati
AMOROSA VISIONE
gli oslier
,
vi
dimora
,
quanto
fosse
Ch'
al figlio
E vedi
Con
voler del
fidate
Giace con
lui in
quivi vedi
1*
frate
che amendui
Fu
uno air
Che sopra
al
mur
da Giove fulminato
alti sui
Fu
Con questi vedi Adrasto allato allato Con gli altri regi che 1' accompagnaro
,
\edi Tideo
vedi
il
,
pianto
amaro
Che
fr le triste
che a compimento
la
cousumaro
Non
t'
occulto or quanto
al
mutamento
Dal bene
mal
fosse
quel di costoro
quasi fu in
poi
un
'1
piccol
,
momento
Pon mente
un poco
dietro a loro
Troia vedrai e
superbo Ilione
:
Ora non
v'
ha n
tetto
n magione
si
Ma
mostra
Come
..
. . ,
CAPITOLO
Cos costei con cui
le
XXXIY.
,
i39
piace giostra
chi
s'
Sempre abbattendo
oppone ad
essa
Ma Or mira
perseguiamo
alla
materia nostra
,
vedi
que*che
gi ne fu signore
Quando
La sua
I
Priamo dico
molti
il
cui
,
sommo
la
valore.
l'
ricchezza
figli
,
fama e
1'
ardire
il
potere e
onore
Questa arsa
Tutti
li
e* figli
vide avanti
suo morire
Exiuba
trista
sanguinoso
Lago
Tra
gli altri
il
valoroso
Ettor giacer
e
il
,
non
li
valse niente
Contra
costei
insiememente
Veder puoi
Agamennone
insieme
e la sua
pena
a lui
V ultima cena
dk
ingannalo
,
Lui
Nel quale
ravviluppato
, ,
tio
AMOROSA VISIONE
a
Morto dentro
quel tempio
e vedi
Enea
,
Che Turno
Lui caccia
via
il
qual
si
appresso parea
figli
. .
i4i
mondo
.
non p-
ter niente
jL u puoi
ricominci
la
,
Donna
a dire
eh' assalio
mondo
tutto
non
esser per
,
il
suo disio
,
Pien
ma
come
"vedi
morio
che vilmente
in infimo voltato
,
ma
Non
f',
Pallade
come
stolta
,
fallo
omei
Come
la vedi
Ne' suoi
stracci
in ragniuol trasmutata
Fu
/
dalla
Dea
i4a
Amorosa visione
puoi appresso vedere
di
effigiata
,
Tu
La sembianza
Di
Dario
la
quale
par mutata
li
Oh come
Or che
poco
al
presente
,
vale
Aver puoi
muoia
Guarda un poco
Superba
lei
innanzi
se tu vuoli
duoli
ancor vedrai
Per
In
la
trista
La
Senza suo pr
piangendo
sottile
assai *
Del Laberinto
Miseramente ci
Il
,
ammaestrando
,
padre
gli
avea detto
,
per volare
reti
Troppo
Ora
si
alto
,
in gi le
sue
spennando
cala
l
il
e appresso affogare
Pi
liti :
savii seguitare
la
vedi smarriti
,
Ciro e Persio
e ne* sembianti
inviliti
CAPITOLO XXXV.
Or
vedi ancora a
il
i43
mano
man
da quanti
,
Uccelli
Temendo
figlio
Non
ritornasse
ancora
il
gran romore
Che fanno
Vcggon senza
eh' a
Nel
lor
le figliuole di
Piero
superbamente
occultava
intero
non
mi mostrava
tutta accesa
la
Cartagine in rovina
divampava
offesa
Scipione
far difesa
vi
il
vedea
petto
la
pareva
la
gran crudeltate
Che
Di
'1
Catellino
le cui
opre spietate
i44
AMOROSA VISIONE
a ragion posto
li
Avvegna eh'
fosse
.
Vedevanvlsi ancora
le
percosse
Che Mario da Lucio sostenne , Quando la briga cittadina mosse . A' quai cosi come a colui n' avvenne
,
Possa avvenir
che nelle
citt loro
suscitar battaglia
il
metton penne
per suo lavoro
.
Lasciando
comun ben
i45
Dove
contiene della
medesima Fortuna
e in
Xatento ora
ti
volgi a riguardare
,
La vendetta di Dio che non oblia Mai fallo alcun che si debba purgare
Se
in parer posto forse
ad alcun
fia
,
Ch' ella
si
muova con un
,
lento passo
.
Non
cosi
ma
O se
la fatta offesa
Non
Al
giova gi
compesa
sicch egualmente
.
Da
Pon mente
.Veste
,
che
vilmente
alla
tien la s nel
,
mano
mascella
Mostrando
sembiante dolente
fella
Incominci colei
oh quanto
lui
Fu r
si
guard quella
1
i4
AMOROSA VISIONE
li
fosse chiusa
Tenea
la
gente
si
vilmente oppressa
,
e dicer
non osava
,
La
tema
tiranneggiava
il
fiero fu
chiamato
la fierezza la
eh' e* ne fu cacciato
Con
tanta noia e
lui
Ch' a
il
dolore
pens
Di fame
Noi vedi tu
ched
e* fa l
,
aprire
e mostra loro
Com' una
lettera altra
dee seguire
,
E
Or
di ploro
,
tanti valorosi
Son
I qua'
gli alberi
li
y hanno
si
, .
,. .,. ,
, ,
CAPITOLO
Fra*
folli
XXXVI.
,
i47
boschi
Che non
I tristi
si
Oumi
l
Del
tristo
Riguarda
Pompeo con
volti dossi
tristo
rimiri
E vedi
Si parte
e vanne per
,
mare
in Egitto
In s immaginando
che colui
Dovesse
lui ricevere
al
respilto
Avendo
Da
lui
ma
Avanti mi mostr
dov' io vedea
Come
Pompeo
,
parca
Di quello entrando
in
un che Tolomeo
menar
li
Pigliaron lui
quasi al suo
mal
vicino
Siccom' parca
il
,
lui tagliaro
tronco in
i48
AMOROSA VISIONE
il
duolo amaro
il
Che Cordo
Del capo
,
fece
quando vide
busto
:
eh' a'
,
Roman
fu tanto caro
Onde
dolente
povero e vetusto
al
mio parere
,
Sotterra tto
ebbe secondo
,
il
potere
In piccoletta fossa
ricoprendo
e con lagrime vere
, .
, ,
49
e dowe
es-
V
Oh
Gi
tenendo
.
In prima in
Roma
,
ofBzio imperiale
11
che quivi a
lato
,
Tra* senatori
vedeva morendo
pertugiato
Lui avendo
Co' loro
essi tutto
stili
,
Cui
egli
aveva gi pi onorato.
'1
E simile la rabbia e
Di Neron
,
gran furore
si
vedeva terminare
ci
,
mi pare
e ivi appresso
.
Ci che
f'
Giuba mai
,
Dopo
Tarquin
'1
salir
il
suo
,
tristo calare
Porsenna
,
Ovidio
Tullio
,
milcar
vedieno
E altri
molti
/^
. ,
. ,
i5o
AMOROSA VISIONE
,
perch gi pieno
1'
Di
tal
materia aveva
intelletto
Ed
meno
beato
diss' io
quel che
,
1'
vsffetto
,
Ad
Le
Pi
che a queste
vili
E
I
mortai peste
Poi mi voltai
grazioso
mio
,
Or
e gi non dotto
Che
Que' che
a' vizii
vihnente
se
non coloro
Che
l
le vere
Donna Dove
mi
la
spiace
,
volete
e qui lascia
:
m costoro
Allor disse
Donna
or
f*
assai
Aperto
Vi d
salute
ed iscemavi guai
Ma
Cosi disposto
come
ora
ti
sento
Gi meco
fori q
capo
alla
montata
,, ,
. ,
CAPITOLO XXXVIL
Ma poich del seguirmi se' contento Ed hai vedute le mondane cose
Volubili e caduche pi che vento
,
i5i
Appresso vemmi
Eterne vederai
,
.
che
le gloriose
Ma
per
si
non torniamo
le
Onde venimmo
Tralciute vie
,
impetuose
,
ma
di
qua tegnamo
Che picciola rivolta alla portella Prima ci mener che noi volgiamo Ora si mosse questa ed io dop' ella Di quelle cose molto ragionando
,
sala bella
Ognor seguendo
Intorno a
lei
cosi
mirando
v'
,
me
era
nella
Alla sinistra
mano, un
bel giardino
.
Entriam
diss' io
,
Donna
se piace a voi
cammino
il
Onde mi crebbe
Sicch*
altri
d* esservi
desio
.
mai non
dopo
,
disi cotanto
vi vld' io
:
Mirandomi
I
allor
due primier
,
che dicean
Dentro
In fra
Ed
,
io
me
gi dicendo
se tu lassi
non viqp
chi guider
tuoi passi
. .
i5
AMOROSA VISIONE
,
Oh
cominci
Che
Troppo
Facciam
,
il
disire
,
nostrana
,
Che come
Il
mondana vanta
avendo
Secondo
Seguilo
,
il
tuo parlar
tutto
Operar
seguir
danno e perder
fruito
i53
Dove tratta che trova un nobile giardino, dov'era una bellissima fontana intagliata
.
V^omlncia*
L' entrar
io allora
,
a te
che face
l entro
un poco vedere ?
ti
piace
Or
veggio ben
che tu
il
tuo piacere
,
in ciascheduna cosa
E
Cos
fai
me
volere ;
mi
e quasi dispettosa
Soggiunse
andiam
Che quando
Angoscia
ti
tu in pi pericolosa
,
vedrai
vorrai reddire
,
Con meco
addietro
non
E
Non
io
ti
il
fu
suo parlar da
^
me
udito
tanto avea la
mente
;
Pure
al
Tutti_e_^[uUro v'
entrammo insiememente
,
Tanta
gioia vi vidi
.
che ci eh*
usci di
io
Dinanzi vidi
ivi
m'
mente.
i54
Ahi quanto
AMOROSA VISIONE
egli era bello
,
il
luogo ov'
io
Era venuto
Dentro da
me
ardente
mio
disio
attento
scalpitando
L* erbette
Una
Io
quando
m* appressai
d' intagliato
bianco
marmo
Ognuna
Di
Vidi
in diverso atto
ed
in istato
Mirando quelle
vidi le sculture
,
diversi color
com*
io
compresi
,
Qua'
li
belle
e qua' lucenti
e quali scure
un bel
la
marmo
,
e quel sedisi
,
Sopra
verde erbetta
di colore
Sanguigno tutto
In piano
,
s'
io gi
,
non
presi errore
,
Neil' avvisare
Quadro
e basso
e lucido di fore
marmo
si
terso
,
Di marmo una
Ch' umil
bella
figura
sedea
atto diverso
soave
,
mi parca
e due spiritelli
appi di s tenea
un
voler recati
elli
Che
.,
, ,
CAPITOLO
Ali* altro vedea in voglia
,
XXXVIII.
i55
e colorati
Eran
li
,
suoi vestir
di tanti e tali
Colori
eh' io
non
gli avre*
mai
,
avvisati
man
,
destra
oh' eguali
vi stava
Spazio occupava
una donna
Ad
Tre
ed
,
vettita
ci
mi pare
Come
L
di neve
e cosi biancheggiava
Una donna
Ad
oe;ai
formata
lei
Tutta a veder
e dopo
*1
seguia
.
