Gravissimo un bambino in una battuta di caccia al cinghiale. Caccia in e 2012-2013, morti e feriti (3).

Gruppo d'Intervento Giuridico onlus

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Gruppo d'Intervento Giuridico onlus

Home > "altri" animali, caccia, societ > Gravissimo un bambino in una battuta di caccia al cinghiale. Caccia in Sardegna, stagione 2012-2013, morti e feriti (3).

Continua a salire il numero di morti e feriti umani nel corso della stagione venatoria 20122013 in Sardegna. E in fin di vita (in un primo tempo era stata accreditata dai mezzi dinformazione la notizia della morte) un bambino, per giunta. E ancora non si comprende come la caccia sia lunico divertimento che procura morte.

cartello battuta di caccia al cinghiale in corso

Andrea Cadinu (12 anni, originario di Onifai, ma residente a Nuoro, qui in una foto emblematica) stato colpito durante una battuta di caccia al cinghiale in svolgimento nei boschi di San Michele (Irgoli, NU) da un colpo alla testa sparato da Francesco Paletta, un carabiniere in pensione di 64 anni. Il bambino partecipava alla battuta di caccia al cinghiale con il padre. Trasportato durgenza allOspedale civile S. Francesco di Nuoro, in fin di vita. Indagano i Carabinieri della Compagnia di Siniscola, anche sulla presenza di un bambino in una compagnia di caccia al cinghiale. Attualmente, in tutta Italia, siamo a ben 31 morti (27 cacciatori, 4 persone comuni) e 43 feriti (33 cacciatori, 10 persone comuni) umani durante la stagione di caccia 2012-2013. Nella stagione venatoria 2011-2012 in Sardegna vi sono stati quattro morti e quattordici feriti, tutti cacciatori (ad eccezione di un pescatore di origine romena), dei quali uno (Domenico Molino, nelle campagne di Ovil, Loiri Porto S. Paolo) ucciso in circostanze inquietanti per cause legate al mondo venatorio e un altro deceduto per infarto durante una battuta di caccia. In tutta Italia 25 morti (24 cacciatori, 1 persona comune) e 70 feriti (59 cacciatori, 11 persone comuni).
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Gravissimo un bambino in una battuta di caccia al cinghiale. Caccia in e 2012-2013, morti e feriti (3). Gruppo d'Intervento Giuridico onlus

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Nella stagione venatoria 2010-2011 in Sardegna ci sono stati 4 morti, tutti cacciatori, e 11 feriti, dei quali 10 cacciatori e 1 persona comune, una ragazza che cercava funghi. In tutta Italia ben 35 morti, dei quali 34 cacciatori e 1 persona comune, ben 74 feriti, dei quali 61 cacciatori e 13 persone comuni. Il trend rispetto agli anni precedenti in deciso aumento. I morti e i feriti fra gli altri animali in una stagione venatoria si stimano in centinaia di milioni. Una vera strage, di umani e altri animali, cos, per un divertimento. Lega per lAbolizione della Caccia, Gruppo dIntervento Giuridico, Amici della Terra Feriti: Giancarlo Salis (51 anni, di Jerzu, nei canaloni boscosi dei Tacchi di Ulassai, OG); Stefano Cencetti (42 anni, comandante della Compagnia barracellare di Villa San Pietro, nelle campagne di Bacchixeddu di Pula, CA).

da La Nuova novembre 2012

Sardegna

on

line,

11

Tragedia durante la battuta di caccia, gravissimo ragazzino di dodici anni.

Cinghiale (Sus scrofa)

Lincidente avvenuto nelle campagne di Irgoli. Il ragazzo stato raggiunto alla nuca da un pallettone. Trasportato in elicottero allospedale San Francesco, il ragazzino morto dopo poche ore. NUORO. Drammatico incidente di caccia nelle campagne di Irgoli, nella zona di San Michele. Un ragazzino di 12 anni, A.C., originario di Onifai ma residente a
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Nuoro, impegnato in una battuta di caccia al cinghiale con il padre e un gruppo di amici, stato centrato alla testa da un colpo esploso dal fucile di un uomo di 64 anni, carabiniere in pensione. Le condizioni del piccolo sono apparse subito gravi. Soccorso con unambulanza stato portato in elicottero allospedale San Francesco di Nuoro. Il ragazzino gravissimo. Nella tarda mattinata era stata diffusa la notizia che il ragazzino fosse morto, ma fonti ufficiali hanno smentito la notizia. Il ragazzino stato operato e nel primo pomeriggio stato trasferito nel reparto di terapia intensiva. Le sue condizioni restano critiche. Lincidente avvenuto intorno alle 10 nella frazione di San Michele di Irgoli (Nuoro). Ancora da ricostruire nei dettagli la dinamica del fatto: se ne stanno occupando i carabinieri della compagnia di Siniscola, che dovranno anche decidere eventuali provvedimenti nei confronti del cacciatore che ha esploso la fucilata. Da chiarire, inoltre, il perch della presenza di un dodicenne a una battuta di caccia.