Un'
altra sopra
Rimirando
colei
ognun
Che
di !Qno
smeraldo
,
la abito piacente
umile e pia
Or
Fu un
Che
bel vasello
sanguigno
marmo
si
,
spandeva
fiorito e
,
verde prato
e quello
e 'n
mezzo
d' esso
aveva
,
piccioletta
Che diamante
Rotonda e
bella
,
in vista
mi pareva
Un
, .
i$6
L'AMOROSA VISIONE
tre figure
,
E sopra quel
Erano
1*
dimoro
Faceano ignude
e le spalle rivolte
di costoro
una
all' altra
,
Rideva V una
in atto
bench molte
occhi ella gittasse
:
gli
Che
altra
,
e dalla
poppa
non troppa
e la terza sopr' a s
,
ma
. ,, ,
Dove
tratta della
medesima fonte
e di suo orna*
o E
h quanto
quanto da lodar
saziato
talch
giammai
Di mirarla
non sanami
Com' io a basso al vaso riguardai Dove V acqua cadea eh' era gittata Da quelle tre se bene immaginai
,
,
O vidi
La
Onde
il
vero
io vidi eh'
adunata
gitlava
;
e l effigiata
,
vi stava
fiume
il
Ci che
la
,
simigliante
Una
testa d'
un
toro al
mio parere
asta scendea
i58
Tenendo
AMOROSA VISIONE
il
suo sentiere
se
parea
il
che
ne andasse
.
Ancor rigando
piacente verziere
Che ridendo
Parevami
,
Suo lagrimar
Per una
testa
,
che scendesse
;
Ove mirando parve eh' io vedesse Che lupo fosse e questa se ne gi Or qua or l , n parea che tenesse En r andar suo nulla diritta via
,
,
Ad
aquilon talora
,
Scendendo
non
so
,
dove
si finia
pianamente
li
e sopra
si
suoi
liti
.
D' erbe e
di fior
Herba non
v'
ha n
frutti
,
che smarriti
Teman
Ivi
dell*
autunno
,
ma
tuttora
fioriti
he' verdi e
scolora
n mai
si
ma
La
stale e
quel ruscel
che
,
al toro di fuori
Cade
di bocca
similmente bello
D' erbe e
dolce
lito
,, , ,
CAPITOLO
Odes alcuna volta in
la
XXXIX.
,
i59
pianura
Le
Il
qua!
move da
quell' aere
pura
Ogni
Di mutar condizione
Secondo
e'
tempo
e loco
ha
'1
Vi
fa
o molto o poco
dipigne
,
e a rispetto
.
intelletto
,
Ov'
Vi
io
non
vidi
,
un albero
soletto
O altra pianta
sia
,
la
ma
Biancheggiar tutto
occhio scopriva
la lista
un suo
la
color perso
Che
quasi lo schifava
allora quindi
il
,
mia
vista
Mossimi
Presi
e a traverso
Per
gire al
quella
Donna
con cui
,
il
cammino
li
Impresi prima
disse
se
,
piace
Andiam per
questa via
che pi vicino
a
Ne
fia
'1
sentier
che
,
ci
merr
pace
Dove
tu vai
come
tu hai veduto
,
del
ben
transitorio e fallace
i6o
Del qual
AMOROSA VISIONE
s tu
ti
,
se'
bene avveduto
il
Come
dicevi
come
tuo parlare
ma
andare
,
come
cosa vana
E intenderesti
Esser
la fa
,
a sol
me seguitare
ti
dico
,
E per
quel
falla
che
ritorni sana
E non esser di
te stesso
nemico
, ,
i6i
Dove
quali
tutte
V altre
JLia Donna
al
fitto
parlava
ed io mirando
'1
disio
.
Mi
Su
Di
eh'
tenea
Avevavi davanti
parer
mio
io dissi
Donna mia
la
mia
,
salute
a
j
Non
Far
tempo
e loco
adoperar
tua virtute
Venuto
d' esser l
per o vieuci,
O tu m' aspetta
Nostra stanza
fa
un poco
,
poca veramente
Che
e costei
AMOROSA VISIONE
I 1
, ,
162
L'AMOROSA VISIONE
intenlivo sguardo
,
CoQ
ed
io a lei
lasciai
la vi
pur
O bene o
Ilardito
mal non
so qual io
mi
fe
con costoro
oltre passai
Qual
gi cantando
un
'1
pratello
loco
e di soavi odori
copriano
:
Dal
E* suoi
mio parer
,
saliano
Glh sopra
quarta ora
mezzo
il
segno
Non
credo ched
ingegno
Che interamente potesse pensare Le bellezze di quelle eh' io disegno Rimanga adunque qui questo lodare Sol procedendo a' nomi di coloro
Ch'
io vi
Di
tante
donne
vidi
una bellezza
.
dell' altezza
,
o tu ispira
j
Ora
ver
,
me
con
,
la
tua sottigliezza
,
o chi pi mira
di dea
si
,
o di donna o
gira
CAPITOLO
Sopra quel prato
'
,
XL.
i6
ov io vidi sedea
Giovinetta leggiadra
Gli' io la pensai
e tanto bella
Far reverenza,
ma
, i
poscia
m'
avvidi
.
e somigliava stella
pietosi gridi
,
Amore, che
Del cor
se
pure conforto
gli
l'
alma
trista
'1
Poich per
occhi senti
dolce raggio
lista 5
Di
Istesi
tal
adunque
5*
visaggio
E
Nel
a sua posta
si
P alma
io
eh'' altra
guarda
Dar
potesse
muterei coraggio
viso,
Affigurai
mirando con
diletto
Ghe
Mai
Lombarda
Signore eterno
si
nascose
,
alla giusta
preghiera
bello aspetto
?
Rispondi
di',
fu
mai
Delle quali
il
Facendo
adorno
E bellissimo viso
Gon lume troppo
Rimirando
talor
,
,
riflettendo
pii
il
chiaro giorno
,
fra so ridendo
,
Ver me
di
me
vedendo
I54
AMOROSA VISIONE
lieta
,
Che me
Tutta
la
di
me
sovente
mi
toglieva
allora
,
e mansueta
dissero
;
,
a'
qua' rivoltato
e' vi
Risposi
andiam
sed
pare ancora
Oltre
la via
preadiamo per
lo prato *
,,
i65
(QiilPIIIKDlLI)
2.M0
un hallo di no*
donne
Oi
Fra
'lire
passando
tra' fiori e
1'
erbette
Venimmo
li
ristette
S^ udivan
che
io
mi
saria stato
uno
strano suon
eh'
una dal
:
lato
Ritta a
me mi
Io non conobbi
Bella paresse a
me
nel riguardare
:
Onrata
quale a sua
,
somma
lieti
grandezza
Si conveniva
in atti
e gai
Di Peragota
nata genitrice
Dell' onor di
Ducazzo
e dell' altezza
i66
AMOROSA VISIOl^E
quanto
allor
Ah
mi
reputai felice
gli
Non risparmiando
Che per
bellezza
si
,
pu
La qual non donna ma Diana stella Con passo rado la menava attenta
:
,
Non altrimenti che si voglia ella Con gli occhi bassi del mirar contenta Che io faceva in lei che gi sentia Come d' altrui per bilia si diventa
,
<
Vaga
al cui piacere
e' si sia
,
Appongon
Nel
tal
un
1
cavaliere
Onesta andando
umilemente
Ch'
oltre al
dovere
me
,
ne fu in calere
Dopo
essa attenta al
suon similementc
che
trasse
Ameto
,
dell'
umana
,
gente
Con
viso
Era
11
colei
padre fu
conquiso
,
Con molta
Troppo pi che
'1
, ,
CAPITOLO XU.
Tra tanto ben Era
,
167
quanto
,
a*
mie'
occhi offerto
,
in quel loco
'1
Come
Donne
Per
rammemorar me ne
i
fa certo
Ognor pi
altre assai
nomi
delle quali
;
ma
con disuguali
Passi e
maniere
il
si
movea catuna
e ciascheduna
Siccome
Oltre
al
parer
mio
A tal bisogna cotal lieta e presta Mi pareva che fosse perch' ognuna
,
Ridendo in
prendeva gioia e
atti
festa
Le
E sopra
fior
talor quella
che
le
conduceva
ne giva
,
Fino
torceva
chiara riva
Del fiumicello
Che di diversi odori tutto oliva . Sempre con V occhio quelle seguitando M' andava io e dentro 1' intelletto La lor bellezza giva immaginando
,
In
me
i68
AMOROSA VISIONE
rilta
il
mio
ritenne
disio
Libero arbitrio
ma
il
pur
si
Con
vigorosa forza
mio
Oh
Ogni
bellezza in esse
componendo 5
Son
fatti
degni
quella mantenendo
La qual
V avesse
, , , , , .