da LUnione Sarda on line, 11 novembre 2012 Tragica battuta di caccia grossa a Irgoli. Dodicenne ferito da una fucilata: gravissimo.

cartello attenzione caccia al cinghiale

Lotta fra la vita e la morte un ragazzino di dodici anni che stamattina ha partecipato a una battuta di caccia grossa al cinghiale nelle campagne di Irgoli. Intorno alle 10 si accasciato al suolo dopo che un pallettone, esploso dal fucile di un carabiniere in pensione, lha colpito al volto. Ora ricoverato allospedale San Francesco di Nuoro. Tragica battuta di caccia grossa. Un bambino nuorese di 12 anni, iscritto alla prima Media, in gravissime condizioni dopo essere stato raggiunto al volto da una fucilata esplosa accidentalmente da un maresciallo dei carabinieri in pensione, Franco Paletta, 64 anni, originario della Penisola ma da tempo residente a Irgoli. I SOCCORSI E LA SPERANZA Il piccolo, subito soccorso, stato caricato a bordo di un elicottero dei vigili del fuoco che lo ha trasportato al San Francesco di Nuoro. Il ragazzino stato sottoposto a un intervento chirurgico poco dopo le 11. E uscito dalla sala operatoria alle 14 e 15. Le sue condizioni sono molto critiche.
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LE INDAGINI Mentre la famiglia si aggrappa al filo di speranza, sono stati avviati gli accertamenti per ricostruire laccaduto e dare risposte a inquietanti interrogativi. Uno su tutti: perch un bambino di 12 anni partecipava a una battuta di caccia grossa? I compagni di battuta sono stati gi sentiti, cos come i familiari del ragazzino. Anche lex maresciallo che ha esploso il colpo, in stato di choc dopo lincidente, stato interrogato dai carabinieri della compagnia di Siniscola, guidati dal capitano Andrea Senes. Gli stato subito sequestrato il fucile. LA DINAMICA DELLINCIDENTE Secondo una prima ricostruzione il ragazzino si immerso tra i cespugli aspettando lambita preda. Davanti a lui, in unaltra posta, gli adulti pronti a sparare. Quando finalmente qualcosa si mosso, tutti hanno pensato al cinghiale ed partita la fucilata: purtroppo tra la macchia non cera nessun animale e il colpo, micidiale, non ha lasciato scampo al ragazzino, raggiunto al volto.

Ho visto il bambino esanime. Una scena terribile che vorrei cancellare dai miei occhi. E la testimonianza del proprietario dellovile in cui si compiuta la tragedia. Sono arrivato nel mio ovile pochi minuti dopo il tragico incidente, racconta Gianni Mossa, 40 anni, di Irgoli. Non sapevo che nel mio terreno si dovesse svolgere una battuta di caccia. Ho visto il bambino a pubblicit Federcaccia 2009 terra. Era gi in coma quando mi sono avvicinato per verificare laccaduto. Tenere tra le mie braccia una creatura indifesa e ferita e non poter fare nulla, per me che son padre, stata unesperienza terribile. Il piccolo faceva parte, insieme al padre e al fratello, di una compagnia di caccia di Irgoli. Oggi si preparava allemozione di un rito che nelle logiche degli adulti consacra alla forza e al coraggio virile. La viveva con linnocenza del bambino. Indossava la mimetica per dare vigore al fisico minuto. Era inserito in una delle poste tra i cacciatori veri, quelli con cartucciera e fucile. Di fronte a lui ve nera una seconda. Pronta a sparare. Ecco il cinghiale. Il colpo fallisce lobiettivo e si compie la tragedia. Ho visto racconta ancora Mossa ci di cui un padre non vorrebbe mai essere testimone.
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sondaggio su LUnione Sarda on line Ragazzino ferito durante una battuta di caccia. Lattivit venatoria deve essere vietata? (foto pubblicitaria Federcaccia, L.A.C.) Home > "altri" animali, caccia, societ > Gravissimo un bambino in una battuta di caccia al cinghiale. Caccia in Sardegna, stagione 2012-2013, morti e feriti (3).