169
za
mentre eh'
questi
io n*
,
andava
si
parlando
altra parte
Con
due
ed ecco d'
Molte donne
gentili assai
danzando
giammai
:
Quanto
Ma
volto
il
viso a lor
le
come venieno
fermai
Cosi nella
memoria
,
Onde mi par
Danzando a nota d' una canzonetta Che due di quelle cantando dicieno
Raffigurando
Dell' allo
era
una
giovinetta
,
nome
figlia
,
,
di Calavria ornata
Di Carlo
gaia e leggiadretta
alla nota cantata
,
Reggendo quella
Con
Come mi
, , ,
170
Ivi dall' nlta
AMOROSA
Del Melanese
,
VISIOT^E
ed unica intendanza
che col Can luccliese
.
man della
si
qual poi
la cortese
Donna
Ungheria
Bellissima
fece a
me
palese
,
Con
colei
Che
tal fiata
I'
Aguzzando
altrui
Tra r
altre
nominata da colui
le reti
Fur
padri antichi
e parimente
lieti
Da
lui
Appresso questa
vezzosamente
Se ne veniva
la novella
Dldo
Di nome Di
non
di fatto
veramente
5
Tenendo acceso
tale sposa
nel viso
,
Cupido
eh' assai
mal contenta
:
Credo
la faccia nel
maritai nido
s'
Ed
il
nome
di lui di
,
due
imprenta
,
D' un albero
e d'
un
s'
tino
'l
paro
.
fatto
argomenta
, . , .
CAPITOLO
Costi segnlva con piacevol atto
XLn.
t7i
Donna
Il
nome
patto
,
O quanto
Di
ella vorria
ed a ragione
ha nome di quel
5
e'
ha menzione
e poi vedea
Dopo
Per
essa
molte
le
qua' raccontare
pili
com'
io dissi
ad un dolce cantare
sovrana
,
In voce
fatto angelica e
,
Era guidata
vana
Che adduce
virtute e gentilezza
il
core
sempre
sua grandezza
lui
Tanto
Ched
e'
concede
dopo
*1
martire
il
morire
che senza
pili
lui
,
dura
non vale
meno che
,
se ella fosse
Cosa insensata
mosse
Quando
, ,
17
Sicch
e'
AMOROSA VISIONE
non
,
paian le ferule
il
Di
te
noiose
n grave
soffrirsi
In cui consiste
la nostra salute
Quando
Dandola
parralli la
tosto
dobbiamo avere
la sua virtute
al
:
.
con
mio parere
,
Rispondendo
In
le si
diceano
o signor nostro
,
al piacer vostro
. , .
173
jy
altre
XXveami
V alma
presa
,
E riempiuta
Tanto che ad
di
nuova allegrezza
altro la
mente sospesa
,
Con
gli
E com' io
loro alzai
vidi sedeano
,
mentre
io
andava riguardando
D' erbe e
V "Vidi
,
ed insieme
Amor
,
ragionando
E di bellezza
E volto
Di
verso Ih
,
primo ardore
, ,
, . ,,
174
AMOROSA VISIONE
com'
io potei
mi
io
disposi attento
prima conoscei
,
Fu
Gi
per cui
occhi miei
mara\igliaron
li
gli
Oh
quanto bella
le
Biasimando
fiamme
rendeo
elli
Io Lipari lo stuolo
ond'
offeso
Ne
fu
difeso
,
Mutando inchusa
dell'
aureo giglio
Donde
doleasi
Non
Ove
valean preghi
denar
n consiglio
costei cos al
,
mio parere
attenta
1*
Quivi doleasi
ascoltava
Giovine donna di
sommo
paresse
si
,
piacere
,
me
Che
dimostrava
Fosse discesa
da chi 'ntentamente
fiso
com'
Del Campagnin
Nella cappa
,
che
lo
,
Spagniuol seguo
;
nel dire
e eoa la meate
. .
. , .
CAPITOLO
A
s
XLIII.
,
175
facendo
d'
si
benigno Iddio
Che
ampio fume
,
di scienza
si
degno
5
Si fece
come
poi cliiar
sentio
Facendo aperte
col suo
,
sommo
ingegno
Facendo
Stette Colui
che
la nostra
,
natura
1'
Nobilit
nomar
che poi
eccesso
e quivi coronata
somma
cura
,
Ragglugnea
fior
per
farsi
pi ornata
Mostrando
narrata
Con
Di brun
Vulcanei
amorosa
fabbri stanno
,
e Mropoli
e coloro
, all'*
Ch' ornan
di freno e di sella
affanno
Me'
sostener
P animai
eh' al sonoro
celeste coro
Ed
il
bel
nome che
alla perla
Danno
Splendida
Nel
eie! si
stella
pi
ve] coperte
aurate chiome
:.y6
AMOROSA VISIONE
eli'
Vaga pi^
Un'
altra s sedea
con
ella
,
io cbi era
il
marito
il
j,
pensa a
lei
molesto
piacente sito
,
Costoro
Sentiva ben da
In guisa
tal
eh'
177
*g^
Dove nomina
le
gg
cui sono y
ra pi la di
donne accompagnata
,
La
Con
Cipriana
il
D' aver
la fronte di
corona ornata
si
rende
,
gliel
contende
Tra
le
non
dispari
,
Della gran
Donna un'
Che mi fur gli atti suoi a mirar Ognuna quivi riguardava ad elia
Per
la
cari
ed :o con loro
.-
Che
EU'
gi in
,
me
riconosceva quella
il
colei
di cui
padre
nell'
oro
e tra coloro
,
come si conviene Isposa d' un che la fronzuta pera D' oro nel eie! per arma ancor ritiene
UOROS VISIONE
, ,
.,
178
AMOROSA VISIONE
,
La
sposa di colui
f*
che
,
la rivera
Rosseggiar
Isola
,
di Lipari
Eolea
potea
Con
ad un sermone
tratui al
>
Conobb* io quella
che fu
mondo
Onde
fuggita
s'
era in religione
,
Moglie d
tal
fosse
.
Ma
altre oltre
mirando
,
mi
percosse
Ma
non so che
Subito altrove
gli
occhi e
me
rimosse
,
Venend'
Ch*
io cosi
men
,
senza conforto
Tremando
tutto
mi
ritorn a
mente
io vidi in
una
Una donna
Tutto
sedere
il
cui aspetto
.
Con forza ritorn 1* alma smarruta Rendendo forze, al debile intelletto Cosi mi ricord che io veduta
Avea
costei ira quelle
altra parte
,
.
donne prima
:
E 'n
Onde
ancora conosciuta
se sua bellezza la
al presente
,
mia rima
fretta
Quivi
per
non dice
Maraviglia non
ma
tanto estima
, ,
, .
CAPITOLO XUV.
Sentendo V alma ma
,
179
che
uom
felice
ridice
disire
Tenendo mente
sommo
allo splendore
Che
vedea uscire
*n ci
pensando
Punger sentimmi
e quasi in
un momento
Mi
Ivi mirabile
dimoramento
Pareami
Beffe di
e quasi in
me
di
me
faceva
si
notabile ardimento
Ma
li
essere stato
,
mi pareva
sei volte
il
Tanto
sole
Con V orizzonte il ciel congiunto aveva come nell' orecchia talor suole
Subito dolce suon percuoter
tale
j
Che
quelle
udendo poi
le
piace e vuole
,
Cosi orribil
mi venne
gi
cotale
E spaventommi
N mi
f'
,
bench' io temessi
male
O tu
dicendo
mia
Che
a te vago
si
Non ischernir con gabbo mia balia N dubitar per per mia grandezza
La quale umil quando vorrai Onora con amor la mia bellezza
, ,
li
(la
non
ti
curare
.
i8o
AMOROSA VISIONE
il
Seatimmi poi
e ad esso
mi parve
,
se
bene in
me
stesso
:
Ricordo
Risposi
Io sono
,
:
che
costei dicesse
,
ond' io
Donna
a te tutto
,
sommesso
e sar sempre
e ci disio
i8i
donne ve
li*
innamora
XjL
tal partito
Standomi
io
mi
senti' nel
core
novello ardore
tirasse
,
dovuto
modo mi
'1
E cosi
Ed
lA
Il
me
venire
e poi scrivesse
a soffrire
,
entro nel
suo bel
nome
modo che non ne potesse uscire La qual non dopo moho gran dimoro
In
Nel mio
Metteva
dito
tratto di
, .
i8a
AMOROSA VISIONE
,
se
'1
mio
intelletto
che infino
al petto
Si distendeva della
Donna
,
bella
,
Passando dentro
Come
ancora scoglio
tenea quella
in
qua accesa
lei
piacer di
offesa
lei
occhi
Com' io
La
luce sua
quasi
forza a rimirarla
Gravoso mi parca V
esser fedito
.
esser partito
E
Si
'1
foco allumarsi
,
,
mi
stringea
pur
di lei vedere
.
La mente ardente di si bella cosa Adunque seguitando il mio volere , Dovunque era costei cosi tirato
,
Parea eh'
io fossi dal
Ma
certo in ci
'1
amor m'
non
Sol che
disio
fosse oltre
misura
,.
CAPITOLO
Ognora che
la
XLV.
i83
amor facea Di ci contenta la mia mente scura Rendendo lei umil quand' io volea : E questo pi m' accendeva vedendo Che *1 mio dbio adempier si potea
Disiava vedere
per
lei
rimaneva
ma
sentendo
,
conseutia
,
Che
io avanti
mi
stessi
piangendo
Verso di
me
pietate
Ora
in avversi
ed ora in graziosi
.
mi
proposi
Di pur
sentire
P ultima possanza
i
Che in loro hanno termini amorosi Ver che molto prolissa speranza
,
Mi tenne in questa via non per tanto Che '1 mio proposto gisse in oblianza
,
A U
11
Quando con
sempre
seguitai
mio proponimento,
la
infioo a tanto
avvinai
Sottilmente guardando
m'
Che Con
savio stile
io
:
disiosi guai
lasciai
il
Per alquanto
mi
pensare
Dicendo
Fia da
tosto
credo provveduto
costei
il
i84
Eli'
AMOROSA VISIONE
ha ben ora tanto conosciuto
io sento
,
e del
mio
disio
credo che di
me
le sia incresci u\
Cos fra
me
gi ragionando io
la sua
,
grandezza
Si dichinasse alquanto
il
dolor
,
mio
La qual
1'
altra
brama
,
1'
apprezza
.
, ,
i85
Dove r
Donna
do^e a
lu
X enendo me
Sempre
Avendo
il
valore di colei
tal
modo
costretto
-,
Com'
io
ho qui poco
di sopra detto j
gain^j
[;
Non
Si dovesse finire
un poco appresso
In ver di
lei
alquanto
l
,
mi
al
voltai
Traendomi pi
Fine ponesse
con sommesso
Parlar le chiesi
,
che
mio dolore
,
Ognor servando quel debito onore Che si conviene a' suoi costumi adorni,
Di
gentilezza pieni e di valore
fiale tre via
la
.
Cinque
nove giorni
. ,
Sotto
jj
.,
i86
Pena
AMOKOSA VISIONE
,
Convertir
doveva in
la
lieta festa
Lasciando adunque
mia
vesta usata
fiata
parere
la Donna pietosa mi parca tenere Vinceva tanto V anima amorosa La gioia , che la lingua stando muta
E nelle braccia
Istupefatto
diceva niente
ma V aguta
paruta
.
Facea parermi
falsa tal
Dond* io
Anzi
fra
?
me
o
,
Sogni tu
ci
se'
qui come
ti
pare
?
.
son
poi fra
me
rispondea
Me
quella
E
Fra
con
disio la
me
dicendo pur
eh' io
non sognava
tanto
Posto che
mi pareva grande
La
cosa
Fu
Con La
la
mia
gioia porre
esemplo degno
alquanto
,
Ma dopo
si
porria
Da
, ,
, ,
,. . ,
CAPITOLO
Tratto
,
XLVI.
187
un sospiro graziosa e pia La Donna verso me , disse : or dimmi Come venisti qui anima mia ? Ood' io a lei : poich' Amore aprimmi
,
cui io per
Sempre sperando
in la vostra pietate,
a'
,
O lui
Dia
pregato
che
miei marti rj
fine grazioso
ed
e'
menato
a'
M' ha
miei
dislri
Nel giardin
la
qual lungamente
Prima m' avea benigna accompagnato Venendo qui 1 e non lasciai niente
A dire a lei
Con
Alquanto
quella
Donna
allora
,
E E
*
Andrai , mi
la
Donna cercando
:
lei segulsci
Che
Ci eh*
vuol
vuo' facci
fuorch
s'
ella
Me li
volesse far di
mente uscire
Humiliati sempre
al
suo dlslre
ti
E me
sia
,
grave
seguire
Che ben
credo
i88
Il
AMOROSA VISIONE
me
tanto soave
,
portar te in
M' che per pace corro a tua figura , Quando gravezza alcuna il mio cor ave Giammai non fu neuna creatura Che tanto mi piacesse 5 fatti lieto
,
E di ci
Il
tien
Io volli ora al presente far quieto tuo disio con amorosa pace
finir
il
,
fleto ;
Adunque
va' ornai
quando
ti
piace
-,1?f^Rf'
,, .
Donna
che lo guida-
ed
io
congedo
un
atto in
me
molto contento
,
E 'n
Yer
Dov'
altro
pi dolente
aveva
la
Donna
lasciata
E dolca mi di
Di pi
si
corta durata
disio ancora
mi parca
trafitto
core
E diceva
fra
me deh
:
,
se
1'
ardore
me
della
io pi disiai
Deh che
,
Chi
oramai ?
,,
igo
,
AMOROSA VISIONE
,
,
Ma
Tra'
cresciuta in e
me
la
sua vrtute
fiori
V erba con
in
vista smarrita
M' andava
me
in tal guisa
la
pensando
vita
.
Dispregiando e lodando
mia
Riguardandomi
andando
Mi
non avendo
:
'1
viso alzai
me stesso
diletto
,
,
riprendendo
e ver
Del perduto
me
ti
vidi
cui io caendo
:
ove
fidi ?
Ver me dicendo
Mi
prese
guidi
Perch perverte
consiglio vero
? ,
Tua
AUor
volont
il
mio
madonna
sincero
,
M'
di colei
tal sentiero
Ta
verrai se
ti
piace in fino a
lei
,
quivi insieme ci
dimoreremo
Quanto piacer
e tre
io
andremo
di estremo
che
credo segnare
.
piacer di
:
lei il
Ed
ella allora
il
tuo addimandare
,
che
io so
bene
Quel che
tu vo* che io vi
venga a fare
, .
,,
CAPITOLO
,
XLVII.
,
191
La Donna meco assai pi si conviene Che tu non fai dove menar mi vuoi
disio
lei
,
ti
tiene
ed a
,
andrem poi
prima
,
Ma
Non
andiam
la
risposi
ed essa
si
gran pressa
Ancora
sole al cerchio di
'1
merigge
Non
Di
io so
,
che
ti ti
trafigge
piacer
non
puoi partire
si
figge
per
s'
in questo
,
il
tuo disire
Io seguir
tu giurerai di fare
,
Quel
eh* io vorr
risposta fu
:
La ma
Ch'
non comandare
,
io
non ami
costei
Al tuo piacer mi
fia lieve
La qual
se io sol
per libidinosa
,
in veriiate
^
Con dover ne
saresti cornicciosa
caritate
si
dee
Amo
servo
ee
,
Tu
hai
mi
disse quella
con dolcezza
Si presa
Costei
,
me
cui
pur
di voler vedere
fai di gentilezza
Donna
19 a
AMOROSA VISIONE
,
Real posseditrice
che potere
,
Non ho senza vederla d' ire altrove N di negare a le il tuo piacere Or dunque insieme ce n' andiam la dove
:
Tu
1'
hai lasciata
e veggiam manifesto
il
tuo dir
mi move
movemmo
di colei
,
e nel cospetto
atto onesto
Venimmo
che in
193
Dove V autore pone che la Donna fanno festa colla sua amanza
.
che
'l
guida
si
VTrazosamente
Quivi
L' una
le
si
feciono onore
,
Donne insieme
ed in brieve
il
,
dell' altra
conobbe
valore
lieve
,
quella
}
Grazia
Dolce
cara
e stu
,
m'
avessi detto
ella
gik
saremmo ad
:
fedel consiglio
,
mio
.
Non ferma fatto n compon suo detto Dunque per tale esemplo il tuo disio
Raffrena
11
,
e serva
t* il
il
verace piacere
qual pi volte
fa'
ho
gi mostrai' io
Intero
che servi
suo parere
ti
potr seguire
te
il
Perocch'
eli'
ha ver
mio
volere
I
AMOROSA VISIONE
,,
, .
194
AMOROSA VISIONE
figliuola di \irtute,
Incominci;
Ogoor con pi
Pensa
,
disio
ha
lasciata
Per servir
B ingrazi
te
cui
ha
esaltata
tanto che
giammai
tal
,
modo
lodala
Ond'
io
udendo
ci
,
immaginai
altr' esser
Che
fuor che tu
non potea
E
Ove
mi prendea
dicendo
davami a
costei cosi
Ancora
in ver di lei ci
mi parea
Non ebbe
questi
Andasse in
modo buon
Se non eh'
dimostrare
la
tua bellezza
te
Per
la f'
che mi dei
,
ti
vo' pregare
che in questo
,
La ove
Di
la
sia
,
onorevole slato
e tuo e suo contentamento
,
lui
modo che
me non
sia disgrato
CAPITOLO
Io
il ti
XLVIII.
,
195
dono
lutto
io
,
'1 ti
presento
Sempre
Di
sia
tuo
n giammai
sia ardito
comandamento.
disse
:
poi rivolta a
me mi
ho dato
il
udito
:
Hai eh'
io
,
l'
a questa
sia
fa'
La
servi
che
mio dono
,
gradito
Tiella per
donna tua
1'
n mal divisa
,
Sia da lei
alma tua
finch la vita
in te
non
conquisa
Or
fiorita
Campagna dolcemente
Sicch poi
ti
riposa
Del
Se
Io dissi allor
tal
madonna
mi
fai
,
cosi sia
ti
t'
grazia
quando
piace
invia
,
tal
cammin con
noi dietro
Che per
Ond'
Dio
io sento alleggiare le
mie pene
lungamente
:
Con
Ridendo
insiememente
Su per
andavamo
.
d'
Amor
ragionando lietamente
Ora innanzi
Sopra
E talora cogliendo
li
196
AMOROSA VISIONE
ocelli
Rinnovanclo cogli
Degli animi
,
pi
gli
ardori
Soave
al
con colei
eli'
me
,
pi aggradiva
,
noi soletti
,
Donna
N' andavam ratti prendendo diletti Tanto che quella entrati in chiuso
,
loco
Pi non vedemmo
onde ciascun
s' assetti
Dicendo
qui
or aspettiamla
un poco
197
Dove na
Dora
ultimo diletto
ra
ci
trovamo
Soletto tutto
li
persona appresso
Di
Tutto
non sentivamo 5
loco pieno
Era
di frondi verdi
di quelle era
ben
follato e spesso
,
Gran
quantit ancor vi
il
si
vedino
Allor vedendo
dilettevol sito
E me con quella dimorar soletti E d' ogni altra compagna esser parlilo
L
fra
me
,
dissi
io
non so eh'
,
io
m'
aspetti
Perch
Di questa
Lo loco
n trovarci
che
ci
venia seguendo ;
igB
AMOROSA VISIONE
altro
Ed
non cred'
:
io
che impacciarci
,
Potesse
costei vuole
e io
'1
disio
Dunque
quell.n
e presi
al
lei
che
Sonnifernva gi
parer mio
mi
la
,
recai stretta
la baciai
credo
si
volgesse
bella angloletl
Ma
subito stordita
a dir,
,
che
,
fai
Cominci
Se quella
isvegliaia
deh
non
fare
?
Donna
vien
come
io
farai
:
Ed
io allora
,
cominciai a parlare
Donna
io
non so quand'
mi riavesse
lasciare
:
Quel eh'
io
ho mattamente perdesse
donna stava chela
,
Gi questa
Tutta disposta
bella
Consentendo umilmente
;
al
mio piacere
lieta
quando
1'
alma
Di
cotal
,
bene tanta
gioia prese
In s
ma
,
'1
sonno
offese
,
Perch
ruppe
e pi
non
si
difese
,
Tutto stordito mi
riscossi allora
le
E strinsi
me
braccia
mi crede
.
Infra esse
madonna
avervi ancora
CAPITOLO
Oim quanto
,
XLIX.
199
Tal
partita
mi
fu
e quanto caro
in braccio
1'
Mi
Ahi
,
fu
il
dormir mentre
avea!
come ritorn in duolo amaro Quel diletto che '1 sonno m"* avea porto
Ch'
a ogni affanno a\ea posto riparo!
,
Lasso angoscioso
Levato
pur
d' intorno
mi mirava
Immaginando ancora star nelF orto La fantasia non so come m' errava
,
E
Ora
mi credeva
Non
e cosi estimava
,
stordito sognar
mi pareva
me
aveva.