Continua a salire il numero di morti e feriti umani nel corso della stagione venatoria 20122013 in Sardegna. E in fin di vita (in un primo tempo era stata accreditata dai mezzi dinformazione la notizia della morte) un bambino, per giunta. E ancora non si comprende come la caccia sia lunico divertimento che procura morte.

cartello battuta di caccia al cinghiale in corso

Andrea Cadinu (12 anni, originario di Onifai, ma residente a Nuoro, qui in una foto emblematica) stato colpito durante una battuta di caccia al cinghiale in svolgimento nei boschi di San Michele (Irgoli, NU) da un colpo alla testa sparato da Francesco Paletta, un carabiniere in pensione di 64 anni. Il bambino partecipava alla battuta di caccia al cinghiale con il padre. Trasportato durgenza allOspedale civile S. Francesco di Nuoro, in fin di vita. Indagano i Carabinieri della Compagnia di Siniscola, anche sulla presenza di un bambino in una compagnia di caccia al cinghiale. Attualmente, in tutta Italia, siamo a ben 31 morti (27 cacciatori, 4 persone comuni) e 43 feriti (33 cacciatori, 10 persone comuni) umani durante la stagione di caccia 2012-2013. Nella stagione venatoria 2011-2012 in Sardegna vi sono stati quattro morti e quattordici feriti, tutti cacciatori (ad eccezione di un pescatore di origine
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romena), dei quali uno (Domenico Molino, nelle campagne di Ovil, Loiri Porto S. Paolo) ucciso in circostanze inquietanti per cause legate al mondo venatorio e un altro deceduto per infarto durante una battuta di caccia. In tutta Italia 25 morti (24 cacciatori, 1 persona comune) e 70 feriti (59 cacciatori, 11 persone comuni). Nella stagione venatoria 2010-2011 in Sardegna ci sono stati 4 morti, tutti cacciatori, e 11 feriti, dei quali 10 cacciatori e 1 persona comune, una ragazza che cercava funghi. In tutta Italia ben 35 morti, dei quali 34 cacciatori e 1 persona comune, ben 74 feriti, dei quali 61 cacciatori e 13 persone comuni. Il trend rispetto agli anni precedenti in deciso aumento. I morti e i feriti fra gli altri animali in una stagione venatoria si stimano in centinaia di milioni. Una vera strage, di umani e altri animali, cos, per un divertimento. Lega per lAbolizione della Caccia, Gruppo dIntervento Giuridico, Amici della Terra Feriti: Giancarlo Salis (51 anni, di Jerzu, nei canaloni boscosi dei Tacchi di Ulassai, OG); Stefano Cencetti (42 anni, comandante della Compagnia barracellare di Villa San Pietro, nelle campagne di Bacchixeddu di Pula, CA).

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Tragedia durante la battuta di caccia, gravissimo ragazzino di dodici anni.

Cinghiale (Sus scrofa)

Lincidente avvenuto nelle campagne di Irgoli. Il ragazzo stato raggiunto alla

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nuca da un pallettone. Trasportato in elicottero allospedale San Francesco, il ragazzino morto dopo poche ore. NUORO. Drammatico incidente di caccia nelle campagne di Irgoli, nella zona di San Michele. Un ragazzino di 12 anni, A.C., originario di Onifai ma residente a Nuoro, impegnato in una battuta di caccia al cinghiale con il padre e un gruppo di amici, stato centrato alla testa da un colpo esploso dal fucile di un uomo di 64 anni, carabiniere in pensione. Le condizioni del piccolo sono apparse subito gravi. Soccorso con unambulanza stato portato in elicottero allospedale San Francesco di Nuoro. Il ragazzino gravissimo. Nella tarda mattinata era stata diffusa la notizia che il ragazzino fosse morto, ma fonti ufficiali hanno smentito la notizia. Il ragazzino stato operato e nel primo pomeriggio stato trasferito nel reparto di terapia intensiva. Le sue condizioni restano critiche. Lincidente avvenuto intorno alle 10 nella frazione di San Michele di Irgoli (Nuoro). Ancora da ricostruire nei dettagli la dinamica del fatto: se ne stanno occupando i carabinieri della compagnia di Siniscola, che dovranno anche decidere eventuali provvedimenti nei confronti del cacciatore che ha esploso la fucilata. Da chiarire, inoltre, il perch della presenza di un dodicenne a una battuta di caccia.