Conoscenza di prima
e lagrimato
,
Ebbi per
Oim
dicendo
Con
tanta gioia
,
Ora
fosse piaciuto
,
A Dio eh' io non mi fossi mai svegliato E in cotal gioia sempre sare' suto:
Ancor mi
Se pi
tal
fora leggiero
il
dormire
don mi
fosse
conceduto
Di
In
Il
ci
mi crebbe
vie pi d'
,
e moltiplic
'1
foco
me
amoroso
a
disire
quale io sento
che
,
poco
poco
Tutto mi sface
e gi saria
finita
La
vita
mia
se
non che
a quel loco
, .
^00
Ancor
AMOROSA VISIONE
,
Veracemente spero
Allor prendendo
che reddita
,
compila
e questo
,
l'
amorosa mente
:
Solo disia
,
e fermamente aspetta
Ove colui che di tutto potente, Mi rechi e serv nella vostra grazia Quanto vi piace madonna piacente
,
ila
mia mente
sazia
201
dove V autore
si
Di
'ico
che poich
'1
sonno fu parlilo
Tulio di
Ancora
Vidi
in
me me
,
bene smarrlo
In pie drizzalo
la bella
e inlomo a
me
guardando,
Donna
la
qual voi
Per lo giardin mi
fesli
,
andar cercando
e poco poi
,
Che
pensi
disse a
:
me
,
Soggiunse
andiam
Che nel luo sonno mi li diede ancoi Ond' io risposi stupefallo ad ella :
E
Mai
Il
dove andremo
io era or
Dov'
si
,
mi
disse allora
e ci che porse
Tulio averai
li
smorse
di veder ci
la
che perdesti
Quando lasciasti
mia compagnia
, , ,
..
202
AMOROSA VISIONE
Ih
In quella parte
dove or
dicesti
non
si
vuol
Primieramente
Seguita
,
Sar di
farti a
tempo consolato.
ti
E quel
disio
in
che or pi
,
tormenta
Porr
pace
Che V alma
Ristette allora
al
,
presenta
ed
io tanta dolcezza
,
Donna
gentile
io
vegno
pi da
te voglio esser
,
mai
diviso
,
Ilumile e pian
quant' io posso
m' assegno
il
A
Eli'
te
Di cui
In
io
sono
io
non
,
trapassi
segno
disse costei
mano
il
fren
sicch' io
non posso
fare
Se non
sol
lei
Da
essa
che
io le lascio
che giammai
E questo
Che
'1
detto
disse
andiamo omai
a quel
tempo breve
Per eh'
Donna
Voi
,
gentile
al
loco
ove essendo
ebbi tanta
gio' nel
mio dormire ;
, ,, .
, .
CAPITOLO
E
Or
L.
2o3
\i voglio
Che
Mi
correggiate
alla
e cara la tegnate
affezione
Pensando
lo non
ma buona
mi curo
poi se dispregiate
,
somma
,
reverenza
e
come
,
Donna
Di
virtuosa e
somma
,
intelligenza
s'
,
Alando
me la
possa
che
indonna
che da virtute
si
sdonna
Che da
voi speranza
1'
mi promette
f rute
A mitigar
In rima
,
amorose
Di
voi
in cui
alma
tutta si rimette
Vaga e contenta solo di potere Far cosa che v' aggrada e questo vuole
,
Questo
disia
e questo
1'
in calere
Ed
il
Dunque Donna
Di
bilt fonte
,
gentile e valorosa
com'
di luce sole
.,
2o4
Rimirate
AMOROSA VISIONE
alla
fiamma
che nascosa
,
Dimora
Quella
,
nel
mio petto
ed ispegnete
me
la
pietosa
Amor mi
11
diede a voi
speranza
.
Sol
mia
sola
mia disianza
e sarete
sempre
,
al
mio
vivente
,
pi disio
n disiar pi voglio
Fuor che d' esser a tal bilt servente Adunque quello ardor in cui m' invoglio, Terminerete omai quando vi place
.
,
C.h' io vi
Io V*
accomando
pace
7 3
DELL'
AMOROSA VISIONE
lAPiTOLO
I.
Incomincia
V Amorosa
.
T^isione
come alV autore gli par vedere in visione le prePag. senti cose come per innanzi e scritto 5 Gap. II. Dove V autore tratta come seguendo una bella donna perviene a una porta d'un nobile
castello
...
le
Gap. in.
Nel quale
si
contiene come
V autore
vede
scritto
giovani
Gap.
sopra la porta lettere d'oro, e come due fanno incontro, ed e un con loro ce 1 IV. Dove V autore dimostra in una sala
li si
,
una
storia
....,..
,
sette scienze
e molti al'
21
ce
Come V autore vede dipinto nella bel' Gloria del mondo in atto d' una
25
donna
Gap. vii.
contiene chi segu la fama del mondo , fra qualifu Giano , Saturno, Nembrotto e altri assai , 29 Gap. Vili, Della medesima Fama , e come do-
Dove si
po
costoro seguita
Salomone
e Assalonne
ce
altri
33
Gap. IX. Dove conta della medesima Fama , e massimamente di Dido, e d' Ecuba e d'altre ce 3 j Gap. X. Dove tratta della medesima Fama ,
2o6
INDICE
e come la seguita Annibale , Cleopatra , Come' Ha, e Giulia, e molti altri /{i Gap. XI. Conta di quei della Tavola ritonda , che seguitano la Fama del mondo , e delle gesta di Mongrana e altri 4^
....
Gap. XII.
mondana
e
,
e Gottijr
Dove tratta della medesima Gloria come poi la seguita Carlo di Puglia, e Curradino e molti altri . ^9
,
Gap. XIII, Contiene di coloro che gi acquistaron tesoro per avarizia , fra' quali racconta Mida , e Marco Crasso , e Attila . v < 53
Gap.
XIV. Dove
si
,
guitano
Gap.
r Avarizia
l'
ecclesiastica
ccy
autore conta d'una bella stol*
XV. Dove
,
A more
e F^enus
Gap.
ve
si
li
XVI. Dove
tratta d^
congiunse con Europa informa di toro 65 Gap. XVII. Come Giove trasmut la figliuola
,
e diella a guardia
Giunone
a 69
Gap. XVIII. Come Giove giacque con Semele , e come eli' arse , e come stette con Asteria ce 73 Gap. XIX. Come Marte si congiunse con Cite-
come furono soprappresi da Vulcano ^7 XX. Come Bacco in forma d' uva ama la figliuola di Licurgo ; e di Fiuto ch'ama Proserpina y e di Piramo e Tishe , e di molti altri 8 Gap. XXI. Come Giasone s'innamor d' Isirea, e
Gap.
file
e di
Medea
e di Creusa
....
ce
85
XXII. Dove racconta di Teseo , e d"* Atianna e d' Ippolito ^ e come Pasife s'innamor ce del toro e d' altre 89 Gap. XXIII. Dove tratta come Orfeo and
Gap.
,
7 3
.'4L
INDICE
air inferno a
starsi
.
:>P7
con Euridice; e come Achille ce . era nel monastero con Deidamia g3 Gap. XXIV. Dove tratta di Briseida, dell' am.ore che portava ad Achille ed appresso di Po,
lissena
"97
XXV.
Dove
tratta de'
,
Gap.
rati
,
e in parte di Biblide
....loi
Come V autore trova nel detto giardino Ercole ^ e la sua donna Deidamia , ecio5 e di Jole . . Gap. XXVII. Dov' era figurato come Paris d per sentenza la palla dell'oro a Kenus; e come va per Elena in Isparta, e rapiscela per forza ce 1 09 Gap. VII! Dove V autore tratta dello inna.
XX
moramento di Dido
e d'
Enea ,
come Enea
si
parte ; e nell' ultimo della morte di Dido ce 1 1 Gap. XXIX, Dove tratta della medesima visione , e nell' ultimo di Lancillotto e di Tri' ce stano e d' Isotta 1 1
,
Gap.
la
XXX. Dove l' autore pone eh' egli trova prima donna bellissima e com' egli la se,
guita
Gap.
ce
121
XXXI. Dove
lei
tratta
tuna ,
si
e'
rammarica di
Gap.
25
si
ce rammaricano della Fortuna 129 Gap. XXXIII. Della medesima Fortuna e di molti di cui non conta per nome se non l' ope,
razioni loro
Gap.
ce
33
XXXIV.
,
Gap.
XXXV.
1,
2o8
INDICE
,
medesima Fortuna e in parte di Dionisio tiranno i^S Ca. XXXVll. Della medesima Fortuna, e d Cesare, e do^e essendo fu morto da^ senatori 1 49 Gap. XXXVIII. Dove tratta che trova un nobile giardino dov* era una bellissima fontana
[.
XXXV
,
intagliata
Gap. Gap.
e di suo ornamenti
...cci53
XL. Dove
delle
altre
donne
tutte
quali
l'
..161
Gap. XLiI. Dove nel medesimo giardino trova i65 un ballo di nobili donne
Gap. XIjII.
Dove
nel
un^ altra danza, dov^ era la figliuola di Carlo 1 69 Gap. XLIII. D* altre donne che trova nel detto
giardino
(]ap.
1^3 donne che trova , e di cui sono , e delle lor bellezze 77 . Gap. XLV* Dove tra le dette donne ve n' una di cui V autore s' innamora 181 . . Gap. XLVI. Dove V autore tratta della Donna, dove a lui pare aver gran piacere ^ 1 85 Gap. XLVIL Dove l'autore piglia congio dalla
le
detta
Donna
e dove ritrova la
guida
Gap.
.CC189
Donna
die lo
XLVIII. Dove Fautore pone che la Donna sifanno festa colla sua amanza 193 Gap. XLIX. Dove in visione era per. pigliare c colla detta Donna V ultimo diletto 197 Gap. L. ultimo delV Amorosa visione , dove aox . V autore si sveglia dal sonno
che 'l guida
.
LA CACCIA
Il limi.
POEMETTO
DJ
ORA PER LA PRIMA VOLTA PUBBLICATO PER
CURA DI
I.
MOUTIER
L'
EDITORE
ILlSIfSDlEI
delle
frasi e della poesia del Boccaccio , incliner facilmente a credere opera sua il presente Poemetto
intitolato la Caccia di
da piti
// Poccianti e il
Negri nei loro cataloghi degli Scrittori fiorentini fanno menzione di quest* opera attribuendola al Certaldese f
e quand* anche
ma non
ho mai
;
data
nessuno
4
certamente vorr negarmi
stato il
il
In tutti i codici da me veduti questo poemetto non porta altro titolo che Caccia di Diana o non ne ha nessuno ; ma l'averlo il Poccianti attribuito
,
al Boccaccio prova che egli deve averlo incontrato in qualche codice col
tro il Poccianti
,
nome
dell'autore
die-
Diana fra
le opere del
Boccaccio
Queste notizie
ma,
'volli
convinstcs'
Le mie
ricerche
non mi fornirono
Caccia di Diana
vero
al
nome
ma
da
il
V amo,
rosa Visione
ho
stile
,
il
verso
il
fraseggiare
^/
insomma la tessitura della Caccia di Diana parmi essere identica coir u4 morosa Visione ; e non da omettersi che nei codici si trova spesso V Amorosa Visione precedere la Caccia di Diana
la scelta delle voci
tutta
.
La natura e
no
vie
il
Ognun
sa
5
in quanta stima fosse tenuto
te
il
scono
7)ien
suoi
amori con
V amorosa Fiammetta
.
che. r
Maria
ap-
In questo poe
,
Regno y che tutte vengono nominate , ma soltanto tace il nome di una sola , che qualifica il poeta col nome di Bella Donna In lode di questa , che credo doversi interpetrare per la sua Fiamsi
.
metta
r ultimo
poema
e dopo
,
di lodi passionatissime
fine al dire
pu supporsiy che questa operetta fosse un ossequioso omaggio che la musa del Boccaccio ojffriva alle nobili e belle donne della corte della regina Giovanna, fra le quali doveva primeggiare la sua Fiammettat a cui lode consacr quasi tutte le opere sue. Quattro sono i codici dei quali mi son giovato
parte degna di maggior lode
ci
Da
tre
na
sotto
90
superiore
Co-
93
e di studio che
n so qual merito
mia
//
6
convincimento per di avere arricchita
L'
italiana
satore
e
,
degna di
m'
essere giustamente
a lui
at-
tribuita
da
lun-
go-
V
.
emendazione
ILA
(QCKStA
A
I.
IV
CANTO
N.
el
erbette
nuove
V
'1
aere chiaro
ciel
Ride per
la
dolcezza che
stava
muove
Sol pensando
mi
Mi
gian
d'amore
il
Quando mi
Un
spirito gentil
volando forte
,
Donne
leggiadre
,
Venite ornai
che
elette
.
V ha
E
in
ebbe
,
Queste parole
senza pi voltare
Ad una
ad una chiamando le
il
stette
se
vero ascoltare
Che far mi parve Zizzola Barile La prima fu eh' io gli senti' chiamnre^
, . .
8
Poi Ciancia V altra
,
nobile e gentile
Cecca Buzzuta
Caracciola
,
e poi Principesiella
e Letizia
Mormile
,
e in
compagnia
Ed
Isolda di Giaquinto
e Lucia
Poma
e Berita e Caterina
,
De' Brancacci
seguit
Caterina Pipina
,
Sobilia Capece
,
chiam fuore
.
Curiali bella
.Verdella di
di colei vicina
,
Berardo
,
e Biancifiore
,
De
Caffettini
Ceccola Mazzoue
.
Ed
Chiam
e Caterina Caradenle
placente
,
e poi
chiam
fiore
Chiam appresso
Com'
Ma quella Donna cui amore onora Pi cV altra per la sua somma virtuie,
Che
tulle
1'
altre accresce
ed invi gora
Fu V
ultima chiamata
,
e per salute
Dell' altre
E 'n compagnia
del
messo di Diana
Che pi non ne chiam ( n nomo lei Perch' a suo nome laude pi sovrana
S con verna
,
Sen
g in parte
ov' io le seguitai
,
Con V altre insieme infin eh' io discernei Ci eh* elle fer come appresso udirai
, .,
10
(B
>
M,
circuita
di fiori copiosa
,
Una
fontana chiara
d'
bella e grande
v' era sita
si
j
,
-
Abbondevole
acqua
spande
Un
D'
V erbe bagna
montagna
il
Di frondi folte
si
eh'
appena
sole
Tra
esse
pu
passar nella
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Sopr'
essi le
Move
frondi
come mover
suole
zefiro gentile
Quando
il
calor diurno pi
fa
,
non
sale
.
Ma quando
calato
1'
aere umile
, ,
,, .
Capri
lupi
ed
si
ogni altro
animale
Orsi e leon
E qualunque
Quivi Diana
,
che pi o
men
vale
cbe
tepido foco
,
Ne'
ricolse quelle
.
Che invitate furono al suo gioco Poi comand che esse entrasser nelle
Chiarissime onde
,
Lavando
si
rifacesser belle
poi
come
a lei
piacque
uscite fuori
fiori
Diana quattro
E E
alla bella
'1
Donna
disse
andrai
;
Sopra
monte
E Fiore a
E
tramontana
e alla caccia
assai
,
Girfalchi
astori
E spiedi
Quelle che
e Caterina
Crespana
e Caterina
Ca radente
,
E
E
quella di ser
Pando
la Pi pina
,
Sopra
'l
Ch* era
oriente
12
Quivi
la caccia
prima incomnciaro
'1
Le
quattro sopra
fatto
monte
e l'altre al basso
,
Avevan
con
reti
riparo
Acciocch nulla
fiera
ad alcun passo
,
Lor
O ferita
e ciascheduna intesa
Andava per
Per
1'
la selva
riguardando
la lor difesa
,
altrui
danno e per
,
Sicoqme segue
i3
sr
s D
unii,
snestra
,
Un
arco forte
noderoso e grosso
fatica
ad ogni destra
nel
cacume
del
monte rimosso
,
che portava
j
La
dietro ad
un macchion
s'
ascose
e stava
,
lasci
il
Cecca
cacciava
L* aprir In un
1'
aspro arco e
fu
,
cavriol ferire
si fsse
,
momento
cadde
,
onde
E quivi
Diana
volta a
Cecca allora
Quando discenderemo
prenderai
E siesl
Ma
alla
tuo
Pipina
disiosa assai
,
da questa parte
te n'
andrai ,
i4
(
Fremir
le frasche
lascia
il
tuo levriere
Ogni cespuglio
coli*
occhio cercando
Ma
quando
Due lepri si levar correndo forte Non di liinge da loro al monte andando.
,
Di queste fur
le giovinette accorte
:
1*
lascia
tuoi
Non
CiufTa
,
ciascheduna
suoi
a' passi
loro
Finch presa
la
preda
stetter
poi
Al
dopo costoro
eh' e* can di coloro
Guardando un porco
Avean
levato
,
e s tacitamente
,
e ver d lui
.
Uno
D schiuma pien
Venia da' can
Ed inGammato
di nuocere altrui
sicch vi rimase
.
Da una
Avea
pi del
monte
Geramente invase
i5
Tre gran cerbi cornuti
,
che in
ella
con loro a
'y
pigliarli fu Mariella
De' Melii
Che intorno
al
monte
Era
mattina
,
Che
tra
1'
un monte
,
altro
dichina
Seguir un lupo
Una
saetta
che impedi
,
il
suo calle
varco
.
E questo
preso
ri torna ro
al
i6
(G
ii
]IT
Mtm^
XJa
bella
Donna
il
cui
nome
si
tace
Con un' aquila in man prese la via Su per lo monte eh' al mezzod giace Zizzola e Ciancia men in compagnia
,
E dopo queste la
Principessella
;
,
colei
Che
eh' arda
.,
Non
fu
molto
Ch' a
s lontano vide
,
uno animale
i
Fiero ed ardito
e presto sopra
,
piei
S e
E r aquila ksci
le
La
Fra
gli alberi
e le frondi folgorando
si
Percosse quella
ferocemente
Che
L' and
con
,
1'
unghon tagliente
E
La
risalita
ancor
la riferio
Un'
pi fieramente
in terra
si
distese
E
La
quivi dibattendosi
mono.
,
bella
Donna
il
Fd
caldo cuore,
1*
aquila pasc
E
,
poi discese
piglia
piglia
che di fore
,
D* un cespuglio fuggiva
De' qua' ciascuno
a
a maraviglia
si
sentia
si
prenderlo
piglia
,
Ma
Ciancia
che conobbe
'1
la sua via
Travers
monte
e riuscigli appresso
'1
monte
strai
finia
;
,
poi eh'
eli'
ebbe
all'
arco lo
messo
Ch*
ella
portava in
mano
a
apersel forte
istesso^
punto
,
morte
senti
n pi poter
gambe
accorte.
i8
Zizzola ritorn per lo sentiero
,
E richiamando
Finch
(li
loro
,
il
numero ebbe
intero
,
Cosi andando
e mirandosi intorno
,
Due
Tanto
volpi vide
e ciascuna fuggendo
5
Andava
le gio
Zizzola seguendo
,
Che
prese quelle
,
e ver la
Donna
onesta
,
Se ne torn
di questo in s ridendo
si
E qaella
ancor di ci
fece festa
,,
SI
V.
B
A
dilettevol selva
con un arco
:
ascolta
ascolta
che
al
varco
sentire
,
Mi par
le frasche
dimenar
Ed
a'
Voltiamci
Non prendo
Che
alcuna bestia
ferire
.
fa
di leggiero la
,
potrem
dove
Non
disser pi.
,
ma
subito la via
l
'1
Presa
pervenner
romore
.
Avean
Due
orsi grandi
Talch ciascuna
ebbe
allor
tremore j
faretra
Trasse saetta
e alquanto allungosi
,,
20
1*
un
feri
il
ma
,
quanto
ed
ella
in
1'
una
pietra
,
Entr
ferro
altra Ivastm
Ma
quella
come V
altra
ancor
s'
arretra
ed adirorsi
,
Non
Le
potendoli avere
ed eran
lasse
man
voltorsi
,
E d' ira E pi si E
accese pi
s'
assicuraro
fer vicine a
si
P un
il
degli orsi
,
^n sulla testa
forte
donaro
Che cadde semivivo j e 1' altro poi Con pi vigore i lor cani addentare
Ciascuna con romore atava
i
suoi
Finch
Presero
'1
n"*
Prlncipessella
con
reti e
con arte
,
Aveva un
Ma
non
l'
in parte
si
si
che
fosse
:
Punto incappato
mosse
prese
il
un
Morto
Vide quel
Corsevi
cavriol
morto
disteso
,
allor
da fame forse
offeso
;
a mangiare
tir si le reti
?