da LUnione Sarda on line, 11 novembre 2012 Tragica battuta di caccia grossa a Irgoli. Dodicenne ferito da una fucilata: gravissimo.

cartello attenzione caccia al cinghiale

Lotta fra la vita e la morte un ragazzino di dodici anni che stamattina ha partecipato a una battuta di caccia grossa al cinghiale nelle campagne di Irgoli. Intorno alle 10 si accasciato al suolo dopo che un pallettone, esploso dal fucile di un carabiniere in pensione, lha colpito al volto. Ora ricoverato allospedale San Francesco di Nuoro. Tragica battuta di caccia grossa. Un bambino nuorese di 12 anni, iscritto alla prima Media, in gravissime condizioni dopo essere stato raggiunto al volto da una fucilata esplosa accidentalmente da un maresciallo dei carabinieri in pensione, Franco Paletta, 64 anni, originario della Penisola ma da tempo residente a Irgoli.
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I SOCCORSI E LA SPERANZA Il piccolo, subito soccorso, stato caricato a bordo di un elicottero dei vigili del fuoco che lo ha trasportato al San Francesco di Nuoro. Il ragazzino stato sottoposto a un intervento chirurgico poco dopo le 11. E uscito dalla sala operatoria alle 14 e 15. Le sue condizioni sono molto critiche. LE INDAGINI Mentre la famiglia si aggrappa al filo di speranza, sono stati avviati gli accertamenti per ricostruire laccaduto e dare risposte a inquietanti interrogativi. Uno su tutti: perch un bambino di 12 anni partecipava a una battuta di caccia grossa? I compagni di battuta sono stati gi sentiti, cos come i familiari del ragazzino. Anche lex maresciallo che ha esploso il colpo, in stato di choc dopo lincidente, stato interrogato dai carabinieri della compagnia di Siniscola, guidati dal capitano Andrea Senes. Gli stato subito sequestrato il fucile. LA DINAMICA DELLINCIDENTE Secondo una prima ricostruzione il ragazzino si immerso tra i cespugli aspettando lambita preda. Davanti a lui, in unaltra posta, gli adulti pronti a sparare. Quando finalmente qualcosa si mosso, tutti hanno pensato al cinghiale ed partita la fucilata: purtroppo tra la macchia non cera nessun animale e il colpo, micidiale, non ha lasciato scampo al ragazzino, raggiunto al volto.

Ho visto il bambino esanime. Una scena terribile che vorrei cancellare dai miei occhi. E la testimonianza del proprietario dellovile in cui si compiuta la tragedia. Sono arrivato nel mio ovile pochi minuti dopo il tragico incidente, racconta Gianni Mossa, 40 anni, di Irgoli. Non sapevo che nel mio terreno si dovesse svolgere una battuta di caccia. Ho visto il bambino a pubblicit Federcaccia 2009 terra. Era gi in coma quando mi sono avvicinato per verificare laccaduto. Tenere tra le mie braccia una creatura indifesa e ferita e non poter fare nulla, per me che son padre, stata unesperienza terribile. Il piccolo faceva parte, insieme al padre e al fratello, di una compagnia di caccia di Irgoli. Oggi si preparava allemozione di un rito che nelle logiche degli adulti consacra alla forza e al coraggio virile. La viveva con linnocenza del bambino. Indossava la mimetica per dare vigore al fisico minuto.
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con linnocenza del bambino. Indossava la mimetica per dare vigore al fisico minuto. Era inserito in una delle poste tra i cacciatori veri, quelli con cartucciera e fucile. Di fronte a lui ve nera una seconda. Pronta a sparare. Ecco il cinghiale. Il colpo fallisce lobiettivo e si compie la tragedia. Ho visto racconta ancora Mossa ci di cui un padre non vorrebbe mai essere testimone. sondaggio su LUnione Sarda on line Ragazzino ferito durante una battuta di caccia. Lattivit venatoria deve essere vietata? (foto pubblicitaria Federcaccia, L.A.C.)

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