Che
quivi preso
li
convien restare
ai
!N gli giov parelio in que' pareti
Mugghiasse
Ella
Alla
il
forte
che ingegnosamente
lieti
,
Donna gentil ne
:
presente
Dicendo
te', pii
Che co' suoi bracchi ben sei spinus Aveva presi e in grembo paurosa
,
Non
la
pungesser
si
portava chiusi
, ,
, ,
sa
<Q
ii
a s D ^i.
la sorella
alto
^
snella
E due
tigre leggieri
,
che di
salto
Forte fuggivan
Alle quali esse
salendo trovaro
e'
can dieron
l'
assalto
Ma
can loro
Perch in
incappar
Gioconde
si
Qual
Mazzone
Vannella Gambatella
e Caterina
Roncione ;
. .
s'
,
avvicina
'1
simll fa Lineila
all'
verso
il
monte
.
Ch'
occidente
cammin n
,
ristette
giammai
.
Finch su
la
portar le
gambe pronte
Ed
Chiamando
compagne
e rimirando
:
Ed un
fiero cinghiar
che riposando
,
Si stava in
una macchia
,
vide
fitto
Forse cacciato
inverso
lei
guardando
,
Andonne questa
feri d'
una scure
rispitto
.
Si forte
Mignana e
Frugando
Con
esse era
Vannella
ed
in
quel giorno
,
E indietro si
Ma
tornar sonando
un corno
Si forte un lupo
Con un
baston
mosse
ebbe veduto
figli
,
onde
,
a gridare
,
Incominci: compagne
aiuto
aiuto.
Con due
mano
Ed
. ,
4
Aperse
1'
arco quella
de' tre feri
assalir
e
,
uon invano
l'
un
sicch rimase
E' cani
Fuggissi
P altro
,
mano
mano
il
terzo
ed Alessandra invase
Con uno
1
spiede in
1*
man
1'
orecchie rase
avieno
Questa
il
lui
Con
Ver
le
compagne insieme
sen venieno
(C
A H
IP
Tii
JL
ior Cural
guidava
11
altra
compagna
,
montlcel salir
campagna
Quelle che
sagliendo seguir
:
Fur queste
pria Letizia
,
Mormile
Lucia Porria fu
e con disio
,
Ed
il
elle scoutraro
Un
leoncorno fu n mica
il
vile
,
I cani arditamente
segui taro
Guardando
Al
cui ferir
monte intorno
ci valea
.
saetta
n correr
si
Che prender
L'
altra
potesse P unicorno
ira
dentro ardea
vestilla di
Fior prese e
:
bianco
stea
,
disse
fa'
, ,
26
Senza paura con aspetto franco
,
Con Che
quando
,
sar stanco
fa
dubitar di lui
che non
male
,
a nessuna pulcella
Ma
stassi
con
,
lei
Salivvi Fior
ella
finch allato
vide
e poi rassicurossi
tosto colla
Veggendol preso
1'
altre
insiememente^
Due
Non
gli
cerbi grandi
a'
quali avviluppati
.
,
Le corna
Che per
Di
fieri
avean quasi
la selva si senti
un
fracasso
^
Bami
e frondi
rompevan
nel trapasso
Ansando
s ,
lasso
quel romore
Con uno
spiede in
mano
e lasci gire
;
La maggior
Ma
1'
Vide
aspett
ad un alber fermata
il
f' ferire
7
Di
dietro a questo
,
forse
una
ond'
thrata
e'
cani
fu preso
con
el
fu tornata
monte ma rimasa s' era Con sue compagne al pian d' acqua difeso'. Con un falcone in mano alla riviera
,
Si stava
Con un girfalco e con esso loro era La Lucciola , seguendo il lor cammino
, ,
aa
il
ff
Tirni^
al
flumicello
E
Del
Per
malardo o
altro uccello
lito si
e volando salio
Ma E
N
il
pi presto di
ad
alto
:
In gi volando forte
la ferio
al
verde smalto
Ma
ripigliato voi
pi prestamente
l"*
altro assalto
Ma il
fuggir
la
non
le
giov niente
ferita
,
Che
seconda volta fu
ella sostenesse
il
Bench
fortemente
salita
pur ripreso
volo fu
Pi
alta
assai in
prima
Tanto eh'
,.
,,,
9
Era
11
girfalco in parie pi
assai
,
sublima
lei
,
Di quella
e riferita
La
ima
In sul groppone
gii discese in
,
pie
con
esso lei
Presa la preda
Caterina
,
sfisse
I sanguinosi unghioni
lui
pascendo
lasci gire
:
suo falcon
coli'
veloce venne
ferire ^
Ed un
Non gli rimase in sulla schiena penne N pelle che non fosse laniata
,
con
gli
,
unghion fortemente
senza far ritornata
ferir
,
il
ritenne;
Tirollo gi
Jn su per pi
perch gi morto
,
nella
prima calata
,
mano
a cintola
il
malardo
s*
ha attorto
,
La Lucciola
ruscelletto
Tese avean
reti
non mica
in
pantano
ciascheduna in
Portava
,
mano un
di
bastoncetto
,
V acqua
Talor toccando
quel fume
il
letto
3o
E con voci
Con
alte talora
,
gridando
diversi atti
si
acqua andando
a*
lor
reti
romori
preso
dell'
acqua , nelle
acqua e fuori
qua' contare
Lungo sarebbe
Vi
preser
in ordine testeso
si
Si*
IQ
1^ Il
1I3L
B^
M,
.entre
con
gli
Mirando giva
Talor
si
che in esse
si
mostra e talor
altrove
nasconde j
Convenne che
1*
mi
volgesse
<;h' agli
orecchi
riflesse
mi venne
ritenne,
Le prime donne
subito pervenne
quivi vidi
con
difficoltate
,
Per
lo spazio lontan
dell' erbette
,
bagnate
j
,
*1
e de' can
1'
abbaiare
E
Io
romor
lor
mi
altra gente
3i
Ma
poi che
V occhio pi agutamenie
,
Di donne compagnia
e piacente
E come a me
quell'
amorosa schiera
,
Tututte
le
conobbi
al
mio parere
Venule
5tavan sospese
Ma
cosi
La Lucciola
Sopra
la
rispose
chiara riva
,
al
suo domando
:
Com'
ella
questo udio
disse
,
adesso
Dubitava m noi
Altri
forte
,
non
fosse
come
Addivenire
; e si ritrasse
un poco
,
Da
Lineila Caracciola
e Serella
.
Vi fu ancora
Arco Peronella
: il
mio
disio
'
,,
33
le belle rbetti
Preser la va
Che
Gir
ed
io torsi
V occhio
e lasciali ire
:
A veder
E
che
Ed
.,
34
e & S
1d
V^uella eh' avante all' altre si seguiva Mi par eh' era Mariella Passerella
,
A
DI
dietro
e Mariella Piscicella
v' era
dopo
lei de'
Brancacci Vannella
:
Salendo per
la
nuova primavera
,
Ma
Ch' io
a quel
monte
andar principalmente
,
Ziajzola
Faccipecora
,
la
quale
a
Vidi seguir
se
ben mi torna
mente
E Biancola Caraffa
Con
Venia appresso
dopo
lei
.
Giacovella Embriaca
e della Cerra
. , , ,
, ,
35
Ma
se la
campagna
;
cui Govella
Dona
s'
accompagna
,
E Mitola
Galeotta
,
Caracciola
e Berita
:
fornita
se
n'andaro
partita
.
Air
altre
La caccia forte dietro ad un castoro Che nel vallon dove giron trovaro
Ma
Vannella Bolcana
fra costoro
E
E
mentre eh*
Mariella
elle
andavan
,
si
cercando
si fisse
ed ascoltava
udiva mugghiando
,
Che
Pi
mugghiar
vicin se le faceva
si
Di
maravighava
Ci eh'
ella fosse
ma
Serella disse
le
pareva
fisse
onde ciascuna
,
11 passo dubitando
e dilivrarsi
Per
gire
ad esso
E come
N si
Giacendo
poteva in
modo
alcun levarsi
36
Cessossi allor da loro
il
dubitare
Lance e
Ucciso quello
ritornar sicure
Ed
Che
Dicendo
Co'
lori
Trovandola
si
dorranno
. ,,
37
^ K
&S.
Di frondi coronata
'i
in
mezzo
cinta
Col corao
Di
accompagnato
,
Con due saette seguiva Cardia Con gli occhi ognor facendo nuovo agnato
E 'n
simil
Quando
Le qua'
onde
gi tratti
fenno
e ne' burratti
folti le
spiegar
catti
E
Ma
un
capriol seguieno
^
Che
tutto
il
,.
38
Che
ella
il
sopraggiunse
li
e lui ferio
'1
Da
lui
cacciando
can che
tenieno
n'
;
avevan presi
io
E
Di
quand'
intesi
me
,
perch' io
mi
rivoltai
Subito
pian
ma
pi di venti cani
,
E dietro
mani
D' archi
Tre donne
Com'
io glk dissi
assai
;
ed
e'
Feroci
Che Vannella Brancacca con dlslro Vidi discender sopra T un che vinto
Era
da* cani e dal grleve marllro
Se ne
Da' can
tir
il
Uccidere
,
secondo
'1
terzo avvinto
Costanza con
fiera
si
rapina
,
feroce
Che
di
morte
mina.
Poi richiamando
cani
,
ad una voce
Tutti raccolsero
addietro tornando
Con loro
39
lacopa Aldimaresca die cercando
Con
Per
Gora'
riguardando
ella
ma
ecco fore
Di quella
un
serpente
,
4o
M,
A E
.arella Piscicella
che vicina
il
costoro era
colle sue
ud
lor
romore
e trovaron coloro
Quasi smarrite
Allora
s'
tutte dal
tremore.
accost
Da [fina
a loro
?
Che
dimoro
:
Oim che
,
in questa
buca un serpente
.
Disse Dalfina
,
,
Ben
io
lacopa e
compagne
:
assicurate
Allor rispose
sed
e' v'
in piacere
Alquanto
il
mio
consiglio seguitate
, ,, .,
, , .,, ,
4i
Disse DalCna
:
di' lo
tuo parere
,
lacopa allora
istette
:
e pens un poco
'1
poi rispose
questo
mio
volere
,
Mettiamo
in questa
La fiamma
'1
fumo
uccideranno
O
Se
il
forse fuor di
qua uscir
lo
fanno
le saette preste
se
accordaron queste
,
ritirar li cani
fiamme accese
fiera peste
Fuor
Ciascuna
furioso
allora
1'
si il
gitl palese
cominci a
,
ferire
E" cani
addentar
D' intorno
Ma
non
gli valse
che
gli
ultimi guai
,
che seguita
Era
dall' altre
com'
gli
io avvisai
lev la vita
,
Con una
lancia lacopa
e la testa
festa
Ben
uscron piccioletti
Con
lieve affanno a
il
morte fur
gli
costretti
Perch gi
fummo
nel
avea consumati
distretti
*
Mentre da quel
baco eran
4'.
Li vidi e morti
Rivoltai
gli
Ed
al
Leggiadra
gaia
bella e poderosa
Ma
nel bel
monte
Non and
guar con
oltre al nostro
lei
andando
,, , ,
43
& S f D
!tl!l
E
Ed
Ha non dubit
ma V arco aperse
si
profondo
gli disperse 5
il
allo
primo
giunto
secondo
il
core
e
,
li
aveva n
facendo romore
,
appressar e preser
con costei
.
Ma
lei
Coronata di
tanto placente
Quanto alcun'
Giva correndo
si
altra fosse
con
colei
velocemente
le giva
j
,
volasse veramente
la
si
con
lei
seguiva
potesse
Ma
fuggiva
,.
44
O che lui
Non
T)'
ramo o
,
altro ritenesse
il
so
ma
ella
giunse
,
e lui fero
un dardo
lei
nella gola
,
d'
si
onde spesse
Guizzate diede
e poi
,
pur
raorio
Davanti a
Ch'
eli'
disio
Due
Le
DI
Che Che
Le
due fiammette^
Vestite strette
belle e piacenti
,
Dond'
andavan
s
quali andando
poco
poco
D' archi
Fra
Vider discender
onde Covella
fiate
,
corno
'1
Chiamando
cani
li
Fur
si
quella
r^ella
fronte
E s
Fuor che
ie
penne
laoade
le
pronte
Gambe
delia pantera
lei
,
non poter
Portarne
ma
. .
45
Dieci can credo o pi ve
assagliero
,
Ed
a Govella
che
gi la giunt* era
Ma
Apparve
era
j
,
un
furioso toro
Rompendole
Ond*
ella f'
la via nel
suo andare
46
cani
mani
gridava
pigliai
buon pezzuolo
dragone
e pigliai graffiacani
1*
abbaiante stuolo
,
quale per
gli
la coscia
5
porgeva duolo
Ed
e'
da
tutti la
mortale angoscia
,
or con V
un corno
5
Ferendo P uno
ed or colP
altro poscia
E simile
Non
Non
.,
4-7
Tuccella Serisal
Un
dardo
le prest
e quella allora
^
Con
Nel mezzo
de'
fora
,
Li colse con
forza
che
si fsse
.
quivi
si
Trasseli quella
core
e poscia disse
li
piace ornai
s'
Ch'
io
me
io morisse.
Disse Tuccella
Si fatta
traverso del
e giro assai
tuttavia
si
andando
e givan ragionando
Del
altra tirando.
Ma
colle
punte agute in
s battenti
Videro allora un
istrice
vicino
Che ruppe
loro
lor ragionamenti
cammino
mori
il
Tuccella aperse
l'
di quel colpo si
Quanto poteva
al
monte con
,
disio;
Ma
li
can di Covella
,
che reddiva
,
Al pian
trovaron quello
il
onde fu morto
Da
seguiva
48
Prendeva
al
lito
:
il
con
lacci ravvolte
lei sentito
j
idra pigliar
lo
,
da
fiume volte
onde
costei ridendo
. ,
49
&. S
^ ^
ST.
VJovella
d'
s'
era
Berita ascosa
come
elle
il
suono e
dilettosa
,
mentre
sonavan dolcemente
si
Due
cigni bianchi
poco a poco
,
Facendo
in atti di quel
suono
il
giuoco
Non
s'
Ch'
incapparo ne*
lesi lacciuoli |
E dalle
Pigliati
furon
rimutando in duoli
:
I lor diletti
ed
altri
a quel
romore
lenti voli
, .
, ,
5o
Ma
Mitola Caracciola
un
astore
,
Portava in
mano
Di pi
e di
il
maggior valore
giva
andando sopra
ruscelletto
lei
,
E E
Un
lei
Perch lasciar
11
1'
morendo
si
giacque
Mentre
se
ne scendeva
gi calando
un
altro gio
,
E Zizzola
Covella
con
lei
V astor
riprese
al
fiume ritornando
Dona
Di
dietro
Gi per
lo piano
temendo V
offese
Ma
Ched
Il
pi non fuggisse
ali
e spesse volte
.
Si rivoltava con P
battendo
molto correre e
le frasche folte
i
Avevano
Quasi
a Covella tutti
,
panni
;
stracciati
e quali a s ravvolte
danni
5t
Con pi
Fra
Seguitandol
si f'
prestare
un arco
.
s dolente di cotale
impresa
Ma
Il colse
e saettollo
e quegli allora
piano
,
, ,
Si
>
Z.TI,
M.
E
.a
gh
'1
il
sol saliva a
a'
mezzo giorno
vapor caldo
,
corpi dilicati
Noia facea
Diana
disse a quelle
Scendiamo ornai,
I nostri uccelli ed
e lasciam riposare
i
cani affannali
,
Non
ora
Riposiamoci ornai
perocch
lasse
Siemo
Suir
Quella
e facciamo quesl'
altre
chiamare
E comand
alto
monte
e
e tutte ad
una ad una
cruna
Le donne
n'
le pulcelle
richiamasse j
and
in sulP eccelsa
,
Del monticelio
Incominci per
ed a chiamar costoro
ciascheduna
.
nome
il
E s come
Da
Tutte
agli
orecchi di coloro
lunga venne
s'
chiamar
di colei
.,
53
Di scender tostamente gluso a
i
,
lei ;
,
E presi cani e archi e reti stese E ci che ognuna port con lei
,
"vi
colle
prede eh'
elle
avevan prese
Chi
le
Giuso
ne scese
quando
soletta
;
Zizzola
gita cacciando
j.
ma
si
nessun tenere
fretta
,
pose a sedere
Che
un gran monte
Come
in piacere
lieta
fronte
Dicendo
donne
,
gentili e donzelle
,
Ch' ardite
vigorose
liete e
pronte
,
mio ingegno
elle
,
ad onore
di
Reverita da voi in
modo degno 3
,
Quanto
pii
posso
onde non
siate lente
figgiate seggio.
la
Donna
placente
,
Dicendo
e'
non saia
cos niente
i,
54
Infino a qui
,
Ornon
voglia
,
pi vostra deitade
Seguir
Abbiamo
petti e
P anime infiammate
,
Come Non
nel loco
pi
,
ma
sen salio
,
Partendosi turbata
a poco a poco
Finch 0(1
ciel
torn dond'
ella uscio
,,
55
^ a
u;
s-Tia,
quando
Chinaron
Poi
la
gli
Donna
s"*
gentile
,
che a sedere
drizz
al
,
Gi
era posta
,
si
,
e loro
Cos farete
disse
mio parere
1'
Chiamando
in voce
prima
aiutorio
d'
Di Venus
Sacrifcio
santa
Dea madre
suo onore
Amore
E coronata
faremo
Sicch
s'
accresca in noi
,
il
suo valore
tutte
piacque
il
onde liberamente
,
Acceso
a dire
Cominciar
devotamente:
,
O santa Dea
Per
la virt
Non
, ,. . .
56
Ma
umili
petti nostri
pensier
vili
E
Deh
per
e'
Sieno
e facci ancora
Alcuno amando
animi contenti
,
Che una
Sopra
la
Vegaendo,
ferm
Apparve
dicendo
i'
son colei
Da
cui
,
pregando voi
ciascuna aspetta
gli alti
Grazia
Dei
,
Che ciascheduna
Ch"*
avr
1'
addimandata
passi miei
,
degna di seguire
Non
Mutata
so che disse
fiera
se
non che
di fuori
,
Ciascuna
in
che
d'
v* era
,
infiammata
forma
uom
di quelli ardori
verde
e' fiori;
lutti
entravan dentro
,
al fiumicello
E E
quindi uscendo
nobil drappo
si
facean mantello
giglio
state
util consiglio
.,
57
Suggelli a queste donne
,
e loro amate
vittoria
pietate,
E questo
Di
detto
al ciel della
,
sua gloria
Alcun prendieno
e sospirando alconi
Givan cogliendo
Tutti aspettando
li
diversi fioretti
promessi doni
58
IS
iD
SLTIII*
I o che
E E
'1
Le nuove
'1
ritornare al piano
j
'1
sovrumano
umano
Quasi ripien
di
nuova ammirazione
Mi ritrovai di quel mantel coperto Che gli altri usciti dello ardente agone j vidimi alla bella Donna offerto
,
Ma
di cervio
mutato
in creatura
;
Umana
Non
11
non ingiustamente
che natura
,
Quanto
Del
veramente pare
agli
Venuta a dare
occhi
uman
chiarezza
, ,, ., ,
, ,.
9
Discreta
,
E signorevol
Onde s' agli occhi miei die' tal diletto Che donandomi a lei uom ritornai
Di brutta belva
,
ad
uomo
d' intelletto
n mirabil mai
gioia
dicendo in s
io la
formai
muoia
gira
sia la virt
bel viso
Suo spande
Soli' io
,
in quella parte
ove
si
Superbia
ed avarizia
ed
ira
,
Quando la veggio fuggon dalla mente Che i contrarli lor dentro a s tira :
Ond' io prego ciascun devotamente Che subietto com' io a quel signore
Che ingentilisce ciascuna vii mente Ched e' preghin per me , che nell' amore Di questa donna lungamente io sia
,
che
me
in servigio di quelli
Che
allegro possiede
o che
disia
^. V
6o
Il
che
1*
anima disegna
l'
Di
altre onorate
s'
E cui servire
cor sempre
ingegna^
E torno
1*
alta
gran virtute
,
duna
PQ
^266
Al
ed,
1827
PLEASE
DO MOT REMOVE
FROM
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CARDS OR
SLIPS
UNIVERSITY
OF TORONTO
LIBRARY
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fitm:
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